Ravanelli coltivazione proprietà semina

 

 

 

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Ravanelli coltivazione proprietà semina

 

Ravanello
Raphanus sativum-Cruciferae

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Generalità e proprietà: quest’ortaggio, originario delle zone della Cina e del Giappone, viene coltivato principalmente per le radici, la parte commestibile, che possono essere di diverso colore (rosso, bianco, verde), forma e grandezza. Si tratta di una annuale, con ciclo vegetativo molto breve. La parte aerea si presenta con delle foglie lobate abbastanza piccole coperte da una peluria sulla pagina superiore. Alla base della pianta, invece, le foglie sono più piccole e picciolate. I fiori, insignificanti, di colore bianco violaceo raggruppati in gruppi, sbocciano 3 mesi dopo la semina e da questi si formano dei frutti a siliqua di colore rosso scuro. Come medicinale è utile per l’eliminazione dei depositi di grasso, di muco e dell’acqua in eccesso dei tessuti; è un ottimo diuretico e un buon drenante del fegato e dei reni.
Ha proprietà antisettiche, antirachitiche, antiscorbutiche, eupeptiche, utile in inappetenze, antifermentativo intestinale.                                                                

 

La semina: la pianta va seminata nel periodo che va da febbraio fino a luglio. Nei primi due mesi la semina deve essere effettuata in un luogo protetto, mentre nei mesi successivi può essere effettuata all’aperto, sia a spaglio che a file. Nel primo caso, la semente dovrà essere distribuita il più uniformemente possibile sul terreno, evitando di spargere la semente in modo troppo fitto, perché ciò impedirebbe la crescita di molte piante. Nella semina a file, invece, è opportuno lasciare 7-8 cm di distanza tra una fila e l’altra, per favorire la crescita delle radici. In entrambi i casi si consiglia di effettuare un diradamento delle pianta lasciando solamente le più vigorose.   

 

Irrigazioni: frequenti. Questa essenza, visto la velocità di crescita, può essere seminata anche tra altri ortaggi a ciclo vegetativo più lungo. La pianta teme le temperatura molto elevate e le siccità: per questo motivo è opportuno irrigare frequentemente. La mancanza d’acqua di solito rende anche molto amare e piccanti le radici. Per evitare che il terreno si inaridisca troppo velocemente è necessario tenerlo sempre sgombro da piante infestanti che concorrono all’assorbimento di acqua e di sali minerali.                                        

 

La raccolta: la raccolta avviene un mese dopo la semina, quando le radici sono ben sviluppate. Se la semina viene effettuata durante il periodo estivo il tempo di raccolta viene posticipato di 40 giorni.                                         

 

Avversità: i parassiti più pericolosi sono sia gli adulti che le larve di altica del cavolo che divorano le foglie.

 

Fonte: http://www.beinascogramsci.it/joomla/images/ambiente/vademecum%20coltivazione%20ortaggi.doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

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