Aguglia

 

 

 

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Aguglia

 

CARTA D’IDENTITA’
(AGUGLIA) 
Ordine
Beloniformi
synenthoggnati
Famiglia
belonidi
Genere
belone
Specie

 

a) Aguglia

b) Costardella

COLORAZIONE
Sul dorso è verde blu o blu scuro; sui fianchi schiarisce verso l’argenteo; sul ventre è giallo argentato. Le vertebre e le spine sono verdi

CARATTERISTICHE
E’ gregaria ed ha abitudini pelagiche ma si avvicina alla costa specialmente nel periodo della riproduzione.

 

 

DIMENSIONE

Lunghezza Max. : 100 cm

Peso: 1 kg.

Misure minime consentite:

Lungh. min.:  cm.  25
 Tasso di merc: 0.5 mg/ k

 

Nome Inglese:
Gar-Fish

Belone belone

a) Belone belone ( Linneo, 1758)

b) Scomberesox saurus

"dal  provenzale  agulha e dal latino acucula diminuitivo di acus – ago” e dal greco belçné

      
Caratteristiche Morfologiche
Sono pesci appartenenti alla famiglia dei Belonidi. Hanno lunghe mascelle armate di numerosi denti sottili, capaci di ferire gravemente un pescatore incauto.
Corpo molto allungato, simile ad un’anguilla. Testa lunga (più di un quarto della lunghezza totale del corpo) con bocca a becco; la mascella inferiore è sporgente, specialmente nei giovani. La pinna dorsale ha 17-20 raggi; la pinna caudale è bifida; la pinna anale ha 20-23 raggi. Ha la caratteristica di avere la lisca colorata di verde a causa della presenza di un pigmento biliare.

Morfologia delle costardelle
È molto simile all’aguglia, tranne che per il becco, che è più corto, e perché ha un aspetto generale più compatto. La pinna dorsale ha 9-12 raggi più 5-7 pinnette. Si può distinguere facilmente dall’aguglia per le pinnette dietro le pinne dorsale e anale. Colorazione: sul dorso blu scura, verde bluastra, o verde oliva, che sfuma verso l’argento sul ventre. Le scaglie sono piccole.

Osservazioni sul genere

dagli elementi scheletrici di color verdastro

Dove vive
 Frequente nel Mediterraneo e nei mari italiani, diffusa anche nell’Atlantico orientale. È un pesce gregario di acque fonde, che migra nelle regioni costiere durante i mesi estivi e allora si trova alla superficie. Nei pesci giovani il becco si sviluppa molto lentamente. È un pesce eccellente per mangiare; dopo la cottura le ossa non diventano verdi come quelle dell’aguglia. Talvolta viene chiamato col nome comune di “saltatore” alludendo alle sue capacità di saltare o balzare per parecchie decine di centimetri quando viene cacciato da pesci predatori come lo sgombro o il tonno.
    

a) agugghja, micella, zargana

b) Grastatiellï, aguglia, luccio sauro

Utilizzazioni culinarie
Saporito pesce degli Scombereocidi, simile all’aguglia.
.  
Cosa mangia
essenzialmente carnivora. Si nutre principalmente di stadi larvali e giovanili di clupeidi

La riproduzione
È gregaria con abitudini pelagiche, si riproduce dal mese di Febbraio a Maggio

Metodi di cattura
le tecniche più impiegate sono:

  • Palangari, Rarlo o schietta
  • Un tempo si praticava la pesca con una rete apposita detta agugliata
  • Oggi, viene pescata nelle reti di circuizione per le sarde e le alici

 La nostra Area è di discreta      presenza

Mercato
Questo pesce è oggetto di pesca molto attiva per le sue carni pregiate, nonostante l’aspetto poco simpatico del suo scheletro verdastro.

 

 

 

 

 

 

 

 

“(…) Dalla parola del Signore furono fatti i cieli, dal soffio della sua bocca ogni loro schiera.
Come  in un otre raccoglie le acque del mare, chiude in riserve gli abissi.
(Salmo –  37, 6-7).

Veglia dormi e sogni
Piega le tue vele
Prima che Sirio tramonti.
Poi tira le reti,
e in fondo tra conchiglie dorate,
troverai i presagi dei sogni
Decifrali
Metti i più belli nello scrigno
Segreto
Per i giorni grigi e vuoti
Lascia andare in fondo gli altri
Che la chimera attende per il tuo mosaico
Solo così vivrai.
Veglia dormi e sogna,
chi non vèglia, dorme e sogna
non ha vissuto mai!

Flori Baldi Del Sol
Schiavonea di Corigliano, al pari delle altre città marinare della Calabria, vanta una tradizione di pietanze a base di pesce. La più famosa è la zuppa, che alcuni ristoranti della città hanno fatto conoscere e apprezzare a stranieri provenienti da ogni parte del mondo. La zuppa ha caratteristiche del tutto diverse da quelle che si preparano lungo tutta la penisola, infatti, la zuppa di pesce a Schiavonea nasce “povera”, composta in altre parole da pesce di poco pregio che non trova mercato o dal pesce di scarto sciupato dalle reti, che i pescatori cucinano per sé. È condita molto semplicemente con un po’ d’acqua, olio e prezzemolo, spesso senza neppure il pomodoro.
Corigliano è una città molto vicina alla realtà contadina. Il rapporto costante che l’uomo dei campi mantiene con la terra, si esalta, infatti, in tutte le frazioni, dove un’economia essenzialmente agricola genera un insieme di consuetudini e di comportamenti, determinati dall’avvicendarsi delle stagioni, dall’entrata della primavera e dall’approssimarsi dell’inverno.
La festività del Santo patrono è riconosciuta oramai da secoli “a festa i ru vecchiarielli” San Francesco di Paola, secondo un rigoroso e ricorrente rituale, che ha le sue radici nello spirito marinaro del territorio e che si tramanda puntualmente fino ai nostri giorni, con poche varianti.
Il credito di cui gode in Calabria il Santo patrono dei Marinai, è notevole e non soltanto per l’autorevolezza del vecchierello della storia sacra, ma soprattutto per l’epoca in cui cade la sua festa, l’inizio di Aprile, il tempo in cui la terra e il mare germoglia e si rinnova, un momento di festa e di speranza per il mondo artigiano.

 

 

Fonte: http://gold.indire.it/datafiles/BDP-GOLD000000000018BCCC/Carta%20Identita.doc

 

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

 

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