Artropodi

 

 

 

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Classi del subphylum Chelicerati: i Chelicerati sono un gruppo di artopodi molto antico caratterizzato dalla presenza di 6 paia di appendici, che comprendono un paio di cheliceri, un paio di pedipalpi e 4 paia di zampe ambulacrali. Mancano di mandibole e antenne e la maggior parte di loro aspira il nutrimento dalle proprie prede. Comprendono le classi: Merostomata, tra cui i Limuli, con un duro carapace non segmentato e un largo addome con un telson a spina e branchie a libro; i Pycnogonida, piccoli animali marini con 4 paia di lunghe zampe ambulacrali, un paio di zampe ovigere, oltre ai cheliceri, e una proboscide; Aracnida, gruppo numeroso e diversificato che comprende ragni, zecche, acari, opilioni, scorpioni.
Opilioni,  Aracni: Gli opilioni hanno addome e cefalotorace uniti. Il loro addome presenta una evidente segmentazione esterna ed hanno 4 paia di zampe affusolate. I ragni possiedono cefalotorace ed addome collegati da un sottile peduncolo e non presentano segmentazione esterna. Sono predatori soprattutto di insetti; i loro cheliceri sono come artigli e sono dotati di dotti collegati con ghiandole velenifere. Alcuni hanno denti alla base dei cheliceri per lacerare o masticare la preda ; respirano grazie a polmoni a libro o trachee o entrambe le strutture. Hanno di solito 8 occhi semplici tuttavia, la vista è poco sviluppata. L’ apparato escretore è formato da tubuli malpighiani. La tela viene secreta grazie a  2 o 3 paia di filiere contenenti migliaia di microscopici tubi che sono collegate a ghiandole sericigene addominali.
Scorpioni, acari e zecche: Tutti artropodi della classe aracnida. Gli scorpioni sono animali  tipici delle regioni tropicali e subtropicali, che si nascondono in cunicoli di giorno e cercano cibo la notte; si nutrono di insetti e ragni che afferrano con un paio di pedipalpi chelati e dilaniano con cheliceri a tenaglia. Il corpo è formato da un cefalotorace breve che porta occhi e  appendici e da un addome segmentato privo di appendici che si divide in un pre-addome largo e un post-addome più sottile che termina con un apparato pungente usato per iniettare veleno. Gli acari differiscono dagli altri aracnidi per il loro cefalotorace completamente unito all’addome, senza segni visibili di divisione esterna o segmentazione. I pezzi boccali formano una protusione anteriore detta capitulum. Gli acari vivono nel terreno, nelle acque marine ma soprattutto in quelle dolci; possiedono delle lunghe e sottili setole che favoriscono il nuoto. Alcune specie sono parassitarie, sia di piante che di animali, come Trombicula, la cui larva si nutre di tessuti dermici di vertebrati terrestri compreso l’uomo, causando dermatiti. Può causare dermatiti e allergie anche il famoso acaro della polvere. Le zecche sono di dimensioni maggiori rispetto agli acari; pungono la pelle dei vertebrati e succhiano il sangue aumentando notevolmente le proprie dimensioni corporee. Sono, dopo le zanzare, i più importanti vettori di malattie al mondo, trasportano agenti quali virus, funghi, protozoi, batteri. Ixodes è responsabile in USA del morbo di Lyme.
Classificazione dei Crostacei: I crostacei sono gli unici artropodi con due paia di antenne, mandibole e due paia di mascelle; tutte le appendici (un paio per somita) sono originariamente biramose. Per lo più sono acquatici e presentano un carapace. Si dividono in: Branchiopodi, caratterizzati dalla presenza di appendici natatorie appiattite con funzione respiratoria (es; Daphnia); Massillopodi, con 5 somiti cefalici, 6 toracici e 4 addominali, non hanno appendici sull’ addome e presentano un occhio caratteristico, (comprendono i cirripedi, ostracodi, copepodi, branchiuri); Malacostraci, classe più grande e diversificata di crostacei, hanno di solito 8 somiti toracici, 6 addominali ciascuno con un paio di appendici (comprendono gamberi, granchi, gamberetti, aragoste).
Come hanno risolto il problema della crescita: La presenza di un esoscheletro cuticolare non estendibile, ha comportato, negli artropodi, un limite alla crescita corporea; tuttavia questi animali hanno risolto il problema mediante il processo di muta o ecdisi, che prevede la perdita periodica della cuticola e la conseguente formazione di una nuova cuticola più grande. Le mute sono frequenti negli stadi larvali e diventano sempre più rare negli adulti. Nel periodo di pre-muta la cuticola si assottiglia, perdendo sali inorganici, che vengono riassorbiti dai tessuti, e si stacca dall’epidermide sottostante; l’epidermide inizia a secernere dapprima un nuovo strato di epicuticola e poi uno di esocuticola, mentre gli enzimi digeriscono la vecchia endocuticola che si dissolve (i prodotti in soluzione vengono riassorbiti); durante l’ecdisi le vecchia epicuticola ed esocuticola si staccano dall’animale; nella post-muta la cuticola formata si irrobustisce mediante tannazione e deposito di sali inorganici e altre sostanze accumulate in precedenza. Il processo dell’ecdisi è sotto controllo ormonale.
Come si sono sviluppate le ALI negli Insetti: Nonostante gli insetti condividano la capacità di volare con gli  uccelli ed alcuni mammiferi, le loro ali si sono evolute diversamente da quelle degli animali suddetti e non sono loro omologhe. Le ali negli insetti si sono sviluppate a partire da estroflessioni della parete del corpo dei segmenti del mesotorace e metatorace. Esse consistono in una doppia membrana che contiene venature di cuticola ispessita che servono da rinforzo. La maggior parte degli insetti ha 2 paia di ali (un paio anteriore sul mesotorace e un paio posteriore sul metatorace), ma alcuni non le possiedono, come pidocchi, pulci, termiti; altri ne hanno solo un paio, come nel caso dei Ditteri, che possiedono, invece che un paio di ali posteriori, un paio di bilanceri o altere, responsabili dell’equilibrio nel volo. Le ali possono essere sottili e membranose, come nelle mosche, spesse e coriacee come nei coleotteri, ricoperte di fini scaglie come nelle farfalle e  falene, oppure ricoperte di peli come nei tricotteri.
Differenza tra metamorfosi olometabola ed emimetabola negli insetti: La metamorfosi è quel processo biologico che avviene nello sviluppo post-embrionale e prevede una serie di stadi attraverso i quali l’animale subisce delle trasformazioni prima di raggiungere la forma adulta.  La maggior parte degli insetti compie la metamorfosi olometabola (completa), quella che prevede lo stadio di uovo, larva, pupa, adulto; dall’uovo si schiude la larva, che compie diverse mute prima di formare intorno a se una struttura protettiva, il bozzolo, e trasformarsi quindi in pupa, stadio in cui l’animale non si nutre; dopo la muta finale, dal bozzolo fuoriesce l’adulto, con le ali raggrinzite e un colorito pallido; rapidamente le ali si irrobustiscono e si distendono e l’adulto è pronto per un nuovo ciclo. Non c’è competizione tra i diversi stadi poiché le larve occupano ambienti diversi e si nutrono di cibi diversi da quelli degli adulti. La metamorfosi emimetabola (graduale o incompleta) prevede invece gli stadi di uovo, ninfa, adulto; dall’uovo si schiude una forma giovanile dell’insetto, detta ninfa che va incontro, crescendo, ad una serie di mute, fino ad arrivare alla forma adulta.
Organizzazione del corpo degli insetti pterigoti: gli insetti pterigoti sono gli insetti dotati di ali. Hanno tre paia di zampe, generalmente 2 paia di ali sulla regione toracica del corpo, ma alcuni possono averne solo un paio (es; ditteri). I tagmata sono capo, torace (protorace, mesotorace, metatorace) e addome. La cuticola riveste ogni segmento corporeo ed è costituita da 4placche, scleriti, un tergum dorsale, uno sterno ventrale, e 2 pleure laterali. Il capo porta occhi composti e un paio di antenne; le parti boccali consistono in mandibole, mascelle ,labrum, e ipofaringe. Le ali sono portate dal meso- e metatorace, e sono costituite da una doppia membrana che presenta venature di cuticola ispessita che danno rinforzo alle ali stesse. Le zampe si modificano per svolgere diverse funzioni.
Classificazione insetti: Ortotteri: grilli, cicale, blatte, mantidi religiose, locuste insetti stecco. Odonati: libellule. Emitteri: cimici. Coleotteri: lucciole, coleotteri vari. Lepidotteri: falene, farfalle. Ditteri: mosche zanzare, moscerini. Imenotteri: api, formiche, vespe.

 

Fonte: http://sommofabio.altervista.org/ANNO2/Biodiv/Biodiv-BIX-RisposteAdAlcuneDomande.doc

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