Sistema solare pianeti

 

 

 

Sistema solare pianeti

 

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Il sistema solare

 

 

 

Satelliti

Satelliti visibili al telescopio

Composizione

Diametro rispetto alla terra

Distanza dal sole (U.A)

Periodo di rivoluzione (anni terrestri)

Temperatura massima sulla superficie (°C)

Pianeti interni

Mercurio

-

-

Roccia

0,4

0.37

0,24

400

Venere

-

-

Roccia

0,9

0.723

0,61

350

Terra

1

1

Roccia

1

1

1

60

Marte

2

2

Roccia

0,5

1.52

1,9

25

Pianeti esterni

Giove

63

12

Gas

11,2

5.20

12

-140

Saturno

56

10

Gas

9,4

9.55

29

-160

Urano

27

2

Gas

4,0

19.22

84

-210

Nettuno

13

5

Gas

3,9

30.6

165

-230

Pianetoidi transnettuniani

Plutone

3

3

ghiaccio

0,2

39.54

248

 

Eris

1

1

ghiaccio

0,2

67.6

557

 

Sedna

?

 

ghiaccio?

0,1

90

10.500

 

 

 

 

Pianeti esterni e interni

I pianeti fino a Marte sono i pianeti interni o terrestri, da Giove a Nettuno i pianeti esterni o gioviani.

I pianeti interni hanno dimensioni piuttosto piccole, mentre i pianeti esterni sono giganteschi, soprattutto Giove. I pianeti esterni hanno tutti un anello, anche se solo quello di Saturno è molto spesso e può essere visto facilmente al telescopio; Giove, Urano e Nettuno hanno un anello molto sottile che è stato scoperto dalle sonde spaziali.

I pianeti interni hanno un nucleo di ferro o ferro e nickel (come la Terra), di dimensioni variabili, e una crosta rocciosa.

I pianeti esterni hanno una complessa composizione interna: un nucleo interno di roccia (silicio, ossigeno, metalli), quindi un nucleo esterno di ghiaccio, quindi un mantello interno di idrogeno metallico e un mantello esterno di idrogeno liquidi, infine la spessa atmosfera gassosa di idrogeno, anidride carbonica, metano, ammoniaca e piccole quantità di vapore acqueo. Lo spessore dei vari strati varia alquanto da un pianeta all’altro.

 

Il periodo di rotazione

Mercurio e Venere ruotano molto lentamente su sé stessi (rispettivamente in 59 e 247 giorni), e hanno un periodo di rotazione su sé stessi quasi uguale a quello di rivoluzione intorno al sole; per questo motivo mostrano all’incirca sempre la stessa faccia verso il sole (come la Luna mostra sempre la stessa faccia alla Terra). Miliardi di anni fa questi pianeti dovevano girare più velocemente su sé stessi, ma l’attrazione del sole (forze di marea) ha fortemente rallentato il tempo di rotazione. Anche la Terra ha rallentato il suo periodo di rotazione (cioè la durata del giorno), ma, a causa della distanza dal sole, il rallentamento è stato di poche ore.

la Terra e Marte ruotano su sé stessi in circa 1 giorno terrestre. I pianeti esterni  ruotano molto velocemente su sé stessi, in circa 10 ore.

La maggior parte dei pianeti hanno una forma quasi perfettamente sferica. Terra, Giove e Saturno sono invece schiacciati ai poli (oblati) a causa della velocità di rotazione alta. In particolare Giove e Saturno sono molto schiacciati.

 

I pianetoidi transnettuniani

Plutone oggi non è più considerato un vero pianeta, ma, insieme con Eris, Sedna, e diversi altri corpi celesti più piccoli recentemente scoperti, viene considerato un pianetoide transnettuniano, cioè esterno a Nettuno, e fa parte del disco diffuso o fascia di Kuiper, un .

Gli 8 pianeti fino a Nettuno orbitano su orbite quasi circolari quasi sullo stesso piano, detto eclittica. I pianeti transnettuniani hanno invece orbite molto schiacciate (eccentriche) e orbitano su un piano inclinato rispetto all’eclittica, in particolare Sedna che ha un piano di rivoluzione inclinato di 44° sull’eclittica.

Plutone e Sedna, e anche il satellite di Nettuno Tritone, che probabilmente una volta era un pianetoide, hanno una superficie formata da ghiaccio di metano, azoto e anidride carbonica, che riflette molto fortemente la luce (alto albedo); questi corpi celesti appaiono quindi bianchi e molto luminosi pur essendo notevolmente distanti.

 

La  nube di Kuiper e la nube di Oort

Nelle parti più esterne del sistema solare esistono due large fasce di numerosissimi piccoli oggetti ghiacciati dette, la più vicina al sole (circa tra 30 e 100 U.A.) nube di Kuiper, la più esterna (a circa 50.000 U.A. dal sole) nube di Oort. Queste due nubi sono il serbatoio delle comete, la nube di Kuiper di quelle a breve periodo, la nube di Oort di quelle a lungo periodo. Si pensa che queste due nubi contengano i residui del primitivo sistema solare.

 

I nomi dei pianeti

I pianeti prendono nome dagli dei greci e latini.

 

  • Mercurio ruota molto velocemente intorno al sole, e quindi prende nome dal velocissimo messaggero degli dei.

  • Venere è uno degli astri più luminosi del cielo, e quindi prende nome dalla dea dell’amore.

  • Marte è rossiccio come il sangue, e quindi prende nome dal dio della guerra.

  • Giove è il più grande dei pianeti, e quindi prende nome dal re degli dei.

  • Saturno sta dopo Giove, e quindi prende il nome dal padre di Giove.

  • Urano si trova dopo Saturno, e prende nome dal padre di Saturno.

  • Nettuno era il dio del mare, figlio di Urano, pianeta a cui è molto simile

  • Plutone è lontanissimo e freddissimo, e prende quindi nome dal dio dei morti

  • Eris è ancora più lontano di Plutone, e prende il nome di una dea infernale, la dea della discordia

  • Sedna è estremamente freddo, e prende nome da una dea eschimese.

Uno sguardo ai pianeti e ai pianetoidi

Mercurio non ha atmosfera. Di conseguenza gli asteroidi e i meteoriti possono raggiungere facilmente la terra e formare numerosi crateri, come sulla luna. Inoltre la mancanza di atmosfera fa sì che sia arroventato sulla faccia volta al sole (circa 450 °C) e gelido sulla faccia buia (circa -150 °C)

Venere ha un’atmosfera spessa e densissima, fatta di acido solforico e acqua, che trattiene fortemente il calore del sole, cosicché la temperatura alla superficie è di circa 350 °C.
Venere è l’unico pianeta con moto di rotazione retrogrado., cioè da est verso ovest.
Venere è molto luminosa, più di qualsiasi stella del cielo notturno. Appare a occidente la sera (“stella della sera) e a oriente al mattino (“stella del mattino), mentre scompare in piena notte.
Venere, se osservato con un telescopio, è l’unico pianeta oltre a Urano e Plutone che mostra delle fasi come la luna, in quanto vediamo ora la faccia illuminata ora la faccia buia. Le fasi di Venere, scoperte d Galileo, sono una importante prova della teoria geocentrica.

 

 

Marte ha una sottile atmosfera fatta di ammoniaca e anidride carbonica. Sulla sua superficie si osservano antichi, grandissimi vulcani (il Monte Olympus è alto crica 25 km) ed enormi canyon (La vallis Marineris è lunga 5000 km). Vicino ai poli sono presenti due calotte polari di ghiaccio d’acqua e forse molti milioni di anni fa su marte c’era anche acqua licquida. Marte è detto il pianeta rosso; anche senza telescopio, nel cielo appare rossiccio. Con telescopi non troppo potenti appaiono sulla sua superficie delle linee chiamate “canali marziani”, che non esistono, ma che si pensò a lungo fossero i segni di una civiltà marziana.

Tra Marte e Giove esiste una fascia di piccoli corpi rocciosi chiamata fascia degli asteroidi o dei pianetini. Il più grande è Cerere, non molto più piccolo di Plutone. Due sciami di asteroidi, detti i Troiani, sono stati catturati dall’attrazione di Giove, e ruotano sulla stessa orbita di Giove (anche la terra ha due sciami di asteroidi sulla sua orbita, le Perseidi, che danno origine alle stelle cadenti della notte di San Lorenzo). Si pensa che gli asteroidi siano residui del sistema solare primitivo.

La superficie di Giove è caratterizzata da fasce colorate e da una grande macchia ovale che rappresenta una gigantesca tempesta.
Giove avrebbe potuto diventare una stella se fosse stato poco più grande.

Galileo, puntando il
telescopio su Giove, scoprì 4 satelliti, i più grandi delle 63 lune di Giove, che chiamò Pianeti Medicei in onore dei Medici signori di Firenze, e che oggi sono detti satelliti galileiani. Quando la sonda Voyager trasmise immagini della superficie di questi satelliti lo stupore fu grande per la grande varietà di forme e colori che si poterono osservare

 

Io è il più vicino a Giove dei satelliti galileiani. La forte attrazione di Giove causa delle forze di marea che provocano potenti eruzioni; la superficie è infatti coperta di vulcani che emettono zolfo.

Europa è il più piccolo dei satelliti galileiani. Ha una superficie di ghiaccio fratturata dalle forze di marea di Giove. Sotto la crosta ghiacciata potrebbe esserci un oceano di acqua liquida. Inolter ha una sottile atmosfera

Ganimede è il più grande satellite del sistema solare. Si pensa che abbia una spessa crosta di ghiaccio.

 

Callisto è il satellite galileiano più esterno. Ha una spessa superficie ghiacciata come Ganimede

Tutti i pianeti gassosi hanno anelli, ma solo Saturno ha anelli visibili al telescopio. Gli anelli sono formati da miliardi di frammenti di ghiaccio, che derivano probabilmente dall’esplosione, a causa delle forse i marea, di un antico satellite di Saturno. Al telescopio si vedono pochi anelli, ma la sonda Voyager ha rivelato che ognuno è composto da decine di anelli più piccoli. La larga fascia vuota tra gli anelli interni e gli anelli esterni (ben visibile nella foto) viene chiamata separazione di Cassini. Gli anelli sono tenuti in posto dalla forza di attrazione dei satelliti di Saturno, altrimenti cadrebbero progressivamente sul pianeta.

Titano, la più grande luna di Saturno, è il secondo satellite del sistema solare (dopo Ganimede). Ha una spessa atmosfera di azoto e metano, simile all’atmosfera della terra primitiva; si ipotizza che su Titano potrebbero esistere semplici forme di vita.

 

Di solito i pianeti hanno asse di rotazione all’incirca perpendicolare al piano dell’orbita; Urano ha invece l’asse di rotazione quasi parallelo all’asse dell’orbita, si pensa perché è stato colpito da un corpo celeste milioni di anni fa. Urano, insieme con Venere e Plutone, ha moto di rotazione su sé stesso retrogrado, cioè da est verso ovest.

Nel 1845 i matematici Adams e Le Verrier osservarono che Urano, la cui orbita presenta delle irregolarità, doveva essere attratto da un pianeta sconosciuto. I matematici calcolarono la posizione di questo pianeta e l’anno dopo, puntando il telescopio esattamente nel punto indicato da Adamas e Le Verrie, Galle scoprì  Nettuno.
Nettuno è molto simile a Urano. Nella sua spessa atmosfera si osserva una “grande macchia scura” che talora scompare.

Tritone è il più grande satellite di Nettuno. La superficie è composta da ghiaccio di metano, azoto, e anidride carbonica, molto simile a quella di Plutone e Sedna; si tratta quindi probabilmente di un pianetoide che è stato catturato dalla forza di gravità di Nettuno.

 

Plutone non è più considerato un pianeta, ma un pianetoide appartenente alla fascia di Kuiper. La sua orbita interseca quella di Nettuno. Il satellite Caronte è grande quasi quanto Plutone, e orbita intorno a Plutone su un piano quasi perpendicolare a quello di rivoluzione intorno al sole di Plutone.

Erisè stato scoperto nel 2005. Ha un’orbita molto schiacciata (eccentrica) e inclinatissima (44°) rispetto al piano in cui ruotano gli altri pianeti (eclittica). Eris è più grande di Plutone.

Sedna, che è stata scoperta nel 2004, è un oggetto della nube di Oort. Lontanissima dal sole, impiega 10.500 anni per compiere una rivoluzione intorno al sole. Sedna sembra essere piuttosto rossa, come Marte, ma la distanza rende difficile l’osservazione.

 

Fonte: http://hischool.weebly.com/uploads/1/2/6/5/1265472/il_sistema_solare.doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

 

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