Stelle galassie e nebulose
Stelle galassie e nebulose
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Le stelle galassie e nebulose
L’astronomia è  la scienza che studia l’Universo. 
  La volta  celeste appare a noi immobile e costellata di punti luminosi, in realtà è in  movimento e i punti luminosi sono corpi celesti: stelle, pianeti e satelliti.  Infatti se individui una posizione di una stella rispetto alla cima di un  albero, dopo mezz’ora noterai che si è spostata, questo movimento è solo  apparente perché è stata la Terra a ruotare su se stessa. Le stelle mantengono  inalterata la loro posizione e per poterle individuare facilmente gli antichi  le raggrupparono in costellazioni, le più famose sono quelle dello Zodiaco,  Orione, l’Orsa Maggiore, l’Orsa Minore, il Cigno e Cassiopea. La stella più  luminosa viene chiamata α (alfa), poi scendendo di luminosità β (beta), γ  (gamma), δ (delta) e così via. 
Quanto  distano da noi le stelle?
  La stella più  vicina è il Sole che dista da noi 150 milioni di chilometri ed è quindi  necessario l’introduzione di una nuova unità di misura: l’anno luce. L’anno  luce è la distanza percorsa in un anno da un raggio luminoso che viaggia alla  velocità della luce, cioè 300.000 Km/s (poiché in un anno ci sono 31.536.000  secondi, un anno luce è lungo 9.460 miliardi di Km). Usando questa unità il  Sole dista da noi 8 minuti luce e Proxima Centauri circa 4 anni luce, mentre la  stella polare 65.000 anni luce. 
Luci del passato
A causa di  queste enormi distanze, noi vediamo i corpi celesti attraverso la luce che ci  mandano e li vediamo com’erano al momento della partenza della luce che  osserviamo, questo vale anche per la Luna, infatti non la vediamo com’è al  momento, ma com’era 1,31 secondi prima, e il Sole che vediamo è il Sole di 8,3  minuti fa. La luce di alcune stelle impiega pochi anni a giungere fino a noi,  altre ne impiegano centinaia, ma ce ne sono ancora altre lontanissime nello  spazio, lontane milioni di anni nel tempo. Osservando con un telescopio la  Galassia di Andromeda, si può vedere la luce di singole stelle che ha impiegato  più di 2 milioni di anni per giungere a noi: vedremmo quelle stelle com’erano 2,2  milioni di anni fa. Il cielo è un collage di scene che appartengono a epoche  diverse e che sono molto differenti tra loro. Spingendo l’osservazione su  oggetti più lontani nello spazio, cioè sempre più indietro nel tempo, troveremo  un Universo diverso da come lo conosciamo oggi. Nelle profondità dello spazio  possiamo osservare oggetti lontani più di 15 miliardi di anni luce e quindi  com’erano in un tempo vicini al Big Bang (l’atto di creazione dell’Universo).
  Se oggi, un  osservatore di un pianeta situato in una Galassia della Chioma di Bernice  potesse osservare ciò che succede sulla nostra Terra, vedrebbe che viene  popolata dai primi rettili e dai primi uccelli e uno da Andromeda potrebbe  osservare l’uomo alzarsi in piedi e guardare per la prima volta il cielo. Nel  1987, gli astronomi hanno osservato l’esplosione di una stella, un evento che  in realtà era avvenuto 170.000 di anni fa. Nel 1995 il telescopio spaziale HST  ha effettuato una ricognizione nello spazio profondo ottenendo immagini di un  numero straordinario di galassie blu, si tratta di alcune delle immagini più  profonde mai riprese, immagini del lontano passato, dimostrando che un tempo  l’Universo era molto differente da come è ora.  
Le galassie: la nostra e  le altre
Se in una sera d’estate osservi il cielo noterai una  fascia luminosa e soffusa che attraversa la volta celeste. Questa fascia era  chiamata dagli antichi Greci Via Lattea ed è la parte visibile dalla Terra di  una galassia. Nello spazio, le stelle non sono distribuite a caso, ma sono concentrate  in raggruppamenti immensi, chiamati galassie. La nostra è appunto la Via  Lattea. Fino ad un secolo fa, si pensava che la Via Lattea fosse l’unica  nell’Universo. 
  Grazie al telescopio gigante di Monte Wilson (USA),  gli astronomi hanno potuto osservare quella che veniva chiamata la Nebulosa di  Andromeda: questa nebulosa è in realtà un enorme insieme di stelle situato a  circa 2 milioni di anni luce da noi. Da allora gli astronomi non hanno mai  smesso di identificare galassie analoghe e ne hanno individuate oltre 200.000,  ma si pensa che dovrebbero essere 100 miliardi. La Galassia di Andromeda è  piuttosto vicina a noi, visto che le galassie più lontane si trovano a molti  miliardi di anni luce. Le galassie girano su se stesse ed assumono forme diverse.  Sono di quattro tipi: galassie ellittiche, a spirale, a spirale barrate e  irregolari. 
  
  Anche le galassie, come le stelle sono raggruppate  tra loro nello spazio e formano i cosiddetti ammassi. La nostra Via Lattea  farebbe parte di un ammasso di diciannove galassie.
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Gli  astronomi ritengono che le forme delle galassie corrispondano agli stadi della  loro evoluzione in particolare la presenza delle spirali, individuerebbe le  galassie più giovani. 
  La Via Lattea contiene oltre 200 miliardi di stelle  e ha una forma a spirale con numerosi bracci intorno a un rigonfiamento  centrale. Il suo diametro maggiore è di 100.000 anni luce e compie un movimento  di rotazione attorno al proprio asse. Il sistema solare si trova in uno dei  bracci a circa 30.000 anni luce dal centro galattico e descrive in 250 milioni  di anni un’orbita attorno al centro. Le galassie più vicine alla Via Lattea  sono: Andromeda, la Piccola nube di Magellano e la Grande nube di Magellano.  Andromeda dista dalla Terra circa 2.000.000 di anni luce e si presenta ovale.  Gli astronomi pensano che sia poco più grande della Via Lattea e comprenda  circa 300 miliardi di stelle. La Piccola e la Grande Nube di Magellano sono  galassie di forma irregolare. 
  La Galassia di Andromeda è  l’oggetto più lontano che si riesca a scorgere ad occhio nudo. Ha una massa  circa doppia di quella della nostra galassia. La Galassia di Andromeda era nota  almeno dal 964 d.C. La prima osservazione al telescopio fu attribuita al  tedesco Simon Marius. Solo nel 1923 l’astronomo E. Hubble riuscì a valutarne la  sua distanza. Sappiamo che nei nuclei delle galassie attive risiede con  probabilità un buco nero supermassiccio, perché non potrebbe esserne uno nelle  galassie normali? Al centro di Andromeda ce ne sono ben due. E’ probabile che  uno dei due sia appartenuto un tempo ad un’altra galassia più piccola che venne  “divorata” da Andromeda circa 1 miliardo di anni fa. Un buco nero è il residuo  collassato di una stella vecchia e ha una forza di gravità tanto elevata che,  nemmeno un oggetto alla velocità della luce, riuscirebbe ad allontanarsi  venendo risucchiato in una specie di tunnel, che secondo la teoria di  Einstein-Rose porterebbe in un universo parallelo lontano nel tempo.
Classificazione delle stelle.
  Le stelle sono  ammassi di materia allo stato gassoso in cui predominano l’idrogeno e l’elio;  esse emettono nello spazio enormi quantità di energia prodotta nel loro nucleo  dalla fusione nucleare. Non tutte le stelle splendono allo stesso modo. La  luminosità è una proprietà tipica di ogni stella che dipende dalla sua distanza  dalla terra. Il Sole appare come la stella più splendente solo perché è la  stella più vicina.
ROSSO  | 
    DA 3.000 A 4.000°C  | 
  
ARANCIONE  | 
    DA 4.000 A 5.000°C  | 
  
GIALLO  | 
    DA 5.000 A 6.000°C  | 
  
BIANCO  | 
    DA 6.000 A 10.000°C  | 
  
AZZURRO  | 
    DA 10.000 A 50.000°C  | 
  
SUPER GIGANTE  | 
    Almeno 300 volte più grande del Sole  | 
  
GIGANTE  | 
    Almeno 10 volte più grande del Sole  | 
  
MEDIA  | 
    All’incirca come il Sole  | 
  
NANA  | 
    Almeno 100 volte più piccola del Sole  | 
  
Le stelle hanno anche diverso colore, alcune bianche, altre rossastre, altre azzurre. La differenza di colore è dovuta alla temperatura superficiale della stella.
Le stelle si differenziano anche per grandezza: le più grandi hanno un diametro che è almeno 300 volte più grande del sole e le più piccole hanno un diametro 100 volte più piccolo di quello solare.
Stelle doppie: Mizar e Alcor
Molte stelle che a occhio nudo appaiono singole osservate al telescopio rivelano di essere legate a una compagna, vengono chiamate stelle doppie: si tratta di copie di stelle che ruotano intorno a un centro di gravità comune, alcune variano di luminosità in modo regolare quando una transita davanti all’altra. Stelle doppie sono Mizar e Alcor dell’Orsa Maggiore, e non solo, entrambe sono costituite da due stelle, Mizar in più in una delle stelle che la formano contiene altre due stelle e l’altra ne ha tre, quindi Mizar è composta da cinque stelle e Alcor da due.
Le Nebulose
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Gli  astronomi ritengono che le stelle nascano all’interno delle nebulose. Una  nebulosa è una nube di gas e polvere sparsa nella galassia, le nebulose  brillanti si dividono in nebulose a emissione e a riflessione. Quelle a  emissione sono costituite da nubi che illuminate da stelle vicine, emettono  luce per effetto dei gas; le nebulose a riflessione diffondono invece la luce  delle stelle vicine ed hanno le stesse caratteristiche delle stelle che le  illuminano. Ci sono anche nebulose oscure che nascondono completamente la luce  delle stelle dietro di esse. Altre nebulose sono quelle planetarie che sono prodotte  dall’esplosione di una stella e al loro centro si può ancora scorgere la stella  stessa. I colori più splendidi sono quelli delle nebulose brillanti e sono  proprio le radiazioni ultraviolette a far brillare la nebulosa dei suoi colori  (il rosso-rosa è dato dall’idrogeno, mentre il verde dall’ossigeno ionizzato).
  
 
La nascita e la morte delle stelle
Nella nostra galassia nascono da una a sei nuove  stelle all’anno. Si pensa che si formino principalmente all’interno delle nubi  molecolari giganti che sono una massa molto speciale: la materia di cui sono  composte è assai complessa, ma la maggior parte è d’idrogeno. Per una parte del  loro ciclo vitale, le stelle si evolvono in modo quieto, ma la fine della loro  esistenza è segnata da eventi catastrofici. 
  All’inizio i  gas delle nebulose e la polvere cosmica si addensano formando piccoli ammassi  di materia, che aumentando attirano altri gas e polveri. Contraendosi il  materiale si riscalda e nella nebulosa si forma un nucleo molto caldo, detto  protostella. Se la massa iniziale è costituita di idrogeno ed è minor di un  decimo del nostro Sole la temperatura non aumenta oltre a un certo punto e la  protostella resta una stella mancata, ossia una stella mai nata che  raffreddandosi diventa un minuscolo corpo invisibile perso nello spazio. La  temperatura all’interno della protostella sale 
vertiginosamente e  raggiunge 10-15 milioni di gradi, queste temperature permettono l’innesco della  fusione nucleare: l’idrogeno si trasforma in elio, producendo energia e così si  accende la nuova stella. 
  
L’energia  prodotta è grande, e gli strati gassosi si espandono contrastando la gravità e  si raffreddano. La stella diventerà stabile quando la forza di espansione e la  gravità che tende a contrarla saranno bilanciate, vivrà così fino a quando  continueranno i processi della fusione, possono durare anche alcuni milioni di  anni. 
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Il  ciclo vitale di una stella dipende dalla forza gravitazionale e dall’energia  termica. Il suo destino invece, dipende dalla sua massa iniziale, se la massa è  piccola, come il Sole, la combustione nucleare è lenta e la vita della stella  durerà a lungo. Quando tutto l’idrogeno si sarà trasformato in elio avverrà un  nuovo tipo di fusione: l’elio diventerà ossigeno e carbonio. Di seguito il  calore aumenterà e gli strati esterni si gonfieranno raffreddandosi e la  temperatura comincerà a diminuire, la stella darà allora radiazioni rosse,  diventando una gigante rossa. Consumato il combustibile la forza di gravità  prenderà il sopravvento e la stella diventerà una nana bianca densa e piccola,  destinata a raffreddarsi e a spegnersi. Quando la stella non darà alcuna  radiazione diventerà un puntino nero nello spazio, cioè una nana nera. 
  Se la massa  iniziale è grande, le reazioni termonucleari che avvengono nel nucleo esercitano  una pressione verso l’esterno e ne arrestano la contrazione gravitazionale.  Quando però tutto l’idrogeno si è consumato, il nucleo riprende a contrarsi,  mentre l’idrogeno di uno strato esterno vicino al nucleo brucia. Questo guscio  si espande anche dieci volte la stella originale facendo diventare la stella  una gigante rossa. Per via della nuova contrazione la temperatura diventa molto  alta, tanto da innescare reazioni termonucleari di nuovo tipo: i nuclei di elio  si fondono producendo elementi sempre più pesanti. Esaurito il combustibile, la  stella, non più equilibrata dall’energia termica si contrarrà su se stessa in  breve tempo con il cosiddetto collasso gravitazionale e la sua temperatura  aumenterà di miliardi di gradi nel giro di pochi secondi. Avverrà allora un  violenta esplosione che porterà alla formazione di atomi più pesanti del ferro,  fino all’uranio, la stella quindi, diventerà una nova o una supernova (uno  degli oggetti più luminosi del cielo). L’esplosione di una supernova si  esaurisce in qualche mese. Le parti esterne si disperderanno nello spazio e  quelle interne si contrarranno velocemente. A questo punto la materia che forma  la stella sarà talmente compressa da perdere le sue caratteristiche. Si avrà  allora una stella di neutroni o pulsar, piccola e molto densa. Queste stelle  ruotano molto velocemente ed emettono onde radio che si muovono nello spazio  come la luce di un faro nella notte. Captato dalla Terra questo fascio si vede  come una specie di lampo. Comunque, la stella continuerà a contrarsi e la forza  di gravità diventerà tanto elevata che nemmeno un oggetto alla velocità della  luce riuscirà ad allontanarsi formando un buco nero. 
  Nane bianche,  stelle di neutroni e buchi neri sono cadaveri stellari.
Il Sole e il suo Sistema
Il Sole è una  stella. Non ha niente in particolare rispetto le altre stelle che a miliardi  affollano l’Universo; non si distingue ne per grandezza ne per luminosità.  Tuttavia è importante per la Terra perché l’energia che si usa quotidianamente  non è altro che l’energia solare trasformata. Il Sole è una stella gassosa  classificata come media gialla. La sua massa è 323.000 volte più grande di  quella della Terra, e la forza di gravità che agisce sulla sua superficie è 28  volte più forte di quella della Terra (se un uomo pesa sulla Terra 70 Kg, sul  Sole peserebbe circa 1960 Kg). Il Sole ruota su se stesso in un periodo medio  di 25 giorni, a causa della struttura gassosa la velocità di rotazione è  maggiore all’equatore e minore ai poli. Il suo nucleo ha temperature che  arrivano a 20 milioni di gradi, mentre ha una temperatura superficiale di  6.000°C. 
  Attorno al  Sole ruotano oltre alla Terra otto pianeti, questo è detto sistema solare. I  pianeti descrivono orbite ellittiche e sono all’incirca sullo stesso piano. A  partire da quello più vicino al Sole i pianeti sono: Mercurio, Venere, Terra,  Marte, Giove, Saturno, Urano, Nettuno e Plutone. Mercurio, Venere, Marte, Giove  e Saturno erano noti sin dagli albori della civiltà. Urano vene scoperto nel  1781, Nettuno nel 1846. 
Il Pianeta  X
  Tra la fine  1800 e l’inizio del 1900 tutto il mondo era convinto della necessità di un  nuovo pianeta: il Pianeta X, decimo pianeta e il pianeta del mistero. La sua  orbita era ipotetica tra Urano e Nettuno e nel 1930 si scoprì un pianeta e fu chiamato  Plutone, ma, le sue caratteristiche non corrispondevano con quelle del Pianeta  X. Le ricerche del Pianeta X sono continuate utilizzando anche le più avanzate  tecnologie spaziali e astronautiche. Nonostante le osservazioni all’infrarosso  e della sonda spaziale Pioneer 10, non è stata osservata traccia del Pianeta X,  ma secondo gli ultimi calcoli, questo pianeta dovrebbe avere una massa 3,5  volte quella terrestre e un orbita estremamente allungata, con un periodo  orbitale di circa 1.000 anni. In realtà il Pianeta X non è l’unico mistero del  sistema solare. Un’altra ricerca è stata abbandonata: quella di un ipotetico  pianeta la cui orbita sarebbe compresa tra Mercurio e il Sole, nel 1859 questo  pianeta fu visto transitare sul disco solare e venne battezzato Vulcano, ma non  fu però mai più osservato. 
  Intorno a  molti di questi pianeti ruotano dei corpi celesti di dimensioni più ridotte, i  satelliti, quelli più conosciuti sono 36, tra cui la Luna.
  I pianeti di  dimensioni minori sono situati nelle vicinanze del Sole e costituiti da  materiali rocciosi (Mercurio, Venere, Terra, Marte). I pianeti di grosse  dimensioni sono lontani dal Sole e costituiti in gran parte di materiali  gassosi, soprattutto di idrogeno ed elio (Giove, Saturno, Urano e Nettuno). Fa  eccezione Plutone, roccioso e dalla superficie ghiacciata. 
Altri corpi celesti del Sistema Solare

Cometa di Halley
Appartengono  al sistema solare anche le comete. Le comete appaiono inattese nel cielo  restando visibili per un certo periodo di tempo, movendosi tra le stelle e poi  scomparendo. Alcune ritornano. Oggi sappiamo che sono corpi del sistema solare,  antichi come il sistema stesso. Considerate un tempo presagi di sventura, sono  invece il veicolo che probabilmente portò il seme della vita sulla Terra. Le  comete sono corpi del sistema solare che descrivono orbite molto allungate  intorno al Sole in un intervallo di tempo chiamato periodo. E’ possibile che  alcune abbiano un’orbita aperta   (iperbolica) che dopo un'unica apparizione la porta a perdersi nello  spazio. La maggior parte ha però un periodo così lungo che è impossibile  prevedere la data del ritorno. Quelle di cui si riesce calcolare il periodo  sono dette periodiche. Le comete sviluppano una testa o nucleo, molto luminosa  e questa è circondata da una porzione di materia molto diffusa, la chioma, cui  molto spesso è unita una lunga coda. Nel 1986 la sonda spaziale Giotto ha  attraversato la chioma della cometa Halley, analizzando la sua composizione:  ghiaccio frammisto a polveri: nient’altro che una “palla di neve sporca”.  Questo “sporco” è composto da materiale organico che in ere lontane ha forse  dato origine alla vita sulla Terra. Le comete hanno origine in una zona sferica  detta nube di Oort, che circonda il sistema solare, si tratta dei residui della  nube di polvere e di gas che in tempi lontanissimi diede origine al sistema  solare. Altri oggetti luminosi che attraversano velocemente la volta celeste  sono le meteore. Si tratta di frammenti che nell’attraversare l’atmosfera  celeste si incendiano e si sgretolano in particelle, dando luogo al fenomeno  conosciuto come “stelle cadenti”. A volte parti più consistenti di una meteora  riescono ad attraversare l’atmosfera e cadono sulla superficie terrestre.  Questi frammenti prendono il nome di meteoriti.
Fonte: http://mirwen.altervista.org/file/medie/Le_stelle.doc
Autore del testo: non indicato nel documento di origine
LE STELLE E LE GALASSIE
Il nostro pianeta è  chiamato Terra.La Terra  ruota attorno ad  una stella chiamata Sole.
  Il Sole e 8 pianeti (Plutone non  è più considerato un pianeta) formano il Sistema Solare. Tutti i pianeti del  sistema solare rutano intorno al sole. Il sistema solare è dentro una galassia.
  La galassia è un insieme  gigantesco di miliardi di stelle. La nostra galassia si chiama Via Lattea.
  Tra il Sole e i pianeti ci sono  enormi distanze. La distanza non è misurata in metri (m) o chilometri (Km) ma  le distanze sono misurate in unità  astronomica e in anno-luce.
 
  Il Sistema Solare.
   Le  stelle. 
1 UA (1 unità astronomica)= 150  milioni Km= distanza media tra Sole e Terra
  1 a.l. (1 anno luce)= 9460  miliardi Km= distanza percorsa dalla luce nel vuoto in 1 anno.
RISPONDI: distanza tra Sole e  Plutone= 39 UA  Quanti Km?
  distanza tra Terra e Luna= 0,0026  UA    Quanti Km?

Guarda la figura e rispondi: La distanza tra la Terra e la stella chiamata Proxima Centauri è 4 anni luce. Quanti Km?
Le stelle sono delle palle gigantesche formate  da gas, questi gas si chiamano elio e idrogeno. La stella  bruciando questi gas libera luce e calore. Il Sole è un tipo di stella.
  Ogni stella ha un colore, ci sono stelle blu,  bianche, rosse, gialle, arancioni.
  Le stelle hanno una temperatura,  alcune sono molto calde come le stelle blu, alcune sono più fredde come le  stelle rosse.
  Ci sono stelle molto grandi,  chiamate giganti e supergiganti. Ci sono stelle piccole, chiamate nane e stelle di neutroni. Le  stelle di neutroni sono molto piccole rispetto alle giganti, ma molto compatte,  un solo cucchiaino di stella di neutroni pesa migliaia di tonnellate.
  Ci sono stelle poco luminose e  quelle molto luminose. La luminosità di una stella dipende dalla sua distanza. Alcune stelle  sono poco luminose perché sono molto distanti dalla Terra.
La galassia è un enorme insieme di stelle. La nostra galassia si chiama Via Lattea. Ogni galassia ha una forma:
- galassia a spirale
 - galassia a spirale barrata
 - galassia  ellittica         

 
PROVA A DISEGNARE:
  disegna una galassia spirale,ellittica e a spirale barrata. 
  
 La Via  Lattea
LE COSTELLAZIONI
   
Le costellazioni dei segni zodiacali. ( Ariete, Cancro, Vergine, Scorpione…)
  
  Le costellazione dell’Orsa  Maggiore e dell’Orsa Minore. 
La costellazione è formata da alcune stelle che immaginando di unirle con delle linee, si ottiene una figura. GUARDA IL DISEGNO della costellazione dell’Orsa maggiore (assomiglia ad un carro).
Costellazione dell’Orsa Minore (assomiglia ad un carro). la Stella Polare indica il Nord.
 la  costellazione del Drago
Drago (Long)
  Animale mitico, benefico, virile, generoso. L'imperatore  cinese  era considerato dal popolo:  " Un vero Drago " Fin dalla Dinatia Han 206-A. C - 220 D. C il drago  entra nelle decorazioni dell'abito dell'imperatore e vi rimane fino al 1912,  alla caduta della DinastiaQing (mancese). Altri nomi del drago: 
  Jiao = con le scaglie Ying = con le ali
  Qin = con le corna Pan = terrestre Qing = marino Huo = ignifugo
  Comunque il Drago è sempre simbolo di potere, nobiltà, fertilità, giustizia. Il  Drago Imperiale ha cinque dita. La perla nella bocca del Drago è simbolo di  saggezza.
GLOSSARIO
  Stella= palla di gas, i  gas sono idrogeno e elio. 
  Sole= stella
  Pianeta= massa di roccia o  di gas, che ruota attorno al Sole. La Terra è un pianeta.
  Galassia= un enorme  insieme di stelle.
  Giganti, supergiganti,  nane: tipi di stelle
  Luminosità= brillantezza=  splendore
  Temperatura= caldo, freddo
  Costellazione= tante  stelle che unite danno una figura.
  Stella polare= stella
  Unità di misura= metro,  Km, UA, a.l.; litro, grammo
  gigantesco= molto grande=  enorme
fonte: http://www.leodavinci.it/scienzeterra/LE%20STELLE%20E%20LE%20%20GALASSIE.doc
Autore del testo: non indicato nel documento di origine
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