Cosmesi domestica

 

 

 

Cosmesi domestica

 

 

 

 

COSMESI DOMESTICA
(con la preparazione dei cosmetici naturali del futuro, nel congelatore)

 

 

INTRODUZIONE
Vi sono piccole malattie che ci fanno sentire brutti: un raffreddore, un torcicollo, il singhiozzo, l'acne, una pelle trascurata...
Esistono rimedi casalinghi per gli inestetismi e i disturbi più comuni.
La crescente domanda di prodotti di erboristeria sta mettendo a rischio molte specie di vegetali. L'allarme è del Wwf (rapporto apparso sulla rivista "New Scientist"). Nella sola Europa, ben 1300 piante medicinali sono utilizzate a scopi commerciali; il 90% di queste vengono reperite in natura. Le coltivazioni non sono più sufficienti a soddisfare le richieste e per questo motivo si raccolgono le piante direttamente allo stato selvatico. La maggior parte delle piante medicinali proviene dalle foreste dell'India e della Cina. La loro asportazione produce seri squilibri all'intero ecosistema.
Invece con ingredienti di uso quotidiano, facilmente reperibili dal fioraio, dal fruttivendolo ed al supermercato puoi preparare i trattamenti da te, in cucina, con gli stessi risultati promessi da prodotti spesso costosi. Un ritorno anche alla preparazione dei "semplici" (medicamentum simplex), i tradizionali infusi e decotti: il metodo più classico per liberare i principi attivi ad azione sinergica che si trovano insieme nei vegetali.
Una pratica benefica e rilassante, oltretutto, perché le tisane, in genere, vengono prese "al bisogno", mentre l'assunzione sotto forma di capsule o compresse può facilitare l'abuso di sostanze isolate allo stato di purezza e agevolare pericolosi mix tra erbe e farmaci.
È diffusa l'idea che in erboristeria trovi solo cose naturali che, se non fanno bene, male non fanno. E invece, può succedere l'opposto, specie assumendo i cosiddetti "integratori" e miscele a base di erbe (per mandare via la pancia, per ritrovare la memoria, per diventare magri, etc.), dove spesso finiscono erbe medicinali che come tali possono avere controindicazioni.
Da una ricerca del "Washington Post" risulta che quasi un terzo dei prodotti erboristici importati dall'Asia sono contaminati con farmaci non elencati in etichetta, o contengono arsenico, mercurio o piombo, anche perché vengono trattati con utensili fatti con leghe di piombo.
L' efedra, nota anche come ma huang, è un veleno che può provocare agitazione, dolori di petto, insonnia, dipendenza, colpi apoplettici.
L' olio di eucalipto, che dovrebbe essere efficace per abbassare la febbre, può produrre danni neurologici permanenti nei bambini.
L' oleandro consigliato per far dormire i bambini, rallenta il battito del cuore fino a fermarlo. Un decotto di oleandro può far dormire per sempre. Come i semi di ricino, dai quali si estrae l'olio: uno di essi può spedire un bambino all'altro mondo. Contengono la ricina, la sostanza che i terroristi volevano mettere nella metropolitana di Londra.
Il camedrio, "abiga" in latino, cioè erba abortiva, è una pianta tossica per il fegato.
L' iperico o erba di S.Giovanni, il rimedio contro la depressione in voga negli ultimi anni, detto il Prozac naturale, secondo l'autorevole rivista "The Lancet" modifica i meccanismi di comunicazione fra le cellule nervose se mischiato con inibitori della serotonina, diminuisce l'effetto dei farmaci antiaids e antitumorali e della pillola anticoncezionale ("prendi l'iperico perché sei giù di morale ed invece resti incinta!").
Il ginkgo biloba, molto popolare per i suoi effetti sulla memoria e sulla circolazione, associato al warfarin, principio attivo alla base di numerosi farmaci anti-coagulanti, aumenta notevolmente il pericolo di emorragie. Devono stare attenti anche coloro che prendono aspirina, paracetamolo o caffeina. L'associazione con i diuretici tiazidici può provocare ipertensione. Chi poi si cura col warfarin deve evitare l'antinfiammatorio noto come artiglio del diavolo.
Sempre secondo "The Lancet", il ginseng mischiato con antidepressivi provoca manie depressive.
La liquirizia, insieme all'idrocortisone aumenta la vasocostrizione, insieme a contraccettivi orali provoca ipertensione e abusandone si rischia la rabdomiolisi, ossia danni ai muscoli.
Il tamarindo incrementa l'assorbimento dell'aspirina.
La valeriana interagisce negativamente con l'alcool.
La senna in infuso come lassativo per una donna incinta, essendo irritativo, può causare spasmi e comportare l'inizio di contrazioni.
Tutto questo senza escludere la possibilità di reazioni allergiche in soggetti predisposti.
Questa guida minima consiglia trattamenti naturali per salute e bellezza e riscopre le virtù salutari di talune ricette antiche usate da millenni, valutate alla luce delle moderne conoscenze. Preparazioni da realizzare, per precisa scelta, con ingredienti domestici: erbe aromatiche, fiori, frutta, verdura.
Sostanze provenienti esclusivamente dall'agricoltura. Gli Spagnoli, ad esempio, portarono in Europa due piante erbacee molto importanti per l'alimentazione, pomodoro e patata. Quest'ultima, grazie al contenuto di amido, che agisce sulla pelle come calmante ed emolliente, di grassi e proteine, che sono invece sostanze nutrienti, ha un posto di rilievo anche nella cosmesi.
La guida vuole quindi entrare nel vero e proprio mondo dei cosmetici naturali, seguendo il detto della cosmetologa tedesca Annemarie Lindner: “Metto sulla pelle solo cose che potrei anche mangiare”.
Infine esprimere un convincimento: i cosmetici naturali del futuro, senza conservanti, si acquisteranno prelevandoli dai frigo-espositori per conservarli poi nel congelatore. Quindi cominciamo a provarne la preparazione domestica.

 
GLOSSARIO
TISANA - Nome generico che indica una bevanda calda ottenuta con acqua ed erbe. 
L'insieme dei  singoli principi attivi contenuti nelle piante costituisce il fitocomplesso.
Il fitocomplesso non si può riprodurre in laboratorio ma nelle preparazioni casalinghe sì.
Inoltre ancora il solvente migliore e più naturale resta l'acqua: le preparazioni come gli infusi ed i decotti sono efficaci, piacevoli e rilassanti.
In questo lavoro la ricetta di una tisana in genere riporta solo le piante principali, cioè quelle responsabili dell'effetto terapeutico.
I cultori delle erbe provano soddisfazione a consumarla allo stato "grezzo", senza dolcificarla con miele o altro. Gli altri sentono maggiormente l'esigenza di bere un prodotto più gradevole: l'aggiunta, per esempio, di liquirizia (radice molto sminuzzata, succo o estratto) è utile per coprire i gusti troppo amari. La liquirizia ha proprietà rinfrescanti, emollienti, antiinfiammatorie ed espettoranti. E' bene tenere conto, facendo delle aggiunte, dell'attività di queste piante conciliandole appena possibile con quelle della preparazione fondamentale. Per migliorare gli aromi e mascherare odori sgradevoli si possono impiegare quantità di menta (dissetante, rinfrescante, digestiva, antifermentativa, antispasmodica, leggermente analgesica), finocchio (aromatico, aperitivo, digestivo, carminativo, diuretico, antispasmodico, leggermente antisettico), anice (aromatico, aperitivo, digestivo, antispasmodico), scorze di agrumi fresche o secche, ecc.
La corretta formulazione di una tisana prevede: a) piante principali, fino ad un massimo di tre, pari al 60% in peso; b) piante complementari (la cui funzione è di completare dal punto di vista dell'attività le piante principali), fino ad un massimo di due, pari al 20% del peso; c) piante per rendere più gradevole la miscela 10% in peso; d) piante per migliorare il sapore 10% in peso.
Con una certa approssimazione: un cucchiaio da caffè, frutta o thè corrisponde a 1,5-3 grammi, un cucchiaio da tavola raso corrisponde a 5-6 grammi. 

DECOTTO - Liquido ottenuto lasciando bollire da cinque a venti minuti, in acqua, foglie, fiori, radici o corteccia di piante o erbe.
INFUSO - Preparato ottenuto lasciando immersi da cinque a quindici minuti foglie, radici o fiori freschi o secchi in acqua a bollore, in recipiente coperto. E’ buona regola versare l’acqua in ebollizione sulle erbe e non viceversa, esattamente come quando prepari il the, in recipienti d’acciaio o vetro da fuoco o porcellana o terraglia (non alluminio).
Non confondere un infuso con un decotto! In genere le bevande che servono per l’apparato digerente e per la digestione in particolare, quelle per gli attacchi d’influenza o raffreddore sono efficaci solo se prese molto calde.
IMPIASTRO - Preparato ottenuto facendo bollire in poca acqua le parti della pianta che interessano, fino ad ottenere un impasto denso. Avvolto in tela leggera, l’impiastro va applicato direttamente sulla parte malata.
SUCCO - Sarà utile rifornire la cucina di un elettrodomestico tipo frullatore o di una piccola centrifuga per frutta e verdura e di un mortaio, recipiente usato per la triturazione di sostanze varie mediante un pestello.
CONGELAMENTO - Alcune preparazioni di cosmesi domestica devono essere preparate al momento dell'utilizzazione ed altre possono essere prima realizzate e poi messe nel congelatore di casa, per poterle conservare come gli alimenti! Per fare degli esempi si può ricorrere ai cubetti di ghiaccio con il succo di cetriolo (pelle arida o arrossata dal sole), l'acqua di riso (pelle delicata), il decotto di edera (cellulite e gonfiore alle gambe), l'acqua di rose (tonico), ecc.
Attraverso l'effetto indotto dalla vasocostrizione (seguito di riflesso da una vasodilatazione) il freddo stimola la microcircolazione capillare, favorendo inoltre l'attività dei principi attivi contenuti negli ingredienti.
ERBE AROMATICHE - In tutti i supermercati puoi trovare erbe aromatiche in vasetti e bustine che, oltre ad essere usate in cucina, trovano impiego in fitoterapia. Ad esempio, Infuso: cannella stecche (astenia o debolezza); anice semi (ipogalattia o poco latte puerpera); finocchio semi (ipogalattia, meteorismo); ginepro bacche (cistite, acido urico, meteorismo); rosmarino foglie (astenia, ipotensione, depressione nervosa, dispepsia o cattiva digestione, ipertrigliceridemia o aumento trigliceridi); salvia foglie (dispepsia, faringite, bocca infiammata, ipomenorrea o mestruazione scarsa, disturbi menopausa, sudorazione); cumino semi (colite, meteorismo, dismenorrea o mestruazione dolorosa); ortica (acne). Decotto: zucca semi (prostata); ortica (emorragie). Polvere: peperoncini macinati (trombi, circolazione periferica); aglio granulare (bronchite cronica, trombi, coronopatie, circolazione cerebrale, ipertensione, ipercolesterolemia o aumento colesterolo, parassitosi intestinale).

 

Sommario

ABBRONZATURA
ACNE
ACQUA DA TOELETTA
AEROFAGIA
AFTE / INFIAMMAZIONI BOCCA
ALITO
ANGOSCIA
ASCELLE
ASCESSI
ATEROSCLEROSI
ATTIVITA’ SESSUALE
CAPELLI BRILLANTI
CAPELLI, caduta e forfora
CELLULITE E SOVRAPPESO
CIGLIA
CISTITE
COLORITO
CURA D'URGENZA
DENTI BIANCHI
DENTI, mal di
DIARREA
DISMENORREA (mestruazioni dolorose)
DOLORI MUSCOLARI / REUMATICI
EMORROIDI
EMOTIVITA’
FEGATO
GAMBE, gonfiori
GELONI
GENGIVE
GOLA, mal di
GOMITI E GINOCCHIA
INSONNIA
INTESTINO
IPERTENSIONE
LABBRA SECCHE
MACCHIE SULLA PELLE
MAL D’AUTO
MANI SCREPOLATE
OCCHI
ORECCHIO
PALPEBRE GONFIE
PEELING
PELLE ARIDA
PELLE DELICATA
PELLE GRASSA
PELLE SECCA
PIEDI GONFI
PORRI
PULIZIA VISO
PUNTURE INSETTI
RAFFREDDORE
ROSSORE GUANCE
RUGHE
SCOTTATURE (piccole)
SENO RASSODATO
SINGHIOZZO
SMAGLIATURE
STITICHEZZA
STOMACO, acidità
STOMACO, dilatazione
TERME IN CASA
TONICO, acqua di rose
TORCICOLLO
TOSSE
UBRIACHEZZA
VESCICHE
ZANZARE

ABBRONZATURA
-        Una preparazione al sole, utile soprattutto per pelli grasse: metti a macerare tre o quattro castagne d’India con la buccia (acido tannico) in una bacinella, coperte d’acqua, per dodici o diciotto ore. Fai bollire poi qualche minuto, lasciando evaporare circa la metà del liquido. Passa sul viso un batuffolo di cotone imbevuto di lozione per alcuni giorni prima di esporti al sole.
-        Per calmare la pelle arrossata da una prolungata esposizione al sole, taglia a fettine sottili un cetriolo (tracce di olio essenziale, aminoacidi, vitamina C e carotene, sostanze pectiche) e mettile sul viso per un quarto d’ora circa. Lo stesso si può fare con fette di patata o patata grattugiata.
-        Faccia rossa dopo aver preso molto sole tutto di colpo: una maschera con lo yogurt.
-        Per far durare l’abbronzatura: impacchi con infuso di the forte e tieni la pelle morbida con una crema nutriente o idratante.

 

ACNE
-        Maschera di argilla (o caolino) per una pulizia in profondità. Puoi cercarla in un negozio di articoli da disegno e pittura. Sciogli l’argilla con un poco d’acqua sino ad ottenere una pasta né dura né molle. Stendila uniformemente sul viso, tenendolo rilassato: l’argilla seccherà molto. Lasciala per venti minuti e toglila con acqua tiepida. Solo per pelli giovani.
-        Cura vitaminica: bevi due o tre tazze al giorno di infuso di foglie di crescione (che è un tipo d’insalata venduto anche dagli erbivendoli) preparato con uno o due cucchiai di foglie secche triturate per tazza. Oppure bevi succo fresco di crescione (frullatore), due o tre cucchiai al giorno. E’ una cura per tutto l’organismo per il contenuto di vitamine A, B e soprattutto C ed E, di iodio, che è depurativo del sangue, di fosforo e ferro.

ACQUA DA TOELETTA
-        Da usare per il corpo, dopo il bagno: fai macerare 100 grammi di sommità fiorite di lavanda in mezzo litro di alcool puro, per quindici giorni. Filtra e conserva in flacone.
-        Un aroma particolare si ottiene aggiungendo alla lavanda anche geranio e menta.
-        Spazio poi alla fantasia nel creare acqua da toeletta personalizzata, con gelsomino ed erbe profumate oppure fiori, agrumi e, se piace, una nota di vaniglia.

AEROFAGIA
-        Nei disturbi di stomaco ed intestino, accompagnati da ingestione d’aria o formazione di gas, infuso di cumino preparato con uno o due pizzichi per tazza d’acqua a bollore.

AFTE / INFIAMMAZIONI BOCCA
-        Evita i dolci. Sciacqui di salvia e timo (infuso: tre cucchiai di timo, cinque o sei foglie di salvia in un litro d’acqua).

ALITO
-        The di menta, antifermentativo (quindi migliora l’alito). Con le foglie fresche di alcune varietà coltivate (la migliore è la piperita, quella che si mette nei long drinks a base di frutta). Oppure si trova già confezionato.
-        Mastica tre o quattro chicchi di caffè o qualche foglia di prezzemolo (specie per togliere il sapore d’aglio).

 

Fonte: http://www.inedito.it/excerptbase/220201084003.doc

parzialmente anche da fonte: http://www.herba.it/cosmesi_naturale.htm

 

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