Cellulite e smagliature

 

 

 

Cellulite e smagliature

 

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Cellulite e smagliature

 

LA CELLULITE
Definizione ed origine della cellulite
La cellulite è un fenomeno la cui origine è influenzata da molteplici fattori di notevole rilevanza soggettiva.  Avente aspetti patologici alquanto complessi,
Ormai risulta appurato, studi scientifici hanno chiarito che la cellulite non è un semplice accumulo di grasso, la cellulite è infatti causa di processi infiammatori a carico del tessuto adiposo, intersiziale e dei vasi sanguigni. Sono stati poi individuati diversi gradi di alterazione che compongono quadri di evoluzione che partono dalla classica buccia d'arancia, fino a fenomeni più complessi definiti: cute a materasso.
Ancora, la cellulite non può essere legata al sovrappeso, la sua origine è da ricercarsi in primo luogo agli aspetti genetici, stile di vita, alterazioni endocrine e squilibri della microcircolazione.
Con il termine cellulite si indica un fastidioso disturbo estetico dovuto all'accumulo di grasso negli stradi sottocutanei, accompagnati da ritenzione idrica e cattiva circolazione del sangue. Le parti più interessate dalla cellulite sono i glutei, le cosce, ginocchia, caviglie; più raramente, addome e arti superiori. Il fastidioso e tanto odiato inestetismo è dovuto ad un'infiammazione dei tessuti che porta alla trasudazione di liquidi negli spazi intercellulari, quindi il primo danno è a livello di capillari, che per cause varie, quali stress, stipsi, fattori ereditari, fumo, sedentarietà, abuso di medicinali, cause ormonali ma soprattutto cattiva alimentazione perdono la loro tonicità causando un rallentamento del flusso sanguigno particolarmente evidente negli arti inferiori.

La prima alterazione della cellulite:
Le prime modificazioni sono localizzate sugli adipociti. Queste cellule sebbene ricche di grasso hanno la necessità di scambiare fluidi con il resto dell'organismo per smaltire i propri scarti metabolici. Una rete di capillari, sia venosi che linfatici, che circonda le cellule dell'ipoderma ha la funzione di intermediare questi scambi. Bastano però lievi squilibri fisiologici per rallentare lo scambio, il sangue ristagna a livello dei capillari danneggiandoli con perdita di elasticità e tonicità.  Tale situazione porta all'infiammazione dei tessuti adiposi interessati che non possono più avere un irrorazione adeguata, inoltre i liquidi trasudati non si trovano nelle loro sede naturale e di conseguenza l'organismo non conosce metodi per eliminarli. La pelle appare molle con perdita di tono ed elasticità. La cellulite appare dunque con l'inizio del processo infiammatorio con una perdita di tonicità dei tessuti ed edemi provocati dalla fuoriuscita di liquidi dai vasi sanguigni.
La seconda alterazione del tessuto:
I liquidi penetrati tra i tessuti distanziano le cellule l'una dall'altra, in questa situazione non riescono più a svolgere le loro normali funzioni metaboliche. Le cellule adipose tendono ad ingrossarsi comprimendo le fibre elastiche ed anche le fibre di collagene (quelle che formano l'impalcatura dei tessuti e hanno una funzione di sostegno) degenerano. Ecco che allora il circolo vizioso è compiuto: il sangue pulito proveniente dalle arterie non riesce più ad affluire bene attraverso i tessuti e quello venoso, ricco di tossine, non riesce ad essere smaltito velocemente e si accumula. Risultato: le sostanze tossiche continuano a essere assorbite dai tessuti, peggiorando di giorno in giorno la situazione. In seguito il tessuto, non riuscendo più a svolgere le sue normali funzioni, modifica la sua struttura. Le fibre di collagene si alterano e i capillari si induriscono. Compare la cosiddetta "buccia d'arancia". Con l'avanzare del tempo, le molecole del tessuto connettivo cominciano ad ammassarsi e a rendere il tessuto stesso sempre più duro e spesso, piano piano questa situazione coinvolgerà altre strutture, come le cellule adipose, vasi sanguigni, acqua, fibre elastiche e collagene, imprigionando il grasso in noduli, in questo caso la cellulite viene definita "sclerotica".

 

La cellulite e' dovuta nella maggior parte delle volte a cattive abitudini alimentari e di vita. Ne consegue che per contrastare e allontanare l'insorgere della cellulite bisogna necessariamente avere uno stile di vita dinamico ed equilibrato. Ci si può sempre far aiutare da una buona crema anticellulite e da integratori mirati a tale finalità,  ma bisogna preventivare comunque di fare un po' di attività sportiva (meglio uno sport aerobico come ad es. nuoto, corsa, bicicletta..) e di seguire una dieta equilibrata. Altro aiuto per contrastare la cellulite possono essere le varie tecniche di massaggio come il linfodrenaggio, la pressoterapia ecc., ma tali tecniche possono aiutare sono nelle forme di cellulite lieve.
Le diete dimagranti non servano ad eliminare la cellulite, ma smaltiscono le adiposità e seguendo un'alimentazione ricca di cibi drenanti e disintossicanti (come la frutta e la verdura) si migliora la cura di questo inestetismo. Vanno privilegiate le verdure ricche di acqua, di sali minerali e di potassio come carote, cavolfiori, peperoni, asparagi, radicchio.

Il sale e' risaputo essere un promotore della cellulite. Ecco perchè bisogna innanzitutto ridurre l'assunzione del sodio (il sale) soprattutto per chi soffre di ritenzione idrica, difatti il sodio trattiene acqua all'interno dei tessuti impedendo il corretto scambio di liquidi tra la cellula e l'esterno.

Il linfodrenaggio aiuta a stimolare la circolazione venosa e linfatica, mentre l'automassaggio e' un buon complemento a qualsiasi intervento anticellulite. Si fa applicando un po' di crema su ogni gamba stendendola con leggeri movimenti circolari e iniziando a massaggiare dal basso verso l'alto, esercitando una decisa pressione sulle zone colpite dalla cellulite. I pizzicotti sulla parte trattata riattivano la circolazione.

 

Alcune forme di cellulite

 

Cellulite iniziale: si manifesta in età giovanile e si presenta prevalentemente su glutei, cosce e fianchi e si vede la "classica buccia d'arancia".
Cellulite avanzata: da' un aspetto a onde ai tessuti epidermici e li fa apparire flaccidi al tatto e si notano edemi, varici, colore della pelle diverso e fragilità capillare.
Cellulite molle: denota una serie di noduli nella pelle rilassata. Le parti colpite si presentano flaccide come nella cellulite avanzata.
Cellulite dura: Si presenta con massa dura, poco mobile. Quasi aderente al tessuto sottostante. In questo caso le zone più colpite sono ginocchia, cosce e glutei.
Cellulite edematosa: i liquidi ristagnanti nei glutei,nel bacino e negli arti danno un aspetto gonfio e spugnoso all'epidermide (la cosiddetta "buccia d'arancia").
Cellulite compatta: si forma sugli strati cutanei più profondi che tende molto la pelle. E' tipica delle donne giovani che hanno una predisposizione ereditaria o che assumono la pillola.

 

 

 

 

LE SMAGLIATURE
Le smagliature si presentano come aree infossate nelle quali la cute è atrofica e presenta una particolare pigmentazione che va dal rosso (le più giovani) al bianco perlaceo (le più datate).  
Sono solitamente raggruppate a due o a tre, parallele tra loro e perpendicolari al senso in cui agiscono le forze di trazione sulla cute. Istologicamente assomigliano ad alcune cicatrici. 
L'inestetismo non è dovuto solo alla differenza di colore della pelle, ma anche a una riduzione di spessore del derma, che causa la comparsa di un avvallamento visibile.

 Si formano a partire da una rottura da stress (tensione) dello scheletro connettivale del derma (collagene ed elastina).  
In pratica nascono quando il tessuto cutaneo, sottoposto a eccessiva tensione, perde la sua elasticità e subisce una lesione dovuta a uno sfibramento sia del derma che dell'epidermide.
Ciò avviene per esempio in seguito a consistenti e repentini variazioni di peso (sia perdita che aumento), tipici di alcune circostanze come il periodo puberale di crescita o una gravidanza.  
In quest’ultimo caso il corpo della donna subisce un repentino aumento di volume: è normale che il tessuto connettivo, stressato dalla dilatazione, subisca degli strappi dovuti al rigonfiamento.
Fianchi e addome (specie in caso di gravidanza o di repentino dimagrimento), glutei e cosce (smagliature tipiche dei sedentari o di chi pratica sport intensi, come di chi indossa frequentemente pantaloni troppo stretti), seno (durante le fasi di gravidanza e allattamento, ma anche nel periodo dello sviluppo adolescenziale, oppure in caso di seno prosperoso e quindi più soggetto, a causa del peso, al rilassamento) e interno braccia (a cause del rilassamento cutaneo di questa zona, causato in particolare da invecchiamento e dimagrimento).
Le persone che hanno forti fattori predisponenti (tempeste ormonali, sbalzi di peso, gravidanze) devono curare il loro stile di vita e l'alimentazione.  
Per esempio, nei momenti cruciali della pubertà e della gravidanza, chi è predisposto all’effetto yo yo deve evitare dimagrimenti e ingrassamenti rapidi e ravvicinati: il miglior amico delle smagliature è, insomma, l’effetto fisarmonica, dato da diete drastiche e troppo promettenti, che fanno perdere molto peso in poco tempo (ma che con la stessa rapidità lo fanno riacquistare). L’ideale è perdere uno o massimo due chili al mese».  
Inoltre esistono altri fattori che agiscono negativamente sulla pelle: una dieta sregolata, lo stress, la sedentarietà e la disidratazione.  

Ecco il decalogo per ridurre la possibilità di comparsa delle smagliature:  
 

  1. seguire un’alimentazione equilibrata, evitando diete drastiche, ma tenendo sotto controllo il peso. Consumare frutta e verdura, ricche di oligoelementi, vitamina A, C ed E: aiutano la pelle a mantenersi morbida ed elastica, oltre a combatterne il precoce invecchiamento
  2. ridurre lo stress, che influisce sul metabolismo e quindi sulle variazioni ponderali
  3. non fumare: il fumo è un nemico della vascolarizzazione cutanea
  4. applicare in gravidanza prodotti elasticizzati a base di elastina, collagene, vitamine ed estratti di placenta: stendere i prodotti con un massaggio, che stimola la microcircolazione superficiale, favorisce l’assorbimento dei principi attivi e migliora il metabolismo cellulare
  5. svolgere un’attività fisica regolare ma non troppo intensa
  6. ricorrere a estratti vegetali, come l’equiseto, pianta dalle proprietà diuretiche, oppure l’olio di borragine, l’olio di mandorle dolci o quello di germe di grano, che svolgono azione elasticizzante
  7. bere un litro di acqua al giorno: una pelle idratata ha maggiori capacità di adattamento, perché è più flessibile
  8. usare una volta a settimana un esfoliante, massaggiandolo sui punti critici: rimovendo le cellule morte la pelle rimane più levigata e assorbe più facilmente i successivi trattamenti
  9. evitare i bagni caldi e lunghi, poiché favoriscono il rilassamento dei tessuti e impoveriscono il film idrolipidico che ricopre la pelle e di conseguenza ne accentuano la disidratazione
  10. eseguire delle spugnature fredde sul seno: il freddo ha un effetto vasocostrittore che stimola la circolazione dei tessuti e quindi la loro ossigenazione.

Una volta comparse possono essere eliminate?  
Purtroppo no: le smagliature rappresentano un danno cutaneo permanente.

 

Fonte: http://www.massimoparisi.it/docs/Dermatologia%20(elementi%20base%20-%20Corsi%20professionali%20per%20Parrucchiere%20ed%20Estetiste)/Dermatologia%20(elementi%20base).doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

 

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