Diritto e costituzione domande e risposte

 

 

 

Diritto e costituzione domande e risposte

 

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Diritto e costituzione domande e risposte

 

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n Domanda Risposta A (esatta) Risposta B Risposta C Risposta D
1 In materia di cultura e di ricerca scientifica e tecnica, secondo la Costituzione, la Repubblica.... Promuove lo sviluppo Regola l'accesso Disciplina i finanziamenti Garantisce il libero accesso
2 Afferma la Costituzione che è compito dello Stato eliminare gli ostacoli di carattere economico-sociale fra i cittadini. Si tratta del principio di uguaglianza sostanziale di legalità di uguaglianza formale di sussidiarietà
3 La consuetudine è una fonte giuridica Sì, si tratta di una fonte-fatto Sì, si tratta di una fonte-atto formale Sì, si tratta di una fonte-atto sostanziale Si, si tratta di una fonte-atto strutturale
4 La Costituzione afferma che la libertà di circolazione e soggiorno può essere limitata dalla legge per motivi di sicurezza o sanità per ragioni politiche per ragioni superiori per motivi sociali
5 Il "giudice naturale" è un principio indicato dalla Costituzione stabilito dalla legge ordinaria fissato dal Trattato dell'Unione Europea desunto in via di interpretazione
6 Che rilievo ha il diritto internazionale secondo la Costituzione? L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute Il diritto internazionale pattizio si conforma all'ordinamento giuridico italiano L'ordinamento italiano recepisce esclusivamente le disposizioni fondamentali dell'Unione Europea Il diritto internazionale non ha alcun rilievo per l'ordinamento interno
7 In ordine alla carcerazione preventiva la Costituzione italiana prevede che: I limiti massimi sono stabiliti per Iegge I limiti massimi sono fissati dall'Autorità Giudiziaria con proprio atto motivato Il limite massimo è di due anni salvo proroghe motivate dell'autorità giudiziaria non c'è alcun limite
8 La libertà di stampa è garantita dalla Costituzione con il limite espresso della non contrarietà ... al buon costume agli orientamenti politici della maggioranza di governo al sentimento religioso al rispetto delle leggi
9 Come è configurata dalla Costituzione la libertà di organizzazione sindacale ? si esercita incondizionatamente non deve essere in contrasto con l'utilità sociale è vincolata al rispetto delle modalità indicate dalle leggi dello Stato deve essere autorizzata dall'autorità giudiziaria
10 Secondo la Costituzione i pubblici impiegati sono al servizio della Nazione dell'amministrazione del governo del ministro
11 La Costituzione dispone che i beni economici appartengono: indifferentemente a privati, a enti e allo Stato solo allo Stato attraverso l'espropriazione per motivi di interesse generale solo ai privati in base ad atti di concessione solo agli enti che li acquisicono legittimamente
12 La libertà di professare la fede religiosa è riconosciuta dalla Costituzione semprechè non si tratti di riti contrari al buon costume non si tratti di riti contrari all'ordine pubblico si tratti di riti accessibili a tutti si tratti di riti aventi una funzione sociale
13 La Costituzione prevede che la proprietà privata può essere espropriata: nei casi previsti dalla legge e, salvo indennizzo, per motivi di interesse generale secondo quanto previsto dalle ordinanze prefettizie nelle ipotesi disciplinate dai regolamenti governativi e per realizzare l'utilità sociale quando è imposto da motivi di sanità o di sicurezza pubblica
14 Qual è il fine che, secondo la Costituzione, deve essere realizzato dalle pene inflitte con condanna penale rieducazione del condannato dimostrazione della forza punitiva dello Stato prevenzione dei reati futuri mortificazione del reo
15 L'esercizio dell'azione penale è attribuita, dalla Costituzione: al Pubblico Ministero al ministro della giustizia alla magistratura giudicante a tutti i magistrati, senza distinzione di funzioni
16 Il diritto di azione e difesa in giudizio è garantito dalla Costituzione A tutti indistintamente solo ai cittadini esclusivamente per far valere diritti personali nei soli casi previsti dalla legge
17 Secondo la Costituzione i membri del Parlamento possono essere sottoposti all'intercettazione di conversazioni o comunicazioni? previa autorizzazione della Camera alla quale il soggetto appartiene su parere favorevole del Presidente della Repubblica nei casi previsti dalla legge in base ai provvedimenti dell'autorità giudiziaria
18 Una legge dello Stato dichiarata illegittima dalla Corte costituzionale cessa di avere efficacia dal giorno ... successivo alla pubblicazione della decisione. della pronuncia della sentenza in cui la legge è entrata in vigore in cui è stata sollevata la questione d'illegittimità.
19 La vacatio legis è di 15 giorni e la legge può aumentarla o diminuirla. la Corte Costituzionale può stabilire il periodo di differimento il Governo può diminuirla il Presidente della Repubblica può sospenderla
20 La promulgazione della legge precede la pubblicazione precede la discussione segue subito dopo l'iniziativa segue immediatamente alla pubblicazione
21 Il Parlamento il cui mandato scade in meno di tre mesi, è legittimato ad eleggere il Presidente della Repubblica? No, il Presidente della Repubblica è eletto dal nuovo Parlamento, entro 15 giorni dalla sua prima riunione. No, il Presidente della Repubblica è prorogato fino a un anno dall'elezione del nuovo Parlamento Si, il Parlamento non può esercitare tale ufficio solo nell'ultimo mese del mandato. Si, il Parlamento è investito di tutti i suoi poteri fino alla scadenza della legislatura
22 Il Parlamento è eletto per.... Cinque anni. tre anni Quattro anni Sei anni.
23 Quando il Governo emana un decreto legislativo previa legge delega del Parlamento, esercita una funzione legislativa eccezionale governativa in senso stretto di alta amministrazione. politico-discrezionale
24 Il ministro compie funzioni amministrative in senso stretto quando emana una circolare propone una legge delega il potere di firma a un sottosegretario relaziona in Parlamento
25 Le linee di indirizzo dell'Italia in materia di politica comunitaria.... Sono deliberate dal Consiglio dei Ministri. Sono dettate dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Sono contenute nella legge comunitaria Sono adottate dalle Camere in seduta congiunta
26 Quando il Governo ritiene che una legge regionale violi le disposizioni costituzionali in materia di competenze delle Regioni, può promuovere, davanti alla Corte costituzionale, la questione di legittimità costituzionale .... entro sessanta giorni dalla pubblicazione entro trenta giorni dalla pubblicazione entro novanta giorni dalla relativa comunicazione. entro un anno dall'entrata in vigore
27 Il Parlamento può delegare al Governo la revisione della Costituzione? No, mai Sì, previa determinazione dei principi costituzionali inderogabili No, tranne che nei casistraordinari di necessità ed urgenza Sì, previa deliberazione dello stato di guerra
28 Quale delle seguenti fonti normative proviene da un organo costituzionale che non è preposto all'esercizio ordinario della funzione legislativa? Decreto legislativo Legge ordinaria Legge delega Legge costituzionale
29 Sono organi della giurisdizione ordinaria La Corte d'appello La Corte dei conti. Il Consiglio di Stato La Commissione tributaria regionale
30 Per i reati commessi nell'esercizio delle sue funzioni il Ministro è giudicato dalla giustizia ordinaria Corte dei Conti. Corte costituzionale. gran giurì
31 Il Consiglio Superiore della Magistratura è presieduto: dal Presidente della Repubblica dal Presidente del Senato dal Ministro della giustizia dal più anziano dei suoi componenti
32 La ragionevole durata del processo è assicurata dalla legge è garantita dal giudice è imposta dal Pubblico ministero è sanzionata dalla Corte Costituzionale
33 Contro le decisioni del Consiglio di Stato può essere proposto ricorso per cassazione esclusivamente per motivi di giurisdizione si può ricorrere alla Corte Costituzionale è possibile promuovere ricorso straordinario al Presidente della Repubblica non è possibile alcuna impugnazione
34 La Costituzione riconosce allo Stato una potestà legislativa esclusiva in materia di: norme generali sull'istruzione organizzazione della rete scolastica ricerca scientifica e tecnologica istruzione professionale
35 Quando un comune ritiene che un atto normativo statale violi le sue competenze, può promuovere ricorso davanti alla Corte costituzionale? No, la violazione delle competenze prescritte dalla Costituzione può essere promossa solo dallo Stato o dalle Regioni No, può solo adire il giudice amministrativo Si, può promuovere la questione di legittimità costituzionale entro 60 giorni dalla pubblicazione dell'atto. Si, previa deliberazione favorevole della Conferenza Stato-Regioni
36 In materia di norme generali sull'istruzione: Il governo può emanare un regolamento statale Province e comuni regolamentano in sede locale con propri atti normativi La regione può sempre dettare un proprio regolamento Province e comuni possono emanare regolamenti su delega dello Stato
37 La Costituzione dispone che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge: Senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali In caso di appartenenza a una religione riconosciuta dallo Stato Solo se cittadini dell’Unione europea Sole se cittadini di uno Stato con cui l’Italia ha una convenzione bilaterale
38 La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro? Si e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto Si, ma solo gli appartenenti alle associazioni sindacali riconosciute No, la promozione del lavoro è compito dell’imprenditoria privata No, tranne che per gli orfani dei caduti in guerra
39 La Costituzione prevede la possibilità che la Repubblica sia divisa in più Stati? No, la Repubblica è una e indivisibile No, tranne che in caso di guerra Sì, previa delibera dei Consigli Regionali interessati a maggioranza qualificata Sì, perché sia mantenuta la forma di governo repubblicana
40 Il lavoro, in base alla Costituzione, è un diritto e un dovere dei cittadini una facoltà dei residenti una pretesa disciplinata dalla legge un onere della società
41 La Costituzione stabilisce che l’imputato non è considerato colpevole fino: alla condanna definitiva alla sentenza di secondo grado alla sentenza di primo grado alla formalizzazione dell’accusa
42 Secondo la Costituzione, l’inviolabilità del domicilio comporta che non si possono eseguire ispezioni o perquisizioni o sequestri se non: nei casi e modi stabiliti dalla legge secondo le garanzie prescritte per la tutela della libertà personale nei casi di reati di mafia senza alcun limite nei casi di attentati alla personalità dello Stato, secondo le prescrizioni particolari della legge nei casi e modi stabiliti dal pubblico ministero, con le garanzie indicate dal Ministro della giustizia
43 In base alla Costituzione, la libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione: Possono essere limitate con provvedimento dell’autorità giudiziaria e con le garanzie stabilite dalla legge Possono essere limitate con legge dal Parlamento, in casi straordinari di necessità e di urgenza Non possono essere limitate se non per motivi di interesse generale Non possono essere limitate in alcun modo
44 La Costituzione riconosce che ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza salvo i limiti stabiliti dall’autorità di pubblica sicurezza in base a provvedimenti ministeriali tranne in caso di provvedimento generale dell’autorità comunale senza alcuna possibilità di limitazione
45 Secondo la Costituzione, è dovere e diritto dei genitori, mantenere, istruire ed educare i figli? Sì, anche se nati fuori del matrimonio Sì, purché nati all'interno del matrimonio No per i genitori è solo un dovere, mentre per i figli è un diritto No, tranne che in casi di problemi di salute
46 Con riferimento alle organizzazioni sindacali, la Costituzione stabilisce che può essere loro imposto l’obbligo di: registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge presenza di iscritti almeno in cinque regioni collegamento con partiti politici rappresentati in Parlamento comunicazione dei titolari di cariche dirigenziali all’autorità di pubblica sicurezza
47 La Costituzione prevede che i modi di acquisto e di godimento della proprietà privata siano determinati? dalla legge dalla Costituzione stessa dagli accordi fra privati dalla consuetudine
48 La Costituzione riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare alla gestione delle aziende? Sì, ai fini dell’elevazione economica e sociale del lavoro Sì, ma solo per le imprese pubbliche No, tranne che nelle imprese con meno di 15 dipendenti No, in alcun caso
49 In base alla Costituzione, l'esercizio del voto è: Un dovere civico Un dovere giuridico Un dovere morale Un dovere sociale
50 La Costituzione dispone che il sistema tributario è informato a criteri di: progressività proporzionalità continuatività effettività
51 Ai fini dell’ammissione ai pubblici uffici e alle cariche elettive, la Costituzione afferma che legge può parificare, ai cittadini gli italiani non appartenenti alla Repubblica i cittadini dell’Unione europea gli stranieri regolarmente soggiornanti i cittadini di Stati con cui vi siano accordi bilaterali
52 Le misure di sicurezza sono ammesse dalla Costituzione: nei soli casi previsti dalla legge nei soli casi indicati dalla stessa Costituzione solo su provvedimento motivato dell’Autorità giudiziaria solo su provvedimento dell’autorità di pubblica sicurezza
53 La Costituzione impone che i provvedimenti restrittivi provvisori adottati dall’autorità di pubblica sicurezza siano comunicati all’autorità giudiziaria entro 48 ore immediatamente entro il tempo previsto dalla legge entro il termine prescritto dal pubblico ministero
54 In base alla Costituzione, possono essere vietati pubblicazioni a stampa, spettacoli e altre manifestazioni contrari: al buon costume all’ordine pubblico alla sicurezza nazionale alla salute collettiva
55 L’individuazione dei limiti di età degli alunni per la frequenza alla scuola è rimessa: alla legislazione esclusiva dello Stato: alla regolamentazione regionale alla determinazione provinciale alla dotazione comunale
56 La previsione e regolamentazione delle prove che regolano il passaggio fra i vari cicli dell’istruzione è atto normativo che spetta: allo Stato in via esclusiva allo Stato in collaborazione con le province alla Regione previa intesa con i comuni alla Regione coordinandosi con l’USR
57 La definizione degli standards minimi formativi richiesti per la spendibilità nazionale dei titoli conseguiti all’esito dei percorsi formativi è operata: con atto normativo dello Stato con atto dispositivo della Regione con atto deliberativo delle Province con atto autoritativo dei Comuni
58 La disciplina della parità fra scuole statali e non statali in possesso dei requisiti stabiliti dalla legge è attribuita: in via esclusiva alla legislazione statale in via esclusiva alla competenza provinciale all’accordo fra Stato e Regione all’accordo fra Regione ed Enti locali
59 La determinazione della consistenza numerica della dotazione organica del personale ATA della scuola è rimessa: alla legislazione esclusiva dello Stato alla valutazione amministrativa della Regione alla competenza finanziaria della Provincia al coordinamento locale del Comune
60 La programmazione della rete scolastica è materia che rientra nell’ambito della Legislazione concorrente fra Stato e Regione Legislazione concorrente fra Regione ed Enti locali Legislazione residuale dello Stato Legislazione residuale dei Comuni
61 In materia di distribuzione del personale fra le Istituzioni scolastiche, la Regione ha competenza legislativa nel rispetto dell’autonomia delle stesse, nonché: dei principi fondamentali della materia delle determinazioni degli enti locali dell’interesse nazionale dello Stato dell’intesa con le altre Regioni
62 La normazione in materia di “istruzione e formazione professionale” spetta alla legislazione residuale delle Regioni legislazione esclusiva delle Province e dei Comuni competenza concorrente di Stato ed Enti Locali competenza concorrente di Regioni ed Enti Locali
63 In ordine alla determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti l’istruzione, la Costituzione riconosce che la materia rientra nella legislazione esclusiva dello Stato legislazione esclusiva degli Enti locali competenza residuale della Regione competenza residuale dei Comuni e delle Province
64 Le disposizioni in materia di determinazione dell’orario della mensa e dopo mensa nelle Istituzioni scolastiche sono dettate: dalla legge statale dalla determina regionale dal provvedimento provinciale dal regolamento comunale
65 I provvedimenti normativi che disciplinano l’attività del personale scolastico nelle materie del coordinamento delle attività educative e didattiche e della cura delle relazioni con le famiglie sono dettati da legge dello Stato direttiva della Regione regolamento della Provincia provvedimento del Comune
66 A livello normativo, la disciplina degli organi collegiali delle Istituzioni scolastiche è rimessa alla competenza: della legislazione statale esclusiva della legislazione regionale diretta della normazione provinciale differita della regolamentazione comunale residuale
67 L’individuazione dei requisiti per gli esperti esterni alla scuola cui affidare incarichi di insegnamento facoltativo da parte delle singole istituzioni scolastiche è attribuita: al livello della legislazione statale alla competenza della direttiva regionale all’elencazione del bando provinciale alla determinazione dell’Istituzione scolastica.
68 In base alla Costituzione, i giudici sono soggetti soltanto Alla legge Al Governo Al Parlamento Al Popolo
69 La Costituzione prevede che i rapporti fra lo Stato e la Chiesa cattolica sono regolati dai patti lateranensi e che la loro modifica Se conclusa di comune accordo non necessita di revisione costituzionale Deve essere sottoposta a referendum popolare Viene approvata dal Parlamento in seduta congiunta E’ ratificata dall’assemblea delle Nazioni Unite
70 Con riferimento ai diritti inviolabili dell’uomo, la Costituzione prevede che la Repubblica li riconosce e garantisce dispone e protegge assiste e favorisce compendia e sviluppa
71 La Costituzione stabilisce che le minoranze linguistiche Siano tutelate con apposite norme Siano valorizzate a livello amministrativo Siano coordiante nei rapporti reciproci Siano rafforzate nelle loro esigenze
72 Il diritto di organizzazione delle confessioni religiose diverse dalla religione cattolica è garantito dalla Costituzione salvo il limite Della violazione dell’ordinamento giuridico italiano Della salvaguardia della salute pubblica Del buon costume Dell’interesse nazionale
73 La Costituzione stabilisce che la sovranità appartiene Al Popolo Al Parlamento Alla Repubblica Allo Stato
74 Secondo quanto previsto dalla Costituzione, la condizione giuridica dello Straniero sul territorio italiano È regolata dalla legge in conformità alle norme e ai trattati internazionali È disciplinata mediante richiamo alle disposizioni dell’Unione europea È stabilita dalle norme del Paese di appartenenza dello straniero È fissata dai provvedimenti dell’autorità di Pubblica Sicurezza
75 La Costituzione stabilisce che lo Stato e la Chiesa cattolica sono Ciascuno nel proprio ordine indipendenti e sovrani Giuridicamente indipendenti ma formalmente subordianti Moralmente sovrani e sostanzialmente coordianti Entrambi dipendenti da organi sovranzionali
76 Quali possono essere i soggetti beneficiari degli aiuti di Stato vietati dall’ordinamento dell’Unione Europea? Le imprese pubbliche o private Gli Stati estranei all’Unione Gli Stati che partecipano all’Unione Gli Enti pubblici non economici
77 I soggetti finanziatori dell’Unione europea sono: gli Stati membri la Banca centrale europea la Banca europea per gli investimenti il consiglio ECOFIN
78 Il Consiglio dell’Unione europea è presieduto: a turno da ogni Stato membro da un Presidente designato dalla Commissione da un Presidente eletto dai suoi componenti da un parlamentare nominato dal Parlamento Europeo
  I cittadini degli Stati membri nelle elezioni comunali e a per il nelle elezioni per il Parlamento in tutte le elezioni dello Stato in nelle elezioni provinciali e
79 dell’Unione Europea, residenti altro Paese dell’Unione, hanno diritto, di Parlamento europeo alle stesse condizioni dei cittadini dello Stato nazionale alle stesse condizioni dei cittadini dello Stato ove sono cui sono residenti, secondo le disposizioni del proprio Stato di regionali, alle condizioni previste dai regolamenti
  votare ed essere eletti: ove sono residenti residenti appartenenza comunitari
80 Qual è l’organo che controlla gestione finanziaria dell’Unione europea? Corte dei Conti Corte di Giustizia dell’Unione Europea Consiglio d’Europa Consiglio dei Ministri dell’Economia e delle Finanze
81 La Corte dei conti dell'Unione europea esercita sulle entrate e sulle spese un controllo: di legittimità e di sana gestione finanziaria di merito e di valutazione di autorizzazione preventiva di analisi e di gestione
82 La Banca centrale europea ha il diritto esclusivo di autorizzare l'emissione di banconote in euro all'interno dell'Unione vigila sul corretto funzionamento dei mercati finanziari controlla il sistema di concessione del credito da parte delle banche provvede alla gestione del debito pubblico degli Stati membri
83 La Corte dei Conti dell’Unione europea Assiste il Parlamento europeo e il Consiglio nel controllo dell'esecuzione del bilancio dell'Unione. Ha compiti giurisdizionali sul bilancio degli Stati membri Verifica le proposte normative in materia di conti pubblici dell’Unione. Emana le direttive riguardanti il disavanzo degli Stati membri
84 Le linee di indirizzo del Governo in materia di politica comunitaria: Sono deliberate dal Consiglio dei Ministri. Sono deliberate dal Consiglio dei Ministri, previa autorizzazione del presidente della Repubblica. Sono adottate autonomamente dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Sono adottate con la legge comunitaria
85 La delega fatta al Governo a singoli ministri o sottosegretari a partecipare alle riunioni del Consiglio dell'unione europea configura un atto: di alta amministrazione legislativo eccezionale di costituzione formale. di discrezionalità tecnica
86 Le norme dell'ordinamento comunitario a efficacia diretta creano diritti ed obblighi direttamente in favore dei singoli perché tali norme: sono chiare e precise, tanto da consentire l'applicazione immediata sono generali e astratte e condizionate alla legge statale di recepimento riguardano il settore degli appalti pubblici di lavori, servizi e forniture prevedono l'intervento diretto della commissione a garanzia degli individui
87 Il recesso di uno Stato membro dall’Unione europea Non è previsto da alcuna fonte del diritto comunitario Si esercita solo per ragioni di ordine pubblico internazionale E’ possibile solo previo consenso di tutti gli altri Stati membri E’ deliberato dal Consiglio in caso di reiterati inadempimenti agli obblighi comunitari
88 Secondo il principio di sussidiarietà: I provvedimenti devono essere assunti al livello di governo più possibile vicino al popolo Gli Stati membri più ricchi sono tenuti ad aiutare gli Stati membri con meno risorse I cittadini più abbienti sono tenuti a contribuire maggiormente alla fiscalità generale I livelli di governo superiori intervengono solo in caso di inerzia dei livelli inferiori
89 Il patto di stabilità e e di crescita dell’Unione europea è stato sottoscritto a Maastricht Roma Acquisgrana Londra
90 La cosiddetta “fase discendente” del diritto comunitario riguarda: il recepimento da parte degli Stati membri dell’Unione delle decisioni e delle direttive il riscontro della compatibilità dei regolamenti comunitari con le Costituzioni nazionali la verifica della legittimità delle direttive comunitarie l’accoglimento delle raccomandazioni delle istituzioni comunitarie
91 Il principio comunitario della sussidiarietà è stato introdotto: dal Trattato di Maastricht dal Trattato di Roma dall’Atto Unico Europeo dal Trattato di Lisbona
92 La cosiddetta “fase ascendente” del diritto comunitario riguarda: la partecipazione degli Stati membri al processo di formazione delle norme e delle politiche comuni la verifica della compatibilità dei regolamenti con gli ordinamenti degli Stati membri la partecipazione ai giudizi davanti alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea la disamina delle direttive da parte della Commissione
93 Le norme dell’ordinamento comunitario che hanno effetti diretti devono essere applicate: dai giudici nazionali e da tutti gli organi delle amministrazioni degli Stati membri dalla Commissione e dal Coniglio europeo dai governi centrali e dagli organi legislativi degli Stati membri dalla Corte di Giustizia e dal Tribunale di primo grado
94 Recepire una direttiva dell’Unione europea significa: Introdurne le disposizioni nell’ordinamento nazionale da parte del singolo Stato membro Approvarne il testo da parte della Commissione Riceverne la notifica dell’entrata in vigore Condividerne la formulazione da parte del governo di ciascuno Stato membro
95 Il diritto comunitario derivato (regolamenti, direttive, decisioni, raccomandazioni, pareri, atti atipici) non può modificare: le disposizioni del Trattato dell’Unione; le norme degli ordinamenti nazionali le procedure di funzionamento del Parlamento europeo le prassi delle amministrazioni degli Stati membri
96 Il principio di leale cooperazione comporta: la collaborazione e l’assistenza reciproca tra Stati membri e Unione per la realizzazione degli obiettivi comunitari. la collaborazione fra giudici nazionali e giudici comunitari nella rimessione delle questioni interpretative del diritto comunitario lo scambio di informazioni fra la Banca centrale Europea e le Istituzioni bancarie degli stati membri per la stabilizzazione dei mercati finanziari il supporto della Corte dei Conti europea alle decisioni del Tribunale di primo grado dell’Unione europea in materia pensionistica
97 L’iniziativa legislativa nell’Unione Europea (cioè la presentazione di una proposta legislativ è attribuita alla Commissione al Consiglio ai governi degli Stati membri ai parlamenti nazionali
98 Nel caso in cui una legge statale sia in contrasto con le disposizioni di un regolamento comunitario, il giudice nazionale deve: applicare il regolamento comunitario, e non le norme interne contrastanti applicare quanto previsto dalla fonte emessa successivamente rimettere al Parlamento un progetto di legge di modifica della norma interna rimettere alla Corte costituzionale la questione di legittimità costituzionale della legge statale
99 Nell’ambito dell’ordinamento dell’Unione europea la decisione è obbligatoria in tutti i suoi elementi e se designa i destinatari è obbligatoria soltanto nei loro confronti obbligatoria solo nelle materia indicate nel trattato dell’Unione ed è vincolante solo per gli Stati membri obbligatoria solo ed esclusivamente per i soggetti che ne hanno richiesto la pronuncia obbligatoria con riferimento ai risultati da raggiungere, ma non è direttamente applicabile
100 Il regolamento comunitario è immediatamente applicabile nell’ordinamento interno di ciascuno Stato membro si applica a partire dalla data stabilita da ciascuno Stato membro crea l’obbligo dello Stato membro di rimuovere le norme interne incompatibili impone allo Stato membro di adottare norme interne che ne riproducano il contenuto

 

101 Qual è la fonte di diritto comunitario derivato con cui si effettua il riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri? direttiva regolamento decisione raccomandazione
102 La direttiva, quale fonte di diritto comunitario derivato vincola gli Stati membri per quanto attiene a risultato da raggiungere, facendo salva la competenza dell’ordinamento nazionale riguardo a forma e mezzi è direttamente applicabile negli Stati membri al momento della sua emanazione si applica negli Stati membri a partire dal momento dell’emanazione delle disposizioni interne di completamento non è mai applicabile nell’ordinamento degli Stati membri se non vi è un atto interno di recepimento
103 Nel caso in cui una direttiva stabilisca obblighi precisi alle autorità di uno Stato membro e non sia stata recepita entro il termine prescritto la scadenza del termine non fa venire meno gli obblighi cui lo Stato membro è tenuto la scadenza del termine comporta la sostituzione degli organi comunitari a quelli nazionali nell'adempimento degli obblighi lo Stato membro può essere esentato dagli obblighi per motivi di ordine pubblico lo Stato membro può differire l'applicazione della direttiva con un suo atto interno
104 Il principio di non discriminazione impone che: situazioni analoghe siano trattate in modo uguale e situazioni diverse non siano trattate in modo analogo, tranne che non vi sia una giustificazione obiettiva nella fase ascendente del diritto comunitario, il contenuto degli atti sia concordato con le parti sociali i comportamenti degli Stati membri siano sempre verificati collegialmente dal Parlamento europeo le liste dei partiti per le elezioni al Parlamento europeo presentino un ugual numero di candidati uomini e donne
105 Gli atti comunitari atipici sono quelli che: non sono espressamente indicati dal trattato istitutivo non sono previsti dai regolamenti sono definiti dal Consiglio sono difformi dalle sentenze della Corte di Giustizia
106 L'intervento degli organi comunitari è necessario quando la materia è rimessa alle loro competenze esclusive sussidiarie concorrenti implicite
107 I regolamenti comunitari producono effetti: dal momento della loro entrata in vigore dopo l'emanazione dei provvedimenti attuativi a seguito dei provvedimenti di recepimento in conseguenza del nulla osta della Commissione
108 Con riguardo alle fonti normative comunitarie Non è prevista alcuna gerarchia Sono distinti solo atti costituzionali e atti di normazione primaria Il trattato istitutivo prevede una gerarchia rigida delle fonti normative comunitarie Il potere di regolare la gerarchia delle fonti rimesso al Parlamento europeo
109 Raccomandazioni e pareri possono essere adottati: Dal Consiglio su proposta del Parlamento europeo alla Commissione su proposta dei suoi componenti dal Parlamento europeo su mozione di uno Stato membro dalla Corte di Giustizia su ricorso dell'Avvocato Generale
110 La normativa comunitaria direttamente applicabile prevale sulle norme statali preesistenti? Sì, senza bisogno di recepimento da parte di una fonte normativa interna No, mai No, salvo nei casi espressamente previsti dal Trattato istitutivo Sì, perché vi sia il recepimento da parte di una fonte normativa interna.
111 In caso di conflitto fra una disposizione dell'ordinamento interno di uno Stato membro e una norma comunitaria, il principio del primato del diritto dell'Unione europea: impone la disapplicazione della disposizione interna in qualunque tempo sia stata emanata determina l'abrogazione della disposizione interna, che può essere ripristinata solo dal Parlamento nazionale consente alla Corte di Giustizia di condannare lo Stato membro all'abrogazione della norma interna rende necessaria la rimessione alla Corte Costituzionale della questione di compatibilità fra le due disposizioni
112 I pareri delle istituzioni dell’Unione Europea sono vincolanti per gli Stati membri Mai Sempre Solo nelle materia previste dal Trattato di Roma Solo se provenienti dal Consiglio d’Europa
113 Qual è l’istituzione che assicura l’uniformità dell’interpretazione ed applicazione delle norme comunitarie? Corte di Giustizia dell’Unione Europea Corte Europea dei diritti dell’Uomo Commissione europea Consiglio Europeo dei Ministri della giustizia
114 Qual è l’atto con cui il giudice nazionale opera il rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea? Ordinanza Interpellanza Petizione Mozione
115 Nell’ambito della procedura di ricorso per inadempimento, la Corte di Giustizia dell’Unione europea: controlla il rispetto, da parte degli Stati membri, degli obblighi sanciti dall’ordinamento comunitario condanna le imprese a restituire i contributi comunitari quando le opere non sono state realizzate condanna le imprese dell’Unione, alla restituzione di somme percepite per aiuti di stato non consentiti dirime il contenzioso fra organi dell’Unione e Stati membri in materia di commercio intracomunitario
116 Le sentenze della Corte di Giustizia dell’Unione europea sono appellabili No, mai No, solo previa deliberazione del Consiglio Si, nei casi previsti dal Trattato istitutivo Si, davanti agli organi giurisdizionali nazionali supremi
117 Le decisioni emesse dal Tribunale di primo grado possono essere impugnate davanti alla Corte di Giustizia: per soli motivi di diritto per soli motivi di giurisdizione previo parere della Commissione previa decisione del Consiglio
118 La questione pregiudiziale interpretativa davanti alla Corte di Giustizia dell'Unione europea può essere sollevata: in qualsiasi stadio del procedimento interno quando il giudizio dinanzi al giudice nazionale si è concluso soltanto nel corso del primo grado del giudizio interno soltanto da parte dell'organo giurisdizionale superiore interno
119 Quando si pronuncia a seguito di un rinvio pregiudiziale la Corte di Giustizia dell'Unione europea: fornisce al giudice nazionale le indicazioni cui deve attenersi nell’applicazione del diritto comunitario impartisce raccomandazioni ai Parlamenti nazionali per la modifica del diritto interno condanna lo Stato membro ad adeguarsi alle prescrizioni comunitarie risolve la controversia pronunciandosi in sostituzione del giudice nazionale
120 Nei giudizi davanti alla Corte di Giustizia dell'Unione europea, gli Stati membri partecipano attraverso: le autorità di governo gli esecutivi delle regioni gli esecutivi locali i Parlamenti nazionali
121 Quando la Corte di Giustizia dell'Unione Europea statuisce che uno Stato membro non si è conformato a una sentenza pronunciata su un ricorso per inadempimento può: condannare lo Stato al pagamento di una somma rimettere le autorità di governo dello Stato davanti alla Corte Penale Internazionale sospendere lo Stato dalla sua qualità di membro dell'Unione imporre allo Stato membro di rimuovere la misura interna illegittima
122 Quando la Corte di giustizia dell'Unione europea stabilisce che uno Stato membro non ha adempiuto a un obbligo cui era tenuto, lo Stato membro è obbligato ad assumere i provvedimenti necessari a dare esecuzione alla sentenza è deferito al Consiglio per il suo inadempimento è sottoposto a vigilanza da parte degli organi comunitari è sostituito nell'adempimento dalla Commissione
123 L’adeguamento dell’ordinamento interno agli atti dell’Unione europea può essere effettuato dalle Regioni? Si, ma solo nelle materia di loro competenza, secondo quanto stabilito dal singolo Stato Si, ma solo se gli atti dell’Unione attribuiscono loro la competenza specifica No, tranne in caso di inadempienza dello Stato dichiarata dalla Corte di Giustizia No, tranne in caso di autorizzazione del Parlamento nazionale
124 Nel caso in cui, nelle materia di sua competenza, la Regione non si adegui agli imposti da una direttiva comunitaria Lo Stato si sostituisce alla Regione inadempiente Il Parlamento europeo si sostituisce alla Regione inadempiente La Corte di Giustizia ordina alla Regione di provvedere all’adeguamento La Commissione europea ordina alla Regione di provvedere all’adeguamento
125 Nel caso in cui una sentenza definitiva sia resa in manifesto contrasto con il diritto comunitario, la Corte di Giustizia pronuncia condanna dello Stato per violazione del diritto comunitario ordina allo Stato la rinnovazione del giudizio rimette le parti davanti al Giudice nazionale per una nuova valutazione informa la commissione per aprire una procedura sanzionatoria contro lo Stato
126 Nel caso di conflitto fra una norma comunitaria precedente e una norma interna successiva Si applica sempre quanto disposto dalla norma comunitaria si applica sempre quanto disposto dalla norma successiva la Commissione rimette la questione alla decisione del Parlamento europeo La Corte di Giustizia decide quale norma si applichi al caso concreto
127 In base alle disposizioni del diritto comunitario, la regolamentazione dei sistemi scolastici degli Stati membri dell’Unione europea è rimessa alla competenza esclusiva degli Stati membri alla regolamentazione generale dell'Unione alla normazione principale delle Regioni alla disciplina del Parlamento europeo
128 Il diritto comunitario derivato non può modificare le norme del Trattato non può modificare disposizioni del diritto nazionale può modificare le norme del Trattato solo con parere favorevole del Parlamento europeo può modificare disposizioni del diritto nazionale solo se attuate con legge del Parlamento nazionale
129 L’Unione europea può sottoscrivere accordi internazionali con tutti i Paesi non membri con i soli Paesi membri esclusivamente in materia doganale a soli fini di protezione umanitaria
130 La raccomandazione, nel diritto comunitario è Atto giuridicamente non vincolante con cui si suggerisce un determinato comportamento Atto giuridicamente non vincolante con cui si evidenzia un problema Atto giuridicamente vincolante con cui si stabilisce una linea di indirizzo Atto giuridicamente vincolante con cui si pongono obiettivi da raggiungere
131 Si presume necessaria l'azione da parte degli organi dell'Unione in presenza di competenze: esclusive assolute implicite derivate
132 In materia di pubblici appalti, le direttive europee impongono agli ordinamenti nazionali il rispetto del principio di: non discriminazione nazionalità dell'impresa protezione dello straniero indeterminatezza dell'offerta
133 Le direttive comunitarie in materia di appalti pubblici impongono criteri di aggiudicazione? Sì, il prezzo più basso e l'offerta economicamente più vantaggiosa Sì, l'offerta migliore No, ne lasciano la definizione alle legislazioni nazionali No, lasciano libertà di scelta alle amministrazioni aggiudicatrici
134 Sull'interpretazione delle norme comunitarie si pronuncia La Corte di Giustizia Il Parlamento europeo Il Consiglio europeo Il tribunale de L'Aja
135 Il principio dell'efficacia diretta del diritto comunitario consente ai singoli di invocare direttamente il diritto comunitario a prescindere dal diritto nazionale conferisce ai governi nazionali ilpotere di disapplicare le norme interne impone ai Parlamenti nazionali di abrogare le norme interne in conflitto attribuisce alla Corte di giustizia il potere di decidere direttamente la controversia proposta davanti al giudice nazionale
136 Tra le competenze del Ministro per il coordinamento delle Politiche dell'Unione europea rientra in particolare Predisporre annualmente il disegno di legge comunitaria Rappresentare il governo italiano alle riunioni del Consiglio Attuare in via regolamentare tutti gli atti dell'Unione Coordinare le azioni strategiche da attuare nell'ordinamento nazionale
137 La funzione di controllo della commissione europea è esercitata Dal Parlamento europeo Dal Consiglio europeo Dalla Corte di Giustizia Dai giudici nazionali
138 In caso di rimessione alla Corte di Giustizia della questione pregiudiziale interpretativa di una norma comunitaria, il giudice nazionale Deve sospendere il giudizio a quo Può sospendere il giudizio a quo Prosegue il giudizio a quo Rimette la causa a quo alla Corte di Cassazione
139 Quali sono le fasi in cui si articolano i procedimenti dinanzi alla Corte di Giustizia fase scritta e fase orale fase preliminare e fase decisoria fase consultiva e fase istruttoria fase prodromica e fase attuativa
140 Nei casi di illegittimità di una norma del diritto dell'Unione Europea, si può proporre,alla Corte di Giustizia, ricorso: di annullamento per inadempimento per carenza per revisione
141 Le sentenze della Corte di Giustizia sono decise a maggioranza all'unanimità a seconda delle questioni discusse in base al tipo di ricorso
142 Le sentenze della Corte di Giustizia devono essere motivate e lette in pubblica udienza devono essere motivate e sono pubblicate dopo una sessione riservata non necessitano di motivazione ma vanno pronunciate in udienza non necessitano di motivazione e sono pubblicate dopo una sessione riservata
143 Quale istituzione dell'Unione europea è chiamta a pronunciarsi in via pregiudizale sulle decisioni-quadro? La Corte di Giustizia La Commissione europea Il Consiglio europeo La Corte europea dei diritti dell'Uomo
144 Le sentenze della Corte di giustizia sono redatte: nella lingua propria dello Stato o degli Stati implicati nella controversia soltanto in lingua inglese e francese in lingua inglese e se richiesto da una delle parti nella lingua propria delle parti del giudizio esclusivamente nella lingua ufficiale dell'Unione europea
145 Le sentenze della Corte di Giustizia sono definitive Sì, salvo revisione solo in casi eccezionali Sì, senza alcuna possibilità di revisione No, è possibile la revisione per motivi di giurisdizione No, è possibile la revisione davanti alle Corti Supreme degli Stati membri
146 E ' possibile che la Corte di Giustizia si riunisca in seduta plenaria? Sì, ma solo nei casi espressamente previsti Si, sempre, è la modalità ordinaria di riunione No, tranne che la Corte stessa non deliberi in tal senso No, tranne che lo richieda l'Avvocato Generale
147 Il vertice della giurisdizione comunitaria è costituito da Corte di Giustizia Corte Europea dei diritti dell'Uomo Tribunale internazionale Parlamento europeo
148 Le decisioni della Corte di Giustizia hanno efficacia vincolante per le parti del giudizio? Sì, sempre Sì, ma solo se preventivamente accettate No, tranne nelle ipotesi previste dal Trattato No, tranne in caso di deliberazione conforme del Parlamento europeo
149 Quale tra le seguenti fonti del diritto comunitario produce efficacia solo se notificata al destinatario Decisione Parere Disposizione Direttiva
150 La legge comuntaria è La legge italiana con cui sono regolati modalità e tempi di attuazione delle direttive La norma vincolante dell'ordinamento comunitario emanata dal Parlamento europeo Il compendio dei regolamenti comunitari in vigore Una denominazione alternativa del Trattato Istitutivo dell'Unione
151 Ai sensi dell'art. 2 della legge 7 agosto 1990, n. 241, le pubbliche amministrazioni hanno l'obbligo di concludere il procedimento amministrativo mediante l'adozione di un provvedimento espresso: Ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad una istanza, ovvero debba essere iniziato d'ufficio. Ove il procedimento debba essere obbligatoriamente iniziato d'ufficio. Ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad una istanza di parte privata e l'oggetto sia di rilevante interesse pubblico. Le amministrazioni hanno sempre e comunque l'obbligo di concludere il procedimento amministrativo mediante l'adozione di un provvedimento espresso.
152 L'art. 3 della legge 7 agosto 1990, n. 241 stabilisce che ogni provvedimento amministrativo, compresi quelli concernenti l'organizzazione amministrativa, debba essere motivato. In base a tale norma, per quali atti amministrativi non è richiesta la motivazione ? Per gli atti normativi e per quelli a contenuto generale. Per gli atti che incidono sugli interessi legittimi del destinatario. Per gli atti di natura recettizia. Solo per gli atti normativi.
153 Quali sono i soggetti legittimati ad intervenire nel procedimento amministrativo ai sensi dell'art. 9 della legge 7 agosto 1990, n. 241 ? Qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento. Qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento. Qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici rilevanti, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento. Qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati.
154 L'avvio del procedimento amministrativo è comunicato, ai sensi dell'art. 7 della legge 7 agosto 1990, n. 241: Ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti ed a quelli che per legge debbono intervenirvi. Solo a chi ne ha fatto espressa richiesta. All'Amministrazione Pubblica gerarchicamente sovraordinata ed ai soggetti che per legge devono intervenire nel procedimento. Alla Corte dei Conti competente per territorio, ai fini del controllo di legittimità.
155 Ai sensi dell'art. 8 della legge 7 agosto 1990, n. 241, la comunicazione di avvio del procedimento deve contenere l'indicazione della persona responsabile del procedimento medesimo ? Sì, sempre, indipendentemente dalla richiesta dell'interessato. Solo quando il destinatario dell'avviso ne abbia fatto richiesta. Solo quando il procedimento abbia avuto inizio su istanza di parte. No: l'indicazione del responsabile del procedimento è obbligatoria solo nel provvedimento finale.
156 Gli organi consultivi delle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, sono tenuti a rendere i pareri a essi obbligatoriamente richiesti: Entro venti giorni dal ricevimento della richiesta. Entro trenta giorni dal ricevimento della richiesta. Entro quarantacinque giorni dal ricevimento della richiesta. Entro sessanta giorni dal ricevimento della richiesta.
157 Ai sensi dell'art. 21 ter della legge 7 agosto 1990, n. 241 le pubbliche amministrazioni possono imporre coattivamente l'adempimento degli obblighi nei loro confronti: Nei casi e con le modalità stabilite dalla legge. Solo ai fini dell'esecuzione delle obbligazioni aventi ad oggetto somme di denaro. Solo in presenza di un rilevante interesse pubblico. Solo a seguito di un provvedimento giurisdizionale legittimante.
158 Ai sensi dell'art. 21 quinquies della legge 7 agosto 1990, n. 241 il provvedimento amministrativo ad efficacia durevole può essere revocato: Da parte dell'organo che lo ha emanato ovvero da altro organo previsto dalla legge. Esclusivamente da parte dell'organo che lo ha emanato. Esclusivamente da parte dell'organo gerarchicamente superiore a quello che ha emanato il provvedimento. Esclusivamente da parte dell'organo che svolge funzioni di controllo sull'organo che ha emanato il provvedimento.
159 Il recesso unilaterale dai contratti della pubblica amministrazione è ammesso: Nei casi previsti dalla legge o dal contratto. Nei soli casi previsti dalla legge. Nei soli casi previsti dal contratto stipulato secondo le regole dell'evidenza pubblica. Nei soli casi di annullamento giurisdizionale del contratto.
160 E' legittima la delega delle competenze dirigenziali ? La delega delle competenze dirigenziali è legittima solo per specifiche e comprovate ragioni di servizio, per un tempo determinato e con atto scritto e motivato. La delega delle competenze dirigenziali è sempre legittima. La delega delle competenze dirigenziali non è legittima, trattandosi di funzioni proprie. La delega delle funzioni dirigenziali è legittima anche per un tempo indeterminato.
161 Ai sensi dell'art. 14 della legge 7 agosto 1990, n. 241 esiste un numero massimo di amministrazioni pubbliche che possono partecipare alla conferenza di servizi ? La legge non prevede alcun limite. La legge prevede un numero massimo di tre amministrazioni pubbliche. La legge prevede un numero massimo di cinque amministrazioni pubbliche. La legge prevede un numero massimo di tre amministrazioni pubbliche, di cui almeno un ente locale.
162 Gli organi consultivi delle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, sono tenuti a rendere i pareri a essi obbligatoriamente richiesti: Entro venti giorni dal ricevimento della richiesta. Entro quarantacinque giorni dal ricevimento della richiesta. Entro novanta giorni dal ricevimento della richiesta. Entro sessanta giorni dal ricevimento della richiesta, e i lavori dell'Amministrazione Pubblica che ha richiesto il parere sono nel frattempo sospesi.
163 Qualora un'Amministrazione Pubblica richieda ad un organo consultivo un parere obbligatorio (salvi i casi di cui al comma 3° dell'art. 16 della legge 7 agosto 1991, b. 241), e l'organo lasci decorrere il termine di legge senza rendere il parere: E' in facoltà dell'Amministrazione richiedente di procedere indipendentemente dall'espressione del parere. E' obbligo dell'Amministrazione richiedente procedere indipendentemente dall'espressione del parere. E' obbligo dell'Amministrazione richiedente consultare l'organo gerarchicamente superiore. I termini del procedimento restano sospesi sino all'adozione del parere obbligatorio.
164 Qualora un'Amministrazione Pubblica richieda ad un organo consultivo un parere facoltativo (salvi i casi di cui al comma 3° dell'art. 16 della legge 7 agosto 1991, b. 241), e l'organo lasci decorrere il termine di legge senza rendere il parere senza rendere esigenze istruttorie: L'Amministrazione richiedente procede indipendentemente dall'espressione del parere. L'Amministrazione richiedente sospende il procedimento sino all'espressione del parere. L'Amministrazione procedente consulta l'organo gerarchicamente superiore. L'Amministrazione procedente sospende il procedimento sino all'espressione del parere e, se il parere non viene espresso entro trenta giorni dalla sospensione, consulta l'organo gerarchicamente superiore.
165 Ai sensi dell'art. 6 della legge 7 agosto 1990, n. 241 il responsabile del procedimento, nel corso dell'istruttoria procedimentale, può ordinare esibizioni documentali ? Sì, insieme ad ogni misura per l'adeguato e sollecito svolgimento dell'istruttoria. Sì, ma solo su autorizzazione dirigenziale. No, a meno che non sia autorizzato dal Dirigente. No, in nessun caso.
166 Ai sensi dell'Articolo 25 della Legge 7 agosto 1990 n. 241, qual è il termine decorso il quale si forma il silenzio-diniego sull'istanza di accesso ai documenti amministrativi? 30 giorni. 15 giorni. 60 giorni. 90 giorni.
167 Quali sono i documenti amministrativi accessibili? Tutti, ad eccezione di quelli indicati all'articolo 24 della L. 241/1990. Tutti, ad eccezione di quelli indicati dal D.Lgs. 163/2006. Solo i provvedimenti amministrativi di natura pubblicistica. Tutti i documenti detenuti dalla Pubblica Amministrazione, senza alcuna eccezione.
168 Ai sensi dell'articolo 24 della legge 7 agosto 1990 n. 241, è escluso il diritto di accesso nei procedimenti selettivi ? Sì, ma solo nei confronti dei documenti amministrativi contenenti informazioni di carattere psicoattitudinale relativi a terzi. No, il diritto di accesso è sempre riconosciuto nei procedimenti selettivi. No, il diritto di accesso è riconosciuto in relazione a qualsiasi atto o documento amministrativo. Sì, ma solo nei confronti del provvedimento finale.
169 In caso di diniego all'accesso di documenti amministrativi, presso quale Autorità deve essere indirizzato il relativo ricorso? Al Tribunale Amministrativo Regionale. Al Tribunale Amministrativo Regionale o, in alternativa e rispettando gli stessi termini, al Prefetto. Al Tribunale Amministrativo Regionale o, in alternativa e rispettando gli stessi termini, al Giudice Ordinario. Al Giudice Ordinario.
170 In relazione ad un'istanza di accesso a documenti amministrativi, qual è il termine per i controinteressati, decorrente dalla notifica dell'istanza di accesso, entro il quale presentare motivata opposizione? 10 giorni. 5 giorni. 30 giorni. 60 giorni.
171 E' esercitabile il diritto di accesso nel corso del procedimento amministrativo ? Sì, è esercitabile, salvi i procedimenti ed i casi espressamente esclusi dalla legge. No, è espressamente escluso. No, a meno che il procedimento non abbia ad oggetto dati di carattere sensibile. E' esercitabile esclusivamente da parte dell'organo di controllo della Pubblica Amministrazione che adotterà il provvedimento finale.
172 Ai sensi delle disposizioni della legge 7 agosto 1990, n. 241, l'Amministrazione Pubblica può, in sede di adozione del provvedimento finale, discostarsi dalle risultanze dell'istruttoria condotta dal Responsabile del Procedimento ? Sì, ma deve indicarne la motivazione nel provvedimento finale. Sì, anche senza indicare le motivazioni, purché vi sia un interesse pubblico rilevante. No, il Dirigente ha l'obbligo di attenersi alle risultanze dell'istruttoria: in difetto, il provvedimento finale sarà viziato da eccesso di potere. No, il Dirigente ha l'obbligo di attenersi alle risultanze dell'istruttoria: in difetto, il provvedimento finale sarà viziato da incompetenza.
173 Il provvedimento amministrativo che manchi degli elementi essenziali è: Nullo, ai sensi dell'art. 21 septies della legge 7 agosto 1990, n. 241. Annullabile dal solo Giudice Amministrativo. Irregolare, ma sanabile. Irregolare ed insanabile.
174 Il provvedimento amministrativo viziato da difetto assoluto di attribuzione è: Nullo, ai sensi dell'art. 21 septies della legge 7 agosto 1990, n. 241. Annullabile dal solo Giudice Amministrativo. Irregolare, ma sanabile. Irregolare ed insanabile.
175 Il provvedimento amministrativo adottato in violazione o elusione del giudicato è: Nullo, ai sensi dell'art. 21 septies della legge 7 agosto 1990, n. 241. Annullabile dal solo Giudice Amministrativo. Irregolare, ma sanabile. Irregolare ed insanabile.
176 Il provvedimento amministrativo adottato in violazione di legge è: Annullabile, salvi i casi di cui al comma 2° dell'art. 21 octies della legge 7 agosto 1990, n. 241. Nullo, ai sensi dell'art. 21 septies della legge 7 agosto 1990. n. 241. Annullabile, senza eccezioni. Annullabile, ma solo d'ufficio da parte della Pubblica Amministrazione.
177 Il provvedimento amministrativo viziato da eccesso di potere è: Annullabile, salvi i casi di cui al comma 2° dell'art. 21 octies della legge 7 agosto 1990, n. 241. Nullo, ai sensi dell'art. 21 septies della legge 7 agosto 1990. n. 241. Annullabile, senza eccezioni. Annullabile, ma solo d'ufficio da parte della Pubblica Amministrazione.
178 Il provvedimento amministrativo viziato da incompetenza è: Annullabile, salvi i casi di cui al comma 2° dell'art. 21 octies della legge 7 agosto 1990, n. 241. Nullo, ai sensi dell'art. 21 septies della legge 7 agosto 1990. n. 241. Annullabile, senza eccezioni. Annullabile, ma solo d'ufficio da parte della Pubblica Amministrazione.
179 Il provvedimento amministrativo non è comunque annullabile per mancata comunicazione dell'avvio del procedimento: Qualora l'Amministrazione dimostri in giudizio che il contenuto del provvedimento non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato. In ogni caso, con salvezza degli effetti già prodotti dal provvedimento. Qualora l'Amministrazione dimostri in giudizio che il contenuto del provvedimento è diretta conseguenza delle risultanze dell'istruttoria condotta dal responsabile del procedimento. Qualora l'Amministrazione fosse stata in precedenza autorizzata all'adozione del provvedimento da parte del Ministero competente.
180 Ai sensi dell'art. 21 nonies della legge 7 agosto 1990, n. 241, in caso di annullamento d'ufficio, l'Amministrazione Pubblica deve tenere conto: Degli interessi dei destinatari e dei controinteressati. Dell'intervenuta impugnazione giurisdizionale. Del potere di controllo della Corte dei Conti. Del provvedimento di autorizzazione all'annullamento d'ufficio, proveniente dall'organo gerarchicamente superiore.
181 Da quale momento acquistano efficacia i provvedimenti limitativi della sfera giuridica dei privati, aventi carattere cautelare ed urgente ? Sono immediatamente efficaci. Diventano efficaci nel momento in cui vengono notificati all'interessato. Diventano efficaci dopo dieci giorni dal momento in cui vengono notificati agli interessati. Sono immediatamente efficaci, purché non comportino la lesione di un diritto soggettivo.
182 Da chi può essere revocato un provvedimento amministrativo ad efficacia durevole ? Dallo stesso organo della Pubblica Amministrazione che lo ha emanato o da altro organo previsto per legge. Dal Tribunale Amministrativo Regionale. Dal Consiglio di Stato. Da un organo della Pubblica Amministrazione, diverso da quello che ha emesso il provvedimento, purché autorizzato dal Presidente del Consiglio dei Ministri.
183 Ove la revoca di un atto amministrativo, ad efficacia durevole o istantanea, incida su rapporti negoziali, in base a cosa è parametrato, per legge, l’indennizzo liquidato dall’amministrazione agli interessati ? In base al danno emergente. In base al lucro cessante. In base al danno emergente e al lucro cessante. In base al danno emergente, al lucro cessante e al valore economico del rapporto negoziale.
184 In quali casi è ammesso il recesso unilaterale della Pubblica Amministrazione da un contratto ? Nei casi previsti dalla legge o dal contratto. Nei soli casi previsti dalla legge. Nei casi previsti dal regolamento interno della Pubblica Amministrazione che ha stipulato il contratto e nei casi previsti dal contratto. Nei soli casi previsti dal contratto.
185 Qual è l'Autorità competente a giudicare una controversia relativa al silenzio della Pubblica Amministrazione ? L'Autorità Giurisdizionale Amministrativa. L'Autorità Giurisdizionale Ordinaria. L'Autorità Giurisdizionale Amministrativa, salvi i casi in cui il silenzio si sia formato ad opera di un'amministrazione statale. L'Autorità Giurisdizionale Ordinaria, tranne i casi in cui il silenzio si sia formato ad opera di un'amministrazione locale.
186 La Pubblica Amministrazione può procedere ad accordi integrativi o sostituivi di un provvedimento ? Si, nel perseguimento di un fine di pubblico interesse e senza pregiudizio dei diritti dei terzi. No: la legge lo vieta espressamente. Sì, in ogni caso e con piena discrezionalità. No, salvi i casi in cui gli accordi non modifichino la sostanza del provvedimento.
187 Per quante volte può essere prorogato il termine di sospensione dell'esecuzione di un provvedimento amministrativo ? Una sola volta. Non può mai essere prorogato. Non più di due volte. Sino a tre volte, se sussistono gravi ragione di interesse pubblico.
188 Quale effetto determina la revoca di un provvedimento amministrativo ad efficacia durevole ? La inidoneità del provvedimento a produrre ulteriori effetti. La caducazione automatica di tutti gli effetti del provvedimento, dal momento in cui fu adottato. La inidoneità del provvedimento a produrre ulteriori effetti e la caducazione dei soli effetti economici, dal momento in cui fu adottato. La inidoneità del provvedimento a produrre ulteriori effetti e la caducazione di tutti gli effetti lesivi di un diritto soggettivo, dal momento in cui fu adottato.
189 Quando è possibilie iniziare un'attività oggetto di "scia" (segnalazione certificata di inizio attività) ? Dalla data di presentazione della "scia". Una volta decorsi 10 giorni dalla presentazione della "scia". Una volta decorsi 30 giorni dalla presentazione della "scia". Una volta decorsi 60 giorni dalla presentazione della "scia".
190 Entro quale termine la La Pubblica Amministrazione deve adottare motivati provvedimenti di divieto di prosecuzione dell'attività, in caso di accertata carenza dei requisiti di una "scia" (segnalazione certificata di inizio attività) ? 60 giorni. 10 giorni. 30 giorni. 45 giorni.
191 Fra le amministrazioni pubbliche (secondo l'elenco dell'art. 1 D.Lgs. 165/2001) non figurano: I partiti politici. Le Comunità Montane. Regioni, Province e Comuni. Le scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative.
192 Ai sensi dell'art. 3 D.Lgs. 16/2001, tra gli altri, rimangono disciplinati dai rispettivi ordinamenti (in cd. regime di pubblico impiego, sottratto alla contrattualizzazione): Il personale militare e le Forze di polizia di Stato. I dipendenti dei Comuni. I dipendenti delle Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado. I dipendenti dei Ministeri.
193 Ai sensi dell'art. 3 D.Lgs. 16/2001, tra gli altri, rimangono disciplinati dai rispettivi ordinamenti (in cd. regime di pubblico impiego, sottratto alla contrattualizzazione): I magistrati ordinari, amministrativi e contabili. I dipendenti delle Province. I dipendenti dei Ministeri. I dipendenti delle Regioni.
194 Ai sensi dell'art. 3 D.Lgs. 16/2001, tra gli altri, rimangono disciplinati dai rispettivi ordinamenti (in cd. regime di pubblico impiego, sottratto alla contrattualizzazione): Il personale della carriera diplomatica e della carriera prefettizia. I dipendenti delle Regioni. I dipendenti delle Aziende Sanitarie Locali. I dipendenti dei Comuni.
195 Le amministrazioni pubbliche, con esclusione delle università e degli enti di ricerca, predispongono il piano di formazione del personale con cadenza: Annuale. Semestrale. Biennale. Triennale.
196 Ai sensi dell'art. 114 della Costituzione, la Repubblica è costituita: Dai Comuni, dalle Province, dalle Città Metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato. Dai Comuni, dalle Province e dalle Regioni. Dai Comuni, dalle Province, dalle Regioni e dallo Stato. Dai Comuni, dalle Province, dalle Città Metropolitane, dalle Comunità Montane, dalle Regioni e dallo Stato.
197 Ai sensi dell'art. 117 della Costituzione, la materia delle norme generali sull'istruzione: E' di competenza legislativa esclusiva dello Stato. E' di competenza concorrente fra Stato e Regioni. E' di competenza esclusiva delle Regioni. Non è disciplinata dalla Costituzione della Repubblica.
198 La Costituzione disciplina le Città Metropolitane ? Sì, risultano fra gli elementi costitutivi della Repubblica ai sensi dell'art. 114. Sì, ma solo con riguardo alla Città di Roma. No, le Città Metropolitane non sono previste dalla Costituzione. No, le Città Metropolitane sono citate esclusivamente da Leggi Regionali.
199 Ai sensi dell'art. 121 della Costituzione, sono organi della Regione: Il Consiglio regionale, la Giunta e il suo Presidente. Il Consiglio regionale e la giunta. Il Consiglio regionale ed il suo Presidente. Il Consiglio regionale, la giunta ed il suo Presidente, ed il Comitato Regionale di Controllo.
200 L'art. 34 della Costituzione fissa il limite minimo dell'istruzione inferiore, obbligatoria e gratuita: Ad almeno otto anni. Ad almeno dieci anni. Ad almeno cinque anni. Ad almeno sei anni.
201 La parità scolastica è disciplinata dalla Costituzione della Repubblica ? Sì, all'art. 33. Sì, all'art. 32. No, la parità scolastica non è presente nella Costituzione ma è disciplinata da legge ordinaria. No, la parità scolastica non è presente nella Costituzione ma è disciplinata da uno specifico regolamento adottato con D.P.R..
202 Ai sensi dell'art. 34 della Costituzione, è stabilito l'obbligo di concedere borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze tramite procedura concorsuale ? Sì, l'obbligo è stabilito nell'art. 34 della Costituzione. L'obbligo esiste ma non è presente nella Costituzione: risulta dalla prassi consolidata in materia. L'obbligo esiste ma non è presente nella Costituzione: è stato stabilito con legge ordinaria. L'obbligo è presente nella Costituzione, ma non nell'art. 34.
203 Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, oltre ai Sottosegretari, agli Uffici di diretta collaborazione e all'Organismo indipendente di valutazione della performance, si articola: In Dipartimenti, divisi a loro volta in Direzioni Generali. In Direzioni Generali, divise a loro volta in Dipartimenti. In Sezioni, divise a loro volta in Direzioni Generali. In Direzioni Generali, divise a loro volta in Sottodirezioni.
204 Ai sensi del D.Lgs. 165/2001, a quale categoria di personale spettano la formulazione di proposte e l'espressione di pareri al Ministro nelle materie di competenza ? Ai Dirigenti di uffici dirigenziali generali, comunque denominati. Ai Dirigenti di seconda fascia. Ai vicedirigenti. A ciascun dipendente del Ministero.
205 Gli incarichi di funzione dirigenziale di livello generale sono conferiti: Con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro competente. Con Decreto Ministeriale. Con Direttiva Dirigenziale. Con Decreto Ministeriale, su proposta di almeno un Direttore Generale.
206 Il ruolo dei dirigenti pubblici: E' articolato nella prima e nella seconda fascia, nel cui ambito sono definite apposite sezioni. E' articolato su tre livelli generali, ciascuno diviso in due sublivelli. E' articolato nella prima, nella seconda e nella terza fascia, divise in apposite sezioni tecniche. E' articolato in un'unica fascia, nel cui ambito sono definite apposite sezioni.
207 L'accesso alla qualifica di dirigente di seconda fascia avviene: Per concorso per esami indetto dalle singole amministrazioni ovvero per corso-concorso selettivo di formazione bandito dalla Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione. Per nomina diretta del Ministro, senza procedura concorsuale. Esclusivamente per corso-concorso selettivo di formazione bandito dalla Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione. Esclusivamente per concorso per esami indetto dalle singole amministrazioni.
208 Ai sensi dell'art. 1 D.Lgs. 165/2001, non rientrano nella definizione di Amministrazioni Pubbliche: Gli enti pubblici economici. Gli Istituti Autonomi Case Popolari. Le Camere di Commercio, Industria e Artigianato. Le Aziende e gli enti del Servizio Sanitario Nazionale.
209 Ai sensi degli artt. 5 e seguenti D.Lgs. 297/1994, gli organi collegiali della scuola a livello di circolo e di istituto sono: Consiglio di intersezione, di interclasse e di classe, Collegio dei docenti, Consiglio di circolo o di istituto, giunta esecutiva e comitato per la valutazione del servizio dei docenti. Consiglio di classe, Collegio dei docenti e Consiglio di istituto. Consiglio di intersezione, di interclasse e di classe, Consiglio dei docenti, Collegio di circolo o di istituto, giunta consiliare e comitato per la valutazione del servizio dei docenti. Consiglio di intersezione,
210 A quale organo collegiale della Scuola spetta la deliberazione in merito alla suddivisione dell'anno scolastico in due o tre periodi ? Al Collegio dei Docenti. A ciascun Consiglio di classe. Al Consiglio di intersezione. Al Comitato per la valutazione del servizio dei docenti.
211 A quale organo collegiale della scuola spetta l'elezione dei docenti che fanno parte del comitato per la valutazione del servizio del personale docente ? Al Collegio dei Docenti. A ciascun Consiglio di classe. Al Consiglio di intersezione. Al Comitato per la valutazione del servizio dei docenti.
212 A quale organo collegiale della Scuola spetta il provvedimento sull'adozione dei libri di testo ? Al Collegio dei Docenti, sentiti i consigli di interclasse o di classe. A ciascun Consiglio di classe, sentito il Collegio dei Docenti. Al Consiglio di intersezione. Al Comitato per la valutazione del servizio dei docenti.
213 In tema di parità scolastica, quale dei seguenti non fa parte dei requisiti che la scuola deve possedere ai fini del riconoscimento previsto dalla legge 21 marzo 2000, n. 62 ? Un piano di selezione delle iscrizioni sulla base di determinati requisiti deliberati dal rispettivo Consiglio di Istituto. Personale docente fornito del titolo di abilitazione. La disponibilità di locali, arredi e attrezzature didattiche propri del tipo di scuola e conformi alle norme vigenti. L'istituzione e il funzionamento degli organi collegiali improntati alla partecipazione democratica.
214 In tema di parità scolastica, quale dei seguenti non fa parte dei requisiti che la scuola deve possedere ai fini del riconoscimento previsto dalla legge 21 marzo 2000, n. 62 ? Il fine di lucro dell'istituzione. L'istituzione e il funzionamento degli organi collegiali improntati alla partecipazione democratica. Personale docente fornito del titolo di abilitazione. La disponibilità di locali, arredi e attrezzature didattiche propri del tipo di scuola e conformi alle norme vigenti.
215 In tema di parità scolastica, quale dei seguenti non fa parte dei requisiti che la scuola deve possedere ai fini del riconoscimento previsto dalla legge 21 marzo 2000, n. 62 ? Il Documento Unico di Regolarità Contabile. La disponibilità di locali, arredi e attrezzature didattiche propri del tipo di scuola e conformi alle norme vigenti. L'istituzione e il funzionamento degli organi collegiali improntati alla partecipazione democratica. Personale docente fornito del titolo di abilitazione.
216 L'accertamento del possesso e della permanenza dei requisiti per il riconoscimento della parità scolastica spetta: Al Ministero della Pubblica Istruzione, ora Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Al Dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale. Al Dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale. Al Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione.
217 La discrezionalità della Pubblica Amministrazione consiste: Nel potere della P.A. di scegliere fra più comportamenti leciti per il perseguimento dell'interesse pubblico. Nel potere della P.A. di irrogare sanzioni pecuniarie. Nel potere della P.A. di adottare provvedimenti repressivi nei confronti di altre pubbliche amministrazioni. Nel dovere della P.A. di attenersi all'unica modalità di conclusione del procedimento amministrativo prevista dalla legge o dal regolamento.
218 Cosa si intende per rapporto di servizio ? Il rapporto che sorge con il provvedimento di assegnazione o incardinazione di un soggetto all'ufficio o all'organo. Il rapporto di immedesimazione organica. Il rapporto fra il funzionario di fatto e l'ufficio o l'organo. Il rapporto fra un organo e l'organo gerarchicamente sovraordinato.
219 Qual è, fra queste, la più corretta definizione di organo della pubblica amministrazione ? La persona o il complesso di persone esercitanti una pubblica potestà. Il complesso di beni diretto al funzionamento di un ufficio della pubblica amministrazione. Il provvedimento istitutivo di un ufficio della pubblica amministrazione. Il complesso dei provvedimenti adottati da un ufficio della pubblica amministrazione.
220 Qual è, fra queste, la più corretta definizione di collegio perfetto ? L'organo collegiale nel quale si richiede, di regola, il quorum integrale dei partecipanti. L'organo collegiale nel quale è sufficiente la presenza del normale quorum costituito dalla metà più uno dei componenti. L'organo collegiale i cui provvedimenti non sono suscettibili di impugnazione. L'organo collegiale la cui composizione non è soggetta a modifiche.
221 Qual è, fra queste, la più corretta definizione di collegio imperfetto ? L'organo collegiale nel quale è sufficiente la presenza del normale quorum costituito dalla metà più uno dei componenti. L'organo collegiale nel quale si richiede, di regola, il quorum integrale dei partecipanti. L'organo collegiale i cui provvedimenti sono sempre soggetti a parere obbligatorio da parte dell'organo gerarchicamente sovraordinato. L'organo collegiale la cui composizione è sempre soggetta a modifiche prima dell'adozione del provvedimento finale.
222 Qual è, fra queste, la più corretta definizione di prorogatio dei poteri ? L'istituto di diritto pubblico di portata generale inteso a garantire la continuità dei poteri degli organi amministrativi. L'istituto di diritto pubblico a norma del quale, in caso di interruzione del servizio prestato da un organo, tutti i provvedimenti già emanati sono considerati illegittimi ex lege. L'istituto di diritto pubblico che prevede l'interruzione del servizio in caso di decadenza di un organo o dei suoi componenti. L'istituto di diritto pubblico che impedisce l'esercizio privato di pubbliche funzioni.
223 E' consentito lo scambio temporaneo di docenti fra le diverse istituzioni che partecipano alla rete di scuole ? Sì, ma solo fra docenti che abbiano stato giuridico omogeneo. Sì, per qualunque docente. No, l'ordinamento lo vieta espressamente. No, a meno che i docenti non raccolgano le firme di tutti i genitori interessati.
224 Quale fra questa è la migliore definizione dei possibili vizi dell'atto o del provvedimento amministrativo ? La violazione di legge, l'eccesso di potere e l'incompetenza, oltre alle ipotesi di nullità. Il difetto assoluto di competenza dell'autorità amministrativa e la carenza di potere. La violazione di legge imperativa nazionale o comunitaria. L'eccessivo valore della sanzione irrogata e l'incompetenza dell'organo.
225 La Commissione per l'accesso ai documenti è istituita presso: La Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il Ministero dell'Interno. Il Consiglio di Stato. L'Autorità Garante per la protezione dei dati personali.
226 Il silenzio serbato dalla pubblica amministrazione in materia di accesso agli atti significa, per legge: Diniego dell'istanza. Assenso all'istanza presentata. Assenso all'istanza presentata, salva ogni futura determinazione dell'organo. Diniego dell'istanza, ma solo in caso di specifico provvedimento dell'organo gerarchicamente sovraordinato.
227 Le controversie relative all'accesso ai documenti amministrativi sono regolate: Dal codice del processo amministrativo. Dal codice di procedura civile. Dal codice del processo tributario. Dal codice di procedura penale.
228 Qual è, fra queste, la più corretta definizione di rapporto di immedesimazione organica ? Il rapporto in ragione del quale gli atti dell'organo sono imputabili all'ente. Il rapporto fra il funzionario di fatto e l'ufficio o l'organo. Il rapporto fra un organo e l'organo gerarchicamente sovraordinato. Il rapporto economico fra il funzionario e l'ente presso il quale è incardinato.
229 Quale fra questi è uno dei soggetti deputato al processo di misurazione e valutazione della performance (art. 12 D.Lgs. 150/2009) ? La Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche. La Commissione per l'accesso agli atti presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il Ministero dell'Innovazione. Il Ministero dell'Interno.
230 Quale fra questi è uno dei soggetti deputato al processo di misurazione e valutazione della performance (art. 12 D.Lgs. 150/2009) ? L'organo di indirizzo politico-amministrativo di ciascuna amministrazione. La Corte dei Conti competente per territorio. Il Ministero dell'Interno. Il Ministero della Pubblica Amministrazione.
231 Di quanti membri è composta la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche ? Cinque. Tre. Sette. Uno: l'organo è monocratico.
232 La dotazione, in ogni amministrazione, di un Organismo indipendente di valutazione della performance è prevista: Per legge, ai sensi dell'art. 14 D.Lgs. 150/2009. Per prassi consolidata, ma in assenza di previsioni normative. Da numerose norme di carattere regolamentare, ma non da fonti primarie. Per legge, ai sensi dell'art. 3 D.Lgs. 165/2001.
233 L'Organismo indipendente di valutazione della performance esercita: I servizi di controllo interno e le attività di controllo strategico. I soli servizi di controllo interno. Le sole attività di controllo strategico. Un servizio di controllo di carattere esterno, con riferimento diretto alla Corte dei Conti competente.
234 L'Organismo indipendente di valutazione della performance è costituito: Da un organo monocratico ovvero collegiale di tre componenti. Esclusivamente da un organo monocratico. Esclusivamente da un organo collegiale. Da un organo monocratico ovvero collegiale di cinque componenti.
235 Fra gli strumenti per premiare il merito e la professionalità di cui all'art. 20 D.Lgs. 150/2009 non figura: L'encomio solenne. Il bonus annuale delle eccellenze. Il premio annuale per l'innovazione. L'attribuzione di incarichi e responsabilità.
236 Fra gli strumenti per premiare il merito e la professionalità di cui all'art. 20 D.Lgs. 150/2009 non figura: L'encomio semplice. L'attribuzione di incarichi e responsabilità. Il bonus annuale delle eccellenze. Il premio annuale per l'innovazione.
237 Fra gli strumenti per premiare il merito e la professionalità di cui all'art. 20 D.Lgs. 150/2009 non figura: L'elogio. Il premio annuale per l'innovazione. L'attribuzione di incarichi e responsabilità. Il bonus annuale delle eccellenze.
238 Il bonus annuale delle eccellenze di cui all'art. 21 D.Lgs. 150/2009 è attribuito: Al personale collocato nel primo 5% della fascia di merito alta. A tutto il personale che non abbia subito, nell'anno, procedimenti disciplinari. Al personale collocato nel primo 10% della fascia di merito alta. A tutto il personale che abbia accettato di svolgere, nel corso dell'anno, incarichi di particolare responsabilità.
239 La responsabilità disciplinare degli studenti è sempre: Personale. Oggettiva. Presunta. Impersonale.
240 Le sanzioni disciplinari a carico degli studenti sono sempre: Temporanee. Indipendenti dall'infrazione disciplinare. Non impugnabili. Deliberate dal Consiglio di Classe.
241 Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica per motivi disciplinari può essere disposto, di regola e salvi i casi di reati che violano la dignità e il rispetto per la persona umana o i casi di pericolo per l'incolumità delle persone: Per periodi non superiori ai quindici giorni. Per periodi non superiori ai cinque giorni. Per periodi non superiori a venti giorni. Per periodi non superiori a dieci giorni.
242 A chi spetta la competenza ad irrogare sanzioni disciplinari a carico degli studenti durante le sessioni d'esame ? Alla commissione d'esame. Al Dirigente Scolastico. Al Consiglio di Classe. Al Dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale.
243 Qual è il termine per l'impugnazione delle sanzioni disciplinari a carico degli studenti, ai sensi dell'art. 5 D.P.R. 249/1998 ? Quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione. Cinque giorni dalla comunicazione della loro irrogazione. Dieci giorni dalla comunicazione della loro irrogazione. Venti giorni dalla comunicazione della loro irrogazione.
244 Innanzi a quale organo è possibile presentare ricorso avverso le sanzioni disciplinari a carico degli studenti, ai sensi dell'art. 5 D.P.R. 249/1998 ? Un apposito organo di garanzia istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche. Il Dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale. Il Dirigente Scolastico. Il Giudice Ordinario.
245 La giurisdizione in tema di procedure concorsuali per l'assunzione nelle pubbliche amministrazioni contrattualizzate è: Del Giudice Amministrativo. Del Giudice Ordinario in funzione di giudice del lavoro. Dell'ARAN. Della Corte dei Conti competente per territorio.
246 Quale fra queste è la migliore definizione del silenzio-inadempimento ? La violazione, da parte dell'amministrazione pubblica, dell'obbligo di concludere un procedimento amministrativo con un provvedimento espresso. Il silenzio che comporta il rigetto dell'istanza. Il silenzio che comporta l'assenso all'istanza presentata. Il silenzio serbato dalla pubblica amministrazione a seguito di intervento del commissario ad acta.
247 Quale fra queste è la migliore definizione di diritto soggettivo ? Una situazione giuridica soggettiva di vantaggio. Una situazione giuridica soggettiva di svantaggio. Uno status giuridico derivante da una situazione di fatto. Una situazione di fatto.
248 Quale fra queste è la migliore definizione di discrezionalità tecnica ? Un potere di valutazione. Un interesse legittimo qualificato. Un diritto soggettivo. Una situazione di fatto.
249 E' prevista, in astratto, la possibilità che una pubblica amministrazione receda unilateralmente da un accordo integrativo o sostitutivo di provvedimento stipulato ai sensi dell'art. 11 della legge 7 agosto 1990, n. 241 ? Sì, per sopravvenuti motivi di pubblico interesse e salvo l'obbligo di provvedere alla liquidazione di un indennizzo a favore del privato. No, in nessun caso. Sì, ma solo per ragioni di pubblica sicurezza o di ordine pubblico. No, salvi i soli casi di eccessiva onerosità.
250 L'accordo integrativo o sostitutivo di provvedimento stipulato ai sensi dell'art. 11 della legge 7 agosto 1990, n. 241: E' sempre preceduto da una determinazione dell'organo che sarebbe competente per l'adozione del provvedimento. E' sempre corredato da una relazione della Corte dei Conti competente per territorio. E' sempre comunicato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. E' sempre rimesso alla giurisdizione della Commissione Tributaria Provinciale competente per territorio.
251 Ai sensi dell'art. 14 della legge 7 agosto 1990, n. 241, l'indizione di una conferenza di servizi è obbligatoria quando: L'amministrazione procedente debba acquisire intese, concerti, nulla osta o assensi comunque denominati di altre amministrazioni pubbliche e non li ottenga, entro trenta giorni dalla ricezione, da parte dell'amministrazione competente, della relativa richiesta. L'amministrazione procedente non abbia ricevuto più di un parere facoltativo , nulla osta o assenso da parte di altre amministrazioni pubbliche. Il privato abbia impugnato un provvedimento già emanato dall'amministrazione pubblica procedente all'esito di procedimento analogo. Il Giudice Amministrativo abbia condannato alle spese di giudizio l'amministrazione procedente all'esito del giudizio di impugnazione di un provvedimento analogo.
252 E' necessaria la diffida del privato affinché maturi il silenzio-assenso disciplinato dall'art. 20 della legge 7 agosto 1990. n. 241 ? No, la diffida non è necessaria. Sì, la diffida è necessaria e deve seguire la prima istanza. No, salvi i casi di reiterato silenzio da parte della pubblica amministrazione. Sì, salvi i casi di reiterato silenzio da parte della pubblica amministrazione.
253 In quale di queste materie può formarsi il silenzio-assenso secondo il disposto dell'art. 20 della legge 7 agosto 1990, n. 241 ? A autorizzazioni commerciali, salve le eccezioni di legge. L'ambiente. La salute e la pubblica incolumità. La difesa nazionale.
254 In quale di queste materie può formarsi il silenzio-assenso secondo il disposto dell'art. 20 della legge 7 agosto 1990, n. 241 ? Esercizio di attività professionali. L'immigrazione. L'asilo e la cittadinanza. La salute e la pubblica incolumità.
255 In quale di queste materie può formarsi il silenzio-assenso secondo il disposto dell'art. 20 della legge 7 agosto 1990, n. 241 ? Iscrizione in albi o ruoli per l'esercizio di attività imprenditoriale. La pubblica sicurezza. I casi in cui la normativa comunitaria impone l'adozione di provvedimenti amministrativi formali. L'ambiente.
256 Ai sensi dell'art. 24 della legge 7 agosto 1990, n. 241, non sono ammissibili istanze di accesso: Preordinate ad un controllo generalizzato dell'operato delle pubbliche amministrazioni. Dirette alla conoscenza dell'offerta tecnica presentata dall'aggiudicatario di una gara d'appalto. Dirette alla conoscenza delle graduatorie di pubblici concorsi. Ordinate all'esercizio del potere di partecipazione al procedimento amministrativo.
257 In caso di accesso a documenti amministrativi contenenti dati sensibili e giudiziari: L'accesso è consentito nei limiti in cui sia strettamente indispensabile e nei termini previsti dall'art. 60 D.Lgs. 196/2003. L'accesso non è mai consentito, per ragioni di riservatezza. L'accesso è consentito esclusivamente su ordine dell'Autorità Giudiziaria Amministrativa. L'accesso è consentito esclusivamente su ordine dell'Autorità Giudiziaria Ordinaria.
258 Il diritto di accesso si esercita: Mediante esame ed estrazione di copia dei documenti amministrativi. Mediante il solo esame dei documenti amministrativi. Mediante il rilascio di copia dei documenti amministrativi, sempre gratuito. Mediante esame ed estrazione di copia dei documenti amministrativi, se previsto dal regolamento interno dell'amministrazione e previa determinazione conforme della Commissione per l'accesso istitutita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
259 La ripartizione delle competenze in tema di istruzione fra Stato ed enti locali è oggetto: Del D.Lgs. 112/1998. Del D.Lgs. 196/2003. Del D.Lgs. 163/2006. Della L. 241/1990.
260 Ai sensi del D.Lgs. 112/1998, quale fra le seguenti non è una competenza dello Stato in tema di istruzione ? La determinazione del calendario scolastico. I compiti e le funzioni concernenti i criteri e i parametri per l'organizzazione della rete scolastica. Le funzioni di valutazione del sistema scolastico. Le funzioni relative alla determinazione e all'assegnazione delle risorse finanziarie a carico del bilancio dello Stato.
261 Ai sensi del D.Lgs. 112/1998, quale fra le seguenti non è una competenza dello Stato in tema di istruzione ? La suddivisione, sulla base anche delle proposte degli enti locali interessati, del territorio regionale in ambiti funzionali al miglioramento dell'offerta formativa. Le funzioni relative alla determinazione e all'assegnazione delle risorse finanziarie a carico del bilancio dello Stato. I compiti e le funzioni concernenti i criteri e i parametri per l'organizzazione della rete scolastica. Le funzioni di valutazione del sistema scolastico.
262 Ai sensi del D.Lgs. 112/1998, quale fra le seguenti non è una competenza dello Stato in tema di istruzione ? Le funzioni relative ai contributi alle scuole non statali. I compiti e le funzioni amministrative relativi alle scuole militari. Le funzioni relative alla determinazione e all'assegnazione delle risorse finanziarie a carico del bilancio dello Stato. I compiti e le funzioni concernenti i criteri e i parametri per l'organizzazione della rete scolastica.
263 Ai sensi del D.Lgs. 112/1998, quale fra le seguenti non è una competenza della Regione in tema di istruzione ? I compiti e le funzioni amministrative relativi alle scuole militari. La programmazione dell'offerta formativa integrata tra istruzione e formazione professionale. La determinazione del calendario scolastico. Le funzioni relative ai contributi alle scuole non statali.
264 Ai sensi del D.Lgs. 112/1998, quale fra le seguenti non è una competenza della Regione in tema di istruzione ? I compiti e le funzioni concernenti i criteri e i parametri per l'organizzazione della rete scolastica. Le funzioni relative ai contributi alle scuole non statali. La programmazione dell'offerta formativa integrata tra istruzione e formazione professionale. La determinazione del calendario scolastico.
265 Ai sensi del D.Lgs. 112/1998, quale fra le seguenti non è una competenza della Regione in tema di istruzione ? Le funzioni di valutazione del sistema scolastico. La determinazione del calendario scolastico. Le funzioni relative ai contributi alle scuole non statali. La programmazione dell'offerta formativa integrata tra istruzione e formazione professionale.
266 Ai sensi del D.Lgs. 112/1998, quale fra le seguenti non è una competenza della Provincia in tema di istruzione ? La determinazione del calendario scolastico. La redazione dei piani di organizzazione della rete delle istituzioni scolastiche. La sospensione delle lezioni in casi gravi ed urgenti. I servizi di supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni con handicap o in situazione di svantaggio.
267 Ai sensi del D.Lgs. 112/1998, quale fra le seguenti non è una competenza della Provincia in tema di istruzione ? Le funzioni relative ai contributi alle scuole non statali. I servizi di supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni con handicap o in situazione di svantaggio. La sospensione delle lezioni in casi gravi ed urgenti. La redazione dei piani di organizzazione della rete delle istituzioni scolastiche.
268 Ai sensi del D.Lgs. 112/1998, quale fra le seguenti non è una competenza della Provincia in tema di istruzione ? Le funzioni di valutazione del sistema scolastico. La redazione dei piani di organizzazione della rete delle istituzioni scolastiche. I servizi di supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni con handicap o in situazione di svantaggio. La sospensione delle lezioni in casi gravi ed urgenti.
269 Quale delle seguenti è la migliore definizione di incompetenza relativa in relazione ad un atto amministrativo ? Un vizio di legittimità dell'atto amministrativo. Un'ipotesi di difetto assoluto di attribuzione. Un vizio di merito dell'atto amministrativo. Un'ipotesi di nullità ai sensi dell'art. 21 septies della legge 7 agosto 1990, n. 241.
270 Per quanto concerne le amministrazioni dello Stato, il termine di conclusione del procedimento, nel caso in cui una norma o un provvedimento regolamentare non preveda diversamente, è: Di trenta giorni. Di novanta giorni. Di sessanta giorni. Di centoventi giorni.
271 Da quando decorre il termine per la conclusione del procedimento ai sensi dell'art. 2 della legge 7 agosto 1990, n. 241 ? Dall'inizio del procedimento d'ufficio o dal ricevimento della domanda, se il procedimento è ad iniziativa di parte. Decorsi cinque giorni dal ricevimento della domanda o dall'inizio del procedimento d'ufficio. Dal giorno in cui il Dirigente riceve l'autorizzazione all'apertura del procedimento amministrativo. Decorsi dieci giorni dal ricevimento della domanda o dall'inizio del procedimento d'ufficio.
272 A quale Autorità Giurisdizionale compete la giurisdizione in materia di silenzio dell'amministrazione ? Al Giudice Amministrativo. Al Giudice Ordinario. Al Giudice Contabile. Al Giudice Ordinario in funzione di giudice del lavoro.
273 L'inosservanza dolosa o colposa del termine di conclusione del procedimento da parte di una pubblica amministrazione cagiona: L'obbligo di risarcimento del danno ingiusto cagionato. L'automatica nullità del provvedimento tardivamente adottato. L'incompetenza assoluta del provvedimento tardivamente adottato. L'impossibilità, per l'amministrazione, di adottare il provvedimento oltre il termine di conclusione del procedimento.
274 Quale fra queste è la migliore definizione di discrezionalità amministrativa ? La facoltà di valutazione e di contemperamento di interessi riconosciuta alla pubblica amministrazione. Un interesse di fatto del privato. Un diritto soggettivo del privato. L'interesse collettivo che ogni privato può attivare nei confronti della pubblica amministrazione.
275 Nel caso in cui un organo amministrativo adotti un atto di competenza di un altro organo di diversa circoscrizione territoriale si parla di: Incompetenza. Eccesso di potere. Violazione di legge penale. Avocazione.
276 Quale fra i seguenti non può essere considerato un vizio di legittimità dell'atto o provvedimento amministrativo ? Inopportunità. Incompetenza. Eccesso di potere. Violazione di legge.
277 Può un provvedimento amministrativo introdurre sanzioni di carattere penale ? No, in nessun caso. No, salvo si tratti di norme penali in bianco. Sì, purchè non si tratti di sanzioni in contrasto con i principi generali dell'ordinamento. Sì, purché si tratti di sanzioni che irrogano pene non superiori a sei mesi di reclusione.
278 L'Ufficio Relazioni con il Pubblico è stato istituito: Dal D.Lgs. 165/2001. Dalla legge 241/1990. Dal D.Lgs. 163/2006. Dal D.Lgs. 196/2003.
279 Quale fra i seguenti è un ente pubblico territoriale ? Le Comunità montane. Le Aziende Unità Sanitarie Locali. Le Prefetture. Le Questure.
280 La copia autentica di un atto o un documento può essere validamente prodotta in luogo dell'originale ? Sì, ai sensi dell'art. 18 D.P.R. 445/2000. No, il D.P.R. 445/200 lo vieta espressamente. Sì, ai sensi dell'art. 1 D.Lgs. 196/2003. No, il Codice della Privacy lo vieta espressamente.
281 Quale fra questi soggetti non è abilitato, ai sensi dell'art. 18 D.P.R. 445/2000, all'autenticazione delle copie di un atto o documento ? Qualunque pubblico dipendente. Un notaio. Un segretario comunale. Un funzionario incaricato dal Sindaco.
282 Quale fra questi soggetti non è abilitato, ai sensi dell'art. 18 D.P.R. 445/2000, all'autenticazione delle copie di un atto o documento ? Qualunque dipendente dell'amministrazione comunale, anche in difetto di specifica autorizzazione. Un funzionario incaricato dal Sindaco. Un notaio. Un segretario comunale.
283 Quale fra questi soggetti non è abilitato, ai sensi dell'art. 18 D.P.R. 445/2000, all'autenticazione delle copie di un atto o documento ? Un avvocato cassazionista. Un segretario comunale. Un funzionario incaricato dal Sindaco. Un notaio.
284 E' possibile inviare validamente ad una pubblica amministrazione un'istanza o dichiarazione via fax ? Sì, ai sensi e nei limiti previsti dall'art. 38 D.P.R. 445/2000. No, il D.P.R. 445/200 lo vieta espressamente. Sì, ai sensi dell'art. 1 D.Lgs. 196/2003. No, il Codice della Privacy lo vieta espressamente.
285 Esiste un limite alla validità delle certificazioni rilasciate dalle pubbliche amministrazioni attestanti stati e qualità personali (art. 41 D.P.R. 445/2000) ? No, nessun limite. Il limite è di sei mesi. Il limite è di un anno. Il limite è di due anni.
286 Esiste un obbligo per una pubblica amministrazione di consentire ad altre amministrazioni pubbliche, durante il procedimento amministrativo, la consultazione per via telematica del proprio archivio informatico ? Sì, ai sensi dell'art. 43 D.P.R. 445/2000 e nel rispetto della riservatezza dei dati personali. No, non esiste alcun obbligo in tal senso. Sì, ai sensi dell'art. 1 D.Lgs. 196/2003. No, salvi i casi di pubblica sicurezza ed ordine pubblico.
287 Quale di questi stati, qualità personali o fatti è comprovato con dichiarazione sottoscritta dall'interessato e prodotta in sostituzione della normale certificazione (autocertificazione) ? Una certificazione medica. Lo stato di famiglia. L'esistenza in vita. L'iscrizione in albi o elenchi tenuti da pubbliche amministrazioni.
288 Quale di questi stati, qualità personali o fatti è comprovato con dichiarazione sottoscritta dall'interessato e prodotta in sostituzione della normale certificazione (autocertificazione) ? Un brevetto o marchio. Il titolo di studio. La qualifica professionale posseduta. Lo stato di disoccupazione.
289 Quale di questi stati, qualità personali o fatti è comprovato con dichiarazione sottoscritta dall'interessato e prodotta in sostituzione della normale certificazione (autocertificazione) ? Il DURC. La qualità di pensionato. L'appartenenza a ordini professionali. La cittadinanza.
290 Quale di questi stati, qualità personali o fatti è comprovato con dichiarazione sottoscritta dall'interessato e prodotta in sostituzione della normale certificazione (autocertificazione) ? Un certificato di conformità CE. Il titolo di studio. L'appartenenza a  ordini professionali. L'iscrizione in albi o elenchi tenuti da pubbliche amministrazioni.
291 Esiste una norma che prevede che le pubbliche amministrazioni effettuino idonei controlli, anche a campione, sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive di certificazione (autocertificazione) ? Sì, ai sensi dell'art. 71 D.P.R. 445/2000. No, nessuna norma prevede tale adempimento. Sì, ai sensi dell'art.1 D.Lgs. 196/2003. No, salvi i casi di pubblica sicurezza ed ordine pubblico.
292 E' vero che le pubbliche amministrazioni e i loro dipendenti, salvi i casi di dolo o colpa grave, sono esenti da ogni responsabilità per gli atti emanati, quando l'emanazione sia conseguenza di false dichiarazioni o di documenti falsi o contenenti dati non più rispondenti a verità, prodotti dall'interessato o da terzi ? Sì, ai sensi dell'art. 73 D.P.R. 445/2000. No, l'ordinamento non consente esenzioni di responsabilità di questo tenore. Sì, ai sensi dell'art. 4 D. Lgs. 196/2003. No: la norma non prevede un assenza di responsabilità di questo tipo, ma la giurisprudenza del Consiglio di Stato ha radicato tale principio.
293 La mancata accettazione di dichiarazioni sostitutive di certificazione o atto di notorietà rese a norma delle disposizioni di cui al D.P.R. 445/2000: Costituisce violazione dei doveri d'ufficio. Non costituisce violazione dei doveri d'ufficio. Costituisce violazione della legge penale. Costituisce violazione punibile con ammenda.
294 Ai sensi dell'art. 75 D.P.R. 445/2000, in caso di controllo sulla veridicità di dichiarazioni sostitutive di certificazione da cui emerga la non veridicità del contenuto della dichiarazione: Il dichiarante decade dai benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera. Il dichiarante conserva i benefici ottenuti sulla base della dichiarazione non veritiera, ma subisce procedimento penale. Il dichiarante è ammesso sanare la veridicità delle dichiarazioni e può conservare i benefici ottenuti. Il dichiarante conserva i benefici ottenuti sulla base della dichiarazione non veritiera, diminuiti del 50%.
295 E' possibile il passaggio diretto di personale fra amministrazioni diverse ? Sì, ai sensi e nei limiti previsti dall'art. 30 D.Lgs. 165/2001. No: la Costituzione prevede l'obbligo di un nuovo concorso pubblico. Sì, ai sensi dell'art. 18 D.Lgs. 196/2003. No, il D.Lgs. 165/2001 lo vieta espressamente.
296 Qual è il numero minimo di dipendenti in eccedenza che deve sussistere perchè un amministrazione pubblica debba attivare le procedure di mobilità di cui all'art. 33 D.Lgs. 165/2001 ? Dieci. Venti. Cinquanta. Cento.
297 La funzione di indirizzo politico amministrativo è esercitata: Dagli organi di governo. Dagli organi di gestione. Dagli organi di controllo interno. Dagli organi di controllo esterno.
298 Esiste l'obbligo di esperire il ricorso gerarchico prima di impugnare un atto o provvedimento della pubblica amministrazione innanzi al T.A.R. ? No, in nessun caso. No, salvi i casi in cui sia impugnato un provvedimento di un'amministrazione statale. Sì, in ogni caso. Sì, purchè sia impugnato un provvedimento di un'amministrazione statale.
299 I Tribunali Amministrativi Regionali: Sono organi di primo grado dell'Autorità Giurisdizionale Amministrativa. Sono organi della Regione. Sono organi di controllo della Regione. Sono organi di secondo grado dell'Autorità Giurisdizionale Amministrativa.
300 Il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica è un rimedio di natura giurisdizionale ? No: ha natura amministrativa. Sì, ha natura giurisdizionale. No, salvi i casi in cui sia impugnato un provvedimento adottato da un'amministrazione statale. Sì, purchè sia impugnato un provvedimento adottato da un'amministrazione statale.
301 Il contratto è l'accordo di due o più parti per costituire, regolare o estinguere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale costituire, regolare o estinguere rapporti non giuridici costituire o regolare rapporti giuridici patrimoniali costituire rapporti giuridici patrimoniali anche altrui
302 Secondo il codice civile, le parti possono concludere contratti che non appartengono ai tipi aventi una disciplina particolare purché siano diretti a realizzare interessi meritevoli di tutela secondo l'ordinamento giuridico siano diretti a realizzare interessi meritevoli di tutela secondo le leggi regionali siano diretti a realizzare interessi ritenuti meritevoli di tutela da un precedente contratto concluso tra le stesse parti siano diretti a realizzare interessi di natura esclusivamente non patrimoniali
303 L'assicurazione è un contratto bilaterale unilaterale recettizio necessariamente plurilaterale unilaterale
304 Il contratto di assicurazione deve essere provato per iscritto può essere provato per iscritto o per prova testimoniale deve essere provato solo mediante prova testimoniale può essere provato con qualunque mezzo idoneo allo scopo
305 Il diritto al pagamento delle rate del premio del contratto di assicurazione si prescrive in un anno dalle singole scadenze in due anni dalle singole scadenze in cinque anni dalle singole scadenze in dieci anni dalle singole scadenze
306 I diritti derivanti dal contratto di assicurazione diversi dal diritto al pagamento del premio si prescrivono in due anni dal giorno in cui si è verificato il fatto su cui il diritto si fonda in un anno dal giorno in cui si è verificato il fatto su cui il diritto si fonda in cinque anni dal giorno in cui si è verificato il fatto su cui il diritto si fonda in dieci anni dal giorno in cui si è verificato il fatto su cui il diritto si fonda
307 Secondo il codice civile, l'assicurato deve dare avviso del sinistro all'assicuratore o all'agente autorizzato a concludere il contratto entro tre giorni da quello in cui il sinistro si è verificato o l'assicurato ne ha avuto conoscenza entro cinque giorni da quello in cui il sinistro si è verificato o l'assicurato ne ha avuto conoscenza entro dieci giorni da quello il cui l'assicurato ha avuto conoscenza del sinistro entro cinque giorni da quello in cui l'assicurato ha avuto conoscenza del sinistro
308 Per il risarcimento del danno prodotto dalla circolazione dei veicoli di ogni specie il diritto si prescrive in due anni in cinque anni in tre anni in dieci anni
309 Secondo il codice civile, salvi i casi in cui la legge dispone diversamente, i diritti si estinguono per prescrizione con il decorso di dieci anni con il decorso di tre anni con il decorso di cinque anni con il decorso di vent'anni
310 La transazione è un contratto con il quale le parti, facendosi reciproche concessioni, pongono fine a una lite in atto o in potenza un atto unilaterale con il quale una parte rinuncia a coltivare una lite in atto già incominciata o che può sorgere con altro soggetto un atto unilaterale recettizio con il quale una parte rinuncia a coltivare una lite già incominciata o che può sorgere con altro soggetto un contratto con il quale il debitore incarica il suo creditore di liquidare tutte le sue attività per soddisfarsi sul ricavato delle stesse
311 Il mandato è un contratto col quale una parte si obbliga a compiere uno o più atti giuridici per conto dell'altra un atto unilaterale col quale taluno si obbliga a compiere uno o più atti giuridici per conto di un altro soggetto è un atto revocabile con il quale taluno dispone di tutte le sue sostanze o di parte di esse un atto unilaterale recettizio con il quale taluno si obbliga in nome di un terzo a disporre delle sue sostanze o di parte di esse
312 La proprietà è il diritto di godere e di disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo entro i limiti e con l'osservanza degli obblighi stabiliti dall'ordinamento il diritto di servirsi di una cosa e di raccoglierne i frutti in modo pieno ed esclusivo entro i limiti e con l'osservanza degli obblighi stabiliti dall'ordinamento il diritto di godere dei frutti di una cosa in modo pieno ed esclusivo entro i limiti e con l'osservanza degli obbligi stabiliti dall'ordinamento è il diritto di trarre dalla cosa ogni utilità che questa può dare ,senza alterarne la destinazione giuridica, entro i limiti e con l'osservanza degli obblighi stabiliti dall'ordinamento
313 La durata dell'usufrutto a favore di una persona fisica non può eccedere la vita dell'usufruttuario non può eccedere novant'anni non può eccedere vent'anni è illimitata e può essere oggetto di trasferimento
314 Gli atti compiuti con l'altrui tolleranza non possono servire di fondamento all'acquisto del possesso sono idonei all'acquisto del possesso sono idonei all'acquisto del possesso solo se hanno data certa possono servire di fondamanto all'acquisto del possesso dei beni immobili quando hanno data certa
315 Secondo il codice civile, i beni che fanno parte del demanio pubblico sono inalienabili sono usucapibili sono usucapibili solo per effetto di un possesso ventennale sono alienabili esclusivamente al possessore in buona fede
316 Sono pertinenze le cose destinate in modo durevole al servizio o ornamento di una cosa le cose destinate provvisoriamente al servizio di una cosa i frutti civili destinati provvisoriamente all'ornamento di una cosa i frutti naturali utilizzati dal possessore
317 Gli atti e i rapporti giuridici che hanno per oggetto la cosa principale comprendono le pertinenze se non è diversamente disposto non comprendono mai le pertinenze comprendono sempre le pertinenze comprendono le pertinenze quando si tratta dei frutti naturali
318 In caso di separazione, le decisioni di maggiore interesse per i figli relative all'istruzione, all'educazione e alla salute sono assunte di comune accordo dai genitori tenendo conto delle capacità, dell' inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli sono assunte sempre dal giudice tutelare, tenendo conto delle capacità, dell'inclinazione naturale e delle aspirazioni dei minori sono assunte dal coniuge cui non è stata addebitata la separazione, tenendo conto delle capacità, dell'inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli sono assunte dal genitore cui è stata affidata la casa familiare, tenendo conto delle capacità, dell'inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli
319 Si parla di rappresentanza indiretta quando il rappresentante agisce per conto del rappresentato ma in nome proprio quando il rappresentante agisce in nome e per conto del rappresentato quando il rappresentante agisce in nome e per conto proprio quando il rappresentato si riserva di conferire procura al rappresentante
320 La forma del contratto prescritta a pena di nullità è un requisito del contratto è una condizione di liceità del contratto è un elemento accidentale del contratto non è un requisito del contratto
321 In caso di inadempimento della controparte, può l'altra parte chiedere la risoluzione del contratto? Si, purché l'inadempimento non abbia scarsa importanza Si, tranne nel caso di inadempimento volontario Si, in ogni caso Si, ma deve essere stata pattuita una clausola risolutiva espressa
322 La risoluzione del contratto può essere sia giudiziale che stragiudiziale solo giudiziale solo stragiudiziale solo di diritto
323 Il condominio degli edifici deve avere un proprio regolamento se il numero dei condomini è superiore a dieci in ogni caso se il numero dei condomini è superiore a venti solo se ciò è stato deliberato da almeno cinque condomini
324 I precettori e coloro che insegnano un'arte o un mestiere rispondono del danno prodotto dai loro allievi e apprendisti nel tempo in cui sono sotto la loro sorveglianza a meno che non provino di non aver potuto impedire il fatto in ogni caso, senza possibilità di prova liberatoria solo quando il danneggiato provi la colpa dei precettori medesimi solo quando gli allievi abbiano commesso il fatto con dolo
325 Il proprietario è responsabile in solido con il conducente per i danni prodotti dalla circolazione del veicolo se non prova che la circolazione del veicolo è avvenuta contro la sua volontà in ogni caso solo in presenza di uno specifico accordo solo quando il conducente non sia assicurato per responsabilità civile
326 Colui il quale è tenuto alla sorveglianza di un soggetto incapace d'intendere o di volere risponde del danno cagionato dall'incapace salvo che provi di non aver potuto impedire il fatto risponde sempre del danno cagionato dall'incapace, senza possibilità di prova liberatoria risponde del danno cagionato dall'incapace solo per fatti dolosi risponde del danno cagionato dall'incapace solo quando il danneggiato ne provi la grave negligenza
327 Del danno cagionato dalle cose che ha in custodia risponde ciascuno, salvo che provi il caso fortuito risponde il solo proprietario, salvo che provi il caso fortuito risponde il solo usufruttuario, salvo che provi il caso fortuito risponde solo il rappresentante, salvo che provi l'assenza di colpa
328 La procura, per essere efficace, deve essere conferita con le forme prescritte per il contratto che il rappresentante deve concludere può essere conferita con qualsiasi forma, indipendentemente dalla natura del contratto che il rappresentante deve concludere deve essere conferita oralmente prima della stipulazione del contratto da parte del rappresentante deve essere conferita in forma scritta solo per la redazione del testamento da parte del rappresentante
329 Quando la volontà del rappresentante è viziata e il vizio non riguarda elementi predeterminati dal rappresentato il contratto è annullabile il contratto è nullo il contratto è risolto il contratto è inesistente
330 Il contratto contrario a norme imperative è nullo è annullabile è annullabile solo quando la controparte è in dolo è sospensivamente condizionato alla ratifica del rappresentato
331 La nullità parziale di un contratto o la nullità di singole clausole determina la nullità dell'intero contratto se risulta che i contraenti non lo avrebbero concluso senza quella parte colpita da nullità determina l'inefficacia del contratto fino alla ratifica dell'avente diritto, salvo risulti che il rappresentato lo avrebbe comunque concluso determina l'annullabilità dell'intero contratto se risulta che i contraenti non lo avrebbero concluso senza quella parte colpita da nullità determina solo l'annullabilità delle parti colpite da nullità, salvo non si provi che i contraenti lo hanno concluso per uno motivo illecito a loro comune
332 Il contratto concluso da una persona legalmente incapace è annullabile è nullo è inefficace è risolto di diritto
333 L'errore è causa di annullamento del contratto quando è essenziale e riconoscibile dall'altro contraente di nullità del contratto quando è essenziale di inefficacia del contratto quando è essenziale e riconoscibile dall'altro contraente di risoluzione del contratto solo quando è riconoscibile dall'altro contraente
334 Le condizioni che stabiliscono, a favore di colui che le ha predisposte, limitazioni di responsabilità, facoltà di recesso o sanciscono a carico dell'altro contraente decadenze hanno effetto solo se sono specificamente approvate per iscritto solo se sono conoscibili da chi stipula il contratto solo se sono state menzionate nelle trattative solo se sono state approvate almeno oralmente
335 Quando il debitore ha dichiarato per iscritto di non voler eseguire l'obbligazione non è necessaria la costituzione in mora è comunque necessaria la costituzione in mora è necessaria la costituzione in mora solo per le obbligazioni pecuniarie non è necessaria la costituzione in mora solo per le obbligazioni pecuniarie
336 L'usucapione è un modo di acquisto della proprietà o di altri diritti reali a titolo derivativo? No, mai Si, sempre Si, ma solo quando viene corrisposto il giusto prezzo No, tranne che per il diritto di usufrutto
337 Quando si apre la successione? Al momento della morte del defunto Al momento della redazione del testamento Al momento della lettura del testamento Dieci giorni dopo la lettura del testamento
338 Ai sensi dell'art.1351 del codice civile, il contratto preliminare è nullo se non ha la stessa forma che la legge prescrive, a pena di nullità, per il contratto definitivo se non è stipulato con scrittura privata se non è stipulato in forma pubblica se non è stipulato in forma orale
339 Secondo l'art.1326 del codice civile, il contratto è concluso nel momento in cui chi ha fatto la proposta ha conoscenza dell'accettazione dell'altra parte nel momento in cui la proposta è stata conosciuta dall'altra parte nel momento in cui il proponente ha cominciato l'esecuzione della prestazione nel momento in cui la proposta è stata formulata per iscritto
340 Ai sensi dell'art.1226 del codice civile,il danno, se non può essere provato nel suo preciso ammontare è liquidato dal giudice con valutazione equitativa è liquidato dal creditore con valutazione equitativa è liquidato dal debitore con valutazione equitativa è liquidato da un sensale allo stato degli atti
341 L'accettazione della proposta contrattuale è un atto normalmente recettizio è un atto dovuto è un atto di liberalità è un atto irrevocabile
342 Quando il consenso del contraente è stato carpito con dolo il contratto è annullabile il contratto è nullo il contratto è risolto di diritto il contratto è inesistente
343 Esistono modi di estinzione dell'obbligazione diversi dall'adempimento Si: essi sono la compensazione, la confusione, la novazione, la remissione e l'impossibilità sopravvenuta Si: essi sono l'impossibilità sopravvenuta, l'usucapione, la remissione e la novazione Si: essi sono l'impossibilità sopravvenuta, il mutuo, l'usucapione, la remissione e la novazione Si: essi sono la compensazione, il mutuo, la remissione, la novazione, il comodato e l'impossibilità sopravvenuta
344 L'azione di rivendicazione della proprietà si prescrive? No, salvi gli effetti dell'usucapione Si, in vent'anni No, quando le parti abbiano derogato alla disciplina legale della prescrizione Si in dieci anni
345 La novazione è un modo di estinzione dell'obbligazione diverso dall'adempimento la disponibilità ad accendere ipoteca un modo per costituire un diritto di garanzia sulla cosa un diritto reale
346 Chi cagiona il danno per legittima difesa non è tenuto ad alcun risarcimento è sempre tenuto a risarcire integralmente il danneggiato è tenuto a indennizzare il danneggiato nei limiti di quanto apprezzato dal giudice secondo equità è tenuto a risarcire i soli danni non patrimoniali
347 L'atto pubblico fa piena prova, fino a querela di falso, della provenienza del documento dal pubblico ufficiale che lo ha formato, nonché delle dichiarazioni e degli altri fatti che il pubblico ufficiale attesta essere avvenuti in sua presenza o da lui compiuti delle dichiarazioni e degli altri fatti che il pubblico ufficiale attesta essere avvenuti in presenza sua e di almeno tre testimoni delle sole dichiarazioni che il pubblico ufficiale attesta essere avvenute in sua presenza esclusivamente delle dichiarazioni e dei fatti compiuti dal pubblico ufficiale che lo ha formato
348 Il debitore risponde dell'adempimento delle obbligazioni con tutti i suoi beni presenti e futuri con tutti i suoi beni posseduti alla data della scadenza del termine per adempiere con tutti i suoi beni, ad eccezione dei beni immobili e mobili registrati acquistati dopo la scadenza del termine per adempiere con i soli beni sui quali è stata accesa ipoteca
349 Ogni patto diretto a modificare la disciplina legale della prescrizione è nullo è annullabile è inesistente è opponibile solo al contraente in mala fede
350 Ai sensi dell'art.2948 del codice civile, gli interessi e tutto ciò che deve pagarsi periodicamente ad anno o in termini più brevi si prescrive in cinque anni in dieci anni in tre anni in cinque anni solo se il creditore è in buona fede
351 I contratti che trasferiscono la proprietà su beni immobili devono farsi, a pena di nullità, per atto pubblico o per scrittura privata si concludono, a pena di nullità, con la consegna delle chiavi non devono farsi, a pena di nullità, per scrittura privata non hanno requisiti di forma a pena di nullità
352 Un terzo può validamente adempiere all'obbligazione? Si, se il creditore non ha interesse a che il debitore esegua personalmente la prestazione Si, sempre No, mai No, tranne quando si tratta di prestazione infungibile
353 Quando la qualità di creditore e di debitore si riuniscono nella stessa persona l'obbligazione si estingue e i terzi che hanno prestato garanzia per il debitore sono liberati l'obbligazione si trasmette agli eredi del debitore, ma i terzi che hanno prestato garanzia per il debitore sono liberati l'obbligazione si estingue ma le garanzie restano efficaci l'obbligazione si trasmette agli eredi del debitore che era in buona fede al momento della confusione, ma i terzi che hanno prestato garanzia sono liberati
354 Il risarcimento è limitato al danno prevedibile nel tempo in cui è sorta l'obbligazione se l'inadempimento o il ritardo non dipendono dal dolo del debitore se l'inadempimento o il ritardo dipendono da dolo del debitore se l'inadempimento o il ritardo non dipendono dal committente se l'inadempimento o il ritardo dipendono da un reato doloso del debitore
355 Può il creditore cedere, a titolo gratuito, un credito avente natura strettamente personale senza il consenso del debitore? No, mai No, solo a titolo oneroso Si, sempre Si, se il debitore è in buona fede
356 Si parla di solidarietà passiva quando più debitori sono obbligati tutti per la medesima prestazione, in modo che ciascuno può essere costretto all'adempimento per la totalità e l'adempimento da parte di uno libera gli altri un debitore si libera eseguendo, alternativamente, una delle due obbligazioni dedotte in obbligazione tra più creditori, ciascuno può chiedere l'adempimento dell'intera obbligazione tra più debitori, ciascuno è tenuto a pagare il debito per la propria parte
357 Il diritto di proprietà è un diritto reale un diritto di credito un diritto atipico uno stato di fatto
358 Quale delle seguenti affermazioni è vera? Gli sposi non possono derogare ai doveri previsti dalla legge per effetto del matrimonio Gli sposi possono sempre derogare ai doveri previsti dalla legge per effetto del matrimonio Gli sposi possono derogare ai doveri previsti dalla legge per effetto del matrimonio con atto scritto avente data certa Gli sposi possono essere autorizzati dal giudice, sentiti i figli minori, a derogare ai doveri previsti dalla legge per effetto del matrimonio
359 Possono contrarre matrimonio tra loro le persone delle quali l'una è stata condannata per omicidio consumato o tentato sul coniuge dell'altra? No, mai Si, sempre No, se la vittima non sopravvive Si, sei figli maggiorenni vi consentono
360 Il diritto di servitù si estingue per prescrizione? Si, quando il titolare non ne usa per vent'anni No, mai Si, quando il titolare non ne usa per dieci anni No, salvo i casi in cui ciò sia previsto espressamente dal titolo e sia decorso almeno un anno

 

361 Può il debitore liberarsi eseguendo una prestazione diversa da quella dovuta? Si, se il creditore vi consente Si, sempre No, mai No, se il valore della prestazione non è almeno uguale a quella originaria
362 Sono dovuti gli interessi quando il creditore è in mora? No, mai Si, sempre No, tranne che per le obbligazioni naturali Si, se il creditore lo richiede espressamente
363 Il creditore che rilascia a uno dei debitori quietanza per la parte di lui senza riserva rinunzia alla solidarietà non rinunzia alla solidarietà rinunzia alla solidarietà per le sole obbligazioni di dare non rinunzia alla solidarietà per le sole obbligazioni di dare
364 Secondo la definizione dell'art.1325 del codice civile sono requisiti del contratto l'accordo delle parti, la causa, l'oggetto, la forma quando risulta che è prescritta dalla legge sotto pena di nullità l'accordo delle parti, la causa e la forma la volontà della parte proponente, la causa, l'oggetto e la forma l'oggetto e la causa
365 L'accettazione della proposta contrattuale può essere revocata? Si, purché giunga a conoscenza del proponente prima dell'accettazione Si, sempre e senza condizioni No, mai No,tranne che per i contratti bilaterali
366 Quando il contratto è concluso per eludere l'applicazione di una norma imperativa la causa è illecita le clausole devono essere specificamente confermate per iscritto le parti devono prestare fideiussione il contratto è comunque valido e efficace e non può essere annullato
367 Secondo l'art.1336 del codice civile, quando l'offerta al pubblico vale come proposta? Quando contiene gli elementi essenziali del contratto alla cui conclusione è diretta Mai, nemmeno quando contiene gli elementi essenziali del contratto alla cui conclusione è diretta Sempre e in ogni caso Solo quando ciò sia previsto da un precedente testamento
368 Possono le parti subordinare l'efficacia di un contratto a un determinato evento? Si, quando l'evento è futuro e incerto Si, ma solo quando il contratto ha per oggetto obbligazioni pecuniarie No, tranne quando l'evento è passato No, le condizioni sono inammissibili in materia contrattuale
369 Quali sono le ipotesi di rescissione del contratto previste dagli artt.1447 e 1448 del codice civile? Lo stato di pericolo e lo stato di bisogno della controparte L'errore della controparte avente ad oggetto un elemento essenziale del contratto Il dolo della parte che ha predisposto le condizioni contrattuali L'errore ostativo della parte proponente
370 In quanto tempo si prescrive l'azione di rescissione sei il fatto non costituisce reato? Un anno dalla conclusione del contratto Cinque anni dalla conclusione del contratto Dieci anni dalla conclusione del contratto L'azione di rescissione è imprescrittibile
371 E' possibile risolvere per eccessiva onerosità i contratti aleatori? No, mai Si, sempre Si, entro due anni dalla loro conclusione No, tranne i contratti bilaterali
372 Il contratto concluso dal rappresentante in nome e nell'interesse del rappresentato, nei limiti delle facoltà conferitegli: produce direttamente effetto nei confronti del rappresentato non produce effetti nei confronti del rappresentato produce effetti nei confronti del rappresentante non produce effetto alcuno,salva ratifica del terzo
373 La trascrizione è una forma di pubblicità degli atti un elemento costitutivo del contratto una causa di estinzione dei diritti di obbligazione collegata al durare del tempo una causa di estinzione dei diritti reali
374 Un'accettazione non conforme alla proposta equivale a nuova proposta è annullabile risolve automaticamente il contratto equivale a una cessione del contratto
375 Il contratto difforme da norme dispositive è valido nullo annullabile risolto di diritto
376 Quando il consenso del contraente è carpito con dolo il contratto è annullabile inefficace nullo rescindibile
377 Qual è il regime giuridico delle clausole che esonerano il debitore da responsabilità per dolo o colpa grave? Le clausole sono nulle Le clausole sono valide Le clausole sono valide ma possono essere fatte valere entro un anno dalla conclusione del contratto Le clausole devono essere impugnate, a pena di decadenza, entro sei mesi dalla conclusione del contratto
378 La condizione risolutiva impossibile apposta a un contratto si ha come non apposta rende il contratto nullo rende il contratto annullabile risolve automaticamente il contratto
379 E' valido il contratto cui è apposta una condizione sospensiva impossibile? No, il contratto è nullo Si, sempre Si, ma la condizione si ha per non apposta No, il contratto è annullabile
380 Può il rappresentato autorizzare il rappresentante a concludere un contratto con se stesso? Si, sempre No, il contratto è illecito No, il contratto è contrario a norme di ordine pubblico Si, ma il contratto è annullabile da chiunque vi abbia interesse
381 Il comodato è un contratto un atto giuridico in senso stretto un negozio giuridico unilaterale uno stato di fatto
382 Come si interpretano le clausole ambigue ai sensi dell'art.1368 del codice civile? Secondo ciò che generalmente si pratica nel luogo in cui il contratto è stato concluso Nel senso più favorevole a chi le ha predisposte Si hanno per non apposte Le clausole sono nulle
383 Il codice civile detta una disciplina analitica per gli atti unilaterali tra vivi a contenuto patrimoniale? No, rinvia alle norme sui contratti in quanto compatibili e salvo diverse disposizioni di legge No, rinvia alle leggi speciali dell'Unione Europea Si, rinviando per il dettaglio alle disposizioni regionali Si , ad eccezione degli atti posti in essere in buona fede
384 La violenza esercitata da un terzo è causa di annullamento del contratto? Si, sempre quando presenta i caratteri dell'art.1435 del codice civile No, mai Si, ma solo se esercitata su parenti o affini del contraente e produce un timore riverenziale No, a meno che essa sia idonea a produrre sul contraente un mero timore riverenziale
385 Quando decorre il termine di prescrizione per l'annullamento del contratto per errore vizio? Dal giorno in cui è stato scoperto l'errore Dal giorno della conclusione del contratto Dal giorno in cui il fatto si è verificato L'azione non si prescrive
386 Ai sensi dell'art.1426 del codice civile, il contratto stipulato da un soggetto minorenne è sempre annullabile? No, il contratto non è annullabile se il minore ha con raggiri occultato la sua età No, il contratto è radicalmente nullo se il minore ha dichiarato di essere maggiorenne No, mai No, il contratto è inefficace se il minore ha occultato la sua età
387 Si può esigere la restituzione di quanto spontaneamente pagato in adempimento di un debito prescritto? No, mai Si, quando il debitore è in buona fede No, se il pagamento non eccede 5.000 euro Si quando le parti sono entrambe in buona fede
388 Secondo l'art.2937 del codice civile, può rinunziare alla prescrizione chi può validamente disporre del diritto e quando la prescrizione sia compiuta chi può validamente disporre del diritto anche se la prescrizione non è ancora compiuta il creditore, anche con riferimento a una situazione giuridica altrui quando la prescrizione sia compiuta il creditore, anche con riferimento a una situazione giuridica altrui anche se la prescrizione non è ancora compiuta
389 Secondo il codice civile, la capacità giuridica si acquista dal momento della nascita dal compimento del quindicesimo anno d'eta dal compimento del diciottesimo anno d'età dal momento in cui il soggetto è capace d'intendere e di volere
390 Chi agisce in nome e per conto di un'associazione non riconosciuta risponde personalmente e solidalmente delle obbligazioni sociali non risponde delle obbligazioni sociali risponde delle obbligazioni sociali nel limite della quota conferita al fondo comune non risponde delle obbligazioni sociali quando provi la propria buona fede
391 Secondo il codice civile, gli organizzatori di un comitato sono responsabili personalmente e solidalmente della conservazione dei fondi e della loro destinazione allo scopo annunziato sono responsabili nei limiti della quota da loro conferita dell'utilizzo dei fondi secondo le esigenze ritenute più opportune al momento della stipulazione del contratto non sono mai responsabili della conservazione dei fondi e della loro destinazione allo scopo annunziato non sono responsabili della conservazione dei fondi e della loro destinazione allo scopo annunziato quando la loro quota è stata conferita con atto avente data certa anteriore alla stipulazione del contratto
392 Presupposto della prescrizione è l'inerzia del titolare del diritto soggettivo è l'inerzia del proprietario del bene è la buona fede del proprietario del bene è la buona fede del debitore tenuto ad effettuare la prestazione
393 La donazione fatta da persona inacapace d'intendere o di volere al momento in cui la donazione è stata effettuata è annullabile su istanza del donante, dei suoi eredi o aventi causa nel termine di cinque anni dal giorno in cui la donazione è stata fatta è annullabile su istanza del solo donante nel termine di dieci anni dal giorno in cui la donazione è stata fatta è annullabile solo dagli eredi di buona fede e l'azione di annullamento non si prescrive è annullabile su istanza del donante, dei suoi eredi o aventi causa nel termine di dieci anni dal giorno in cui la donazione è stata fatta
394 L'interdetto è rappresentato dal tutore non necessita rappresentanza alcuna è rappresentato da chiunque vi abbia interesse è rappresentato dall'institore al quale abbia conferito procura
395 Secondo quanto previsto dal codice civile, di regola l'azione di nullità di un contratto può essere fatta valere da chiunque vi abbia interesse e non è soggetta a prescrizione può essere fatta valere solo dalla parte nel cui interesse è stabilita dalla legge e non si prescrive può essere fatta valere da chiunque vi abbia interesse e si prescrive in cinque anni può essere fatta valere solo dalla parte nel cui interesse è stabilita dalla legge e si prescrive in cinque anni
396 La nullità di un contratto di regola è rilevabile d'ufficio dal giudice non è mai rilevabile d'ufficio dal giudice è rilevabile d'ufficio dal giudice se riguarda diritti disponibili non è rilevabile d'ufficio dal giudice se riguarda diritti indisponibili
397 La presunzione legale assoluta non ammette prova contraria ammette prova contraria mediante testimoni ammette prova contraria mediante scrittura privata non ammette prova contraria decorso un anno dal compimento dell'atto
398 La confessione è la dichiarazione che la parte fa della verità di fatti a sé sfavorevoli e favorevoli all'altra parte è la dichiarazione che la parte fa della verità di fatti a sé favorevoli e sfavorevoli all'altra parte è la dichiarazione che la parte fa della verità di fatti a sfavorevoli a terzi e favorevoli all'altra parte è la dichiarazione che un terzo fa della verità di fatti favorevoli a entrambe le parti di un rapporto giuridico bilaterale
399 Le associazioni e le fondazioni si costituiscono con atto pubblico con scrittura privata con scrittura privata e atto pubblico con sentenza del giudice
400 Il titolare di un diritto reale è sempre possessore di buona fede è possessore di buona fede secondo le circostanze non è mai possessore di buona fede non è possessore di buona fede decorsi cinque anni dall'acquisto
401 Tra più acquirenti di un bene mobile da una stessa persona prevale prevale quello tra essi che ne ha acquistato il possesso in buona fede anche se il titolo è di data posteriore prevale quello tra essi che ne ha acquistato il possesso in buona fede a condizione che il titolo sia di data anteriore prevale quello tra essi che ha il titolo di data anteriore, irrilevante essendo il possesso prevale quello tra essi che ne ha acquistato il possesso, anche in mala fede, se il titolo è di data anteriore
402 Si designa obbligazione naturale qualunque dovere morale o sociale in ragione del quale un soggetto effettua una prestazione in favore di un altro in assenza di un vincolo giuridico l'obbligazione che incombe su determinati operatori economici in virtù di eccezionali calamità naturali il diritto di godere dei frutti della cosa l'obbligazione di corrispondere gli alimenti ai soggetti individuati dall'art.433 del codice civile
403 Secondo l'indicazione fornita dall'art.1173 del codice civile le obbligazioni possono sorgere da contratto, fatto illecito, ogni altro atto o fatto idoneo a produrle secondo l'ordinamento giuridico solo da contratto da contratto e da ogni atto o fatto idoneo a produrle secondo l'ordinamento giuridico escluso il fatto illecito da ogni atto o fatto idoneo a produrle secondo l'ordinamento giuridico escluso il contratto
404 Può il debitore imputare il pagamento al capitale piuttosto che agli interessi? Si, con il consenso del creditore Si, sempre Si, decorsi cinque anni dal sorgere dell'obbligazione Si, se in buona fede
405 Risponde delle conseguenze del fatto dannoso chi non aveva la capacità d'intendere o di volere al momento in cui lo ha commesso? No, a meno che lo stato d'incapacità non derivi da sua colpa No, mai Si, sempre Si, quando il danno è patrimoniale
406 La separazione di fatto tra i coniugi fa cessare automaticamente la comunione legale? No, occorre la separazione legale Si, dopo cinque anni dalla cessazione della convivenza No, devono decorrere almeno sei mesi dalla cessazione della convivenza Si, sempre
407 Secondo l'art.1394 del codice civile, quale soggetto è legittimato a chiedere l'annullamento del contratto concluso dal rappresentante in conflitto d'interessi con il rappresentanto? Il rappresentato, se il conflitto era conosciuto o conoscibile dal terzo Il rappresentante, se il conflitto era conosciuto o conoscibile dal terzo La controparte anche se il conflitto era da lei conosciuto L'avente causa della controparte che non era a conoscenza del conflitto
408 Sono opponibili ai terzi le modificazioni e la revoca della procura? Si, purché portate a conoscenza dei terzi con mezzi idonei Si, ma solo in relazione ai negozi a titolo gratuito No, mai No, tranne che siano fatte per scrittura privata di data anteriore alla conclusione del contratto
409 Secondo l'art.1024 del codice civile, si possono dare in locazione i diritti di uso e abitazione? No, mai Si, sempre No, tranne che per beni il cui valore non eccede cinquemila euro Si, quando i frutti naturali della cosa sono stati separati
410 Gli atti di disposizione del proprio corpo sono vietati quando cagionano una diminuzione permanente dell'integrità fisica sono sempre consentiti sono sempre vietati sono consentiti quando effettuati gratuitamente, anche quando cagionano una diminuzione permanente dell'integrità fisica
411 Secondo la classificazione contenuta nel D.Lgs 30.06.2003, n.196, i dati personali idonei a rivelare le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere sono dati sensibili dati giudiziari dati comuni dati identificativi
412 Il D.Lgs 30.06.2003, n.196 garantisce che il trattamento dei dati personali si svolga nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali contiene il regolamento attuativo del diritto di accesso agli atti detenuti dalle pubbliche amministrazioni istituisce la Commissione per l'accesso agli atti amministrativi reca il testo unico delle norme che disciplinano i rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni
413 Secondo la definizione del D.Lgs 30.06.2003, n.196, per diffusione dei dati personali s'intende il dare conoscenza dei dati personali a soggetti indeterminati, in qualunque forma, anche mediante la loro messa a disposizione o comunicazione il dare conoscenza dei dati personali a uno o più soggetti determinati diversi dall'interessato il dare conoscenza dei dati personali a uno o più soggetti determinati diversi dall'interessato, dal rappresentante del titolare nel territorio dello Stato il dare conoscenza dei dati personali a uno o più soggetti determinati diversi dall'interessato, dal rappresentante del titolare nel territorio dello Stato, dal responsabile e dagli incaricati, in qualunque forma, anche mediante la loro messa a disposizione
414 Per interessato il D.Lgs 30.06.2003 n.196 intende la persona fisica, la persona giuridica, l'ente o l'associazione cui si riferiscono i dati personali la sola persona fisica cui si riferiscono i dati personali la persona fisica e la persona giuridica cui si riferiscono i dati personali ad eccezione delle associazioni la persona fisica maggiorenne, la persona giuridica, l'ente o l'associazione cui si riferiscono i dati personali
415 Secondo il D.Lgs 30.06.2003 n.196, l'utilizzo di dati personali da parte delle pubbliche amministrazioni costituisce trattamento di dati personali attività amministrativa, assoggettata all'applicazione del D.Lgs 30.06.2003, n.196 solo quando coinvolge l'esercizio di poteri discrezionali trattamento di dati personali solo quando ha per oggetto dati sensibili o giudiziari attività vincolata e quindi non assoggettata all'applicazione del D.Lgs 30.06.2003 n.196
416 Per incaricato il D.Lgs 30.06.2003 n.196 intende la persona fisica autorizzata a compiere operazioni di trattamento dal titolare o dal responsabile la persona fisica o la persona giuridica autorizzate a compiere operazioni di trattamento dal titolare la persona fisica o la persona giuridica autorizzate a compiere operazioni di trattamento dal responsabile la persona fisica o la persona giuridica autorizzate a compiere operazioni di trattamento dal titolare o dal responsabile
417 Le informazioni riguardanti le cause di lavoro dei dipendenti sono dati giudiziari? No, mai Si, sempre No, tranne quando riguardano controversie in atto Si, quando riguardano controversie definite con sentenza irrevocabile
418 Possono essere utilizzati dati personali raccolti in violazione delle disposizioni del D.Lgs 30.06.2003 n.196? No, mai Si, sempre No,tranne quando si tratta di attività urgente Si, ma solo dalle amministrazioni dello Stato per fini istituzionali
419 Qual è il titolo che legittima il trattamento dei dati personali da parte dei soggetti pubblici? Lo svolgimento di funzioni istituzionali Il consenso dell'interessato Alternativamente, il consenso dell'interessato o lo svolgimento di funzioni istituzionali Il consenso dell'interessato e lo svolgimento di funzioni istituzionali
420 Di regola, il trattamento di dati personali da parte degli enti pubblici economici è ammesso solo con il consenso espresso dell'interessato con il consenso, espresso o presunto, dell'interessato Alternativamente, con il consenso dell'interessato o per lo svolgimento di funzioni istituzionali senza il consenso dell'interessato, ma dopo l'informativa
421 L'interessato ha diritto di ottenere l'aggiornamento dei dati personali? Si, sempre Si, solo per scopi storici, statistici o scientifici Si, purché vi sia la preventiva autorizzazione del responsabile Si, purché vi sia la preventiva autorizzazione del del titolare e del responsabile
422 Come si esercitano i diritti dell'interessato previsti dall'art.7 del D.Lgs 30.06.2003 n.196? Con richiesta rivolta senza formalità al titolare o al responsabile Con richiesta in carta bollata al titolare Con richiesta in carta bollata rivolta o al titolare o al responsabile Con richiesta rivolta senza formalità all'incaricato del trattamento
423 Il D.M. 7.12.2006 n.305 identifica i dati sensibili e giudiziari trattati e le relative operazioni effettuate dal Ministero dell'Istruzione pone il regolamento che disciplina il diritto di accesso agli atti amministrativi detenuti dalle istituzioni scolastiche disciplina gli acquisti di beni e servizi da parte delle istituzioni scolastiche disciplina il funzionamento dell'Autorità Garante di cui alla legge 31.12.1996 n.675
424 I certificati medici che gli alunni consegnano al docente per essere riammessi alle lezioni dopo un'assenza devono essere raccolti in un luogo che ne consenta la conservazione separata da altri dati personali possono essere raccolti e conservati nel registro di classe devono essere raccolti e conservati nel registro di classe devono essere raccolti e conservati presso l'abitazione del docente o di un suo prossimo congiunto
425 E' legittimo il trattamento di dati personali da parte di una P.A. al di fuori dello svolgimento di una propria funzione istituzionale? No, mai No, senza il consenso dell'interessato Si, purché vi sia la ratifica successiva dell'interessato Si, solo per ragioni di economicità dell'azione amministrativa
426 Ai sensi dell'art.20 del D.Lgs 30.06.2003 n.196 il trattamento di dati sensibili da parte di un soggetto pubblico è consentito solo se autorizzato da espressa disposizione di legge nella quale sono specificati i tipi di dati che possono essere trattati e di operazioni eseguibili e le finalità di rilevante interesse pubblico perseguite solo se autorizzato espressamente dall'interessato e una disposizione di legge lo consenta solo se l'interessato è stato preventivamente informato e ha prestato consenso espresso all'intero trattamento quando l'ente deve svolgere la propria funzione istituzionale, anche in assenza di una copertura legislativa
427 Il consenso al trattamento dei dati sensibili a norma dell'art.23 del D.Lgs 30.06.2003 n.196 deve essere manifestato in forma scritta può essere reso anche in forma orale può presumersi per fatti concludenti non è mai necessario
428 Secondo quanto previsto dall'art.16 del D.Lgs 30.06.2003, n.196,in caso di cessazione di un trattamento i dati sono distrutti conservati per dieci anni dal titolare del trattamento per qualunque finalità conservati per cinque anni dal titolare del trattamento che ne diviene proprietario trasmessi al Garante
429 Chiunque cagiona ad altri danno per effetto del trattamento di dati personali è tenuto al risarcimento ai sensi dell'art.2050 del codice civile è sempre tenuto al risarcimento senza possibilità di prova liberatoria è tenuto al risarcimento in solido con l'interessato è tenuto a corrispondere all'interessato solo un'indennizzo nei limiti dell'arricchimento a norma dell'art.2041 del codice civile
430 L'informativa di cui all'art.13 del D.Lgs 30.06.2003, n.196 deve indicare la natura obbligatoria o facoltativa del conferimento dei dati non deve mai indicare la natura obbligatoria o facoltativa del conferimento dei dati deve indicare la natura obbligatoria o facoltativa del conferimento dei dati solo quando l'interessato lo abbia preventivamente richiesto deve indicare la natura obbligatoria o facoltativa solo del conferimento dei dati giudiziari
431 I diritti dell'interessato previsti dall'art.7 del D.Lgs 30.06.2003 n.196 possono essere fatti valere, alternativamente, dinanzi all'autorità giudiziaria o con ricorso al Garante possono essere fatti valere solo con ricorso al Garante possono essere fatti valere solo con ricorso all'Autorità Giudiziaria possono essere fatti valere, simultaneamente e cumulativamente, dinanzi all'autorità giudiziaria e con ricorso al Garante
432 Le controversie che riguardano l'applicazione delle disposizioni del D.Lgs 30.06.2003 n.196 sono attribuite all'Autorità Giudiziaria Ordinaria sono attribuite all'Autorità Giudiziaria Amministrativa sono attribuite alla Corte dei Conti sono attribuite al Garante del Contribuente
433 L'interessato ha diritto di conoscere l'origine dei dati personali oggetto di trattamento? Si, sempre No, mai Dipende dalla natura dei dati Solo quando il titolare del trattamento vi consenta
434 Ai sensi dell'art.4 del D.Lgs 30.06.2003 n.196 cosa s'intende per blocco del trattamento? La conservazione di dati personali con sospensione temporanea di ogni altra operazione del trattamento La distruzione immediata dei dati personali raccolti L'autorizzazione all'ulteriore raccolta di dati personali L'autorizzazione all'immediata cessione a terzi dei dati personali raccolti
435 L'esercizio dei diritti dell'interessato di cui all'art.7 del D.Lgs 30.06.2003 n.196 può essere delegato a persone fisiche, enti, associazioni o organismi non ammette delega può essere delegato solo a persone fisiche può essere delegato solo a parenti o affini
436 Possono un lavoratore autonomo o un collaboratore esterno essere nominati incaricati del trattamento? Si, purché operino sotto la diretta autorità del titolare o del responsabile Si, purché possano impartire direttive al responsabile o al titolare Si, senza alcun vincolo giuridico Si, purché l'interessato vi acconsenta
437 Secondo l'art.11 del D.Lgs 30.06.2003, n.196 i dati personali devono essere: non eccedenti le finalità per le quali sono raccolti o trattati e conservati in forma che consenta l'identificazione dell'interessato per un tempo non superiore a quello necessario agli scopi per cui essi sono stati raccolti o successivamente trattati preferibilmente eccedenti le finalità per le quali sono raccolti o trattati e conservati in forma tale da consentire in ogni tempo l'identificazione dell'interessato così da assicurare il buon andamento del servizio pubblico raccolti per gli scopi, anche non preventivamente stabiliti, del titolare e conservati in forma che consenta l'identificazione dell'interessato per almeno dieci anni dopo la fine del trattamento non hanno vincolo di scopo e sono conservati in modo da renderli accessibili a tutti i soggetti pubblici, anche economici, senza limiti di ordine temporale
438 Quali dati personali non si possono utilizzare all'interno di test psico -attitudinali volti a definire il profilo o la personalità dell'interessato? I dati sensibili e i dati giudiziari I dati personali comuni I dati anonimi I dati identificativi
439 Quali misure di sicurezza prescrive l'art.31 del D.Lgs 30.06.2003 n.196 per i dati personali? I dati personali sono custoditi e controllati in modo da ridurre al minimo i rischi di distruzione o perdita, anche accidentale, dei dati stessi, di accesso non autorizzato o di trattamento non consentito o non conforme alle finalità della raccolta. I dati personali sono custoditi e controllati in modo da consentirne la consultazione da parte di chiunque vi abbia interesse, tenuto conto della natura dei dati e delle specifiche caratteristiche del trattamento I dati personali comuni non necessitano di custodia o controllo, mentre i dati sensibili sono custoditi in modo da consentirne la consultazione da parte di chiunque ne faccia richiesta, tenuto conto delle specifiche caratteristiche del trattamento, riducendo, ove possibile, i rischi di perdita, anche accidentale, dei dati stessi I dati personali comuni non necessitano di custodia o controllo, mentre i dati sensibili e giudiziari sono custoditi in modo da consentirne la consultazione da parte di chiunque ne faccia richiesta, tenuto conto delle specifiche caratteristiche del trattamento, riducendo, ove possibile, i rischi di perdita, anche accidentale, dei dati stessi
440 Quanti giorni deve attendere il titolare per iniziare il trattamento dopo aver effettuato la comunicazione al Garante ai sensi dell'art.39 del D.Lgs 30.06.2003, n.196? Quarantacinque, salva diversa determinazione anche successiva del Garante Trenta, salva diversa determinazione anche successiva del Garante Sessanta, salva diversa determinazione anche successiva del Garante Novanta, salva diversa determinazione anche successiva del Garante
441 Al fine di agevolare l'orientamento, la formazione e l'inserimento professionale,le scuole e gli istituti scolastici di istruzione secondaria possono su richiesta degli interessati, comunicare o diffondere, anche a privati, dati relativi agli esiti scolastici, intermedi e finali, degli studenti e altri dati personali diversi da quelli sensibili o giudiziari, pertinenti in relazione alle predette finalità e indicati nell'informativa comunicare o diffondere i dati personali degli studenti, anche sensibili, senza necessità di richiesta degli interessati e per scopi eccedenti le predette finalità, purché nell'interesse esclusivo degli interessati stessi comunicare, anche a privati e per via telematica, i dati personali degli alunni, anche sensibili e giudiziari, senza necessità di richiesta degli interessati diffondere, anche per via telematica,i dati sensibili, giudiziari e sanitari degli studenti, nonché i dati relativi agli esiti scolastici, diversi da quelli intermedi, indicati nell'informativa
442 A livello di istituzione scolastica il titolare del trattamento è l'istituzione scolastica medesima rappresentata dal dirigente scolastico il Ministero dell'Istruzione rappresentato dal ministro l'Ufficio Scolastico Regionale rappresentato dal direttore regionale l'istituzione scolastica medesima rappresentata dal direttore dei servizi generali e amministrativi
443 Per i soggetti pubblici, la funzione istituzionale è sempre da sola sufficiente a legittimare la comunicazione dei dati comuni ad altro soggetto pubblico? No, quando la comunicazione non sia prevista da una norma di legge o di regolamento, essa può avvenire quando sia comunque necessaria per lo svolgimento delle funzioni istituzionali e dopo almeno 45 giorni dalla comunicazione al Garante Si, sempre, anche in assenza di una norma di legge o di regolamento che preveda tale comunicazione No, quando la comunicazione non sia prevista da una norma di legge o di regolamento, la comunicazione può avvenire dopo l'acquisizione del consenso dell'interessato e almeno trenta giorni dalla comunicazione al Garante Si, previa intesa degli organi di indirizzo politico, sentiti gli organi di controllo interno delle amministrazioni interessate e dopo almeno novanta giorni dalla comunicazione al Garante
444 Il Garante per la protezione dei dati personali è un'autorità amministrativa indipendente, a struttura collegiale, che opera in piena autonomia e indipendenza di giudizio e di valutazione un organo monocratico del dipartimento della funzione pubblica, alle dirette dipendenze della presidenza del consiglio dei ministri un'autorità amministrativa indipendente monocratica, che opera in piena autonomia e indipendenza di giudizio e di valutazione un organo collegiale del ministero dello sviluppo economico, dotato di autonomia organizzativa e finanziaria
445 Ai sensi dell'art.21 del D.Lgs 30.06.2003 n.196 il trattamento di dati giudiziari da parte dei soggetti pubblici è consentito solo se autorizzato da espressa disposizione di legge o provvedimento del Garante che specifichino le finalità di rilevante interesse pubblico, i tipi di dati e le operazioni eseguibili solo se autorizzato da disposizione regolamentare o circolare dell'organo di vertice dell'amministrazione che specifichino le i tipi di dati e le operazioni eseguibili solo se finalizzato allo svolgimento di funzioni pubbliche dell'ente titolare del trattamento o di altro soggetto pubblico solo se consentito espressamente dall'interessato, anche mediante procura rilasciata a persona di fiducia, dopo l'informativa di cui all'art.13 del D.Lgs 30.06.2003, n.196
446 Le notizie concernenti lo svolgimento delle prestazioni di un addetto alla pubblica funzione e la relativa valutazione non sono oggetto di protezione della riservatezza personale sono sempre oggetto di protezione della riservatezza personale sono oggetto della protezione personale solo con riferimento a quelle specificamente individuate con provvedimento del ministro della pubblica amministrazione e innovazione sono oggetto di protezione della riservatezza personale quando finalizzate allo svolgimento di funzioni istituzionali
447 La raccolta di dati personali senza l'ausilio di strumenti elettronici rientra nella definizione di trattamento ai sensi dell'art.4 del D.Lgs 30.06.2003 n.196 non rientra mai nella definizione di trattamento ai sensi dell'art.4 del D.Lgs 30.06.2003 n.196 rientra nella definizione di trattamento ai sensi dell'art.4 del D.Lgs 30.06.2003 n.196 solo se i dati destinati a essere registrati in una banca dati elettronica non rientra nella definizione di trattamento ai sensi dell'art.4 del D.Lgs 30.06.2003 n.196 solo quando finalizzata allo svolgimento di funzioni istituzionali
448 Il diritto di accesso ai dati personali previsto dall'art.7 del D.Lgs 30.06.2003 n.196 spetta esclusivamente all'interessato rispetto ai propri dati e gli consente di chiedere al titolare o al responsabile del trattamento se e quali dati che lo riguardano siano trattati spetta a chiunque vi abbia interesse per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti di rango almeno equipollente spetta all'interessato rispetto ai dati propri e altrui e gli consente di chiedere al titolare o al responsabile del trattamento se e quali dati siano trattati si esercita nei modi e nei limiti previsti dagli artt.22 e seguenti della legge 7 agosto 1990 n.241
449 Il responsabile del trattamento secondo la definizione dell'art.4 del D.Lgs 30.06.2003 n.196 è il soggetto preposto dal titolare al trattamento di dati personali valuta ai fini istruttori le condizioni di ammissibilità, i requisiti di legittimazione e i presupposti che siano rilevanti ai fini dell'adozione del provvedimento è il dipendente cui si riferiscono i dati personali oggetto di trattamento adotta, ove ne abbia competenza, il provvedimento finale, ovvero trasmette gli atti all'organo competente
450 Ai sensi dell'art.7 del D.Lgs 30.06.2003 n.196 l'interessato ha diritto di ottenere l'indicazione dei soggetti o delle categorie di soggetti ai quali i suoi dati personali possono essere comunicati prendere visione e di estrarre copia dei documenti amministrativi proporre motivata opposizione, anche per via telematica, alle richieste di accesso presentate da terzi ottenere l'indicazione dei soggetti o delle categorie ai quali i suoi dati personali possono essere comunicati salvo che si tratti di dati sensibili
451 Ai sensi dell'art. 7, c. 6, d. lgs. n. 165/2001, le pubbliche amministrazioni possono conferire incarichi individuali ad esperti di particolare e comprovata competenza: per esigenze cui non possano far fronte con personale in servizio ed in presenza di specifici presupposti di legittimità elencati nel medesimo comma per qualsivoglia esigenza purché comportante un compenso inferiore a € 5.000,00 annui solo per esigenze eccezionali per esigenze cui possano far fronte con il personale in servizio ma a condizione che siano rispettati alcuni presupposti di legittimità elencati nel medesimo comma
452 Il ricorso a contratti di collaborazione coordinata e continuativa per lo svolgimento di funzioni ordinarie: è causa di responsabilità amministrativa per il dirigente che ha stipulato i contratti è causa di responsabilità penale per il dirigente che ha stipulato i contratti non dà luogo ad alcune forma di responsabilità per il dirigente che stipulato i contratti è causa di responsabilità civile per il dirigente che ha stipulato i contratti
453 Ai sensi dell'art. 7, comma 2, d. lgs. 165/2001, le amministrazioni pubbliche garantiscono: la libertà di insegnamento e l'autonomia professionale nello svolgimento dell'attività didattica, scientifica e di ricerca la piena libertà di pensiero nello svolgimento dell'attività didattica l'autonomia professionale nello svolgimento dell'attività di insegnamento la più ampia libertà di insegnamento e di pensiero
454 Ai sensi dell'art. 53, c. 14, d. lgs. n. 165/2001, l'amministrazione: deve comunicare semestralmente al Dipartimento della funzione pubblica l'elenco dei collaboratori esterni e dei soggetti cui sono stati affidati incarichi di consulenza, con l'indicazione della ragione dell'incarico e dell'ammontare dei compensi corrisposti deve comunicare semestralmente all'ARAN l'elenco dei collaboratori esterni e dei soggetti cui sono stati affidati incarichi di consulenza, con l'indicazione della ragione dell'incarico e dell'ammontare dei compensi corrisposti deve comunicare ogni anno all'ARAN l'elenco dei collaboratori esterni e dei soggetti cui sono stati affidati incarichi di consulenza con l'indicazione della sola ragione dell'incarico deve comunicare semestralmente al Dipartimento della Funzione pubblica l'elenco dei collaboratori esterni e dei soggetti cui sono stati affidati incarichi di consulenza con l'indicazione del solo ammontare dei compensi
455 Ai sensi dell'art. 53, c. 14, d. lgs. n. 165/2001, l'amministrazione: deve comunicare ogni anno al Dipartimento della funzione pubblica i compensi percepiti dai propri dipendenti anche per incarichi relativi a compiti e doveri di ufficio deve comunicare semestralmente al Dipartimento della funzione pubblica i compensi percepiti dai propri dipendenti anche per incarichi relativi a compiti e doveri di ufficio deve comunicare ogni anno al Dipartimento della funzione pubblica i compensi percepiti dai propri dipendenti solo per incarichi che non rientrano nei compiti e doveri d'ufficio deve comunicare semestralmente all'ARAN i compensi percepiti dai propri dipendenti solo per incarichi che non rientrano nei compiti e doveri di ufficio
456 Ai sensi dell'art. 53, c. 7, d. lgs. n. 165/2001, il dipendente pubblico non può svolgere incarichi esterni: se non ha ottenuto l'autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza a meno che l'incarico sia del tutto gratuito in nessun caso se non ha ottenuto l'autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza e a condizione che non sia previsto alcun compenso
457 Ai sensi dell'art. 53, c. 8, d.lgs. n. 165/2001, le pubbliche amministrazioni non possono conferire un incarico a un dipendente di altra amministrazione pubblica: se questi non ha ottenuto l'autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza a meno che l'incarico sia del tutto gratuito in nessun caso se questi non ha ottenuto l'autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza e a condizione che non sia previsto alcun compenso a carico dell'amministrazione conferente
458 Ai sensi dell'art. 53, c. 6, d. lgs. n. 165/2001, può un dipendente pubblico accettare un incarico retribuito, conferito da altra amministrazione, per attività di formazione diretta a dipendenti della pubblica amministrazione? sì e non vi è necessità di alcuna autorizzazione da parte dell'amministrazione di appartenenza sì ma vi è necessità della previa autorizzazione da parte dell'amministrazione di appartenenza no in quanto trattasi di incarico retribuito sì purché il compenso sia inferiore ad € 5.000,00
459 Per il raggiungimento dei propri fini produttivi le pubbliche amministrazioni: possono fare ricorso al lavoro autonomo solo nei casi espressamente previsti dalla legge possono fare ricorso al lavoro autonomo senza alcun vincolo al pari del privato datore di lavoro non possono in alcun caso fare ricorso al lavoro autonomo non possono fare ricorso al lavoro autonomo se non previa autorizzazione del ministro competente
460 Nelle collaborazioni coordinate e continuative il committente può: impartire sommariamente istruzioni e indicare i criteri di massima per l'esecuzione della prestazione controllare con continuità l'attività del collaboratore impartendo ogni ordine necessario per l'esecuzione della prestazione e la disciplina del lavoro adottare provvedimenti disciplinari in caso di inottemperanza alle proprie direttive da parte del collaboratore richiedere il rispetto di un orario di lavoro e richiedere la giustificazione per assenze e ritardi
461 In base all'art. 35, d. lgs. n. 165/2001, l'assunzione nelle amministrazioni pubbliche avviene con contratto individuale di lavoro: tramite procedure selettive, conformi ai principi del comma 3 dello stesso articolo, volte all'accertamento della professionalità richiesta, che garantiscano in misura adeguata l'accesso dall'esterno; mediante avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi della legislazione vigente per le qualifiche e profili per i quali è richiesto il solo requisito della scuola dell'obbligo solo tramite procedure selettive, conformi ai principi del comma 3 dello stesso articolo, volte all'accertamento della professionalità richiesta, che garantiscano in misura adeguata l'accesso dall'esterno tramite procedure selettive, conformi ai principi del comma 3 dello stesso articolo, volte all'accertamento della professionalità richiesta, che garantiscano in misura adeguata l'accesso dall'esterno mediante scelta diretta per le qualifiche e profili per i quali è richiesto il solo requisito della scuola dell'obbligo sempre e solo tramite procedure selettive, non essendo prevista alcuna ipotesi di avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento
462 Ai sensi dell'art. 36, d. lgs. n. 165/2001, la violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori, da parte di una pubblica amministrazione: non può comportare in ogni caso la costituzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, ferma restando ogni responsabilità e sanzione e il diritto del lavoratore al risarcimento del danno derivante dalla prestazione di lavoro in violazione di disposizioni imperative determina la costituzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, su istanza presentata ad essa dall'interessato, oltre al diritto del lavoratore al risarcimento del danno derivante dalla prestazione di lavoro in violazione di disposizioni imperative determina la costituzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato su istanza presentata ad essa dall'interessato, solo nel caso di contratto a progetto non può comportare in ogni caso la costituzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato né il diritto del lavoratore al risarcimento del danno derivante dalla prestazione di lavoro in violazione di disposizioni imperative
463 Ai sensi dell'art. 63, c. 1, d. lgs. n. 165/2001, sono devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro: tutte le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, ad eccezione di quelle di cui al c. 4 del medesimo articolo tutte le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni solo le controversie in materia di contrattazione collettiva nel settore pubblico solo le controversie relative all'utilizzo di contratti di lavoro flessibile
464 Le pubbliche amministrazioni possono avvalersi di forme contrattuali flessibili di assunzione e di impiego del personale previste dal codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro nell'impresa? sì ma solo per rispondere ad esigenze temporanee ed eccezionali e nel rispetto delle procedure di reclutamento vigenti sì anche per far fronte alle esigenze connesse con il proprio fabbisogno ordinario purché nel rispetto delle procedure di reclutamento vigenti mai in quanto possono assumere esclusivamente con contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato sì in casi eccezionali e senza il rispetto delle procedure di reclutamento vigenti.
465 Ai sensi dell'art. 2, c. 3, d. lgs. n. 165/2001, nel lavoro pubblico l'attribuzione di trattamenti economici può avvenire: esclusivamente mediante contratti collettivi o, alle condizioni previste, mediante contratti individuali secondo i criteri e nella misura fissata dalla legge ai sensi dell'art. 36 della Costituzione. secondo le determinazioni adottate da ciascuna amministrazione con propri regolamenti mediante contratti individuali che possono anche derogare alle previsioni dei contratti collettivi
466 Ai sensi dell'art. 52, d.lgs. n. 165/2001, l'esercizio di fatto di mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza: non ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore o dell'assegnazione di incarichi di direzione ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore, ma non ai fini dell'assegnazione di incarichi di direzione ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore e dell'assegnazione di incarichi di direzione ha effetto ai fini dell'assegnazione di incarichi di direzione ma non ai fini dell'inquadramento del lavoratore
467 A norma dell'art. 2103 c.c., l'assegnazione di mansioni superiori ad un proprio dipendente da parte di un datore di lavoro privato diviene definitiva: ove la medesima non abbia avuto luogo per sostituzione del lavoratore assente con diritto alla conservazione del posto, dopo un periodo fissato dai contratti collettivi, e comunque non superiore a tre mesi dopo un periodo di tre mesi o quello superiore previsto dai contratti collettivi dopo un periodo fissato dai contratti collettivi, e comunque superiore a sei mesi anche nel caso ove la medesima abbia avuto luogo per sostituzione del lavoratore assente con diritto alla conservazione del posto ed indipendentemente dal periodo di tempo di effettivo svolgimento
468 Ai sensi dell'art. 52, c. 2, lett. a), d.lgs. n. 165/2001, il prestatore di lavoro pubblico, per obiettive esigenze di servizio, può essere adibito a mansioni superiori, nel caso di vacanza di posto in organico: per non più di sei mesi, prorogabili fino a dodici qualora siano state avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti per non più di sei mesi, prorogabili a dodici per esigenze eccezionali per non più di tre mesi, prorogabili a sei qualora siano state avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti per non più di tre mesi, prorogabili a sei per esigenze eccezionali
469 Ai sensi dell'art. 52, c. 2, lett. b), d.lgs. n. 165/2001, il prestatore di lavoro pubblico, per obiettive esigenze di servizio, può essere adibito a mansioni superiori nel caso di sostituzione di altro dipendente assente con diritto alla conservazione del posto, per la durata dell'assenza: con esclusione dell'assenza per ferie con esclusione dell'assenza per congedo di maternità con esclusione dell'assenza per grave infortunio con esclusione dell'assenza per malattia
470 Ai sensi dell'art. 52, c. 3, d.lgs. n. 165/2001, nel lavoro pubblico si considera svolgimento di mansioni superiori: l'attribuzione in modo prevalente, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale, dei compiti propri di dette mansioni. l'attribuzione in modo prevalente, esclusivamente sotto il profilo qualitativo, dei compiti propri di dette mansioni. l'attribuzione in modo prevalente, esclusivamente sotto il profilo temporale, dei compiti propri di dette mansioni l'attribuzione in modo prevalente, sia sotto il profilo quantitativo che qualitativo, dei compiti propri di dette mansioni
471 Ai sensi dell'art. 52, c. 4, d. lgs. n. 165/2001, il prestatore di lavoro pubblico che sia legittimamente adibito a mansioni superiori: ha diritto al trattamento previsto per la qualifica superiore per il periodo di effettiva prestazione. ha diritto ad una maggiorazione pari al 20 % del trattamento economico in godimento, per il periodo di effettiva prestazione ha diritto ad una indennità stabilita dai contratti collettivi, per il periodo di effettiva prestazione ha diritto ad una maggiorazione pari al 50% del trattamento economico in godimento, per il periodo di effettiva prestazione.
472 Il trasferimento del prestatore di lavoro può essere disposto dal datore di lavoro privato, ai sensi dell'art. 2103 c.c.: per comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive sempre per motivi disciplinari solo in caso di ristrutturazione aziendale
473 A norma dell'art. 22 della legge n. 300/1970, il trasferimento del dirigente sindacale può essere disposto: solo previo nulla osta delle associazioni sindacali di appartenenza solo con il consenso del lavoratore solo con il consenso dei lavoratori iscritti al sindacato purché con un preavviso di tre mesi
474 La legge 20 maggio 1970 n. 300 (Statuto dei Lavoratori) si applica: anche alle pubbliche amministrazioni a prescindere dal numero di dipendenti solo ai datori di lavoro privati con più di quindici dipendenti nella singola unità produttiva ai datori di lavoro privati e pubblici che occupino più di dieci dipendenti nella singola unità produttiva anche alle pubbliche amministrazioni che occupino più di quindici dipendenti nella singola unità produttiva
475 Ai sensi dell'art. 5 della legge n. 53/2000, per "congedo per la formazione" si intende quello finalizzato: al completamento della scuola dell'obbligo, al conseguimento del titolo di studio di secondo grado, del diploma universitario o di laurea, alla partecipazione ad attività formative diverse da quelle poste in essere o finanziate dal datore di lavoro solo al completamento della scuola dell'obbligo solo al completamento della scuola dell'obbligo o al conseguimento del titolo di studio di secondo grado solo alla partecipazione ad attività formative diverse da quelle poste in essere o finanziate dal datore di lavoro
476 A norma dell'art. 2, lett. e), d. lgs. n. 151/2001 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità) per lavoratrice o lavoratore si intendono, salvo che non sia altrimenti specificato: i dipendenti, compresi quelli con contratto di apprendistato, di amministrazioni pubbliche, di privati datori di lavoro nonché i soci lavoratori di cooperative i dipendenti, compresi quelli con contratto di apprendistato, di privati datori di lavoro nonché i soci lavoratori di cooperative solo i dipendenti di amministrazioni pubbliche e di privati datori di lavoro i dipendenti i amministrazioni pubbliche, di privati datori di lavoro nonché i soci lavoratori di cooperative, ad eccezione di quelli con contratto di apprendistato
477 A norma dell'art. 16, d. lgs. n. 151/2001 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità), salvo quanto previsto dall'art. 20, è vietato adibire al lavoro le donne: durante i due mesi precedenti la data presunta del parto; ove il parto avvenga oltre tale data, nel periodo tra la data presunta e la data effettiva del parto;durante i tre mesi dopo il parto;durante gli ulteriori giorni non goduti prima del parto, qualora avvenga in data anticipata rispetto a quella presunta durante i tre mesi precedenti la data del parto;durante i due mesi dopo il parto durante i due mesi precedenti la data presunta del parto; durante i tre mesi dopo il parto; durante gli ulteriori giorni non goduti prima del parto, qualora avvenga in data anticipata rispetto a quella presunta durante i tre mesi precedenti la data presunta del parto; ove il parto avvenga oltre tale data, nel periodo tra la data presunta e la data effettiva del parto;durante i due mesi dopo il parto ;durante gli ulteriori giorni non goduti prima del parto, qualora avvenga in data anticipata rispetto a quella presunta
478 A norma dell'art. 2, lett. b), d. lgs. n. 151/2001 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità) per "congedo di paternità" si intende: l'astensione obbligatoria dal lavoro del lavoratore, fruito in alternativa al congedo di maternità nei casi previsti dal medesimo Testo Unico l'astensione obbligatoria dal lavoro del lavoratore, fruito contemporaneamente al congedo di maternità nei casi previsti dal medesimo Testo Unico l'astensione facoltativa dal lavoro del lavoratore, fruito per il caso di malattia dei figli l'astensione dal lavoro del lavoratore, fruita dopo il parto contemporaneamente al congedo di maternità
479 A norma dell'art. 2, lett. c), d. lgs. n. 151/2001 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità) per "congedo parentale", si intende: l'astensione facoltativa della lavoratrice o del lavoratore, nei periodi consentiti dallo stesso Testo Unico l'astensione facoltativa della lavoratrice o del lavoratore per i soli casi di invalidità dei propri genitori l'astensione obbligatoria della lavoratrice o del lavoratore, nei periodi previsti dallo stesso Testo Unico l'astensione facoltativa della sola lavoratrice in caso invalidità o grave malattia del proprio figlio
480 Ai sensi dell'art. 20 d. lgs. N. 151/2001 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità) per flessibilità del congedo di maternità si intende: la facoltà per la lavoratrice, ferma restando la durata complessiva del congedo, di astenersi dal lavoro a partire dal mese precedente la data presunta del parto e nei quattro mesi successivi, a condizione che il medico specialista del SSN o con esso convenzionato e il medico competente ai fini della prevenzione e tutela della salute nei luoghi di lavoro attestino che tale opzione non arrechi pregiudizio alla salute della gestante e del nascituro. l'obbligo per la lavoratrice, ferma restando la durata complessiva del congedo, di astenersi dal lavoro a partire dal mese precedente la data presunta del parto e nei quattro mesi successivi, nel caso in cui il medico specialista del SSN o con esso convenzionato e il medico competente ai fini della prevenzione e tutela della salute nei luoghi di lavoro verifichino che non vi sono pregiudizi alla salute della gestante e del nascituro. la facoltà per la lavoratrice di astenersi dal lavoro a partire dalla settimana precedente la data presunta del parto e nei cinque mesi successivi al parto, a condizione che il medico specialista del SSN o con esso convenzionato e il medico competente ai fini della prevenzione e tutela della salute nei luoghi di lavoro attestino che tale opzione non arrechi pregiudizio alla salute della gestante e del nascituro. la facoltà per la lavoratrice, compatibilmente con le esigenze di servizio, di poter usufruire di un orario di lavoro ridotto a partire dai tre mesi precedenti la data presunta del parto.
481 A norma dell'art. 18, d. lgs.. n. 151/2001 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità), l'inosservanza delle disposizioni in materia di divieto di adibizione al lavoro delle donne in maternità nei periodi protetti: è punita con l'arresto fino a sei mesi. è punita con la reclusione fino a un anno è punita con una sanzione amministrativa non inferiore ad Euro 5.164,30 e non superiore ad euro 10.328,60. è punita con l'arresto fino a un anno e una sanzione amministrativa non inferiore ad Euro 5.164,30 e non superiore ad Euro 10.328,60
482 Ai sensi dell'art. 54, d. lgs. n. 165/2001, la definizione dei doveri che il pubblico dipendente è chiamato a rispettare nello svolgimento della sua prestazione è demandata: ad un codice di comportamento uniforme definito dal Dipartimento della funzione pubblica, sentite le confederazioni sindacali rappresentative ai sensi dell'art. 43 del mededimo d. lgs. nonché a specifici codici di comportamento per ogni singola amministrazione, contenenti eventuali integrazioni e specificazioni del codice uniforme esclusivamente ad un codice di comportamento uniforme definito dal Dipartimento della funzione pubblica, sentite le confederazioni sindacali rappresentative ai sensi dell'art. 43 del mededimo d. lgs. esclusivamente a codici di comportamento adottati, autonomamente per ogni singola amministrazione, dall'organo di vertice della amministrazione medesima, sentite le organizzazioni sindacali rapresentative ai sensi dell'art. 43 del medesimo d .lgs. ad un codice di comportamento uniforme definito dal Dipartimento della funzione pubblica, sentiti gli organi di veritice di ciascuna amministrazione nonché a specifici codici di comportamento per ogni singola amministrazione, solo nel caso in cui il codice uniforme, data la specificità dell'amministrazione, non sia concretamente applicabile
483 Ai sensi dell'art. 54, c. 2, d. lgs. n. 165/2001, il codice di comportamento per i pubblici dipendenti è reso noto mediante: pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale e consegna al dipendente all'atto dell'assunzione affissione in luogo accessibile a tutti i lavoratori consegna ai rappresentanti sindacali consegna al dipendente all'atto dell'assunzione
484 Sull'applicazione dei codici di comportamento di cui all'art. 54 d. lgs. N. 165/01 vigila: il dirigente responsabile di ciascuna struttura il Dipartimento della funzione pubblica le associazioni sindacali rappresentantive ai sensi dell'art. 43 del medesimo d. lgs. il responsabile dell'ufficio del personale di ciascuna struttura che riferisce al dirigente
485 Ai sensi dell'art. 7, c. 8, della legge n. 300/1970, il datore di lavoro non può tener conto ad alcun effetto di una sanzione inflitta al dipendente: una volta che siano decorsi 2 anni dalla sua applicazione una volta che sia decorso 1 anno dalla sua applicazione una volta che sia decorso 1 anno dalla sua applicazione, qualora la sanzione non sia stata più grave del rimprovero verbale una volta che siano decorsi 2 anni dalla sua applicazione e che nel medesimo periodo non sia stata inflitta alcun altra sanzione, anche di tipo diverso
486 Ai sensi dell'art. 55, c. 5, d. lgs. n. 165/2001, nel corso dell'audizione innanzi all'ufficio per i procedimenti disciplinari, il dipendente può farsi assistere: da un procuratore ovvero da un rappresentante dell'associazione sindacale cui aderisce o conferisce mandato solo da un rappresentante dell'associazione sindacale cui aderisce o conferisce mandato solo da un procuratore di sua fiducia da nessuno
487 Ai sensi dell'art. 55, c. 2, d. lgs. n. 165 del 2001, salvo quanto previsto dalle disposizioni contenute nel titolo IV del medesimo d. lgs., la tipologia delle infrazioni disciplinari e delle relative sanzioni: è definita dai contratti collettivi è definita da appositi regolamenti è definita dal codice di comportamento ex art. 54 del d. lgs. n. 165 del 2001 è definita dall'art. 7 Statuto dei Lavoratori
488 Ai sensi dell'art. 55, c. 2, del d. lgs. n. 165 del 2001, la pubblicazione sul sito istituzionale dell'amministrazione del codice disciplinare, recante l'indicazione delle infrazioni disciplinari e relative sanzioni: equivale a tutti gli effetti alla sua affissione all'ingresso della sede di lavoro non equivale alla sua affissione all'ingresso della sede di lavoro equivale alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale equivale alla sua affissione all'ingresso della sede di lavoro solo se copia del codice è consegnato al dipendente al momento dell'assunzione
489 Ai sensi dell'art. 2104 c.c., il prestatore di lavoro deve: usare la diligenza richiesta dalla natura della prestazione dovuta, dall'interesse dell'impresa e da quello superiore della produzione nazionale nonché osservare le disposizioni per l'esecuzione e per la disciplina del lavoro impartite dall'imprenditore svolgere la prestazione dovuta con la diligenza del buon padre di famiglia e osservare le disposizioni per l'esecuzione e per la disciplina del lavoro impartite dall'imprenditore svolgere la prestazione dovuta nell'interesse dell'impresa e di quello superiore della produzione nazionale nonché osservare le disposizioni per l'esecuzione e per la disciplina del lavoro impartite dall'imprenditore usare la diligenza richiesta dalla natura della prestazione dovuta, dall'interesse dell'impresa e da quello superiore della produzione nazionale nonché osservare le disposizioni generali impartite dall'imprenditore
490 Ai sensi dell'art. 2105 c.c., in cosa consiste l'obbligo di fedeltà del prestatore di lavoro? Nel divieto di trattare affari, per conto proprio o di terzi, in concorrenza con l'imprenditore nonché di divulgare notizie attinenti all'organizzazione e ai metodi di produzione dell'impresa, o farne uso in modo da poter arrecare ad essa pregiudizio. Nel dovere di prestare la propria attività lavorativa solo alle dipendenze dell'imprenditore e nel divieto di non concorrenza Nel dovere di rispettare le direttive impartite dall'imprenditore e nel divieto di trattare affari, per conto proprio o di terzi, in concorrenza con l'imprenditore nonché di divulgare notizie attinenti all'organizzazione e ai metodi di produzione dell'impresa, o farne uso in modo da poter arrecare ad essa pregiudizio. Nel dovere di prestare la propria attività lavorativa solo alle dipendenze dell'imprenditore e di rispettare le direttive impartite senza recare danno all'impresa o all'imprenditore
491 Ai sensi dell'art. 55 bis del d. lgs. n. 165 del 2001, la contestazione di addebito disciplinare al dipendente pubblico è effettuata: dal dirigente per le infrazioni per le quali è prevista l'irrogazione di sanzioni superiori al rimprovero verbale ed inferiori alla sospensione dal servizio con privazione della retribuzione per più di dieci giorni e dall'ufficio per i procedimenti disciplinari quando il responsabile della struttura non ha qualifica dirigenziale o comunque per le infrazioni punibili con sanzioni più gravi di quelle prima indicate sempre dal dirigente responsabile della struttura sempre dall'ufficio per i procedimenti disciplinari, istituito da ciascuna amministrazione, secondo il proprio ordinamento dal dirigente per le infrazioni per le quali è prevista l'irrogazione di sanzioni superiori al rimprovero verbale ed inferiori alla sospensione dal servizio con privazione della retribuzione per più di cinque giorni e dall'ufficio per i procedimenti disciplinari quando il responsabile della struttura non ha qualifica dirigenziale o comunque per le infrazioni punibili con sanzioni più gravi di quelle prima indicate
492 Ai sensi dell'art. 55 bis del d. lgs. n. 165 del 2001, il responsabile, con qualifica dirigenziale, della struttura in cui il dipendente lavora, anche in posizione di comando o di fuori ruolo, quando ha notizia di comportamenti punibili rientranti nella propria competenza: senza indugio e comunque non oltre venti giorni contesta per iscritto l'addebito al dipendente medesimo e lo convoca per il contraddittorio a sua difesa con un preavviso di almeno dieci giorni. non oltre sessanta giorni contesta per iscritto l'addebito al dipendente medesimo e lo convoca per il contraddittorio a sua difesa con un preavviso di almeno dieci giorni. senza indugio e comunque non oltre dieci giorni contesta per iscritto l'addebito al dipendente medesimo e lo convoca per il contraddittorio a sua difesa con un preavviso di almeno dieci giorni. senza indugio e comunque non oltre venti giorni contesta per iscritto l'addebito al dipendente medesimo e lo convoca per il contraddittorio a sua difesa con un preavviso di almeno sette giorni.
493 Ai sensi dell'art. 55 bis, c. 7 del d. lgs. n. 165 del 2001, Il lavoratore dipendente o il dirigente, appartenente alla stessa amministrazione pubblica dell'incolpato o ad una diversa, che, essendo a conoscenza per ragioni di ufficio o di servizio di informazioni rilevanti per un procedimento disciplinare in corso, rifiuta, senza giustificato motivo, la collaborazione richiesta dall'autorità disciplinare procedente ovvero rende dichiarazioni false o reticenti, è soggetto: all'applicazione, da parte dell'amministrazione di appartenenza, della sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione, commisurata alla gravità dell'illecito contestato al dipendente, fino ad un massimo di quindici giorni. all'applicazione, da parte dell'amministrazione di appartenenza, della sanzione del licenziamento disciplinare all'applicazione, da parte dell'amministrazione di appartenenza, della sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione, commisurata alla gravità dell'illecito contestato al dipendente, fino ad un massimo di tre mesi. all'applicazione, da parte dell'amministrazione di appartenenza, della sanzione disciplinare ritenuta più idonea in relazione e proporzione alla gravità dell'illecito contestato al dipendente.
494 Ai sensi dell'art. 55 bis, c. 9., del d. lgs. n. 165 del 2001, le dimissioni del dipendente come incidono sul procedimento disciplinare in corso? il procedimento disciplinare ha egualmente corso se per l'infrazione commessa è prevista la sanzione del licenziamento o se è stata disposta la sospensione cautelare dal servizio il procedimento disciplinare ha egualmente corso il procedimento disciplinare si interrompe e ogni atto eventualemente adottato decade il procedimento ha egualmente corso solo se per l'infrazione commessa è prevista la sanzione del licenziamento senza preavviso
495 Ai sensi dell'art. 55 quater del d. lgs. n. 165 del 2001, si applica comunque la sanzione disciplinare del licenziamento in caso di: assenza priva di valida giustificazione per un numero di giorni, anche non continuativi, superiore a tre nell'arco di un biennio o comunque per più di sette giorni nel corso degli ultimi dieci anni ovvero mancata ripresa del servizio, in caso di assenza ingiustificata, entro il termine fissato dall'amministrazione assenza priva di valida giustificazione per un numero di giorni, anche non continuativi, superiore a cinque nell'arco di un biennio o comunque per più di venti giorni nel corso degli ultimi dieci anni ovvero mancata ripresa del servizio, in caso di assenza ingiustificata, entro il termine fissato dall'amministrazione assenza priva di valida giustificazione per un numero di giorni, anche non continuativi, superiore a tre nell'arco di un anno ovvero mancata ripresa del servizio in caso di assenza ingiustificata, entro il termine fissato dall'amministrazione assenza priva di valida giustificazione per un numero di giorni continuativi superiore a tre nell'arco di un biennio o comunque per più di otto giorni nel corso degli ultimi dieci anni ovvero mancata ripresa del servizio, in caso di assenza ingiustificata, entro il termine fissato dall'amministrazione
496 Ai sensi dell'art. 55 quater, c. 2, del d. lgs. n. 165 del 2001, il licenziamento in sede disciplinare è disposto, altresì, nel caso di prestazione lavorativa per la quale l'amministrazione di appartenenza formula, ai sensi delle disposizioni legislative e contrattuali concernenti la valutazione del personale delle amministrazioni pubbliche: una valutazione di insufficiente rendimento, riferibile ad un arco temporale non inferiore al biennio, determinata dalla reiterata violazione degli obblighi concernenti la prestazione lavorativa una valutazione di insufficiente rendimento, riferibile ad un arco temporale non inferiore al biennio, determinata dalle reiterate assenze del dipendente una valutazione di insufficiente rendimento, riferibile ad un arco temporale non inferiore al triennio una valutazione di insufficiente rendimento, riferibile ad un arco temporale non inferiore al triennio determinata dalla reiterata violazione degli obblighi concernenti la prestazione lavorativa
497 Ai sensi dell'art. 2119 c.c., giusta causa di licenziamento è: una causa che non consenta la prosecuzione anche provvisoria del rapporto una causa che renda impossibile la prestazione di lavoro una causa che configuri un notevole inadempimento degli obblighi contrattuali solo una causa che configuri un illecito penale
498 Il licenziamento per giusta causa comporta: la immediata risoluzione del rapporto di lavoro senza obbligo di preavviso la risoluzione del rapporto con obbligo di preavviso di 15 giorni la risoluzione del rapporto con l'obbligo del preavviso contrattualmente previsto la immediata risoluzione del rapporto e il pagamento da parte del lavoratore di una somma pari al periodo di preavviso contrattualmente previsto a titolo di risarcimento del danno.
499 Ai sensi dell'art. 3, della legge n. 604/1966, giustificato motivo soggettivo di licenziamento è: un notevole inadempimento degli obblighi contrattuali del prestatore di lavoro qualunque infrazione commessa dal prestatore quello individuato dalla contrattazione collettiva come "mancanza" una mancanza tale da nn consentire la prosecuzione anche provvisoria del rapporto di lavoror
500 Ai sensi dell'art. 2, della legge n. 604/1966, il licenziamento orale è: nullo inefficace annullabile valido

 

501 La tutela reale prevista dall'art. 18 della legge n. 300/1970 comporta che: in ogni caso di licenziamento illegittimo il datore di lavoro deve reintegrare il lavoratore nel posto di lavoro il datore di lavoro deve reintegrare il lavoratore nel posto di lavoro solo se il licenziamento è nullo il datore di lavoro deve reintegrare il lavoratore nel posto di lavoro solo se il licenziamento è inefficace il datore deve reintegrare il lavoratore nel posto di lavoro solo se il licenziamento è stato intimato per giusta causa
502 Ai sensi dell'art. 14 Statuto dei Lavoratori, a tutti i lavoratori all'interno del luogo di lavoro è riconosciuto: il diritto di costituire associazioni sindacali, di aderirvi e di svolgere attività sindacale il diritto di aderire alle associazioni sindacali aderenti alle confederazioni maggiormente rappresentative sul piano nazionale ovvero a quelle, anche non affiliate, che siano firmatarie di contratti collettivi nazionali o provinciali applicati nell'unità produttiva, e di svolgere attività sindacale il diritto di manifestare liberamente le proprie opinioni e di svolgere attività sindacale il diritto di costituire associazioni sindacali, purché affiliate alle confederazioni maggiormente rappresentative sul piano nazionale, di aderirvi e di svolgere attività sindacale
503 In caso di malattia, il lavoratore dipendente ha diritto: alla conservazione del posto di lavoro per la durata della malattia, nei limiti di tempo previsti dai contratti collettivi nazionali, nonché alla corresponsione dell'intera retribuzione o di una indennità nella misura e per il tempo determinati da leggi speciali o dai contrati collettivi nazionali alla conservazione del posto di lavoro per tutta la durata della malattia, senza alcun limite di tempo, nonché alla corresponsione dell'intera retribuzione o di una indennità nella misura e per il tempo determinati da leggi speciali o dai contrati collettivi nazionali alla conservazione del posto di lavoro per la durata della malattia, nei limiti di tempo previsti dalle disposizioni interne del datore di lavoro, nonché alla corresponsione dell'intera retribuzione o di una indennità nella misura e per il tempo determinati da leggi speciali o dai contrati collettivi nazionali alla conservazione del posto di lavoro per la durata della malattia, nei limiti di tempo previsti dai contratti collettivi nazionali, nonché alla corresponsione di una indennità nella misura e per il tempo determinati da leggi speciali o dai contrati collettivi nazionali
504 Ai sensi dell'art. 55 septies, c. 1, d. lgs. n. 165/2001, il pubblico dipendente assente per malattia ha l'obbligo: di giustificare l'assenza esclusivamente mediante certificazione medica rilasciata da una struttura sanitaria pubblica o da un medico convenzionato con il SSN nell'ipotesi di assenza per malattia protratta per un periodo superiore a dieci giorni e, in ogni caso, dopo il secondo evento di malattia nell'anno solare di giustificare l'assenza esclusivamente mediante certificazione medica rilasciata da una struttura sanitaria pubblica o da un medico convenzionato con il SSN nell'ipotesi di assenza per malattia protratta per un periodo superiore a sette giorni e, in ogni caso, dopo il terzo evento di malattia nell'anno solare di giustificare l'assenza mediante certificazione medica rilasciata esclusivamente da una struttura sanitaria pubblica nell'ipotesi di assenza per malattia protratta per un periodo superiore a sette giorni e, in ogni caso, dopo il secondo evento di malattia nell'anno solare di giustificare l'assenza esclusivamente mediante certificazione medica nell'ipotesi di assenza per malattia protratta per un periodo superiore a dieci giorni e, in ogni caso, dopo il terzo evento di malattia nell'anno solare
505 Ai sensi dell'art. 55 septies, c. 5 e 6, il responsabile della struttura in cui il dipendente lavora nonché il dirigente eventualmente preposto all'amministrazione generale del personale, secondo le rispettive competenze, hanno l'obbligo: di disporre il controllo sulla sussistenza della malattia del dipendente anche nel caso di assenza di un solo giorno, tenuto conto delle esigenze funzionali ed organizzative. In mancanza, sono chiamati a rispondere ai sensi dell'art. 21 e dell'art. 55 sexies d. lgs. 165/2001 di richiamare l'attenzione dei loro dipendenti sul rispetto delle disposizioni di legge in materia di controlli sulle assenze.In mancanza, sono chiamati a rispondere ai sensi dell'art. 21 d. lgs. 165/2001 di disporre il controllo sulla sussistenza della malattia del dipendente nel caso di assenza di almeno due giorni, tenuto conto delle esigenze funzionali ed organizzative. di disporre il controllo sulla sussistenza della malattia del dipendente anche nel caso di assenza di un solo giorno, qualora lo stesso dipendente si sia già assentato per malattia nel corso del medesimo anno solare. In mancanza, sono chiamati a rispondere ai sensi dell'art. 21 e dell'art. 55 sexies d. lgs. 165/2001
506 Ai sensi dell'art. 28 Statuto dei Lavoratori, quando è possibile ricorrere al giudice del lavoro per la repressione della condotta antisindacale? qualora il datore di lavoro ponga in essere comportamenti diretti ad impedire o limitare l'esercizio delle libertà e delle attivià sindacali nonché del diritto di sciopero. Il ricorso è proposto dagli organismi locali delle associazioni sindacali nazionali che vi abbiano interesse. qualora il datore di lavoro ponga in essere comportamenti diretti ad impedire o limitare l'esercizio del diritto di sciopero. Il ricorso è proposto delle associazioni sindacali nazionali che vi abbiano interesse. qualora il datore di lavoro ponga in essere comportamenti diretti ad impedire o limitare l'esercizio del diritto di sciopero. Il ricorso è proposto dai singoli lavoratori che vi abbiano interesse. qualora il datore di lavoro ponga in essere comportamenti diretti ad impedire o limitare l'esercizio delle libertà e delle attivià sindacali nonché del diritto di sciopero. Il ricorso è proposto dai singoli lavoratori che vi abbiano interesse.
507 Ai sensi dell'art. 7, c. 1, Statuto dei Lavoratori, per la validità dei procedimenti e delle sanzioni disciplinari, il datore di lavoro deve: portare a conoscenza dei lavoratori mediante affissione in luogo accessibile a tutti le norme disciplinari relative alle sanzioni, alle infrazioni in relazione alle quali ciascuna di esse può essere applicata ed alle procedure di contestazione delle stesse portare a conoscenza degli organismi locali delle associazioni sindacali nazionali maggiormente rappresentative, mediante di apposito documento, le norme disciplinari relative alle sanzioni, alle infrazioni in relazione alle quali ciascuna di esse può essere applicata ed alle procedure di contestazione delle stesse portare a conoscenza dei lavoratori con qualunque mezzo ritenuto idoneo, le norme disciplinari relative alle sanzioni, alle procedure di contestazione e di eventuale impugnazione delle stesse portare a conoscenza degli organismi locali delle associazioni sindacali nazionali maggiormente rappresentative, con qualunque mezzo ritenuto idoneo, le norme disciplinari relative alle sanzioni, alle procedure di contestazione e di eventuale impugnazione delle stesse
508 Ai sensi dell'art. 55 sexies, c. 3, d. lgs. n. 165/2001, il mancato esercizio o la decadenza dell'azione disciplinare, dovuti all'omissione o al ritardo, senza giustificato motivo, degli atti del procedimento disciplinare o a valutazioni sull'insussistenza dell'illecito disciplinare irragionevoli o manifestamente infondate in relazione a condotte aventi oggettiva e palese rilevanza disciplinare, comporta per i soggetti responsabili aventi qualifica dirigenziale: l'applicazione della sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione in proporzione alla gravità dell'infrazione non perseguita fino ad un massimo di tre mesi in relazione alle infrazioni sanzionabili con il licenziamento, nonché la mancata attribuzione della retribuzione di risultato per un importo pari a quello spettante per il doppio del periodo della durata della sospensione l'applicazione della sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione in proporzione alla gravità dell'infrazione non perseguita fino ad un massimo di sei mesi in relazione alle infrazioni sanzionabili con il licenziamento, nonché la mancata attribuzione della retribuzione di risultato per un importo pari a quello spettante per il periodo della durata della sospensione l'applicazione della sanzione disciplinare del richiamo scritto ovvero, per i casi in cui l'infrazione non perseguita è sanzionabile con il licenziamento, della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione per tre mesi, nonché la mancata attribuzione della retribuzione di risultato per un importo determinato con provvedimento dell'amministrazione di appartenenza l'applicazione della sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione per due mesi, innalzata a tre mesi in relazione alle infrazioni sanzionabili con il licenziamento, ed altresì la mancata attribuzione della retribuzione di risultato per un importo pari a quello spettante per il doppio del periodo della durata della sospensione
509 Ad eccezione del personale in regime di diritto pubblico, i rapporti di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, sono disciplinati: dalle disposizioni del capo II, titolo II, Libro V del codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa, fatte salve le diverse disposizioni contenute nel D. lgs n. 165/2001 che costituiscono disposizioni a carattere imperativo dalle disposizioni contenute nel D.P.R. n. 3/1957 e, in quanto compatibili, da quelle contenute nel capo II, titolo II, Libro V del codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa unicamente dalle disposizioni contenute nel D. lgs n. 165/2001 che costituiscono disposizioni a carattere imperativo dalle disposizioni contenute nel D.lgs. n. 165/2001 e, in quanto compatibili, da quelle contenute nelle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa
510 Nei rapporti di lavoro pubblico privatizzati, la disciplina sulle rinunzie e transazioni di cui all'art. 2113 c.c.: si applica integralmente non si applica mai si applica solo in parte ed in alcuni casi si applica solo se richiamata dai contratti collettivi di comparto
511 Ai sensi dell'art. 2113 del codice civile, le rinunzie e transazioni del lavoratore non sono valide se: hanno per oggetto diritti derivanti da disposizioni inderogabili della legge e dei contratti o accordi collettivi hanno per oggetto diritti derivanti dai contratti individuali hanno per oggetto i trattamenti economici dei lavoratori hanno per oggetto diritti derivanti da disposizioni di legge
512 Ai sensi dell'art. 2096 c.c., durante il periodo di prova: ciascuna delle parti può recedere dal contratto senza obbligo di preavviso ciascuna delle parti può recedere dal contratto con un preavviso di almeno sette giorni non è possibile recedere dal contratto può recedere dal contratto, senza obbligo di preavviso, solo il prestatore di lavoro
513 A norma dell'art. 4, c. 2, d.lgs. n. 165/2001, ai dirigenti spetta: l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi, la gestione finanziaria, tecnica e amministrativa con autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo l'esercizio delle funzioni di indirizzo politico-amministrativo. la definizione di obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e la relativa gestione la individuazione delle risorse umane, materiali ed economico-finanziarie da destinare alle diverse finalità
514 Le attribuzioni dei dirigenti, di cui all'art. 4, c. 2, d.lgs. n. 165/2001 possono essere derogate: soltanto espressamente e ad opera di specifiche disposizioni legislative. dai regolamenti dai regolamenti e dai contratti collettivi da provvedimenti del Ministro competente
515 Ai sensi dell'art. 14, c. 3, d. lgs. n. 165/2001, gli atti di competenza dei dirigenti: non possono essere revocati, riformati, riservati o avocati a sé dal Ministro. possono essere revocati, riformati, riservati o avocati a sé dal Ministro. non possono essere revocati o riformati dal Ministro, ma questi può riservarli o avocarli a sé. possono essere revocati o riformati dal Ministro, ma questi non può riservarli o avocarli a sé
516 Ai sensi dell'art 25, c. 1, d. lgs. n. 165/2001, i capi di istituto preposti alle istituzioni scolastiche ed educative, ai quali è riconosciuta la qualifica dirigenziale, rispondono in ordine: ai risultati, valutati tenuto conto della specificità delle funzioni e in base a verifiche effettuate da apposito nucleo di valutazione ai risultati e ai costi della gestione, valutati tenuto conto della specificità delle funzioni e in base a verifiche effettuate da apposito nucleo di valutazione ai risultati e ai programmi formativi offerti, valutati tenuto conto della specificità delle funzioni e in base a verifiche effettuate da apposito nucleo di valutazione ai risultati e ai programmi formativi offerti, che sono valutati tenuto conto delle sole verifiche effettuate da apposito nucleo di valutazione
517 Ai sensi dell'art. 25, c. 2, d. lgs. 165/2001, il dirigente scolastico: è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio non è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali, che resta di competenza ministeriale. organizza l'attività di insegnamento secondo criteri di efficienza formativa e di economicità non può sottoscrivere atti e accordi senza la previa autorizzazione dell'amministrazione scolastica regionale
518 Ai sensi dell'art. 24, d.lgs. n. 165/2001, la retribuzione del personale con qualifica di dirigente è determinata: dai contratti collettivi per le aree dirigenziali dai contratti collettivi per le aree dirigenziali recepiti con D.P.R. dai regolamenti dai contratti individuali
519 Ai sensi dell'art. 25, c. 2, d. lgs. 165/2001, al dirigente scolastico, con riguardo alla gestione del personale, sono riconosciuti: autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. E' titolare delle relazioni sindacali poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane secondo le direttive impartite dall'amministrazione scolastica regionale. E' titolare delle relazioni sindacali autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. Le relazioni sindacali competono al dirigente dell'amministrazione scolastica regionale poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane secondo le direttive impartite dall'amministrazione scolastica regionale. Può essere titolare delle relazioni sindacali se all'uopo delegato
520 Nell'esercizio delle competenze riconosciute dall'art. 25, c. 2, d. lgs. n. 165/2001, tra le altre cose, il dirigente scolastico: promuove gli interventi per assicurare l'attuazione del diritto all'apprendimento da parte degli alunni promuove gli interventi per assicurare l'esercizio della libertà di espressione e pensiero adotta tutti gli atti organizzativi e gestionali necessari ad assicurare la realizzazione degli obiettivi formativi, assicurando solo la libertà di insegnamento non è tenuto a promuovere interventi per assicurare l'attuazione del diritto all'apprendimento da parte degli alunni, essendo materia di competenza legislativa statale
521 Ai sensi del'art. 25, c. 5, d. lgs. n. 165/2001, nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e amministrative, il dirigente scolastico: può avvalersi di docenti, ai quali possono essere delegati specifici compiti, ed è coadiuvato da un responsabile amministrativo, che sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi amministrativi e generali non può avvalersi di docenti, ma è coadiuvato da un responsabile amministrativo, che sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi amministrativi e generali dell'istituzione scolastica può avvalersi di docenti ai quali possono essere delegati specifici compiti, ed è coadiuvato da un responsabile amministrativo, addetto senza autonomia operativa ai servizi amministrativi e generali può avvalersi di docenti solo per i compiti individuati dalla contrattazione collettiva, ed è coadiuvato da un responsabile amministrativo, che sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi amministrativi e generali
522 Ai sensi dell'art. 25, c. 6, d. lgs. n. 165/2001, al fine di garantire la più ampia informazione ed un efficace raccordo per l'esercizio delle competenze degli organi della istituzione scolastica, il dirigente scolastico: presenta periodicamente al consiglio di circolo o al consiglio di istituto motivata relazione sulla direzione e il coordinamento dell'attività formativa, organizzativa e amministrativa presenta ogni sei mesi al consiglio di circolo o al consiglio di istituto motivata relazione sulla direzione e il coordinamento dell'attività formativa, organizzativa e amministrativa presenta periodicamente al consiglio di circolo o al consiglio di istituto motivata relazione sulla direzione e il coordinamento della sola attività formativa presenta ogni sei mesi al consiglio di circolo o al consiglio di istituto motivata relazione sulla direzione e il coordinamento della sola attività formativa
523 In base alle previsioni dell'art. 25 d. lgs n. 165/2001, la costituzione di una associazione temporanea di scopo (ATS), volta alla costituzione di un partenariato per la realizzazione di un progetto formativo, da chi è sottoscritta per l'istituto scolastico partecipante? dal dirigente scolastico dal responsabile del progetto dal responsabile amministrativo dal dirigente dell'amministrazione scolastica regionale
524 Ai sensi dell'at. 20 d. lgs. N. 150/09 (riforma Brunetta), nell'ambito del sistema di valutazione della performance del personale dipendente delle pibbliche amministrazioni, tra gli strumenti previsti per premiare il merito e le professionalità figurano: le progressioni economiche e le progressioni di carriera solo le progressioni di carriera solo le progressioni economiche nessuna delle precedenti
525 Ai sensi dell'art. 24, c. 1, D. lgs. n. 165/2001, il trattamento economico accessorio dei dirigenti è correlato: alle funzioni attribuite, alle connesse responsabilità e ai risultati conseguiti ai soli risultati conseguiti alle funzioni attribuite in relazione ai risultati conseguiti alle funzioni attribuite, alle connesse responsabilità e al raggiungimento anno per anno degli obiettivi stabiliti dal Ministro o dal Dirigente Generale
526 Nelle amministrazioni pubbliche, la rappresentanza sindacale unitaria (R.S.U.) è: l'organismo elettivo di rappresentanza unitaria di tutti i lavoratori l'organismo composto dai delegati delle associazioni sindacali maggiormente rappresentative una modalità di costituzione della rappresentanza sindacale aziendale (R.S.A.)da parte degli iscritti ad un sindacato che ne abbia diritto ex art. 19 St. lav. un organismo interno a ciascuna Confederazione o roganizzazione sindacale rapresentativa cui i lavoartorei iscritti possono rivolgersi per la risoluzione di problematiche connesse al rapporto di lavoro
527 Ai sensi dell'art. 42, c. 4, d. lgs. n. 165/2001, la composizione della rappresentanza sindacale unitaria (R.S.U.) e le specifiche modalità delle elezioni sono determinate: mediante appositi accordi o contratti collettivi nazionali tra L'ARAN e le confederazioni o organizzazioni sindacali rappresentative mediante la contrattazione integrativa mediante D.P.R. mediante regolamenti interni a ciascuna amminsitrazione, ente o struttura amministrativa
528 L'art. 42, c. 4, d. lgs. n. 165/2001 garantisce la possibilità di presentare le liste per l'elezione delle R.S.U.: anche alle organizzazioni sindacali, costituite in associazione, che abbiano aderito agli accordi che disciplinano l'elezione e il funzionamento dell'organismo alle sole confederazioni e organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale a tutti i lavoratori costituiti in comitati di elezione alle sole organizzazioni ammesse alle trattative per la sottoscrizione dei contratti collettivi in base ai criteri di rappresentatività su base associativa ed elettorale
529 AI sensi dell'art. 42, c. 2, d. lgs. n. 165/2001, le R.S.A. dei lavoratori pubblici possono essere costituite: dai sindacati che siano stati ammessi alle trattative per la sottoscrizione dei contratti collettivi in base ai criteri di rappresentatività su base associativa ed elettorale di cui all'art. 43 dello stesso decreto legislativo dai sindacati che siano stati firmatari del contratto collettivo di comparto applicato nell'amministrazione dai sindacati che abbiano nel comparto o nell'area di riferimento una rappresentatività non inferiore al 5%, considerando a tal fine il solo dato associativo dai sindacati che abbiano nel comparto o nell'area di riferimento una rappresentatività non inferiore al 5%, considerando a tal fine il solo dato elettorale
530 L'ARAN ha personalità giuridica ed è: un organismo collegiale di diritto pubblico un organo costituzionale un organismo collegiale di diritto privato una associazione non riconosciuta di diritto privato
531 Ai sensi dell'art. 46, c. 2, d. lgs. n. 165/2001, ai fini della contrattazione collettiva integrativa: su richiesta dei comitati di settore, possono essere costituite, anche per periodi determinati, delegazioni dell'ARAN su base regionale o pluriregionale su richiesta dei comitati di settore, possono essere costituite, anche per periodi determinati, delegazioni dell'ARAN su base provinciale su richiesta dei comitati di settore, possono essere costituite, anche per periodi determinati, delegazioni dell'ARAN su base comunale su richiesta dei comitati di settore, possono essere costituite, permanentemente, delegazioni dell'ARAN su base provinciale
532 Ai sensi dell'art. 46, c. 13, d. lgs. n. 165/2001, le regioni a statuto speciale e le province autonome, per la contrattazione collettiva di loro competenza: possono avvalersi di agenzie tecniche istituite con propria legge ovvero dell'assistenza dell'ARAN devono avvalersi di agenzie tecniche istituite con propria devono avvalersi dell'assistenza dell'ARAN possono avvalersi di agenzie tecniche istituite con previa legge, solo previa autorizzazione dell'ARAN
533 Ai sensi dell'art. 40, c. 3, d.lgs. n. 165/2001, nel settore pubblico i rapporti tra i diversi livelli di contrattazione collettiva: sono disciplinati dalla medesima contrattazione collettiva sono disciplinati da specifici atti legislativi sono improntati per legge al principio della specializzazione delle competenze sono disciplinati da regolamenti adottati congiuntamente dalle amministrazioni del medesimo comparto
534 Ai sensi dell'art. 46, c. 2, d. lgs. n. 165/2001, in sede di negoziazione del contratto integrativo, le pubbliche amministrazioni: possono avvalersi dell'assistenza dell'ARAN devono avvalersi dell'assistenza dell'ARAN non possono avvalersi dell'assistenza dell'ARAN devono avvalersi dell'assistenza dell'ARAN se richiesto da un terzo delle organizzazioni sindacali che sottoscrivono l'accordo
535 Ai sensi dell'art. 2, c. 3, d. lgs. n. 165/2001, eventuali disposizioni legislative o regolamentari che attribuiscono incrementi retributivi non previsti da contratti: cessano di avere efficacia a far data dall'entrata in vigore del relativo rinnovo contrattuale cessano di avere efficacia a far data dall'entrata in vigore del relativo rinnovo contrattuale, salvo sia diversamente disposto da quest'ultimo cessano di avere efficacia decorso un anno dall'entrata in vigore del relativo rinnovo contrattuale continuano ad avere efficacia anche dopo l'entrata in vigore del relativo rinnovo contrattuale
536 La legge n. 146/1990, che regola lo sciopero nei servizi pubblici essenziali, considera tali quelli volti a garantire il godimento dei diritti della persona: alla vita, alla salute, alla libertà e alla sicurezza, alla libertà di circolazione, all'assistenza e previdenza sociale, all'istruzione e alla libertà di comunicazione solo alla salute, all'assistenza e alla previdenza sociale, alla libertà di circolazione solo alla vita, alla libertà e alla sicurezza, alla salute, alla libertà di circolazione, all'assistenza e previdenza sociale, alla libertà di comunicazione alla vita, alla salute, alla libertà e alla sicurezza, alla libertà di circolazione, alla garanzia del diritto di difesa, all'assistenza e previdenza sociale, all'istruzione
537 Ai sensi dell'art. 2, c. 6, legge n. 146/1990, le amministrazioni erogatrici dei servizi pubblici essenziali sono tenute a dare comunicazione agli utenti dello sciopero almeno: 5 giorni prima dell'inizio 3 giorno prima dell'inizio 10 giorni prima dell'inizio 7 giorni prima dell'inizio
538 Ai sensi dell'art. 4, c. 1, legge n. 146/1990, che regola lo sciopero nei servizi pubblici essenziali, i lavoratori che si astengono dal lavoro in violazione delle disposizioni della stessa legge sono soggetti a: sanzioni disciplinari licenziamento sanzioni amministrative sospensione dal servizio
539 Ai sensi dell'art. 4, c. 4, legge. n. 146/1990, i dirigenti responsabili delle amministrazioni pubbliche che erogano servizi pubblici essenziali che non osservino le disposizioni della medesima legge sono soggetti: a una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 2.582 a euro 25.822 a una sanzione disciplinare consistente nella sospensione dal servizio da 1 mese a 3 mesi a una sanzione penale al licenziamento
540 Per somministrazione di lavoro, ai sensi dell'art. 20, d. lgs. n. 276/2003, si intende: la fornitura professionale di manodopera la fornitura professionale di impiegati, quadri, dirigenti e collaboratori coordinati e continuativi la fornitura di figure professionali altamente qualificate la fornitura professionale di collaboratori coordinati e continuativi
541 Ai sensi dell'art. 86, c. 9, d. lgs. n. 276/2003, la somministrazione di lavoro nelle pubbliche amministrazioni può essere: solo a termine solo a termine e per una durata non superiore a sei mesi solo a tempo indeterminato solo a termine e per una durata non superiore ad 1 anno
542 Ai sensi dell'art. 20, c. 4, d. lgs. n. 276/2003, la somministrazione di lavoro a termine è ammessa: a fronte di ragioni di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo, anche se riferibili alla ordinaria attività dell'utilizzatore solo per ragioni di carattere tecnico-organizzativo, comprovabili dall'utilizzatore solo nei casi ammessi dalla contrattazione collettiva a fronte di ragioni di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo e non riferibili alla ordinaria attività dell'utilizzatore
543 Ai sensi dell'art. 20, c. 2, d. lgs. n. 276/2003, durante la somministrazione l'esercizio del potere direttivo e di quello di controllo della prestazione di lavoro è esercitato: dall'impresa utilizzatrice dall'agenzia di somministrazione dalla direzione provinciale del lavoro dagli Ispettorati del Lavoro
544 Ai sensi dell'art. 23, c. 7, d. lgs. n. 276/2003, nel contratto di somministrazione l'esercizio del potere disciplinare è riservato: all'agenzia di somministrazione all'impresa utilizzatrice alla direzione provinciale del lavoro all'impresa utilizzatrice previa autorizzazione dell'agenzia di somministrazione
545 Ai sensi dell'art. 22, c. 5, d. lgs. n. 276/2003, in caso di somministrazione, il lavoratore somministrato è computato nell'organico dell'utilizzatore? No, fatta eccezione per l'applicazione delle normativa di legge e di contratto in materia dell'igiene e della sicurezza sul lavoro Sì, a tutti gli effetti ai fini dell'applicazione di tutte le normative di legge o di contratto collettivo Solo ai fini dell'applicazione delle normative di legge ma non di contratto No, mai
546 Ai sensi dell'art. 86, c. 9, d. lgs. n. 276/2003 e dell'art. 36, c. 5, d. lgs. n. 165/2001, in caso di somministrazione irregolare, il lavoratore: non può chiedere la costituzione di un rapporto di lavoro alle dipendenze della p.a. utilizzatrice, ma ha diritto al risarcimento del danno può chiedere la costituzione di un rapporto di lavoro alle dipendenze della p.a. utilizzatrice nonché il risarcimento del danno può chiedere la costituzione di un rapporto di lavoro alle dipendenze alternativamente della p.a. utilizzatrice o dell'agenzia che ha somministrato il lavoratore, oltre al diritto al risarcimento del danno. non può chiedere la costituzione di un rapporto di lavoro alle dipendenze della p.a.utilizzatrice, a meno che la prestazione lavorativa si sia protratta per più di 12 mesi, oltre al diritto al risarcimento del danno
547 AI sensi dell'art. 1, d. lgs. n. 368/2001, il contratto a termine può essere stipulato a fronte: di ragioni di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo nei casi tassativamente previsti dallo stesso decreto legislativo, nonché nelle altre ipotesi previste dai contratti collettivi nazionali solo per la sostituzione di lavoratori assenti con diritto alla conservazione del posto solo per fare fronte ad esigenze eccezionali che non rientrino nell'attività ordinaria dell'impresa
548 Ai sensi dell'art. 1, c. 2, d. lgs. n. 368/2001, l'apposizione del termine al contratto di lavoro subordinato: deve risultare, direttamente o indirettamente, da atto scritto deve risultare da atto scritto con firme autenticate deve risultare da atto scritto, certificato davanti alla Direzione provinciale del lavoro non deve necessariamente risultare da atto scritto
549 Ai sensi dell'art. 4, c. 1, d. lgs. n. 368/2001, il termine del contratto di lavoro a tempo determinato può essere prorogato, con il consenso del lavoratore e nel rispetto degli altri limiti ivi previsti: una sola volta e a condizione che la proroga sia richiesta da ragioni obiettive e si riferisca alla stessa attività lavorativa per la quale è stato stipulato il contratto non più di due volte e a condizione che la proroga si riferisca alla stessa attività lavorativa per la quale è stato stipulato tale contratto non più di due volte e a condizione che la proroga sia richiesta da ragioni obiettive una sola volta e a condizione che permangano le stesse esigenze per cui è stato stipulato il contratto
550 Ai sensi dell'art. 4, c. 1, d. lgs. n. 368/2001, quando la durata originaria del contratto a termine sia inferiore a tre anni, il termine può essere prorogato, con il consenso del lavoratore e nel rispetto degli altri limiti ivi previsti: purché la durata complessiva del rapporto non risulti superiore a tre anni purché la durata complessiva del rapporto non risulti superiore a quattro anni purché la durata complessiva del rapporto non risulti superiore a cinque anni purché la durata complessiva del rapporto non risulti superiore a tre anni e sei mesi
551 Ai sensi dell'art. 86, c. 9, d. lgs. n. 276, la vigente disciplina in materia di contratti di formazione e lavoro (C.F.L.), fatto salvo quanto previsto dall'art. 59, c. 3, dello stesso decreto: è applicabile integralmente alle pubbliche amministrazioni non è più applicabile alle pubbliche amministrazioni è ancora applicabile integralmente alle pubbliche amministrazioni per ulteriori 45 mesi è applicabile alle pubbliche amministrazioni fino alla scadenza dei C.F.L. in essere
552 Le pubbliche amministrazioni che abbiano assunto lavoratori con contratti di formazione e lavoro (C.F.L.) e che intendano trasformare tali contratti in contratti di lavoro a tempo indeterminato: devono comunque osservare il limite di cui all'art. 97, c. 3, Cost. e quanto stabilito dall'art. 35, d. lgs. n. 165/2001 in tema di assunzione di personale nelle pubbliche amministrazioni possono, alla scadenza dei C.F.L., procedere all'assunzione diretta dei lavoratori interessati possono, alla scadenza dei C.F.L. procedere all'assunzione diretta del 30% dei lavoratori interessati possono, alla scadenza dei C.F.L., procedere con un corso-concorso per l'assunzione dei lavoratori interessati, senza il rispetto di quanto previsto dall'art. 35 d. lgs. n. 165/2001
553 Ai sensi dell'art. 36, c. 2, d. lgs. n. 165/2001, la materia dei contratti di lavoro flessibili (contratti a tempo determinato, contratti di formazione e lavoro, altri rapporti formativi, somministrazione di lavoro, lavoro accessorio) sono disciplinati: dai contratti collettivi nazionali in applicazione di quanto previsto dalle disposizioni di legge per ciascuna forma contrattuale dalle disposizioni di legge dettate per ciascuna forma contrattuale dai contratti collettivi integrativi in applicazione di quanto previsto dai contratti collettivi nazionali dai contratti collettivi nazionali in applicazione dei regolamenti interni di ciascuna amministrazione
554 La violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori, comporta per il dirigente responsabile: l'obbligo di rispondere per il maggior onere sopportato dalla p.a., qualora la violazione sia dovuta a dolo o colpa grave, oltre alla responsabilità ai sensi dell'art. 21 d. lgs. n. 165/2001 sempre ed in ogni caso l'obbligo di rispondere per il maggior onere sopportato dalla p.a. solo la responsabilità ai sensi dell'art. 21 d. lgs. n. 165/2001 senza alcun obbligo di rispondere per il maggior onere sopportato dalla p.a. l'obbligo di rispondere per il maggior onere sopportato dalla p.a., qualora la violazione sia dovuta a dolo, oltre alla responsabilità ai sensi dell'art. 21 d. lgs. n. 165/2001
555 Ai sensi dell'art. 1, c. 2, lett. b), d. lgs. n. 61/2000 per part-time si intende: l'orario di lavoro fissato dal contratto individuale, inferiore alle 40 ore settimanali o all'eventuale minore orario normale fissato dai contratti collettivi applicati dal datore di lavoro l'orario di lavoro fissato dal contratto individuale, che risulti inferiore alle 40 ore settimanali l'orario di lavoro fissato dal contratto individuale, inferiore all'orario normale fissato dal contratto collettivo nazionale di lavoro che sarebbe applicabile ove il datore di lavoro fosse iscritto alle associazioni sindacali stipulanti l'orario di lavoro fissato dal contratto individuale, che risulti inferiore all'orario normale fissato dal contratto collettivo applicato dal datore di lavoro
556 Ai sensi dell'art. 7 d. lgs. n. 150/2009 le amministrazioni pubbliche valutano annualmente la performance organizzativa e individuale. La funzione di misurazione e di valutazione della performance è svolta: a) dagli Organismi indipendenti di valutazione della performance; dalla Commissione di cui all'articolo 13 d.lgs. 150/09; dai dirigenti di ciascuna amministrazione, ai sensi degli artt. 16 e 17 d. lgs. n. 165 del 2001. a) dagli Organismi indipendenti di valutazione della performance; dalla Commissione di cui all'articolo 13 d. lgs. N. 150/09; esclusivamente dai dirigenti di ciascuna amministrazione. dagli Organismi indipendenti di valutazione della performance; dai dirigenti di ciascuna amministrazione, ai sensi degli articoli 16 e 17 d. lgs. n. 165 del 2001.
557 Ai sensi dell'art.9, d. lgs. n. 150/2009, la misurazione e la valutazione svolte dai dirigenti sulla performance individuale del personale sono collegate: al raggiungimento di specifici obiettivi di gruppo o individuali; alla qualità del contributo assicurato alla performance dell'unità organizzativa di appartenenza, alle competenze dimostrate ed ai comportamenti professionali e organizzativi. al raggiungimento di specifici obiettivi di gruppo o individuali; alla qualità del contributo assicurato alla performance dell'unità organizzativa di appartenenza, alle competenze dimostrate ed ai comportamenti professionali e organizzativi; al numero di assenze maturate nell'anno di riferimento alla qualità del contributo assicurato alla performance dell'unità organizzativa di appartenenza, alle competenze dimostrate ed ai comportamentiprofessionali e organizzativi;al numero di assenze maturate nell'anno di riferimento al raggiungimento di specifici obiettivi di gruppo o individuali; alla qualità del contributo assicurato alla performance dell'unità organizzativa diappartenenza;c)ai periodi di congedo di maternità, di paternità e parentale
558 Ai sensi dell'art. 19, comma 6, del d. lgs. n. 150 del 2009, per quanto riguarda il personale dipendente, le disposizioni in tema di graduatoria delle valutazioni individuali non si applicano: se il numero dei dipendenti in servizio nell'amministrazione non è superiore a 8 se il numero dei dipendenti in servizio nell'amministrazione non è superiore a 200 se il numero dei dipendenti in servizio nell'amministrazione non è superiore a 25 se il numero dei dipendenti in servizio nell'amministrazione non è superiore a 15
559 Ai sensi dell'art. 19, comma 6, del d. lgs. n. 150 del 2009, per quanto riguarda il personale con qualifica dirigenziale, le disposizioni in tema di graduatoria delle valutazioni individuali non si applicano: se il numero dei dirigenti in servizio nell'amministrazione non è superiore a 5 se il numero dei dirigenti in servizio nell'amministrazione non è superiore a 8 se il numero dei dirigenti in servizio nell'amministrazione non è superiore a 10 se il numero dei dirigenti in servizio nell'amministrazione non è superiore a 3
560 Ai sensi dell'art. 23, c. 3, d.lgs. n. 150 del 2009, la collocazione nella fascia di merito alta ai sensi dell'articolo 19, c. 2, del medesimo d.lgs., per tre anni consecutivi, ovvero per cinque annualità anche non consecutive, costituisce: titolo prioritario ai fini dell'attribuzione delle progressioni economiche. titolo rilevante ai fini dell'attribuzione delle progressioni economiche. titolo liberamente valutabile ai fini dell'attribuzione delle progressioni economiche. titolo rilevante ai fini dell'attribuzione dei posti riservati nei concorsi per l'accesso all'area superiore
561 Ai sensi dell'art. 24, c. 3, d. lgs. n. 150 del 2009, la collocazione nella fascia di merito alta, di cui all'articolo 19, c. 2, del medesimo d.lgs., per tre anni consecutivi, ovvero per cinque annualità anche non consecutive, costituisce: titolo rilevante ai fini della progressione di carriera titolo prioritario ai fini della progressione di carriera titolo liberamente valutabile ai fini dell'attribuzione delle progressioni di carriera. titolo prioritario ai fini dell'attribuzione dei posti riservati nei concorsi per l'accesso all'area superiore
562 Ai sensi del'art. 52, c. 5, d. lgs. n. 165/2001, l'assegnazione del lavoratore pubblico a mansioni superiori al di fuori delle ipotesi previste dallo stesso articolo è: nulla annullabile inefficace illegittima
563 Ai sensi dell'art. 52, c. 5, d.lgs. n. 165/2001, nel caso di illegittima adibizione del prestatore di lavoro pubblico a mansioni superiori, ildirigente che ha disposto l'assegnazione: risponde personalmente del maggior onere conseguente, se ha agito con dolo o colpa grave risponde personalmente sempre ed in ogni caso del maggior onere conseguente non è mai chiamato a rispondere personalmente, dato il rapporto di immedesimazione organica risponde personalmente del maggior onere conseguente, solo se ha agito con dolo
564 La responsabilità dirigenziale, ai sensi dell'art. 21, d.lgs. n. 165 del 2001, consegue: al mancato raggiungimento degli obiettivi, accertato attraverso le risultanze del sistema di valutazione di cui al d. lgs. N. 150/09 (riforma Brunetta), ovvero all'inosservanza delle direttive imputabili al dirigente al mancato raggiungimento degli obiettivi accertato attraverso le risultanze del sistema di valutazione di cui al d. lgs. N. 150/09 (riforma Brunett ovvero all'inadempimento degli obblighi contrattuali al mancato raggiungimento degli obiettivi accertato attraverso le risultanze del sistema di valutazione di cui al d. lgs. N. 150/09 (riforma Brunett ovvero alla violazione di norme legali o contrattuali all'inadempimento degli obblighi contrattuali ovvero all'inosservanza delle direttive imputabili al dirigente nel caso in cui tali inadempienze abbiano determinato il mancato raggiungimento degli obiettivi fissati
565 Ai sensi dell'art. 22, d.lgs. n. 165/2001, i provvedimenti in ordine alla responsabilità dirigenziale di cui all'art. 21 del medesimo decreto legislativo sono adottati previo parere del Comitato dei Garanti, che deve pronunciarsi entro quarantacinque giorni dalla richiesta; decorso inutilmente tale termine si prescinde dal parere sono emessi dal Comitato dei Garanti che svolge l'istruttoria ed emette il provvedimento entro quaranticinque giorni dalla avvenuta segnalazione sono adottati previo parere del Comitato dei Garanti, che deve pronunciarsi entro trenta giorni dalla richiesta; decorso inutilmente tale termine si prescinde dal parere sono adottati previo parere del Comitato dei Garanti, che deve pronunciarsi entro quarantacinque giorni dalla richiesta; decorso inutilmente tale termine il provvedimento si intende negato
566 Ai sensi dell'art. 2109, c. 2, del codice civile, il tempo del godimento delle ferie annuali: è stabilito dal datore di lavoro, tenuto conto dell'interesse dell'impresa e degli interessi del prestatore di lavoro è stabilito dal datore di lavoro, tenuto conto dell'interesse dell'impresa e degli interessi del prestatore di lavoro; l'art. 2109 è però da considerarsi abrogato a seguito dell'entrata in vigore del d.lgs. n. 66/2003. è stabilito dal datore di lavoro, tenuto conto dell'interesse dell'impresa e degli interessi del prestatore di lavoro; l'art. 2109 non è però applicabile al lavoro alle dipendenze delle P.A. è stabilito dal datore di lavoro, tenuto conto esclusivamente dell'interesse dell'impresa
567 Le ferie annuali, ai sensi dell'art. 10, d.lgs. n. 66/2003, non possono avere una durata inferiore a quattro settimane: e non possono essere sostituite da un'indennità per ferie non godute, salvo il caso di risoluzione del rapporto di lavoro ma i contratti collettivi possono prevedere una durata minore ma i contratti collettivi possono prevedere che siano sostituite da un'indennità per ferie non godute ma con apposita pattuizione tra le parti è possibile stabilire una durata inferiore a fronte del versamento di un'indennità.
568 Ai sensi dell'art. 10, d.lgs. n. 66/2003, salvo diversa previsione della contrattazione collettiva, delle quattro settimane di ferie stabilite dalla legge: due settimane vanno godute consecutivamente, ove ne faccia richiesta il lavoratore, nel corso dell'anno di maturazione due settimane vanno sempre godute consecutivamente, nel corso dell'anno di maturazione due settimane vanno sempre godute nell'anno di maturazione, anche se non consecutivamente tre settimane vanno godute consecutivamente, ove ne faccia richiesta il lavoratore, nel corso dell'anno di maturazione
569 Nel comparto scuola, secondo le previsioni del contratto collettivo, le ferie del personale docente: devono essere godute durante i periodi di sospensione delle attività didattiche; nella rimanente parte dell'anno, è consentito andare in ferie per un periodo non superiore a sei giornate lavorative. devono essere godute durante i periodi di sospensione delle attività didattiche; nella rimanente parte dell'anno, è consentito andare in ferie per un periodo non superiore a dieci giornate lavorative. possono di preferenza essere godute durante i periodi di sospensione delle attività didattiche devono essere godute per almeno due settimane consecutive durante i periodi di sospensione delle attività didattiche
570 Il personale docente e ATA, in servizio presso un'istituzione scolastica, deve richiedere le ferie: al dirigente scolastico al dirigente scolastico per quanto riguarda il personale docente; al DSGA per quanto riguarda il personale ATA al DSGA alla amministrazione scolastica regionale
571 Ai sensi dell'art. 1, c. 3, d. lgs. n. 368/2001, copia dell'atto scritto da cui risulta l'apposizione del termine al contratto di lavoro subordinato: deve essere consegnata dal datore di lavoro al lavoratore entro cinque giorni lavorativi dall'inizio della prestazione deve essere inviata dal datore di lavoro alla Direzione provinciale del lavoro entro venti giorni dalla sua sottoscrizione deve essere consegnata dal datore di lavoro entro tre giorni lavorativi dall'inizio della prestazione deve essere consegnata dal datore di lavoro al lavoratore il giorno stesso dell'inizio della prestazione
572 Ai sensi dell'art. 1, c. 2, lett. e), d. lgs. n. 61/2000, ai fini del medesimo decreto, per lavoro supplementare svolto dal lavoratore a tempo parziale si intende: quello corrispondente alle prestazioni lavorative svolte oltre l'orario di lavoro concordato con il lavoratore stesso, entro il limite del tempo pieno quello corrispondente alle prestazioni lavorative svolte oltre il limite del tempo pieno quello corrispondente alle prestazioni lavorative svolte oltre il limite dell'orario giornaliero cui il lavoratore è tenuto per contratto quello corrispondente alle prestazioni lavorative svolte oltre l'orario di lavoro concordato con il lavoratore stesso, entro il limite delle 36 ore settimanali
573 Ai sensi dell'art. 1 d. lgs. n. 61/2000, per rapporto a tempo parziale di tipo verticale si intende: quello in relazione al quale risulti previsto che l'attività lavorativa sia svolta a tempo pieno ma limitatamente a periodi predeterminati nel corso della settimana, del mese o dell'anno quello in relazione al quale risulti previsto che l'attività lavorativa sia svolta a tempo pieno ma limitatamente a periodi predeterminati nel corso della settimana quello in cui la riduzione di orario rispetto al tempo pieno è prevista in relazione all'orario normale giornaliero di lavoro quello in cui la riduzione di orario rispetto al tempo pieno è prevista in relazione all'orario normale giornaliero di lavoro, salvo alcuni periodi predeterminati nel corso del mese in cui lè previsto che l'attività lavorativa sia svolta a tempo pieno
574 Ai sensi dell'art. 4, c. 2, lett. a), d. lgs. n. 61/2000, il lavoratore con contratto di lavoro a tempo parziale di tipo orizzontale, ha diritto ad un periodo di prova di durata: uguale a quella prevista per il lavoratore a tempo pieno comparabile ridotta, rispetto a quella prevista per il lavoratore a tempo pieno comparabile, in proporzione all'orario svolto pari ad un terzo di quella prevista per il lavoratore a tempo pieno comparabile uguale a quella prevista per il lavoratore a tempo pieno comparabile, salvo la previsione di un periodo ridotto da parte dei contratti collettivi
575 Ai sensi dell'art. 2087 codice civile nell'esercizio dell'impresa l'imprenditore è tenuto ad adottare: le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei lavoratori tutte le misure idonee per tutelare la sola integrità fisica dei lavoratori tutti i provvedimenti richiesti dalle normative vigenti in materia di tutela dell'integrità fisica e della personalità morale dei lavoratori le misure che, secondo l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare la sola integrità fisica dei lavoratori
576 Ai fini del d. lgs. N. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori), nell'ambito delle istituzioni scolastiche, lo studente è equiparato al lavoratore? Sì, limitatamente ai periodi in cui faccia effettivo uso di apparecchiature fornite di videoterminali o di laboratori No, mai in quanto il Testo Unico si applica solo a chi svolge una attività lavorativa Sì, in ogni caso in quanto il Testo Unico tutela la sicurezza di chiunque frequenti l'istituto scolastico No, eccetto i periodi in cui faccia effettivo uso di palestre o attrezzature sportive
577 Ai fini del d. lgs. N. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori), nelle pubbliche amministrazioni, per "datore di lavoro" si intende: il dirigente al quale spettano i poteri di gestione ovvero il funzionario non avente qualifica dirigenziale nei casi in cui sia preposto ad un ufficio avente autonomia gestionale l'organo di vertice di ciascuna amministrazione il dirigente o il funzionario preposto all'ufficio della gestione del personale solo il dirigente al quale spettano i poteri di gestione
578 Ai fini del d. lgs. N. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori), il soggetto che collabora con il datore di lavoro nella valutazione dei rischi ed è nominato per effettuare la sorveglianza sanitaria è: il medico competente il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza il preposto il responsabile del servizio di prevenzione e protezione
579 Ai fini del d. lgs. N. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori), per "dirigente" si intende la persona che: attua le direttive del datore di lavoro organizzando l'attività lavorativa e vigilando su di essa sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l'attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa coordina su designazione del datore di lavoro a cui risponde, il servizio di prevenzione e protezione è titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore
580 Ai fini del d. lgs. N. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori), cosa si intende per "valutazione dei rischi"? valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, finalizzata ad individuare adeguate misure di prevenzione e protezione e ad elaborare il programma di misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza valutazione ipotetica dei rischi di patologie tumorali per i lavoratori addetti a determinati settori di attività, finalizzata ad individuare possibili misure di prevenzione e protezione valutazione globale di tutte le situazione di pericolo attuale per la salute e la sicurezza dei lavoratori, finalizzata all'adozione di misure di primo soccorso valutazione globale di tutti i casi di pericolo per l'incolumità dei lavoratori e sicurezza dei luoghi di lavoro, finalizzata alla predisposizione di un piano per la gestione delle emergenze
581 Ai sensi dell'art. 4 d. lgs. N. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori), ai fini della determinazione del numero di lavoratori dal quale il medesimo decreto legislativo fa discendere particolari obblighi, non sono in alcun modo computati: gli allievi degli istituti di istruzione e universitari nei quali si faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro, agenti chimici, fisici e biologici, ivi comprese le attrezzatture munite di videoterminali tutti i lavoratori assunti con contratto a tempo determinato a prescindere dalle ragioni dell'assunzione i lavoratori assunti a tempo parziale i collaboratori coordinati e continuativi che prestano la loro attività in forma esclusiva a favore del datore di lavoro
582 Ai sensi dell'art. 16 d. lgs. N. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori), quale dei seguenti limiti e condizioni è richiesto, tra gli altri, affinché il datore di lavoro possa validamente procedere alla delega di funzioni? che la delega risulti da atto scritto e recante data certa e che sia accettata dal delegato per iscritto che la delega risulti conferita solo per funzioni che non richiedono autonomia di spesa che la delega e la relativa accettazione risultino da scrittura privata autenticata da un notaio o da pubblico ufficiale che il delegato rivesta un ruolo apicale nell'ambito dell'organizzazione lavorativa
583 Ai sensi dell'art. 15 d. lgs. N. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori) tra le misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro si annovera: il rispetto dei principi ergonomici nell'organizzazione del lavoro, nella concezione dei posti di lavoro, nella scelta delle attrezzature e nella definizione dei metodi di lavoro la designazione del rsponsabile del servizio di prevenzione e protezione l'obbligo di fornire ai lavoratori i necessari ed idonei dispositivi di sicurezza individuale individuare le priorità della ricerca in tema di prevenzione dei rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori
584 Ai sensi dell'art. 17 d. lgs. N. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori) il datore di lavoro non può delegare: l'attività di valutazione dei rischi con la conseguente elaborazione del relativo documento la nomina del medico competente l'adempimento degli obblighi di formazione, informazione e addestramento dei lavoratori l'attività di manutenzione regolare di ambienti, attrezzature ed impianti
585 Ai sensi dell'art. 18. c. 3, d. lgs. N. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori), gli obblighi relativi agli interventi di manutenzione necessari per assicurare la sicurezza dei locali assegnati in uso ad istituti scolastici su chi gravano? sull'amministrazione tenuta, per legge o per contratto, alla fornitura e manutenzione dell'immobile sul dirigente scolastico sul responsabile amministrativo sul dirigente dell'amministrazione scolastica regionale
586 Ai sensi dell'art. 28 d. lgs. N. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori) la valutazione dei rischi deve necessariamente riguardare: anche i rischi collegati allo stress lavoro-correlato solo i rischi riguardanti gruppi di lavoratori esposti a particolari pericoli solo i rischi riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori ad eccezione di quelli riguardanti le lavoratrici in gravidanza, che sono tutelate in virtù del d. lgs. N. 151/01
587 Ai sensi dell'art. 33 d. lgs. N. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori) rientra tra i compiti del servizio di prevenzione e protezione dai rischi professionali: elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali assicurare che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata in materia di salute e sicurezza effettuare la visita medica periodica per controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità alla mansione organizza i necessari rapporti con i servizi pubblici competenti in materia di primo soccorso, lotta anticendio e gestione delle emergenze
588 Ai fini del d. lgs. N. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori), il soggetto che, in possesso delle capacità e dei requisiti professionali richiesti dalla legge, viene designato dal datore di lavoro per coordinare il servizio di prevenzione e protezione è denominato: responsabile del servizio di prevenzione e protezione addetto al servizio di prevenzione e protezione medico competente rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
589 Ai sensi dell'art. 32 d. lgs. N. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori), in assenza di personale interno che possa svolgere le funzioni del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, gli istituti scolastici: possono raggrupparsi ed avvalersi in maniera comune di un unico esperto esterno, tramite stipula di apposita convenzione, in via prioritaria con gli enti locali proprietari degli edifici scolastici devono raggrupparsi ed avvalersi in maniera comune di un unico esperto esterno, tramite stipula di apposita convenzione, in via prioritaria con gli enti locali proprietari degli edifici scolastici devono necessariamente rivolgersi ad enti o istituti specializzati in materia di salute e sicurezza sul lavoro possono rivolgersi ad enti o istituti specializzati in materia di salute e sicurezza sul lavoro
590 Ai sensi dell'art. 34 d. lgs. N. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori), il dirigente scolastico può svolgere direttamente i compiti propri del servizio di prevenzione e protezione? Sì, quando nell'istituto scolastico siano impiegati meno di 200 dipendenti e dandone preventiva informazione al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Sì, quando nell'istituto scolastico siano impiegati meno di 50 dipendenti e senza necessità di preventiva informazione al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza In ogni caso, purché venga data preventiva informazione al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza In nessun caso, essendo sempre obbligatoria la nomina di soggetti diversi dal datore di lavoro
591 Ai fini dell'adempimento degli obblighi in tema di gestione delle emergenze e prevenzione incendi, ai sensi dell'art. 43 d. lgs n. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori) il datore di lavoro deve: garantire la presenza di mezzi di estinzione idonei alla classe di incendio ed al livello di rischio sul luogo di lavoro ricevere le informazioni provenienti dai servizi di vigilanza nominare il responsabile e gli addetti al servizio di prevenzione e protezione consultarsi periodicamente e comunque ogni 6 mesi con il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
592 Ai sensi del d. lgs. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori), la persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro è: il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza il rappresentante sindacale aziendale l'addetto al servizio di prevenzione e protezione medico competente
593 Ai sensi dell'art. 47 d. lgs. 81/08(Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori) la nomina del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è: sempre prevista per tutte le aziende o unità produttiva è prevista solo per le aziende che impiegano nell'unità produttiva più di 15 dipendenti è facoltativa e rimessa alla iniziativa dei lavoratori è prevista solo per le aziende che occupano nel comune almeno 60 dipendenti
594 Ai sensi dell'art. 50 d. lgs. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori) il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza: deve disporre del tempo necessario allo svolgimento dell'incarico senza perdita della retribuzione e non può subire pregiudizio alcuno a causa del proprio incarico può essere contemporaneamente nominato responsabile del servizio di prevenzione e protezione deve svolgere il suo incarico al di fuori dell'orario di lavoro, pena una riduzione proporzionale della retribuzione può vedersi ridotta la retribuzione ma non può mai subire pregiudizio alcuno a causa del proprio incarico
595 Ai sensi dell'art. 173 d. lgs. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori), per lavoratore addetto ad attrezzatura munita di videoterminale si intende: il lavoratore che utilizza il videoterminale, in modo sistematico o abituale, per venti ore settimanali, dedotte le interruzioni prescritte dalla legge qualunque lavoratore che utilizza il videoterminale, anche in modo non abituale o sistematico il lavoratore che utilizza il videoterminale, in modo sistematico o abituale, per venticinque ore settimanali, dedotte le interruzioni prescritte dalla legge il lavoratore che utilizza il videoterminale, in modo sistematico o abituale, per venticinque ore settimanali, comprese le interruzioni prescritte dalla legge
596 Ai sensi dell'art. 174 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori), per quanto riguarda le attività lavorative che comportano l'utilizzo di videoterminali, le postazioni di lavoro devono essere analizzate dal datore di lavoro con particolare riguardo ai problemi per: a)la vista e gli occhi; b)la postura e l'affaticamento fisico e mentale; c)le condizioni ergonomiche e di igiene ambientale a)la vista e l'udito; b)la postura e l'affaticamento fisico; c)le condizioni ergonomiche e di igiene ambientale le eventuali patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari a)l'udito; b)il livello di vibrazioni mano-braccio; il microclima
597 Ai sensi dell'art. 175 d.lgs. N. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori) i lavoratori addetti ad attrezzature munite di videoterminali hanno diritto, salvo diversa previsione della contrattazione collettiva: ad una interruzione dell'attività mediante pausa di 15 minuti ogni 120 minuti applicazione continuativa al videoterminale ad una interruzione dell'attività mediante pausa di 10 minuti ogni 120 minuti di applicazione anche non continuativa al videoterminale ad una interruzione dell'attività mediante pausa di 20 minuti ogni 115 minuti di applicazione continuativa al videoterminale ad una interruzione dell'attività mediante pausa di 10 minuti ogni 115 minuti di applicazione anche non continuativa al videoterminale
598 Ai fini del d. lgs. N. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori), per agenti fisici si intendono, tra gli altri: il rumore, gli ultrasuoni e gli infrasuoni la movimentazione manuale dei carichi qualsiasi microrganismo che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni i composti chimici pericolosi
599 Ai sensi dell'art. 182 d. lgs. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori), in relazione al progresso tecnico e ai relativi strumenti di controllo, i rischi derivanti da agenti fisici: devono essere eliminati alla fonte o ridotti al minimo devono solo essere ridotti al minimo devono essere eliminati alla fonte solo per i lavoratori appartenenti a gruppi sensibili al rischio, incluse le donne in gravidanza ed i minori. devono essere mantenuti entro limiti accettabili
600 Ai sensi dell'art. 15 d. lgs. N. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori) tra le misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro si annovera: la formazione, l'informazione e l'addestramento dei lavoratori l'addestramento dei dirigenti e preposti la segnalazione tempestiva di ogni condizione di pericolo che si verifichi surante il lavoro la verifica dell'idoneità tecnico-professionale delle imprese appaltatrici
601 Secondo l’art. 33 del Decreto Interministeriale 1/02/2001, n. 44, al dirigente scolastico spetta l’intera competenza in ordine all’attività negoziale dell’istituzione scolastica, salvo che: negli specifici casi attribuiti alla competenza deliberativa del Consiglio di Istituto nonchè in quelli in cui al Consiglio di Istituto spetta la previa determinazione dei criteri e dei limiti per lo svolgimento, da parte del dirigente scolastico, della conseguente attività negoziale. negli specifici casi attribuiti alla competenza deliberativa del Consiglio di Istituto. nei casi in cui al Consiglio di Istituto spetta la previa determinazione dei criteri e dei limiti per lo svolgimento, da parte del dirigente scolastico, della conseguente attività negoziale. nei casi espressamente indicati dal D.Lgs. 165/2001.
602 Nei casi in cui, in base al Decreto Interministeriale 1/02/2001, n. 44, al Consiglio di Istituto spettano le deliberazioni relative alla determinazione dei criteri e dei limiti per lo svolgimento, da parte del dirigente, di determinate attività negoziali, la delibera del Consiglio di Istituto di concludere un contratto appartenente a tali determinate attività è: illegittima perché viziata da incompetenza. illegittima perché viziara da eccesso di potere pienamente legittima illegittima perché posta in essere in violazione di norme di legge
603 Il limite di spesa di € 2000 fissato dall’art. 34 del Decreto Interministeriale 1/02/2001, n. 44 per l’ordinaria attività di contrattazione delle istituzioni scolastiche è da riferire: al singolo contratto a gruppi di contratti della stessa tipologia all'attività negoziale programmata per l'anno scolastico all'attività negoziale sottrratta alla applicazione del Codice dei contratti pubblici (D.lgs n. 163/2006)
604 Rapporto giuridico tra decreto interministeriale n 44/2001 e Codice dei contratti pubblici (D.Lgs n 163/2006) -In tema di autonomia negoziale delle istituzioni scolastiche, le disposizioni contenute nel decreto interministeriale n 44/2001 (artt 33 ss): Sono recessive e perciò inapplicabilii in caso di difformità delle previsioni in esso contenute rispetto a quelle del D.Lgs. n 16372006 Sono recessive e perciò inapplicabili, sempre e comunque, per effetto dell'entrata in vigore del D.Lgs. N 163/2006 Esauriscono con riferimento alle istituzioni scolastiche la normativa in materia Prevalgono sulla disciplina contenuta nel Codice dei contratti pubblici
605 I procedimenti di scelta dell'appaltatore (oltre al dialogo competitivo) sono i seguenti: Procedura aperta, procedura ristretta, procedura negoziata Procedura aperta, procedura ristretta, procedura negoziata, affidamento diretto Procedura aperta, procedura ristretta, cottimo fiduciario Procedura aperta, procedura negoziata, cottimo fiduciario
606 In base al Dlgs 163/2006, la "centrale di committenza" è: un'amministrazione aggiudicatrice che acquista forniture o servizi destinati ad amministrazioni aggiudicatrici o altri enti aggiudicatori ovvero aggiudica appalti pubblici o conclude accordi quadro di lavori, forniture o servizi destinati ad amministrazioni aggiudicatrici o altri enti aggiudicatori. un'amministrazione aggiudicatrice che acquista forniture o servizi destinati ad amministrazioni aggiudicatrici o altri enti aggiudicatori un'amministrazione aggiudicatrice che aggiudica appalti pubblici o conclude accordi quadro di lavori, forniture o servizi destinati ad amministrazioni aggiudicatrici o altri enti aggiudicatori. un'amministrazione aggiudicatrice che acquista forniture o servizi destinati esclusivamente a sé stessa.
607 Cosa si intende per “profilo di committente? il sito informatico di una stazione appaltante, su cui sono pubblicati gli atti e le informazioni previsti dal Codice dei contratti pubblici (D.Lgs 163/2006) l’albo di un ente pubblico la struttura organizzativa di una stazione appaltante la struttura organizzativa dell’impresa
608 In tema di appalti pubblici, la procedura aperta è la procedura in cui ogni operatore economico interessato può presentare un'offerta. la procedura alle quali ogni operatore economico può chiedere di partecipare e in cui possono presentare un'offerta soltanto gli operatori economici invitati dalle stazioni appaltanti la procedura nella quale la stazione appaltante, avvia un dialogo con i candidati ammessi, al fine di elaborare soluzioni atte a soddisfare le sue necessità per poi invitare i candidati selezionati a presentare una offerta la procedura in cui le stazioni appaltanti consultano gli operatori economici da loro scelti e negoziano con uno o più di essi le condizioni dell'appalto.
609 In tema di contratti pubblici, il cottimo fiduciario è: la procedura in cui le stazioni appaltanti consultano gli operatori economici da loro scelti e negoziano con uno o più di essi le condizioni dell'appalto. la procedura in cui ogni operatore economico interessato può presentare un'offerta. la procedura nella quale la stazione appaltante, avvia un dialogo con i candidati ammessi, al fine di elaborare soluzioni atte a soddisfare le sue necessità per poi invitare i candidati selezionati a presentare una offerta la procedura alle quali ogni operatore economico può chiedere di partecipare e in cui possono presentare un'offerta soltanto gli operatori economici invitati dalle stazioni appaltanti
610 Secondo l’art. 33 del Decreto Interministeriale 1/02/2001, n. 44, al dirigente scolastico spetta l’intera competenza deliberativa in ordine all’attività negoziale dell’istituzione scolastica, salvo che: negli specifici casi attribuiti alla competenza deliberativa del Consiglio di Istituto nonchè in quelli in cui al Consiglio di Istituto spetta la previa determinazione dei criteri e dei limiti per lo svolgimento, da parte del dirigente scolastico, della conseguente attività negoziale negli specifici casi attribuiti alla competenza deliberativa del Consiglio di Istituto negli specifici casi in cui al Consiglio di Istituto spetta la determinazione dei criteri e dei limiti per lo svolgimento, da parte del dirigente scolastico, di determinate attività negoziali. Nei casi espressamente indicati dal D.Lgs. 165/2001.
611 Nei casi in cui, in base al Decreto Interministeriale 1/02/2001, n. 44, al Consiglio di Istituto spettano le deliberazioni relative alla determinazione dei criteri e dei limiti per lo svolgimento, da parte del dirigente, di determinate attività negoziali, la delibera del Consiglio di Istituto di concludere in concreto uno specifico contratto rientrante in tali casi è: illegittima perché viziata da incompetenza. Illegittima perché viziata da eccesso di potere. Pienamente legittima Illegittima perché in violazione di norme di legge.
612 Il limite di spesa di € 2000 fissato dall’art. 34 del Decreto Interministeriale 1/02/2001, n. 44 per l’ordinaria attività di contrattazione delle istituzioni scolastiche è da riferire: al singolo contratto da affidare all'attività negoziale programmata per l'anno scolastico ai contratti della stessa tipologia all’attività negoziale a cui non si applica il D.Lgs. n 163/2006
613 Le istituzioni scolastiche statali hanno piena autonomia negoziale, fatte salve: le specifiche limitazioni poste da leggi e regolamenti nonché dal regolamento concernente le istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche (DI n. 44/2001) le specifiche limitazioni derivanti dal D.Lgs. n. 163/2006 (Codice dei contratti pubblici) le specifiche limitazioni derivanti dal D.Lgs. n 297/1994 (TU leggi sulla scuola) le specifiche limitazioni derivanti dalla L. n 241/1990
614 Dal punto di vista giuridico, l'attribuzione ad un ente pubblico della piena autonomia negoziale, comporta che: l'ente pubblico ha la capacità negoziale che il codice civile assegna ai soggetti giuridici dell'ordinamento l'ente pubblico ha la capacità negoziale ad esso attribuita specificatamente dalle disposizioni speciali che ne regolano il funzionamento al dirigente dell'ente pubblico è attribuita autonomia decisionale piena in ordine ai contratti da concludere il'ente pubblico ha piena discrezionalità decisionale in ordine ai contratti da concludere senza dovere richiedere l'autorizzazione all'ente vigilante
615 Un impegno contrattuale assunto per telefono dal dirigente scolastico è relativamente all'istituzione scolastica: illegittimo e nullo illegittimo e annullabile legittimo e valido legittimo, se autorizzato dal Direttore regionale
616 Con riferimento alla forma del contratto, il DI n 44/2001 prevede che i contratti delle istituzioni scolastiche siano stipulati: nelle forme previste dalle relative disposizioni di legge e, nel caso vi sia libertà di forma, mediante scambio di corrispondeza secondo l'uso del commercio esclusivamente mediante scrittura privata ovvero in forma pubblica amministrativa esclusivamente mediante scambio di corrispondeza secondo l'uso del commercio mediante scambio di corrispondenza secondo l'uso del commercio o per fatti concludenti
617 In base al DI n 44/2001, è fatto divieto alle istituzioni scolastiche di concludere: contratti aletaori, operazioni finanziarie speculative nonché contratti per la partecipazione a società di persone e di capitali contratti aletaori e operazioni finanziarie speculative contratti per la partecipazione a società di persone e di capitali operazioni finaziarie e speculative e contratti per la partecipazione a società di persone e di capitali
618 In base al DI n 44/2001, il dirigente scolstico può delegare lo svolgimento di singole attività negoziali: al direttore dei servizi generali e amministrativi ovvero a docenti da lui individuati al direttore dei servizi generali e amministrativi ovvero a docenti individuati da Consiglio d'Istituto esclusivamente a docenti individuati dal Collegio dei docenti esclusivamente al direttore dei servizi generali e amministrativi
619 In base al DI n 44/2001, la competenza deliberativa in ordine all'adesione dell'istituzione scolastica a reti di scuole spetta: al Consiglio di Istituto al dirigente scolastico al Consiglio di Istituto, su conforme parere del dirigente scolastico al dirigente scolastico, su conforma parere del Collegio dei docenti
620 In base al DI n 44/2001, il dirigente scolastico è competente alla conclusione dei contratti di sponsorizzazione: previa deliberazione del Consiglio di Istituto di determinazione dei criteri e dei limiti per lo svolgimento di tale attività negoziale in base alla sua autonoma valutazione previa deliberazione del Collegio dei docenti di determinazione dei criteri e dei limiti per lo svolgimento di tale attività negoziale solo se a ciò autorizzato dall'Ufficio scolastico regionale
621 Le istituzioni scolastiche sono tenute a rispettare le norme dell'Unione europea in materia di appalti pubblici? sì, nei casi ed al ricorrere dei presupposti indicati dalle norme comunitarie e nazionali di recepimento in materia sì, ma solo se il contratto da affidare eccede la soglia comunitaria no, mai, applicandosi ad esse le sole disposizioni contenute nel DI n 44/2001 sì, ma solo nei casi in cui le norme dell'Unione europea facciano esplicito rifermento agli enti di istruzione e formazione
622 Per la stipulazione del contratti in forma pubblica, le funzioni di ufficiale rogante per le istituzioni scolastiche sono svolte: dal direttore dei servizi generali e amministrativi o da un funzionario da questi appositamente delegato da un notaio dal dirigente scolastico dall'ufficiale rogante presente presso l'Ufficio scolastico regionale
623 Con riferimento alla pubblicità dell'attività contrattuale, il DI n 44/2001 prevede che: copia dei contratti conclusi in base al DI n 44/2001 sia messa a disposizione del Consiglio di Istituto e sia affissa all'albo della scuola copia dei contratti conclusi in base al DI n 44/2001 sia messa a disposizione del Consiglio diIstituto, ma ne vieta la pubblicazione copia dei contratti conclusi in base al DI n 44/2001 sia consegnata ai componenti del Consiglio di Istituto su loro richiesta copia dei contratti conclusi in base al DI n 44/2001 sia messa a disposizione del Consiglio di Istituto e del Collegio dei docenti
624 In base al DI n 44/2001, le istituzioni scolastiche possono concludere contratti di sponsorizzazione? sì, salvo che con soggetti le cui finalità ed attività siano in contrasto con la funzione educativa della scuola no, ritenendosi la causa pubblicitaria insita nella sponsorizzazione contraria all'interesse pubblico sì, ma esclusivamente con soggetti che abbiano dimostrato particolare attenzione e sensibilità nei confronti dei problemi dei giovani sì, ma esclusivamente con soggetti pubblici
625 In base al DI n 44/2001, quale precauzione deve accompagnare l'uso temporaneo da parte di terzi dell'edificio scolastico? Alla stipulazione da parte del concessionario di una polizza di assicurazione per la responsabilità civile Alla specifica autorizzazione da parte dell'Ufficio scolastico regionale Alla specifica autorizzazione da parte del Prefetto Alla regolarità nel pagamento delle tasse da parte del concessionario
626 In base al DI n 44/2001, il dirigente scolastico è competente alla conclusione dei contratti di prestazione d'opera per l'arricchimento dell'offerta formativa: previa deliberazione del Consiglio di Istituto, sentito il Collegio dei docenti, di determinazione delle procedure e dei criteri di scelta del contraente nonché del limite massimo dei compensi attribuibili in base alla sua autonoma valutazione previa deliberazione del Collegio dei docenti di determinazione dei criteri e dei limiti per lo svolgimento di tale attività negoziale solo se a ciò autorizzato dall'Ufficio scolastico regionale
627 In relazione ai contratti di appalto degli enti pubblici, qual è la funzione del collaudo? di verificare ed attestare la regolare esecuzione del contratto e quindi l'adempimento delle obbligazioni assunte dal contraente dell'ente pubblico di verificare ed attestare il possesso da parte del contraente dell'ente pubblico dei requisiti soggettivi richiesti in sede di procedimento selettivo di verificare ed attestare la regolarità fiscale e previdenziale del contraente dell'ente pubblico di verificare ed attestare il credito bancario di cui gode il contraente dell'ente pubblico
628 C.I.G. è acronimo di: codice identificativo gara (nel contesto dei contratti pubblici) circolo internazionale gioventù (nel contesto delle politiche giovanili) centro italiano giovani (nel contesto delle politiche giovanili) codice internazionale gara (nel contesto dei contratti pubblici)
629 Chi assegna il C.I.G. alle istituzioni scolastiche? L'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca l'Ufficio scolastico regionale l'Agenzia delle Entrate
630 In base al DI n 44/2001, le istituzioni scolastiche possono svolgere attività di servizi per conto terzi? Sì, nell'esercizio dei compiti di formazione ed educativi, previa deibera del Consiglio di Istituto di determinazione delle condizioni contrattuali e delle garanzie da richiedere ai terzi Sì, nell'esercizio dei compiti di formazione ed educativi, previa autorizzazione da parte dell'Ufficio scolastico regionale No, mai, in quanto lo svolgimento di attività di servizi per conto di terzi è incompatibile con la natura pubblica della scuola No, mai, in quanto lo svolgimento di attività di servizi per conto terzi è incompatibile con la struttura del bilancio delle scuole
631 In base al DI n 44/2001, le istituzioni scolastiche possono concludere contratti di concessione in uso di parte del proprio sito informatico? Sì, con istituzioni di volontariato, associazioni tra studenti, enti di interesse culturale Sì, esclusivamente con altre istituzioni scolastiche Sì, esclusivamente con altre istituzioni scolastiche ed altri enti pubblici Sì, con i soggetti previamente identificati nel regolamento di Istituto
632 Nel caso in cui l'istituzione scolastica abbia concesso a terzi l'uso di parti del proprio sito informatico, il dirigente scolastico può disattivare il collegamento prima della scadenza del contratto? Sì, allorchè il sito sia veicolo di attività in contrasto con la funzione educativa della scuola, previa previsione della facoltà di disattivazione nel contratto No, mai perché ciò violerebbe la libertà di manifestazione del pensiero Sì, purchè autorizzato dall'Ente nazionale per la digitalizzazione della pubblica amministrazione (Digit PA), come pre No, mai perché ciò è impedito dal Codice dell'amministrazione digitale (D.Lgs. n. 82/2005)
633 In base al DI n 44/2001, l'istituzione scolastica ha facoltà di concedere a terzi l'utilizzazione temporanea dei locali dell'edificio scolastico? Sì, a condizione che l'utilizzazione sia compatibile con la destinazione dell'istituto a compiti educativi e formativi e previa deliberazione del Consiglio di Istituto diretta a definire criteri e limiti della concessione. No, perché la facoltà di concessione a terzi dell'utilizzazione dei locali dell'edificio scolastico spetta solo all'ente locale proprietario degli stessi. Sì, a condizione che l'utilizzazione sia compatibile con la destinazione dell'istituto a compiti educativi e formativi e previa parere di regolarità da parte dei revisori dei conti No, in assenza di espressa disposizione di rango legislativo che attribuisca la facoltà concessoria all'istituzione scolastica.
634 Cessione dei beni non più utilizzati dall'istituzione scolastica. In base al DI n 44/2001, i beni non più utilizzati dall'istituzione scolastica: possono essere venduti al miglior offerente, previo esperimento di gara preceduta da avviso pubblico oppure possono essere ceduti direttamente ad altre istituzioni scolastiche o ad altri enti pubblici possano essere esclusivamente venduti al miglior offerente, previo esperimento di gara preceduta da avviso pubblico. possono essere ceduti esclusivamente ad altre istituzioni scolastiche o ad altri enti pubblici. devono essere subito distrutti, essendo vietato farne commercio
635 Cessione dei beni fuori uso e dei beni obsoleti. In base al DI n 44/2001, i beni fuori uso ed i beni obsoleti : sono venduti al miglior offerente, previo esperimento di gara preceduta da avviso pubblico, potendo essere ceduti a trattativa privata o a titolo gratuito solo in caso di gara deserta sono ceduti a trattativa privata o a titolo gratuito a prescindere dal previo esperimento di gara preceduta da avviso pubblico possono essere ceduti direttamente a titolo gratuito o, in alternativa, distrutti devono essere subito distrutti, essendo vietato farne commercio
636 Se l'istituzione scolastica è indicata quale beneficiaria di una donazione, di un'eredità o di un legato, essa: può accettare la donazione, l'eredità o il legato, avendo capacità e legittimazione negoziale può accettare la donazione, l'eredità o il legato, previa autorizzazione del Prefetto può accettare la donazione, l'eredità o il legato, previa autorizzazione dell'Ufficio scolastico regionale può accettare la donazione, l'eredità o il legato, previo parere di regolarità contabile dei revisori dei conti
637 In base al DI n 44/2001, il servizio di cassa e quello di custodia e amministrazione dei titoli delle istituzioni scolastiche va affidato: ad un unico istituto di credito o a Poste italiane S.p.A. esclusivamente a Poste Italiane S.p.A. esclusivamente ad un unico istituto di credito ad una pluralità di isttuti di credito
638 Il DI n 44/2001 dispone che l'affidamento del servizio di cassa avvenga sulla base dei tassi attivi e passivi, delle spese di tenuta conto ed, eventualmente, degli altri benefici concessi dall'offerente. In tale contesto, all'istituzione scolastica: è lasciata discrezionalità nello stabilire la ponderazione relativa dei predetti criteri non è lasciata alcuna discrezionalità, poiché il DI stabilisce anche la ponderazione relativa dei predetti criteri non è lasciata alcuna discrezionalità, poiché il Codice dei contratti pubblici stabilisce precettivamente la ponderazione relativa dei predetti criteri è lasciata discrezionalità nello stabilire la ponderazione relativa dei predetti criteri, previo parere di congruità dei revisori dei conti
639 A quale normativa è assoggettata l'alienazione di beni immobili di proprietà dell'istituto scolastico? Alle norme generali di contabilità dello Stato in tema di procedure di gara Alle norme di diritto comunitario in tema di alienazione degli immobili Alle norme stabilite dal Consiglio di Istituto Alle norme stabilite dall'Ufficio scolastico regionale
640 L'attività negoziale per l'affidamento del servizio di cassa dell'istituzione scolastica spetta alla competenza deliberativa: integralmente, del dirigente scolastico del dirigente scolastico, previa detrminazione di criteri e limiti da parte del Consiglio di Istituto integralmente, del Consiglio di Istituto, salva l'attività istruttoria del dirigente scolastico integralmente del dirigente scolastico, previo parere obbligatorio dei revisori dei conti
641 Le istituzioni scolastiche sono solite richiedere ai genitori un contributo volontario annuale per le attività della scuola. In quale modello di diritto civile risulta meglio inquadrabile tale fattispecie, tenuto conto della gratuità dell'istruzione obbligatoria? In quello della donazione modale In quello della donazione pura in quello del contratto a titolo oneroso in quello del contratto sottosposto a condizione
642 Procedura ordinaria di contrattazione delle istituzioni scolastiche. Rileggendo il DI n 44/2001 alla luce del D.Lgs n 163/2006, la procedura di selezione del contraente individuata dall'art. 34 del DI è qualificabile come: procedura negoziata senza previa pubblicazione di bando procedura negoziata previa pubblicazione di bando procedura ristretta procedura aperta
643 Nel caso in cui l'istituzione scolastica affidi un contratto di appalto senza previo ricorso ad alcuna procedura selettiva, la legittimità di tale azione: è condizionata dalla esistenza di una disposizione normativa che ciò consenta in astratto e dalla esternazione della motivazione della scelta basata sul ricorrere in concreto delle condizioni previste dalla norma è condizionata esclusivamente dalla esistenza di una disposizione normativa che ciò consenta in astratto è condizionata esclusivamente dalla motivazione circa il ricorrere in concreto delle condizioni che a parere dell'istituzione scolastica supportano la scelta non è in alcun modo condizionata, potendo l'istituzione scolastica ricorrere sempre all'affidamento diretto
644 Le regole giuridiche per l'affidamento dei contratti di appalto di forniture e servizi delle istituzioni scolastiche sono contenute: Nel d.lgs n 163/2006, nella L. n 241/1990 e nel DI n 44/2001 Nel d.lgs n 163/2006 e nel DI n 44/2001 Nel d.lgs n 163/2006 Nel DI n 44/2001
645 In base al DI n 44/2001, il Consiglio di Istituto può elevare il limite di 2000 € fissato come soglia per la procedura ordinaria di contrattazione delle istituzioni scolastiche: l'esercizio di tale facoltà incontra dei limiti? L'elevazione non può superare la cd soglia comunitaria di valore. Inoltre, trattandosi di estendere una previsione eccezionale e derogatoria, l'elevazione non può eliminare o ridurre significativamente le occasioni di utilizzo della procedura comparativa L'elevazione non può superare la cd soglia comunitaria di valore. Al di sotto di questa, non sussiste alcun ulteriore limite per la determinazione della diversa soglia di valore. L'elevazione non può superare la cd soglia comunitaria di valore. Al di sotto di questa, la diversa soglia di valore va determinata previo parere obbligatorio di congruità dei revisori dei conti. L'elevazione non incontra alcun limite, posta l'assenza di previsioni in proposito contenute nel DI n 44/2001.
646 In base alle previsioni del DI n 44/2001, in tema di procedura di scelta del contraente, la lettera di invito deve contenere: oltre che l'invito a presentare un'offerta e la precisazione dei criteri di aggiudicazione, anche l'esatta indicazione delle prestazioni contrattuiali nonché i termini e le modalità di esecuzione e di pagamento esclusivamente l'invito a presentare un'offerta, poiché l'indicazione delle prestazioni contrattuiali nonché i termini e le modalità di esecuzione e di pagamento saranno precisati nel contratto oltre che l'invito a presentare un'offerta, anche la precisazione dei criteri di aggiudicazione. L'esatta indicazione delle prestazioni contrattuiali nonché i termini e le modalità di esecuzione e di pagamento saranno precisati nel contratto Oltre che l'invito a presentare un'offerta e la precisazione dei criteri di aggiudicazione, il solo oggetto del contratto. L'esatta indicazione delle prestazioni contrattuiali nonché i termini e le modalità di esecuzione e di pagamento saranno precisati nel contratto
647 In quale modello generale rientrano gli accordi di rete fra istituzioni scolastiche (art 7 DPR n 275/1999)? Negli accordi di collaborazione di cui all'art. 15 L. n 241/1990 Nella cd programmazione negoziata di cui all'art 2, co 203 ss, L. n 662/1996 Nel consorzio Nell'associazione
648 Attività negoziale delle istituzioni scolastiche: in quale atto devono essere esplicitati i criteri di valutazione delle offerte? Nel bando o nella lettera di invito Nell'offerta stessa Nel verbale della commissione di valutazione Nel provvedimento di aggiudicazione
649 Il D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207 (regolamento di esecuzione ed attuazione del D.Lgs n 163/2006) contiene disposizioni che interessano le istituzioni scolastiche? Sì, nella parte in cui attua disposizioni del D.Lgs 163/2006 applicabili alle istitiuzioni scolastiche in quanto enti pubblici No, perché riguarda solo gli appalti di lavori pubblici, essendo l'edilizia scolastica di competenza degli enti locali No, perché riguarda solo gli appalti di valore superiore alla soglia comunitaria Sì, nella parte in cui attua le disposizioni del D.Lgs 163/2006 relative al contenuto dei contratti
650 Nei confronti delle amministrazioni dello Stato, la Corte dei conti ha funzioni: di controllo e giurisdizionali di solo controllo di sola giurisdizione di consulenza
651 Il controllo preventivo sugli atti esercitato dalla Corte dei Contii è: di legittimità di merito di legittimità e di merito di merito sugli atti a contenuto generale
652 Di recente (DL n. 78/2009 convertito con L. n 102/2009) è stato ampliato il novero degli atti assoggettati ai sensi dell'art. 3 L. n 20/1994 al controllo preventivo della Corte dei Conti: tali atti possono interessare l'attività delle istituzioni scolastiche. Di quali atti si tratta? Di atti e contratti di conferimento di incarichi individuali nonché di atti e contratti concernenti studi e consulenze Di atti e contratti di affidamento di appalti pubblici Delle direttive del dirigenti degli accordi di collaborazione tra amministrazioni pubbliche
653 La responsabilità amministrativa è: la responsabilità patrimoniale nella quale incorrono amministratori o dipendenti pubblici per i danni cagionati all'amministrazione in occasione del rapporto d'ufficio la responsabilità verso terzi nella quale incorrono amministratori o dipendenti pubblici per i danni cagionati nell'esercizio delle mansioni ad essi affidate Una speciale forma di responsabilità della dirigenza pubblica la responsabilità dell'amministrazione verso terzi per fatti dannosi posti in essere dai propri funzionari o amministratori.
654 Reponsabilità amministrativa: al verificarsi di un fatto dannoso per la finanza pubblica, il dirigente scolastico che ne sia venuto a conoscenza, è tenuto a: presentare denuncia di danno erariale alla Procura presso le sezioni giurisdizionali regionali della Corte dei Conti riferire la circostanza al Direttore generale presso l'Ufficio scolastico regionale perché provveda a presentare denuncia di danno erariale alla Procura presso la Corte dei Conti richiedere all'Avvocatura dello Stato di azionare causa civile risarcitoria per il ristoro del danno subito richiedere all'Avvocatura dello Stato di presentare ricorso al TAR per l'annullamento degli atti adottati dall'autore del fatto
655 Costituiscono presupposti della responsabilità amministrativa: una condotta dolosa o gravemente colposa, l'inerenza con il rapporto di servizio con l'amministrazione, un danno risarcibile conseguente alla condotta Una condotta dolosa o colposa, l'inerenza con il rapporto di servizio con l'amministrazione, un danno risarcibile conseguente alla condotta Una condotta dolosa, l'inerenza con il rapporto di servizio con l'amministrazione, un danno risarcibile conseguente alla condotta Una condotta anche non colposa né dolosa, l'inerenza con il rapporto di servizio con l'amministrazione, un danno risarcibile conseguente alla condotta
656 Qual è la funzione della responsabilità amministrativa? La responsabilità amministrativa è posta a tutela della pubblica amminisrazione in relazione ai danni arrecati dai propri funzionari La responsabilità amministrativa è posta a tutela dei terzi in relazione ai danni ad essi arrecati dai funzionari pubblici La responsabilità amministrativa è posta a tutela dell'interesse generale dell'ordinamento in relazione a fatti penalmente illeciti dei funzionari pubblici La responsabilità amminsitrativa è posta a tutela dell'adempimento da parte dei funzionari impiegati degli obbligi di rilevanza disciplinare
657 In tema di responsabilità amministrativa, il danno erariale deve sempre essere rifiuso per intero? No, il giudice può ridurre l'entità dell'addebito in relazione a circostanze oggettive o soggettive che attenuano la responsabilità No, il giudice può ridurre l'entità dell'addebito in relazione all'età dell'incolpato Sì, il giudice non dispone di alcun potere valutativo al riguardo Sì, salvo che il potere del Ministro di ridurne l'entità
658 Esiste un termine per la presentazione della denuncia di danno erariale: La legge non individua un termine preciso, ma la denuncia deve essere immediatamente presentata non appena sia stata acquisita conoscenza del fatto dannoso La legge individua il termine di sei mesi dal fatto dannoso La legge individua il termine di sei mesi dalla conoscenza del fatto dannoso La legge non individua un termine preciso, potendo essere presentata in un qualunque momento a scelta del soggetto tenuto alla denuncia
659 In quanto tempo si prescrive l'azione di responsabilità amministrativa? Il diritto al risarcimento del danno si prescrive in ogni caso in cinque anni, decorrenti dalla data in cui siverificato il fatto dannoso , ovvero, in caso di occultamento doloso del danno, dalla data della sua scoperta (DL n 543/1996 conv in L . n 639/1996) Il diritto al risarcimento del danno si prescrive in ogni caso in dieci anni , decorrenti dalla data in cui siverificato il fatto dannoso , ovvero, in caso di occultamento doloso del danno, dalla data della sua scoperta (DL n 543/1996 conv in L . n 639/1996) Il diritto al risarcimento del danno si prescrive in ogni caso in due anni, decorrenti dalla data in cui siverificato il fatto dannoso , ovvero, in caso di occultamento doloso del danno , dalla data della sua scoperta (DL n 543/1996 conv in L. n 639/1996) Il diritto al risarcimento del danno si prescrive in ogni caso in un anno , decorrenti dalla data in cui siverificato il fatto dannoso , ovvero, in caso di occultamento doloso del danno, dalla data della sua scoperta (DL n 543/1996 conv in L. n 639/1996)
660 La responsabilità amministrativa, ferma restando l'insindacabilità nel merito delle scelte discrezionali, è: personale e limitata ai fatti ed alle omissioni commessi con dolo o con colpa grave. Personale e limitata ai fatti ed alle omissioni commessi con dolo. Personale e relativa a fatti commessi indifferentemente con dolo o colpa. Personale o per fatto altrui e relativa a fatti commessi indifferentemente con dolo o colpa.
661 Nel caso di deliberazioni di organi collegiali, la responsabilità amministrativa è imputata: Esclusivamente a coloro che hanno espresso voto favorevole. A ciascun componente del collegio, a prescindere dal contenuto del voto. Esclusivamente a coloro che non hanno fatto constare a verbale le motivazioni del dissenso. Ai ciascun componente del collegio che abbiano agito con dolo o colpa grave
662 In casi di fatto dannoso causato da più persone, la responsabilità amministrativa è imputata: A ciascuna persona per la parte che vi ha preso. A ciascuna persona a prescindere dall’apporto. Alle persone che hanno agito con dolo Alle persone che hanno agito con colpa grave
663 La giurisdizione in tema di responsabilità amministrativa del pubblico funzionario spetta: Alle sezioni giurisdizionali della Corte dei conti 2. Alle sezioni di controllo della Corte dei conti Al giudice amministrativo Al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro
664 La redazione del bilancio dello Stato e delle istituzioni scoalstiche si ispira ai seguenti principi: annualità, universalità, integrità, pubblicità pluriennalità, universaltà, integrità, pubblicità annualità, universalità, integrità, segretezza annualità, universalità, parziarietà, pubblicità
665 L'espressione "gestione fuori bilancio" si riferisce: alle operazioni finanziarie attive o passive in totale indipendeza da ogni riferimento al bilancio o, se con iniziale riferimento ad esso, al di fuori di questo le operazioni finanziarie attive o passive effettuate tramite contanti le operazioni finaziarie attive o passive effettuate da organo privo di competenza amministativa le operazioni finanziarie attive o passive effettuiare senza la intermediazione della banca cassiera
666 La redazione del bilancio i termni di competenza indica: una tecnica redazionale che prevede e quantifica il flusso finanziario sia in entrata che in uscita fotografandolo nel momento in cui la singola entrata o la singola spesa diviene giuridicamente obbligazione pecuniaria, attiva o passiva, dell'ente una tecnica redazionale che prevede e quantifica il flusso finanziario sia in entrata che in uscita fotografandolo nel momento della effettiva riscossione o spesa, a prescindere dal momento di insorgenza della obbligazione pecuniaria una tecnica redazionale che, per le entrate valorizza il momento dell'insorgenza giuridica dell'obbligazione a favore dell'ente e per le uscite valorizza il momento dell'effettivo pagamento da parte dell'ente una tecnica redazionale che, per le entrate valorizza il momento di effettiva riscossione da parte dell'ente e per le uscite valorizza il momento dell'insorgenza dell'obbligazione giuridica a carico dell'ente
667 Con riferimento alle istituzioni scolastiche, l'esercizio finaziario: ha inizio il 1° gennaio e termina il 31 dicembre ha inizio il 1° settembre e termina il 31 agosto ha inizio il 1° gennaio e temina il 31 dicembre del triennio successivo ha inizio il 1° settembre e termina il 31 agosto del triennio successivo
668 Il bilancio delle istituzioni scolastiche si esprime in termini di: competenza cassa competenza per le entrate, cassa per le uscite competenza per le uscite, cassa per le entrate
669 Nella gestione finanziaria delle istituzioni scoalstiche, la gestione dei fondi al di fuori del programma annuale è: vietata, al di fuori dei casi delle gestioni economiche separate vietata sempre e comunque consentita, previa autorizzazione del dirigente scolastico consentita, previa autorizzazione del Consiglio di Istitiuto
670 Quali organi intervengono nella predisposizione ed approvazione del programma annuale? il dirigente scolastico, la giunta esecutiva, il collegio dei revisori, il Consiglio di Istituto il dirigente scolastico, la giunta esecutiva, il collegio dei docenti, il Consiglio di Istituto il dirigente scolastico, il collegio dei docenti, il collegio dei revisori, il Consiglio di Istituto il dirigente scolastico, la giunta esecutiva, il collegio dei revisori, il Collegio dei docenti
671 Dal punto di vista giuridico, a quale funzione appartiene l'approvazione del bilancio? alla funzione di indirizzo politico-amministrativo alla funzione di gestione alla funzione consultiva alla funzione di verifica di regolarità amministrativa
672 Nella gestione finanziaria delle istituzioni scolastiche, l'approvazione del programma annuale comporta: autorizzazione all'accertamento delle entrate e all'assunzione degli impegni delle spese ivi previste autorizzazione all'accertamento delle entrate e all'assunzione degli impegni delle spese ivi previste, previa controllo dei revisori dei conti sui singoli atti autorizzazione all'accertamento delle entrate e all'assunzione degli impegni delle spese ivi previste, previa controllo del Consiglio d'Istituto sui singoli atti autorizzazione all'accertamento delle entrate e all'assunzione degli impegni delle spese ivi previste, previa controllo dell'Ufficio scolastico regionale sui singoli atti
673 Residui attivi e passivi. Cosa sono? Sono le entrate accertate, ma non riscosse durante l'esercizio finanziario e le spese impegnate e non pagate entro la fine dell'esercizio stesso. Sono le entrate non ancora accertate durante l'esercizio finanziario e le spese non ancora impegnate entro la fine dell'esercizio stesso. Sono le entrate accertate e riscosse durante l'esercizio finanziario e le spese impegnate e pagate entro la fine dell'esercizio stesso. Sono le entrate accertate e riscosse durante l'esercizio finanziario a seconda che superino o meno le spese impegnate e pagate entro la fine dell'esercizio stesso.
674 In relazione alla disciplina di contabilità delle istituzioni scolastiche, è vietata l'assunzione di impegni di spesa a carico di più esercizi finanziari. Questa affermazione è corretta? Sì, è corretta, salvo che per le spese correnti e per quelle connesse ai progetti pluriennali compresi nel POF, ove l'impegno su più esercizi sia indispensabile per assicurare la continuità dei servizi e dell'esecuzione dei progetti. Sì, è corretta. L'assunzione di impegni di spesa a carico di più esercizi è vietata sempre e comunque, senza eccezione. No, non è corretta. Possono essere ordinariamente assunti impegni a carico di più esercizi. No, non è corretta, attesa la triennalità del bilancio delle istituzioni scolastiche.
675 Per esercizio finanziario si intende: il complesso delle operazioni finanziarie (entrate e spese) che si compiono nel corso di un anno finanziario il complesso delle operazioni di spesa che si compiono nel corso di un anno finanziario. il complesso delle operazioni di entrata che si compiono nel corso di un anno finanziario. Il complesso delle operazioni fiscali che si compiono nel corso di un anno finanziario
676 Chi svolge attività di consulenza alle istituzioni scolastiche in materia giuridica? L'Avvocatura dello Stato Un avvocato individuato dall'istituzione scolastica Un avvocato individuato dall'Ufficio scolastico regionale Un avvocato individuato dell'Ordine degli avvocati
677 Chi svolge attività di assistenza e supporto alle istituzioni scolastiche in materia contabile? L'Ufficio scolastico regionale Un commercialista individuato dall'istituzione scolastica Un commercialista individuato dall'Ufficio scolastico regionale Le strutture periferiche del Ministero dell'economia e delle finanze
678 Ai revisori dei conti nelle istituzioni scolastiche è affidata la funzione di: Controllo di regolarità amministrativa e contabile controllo strategico controllo di gestione controllo esterno di legittimità
679 Quale dei seguenti compiti non rientra nella competenza dei revisori dei conti? Parere di regolarità contabile sul programma annuale, parere di legittimità sul POF, verifiche di cassa, esame del conto consuntivo. Parere di legittimità sul POF Parere di regolarità contabile sul programma annuale. Verifiche di cassa. Esame del conto consuntivo.
680 Con riferimento alle funzioni amministrative, alla Corte dei Conti spettano le funzioni di: controllo preventivo di legittimità sugli atti del Governo e delle amministrazioni dello Stato e di gestione a consuntivo sui bilanci dello Stato, delle amministrazioni pubbliche e di quegli enti per i quali lo Stato contribuisce alla gestione ordinaria. controllo preventivo di legittimità sugli atti del Governo, delle Regioni e degli enti locali e di gestione a consuntivo sui bilanci dello Stato, delle amministrazioni pubbliche e di quegli enti per i quali lo stato contribuisce alla gestione ordinaria. controllo preventivo di legittimità e di merito sugli atti del Governo e delle amministrazioni dello Stato e di gestione a consuntivo sul bilancio dello Stato. controllo preventivo di legittimità e di merito sugli atti del Governo e delle amministrazioni dello Stato e di gestione a consuntivo sul bilancio dello Stato e delle amministrazioni pubbliche e di quegli enti per i quali lo Stato contribuisce alla gestione ordinaria.
681 Per effetto della L. n 20/1994, la Corte dei conti esercita il controllo preventivo di legittimità: solo sugli atti indicati dalla legge su tutti gli atti amministrativi su tutti gli atti adottati dallo Stato sugli atti individuati con apposita Direttiva ministeriale
682 In base alla L. n 20/1994, i provvedimenti sottoposti al controllo preventivo della Corte dei conti acquistano efficacia: se il competente ufficio di controllo non ne rimette l'esame alla sezione del controllo nel termine di trenta giorni dal ricevimento del provvedimento. Se il competente ufficio di controllo non ne rimette l'esame alla sezione del controllo nel termine di sessanta giorni dal ricevimento del provvedimento. Se il competente ufficio di controllo non ne rimette l'esame alla sezione del controllo nel termine di quarantacinque giorni dal ricevimento del provvedimento. Se il competente ufficio di controllo non ne rimette l'esame alla sezione del controllo nel termine di venti giorni dal ricevimento del provvedimento.
683 Trasparenza e programma annuale. Il documento contenente il programma: è pubblico (esso va affisso all'albo della scuola entro quindici giorni dalla sua approvazione) è riservato (esso va trasmesso solo all'Ufficio scolastico regionale) è riservato (esso può essere conosciuto da chi vi abbia interesse tramite il diritto di accesso) è pubblico (esso è pubblicato già prima della sua approvazione per consentire i ricorsi di chi ne abbia interesse)
684 Perchè le partite di giro non incidono sulle risultanze economiche del bilancio? Perché riguardano entrate e spese effettuate per conto di terzi che costituiscono al tempo stesso un debito ed un credito per l'istituzione scolastica. Perché riguardano delle spese che hanno copertura finanziaria Perché riguardano delle spese che nel corso dell'anno finanziario verranno compensate con delle entrate Perché riguardano entrate e spese che non devono figurare nel bilancio
685 A chi spetta realizzare il programma annuale? Al dirigente scolastico nell'esercizio dei compiti e delle responsabilità di gestione Al Consiglio di istituto nell'esercizio dell'attività di indirizzo politico-amministrativo Al direttore dei servizi generali e amministrativi, coordinando il personale di segreteria Al collegio dei docenti attraverso l'elaborazione del piano dell'offerta formativa
686 In base al DI n 44/2001, come si riscuotono le entrate dell'istituzione scolastica? Attraverso la banca cassiera o tramite il servizio di conto corrente postale Attraverso la banca cassiera o tramite il servizio di conto corrente postale o in contanti Attraverso la banca cassiera o in contanti Tramite il servizio di conto corrente postale o in contanti
687 Gestione finanziaria dell'istituzione scolastica. Quale organo assume l'impegno di spesa? Il dirigente scolastico il direttore dei servizi generali e amministrativi il Consiglio d'Istituto La giunta esecutiva
688 Gestione finanziaria dell'istituzione scolastica. Chi sottoscrive le reversali di incasso ed i mandati di pagamento? Il dirigente scolastico ed il direttore dei servizi generali e amministrativi Il presidente del Consiglio di istituto Il dirigente scolastico Il direttore dei servizi generali e amministrativi
689 Gestione finanziaria dell'istituzione scolastica. Chi stabilisce l'entità del fondo per le minute spese? Il Consiglio di Istituto in sede di approvazione del programma annuale Il dirigente scolastico nella direttiva al direttore dei servizi generali e amministrativi I revisori dei conti in sede di controllo sul programma annuale Il Consiglio di istituto in sede di adizione del piano dell'offerta formativa
690 Quali soggetti ed organi concorrono alla predisposizione ed approvazione del conto consuntivo? il direttore dei servizi generali e amministrativi, i revisori dei conti, il Consiglio di istituto Il dirigente scolstico, i revisori dei conti, il Consiglio di istituto il direttore dei servizi generali e amministrativi, la giunta esecutiva, il Consiglio di istituto il direttore dei servizi generali e amministrativi, il collegio dei docenti, il Consiglio di istituto
691 Gestione finanziaria dell'istituzione scolastica. Come è composto il conto consuntivo? Il conto consuntivo si compone del conto finanziario e del conto del patrimonio Il conto consuntivo si compone del solo conto finanziario Il conto consuntivo si compone del solo conto del patrimonio Il conto consuntivo si compone del conto finanziario e del giornale di cassa
692 Quale presupposto giuridico consente all'istituzione scolastica di assumere vincoli negoziali? L'attribuzione di personalità giuridica La qualifica dirigenziale del dirigente scolastico La presenza di un Consiglio di Istituto L'autorizzazione dell'Ufficio scolastico regionale
693 Secondo l'attuale assetto normativo, quali sono le principali funzioni di indirizzo politico-amministrativo spettanti al Consiglio di istituto? L'approvazione del programma annuale e del conto consuntivo nonché l'adozione del Piano dell'offerta formativa L'approvazione del programma annuale, l'adozione del Piano dell'offerta formativa nonché la direttiva al direttore dei servizi generali e amministrativi L'approvazione del programma annuale, l'adozione del Piano dell'offerta formativa nonché il conferimento dell'incarico dirigenziale al dirigente scoalstico L'approvazione del programma annuale,l'adozione del Piano dell'offerta formativa nonché la stipulazione di contratti di prestazione d'opera con esperti
694 Cos'è la CONSIP? Una centrale di committenza Un consorzio di produzione Un centro per la rieducazione giovanile Un comitato pubblico per le politiche giovanili
695 Cos'è il MEPA? E' il Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione E' il Mercato Europeo delle Pubbliche Amministrazioni E' la Manifestazione Europea delle Pubbliche Amministrazioni E' la Mercato dell'Economia della Pubblica Amministrazione
696 Qual è la funzione del MEPA? Il MEPA ha la funzione du supportare gli acquisiti delle pubbliche amministrazioni di importo inferiore alla soglia comunitaria Il MEPA ha la funzione du supportare gli acquisiti delle pubbliche amministrazioni di importo superiore alla soglia comunitaria Il MEPA ha la funzione du supportare gli acquisiti delle pubbliche amministrazioni di importo sia inferiore che alla soglia comunitaria Il MEPA ha la funzione du supportare gli acquisiti delle pubbliche amministrazioni ad elevato contenuto tecnologico
697 In base al Codice dei contratti pubblici (D.Lgs n 163/2006), cosa sono gli appalti pubblici? Sono i contratti a titolo oneroso, stipulati per iscritto tra una stazione appaltante e uno o più operatori economici, aventi per oggetto l'esecuzione di lavori, la fornitura di prodotti, la prestazione di servizi. Sono i contratti a titolo oneroso, stipulati per iscritto o in forma orale tra una stazione appaltante e uno o più operatori economici, aventi per oggetto l'esecuzione di lavori, la fornitura di prodotti, la prestazione di servizi. Sono i contratti a titolo oneroso, stipulati per iscritto tra più stazioni appaltanti tra di loro, aventi per oggetto l'esecuzione di lavori, la fornitura di prodotti, la prestazione di servizi. Sono i contratti a titolo gratuito, stipulati per iscritto tra una stazione appaltante e uno o più operatori economici, aventi per oggetto l'esecuzione di lavori, la fornitura di prodotti, la prestazione di servizi.
698 In base al Codice dei contratti pubblici (D.Lgs n 163/2006), cos'è la concessione di servizi? E' un contratto che presenta le stesse caratteristiche di un appalto pubblico di servizi, ad eccezione del fatto che il corrispettivo della fornitura di servizi consiste unicamente nel diritto di gestire i servizi o in tale diritto accompagnato da un prezzo è un contratto che presenta le stesse caratteristiche di un appalto pubblico di servizi è un contratto che presenta le stesse caratteristiche di un appalto pubblico di forniture è un contratto che presenta le stesse caratteristiche di un appalto pubblico di servizi ovvero di forniture, ad eccezione del fatto che è un contratto a titolo gratuito i
699 Cos'è un contratto attivo per l'amministrazione? E' un contratto che determina un'entrata per l'amministrazione E' un contratto che determina una spesa per l'amministrazione E' un contratto che corrisponde ad un interesse pubblico dell'amministrazione E' un contratto regolarmente eseguito da parte dell'amministrazione
700 Cos'è un contratto passivo per l'amministrazione? E' un contratto che determina un esborso da parte dell'amministrazione E' un contratto che determina un'entrata per l'amministrazione E' un contratto che non corrisponde ad un interesse pubblico dell'amministrazione E' un contratto rispetto al quale l'amministrazione è inadempiente
701 Cos'è l'AVCP? E' l'Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici      
702 Quali funzioni ha l'AVCP? Ha funzioni di vigilanza sui contratti pubblici, consultiva sulle questioni insorte durante lo svolgimento delle procedure di gara nonché poteri sanzionatori e ispettivi in tali ambiti Ha funzioni di assistenza delle Amministrazioni per la preparazione degli atti delle gare pubbliche. Ha funzioni e poteri giurisdizionali in bae ai quali può sanzionare le pubbliche amministrazioni che abbiano violato le regole per l'affidamento dei contratti Ha funzioni di centrale di committenza per lo svolgimento per conto delle amministrazioni pubbliche di gare per l'affidamento di contratti
703 Attività negoziale. Quale è, fra quelle di seguito indicate, la sequenza corretta delle fasi o degli atti del procedimento di selezione del contrente della PA? delibera a contrarre, bando o lettera di invito, preselezione, selezione, aggiudicazione, stipulazione del contratto bando o lettera di invito, preselezione, selezione, aggiudicazione, stipulazione del contratto, delibera a contrarre delibera a contrarre, bando o lettera di invito, preselezione, selezione, stipulazione del contratto, aggiudicazione delibera a contrarre, preselezione, bando o lettera di invito, selezione, aggiudicazione, stipulazione del contratto
704 La seguente affermazione è corretta? In tema di affidamento di un contratto, la pubblica amministrazione è tenuta a rispettare anche le regole contenute nella L n 241/1990. Sì, perché l'attività di selezione del contraente è espressione di poteri pubblici ed assume la forma del procedimento amministrativo No, perché l'attività di selezione del contraente è espressione dei poteri privatistici di cui l'amministrazione può fare uso Sì, ma solo se ciò sia il frutto di una decisione discrezionale dell'ammnistrazione prima di iniziare il procedimento. No, perché ciò è espressamente escluso nei principi generali contenuti nel Codice dei contratti
705 La seguente affermazione è corretta? Le istituzioni scolastiche pubbliche sono tenute a rispettare il Codice dei contratti (D.lgs n 163/2006)? Sì, in quanto il Codice dei contratti ha come ambito soggettivo di applicazione tutte le pubbliche amministrazioni No, in quanto il Codice dei contratti ha come ambito soggettivo solo le amministrazioni centrali dello Stato Sì, in quanto le istituzioni scolastiche sono esplicitamente annoverate fra le amministrazioni destinatarie No, in quanto le istituzioni scolastiche sono esplicitamente escluse dall'ambito soggettivo di applicazione
706 Cosa si intende per "soglia comunitaria"? E' il valore economico stimato del contratto che determina l'individuazione delle regole da applicare al procedimento di scelta del contraente della PA in tema di appalti pubblici E' il valore economico stimato del contratto che condiziona l'attivazione del controllo della Corte dei conti sul contratto di appalto pubblico E' il valore economico stimato del contratto che determina la pubblicazione del contratto di appalto pubblico sulla GU UE (Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea) E' il valore economico stimato del contratto che determina la competenza giurisdizionale sul contratto di appalto pubblico della Corte di Giustizia dell'Unione Europea
707 Qual è attualmente (2011) la soglia comunitaria per le forniture ed i servizi delle amministrazioni dello Stato? € 125.000 al netto dell'IVA € 125.000 al lordo dell'IVA € 133.000 al netto dell'IVA € 133.000 al loro dell'IVA
708 Come viene modificata la soglia comunitaria? Attraverso un Regolamento emanato dalla UE ogni due anni Attraverso un Regolamento emanato dalla UE ogni sei mesi Attraverso un decreto emanato dal MEF ogni due anni Attraverso un decreto emanato dalla PCM ogni due anni
709 Attività negoziale e valore delle fonti normative: la disciplina degli appalti pubblici è: di matrice comunitaria e regolata tramite fonti cogenti (direttive) di matrice comunitaria e regolata tramite fonti non cogenti (raccomandazioni) di matrice puramente statuale e regolata tramite fonti cogenti (leggi) di matrice puramente statuale e regolata tramite fonti non cogenti (circolari non precettive)
710 Il contratto con il quale le istituzioni scolastiche affidano il servizio di distribuzione di cibi e bevande a scuola è: un contratto attivo un contratto passivo un contratto attivo e passivo ad un tempo un contratto attivo o passivo a scelta del fornitore
711 Dal punto di vista finanziario, quale delle seguenti operazioni determina una partita di giro? Riscossione di un contributo versato dal genitore per il finanziamento della polizza per gli infortuni a favore del figlio Acquisizione del finanziamento statale finalizzato al pagamento del corrispettivo del servizio di pulizia Acquisizione di un finanziamento regionale finalizzato a progetti in tema di dispersione scolastica Acquisizione di un finanziamento dell'ente locale finalizzato a progetti in tema di DSA
712 Secondo l'orientamento interpretativo ormai consolidato, il contratto con il quale le istituzioni scolastiche affidano il servizio di distribuzione di cibi e bevande a scuola è qualificabile come: concessione di servizi appalto pubblico di forniture appalto pubblico di servizi locazione finanziaria
713 In base al DI n 44/2001, quando è consentito l'affidamento diretto di un contratto? quando non sia possibile acquisire da altri operatori il medesimo bene sul mercato di riferimento dell'istituzione scolastica quando l'affidatario documenta il possesso dei requisiti di ordine morale per essere contraente della PA quando l'affidatario documenta il possesso dei requisti di capacità economica e professionale per essere contraente della PA quando l'affidatario documenta il possesso dei requisiti di ordine morale e di capacità economica e professionale per essere contraente della PA
714 Attività negoziale delle istituzioni scolastiche. Che natura giuridica hanno gli atti della procedura di scelta del contraente che precedono il contratto? hanno natura di atti amministrativi hanno natura di atti privatistici hanno natura di atti amministrativi o privatistici a scelta dell'istituzione scolastica hanno natura di atti amministrativi o privatistici a scelta dell'Ufficio scolastico regionale
715 Nel diritto penale, il principio di legalità si articola in una serie di regole e divieti. Quali? Riserva assoluta di legge, tassatività e sufficiente determinatezza della fattispecie penale, irretroattività della legge penale, divieto di analogia in materia penale. Riserva relativa di legge, tassatività e sufficiente determinatezza della fattispecie penale, irretroattività della legge penale, divieto di analogia in materia penale. Riserva di contrattazione collettiva, tassatività e sufficiente determinatezza della fattispecie penale, irretroattività della legge penale, divieto di analogia in materia penale. Riserva di regolamento, tassatività e sufficiente determinatezza della fattispecie penale, irretroattività della legge penale, divieto di analogia in materia penale.
716 La Costituzione dispone che "laresponsabilitàpenaleèpersonale" ( art. 27, comma 1, Cost.). Da tale principio deriva che: un soggetto nonpuòessere punito per un fatto commesso da altri ,néper un comportamento che non gli sia psicologicamente ascrivibile ,benchérealizzato materialmente da lui stesso. un soggetto nonpuòessere punito per un fatto commesso da altri , salvo che per i fatti posti in essere dai soggetti verso i quali c 'è obbligo di vigilanza,néper un comportamento che non gli sia psicologicamente ascrivibile,benchérealizzato materialmente da lui stesso. un soggetto nonpuòessere punito per un fatto commesso da altri , salvo che nei casi tassativi di responsabilità oggettiva,néper un comportamento che non gli sia psicologicamente ascrivibile ,benchérealizzato materialmente da lui stesso. un soggetto nonpuòessere punito per un fatto commesso da altri , salvo che nei casi tassativi di responsabilità oggettiva e per i fatti posti in essere dai soggetti verso i quali c'è obbligo di vigilanza.
717 Con riferimento alla efficacia della legge penale nel tempo, quale delle seguenti affermazioni è corretta? Nessuno può essere punito per un fatto che, secondo la legge del tempo in cui fu commesso, non costituiva reato Nessuno può essere punito per un fatto che, secondo la legge del tempo in cui è formulata l'imputazione, non costituiva reato Nessuno può essere punito per un fatto che la legge non abbia previsto come reato almeno un anno prima della commissione del fatto. Nessuno può essere punito per un fatto che la legge non abbia previsto come reato almeno sei mesi prima della commissione del fatto.
718 Chi è agli effetti della legge penale il pubblico ufficiale? Sono pubblici ufficiali coloro che esercitano una pubblica funzione legislativa, giudiziaria o amministrativa. Sono pubblici ufficiali solo coloro che esercitano una pubblica funzione amministrativa Sono pubblici ufficiali coloro che esercitano una pubblica funzione giudiziaria o amministrativa, ma non legislativa Sono pubblici ufficiali coloro che esercitano una pubblica funzione legislativa o amministrativa, ma non giudiziaria.
719 Agli effetti della legge penale, come si definisce la pubblica funzione amministrativa necessaria ai fini della qualità di pubblico ufficiale? E' pubblica la funzione amministrativa disciplinata da norme di diritto pubblico e da atti autoritativi e caratterizzata dalla formazione e dalla manifestazione della volontà della pubblica amministrazione o dal suo svolgersi per mezzo di poteri autoritativi o certificativi E' pubblica la funzione amministrativa disciplinata da norme di diritto pubblico e da atti autoritativi e caratterizzata dalla manifestazione dellavolontàdella pubblica amministrazione o dal suo svolgersi anche in modo privo di poteri autoritativi o certificativi. E' pubblica la funzione amministrativa disciplinata da norme di diritto pubblico e da atti autoritativi e caratterizzata dallo svolgimento di semplici mansioni di ordine e della prestazione di opera meramente materiale E' pubblica la funzione amministrativa disciplinata da norme paritetiche e caratterizzata dallo svolgimento di semplici mansioni di ordine e della prestazione di opera meramente materiale
720 Quale qualità fra le seguenti va attribuita al dirigente scolastico? Quella di pubblico ufficiale Quella di incaricato di pubblico servizio Indifferentemente, quella di pubblico ufficiale o di incaricato di pubblico servizio Quella di pubblico ufficiale una volta superato il periodo di prova e di incaricato di pubblico servizio prima
721 In base alla legge penale, in che cosa consiste la denuncia? la denuncia è l 'atto con cui qualsiasi persona, anche diversa dall’offeso , porta a conoscenza del pubblico ministero o di un ufficiale di polizia giudiziaria l’esistenza di un fatto in cui si riconoscono gli estremi di un reato perseguibile d’ufficio. la denuncia è l'atto con cui qualsiasi persona, anche diversa dall’offeso, porta a conoscenza del superiore gerarchico l’esistenza di un fatto in cui si riconoscono gli estremi di un reato perseguibile d’ufficio. la denuncia è l'atto con cui qualsiasi persona, anche diversa dall’offeso, porta a conoscenza del pubblico ministero o di un ufficiale di polizia giudiziaria l’esistenza di un fatto in cui si riconoscono gli estremi di un reato per cui non si debba procedre d'ufficio. a denuncia è l'atto con cui qualsiasi persona, anche diversa dall’offeso, porta a conoscenza del superiore gerarchico l’esistenza di un fatto in cui si riconoscono gli estremi di un reato
722 In base alla legge penale, che cosa consiste la querela? E' l’atto facoltativo attraverso cui la persona offesa manifesta lavolontàche si proceda penalmente in ordine ad un fatto previsto dalla legge come reato E' l’atto obbligatorio attraverso cui la persona offesa manifesta lavolontàche si proceda penalmente in ordine ad un fatto previsto dalla legge come reato E' l’atto facoltativo attraverso cui la persona offesa , senza manifestare alcunavolontàche si proceda penalmente , riferisce in ordine ad un fatto previsto dalla legge come reato E' l’atto obbligatorio attraverso cui la persona offesa , senza manifestare alcunavolontàche si proceda penalmente , riferisce in ordine ad un fatto previsto dalla legge come reato
723 Qual è il termine per proporre querela Tre mesi dal giorno della notizia del fatto che costituisce reato Tre mesi dal giorno del fatto che costituisce reato sei mesi dal giorno della notizia del fatto che costituisce reato sei mesi dal fatto che costituisce reato
724 Per chi e a quali condizioni è previsto l'obbligo di denuncia penale? Per il pubblico ufficiale e per l'incaricato di pubblico sevizio che nell'esercizio o a causa delle loro funzioni o del loro servizio, abbiano notizia di un reato perseguibile di ufficio, anche quando non sia individuata la persona alla quale il reato è attribuito. Per chiunque abbia notizia di un reato perseguibile di ufficio, anche quando non sia individuata la persona alla quale il reato è attribuito. Per il pubblico ufficiale e per l'incaricato di pubblico sevizio che nell'esercizio o a causa delle loro funzioni o del loro servizio, abbiano notizia di un reato perseguibile a querela di parte, anche quando non sia individuata la persona alla quale il reato è attribuito. Per chiunque abbia notizia di un reato perseguibile a querela di parte, anche quando non sia individuata la persona alla quale il reato è attribuito.
725 Qual è il termine per presentare denuncia penale da parte del pubblico ufficiale o dell'incaricato di pubblico servizio? la denuncia deve essere presentata senza ritardo La denuncia dece essere presentata nel termine di tre mesi La denuncia deve essere presentata nel termine di novanta giorni La denuncia deve essere presentata nel termine di quarantotto ore
726 Da quale evento decorre il termine di presentazione della denuncia penale da parte del pubblico ufficiale o dell'incaricato di pubblico servizio? dall'acquisizione della notizia del fatto dall'accadimento del fatto dall'acquisizione della notizia in forma scritta del fatto dalla cominicazione del fatto sulla stampa
727 Il dirigente scolastico riceve una nota in cui un genitore riferisce che il figlio ha ricevuto uno schiaffo da un docente. Quale delle seguenti azioni è giuridicamente doverosa per il dirigente scolastico? Presentare denuncia all'autorità giudiziaria ai sensi dell'art 331 cpp, poichè il fatto segnalato integra gli estremi di un reato perseguibile d'ufficio. Presentare querela all'autorità giudiziaria ai sensi dell'art 336 cpp, perché dal fatto deriva lesione all'immagine della scuola Richiedere all'Ufficio scolastico regionale di valutare la ricorrenza degli estremi per la presentazione della denuncia all'autorità giudiziaria ai sensi dell'art 331 cpp ovvero della querela ai sensi dell'art 336 cpp Convocare il Consiglio di Istituto affinchè deliberi la ricorrenza degli estremi per la presentazione della denuncia all'autorità giudiziaria ai sensi dell'art 331 cpp ovvero della querela ai sensi dell'art 336 cpp
728 Il dirigente scolastico riceve una nota in cui il sottoscrittore disegna la scuola cui la missiva è diretta come un luogo di malaffare indegna di educare i giovani. Quale delle seguenti azioni è giuridicamente corretta tenuto conto delle competenze del dirigente scoalstico? Presentare querela all'autorità giudiziaria contro l'autore della nota ai sensi dell'art. 336 cpp, ritenendo la ricorrenza degli estremi del reato di ingiuria Presentare denuncia all'autorità giudiziaria contro l'autore della nota ai sensi dell'art. 331 cpp, ritenendo la ricorrenza degli estremi del reato di ingiuria Richiedere all'Ufficio scolastico regionale di valutare la ricorrenza degli estremi per la presentazione della denuncia all'autorità giudiziaria ai sensi dell'art 331 cpp ovvero della querela ai sensi dell'art 336 cpp Convocare il Consiglio di Istituto affinchè deliberi la ricorrenza degli estremi per la presentazione della denuncia all'autorità giudiziaria ai sensi dell'art 331 cpp ovvero della querela ai sensi dell'art 336 cpp
729 A quale età la legge riconosce l'acquisizione della imputabilità ai fini penali? A quattordici anni A dodici anni A quindici anni A diciotto anni
730 ai fini della legge penale (art. 98 cp), cosa condiziona l'imputabilità dell'autore di un reato? L'età e la capacità di intendere e di volere. Solo l'età Solo la capacità di intendere e di volere L'età, la capacità di intendere e di volere e la capacità di agire.
731 Ai fini della legge penale, quale momento è determinante per l'imputabilità? Quello della commissione del fatto Quello della presentazione della denuncia da parte del pubblico ufficiale Quello della conoscenza del fatto da parte del pubblico ufficiale Quello della conoscenza del fatto da parte dell'autorità giudiziaria penale.
732 Se un uno studente non imputabile per età pone in essere un fatto costituente reato, il dirigente scolastico che ne venga a conoscenza ha l'obbligo di presentare denuncia penale? Sì, se il reato è perseguibile d'ufficio, essendo l'imputabilità dell'autore del fatto irrilevante ai fini dell'obbligo di denuncia Sì, se il reato è perseguibile a querela di parte, essendo l'imputabilità dell'autore del fatto irrilevante No, anche se il reato è perseguibile d'ufficio, essedo l'obbligo di denuncia condizionato dalla imputabilità dell'autore del fatto No, anche se il reato è perseguibile d'ufficio, spettando l'obbligo di denuncia a chi esercita la potestà parentale.
733 A quale autorità giurisdizionale spetta la competenza in tema di responsabilità penale dei minori? Al Tribunale per i minorenni Alle sezioni penali presso il Tribunale Al giudice di pace A sezioni specializzate presso la Corte di appello
734 Oltre alla competenza giurisdizionale in materia penale, il Tribunale per i minorenni: ha competenze amministrative e civili non ha alcuna ulteriore competenza. ha competenze amministrative ha competenze civili
735 Il tribunale per i minorenni è competente per i reati commessi dai minori:. degli anni diciotto degli anni venti degli anni ventuno degli anni venticinque
736 Danni cagionati da reato commessi da minori. L'istituzione scolastica che abbia subito un danno per il reato posto in essere da uno studente minorenne ha astrattamente titolo a richiederne il risarcimento? Sì, ai genitori davanti al giudice civile per culpa in educando Sì, al minore nel processo penale davanti al Tribunale per i minorenni No, mai. Si tratta di danni non risarcibili. No, salvo che allo studente una volta che sia divenuto maggiorenne.
737 Può essere dichirata la decadenza dalla potestà sui figli? Sì, quando il genitore viola o trascura i doveri ad essa inerenti o abusa dei relativi poteri con grave pregiudizio del figlio. No, mai: la potestà genitoriale è un diritto inviolabile Sì, se l'altro genitore o l'ascendente esprimono il loro consenso No, mai. La potestà parentale può solo essere limitata.
738 Uno studente sorpreso a scuola a rubare nello zaino di un compagno viene sottoposto a processo penale. Può la scuola esercitare l'azione disciplinare? Sì, poiché la pendenza del processo penale non ha effetto sospensivo dell'azione amministrativa Sì, ma dopo la definizione del processo penale. No, l'azione disciplinare viene esercitata in tal caso dal Tribunale per i minorenni No, se non previa richiesta ed autorizzazione dei genitori
739 La legge penale italiana obbliga i cittadini stranieri? Sì, se si trovano nel territorio dello Stato Sì, se hanno la residenza nel territorio dello Stato Sì, se hanno il domicilio nel territorio dello Stato Sì, se sono maggiorenni.
740 Quale altra forma di responsabilità, accanto a quella penale, punisce violazioni di doveri generali posti dall’ordinamento nell’interesse pubblico? La responsabilità per illecito amministrativo (L. n 689/1981) La responsabilità civile (artt. 1218 e 2043 c.c.) La responsabilità disciplinare (artt 55 ss D.Lgs n 165/2001) La responsabilità amministrativa (artt 18 ss DPR 3/1957)
741 Come possono essere collegate tra di loro le varie forme di responsabilità? Quando uno stesso fatto risulta integrare contestuamente gli estremi di più forme di responsabilità, secondo la disciplina propria di ciascuna Nei soli casi in cui ciò è previsto da specifiche disposizioni di legge Quando il giudice previamente adito stabilisce il collegamento Quando ciò è previsto dal contratto collettivo
742 Se da un fatto costituente reato deriva un danno, in che termini questo può essere risarcito? Ogni reato, che abbia cagionato un danno patrimoniale o non patrimoniale, obbliga al risarcimento il colpevole e le persone che, a norma delle leggi civili, debbono rispondere per il fatto di lui Il danno non può essere risarcito, perché il processo penale assorbe tutte le reazioni puntive. Può essere risarcito solo il danno derivante da reati contro il patrimonio Può essere risarcito il danno derivante da reati contro il patrimonio e contro la pubblica amministrazione
743 Quali facoltà attribuisce la legge alla pubblica amministrazione che ritenga di avere subito un danno derivante da reato al fine di ottenerne il ristoro? L'azione di risarcimento del danno da svolgersi in sede penale mediante la costituzione di parte civile oppure in separata sede civile Esclusivamente l'azione di risarcimento del danno da svolgersi in sede penale mediante la costituzione di parte civile Esclusivamente l'azione di risarcimento del danno da svolgersi nella sede e davanti al giudice civile Il danno non può essere risarcito, perché il processo penale assorbe tutte le reazioni puntive.
744 Quale fra i seguenti non è un reato contro la pubblica amminstrazione? Peculato, abuso di mezzi di correzione o di disciplina, abuso d'ufficio, corruzione Abuso di mezzi di correzione o di disciplina peculato abuso d'ufficio corruzione
745 In cosa consiste il reato di peculato? E' il fatto posto in essere da chi possieda la qualità di pubblico ufficiale o di incaricato di pubblico servizio che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria E' il fatto posto in essere da qualsiasi dipendente pubblico, anche privo della qualità di pubblico ufficiale o di incaricato di pubblico servizio, che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria E' il fatto posto in essere da chiunque che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria E' il fatto solo del Ministro che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria
746 E' sufficiente ad integrare il reato di abuso d'ufficio che il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio violi norme di legge o di regolamento? No. Occorre anche che la violazione di norme di legge o di regolamento sia rivolta intenzionalmente a procurare a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale oppure ad arrecare ad altri un danno ingiusto Sì, poiché l'adozione di un atto amministrativo illegittimo costituisce di per sé reato. Si, purchè la violazione di norme di legge o di regolamento sia realizzata con colpa No. Occorre anche che la violazione di norme di legge o di regolamento abbia come conseguenza, anche se non voluta, un ingiusto vantaggio patrimoniale oppure un danno ingiusto ad altri
747 Da quale elemento si desume la gravità dei reati, per come disciplinati dal legislatore? Dal tipo e dalla gravità della pena indicate nella legge Dalla disciplina della condotta Non c'è una regola precisa Da dove la norma che prevede il reato è collocata all'interno del codice penale
748 Il docente di scuola può incorrere nel reato di cui all'art. 572 c.p. (maltrattamenti in famiglia o verso i fanciulli)? Sì, poiché la condotta punita è riferita a chiunque tra l'altro maltratti un minore di anni quattordici o una persona a lui affidata per ragioni di istruzione, vigilanza o custodia Si, perché la condotta punita è riferita a qualunque dipendente pubblico No, perché la condotta punita è riferita esclusivamente al genitore No, perché la condotta punita è riferita escluivamente ai componenti della famiglia
749 L'occupazione dell'edificio scolastico da parte degli studenti è condotta costituente reato? Può costituire reato a seconda delle modalità dell'occupazione Può costuire reato a seconda dell'età degli studenti Non può mai a nessuna condizione costituire reato Non può costituire reato, salvo che con l'assenso dei genitori
750 L'obbligo di denuncia penale si intende assolto da parte del dirigente scolastico con: La presentazione della denuncia all'autorità giudiziaria La trasmissione della denuncia al Dirigente dell'Ufficio scolastico Regionale La trasmissione della denuncia al Dirigente dell'Ufficio scolastico territoriale La trasmissione della denuncia al Presidente del Consiglio di Istututo

 

Fonte: http://www.delfo.fc.it/irisversari/public/articoli/allegati/area3.xls

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

 

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