Dizionario enciclopedico dal termine asplenia ad australe

 

 

 

Dizionario enciclopedico dal termine asplenia ad australe

 

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Dizionario enciclopedico dal termine asplenia ad australe

 

asplenìa, sf. Assenza della milza per malformazione congenita o per asportazione.
asplenium, sm. invar. Genere di Felci a foglie pennate della famiglia delle Polipodiacee comprendente circa ottocento specie distribuite in tutto il pianeta.
Asplund, Gunnar (Stoccolma 1885-1940) Architetto svedese. Tra le opere la biblioteca comunale di Stoccolma (1920-1928) e il municipio di Göteborg (1934-1937).
àspo, sm. 1 Strumento girevole che avvolge in matassa un filato. 2 Organo della mietitrebbiatrice che raccoglie gli steli sul trasportatore. 3 Nel giardinaggio, asticella in legno su cui è avvolto un gomitolo di spago per tracciare aiuole o vialetti. 
non fare né un aspo né un arcolaio, non combinare nulla. 
  gotico haspa.
asportàbile, agg. Che si può trasportare.
asportàre, v. tr. 1 Portare via. ~ togliere. <> mettere. 2 Sottrarre. ~ rubare. <> restituire. 3 Togliere chirurgicamente una parte malata del corpo. ~ estirpare. 
  v. tr. to remove, to take away. 
  lat. asportare, comp. da abs-via da + portare.
asportazióne, sf. L'asportare, il rimuovere. ~ amputazione, resezione.
aspòrto, sm. L'asportare, il portar via.
aspraménte, avv. Con asprezza; bruscamente, crudelmente, duramente, astiosamente, acremente. ~ acerbamente. 2 Accanitamente. ~ ostinatamente.
aspreggiàre, v. tr. Trattare con asprezza. ~ tormentare.
asprézza, sf. 1 L'essere aspro. 2 Ruvidezza. ~ scortesia. 3 Acutezza stridente, detto di un suono. 4 Rigidezza del clima. l'asprezza di certi inverni in montagna. 5 Difficoltà. le asprezze della vita sono parecchie
  deriv. da aspro.
asprì, sm. Ciuffo di penne di airone, usato per ornare cappelli femminili.
asprìgno, agg. Di sapore tendente all'aspro.
àspro, agg. 1 Di sapore acidulo. ~ agro. <> dolce. 2 Scostante, scontroso. ~ burbero. <> bonario, affabile. 3 Stridente. certi attrezzi come la sega producono dei suoni aspri. 4 Duro, rigido. 5 Di odore, penetrante. ~ pungente. il mosto ha un caratteristico odore aspro. 6 Di tono, secco. ~ risentito. <> tenero. 7 Accidentato, sconnesso. ~ impervio. <> piano, agevole. 8 Di clima, rigido. ~ inclemente. <> mite. 9 Brullo. ~ selvaggio. <> ameno. 
  agg. 1 (sapore) sour, tart. 2 (odore) pungent, acrid. 3 (paesaggio) rugged. 4 (clima) harsh. 
  lat. asper,-era,-erum.
Aspromónte Parte meridionale del massiccio calabrese. In senso geografico, è quel territorio (1.650 km2) compreso tra il Tirreno, lo stretto di Messina e lo Ionio. Nel suo territorio si distinguono i campi o piani, terrazze formate dalla sedimentazione e attraversate dalle fiumare (Amendolea, Verde e Petrace le più importanti). Ha il suo punto più elevato nel Montalto (1.955 m). La parte alta della regione, dotata di boschi e attrattive naturali, è zona di turismo sia estivo sia invernale; molto fiorenti l'agricoltura (agrumeti, coltivazioni di uva e olive) e la pastorizia. Tra i principali centri si segnala Delianuova (Reggio Calabria). Sulle alture dell'Aspromonte si verificò il combattimento fra reparti dell'esercito del generale Cialdini (con il compito di fermare l'avanzata dei garibaldini su Roma) e circa 2.000 garibaldini; Garibaldi fu ferito al piede destro e fatto prigioniero il 29 agosto 1862.
Asquith, Herbert Henry (1852-1928) Politico britannico. Di ideologia liberale, fu primo ministro dal 1908 al 1916; nel 1914 concesse all'Irlanda la Home rule; impegnò la Gran Bretagna nella prima guerra mondiale. È autore del saggio Cinquant'anni di parlamento britannico (1926).
asrama, sm. invar. Luogo dove gli adepti si riuniscono in ritiro con un guru per riceverne gli insegnamenti.
Assad, Hafiz al- (Latakia 1928-) Generale e politico siriano, conquistò il potere con un colpo di stato nel 1970. Esponente del Baath, fu eletto presidente della repubblica nel 1971, fu riconfermato nel 1978, nel 1985 e nel 1992.
assaettàre, v. v. tr. Ferire di freccia o saetta. ~ fulminare. 
v. intr. Rimanere fulminato.
assafètida, sf. Gomma resinosa, di odore sgradevole, usata come medicinale.
assaggiàre, v. tr. 1 Provare a gustare un cibo o bevanda. ~ assaporare. 2 Mangiare o bere poco. ~ tastare. 
  v. tr. to try, to taste. 
  da a-+ saggiare.
assaggiatóre, sm. Chi assaggia una cosa per giudicarne le qualità.
assaggiatùra, sf. Assaggio, prova di un sapore.
assàggio, sm. 1 L'assaggiare. ~ degustazione. 2 Prova. ~ campione. 3 Pezzetto. ~ boccone. 
  sm. 1 taste, tasting. 2 (campione) sampling.
Assàgo Comune in provincia di Milano (6.332 ab., CAP 20094, TEL. 02).
assài, agg. e avv. agg. invar. Molto. <> poco. c'era assai gente in fila per i biglietti
avv. 1 A sufficienza. ~ abbastanza. <> insufficientemente. 2 Molto. ~ parecchio. <> poco. ci sono andato assai, molte volte. 
  agg. many, a lot of. avv. much, a lot. 
  lat. volg. ad satis.
assalìre, v. tr. Assaltare, investire, apostrofare. ~ aggredire. fu assalito da forti dubbi
  v. tr. to assail, to attack. 
  lat. adsilire, comp. da ad-+ salire saltare.
assalitóre, agg. e sm. 1 Che, chi assale. ~ aggressore, attaccante. <> aggredito, vittima. 2 Schermitore impegnato in un assalto.
Assalònne Personaggio biblico. Terzo figlio del re Davide, cercò di sostituirsi a lui sul trono ma fu sconfitto da Joab e ucciso.
Assalonne, Assalonne! Romanzo di W. Faulkner (1936).
assaltàre, v. tr. 1 Assalire. ~ aggredire. 2 Far ressa intorno a qualcosa o qualcuno. 
  v. tr. to assault, to attack.
assàlto, sm. 1 L'atto dell'assaltare. ~ aggressione. reparti d'assalto, truppe speciali per attaccare; prendere d'assalto un buffet. 2 Azione tattica per l'attacco decisivo. 
  sm. attack, assault. 
  lat. assaltus,-us.
Assam Stato dell'unione indiana che si estende su una superficie di 78.523 km2, con una popolazione di 19.897.000 ab.; la capitale è Dispur. Il suo territorio pianeggiante è attraversato dal fiume Brahmaputra e dai suoi affluenti Kalni e Kapili; confina con Buthan, Birmania e Bangladesh. Clima di tipo subtropicale. La vegetazione è lussureggiante, con grandi foreste. Il sottosuolo produce carbone, petrolio e corindone, il suolo è coltivato a riso, tè, canna da zucchero, iuta, cotone, cereali. Presenza di industrie; cementifici, prodotti tessili e raffinerie di petrolio. Nel XIII sec. gli ahom vi fondarono il loro regno. Nel 1826 la regione passò sotto il dominio inglese e nel 1947, parte del territorio passò all'India. Centri principali dello stato sono: Silchar, Tinsukia, Nowgong, Gauhati e Dibrugarh.
assaporàre, v. tr. Gustare il piacere di qualcosa. ~ degustare, godersi. 
  v. tr. to taste, to savour.
assaporìre, v. tr. Insaporire.
assassinàre, v. tr. 1 Uccidere. ~ ammazzare. 2 Rovinare. ~ danneggiare. <> migliorare. 
  v. tr. to assassinate, to murder.
assassìni Dall'arabo hashashin, uomini dediti all'hashish. Il termine designa i membri di una setta segreta della Siria, originaria della Persia, sorta all'epoca delle crociate (fine XI sec.). Sprezzanti della morte, furono autori di attentati e violenze contro i musulmani e cristiani. Gli adepti praticavano l'ascetismo e sottostavano agli atroci ordini del loro maestro, il Vecchio della Montagna.
Assassini nati (Natural Born Killers) Film drammatico, americano (1994). Regia di Oliver Stone. Interpreti: Woody Harrelson, Juliette Lewis, Robert Downey jr. Titolo originale: Natural Born Killers
Assassinii della via Morgue, Gli Racconto di E. A. Poe (1843).
assassìnio, sm. L'assassinare, l'essere assassinato. ~ omicidio, eccidio, strage. 
  sm. assassination, murder.
Assassinio di una donna nella bottega infernale del mercante d'olio Dramma di M. Chikamatsu (1721).
Assassinio nella cattedrale Dramma in versi, in tre atti e un interludio, di T. S. Eliot (1935). Come tutte le opere teatrali di Eliot, composte dopo la sua conversione all'anglicanesimo (1927), Assassinio nella cattedrale è basato su un tema religioso. Il lavoro si ispira al fatto storico dell'assassinio dell'arcivescovo primate d'Inghilterra, Thomas Becket, avvenuto nella cattedrale di Canterbury il 29 dicembre del 1170, a opera di quattro cavalieri fedeli al re Enrico II d'Inghilterra (non è dimostrata la responsabilità personale del re, in quanto pare che i quattro avessero agito d'iniziativa, ma il sovrano ne ebbe comunque la responsabilità morale, tanto che nel 1174, dopo la canonizzazione di Thomas Becket, si recò a Canterbury per fare penitenza). Il dramma si svolge in modo rituale con ampio uso di un coro e con il discorso centrale avente la forma di un'omelia pronunciata dall'arcivescovo appena prima del suo assassinio. 
Assassinio nella cattedrale 
Tragedia musicale in due atti di I. Pizzetti, testo di T. S. Eliot (Milano, 1958).
Assassinio sul Nilo Film giallo, britannico (1978). Regia di John Guillermin. Interpreti: Peter Ustinov, Jane Birkin, Lois Chiles. Titolo originale: Death on the Nile
Assassinio sull'Orient Express Film giallo, britannico (1974). Regia di Sidney Lumet. Interpreti: Albert Finney, Lauren Bacall, Ingrid Bergman, Jacqueline Bisset, Sean Connery. Titolo originale: Murder on the Orient Express
Assassinio sull'Eiger Film d'avventura, americano (1975). Regia di Clint Eastwood. Interpreti: Clint Eastwood, George Kennedy, Vonetta McGee. Titolo originale: The Eiger Sanction
assassìno, agg. e sm. agg. 1 Criminale. 2 Seducente. ~ provocante. occhi assassini
sm. 1 Chi commette un assassinio. ~ omicida. 2 Chi arreca gravi danni. sei un assassino dell'arte! 
  agg. murderous. sm. assassin, murderer. 
  arabo hashashin, setta di fanatici che facevano uso di hashish prima delle loro scorrerie.
Assassino, speranza delle donne Opera in un atto di P. Hindemith, testo O. Kokoschka (Stoccarda, 1921).
assatanàto, agg. 1 Indemoniato. 2 In stato di forte eccitamento. ~ invasato. <> calmo.
àsse, sf. e sm. sf. Tavola di legno. 
sm. 1 Luogo geometrico dei punti del piano equidistanti dagli estremi di un segmento. ~ linea. 2 Organo di una macchina che sostiene elementi rotanti. ~ assale. 3 Unità monetaria in bronzo, di epoca romana, divisibile in dodici once e corrispondente in origine alla libbra (unità di peso). 
  sf. 1 plank, board. 2 (da stiro) ironing board. sm. 1 (mat.) axis. 2 (tecn.) axle. 
Termine usato in molte discipline per indicare una retta avente particolari proprietà. 
In matematica sono assi le rette orientate impiegate per definire i sistemi di riferimento; l'asse di simmetria di una figura è una retta tale per cui se si fa ruotare di 180° la figura attorno a essa, il suo aspetto non subisce modifiche; l'asse di un segmento è la perpendicolare passante per il suo punto medio ed è il luogo dei punti equidistanti dagli estremi del segmento stesso. 
In ottica l'asse ottico è la retta passante per il centro e il fuoco delle superfici riflettenti e rifrangenti di un sistema ottico. 
In aeronautica si dicono assi aerodinamici i tre assi ortogonali dei quali il primo è diretto nel senso della velocità del velivolo, gli altri giacciono nel piano normale al primo. 
In architettura l'asse architettonico è la linea ideale di mezzeria di un edificio. 
In botanica, nelle Cormofite, l'asse del germoglio, o asse principale, detto anche caule, è di solito ascendente, e su esso stanno gli assi secondari, o rami. L'asse ipogeo, nelle Cormofite è sinonimo di radice principale, portante radici laterali. L'asse fiorale è la parte di peduncolo con un'infiorescenza terminale. 
In mineralogia l'asse cristallografico è una delle tre rette non complanari, che delimitano e identificano la faccia di un cristallo. 
Asse celeste 
Retta immaginaria che passa tra i punti nord e sud e che giunge, dopo essere stata prolungata all'infinito, alla sfera celeste, in due punti detti poli nord e sud celesti. La rotazione completa compiuta dalla sfera celeste attorno all'asse celeste avviene in un giorno sidereo. L'asse celeste può variare posizione nel tempo, a causa del fenomeno della precessione. 
Asse terrestre 
Retta che passa per i punti nord e sud della Terra della quale costituisce l'asse di rotazione; pur subendo oscillazioni cicliche nel tempo, si mantiene tendenzialmente parallelo a se stesso, durante il moto di rivoluzione. Allo stato attuale si trova inclinato di 66 ° 33' sul piano dell'eclittica.
Àsse Róma-Berlìno Nome che Mussolini attribuì alla politica di alleanza tra Italia e Germania che fu determinata dagli accordi del 23 ottobre 1936.
assecondàre, v. tr. 1 Favorire. ~ aiutare. 2 Accontentare. ~ compiacere. <> contrariare. 
  v. tr. to support.
assediànte, agg., sm. e sf. Che, chi assedia.
assediàre, v. tr. 1 Circondare un luogo con truppe per conquistarlo. ~ accerchiare. 2 Attorniare facendo ressa; assillare. ~ importunare. l'acqua assediava i campi coltivati molto da vicino
  v. tr. to besiege. 
  deriv. da assedio.
assediàto, agg. e sm. 1 Che è stretto d'assedio; attorniato da ogni parte. ~ accerchiato. 2 Infastidito. ~ oppresso.
assediatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, chi assedia.
assèdio, sm. 1 L'assediare, l'essere assediato. ~ blocco, accerchiamento. 2 Provvedimento eccezionale con cui si sospendono le garanzie costituzionali, delegando i poteri civili ai militari. 
  sm. siege. 
  lat. obsedium.
Assedio di Corinto, L' Opera seria in tre atti di G. Rossini, libretto di L. Balocchi (Parigi, 1826).
assegnàbile, agg. Che può essere assegnato. ~ attribuibile.
assegnaménto, sm. 1 Affidamento; contare nell'aiuto di qualcuno o sull'efficacia di qualcosa. ~ fiducia. 2 Assegnazione. ~ conferimento.
assegnàre, v. tr. 1 Attribuire qualcosa a qualcuno. ~ dare. <> togliere. 2 Stabilire. ~ deliberare. 3 Destinare. ~ inviare. 4 Affidare. ~ conferire. 
  v. tr. to allot, to assign. 
  lat. assignare attribuire, comp. da ad-+ deriv. da signum segno.
assegnataménte, avv. Particolarmente.
assegnatàrio, sm. Persona a cui viene assegnato qualcosa.
assegnàto, agg. e sm. agg. Di porto, che deve essere pagato da chi riceve una merce. 
sm. Moneta cartacea emessa durante la rivoluzione Francese.
assegnazióne, sf. Atto dell'assegnare. ~ affidamento, conferimento. 
  sf. assignation, assignment.
asségno, sm. Titolo di credito, emesso dall'intestatario di un conto corrente contenente l'ordine di pagare una somma. ~ chèque. 
  sm. 1 (bancario) cheque, (americ.) check; (scoperto) uncovered cheque; (circolare) bank draft; (non trasferibile) non negotiable cheque; (contrassegno) cash on delivery. 2 (sussidio) allowance. 3 (assegno familiare) child benefit. 
Assegno bancario 
Ordine di pagamento che un correntista (traente) emette sulla sua banca (trattario) a favore proprio o di terzi (beneficiario). L'assegno bancario, che è un titolo a vista, non garantisce la riscossione della somma indicata in quanto può essere emesso a vuoto; in questo caso la banca non è tenuta a pagare. 
Assegno circolare 
Titolo di credito a vista con il quale una banca si impegna a pagare una determinata somma a un soggetto nominativamente indicato sullo stesso. Poiché questo tipo di assegno è emesso e sottoscritto da una banca previo versamento della somma, risulta sempre coperto.
assemblàggio, sm. Fase in cui le varie parti di una macchina e simili vengono montate insieme. ~ unione.
assemblàre, v. tr. Sottoporre ad assemblaggio. ~ montare. <> separare.
assemblatóre, sm. Operaio addetto all'assemblaggio; imprenditore che monta le parti di un prodotto industriale senza produrle da sé.
assemblèa, sf. 1 Riunione organizzata di molte persone per prendere delle decisioni; adunanza, consiglio, collegio, congresso, seminario. ~ raduno. 2 In diritto è il corpo deliberante di un ente, formato da tutti gli appartenenti a tale associazione o società. 
  assembly, meeting. 
Assemblea condominiale 
È l'organo collegiale che detiene il potere di deliberare su amministrazione e uso delle parti comuni di un condominio. Perché l'assemblea abbia validità ai sensi della legislazione corrente in materia, la sua convocazione deve essere notificata a tutti i condomini e devono parteciparvi almeno i due terzi dei condomini, in rappresentanza dei due terzi dell'intero valore del condominio. Le deliberazioni dell'assemblea sono valide se approvate da una maggioranza dei presenti che rappresenti almeno la metà del valore del condominio. Se alla prima convocazione di un'assemblea non si riesce a raggiungere il numero legale, è possibile procedere, entro dieci giorni, a una seconda convocazione della stessa assemblea. In questo caso le deliberazioni avranno validità se approvate da una maggioranza dei presenti che rappresenti almeno un terzo del valore totale del condominio. Percentuali diverse sono richieste per l'approvazione di deliberazioni che abbiano carattere straordinario, come la nomina e la revoca dell'amministratore. Al termine dell'assemblea, il relativo verbale deve essere trascritto su un apposito registro custodito dall'amministratore. 
Assemblea Costituente 
Assemblea straordinaria cui viene demandato l'incarico di governare con il compito di apportare modifiche alle disposizioni costituzionali dello stato o di predisporne di nuove, stendendo una nuova costituzione. In Italia l'Assemblea Costituente della Repubblica Italiana venne adunata dopo le elezioni del 2 giugno 1946, iniziò le riunioni il 25 giugno 1946 e approvò la nuova costituzione il 22 dicembre 1947. 
Assemblea di società 
È l'organo a cui possono partecipare tutti i soci per deliberare in merito agli aspetti più importanti della società stessa. Per ciascun tipo di società (di capitali, per azioni, cooperative) la legge prevede diverse discipline giuridiche dell'assemblea. 
Assemblea nazionale 
Nome attribuito al Terzo Stato nel 1789, agli esordi della rivoluzione francese; nel 1791 assunse carattere di Assemblea nazionale costituente.
assembleàre, agg. Di un'assemblea.
assembler, sm. invar. Assemblatore.
assembly In informatica è un linguaggio di programmazione di basso livello, molto vicino al linguaggio macchina.
assembraménto, sm. Affollamento disordinato di persone. ~ affollamento, calca. <> dispersione. 
  sm. 1 meeting, gathering. 2 (folla) crowd.
assembràre, v. v. tr. Adunare. ~ raccogliere. 
v. rifl. Fare ressa. ~ affollarsi. <> sparpagliarsi.
Assèmini Comune in provincia di Cagliari (20.491 ab., CAP 09032, TEL. 070). Centro industriale (prodotti alimentari, tessili e della lavorazione del petrolio). Vi si trovano una chiesa in stile gotico-aragonese e l'oratorio di San Giovanni, costruito tra il X e il XI sec. Gli abitanti sono detti Asseminesi.
Assen Città (52.000 ab.) dei Paesi Bassi, capoluogo della provincia della Drenthe.
assennatézza, sf. L'essere assennato, senno. ~ buonsenso. <> avventatezza.
assennàto, agg. Che dimostra senno. ~ avveduto. <> scriteriato. 
  agg. sensible, prudent.
assènso, sm. L'assentire. ~ approvazione, consenso. <> dissenso, rifiuto. 
  sm. assent, approval, consent. 
  lat. adsensus,-us, deriv. da adsentire approvare.
assentàre, v. intr. 1 Lusingare, allettare. ~ adulare. 2 Compiacere, condiscendere. ~ acconsentire.
assentàrsi, v. intr. pron. Allontanarsi per breve tempo. ~ andarsene. <> tornare. 
  v. intr. pron. to go away, to leave a place.
assènte, agg., sm. e sf. agg. 1 Che non è presente. ~ mancante. <> presente. 2 Distratto. ~ svagato. <> attento. 3 Lontano. ~ distante. 
sm. e sf. Chi è assente. 
  agg. 1 absent, away from. 2 (fig.) distracted. sm. absentee.
assènteìsmo, sm. L'assentarsi dal lavoro per leggerezza e disonestà. ~ assenza, astensionismo. <> presenza, partecipazione.
assènteìsta, agg., sm. e sf. Che, chi si assenta spesso dal luogo di lavoro senza validi motivi. ~ lavativo. 
  sm. e sf. habitual absentee.
assentiménto, sm. Approvazione, consenso.
assentìre, v. intr. 1 Rendere nota la propria approvazione o consenso. ~ annuire. <> negare. 2 Consentire, approvare. ~ accondiscendere. <> dissentire. 
  v. intr. to assent, to approve. 
  lat. adsentire, comp. da ad-+ sentire dare un parere.
assènto, sm. Specie di contratto di noleggio per marine militari in uso nel XVI-XVII sec. L'uso dell'assento corrispondeva all'uso delle truppe mercenarie a terra.
assènza, sf. 1 L'essere assente. ~ lontananza. <> presenza. 2 Mancanza. ~ carenza. <> abbondanza. 
  sf. absence.
assenziènte, agg. Che assente, che approva. ~ consenziente.
assènzio, sm. Pianta erbacea (Artemisia absinthium) delle Composite. Perenne, presenta fiori di colore giallo e foglie grigie, dai quali si ricava un liquore dalle proprietà febbrifughe.
Asseréto, Gioacchìno (Genova ca. 1600-1649) Pittore. Tra le opere Cristo deriso (Genova, Palazzo Bianco) e Martirio di San Bartolomeo (Genova, Accademia Ligustica).
asserìre, v. tr. L'affermare, sostenere come vero. ~ sostenere. <> negare.
asserragliaménto, sm. 1 Concentramento a scopo difensivo in luogo chiuso e sicuro. 2 Sbarramento. ~ barricata.
asserragliàre, v. v. tr. 1 Sbarrare. ~ barricare. 2 Chiudere, rinchiudere in un luogo per estremo tentativo di difesa. 
v. rifl. 1 Barricarsi in un luogo chiuso. ~ trincerarsi. 2 Rifugiarsi in un posto riparato. <> effettuare una sortita, uscire.
assertìvo, agg. Affermativo.
assèrto, sm. Asserzione. ~ affermazione.
assertóre, sm. Chi sostiene con vigore qualcosa; sostenitore. ~ fautore. <> oppositore. 
  sm. defender.
assertòrio, agg. Diretto a enunciare o a confermare un'affermazione.
asserviménto, sm. L'asservire, l'asservirsi, l'essere asservito.
asservìre, v. v. tr. Rendere soggetto, servo. ~ sottomettere. <> liberare. 
v. rifl. Rendersi soggetto. ~ sottomettersi.
asserzióne, sf. L'asserire, l'affermare; la cosa asserita. ~ affermazione. 
  sf. affirmation, assertion.
assessoràto, sm. 1 Carica di assessore. 2 Gli uffici dipendenti da un assessore.
assessóre, sm. Chi fa parte di una giunta comunale, provinciale o regionale. 
  sm. chairman, councillor.
assestacovóni, sm. Organo della mietitrice-legatrice che allinea gli steli e assesta le spighe di frumento preparandoli per la legatura.
assestaménto, sm. 1 L'assestare, l'assestarsi. ~ sistemazione. la situazione è tuttora in fase di assestamento; fenomeni di assestamento tellurico, piccole scosse di terremoto. 2 Nelle costruzioni, fenomeno di cedimento subito da una struttura senza che ne risulti compromesso l'equilibrio.
assestàre, v. v. tr. 1 Mettere in sesto, in ordine. ~ sistemare. <> scompigliare. 2 Regolare con cura. 3 Mollare, sferrare. ~ affibbiare. 
v. intr. pron. 1 Sistemarsi. 2 Raggiungere un assetto stabile. 
  v. tr. to arrange, to put in order. v. intr. pron. to settle in, to settle down. 
  da a-+ deriv. da sesta compasso.
assestàto, agg. Che ha raggiunto l'equilibrio, la stabilità.
assetàre, v. tr. Far venir sete. 
  da a-+ deriv. da sete.
assetàto, agg. 1 Che ha sete; asciutto, secco. ~ arido. 2 Desideroso, avido. ~ bramoso. 
  agg. parched, thirsty.
assettàre, v. v. tr. Mettere in assetto, sistemare con cura. 
v. rifl. Mettersi in assetto, in ordine.
assètto, sm. 1 Adeguata disposizione. ~ sistemazione. avere un cattivo assetto negli affari. 2 Equipaggiamento. ~ tenuta. assetto da guerra. 3 Struttura, apparato. ~ ordinamento. 4 Posizione di un natante, di un velivolo o di un veicolo rispetto a un sistema di riferimento. 
  sm. arrangement, order, structure.
asseveràre, v. tr. Affermare con sicurezza.
Àssia Stato confederato della Germania (21.114 km2, 5.661.000 ab., capitale Wiesbaden). Il suo territorio include il gruppo montuoso del Taunus e del Vogelsberg ed è solcato dai fiumi Reno, Fulda, Lahn, Weser e Meno; la vegetazione è varia, con boschi e pascoli. Il ricco sottosuolo (ferro, sali e lignite) è una delle principali fonti economiche, insieme alle industrie metallurgiche, chimiche, meccaniche, elettrotecniche e alimentari. Si pratica la viticultura lungo il corso del Reno. Città importanti sono Francoforte sul Meno, Darmstadt, Kassel, Magonza, Giessen, Fulda. La regione fu abitata dai catti; verso il VII sec. fu evangelizzata da San Bonifacio; fece parte del ducato di Sassonia e del langraviato di Turingia. Grazie a Enrico il Fanciullo conquistò l'indipendenza, divenendo principato, nel 1292. Il principato fu, nel 1604, diviso in due parti da Filippo il Magnanimo: Assia-Kassel, che fu unito alla Prussia insieme al ducato di Nassau nel 1866, e Assia-Darmstadt, che rimase granducato fino al 1918. L'Assia fu in seguito inglobata nell'impero germanico.
assiàle, agg. Relativo all'asse; che è in direzione di un asse.
assibilàre, v. v. tr. Trasformare in suono sibilante. 
v. intr. Sibilare.
assicèlla, sf. Lista di legno di dimensioni ridotte, tavoletta.
assicuràbile, agg. Che si può assicurare.
assicurànte, agg. Chi stipula un contratto di assicurazione.
assicuràre, v. v. tr. 1 Rendere sicuro; cautelare, proteggere. ~ salvaguardare. <> rischiare. assicurare alla giustizia, arrestare. 2 Rassicurare, giurare, garantire. ~ promettere. <> negare. 3 Proteggere un bene da determinati rischi con la stipula di un contratto di assicurazione. 4 Fissare saldamente. ~ ancorare. 
v. rifl. 1 Accertarsi di qualcosa. ~ sincerarsi. 2 Garantirsi con la stipula di un contratto di assicurazione. 3 Attaccarsi. ~ reggersi. assicurarsi a una fune. 4 Cautelarsi. ~ premunirsi. 
  v. tr. 1 (legare, fermare) to secure, to fasten, to make fast. 2 (garantire) to insure. v. rifl. to make sure of. 
  lat. volg. assecurare, comp. da ad-+ deriv. da securus.
assicuratìvo, agg. Che si riferisce ad assicurazione.
assicuràto, agg. e sm. Persona o cosa verso la quale è stato stipulato un contratto assicurativo.
assicuratóre, agg. e sm. Che, chi svolge attività assicurativa.
assicurazióne, sf. 1 L'assicurare, l'assicurarsi. ~ garanzia, certezza. 2 Contratto in base al quale un assicuratore, dietro pagamento di un premio, garantisce all'assicurato il risarcimento, entro i limiti convenuti, di un danno subito. 3 Società che esercita attività assicurativa; l'ufficio dove ha sede. 4 Conferma. 5 Impegno, parola d'onore. ~ promessa. 
  sf. assurance, insurance. 
Contratto che impone all'assicuratore il rimborso (mediante somma capitale o rendita) di danni o perdite causate all'assicurato da fatti accidentali o da forza maggiore, o il versamento di una somma di denaro relativamente agli accadimenti o alla durata della vita delle persone assicurate. L'assicurato, in cambio, provvede al pagamento di un premio a scadenze fisse. Le assicurazioni contro i danni si stipulano in genere contro danneggiamenti originati da furto, incendio e per responsabilità civile (per esempio quelli prodotti dalla circolazione stradale); possono rispondere coprendo tutto o parte del danno, con una somma commisurata a quella stabilita per contratto o massimale. Nelle assicurazioni sulla vita somma e premio vengono calcolati in base a parametri quali l'età, la salute ecc.
Assicurazióne di Milàno (Compagnia di) La più antica società per azioni italiana (1825).
Assicurazióni Generàli Società per azioni che rappresenta una delle più importanti compagnie europee. Sorse a Trieste nel 1831 per opera di un gruppo di commercianti veneziani e triestini.
assideraménto, sm. Insieme degli effetti dannosi dovuti a un freddo intenso. ~ congelamento. 
  sm. exposure.
assideràre, v. v. tr. Fare intirizzire per il freddo. ~ gelare. 
v. intr. pron. Intorpidire per il freddo intenso, essere colto da assideramento.
assideràto, agg. 1 Colpito da assideramento. 2 Intirizzito, gelato. ~ ghiacciato. <> accaldato.
assiderazióne, sf. L'assiderare.
assìdere, v. rifl. Sedersi, con solennità.
assiduaménte, avv. In modo assiduo; continuamente, costantemente. ~ incessantemente.
assiduità, sf. L'essere assiduo; costanza, pazienza. ~ perseveranza. <> discontinuità, saltuarietà.
assìduo, agg. 1 Fatto in modo continuo e costante. ~ incessante. <> discontinuo. 2 Abituale. ~ fedele. 3 Perseverante. ~ tenace. <> volubile. 
  1 diligent, assiduous. 2 (frequentatore, cliente) regular. 
  lat. adsiduus, comp. da ad-+ deriv. di sedere.
assième, avv. e sm. avv. Insieme. ~ con. 
sm. Gruppo in cui ci sia accordo e coesione. ~ complesso. 
  avv. together.
assiepaménto, sm. 1 L'assiepare e l'effetto. 2 Calca, affollamento. ~ ressa. 3 Recinto di siepi.
assiepàre, v. v. tr. 1 Circondare, chiudere con siepi. 2 Affollare. ~ gremire. 
v. rifl. Affollarsi, stringersi intorno a qualcuno o qualcosa. ~ assembrarsi. <> disperdersi.
Assiétta, còlle déll' Valico delle Alpi Cozie (2.470 m) famoso per la vittoria degli austro-piemontesi contro i franco-spagnoli che riuscì a impedire l'invasione del Piemonte il 19 luglio 1747.
assillànte, agg. 1 Che assilla, insistente. ~ incessante. 2 Fastidioso. ~ esasperante. 3 Angosciante. ~ ossessionante. 
  agg. insistent, tormenting.
assillàre, v. tr. Molestare con insistenza; asfissiare, infastidire, tormentare. ~ importunare. 
  v. tr. to torment, to pester, to bother.
assìllo, sm. 1 Pensiero continuo e molesto. ~ seccatura. 2 Pensiero tormentoso. ~ ossessione. 
  sm. 1 worrying thought. 2 (fig.) torment.
assimilàbile, agg. Che si può assimilare. ~ digeribile, raffrontabile, riconducibile. <> indigeribile, inconfrontabile.
assimilàre, v. v. tr. 1 Trasformare le sostanze nutritive in parti integranti di un organismo vivente. ~ assorbire. assimilare tutto ciò che si mangia. 2 Far propri concetti, idee; afferrare. ~ apprendere. ha assimilato con facilità i vari concetti. 3 Equiparare. ~ accomunare. 
v. rifl. Rendersi, considerarsi simile a qualcuno. i due popoli si assimilarono con il tempo
  v. tr. to assimilate. 
  lat. adsimilare, comp. da ad-+ deriv. da similis simile.
assimilatìvo, agg. In grado di assimilare.
assimilazióne, sf. L'assimilare, l'assimilarsi, l'essere assimilato. ~ assorbimento. <> diversificazione. 
  sf. assimilation.
Assiniboine Fiume (950 km) del Canada. 
Assiniboine 
Monte (3.618 m) delle Montagne Rocciose.
Assìno Torrente (40 km) dell'Umbria, affluente del Tevere.
assiografìa, sf. Disciplina che studia l'origine e la storia dei titoli e delle dignità ecclesiastiche e nobiliari.
assiòlo, sm. Detto anche assiuolo, è un uccello rapace notturno (Otus scops), appartenente alla famiglia degli Strigidi e all'ordine dei Strigiformi; è simile alla civetta, ma più piccolo, con un piumaggio grigio e bruno e un corpo di circa 20 cm di lunghezza. È solito nidificare nelle cavità dei tronchi di parchi e giardini, si ciba di insetti, lucertole e rane. La specie è molto diffusa in Europa e nella parte settentrionale dell'Asia.
assiologìa, sf. Qualsiasi teoria filosofica dei valori o dei canoni interpretativi della realtà.
assiòma, sm. Nelle scienze moderne è uno degli enunciati iniziali di una teoria, assunti senza dimostrazione, dai quali si ricavano i teoremi. 
Caratteristiche in genere richieste agli assiomi sono l'indipendenza (un assioma non deve derivare da un altro assioma) e la coerenza (un assioma non può contraddirne un altro). In matematica, e in genere nell'ambito scientifico e nel linguaggio comune, i termini assioma e postulato sono usati come sinonimi, anche se in filosofia vengono (o, almeno, un tempo venivano) distinti: il primo a indicare una cosa di per sé valida, una verità evidente, il secondo a indicare una affermazione non dimostrata né dimostrabile, ma necessaria e accettatata, anche se di per sé non evidente. 
 dal greco axioma (cosa degna di stima)
assiomàtico, agg. 1 Di assioma, che ha carattere di assioma, ~ evidente, sicuro. <> discutibile. 2 Contrassegnato da assolutezza.
assiòmetro, sm. Strumento che indica l'inclinazione del timone di una nave su di un quadrante graduato.
assìri Popolazione antica dell'Assiria di origine semitica. La monarchia assira fu fondata sulle rovine dell'impero sumerico nel 2003 a. C. ca. e viene solitamente suddivisa in tre periodi: impero antico (2003-1365 a. C.) durante il quale fiorì sotto Shamshiadad (1749-1717 a. C.) e poi venne conquistata dai babilonesi; impero medio (1365 932 a. C.) durante il quale gli assiri conquistarono Babilonia con Tukultininurta (1243-1207 a. C. ca.) e la costa del Mediterraneo; impero nuovo (936-612 a. C.) che vide la conquista di Damasco, Israele, Fenicia, Babilonia, Egitto fino alla distruzione della capitale Ninive nel 612 a opera dei medi. 
La struttura della monarchia assira era aristocratico-militare, con molti elementi mediati dalla civiltà babilonese: l'economia basata sull'agricoltura e sul commercio fioriva grazie allo sfruttamento dei paesi conquistati. La lingua assira utilizzava caratteri cuneiformi: il babilonese era comunque la lingua dei poeti e letterati, come testimoniato dalla biblioteca di Assurbanipal, ricca di oltre 20.000 tavolette, rinvenuta a Ninive. L'arte assira riprende i temi dell'arte mesopotamica dei sumeri, esemplificata nello Ziqqurat di Ur o tempio torre con sovrapposizione fino a sette piani di bastioni inclinati, aggiungendo motivi realistici di celebrazione del sovrano: scene di caccia e di guerra sono scolpite sulla base della reggia di Assurbanipal a Ninive. La torre di Babele, ziqqurat a pianta circolare con scala di accesso a spirale ordinata da Nabucodonosor, risale al 626 a. C.
Assìria Regione storica abitata dagli Assiri. Parte settentrionale della Mesopotamia, sul bacino di Mosul, aveva come città principali Assur, Kalah, Ninive.
assiriologìa, sf. Lo studio archeologico o filologico della civiltà assira e in genere delle civiltà antiche caratterizzate da scritture cuneiformi.
assìro, agg. e sm. agg. Relativo all'Assiria, regione della Mesopotamia. 
sm. 1 Appartenente all'antica popolazione dell'Assiria. 2 Lingua semitica parlata dagli assiri.
assiro-babilonése, agg. Relativo alle manifestazioni della civiltà che nacque in Assiria e Babilonia.
Assis, Joaquim Maria Machado de (Rio de Janeiro 1839-1908) Narratore. Tra le opere Storie di mezzanotte (1873) e Memorie dell'al di là (1881).
assìsa, sf. Vestito, proprio di un ordine; divisa, uniforme. ~ livrea.
assìse, sf. 1 Tribunale penale per delitti di speciale indole o gravità. essere giudicato in assise. 2 Nel Medioevo grande assemblea giudiziale. 3 Oggi, assemblea, riunione di grande importanza. ~ consesso. le assise del partito
  sf. pl. assizes; (Corte d'Assise) Court of Assizes. 
  lat. assisa, assemblea.
Assìsi Comune umbro in provincia di Perugia (25.000 ab., CAP 06081, TEL. 075), posto a 424 m di altezza su uno sperone del monte Subasio. La sua economia si fonda su agricoltura (olivi, viti), commercio e turismo; è prestigioso centro di artigianato di ceramiche e ricami. Conserva resti di edifici e mura di epoca romana (municipio). La quasi totalità dei monumenti medievali sono collegati a San Francesco e al suo ordine; sono la basilica di San Francesco (XIII sec.), che contiene affreschi di Cimabue, Giotto (Storie di San Francesco), Simone Martini, P. Lorenzetti, Andrea da Bologna, con vetrate pregevoli e la tomba del santo stesso, la basilica di Santa Chiara (consacrata nel 1256), il duomo di San Rufino (XIII-XIII secc.), che presenta una facciata romanica e Santa Maria degli Angeli (iniziata nel XVI sec., rifatta nel XIX sec.). Conserva inoltre una fortezza medievale, il convento di San Damiano, il palazzo dei Priori (1337) alcuni musei e una pinacoteca con dipinti umbri, toscani e marchigiani. Fu antica città etrusca e municipio romano (Asisium), subì la distruzione per opera di Totila nel 545, fece parte del ducato di Spoleto fino al XII sec., epoca in cui divenne libero comune (1129). In seguito fu sotto il dominio dei perugini nel 1321, per essere annessa allo stato della chiesa nel 1502.
assisiàte, agg., sm. e sf. Di Assisi, cittadina umbra; cittadino, nativo di Assisi.
assist, sm. invar. Nel calcio e in altri sport con la palla, passaggio a un giocatore in posizione di far rete o punto.
assistentàto, sm. L'ufficio di assistente e la sua durata.
assistènte, sm. e sf. 1 Qualifica di chi aiuta il titolare di un'attività. ~ collaboratore. assistente ai lavori. 2 Consigliere ecclesiastico. 3 Nome di professioni sorte nella società attuale: assistente di volo, assistente sociale
  sm. e sf. 1 assistant. 2 (di volo) steward. 3 (sociale) social worker. 4 (ai lavori) foreman.
Assistente, L' Romanzo di R. Walser (1908).
assistènza, sf. 1 L'assistere, l'essere assistito; cura, controllo. ~ sorveglianza. 2 Soccorso. ~ aiuto. 3 Attività svolta da organi o enti a favore di determinate categorie sociali. ~ beneficenza. 4 Servizio di riparazione di prodotti industriali prestato dal produttore o dal rivenditore. assistenza tecnica
  sf. 1 assistance, help, aid. 2 (tecnica) service. 3 (sociale) welfare services. 
  lat. adsistentia.
assistenziàle, agg. Relativo o diretto a opere o ad attività di pubblica assistenza. ente assistenziale
  agg. welfare.
assistenzialìsmo, sm. Degenerazioni, in forme clientelari, del sistema di assistenza pubblica e sociale.
assistenziàrio, sm. Istituto per l'assistenza ai liberati dal carcere.
assìstere, v. v. tr. Stare vicino per dare aiuto materiale o spirituale, difendere. ~ soccorrere. <> abbandonare. 
v. intr. Essere presente. ~ partecipare, intervenire. assistere alla proiezione di un film
  v. tr. 1 to assist, to aid, to treat. v. intr. to attend, to be present. 
  lat. adsistere, sedere accanto, comp. da ad-+ sistere.
assistìto, sm. Chi gode dell'assistenza.
assìto, sm. Struttura di assi affiancate, usata come pavimento, tramezzo o riparo.
àsso, sm. 1 Carta da gioco che ha un solo segno, la prima di ogni seme. 2 Persona di straordinaria capacità; genio, mago, campione, fuoriclasse. ~ cannone. <> schiappa, nullità. è un asso nel suo campo
piantare in asso, abbandonare bruscamente. 
  sm. ace. 
  lat. as, assis uno, unità.
Àsso Comune in provincia di Como (2.942 ab., CAP 22033, TEL. 031).
Asso di picche, L' Film commedia, cecoslovacco (1963). Regia di Milos Forman. Interpreti: Ladislav Jakim, Pavla Martinkova. Titolo originale: Cerny petr
Asso nella manica, L' Film drammatico, americano (1951). Regia di Billy Wilder. Interpreti: Kirk Douglas, Jan Sterling. Titolo originale: The Big Carnival
associàbile, agg. Che può essere associato.
associabilità, sf. Possibilità, capacità di associarsi.
associànte, sm. e sf. Colui che, nel contratto di associazione in partecipazione, attribuisce ad altri una partecipazione alla sua impresa oppure a uno o più dei propri affari.
associàre, v. v. tr. 1 Ammettere qualcuno come socio. ~ affiliare. <> espellere. 2 Mettere in relazione. ~ collegare. <> scindere. 
v. rifl. 1 Entrare in società. ~ confederarsi. 2 Iscriversi a un'associazione. 3 Unirsi ai sentimenti o alle idee di qualcuno. ~ condividere, sottoscrivere. <> disapprovare. 4 Prendere parte a un'iniziativa. ~ partecipare. <> astenersi. 
  v. tr. 1 to associate. 2 (in affari) to take into partnership. v. rifl. to enter into partnership, to join. 
  da a-+ deriv. da socio.
Associated Press Agenzia di stampa che rappresenta una delle più grandi agenzie giornalistiche del mondo. Fu fondata nel 1848 come collaborazione di un gruppo di sei quotidiani newyorchesi con il nome di Harbour Press Association.
associatìvo, agg. Che associa, atto ad associare. 
Proprietà associativa 
Proprietà dell'addizione e della moltiplicazione tale per cui la somma o il prodotto di tre numeri può essere calcolato equivalentemente operando prima sui primi due o prima sugli utlimi due: (a+b)+c = a+(b+c), (a·b)·c = a·(b·c). Da qui la possibilità di interpretare a+b+c o a·b·c in entrambi i modi (a-b-c e a/b/c, invece, devono essere interpretati solo come (a-b)-c e (a/b)/c). La proprietà vale anche per altre operazioni, ad esempio per l'intersezione tra insiemi: (A∩B)∩C=A∩(B∩C) e per la concatenzaione di stringhe: ("nu"+"me")+"ro"="nu"+("me"+"ro").
associàto, agg. e sm. Che, chi fa parte di un'associazione.
associazióne, sf. 1 L'atto di associare, associarsi. ~ aggregazione, unione. 2 In diritto è un raggruppamento di più persone che si uniscono volontariamente per raggiungere un fine comune e specifico o svolgere la stessa attività. ~ consorzio. 3 Alleanza. ~ sodalizio. 4 Processo mentale che stabilisce un nesso tra immagini o pensieri. ~ collegamento. 
  sf. society, association. 
Per diritto di associazione si intende la possibilità che più persone hanno di riunirsi in associazione i cui scopi siano legali senza dover fare una specifica richiesta di autorizzazione. La Costituzione italiana garantisce tale diritto; sono invece vietate le associazioni militari con scopi politici, le associazioni segrete. Sono inoltre illegali le associazioni per delinquere (per esempio quelle di tipo mafioso).
associazionìsmo, sm. La tendenza a riunirsi in associazioni; l'insieme delle associazioni avente un indirizzo ideologico comune.
associazionìsta, agg. e sm. agg. 1 Relativo all'associazionismo. 2 Che sostiene l'associazionismo. 
sm. Chi sostiene l'associazionismo.
assodaménto, sm. L'assodare, l'assodarsi, l'essere assodato.
assodàre, v. v. tr. 1 Rendere sodo. ~ indurire. 2 Accertare. ~ stabilire. <> contraddire, smentire. 
v. intr. pron. 1 Divenire sodo. ~ addensarsi. 2 Prendere vigore. ~ consolidarsi.
assoggettàbile, agg. Che può essere assoggettato.
assoggettabilità, sf. L'essere assoggettabile.
assoggettaménto, sm. L'assoggettare, l'assoggettarsi, l'essere assoggettato.
assoggettàre, v. v. tr. 1 Sottomettere. ~ soggiogare. <> affrancare. 2 Sottoporre a dati obblighi. 
v. rifl. Sottomettersi. ~ sottostare. <> ribellarsi. 
  v. tr. to subdue, to subjugate, to subject. 
  da a-+ deriv. da soggetto. 
v. rifl. to submit.
assolàto, agg. Esposto al sole. ~ soleggiato. <> ombreggiato. 
  agg. sunny.
assoldàre, v. tr. 1 Pagare qualcuno perché compia un azione illecita. 2 Assumere, reclutare, arruolare. ~ ingaggiare. 
  v. tr. to recruit, to engage.
Àssolo Comune in provincia di Oristano (544 ab., CAP 09080, TEL. 0783).
assólo, sm. invar. 1 Brano musicale eseguito da un solo strumento o da una sola voce. 2 Prestazione individuale di spicco, specialmente sportiva.
assòlto, agg. Liberato da un obbligo, da un impegno, da un'accusa ecc.
assolutaménte, avv. 1 In modo assoluto. ~ categoricamente. 2 In ogni caso, a ogni costo. ~ necessariamente. 3 Totalmente, completamente. ~ affatto. <> limitatamente. 
  avv. absolutely.
assolutézza, sf. 1 Caratteristica di ciò che è assoluto. 2 Nella locuzione con assolutezza, in modo assoluto.
assolutìsmo, sm. 1 Sistema politico in cui non sono posti limiti al potere dello stato. ~ totalitarismo. <> democrazia. 2 Autoritarismo. ~ dispotismo. 
L'assolutismo è un sistema politico in cui tutto il potere è detenuto dalla figura di un monarca (detto per questo sovrano assoluto); non è soggetto ad alcun obbligo giuridico, ad alcun tipo di controllo da parte del parlamento né a limitazione da parte dei sudditi. Si sviluppò in Europa nel XVII e XVIII sec., in particolare in Francia (Luigi XIV), Austria (Maria Teresa e Giuseppe II) e Prussia (Federico II). Il riconoscimento dell'autorità del parlamento avvenne in Europa dopo la rivoluzione francese del 1789.
assolutizzazióne, sf. L'assolutizzare, l'essere assolutizzato.
assolùto, agg. e sm. agg. 1 Che non è limitato da nulla. ~ incondizionato. <> relativo. la libertà ha un valore assoluto. 2 Autoritario. ~ dispotico. 3 Generale. ~ totale. 4 Valore assoluto di un numero (reale) x, in matematica è il numero x stesso se esso non è negativo, il suo opposto -x altrimenti; è indicato con |x|. 
in modo assoluto, che non ammette repliche. 
sm. Ciò che esiste di per sé ed è fondamento di tutte le cose, anche come idea di Dio. 
  agg. absolute. 
  lat. da absolutus, p.p. di absolvere liberare dai vincoli.
assolutòrio, agg. Che assolve.
assoluzióne, sf. 1 In diritto, proscioglimento tramite una sentenza che dichiara l'innocenza dell'imputato e pone fine a una fase del processo penale. ~ proscioglimento. 2 Remissione dei peccati. ~ perdono. <> punizione. 
  sf. 1 acquittal. 2 (rel.) absolution. 
Il giudice che pronuncia una sentenza di assoluzione può motivarla con una formula codificata (il fatto non sussiste, l'imputato non ha commesso il fatto, l'imputato non è punibile, il fatto non costituisce reato ecc.) oppure con una specifica formula di proscioglimento (non luogo a procedere, estinzione del reato o della pena, insufficienza di prove,ecc.). La formula piena di assoluzione (perché il fatto non sussiste o perché l'imputato non lo ha commesso) viene utilizzata sia quando manca la prova di sussistenza del reato sia quando viene esibita la prova di innocenza dell'imputato stesso.
assòlvere, v. tr. 1 Prosciogliere da un'imputazione con una sentenza. <> condannare. 2 Adempiere. ~ compiere. <> disattendere. doveva ancora assolvere il servizio militare. 3 Perdonare. il prete lo assolse dai suoi peccati. 4 Esimere, sollevare. ~ dispensare. 
  v. tr. 1 to acquit. 2 (rel.) to absolve. 3 (eseguire) to carry out, to perform. 
  lat. absolvere, comp. da ab-+ solvere.
assomigliàre, v. v. intr. Essere simile. ~ rassomigliare. 
v. rifl. rec. Presentare aspetto, caratteri simili. 
  v. intr. to look like, to resemble. v. rifl. to be alike, to resemble each other.
assommàre, v. v. tr. 1 Mettere insieme, sommare. ~ addizionare. 2 Raccogliere. ~ adunare. 
v. intr. Ammontare. 
v. rifl. Mettersi insieme ad altro. ~ aggiungersi.
assonànte, agg. Che presenta assonanza.
assonànza, sf. 1 Forma di rima imperfetta in cui si ripetono le vocali finali cominciando dalla vocale accentata, mentre si differiscono le consonanti. 2 Accordo, corrispondenza. ~ armonia.
assonàre, v. intr. Rendere un suono simile a un altro. 
  dal lat. assonare rispondere a un suono.
assóne, sm. Prolungamento del neurone che trasmette impulsi nervosi ad altri neuroni tramite le sinapsi.
assonnacchiàto, agg. Intorpidito dal sonno.
assonnàre, v. v. tr. Indurre al sonno. 
v. intr. Essere preso dal sonno. ~ assopirsi.
assonnàto, agg. Sonnolento. ~ insonnolito. <> desto. 
  agg. sleepy, drowsy.
assonometrìa, sf. Rappresentazione grafica che fa uso della prospettiva per visualizzare figure tridimensionali su un piano bidimensionale; si serve di coordinate cartesiane ortogonali e di una proiezione parallela a una direzione data. Mantiene il parallelismo fra rette; l'immagine F' di una figura F è detta proiezione assonometrica o parallela di F.
assonomètrico, agg. (pl. m.-ci) Di ciò che ha relazione con l'assonometria.
assopiménto, sm. Cedimento alla sonnolenza, leggero sopore.
assopìre, v. v. tr. 1 Indurre a un sonno leggero, provocare sopore. 2 Calmare, lenire. ~ placare. <> acuire. il tempo non ha ancora assopito i miei disagi
v. intr. pron. 1 Essere preso da sopore. ~ appisolarsi. <> svegliarsi. si assopì dopo l'abbondante pranzo. 2 Calmarsi, attutirsi, attenuarsi. ~ calare. 
  lat. adsopire, comp. da ad-+ sopire.
assorbènte, agg. e sm. agg. Che assorbe. ~ idrofilo. <> impermeabile. 
sm. Tampone per l'igiene intima femminile durante il periodo mestruale. ~ pannolino. 
  agg. absorbent. sm. (per igiene intima) sanitary towel.
assorbiménto, sm. 1 L'assorbire, l'essere assorbito. 2 Assimilazione da parte delle cellule dei prodotti della digestione. 3 In chimica, fenomeno per cui una sostanza si lega alla superficie di un'altra che funge da assorbente. 
In fisica è un fenomeno che comporta la perdita di una quantità di energia da parte di un fascio di radiazioni elettromagnetiche o di particelle che passa attraverso un corpo o una sostanza in seguito all'interazione con le particelle di tale corpo o sostanza. L'energia perduta viene spesso trasformata in calore. L'intensità I di un fascio di radiazioni diminuisce in base alla legge esponenziale I = Iþ0þ e-|kd|, dove Iþ0þ è l'intensità iniziale, d lo spessore attraversato e k una costante di proporzionalità che dipende dalla lunghezza d'onda, chiamata coefficiente di assorbimento. 
In biologia è quel procedimento che consente a piante e animali di procurarsi le sostanze utili al loro sviluppo. 
Assorbimento atmosferico 
In astronomia indica la capacità dell'atmosfera della Terra di ridurre o assorbire le radiazioni provenienti dal Sole o da altri astri. Questo potere deriva dall'azione di vapore acqueo, ozono e anidride carbonica, oltre che dal pulviscolo dell'atmosfera. 
L'assorbimento avviene in modo totale per le radiazioni che si trovano fuori dallo spettro ottico, ossia i raggi X, quelli ultravioletti e quelli infrarossi; non riguarda minimamente le radioonde e le radiazioni ottiche. Si tratta di un fenomeno tipico degli strati bassi dell'atmosfera, causa principale dell'arrossamento del Sole al tramonto e all'alba. 
Assorbimento interplanetario e interstellare 
Fenomeni dovuti all'azione delle polveri e dei gas che si trovano nello spazio tra pianeti, stelle e galassie.
assorbìmetro, sm. Apparecchio che serve a misurare l'assorbimento dei gas da parte dei liquidi.
assorbìre, v. tr. 1 Impregnarsi di un liquido. ~ imbevere. la spugna assorbe facilmente i liquidi. 2 Bere, incorporare. ~ inghiottire. 3 Assimilare, acquisire. ~ accogliere. la piccola fabbrica fu assorbita da una multinazionale. 4 Tenere occupato. ~ impegnare. il lavoro assorbe completamente il mio tempo
  v. tr. 1 to absorb. 2 (assimilare) to assimilate. 
  lat. absorbere, comp. da ab-+ sorbere.
assordaménto, sm. L'assordare, l'essere assordato.
assordànte, agg. Che assorda, stordisce.
assordàre, v. tr. 1 Far diventare sordo; stordire con un rumore eccessivo o molesto. 2 Frastornare, scombussolare. ~ confondere. 
  v. tr. to deafen.
assordiménto, sm. Perdita della facoltà dell'udito.
assordìre, v. v. tr. Far sordo. 
v. intr. Divenire sordo.
assorellàre, v. v. tr. Unire, legare come sorelle. 
v. rifl. rec. Unirsi affettivamente, come sorelle.
assórgere, v. intr. Ascendere, innalzarsi. ~ elevarsi.
Àssoro Comune in provincia di Enna (5.319 ab., CAP 94010, TEL. 0935).
assortiménto, sm. Varietà, gamma di oggetti diversi per forma, dimensione o altre caratteristiche. ~ scelta. 
  sm. assortment, stock.
assortìre, v. tr. Disporre insieme più cose di uno stesso genere, ma con caratteristiche differenti; abbinare. assortire le merci di vario colore
  da a-+ deriv. da sorta.
assortìto, agg. 1 Di varia forma, colore, qualità. 2 Abbondantemente fornito; che offre vasta scelta. 
  agg. assorted, matching, stocked.
assòrto, agg. Intento, immerso, pensieroso. ~ concentrato. <> disattento. 
  agg. engrossed, absorbed.
assottigliaménto, sm. L'assottigliare, l'assottigliarsi, l'essere assottigliato.
assottigliàre, v. v. tr. 1 Rendere sottile. ~ affilare. <> smussare. assottigliare una lama. 2 Diminuire. ~ ridurre. <> aumentare. 3 Rendere più acuto. LOC: assottigliare l'ingegno
v. intr. pron. 1 Diventare sottile. ~ dimagrire. 2 Diminuire di numero, densità. ~ scemare. le probabilità di successo si assottigliano sempre più
  v. tr. 1 to make thin, to thin. 2 (diminuire) to reduce. 3 (affilare) to sharpen. 
  da a-+ lat. volg. subtiliare.
Assuàn Città dell'Egitto meridionale (191.000 ab.), capoluogo del governatorato omonimo, anticamente conosciuta con il nome di Syene. È un famoso centro turistico leggermente al di sotto della prima cateratta del Nilo, sulla sua riva destra; buono il suo sviluppo commerciale. Un'efficiente rete ferroviaria la collega a Il Cairo. Nelle vicinanze della città, a circa 6 km, sorge la famosa diga sul Nilo. Vi si trovano centrali idroelettriche e il lago artificiale Nasser, il più grande del mondo.
assuefàre, v. v. tr. Abituare. ~ avvezzare. <> disabituare. 
v. intr. pron. o rifl. 1 Prendere l'abitudine. ~ abituarsi. 2 Diventare dipendente. 
  v. tr. to accustom. v. rifl. to get accustomed, to get inured.
assuefàtto, agg. e sm. 1 Che è in stato di assuefazione, di dipendenza. 2 Abituato, acclimatato. ~ avvezzo.
assuefazióne, sf. 1 L'assuefarsi, l'essere assuefatto. 2 Abitudine. ~ uso. assuefazione alla fatica. 3 Abitudine a un farmaco, in seguito a un uso prolungato, che ne vanifica gli effetti. ~ dipendenza. 
  sf. 1 custom, habit. 2 (dipendenza) addiction.
Assuèro Personaggio biblico. Fu per lo più identificato con il re di Persia Serse I (468-465 a. C.), di cui Ester divenne moglie.
assùmere, v. tr. 1 Addossare a sé. ~ addossarsi. <> rifiutare. assumere un obbligo. 2 Prendere alle proprie dipendenze. ~ ingaggiare. <> licenziare. 3 Fare proprio, prendere. 4 Elevare. ~ innalzare. <> deporre. fu assunto al trono
  v. tr. 1 (dipendente) to take on, to engage. 2 (obbligo) to assume, to take up. 3 (droga) to consume. 
  lat. adsumere, comp. da ad-+ sumere prendere.
Assunta Spina Dramma di S. Di Giacomo (1909). 
Assunta Spina Film drammatico, italiano (1948). Regia di Mario Mattoli. Interpreti: Anna Magnani, Eduardo De Filippo, Titina De Filippo, Antonio Centa.
assuntìvo, agg. In filosofia, relativo a un giudizio che il pensiero formula e accetta solo per poterne formulare un secondo.
assùnto, agg. e sm. agg. 1 Fatto proprio. ~ preso. 2 Preso alle dipendenze. ~ impiegato. 
sm. 1 Ciò che uno si propone di fare o di provare. ~ tesi, ragionamento. 2 Chi è stato immesso in un rapporto di lavoro dipendente. 
  sm. 1 employee. 2 (tesi) proposition.
assunzióne, sf. 1 L'atto e l'effetto dell'assumere. ~ ingaggio. <> licenziamento. 2 Elevazione di Maria, madre di Gesù, dalla terra al cielo in anima e corpo. 3 Uso. ~ consumo. 
  sf. 1 assumption. 2 (dipendente) engagement, employment. 3 (sostanza) taking. 
  lat. tardo adsumptio,-onis.
Assùr Divinità assira (in assiro Asshur), soppiantò Enlil diventando creatore dell'universo e dio supremo. Diede il nome all'intero paese e alla capitale. Sostituì Margul nelle epopee babilonesi. Le dee Isthtar (Asshuritu) e Ninhil erano le sue spose.
Assurbànipal (668-626 a. C.) Ultimo re dell'Assiria, figlio di Asarhaddon; con lui il regno assiro giunse ai più alti livelli di splendore e potere. Condusse una guerra vittoriosa contro l'Elam, che conquistò dopo aver sedato la rivolta capeggiata dal fratello Shamashshumukin, che regnava in Babilonia. Concluse la campagna d'Egitto iniziata dal padre e distrusse Tebe. Assurbanipal ebbe anche molti meriti per aver dato impulso alla cultura e all'organizzazione sociale dell'impero: appassionato di arte, il re collezionò in una biblioteca le testimonianze della cultura assira e di quelle dei popoli che via via assoggettò. La fortuna dell'impero assiro venne meno alla morte di Assurbanipal, in quanto i suoi successori non seppero far fronte ai moti interni e alle rivendicazioni di indipendenza di babilonesi ed egiziani.
assurdaménte, avv. In modo assurdo. ~ illogicamente.
assurdità, sf. Detto, fatto assurdo; illogicità, paradosso, controsenso, stranezza. ~ pazzia. 
  sf. absurdity, preposterousness.
assùrdo, agg. e sm. agg. 1 Contrario alla ragione, alla logica. ~ irrazionale. <> logico. 2 Impossibile. ~ inconcepibile. 
sm. Affermazione illogica. 
  agg. absurd. 
Dimostrazione per assurdo 
Dimostrazione di un enunciato del tipo "non A" che si sviluppa facendo vedere che dall'ipotesi A segue un enunciato falso, cioè l'"assurdo" (ad es. dimostrare che √2 è irrazionale facendo veder che se fosse razionale, ossia se fosse eguale a M/N con M e N interi, allora sia M che N sarebbero multipli di 2, cosa falsa nel caso in cui M/N sia stata semplificata in modo da essere irriducibile).  Usando anche il principio del terzo escluso (se l'enunciato "non B" è falso deve essere vero B) si può dimostrare per assurdo A facendo vedere che ipotizzando "non A" si otterrebbe una enunciato falso. 
Teatro dell'assurdo 
Il termine è stato coniato dal critico M. Esslin e indica un tipo di drammaturgia contemporanea che ebbe grande seguito in Francia dopo la seconda guerra mondiale. Rappresenta l'assurdità della vita moderna e l'incomunicabilità tra gli uomini attraverso metodi surrealistici e paradossali. Ebbe i suoi maggiori rappresentanti in E. Ionesco, S. Beckett, A. Adamov, J. Genet, F. Arrabal e J. Tardieu.
assùrgere, v. intr. Elevarsi. ~ innalzarsi. <> crollare.
àsta, sf. 1 Barra lunga, dritta. ~ sbarra. 2 Vendita pubblica di beni al miglior offerente. ~ incanto. 3 Attrezzo tubolare su cui l'atleta fa leva per effettuare un tipo di salto in alto. 4 Lancia. ~ giavellotto. 
  sf. 1 pole. 2 (vendita) auction. 
In diritto è la messa in vendita di un bene sulla base di offerte; se lo aggiudica chi offre la somma maggiore. Nei casi di esecuzione forzata, si può ricorrere all'asta per la vendita pubblica dei beni sequestrati. L'asta è contemplata anche nei casi di redazione di contratti da parte dell'amministrazione pubblica per assegnazione di incarichi. Lo svolgimento di un'asta può avvenire secondo due metodi differenti. Con quello inglese, il banditore stabilisce il prezzo minimo da cui possono partire le offerte dei potenziali acquirenti. Con il metodo olandese, invece, viene indicata la richiesta massima e, qualora non venisse raggiunta per mancanza di offerte, è facoltà del banditore diminuirne l'importo. Vengono definite aste anche le vendite di titoli di stato, come i buoni ordinari del tesoro (BOT). In Italia tali aste vengono attualmente effettuate con il sistema misto, con il quale viene fissato sia il quantitativo di titoli che si desidera collocare sia il prezzo minimo di offerta.
astacicoltùra, sf. Settore dell'aquicoltura che si occupa dell'allevamento dei gamberi di acqua dolce.
àstaco, sm. Nome volgare dell'Homarus gammarus o Homarus vulgaris, un crostaceo marino presente anche in Europa.
astacòide, agg. Eritema che conferisce all'intero corpo un colore rosso vivo.
astacus, sm. invar. Genere di Crostacei decapodi d'acqua dolce comprendente il comune gambero d'acqua dolce.
Astaire, Fred (Omaha 1899-Los Angeles 1987) Pseudonimo con cui è noto il ballerino e attore statunitense Frederick E. Austerlitz. Fu anche cantante e valido interprete di commedie musicali sia cinematografiche sia teatrali. Tra i suoi film si ricordano Cappello a cilindro (1935), Seguendo la flotta (1936), Papà Gambalunga (1955), Cenerentola a Parigi (1957) e L'inferno di cristallo (1974).
Astàldi, Marìa Luìsa (Tricesimo, Udine 1900-Roma 1982) Critica letteraria. Fondatrice della rivista culturale Ulisse, alla quale ha abbinato il premio internazionale Cortina Ulisse. Tra le opere, Tommaseo come era (1966), Manzoni ieri e oggi (1971), Amati libri (1976), Baretti (1977), Metastasio (1979).
astànte, agg., sm. e sf. Che, chi è presente in un luogo. ~ spettatore.
astanterìa, sf. Sezione di un ospedale dove si prestano i primi soccorsi ai ricoverati. 
  sf. casualty department.
Astàrte Dea fenicio-cananea dell'amore, della guerra e della fecondità. Identificata con la mesopotamica Ishtar, con l'egizia Iside e Hathor e con la greca Afrodite.
astàrte, sm. Genere di Molluschi Lamellibranchi marini caratterizzati da una robusta conchiglia, ornata da solchi concentrici. Gli astarti vivono nei fondi melmosi dei mari boreali.
astasìa, sf. Impossibilità di mantenere un posizione eretta.
astàtico, agg. (pl. m.-ci) In meccanica, relativo a ciò che è in uno stato di equilibrio indifferente. 
  dal greco ástatos instabile.
àstato, agg. e sm. agg. Dotato di asta. 
sm. Elemento chimico radioattivo artificiale, di numero atomico 85, simbolo At, appartenente al gruppo degli alogeni con fluoro e cloro, avente breve periodo di dimezzamento. Il nome significa dal greco instabile. Fu sintetizzato nel 1940 bombardando il bismuto con particelle alfa.
asteatòsi, sf. Assenza di grasso.
asteggiàre, v. intr. Fare aste scrivendo.
astèmio, agg. e sm. Chi non beve mai vino o altre bevande alcoliche. <> bevitore. 
  agg. teetotal. sm. teetotaller.
Astèmio o Abstemius, Lorènzo (Macerata tra il 1435 e il 1440-Urbino? 1508?) Pseudonimo dell'umanista Lorenzo Bevilacqua. Raffinato ellenista lasciò opere quali Epigrammata quaedam (1505) contenenti le iscrizioni di antichi monumenti e Fabulae opera pubblicata dal 1495 al 1505, ispirata a Esopo, che ebbe notevole diffusione soprattutto in Francia.
astemizòlo, sm. Antistaminico a lunga durata che non produce effetti sedativi o ipnotici e anticolinergici.
astenére, v. v. tr. Tenere lontano. 
v. rifl. 1 Tenersi lontano da qualcuno. 2 Evitare di fare qualcosa. ~ esimersi. 3 Non pronunciarsi, non votare. <> esprimersi, votare. 
  v. rifl. to abstain, to refrain. 
  lat. abstinere, comp. da abs-lontano da + tenere tenere.
astenìa, sf. Sensazione di debolezza e di inefficienza dell'organismo. L'astenia globale è contraddistinta da diminuzione delle capacità muscolare e intellettuale e può essere anche sintomo di determinati tipi di psiconevrosi. L'astenia muscolare è invece strettamente collegata a specifiche patologie, come miastenie, miopatie e insufficienze ormonali.
astenopìa, sf. Sensazione di stanchezza visiva.
astenosfèra, sf. Sottile strato fluido-viscoso situato al di sotto della crosta terrestre.
astenospermìa, sf. Riduzione della mobilità degli spermatozoi.
astensióne, sf. L'astenersi. ~ rinuncia, mortificazione. <> azione, intervento. 
  sf. abstention. 
  lat. abstentio,-onis, deriv. da abstinere astenersi.
astensionìsmo, sm. L'atteggiamento di chi si astiene dall'esprimere il proprio voto.
astensionìsta, agg., sm. e sf. Che, chi pratica l'astensionismo.
astenùto, sm. Chi non ha votato.
aster, sm. invar. Genere di piante erbacee della famiglia delle Composite, coltivate a scopo ornamentale per la bellezza dei fiori. Gli aster nascono spontaneamente nelle regioni temperate. ~ astro, settembrino.
astèrgere, v. tr. 1 Detergere. ~ pulire. 2 Cancellare.
astèria, sf. Stella di mare.
asterias, sf. invar. Genere di stelle di mare dell'ordine dei Forcipulati, famiglia degli Asteridi, con scheletro dorsale reticolato avente forma di stella con braccia lunghe e verrucose. Le asterias sono diffuse nel Mediterraneo e alcune specie provocano danni alle coltivazioni di mitili e ostriche.
asterìna, sf. Echinoderma (Asterina gibbosa) della famiglia degli Asterinidi e della classe degli Asteroidei. Misura 5 cm di diametro. Vive in fondali rocciosi poco profondi.
astèrion, sm. invar. Punto craniometrico che si trova all'incrocio di occipitale, parietale e temporale.
asteriscàre, v. tr. Contrassegnare con un asterisco.
asterìsco, sm. Segno tipografico a forma di stella usato convenzionalmente con diverse funzioni. ~ annotazione, richiamo. 
  sm. asterisk. 
  lat. tardo asteriscus, dal greco asterìskos.
asterìsmo, sm. Costellazione.
Asterix e Cleopatra Film d'animazione, francese (1970). Regia di Goscinny e Uderzo. Titolo originale: Astérix et Cléopâtre
Asterix il Gallico Film d'animazione, francese (1968). Regia di Goscinny e Uderzo. Titolo originale: Astérix le Gaulois
asteròide, sm. Nome con cui vengono designati piccoli pianeti, o pianetini, corpi secondari che girano attorno al Sole; sono stimati in un numero di circa 4.000 e la maggior parte è compresa nelle orbite di Marte e Giove. Hanno un aspetto puntiforme, molto simile alle stelle e sono visibili solo utilizzando potenti telescopi. 
In geometria è una curva algebrica piana del sesto ordine con quattro cuspidi.
Asteròidi Classe di invertebrati degli Echinodermi, meglio noti come stelle marine; questi animali hanno forma di stella o pentagonale, e un numero di braccia (cuspidi) compreso tra cinque e quarantacinque. Lo scheletro è costituito da una serie di piastre articolate fra loro per concedere al corpo una certa flessibilità. Gli Asteroidi sono in grado di estroflettere lo stomaco, riuscendo in tal modo a inghiottire animali (mulluschi o ricci di mare) più grandi di loro. Sono diffusi nell'Atlantico e nel Mediterraneo, ove si trovano i generi Astropecten, Echinaster e Asterina.
asteròmetro, sm. Strumento che misura la luminosità degli astri.
astersióne, sf. L'astergere.
astersìvo, agg. Che serve ad astergere.
Àsti Città del Piemonte (74.000 ab., CAP 14100, TEL. 0141), capoluogo dell'omonima provincia, sulla riva sinistra del Tanaro, nella pianura compresa tra il fiume e le ultime propaggini delle colline del Monferrato. È centro di commercio di prodotti agricoli (cereali, ortaggi, uva) e sede di industrie enologiche (importante la produzione di spumante), meccaniche, tessili, cartarie. Conserva monumenti di epoca romanica e gotica, tra cui il battistero, la cattedrale e la collegiata di San Secondo. Le sue origini sono, con tutta probabilità, liguri; fu poi municipio romano, ducato longobardo e comune. Fu proprietà dei marchesi del Monferrato, dei Visconti, degli Orléans, per passare ai Savoia nel 1575. 
Provincia di Asti 
È la meno estesa delle province piemontesi (1.511 km2, 210.000 ab.). Dominata dai rilievi collinari del Monferrato (divise in due dal corso del Tanaro), si estende tra le Langhe a sud e le colline del Po a nord. Il settore di specializzazione agricolo è quello della vite, con produzione di vini pregiati (nebiolo, barbera, moscato, freisa, grignolino e barbaresco). Diffuso l'allevamento bovino; sviluppate le industrie tessili.
Àsti, Adriàna (Milano 1933-) Attrice teatrale e cinematografica. Interpretò Rocco e i suoi fratelli (1960), Ti ho sposato per allegria (1964), Come tu mi vuoi (1980), Trovarsi (1981) e per la televisione La famiglia Ricordi (1995).
Astìàge (sec. VI a. C.) Ultimo re di Media. Venne battuto dal nipote, futuro Ciro il Grande, a Pasargade. Questi annetté in seguito la Media alla Persia.
Astianàtte Figlio di Ettore e Andromaca. Ulisse lo scaraventò dalle mura di Troia.
astiàno, agg. e sm. Piano medio del Pliocene compreso tra il piacenziano e il calabriano.
àstice, sm. Crostaceo (Homarus gammarus) della famiglia dei Nefropsidi e dell'ordine dei Decapodi. Vive in profondità attaccato alle rocce, procurandosi il cibo di notte. 
  sm. lobster.
asticèlla, sf. Nell'atletica leggera, l'asta che deve essere superata dai saltatori di salto in alto. Di legno o metallo e di lunghezza che varia da 3,64 a 4 m, viene posta orizzontalmente su due ritti che distano tra di loro da 3,66 a 4,02 m.
astigiàno, agg. e sm. agg. Relativo ad Asti. 
sm. 1 Abitante o nativo di Asti. 2 Appellativo dato a Vittorio Alfieri. 3 Moneta d'argento coniata ad Asti dal XII al XIV sec.
astigmàtico, agg. e sm. 1 Che presenta astigmatismo, affetto da astigmatismo. 2 Che serve per correggere l'astigmatismo. 
  agg. astigmatic.
astigmatìsmo, sm. Difetto di curvatura della cornea che causa un'imprecisa messa a fuoco dell'immagine.
astìle, agg. e sm. agg. Si dice di croce sorretta da un'asta, usata nelle processioni. 
sm. 1 L'asta di legno della lancia; la lancia stessa. 2 Ramo; bacchetta; manico in legno.
astinènte, agg. Chi si astiene.
astinènza, sf. 1 L'astenersi dal compiere atti sessuali, o dall'assumere determinati cibi o bevande. ~ digiuno. 2 Privazione. ~ rinuncia. giorni di astinenza, sono prescritti dalla Chiesa in determinati periodi dell'anno. 3 Temperanza, castità. ~ continenza. 4 Complesso di disturbi dovuti alla mancata assunzione della dose abituale di droga. 
  sf. abstinence. 
  lat. abstinentia.
astìnomo, sm. Nell'antica Grecia, magistrato di città che doveva sorvegliare su strade, edifici, costumi ecc. 
  dal greco ásty città e némein regolare.
àstio, sm. Sordo rancore; odio, malanimo, livore, avversione. ~ malevolenza. <> simpatia, affetto. 
  sm. resentment, rancour.
astiosità, sf. L'essere astioso, carattere astioso.
astióso, agg. Pieno di astio. ~ ostile, malevolo. <> amorevole, benevolo. 
  agg. resentful, rancorous, bitter.
astìsta, sm. Atleta specializzato nel salto con l'asta.
ASTM Sigla dell'American Society for Testing Materials, associazione che si occupa della stesura e della pubblicazione delle norme relative agli analisti e alle misure di proprietà dei materiali.
Astòlfo (?-756) Re longobardo. Divenuto re nel 749, usò una politica molto aggressiva e riuscì nell'intento fallito da uno dei suoi predecessori, Liutprando, di scacciare i bizantini dall'esarcato di Ravenna (nel 751), giungendo alle porte di Roma, alla quale impose tributi. Il papa Stefano II, allo scopo di scongiurare il pericolo di un re così deciso, lo incontrò a Pavia, ove cercò di convincerlo a una politica più mite. Non fu ascoltato e il papa si rivolse a Pipino, re dei franchi, che intervenne in Italia a più riprese sconfiggendo Astolfo. Quest'ultimo fu obbligato a cedere le terre conquistate, che furono donate (Promissio Carisiaca) da Pipino al papa. Astolfo quindi, con la sua politica aggressiva nel confronti del papato, diede il pretesto a Pipino il breve per riprendere l'espansionismo dei franchi, già iniziato dal suo predecessore Carlo Martello. La decisione di Stefano II di chiedere aiuto ai franchi ebbe conseguenze importantissime: essa infatti diede inizio alla legittimazione dei franchi come difensori della cristianità, concetto che fu ripreso da Carlo Magno e in tutta la storia d'Italia che seguì nel corso del Medioevo. Astolfo aggiunse alcuni articoli al diritto longobardo, sancito nell'editto di Rotari, che si ispiravano chiaramente al diritto romano. Morì per una caduta da cavallo.
astomìa, sf. Assenza della bocca.
Aston, Francis William (Birmingham 1877-Cambridge 1945) Fisico inglese. Fu inventore dello spettrografo di massa. Fu insignito del premio Nobel per la chimica nel 1922.
astóne, sm. 1 Porzione di ramo o di pollone di due o tre anni che viene utilizzata per la riproduzione del salice o del pioppo. 2 Pianta di uno o due anni, ancora dimorante in vivaio, che si presenta vigorosa e diritta.
Astor, Mary (Quincy 1906-Los Angeles 1987). Pseudonimo di Lucille Vasconcellos Langhanke. Attrice americana. Esordì nel 1921, poi lavorò con J. Barrymore in Lord Brummell (1924); passò dalle prime esperienze del muto al sonoro con grande facilità. Fra i suoi film migliori, da ricordare Il mistero del falco (regia di J. Houston, 1941) e La grande menzogna (regia di E. Goulding, 1941) per cui ottiene l'Oscar come miglior attrice non protagonista.
astóre, sm. Uccello (Accipiter gentilis) della famiglia degli Accipitridi e dell'ordine dei Falconiformi. Vive nei boschi dell'Europa, dell'Asia e dell'America del Nord. Si ciba di uccelli che insegue con grande velocità.
astracàn => "astrakan"
astragalo- Prefisso che serve per designare in anatomia la presenza dell'astragalo.
astràgalo, sm. 1 L'osso più elevato del tarso. 2 Modanatura che separa il fusto della colonna dal capitello o dalla base. 
L'astragalo è un osso di forma cuboidale che costituisce il perno dell'articolazione del piede. Su di esso si connettono in alto la tibia e il perone, in avanti lo scafoide, in basso il calcagno. 
Genere (Astragalus) di piante Leguminose (Papilionacee), di origine per lo più asiatica. Gli astragali hanno foglie imparipennate, fiori di colori vari (bianchi, gialli, violetti), disposti a racemi o capolini. In Italia si trovano, tra gli altri, l'Astragalus alpinus, l'Astragalus centralpinus, l'Astragalus siculus. Da alcune specie si ricava gomma e caffè.
Astrahan Città (509.000 ab.) della Russia, capoluogo della provincia omonima.
astrakan, sm. Pelliccia di agnello karakul, la cui lavorazione è tipica della città di Astrahan.
astràle, agg. 1 Degli astri. 2 Eccezionale. ~ smisurato.
astràrre, v. v. tr. 1 allontanare, distogliere • la lettura lo astrae da tutto ciò che accade intorno  2 isolare, separare mentalmente alcuni aspetti di un certo contenuto conoscitivo (relativo a un fatto, un fenomeno o un'esperienza, o relativo a una certa area di sapere) da altri di esso, per ricavare una rappresentazione semplificata di tale contenuto o per ottenere un concetto più generale • astarre l'universale dal particolare;il concetto di retta è stato astratto da varie fenomeni, come quello di un raggio di luce o quello della traiettoria di un oggetto che cade
v. intr. Trascurare alcune circostanze;  astrarre da …: non tener conto di … . ~ prescindere • descrivendo un certo segno tracciato con una matita come un "segmento" astraiamo dal suo spessore.
v. rifl. Essere assenti col pensiero, distogliersi dalla realtà circostante. ~ estraniarsi. <> concentrarsi (sulle cose circostanti).
astrattézza, sf. 1 Qualità dell'essere astratto. ~ astrazione, immaterialità. 2 Cosa, concetto astratto. ~ genericità. 3 Stato di chi è astratto. ~ distrazione.
astrattìsmo, sm. Movimento artistico che vuole esprimere, attraverso una ricerca di nuove combinazioni di linee, forme e colori, la percezione dell'artista; è completamente slegato da una riproduzione di tipo oggettivo della realtà. Sorse nel 1910 dagli studi di F. Kupka e W. Kandinskij (Lo spirituale nell'arte, 1912), partendo dalle esperienze del cubismo. Attraverso lo studio della psicologia e delle emozioni, giunge alla definizione di un linguaggio basato sulla funzione espressiva del colore, sul ritmo prodotto da forme pure. La ricerca teorica si sviluppa nel gruppo di pittori Der blaue Reiter (1911) e nella scuola del Bauhaus. Tra gli esponenti più significativi vi furono P. Mondrian, C. Malevic, T. Van Doesburg, P. Klee e F. Léger. Diffusosi in tutti i paesi, è stato il punto di partenza di molte correnti d'avanguardia, con notevole influsso sull'architettura; la sua evoluzione portò al concretismo astratto di R. Birolli ed E. Vedova, dal nuclearismo di F. Depero e, dopo la seconda guerra mondiale, all'action painting di J. Pollock, fino a influenzare il surrealismo astratto di Gorky e le opere di A. Burri e A. Tápies. 
  sm. abstractionism.
astràtto, agg. e sm. agg. 1 Che, rispetto a un certo fenomeno, esperienza o conoscenza, non è immediatamente percepibile; ottenuto con un processo di astrazione. <> concreto.  2 Che non ha diretto contatto con la realtà; incorporeo. ~ immateriale. <> materiale. 3 Detto di un sostantivo che indica una nozione, non un essere o un oggetto percepibile con i sensi. 4 Immaginario, utopistico. ~ ideale. <> effettivo. 5 Di arte, non figurativo. 6 Vago. ~ indefinito. 
sm. 1 Ciò che viene ottenuto per astrazione. lasciare l'astratto e andare al concreto. 2 Persona con la testa fra le nuvole. 
  agg. abstract. 
  lat. abstractus, p.p. di abstrahere.
astrazióne, sf. 1 Il procedimento o l'effetto dell'astrarre. 2 Idea che non ha rispondenza nella realtà. ~ fantasia, ipotesi, utopia. <> realtà. la tua teoria è solo un'astrazione! 
  sf. abstraction. 
  lat. abstractio,-onis, deriv. da abstractus.
Astrea (letteratura) Romanzo in poesia e prosa di H. d'Urfé (1607-1624).
Astrèa (mitologia) Nella mitologia, anche detta Dike, figlia di Zeus e Temi, dea della giustizia. Scandalizzata dalla corruzione umana, fuggì dalla Terra e apparve nel cielo come costellazione della Vergine.
astringènte, agg. e sm. Sostanza che diminuisce l'attività peristaltica dell'intestino. ~ costrittore. <> emolliente, fluidificante. 
  agg. e sm. astringent.
astrìngere, v. tr. Ridurre certe funzioni dei tessuti organici.
àstro, sm. 1 Corpo celeste. ~ stella. 2 Chi eccelle in un campo. ~ star. 
  sm. star, planet. 
  lat. astrum, dal greco àstron.
astro- Primo elemento di parole composte. 
  dal greco ástron astro.
astrobiologìa, sf. Branca della scienza che studia i fenomeni e le problematiche relative a possibili forme di vita nell'universo. Può essere galattica o solare, in relazione allo specifico campo d'indagine.
astroblastòma, sm. Tumore maligno del tessuto nervoso.
astrobùssola, sf. Strumento usato nella navigazione aerea per controllare la rotta di un aeromobile.
astrocaryum, sm. invar. Genere di palme di altezza media, ricoperte di spine nere originarie dell'America tropicale. Dalla polpa dei frutti, di forma ovale e colore giallo-arancio, si ricava un olio.
astrochìmica, sf. Lo studio della composizione chimica delle stelle.
astrocìta, sm. (pl.-i) Cellula della sostanza grigia del sistema nervoso che presenta ramificazioni disposte a raggio.
astrodinàmica, sf. I problemi di meccanica e dinamica connessi col moto nello spazio dei satelliti e dei veicoli spaziali.
astròfico, agg. (pl. m.-ci) Di componimento in versi che non è suddiviso in strofe.
astròfilo, sm. Chi si diletta di astronomia.
astrofìsica, sf. Ramo dell'astronomia che si interessa delle caratteristiche fisiche e naturali dei corpi celesti. L'astrofisica si suddivide sulla base dei diversi settori di studio (astrofisica solare, astrofisica stellare, astrofisica galattica). Gli studi si basano sulle radiazioni emesse studiando lo spettro elettromagnetico di oggetti come stelle, pulsar, buchi neri, quasar e galassie; gli strumenti utilizzati vengono collocati sulla Terra oppure su palloni atmosferici, satelliti, sonde interplanetarie e razzi automatici. Scienza creata nel secolo scorso per studiare la composizione chimica delle varie atmosfere stellari da J. Fraunhofer e A. Sacchi che, utilizzando metodi spettroscopici, ha consentito di tracciare un quadro preciso di tutti i fenomeni che si verificano nell'universo, in tutte le bande dello spettro elettromagnetico.
astrofìsico, agg. e sm. agg. Relativo all'astrofisica. 
sm. Studioso di astrofisica.
astrofobìa, sf. Ossessivo timore di determinati eventi atmosferici.
astrògrafo, sm. Telescopio con ottiche particolari, molto indicato nell'osservazione di pianetini, comete e campi stellari; è un rifrattore a grande campo o riflettore, ma modificato dall'aggiunta di una lente correttrice.
astrolàbio, sm. Antico strumento per misurare l'altezza apparente di un astro sull'orizzonte.
astrolatrìa, sf. Culto degli astri proprio delle religioni dei popoli antichi, come Egizi, Aztechi, Incas e Maya.
astrologàre, v. intr. Fare congetture astrologiche; oroscopi.
astrologìa, sf. Disciplina che studia la relazione tra il moto degli astri (stelle e pianeti) e gli avvenimenti del mondo, presupponendo uno stretto legame e influsso tra i fenomeni propri dei corpi celesti e il destino degli uomini. La sua origine è forse da collocare nell'Asia centrale; in Caldea era esercitata fin dal 5000 a. C. Si propagò poi in Mesopotamia, in Egitto e in Grecia. Si conoscono anche un'astrologia indiana e una cinese. 
  sf. astrology.
astròlogo, sm. Chi studia e pratica l'astrologia; indovino.
astrometeorologìa, sf. Scienza che studia l'influenza degli astri sui fenomeni meteorologici terrestri.
astrometrìa, sf. Branca dell'astronomia che studia la posizione e i movimenti dei corpi celesti. Lo studio completo della posizione di un astro, anche con il ricorso a nozioni geometriche, viene detto astronomia sferica.
astronàuta, sm. e sf. Pilota spaziale. ~ cosmonauta. 
Scienza e tecnica della navigazione spaziale. 
  sm. astronaut.
astronàutica, sf. Complesso degli studi e delle tecniche relativi alla realizzazione, messa in orbita, sbarco su altri pianeti e ritorno sulla Terra, di un mezzo idoneo a viaggiare nello spazio extraterrestre sia con equipaggio sia senza (veicolo spaziale). I veicoli spaziali si distinguono in satelliti artificiali, qualificati dalla loro funzione, sonde spaziali, adatte per perlustrazioni di grandi distanze, stazioni orbitali, assai grandi e destinate a rimanere nello spazio per molto tempo. Si fa partire la storia dell'astronautica con le teorie pubblicate dal russo K. E. Ziolkovskij (1903) e da H. Oberth (1923), che contribuì alla realizzazione del primo centro missilistico in Germania, diretto da Wernher von Braun (1912-1977). Negli Stati Uniti, tra i primi a occuparsi di astronautica teorica vi fu R. Goddard (1882-1945). Lo Sputnik 1 fu il primo satellite artificiale che i russi lanciarono in orbita attorno alla Terra: era il 4 ottobre 1957. Il lancio dello Sputnik 2, più pesante, seguì dopo circa un mese; trasportava in orbita il primo essere vivente, la cagnetta Laika. Gli americani lanciarono il loro primo satellite, l'Explorer 1, nel gennaio 1958. Fu un sovietico, Jurij Gagarin, il primo uomo nello spazio; vi giunse pilotando il Vostok 1, che partì il 12 aprile 1961. Lo statunitense J. Glenn eseguì il primo volo orbitale a bordo della Mercury 6 (20 febbraio 1962.). La prima Voskhod, pesante 6 t, fu messa in orbita dai sovietici il 12 ottobre 1964; la Sojuz (in grado di trasportare fino a quattro persone, anche se usata, in genere, per due o tre) fu lanciata nel 1967. Il programma statunitense con le Gemini, mezzi biposto pesanti 3,5 t, iniziò il 23 marzo 1965 con la Gemini 3 e terminò con la Gemini 12 nel novembre 1966. Oltre a questi, vennero contemporaneamente sviluppati programmi di esplorazione lunare. Il 3 febbraio 1966, gli statunitensi effettuarono il primo allunaggio morbido con la sonda Lunik 9. Il Lunik 17, partito il 10 novembre 1970, sbarcò sulla Luna un veicolo semovente, il Lunakhod, che si mosse per giorni guidato dalla Terra. I sovietici approntarono, negli anni 1966 e 1967, un programma spaziale che intendeva mettere in orbita una stazione spaziale permanente, la Saljut. Per collegare la stazione alla Terra, fu ideata la navicella Sojuz; la prima di queste navicelle fu messa in orbita il 23 aprile 1967, ma il suo ritorno terminò con la tragica morte del cosmonauta V. Komarov. Nell'ambito del progetto statunitense Apollo, N. Armstrong ed E. Aldrin furono i primi uomini a sbarcare sulla Luna (luglio 1969, Apollo 11). La stazione spaziale statunitense Skylab, fu messa in orbita nel 1973. Gli ultimi anni hanno visto gli americani dedicarsi soprattutto al perfezionamento di un veicolo riutilizzabile, la navetta Space Shuttle, capace di trasportare grossi carichi, riparare satelliti e fare ritorno sulla Terra. La prima missione congiunta USA-URSS si ebbe nel 1975. Il 28 gennaio 1986 il Challenger, uno degli Space Shuttle, andò distrutto con l'equipaggio pochi secondi dopo il lancio, a causa di un cedimento nel booster di destra (uno dei due razzi ausiliari di spinta a propellente solido) che fece esplodere il serbatoio pieno di idrogeno liquido. In seguito a questo grave episodio, tutti i voli dello Shuttle sono stati sospesi per trentadue mesi. Il 15 novembre 1988 i sovietici provarono con un volo automatico la navetta Buran proseguendo comunque negli esperimenti di lunga permanenza di astronauti nelle stazioni spaziali di tipo Mir, rifornite dalle navicelle automatiche Progress. Altri programmi sono stati condotti per esplorare i corpi del sistema solare tramite sonde spaziali automatiche. Molto interessanti le missioni statunitensi condotte su pianeti esterni al sistema solare con le sonde Pioneer 10 e 11 e Mariner 11 e 12, poi chiamate Voyager 1 e 2. Il Voyager 2, dopo essere partito dalla Terra il 20 agosto 1977, si è avvicinato a Giove il 9 luglio 1979, a Saturno il 25 agosto 1981, a Urano il 24 gennaio 1986 e a Nettuno il 24 agosto 1989, mandando precise e puntuali informazioni scientifiche e fotografie.
astronàutico, agg. Che riguarda l'astronautica.
astronàve, sf. Veicolo per la navigazione nello spazio. 
  sf. spacecraft, spaceship.
astronomìa, sf. Scienza che si occupa dell'osservazione dei corpi celesti e dei fenomeni a essi legati. Approfondisce, in particolare, gli studi riguardanti la materia presente nell'universo, la sua ripartizione, moto, struttura, composizione ed evoluzione. Si distinguono branche diverse dell'astronomia, in base al soggetto di studio e a metodi e tecniche impiegati nella ricerca. Prende in esame il sistema solare, le stelle fisse, gli ammassi stellari, la materia interstellare, le galassie, l'universo. I radiotelescopi ma soprattutto i telescopi, sia orbitali sia terrestri, sempre più potenti e perfezionati, hanno permesso di compiere grandi avanzamenti nelle ricerche. L'astronomia classica include l'astrometria, o astronomia di posizione, che esamina la posizione angolare degli oggetti celesti considerando solo l'aspetto cinematico del loro moto, e la meccanica celeste, che si occupa dell'aspetto dinamico. La cosmologia guarda all'universo nella sua totalità; la cosmogonia studia l'origine del sistema solare. L'astrofisica considera la natura degli oggetti celesti, determinando corrispondenze con fenomeni generati in laboratorio o approfonditi teoricamente con l'ausilio del calcolatore. Le più recenti branche fanno riferimento alle diverse bande spettrali in cui si possono esaminare gli oggetti celesti e sono costituite dall'astronomia nell'infrarosso, nell'ultravioletto, nei raggi X e nei raggi gamma e dalla radioastronomia. L'astronomia è una scienza di antichissime origini, di cui si hanno notizie sin dall'epoca protostorica. Babilonesi, cinesi, indiani, fenici ed egizi e aztechi avevano addirittura approntato osservatori astronomici. I greci, in particolare, furono i più eccellenti studiosi di questo campo con Talete, Pitagora, Aristotele, Eratostene, Aristarco, Ipparco e Tolomeo (II sec. d. C.), che si preoccupò di archiviare tutti gli studi antecedenti. Nel medioevo la scienza fu consolidata dagli arabi, trasmettitori dell'eredità greca. In occidente, la fase di rinnovamento fu avviata da Copernico e proseguita da Tycho Brahe, Keplero, Galilei e Newton. 
  sf. astronomy.
astronomicaménte, avv. Dal punto di vista astronomico.
astronòmico, agg. 1 Riguardante l'astronomia. ~ spaziale. 2 Smisurato. ~ eccessivo. <> modico. ha un prezzo astronomico
  agg. astronomical. 
  lat. astronomicus, dal greco astronomikòs.
astrònomo, sm. Studioso di astronomia. 
  sm. astronomer.
astropecten, sm. invar. Genere di stelle marine dell'ordine dei Fanerozoni, famiglia degli Astropettidi, caratterizzate da braccia molto allargate alla base.
Astrophel e Stella Opera di poesia di Ph. Sidney (1580-1584, pubblicata postuma nel 1591).
Astruc, Alexandre (Parigi 1923-) Regista cinematografico francese. Antesignano della nouvelle vague, ha realizzato film cerebrali e sofisticati; successivamente, dopo le versioni cinematografiche di alcune opere letterarie, si è occupato di sceneggiati televisivi e documentari. Tra le sue opere, La tenda scarlatta (1952), L'educazione sentimentale (1962, tratto dall'omonimo romanzo di Flaubert) e La lunga marcia (1966).
astrusaménte, avv. In modo astruso. ~ incomprensibilmente.
astruserìa, sf. 1 L'essere astruso. 2 Ciò che è astruso.
astrusità, sf. Astruseria. ~ bizantinismo, stranezza.
astrùso, agg. Che è difficile a capirsi; incomprensibile, enigmatico, ostico, ermetico, contorto, complicato. ~ oscuro. <> ovvio. 
  lat. abstrusus, p.p. di abstrudere spingere via.
astucciàio, sm. Fabbricante o venditore di astucci e affini.
astùccio, sm. Custodia di un oggetto. ~ custodia, scatola, fodero. 
  sm. holder, case.
Astùra Fiume (40 km) del Lazio.
Asturias, Miguel Ángel (Città del Guatemala 1899-Madrid 1974) Etnologo guatemalteco. Tra le opere Leggende del Guatemala (1930) e Uomini di mais (1949).
Astùrie Regione (10.604 km2, 1.135.000 ab., capoluogo Oviedo) della Spagna settentrionale, situata tra la Cordigliera Cantabrica a sud, la costa del golfo di Biscaglia a nord, la Galizia a ovest. Comprende il principato e la provincia delle Asturie. In gran parte montuosa, fonda la sua economia sui prodotti del sottosuolo (carbone, zinco, ferro, manganese, rame), sull'agricoltura (frutta, cereali e sfruttamento delle foreste), sulle industrie metallurgiche e sul turismo. La regione era anticamente abitata dai celti iberici, fu poi occupata da Augusto nel 22 a. C., entrando a far parte della Spagna Citeriore; divenne provincia autonoma sotto Diocleziano (III sec.). Onorio la consegnò ai visigoti; fu un attivo centro della resistenza cristiana contro gli arabi. Mantenne l'autonomia di regno fino alla morte di Alfonso III il Grande (909), e in seguito venne integrata con il regno León (924).
astutaménte, avv. In modo astuto; scaltramente, furbamente, abilmente. ~ avvedutamente.
astùto, agg. Furbo, scaltro. ~ accorto. <> ingenuo. 
  agg. astute, cunning. 
  lat. astutus.
astùzia, sf. 1 Scaltrezza. ~ sagacia. <> semplicità. 2 Idea, azione astuta. ~ accorgimento. 
  sf. 1 astuteness, shrewdness, cunning. 2 (azione) trick. 
  lat. astutia, deriv. da astutus.
Astuzie femminili, Le Opera in due atti di D. Cimarosa, libretto di G. Palomba (Napoli, 1794).
Asunción Città (502.000 ab.) del Paraguay meridionale, situata alla confluenza del fiume Paraguay con il Pilcomayo, ai confini con l'Argentina. È capoluogo del dipartimento omonimo e capitale dello stato. Principale porto del paese è luogo di importanti traffici commerciali. L'esportazione di carne, cotone e legname, la produzione di sigarette, calzature e mobili sono le principali risorse economiche. Sede di un aeroporto internazionale è collegata con le principali città del sudamerica attraverso la rete ferroviaria e le vie d'acqua. Sede universitaria (statale e cattolica) e di un Museo di Belle Arti. Fondata dagli spagnoli nel 1537 fu punto di partenza per la colonizzazione della Bolivia.
Asùni Comune in provincia di Oristano (517 ab., CAP 09080, TEL. 0783).
Asvaghosa (II sec.) Poeta indiano. Tra le opere Le gesta del Budda e Nanda il bello.
Asyzt Città (273.000 ab.) dell'Egitto, capoluogo del governatorato omonimo.
At Simbolo chimico dell'astato. 
AT 
Sigla di Alta Tensione.
ATA Sigla di Associazione Turistica Albergatori.
Atacama Altopiano andino (3.000 m). 
Atacama 
Regione III (231.000 ab.) del Cile, capoluogo Copiapó. 
Atacama 
Regione desertica del Cile settentrionale. 
Atacama 
Abisso oceanico dell'oceano Pacifico orientale, nell'America Meridionale.
atacamìte, sf. Cloruro basico di rame che viene utilizzato per estrarre il rame. Si trova in agglomerati fibrosi di colore verde smeraldo scuro.
Atajo, Sierra de Catena motuosa (3.600 m) dell'Argentina.
Atakor Sezione centrale del massiccio montuoso dell'Ahaggar in Algeria.
Atakora Provincia (622.000 ab.) del Benin, capoluogo Notitingou.
Atala Racconto di F. R. de Chateaubriand (1802).
atalamìa, sf. Dilatazione della camera anteriore dell'occhio.
Atalànta Nella mitologia, ninfa; stabilì che avrebbe sposato chi fosse stato in grado di superarla nella corsa. Vi riuscì Ippomene, che le gettò innanzi tre mele d'oro che lei si fermò a raccogliere.
Atalante, L' Film drammatico, francese (1934). Regia di Jean Vigo. Interpreti: Michel Simon, Dita Parlo, Jean Dasté. Titolo originale: L'Atalante
Atalarìco (516?-534) Re degli ostrogoti. Nel 526 succedette al nonno Teodorico sotto la reggenza della madre Amalasunta.
Atalìa (sec. IX a. C.) Principessa ebrea. Figlia del re d'Israele Acab e di Gezabele, idolatra e ambiziosa, per regnare da sola (dal 842 al 837 a. C.) fece assassinare tutta la sua famiglia. Ispirò a Racine l'omonima tragedia (1691).
atamàno, sm. Presso cosacchi, polacchi e lituani, capo o comandante dell'esercito o di armate oppure carica civile elettiva dei villaggi.
Atanàsio (Alessandria 295-373) Santo, padre della chiesa greca e vescovo di Alessandria. Propugnatore dell'ideale monastico, forte sostenitore della piena divinità delle tre persone della Trinità, combatté a lungo l'arianesimo. Scrisse una Vita di Sant'Antonio.
atarassìa, sf. Nella filosofia epicurea e stoica, imperturbabilità dell'animo.
ataràttico, agg. Termine medico che designa ciò che crea una condizione di tranquillità.
atassìa, sf. Difficoltà o impossibilità di coordinare l'azione muscolare.
atassoparaplegìa, sf. Incoordinamento e la paralisi degli arti inferiori per lesioni midollari.
atassoparèsi, sf. Atassia associata a mancanza di forza muscolare.
Atatürk Cognome (Padre turco o Gran turco) assunto da Mustafà Kemal.
Ataùlfo (?-Barcellona 415) Re dei visigoti. Nel 410 succedette ad Alarico suo cognato, avendo sposato Galla Placidia. Attuò una politica di conciliazione con l'elemento romano.
atavicaménte, avv. In tempi molto antichi.
atàvico, agg. 1 Ereditato dagli antenati. ~ ancestrale. 2 Innato. ~ istintivo. <> acquisito.
atavìsmo, sm. Ricomparsa in un individuo di caratteri fisici o psichici presenti negli antenati.
Atbara Fiume (800 km) del Sudan. Nasce dall'Acrocoro etiopico e confluisce nel Nilo.
ATC Sigla Air Traffic Control (controllo del traffico aereo).
Àte Nella mitologia, dea dell'errore e del castigo divino, figlia di Zeus ed Eris. Venne cacciata dall'Olimpo e fu da allora compagna degli uomini.
ateìsmo, sm. Dottrina che nega l'esistenza di Dio.
Ateismo nel cristianesimo Opera di filosofia di E. Bloch (1968).
atel(o)- Primo elemento di parole composte. Deriva da un termine greco che significa "incompleto".
àtele, sm. Mammifero della famiglia dei Cebidi e dell'ordine dei Primati, dotato di arti lunghi e coda prensile. 
Atele dal ventre bianco 
Specie (Ateles belzebuth) di colore scuro sul dorso, chiaro sul ventre. Vive nella bassa Amazzonia, nella Colombia e nel bacino dell'Orinoco. 
Atele nero 
Specie (Ateles maniscus) di colore nero. Vive nelle foreste amazzoniche, nella Guyana e nel Brasile nordorientale.
atelencefalìa, sf. Mancanza di una parte del cervello denominata telencefalo.
Atelèta Comune in provincia di L'Aquila (1.371 ab., CAP 67030, TEL. 0864).
atelettasìa, sf. Mancanza o difetto di astensione o di dilatazione.
atelìa, sf. Assenza del capezzolo.
atelier, sm. invar. 1 Studio d'artista o per attività di tipo artistico; laboratorio. ~ bottega. 2 Sartoria d'alta moda.
ateliòsi, sf. Nanismo in cui il soggetto colpito conserva caratteri somatici infantili.
Atèlla Comune in provincia di Potenza (3.519 ab., CAP 85020, TEL. 0972).
atellàna, sf. Antica farsa popolare dell'antica Roma a personaggi fissi.
ateloprosopìa, sf. Malformazione congenita delle ossa facciali.
atemàtico, agg. Relativo a derivazione o flessione di parole, nelle quali la terminazione è aggiunta direttamente al tema o alla radice senza l'intervento di una vocale o sillaba tematica.
atemporàle, agg. Che è o è pensato fuori del tempo.
atemporalità, sf. Estraneità o trascendenza nei confronti del fattore tempo.
Atèna Divinità della mitologia greca, di probabile origine minoica, che la leggenda vuole nata dal cervello di Zeus. Nella mitologia romana corrisponde a Minerva. È la dea guerriera per eccellenza, raffigurata sempre munita di lancia e di oggetti simbolo di giustizia, saggezza e intelligenza. L'animale a lei sacro era la civetta. Protettrice delle arti e delle virtù, a lei fu affidata la protezione delle città (Polias). Al suo culto è legata la fondazione di Atene, che dalla dea prende il nome. Le erano intitolate le più grandiose feste dell'anno, tra cui le famose Panatenee.
Àtena Lucàna Comune in provincia di Salerno (2.330 ab., CAP 84030, TEL. 0975).
Atenàgora (sec. II d. C.) Apologista ateniese. Si convertì al cristianesimo e scrisse a Marco Aurelio e a Commodo la Supplica per i cristiani (177).
Atenàgora I (Tsaraplaná 1886-Istanbul 1972) Prelato greco-ortodosso. Patriarca ecumenico di Costantinopoli dal 1948, promosse l'unità tra tutti i cristiani favorendo le intese con le chiese di Russia e Roma.
Atène Capitale della Grecia (886.000 ab.; grande Atene con Pireo e sobborghi 3.207.000 ab.) e capoluogo dell'Attica. Giace nel centro di una pianura adiacente al mare, tra i monti Imetto e Aigaleos e il Golfo di Egina; la città si affaccia sulle insenature del Falero e del Pireo. La pianura è solcata dai due torrenti Cefiso e Ilisso ed è movimentata da prominenze calcaree, tra cui quella dell'Acropoli (156 m) che, insieme al Licabetto (277 m), sovrasta la città a nord. L'odierna città si è accresciuta, da quando è divenuta capitale del nuovo stato (1834), sviluppandosi a partire dall'antico centro e distribuendosi in più direzioni, con la creazione dei moderni quartieri e occupando ben 25 km di costa. Nella zona costiera periferica sorgono le raffinerie di petrolio e gli impianti industriali che interessano i settori tessili, dell'abbigliamento, meccanico, chimico (fertilizzanti), delle materie plastiche, alimentari, del tabacco; Atene, insieme ai sobborghi e al Pireo, il porto più importante del paese, concentra circa il 60% delle attività economiche di tutta la Grecia e il 30% della popolazione e costituisce il principale centro delle reti di comunicazioni stradali, ferroviarie, marittime e aeree. Attira turisti e studiosi da tutto il mondo per la ricchezza del suo patrimonio artistico (resti di epoca micenea, classica e romana), per le collezioni dei suoi musei (Museo Nazionale Archeologico, Museo dell'Acropoli, Museo dell'Agorà, Museo Bizantino, Benaki sono solo alcuni) e per le pregevoli chiese bizantine. Il fulcro della città antica era costituito dall'acropoli; col tempo è andato allargandosi in varie direzioni. In epoca tardo micenea (X sec. a. C.) e nel periodo geometrico (900-700 a. C.) occupava l'acropoli, la necropoli, le colline della Pnice, delle Ninfe, dell'Aeropago, del Museo. In epoca classica, l'acropoli fu adibita al culto e la città si estese nella pianura a nord-ovest dell'acropoli; l'agorà fu riservata alla vita civile e agli scambi commerciali; altri quartieri sorsero in direzione del Pireo. Erode Attico e C. Adriano (I sec. a. C.), contribuirono ad abbellire la città che ormai giungeva fino alle pendici dell'Imetto. La sua origine è incerta e attribuita a personaggi mitologici. Una delle sedi della civiltà micenea (II millennio a. C.), iniziò l'ascesa politica guidata in origine da una monarchia e poi da arconti (XI-VII secc. a. C.), fu provvista di una costituzione democratica da Dracone (624-621), da Solone (594 a. C.) e, dopo l'interruzione della tirannia di Pisistrato (560-528), da Clistene (508 a. C.): questi consolidarono la forma di governo democratico diretto di Atene e la resero il centro cittadino (polis) più significativo di tutta la Grecia. Con Pericle, demagogo o capo del popolo, democraticamente eletto stratega, affrontò e quindi vinse l'impero persiano (500-479). Fu questo per Atene il periodo di massimo splendore e di massima estensione: divenne il centro morale, politico e culturale della Grecia, affermandosi come potenza commerciale e militare, ricca, per il predominio sui mari, di una efficientissima flotta, che le valse la supremazia sulla lega delio-attica. Dopo la guerra del Peloponneso (431-404 a. C.), contro la rivale Sparta, fu insieme a quest'ultima soggiogata dai macedoni (338 a. C.), quindi dai romani (146 a. C.). I crociati, sottrattala ai bizantini dopo la quarta crociata, ne fecero un ducato (1205); risorse economicamente sotto catalani, fiorentini e veneziani. Maometto II la conquistò nel 1456 e rimase sotto il dominio ottomano fino al 1833. Dopo la guerra di indipendenza contro i turchi (1821-1830), diventò capitale del regno di Grecia (1834). 
  Athens. 
Scuola di Atene 
Scuola di indirizzo neoplatonico sorta tra IV e V sec. per opera di Plutarco di Atene. Ebbe il più insigne esponente in Proclo che con la sua teoria del mondo come strutturato gerarchicamente, esercitò una notevole influenza sulla cultura araba medievale.
atenèo, sm. Università. ~ accademia. 
  sm. university, academy.

ateniése, agg., sm. e sf. agg. Di Atene. 
sm. e sf. Abitante o nativo di Atene.

àteo, agg. e sm. Che, chi professa l'ateismo. ~ agnostico. <> credente. 
  agg. atheistic. sm. atheist. 
  greco àtheos, comp. da a-negativo + theòs dio.
aterballétto Compagnia di balletto italiana che si è affermata come una tra le più prestigiose compagnie italiane al di fuori degli enti lirici. Creata nel 1977 dall'ATER e affidata alla direzione di Vittorio Biagi, è, dal 1979, diretta da Amedeo Amodio.
aterìna, sf. Genere di Pesci Teleostei dell'ordine dei Mugiliformi, famiglia degli Aterinidi che vivono nei mari temperati e tropicali e in acqua dolce. ~ latterino.
atèrmico, agg. Che non trasmette calore.
Atèrno Fiume dell'Abruzzo. Nasce dal Gran Sasso e confluisce nel fiume Sagittario, con il quale forma il fiume Pescara.
ateròma, sm. Lesione fondamentale dell'aterosclerosi che rende la parete arteriosa rigida e fragile.
ateroscleròsi, sf. Malattia che consiste in una modificazione (degenerazione) della parete interna delle medie e grosse arterie sulle quali si formano sporgenze chiamate ateromi. Tali sporgenze, che prediligono le arterie coronariche e cerebrali, possono dare origine a trombi, infarti e ictus. L'aterosclerosi è una particolare forma di arteriosclerosi e, di conseguenza, deve la sua insorgenza a cause diverse e concomitanti, fra le quali l'accumulo di lipidi nella corrente sanguigna (iperlipemia) è una delle più rilevanti. Altri fattori predisponenti dell'aterosclerosi sono l'ipertensione arteriosa, il tabagismo e il fattore ereditario; queste cause possono aumentare in modo determinante il rischio per i soggetti maschili in età avanzata che sono sottoposti a stress. La migliore terapia preventiva dell'aterosclerosi consiste nella riduzione di lipidi saturi e colesterolo nella dieta quotidiana, accompagnata dall'eliminazione di fumo e alcolici e da un'intensificazione dell'attività fisica.
Atesìne Tratto delle Alpi orientali che va dal passo di Resia (1.500 m) al passo di Monte Croce di Comelico (1.640 m) e che comprende l'Adige e i suoi affluenti.
atesìno, agg. e sm. agg. 1 Relativo all'Adige. 2 Relativo alla valle dell'Adige. 
sm. Abitante o nativo dell'Alto Adige. ~ altoatesino. 
  da Athesis nome lat. dell'Adige.
Atéssa Comune in provincia di Chieti (10.215 ab., CAP 66041, TEL. 0872). Centro agricolo (coltivazione di olive) e industriale (prodotti meccanici). Vi si trova la cattedrale del XIV sec. Gli abitanti sono detti Atessani.
atestìno, agg. e sm. agg. Relativo a Este. 
sm. 1 Abitante o nativo di Este. 2 Di una civiltà, durata diversi secoli, che si sviluppò durante l'età del ferro e che aveva come centro principale Este. Suddivisa in quattro periodi, ebbe fine con la dominazione romana.
atetèsi, sf. Nell'edizione critica, il rifiuto di comprendere nel testo un passo giudicato spurio.
atetòsi, sf. Termine medico che designa movimenti involontari compiuti dal capo e dagli arti.
Atget, Eugène (Bordeaux 1857-Parigi 1927) Fotografo francese famoso per aver fissato poeticamente una Parigi oggi scomparsa in 4.600 immagini.
Athabasca Fiume (1.231 km) del Canada occidentale. Nasce dal ghiacciaio Athabasca (3700 m) situato sul monte Columbia nelle Montagne Rocciose e sfocia nel lago omonimo nella regione settentrionale della provincia di Alberta. Nel secolo scorso fu un'importante via di comunicazione per il traffico di pellicce. 
Athabasca 
Lago (8.080 km2) del Canada, tra le province di Alberta e Saskatchewan. Principali immissari sono il fiume omonimo e il fiume Peace. 
Athabasca 
Cima (3.491 m) del Canada, nelle Montagne Rocciose, al confine tra le province di Alberta e della Columbia Britannica.
Atharvaveda => "Veda"
Athos, mónte Repubblica monastica autonoma (2.000 ab.) sotto la sovranità greca, capoluogo Karyaí. Occupa la parte più orientale del Monte Santo, una delle tre penisole calcidiche. È abitata da monaci cenobiti di provenienza varia.
ATI Sigla di Aereo Trasporti Italiani.
atimìa, sf. Per i Greci, termine legale che indica la privazione dei diritti politici e civili del cittadino.
Atìna Comune in provincia di Frosinone (4.692 ab., CAP 03042, TEL. 0776).
atipicaménte, avv. In modo atipico.
atipicità, sf. Originalità. ~ singolarità.
atìpico, agg. Non tipico, che non presenta i caratteri propri del tipo normale. ~ inconsueto. <> tipico, usuale. 
  agg. atypical.
atireòsi, sf. Mancanza o la scarsità di secrezione tiroidea.
Atlanta Città degli Stati Uniti (420.000 ab.), capitale della Georgia. Sede di università e centro commerciale, conta circa tre milioni di abitanti nell'agglomerato urbano. Fu fondata nel 1837 e distrutta durante la guerra di secessione nel 1864. Conta industrie metalmeccaniche, elettroniche e alimentari, tessili e aeronautiche. Sede della Coca Cola Co., vi si sono svolte le olimpiadi del 1996.
atlànte, sm. 1 Raccolta di carte geografiche, o più in generale dei grafici di una particolare scienza, rilegate in volume. atlante geografico, atlante storico. 2 Prima vertebra cervicale. 
  sm. atlas. 
  dal greco Atlas,-antos, Atlante, mitico titano che sosteneva il mondo sulle spalle. 
Si distinguono atlanti geografici, storici, anatomici, astronomici ecc. L'atlante geografico è costituito da carte geografiche fisico-politiche, fisiche, politiche di ogni singolo paese della Terra. L'atlante comprende le carte dell'Europa, dell'Asia, dell'Africa, delle Americhe, dell'Oceania e delle Terre Polari. Gli atlanti più recenti e specializzati alternano carte geografiche a carte tematiche economiche, linguistiche e storiche di ogni paese. L'atlante è dotato di un indice con i toponimi di ogni carta. L'impostazione di un atlante è data dalla disposizione delle scale, dai colori delle proiezioni e del modello di rappresentazione e dalla locazione dei toponimi. Tanto più recenti sono gli aggiornamenti politici effettuati, tanto maggiore sarà la qualità dell'atlante. 
Uno dei primi atlanti fu l'antica raccolta di tavole geografiche di Claudio Tolomeo, astronomo vissuto in Egitto nel II sec. d. C. Esse furono ben presto superate a causa delle continue scoperte geografiche. Il termine atlante comparve nella prima raccolta di Gerardo Mercatore Atlas sive cosmographicae meditationes de fabrica mundi (1595). Dopo circa trent'anni, la mitologica figura di Atlante che sostiene il mondo sulle spalle comparve sulla copertina delle raccolte di carte geografiche. Con il passare dei secoli gli atlanti si arricchirono di carte disegnate con nuove proiezioni. Gli atlanti più importanti furono lo Stieler dell'Istituto Perthens di Gotha, pubblicato nel 1823, quelli di Andree e di Debes in lingua tedesca, l'Atlas Universel in francese, Times Atlas of the World e l'Oxford Atlas in inglese e il Mira in lingua russa. In Italia comparvero l'Atlante Internazionale del T.C.I. e il Grande Atlante dell'Istituto Geografico De Agostini di Novara, del 1922. 
Atlante celeste 
Raccolta di carte sulle quali sono riportate le posizioni delle stelle rispetto ai piani di riferimento fondamentali. I primi atlanti celesti furono disegnati a mano. In alcuni atlanti le stelle più splendenti vengono indicate con il nome della costellazione a cui appartengono, preceduto da una lettera greca: a, b, g; le stelle meno luminose vengono riconosciute in base alla posizione nel sistema di riferimento e non per nome.
Atlànte (geografia) Catena montuosa, di origine cenozoica, dell'Africa nordoccidentale, che si dispiega tra la costa mediterranea, la costa atlantica e il Sahara, attraversando i territori del Marocco, della Tunisia e dell'Algeria. Si distingue l'Alto Atlante a sud-ovest con i monti Ighil Mgoun (4.071m) e Toubkal (4.165 m), l'Anti Atlante a sud, il Medio Atlante a nord e l'Atlante del Tell o Piccolo Atlante. La vegetazione varia dalla macchia mediterranea (versanti nord-ovest con clima influenzato dal mare) a quella tipicamente alpina. Zone interne steppose e aride. Attività estrattiva di rame, fosfati, zinco, manganese, stagno, piombo e ferro.
Atlànte (mitologia) Gigante mitologico figlio del titano Giapeto e di Climene. Per aver lottato contro gli dei dell'Olimpo, Zeus lo condannò a reggere eternamente il mondo sulle spalle.
Atlànte L' Film francese (1934). Regia: Jean Vigo. Interpreti: Jean Dasté, Dita Parlo, Michel Simon, Louis Lebfevre, Gilles Margaritis.
Atlante occidentale Romanzo di D. Del Giudice (1985).
Atlántico Dipartimento (1.741.000 ab.) della Colombia, capoluogo Barranquilla.
atlàntico, agg. 1 Dell'oceano Atlantico. 2 Si dice del patto politico-militare stipulato nel 1949 tra gli Stati Uniti e i paesi dell'Europa occidentale e di ciò che lo concerne. 3 Relativo ad Atlante, il gigante che sorreggeva il peso del mondo sulle sue spalle. 4 Titanico, gigantesco. 
  agg. Atlantic. 
  lat. Atlanticus, dal greco Atlantikòs, deriv. da Atlas.
Atlàntico, ocèano È l'oceano che si estende tra il nuovo e il vecchio mondo, essendo compreso tra Europa e Africa a est e America settentrionale e meridionale a ovest; a sud è in comunicazione con l'oceano Pacifico, mediante lo stretto di Drake (tra la Terra del Fuoco e le Shetland), e con l'oceano Indiano verso il quale si schiude sotto il Capo delle Aguglie. La sua superficie totale di 106 milioni di km2, che lo pone secondo tra gli oceani, equivale a un quarto di tutta l'estensione delle acque degli oceani. Si distinguono alcuni mari dipendenti come il mar Glaciale Artico, il mar Mediterraneo, il mar Caribico, il golfo del Messico, il mare del Nord, il mare d'Irlanda e il mar Baltico. Ha una profondità massima di 9.212 m (Fossa di Puerto Rico) e una media di 3.314 m. La larghezza minima si ha tra capo São Roque in Brasile e capo Palmas in Liberia con 2.850 km. La rotta di attraversamento seguita da Colombo vede invece una distanza di 6.500 km tra Gibilterra e le Antille. È spartito da nord a sud da una dorsale sottomarina che inizia nel mare Glaciale Artico e arriva all'oceano Indiano. All'altezza dell'Equatore la dorsale curva verso est inabissandosi fino a 7.758 m (Fossa di Romanche); si rialza quindi gradatamente fino a 2.000-2.500 m dal fondo, per affiorare con le isole Ascensione e Tristan da Cunha. Dalle isole San Paolo si genera la dorsale della Guinea. La dorsale atlantica è una catena montuosa sottomarina coincidente con un'imponente frattura della crosta terrestre che divide le placche americana da una parte ed euroasiatica-africana dall'altra. La risalita dei magmi dalla frattura è all'origine della creazione dei fondali oceanici e dell'allontanamento dei continenti. Tra la dorsale e i continenti si collocano profondi bacini che raggiungono anche 7.000 m di profondità. In Atlantico numerose correnti sono originate dalle notevoli differenze di temperatura tra strati profondi e strati superficiali e dalla circolazione atmosferica, specie dai venti alisei. La corrente equatoriale del nord e la corrente equatoriale del sud, indirizzate da est a ovest, si spingono alle latitudini equatoriali e sono separate da una corrente di ritorno, controcorrente equatoriale. La corrente del sud, giunta alla costa americana, si divide in due bracci: l'uno piega verso sud sfiorando le coste del Brasile (Corrente del Brasile), l'altro penetra nel mar Caribico per collegarsi con la corrente equatoriale del nord e dare vita alla Corrente del Golfo, che costituisce il limite settentrionale del mar dei Sargassi. La Corrente del Golfo tocca le coste americane per poi staccarsene e dirigersi verso l'Europa. Al cospetto della penisola iberica, un braccio piega verso sud (Corrente delle Canarie), e si unisce alla corrente equatoriale terminando il circuito oceanico settentrionale, mentre altre diramazioni raggiungono l'Europa del nord. La fredda corrente del Labrador, che proviene dal mar Glaciale Artico, trasporta gli iceberg fino a latitudini basse. Altra corrente gelida è quella che si origina dalla zona antartica e tocca le Falkland. La salinità cambia nelle diverse zone, variando dal 35‰ all'equatore al 37‰ nelle vicinanze dei tropici per la forte evaporazione, scendendo sotto il 34‰ presso i mari polari a causa dello sciogliersi dei ghiacci. I mari dipendenti hanno salinità decisamente più bassa. Nell'area settentrionale, la copiosa fauna è rappresentata da molte famiglie di pesci, con particolare ricchezza e pescosità di merluzzi, aringhe, sardine e acciughe. Nelle vicinanze di tropici ed Equatore la fauna cala invece notevolmente: si incontrano cetacei nei bacini estremi, foche lungo i litorali settentrionali fino al tropico, otarie nel bacino meridionale. L'Atlantico ha una notevole importanza economica; la pesca nell'Atlantico costituisce il 40% dell'intera attività peschereccia mondiale, essendo le acque a basso fondale un'enorme riserva di risorse ittiche: mare del Nord, mar di Norvegia, banchi di Terranova e banchi delle Canarie sono fortemente sfruttati. La rotta fra la Manica e New York vede impegnato un terzo del traffico marittimo mondiale, collegando regioni densamente popolate e altamente sviluppate. I porti su questa direttrice sono tra i più importanti del mondo: da Londra, Liverpool e Amburgo a New York, Boston e Baltimora. 
  Atlantic Ocean. 
Battaglia dell'Atlantico 
Offensiva aeronavale, verificatasi durante la seconda guerra mondiale, che vide contrapposte le potenze dell'Asse e gli Alleati che si contendevano il controllo dell'oceano Atlantico. Le vicende della battaglia videro, nel periodo settembre 1941-luglio 1942, la preminenza della Germania, mentre dall'agosto 1942 al maggio 1945 furono gli alleati ad avere il predominio fino alla vittoria.
Atlantida Rappresentazione in tre parti di M. De Falla, testo di J. Verdaguer (Milano, 1962).
Atlantide (cinema) Film fantastico, tedesco (1932). Regia di Georg Wilhelm Pabst. Interpreti: Brigitte Helm, Pierre Blanchar, Jean Angelo, Odette Florelle. Titolo originale: Die Herrin von Atlantis
Atlàntide (mitologia) Mitica isola che secondo gli antichi greci sorgeva nell'oceano Atlantico, dopo le Colonne d'Ercole (Stretto di Gibilterra); Platone ne riferisce nel Crizia, riportandone la leggenda che la racconta come una terra ricca e fertile sprofondata nel mare come punizione per l'empietà dei suoi abitanti. 
Nome attribuito dai geologi a un ipotetico vasto continente, scomparso da migliaia di anni, che, tra il Cambrico e il Terziario, avrebbe occupato gran parte dell'oceano Atlantico; Groenlandia, Canarie e Azzorre sarebbero ciò che ne rimane.
atlantìsmo, sm. La politica delle nazioni del Patto Atlantico.
atlàntropo, sm. Nome attribuito da C. Arambourg ai resti di uomini fossili, risalenti probabilmente all'inizio del Pleistocene medio, che furono ritrovati a Ternifine, presso Palikao, in Algeria (1954).
atlèta, sm. e sf. Chi pratica regolarmente uno sport. ~ sportivo. 
  sm. e sf. athlete. 
  lat. athleta, dal greco athletès lottatore.
atlètica, sf. Complesso di gare sportive, a carattere individuale e di squadra, che derivano parzialmente da quelle antiche. Si divide in atletica leggera e atletica pesante. Della prima fanno parte le gare maschili di corsa piana (100, 200, 400, 800, 1.500, 5.000, 10.000 m; staffette 4 per 100 e 4 per 400), di salto (in lungo, triplo, in alto, con l'asta), di lancio (peso, disco, martello, giavellotto), di corsa a ostacoli (110, 400, 3.000 m siepi), di marcia, la maratona e il decathlon, costituito da dieci diverse specialità. Le gare femminili sono 100, 200, 400, 800, 1.500, 5.000 (ha sostituito la prova sui 3.000 m) e 10.000 m piani, marcia e maratona, staffette 4 per 100 e 4 per 400 m, 100 m a ostacoli, salto in alto e in lungo, lancio del peso, disco e giavellotto ed eptathlon, costituito da sette specialità. Queste gare sono praticate sulle piste atletiche e olimpiche; altre competizioni sono costituite dalle corse campestri, che si tengono su distanze variabili (200 m a ostacoli, 2.000 m, miglio, 100, 220 iarde ecc.). Dell'atletica pesante fanno parte il sollevamento pesi, la lotta greco romana, libera, giapponese (judo). 
  sf. athletics.
atlètico, agg. 1 Che si riferisce o appartiene all'atletica. 2 Da atleta, proprio di un atleta; robusto, aitante. ~ forte. <> gracile. 
  agg. athletic.
atletìsmo, sm. 1 Attività sportiva. 2 Spirito sportivo.
atm Sigla di atmosfera.
atmidometrìa, sf. Misura delle quantità di liquido evaporato.
atmidòmetro, sm. Strumento che serve a misurare la quantità di vapore emesso da un liquido in un dato intervallo di tempo. 
  dal greco atmís-ídos vapore e métron misura.
atmocàusi, sf. Ustione provocata a una parte del corpo da un getto di vapore bollente.
atmolìsi, sf. Separazione dei componenti di un miscuglio gassoso ottenuta per diffusione attraverso una parete porosa. 
  dal greco atmós gas e lýsis decomposizione.
atmorinòmetro, sm. Dispositivo che evidenzia un'ostruzione delle narici.
atmosfèra, sf. 1 Zona gassosa che avvolge la Terra, il Sole, i pianeti e le stelle in genere. 2 Condizione psicologica che si determina in un ambiente. 3 Unità di misura della pressione. 
  sf. atmosphere. 
A quella terrestre viene attribuito uno spessore convenzionale di circa 1.000 km. Essa è composta per il 78% di azoto e per il 20% di ossigeno: componenti secondari sono l'argo, l'anidride carbonica e il vapor acqueo. La pressione esercitata al suolo dalla colonna d'aria è di 1 atm (equivalente a 1.013 mbar o a 760 mm di mercurio) a 0 °C e al livello del mare. L'atmosfera è suddivisa in varie zone a seconda dell'altezza dal suolo: la troposfera, sede dei fenomeni meteorologici (fino ai 15 km dal suolo), in cui la temperatura diminuisce con l'altezza fino a-55 °C; la stratosfera (fino ai 50 km), in cui il vapor acqueo diminuisce a minimi valori e nella cui parte superiore comincia a essere presente l'ozono con temperature intorno a valori di 0 °C; la mesosfera (fino ai 90 km), in cui a un primo aumento della temperatura fa seguito una diminuzione fino ai-70 °C; i raggi cosmici ionizzano questa zona dell'atmosfera creando la ionosfera o strato ionizzato; la termosfera (fino ai 500 km), in cui la temperatura aumenta con l'altezza e scompaiono ozono, vapor acqueo e anidride carbonica: è sede di aurore polari e strati ionizzati; l'esosfera infine è la parte più esterna e rarefatta facente da confine con lo spazio. 
Atmosfera fisica 
Unità di misura della pressione (simbolo atm) non contemplata dal Sistema Internazionale, corrispondente alla pressione esercitata da una colonna di mercurio alta 760 mm a 0 °C, al livello del mare e a 45° di latitudine (è pari a 1.013·105 Pa).
atmosfèrico, agg. Dell'atmosfera.
-ato Suffisso che nei termini chimici indica i sali e gli esteri inorganici contenenti ossigeno e alcuni acidi organici. Nella nomenclatura ufficiale ha sostituito il suffisso-ico.
atòllo, sm. Isola di origine madreporica o corallina, di forma anulare, con una laguna centrale che comunica con il mare circostante per mezzo di uno o più canali. Gli atolli si trovano solo nella zona dei Tropici o subtropicale. Le dimensioni del diametro variano da 2 a 70 km. Secondo una teoria elaborata da Charles Darwin, gli atolli sono formati dall'accumulo di madrepore attorno al cono di un'isola vulcanica che sta sprofondando. Questa ipotesi spiegherebbe anche la forma caratteristica dell'isola e la presenza della laguna, che corrisponderebbe all'antico cratere del vulcano. Tuttavia le formazioni calcaree di tali organismi possono anche depositarsi su zoccoli rocciosi che raggiungono la superficie per effetto dei movimenti tettonici. In entrambi i casi, l'atollo corallino viene lentamente ricoperto da detriti, che permettono poi lo sviluppo della vegetazione, costituita quasi esclusivamente da palme da cocco. Gli atolli sono quasi sempre circondati da un'ampia piattaforma corallina subacquea, che li protegge dall'effetto erosivo del mare.
atòmica, sf. Bomba atomica. 
  sf. atomic bomb.
atòmico, agg. 1 Relativo all'atomo. energia atomica, quella sviluppata dalle trasformazioni che avvengono internamente all'atomo. 2 Nucleare. 3 Incredibile. ~ straordinario. impresa atomica
  agg. atomic.
atomìsmo, sm. Teoria filosofica secondo cui l'universo è formato da particelle eterne, immutabili, indivisibili e non percepibili (atomi), che muovendosi nel vuoto si combinano tra loro. I filosofi greci Leucippo e Democrito di Abdera (V sec. a. C.) furono i primi assertori di questa teoria, poi ripresa prima da Epicuro (IV sec. a. C.) e, attraverso di lui, dal poeta latino Lucrezio (I sec. a. C.), e quindi, nel rinascimento, da Cartesio e Gassendi.
atomìstica, sf. Parte della scienza che studia gli atomi e le loro proprietà.
àtomìstico, agg. Attinente alla dottrina dell'atomismo della filosofia classica.
atomizzàre, v. tr. Suddividere un liquido, una soluzione o un sospensione in goccioline infinitesime per mezzo di un atomizzatore.
atomizzatóre, sm. Apparecchio atto alla polverizzazione molecolare di liquidi, sospensioni o soluzioni.
àtomo, sm. 1 La frazione più piccola di un elemento (da 2 · 10-7 a 5 · 10-7 mm), le cui caratteristiche rimangono invariate in seguito a qualsiasi reazione chimica. 2 Briciolo. ~ frammento. 
  sm. atom. 
È composto da un nucleo centrale, costituito da protoni, cioè particelle con carica elettrica positiva, e neutroni, particelle neutre; il numero di protoni è detto numero atomico (Z) mentre la somma dei protoni e dei neutroni è detta numero di massa (A). La carica del nucleo è positiva, ma attorno a questa ruotano, distribuiti sugli orbitali, gli elettroni, particelle con carica negativa di valore uguale a quella del protone, in numero uguale a quello dei protoni del nucleo, così da mantenere neutro il sistema. Esistono atomi con stesso Z e diverso A (eccesso o mancanza di neutroni nel nucleo): essi sono detti isotopi. Le proprietà chimiche e fisiche dell'atomo dipendono dal numero atomico, cioè dal numero di elettroni nel guscio esterno, in quanto sono essi a determinare le affinità tra un atomo e l'altro e cioè i legami che portano alla formazione delle molecole. La classificazione degli atomi, o elementi, è stata iniziata da D. I. Mendeleev che elaborò la famosa tabella del sistema periodico degli elementi, o tabella di Mendeleev, nella quale gli elementi sono ordinati per numero atomico crescente (da Z=1 per l'idrogeno a Z=98 per l'uranio oltre agli elementi transuranici e artificiali). J. J. Thomson provò per primo a rappresentare la struttura dell'atomo, figurandolo come una sfera fluida di carica positiva, dentro la quale si muovevano gli elettroni. Rutherford, nel 1911, avanzò l'ipotesi che l'atomo fosse formato da un nucleo centrale di carica positiva, in cui era contenuta la massa, e attorno al quale orbitavano gli elettroni; il suo modello planetario, però, contrastava con l'elettrodinamica classica. Tra le critiche mosse al modello di Rutherford, si inserisce quella di Bohr che, nel 1922, presentò un nuovo modello, sempre basato sulla struttura a nucleo centrale con elettroni sulle zone esterne. Secondo tale modello, l'elettrone può muoversi solo sulle orbite non soggette a perdita di energia per irraggiamento, e l'emissione o l'assorbimento di energia sotto forma di radiazione si verifica quando l'elettrone si muove da un'orbita a un'altra più esterna o più interna. Le orbite concesse sono indicate da un numero intero n, detto numero quantico principale o totale, che può assumere i valori interi positivi. La teoria di Bohr fu ampliata da Sommerfeld, che esaminò il caso di orbite ellittiche; il modello di Bohr-Sommerfeld limitava però la sua validità all'atomo di idrogeno. Gli studi successivi furono rivolti a vincere questo limite; molti degli scienziati che se ne occuparono furono insigniti del premio Nobel perché, con le loro scoperte, impressero un nuovo corso alla fisica (L. de Broglie, E. Schrödinger, P. A. Dirac, M. Born, W. Pauli, W. Heisenberg). Nel 1923 L. de Broglie ipotizzò che ogni particella materiale in movimento potesse avere una natura ondulatoria: ciò portò all'elaborazione di una nuova meccanica efficace a livello atomico e subatomico, la meccanica quantistica. In questa nuova ottica, lo stato di un elettrone è rappresentato con la funzione y, chiamata funzione d'onda (Schrödinger). Il quadrato del modulo di tale funzione denota la possibilità dell'elettrone di trovarsi in un certo punto dello spazio. Tale concezione probabilistica non permette una precisa riproduzione schematica spaziale dell'atomo; ci si deve limitare a rappresentarlo come un nucleo attorniato da una nube elettronica. Di semplice soluzione se riferite all'atomo di idrogeno, le equazioni della meccanica quantistica si complicano con l'accrescere del grado di complessità del sistema atomico, tanto che spesso si dimostrano impossibili da risolvere. A tal proposito sono state immesse approssimazioni per agevolare la soluzione; nel 1930 furono ideati speciali modelli atomici quali quello Thomas-Fermi, per gli atomi pesanti con molti elettroni, e di Hartree-Fok, per studiare gli atomi leggeri. Data la complessità dei casi, comunque, solo i potenti calcolatori elettronici di oggi permettono di risolvere le equazioni delle funzioni d'onda e le loro distribuzioni.
Atomtod Opera in tre atti di G. Manzoni, libretto di E. Jona (Milano, 1965).
atonàle, agg. Si dice di musica basata sull'atonalità.
atonìa, sf. 1 Incapacità di contrarre organi a struttura muscolare. 2 Mancanza di accento tonico.
atonicità, sf. Qualità e natura di una sillaba in quanto mancante, a differenza di altra prossima, di accento tonico.
atònico, agg. Affetto da atonia.
àtono, agg. 1 Detto di vocale o sillaba priva di accento tonico. ~ muto. <> accentato. 2 Privo di espressione. ~ piatto. <> ricco.
atopìa, sf. Forte reattività nei confronti di uno o più antigeni.
atòssico, agg. Che non è tossico. <> tossico.
atout, sm. invar. 1 Nel bridge e in altri giochi di carte, il seme che domina sugli altri e dà vantaggi nelle prese. ~ asso. 2 Punto di forza, risorsa, possibilità. ~ chance. <> svantaggio. 
  (bridge) trump.
ATP Sigla con la quale viene indicato l'acido adenosintrifosforico, in cui l'adenina si unisce a tre gruppi fosforici; elemento essenziale per il metabolismo degli esseri viventi come immagazzinatore di energia, la sua formazione ha luogo nel corso della dissoluzione delle molecole alimentari. Si separa con agevolezza in acido adenosindifosforico (ADP) e acido fosforico, producendo abbondante energia, che viene impiegata in tutti i processi vitali. I processi ossidativi della respirazione concorrono a far rinascere ATP da ADP e acido fosforico. Nelle piante verdi l'ATP si forma per via fotochimica (fotosintesi).
atrabìle, sf. 1 Nella medicina antica, umore denso e aspro che era considerato causa dell'ipocondria. 2 Malumore. 3 Liquido nerastro che può essere presente nelle capsule surrenali di un cadavere.
atrabiliàre, agg. Bilioso. ~ collerico.
Atràni Comune in provincia di Salerno (1.029 ab., CAP 84010, TEL. 089).
Atrato Fiume (603 km) della Colombia. Nasce dalla Cordigliera occidentale e sfocia nel golfo di Darién.
atrazìna, sf. Erbicida usato per diserbare le coltivazioni di mais.
Atrek Fiume (670 km) dell'Iran nordorientale. Nasce dal Kopet-Dag e sfocia nel mar Caspio.
atremìa, sf. Pseudoparalisi che interessa gli arti inferiori.
Atrèo Nella mitologia, re di Micene, padre di Agamennone e Menelao. La moglie Erope fu sedotta dal cognato Tieste a cui consegnò il vello d'oro, simbolo del potere; Atreo si vendicò offrendo in banchetto al fratello la carne dei suoi figli.
atrepsìa, sf. Situazione di decadimento che colpisce chi non può nutrirsi.
atresìa, sf. Malformazione congenita che consiste nell'assenza di un orifizio.
Àtri Comune in provincia di Teramo (11.378 ab., CAP 64032, TEL. 085). Vi si trovano la chiesa di Sant'Andrea, del XIV sec., la cattedrale, costruita tra il XIII e il XIV sec., e il palazzo dei Duchi Acquaviva, del XIII sec. Gli abitanti sono detti Atriani.
atriàle, agg. Relativo agli atri cardiaci. 
Malattia atriale 
Denominazione generica di disturbi cardiaci caratterizzati da una disfunzione del nodo del seno dal quale si irradia ritmicamente il segnale elettrico che precede ogni battito.
atrichìa, sf. Assenza di peli, di capelli. 
  da a privo e dal greco thíx, trichós pelo.
Atrìdi I discendenti di Atreo, figlio di Pelope e Ippodamia e re di Micene (in greco Atrêidai). Tra i più celebri, i figli di Atreo Agamennone, Menelao e Oreste.
àtrio, sm. Parte di un edificio che costituisce l'ingresso verso altri locali. Nella tipologia architettonica romana era il luogo centrale della casa (vestibolo); tutte le stanze vi si affacciavano per captare luce. Era rivestito da un tetto a falde che confluivano verso una fenditura centrale; essa aveva il compito di convogliare l'acqua in una vasca interna. Nell'architettura paleocristiana costituiva il quadriportico antistante la facciata della basilica. 
In anatomia l'atrio, o orecchietta, è la cavità, semplice o doppia, del cuore dei Vertebrati, dove confluisce il sangue di ritorno da corpo e polmoni. Alcune valvole lo mettono in comunicazione con il ventricolo situato sotto e che riceve il sangue in seguito alle contrazioni (sistole) dell'atrio. Nell'uomo, nell'atrio destro escono le vene cave con sangue venoso, in quello sinistro le vene polmonari con sangue arterioso. 
  sm. entrance hall, lobby. 
  lat. atrium.
atriomegalìa, sf. Eccessivo ingrandimento dell'atrio cardiaco.
atriopeptìde, sm. Peptide prodotto dalle cellule dell'atrio cardiaco dei Mammiferi che influenza il tono della muscolatura liscia, l'escrezione del sodio e il volume urinario.
atriosettopessìa, sf. Intervento cardiochirurgico finalizzato a correggere lo sbocco anomalo delle vene polmonari nell'atrio destro.
atrioventricolàre, agg. Dell'atrio cardiaco; del ventricolo cardiaco.
Atripàlda Comune in provincia di Avellino (11.397 ab., CAP 83042, TEL. 0825). Località nelle cui vicinanze si trovano i resti dell'antica Abellinum. Gli abitanti sono detti Atripaldesi.
àtro, agg. Scuro, nero, tetro. ~ tenebroso.
atròce, o atróce, agg. Terribile, orrendo, intenso. ~ crudele. 
  agg. 1 (orribile) dreadful. 2 (terribile) terrible, atrocious. 3 (crudele) cruel. 
  lat. atrox,-ocis.
atroceménte, avv. In modo atroce; barbaramente, orribilmente. ~ crudelmente.
atrocità, sf. Ferocia, atto crudele. ~ scellerataggine.
atrofìa, sf. Diminuzione del peso e del volume di organi del corpo, legata a disturbi dei loro processi nutritivi e di vascolarizzazione in conseguenza ad alterazioni nei processi di biosintesi o all'immobilità forzata. 
Atrofia cutanea 
Conseguenza di affezioni cutanee, più frequenti in età senile, provoca un diminuzione dello spessore della cute, che si manifesta con perdita di elasticità e colorazione biancastra. 
Atrofia giallo-acuta del fegato 
Reazione immunitaria conseguente all'epatite fulminante, che provoca la necrotizzazione delle cellule del fegato, inducendo un'insufficienza epatica a esito letale. 
Atrofia muscolare (amiotrofia) 
Conseguenza di patologie a carico dei muscoli o dei relativi nervi, si manifesta con riduzione volumetrica e funzionale della massa muscolare interessata. Può essere causata anche da immobilità prolungata nel tempo (come nel caso della frattura di un arto).
atròfico, agg. Di atrofia, affetto da atrofia.
atrofizzàre, v. v. tr. 1 Rendere atrofico. 2 Privare di capacità, di energia. ~ svigorito. <> vivace. 
v. intr. pron. 1 Divenire atrofico. ~ paralizzarsi. 2 Perdere la capacità di agire.
àtropa, sf. Genere di piante erbacee caratterizzate da frutti a bacca e fiori tubolari, comprendente la belladonna.
atropìna, sf. Composto organico del gruppo degli alcaloidi. Chimicamente è l'estere della tropina (amminoalcole) e dell'acido tropico racemico. È un potente veleno: in natura è contenuto in varie piante, tra cui la belladonna e lo stramonio. Usato in dosi terapeutiche, serve per dilatare la pupilla; dosi elevate causa coma e delirio.
atropinizzazióne, sf. 1 Somministrazione di atropina. 2 Instillazione di atropina nell'occhio al fine dilatare della pupilla.
Àtropo Nella mitologia, una delle tre Moire.
Atson-Watt, sir Robert Alexandre (Brechin, Angus 1892-Inverness 1973) Fisico scozzese. Laureato in ingegneria elettrotecnica, nel corso della prima guerra mondiale fu al servizio del Ministero della Guerra in qualità di ricercatore. Nel 1935 realizzò e sperimentò la prima applicazione pratica di apparecchiatura radar.
Atsugi Città (197.000 ab.) del Giappone, nella prefettura di Kanagawa sull'isola di Honshu.
ATT Sigla dell'American Telephone and Telegraph company.
attaccàbile, agg. Che si può attaccare; criticabile. ~ discutibile.
attaccabottóni, sm. e sf. Chi attacca facilmente discorso.
attaccabrìghe, sm. e sf. invar. Persona litigiosa. ~ rissoso.
attaccaménto, sm. Vincolo affettivo. ~ dedizione. <> indifferenza. 
  sm. affection, attachment.
attaccànte, agg. e sm. agg. Che attacca. le squadre attaccanti oltrepassarono i primi sbarramenti
sm. 1 Chi attacca. 2 In giochi di squadra, chi è in prima linea con il compito di attaccare e segnare una rete o i punti. ~ punta. 
  sm. forward
attaccapànni, sm. invar. Pezzo d'arredamento al quale si appendono indumenti. ~ appendiabiti. 
  sm. 1 peg, hook. 2 (gruccia) hanger. 3 (mobile) hall stand.
attaccàre, v. v. tr. 1Unire due o più cose. ~ congiungere. <> separare. LOC: attaccare le bestie al carro. 2 Appendere. ~ agganciare. <> togliere. 3 Incollare. ~ affiggere. <> scollare. 4 Assalire. ~ aggredire. i banditi attaccarono la diligenza. 5 Osteggiare. ~ criticare. <> approvare. 6 Dare inizio. ~ cominciare. <> concludere. attaccare bottone, iniziare a parlare per primo con uno sconosciuto. 7 Trasmettere. ~ contagiare. 8 Accendere. ~ avviare. <> spegnere. 
v. intr. 1 Trovare consenso. 2 Attecchire. ~ allignare. <> appassire. 
v. rifl. 1 Appiccicarsi. 2 Appigliarsi. ~ afferrarsi. 3 Affezionarsi a una persona. ~ legarsi. gli si attaccò come un figlio. <> distaccarsi. 
  v. tr. 1 to attach. 2 (appendere) to hang. 3 (incollare) to stick. 4 (assalire) to attack. (contagiare) to pass on. 5 (dare inizio) to begin. v. intr. to stick. v. rifl. (appigliarsi) to cling. 2 (affezionarsi) to become attached. 
  da staccare, cambiando s-in a-.
attaccatìccio, agg. 1 Appiccicoso. ~ viscoso. 2 Invadente. ~ indiscreto. 
  agg. 1 (persona invadente) clinging. 2 (che attacca con facilità) sticky.
attaccàto, agg. 1 Unito da affetto, interesse. 2 Ligio, fedele. ~ devoto.
attaccatùra, sf. 1 L'attaccare; la cosa attaccata. 2 Punto in cui una cosa si attacca a un'altra. 
  sf. joining.
attacchinàggio, sm. Nel gergo degli attivisti politici e sindacali, l'operazione di attaccare manifesti.
attacchìno, sm. Chi attacca manifesti per mestiere.
attàcco, sm. 1 Punto di coniugazione. ~ giuntura. 2 Dispositivo che serve a congiungere due elementi. 3 Dispositivo che collega un apparecchio alla rete di alimentazione. 4 Assalto. ~ offensiva. <> ritirata. 5 Critica aspra. ~ stroncatura. <> difesa. subisce sempre molti attacchi ma procede per la sua strada. 6 Manifestazione improvvisa di una malattia; accesso. ~ crisi. attacco di nervi. 7 Avvio, inizio. ~ esordio. <> conclusione. 
  sm. 1 attack. 2 (sci) binding. 3 (elettr.) socket. 
  deriv. da attaccare.
attache, sm. invar. Fermaglio per tenere insieme più fogli di carta. ~ graffetta.
attaché, sm. invar. Nel linguaggio diplomatico, addetto.
attacus, sm. invar. Genere di Insetti Lepidotteri, generalmente notturni, di grandi dimensioni della famiglia dei Saturnidi, diffusi nelle regioni tropicali.
attagliàrsi, v. intr. pron. Adattarsi. ~ addirsi. <> stonare.
Àttalo Nome di sovrani. 
Attalo I 
(269-Pergamo 197 a. C.) Re di Pergamo. Alleatosi con i romani contro la Macedonia, fondò la famosa biblioteca di Pergamo. Riportò un'importante vittoria sui galati, ricordata nel monumento cui appartiene il noto Galata o Gallo morente
Attalo II 
(220-138 a. C.) Figlio di Attalo I, fu re di Pergamo insieme al fratello Eumene II dal 197 al 159 a. C. e gli succedette dal 159 al 138 come tutore del nipote Attalo III. Fece fiorire le lettere e le arti. 
Attalo III 
(?-133 a. C.) Successore di Attalo II, re di Pergamo dal 138 al 133 a. C., lasciò il regno in eredità ai romani (129) che lo organizzarono nella provincia d'Asia.
attanagliaménto, sm. 1 Azione ed effetto dell'attanagliare. 2 Antico supplizio nel quale si utilizzavano le tenaglie.
attanagliàre, v. tr. 1 Stringere con tenaglie. 2 Stringere con forza. ~ serrare. 3 Tormentare. ~ torturare.
attapiràto, agg. Neologismo riferibile a persona profondamente avvilita in seguito a un evento a lei sfavorevole.
attardàrsi, v. intr. pron. Far tardi. ~ indugiare. <> affrettarsi.
attardàto, agg. 1 Ritardatario. 2 Arretrato. ~ anacronistico.
attecchiménto, sm. L'attecchire.
attecchìre, v. intr. 1 Di piante, mettere radici. ~ radicare. <> disseccarsi. 2 Diffondersi. ~ propagarsi. <> sparire. 
  v. intr. 1 (piante) to take root. 2 (propagarsi) to catch on.
atteggiaménto, sm. 1 Modo di disporsi o presentarsi. ~ portamento. 2 Modo di comportarsi. <> contegno. LOC: ha atteggiamenti signorili
  sm. attitude. 
  deriv. da atteggiare.
atteggiàre, v. v. tr. Disporre la persona in un dato modo. ~ improntare. atteggiare lo sguardo a compassione
v. rifl. 1 Ostentare un atteggiamento. ~ posare. atteggiarsi a gran signore. 2 Darsi delle arie. ~ pavoneggiarsi. 
  v. rifl. to pose as. 
  deriv. da atto.
attempàrsi, v. intr. pron. 1 Invecchiare. 2 Differire, indugiare. ~ ritardare.
attempàto, agg. Che è avanti negli anni. ~ anziano. <> giovane. 
  agg. aged, elderly.
Attenborough, Richard (Cambridge 1923-) Attore e regista inglese. Diresse Brighton Road (1947), La grande fuga (1963), Quell'ultimo ponte (1977), Gandhi (1983, premio Oscar per la regia), A Chorus Line (1985), Grido di libertà (1987), Charlot (1993), Viaggio in Inghilterra (1994) e In love and war (1997).
attendaménto, sm. Il luogo scelto per l'accampamento, con le tende già montate. ~ campo.
attendàrsi, v. intr. pron. Piantare, innalzare una o più tende. ~ accamparsi. <> levare le tende.
attendènte, sm. 1 Soldato addetto al personale servizio di un ufficiale, incarico soppresso in tempo di pace. 2 Segretario. ~ factotum.
attèndere, v. v. tr. Aspettare. 
v. intr. Dedicarsi, espletare, interessarsi. ~ accudire. 
  v. tr. to wait for. v. intr. to attend to. 
  lat. attendere, comp. da ad-+ tendere.
attendìbile, agg. Credibile. ~ affidabile. <> improbabile. 
  agg. 1 (testimone) reliable. 2 (storia) credible.
attendibilità, sf. L'essere attendibile. ~ serietà, credito.
attendìsmo, sm. Politica o atteggiamento da attendista.
attendìsta, sm. e sf. Chi temporeggia nell'assumere una presa di posizione.
attenènza, sf. Variante di attinenza.
attenére, v. v. intr. Concernere. ~ riguardare. 
v. rifl. Seguire con piena conformità. ~ rispettare. <> trasgredire. 
  v. rifl. 1 (seguire) to follow. 2 (rispettare) to keep.
attentaménte, avv. In modo attento; accuratamente, approfonditamente. ~ meticolosamente. <> avventatamente.
attentàre, v. intr. 1 Compiere un attentato. 2 Danneggiare, minacciare. ~ insidiare. 
  v. intr. to make an attempt on.
attentàto, sm. 1 Tentativo criminoso di recare offesa alla vita o all'incolumità altrui. 2 Offesa grave. 
  sm. attack, outrage.
Attentato, L' Film drammatico, francese (1973). Regia di Yves Boisset. Interpreti: Jean-Louis Trintignant, Michel Piccoli, Jean Seberg, Gian Maria Volonté. Titolo originale: L'attentat
attentatóre, sm. Chi compie un attentato.
attènti, inter. e sm. inter. Si usa come comando rivolto a soldati o ginnasti perché assumano posizione eretta in attesa di ordini, in segno di saluto. 
sm. 1 Il comando stesso. 2 La posizione che si assume. 
  lat. attentus, p.p. di attendere tendere verso.
attènto, agg. 1 Intensamente concentrato. ~ vigile. <> distratto. stai attento a ciò che ti dicono. 2 Fatto con attenzione. ~ preciso. <> trascurato. ha svolto un'attenta ricerca. 3 Prudente. ~ accorto. <> sventato. 
  agg. 1 (vigile) attentive 2 (accurato) careful. 
  lat. attentus, p.p. di attendere tendere verso.
attenuaménto, sm. L'attenuare, l'attenuarsi.
attenuànte, agg. e sf. agg. Che attenua. 
sf. Circostanza che rende meno grave un reato. ~ giustificazione, scusante. <> aggravante. 
  sf. circumstance, extenuating. 
In diritto è una circostanza che, rendendo meno grave un reato, consente per legge di diminuire una pena. Le attenuanti possono produrre una riduzione della pena che non superi un terzo di quella prescritta per il reato in questione. L'art. 62 del codice penale descrive nei dettagli le attenuanti ammesse dalla legge. L'art. 62-bis dello stesso codice prevede anche l'applicabilità delle cosiddette attenuanti generiche (buona condotta, buoni precedenti ecc.) che possono deporre a favore del reo. In ogni caso, le attenuanti generiche possono essere calcolate come una sola circostanza.
attenuàre, v. v. tr. 1 Rendere più tenue. ~ smorzare. <> intensificare. 2 Diminuire di gravità. ~ mitigare. <> accentuare. 
v. intr. pron. Diminuire di intensità. ~ affievolirsi. <> acutizzarsi. 
  v. tr. 1 to attenuate, to mitigate. 2 (dolore, tasse) to alleviate. 
  lat. attenuare, comp. da ad-+ tenuare.
attenuazióne, sf. L'attenuare, l'attenuarsi. ~ riduzione. 
In microbiologia è il calo di infettività e virulenza di microrganismi patogeni in seguito all'esposizione a trattamenti chimici o fisici, come radiazioni o calore. Il fenomeno fu scoperto nel 1855 da Pasteur che se ne servì contro il virus della rabbia (attenuazione per essiccamento). 
In fisica e nella tecnica si intende la progressiva diminuzione del valore di una grandezza tipica di una particolare forma di energia, durante il suo passaggio da un punto a un altro, in genere lungo una data direzione. Esiste un'attenuazione per assorbimento del mezzo e un'attenuazione geometrica per onde sferiche. 
In elettronica è la relazione tra potenza in entrata e potenza in uscita, che si esprime in unità logaritmiche; si misura in dB.
attenzióne, sf. 1 Intensa applicazione dei sensi e della mente. ~ concentrazione. <> distrazione. 2 Applicazione. ~ impegno. <> svogliatezza. 3 Prudenza, riguardo. ~ accortezza. usò tutte le attenzioni per trasportare quel vaso. 4 Precisione, cura, accuratezza. ~ diligenza. <> negligenza. 6 Premura. ~ gentilezza. <> villania. 
  sf. care, attention. 
  lat. attentio,-onis, deriv. da attendere.
attergàre, v. tr. Scrivere a tergo di un documento.
àttero, o àptero, agg. 1 In archeologia, relativo a templi privi di colonne sulle facce laterali oppure relativo alle statue di alcune divinità rappresentate senza ali. 2 In zoologia, di animale privo di ali. 
  dal a privo e dal greco pterón ala.
atterràggio, sm. Manovra con cui un aeromobile riprende contatto con il terreno. ~ arrivo. <> decollo. 
  sm. landing.
atterraménto, sm. L'atterrare, l'essere atterrato in seguito ad azione consentita o fallosa nel gioco del calcio e in altri sport.
atterràre, v. v. tr. 1 Stendere, far cadere a terra. ~ abbattere. 2 Prostrare. ~ avvilire. 
v. intr. Compiere un atterraggio con un aeromobile. <> decollare. 
  v. tr. to bring down. v. intr. to land. 
  da a-+ deriv. da terra.
atterriménto, sm. L'atterrire, l'essere atterrito. ~ terrore.
atterrìre, v. tr. Terrorizzare, essere preso da terrore. ~ spaventare. <> tranquillizzare. 
  v. tr. to frighten, to terrify.
atterrìto, agg. Terrorizzato. ~ sgomentato. <> tranquillo.
attésa, sf. 1 Il tempo che trascorre nell'attendere. 2 Aspettativa. ~ speranza. l'attesa fu molto lunga
  sf. 1 wait. 2 (essere in attesa) waiting. 3 (aspettativa) expectation.
Attesa di Dio Saggio di S. Weil (postumo 1950).
attéso, agg. 1 Aspettato. 2 Calcolato, previsto, auspicato. 3 Atteso che, dato che. 
  agg. 1 expected, awaited. 2 (desiderato) eagerly awaited. 
  lat. attensus, p.p. di attendere.
attestàre, v. v. tr. 1 Rendere testimonianza. ~ testimoniare. <> smentire. 2 Provare chiaramente. ~ dimostrare. poté attestare che quanto diceva era vero. 3 Essere prova di qualcosa. le rovine di Roma attestano la sua passata grandezza. 4 Fermare uno schieramento. 5 Unire per la testa. 
v. rifl. Schierarsi su una data linea per far fronte al nemico. LOC: si attestarono sul campo di battaglia
  lat. attestari, deriv. da testis testimonio
attestàto, sm. 1 Dichiarazione scritta. ~ certificato. 2 Prova. ~ dimostrazione. 
  sm. certificate.
attestazióne, sf. 1 Testimonianza. ~ dichiarazione. 2 Dimostrazione. ~ prova.
Atti degli Apostoli Narrazione apologetica, attribuita all'evangelista Luca (I secolo). Costituiscono la continuazione del vangelo di Luca. Infatti sia il questo vangelo sia gli Atti degli apostoli sono rivolti a Teofilo (Luca cap. 1, 1; Atti cap. 1, 1), mentre all'inizio l'autore precisa che "nel mio primo libro ho raccontato tutto quello che Gesù ha fatto e insegnato, cominciando dagli inizi della sua attività, fino a quando fu portato in cielo"
Prevalentemente gli Atti sono il racconto dell'attività di alcuni apostoli e della situazione di alcune comunità di cristiani. Il periodo di tempo abbracciato comprende gli anni da circa il 30 a circa il 60 d. C. Il libro contiene informazioni storiche preziose, che consentono la conoscenza di vari aspetti dell'epoca e degli ambienti cristiani nei quali si formarono i vangeli. L'autore non usa un metodo storico: egli si preoccupa di ripercorrere lo sviluppo dell'evangelizzazione nelle varie città. Più che descrivere le vicende storiche, il racconto si occupa della predicazione del vangelo, rafforzata dagli interventi dello Spirito Santo. 
Per rendersi conto dell'articolazione del libro, è utile tracciare uno schema dell'opera: 
1. Dedica a Teofilo; ascensione di Gesù Cristo; scelta di Mattia in sostituzione di Giuda, per ricomporre il gruppo di 12 apostoli (cap. 1, 1-1, 26); 
2. Lo Spirito Santo scende sugli apostoli; la comunità di Gerusalemme: Pietro annunzia la resurrezione di Gesù; i miracoli degli apostoli; arresto, processo e martirio di Stefano (cap. 2, 1-8, 3); 
3. La conversione di Saulo (il futuro Paolo); le comunità di Giudea, Samaria e Siria (cap. 8, 4-16, 23); 
4. Primo viaggio missionario di Paolo (cap. 12, 24-14, 28); 
5. Il concilio di Gerusalemme (cap. 15, 1-15, 35); 
6. Secondo viaggio missionario di Paolo (cap. 15, 36-18, 23); 
7. Terzo viaggio missionario di Paolo (cap. 18, 24-21, 26); 
8. Paolo viene imprigionato a Gerusalemme, trasferito a Cesarea e poi per mare a Roma dove viene tenuto agli arresti domiciliari (cap. 21, 27-28, 31).
Àttica Penisola della Grecia circondata a sud-ovest dalle acque del golfo di Egina, a est da quelle del golfo di Petalia; regione storica, estende il suo territorio nell'omonimo nomo (3.381 km2, 342.000 ab., capoluogo Atene), è percorso da massicci e fasci montuosi, con zone a macchia e zone pianeggianti coltivate a vite, olivo e cereali. Clima arido. Fiorente anche l'apicoltura, il turismo e l'estrazione dei minerali (zinco, piombo e ferro). Originariamente abitata da greci e divisa nelle regioni di Paralia, Pedias e Diacria. Nel VI sec. a. C., fu divisa in demi (distretti). Fu quindi annessa politicamente ad Atene e acquistò notevole peso culturale ed economico.
atticìsmo, sm. 1 Vocabolo, forma o costrutto tipico del dialetto attico. 2 Corrente puristica della civiltà letteraria ellenistica diretta all'imitazione di forme e costrutti dei grandi prosatori attici. 
  lat. Atticismus, dal greco Attikismòs.
àttico, agg. e sm. agg. Dell'Attica. 
sm. 1 Ultimo piano di un edificio, costruito arretrato rispetto alla facciata. 2 Abitante nativo dell'Attica. 3 Il dialetto greco antico parlato nell'Attica. 
  attic, penthouse.
Àttico, Tìto Pompònio (Roma 109-32 a. C.) Erudito latino, amico di Bruto, Cornelio Nepote, Ortensio e Cicerone. Con quest'ultimo intrattenne una fitta corrispondenza dal 68 al 44 a. C.
attidògrafo, sm. 1 Autore di un'attide. 2 Appartenente a un gruppo di antichi storici dell'Attica dei secc. IV e III a. C. che ricostruivano gli eventi storici con un appassionato spirito religioso.
Attigliàno Comune in provincia di Terni (1.663 ab., CAP 05012, TEL. 0744).
attiguità, sf. Collocazione o posizione prossima o immediata. ~ adiacenza.
attìguo, agg. Vicino. ~ contiguo. <> staccato. 
  adjacent to, adjoining.
Àttila Re degli unni dal 434 al 453, successore di Rua, si preoccupò innanzitutto di unificare le tribù unne sotto il suo comando, riunendo tutte le terre di Russia. Con il suo poderoso esercito compì scorrerie in tutta l'Europa; sconfisse i burgundi e l'imperatore d'oriente Teodosio II, che gli consegnò molte terre sul Danubio; l'imperatore d'Occidente, Valentiniano III, fu costretto a pagargli un tributo. Nel 451 penetrò nella Gallia ma, ai Campi Catalaunici, fu sconfitto e costretto a ritirarsi dal generale romano Ezio. Trovato riparo in Pannonia, nel 450 approntò una spedizione in Italia; giunto sul Mincio, fu convinto a ritirarsi da papa Leone I e dalle malattie che devastavano il suo esercito. 
Attila 
Dramma lirico in tre atti di G. Verdi, libretto di T. Solera (Venezia, 1846).
Attìlio Règolo, Màrco Uomo di stato romano vissuto nel III sec. a. C. Fu militare e console (per la prima volta nel 267 a. C. e poi nel 256); comandò la flotta che vinse i cartaginesi a Ecnomo, durante la prima guerra punica. Dopo essere caduto prigioniero in Africa nel 254 a. C., i cartaginesi lo inviarono a Roma per trattare lo scambio di prigionieri; egli, però, colse l'occasione per convincere i suoi cittadini a continuare la guerra. Fedele alla parola data, ritornò a Cartagine dove fu barbaramente ucciso. 
Attilio Regolo 
Melodramma di P. Metastasio (1740).
attillàre, v. tr. Dare a un indumento una linea che metta in risalto le forme della persona che lo indosserà.
attillàto, agg. Aderente. ~ stretto. <> ampio. 
  agg. 1 (abito) tight, close-fitting. 2 (persona) dressed up.
Àttimis Comune in provincia di Udine (1.754 ab., CAP 33040, TEL. 0432).
àttimo, sm. Brevissimo spazio di tempo. ~ istante. 
  instant, moment.
Attimo fuggente, L' Film commedia, americano (1989). Regia di Peter Weir. Interpreti: Robin Williams, Ethan Hawke, Norman Lloyd. Titolo originale: Dead Poets Society
attinènte, agg. Pertinente. ~ concernente. <> avulso. 
  agg. relating to, relevant, pertinent, concerning.
attinènza, sf. 1 Relazione. ~ connessione. <> estraneità. 2 Al plurale, accessori. ~ annessi. 
  lat. mediev. attinentia.
attìngere, v. tr. 1 Detto di acqua o altro liquido, prendere con un recipiente. 2 Ricavare, trarre. ~ derivare. 
  lat. attingere, comp. da ad-+ tangere toccare.
attìnia, sf. Specie di Celenterati Antozoi dell'ordine degli Attiniari. Si tratta di esemplari solitari, chiamati anche anemoni di mare. Hanno il corpo dalla forma cilindrica; la bocca si apre al centro di una corona formata da tentacoli, spesso urticanti, che sono sempre in un numero multiplo di sei. Nel Mediterraneo sono diffuse le specie Actinia equina, o pomodoro di mare per la forma che assume quando è contratta e per il colore rosso porpora, l'Anemonia sulcata, provvista di lunghi tentacoli, e l'Adamsia palliata, che vive in simbiosi con il paguro bernardo.
Attiniàri Ordine di Celenterati Antozoi appartenente alla sottoclasse degli Esacoralli.
attinicità, sf. Attitudine di una luce a produrre effetti chimici e in particolare a impressionare emulsioni fotografiche.
attìnico, agg. (pl. m.-ci) 1 Detto di radiazione elettromagnetica dotata di particolare azione fotochimica. 2 Arrossamento (eritema attinico) della pelle causato da radiazioni ultraviolette solari e artificiali.
attìnidi Gruppo di elementi chimici analoghi all'attinio, comprendente l'uranio e plutonio.
attìnio, sm. Elemento radioattivo appartenente al gruppo dei lantanidi, di simbolo Ac, numero atomico 89, peso atomico 227; la sua vita media è di 13,5 anni. Le sue caratteristiche chimiche sono simili a quelle del lantanio. È prodotto dal decadimento dell'uranio 235, il capostipite della famiglia radioattiva dell'attinio. Quando si disintegra, emana raggi beta.
attinometrìa, sf. Strumento atto a misurare l'intensità delle radiazioni luminose. Viene usato soprattutto per misurare le radiazioni solari.
Attinomicèti => "Actinomiceti"
attinomicòsi, sf. => "actinomicosi"
Attinòpodi Sottoclasse di Protozoi sarcodici acquatici dagli pseudopodi rigidi tenuti distesi da un asse.
attinoterapìa, sf. Terapia fisica che utilizza parte dei raggi dello spettro solare e specialmente quelli ultravioletti.
attiràre, v. tr. 1 Tirare verso di sé. ~ attrarre. <> allontanare, respingere. 2 Invogliare. ~ affascinare. <> ripugnare. 
  v. tr. to attract. 
  da a-+ tirare.
attitudinàle, agg. Che si riferisce all'attitudine.
attitùdine, sf. Inclinazione naturale per un'attività fisica o mentale. ~ propensione, vocazione. <> inattitudine. 
  sf. 1 (propensione) ability, aptitude. 2 (atteggiamento) attitude.
attivaménte, avv. In modo attivo. ~ operosamente, alacremente. <> svogliatamente.
attivàre, v. v. tr. Rendere attivo; far funzionare. ~ avviare. <> arrestare. 
v. intr. pron. Darsi da fare. ~ mobilitarsi. 
  v. tr. 1 to activate. 2 (rendere attivo) to start, to set going.
attivatóre, sm. Sostanza viene mescolata, in piccole proporzioni, a un catalizzatore per aumentarne l'attività.
attivazióne, sf. L'attivare, l'essere attivato.
attivìsmo, sm. 1 L'essere in continua attività, il vivere attivamente. ~ dinamismo. 2 Partecipazione attiva a un'organizzazione politica o sindacale. ~ militanza.
attivìsta, sm. e sf. Chi svolge attività di propaganda in un'organizzazione politica. ~ propagandista, attivista. 
  sm. e sf. militant, activist.
attivìstico, agg. Dell'attivismo, fondato sull'attivismo.
attività, sf. 1 L'essere attivo; l'essere in funzione; vitalità, alacrità, operosità. <> pigrizia. 2 Fase di eruzione di un vulcano. LOC: è un vulcano ancora in piena attività. 3 Lavoro, occupazione, mestiere, professione. svolge un'attività commerciale. 4 Insieme di azioni coordinate svolte da un essere vivente o un gruppo di esseri viventi. a. intellettuale, a. di laboratorio, gli alunni sono impegnati in una attività di gruppo. 5 Insieme di trasformazioni o movimenti eseguiti o prodotti da un corpo o una sostanza. a. chimica, a. radioattiva
  sf. 1 activity. 2 (commerciale) assets. 3 (lavorativa) work, occupation. 
  lat. activitas,-atis, deriv. da activus
Attività solare 
Complesso di fenomeni che si verificano sulla superficie solare (macchie, brillamenti, protuberanze), con frequenza e intensità che cambiano nel corso di un ciclo di undici anni. In relazione alla zona di Sole nelle quali questi fenomeni si verificano, si possono avere attività fotosferiche, cromosferiche o coronali.
attivizzàre, v. tr. Rendere attivo. ~ attivare.
attìvo, agg. e sm. agg. 1 Efficiente, solerte. ~ operoso. avere parte attiva, avere un ruolo determinante. 2 Che è in funzione. ~ operante. <> bloccato, spento. 3 Che ha funzione specifica e determinante. 4 Che registra un utile. 5 Detto di verbo transitivo quando l'azione è compiuta dal soggetto. 
sm. 1 Parte del bilancio di un'azienda in cui vengono registrati gli utili. ~ utile. <> passivo. hanno registrato un attivo di parecchi miliardi. 2 Insieme costituito dalle forme attive di un verbo. 
  agg. 1 active. 2 (comm.) profit-making. 3 (operoso) working. sm. (comm.) assets. 
  lat. activus, deriv. da actus, p.p. di agere agire.
attizzàre, v. tr. 1 Ravvivare il fuoco accostando i tizzi, smuovendo la brace e soffiandovi aria. <> spegnere. 2 Aizzare, eccitare. ~ istigare. <> placare. 
  v. tr. (fuoco) to poke.
attizzatòio, sm. Arnese che serve per attizzare. 
  sm. poker.
attizzatóre, agg. e sm. Chi o che attizza.
Attlee, Clement Richard (Putney 1883-Londra 1967) Politico britannico. Appartenente al Partito laburista, fu primo ministro dal 1945 al 1951; iniziò la liquidazione dell'impero coloniale inglese e nazionalizzò varie industrie di base.
àtto, agg. e sm. agg. Adatto, acconcio. ~ idoneo. 
sm. 1 Azione. ~ fatto. 2 Manifestazione di un sentimento. ~ prova, segno. 3 Ciascuna delle suddivisioni di un'opera teatrale. 4 Gesto. ~ atteggiamento. 5 Al plurale, insieme dei documenti di un archivio. 6 Documento con valore legale. 
  agg. 1 (oggetto adatto a) suitable for, fitted to. 2 (persona idonea a) qualified for. sm. 1 (fatto, gesto) act, action. 2 (documento, certificato) deed, document, certificate. 
In filosofia, in particolare in quella aristotelica, si distingue una realtà in atto, opposta a una realtà in potenza, come realizzazione di quest'ultima che perde le sue caratteristiche di virtualità e possibilità. Dio è considerato atto puro poiché è perfezione e prescinde da ogni tipo di potenzialità. 
In diritto si definiscono atti giuridici quei comportamenti che producono effetti giuridici. Si qualificano in atti leciti, ammessi dalla legge, e atti vietati, cioè azioni che violano la legge. 
Atto amministrativo 
Azione mediante la quale la Pubblica Amministrazione esercita la propria funzione. 
Atti conservativi 
Accorgimenti di cui il creditore si può avvalere nei confronti dei beni del debitore per garantire il proprio credito. 
Atti di emulazione 
Comportamenti che causano danno o molestie, messi in atto dal proprietario di un bene contro terzi, senza che ne consegua un vantaggio, al solo scopo di danneggiare. 
Atto di notorietà 
Deposizione giurata, espressa e sottoscritta da quattro testimoni, accolta da un notaio, un pretore o un cancelliere da questi incaricato, nella quale i dichiaranti affermano la pubblicità e notorietà di specifiche azioni a loro note. 
Atti ostili verso uno stato estero 
Illecito penale operato da chi, senza autorizzazione governativa, si adopera per fare arruolamenti o altri atti ostili nei confronti di uno stato estero, mettendo così il proprio stato in pericolo di guerra. 
Atto pubblico 
Documento stilato da un pubblico ufficiale (o notaio) che vale a tutti gli effetti come prova in sede giudizio, a meno che non venga impugnato e querelato come falso.
Atto di forza Film di fantascienza, americano (1990). Regia di Paul Verhoeven. Interpreti: Arnold Schwarzenegger, Rachel Ticotin, Sharon Stone. Titolo originale: Total Recall
Atto di violenza Film drammatico, americano (1950). Regia di Fred Zinnemann. Interpreti: Van Heflin, Robert Ryan, Janet Leigh. Titolo originale: Act of Violence
attonàre, v. tr. Dar forza.
attoniménto, sm. Il restare attonito, stupore. ~ sbalordimento.
attònito, agg. 1 Sbalordito, meravigliato, allibito. ~ stupito. <> impassibile, imperturbabile. 2 Muto. 
  agg. dumbfounded, amazed, astonished.
Attopeu Città (80.000 ab.) del Laos, capoluogo della provincia omonima.
attòrcere, v. tr. Avvolgere una cosa in se stessa o più cose tra loro.
attorcigliaménto, sm. L'attorcigliare.
attorcigliàre, v. v. tr. Torcere e avvolgere più volte una cosa su se stessa. ~ attorcere. <> svolgere. 
v. intr. pron. o rifl. Avvolgersi su se stesso o attorno a un oggetto. 
  v. tr. to twist. v. intr. pron. to twist, to twine.
attorcigliatùra, sf. Operazione dell'attorcigliamento di due mazzetti di bavelle di seta naturale mentre escono dalla bacinella.
attóre, sm. 1 Chi recita interpretando la parte di un personaggio in uno spettacolo. ~ interprete. 2 Chi intraprende un processo civile. 3 Chi prende parte attiva. 4 Simulatore. ~ commediante. 
  actor. 
Il ruolo dell'attore fu assunto per la prima volta dal greco Tespi (VI sec. a. C.), che fu anche autore di tragedie. In Grecia la figura dell'attore era molto stimata, al contrario di quanto avveniva a Roma dove gli attori erano generalmente selezionati tra la schiera di schiavi e liberti, anche in considerazione del fatto che certe scene di estrema crudezza venivano rappresentate senza simulazione. Solo gli uomini recitavano, impersonando anche ruoli femminili. Nel medioevo e in epoca umanistica erano le compagnie amatoriali a portare in scena i testi teatrali. Le prime compagnie professionistiche si svilupparono contemporaneamente alla commedia dell'Arte (XVI sec.) e alla nascita di scuole di recitazione per attori professionisti. La funzione sociale dell'attore subì per secoli la discriminazione della chiesa, che la condannava moralmente, e delle autorità civili; fu gradatamente valorizzata dopo la rivoluzione francese. Solo nell'Ottocento iniziò il fenomeno del divismo, proseguito nel Novecento in relazione, soprattutto, al campo cinematografico.
attorney, sm. invar. Denominazione con cui venivano indicati negli ordinamenti anglosassoni antichi alcuni organi per l'amministrazione della giustizia.
attorniàre, v. v. tr. Circondare, accerchiare. ~ cingere. 
v. rifl. Circondarsi.
attórno, avv. In giro; nei pressi; nelle vicinanze. ~ intorno. guardarsi attorno. 
  avv. around, about, round. 
  comp. da a-+ torno.
attortigliàre, v. v. tr. Attorcigliare più volte. ~ torcere. 
v. intr. Avvolgersi. ~ avvilupparsi.
attossicaménto, sm. L'attossicare.
attossicàre, v. tr. Avvelenare.
attraccàre, v. tr. e intr. Accostarsi col fianco di un'imbarcazione alla banchina o a un altro natante. ~ approdare.
attràcco, sm. 1 Manovra per attraccare. 2 Luogo in cui si attracca. ~ scalo. 
  sm. docking.
attraènte, agg. Che attrae; piacevole, affascinante, bello, piacente. ~ allettante. <> ripugnante, antipatico, brutto. 
  agg. charming, fascinating, attractive.
attrappìre, v. tr. Rattrappire.
attràrre, v. v. tr. 1 Tirare a sé. le calamite attraggono i materiali ferromagnetici. 2 Attirare, avvincere, lusingare. ~ affascinare. <> respingere. era attratto dallo spettacolo
v. rifl. rec. 1 Attirarsi reciprocamente. 2 Piacersi l'un l'altro. 
  v. tr. to attract. 
  lat. attrahere, comp. da at-+ trahere trarre.
attrattìva, sf. 1 Capacità di attrarre su di sé l'interesse. ~ fascino. <> repellenza. 2 Al plurale, qualità che allettano. ~ bellezza. 
  sf. appeal, attraction, charm.
attrattìvo, agg. Attraente. ~ affascinante.
attraversaménto, sm. L'attraversare. 
  sm. 1 crossing. 2 (pedonale) pedestrian crossing.
attraversàre, v. tr. 1 Passare da una parte all'altra, passare attraverso. ~ trapassare. 2 Varcare; valicare, guadare, sorvolare, traghettare. attraversare la strada a qualcuno. ~ oltrepassare. 3 Trovarsi in. ~ vivere. attraversava un brutto periodo. 4 Conoscere. ~ sperimentare. 
  v. tr. 1 to go across, to cross. 2 (in mezzo a, periodo) to pass through, to go through. 
  deriv. da attraverso.
attravèrso, avv. e prep. avv. 1 Di traverso. ~ trasversalmente. mandare un boccone di traverso, farselo rimanere in gola. 2 Da parte a parte. 
prep. Per mezzo di, mediante. ~ tramite. l'acqua è passata attraverso il buco della porta
  avv. e prep. through. 
  da a-+ traverso.
Attraverso i villaggi Dramma di P. Handke (1982).
Attraverso lo specchio Racconto di L. Carroll (1871).
attrazióne, sf. 1 L'attrarre, l'attrarsi, l'essere attratto. 2 Attrattiva. ~ fascino. 3 Numero sensazionale di uno spettacolo. 
  attraction. 
  lat. attactio,-onis, deriv. da attrahere.
Attrazione fatale Film drammatico, americano (1987). Regia di Adrian Lyne. Interpreti: Michael Douglas, Glenn Close, Anne Archer. Titolo originale: Fatal Attraction
attrezzàre, v. v. tr. 1 Fornire di attrezzatura. ~ equipaggiare. <> sguarnire. 2 Fornire del necessario. ~ dotare. 
v. rifl. Equipaggiarsi. ~ attrezzare. 
  v. tr. to equip.
attrezzatùra, sf. 1 L'azione di attrezzare. l'attrezzatura della palestra ha comportato un lungo periodo di lavoro. 2 Insieme di attrezzi, strumenti per svolgere una determinata attività. ~ attrezzi. 
  sf. equipment.
attrezzerìa, sf. 1 L'insieme degli oggetti portatili necessari sulla scena. 2 Reparto di un'officina o di un'industria indispensabile per un determinato ciclo produttivo.
attrezzìsta, sm. e sf. 1 Ginnasta che esegue esercizi agli attrezzi. 2 Operaio addetto all'attrezzeria. 3 Chi procura e dispone sulla scena l'attrezzeria.
attrezzìstica, sf. Ginnastica con gli attrezzi.
attrézzo, sm. 1 Oggetto adatto a un dato uso. ~ arnese. 2 Strumenti per esercizi ginnici e per l'atletica. 
  sm. instrument, tool, utensil. 
  franc. attraits.
attribuìbile, agg. Che può essere attribuito.
attribuìre, v. v. tr. 1 Riconoscere come proprio di qualcuno. ~ assegnare. gli attribuì tutto il merito dell'impresa. 2 Far dipendere. ~ imputare. 
v. intr. pron. 1 Pretendere. ~ arrogarsi. 2 Appropriarsi. ~ impossessarsi. si attribuì il merito della scoperta. 3 Addossarsi. ~ sobbarcarsi. 
  v. tr. to ascribe, to attribute. 
  lat. attribuere, comp. da ad-+ tribuere assegnare.
attributìvo, agg. Che serve ad attribuire; che ha funzione di attributo. complemento attributivo
  deriv. da attributo.
attribùto, sm. 1 Qualità propria di qualcuno o qualcosa. ~ caratteristica. gli attributi dei metalli sono la malleabilità e la duttilità. 2 Aggettivo che esprime una qualità del sostantivo a cui si riferisce. 3 Titolo. ~ epiteto. 4 Al plurale, caratteri sessuali. 
  sm. attribute. 
  lat. attributum, p.p. di attribuere attribuire.
attribuzióne, sf. 1 L'attribuire. 2 Al plurale, doveri propri di chi svolge un determinato compito. 
In diritto sono conflitti di attribuzione quelli che si verificano nel momento in cui due autorità, il giudice e la pubblica amministrazione, dichiarano l'incapacità di prendere una decisione riguardo una particolare questione. L'art. 134 della Costituzione della Repubblica italiana stabilisce che i conflitti di attribuzione nati tra i poteri dello stato o tra questi e le regioni devono essere giudicati dalla Corte costituzionale. 
Negozio di attribuzione 
È il negozio giuridico con il quale un soggetto arricchisce la propria sfera patrimoniale a spese di un altro soggetto. Può essere costituito dalla rimozione di un limite, dall'acquisizione di un diritto o dall'esonero da un obbligo. Figura giuridica scarsamente considerata nel nostro ordinamento, ha invece un notevole rilievo nella giurisprudenza germanica.
attrìce, sf. Femminile di attore. 
  sf. actress.
Attrice, L' Film commedia, americano (1954). Regia di George Cukor. Interpreti: Jean Simmons, Spenser Tracy, Teresa Wright. Titolo originale: The Actress
attristàre, v. tr. Far triste. ~ rattristare.
attristìre, v. tr. Attristare.
attrìto, sm. 1 Resistenza che ostacola il moto di un corpo su di un altro provocando dissipazione di energia. ~ sfregamento. 2 Contrasto di idee o sentimenti. ~ dissidio. <> accordo. 
  sm. friction. 
Forza che ha luogo tra corpi a contatto attraverso superfici scabre e che si pone come causa della resistenza al moto; si palesa all'inizio e nel corso del moto relativo di due corpi. Si chiamano forze d'attrito statico quelle che sorgono tra superfici di contatto ferme; l'attrito radente, invece, è proprio di un corpo che durante il moto striscia su un altro corpo; se un corpo rotola su di un altro, si parla di attrito volvente che, a sua volta, si può dividere in attrito di rotolamento e attrito di giro.
attrizióne, sf. Dolore del peccato commesso, che nasce dal timore delle pene più che dal pentimento per aver offeso Dio.
attruppaménto, sm. L'attrupparsi.
attruppàre, v. v. tr. Ammassare confusamente, raccogliere in folla. 
v. rifl. Radunarsi in folla, ammassarsi confusamente.
attruppàrsi, v. rifl. Radunarsi in folla, accalcarsi. ~ ammassarsi.
attuàbile, agg. Che si può attuare. ~ realizzabile. <> inattuabile.
attuàle, agg. Del tempo presente; che ha valore ancora oggi. ~ moderno, corrente. <> superato, obsoleto. 
  agg. 1 (presente) current, present. 2 (in atto) actual. 3 (attualità) relevant, topical.
attualità, sf. 1 Qualità di ciò che è attuale. ~ contemporaneità. 2 Fatto recente. ~ notizia. è una questione di tremenda attualità
  sf. 1 relevance, topicality. 2 (avvenimento) current event. 
  lat. actualitas,-atis.
attualizzàre, v. tr. Rendere attuale, moderno.
attualizzazióne, sf. L'attualizzare, l'essere attualizzato.
attualménte, avv. 1 Al momento, adesso. ~ ora. 2 Oggigiorno. ~ presentemente. 
  avv. at the moment, at present.
attuàre, v. v. tr. Mettere in atto. ~ realizzare, concretare. <> teorizzare. 
v. intr. pron. Divenire realtà. ~ compiersi, accadere. 
  v. tr. to carry out. v. intr. pron. to be realized., to be carried out. 
  lat. mediev. actuare.
attuariàle, agg. Che studia la tecnica delle assicurazioni su basi statistiche.
attuàrio, sm. 1 Notaio, archivista. 2 Chi fa i calcoli sui rischi e sui premi nelle società di assicurazione.
attuatìvo, agg. Che attua, che mette in atto.
attuazióne, sf. Esecuzione. ~ realizzazione. <> progettazione.
attuffàre, v. tr. e rifl. Immergere e immergersi, per pochi momenti, nell'acqua. ~ tuffare, sprofondarsi.
attutiménto, sm. L'attutire, l'essere attutito. ~ attenuamento.
attutìre, v. v. tr. Rendere meno intenso. ~ attenuare. <> intensificare. 
v. intr. pron. Attenuarsi. ~ smorzarsi. <> acuirsi. 
  v. tr. to reduce, soften, to deaden.
atu, o ate, sf. Unità di misura della pressione relativa a quella atmosferica, espressa in Kg/cm2.
Atwood, George (Londra 1746-1807) Scienziato inglese, costruì una macchina per lo studio della caduta dei gravi.
Atwood, Margaret (Ottawa 1939-) Poetessa canadese in lingua inglese. Tra le opere Il gioco del cerchio (1964) e Danno fisico (1982).
Atzàra Comune in provincia di Nuoro (1.332 ab., CAP 08030, TEL. 0784).
Au Simbolo chimico dell'oro.
Au Hasard Balthazar Film drammatico, francese (1966). Regia di Robert Bresson. Interpreti: Anne Wiazemsky, Walter Green, François Lafarge.
au pair, loc. agg. invar. Locuzione francese che significa "alla pari" e ne assume lo stesso significato.
Auasc Fiume (1.200 km) dell'Etiopia.
Aub, Max (Parigi 1903-Città del Messico 1972) Scrittore spagnolo. Di madre francese e padre tedesco, si trasferì in Spagna nel 1914. La guerra civile spagnola, che comportò per Aub un lungo soggiorno in un campo di concentramento, ha lasciato tracce profonde sia nei temi che nello stile dei suoi lavori. Tra le opere El laberinto mágico (Il labirinto magico,1943-1968), una serie di cinque romanzi ambientati nel periodo della guerra civile spagnola e I morti (1956).
Aube Dipartimento (289.000 ab.) della Francia, capoluogo Troyes. Territorio prevalentemente collinoso attraversato dai fiumi Aube e Senna. Nella parte nord-ovest è coperta da ampie brughiere e grandi foreste, il sud-est è fertile e coltivato a cereali e barbabietole. Sviluppato l'allevamento dei bovini. Importanti industrie alimentari e tessili. 
Aube 
Fiume (248 km) della Francia che scorre nella regione della Champagne-Ardennes. Inizia il suo corso sull'altopiano di Langres per finire nella Senna nei pressi di Morcilly. Gli ultimi 50 km del suo corso sono navigabili.
Auber, Daniel-François-Esprit (Caen 1782-Parigi 1871) Compositore francese. Autore, tra l'altro, de La muta di Portici (opera, 1828) e Fra' Diavolo (opera, 1830).
Aubigné, Théodore-Agrippa d' (Pons, Saintonge 1552-Ginevra 1630) Scrittore francese. Tra le opere Le tragiche (1575-1611) e Le avventure del barone di Foeneste (1617-1630).
Aubisque Passo montano (1.704 m) della Francia, separa la Valle d'Ossau dalla Valle d'Azun.
Auckland Città (855.500 ab.) del nord della Nuova Zelanda, capoluogo della regione omonima. Situata sulla lingua di terra che separa i golfi di Waitemata e di Manukav, unisce la penisola omonima all'Isola del Nord, sull'oceano Pacifico. Porto mercantile e della pesca è centro di fiorenti traffici commerciali. Industrie metalmeccaniche, automobilistiche, tessili e dell'abbigliamento. È sede di un'università, di numerosi musei (tra cui il museo civico d'arte maori) e di una pinacoteca. Vi si trova un aeroporto internazionale che è il più importante di tutto il paese. 
Auckland 
Arcipelago della Nuova Zelanda, nell'oceano Pacifico.
auctoritas, sf. invar. Termine che veniva utilizzato dagli antichi romani nel diritto pubblico e privato. 
  termine lat. che significa "autorità, potere".
aucùba, sf. Genere di piante arbustacee della famiglia delle Cornacee, originarie dell'Asia orientale e del Giappone, coltivate per i frutti rosso corallo e per la bellezza del fogliame.
aucùpio, sm. Caccia agli uccelli per mezzo di reti.
audàce, agg. 1 Coraggioso. ~ intrepido. <> vile. 2 Provocante. ~ pinto. <> sobrio. abbigliamento audace. 3 Che rivela o richiede audacia. ~ arrischiato. 4 D'avanguardia. ~ innovatore. <> classico. realizzò un progetto molto audace
  agg. audacious, daring. 
  lat. audax,-acis, deriv. da audere osare.
audaceménte, avv. In modo audace; valorosamente, azzardatamente, ardimentosamente. ~ coraggiosamente.
audaces fortuna iuvat, loc. avv. Locuzione latina ispirata a un'espressione di Virgilio che significa "la fortuna aiuta gli audaci".
audàcia, sf. 1 Ardimento, ardire. ~ coraggio. <> paura. 2 Incoscienza. ~ spericolatezza. ~ temerarietà. <> prudenza. 3 Sfrontatezza. ~ spudoratezza. <> pudore. 
  sf. 1 audacity, boldness, daring. 2 (spudoratezza) impudence.
Aude Fiume (220 km) della Francia.
Auden, Wystan Hugh (York 1907-Vienna 1973) Poeta inglese. Tra le opere Poesie (1932) e Lettera per il nuovo anno (1941).
audi(o)- Primo elemento di parole composte. 
  dal lat. audire udire.
audiatur et altera pars, loc. avv. Locuzione latina che significa "si ascolti anche l'altra parte". Venne utilizzata da Seneca nella Medea.
audience, sf. invar. 1 Insieme di persone che seguono un programma televisivo o radiofonico in un dato momento. ~ pubblico. 2 Indice d'ascolto.
audìfono, sm. Apparecchio acustico usato per intensificare i suoni nei casi di sordità di conduzione, dovuta a malattie dell'orecchio medio.
àudio, sm. Insieme di congegni che costituiscono un apparato di riproduzione sonora. ~ parlato. 
  sm. audio.
audiocassétta, sf. Nastro magnetico in cassetta per la registrazione di suoni.
audiofrequènza, sf. Frequenza di oscillazione acustica percepibile dall'orecchio umano.
audiogràmma, sm. Diagramma che rappresenta la percezione acustica di un soggetto.
audiolèso, o audioléso, sm. Menomato nell'udito. ~ sordo.
audiolìbro, sm. Il caricatore che contiene un nastro magnetico sul quale è inciso il testo di un libro e il testo inciso.
audiologìa, sf. Branca della medicina che studia l'orecchio e le sue malattie.
audiometrìa, sf. Misurazione della capacità uditiva.
audiomètrico, agg. Relativo all'audiometria.
audiòmetro, sm. Apparecchio che misura la soglia di udibilità dell'orecchio umano.
audion, sm. invar. Denominazione originaria dei tubi elettronici.
audioprotesìsta, sm. Tecnico specializzato nella fabbricazione, nella riparazione e nel collaudo delle protesi acustiche.
audiotèca, sf. 1 Raccolta ordinata di documenti sonori. 2 Luogo in cui si trova una raccolta di documenti sonori.
audiovisìvo, agg. e sm. Che riproduce suoni e immagini. 
  agg. audiovisual.
Audìsio, Guglièlmo Andrèa (Bra 1802-Roma 1882) Sacerdote e scrittore italiano. Tra le opere, Della società politica e religiosa rispetto al secolo decimonono (1876).
Auditel Sigla di Audience televisiva.
auditing, sm. invar. Revisione ufficiale dei conti di società quotate in borsa.
Auditóre Comune in provincia di Pesaro (1.347 ab., CAP 61020, TEL. 0722).
auditòrio, o auditorium, sm. Sala in cui si tengono concerti o conferenze.
audizióne, sf. 1 Ascolto ai fini di prova. ~ provino. 2 Ascolto di un testimone. 
  sf. 1 hearing. 2 (prova) examination. 3 (mus.) audition.
Audubon, John James (Haiti 1785-New York 1851) Pittore statunitense. Tra le opere Gli uccelli d'America (1827-1838, 435 illustrazioni per un'opera scientifica).
Auer von Welsbach, Karl (Vienna 1858-1929) Chimico austriaco inventore delle reticelle auer, usate per l'illuminazione.
Auerbach, Erich (Berlino 1892-Wailingford 1957) Filologo. Tra le opere Mimesis. Il realismo nella letteratura occidentale (1946).
aùf, o aùff o aùffa, inter. Esclamazione che esprime dispetto o noia. ~ uffa.
aufklärung, sf. invar. Termine tedesco che significa "illuminismo".
àuge, sf. invar. Solo nella locuzione in auge, al culmine del successo. 
  sf. popular.
Augellin belverde, L' Fiaba teatrale di C. Gozzi (1762-1763).
Augereau, Pierre-François-Charles (Parigi 1757-La Houssaye 1816) Generale francese dell'esercito rivoluzionario, prese parte alla campagna d'Italia del 1796-1797 e al colpo di stato del 4 settembre 1797; più tardi aderì al regime napoleonico.
augìte, sf. Silicato alluminifero di calcio, magnesio, ferro che appartiene al gruppo dei pirosseni monoclini.
augnàre, v. tr. 1 Afferrare con le unghie. ~ agguantare. 2 Tagliare obliquamente.
augnàte, sm. Termine medico che designa chi è colpito da una malformazione mandibolare.
augnatùra, sf. 1 Taglio obliquo di due pezzi da collegare secondo un certo angolo. ~ unghiatura. 2 Il punto in cui due pezzi si collegano.
auguràbile, agg. Che si può augurare, che è da augurarsi. ~ auspicabile.
auguràle, agg. 1 Degli àuguri. 2 Che esprime augurio.
auguràre, v. v. tr. Esprimere un augurio. ~ auspicare. augurare molta fortuna, ma anche ti auguro un accidente! 
v. intr. pron. Aspettarsi. ~ sperare. si augurava di non ripetere più simili errori
  v. tr. to wish. v. intr. (sperare) to hope. 
  lat. augurare,-ari.
àugure, sm. Indovino. ~ profeta.
augùrio, sm. 1 Desiderio manifestato a qualcuno che si realizzi un evento positivo. ~ felicitazione. <> malaugurio. 2 Presagio. ~ auspicio. gli sembrava che quel segno fosse di cattivo augurio
  sm. 1 wish. 2 (presagio) presage, omen. 
  lat. augurium, deriv. da augur,-uris augure.
auguróso, agg. Che porta buona o cattiva fortuna.
Augùsta (comune) Comune in provincia di Siracusa (34.189 ab., CAP 96011, TEL. 0931). Posta su un'isola nel golfo omonimo e collegata alla terraferma da ponti. Centro industriale (prodotti alimentari, meccanici, del cemento) porto petrolifero e base navale. Fondata da Federico II nel 1232. Vi si trovano resti della colonia greca di Megara Iblea, del VI sec. a. C., dei forti spagnoli del XV sec. e del castello di Federico II, del XIII sec. Gli abitanti sono detti Augustanesi.
Augùsta (Germania) Città della Germania (248.000 ab.), nella Baviera, alla confluenza dei fiumi Lech e Wertach. Ha importanza commerciale e industriale, essendo presenti numerose industrie tessili, meccaniche, elettrotecniche, chimiche, cartarie; è anche nodo ferroviario. Tra gli edifici conservati, l'importante duomo romanico-gotico del IX sec., il Rathaus del XVII sec., oltre a vari edifici di epoca tardogotica e rinascimentale. Fondata dai romani nel 15 a. C., fu in seguito invasa dai barbari. Durante la lotta delle investiture rimase fedele all'imperatore; divenne libera città imperiale nel 1276. Nel XV e XVI sec. fu un primario centro commerciale e finanziario, con le importanti famiglie Fugger e Welser (ospita uno dei più antichi cotonifici d'Europa). Fu un punto di riferimento della Riforma e per questo Carlo V, nel 1547, la riportò all'obbedienza a Roma. Nel 1805 fu annessa alla Baviera. 
Confessione di Augusta 
Professione di fede luterana stilata da Melantone nel 1530 e presentata all'imperatore Carlo V in occasione della dieta da questi voluta per risolvere la questione religiosa tedesca. 
Lega di Augusta 
Coalizione contro la Francia di Luigi XIV, formata il 10 luglio 1686 tra impero d'Austria, Spagna, Olanda, Svezia e alcuni stati minori ai quali si aggiunsero poi anche Inghilterra e Savoia. La lega lottò fino al 1697 quando mise fine alle mire espansionistiche del re di Francia sull'Europa. 
Pace di Augusta 
Accordo concluso nel 1555 tra Carlo V e i principi protestanti per porre fine alle lotte religiose in Germania. Fu stabilito che i principi luterani avessero libertà di religione e che i sudditi dovevavo accettare la fede religiosa dei loro principi.
augustàle, agg. e sm. Sacerdote e ufficiale dell'antica Roma addetto alla persona dell'imperatore.
augustàlie Antiche feste romane istituite che venivano celebrate ogni anno in ricordo del ritorno di Augusto dall'oriente il 12 ottobre del 19 a. C.
augustèo, agg. Dell'imperatore Augusto.
augùsto, agg. Venerabile, maestoso, soprattutto come titolo onorifico di altissimi personaggi. ~ regale. <> indegno.
Augùsto Nome di sovrani. 
Roma Caio Giulio Cesare Ottaviano 
=> "Ottaviano, Caio Giulio Cesare". 
Sassonia e Polonia Augusto I 
(Freiberg 1526-Dresda 1586) Elettore di Sassonia (1553-1586). Succeduto al fratello Maurizio nel 1533, partecipò al negoziato che condusse alla Pace di Augusta (1555), adoperandosi per la pacificazione religiosa in Germania e l'unità luterana. 
Augusto II il Forte 
(Dresda 1670-Varsavia 1733) Principe elettore di Sassonia dal 1694 e re di Polonia dal 1697. Per avere la corona polacca, cui dovette temporaneamente rinunciare dal 1704 al 1709 durante l'invasione di Carlo XII re di Svezia, si convertì al cattolicesimo. 
Augusto III 
(Dresda 1696-1763) Elettore di Sassonia e re di Polonia. Succedette al padre, Augusto II, nel 1733 sostenuto da Prussia, Austria e Russia che lo aiutarono nella lotta contro il pretendente rivale Stanislao Leszczy¿Õ¿ski, sostenuto dai francesi (guerra di secessione polacca 1733-1738).
àula, sf. 1 Locale in cui si tengono le lezioni scolastiche. ~ classe. 2 Sala in cui si tengono le pubbliche riunioni. l'aula di un tribunale
  sf. 1 room. 2 (scuola) classroom. 3 (sala) hall. 
  lat. aula, dal greco aulè.
aulènte, agg. Odoroso. ~ profumato.
Aulènti, Gàe (Palazzolo dello Stella 1927-) Architetto. Tra le opere la trasformazione in museo della Gare d'Orsay a Parigi (1978-1986).
aulèo, sm. Sipario degli antichi teatri romani che durante la rappresentazione veniva nascosto in un'apertura lungo il palcoscenico per poi alzarsi al termine dello spettacolo.
aulète, o aulèta, sm. Suonatore di aulós, antico strumento a fiato.
Aulétta Comune in provincia di Salerno (2.605 ab., CAP 84031, TEL. 0975).
àulico, agg. 1 Di corte. 2 Nobile. ~ illustre. <> modesto.
Aùlla Comune in provincia di Massa Carrara (10.164 ab., CAP 54011, TEL. 0187). Località nella valle del fiume Magra. Vi si trovano la fortezza della Brunella e l'abbazia edificata nel IX sec. Gli abitanti sono detti Aullesi.
Aulnoy, Marie Catherine Le Jumel de Barneville contéssa d' (Barneville 1650 ca.-Parigi 1705) Letterata francese. Moglie del conte d'Aulnoy, effettuò numerosi viaggi per l'Europa, dai quali trasse l'ispirazione. Tra le opere, la Relation du voyage d'Espagne (1691), i Mémoires de la Cour d'Angleterre (1965) e i Contes de fées, l'opera certamente più importante, costituita da otto volumi di racconti fantastici pubblicati tra il 1697 e il 1698.
aulo- Primo elemento di parole composte che denota una struttura a forma di tubo. 
  dal greco aulós antico strumento musicale tubolare.
aulós, sm. Strumento musicali degli antichi greci di origine asiatica, della famiglia degli oboi, composto da due tubi aperti e riuniti in un'imboccatura, probabilmente ad ancia doppia.
Aulularia Commedia di T. M. Plauto (205-184 a. C.). È una delle 21 commedie pervenute fino a noi. L'opera è nota con il titolo latino originale o come La commedia della pentola. Protagonista è infatti una pentola piena d'oro nascosta dal vecchio Euclione, che è ossessionato dal timore di essere derubato. Tra molte inutili ansie dell'avaro, la pentola finisce davvero per essere rubata; sarà utilizzata dal giovane innamorato Liconide, con l'aiuto del proprio schiavo, per ottenere le nozze con l'amata, che è poi la figlia di Euclione. In fondo, tutto torna nell'ordine stabilito e la proprietà del vecchio è, di fatto, salva. Come nella maggior parte dei lavori di Plauto, anche nell'Aulularia si assiste alla gara tra due antagonisti per il possesso di un tesoro; l'azione di conquista del tesoro viene delegata a uno schiavo ingegnoso.
aùm, o om Sillaba sacra dei testi vedici che venne assunta più tardi come manifestazione e simbolo del divino.
aumentàbile, agg. Che si può aumentare.
aumentàre, v. v. tr. Rendere più grande, più intenso o più numeroso; accrescere, ampliare, ingrandire, incrementare, potenziare, intensificare, acutizzare. ~ moltiplicare. <> diminuire, ridurre, attenuare, impoverire. 
v. intr. Crescere, costare più caro. <> calare. le spese aumentano
  v. tr. e intr. to increase. 
  lat. augmentare, deriv. da augmentum aumento.
aumentazióne, sf. Artificio contrappuntistico consistente nel prolungamento della durata dei valori ritmici di un disegno melodico.
auménto, sm. 1 L'aumentare, l'essere aumentato; crescita. ~ accrescimento. <> diminuzione. 2 Ampliamento. ~ espansione. 3 Dei prezzi, rialzo. ~ rincaro. <> calo. 4 Arricchimento. ~ sviluppo. 
  sm. increase. 
  lat. augmentum, deriv. da augere accrescere.
Aung San Suu Kyi, Daw (Rangoon 1945-) Politica birmana. Figlia dell'eroe dell'indipendenza birmana U Aung San, divenne leader del movimento per la democrazia e per i diritti civili. Nel 1991 fu insignita del premio Nobel per la pace. Il regime autoritario, tra il 1989 e il luglio 1995, la arrestò e la costrinse agli arresti domiciliari. Tornata alla vita politica, è stata oggetto di nuove pesanti restrizioni a partire dal 1996.
Aupa Torrente (24 km) del Friuli-Venezia Giulia.
àura, sf. 1 Aria in lieve movimento. ~ brezza, venticello. 2 Atmosfera spirituale.
Aurangabad Città (572.000 ab.) dell'India, nello stato del Maharashtra.
Auràno Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (133 ab., CAP 28050, TEL. 0323).
aurea mediocritas Espressione latina del poeta Orazio che significa "mediocrità dorata". Con essa il poeta designa il proprio ideale di vita che consiste nel giusto mezzo.
Aurelia o il sogno e la vita Racconto di G. de Nerval (1855).
Aurèlia, vìa Antica strada romana che collegava Arles a Roma passando da Genova. Il nome deriva dal censore C. Aurelio Cotta che sembra abbia voluto la sua costruzione nel 241 a. C.
Aureliàno, Lùcio Domìzio (215-275) Imperatore romano dal 270. Si propose di ricostituire l'unità dell'impero, di riordinare l'amministrazione e di cacciare i barbari. Accentrò il potere nelle sue mani, diminuendo quello del senato; istituì i correctores (governatori), equiparando l'Italia alle province, nelle quali ai legati senatoriali sostituì i governatori (praesides). Fu ucciso da un suo segretario nel 275.
àureo, agg. 1 D'oro. ~ dorato. riserve auree di uno Stato. 2 Fortunato. ~ felice. <> sfortunato. 3 Eccellente, prezioso. ~ perfetto. <> volgare. secolo aureo, il secolo di maggior splendore di una civiltà. 
  agg. 1 gold. 2 (fig.) golden. 
  lat. aureus, da aurum oro.
aurèola, sf. 1 Cerchio splendente intorno al capo delle immagini dei santi. 2 Alone di luce. 3 Alone splendente che può essere osservato, in presenza di condizioni atmosferiche favorevoli, attorno alla Luna o al Sole. 
  sf. halo.
Aurès Massiccio montuoso dell'Algeria. monte più elevato il Gebel Chélia (2.326 m).
aures habent et non audiunt, loc. avv. Locuzione latina che significa "hanno orecchie e non sentono" e si riferisce a chi, secondo il salmista, confuso dalla passione, non presta orecchio alla voce della ragione.
auri- Primo elemento di parole composte. Nei termini chimici indica la presenza in un composto di oro trivalente. 
  dal lat. aurum oro.
auricalcìte, sf. Carbonato basico di rame e zinco che si presenta in cristalli aciculati di colore azzurro-verdognolo.
àurico, agg. (pl. m.-ci) Relativo ai composti dell'oro trivalente.
aurìcola, sf. 1 In anatomia, denominazione di ognuna delle due appendici cave che si trovano sopra i due atri cardiaci. ~ orecchietta. 2 In botanica, nome comune della primula di monte.
auricolàre, agg. e sm. agg. 1 Dell'orecchio. Testimone auricolare, colui che ha ascoltato l'accadimento di un evento. 
sm. Dispositivo per l'ascolto individuale dei suoni, che viene appoggiato nell'orecchio. 
  sm. earphone. 
  lat. auricolaris, deriv. da auricola, da auris orecchio.
auricolotemporàle, agg. Relativo a un nervo, branca del mascellare inferiore, che innerva l'orecchio esterno, la pelle delle tempie e la ghiandola parotide.
aurìfero, agg. Che contiene oro.
Aurìga Costellazione visibile nelle notti autunnali e invernali, situata nell'emisfero celeste boreale; è formata da stelle molto luminose, le quali formano un enorme pentagono tra le costellazioni dei Gemelli e del Perseo.
aurìga, sm. Cocchiere presso gli antichi.
Aurignac Centro del dipartimento dell'Alta Garonna in Francia (1.100 ab.) posto sul fianco orientale del Lannemazan. Nei pressi vi è una grotta, contenente resti preistorici, che ha dato il nome a una delle suddivisioni del Paleolitico.
aurignaziàno, agg. Relativo all'industria preistorica del primo stadio del Paleolitico superiore. Risalgono a questo periodo strumenti litici carenati, punte di zagaglia in osso e le prime opere artistiche consistenti in oggetti ornati e pitture rupestri.
Aurìgo Comune in provincia d'Imperia (390 ab., CAP 18021, TEL. 0183).
aurìna, sf. Colorante giallo ottenuto per sintesi caduto in disuso a causa del colore poco intenso e della bassa solubilità in acqua.
Aurìna Valle delle Alpi Aurine nell'Alto Adige, in provincia di Bolzano.
Aurìne, Àlpi Gruppo montuoso delle Alpi Noriche tra l'Italia e l'Austria. Cime più elevate il Gran Pilastro (3.510 m) e il Sasso Nero (3.370 m).
Aurìno Torrente (55 km) del Trentino-Alto Adige.
Auriol, Vincent (Revel, Haute-Garonne 1884-Parigi 1966) Politico francese di idee socialiste. Eletto deputato nel 1914, fu più volte ministro. Durante la seconda guerra mondiale, partecipò alla Resistenza e dal 1943 fu a Londra a fianco di Charles de Gaulle. Presidente dell'Assemblea Costituente nel 1946, fu il primo presidente della quarta repubblica francese (1947-1954).
auro- Prefisso che indica la presenza in un composto chimico di oro monovalente.
Aurobindo, Ghosh (Calcutta 1872-Pondicherry 1950) Filosofo indiano. Tra le opere La vita divina.
Aurònzo di Cadóre Comune in provincia di Belluno (3.801 ab., CAP 32041, TEL. 0435).
auròra, sf. 1 Il chiarore che dopo l'alba precede il sorgere del sole. ~ alba. <> tramonto. 2 Inizio. ~ albori. <> declino. 
  sf. dawn. 
  lat. aurora. 
Luce visibile nell'atmosfera, poco prima che sorga il sole; ha una luminosità che aumenta in direzione del punto in cui sorge, per effetto della rifrazione della luce solare provocata dal pulviscolo atmosferico e dalle molecole di gas. 
Aurora polare 
Fenomeno che consiste nella produzione di luce da parte dell'alta atmosfera, osservabile di notte a latitudini di 65°, 70°, ossia nelle zone prossime al circolo polare artico (aurora boreale) o antartico (aurora australe). Consiste in chiazze molto grandi, archi, che possono cambiare nel tempo forma e colore e che possono raggiungere altezze di oltre 1000 km. Vengono generate da protoni ed elettroni, a loro volta prodotti dal Sole nel corso di lunghi periodi di intensa attività, che entrano nella ionosfera, causando l'emissione di luce verde o rossa da parte dei gas in essa contenuti.
Auròra Nella mitologia romana, divinità identificata con la greca Eos.
Aurora nascente Opera mistica di J. Böhme (1612).
auroràle, agg. 1 Dell'aurora. 2 Iniziale.
auròso, agg. Di uno dei sali dell'oro monovalente.
Aurùnci Gruppo montuoso dell'Antiappennino laziale. Cima più elevata il monte Petrella (1.535 m).
Auschwitz Nome tedesco della città polacca Oshwieçim (37.000 ab.), situata a circa 50 km a ovest di Cracovia. È tristemente famosa perché i nazisti, nel maggio del 1940, vi costruirono ben quattro campi di concentramento destinati alla soppressione di ebrei polacchi e ai lavori forzati presso industrie insediate dai tedeschi. I sopravvissuti vennero liberati dai russi nel 1945.
auscultàre, v. tr. Ascoltare i rumori provenienti dai vari organi interni del corpo con l'orecchio o con appositi strumenti.
auscultazióne, sf. L'auscultare.
ausgleich, sm. invar. Termine tedesco che indica la riforma costituzionale per mezzo della quale l'imperatore Francesco Giuseppe concesse all'Ungheria lo stato di parità con l'Austria (8 febbraio 1867). 
  termine tedesco che significa "compromesso".
ausiliàre, agg. e sm. agg. 1 Che dà aiuto. ~ accessorio. 2 Verbo ausiliare, verbo che serve a formare i tempi composti e il passivo degli altri verbi. 
sm. 1 Chi collabora. ~ collaboratore. 2 Verbo ausiliare. 
  agg. auxiliary. 
  lat. auxiliaris, deriv. da auxilium aiuto.
ausiliària, sf. Donna arruolata in un esercito, per lo più con mansioni assistenziali o amministrative.
ausiliàrio, agg. e sm. agg. Ausiliare, che aiuta. 
sm. Ufficiale non più in servizio che può venir richiamato in caso di bisogno.
ausiliatóre, sm. Chi aiuta, chi presta soccorso.
Ausiliatrìce, sf. Uno degli appellativi della Madonna.
ausìlio, sm. Aiuto. ~ soccorso.
Ausòni Gruppo montuoso dell'Antiappennino tirrenico del Lazio. Cima più elevata il monte Calvilli (1.102 m).
Ausònia Comune in provincia di Frosinone (2.501 ab., CAP 03040, TEL. 0776).
ausònio, agg. 1 Dell'Ausonia, antico nome della Campania, successivamente esteso dai poeti latini a indicare tutta l'Italia. 2 Italico.
auspicàbile, agg. Augurabile. ~ desiderabile. <> deprecabile.
auspicàre, v. tr. Augurare. ~ sperare. <> temere.
auspicàto, agg. Bene augurato.
àuspice, sm. 1 Presso i romani, sacerdote che traeva gli auspici. ~ augure. 2 Chi promuove, sostiene, favorisce qualche iniziativa.
auspìcio, sm. 1 Presagio. 2 Patrocinio. ~ egida. 3 Augurio. 
  sm. 1 (presagio) omen. 2 (patrocinio) patronage. 
  lat. auspicium.
Austen, Jane (Steventon, Hampshire 1775-Winchester 1817) Scrittrice inglese. Figlia di un prete di campagna, la trascorse venticinque anni nel paese natale. Da ragazza scrisse parodie divertenti e spiritose, oltre a racconti sentimentali, come Amore e amicizia (1790). Inoltre compose le redazioni iniziali dei suoi tre romanzi: Elinor e Marianne (1795) divenne Senno e sensibilità (1811), Prime impressioni (1797) divenne Orgoglio e pregiudizio (1813), mentre Susan, una novella in due volumi divenne L'abbazia di Northanger (1799, pubblicato postumo nel 1818). Quando nel 1801 il padre si ritirò dall'attività, la famiglia si trasferì a Bath e poi, per breve tempo, a Southampton. Infine, si stabilì a Chauton, un piccolo paese nel quale la Austen passò il resto della sua vita. Rivelatisi inutili i tentativi di interessare gli editori al suo primo romanzo, la Austen pubblicò Senso e sensibilità a sue spese nel 1811. A Chauton pubblicò due dei suoi primi romanzi e scrisse gli ultimi tre, Mansfield Park (1814), (1816) e Persuasion (postumo, 1818). Un ultimo romanzo, Sanditon, è rimasto incompleto per la morte dell'autrice, avvenuta a Winchester (è sepolta nella cattedrale). La Austen non si sposò mai e condusse una vita assai ritirata, ma al suo occhio osservatore non sfuggì nulla dell'esperienza familiare, della vita di paese e della piccola nobiltà inglese. Le opere della Austen costituiscono satire della vita sociale e domestica di una sfera limitata della società inglese. I suoi intrecci non sono altro che variazioni sul tema delle narratrici della fine del secolo, definitivamente fissato da Fanny Burney (1752-1840) nel suo romanzo Evelina, o la storia dell'ingresso nel mondo di una giovane signora (1778): una giovane fa il suo ingresso in società e alla fine si sposa. Ciascuna delle eroine della Austen segue questa strada, conquistando un marito entro la fine del romanzo. Perfettamente consapevole dei limiti dei suoi lavori, la Austen si paragonava a un pittore di miniature. Tuttavia nel quadro di trame prevedibili, l'autrice esplora accuratamente i compromessi che l'individuo è costretto ad accettare per inserirsi nella famiglia e nella società. L'abbazia di Northanger è una satira del romanzo gotico e sentimentale, mentre Senso e sensibilità mette in ridicolo il culto della sensibilità. Orgoglio e pregiudizio, che rappresenta il primo frutto del suo impegno letterario, viene considerata la sua opera di maggiore successo. Le opere più tarde, Mansfield Park e Persuasion, sono caratterizzate da temi tradizionalmente indicati come vittoriani, in quanto descrivono la solitudine e la repressione di giovani donne costrette dal codice sociale a un comportamento silenzioso e remissivo. Jane Austen ha avuto una notevole influenza nello sviluppo del romanzo inglese. I suoi sei romanzi possiedono un'unità tematica e un livello di coerenza che li rendono uno dei massimi risultati della letteratura inglese.
austeraménte, avv. In modo austero. ~ gravemente, solennemente.
austerità, sf. 1 L'essere austero. ~ gravità, solennità. 2 Politica economica di restrizione dei consumi. 
  lat. austeritas, deriv. da austerus austero.
austerity, sf. invar. Austerità, restrizione dei consumi. ~ parsimonia. <> consumismo.
Austerlitz Centro della Repubblica ceca, in Moravia che fu sede della celebre battaglia.
austèro, agg. 1 Rigoroso nell'osservanza del dovere. ~ severo, rigido. <> indulgente. 2 Morigerato. ~ spartano. <> smodato. 
  agg. austere. 
  lat. austerus, dal greco austeròs duro.
Austin Città (466.000 ab.) degli USA, capitale dello stato del Texas. Centro commerciale, agricolo, dell'allevamento e industriale (calzaturifici, fabbriche di componenti elettronici e computer, prodotti alimentari e tessili) sul fiume Colorado (le cui acque vengono sfruttate per l'irrigazione e la produzione di energia idroelettrica). Fu fondata nel 1838 e venne chiamata Waterloo. Nel 1839 fu designata quale capitale dello Stato e, in onore di S. F. Austin, assunse l'attuale denominazione. Vi si trovano un aeroporto, il Campidoglio del Texas, un museo con annessa una biblioteca e l'università del Texas.
Austin, Herbert (Little Missenden, Buckinghamshire 1866-Bromsgrave, Worcestershire 1941) Barone di Longbridge. Industriale automobilistico inglese. Nel 1899 costruì una vettura a quattro ruote con motore da 3,5 CV. Nel 1905 fondò la Austin Motor Company.
Austin, Stephen Fuller (Austinville 1793-Columbia 1836) Pioniere statunitense. Nel 1821 iniziò la colonizzazione dei territori messicani del Texas, nel 1836 ne fece uno stato autonomo, la cui capitale ne prese il nome.
Aùstis Comune in provincia di Nuoro (1.054 ab., CAP 08030, TEL. 0784).
austràle, agg. Dell'emisfero meridionale della Terra. ~ antartico, meridionale. <> boreale. 
  agg. southern.
Austràle, ocèano Denominazione attribuita degli oceanografi alle zone meridionali degli oceani Atlantico, Indiano e Pacifico.

 

Note:  

Definizioni, informazioni, … sono in gran parte recuperate (a partire dal 1999) da varie fonti accessibili via Internet o da altre fonti "informatiche" freeware; per molti lemmi sono state riviste e, in modo più o meno consistente, riscritte; la revisione è tuttora in corso: solo una parte delle definizioni è stata rivista (vi sono ancora errori e imprecisioni, come del resto si trovano nei dizionari cartacei, anche "famosi"). Le, eventuali, date di morte dei personaggi citati dovrebbero essere aggiornate al luglio 2009; il numero degli abitanti delle località riportate quando è stato aggiornato riporta a fianco anche la data dell'aggiornamento.

Le informazioni (storiche, geografiche, …) sono aggiornate al 1999, ma molte sono state ulteriormente aggiornate

 

     indica l'etimologia
    ~ indica un (circa, e in qualche contesto) "sinonimo"
    <> indica (in genere) un "contrario"

 

Fonte: http://dictionario.wikispaces.com/file/view/dictionario_a.doc/34501403/dictionario_a.doc

sito web: http://macosa.dima.unige.it/diz/diz.htm

Autore del testo: http://macosa.dima.unige.it

 

 

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