Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale C parte 14

 

 

 

Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale C parte 14

 

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Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale C parte 14

 

Comecon Organizzazione, costituita nel 1946 da URSS, Bulgaria, Cecoslovacchia, Romania, Ungheria e Albania, per favorire la collaborazione economica tra gli stati membri e lo sviluppo per gli stati a economia pianificata. A questi stati originari, si aggiunsero altri paesi, quali il Viet Nam, Cuba, la Mongolia, la ex RDT. Venne sciolta, in seguito alla crisi politica di molti stati socialisti, nel 1991. La sede ufficiale era a Mosca.

comedie-ballet, sf. invar. Genere teatrale francese creato da Molière, caratterizzato da intermezzi musicali e parti danzate.

comedóne, sm. Cisti cornea contenente stafilococchi e acnobacilli che si forma nello sbocco di una ghiandola sebacea e appare sulla pelle specialmente sul viso come un punto nero.

Comegliàns Comune in provincia di Udine (738 ab., CAP 33023, TEL. 0433).

Comèlico Superióre Comune in provincia di Belluno (2.854 ab., CAP 32040, TEL. 0435).

Comencìni, Luìgi (Salò 1916-) Regista italiano. Esordì nel 1949 con Proibito rubare. Nel 1953 girò in Svizzera Heidi e si affermò definitivamente con Pane, amore e fantasia. Altre opere Pane, amore e gelosia (1954), La ragazza di Bube (1963), Incompreso (1966), Le avventure di Pinocchio (1972), Cercasi Gesù (1981) e Marcellino pane e vino (1991).

Comènio (Nivnice, Moravia 1592-Amsterdam 1670) Jan Amos Komensky detto Comenio. Pedagogista ceco in lingua latina. Allo scoppio della guerra dei trent'anni, venne esiliato e condusse una vita errante per l'Europa (Polonia, Svezia, Ungheria e Amsterdam). Tra le opere Scuola materna (1628-1632), Didactica magna (1627), Janua linguarum reserata (1631), Methodus linguarum novissima (1643-1648) e Orbis sensualium pictus (1654). Gli interessi di Comenio sono concentrati sull'educazione, dalla pedagogia dell'infanzia allo studio delle lingue e alla riforma generale dell'educazione. Comenio mosse da due principi fondamentali: la perfettibilità dell'uomo e il valore di una retta educazione. Con una visione lungimirante, egli ipotizzò una formazione articolata in quattro cicli da sei a venticinque anni, con lo scopo di realizzare il più alto grado di umanità.

Comèrio Comune in provincia di Varese (2.353 ab., CAP 21025, TEL. 0332).

cométa, sf. 1 Corpo celeste ruotante attorno al Sole. 2 Aquilone.
 sf. comet.
 lat. cometes, dal greco kometès, deriv. da kòme chioma.
La cometa differisce dai pianeti per la dimensione, per le caratteristiche fisiche e per l'orbita che descrive; queste ultime possono essere ellittiche, paraboliche o iperboliche. È formata da un nucleo, di circa 10 km di diametro, di ammoniaca, ossido di carbonio, anidride carbonica allo stadio solido, mischiati a polveri che, a causa delle radiazioni solari, sublimano conferendo alla cometa la caratteristica coda. Prima che si formi la coda, la sublimazione degli elementi cometari forma la chioma luminosa e globulare. La coda si sviluppa in prossimità del Sole a causa della pressione del vento solare sulle particelle e i gas dispersi dalla cometa: la coda è diretta sempre in senso opposto al Sole. La cometa si muove intorno al Sole, disegnando orbite ellittiche tali da avere perielio vicino al Sole (meno di 1 ua) e afelio lontano; il periodo di rivoluzione può variare da qualche anno a milioni di anni. Si parla di comete a lungo periodo proprio perché il tempo di rivoluzione è superiore a 200 anni; esse possono trasformarsi in comete a breve periodo per la cattura da parte di un pianeta, che trasforma con le proprie perturbazioni gravitazionali un'orbita ellittica allungata in una a bassa eccentricità. Le comete si originano da una regione sferica, lontana tra 50.000 e 100.000 ua (nube di Oort), contenente 1012 comete, alcune delle quali verrebbero spinte nell'orbita solare per la forza impressa dalle stelle vicine. La cometa più nota è quella di Halley (periodo settantasei anni; prossimo passaggio al perielio 2062).

cometàrio, agg. Che si riferisce alle comete.

Comezzàno-Cizzàgo Comune in provincia di Brescia (2.266 ab., CAP 25030, TEL. 030).

comfort, sm. invar. L'insieme delle comodità offerte agli occupanti di un'abitazione o di un mezzo di trasporto. ~ agio, comodità. <> disagio, scomodità.

Comfort, Alexander (Londra 1920-) Scrittore inglese. Oltre alla propria professione di insegnante di fisiologia e ricercatore scientifico presso il London Hospital, si è attivamente dedicato alla produzione letteraria. I suoi interessi spaziano dall'analisi delle problematiche sociali contemporanee (Arte e responsabilità sociale, 1946, e Lo schema del futuro, 1949), alla poesia (Una ghirlanda per i vivi, 1942, e Insieme, 1974), alla narrativa (Il fiume d'argento, 1936, L'albero delle mandorle: una leggenda, 1942, La centrale elettrica, 1945, Niente da questo lato, 1952, e Vieni fuori a giocare, 1961).

Comi Repubblica autonoma (1.228.000 ab.) della Russia, capoluogo Syktyvkar.

comiàagi, o comitàci Nome dato, all'inizio del XX sec., ai membri dei comitati di agitazione macedoni in lotta a favore della causa nazionale contro il dominio turco.

comic, sm. invar. Fumetto.

còmica, sf. Breve film di carattere comico o farsesco tipico del cinema muto.

comicaménte, avv. In modo comico. ~ umoristicamente, ridicolmente.

Comiche 2, Le Film commedia, italiano (1991). Regia di Neri Parenti. Interpreti: Paolo Villaggio, Renato Pozzetto.

Comiche, Le Film commedia, italiano (1990). Regia di Neri Parenti. Interpreti: Paolo Villaggio, Renato Pozzetto, Fabio Traversa.

Còmici, Emìlio (Trieste 1901-Selva di Val Gardena 1940) Alpinista. Scalò la Sorella di Mezzo del Sorapiss (1929) e la parete N della Cima Grande di Lavaredo (1933).

comicità, sf. Qualità di comico. ~ umorismo, spirito.

còmico, agg. e sm. agg. 1 Che è proprio della commedia. ~ buffo, burlesco. dirigeva una compagnia comica, di attori di commedia. 2 Che fa ridere. ~ divertente, umoristico, ridicolo. <> serio, impegnato. interpreta un personaggio comico.
sm. 1 Attore che interpreta parti comiche. ~ maschera, mimo. Totò è stato un grande comico del nostro cinema. 2 Scrittore di commedie. ~ umorista. 3 Comicità. 4 Aspetto esilarante. il comico della situazione stava nella sua espressione buffa e meravigliata.
 agg. funny, comical. sm. (attore) comic actor, comedian.
 lat. comicus, dal greco komikòs.

comics, sm. invar. ved. "fumetto"

Comignàgo Comune in provincia di Novara (765 ab., CAP 28060, TEL. 0322).

comìgnolo, sm. 1 Parte della canna fumaria che esce dallo spiovente del tetto. ~ fumaiolo, ciminiera, camino. 2 Linea più alta del tetto, spiovente da due o più parti.
 sm. chimneypot, chimney top, chimney-stack.
 lat. culmineum, deriv. da culmen,-inis sommità.

Comilla Città (126.000 ab.) del Bangladesh, nella divisione di Dhaka.

cominciaménto, sm. Atto, effetto del cominciare, inizio.

cominciàre, v. v. tr. Dare principio, inizio. ~ avviare. <> concludere.
v. intr. Avere inizio. ~ iniziare. <> finire.
 v. tr. e intr. to start, to begin.
 lat. cominitiare, comp. da cum + initiare.

comìno, sm. Altra denominazione del cumino.

Còmiso Comune di Ragusa (28.000 ab., CAP 97013, TEL. 0932) alle pendici dei monti Iblei. Sviluppata è l'agricoltura (viti, olivi, mandorli) e l'industria alimentare, cartaria e del legno. Sono presenti alcuni resti di terme romane, la chiesa di San Francesco e il castello.

Comìsso, Giovànni (Treviso 1895-1969) Scrittore. Tra le opere Gente di mare (1928) e Giorni di guerra (1930).

COMIT Sigla di Banca Commerciale Italiana.

comitàle, agg. Di, da conte.

comitàto, sm. Cerchia ristretta di persone, investite da altre della responsabilità di tutelare alcuni interessi e svolgere alcune funzioni, prestare soccorso, fare beneficenza o promuovere opere pubbliche (feste, mostre). ~ collegio, commissione.
 sm. board, committee.
Comitato civile
Organizzazione politica e propagandistica cattolica. Raggiunse il livello politico più elevato sotto la guida di L. Gedda e l'azione di propaganda di padre Lombardi, durante la campagna elettorale per le elezioni politiche del 1948, che videro il successo della Democrazia Cristiana.
Comitato di liberazione nazionale
Organizzazione politica italiana fondata dalle forze antifasciste per combattere i fascisti a fianco dei partigiani e liberare l'Italia dall'occupazione nazista. Il primo CLN fu costituito a Milano nel 1943 da esponenti del partito comunista, socialista, democristiano e liberale. Venne guidato da Parri e fu investito dal comitato centrale dei poteri di governo straordinario dell'alta Italia (CLNAI).
Comitato di salute pubblica
Durante la rivoluzione francese, organo creato dalla Convenzione (1793) su proposta dei montagnardi, per svolgere funzioni militari e di controllo sull'operato del consiglio esecutivo. Composto da dodici membri, divenne alla fine organo dittatoriale dell'assemblea. Organizzò la rivolta generale, la leva di massa e assunse il controllo dell'economia grazie alla requisizione e al dominio esercitato sul territorio. Fu guidato fin dal luglio del 1793 da C. J. Danton e in seguito da M. de Robespierre, G. Conthon e L. A. L. Saint Just. Dopo la promulgazione della legge del Grande Terrore (1794), si verificarono alcune scissioni interne che, guidate da Carnot, avallarono la reazione del nono termidoro 1794. L'anno seguente venne sciolto.
Comitato di sicurezza generale
Organo creato dalla Convenzione (1792) durante la rivoluzione francese, composto da dodici membri; esso doveva svolgere compiti politici e di organizzazione della giustizia. Importante fu il suo ruolo nella caduta di Robespierre.
Comitato interministeriale
Organo formato da vari ministri per coordinare e svolgere funzioni governative relative alle responsabilità dei vari dicasteri. Tra i più importanti il CIP (Comitato Interministeriale Prezzi), creato nel 1944 per fissare i prezzi massimi di beni e servizi e stabilire i prezzi amministrativi; il CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) istituito nel 1967 per coordinare le scelte di politica economica tra i ministri e le autorità competenti italiane e i rapporti economici tra l'Italia e gli altri paesi della CEE; il CIPI (Comitato Interministeriale per il coordinamento della Politica Industriale), istituito nel 1977 all'interno del CIPE al fine di consentire una gestione generale della politica economica nazionale e agevolare l'ammodernamento del sistema industriale italiano.

Comitìni Comune in provincia di Agrigento (1.046 ab., CAP 92020, TEL. 0922).

comitìva, sf. 1 Gruppo di persone che si riuniscono per una gita o per una festa. ~ combriccola, compagnia. 2 Seguito di un personaggio.
 sf. group, party.
 deriv. dal lat. tardo comitivus.

comiziàle, agg. Di, da comizio.

Comiziàno Comune in provincia di Napoli (2.009 ab., CAP 80030, TEL. 081).

comiziànte, sm. e sf. Chi partecipa a un comizio.

comìzio, sm. 1 Nell'antica Roma, assemblea popolare convocata dai supremi magistrati. 2 Riunione pubblica, specialmente all'aperto, in cui uno o più oratori espongono i programmi di un partito, di un sindacato, e simili. ~ convegno, raduno.
 sm. assembly, meeting.
 lat. comitium assemblea.

Comm Sigla di Commendatore.

còmma, sm. (pl.-i) 1 Capoverso di un articolo di legge, di un contratto o altro redatto in articoli. 2 Misura acustica corrispondente a un piccolo intervallo tra una nota e l'altra. 3 Parte di un periodo compreso tra due virgole.
In musica è l'intervallo molto piccolo in eccesso nella frequenza di due suoni quasi uguali, ottenibile nella sovrapposizione di dodici quinte naturali; serve per ricondurre il sistema pitagorico a quello tonale.

Comma 22 Romanzo di J. Heller (1961).
Comma 22
Film commedia, americano (1970) . Regia di Mike Nichols. Interpreti: Alan Arkin, Martin Balsam, Orson Welles. Titolo originale: Catch 22

commàndo, sm. invar. Reparto di pochi soldati incaricato di missioni speciali e di sorpresa.
 sm. invar. commando.

Commando Film d'avventura, americano (1985). Regia di Mark L. Lester. Interpreti: Arnold Schwarzenegger, Rae Dawn Chong, James Olson. Titolo originale: Commando

commèdia, sf. 1 Componimento teatrale a lieto fine. 2 Finzione. ~ ipocrisia. 3 Scena comica. <> tragedia. 4 Nel medioevo, componimento letterario di stile tra il tragico e l'elegiaco.
 sf. 1 comedy. 2 (teatrale) play.
Rappresentazione teatrale, caratterizzata dal lieto fine, personaggi comuni e socialmente modesti o, se di alto rango, derisi e analizzati nella loro quotidianità. Per tali elementi, la commedia si differenzia dalla tragedia. La sua origine va ricercata nell'antica Grecia, alle feste celebrate in onore di Dioniso (486 a. C.). Le sue caratteristiche fondamentali, rappresentate da Aristofane, sono la satira di personaggi e di avvenimenti sociali, politici, letterari e filosofici. Molto importante è il coro, formato da voce guida solista e gruppo di voci (canti fallici). La prima forma di commedia è la farsa, scambio di battute improvvisate, che si sviluppò in Grecia e dalla quale, alla fine del 500 a. C., derivò la commedia attica antica, ritenuta di second'ordine. La sua struttura le venne data prendendo modelli dalla tragedia e dal dramma satiresco. In essa coesistono motivi narrativi e agoni dialogici farseschi; il coro si rivolge direttamente al pubblico. L'esempio più importante è costituito dalle undici commedie di Aristofane, i cui elementi più importanti sono l'improvvisazione, l'invenzione di un personaggio opposto alla comunità, comicità totale, trame fantastiche. A partire dalle commedie di Menandro, si scopre una nuova comicità, che sarà la base per il teatro d'élite latino ed europeo. La satira diventa parodia, i personaggi sono fissi così come la trama, si pone attenzione all'assetto psicologico, sparisce il coro e la vicenda si struttura in atti. Le rappresentazioni non avvengono più nell'agorà ma in casa. Si tratta di un'evoluzione radicale, accompagnata agli stravolgimenti storici verificatisi con la crisi della polis greca e la fine della sua libertà politica (IV sec. a. C.). Il teatro diventa luogo di divertimento e di riflessione dell'individuo su se stesso.
La commedia latina è di derivazione greca, anche se a Roma era già presente con qualche spettacolo comico (l'atellana); si divideva in palliata (argomenti greci) e togata (situazioni italiche). Gli esponenti principali dell'uno e dell'altro tipo di commedia furono Afranio, Plauto e Terenzio. Mentre Plauto concepiva il teatro ancora come genere popolare, Terenzio lo considerava attività di riflessione e di diffusione di messaggi di comprensione per gli uomini. Con il passare degli anni l'elemento comico si ridusse sempre di più a elemento popolaresco e improvvisazione, fino a essere osteggiato dalla chiesa. Sopravvisse solo nelle piazze e nelle strade, ove si possono rintracciare le origini della commedia dell'arte.
Come forma teatrale, sorta in Italia nella seconda metà del Cinquecento, diffusasi poi in tutta Europa fino al Settecento, fu caratterizzata da attori professionisti che improvvisavano su un canovaccio concordato (scenario). Per la mancanza del testo scritto, l'attenzione del pubblico era catturata dalla tecnica di recitazione e dalla capacità degli attori; l'azione comica divenne fondamentale, mentre i personaggi venivano caratterizzati da maschere (il servo Arlecchino; il dottor Balanzone e il vecchio Pantalone). Ciascuna commedia assunse caratteristiche nazionali, con esiti diversi, arricchendosi di elementi avventurosi e fiabeschi (Shakespeare) e realistico sociali (Molière). In Italia massimo esponente fu Goldoni. Nel Settecento nacque il teatro comico realistico (commedia di costume), che determinò lentamente la scomparsa della differenza tra teatro comico e tragico. Le pièces dei romantici e dei veristi non hanno più nulla di comico; il teatro diventa, con il verismo, rappresentazione della vita quotidiana, spesso spietata (L. Pirandello, S. Beckett, G. B. Shaw, A. P. Cechov).

Commedia degli errori, La Commedia di W. Shakespeare (1592-1593).

Commedia delle Ninfe ved. "Ninfale d'Ameto"

Commedia umana, La Ciclo di romanzi di H. de Balzac (1830-1847). La Commedia umana è il titolo collettivo dato nel 1841 all'insieme dei romanzi che l'autore si proponeva di scrivere per descrivere compiutamente la società del suo tempo. Una trovata geniale di Balzac fu quella di collegare unitariamente le varie opere facendo ricomparire gli stessi personaggi e ambienti in libri successivi. I volumi scritti da Balzac sono più di 90 suddivisi in Studi di costume (Scene della vita privata, di provincia, parigina, politica, militare e di campagna), Studi filosofici e Studi analitici. Lo scopo dell'autore, illustrato nella prefazione dell'opera, era quello di presentare l'umanità come una specie sociale influenzata dall'ambiente e riaffermare la necessità di ordine spirituale e politico. Balzac morì a soli 51 anni, esaurito da un'attività prodigiosa, senza aver potuto completare il suo progetto grandioso. Il romanziere aveva vissuto tanto intensamente nell'universo creato dalla sua immaginazione che si dice che sul letto di morte abbia chiamato Horace Blanchon, l'illustre medico della Commedia umana. Due dei più noti romanzi della serie sono Eugénie Grandet (1833) e Papà Goriot (1834-35). Le opere di Balzac sono ritenute modelli di realismo, anche se contengono elementi romantici e melodrammatici.

commediànte, sm. e sf. 1 Attore di commedie e drammi. ~ teatrante. 2 Persona simulatrice. ~ ipocrita.
 sm. third-rate actor. sf. 1 third-rate actress. 2 (persona che simula) sham.

Commediette di Ponza Opera di poesia di I. L. de Mendoza marchese di Santillana (1444).

commediògrafo, sm. Autore di commedie.

Commelinàcee Famiglia di piante appartenenti all'ordine delle Enantioblaste, si trova nei paesi caldi.

commemoràbile, agg. Degno di commemorazione.

commemoràre, v. tr. Ricordare solennemente una persona o un avvenimento. ~ rievocare.
 v. tr. to commemorate.
 lat. commemorare.

commemoratìvo, agg. Fatto per commemorare.

commemorazióne, sf. 1 Atto, effetto del commemorare. 2 Ricordo di una festa legata a Santi, che si introduce nella Messa.
 lat. commemoratio,-onis.

commènda, sf. 1 Donazione dell'uso di un beneficio ecclesiastico vacante a sacerdote o laico, che non ne divengono titolari e lo conservano a vita. 2 Titolo di commendatore.

commendàbile, agg. Degno di essere commendato.

commendàre, v. tr. 1 Lodare. ~ approvare. 2 Raccomandare.

commendatàrio, agg. e sm. Che, chi è titolare di una commenda ecclesiastica.

commendatìzio, agg. Che raccomanda.

commendatóre, sm. 1 Grado di alcuni ordini cavallereschi. 2 Chi commenda, chi loda.

commendévole, agg. Degno di lode.

commensàle, sm. e sf. Chi mangia alla stessa tavola. ~ convitato, convittore.
 lat. mediev commensalis, comp. da cum con + deriv. da mensa tavola.

commensalìsmo, sf. Associazione tra animali in cui uno ricava benefici mentre l'altro non viene né danneggiato né avvantaggiato.

commensuràbile, agg. Detto di due grandezze omogenee, tali che esista un sottomultiplo dell'una che sia sottomultiplo anche dell'altra. ~ confrontabile. <> incommensurabile.

commensurabitità, agg. Qualità dell'essere commensurabile. <> incommensurabilità.

commensuràre, v. tr. Commisurare.

commentàre, v. tr. 1 Esprimere giudizi su qualcosa. ~ criticare. 2 Spiegare, illustrare per mezzo di un commento. ~ delucidare, chiarire.
 v. tr. 1 to comment on. 2 (testo) to annotate.
 lat. commentari, comp. da com-+ deriv. da mens,-entis mente.

Commentari Opera di filosofia e teologia di G. Duns Scoto (XIII-XIV sec.).

commentàrio, sm. 1 Commento erudito a opera letteraria. 2 Memoria storica o letteraria di persona che ebbe parte negli avvenimenti narrati o scritti.

commentatóre, sm. (f.-trìce) 1 Chi commenta alla radio o sui giornali avvenimenti di attualità. ~ speaker, opinionista. 2 Chi annota un testo. ~ critico.
 sm. commentator.

comménto, sm. 1 Esposizione riassuntiva, correlata da giudizi critici, di un avvenimento. ~ considerazione. stava esponendo con chiarezza un commento critico al testo. 2 Insieme delle note esegetiche che spesso corredano un testo. ~ spiegazione. 3 Nota di lunghezza variabile nella quale un giornale esprime la propria opinione su certi fatti. ~ opinione. 4 Parere individuale. i commenti negativi sul fatto si sprecavano.
 sm. 1 comment, commentary. 2 (opinione) remark, comment.
 lat. commentum.

commerciàbile, agg. Idoneo a essere messo in commercio.

commerciabilità, sf. L'essere commerciabile, l'essere utilizzabile in campo commerciale.

commerciàle, agg. 1 Del commercio. la ditta disponeva di un ufficio commerciale che si sarebbe occupato della faccenda. 2 Di qualità comune. 3 Di opera che non presenta velleità artistiche, ma solo interessi di botteghino. è un autore che produce ormai solo musica commerciale.
 agg. trade, trading, commercial, business.

commercialìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) 1 Laureato in scienze economiche ed esercita la libera professione. ~ fiscalista. 2 Avvocato specialista in diritto commerciale.
 sm. business consultant.

commercializzàre, v. tr. Rendere più facilmente vendibile una merce anche rischiando di diminuirne il valore.
 v. tr. to market.

commercializzazióne, sf. Il commercializzare, l'essere commercializzato.

commercialménte, avv. Da un punto di vista commerciale.

commerciànte, sm. e sf. Chi, professionalmente, esercita il commercio. ~ negoziante. <> cliente.
 sm. trader, dealer.

commerciàre, v. v. tr. Mettere in commercio. ~ vendere.
v. intr. Esercitare il commercio. ~ barattare, smerciare.
 v. intr. to deal, to trade.
 lat. tardo commerciari, deriv. da commercium.

commèrcio, sm. 1 Attività economica fondata sullo scambio di merce con altra merce di valore equivalente o con denaro. ~ compravendita, traffico. 2 Relazione. ~ rapporto.
 sm. trade, commerce.
 lat. commercium mercanzia.
Grazie al commercio si ha lo scambio delle merci dalla produzione al dettaglio attraverso i canali di distribuzione. Si chiama commercio interno se si svolge tra soggetti operanti all'interno di uno stato, o commercio estero se si svolge fra più stati. Il commercio interno si divide in commercio al dettaglio e all'ingrosso.
Commercio al dettaglio
Vendita al consumatore finale di prodotti di largo consumo da parte di grossisti e rivenditori.
Commercio all'ingrosso
Acquisto di merci da produttori o agricoltori e rivendute ad altre aziende o commercianti. Il commercio estero si divide in commercio d'importazione e d'esportazione. Le importazioni nascono dalla domanda di merci estere da parte di operatori nazionali. Le esportazioni nascono dalla domanda di merci nazionali da parte di operatori stranieri.
Ministero del commercio con l'estero.
Ministero costituito nel 1847 che si occupa del controllo delle attività internazionali del commercio italiano e promuove gli scambi con l'estero.

commèssa, sf. 1 Chi è addetta alla vendita in un negozio. 2 Ordinazione di un insieme di beni da produrre o procurare e il valore di tali beni.
 sf. 1 shop assistant. 2 (ordinazione) order.

Commessàggio Comune in provincia di Mantova (1.160 ab., CAP 46010, TEL. 0376).

commésso, agg. e sm. agg. Fatto. ~ compiuto.
sm. 1 Addetto a una bottega, a un negozio. ~ dipendente. <> padrone, proprietario. 2 Impiegato subalterno di amministrazione pubblica o privata, specialmente avente commissioni di fiducia. ~ garzone.
 sm. 1 shop assistant. 2 (viaggiatore) travelling salesman, commercial traveller.
 lat. commissus, p.p. di committere commettere.

commessùra, sf. 1 Atto, effetto del mettere insieme più parti. 2 Nel sistema nervoso il termine indica un fascio di fibre che uniscono due centri nervosi attraversando la linea mediana.

commestìbile, agg. e sm. agg. Che si può mangiare. ~ alimentare, mangiabile. <> incommestibile.
sm. Al plurale, generi alimentari. ~ cibi, derrate.
 agg. eatable, edible. sm. pl. foodstuffs.
 lat. tardo commestibilis, deriv. da comedere mangiare.

comméttere, v. v. tr. 1 Mettere insieme due o più cose in modo che combacino. ~ congiungere. 2 Fare, compiere azioni specialmente non buone. ~ perpetrare. 3 Affidare. ~ delegare. 4 Dare ordine di fare qualcosa. ~ richiedere, commissionare.
v. intr. Combaciare. ~ collimare.
v. rifl. Affidarsi. ~ rimettersi.
 v. tr. to commit.
 lat. committere.

commettitùra, sf. Atto, effetto del mettere insieme più parti.

Commezzadùra Comune in provincia di Trento (906 ab., CAP 38020, TEL. 0463).

commiàto, sm. 1 Permesso di allontanarsi, partire. ~ congedo. <> accoglienza. 2 Parte finale della canzone nella quale il poeta presenta o manda il suo componimento. ~ congedo.
 sm. leave-taking.
 lat. commeatus,-us, deriv. da commeare partire.

commilitóne, sm. Compagno d'armi. ~ camerata.

comminàre, v. tr. Stabilire una sanzione per i trasgressori di una legge.
 v. tr. to threaten, to inflict.
 lat. comminari, comp. da com-+ minari minacciare.

comminatòria, sf. Condanna pecuniaria data a un debitore, moroso, di una prestazione consistente nella sua attività.

comminatòrio, agg. Che minaccia una pena.

comminazióne, sf. Atto, effetto del comminare.
 lat. comminatio,-onis.

comminùto, agg. Detto di frattura con più di due frammenti ossei.

comminuzióne, sf. 1 Frantumazione del minerale grezzo per arricchirlo della parte utile. 2 Frattura di un osso in più frammenti.

commiphora, sf. Genere di alberi o arbusti della famiglia delle Burseracee, comprendente la Commiphora myrra, dalla quale si ricava la mirra. Presente in Asia tropicale e Africa.

commiseràbile, agg. Che si può o si deve commiserare.

commiseràndo, agg. Che merita commiserazione.

commiseràre, v. tr. Provare compassione per qualcuno o qualcosa. ~ compatire.

commiseratóre, sm. Chi commisera.

commiserazióne, sf. Sentimento di chi commisera. ~ compassione.

commiserévole, agg. Che si può o si deve commiserare.

commissariàle, agg. Di commissario.

commissariaménto, sm. Il commissariare, l'essere commissariato.

commissariàre, v. tr. Preporre un commissario all'amministrazione di un ente o di un'impresa.

commissariàto, sm. 1 Ufficio del commissario. 2 Complesso di commissari istituto per competenze speciali.
 sm. police station.

commissàrio, sm. 1 Chi, specialmente in durata temporanea, è delegato di svolgere funzioni che spetterebbero a un organo collegiale. il commissario prefettizio gestiva l'amministrazione comunale, in attesa delle elezioni. 2 Incaricato di determinate funzioni. 3 Membro di una commissione. il commissario di matematica era solito porre delle domande impegnative ai candidati.
 sm. 1 commissioner. 2 (di pubblica sicurezza) police superintendent. 3 (membro di una commissione) member of a committee.
 lat. commissarius, deriv. da commissus, p.p. di committere affidare.

commissionàre, v. tr. Commettere. ~ ordinare.

commissionàrio, agg. e sm. agg. Che esegue operazioni per conto del committente.
sm. Chi pratica la compravendita di titoli su commissione.
 sm. agent, broker.
 deriv. da commissione.

commissióne, sf. 1 Incarico da svolgere per conto di terzi. ~ compito. 2 Ordinazione di merce. ~ ordine. 3 Al plurale, acquisti, incombenze varie. 4 Gruppo di persone qualificate alle quali è affidato un incarico pubblico. ~ delegazione. 5 Provvigione. ~ percentuale.
 sf. 1 errand. 2 (compito, incarico) commission. 3 (provvigione) fee, commission. 4 (comitato) committee. 5 (ordinazione) order.
 lat. tardo commissio,-onis incarico.
Mandato senza rappresentanza, nel quale chi agisce lo fa in nome suo, ma ha l'obbligo di procurare vantaggio a colui per il quale lavora. È previsto il pagamento di una provvigione, oltre al compenso nel caso di buona riuscita dell'affare.
Commissione bicamerale
Commissione formata da un numero paritario di membri delle due camere, con il compito di indagare su particolari fenomeni oppure elaborare proposte di riforma su materie specifiche.
Commissione interna
Organo collegiale eletto dai lavoratori di un'impresa, affinché vengano garantiti i loro interessi.
Commissione parlamentare
Organo parlamentare, presente in ogni camera, che svolge compiti di preparazione dei dibattiti generali su proposte di legge, in sede referente, oppure di approvazione delle proposte di legge già formulate in sede legislativa.

commissòrio, agg. Si dice del patto col quale il creditore convenga di acquisire la proprietà del bene del debitore che già sia in suo possesso.

commissùra, sf. 1 Incastro. 2 In anatomia struttura anatomica che collega i bordi di una fessura. 3 Fascio nervoso che collega due parti simmetriche dei centri nervosi encefalici.

commissuràle, agg. Che determina l'unione mediante commisura.

commissurotomìa, sf. Incisione chirurgica di una qualsiasi commisura.

commistióne, sf. Mescolanza. ~ unione.

commìsto, agg. Mescolato insieme. ~ unito. <> separato.

commistùra, sf. Mescolanza.

commisuràre, v. tr. Misurare qualcosa in base a un'altra.

commisurazióne, sf. Atto, effetto del commisurare.

committènte, sm. e sf. 1 Chi affida qualcosa a qualcuno. 2 Chi incarica il commissionario di vendere o comprare.
 sm. e sf. customer, purchaser.
 lat. committens,-entis, p.pres. di committere affidare.

committènza, sf. Commissione. ~ ordinazione.

còmmo, sm. Canto di dolore, nella tragedia greca, sotto forma di dialogo lirico tra uno o più attori e il coro.

commode, sf. Cassettone usato per l'arredamento delle camere dal letto che ebbe un grande sviluppo nel XVIII sec.

Còmmodo, Màrco Aurèlio (Lanuvio 161-Roma 192) Imperatore romano dal 180, figlio e successore di Marco Aurelio del quale portò a termine la campagna contro i quadi e i marcomanni al confine danubiano. Morì in una congiura.

commodòro, sm. In Inghilterra, ufficiale che, senza avere il grado di ammiraglio, era il comandante indipendente di una piccola squadra.

Commodoro Arcipelago (1.848 km2) della Russia, nel mar di Bering.

common law, loc. sost. f. invar. Diritto comune anglosassone, elaborato dagli organi giudiziari, in mancanza di una costituzione scritta. Originariamente sorse nelle corti londinesi ai tempi delle conquiste normanne, al fine di trovare una norma comune che si contrapponesse alle miriadi di disposizioni locali. Si fonda sul principio del precedente, ossia ogni decisione viene presa in relazione a quella già adottata per casi analoghi. Tutti i precedenti vengono catalogati in apposite raccolte che rendono più agevole la consultazione. Il precedente è vincolante per i giudici successivi, che riescono ad adattarli alle nuove e differenti necessità.

Commoner, Barry (New York 1917-) Biologo statunitense. Tra le opere Il cerchio da chiudere (1971) e Far pace col pianeta (1990).

Commonwealth of Nations Libera associazione degli stati del Regno Unito e di numerosi stati sovrani sottoposti a dominio britannico. L'espressione venne coniata nel 1926 durante una conferenza di primi ministri nella quale alcuni stati (Canada, Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica e Terranova) vennero dichiarati comunità autonome, non subordinate, unite da un vincolo di fedeltà alla corona. Con lo statuto di Westminster (1931) il Regno Unito riconobbe la sovranità di queste comunità, mantenendo con esse solo rapporti economici e culturali. Dopo la seconda guerra mondiale e la concessione d'indipendenza alla maggior parte delle colonie, il Commonwealth ha assunto caratteristiche di libera associazione per il coordinamento e la reciproca assistenza in campo economico, politico e culturale. Il sovrano britannico è riconosciuto come capo da metà degli stati membri, mentre altri non lo riconoscono o sono repubbliche. Le decisioni collettive non sono vincolanti per gli stati membri.

commoriènza, sf. Presunzione legislativa di morte contemporanea, in caso di incertezza circa la sopravvivenza di una persona a un'altra.

commòsso, agg. Preso da commozione. ~ turbato. <> impassibile.

commotìvo, agg. Che riguarda la commozione.

commovènte, agg. Che commuove. ~ emozionante, patetico.
 agg. moving.

commozióne, sf. 1 Atto, effetto del commuovere. 2 Movimento violento. ~ scossa.
 sf. 1 deep feeling, emotion. 2 (med.) concussion.
 lat. commotio,-onis.
Commozione cerebrale
Si tratta di una lesione chiusa (cioè in assenza di fratture) del cranio. Comporta una lieve sofferenza al cervello, ma non un vero e proprio danno. La prognosi è buona.
La commozione insorge in seguito a un evento traumatico a carico del cranio: l'infortunato ha battuto la testa oppure è stato colpito al capo da un oggetto contundente. Soggettivamente, una persona può anche non avvertire sintomi di commozione, se essa è molto lieve. La maggior parte degli infortunati resta cosciente ed è in grado di riferire un leggero stato di stordimento. In rari casi si può avere una temporanea perdita di coscienza che si caratterizza per la durata molto breve e per il fatto che non si ripete. È abbastanza frequente un'amnesia di breve durata che di solito interessa i momenti immediatamente precedenti o successivi all'evento traumatico. Frequente è anche un moderato mal di testa. La commozione non procura danni rilevanti al cervello, quindi si risolve spontaneamente nella maggior parte dei casi. L'unica preoccupazione da porsi è quella di controllare l'infortunato per alcune ore in modo da trasferirlo in un centro ospedaliero se comparissero nuovi sintomi, quali nausea, vomito, dilatazione disuguale delle pupille, fuoriuscita di liquidi o sangue dal naso o dall'orecchio ecc. In questo caso non si tratterebbe più di commozione, ma di patologie più gravi che richiedono l'immediato ricovero.

commuòvere, v. v. tr. 1 Produrre sentimenti; turbare, appassionare, impietosire, agitare, eccitare. ~ toccare. si fece commuovere dalle sue lacrime. 2 Agitare. ~ turbare.
v. intr. pron. 1 Essere preso da un vivo senso di pietà, ammirazione, affetto e simili. ~ intenerirsi. si commosse in seguito a quella dimostrazione di fedeltà. 2 Cedere. ~ convincersi.
 v. tr. to touch, to affect, to move. v. intr. pron. to be touched, to be moved.
 lat. commovere.

commutàbile, agg. Che si può commutare.

commutabilità, sf. Qualità di ciò che si può commutare.

commutàre, v. v. tr. 1 Scambiare una cosa con un'altra. ~ invertire. gli commutarono la pena in arresti domiciliari. 2 Cambiare il verso di una corrente elettrica. 3 Cambiare, mutare. ~ trasformare.
v. rifl. Invertirsi. ~ scambiarsi.
 v. tr. 1 to commute. 2 (energia elettrica) to switch over, to change.
 lat. commutare, comp. da com-+ mutare cambiare.

commutatìvo, agg. 1 Che serve a commutare. 2 Detto della proprietà di un'operazione il cui risultato non dipende dall'ordine dei termini.
Proprietà commutativa
Operazione aritmetica in base alla quale, al variare dell'ordine dei termini, il risultato non cambia.

commutatóre, agg. e sm. (f.-trìce) agg. Che muta.
sm. 1 Dispositivo che dirige l'apertura, la chiusura o modifica il collegamento tra due circuiti elettrici, con i quali si accende o si spegne un dispositivo elettrico. 2 Apparecchiatura di una centrale telefonica, che collega un apparecchio con un altro, in base al numero fatto dal chiamante. 3 In macchine elettriche a corrente continua è un dispositivo che dirige nello stesso senso correnti variabili indotte.
 sm. commutator.
Il commutatore più semplice è costituito da due lamine metalliche che, per mezzo di un pulsante elettricamente isolato, possono essere accostate o distanziate manualmente (interruttore). Quando le lamine del dispositivo sono accostate, consentono alla corrente elettrica di fluire dal generatore al circuito utilizzatore (interruttore chiuso); quando invece vengono distanziate, impediscono il flusso elettrico e bloccano il funzionamento del circuito stesso (interruttore aperto). Esistono poi altri tipi più complessi di commutatore, come il deviatore (che invia alternativamente la corrente elettrica a due circuiti separati) e l'interruttore multipolare (che controlla contemporaneamente il funzionamento di più circuiti). Un commutatore può essere inoltre controllato da un altro circuito elettrico o elettronico e i suoi contatti meccanici possono essere sostituiti da semiconduttori (diodi, transistori e circuiti integrati).

commutatrìce, sf. Convertitore elettrico rotante.

commutazióne, sf. 1 Atto, effetto del commutare. 2 Insieme delle operazioni per permettere la comunicazione tra due abbonati. 3 Inversione del verso di corrente in un circuito elettrico.

Commynes, Philippe de (Hazebrouck 1447-Argenton-sur-Creuse 1511) Storico francese. Tra le opere Memorie (1489-1498).

comò, sm. Cassettone a due o più cassetti sovrapposti. ~ cassettiera, canterano.
 sm. chest of drawers.

Còmo Città della Lombardia (86.000 ab., CAP 22100, TEL. 031) a sud del ramo occidentale del lago omonimo. Importante centro commerciale, sulla linea che congiunge la pianura padana all'Europa centrale attraverso i passi svizzeri del San Gottardo e del San Bernardino, ricco di industrie tessili (seta), dell'abbigliamento, meccaniche, del mobile.
Città gallica, nel 196 a. C. passò sotto il controllo romano, prima di essere distrutta da unni e goti e essere conquistata dai longobardi. Nel 1100, libero comune, fu rasa al suolo dai milanesi perché accusata di essersi alleata con Federico Barbarossa. Appartenne poi ai Rusca e nel XIV sec. ai Visconti, rimanendo soggetta alle varie vicende storiche di Milano. Nel 1400 iniziò la tradizionale attività dei setifici. Tra gli edifici storici il Broletto, il duomo, le chiese di Sant'Abbondio, San Fedele, Sant'Agostino.
Provincia di Como
(519.300 ab., 1.251 km2) Territorio montano o collinare (maggior parte della Brianza), molto ricco di laghi quali il lago di Como, di Mezzola, di Alserio, Pusiano, Garlate e parte di quello di Lugano. I principali centri sono Erba, Cantù, Cernobbio, Campione d'Italia, Bellagio, Menaggio e Lecco.Turismo, agricoltura e industria tessile le principali fonti economiche.
Lago di Como
Lago della Lombardia, terzo a livello nazionale. Ha la forma di una Y rovesciata, con i tre rami di Colico, Como e Lecco. Il principale immissario è l'Adda; molto frequentato per il clima mite e per le bellissime ville e i giardini che lo circondano. È interamente navigabile.

còmoda, sf. Sedia o poltrona per uso di vecchi e malati.

comodaménte, avv. 1 Con comodo, tranquillamente, facilmente. ~ agevolmente. <> a malapena. 2 Agiatamente. ~ confortevolmente. <> scomodamente.

comodànte, agg., sm. e sf. Che o chi dà un bene in comodato.

comodàre, v. v. tr. Dare in comodato.
v. intr. Far comodo, riuscire opportuno.

comodatàrio, sm. (f.-trìce) Chi riceve beni in comodato.

comodàto, sm. Prestito d'uso di una cosa con l'obbligo della resa.
 lat. tardo commodatum contratto.

comodìno, sm. 1 Mobiletto a cassettini che sta accanto al letto. 2 Chi sostituisce un attore all'ultimo momento. 3 Piccolo sipario di tela dipinta.
 sm. bedside table.

comodità, sf. 1 Qualità di ciò che è comodo. ~ comfort. <> disagio. 2 Ciò che procura benessere. ~ agiatezza. <> scomodità. 3 Funzionalità. ~ praticità. <> inutilità. 4 Opportunità. ~ occasione. <> svantaggio.
 sf. 1 comfort. 2 (opportunità, convenienza) convenience.

còmodo, agg. e sm. agg. 1 Che dà agio, benessere. ~ accogliente, ospitale. <> scomodo. prendersela comoda, agire con calma. 2 Che si trova a suo agio. <> disagiato. si trovava comodo in quella posizione, con lei al suo fianco. 3 Agevole. ~ facile. <> difficile. un lavoretto comodo, comodo, di poco impegno. 4 Utile, adatto, opportuno. ~ conveniente. <> inadatto, svantaggioso.
sm. 1 Ciò che dà agio, benessere. <> difficoltà. 2 Convenienza, vantaggio. ~ interesse.
 agg. 1 comfortable. 2 (agevole) easy. 3 (utile) useful. 4 (opportuno) convenient. sm. comfort, convenience.
 lat. commodus, commodum.

Comodoro Rivadavia Città dell'Argentina meridionale (97.000 ab.) sul golfo di San Jorge. Importanti industrie petrolchimiche.

Comoé Fiume (765 km) nell'Africa centro-occidentale. Nasce nel Burkina Faso e sfocia nel golfo di Guinea.
Comoé
Provincia (251.000 ab.) del Burkina Faso, capoluogo Banfora.

Comòre Arcipelago africano dell'oceano Indiano all'imboccatura settentrionale del canale di Mozambico, comprende quattro isole principali: Grande Comore (Njazidja), Anjouan (Nzwani), Mohèli (Mwali) e Mayotte, oltre a numerosi isolotti.
Le prime tre costituiscono dal 1975 una repubblica indipendente, Mayotte invece è una collettività territoriale della Francia.
Sono isole di origine vulcanica quasi interamente ricoperte da foreste; la cima più alta è il vulcano Karthala che raggiunge 2.361 m.
Il paese è quasi totalmente privo di infrastrutture e di risorse naturali e costante è l'emigrazione della popolazione verso i paesi arabi.
L'agricoltura pur rappresentando l'attività principale, non copre nemmeno il fabbisogno interno, le sole risorse esportate sono vaniglia, sisal, noce di cocco e spezie; in via di potenziamento l'allevamento e la pesca.
Unico centro è la capitale Moroni (22.000 ab.).
Protettorato francese dal 1886, le Comore formano un territorio francese d'oltremare dal 1958 al 1975. Nel 1978 viene proclamata la repubblica federale islamica.
Abitanti-653.000
Superficie-2.170 km2
Densità-300,9 ab./km2
Capitale-Moroni
Governo-Repubblica presidenziale
Moneta-Franco CFA
Lingua-Francese e arabo, diffusi malgascio e swahili
Religione-Musulmana

Comorin, càpo Promontorio dell'India, che si estende nell'oceano Indiano. Il punto più meridionale del Deccan.

compact disc, loc. sost. m. invar. Disco metallico, ricoperto da materiale plastico, utilizzato per memorizzare informazioni in modo digitale, leggibili mediante strumenti appositi (lettori ottici). Il primo modello risale al 1979, realizzato da Philips e da Sony. Le informazioni contenute vengono trasformate in segnali audio video (videodisco) oppure in dati per calcolatori elettronici (CD-ROM). La registrazione dei dati sull'anima metallica di un CD può avvenire soltanto in dispositivi chiamati camere bianche (ambienti completamente privi di pulviscolo atmosferico) e viene effettuata con sofisticate apparecchiature laser. Quando i dati sono stati trasformati in una traccia concentrica a spirale, costituita da una serie interminabile di microscopici forellini del diametro inferiore a un micrometro, la lamina viene incapsulata con una lacca vinilica. A questo punto il CD-ROM può essere utilizzato mediante appositi lettori (drive), nei quali un rivelatore ottico (costituito da un diodo laser e da un circuito elettronico di decodificazione) rileva la sequenza di forellini e la converte nuovamente nei dati originali. I CD sono migliori, più resistenti e affidabili dei supporti in vinile o magnetici, hanno qualità di riproduzione ottima ed elevata capacità (74 minuti di suono stereo o 650 megabyte di dati in dischi da 12 cm, con tracce da 1,5 m).

compactata, sm. pl. Convenzioni, patti.

compact-stereo, sm. invar. Impianto stereo con lettore laser di compact disc.

compadróne, sm. Chi è proprietario di qualcosa insieme con qualcuno.

compaesàno, sm. Chi è dello stesso paese o regione di altri. ~ conterraneo, compatriota. <> straniero.
 sm. fellow countryman.

compaginàre, v. tr. Unire più parti a formare un tutto.

compàgine, sf. 1 Congiungimento di più parti tra di loro. ~ insieme, complesso. <> divisione. 2 Squadra sportiva.
 sf. team.

Compàgni, Dìno (Firenze ca. 1255-1324) Cronachista. Tra le opere Cronache delle cose occorrenti nei tempi suoi (ca. 1310-1312).

compagnìa, sf. 1 Condizione di chi si intrattiene con altri. 2 Complesso di persone che si uniscono per divertirsi. ~ comitiva, gruppo. 3 Ordine religioso. ~ confraternita. 4 Corporazione di lavoratori. ~ cooperativa. 5 Nome di alcune società commerciali. 6 Reparto militare al comando di un capitano. 7 Familiarità. ~ dimestichezza.
 sf. 1 company. 2 (gruppo) gathering. 3 (aerea di bandiera) national airline.
Compagnia di disciplina
Reparto speciale militare destinato ad accogliere i militari di leva indisciplinati o politicamente pericolosi. Venne abolito nel 1957.
Compagnia di Gesù => gesuita
Compagnia delle Indie orientali
Compagnia nata (1600) con lo scopo di organizzare gli scambi commerciali dell'Inghilterra con i mercati d'oriente e delle colonie, in particolare quelli con le Indie: in questo modo l'Inghilterra poteva escludere dai suoi commerci il Portogallo e la Spagna. Alla fine del XVI e nel corso di tutto il XVII sec. l'impero coloniale inglese si espanse, grazie alle avventurose conquiste dei corsari inglesi, come Hawkins e Francis Drake: la prima colonia sul continente americano fu la Virginia, fondata da Sir Walter Raleigh, nel 1587. In seguito tutta la regione di Terranova fu sottomessa a Elisabetta I.
Compagnia di ventura
Insieme di soldati mercenari, assoldati da re, città o principi. La prima compagnia italiana fu quella di Alberico da Barbiano (1376). Sopravvissero fino alla formazione di eserciti nazionali.
Compagnie commerciali
Associazioni mercantili che cercavano di agevolare e sviluppare il commercio con i paesi lontani, al fine di esportare i propri prodotti e per acquistare le materie prime a un costo inferiore. L'esempio più significativo fu quello della Compagnia delle Indie, che aprì il commercio con i Paesi orientali.

compàgno, agg. e sm. (pl. f.-gne) agg. Simile. ~ corrispondente.
sm. 1 Chi sta abitualmente insieme ad altri svolgendo un'attività comune. ~ collega, socio. compagno di lavoro, d'armi. 2 Chi ha familiarità, pratica di convivenza con qualcuno. ~ convivente. compagni per la vita, i due coniugi. 3 Nome con cui si chiamano gli appartenenti ai partiti di ispirazione marxista. 4 Chi gioca o corre nella stessa squadra.
 agg. 1 mate, fellow. 2 (di classe) companion. 3 (convivente) partner. 4 (pol.) comrade.
 lat. companio,-onis chi mangia lo stesso pane, comp. da com-, da cum con + deriv. da panis pane.

Compagno don Camillo, Il Romanzo di G. Guareschi (1963).
Compagno Don Camillo, Il
Film commedia, italiano (1965). Regia di Luigi Comencini. Interpreti: Fernandel, Gino Cervi, Graziella Granata.

Compagno, Il Romanzo di C. Pavese (1947).

compagnóne, sm. (f.-a) Persona gioviale che sta volentieri in compagnia.

Compagnóni, Achìlle (Santa Caterina di Valfurva 1914-) Alpinista. Il 31 luglio 1974 insieme a Lino Lacedelli, scalò il K2.

Compagnoni, Arìstide (Santa Caterina Valfurva 1910-) Fondista italiano. Fu campione italiano nella 18 km di fondo nel 1939 e di gran fondo nel 1941. Vincitore per nove volte del campionato nazionale di staffetta.

Compagnóni, Deborah (Bormio 1970-) Sciatrice. Nel 1992 fu campionessa olimpica di supergigante e nel 1994 di slalom gigante. Nel 1997 ha vinto l'oro nello speciale e nel gigante ai mondiali del Sestriere. Nel 1998 a Nagano ha conquistato l'argento olimpico in slalom e l'oro in gigante, ritirandosi dalle competizioni nel marzo dell'anno successivo.

companàtico, sm. Ciò che si mangia col pane.
 lat. companaticum, comp. da com-+ deriv. da panis pane.

compandor, sm. Dispositivo per ridurre la dinamica dei segnali da trasmettere in linea e riportarli alla dinamica normale al termine della linea stessa, composto da un compressore e da un espansore.

comparàbile, agg. Che si può comparare. ~ confrontabile. <> incomparabile.
 lat. comparabilis.

comparabilità, agg. Qualità di ciò che può essere paragonato.

comparàggio, sm. Illecito accordo fra medici e aziende farmaceutiche per cui i primi si impegnano dietro compenso ad agevolare la diffusione dei medicinali da queste prodotti.

comparàre, v. tr. Mettere a confronto. ~ confrontare, paragonare.
 v. tr. to compare.
 lat. comparare.

comparàtico, sm. (pl.-ci) Ufficio e condizione di compare o di comare.

comparatio compendiaria, loc. avv. Locuzione latina che significa "comparazione abbreviata"; indica una frase comparativa nella quale un elemento del secondo termine di paragone sia sottinteso.

comparatìsta, sm. Chi applica il metodo comparativo.

comparatìvo, agg. e sm. agg. 1 Che stabilisce un confronto. analisi comparativa dei due progetti. 2 Grado comparativo in grammatica.
sm. Il grado comparativo dell'aggettivo e dell'avverbio.
 agg. e sm. comparative.
 lat. comparativus, deriv. da comparare paragonare.

comparàto, agg. Paragonato. ~ equiparato.

comparatóre, sm. Strumento utilizzato nella misurazione di variazioni piccolissime di dimensioni, rispetto a una stessa specie, presa come modello. I comparatori possono utilizzare tecnologie diverse (esistono strumenti meccanici, ottici ed elettronici), ma sono tutti essenzialmente composti da tre elementi: tastatore, amplificatore e indicatore. La precisione e la sensibilità di un comparatore è determinata principalmente dalla qualità dell'amplificatore. Prima di utilizzare lo strumento è necessario procedere alla misurazione di un pezzo campione e azzerare l'indicatore. Questa operazione, chiamata taratura, deve essere ripetuta con una frequenza direttamente proporzionale alla precisione. Per i modelli caratterizzati da una sensibilità elevata è molto importante, oltre all'accuratezza della taratura, che la misura avvenga in condizioni ambientali costanti.
Operatore algebrico che confronta l'ordine tra due operandi.
Circuito elettronico, composto da un amplificatore operazionale e da componenti discreti di controreazione, caratterizzato da un funzionamento bistabile. Viene usato per confrontare due tensioni in ingresso, una delle quali normalmente utilizzata come riferimento.

comparazióne, sf. 1 Paragone. ~ raffronto. 2 Similitudine.

compàre, sm. 1 Colui che tiene a battesimo o alla cresima un bambino. ~ padrino. 2 Appellativo con cui ci si può rivolgere a un amico. ~ compagno. 3 Chi aiuta un altro in azioni illecite e poco oneste. ~ complice.

comparènte, sm. Chi compare in giudizio.

Compari, I Film western, americano (1971). Regia di Robert Altman. Interpreti: Warren Beatty, Julie Christie, William Devane. Titolo originale: McCabe and Mrs. Miller

comparìre, v. intr. 1 Mostrarsi. ~ presentarsi. <> sparire. le comparve davanti un angelo. 2 Presentarsi in giudizio. fu chiamato per comparire come testimone in tribunale. 3 Uscire. ~ apparire. <> dileguarsi, eclissarsi. 4 Sembrare. ~ parere. cercava di comparire a tutti i costi interessante. 5 Fare bella mostra di sé. l'obiettivo era quello di ben comparire nel confronto annuale.
 v. intr. to appear.
 lat. comparere, comp. da com-+ parere apparire.

comparizióne, sf. 1 Il comparire. ~ comparsa. 2 Nel processo civile, atto attraverso il quale le parti si presentano al giudice istruttore, non direttamente ma per mezzo dei loro procuratori.
Mandato e ordine di comparizione
Provvedimenti rispettivamente del giudice istruttore e pubblico ministero, con i quali l'imputato veniva chiamato a comparire innanzi a loro per essere interrogato. Con la riforma del codice di procedura penale del 1988, sono stati sostituiti dall'invito a presentarsi davanti al giudice delle indagini preliminari o al pubblico ministero.

compàrsa, sf. 1 Atto, effetto del comparire. ~ apparizione. l'attore fece una breve comparsa al ristorante per poi ripartire immediatamente. 2 Persona che appare sulla scena di un film o di uno spettacolo teatrale senza mai parlare. un kolossal è un film che impiega parecchie comparse. 3 Nel processo civile, atto scritto dall'avvocato di parte contenente l'esposizione di fatti, ragioni e simili.
 sf. 1 appearance. 2 (teatro, cinema) walk-on, extra.
 deriv. da comparso, p.p. di comparire.

comparsàta, sf. Parte di una comparsa sostenuta occasionalmente da attore non professionista.

compàrso, agg. Apparso. <> scomparso.

compartecipàre, v. intr. Partecipare con altri a qualcosa.

compartecipazióne, sf. 1 Partecipazione a qualche attività con altri. 2 Quota spettante a che partecipa con qualcuno a qualche progetto o attività.
 sf. 1 sharing. 2 (parte) share.
 lat. tardo compartecipatio,-onis.

compartécipe, agg. Che prende parte a qualcosa con qualcuno. ~ solidale.

compartimentàle, agg. Di compartimento.

compartimentazióne, sf. Divisione in compartimenti.

compartiménto, sm. 1 Ognuna delle parti in cui è diviso un locale. ~ reparto, settore. avere il cervello a compartimenti stagni, avere parti che lavorano male indipendentemente fra loro. 2 Ognuna delle parti in cui è divisa una carrozza ferroviaria. ~ scomparto, scompartimento. 3 Circoscrizione in cui viene diviso il territorio per fini amministrativi. compartimento ferroviario, marittimo.
 sm. 1 compartment. 2 (circoscrizione) district.
 deriv. da compartire.

compartìre, v. v. tr. Dividere in parti. ~ ripartire.
v. rifl. Suddividersi.

compartitùra, sf. 1 Il compartire; distribuzione. 2 Ognuna delle parti in cui una superficie o un oggetto sono compartiti.

compartizióne, sf. 1 Atto del compartire. 2 Suddivisione. ~ ripartizione.

compàrto, sm. 1 Spazio limitato. ~ ripartizione. 2 Particolare settore o ramo di attività economica.

compàscolo, sm. Diritto di far pascolare il proprio bestiame nel fondo di un altro riconoscendo a questi il diritto di fare altrettanto.

compàscuo, o compàscolo, sm. Diritto di pascolo su determinati beni spettanti in comune a più persone.

compassàre, v. tr. Misurare con precisione.

compassataménte, avv. In modo compassato. ~ contegnosamente, distaccatamente.

compassatézza, sf. Qualità di ciò che è compassato.

compassàto, agg. Detto di persona assai controllata nell'agire. ~ composto, distaccato. <> disinvolto, impetuoso.
 agg. composed.

compassionàre, v. tr. Mostrare compassione per qualcuno. ~ commiserare.

compassióne, sf. 1 Atteggiamento di compartecipazione affettiva ai problemi altrui. ~ pietà, compatimento. <> indifferenza, durezza. le lacrime la mossero a compassione. 2 Sentimento di insofferenza simile a disprezzo. dopo quel gesto, ciò che provava per lui era solo compassione.
 sf. pity, sympathy, compassion.
 lat. compassio,-onis, deriv. da compassus, p.p. di compati compatire.

compassionévole, agg. 1 Che sente o esprime compassione. ~ caritatevole, misericordioso. <> duro. 2 Che desta compassione. ~ commovente.

compassionevolménte, avv. In modo da provare o esprimere compassione. ~ pietosamente, miserevolmente, umanamente.

Compàsso Costellazione di piccole dimensioni, scoperta da N. L. Lacaille; si trova nell'emisfero celeste australe.

compàsso, sm. Strumento costituito da due aste collegate da uno snodo, una delle quali porta una punta mentre l'altra porta un mezzo scrivente.
 sm. compasses.
 deriv. da compassare.

compatìbile, agg. 1 Che si può compatire. ~ giustificabile. <> imperdonabile. un simile atteggiamento è anche compatibile, se si tiene conto dell'intera situazione. 2 Che si può conciliare. ~ accordabile. <> incompatibile. le due attività non erano decisamente compatibili. 3 In informatica, di apparecchiatura in grado di funzionare secondo un determinato standard. PC IBM compatibile.
 agg. 1 compatible. 2 (giustificabile) excusable.

compatibilità, sf. 1 Qualità di ciò che è compatibile. 2 Possibilità di conciliare due o più cose tra di loro. <> incompatibilità.

compatibilménte, avv. Per quanto è consentito da.

compatiménto, sm. 1 Compassione. ~ commiserazione. 2 Indulgenza più o meno benevola. ~ tolleranza. <> rigidezza.

compatìre, v. v. tr. 1 Sentire o manifestare compassione. ~ compiangere. 2 Trattare con indulgenza. ~ tollerare. <> criticare. 3 Trattare con disprezzo.
v. intr. Provare compassione.
v. rifl. Provare compassione per sé stessi. ~ compassionarsi.
 v. tr. 1 to pity, to sympathize with. 2 (giustificare) to make allowances for.

compatriòta, sm. e sf. (pl. m.-i) Chi è della stessa patria. ~ connazionale. <> straniero.

compatròno, sm. Santo patrono insieme con un altro.

compattaménto, sm. Il compattare, il compattarsi. ~ consolidamento.

compattàre, v. v. tr. 1 Rendere qualcosa ben unito. ~ concentrare, condensare, rinsaldare. <> diluire, frazionare. 2 Pigiare, calcare, stipare. ~ comprimere. <> sparpagliare.
v. intr. pron. Consolidarsi. ~ cementarsi.
 deriv. dal lat. compactum, p.p. di compingere unire saldamente.

compattazióne, sf. Atto, effetto del compattare.

compattézza, sf. Qualità di ciò che è compatto. ~ durezza, consistenza, coesione, intesa. <> mollezza, fragilità, discordia.

compàtto, agg. 1 Unito strettamente nelle sue parti. ~ serrato. <> rado, rarefatto. il terreno molto compatto rendeva poco agevole piantare le tende. 2 Denso, sodo, fitto. ~ consistente. <> molle, fragile. 3 Concorde nelle idee e nei sentimenti. ~ solidale. <> discorde. il partito si rivelò molto compatto in quella occasione.
 agg. 1 close, compact. 2 (fig.) united. 3 (roccia) solid.
 lat. compactus, p.p. di compingere collegare, comp. da com-, da cum con + pangere fissare.

compendiàre, v. v. tr. Ridurre in compendio. ~ riassumere, sintetizzare.
v. intr. pron. Riassumersi.

compendiàrio, agg. Riassuntivo.

compendiatóre, sm. (f.-trìce) Che fa un compendio.

compèndio, sm. 1 Riduzione in forma breve di uno scritto o di un discorso. ~ sommario, riassunto. 2 Sintesi di cose diverse. ~ estratto, sunto.
 sm. 1 compendium. 2 (sintesi) summary.
 lat. compendium atto del pesare assieme.

compendiosaménte, avv. In modo riassuntivo, breve. ~ succintamente. <> prolissamente.

compendiosità, sf. L'essere compendioso, riassuntivo.

compendióso, agg. Breve, stringato. ~ conciso. <> lungo.

compenetràbile, agg. Che si può compenetrare.

compenetrabilità, sf. Qualità di ciò che è compenetrabile.

compenetràre, v. v. tr. 1 Detto di materia, penetrare fino a fondersi in qualcosa. ~ invadere, infiltrare. : :a sostanza chimica ha compenetrato la stoffa. 2 Pervadere. ~ colmare. fu compenetrato dal dolore
v. intr. pron. Essere pervaso da un sentimento. si compenetra tutte le preoccupazioni della sua compagna.
v. rifl. rec. Penetrarsi a vicenda.
 da con-+ penetrare.

compenetrazióne, sf. Atto, effetto del compenetrare.

compensàbile, agg. Che si può compensare.

compensaménto, sm. Compenso, compensazione.

compensàre, v. v. tr. 1 Pagare, gratificare, rimunerare. ~ retribuire. fu compensato per tutto ciò che aveva fatto. 2 Risarcire. ~ indennizzare. 3 Bilanciare, pareggiare, equilibrare. ~ supplire. <> scompensare. cercarono innanzitutto di compensare i guadagni alle spese.
v. rifl. rec. Detto di due o più cose e persone, bilanciarsi a vicenda. ~ equilibrarsi. sono due aspetti opposti che tendono a compersarsi.
 v. tr. 1 to compensate, to make up for. 2 (rimunerare) to pay compensation to. 3 (pagare) to pay.
 lat. compensare, pesare insieme, comp. da com-, da cum con + pensare pesare.

 

compensatìvo, agg. Che serve a compensare.

compensàto, agg. e sm. agg. 1 Rimunerato. ~ pagato. 2 Indennizzato. ~ risarcito. 3 Pareggiato. ~ equilibrato. 4 Detto di legno costituito da fogli compressi a forte pressione con l'aggiunta di fibre perpendicolari.
sm. Legno compensato.
 sm. plywood.
Materiale da costruzione formato da più fogli di legno (piallacci) di una o più essenze (pioppo, faggio), molto sottili e incollati tra loro con fibre alternativamente ortogonali affinché si raggiunga una buona resistenza meccanica a ogni sollecitazione e una riduzione delle deformazioni a causa delle variazioni di temperatura e umidità.

compensatóre, agg. e sm. (f.-trìce) agg. Che compensa, che stabilisce un equilibrio.
sm. Parte del cronometro in cui si trova il bilanciere.

compensazióne, sf. 1 Determinazione di una situazione di equilibrio. ~ bilanciamento. <> squilibrio. 2 Estinzione di debiti e crediti reciproci. ~ pareggio.
In biologia è il meccanismo per cui la funzione di un organo viene sostituita dall'iperfunzione di parte di esso o di altri organi per mantenere l'omeostasi.
In psicologia è il superamento di un'incapacità frustrante, attraverso la concentrazione delle proprie energie verso attività collegate a mete raggiungibili.
In ambito giuridico metodo per estinguere delle obbligazioni attraverso il pagamento, effettuato da due persone con obblighi reciproci, di somme o quantità di cose fungibili dello stesso genere.
Nelle immersioni subacquee operazione atta a pareggiare la pressione interna a quella esterna dell'acqua sul timpano; si effettua espirando fortemente, tenendo naso e glottide chiusi.
In fisica operazione che tende a ricondurre un sistema fisico ai valori di riferimento desiderati, eliminando possibili variazioni dei suoi parametri.
Compensazione magnetica
In una bussola magnetica, correzione degli errori di deviazione provocate da masse ferrose presenti nelle vicinanze.

compènso, sm. 1 Corrispettiva retribuzione. ~ paga. 2 Ricompensa, gratifica. ~ riconoscimento. 3 Vantaggio che si contrappone a uno svantaggio in modo da riequilibrare il tutto. 4 Risarcimento, riparazione.
~ indennizzo. <> danno.
 sm. compensation, payment, fee, remuneration.
 deriv. da compensare.

cómpera, sf. 1 Atto, effetto del comprare. ~ spesa. 2 Cosa comprata. ~ acquisto.
 sf. shopping, purchase.

comperàre e derivati ved. "comprare e derivati"

competènte, agg. 1 Che ha competenza. ~ esperto, ferrato. <> incompetente. 2 Che ha la capacità di svolgere una data attività. ~ capace, abile. <> inetto. 3 Adeguato. ~ adatto. <> inadatto.
 agg. qualified, competent.

competenteménte, avv. In modo competente. ~ espertamente.

competènza, sf. 1 Qualità di chi è competente. ~ capacità, pratica, perizia, cognizione. <> incompetenza, incapacità. 2 Misura della potestà d'azione spettante per legge a ciascun organo giurisdizionale o amministrativo. ~ pertinenza. 3 Attinenza. ~ spettanza. 4 Compenso, specialmente usato al plurale. ~ onorario.
 sf. 1 competence. 2 (compenso) fee.
 lat. tardo competentia.
In diritto è l'insieme delle attribuzioni che spettano a ogni organo giudiziario.
Competenza per territorio
Territorio entro il quale l'organo può legittimamente operare.
Competenza per materia
Ambito qualitativo di questioni che possono divenire oggetto d'intervento dell'organo. Ogni giudice ha quindi un limite territoriale e di materie sulle quali può decidere, costituito dalla competenza di un altro giudice che agisce nello stesso territorio.

compètere, v. intr. 1 Gareggiare, concorrere. ~ disputare. <> ritirarsi. entrambi cercavano di competere per lo stesso premio. 2 Discutere, questionare. ~ litigare. 3 Spettare, concernere. ~ riguardare.
la questione non ti compete affatto.
 v. intr. 1 to compete, to vie. 2 (concernere) to be due.
 lat. competere andare, chiedere insieme, comp. da com-, da cum con + petere andare, chiedere.

competitività, sf. L'essere competitivo.

competitìvo, agg. Che riguarda una competizione.
 agg. competitive.

competitóre, sm. (f.-trìce) Chi compete con altri. ~ concorrente, oppositore. <> compagno.

competizióne, sf. Il competere. ~ gara.
 sf. competition.
 lat. tardo competitio,-onis.

compiacènte, agg. 1 Che compiace. 2 Accomodante, cortese. ~ condiscendente. 3 Che accorda facilmente lavori di carattere equivoco.
 agg. obliging, courteous.

compiacenteménte, avv. Per compiacenza; in modo condiscendente. ~ arrendevolmente.

compiacènza, sf. 1 Soddisfazione. ~ piacere. 2 Desiderio di fare cosa grata agli altri. ~ cortesia. 3 Condiscendenza. ~ arrendevolezza.
 sf. courtesy.

compiacére, v. v. tr. Appagare, accontentare, accondiscendere. ~ assecondare. cercava di compiacerlo a tutti i costi.
v. intr. Far piacere, far cosa grata. ~ assecondare, favorire.
v. intr. pron. 1 Provare piacere per qualcuno. ~ rallegrarsi, felicitarsi. <> condolersi. si compiaceva per il suo avanzamento di carriera. 2 Divertirsi, spassarsi. ~ sollazzarsi. <> dolersi.
 v. tr. to please. v. intr. to gratify, to please.
 lat. compiacere, comp. da com-+ piacere.

compiaciménto, sm. 1 Il piacere che si prova per un bene proprio o altrui. ~ soddisfazione. <> rincrescimento. 2 Congratulazione. ~ rallegramento. <> disappunto. 3 Approvazione. ~ consenso. <> deplorazione.
 sm. satisfaction.

compiaciùto, agg. Soddisfatto. ~ pago. <> dispiaciuto.

compiàngere, v. v. tr. Provare dolore per l'infelicità di qualcuno. ~ commiserare.
v. intr. pron. Rammaricarsi. ~ dolersi.
 v. tr. to feel sorry for, to sympathize with.
 lat. volg. complangere, comp. da com-+ plangere.

Compiàno Comune in provincia di Parma (1.080 ab., CAP 43053, TEL. 0525).

compiànto, agg. e sm. agg. Si dice di un defunto, in quanto pianto universalmente.
sm. 1 Lutto. ~ cordoglio. 2 Pianto, lamento collettivo. 3 Componimento poetico in lode di una nota persona.

cómpiere, v. v. tr. 1 Portare a fine, realizzare. ~ concludere. <> iniziare. ha compiuto i suoi studi universitari in cinque anni esatti. 2 Fare. ~ eseguire. <> trascurare, omettere. 3 Perfezionare. l'artista prese ciò che aveva abbozzato per compierlo definitivamente.
v. intr. Arrivare a una conclusione.
v. intr. pron. Giungere a termine. ~ concludersi. si compiva ormai l'anno della sua scomparsa.
 v. tr. 1 to complete, to finish. 2 (fare) to perform, to do.
 lat. complere, riempire completamente.

compièta, sf. Ultima delle ore canoniche nell'ufficio.

compilàre, v. tr. 1 Comporre uno scritto di varia natura utilizzando dati di altre opere con limitato apporto personale. ~ redigere. si diede allora da fare per compilare il bilancio; compilare un manuale di elettronica. 2 Ravvolgere.
 v. tr. 1 to compile. 2 (modulo, documento) to fill in, to draw up.
 lat. compilare, saccheggiare, comp. da com-+ pilare ammucchiare.

compilation, sf. invar. Raccolte in un unico disco o musicassetta, di brani musicali.

compilatóre, sm. (f.-trìce) Chi esegue l'azione di compilare.
In informatica è un programma per computer che svolge la funzione di tradurre le istruzioni di un programma, scritto in un linguaggio di programmazione evoluto (codice sorgente), in un codice eseguibile per una specifica macchina (codice oggetto). Esistono compilatori più semplici, che eseguono la trasposizione di programmi scritti in assembler (linguaggio simbolico elementare specifico di un particolare tipo di microprocessore), e compilatori più complessi, che permettono di tradurre in linguaggio macchina linguaggi più evoluti (BASIC, PASCAL, C). I primi, pur essendo caratterizzati da una maggiore rapidità e affidabilità rispetto ai secondi, non permettono l'eventuale emigrazione dei sorgenti verso macchine dotate di altri microprocessori. L'unica alternativa ai compilatori è costituita dai programmi interprete. Questi non creano alcun codice oggetto e agiscono durante l'esecuzione del sorgente stesso, traducendolo in linguaggio macchina in tempo reale. Pur essendo relativamente più affidabili, gli interpreti sono stati da tempo accantonati per la loro lentezza.

compilazióne, sf. 1 Atto, effetto del compilare. 2 Opera compilata. 3 In informatica indica l'atto di tradurre un programma scritto in un determinato linguaggio in codice direttamente eseguibile dal calcolatore.

compiménto, sm. 1 Atto, effetto del compiere. ~ conclusione. <> inizio. 2 Attuazione. ~ realizzazione.

compìre, v. v. tr. Compiere.
v. intr. e intr. pron. Arrivare a una conclusione.

compitaménte, avv. In modo compito. ~ educatamente, cortesemente. <> villanamente.

compitàre, v. tr. Pronunciare le parole separandone le lettere e le sillabe.
 v. tr. to spell out.

compitazióne, sf. Atto, effetto del compitare.

compitézza, sf. 1 Qualità di chi è compito. 2 Compiutezza.

compìto (1), agg. 1 Portato a compimento. 2 Pieno di garbo, ben educato. ~ ammodo. <> sgarbato.
 agg. polite, well-mannered.

cómpito (2), sm. 1 Parte di lavoro che uno assegna ad altri. ~ mansione, incarico, incombenza. 2 L'esercizio scolastico scritto che l'insegnante assegna agli alunni. ~ tema. verifica. 3 Conto.
INGL: sm. 1 (lavoro) job. 2 (incarico) duty, task. 3 (scuola) exercise.
 lat. tardo computus computo.

compiutaménte, avv. In modo completo, del tutto; pienamente, integralmente, esaurientemente. ~ completamente.

compiutézza, sf. L'essere completo, compiuto. ~ completezza, perfezione.

compiùto, agg. Giunto a compimento; concluso, finito, eseguito. ~ terminato. <> incompiuto.

complanàre, agg. Si dice di figure geometriche che giacciono sullo stesso piano.

compleànno, sm. Giorno, anniversario della nascita. ~ genetliaco.
 sm. birthday.
 spagn. cumpleaños, comp. da cumplir compiere + año anno.

complementàre, agg. e sm. agg. Che serve a completare. ~ accessorio, extra. <> basilare.
sm. Imposta di complemento.
 agg. complementary.
In matematica due angoli si dicono complementari quando la somma delle loro ampiezze vale 90°; due insiemi A e B si dicono complementari rispetto ad un insieme U quando la loro unione forma U senza che essi abbiano elementi in comune.
Imposta complementare
Imposta personale progressiva che tassava il reddito delle persone fisiche prodotto nello stato. Venne introdotta nel 1927 per poi essere abolita nel 1974, venendo sostituita dall'IRPEF.

complementarità, o complementarietà, sf. Qualità di ciò che è complementare.

compleménto, sm. 1 Ciò che si aggiunge a una cosa per completarla. 2 Ogni elemento di una proposizione che serve ad arricchire la proposizione stessa.
 sm.1 complement. 2 (mil.) reserve troops. 3 (oggetto) direct object.
Un numero è complemento di un altro rispetto ad un numero fissato, quando, sommato ad esso dà il numero fissato (il complemento a 100 di 24 è 76).
In biochimica sostanza la cui scomparsa dal circolo indica una reazione immunitaria in atto nell'organismo.
Complemento algebrico
In una matrice A di ordine n, il complemento dell'elemento ai,j è il determinante della matrice di ordine n-1 ottenuta da A togliendo la riga i-esima e la colonna j-esima moltiplicato per (-1)i+j

complessàre, v. v. tr. 1 Far insorgere in qualcuno dei complessi. il precedente fallimento lo ha complessato nel fare certe attività. 2 Formare un complesso chimico.
v. rifl. Crearsi dei problemi, degli imbarazzi eccessivi. tu stai rischiando di complessarti in modo eccessivo!
 deriv. da complesso.

complessàto, agg. 1 Afflitto da complessi psichici. ~ represso, inibito. <> disinibito. 2 Timido. ~ insicuro. <> estroverso.
 agg. full of complexes.

complessióne, sf. Costituzione fisica. ~ personale.

complessità, sf. L'essere complesso. ~ varietà, difficoltà. <> semplicità, facilità.
 sf. complexity.

complessivaménte, avv. Nell'insieme, in generale, in tutto. ~ globalmente, cumulativamente, collettivamente.
 avv. altogether.

complessìvo, agg. Si dice di cosa considerata nel suo complesso o di più cose considerate insieme. ~ generale. <> particolare.
 agg. 1 comprehensive, overall. 2 (cifra totale) total.

complèsso, agg. e sm. agg. 1 Che risulta dall'unione di varie parti. ~ composito, molteplice. <> semplice. 2 Che si manifesta sotto molteplici e contrastanti aspetti. ~ complicato, contorto. <> lineare. 3 Detto di numero costituito da una parte reale e da una immaginaria.
sm. 1 Insieme di più parti ed elementi. ~ insieme. <> particolare. 2 Grande organizzazione industriale. ~ gruppo. 3 Gruppo di cantanti e musicisti. ~ band, gruppo. 4 Insieme di desideri, ricordi, idee, che possono determinare conflitti psicologici anche inconsci. 5 Ossessione, idea fissa. ~ mania.
 agg. complicated, complex. sm. 1 whole. 2 (aziendale) complex. 3 (gruppo aziendale) group. 4 (mus.) band, ensemble.
Numero dalla forma a + i b dove a e b sono una coppia di numeri reali e i è l'unità immaginaria; è rappresentabile sul piano cartesiano col punto avente a come ascissa (parte reale) e b come ordinata (parte immaginaria). Se b = 0 come caso particolare si ha un numero reale.
In psicologia è l'insieme di ricordi e pensieri affettivi che durante l'infanzia formano una struttura psichica. Se vengono repressi nell'inconscio, nella vita possono diventare morbosi.
Piano complesso
Estensione del piano cartesiano, nel quale è possibile raffigurare qualsiasi numero complesso, associando a ogni punto (x,y) il numero x+iy: i due assi coordinati vengono detti asse reale e asse immaginario.

completàbile, agg. Che può essere completato.

completaménte, avv. In modo totale, completo. ~ totalmente, assolutamente, pienamente. <> limitatamente, incompletamente.

completaménto, sm. 1 Atto, effetto del completare. ~ fine, conclusione. <> inizio. 2 Finitura. ~ perfezionamento. <> abbozzo.

completàre, v. v. tr. Aggiungere ciò che manca; integrare, terminare, ultimare, arricchire. ~ perfezionare. <> avviare.
v. rifl. rec. Integrarsi.
 v. tr. to complete.
 deriv. da completo.

completézza, sf. L'essere completo in tutte le sue parti. ~ totalità. <> parzialità.

complèto, agg. e sm. agg. 1 Che ha tutti gli elementi necessari. ~ integrale. <> incompleto, parziale. dispose di un servizio completo, gentilmente predisposto dal suo ospite. 2 Dotato di tutte le virtù, di tutte le qualità. ~ finito. <> incompiuto. al gran completo, senza che manchi nessun componente. 3 Detto di luogo o posto pubblico che non possiede più posti liberi. il cinema era ormai completo, senza più posti a sedere. 4 Assoluto. ~ incondizionato.
sm. 1 Condizione di luogo o mezzo pubblico che ha tutti i posti occupati o di un gruppo di persone in cui tutti sono presenti. 2 Insieme di capi di abbigliamento della stessa stoffa o di accessori dello stesso materiale e colore. ~ mise.
 agg. 1 complete. 2 (pieno, esaurito) full. sm. 1 full. 2 (abito) suit.
 lat. completus, p.p. di complere compiere.

compliance, sf. invar. Corretta applicazione delle prescrizioni mediche.

complicànza, sf. Qualità di ciò che è complicato.

complicàre, v. v. tr. 1 Rendere difficile. ~ aggravare. <> facilitare. 2 Confondere, imbrogliare. ~ intricare. <> semplificare. 3 Unire insieme.
v. intr. pron. Divenire difficile e problematico. ~ aggravarsi, imbrogliarsi. <> agevolarsi.
 v. tr. to complicate. v. intr. pron. to get complicated.
 lat. complicare piegare assieme.

complicatézza, sf. L'essere complicato.

complicàto, agg. Complesso. ~ difficile. <> semplice.
 agg. complex, complicated.

complicazióne, sf. 1 Atto, effetto del complicare. ~ difficoltà, intralcio. <> semplificazione. 2 L'essere complicato. 3 Aggravamento nel decorso di qualche evento. ~ complicanza. <> facilitazione.
 sf. complication.
 lat. tardo complicatio,-onis.

còmplice, agg., sm. e sf. agg. 1 Che favorisce un'azione riprovevole. 2 Che rivela intesa, connivenza.
sm. e sf. 1 Chi prende parte con altri ad azioni disoneste e illecite. ~ correo. 2 Compagno di una burla, di uno scherzo. ~ socio.
 agg. conspiratorial. sm. accomplice.

complicità, sf. L'essere complice di altri nell'eseguire qualche azione. ~ connivenza.
 sf. complicity.

complimentàre, v. v. tr. Fare dei complimenti a qualcuno. ~ encomiare. <> biasimare.
v. intr. pron. Rallegrarsi. ~ congratularsi. <> dispiacersi.
 v. intr. pron. to congratulate.

compliménto, sm. 1 Atto, parola di ammirazione, rispetto, cortesia e simili. ~ lode. <> insulto. per tutta la sera il suo accompagnatore non fece altro che farle i complimenti per il risultato raggiunto. 2 Parole e atti improntati a una cortesia convenzionale e affettata, specialmente se usato al plurale. ~ congratulazioni, cerimonie. <> critica senza complimenti, in modo franco; fare complimenti, essere eccessivamente timido o cortese. 3 Discorso di commiato teatrale.
 sm. 1 compliment. 2 (cortesia affettata) ceremony.
 spagn. cumplimiento, deriv. da cumplir, dal lat. complere compiere.

complimentóso, agg. 1 Cerimonioso, che fa molti complimenti. 2 Che contiene molti complimenti.

complottàre, v. intr. 1 Fare un complotto. ~ cospirare. 2 Parlare con qualcuno con voce bassa e concitata. ~ confabulare.
 v. intr. to conspire, to plot.

complòtto, sm. Il complottare. ~ congiura, combutta.
 sm. conspiracy, plot.
 franc. complot.

complùvio, sm. 1 Linea d'incontro di due falde del tetto, in cui confluiscono le acque piovane. 2 Nella casa romana, apertura nel soffitto dell'atrio, per la quale entrava la luce.

componèndo, sm. Proprietà delle proporzioni secondo cui la somma dei due primi termini sta al secondo come la somma degli ultimi sta all'ultimo.

componènte, agg., sm. e sf. agg. Che fa parte di un insieme.
sf. Elemento che concorre alla formazione di un insieme (specie se non materiale) le componenti dello stile letterario
sm. 1 Sostanza che entra a far parte di un miscuglio. ~ ingrediente. 2 Ciascuna delle grandezze o delle parti che formano un tutto organizzato i componenti del consiglio di amministrazione i (ma anche le) componenti di un vettore 3 Elemento con particolare funzione in un circuito elettrico o elettronico. i componenti digitali erano decisamente aumentati in questo ultimo prototipo.
 sm. member, component. sf. element, member.

componentìstica, sf. L'attività industriale che prepara componenti per altre industrie che produrranno il prodotto finito.

componentìstico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla componentistica.

componìbile, agg. Si dice di elemento che può essere unito ad altri in una struttura più complessa. ha acquistato una cucina componibile.
 agg. modular.

componiménto, sm. 1 Il mettere d'accordo parti tra loro in contrasto. 2 Atto, effetto del comporre. 3 Lavoro letterario o musicale. ~ opera, elaborato. 4 Esercitazione scolastica in cui l'alunno si dedica alla stesura di un tema. ~ tema, testo.
 sm. 1 composition. 2 (teatrale) work.

componitóre, sm. (f.-trìce) Chi compone.

compórre, v. v. tr. 1 Mettere insieme varie cose così da formare un tutto. ~ combinare, unire. <> smontare, scomporre. compose allora il marchingegno, formato da quelle strane parti. 2 Costruire. ~ formare. <> disfare. le ossa compongono l'apparato scheletrico. 3 Concepire e produrre un'opera letteraria o musicale. ~ scrivere. in una sola notte compose quella mirabile opera. 4 Mettere in ordine. ~ accomodare. 5 Atteggiare. 6 Mettere d'accordo. ~ conciliare. 7 Combinare i caratteri mobili in parole e cose. 8 Formare. comporre un numero telefonico.
v. intr. pron. 1 Assumere un atteggiamento di compostezza e correttezza. ~ atteggiarsi. si compose immediatamente dopo quello sfogo. 2 Essere formato. ~ consistere. la casa si componeva di vari piani. 3 Accomodarsi. ~ rassettarsi.
 v. tr. 1 to make up, to compose. 2 (ordinare) to arrange. 3 (telefono) to dial. 4 (scrivere) to write.
 lat. componere mettere insieme comp. da com-, da cum con + ponere porre.

comportàbile, agg. Che si può comportare. ~ tollerabile.

comportamentàle, agg. Relativo al comportamento.

comportamentìsmo, sm. Branca della psicologia americana, introdotta alla fine del secolo scorso e sistematizzata da J. B. Watson, nota anche con il nome di behaviorismo. Spiega i comportamenti umani basandosi sui meccanismi di stimolo e risposta. Tra i maggiori esponenti, C. L. Hull, E. C. Tolman, B. F. Skinner.
In linguistica ha dato origine alla teoria secondo cui gli atti linguistici non sono altro che risposte a stimoli provenienti dall'esterno (L. Bloomfield).

comportaménto, sm. 1 Maniera di comportarsi. ~ condotta. 2 L'insieme delle manifestazioni esteriori di un individuo corrispondenti a determinate situazioni psicologiche. ~ atteggiamento.
 sm. behaviour.

comportàre, v. v. tr. 1 Consentire. ~ permettere. 2 Portare con sé. ~ includere, contemplare.
v. intr. pron. Agire, contenersi, muoversi. ~ atteggiarsi.
 v. tr. to imply, to involve. v. intr. pron. to behave.
 lat. comportare portare insieme.

compòrto, sm. 1 Lasso di tempo che il creditore tollera d'indugio verso il debitore. 2 Periodo di tempo che un treno ha l'obbligo di rispettare per l'attesa di un treno coincidente.

compos sui Espressione latina che significa "padrone di sé". Indica una persona che è nel pieno delle sue facoltà mentali.

Compòsite Piante erbacee conosciute anche con il nome di Asteracee, appartenenti all'ordine delle Asterali, arbustive con fiori raggruppati in capolini e acheni piumosi che producono un solo seme. Si possono distinguere vari tipi di fiori; a forma tubolare (per esempio nel cardo), a forma raggiata (per esempio nelle margherite) e a forma bilabiata (per esempio nella cicoria). Alcuni esemplari, presenti in quasi tutto il mondo, sono usati come alimento (cicoria, carciofo, lattuga, indivia, girasole) oppure in medicina (camomilla, tarassaco) o come ornamento (dalie, crisantemi, margherite).

compositìvo, agg. 1 Che entra nella composizione di qualcosa. 2 Relativo alla composizione letteraria e artistica.

compòsito, agg. Composto di diversi elementi.
 lat. compositus, p.p. di componere comporre.

compositòio, sm. Arnese di metallo nel quale il compositore pone i caratteri mobili in modo da formare righe e parole.

compositóre, sm. 1 Chi compone. 2 Operaio tipografo addetto alla composizione.
 sm. 1 composer. 2 (tipografo) typesetter, compositor.
 lat. compositor,-oris.

compositrìce, sf. Macchina che esegue automaticamente la composizione.

composizióne, sf. 1 Formazione. ~ costituzione. la composizione chimica della sostanza rivelava delle tracce di anabolizzanti. 2 In tipografia, operazione di accostare lettere e segni per formare parole e linee. 3 Testo scritto, per esercizio scolastico. 4 Struttura caratteristica di qualcosa. 5 Attività legata alla produzione di un'opera. studiare composizione, studio della tecnica per brani musicali. 6 Conciliazione di due o più persone in contrasto tra loro. ~ accordo.
 sf. composition.
 lat. compositio,-onis, deriv. da compositus, p.p. di componere comporre.

compossèsso, sm. Possesso in comune con altre persone.

compossessóre, sm. Chi possiede insieme ad altri qualcosa.

compost, sm. invar. Prodotto ottenuto dalla degradazione batterica dei rifiuti solidi urbani.

compósta, sf. 1 Conserva o marmellata di frutta cotta con zucchero. 2 Materiale fertilizzante.
 sf. 1 stewed fruit. 2 (fertilizzante) compost.

compostàggio, sm. Smaltimento dei prodotti solidi urbani con produzione di compost.

Compostela Santiago de ved. "Santiago de Compostela"

compostézza, sf. L'essere composto. ~ contegno, decoro. <> scompostezza, volgarità.
 sf. composure, decorum.

compostièra, sf. Coppa per servire in tavola la composta.

compósto, o compòsto, agg. e sm. agg. 1 Formato da varie parti. ~ composito. <> semplice. 2 Che ha un atteggiamento ordinato, educato. ~ decoroso. <> scomposto.
sm. Ciò che risulta dall'unione di due o più elementi. ~ amalgama, miscuglio.
 agg. 1 compound. 2 (persona) composed. 3 (decoroso) dignified. 4 (ordinato) neat, tidy. sm. 1 compound. 2 (amalgama) mixture.
In chimica indica una sostanza che, attraverso varie trasformazioni, può essere suddivisa in altre sostanze, dette elementi, con peso inferiore a quello della sostanza originaria. Ogni composto chimico è costituito da elementi qualitativamente e quantitativamente definiti e può quindi essere espresso con una formula specifica. I composti chimici possono essere inorganici od organici. Questi ultimi sono caratterizzati dalla presenza nella loro formula dell'elemento carbonio e vengono ulteriormente distinti in composti alifatici (acidi carbossilici, alcoli, aldeidi e chetoni, ammine e idrocarburi) e aromatici (profumi, ormoni, vitamine, coloranti ecc.).

cómpra, sf. 1 Il comprare. 2 La cosa comprata.

compràbile, agg. Che si può comprare.

compràre, v. tr. 1 Ottenere dietro pagamento. ~ acquistare, comperare. <> vendere. 2 Corrompere con denaro. ~ prezzolare.
 v. tr. 1 to buy. 2 (corrompere) to bribe.
 lat. comparare procurare, comp. da com-+ parare.

compratóre, sm. (f.-trìce) Chi compra. ~ acquirente. <> venditore.
 sm. purchaser, buyer.

compravéndere, v. tr. Fare la compravendita di qualcosa.

compravéndita, sf. Contratto con cui si trasferisce la proprietà di una cosa in cambio di una somma di denaro.
 sf. sale.

comprèndere, v. tr. 1 Contenere. ~ racchiudere. <> escludere. non sono comprese le spese di trasporto nella cifra indicata. 2 Sopraffare. ~ invadere. 3 Capire. ~ intendere. solo allora comprese il malinteso che era accaduto. 4 Giustificare. ~ perdonare. <> condannare. comprendeva la sua esigenza di attendere ancora altro tempo.
 v. tr. 1 to comprise, to include, to consist of. 2 (capire) to understand.
 lat. comprendere prendere con il pensiero, capire.

comprendiménto, sm. Il comprendere. ~ comprensione.

comprendònio, sm. Capacità di comprendere.

comprensìbile, agg. Che può essere compreso. ~ intelligibile, chiaro, evidente. <> complicato, oscuro.
 agg. 1 comprehensible. 2 (ammissibile) understandable.

comprensibilità, sf. Qualità di ciò che è comprensibile.

comprensibilménte, avv. 1 In modo comprensibile. ~ logicamente. <> incomprensibilmente. 2 Evidentemente. ~ nettamente.

comprensióne, sf. 1 Atto e facoltà di comprendere. ~ intelligenza, penetrazione. <> incomprensione. 2 Capacità di considerare con animo benevolo i problemi altrui. ~ condiscendenza, indulgenza. <> intransigenza. 3 L'insieme delle note o degli attributi costitutivi della definizione di un concetto. In logica il principio di comprensione stabilisce che per ogni proprietà definita su determinati oggetti esiste la classe corrispondente (G. Frege, B. Russel).
 sf. understanding, comprehension.
 lat. comprehensio,-onis.

comprensìvo, agg. 1 Che comprende, raccoglie in sé più cose. ~ inclusivo. <> incomprensivo. 2 Che possiede comprensione. ~ indulgente. <> intollerante.
 agg. 1 inclusive, comprehensive. 2 (indulgente) understanding, sympathetic.

comprensoriàle, agg. Di comprensorio.

comprensòrio, sm. 1 Territorio soggetto a bonifica. 2 Regione. ~ zona.

compréso, agg. 1 Contenuto. ~ incluso. <> escluso. 2 Inteso. ~ capito. 3 Sopraffatto. 4 Interamente occupato. ~ compenetrato.
 agg. inclusive, including.

comprèssa, sf. 1 Pezza di garza ripiegata usata per ricoprire le ferite. 2 Pastiglia di medicamento polverizzato e pressato. ~ pillola, capsula.
 sf. 1 compress. 2 (pastiglia) tablet, pill.

compressìbile, agg. Lo stesso che comprimibile.

compressibilità, sf. Proprietà dei corpi compressibili.

compressióne, sf. L'azione, l'effetto del comprimere.
 sf. compression.
 lat. compressio,-onis, deriv. da compressus, p.p. di comprimere.
In fisica è la trasformazione termodinamica con la quale si verifica una diminuzione del volume a causa di un aumento della pressione.
Nei motori a scoppio a quattro tempi, indica il momento in cui il pistone comprime la miscela aria-combustibile all'interno del cilindro.
Rapporto di compressione
Rapporto tra le pressioni d'entrata e d'uscita in un compressore. In un motore a combustione interna alternativo è il rapporto tra il volume massimo e minimo della camera del cilindro.
In informatica indica il processo di riduzione del numero di bit per rappresentare un'informazione (compattazione). A seconda dei casi la compressione può comportare o meno la perdita d'informazione. Gli algoritmi utilizzati variano in base al tipo di dati da comprimere: per i file di programma o i database vengono usati algoritmi che si limitano a comprimere lo spazio vuoto e codificano le parole più ricorrenti utilizzandone altre più corte. Per i file grafici, invece, si ricorre sovente ad algoritmi (GIF, TIFF, JPEG, MPEG) che, pur mantenendo l'aspetto generale dell'immagine contenuta nel file, sacrificano i particolari meno significativi; la compattazione di questi file si traduce, di norma, in un'impercettibile perdita di definizione.

compressìvo, agg. Che serve a comprimere.

comprèsso, agg. Premuto. ~ calcato.
 agg. pressed, compressed, repressed.

compressóre, agg. e sm. agg. Che comprime.
sm. Macchina che tramite un motore comprime un aeriforme aumentandone pressione e temperatura.
 sm. compressor.
Il fluido compresso può essere utilizzato per la produzione di energia propulsiva (turbine) o per il funzionamento di utensili pneumatici (trapani, avvitatori, impianti di verniciatura e sabbiatura). L'incremento di temperatura viene principalmente usato negli impianti di refrigerazione. I compressori possono essere a ciclo chiuso (con successivi cicli di compressione e decompressione della stessa quantità di fluido) o a ciclo aperto (con fuoriuscita continua del fluido compresso). In base al loro funzionamento meccanico, è inoltre possibile distinguere i compressori in alternativi e rotativi (o centrifughi). Il compressore alternativo è una macchina che utilizza le variazioni di volume prodotte dal movimento di uno stantuffo in un cilindro o di lobi rotanti in una camera di apposito disegno. Il compressore rotativo o centrifugo utilizza la forza centrifuga prodotta da una girante.
Compressore di volume
Amplificatore non lineare che amplifica i bassi livelli di segnale. Usato in telefonia e nella registrazione magnetica dei suoni per scindere il segnale dal rumore. Il segnale trasmesso o registrato per mezzo di un compressore deve essere ricevuto o riprodotto con un amplificatore di caratteristiche opposte.
Compressore stradale
Macchina composta da uno o più rulli di peso rilevante che viene utilizzata per comprimere e livellare pietrisco o bitume durante la costruzione di una sede stradale. Può essere azionata da un proprio motore o rimorchiata da un altro automezzo.

comprimàrio, sm. 1 Medico primario insieme con un altro. 2 Ruolo teatrale comprendente le parti che vengono per importanza subito dopo quelle dei protagonisti.

comprìmere, v. tr. 1 Esercitare una forte pressione su qualcosa. ~ premere. <> allentare. il liquido era compresso da una pompa. 2 Sottoporre a compressione. 3 Reprimere. ~ soffocare. <> liberare. comprimere i propri sentimenti di sdegno.
 v. tr. 1 to press, to compress. 2 (reprimere) to repress.
 lat. comprimere, comp. da com-+ premere premere.

comprimìbile, agg. Che si può comprendere.

comprimibilità, sf. Proprietà dei corpi di ridurre il volume sotto l'azione di agenti esterni.

compromésso, agg. e sm. agg. Che è messo in una situazione difficile. l'accordo è ormai compromesso dagli ultimi eventi accaduti.
sm. 1 Accordo. compromesso di vendita. 2 Deviazione del comportamento pratico rispetto ai principi morali. non voleva accettare compromessi, almeno in questa occasione. 3 Negozio con cui le parti rimettono ad arbitri la decisione della controversia.
 sm. 1 compromise. 2 (dir.) preliminary agreement.

compromésso stòrico La collaborazione al governo in Italia tra le forze cattoliche e quelle comuniste, teorizzata verso la metà degli anni Settanta.

compromettènte, agg. Che compromette.

comprométtere, v. v. tr. 1 Mettere a repentaglio. ~ pregiudicare, danneggiare. <> salvaguardare. 2 Affidare una questione alla decisione di un arbitro. 3 Coinvolgere. ~ implicare. <> tutelare, salvaguardare.
v. rifl. 1 Entrare in una situazione; rischiare, impegnarsi. ~ esporsi. 2 Insudiciarsi, disonorarsi. ~ insozzarsi.
 v. tr. to compromise.

compromissàrio, sm. Chi viene nominato arbitro in una controversia.

Compromissione, La Romanzo di M. Pomilio (1965).

compromissòrio, agg. Relativo a compromesso.

comproprietà, sf. Diritto di proprietà spettante in comune a più persone.

comproprietàrio, sm. Contitolare di un diritto di proprietà.

compròva, sf. Conferma. ~ convalida.

comprovàbile, agg. Che si può comprovare.

comprovàre, v. tr. Provare con nuovi argomenti una cosa che i fatti hanno già dimostrato essere vera. ~ avvalorare, confermare.
 v. tr. to confirm.
 lat. comprobare, comp. da com-+ probare approvare.

comptometer, sm. invar. Nome commerciale di un'addizionatrice in cui, premendo i tasti, si agisce direttamente sul totalizzatore.

comptometrìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Chi opera col comptometer.

Compton, Arthur Holly (Wooster 1892-Berkeley 1962) Fisico statunitense. Compì studi sulla rotazione della terra, sui raggi X, in particolare sui raggi cosmici. Ebbe il premio Nobel con C. T. R. Wilson nel 1927 per la scoperta del fenomeno omonimo.
Effetto Compton
Fenomeno per cui, dopo l'interazione tra un fotone incidente e un elettrone della sostanza attraversata, il fotone perde energia e viene così modificata la sua lunghezza d'onda. Confermò la teoria dei quanti di luce ipotizzata da Max Planck.

Compton-Burnett, Ivy (Londra 1892-1969) Romanziere. Tra le opere Fratelli e sorelle (1929) e Mariti e mogli (1931).

compulsàre, v. tr. Leggere, consultare libri specialmente a scopo di studio.

compùngere, v. tr. Turbare. ~ affliggere.

compùnto, agg. Che mostra afflizione, mortificazione. ~ dispiaciuto, avvilito, contrito. <> spensierato.
 agg. contrite.

compunzióne, sf. Atteggiamento di dolore e di pentimento anche non sincero.

computàbile, agg. Che si può computare.

computàre, v. tr. 1 Fissare una quantità. 2 Mettere in conto.
 v. tr. 1 to calculate. 2 (mettere in conto) to debit.
 lat. computare.

computazionàle, agg. Che si riferisce alla computazione elettronica.

computazióne, sf. Computo.

computer, sm. invar. Termine generico usato per designare qualsiasi tipo di elaboratore elettronico. Vengono comunemente distinti in microcomputer (o personal computer), minicomputer e mainframe. Il primo comprende tutti gli elaboratori di piccole e medie dimensioni, progettati per funzionare in modo autonomo o come terminali intelligenti di reti locali o territoriali. Il secondo indica invece le macchine utilizzate come unità centrali (server) di reti aziendali con un numero limitato di terminali. I mainframe computer, infine, sono elaboratori di grande potenza che possono supportare centinaia di terminali. Ogni computer è composto da un'unità centrale, dalle unità di memorizzazione e dai dispositivi di ingresso e uscita. L'unità centrale è costituita da un microprocessore (Central Processing Unit o CPU), che rappresenta il cuore dell'intero sistema, e da un bus di comunicazione. Nei minicomputer e nei mainframe è molto frequente trovare anche più di una CPU (sistemi multiprocessore). Le unità di memorizzazione sono normalmente distinte in memorie allo stato solido e memorie di massa. Alla prima categoria appartengono la ROM (memoria a sola lettura) e la RAM (memoria ad accesso casuale, volatile); della seconda fanno parte dischi floppy, dischi rigidi, unità a nastro e magneto-ottiche. I dispositivi di ingresso, oltre alla tradizionale tastiera, annoverano anche mouse, penna ottica, scanner e tavoletta grafica. Quelli di uscita sono il monitor e la stampante. Esistono poi altre periferiche che consentono sia l'uscita che l'ingresso dei dati, come la scheda di rete e il modem. Quest'ultimo, a causa dell'enorme diffusione del fenomeno Internet, è recentemente balzato al ruolo di accessorio essenziale di ogni personal computer. ~ calcolatore, elaboratore, cervello elettronico.
 sm. invar. computer.
Computer art
Arte visiva realizzata per mezzo del calcolatore elettronico.
Computer music
Genere di musica elettronica originata da un calcolatore collegato a dispositivi per la creazione del suono. I primi tentativi furono fatti negli studi dei Bell Laboratories, del CCRMA di Stanford e dell'IRCAM di Parigi.

computer game, sm. invar. Videogioco che si esegue con il computer.

computer graphic, loc. sost. f. invar. Insieme di tecniche, strumenti matematici e programmi, usati per realizzazioni grafiche tramite calcolatore. Queste tecniche, apparse dagli anni '60 in poi, servono anche per l'utilizzo di calcolatori nel disegno industriale (CAD) e nella produzione tramite macchine a controllo numerico (CAM).

computer music, loc. sost. f. invar. Musica informatica.

computerizzàbile, agg. Che può essere tradotto nel linguaggio del computer.

computerizzàre, v. tr. Effettuare per mezzo del computer.
 v. tr. to computerize.

computerizzàto, agg. Si dice di ciò che è effettuato per mezzo del computer.

computìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Chi pratica la computisteria.

computisterìa, sf. Applicazione dell'aritmetica a calcoli commerciali.
 sf. book-keeping

computìstico, agg. (pl. m.-ci) Proprio della computisteria.

còmputo, sm. Calcolo specialmente complicato.
 sm. calculation.

COMSAT Sigla di Communications Satellite Corporation (società per le comunicazioni via satellite).

Comte, Auguste (Montpellier 1798-Parigi 1857) Filosofo. Tra le opere Corso di filosofia positiva (1830-1842) e Sistema di filosofia positiva (1851-1854).

Comùn Nuòvo Comune in provincia di Bergamo (2.658 ab., CAP 24040, TEL. 035).

comunàle, agg. 1 Che è di proprietà della comunità. 2 Ordinario, solito. ~ usuale. 3 Che si riferisce o appartiene al comune.
 agg. town, municipal, city.

comunànza, sf. 1 Condizione dell'essere comune a più cose o più persone. ~ comunione. <> divisione. 2 Somiglianza. ~ affinità. <> diversità.

Comunànza Comune in provincia di Ascoli Piceno (3.026 ab., CAP 63044, TEL. 0736).

comunardo, sm. Partigiano della comune di Parigi del 1871

comùne, agg., sm. e sf. agg. 1 Che è di tutti o si riferisce a tutti. ~ generale, collettivo, pubblico. <> individuale, privato. 2 Proprio della maggioranza. ~ collegiale, generale. <> individuale, singolo. 3 Che riguarda un gruppo stretto di persone o cose. 4 Usuale. ~ abituale. <> anomalo. 5 Cordiale, imparziale. 6 Dozzinale. ~ ordinario. <> fine.
sm. 1 Ente territoriale autonomo nella cerchia dei principi stabiliti dalle leggi generali della repubblica, che ne regolano le funzioni. 2 Normalità. ~ regola. 3 Marinaio semplice della marina da guerra.
sf. In un ambiente scenico chiuso, la porta che si finge comunichi con l'esterno.
 agg. 1 common. 2 (medio) average. 3 (ordinario) ordinary. sm. 1 (amm.) town council, municipality. 2 (normalità) common run.
Organi del comune sono il consiglio, la giunta e il sindaco che è capo dell'amministrazione comunale, ufficiale di governo ed è eletto dal consiglio a scrutinio segreto. La sua carica dura quattro anni, salvo motivi di cessazione. I comuni si costituirono anticamente come governo di cittadini autonomi nei confronti delle signorie feudali. Questo fenomeno si diffuse in tutta Europa e, in particolare, nell'Italia del nord e centrale, ove i comuni acquisirono caratteri istituzionali e indipendenti (pace di Costanza 1183). All'interno del comune italiano la vita si svolgeva nelle corporazioni professionali, che forgiavano la nuova classe borghese. Assunse diverse forme governative: consolare tra l'XI e il XII sec., podestarile (XIII sec.) e capitano del popolo (XIV sec.). L'evoluzione del comune nella signoria fece perdere il carattere elettivo dell'istituzione, poiché la signoria divenne ben presto una forma di governo dinastica.

Comùne di Parìgi Governo rivoluzionario formatosi a Parigi dal 18 marzo al 28 maggio 1871. In seguito alla sconfitta nella guerra con la Prussia e all'incapacità del governo di controllare la situazione politica, militare ed economica nel Paese, si scatenarono forze rivoluzionarie contrarie al governo di A. Thiers e all'assemblea nazionale. Il governo si rifugiò a Versailles, lasciando la città al controllo del comitato centrale della guardia nazionale che fu affiancato dal consiglio generale della Comune, proclamato il 28 marzo. L'esperienza durò poco; a causa delle divergenze interne e dell'isolamento dal resto del paese, si verificarono sanguinosi scontri (20.000 comunardi rimasero uccisi), poi le truppe governative guidate da E. P. Mac-Mahon riuscirono a ristabilire l'ordine nel giro di una settimana. Seguì una repressione sanguinosissima con deportazioni, condanne a morte e fucilazioni.

comunèlla, sf. 1 Accordo tra persone aventi lo stesso chiaro scopo. 2 Chiave che apre tutte le porte di un albergo.

comuneménte, avv. 1 Generalmente, di solito. ~ abitualmente. 2 In comune. ~ insieme. 3 Banalmente. ~ ordinariamente.

comunicàbile, agg. Che può essere comunicato.

comunicabilità, sf. L'essere comunicabile.

comunicàndo, sm. Chi sta per ricevere l'Eucarestia.

comunicànte, agg., sm. e sf. agg. Che comunica.
sm. Chi amministra l'Eucarestia.
sm. e sf. Chi si comunica.

comunicàre, v. v. tr. 1 Far sapere. ~ divulgare. <> celare, tacere. riuscì pur con grande fatica a comunicarle ciò che stava provando in quei momenti felici. 2 Amministrare la comunione. il sacerdote comunica i fedeli presenti alla Messa.
v. intr. 1 Essere in rapporto con qualcuno. 2 Essere in comunicazione. ~ corrispondere. non aveva alcuna possibilità di comunicare in quello stato di isolamento.
v. intr. pron. 1 Propagarsi. ~ trasmettersi. un senso di frustrazione si comunicò fra i reparti più avanzati. 2 Ricevere l'eucarestia.
 v. tr. e intr. 1 to communicate. 2 (notizia) to pass on. 3 (rel.) to administer communion.
 lat. communicare, deriv. da communis comune.

comunicatìva, sf. Naturale facilità a comunicare con gli altri. ~ espansività. <> chiusura.
 sf. communicativeness.

comunicatìvo, agg. 1 Atto a comunicarsi. 2 Che ha o dimostra buona comunicativa. ~ affabile, espansivo. <> chiuso, riservato.

comunicàto, sm. Notizia, informazione ufficiale variamente divulgata. ~ avviso.
 sm. 1 communiqué, bulletin. 2 (stampa) press release.

comunicatóre, sm. Chi comunica con una certa padronanza.

comunicazióne, sf. 1 Atto, effetto del comunicare. ~ messaggio, notizia, trasmissione. 2 Accomunamento.
 sf. 1 communication. 2 (annuncio) announcement. 3 (collegamento) connection, line.
 lat. communicatio,-onis.
La teoria della comunicazione studia il fenomeno di trasmissione di segnali tra sistemi di uguale o diversa natura (tra macchine, tra uomini, tra uomo e macchina, tra animali).
R. Jakobson individuò, nell'ambito della comunicazione linguistica, il mittente, il messaggio, il canale, il codice, il destinatario, il contesto e il contratto.
Comunicazione giudiziaria
Notifica all'imputato o all'indiziato di un reato che si sta procedendo a indagini sul suo conto; venne sostituita dall'informazione di garanzia a seguito della riforma del codice di procedura penale.
Comunicazione di massa
Processo di produzione, trasmissione e diffusione di immagini e notizie in breve tempo verso individui non in rapporto tra loro. I mezzi utilizzati (cinema, stampa, radio, televisione) vengono detti mass media.

comunióne, sf. 1 Comunanza di interessi o altro. ~ condivisione, partecipazione. <> separazione. 2 Sacramento dell'eucarestia. 3 Il dividere con altri il diritto di proprietà di un bene.
 sf. 1 communion. 2 (di beni) joint ownership of property.
 lat. communio,-onis, deriv. da communis comune.
In diritto situazione giuridica che si verifica quando più titolari hanno lo stesso diritto su un bene. Può riguardare il diritto di proprietà (comproprietà), il possesso (compossesso), l'usufrutto e qualsiasi altro diritto reale. Ogni contitolare ha una quota astratta (ideale) del bene o del godimento del bene, senza però considerare il bene di sua materiale e determinata appartenenza.
Comunione dei beni
Regime patrimoniale legale familiare, che viene automaticamente applicato in assenza di contrarie disposizioni matrimoniali. Ogni coniuge è comproprietario dei beni acquistati durante il matrimonio e degli utili delle aziende gestite congiuntamente prima dello stesso.

Comunìsmo Vetta (7.495 m) del Tagikistan, la più elevata nel massiccio del Pamir.

comunìsmo, sm. Sistema politico, sociale ed economico basato sull'abolizione della proprietà privata dei mezzi di produzione e dei prodotti del lavoro. Ha assunto caratteristiche diverse nei tempi, da Platone a Tommaso Moro a Campanella; è passato da una concezione utopistica e di esaltazione della natura a un significato più storico e rivoluzionario, a seguito della rivoluzione industriale del XVIII sec. I primi teorici furono i socialisti utopisti come Babeuf, Saint-Simon, Fourier, Proudhon, Owen; il pensiero comunista fu poi precisato ed enfatizzato dall'opera di K. Marx e F. Engels, con un'analisi critica del sistema di produzione e sociale del capitalismo. Con l'opera Il Manifesto del Partito comunista (1848) venne esposta una prima strategia politica mirante, nel tempo, alla creazione di una società senza classi. In questa società, non esistendo più classi sociali distinte, lo stato stesso deve cessare di esistere, a favore della dittatura del proletariato e per mezzo della salita al potere della classe operaia. Tale strategia fu accettata nel 1871 dalla Prima Internazionale. La Seconda Internazionale (1889) riorganizzò partiti e sindacati europei in modo riformista. Fu dominata dal pensiero di Marx e si proponeva di abbattere il sistema capitalistico così come di migliorare le condizioni del lavoro e di promulgarne una legislazione internazionale. Nel 1919 la corrente rivoluzionaria, guidata da Lenin, si separò formando la Terza Internazionale cui aderirono sessanta partiti rivoluzionari. Essa fu fortemente accentratrice e si oppose con forza ai partiti socialdemocratici e riformisti. Fu sciolta da Stalin nel 1943. La Quarta Internazionale fu fondata a Parigi da Trockij dopo il distacco da Stalin, ma ebbe scarso successo. Il comunismo è stato quindi adattato e modificato, secondo le varie situazioni storiche, dal leninismo e dal maoismo in Russia e in Cina, nonché nei numerosi tentativi di socialismo reale fatti in Europa orientale, Africa e Asia nel XX sec. Il fallimento dell'esperienza sovietica ha prodotto una crisi del comunismo, culminata alla fine degli anni '80 nella dissoluzione del blocco comunista legato all'Unione Sovietica.
 sm. communism.
 franc. communisme.

comunìsta, agg., sf. e sm. (pl. m.-i) agg. Del comunismo. ~ marxista. <> capitalista.
sm. e sf. 1 Seguace del comunismo. ~ bolscevico. 2 Relativo o appartenente a un partito comunista. ~ compagno.
 agg., sm. e sf. communist.

comunìstico, agg. (pl. m.-ci) Del comunismo.

comunistizzàre, v. tr. Conquistare o ridurre al comunismo.

comunità, sf. 1 Gruppo di persone che hanno notevoli cose da condividere. 2 Organizzazione operante come collettività. ~ associazione. 3 Comunanza.
 sf. community.
 lat. communitas,-atis, deriv. da communis comune.
Comunità montana
Ente preposto alla pianificazione e alla programmazione dello sviluppo del territorio, prevalentemente in campo agricolo e forestale, appartenente alla medesima area montana. Costituite nel 1971, le comunità montane sono obbligatorie nei territori ubicati sopra i 600 m.

Comunità dégli Stàti Indipendènti => CSI

comunitàrio, agg. Della comunità. ~ comune, collettivo, pubblico. <> personale, privato.
 agg. community.

comùnque, avv. e cong. avv. In ogni modo, in ogni caso.
cong. 1 In qualunque, in qualsiasi modo. comunque vada a finire sono felice di questa esperienza. 2 Tuttavia. ~ però. è andata così, comunque non mi sembra il caso di drammatizzare.
 avv. 1 in any case, anyway, anyhow. 2 (tuttavia) however. cong. no matter how, however, all the same.
 da come + deriv. dal lat. unquam mai.

cón, avv., prep. e agg. inv.  - avv. Variante di com, troncamento di come usato in frasi comparative familiari e regionali.
- prep. sempl. per introurre il termine a cui si riferisce una relazione o un rapporto: 1 di compagnia usciva spesso alla sera con la sua ragazza. 2 di unione andare a scuola con la cartella sulle spalle. 3 di possesso è un uomo con un bel capitale in banca 4 di modo l'ho fatto con difficoltà 5 di qualità aveva finalmente conosciuto l'uomo della sua vita con molte virtù e pochi difetti. 6 di circostanza non vado a scuola con la neve 7 di mezzo si muoveva spesso con la metropolitana in città. 8 di materia fatto con il legno 9 di limitazione. con il lavoro ora va meglio 10 di paragone o confronto non posso fare un raffronto con Luca trovo analogie con il suo racconto 11 di tipo concessivo o avversativo con tutto ciò che gli è capitato non ha rinunciato ai suoi impegni. 12 di altro genere; es.: corre con una tuta di cotone aveva litigato con tutti i suoi colleghi. 13 altrimenti espresso con un gerundio, se seguita dal verbo all'infinito col crescere cambiano i gusti ha finito col dargli ragione.
- in funz. di agg. inv. nel canottaggio, indica un equipaggio con timoniere: quattro con, otto con
with. 2 (mezzo) with, by. 3 (nei confronti di) to.
 lat. cum.
Chi non è con me, è contro di me. Gesù Vangelo di S. Matteo, cap. XII-S. Luca, cap. XI-A volte non è possibile essere neutrali.

Con gli occhi chiusi Romanzo di F. Tozzi (1919).

Con l'amore non si scherza Commedia di A. de Musset (1834).

Con le migliori intenzioni Film commedia, svedese (1992). Regia di Bille August. Interpreti: Samuel Froler, Pemilla Ostegren, Max von Sydow. Titolo originale: Den goda Viljan

Con me e con gli alpini Opera di poesia di P. Jahier (1919).

Con te e senza di te Opera di poesia di K. M. Simonov (1944).

Cóna Comune in provincia di Venezia (3.358 ab., CAP 30010, TEL. 0426).

CONAD Sigla di Consorzio Nazionale Dettaglianti.

Conakry Città (706.000 ab.) della Guinea, capitale della repubblica e capoluogo dell'omonima regione. Si affaccia sull'oceano Atlantico ed è il principale porto del paese. Esporta bauxite, minerali di ferro e prodotti di piantagione. Industrie alimentari, tessili e meccaniche. Sede di un aeroporto intercontinentale. Fondata dai francesi nel 1884, rimase sotto il loro dominio fino all'anno 1958 quando divenne capitale della Guinea indipendente.

Conan il barbaro Film d'avventura, americano (1981). Regia di John Milius. Interpreti: Arnold Schwarzenegger, Sandahl Bergman, Max von Sydow. Titolo originale: Conan the Barbarian

conàto, sm. 1 Tentativo. ~ sforzo. 2 Inclinazione. ~ impulso.
 sm. retching.

cónca, sf. 1 Recipiente di terracotta molto profondo che serve specialmente per il bucato. 2 Vasca molto profonda. 3 Anfora in rame a grande imboccatura usata nelle campagne per attingere acqua. 4 Depressione della superficie terrestre non molto fonda. 5 Conchiglia.
 sf. valley.
 lat. concha, dal greco kònche conchiglia.

Cónca Casàle Comune in provincia di Isernia (294 ab., CAP 86070, TEL. 0865).

Cónca déi Marìni Comune in provincia di Salerno (670 ab., CAP 84010, TEL. 089).

Cónca délla Campània Comune in provincia di Caserta (1.600 ab., CAP 81044, TEL. 0823).

Cónca d'Òro Territorio pianeggiante della Sicilia, nei pressi di Palermo.

Concamarìse Comune in provincia di Verona (1.078 ab., CAP 37050, TEL. 0442).

concamerazióne, sf. Ogni cavità comunicante con altre, in un organo, in un corpo.

concàta, sf. Ciò che può essere contenuto in una conca.

concatenaménto, sm. Stretto collegamento.

concatenàre, v. v. tr. 1 Collegare come in una catena. ~ congiungere. <> separare. 2 Disporre in stretta connessione logica.
v. rifl. rec. Collegarsi secondo un certo ordine.

concatenazióne, sf. L'effetto del concatenare e del concatenarsi. ~ connessione, intreccio.

concàusa, sf. Causa che concorre con altre a provocare un effetto.

concavità, sf. L'essere concavo.

còncavo, agg. Che si presenta incavato verso chi guarda. ~ incavato. <> convesso.
 agg. hollow, concave.

concèdere, v. v. tr. 1 Permettere con grazia e favore; accordare, esaudire. ~ compiacere. <> negare. le concesse un'ultima occasione. 2 Accettare per vero. ~ ammettere. <> opporsi. ti concedo questo fatto, ma rimane sempre una questione insanabile. 3 Cedere. ~ arrendersi. <> lottare. 4 Dare, largire. ~ dispensare.
v. rifl. Detto di donna, darsi a un uomo. ~ cedere. <> resistere. si concesse a quell'uomo, ma solo in quella occasione.
 v. tr. 1 to concede, to grant. 2 (ammettere) to concede, to admit. 3 (permettere) to allow.
 lat. concedere, comp. da con-+ cedere ritirarsi.

Concèi Comune in provincia di Trento (684 ab., CAP 38060, TEL. 0464).

concelebrànte, agg. e sm. Che, chi celebra insieme con altri il rito liturgico.

concelebràre, v. tr. Celebrare insieme.

concelebrazióne, sf. Il rito concelebrato.

concènto, sm. Armonia risultante dal giusto assemblaggio acustico di strumenti e voci.

concentràbile, agg. Che può essere concentrato.

concentraménto, sm. Confluenza in un unico luogo. ~ ammassamento.
 sm. concentration.

concentràre, v. v. tr. 1 Raccogliere in un solo punto. ~ ammassare. <> sparpagliare. i reparti furono allora concentrati in quella zona ritenuta strategicamente importante. 2 Ridurre a minor volume. ~ condensare. <> diluire. 3 Accentrare. ~ centralizzare. <> decentrare. le lenti convesse concentrano i raggi solari.
v. rifl. 1 Raccogliersi. ~ riunirsi. 2 Immergersi. ~ riflettere. <> distrarsi. mi stavo concentrando sulla preparazione dell'esame quando mi hai interrotto.
 v. tr. to concentrate. v. rifl. to concentrate.
 da con-+ deriv. da centro.

concentrataménte, avv. In modo concentrato.

concentràto, agg. e sm. agg. 1 Raccolto in un punto. 2 Intenso e profondo. 3 Fisso, intento. ~ attento. <> distratto. 4 Denso, ristretto. ~ carico. <> fluido, lungo. a furia di farlo cuocere, aveva ottenuto un brodo eccessivamente concentrato. 4 Detto di roccia, con un'elevata percentuale di minerale utile.
sm. 1 Prodotto di una concentrazione. 2 Conserva alimentare ottenuta con parziale eliminazione dell'acqua. ~ salsa. il concentrato di pomodoro.

concentratóre, sm. Nelle telecomunicazioni dispositivo per convogliare comunicazioni in un numero maggiore rispetto a quello delle linee disponibili.

concentrazióne, sf. 1 Concentramento. 2 In chimica quantità relativa a ciascun componente di una soluzione. 3 Raggruppamento di imprese soprattutto industriali. 4 Intenso raccoglimento mentale.
 sf. concentration.
Può essere espressa come concentrazione molecolare, rapporto tra il numero di moli del componente e quello della totalità della soluzione; molarità, numero di moli del soluto per litro di soluzione; molalità, numero di moli del soluto per 1.000 g di solvente; normalità, numero di grammi equivalenti per litro di soluzione; percentuale in peso, grammi di soluto per 100 g di soluzione; percentuale in volume, numero di cm3 di soluto per 100 cm3 di soluzione.

concentricità, sf. L'essere concentrico.

concèntrico, agg. (pl. m.-ci) Di ciascuno di due o più enti geometrici aventi un centro comune.

Concepción (Cìle) Città del Cile (329.000 ab.), capoluogo della regione Bíobío, a 450 km a sud-ovest di Santiago, sorge alla foce del fiume Bíobío, nell'oceano Pacifico. Importante città industriale e commerciale grazie ai giacimenti carboniferi di Auraco e al vicino porto di Talcahuano, ha nelle industrie petrolchimiche, tessili e conciarie le principali risorse economiche. Sede arcivescovile. Fondata nel 1450 da Pedro de Valdivia, è stata più volte distrutta da terremoti (1751, 1823, 1939, 1960).

Concepción (Paraguay) Città del Paraguay (23.000 ab.), capoluogo del dipartimento omonimo. Sorge sulla riva sinistra del fiume Paraguay. Mercato agricolo e del bestiame. È rinomata per la lavorazione del mate. Sede vescovile. Anticamente nota con il nome di Villa Conception.

Concepción de la Vega Città (53.000 ab.) della Repubblica Dominicana, capoluogo della provincia di La Vega.

concepìbile, agg. 1 Che può essere concepito con l'intelletto. ~ immaginabile. <> inconcepibile. 2 Ammissibile. ~ plausibile. <> inammissibile.

concepibilità, agg. Possibilità di essere concepito con l'intelletto.

concepiménto, sm. Atto, effetto del concepire.

concepìre, v. tr. 1 Formare, in seguito a fecondazione. ~ procreare. concepì un bel maschietto. 2 Incominciare a provare un sentimento di stima e simili. 3 Ideare, formare, detto di attività intellettiva. ~ progettare. concepiva grandiosi progetti per il futuro. 4 Comprendere. ~ capire. non concepisco simili atteggiamenti di rifiuto degli altri.
 v. tr. 1 to conceive. 2 (comprendere) to understand. 3 (metodo) to devise.
 lat. concipere, comp. da con-+ capere prendere.

concerìa, sf. 1 Luogo in cui si conciano le pelli. 2 Arte della concia delle pelli.

concèrnere, v. tr. Essere relativo a. ~ riguardare, spettare.
 v. tr. to concern.
 lat. tardo concernere, comp. da con-+ cernere guardare.

 

 

Note:  

Definizioni, informazioni, … sono in gran parte recuperate (a partire dal 1999) da varie fonti accessibili via Internet o da altre fonti "informatiche" freeware; per molti lemmi sono state riviste e, in modo più o meno consistente, riscritte; la revisione è tuttora in corso: solo una parte delle definizioni è stata rivista (vi sono ancora errori e imprecisioni, come del resto si trovano nei dizionari cartacei, anche "famosi"). Le, eventuali, date di morte dei personaggi citati dovrebbero essere aggiornate al luglio 2009; il numero degli abitanti delle località riportate quando è stato aggiornato riporta a fianco anche la data dell'aggiornamento.

Le informazioni (storiche, geografiche, …) sono aggiornate al 1999, ma molte sono state ulteriormente aggiornate

 

     indica l'etimologia
    ~ indica un (circa, e in qualche contesto) "sinonimo"
    <> indica (in genere) un "contrario"

 

Fonte: http://dictionario.wikispaces.com/file/detail/dictionario_c.doc

sito web: http://macosa.dima.unige.it/diz/diz.htm

Autore del testo: http://macosa.dima.unige.it

 

 

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