Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale C parte 17

 

 

 

Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale C parte 17

 

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Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale C parte 17

 

Conversazione in Sicilia Opera di narrativa di E. Vittorini (1941).

Conversazioni del lunedì Opera di critica letteraria di Ch. A. de Saint-Beuve (1850-1862, 1857-1872).

Conversazioni sulla pluralità dei mondi Prosa di B. de Fontenelle (1686).

conversévole, agg. Che ama la conversazione.

Convèrsi, Marcèllo (Tivoli 1917-Roma 1988) Fisico. Dimostrò la differenza tra i muoni e i pioni (1946).

conversióne, sf. 1 Trasformazione, cambiamento di stato. ~ mutamento. 2 Passaggio da un'opinione all'altra. 3 Complesso di calcoli utili a convertire la rotta vera in rotta della bussola. 4 Movimento per cambiare senso di marcia facendo rimanere inalterata la composizione e gli schieramenti, detto di soldati inquadrati.
 sf. 1 conversion. 2 (cambio senso di marcia) turn.
In metallurgia è la trasformazione di un prodotto metallurgico in un altro.
In economia è il processo di mutazione della carta moneta in metallo prezioso, monete metalliche o divise estere. Può riguardare anche azioni di società convertite in obbligazioni.
Conversione del debito pubblico
Tentativo di diminuire l'interesse di un debito o di prorogarne la scadenza.
Conversione interna
In fisica atomica è il fenomeno per il quale un fotone, emesso da un nucleo, viene assorbito dalla nube elettronica, favorendo l'emissione di un elettrone detto di conversione. Nei reattori nucleari è la trasformazione di un materiale non fissile in uno fissile, tramite assorbimento di neutroni.

convèrso, agg. e sm. agg. e sm. Inverso. ~ contrario.
sm. Frate laico addetto a servizi vari.

convertìbile, agg. e sf. agg. Che si può convertire. ~ commerciabile, alienabile. <> invendibile, inalienabile.
sf. Automobile convertibile. ~ apribile, trasformabile.

convertibilità, sf. Qualità di ciò che è convertibile.

convertiplàno, sm. Aeroplano o velivolo convertibile.

convertìre, v. v. tr. 1 Tramutare, far passare da uno stato all'altro. convertire l'acqua in vino. 2 Indurre a passare da una condizione di vita a un'altra. fu convertito alla religione islamica.
v. intr. pron. e rifl. 1 Cambiare vita. ~ avvedersi. si convertirono in massa al Cristianesimo. 2 Mutarsi. ~ trasformarsi. 3 Rivolgersi.
 v. tr. 1 to convert. 2 (cambiare) to change. v. intr. pron. to be converted.
 lat. convertere trasformare, rivolgere.

convertìto, agg. e sm. Detto di chi ha cambiato idee, religione partito e simili.
 sm. convert.

convertitóre, sm. (f.-trìce) 1 Chi converte. 2 Trasformatore d'energia. 3 Apparecchio per depurare metalli e altre sostanze.
In metallurgia è un forno che consente di ottenere la trasformazione di un bagno metallico di prima fusione in un metallo puro o in una lega. È formato da un recipiente in lamiera d'acciaio, ricoperto da refrattario di tipo acido. I modelli più comuni sono i convertitori di Bessemer e i convertitori Thomas, entrambi utilizzati per la produzione di acciaio mediante la purificazione della ghisa fusa negli altiforni. Il loro principio di funzionamento è simile, utilizzando un flusso forzato d'aria che passa attraverso la massa fusa dal basso verso l'alto e ne provoca l'ossidazione.
Convertitore analogico-digitale
In elettronica è un circuito che genera in uscita un dato in forma digitale campionando un segnale analogico in ingresso.
Convertitore di coppia
In meccanica è uno strumento oleodinamico, utilizzato per sostituire le tradizionali frizioni a ferodi nelle trasmissioni di potenza tra un motore e un gruppo utilizzatore. Un convertitore di coppia idraulico è schematicamente costituito da un contenitore stagno riempito con un fluido, che contiene due elementi rotanti a palette, uno dei quali è calettato sull'albero motore e l'altro è solidale al cosiddetto albero condotto. Il movimento del primo elemento, causato dal motore, provoca la rotazione del fluido che, a sua volta, induce il moto del secondo elemento e la conseguente trasmissione della rotazione al condotto. Un tipico utilizzo di questo sistema è il cambio di velocità automatico installato su alcuni autoveicoli.

convertitrìce, sf. Macchina rotante che riceve corrente alternata, trasformandola in corrente elettrica continua.

convessità, sf. 1 L'essere convesso. 2 Parte convessa. <> concavità.

convèsso, agg. Si dice di linea o superficie curva all'esterno verso chi la guarda. ~ estroflesso, sporgente. <> concavo.
 agg. convex.

convettìvo, agg. Della convezione.

convettóre, sm. Apparecchio di riscaldamento ad aria calda.

convezióne, sf. Modo di propagazione del calore nei fluidi per spostamenti nella massa stessa del fluido riscaldato.

convincènte, agg. Che persuade.
 agg. persuasive, convincing.

convìncere, v. v. tr. 1 Indurre ad ammettere qualcosa con la forza del ragionamento. ~ persuadere. <> dissuadere. nonostante l'evidenza, venne convinto del contrario. 2 Dimostrare con prove inoppugnabili la colpevolezza. ~ provare. l'imputato fu convinto di truffa ai danni dello Stato. 3 Soddisfare completamente. con quella prestazione convinse anche i più scettici nei suoi confronti.
v. rifl. Rendersi persuaso. ~ capacitarsi. mi sono convinto che stavo sbagliando.
 v. tr. to convince.
 lat. convincere, comp. da con-+ vincere vincere.

convinciménto, sm. Atto del convincere o del convincersi. ~ convinzione, certezza.

convìnto, agg. 1 Persuaso. 2 Si dice di persona la cui colpevolezza sia stata provata.

convinzióne, sf. 1 L'essere convinto. ~ certezza, convincimento. <> dubbio, perplessità. 2 Opinioni, idee e simili, detto al plurale.
 sf. firm belief, conviction.
 lat. convinctio,-onis.

convitàre, v. tr. Invitare a convito.

convitàto, agg. e sm. Detto di chi interviene a un convito.

Convitato di pietra, Il Opera in due atti e quattro quadri di A. S. Dargomyzskij, testo di Puskin (San Pietroburgo, 1872).
Convitato di pietra, Il
Dramma di A. S. Puskin (1830).
Convitato di pietra
=> "Beffatore di Siviglia e Convitato di pietra, Il"

convìto, sm. Pranzo solenne con numerosi invitati.
 deriv. da convitare.

convìtto, sm. Istituto di educazione per giovani in cui si provvede anche al loro mantenimento e alloggio. ~ collegio, educandato.
 sm. boarding school.
 lat. convictus,-us, deriv. da convivere vivere assieme.

convittóre, sm. (f.-trìce) 1 Alunno di un convitto. 2 Chi convive con altri.

convivènte, agg., sm. e sf. Detto di chi vive insieme con altri.

convivènza, sf. 1 Atto, effetto del convivere. ~ concubinato. 2 Insieme di persone che convivono. ~ coesistenza.

convìvere, v. intr. Vivere abitualmente insieme con altri.
 v. intr. to live together.
 lat. convivere, comp. da cum con + vivere vivere.

conviviàle, agg. Di convivio. ~ allegro, amichevole. <> formale, compunto.
 lat. convivialis.

convìvio, sm. Banchetto. ~ cena, pranzo.
 lat. convivium, deriv. da convivere.

Convivio Trattato di Dante Alighieri (1304-1307).

convocàre, v. tr. 1 Chiamare a riunione più persone. ~ invitare. 2 Riunire. ~ radunare. 3 Chiamare in aiuto.
 v. tr. to convene, to call.
 lat. convocare, comp. da cum con + vocare chiamare.

convocazióne, sf. Atto del convocare. ~ invito, riunione, adunata.
 sf. summons, meeting.
 lat. convocatio,-onis.

convogliàre, v. tr. 1 Scortare per protezione o in segno di onore. 2 Indirizzare verso un luogo determinato. ~ canalizzare, dirigere. <> deviare. 3 Trasportare. ~ trascinare.
 v. tr. 1 to convey. 2 (indirizzare) to send, to direct.
 franc. convoyer, dal lat. conviare.

convogliatóre, sm. Trasportatore di pezzi da lavorare.

convòglio, sm. 1 Scorta. ~ accompagnamento. 2 Gruppo di navi che viaggiano con scorta armata. 3 Gruppo di veicoli che viaggiano in colonna. ~ carovana, colonna.
 sm. convoy.
 franc. convoi, deriv. da convoyer.

convolàre, v. intr. Volare insieme incontro a qualcosa detto in sostituzione di sposarsi.
 lat. convolare volare verso.

convolùta, sf. Genere di Platelminti Turbellari marini, privi di tubo digerente, nei quali la digestione avviene in una massa di cellule.

convoluzione, sf. Date f e g definite su R, la c. di f e g è l'operazione * che a f e g associa la funzione f*g così definita: f*g(x) = -∞ f(t)g(x-t) dt. Se f e g sono le densità di probabilità di due esperimenti [nulle tranne che in un intervallo finito, o tali che f+,f-, g+ e g- siano integrabili su R], f*g coincide con la densità dell'esperimento combinato che ha come risultato la somma dei due esperimenti; nel caso discreto si riduce a una sommatoria (si pensi al lancio di due dadi). La c. è commutativa, distributiva rispetto a + e vale (per k costante) (kf)*g = k(f*g). Nelle ipotesi fatte sopra in […], si ha -∞ f*g = -∞ f ·-∞ g

convòlvolo, sm. Genere di piante erbacee (Convolvulus) che possono essere perenni o annuali appartenenti alle Convulacee. Generalmente sono rampicanti con fiori campanulati. In Italia sono diffusi la soldanella, il vilucchione e il vilucchio.

convolvulìna, sf. Glucoside, dotato di proprietà purgative, presente nella radice della gialappa.

convulsaménte, avv. In modo convulsivo. ~ concitatamente.

convulsionàrio, agg. e sm. 1 Chi o che soffre di convulsioni. 2 Persona molto agitata e confusionaria.

convulsióne, sf. 1 Contrazione violenta. 2 Scoppio irrefrenabile. 3 Cataclisma improvviso e violento.
 sf. convulsion.
 lat. convulsio,-onis, deriv. da convulsus, p.p. di convellere sconvolgere.
Contrazione brusca, isolata o reiterata, dei muscoli dovuta a cause diverse quali epilessia, malattie del sistema nervoso, malattie infettive.
Si tratta di spasmi incontrollati e spesso violenti dei muscoli, specie degli arti e del capo. Compaiono soprattutto nella prima infanzia in seguito a brusco innalzamento della febbre. Si verificano in prevalenza in concomitanza con infezioni delle prime vie respiratorie di origine virale, con tonsilliti e, più di rado, con affezioni broncopolmonari e otiti. Le crisi solitamente durano pochi minuti e non devono far temere che il piccolo soffra di epilessia, purché l'episodio non si ripeta.
Il soccorritore deve sostenere il bambino e adagiarlo dove le scosse convulsive non possano procurargli ferite, per esempio lontano da spigoli. Si devono controllare soprattutto i movimenti del capo affinché non urti con violenza contro muri o mobili. Bisognerà tenere il capo del piccolo paziente voltato da un lato, facilitando così la fuoriuscita dalla bocca di saliva ed eventualmente di vomito. Si abbia cura di evitare un'eventuale morsicatura della lingua, eventualmente inserendo un fazzoletto tra i denti. Occorre portare al più presto il bambino presso un centro ospedaliero, in particolare se la crisi supera la durata di 15 minuti, o se si ripete prima che il piccolo abbia ripreso coscienza. Come prevenzione evitare, durante gli episodi infettivi, specialmente nella prima infanzia, che la febbre salga troppo, chiedendo consiglio al proprio medico di fiducia.

convulsivànte, agg. Che provoca convulsioni.

convulsìvo, agg. Che ha i caratteri della convulsione.

convùlso, agg. e sm. agg. 1 Che si manifesta con convulsioni. ~ febbrile. 2 Violentemente scosso, agitato. ~ frenetico. improvvisamente fu preso da un pianto convulso. 3 Pieno di scatti.
sm. Scoppio nervoso e prolungato. essere colto da un convulso di riso.
 agg. 1 convulsive. 2 (attività frenetica) feverish, hectic.
 lat. convulsus, p.p. di convellere sconvolgere.

Cónza délla Campània Comune in provincia di Avellino (1.473 ab., CAP 83040, TEL. 0828).

Cónza, sèlla di Valico (700 m) della Campania, nell'Appennino Meridionale.

Conzàno Comune in provincia di Alessandria (868 ab., CAP 15030, TEL. 0143).

Coo Isola della Grecia (17.000 ab., 290 km2) nel mar Egeo, al largo delle coste dell'Anatolia. Fa parte del Dodecaneso. Il territorio è prevalentemente montuoso. Le risorse economiche sono l'agricoltura (olive, uva, frutta), la pastorizia, la pesca e il turismo. Nell'antichità conobbe le civiltà micenea e persiana, per poi essere contesa da Atene e Sparta nella guerra del Peloponneso. Divenne romana e in seguito bizantina, nel 1315 passò ai cavalieri di San Giovanni. Conquistata dai turchi nel 1522, passò all'Italia nel 1912. Al termine della seconda guerra mondiale, fu restituita alla Grecia.

coobbligàto, sm. Chi è tenuto insieme con altri all'adempimento di un'obbligazione.

Cook (arcipelago) Arcipelago dell'oceano Pacifico centrale situato nella Polinesia a nord-est della Nuova Zelanda di cui fu una diretta dipendenza dal 1901 al 1965 e a cui ora è associata, ma con pieno autogoverno interno.
Si estende per 240 km2 e ha una popolazione di 18.000 abitanti.
A nord troviamo il gruppo delle Northern Cook Islands che comprende le isole Penrhyn (o Tongareva) Manihiki, Puka Puka, Rakahanga e altre; a sud il gruppo delle Southern Cook Islands, più esteso e più densamente abitato, comprende le isole Rarotonga, Aitutaki, Mangaia e numerose altre isole e isolotti.
Vi si producono agrumi, ananas, noci di cocco e banane.
Rilevante la pesca e l'artigianato della madreperla.
Attivo anche il turismo.

Cook (Nuova Zelanda) Stretto marittimo della Nuova Zelanda, tra l'isola del Nord e l'isola del Sud.
Cook
Vetta (3.764 m) più elevata della Nuova Zelanda, nell'isola del Sud.

Cook (USA) Stretto degli USA, nella costa meridionale dell'Alaska.

Cook, James (Marton 1728-Hawaii 1779) Navigatore ed esploratore inglese. Condusse tre fondamentali spedizioni scientifiche nell'oceano Pacifico, esplorò la Polinesia e scoprì lo stretto e le isole che presero il suo nome. I suoi rilevamenti cartografici furono molto importanti per la marina inglese. Esplorò le isole Hawaii dove fu ucciso dagli indigeni.

Cookstown Città della costa australiana nordorientale, sulla sponda del mar dei Coralli, alla base della penisola di Capo York.

cool jazz, loc. sost. m. invar. Moderna forma di jazz, più ricercata da punto di vista armonico.

Cooley, Thomas Benton (Ann Arbor 1871-1945) Medico statunitense. Scoprì una grave forma di anemia ereditaria ( talassemia).

Coolidge, Calvin (Plymouth, Vermont 1872-Northampton, Massachusetts 1933) Politico statunitense. Di ideologia repubblicana, fu dapprima senatore e governatore del Massachusetts, quindi fu il trentesimo presidente degli USA nel 1923, in seguito alla morte del presidente in carica Harding. Il suo mandato fu rinnovato e rimase in carica fino al 1929.

Coolidge, William (Hudson 1873-Schenectady 1975) Fisico statunitense. Nel 1912 inventò particolari tubi in grado di produrre raggi X.

coolie, sm. invar. Indigeno al quale vengono affidati i lavori più umili, solitamente in Indocina e Estremo Oriente.

coonestàre, v. tr. Fare apparire volutamente onesto ciò che in realtà non è tale.

COOP Sigla di Cooperativa.

Cooper, Gary (Helena 1901-Brentwood 1961) Attore cinematografico statunitense. Impersonò, prevalentemente nel genere western, la figura dell'eroe americano idealista e onesto. Premio Oscar come migliore attore nel 1941 con Il sergente York e nel 1952 con il celebre Mezzogiorno di fuoco. Altri film famosi sono Marocco (1930), Addio alle armi (1932), I lancieri del Bengala (1935), Per chi suona la campana (1943), Tamburi lontani (1951), Vera Cruz (1954), Il dubbio (1961). Ottenne l'Oscar alla carriera nel 1961.

Cooper, James Fenimore (Burlington 1789-Cooperstown 1851) Scrittore, romanziere statunitense. I suoi racconti illustrano la vita dei pionieri e degli indiani delle praterie. Le opere principali sono I pionieri, L'ultimo dei Mohicani, La prateria, Il cercatore di piste. Scrisse anche romanzi storici e di avventure marinare.

Cooper, Leon (New York 1930-) Fisico statunitense. Si occupò soprattutto di superconduttività, e nel 1972 insieme a J. Bardeen e J. R. Schrieffer, fu insignito del premio Nobel.

cooperàre, v. intr. Operare insieme con altri. ~ collaborare.
 v. intr. to cooperate in.
 lat. tardo cooperari, comp. da cum con + operari lavorare.

cooperatìva, sf. Società formata da almeno nove persone che persegue fini non lucrativi, il cui scopo è quello di fornire beni o servizi ai soci a condizioni migliori di quelle offerte dal libero mercato. Al suo interno vige il principio democratico del voto assembleare dei soci, anche se questi ultimi non partecipano alla distribuzione degli utili. ~ associazione, consorzio.
 sf. cooperative.
Cooperativismo
Movimento che promuove la cooperativa come strumento per sottrarsi ai problemi del libero mercato. Nato in Gran Bretagna nella prima metà dell'Ottocento, in Italia si diffuse nel XIX sec., sfociando nel 1886 nella costituzione della Lega nazionale delle cooperative.

cooperativìsmo, sm. Movimento favorevole alla diffusione delle cooperative.

cooperativìstico, agg. (pl.-ci) Del cooperativismo o delle cooperative.

cooperatìvo, agg. Che è fondato sulla cooperazione.

cooperatóre, agg. e sm. (f.-trìce) 1 Chi coopera. 2 Chi è socio di una cooperativa.

cooperazióne, sf. 1 Atto, effetto del cooperare. 2 L'insieme delle attività cooperative.
 sf. cooperation.
 lat. tardo cooperatio,-onis.

cooptàre, v. tr. Chiamare qualcuno a far parte di un collegio.

cooptazióne, sf. Atto, effetto del cooptare.

coordinaménto, sm. Collegamento, disposizione ordinata e funzionale.

coordinàre, v. tr. 1 Raccogliere, ordinare più cose a un fine determinato. ~ organizzare, dirigere. coordinare un lavoro affinché giunga a buon fine; coordinare le idee prima dell'esposizione. 2 Collegare fra loro due proposizioni dello stesso tipo, collocandole sullo stesso piano.
 v. tr. to coordinate.
 lat. coordinare, comp. da co-+ deriv. da ordo,-inis ordine

coordinàta, sf. 1 Ognuno dei numeri che permettono di individuare la posizione di un punto rispetto a un sistema di riferimento, in una retta, in un piano, o nello spazio. 2 Ciascuno dei numeri che permettono di individuare un punto sulla superficie terrestre.
Coordinate astronomiche
Coppia di numeri che indicano la misura degli angoli (in gradi sessagesimali o in ore, minuti, secondi) indispensabili per l'identificazione della posizione di un astro sulla sfera celeste. Le coordinate sono raggruppate in vari sistemi, differenti per il piano di riferimento adottato e per l'asse polare corrispondente; si tratta di sistemi equatoriali, eclittici, galattici, azimutali e orari.
Coordinate cartesiane
Ogni punto P del piano è indicato da una coppia ordinata di numeri reali (ascissa e ordinata), che rappresentano rispettivamente la misura della proiezione del segmento OP sull'asse delle x e delle y (fissata in O l'origine degli assi).
Coordinate geografiche
Coordinate usate per stabilire dove si trova un punto sulla superficie terrestre. Vengono rappresentate dalla latitudine e dalla longitudine, i cui elementi di riferimento sono i meridiani e i paralleli. La latitudine è la distanza angolare di un punto dall'Equatore; la longitudine la distanza angolare del punto da un meridiano fondamentale (Greenwich).
Coordinate polari
Ciascuno dei due valori relativi a un sistema di riferimento nel piano in cui viene fissata un'origine O (polo) di una semiretta orientata r (asse polare) e opportune unità di misura lineari e angolari, per stabilire la posizione di un punto P nel piano; il primo è detto raggio vettore e indica la distanza di P da O; il secondo, chiamato anomalia, è l'angolo formato da OP e dall'asse polare.
Sistema azimutale
Sistema di coordinate che prende come punto di riferimento la direzione della verticale e la giacitura del piano dell'orizzonte; le distanze azimutali sono l'altezza, la distanza zenitale e l'azimut. Tale sistema viene utilizzato negli studi di astronomia e cronometria, impiegando strumenti con montatura azimutale.
Sistema dell'eclittica
Sistema, utilizzato nello studio dei pianeti, che fa riferimento alla direzione dell'asse e alla giacitura del piano dell'eclittica; le sue coordinate sono la longitudine e la latitudine celeste.
Sistema equatoriale
Sistema fondato sul piano del sistema orario e sulla medesima direzione; le coordinate equatoriali sono la declinazione e l'ascensione retta.
Sistema galattico
Sistema di riferimento basato sulla giacitura del piano galattico e sulla direzione dell'asse di rotazione galattico.
Sistema orario
Sistema che si basa sulla direzione dell'asse terrestre e sulla giacitura del piano equatoriale; le coordinate orarie sono la declinazione e l'angolo orario.

coordinatìvo, agg. Che serve a coordinare.

coordinàto, agg. e sm. agg. 1Ordinato insieme per un dato fine. con azioni coordinate, i vari reparti eseguirono alla perfezione la manovra di accerchiamento. 2 Piani coordinati, sistema di riferimento geometrico.
sm. Se usato al plurale, insieme formato di capi di vestiario di varie specie. coordinati per il bagno.

coordinatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, chi coordina.

coordinazióne, sf. Funzione del sistema nervoso centrale che guida l'organizzazione di complessi atti motori.
 lat. tardo coordinatio,-onis.
Composto di coordinazione
Composto formato da un atomo centrale, generalmente metallico di transizione, legato in modo diretto (corrispondente alla sua valenza) ad alcuni atomi esterni e in modo indiretto (valenza di coordinazione) ad altri.

Coorg Distretto (378.000 ab.) dell'India, nello stato di Karnataka. Capoluogo Mercara.

coòrte, sf. 1 Unità costitutiva della legione romana. 2 Schiera di armati.

Copacabana Quartiere sudorientale (130.000 ab.) di Rio de Janeiro, in Brasile. Famosa località balneare.

copàle, sm. o sf. 1 Resina estratta da alberi con cui si fanno vernici. 2 Sorta di pelle per calzature.

Cop´n Dipartimento (226.000 ab.) dell'Honduras, capoluogo Santa Rosa de Cop´n.

copàte, sf. pl. Tipici dolci senesi.

Copeau, Jacques (Parigi 1879-Beaune 1949) Regista e critico teatrale francese. In collaborazione con Gide e Claudel, nel 1908, fondò la Nouvelle revue française; fu inoltre tra i fondatori del teatro Vieux Colombier (1913-1914 e 1920-1924).

copèco, sm. (pl.-chi) Moneta divisionale russa equivalente alla centesima parte del rublo.

copellazióne, sf. In metallurgia, processo di preparazione dell'argento mediante il quale questo viene purificato dal piombo che lo accompagna.

Copenaghen Città della Danimarca (470.000 ab.), capitale dello stato e capoluogo della contea omonima. Si trova sulla costa orientale dell'isola Sjælland, di fronte alla città svedese di Malmoe, da cui è divisa dallo stretto Øresund. Il porto è la principale fonte delle attività economiche, essendo uno dei maggiori dell'Europa settentrionale; vi sono industrie cantieristiche, alimentari, tessili, chimiche, metalmeccaniche e della gomma. Tradizionale è l'industria della porcellana. Sorta come piccolo centro di pescatori (Havn, XI sec.), conobbe grande sviluppo come centro commerciale nel XV sec. quando divenne capitale del regno di Danimarca nel 1443, avendo strappato il primato di maggior centro per il commercio alle città anseatiche del Baltico e in particolar modo a Lubecca. Degli antichi monumenti medievali e rinascimentali rimangono il castello di Rosenborg, la chiesa della Trinità; altri monumenti sono la Borsa, il quartiere Frederiksstaden, la cattedrale Thorvaldsen e museo, la gliptoteca Ny Carlsberg.
Scuola di Copenaghen
Gruppo di fisici e matematici, riuniti nell'istituto di fisica teorica fondato da N. Bohr a Copenaghen, che studiarono l'interpretazione probabilistica della meccanica quantistica. Tra gli altri Enrico Fermi, W. Pauli. Questa comunità di fisici arrivò, in massima parte stimolata da Planck, alla formulazione più ortodossa della meccanica quantistica, detta interpretazione di Copenaghen.

copèrchio, sm. Arnese che serve per coprire un recipiente.
 sm. 1 cover. 2 (pentola) lid.
 lat. cooperculum, deriv. da cooperire coprire.

copernicàno, agg. Di Copernico.

Copèrnico, Niccolò (Torun 1473-Frombork 1542) Nome italianizzato di Nikolaj Kopernik. Astronomo polacco, compì i propri studi presso le università di Bologna e di Padova e arrivò alla formulazione matematica della cosmologia eliocentrica, raccolta nell'opera De revolutionibus orbium coelestium (1543), pubblicata postuma. Secondo questa teoria, la Terra e gli altri pianeti ruotano attorno al Sole; con Copernico è iniziata l'opera di disgregazione delle concezioni geocentriche tolemaiche (Terra al centro dell'universo), ritenute dogmi intoccabili dalla chiesa. Copernico ebbe anche il merito di ipotizzare gli altri due movimenti astronomici della Terra: quello di rotazione attorno al proprio asse e quello dell'asse stesso nei confronti del piano dell'eclittica. Queste sue elaborazioni, ampiamente osteggiate sia dall'ambiente religioso che da quello scientifico contemporaneo (che le riteneva incompatibili con l'apparente staticità delle stelle e la traiettoria verticale dei corpi in caduta), vennero poi riprese e ampliate da Galileo Galilei, Keplero e Newton il quale, con la sua legge gravitazionale, riconoscerà all'astronomo polacco la paternità di una vera e propria rivoluzione culturale che svincolava l'uomo dal centro dell'universo.

copèrta, sf. 1 Panno che serve a coprire. ~ trapunta, piumino. in inverno utilizzo tre coperte di lana per dormire; far da coperta, sfruttare la propria autorità per proteggere qualcuno. 2 Panno o fodera che serve a riparare un oggetto dalla polvere, dall'umidità e altro. 3 Ponte scoperto della nave che si stende da poppa a prua. ~ tolda. <> sottocoperta. l'equipaggio stava tutto in coperta. 4 Rivestimento. 5 Falsa apparenza.
 sf. 1 cover. 2 (di lana) blanket. 3 (ponte della nave) deck.
 da coperto, p.p. di coprire.

copertaménte, avv. 1 Di nascosto. ~ segretamente. 2 In modo poco chiaro.

copertìna, sf. 1 Coperta per bambini. 2 Foglio esterno di cartoncino che ricopre un quaderno, un volume e simili. 3 Taglio di carne di bue corrispondente alla parte superiore della spalla.
 sf. 1 (di libro) cover, jacket. 2 (di disco) sleeve.
 dimin. di coperta.

Copertìno Comune in provincia di Lecce (23.475 ab., CAP 73043, TEL. 0832). Centro agricolo (coltivazione di frutta, cereali, viti e olive) e industriale (prodotti alimentari) del Salento. Vi si trovano la collegiata della Madonna delle Nevi, dell'XI sec., e il castello, edificato nel XVI sec. Gli abitanti sono detti Copertinesi.

copèrto, agg. e sm. agg. 1 Riparato, chiuso. ~ protetto. 2 Detto di persona che indossa abiti che riparano dal freddo. a capo coperto, con il cappello in testa. 3 Occultato. ~ nascosto. 4 Interamente cosparso. 5 Ambiguo. ~ vago. 6 Adeguatamente garantito. assegno coperto, il cui conto corrente presenta fondi sufficienti per pagarlo.
sm. Usato al singolare, luogo protetto, riparato. si misero tutti al coperto.
 agg. 1 covered. 2 (abito) clothed. 3 (cielo) overcast. sm. 1 shelter, cover. 2 (sport) indoor.
 lat. copertus, p.p. di cooperire.

copertóne, sm. 1 Telone impermeabile che serve a proteggere dalle intemperie merci, veicoli e simili. 2 Involucro di gomma che racchiude e protegge la camera d'aria nei pneumatici dei veicoli.
 sm. 1 tarpaulin. 2 (pneumatico) tire, tyre, rubber tyre.

copertùra, sf. 1 Atto del coprire. 2 Ciò che copre. 3 Qualsiasi materiale o vegetale o detrito che nasconda gli affioramenti rocciosi. 4 Insieme di valori a garanzia dei rischi cui vanno incontro le operazioni finanziarie. 5 Difesa. ~ protezione.
 sf. cover, covering.
Copertura aurea
Copertura delle banconote circolanti con l'equivalente riserva d'oro.

còpia, sf. 1 Grande quantità. 2 Facoltà. ~ opportunità. far copia delle proprie sostanze, dare senza problemi. 3 Trascrizione esatta di uno scritto. ~ duplicato. <> originale. in bella copia, nella stesura definitiva. 4 Ciascun esemplare di un libro, di un giornale e simili. ~ riproduzione. era direttore di un giornale con tiratura di poche copie. 5 Detto di foto, positiva stampata su carta sensibile. 6 Riproduzione falsificata di un'opera d'arte.
 sf. 1 copy. 2 (fotocopia) photostat. 3 (brutta copia) rough copy. 4 (bella copia) final copy.
 lat. copia, comp. da co-+ deriv. da ops, opis mezzi.

copialèttere, sm. invar. 1 Registro contenente le copie delle lettere scritte. 2 Piccolo torchio usato un tempo per ottenere copia su velina di lettere e simili scritte con inchiostro copiativo.

Copiàno Comune in provincia di Pavia (1.413 ab., CAP 27010, TEL. 0382).

copiapìte, sf. Solfato basico e idrato di ferro, magnesio, rame, derivato dall'ossidazione dei solfuri. Si presenta in cristalli monoclini.

Copiapó Città (101.000 ab.) del Cile, capoluogo della regione III Atacama sul fiume omonimo.

copiàre, v. tr. 1 Riprodurre esattamente qualcosa. ~ duplicare. <> creare. copiare a man salva, in modo spudorato. 2 Imitare qualcosa o qualcuno. ~ emulare, scimmiottare. copiava ogni sua posa. 3 Plagiare. ~ contraffare. 4 Trascrivere. ~ ricopiare.
 v. tr. to copy.
 deriv. da copia.

copiatìvo, agg. Che serve a copiare.

copiatóre, sm. (f.-trìce) 1 Chi copia. 2 Copista.

copiatrìce, sf. Apparecchio per la riproduzione di documenti.
 sf. copying machine, copier.

copiatùra, sf. 1 Atto, effetto del copiare. 2 La cosa, il passo copiato.

copìglia, sf. Asticciola metallica posta dietro a una vite per impedirne lo svitamento.

copióne, sm. Testo di un lavoro teatrale dal quale si copiano le parti che i diversi attori devono recitare.
 sm. script.

copiosaménte, avv. 1 In grande quantità. ~ abbondantemente, molto, ampiamente. <> scarsamente. 2 Con facondia. ~ riccamente, doviziosamente. <> poveramente.

copiosità, sf. L'essere copioso.

copióso, agg. Che è in grande quantità. ~ abbondante, ricco, numeroso. <> esiguo, magro.
 lat. copiosus, deriv. da copia abbondanza.

copìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Trascrittore di codici.

copisterìa, sf. Impresa che cura la riproduzione di documenti.

Copland, Aaron (New York 1900-1990) Compositore statunitense. Autore di musiche per radio, cinema e balletto tra cui Billy the kid (1938) e Appalachian Spring (1944). Del 1985 è la sua autobiografia, La nostra musica nuova.

copolìmero, sm. Polimero formato da più monomeri di natura diversa.

Còppa Nome italiano della piccola costellazione Crater, situata a sud della costellazione del Leone, nell'emisfero celeste australe; particolarmente visibile nelle notti primaverili.

còppa, o cóppa, sf. 1 Bicchiere di cristallo molto largo e poco fondo che si regge su di un piede a stelo. 2 Trofeo a forma di calice che si dà come premio ai vincitori di gare sportive. 3 Parte del motore in cui si raccoglie l'olio di lubrificazione. 4 Parte posteriore del capo. 5 In Lombardia, taglio di carne del bue macellato. 6 Salume fatto con carni della testa del maiale, cotte e pressate. 7 Usato al plurale, uno dei quattro semi delle carte da gioco napoletane.
 sf. 1 glass, goblet. 2 (trofeo sportivo) cup, trophy. 3 (olio motore) oil sump.
Coppa dell'olio
Vaschetta collocata sotto il motore che raccoglie l'olio lubrificante.
Coppa di Nettuno
Spugna enorme, a forma di calice, che vive nell'oceano Pacifico.

Coppa d'oro, La Romanzo di H. James (1904).

Coppàro Comune in provincia di Ferrara (19.273 ab., CAP 44034, TEL. 0532). Centro agricolo (coltivazione di cereali in genere e di frutta) e industriale (prodotti dell'abbigliamento, del mobile, meccanici e poligrafici). Gli abitanti sono detti Copparesi.

coppatùra, sf. Trucco commerciale consistente nel coprire la merce scadente con merce buona.

Coppelia (o La ragazza dagli occhi di smalto) Azione coreografica in due atti e tre quadri, musica di L. Delibes, libretto di Ch. Nuitter e A. Saint-Léon (Parigi, 1870).

coppèlla, sf. Tipo di crogiolo poroso usato per purificare o saggiare metalli.

coppellàre, v. tr. Depurare l'oro e l'argento nella coppella.

coppellazióne, sf. Processo per ottenere l'argento da minerali di piombo argentiferi; consiste nel sottoporre questi ultimi a ossidazione in forni, in modo che il piombo si separi come ossido.

Copperbelt Provincia (1.579.500 ab.) dello Zambia, capoluogo Ndola.

Coppermine Fiume (845 km) del Canada, che nasce da un lago a Nord del Gran Lago degli Schiavi e sfocia nel golfo Coronation.

coppétta, sf. 1 Piccolo vaso di vetro per salasso. 2 Piccolo recipiente a fondo tondeggiante per macedonie, gelati e simili.

Cóppi, Fàusto (Castellania 1919-Novi ligure 1960) Corridore ciclista. Vinse il Giro d'Italia cinque volte (1940, 1947, 1949, 1952 e 1953), il Giro di Francia due volte (1949 e 1952) e dal 1942 al 1956 fu primatista dell'ora con 45,848 km.

còppia, sf. 1 Due unità legate per qualche scopo. ~ paio. 2 Nei giochi di carte, due carte uguali. 3 In meccanica è l'insieme di due forze uguali e parallele che operano in direzioni opposte, con risultante nulla; applicate a un corpo ne producono la rotazione.
 sf. pair, couple.
 lat. copula legame.
Momento di una coppia
Prodotto di una delle due forze di una coppia per la distanza perpendicolare tra di esse.
Coppia cinematica
Insieme di due organi meccanici uniti tra loro in modo tale da permettere un punto di contatto e un dato grado di libertà relativo (vite e madrevite).
Coppia termoelettrica
Insieme di due conduttori elettrici con estremità a contatto diretto o tramite altri conduttori. Se tra i due punti di contatto si crea una differenza di temperatura, tra di essi si ottiene una differenza di potenziale. È impiegata nella misurazione di temperature fino a qualche migliaio di gradi centigradi.

Coppie Romanzo di J. Updike (1968).

coppière, sm. Chi versa da bere ai commensali.

coppiétta, sf. Coppia di giovani fidanzati.

Coppìno, Michèle (Alba 1822-Torino 1901) Politico. Tra il 1867 e il 1888 fu quattro volte ministro della pubblica istruzione. Con la legge del 15 agosto 1877 istituì la frequenza obbligatoria al primo biennio elementare.

coppiòla, sf. Detto di due colpi di fucile sparati uno dopo l'altro.

cóppo, sm. 1 Grande recipiente panciuto in terracotta. 2 Laterizio a forma di mezzo tronco di cono, poggiante su listelli per la copertura di edifici in genere. 3 Parte di armatura del capo, in cuoio o metallo opportunamente foggiato.
 deriv. da coppa.

Còppo di Marcovàldo (Firenze ca. 1225-ca. 1280) Pittore. Tra le opere Madonna col Bambino (1268, Orvieto, Santa Maria dei Servi) e Crocifisso (1274, Pistoia, Duomo).

còppola, sf. Berretto basso con visiera, portato dai contadini siciliani.

Coppola, Francis Ford (Detroit 1939-) Regista e sceneggiatore cinematografico e produttore americano. Diresse La conversazione (1974), Il padrino I, II e III (1972, 1974 premio Oscar per la regia e la sceneggiatura, 1990), Apocalypse now (1979, Palma d'oro a Cannes), Cotton Club (1984), Tucker (1988), Dracula (1992), L'uomo della pioggia (1997).

còpra, sf. Albume essiccato della noce di cocco da cui si estrae un olio.

copresidènte, sm. Chi presiede insieme ad altri un'istituzione.

copribùsto, sm. invar. Corpetto che la donne portavano sopra il busto.

copricalorìfero, sm. Mobiletto che serve a contenere e mascherare il calorifero.

copricànna, sm. invar. Copertura parziale o totale che serve per proteggere la canna di un fucile.

copricàpo, sm. invar. Cappello, berretto o simili con cui ci si ripara il capo.
 da copri + capo.

copricaténa, sm. invar. Nelle biciclette e nelle motociclette lo stesso che carter.

copricostùme, sm. invar. Indumento femminile che si indossa sopra il costume da bagno.

coprifiàmma, sm. invar. Specie di imbuto d'acciaio applicato alle armi da fuoco per proteggere dalla vampata.

coprifuòco, sm. (pl.-chi) Proibizione della circolazione in alcune ore prestabilite del giorno.
 sm. curfew.
 dal franc. couvre-feu.

coprigiùnto, sm. Lamiera di rinforzo inchiodata su lamiere da collegare nelle giunzioni.

coprilètto, sm. invar. Coperta da stendere sopra al letto come motivo ornamentale.
 sm. bedcover, bedspread.
 da copri + letto.

coprimózzo, sm. Coperchio di metallo che copre negli autoveicoli, il mozzo di ogni ruota.

coprìno, sm. Fungo (noto anche come coprino chiomato, Coprinus comatus) della famiglia delle Coprinacee e della classe dei Basidiomiceti. Commestibile appena colto.

coprioggètto, sm. invar. Piccola lastra di vetro con cui si coprono i vetrini per facilitarne l'osservazione microscopica.

copripièdi, sm. Piccola coperta da letto destinata a coprire i piedi.

copripùnto, sm. Fettuccia o cordoncino piatto applicato a una cucitura per nasconderla.

copriradiatóre, sm. Mascherina che si applicava in inverno sulla calandra dell'automobile.

coprìre, v. v. tr. 1 Nascondere o riparare una cosa. <> scoprire. 2 Rivestire. ~ foderare. <> sfoderare. 3 Occultare, offuscare. ~ mascherare. <> svelare. 4 Riparare dalle offese nemiche. ~ difendere. la ritirata fu coperta dall'artiglieria pesante. 5 Superare per intensità. ~ sovrastare. i fischi coprivano ormai gli applausi. 6 Soddisfare. ~ garantire. 7 Colmare. ~ riempire. <> vuotare. fu coperto di baci. 8 Percorrere. aveva coperto quella distanza in una sola notte di viaggio. 9 Recuperare. ~ pareggiare. riuscì a coprire le spese sostenute. 10 Occupare uno spazio. la neve copre tutto il giardino.
v. intr. pron. 1 Diventare pieno. 2 Rannuvolarsi. il cielo si coprì di nuvole.
v. rifl. 1 Riparare il proprio corpo con indumenti. ~ vestirsi. 2 Difendersi. ~ pararsi. 3 Premunirsi dei rischi di operazioni bancarie. 4 Colmarsi. ~ riempirsi. <> vuotarsi. si è coperto di debiti per soddisfare la sua ambizione.
 v. tr. 1 to cover. 2 (rivestire) to hold. v. rifl. 1 to cover up, to wrap up. 2 (cielo) to cloud over.
 lat. cooperire, comp. da co-+ operire coprire.

coprivivànde, sm. invar. Arnese composto da una fitta rete metallica a forma di cupola che serve per proteggere le vivande dalle mosche.

copro- Primo elemento di parole composte, derivante dal greco kopros, sterco.

coprocessóre, sm. In informatica indica un processore che opera in parallelo con un'unità aritmetico logica (in genere esegue calcoli in virgola mobile).

coproduttóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, chi appartiene a una coproduzione.

coproduzióne, sf. Produzione di spettacoli o altro finanziata da più imprenditori.

coprofagìa, sf. (pl.-gìe) Disturbo mentale che porta il paziente a ingerire feci.

copròfago, agg. e sm. Manipolatore e ingestore di escrementi.

coprolalìa, sf. Impulso morboso a usare espressioni oscene.

coprolàlico, agg. e sm. agg. Che riguarda la coprolalia.
agg. e sm. Si dice di persona affetta da coprolalia.

coprolìto, sm. 1 Escremento fossile ricco di fosfati minerali utilizzato come fonte di fertilizzanti. 2 Formazione calcarea nelle feci.

coproporfirìna, sf. Cromoproteide derivante dall'emoglobina, che si trova, nel corso di alcune malattie, sia nelle feci che nell'urina.

coprostanòlo, sm. Sterolo che rappresenta il prodotto di eliminazione del colesterolo, attraverso le feci.

coprostàsi, sf. Costipazione conseguente alla mancata espulsione delle feci che si accumulano nell'intestino.

coptis, sf. Genere di piante erbacee e sempreverdi, appartenente alla famiglia delle Ranuncolacee, dalla cui radice si ricava una sostanza amara e tonica. Si trova nelle regioni artiche e temperato-fredde.

còpto, agg. e sm. Che, chi appartiene ai copti.
Termine impiegato dagli arabi per designare gli egiziani dopo la conquista dell'Egitto; oggi indica gli egiziani di religione cristiana. La lingua copta deriva dall'egiziano antico; è scritta con alfabeto greco, aggiungendo qualche lettera e si distingue in vari dialetti. È scomparsa come lingua parlata nel 1600.

còpula, sf. 1 Accoppiamento. ~ congiungimento. 2 Coito. 3 Congiunzione copulativa.

copulànte, sm. In fotografia, prodotto chimico alla cui presenza alcuni rivelatori di colore reagiscono originando coloranti complementari rispetto ai colori base, per cui ogni strato della pellicola risulta sensibilizzata.

copulàre, v. v. tr. Accoppiare.
v. rifl. Congiungersi.
 lat. copulare.

copulatìvo, agg. Che serve a congiungere. verbi copulativi, in grammatica introducono un predicativo del soggetto; per esempio, egli diventò ricco.
 lat. copulativus.

copulazióne, sf. Congiungimento sessuale.

copyleft, sm. invar. Termine che designa un tipo di diritto d'autore con il quale la diffusione di un'opera viene concessa liberamente per scopi non commerciali.

copyright, sm. invar. 1 Diritto d'autore su opere artistiche. 2 Il marchio di chi detiene il diritto di autore e la data di scadenza.

copywriter, sm. e sf. invar. Redattore di testi pubblicitari.

coque, sf. invar. Detto di uovo cotto col guscio nell'acqua.

Coquimbo Città (123.000 ab.) del Cile, nella regione omonima.
Coquimbo
Regione (502.000 ab.) del Cile, capoluogo La Serena.

Coracìidi, o Coracìdi Famiglia di Uccelli.

coraco- Primo elemento di parole che in anatomia si riferiscono alla scapola.

coracobrachiàle, agg. Di un muscolo dell'arto superiore che viene teso alla faccia interna dell'omero dal processo caracoideo della scapola.

coracòide, sm. Osso del cinto scapolare.

coràggio, inter. e sm. inter. Esortazione a non lasciarsi abbattere.
sm. 1 Forza morale che mette in grado di intraprendere grandi cose e di affrontare difficoltà con piena responsabilità. ~ ardimento, valore, eroismo. <> viltà. avere un coraggio da leone, essere molto coraggiosi; perdersi di coraggio, scoraggiarsi. 2 Imprudenza, sfacciataggine. ~ ardire. <> pavore, pavidità. hai un bel coraggio a chiedermi ancora qualcosa. 3 Grinta. ~ baldanza. <> timidezza.
 sm. 1 bravery, courage. 2 (eroismo) boldness. 3 (sfacciataggine) impudence.
 provenz. coratge, franc. courage, dal lat. coraticum, deriv. da cor, cordis cuore.

coraggiosaménte, avv. In modo coraggioso. ~ valorosamente, arditamente, baldanzosamente.

coraggióso, agg. 1 Che ha coraggio. ~ intrepido. <> pavido. 2 Che dimostra coraggio. ~ eroico.
 agg. 1 brave, courageous. 2 (eroico) bold.

coràle, agg. e sm. agg. 1 Di o da coro. 2 Unanime. 3 Cordiale.
sm. 1 Composizione per coro. 2 Composizione musicale per strumenti. 3 Composizione o ispirazione letteraria in cui i diversi motivi tendono a fondersi come le voci di un coro.
 lat. mediev. choralis, deriv. da chorus.
Composizione musicale scritta in lingua volgare o ispirata ai canti popolari tedeschi o eseguita coralmente dai fedeli, affermatasi a partire dalla riforma protestante. Anche con l'aggiunta della polifonia, la parte principale è quella melodica cantata dalla voce più acuta. Il corale ha interessato numerosi musicisti dell'area protestante, tra i quali si ricordano J. S. Bach, J. P. Sweelinck, S. Scheidt e J. Pachelbel. Su tutti primeggiano i Corali di J. S. Bach insuperati per fantasia musicale e perfezione stilistica.

coralità, sf. L'essere corale.

corallàio, sm. Chi lavora o vende coralli.

Corallàrii Classe di Celenterati a cui appartengono i Coralli detti anche Antozoi.

Coràlli, màre déi Mare dell'oceano Pacifico, compreso tra Australia, Nuova Guinea, isole Salomone, Vanuatu e Nuova Caledonia. È costellato di microisole coralline, tra le quali Cato, Coringa, Willis, tutte controllate dall'amministrazione di Norfolk. Nel 1942 gli americani riportarono una vittoria sui giapponesi, a seguito di una battaglia aerea che segnò la fine delle aspirazioni nipponiche di conquista di Port Moresby.

corallìfero, agg. Che è formato da coralli.

corallìna, sf. Barca attrezzata per la pesca del corallo.

Corallinàcee Famiglia di Alghe marine rosse.

corallìno, agg. e sm. agg. 1 Di corallo. 2 Che ha il colore del corallo.
sm. Marmo rosso screziato.

coràllo, agg. e sm. invar. agg. Di colore rosso acceso.
sm. Nome comune di Celenterati Antozoi.
 sm. coral.
 lat. tardo corallum, dal greco koràllion.
I coralli vivono in mari temperati o caldi fino a 200 m di profondità; formano colonie di polipi a forme arborescenti e dai colori rosso, nero e bianco. La parte esterna dell'alberello, il cenosarco, ha canali che consentono la comunicazione tra i polipi fissi nelle nicchie. Tipico esemplare è il corallo rosso (Corallium rubrum).

coralménte, avv. In modo corale, unanime. ~ insieme.

coram populo, loc. avv. Espressione latina che significa "di fronte al popolo". Indica una situazione pubblica e priva di segretezza

coràme, sm. Cuoio lavorato o generico.

coramèlla, sf. Striscia di cuoio usata dai barbieri per affilare i rasoi.

coramìna, sf. Farmaco stimolante del cuore e del centro respiratorio usato nei casi di collasso.

Coràna Comune in provincia di Pavia (860 ab., CAP 27050, TEL. 0383).

corànico, agg. (pl. m.-ci) Del Corano.

Coràno Libro sacro per i musulmani, conserva la dottrina rivelata dall'arcangelo Gabriele a Maometto (La Mecca 567 ca.-Medina 632) tra il 609 e il 632 d. C. Termine derivante dall'arabo Qur'an che significa "recitazione, testo da salmodiare". È diviso in 114 capitoli (sure, ciascuna con un proprio titolo) scritti in arabo rimato e comprende tutti gli insegnamenti del profeta, trascritti dai segretari o tramandati a memoria. Le sure sono di vario contenuto, ordinate secondo la loro estensione, quelle più lunghe all'inizio, quelle più brevi alla fine, per un totale di circa 6.200 versetti (ayàt). Le sure sono note con un titolo derivato dal contenuto: Il sole, La notte, Il terremoto, Le torri celesti, Il veniente di notte, L'ora avvolgente, Le puledre veloci, La fenditura, L'ora che batte, Misericordioso, Famiglia di Imràn, Confederati, Vittoria, Pentimento, Bottino, Donne, Culto sincero, Aurora, Uomini, Grumo di sangue, Vacca, Luce, Caverna. Forse i versetti più noti sono quelli della sura di apertura (Nel nome di Dio, clemente misericordioso! Sia lode a Dio, Signore del Creato, il Clemente, il Misericordioso, il Padrone del dì del Giudizio! Te noi adoriamo, Te noi invochiamo in aiuto: guidaci sulla retta via, la via di coloro sui quali Tu hai effuso la Tua grazia, la via di coloro con i quali non sei adirato, la via di quelli che non vagano nell'errore!). Secondo la tradizione, la prima raccolta delle sure fu fatta dal segretario di Maometto Zaid ibn Thabit su incarico del califfo Abu Bakr, mentre la redazione definitiva fu curata da Zaid ibn Thabit insieme a un gruppo di collaboratori e risale al 650, durante il califfato di Othman. Il fondamento religioso del Corano si basa sull'esistenza di un solo Dio che tramite profeti divulga le regole religiose e di vita da seguire. Rappresentazione della parola di Dio trasmessa a Maometto, ha un ruolo fondamentale per l'Islam; è materia di insegnamento scolastico e fa parte delle preghiere obbligatorie. La prima interpretazione del Corano, fu di al-Tabari che lo studiò in ogni singolo versetto. Ancora oggi viene usato questo procedimento. La prima traduzione latina avvenne a opera di Roberto di Chester nel XII sec.
 sm. Koran.

coràta, sf. Cuore, fegato, milza, polmoni di animali macellati.

coratèlla, sf. Corata di piccoli animali.

Coràto Comune in provincia di Bari (42.750 ab., CAP 70033, TEL. 080). Centro agricolo (coltivazione di olivi, viti e cereali) e industriale (prodotti della ceramica e alimentari) delle Murge. Vi si trovano le chiese di San Vito, di San Domenico, del XIV sec., e di Santa Maria Maggiore, del XIII sec. Gli abitanti sono detti Coratini.

coràzza, sf. 1 Armatura del busto composta di due pezzi. ~ blindatura. 2 Rivestimento osseo, calcareo, corneo di molti animali. ~ carapace, conchiglia, esoscheletro, guscio, valva. 3 Guscio protettivo applicato a vari oggetti. 4 Difesa, protezione. ~ riparo, scudo.
 sf. 1 armour. 2 (rivestimento osseo di animali) shell, carapace.
 lat. volg. coriacea, dall'aggettivo coriaceus fatto di cuoio.

corazzàre, v. v. tr. 1 Armare. ~ fortificare. 2 Difendere. ~ premunire.
v. rifl. Munirsi di corazza. ~ proteggersi.

corazzàta, sf. Possente nave rinforzata della marina militare, munita di artiglieria pesante. Il suo primo utilizzo risale alla metà del XIX sec., come nave con limitate prestazioni offensive; la creazione e lo sviluppo delle portaerei durante la seconda guerra mondiale ha limitato moltissimo la strategia della corazzata, scomparsa nel corso dell'ultimo dopoguerra.
 sf. battleship.

Corazzàta Potemkin, La Film russo (1926). Regia: Sergej M. Ejzenstein.

corazzàto, agg. Armato di corazza. ~ blindato.

corazzatùra, sf. Il corazzare.

corazzière, sm. 1 Anticamente, soldato a cavallo armato di corazza e spadone. 2 Guardia d'onore del presidente della Repubblica. 3 Persona molto alta e solenne.

Corazzìni, Sèrgio (Roma 1886-1907) Poeta. Povera di avvenimenti esteriori, la sua brevissima vita si risolse tutta nell'attività poetica e nel rapporto con scrittori che sentì spiritualmente affini (A. Palazzeschi, C. Govoni e M. Moretti). Tutte le opere furono pubblicate nei tre anni precedenti la morte: Dolcezze (1904), L'amaro calice (1905), Libro per la sera della domenica (1906) e Piccolo libro inutile (1906). Ha lasciato anche un testo teatrale Il traguardo (1905). La sua poesia, segnata profondamente dalla malattia, vive di toni sommessi e di atmosfere crepuscolari, con i motivi ricorrenti della solitudine esistenziale, del mondo delle piccole cose e del pensiero della morte.

còrba, sf. 1 Grande cesta di vimini o di strisce di legno intrecciate. 2 Unità di misura di capacità per aridi (circa 80 mc).
 lat. corbis.

Corbaccio Prosa di G. Boccaccio (1365-1366).

corbàccio, sm. Grosso corvo.

corbàme, sm. Ossatura del bastimento nella sua integrità.

Corbàra Comune in provincia di Salerno (2.420 ab., CAP 84010, TEL. 081).

corbeille, sf. Cestino di fiori disposti con arte.

corbellàggine, sf. Sciocca ottusità. ~ stupidità.

corbellàre, v. v. tr. Canzonare. ~ schernire.
v. intr. Scherzare, non fare sul serio.

corbellatùra, sf. Atto, effetto del corbellare.

corbellerìa, sf. Balordaggine. ~ sciocchezza.
 sf. stupid remark.

corbèllo, sm. 1 Cesto rotondo fatto di vimini o di strisce di legno intrecciate, usato per trasportare frutti, patate e simili. 2 Uomo stupido. ~ sciocco. 3 Testicolo.
 lat. corbella, dimin. di corbis.

Corbétta Comune in provincia di Milano (13.362 ab., CAP 20011, TEL. 02). Centro industriale (prodotti meccanici, dell'abbigliamento, chimici e calzaturifici). Gli abitanti sono detti Corbettesi.

corbézzola, sf. Frutto del corbezzolo.

corbézzoli, inter. Esprime meraviglia, stupore.

corbézzolo, sm. Angiosperma (Arbutus unedo) della famiglia delle Ericacee e dell'ordine delle Ericali. Arbusto sempreverde, alto fino a 10 m, tipico della macchia mediterranea.
 lat. sorbus sorbo.

Corbìno, Órso Màrio (Augusta 1876-Roma 1937) Fisico. Nel 1921 quale ministro della pubblica istruzione, creò il primo nucleo della Scuola di Roma. Fu scopritore di un particolare effetto di polarizzazione della luce in collaborazione con T. Macaluso.

Còrbola Comune in provincia di Rovigo (2.630 ab., CAP 45015, TEL. 0426).

Corbulóne, Gnèo Domìzio (?-67) Generale romano. Sconfisse i parti, ma fu accusato di congiura e condannato a morte da Nerone.

Còrchia Monte (1.677 m) delle Alpi Apuane, a ovest della Pania di Croce.

Corchiàno Comune in provincia di Viterbo (3.067 ab., CAP 01030, TEL. 0761).

Corciàno Comune in provincia di Perugia (13.090 ab., CAP 06073, TEL. 075). Centro agricolo e industriale (prodotti meccanici e calzaturifici). Vi si trova la chiesa di Santa Maria, contenente dipinti del Perugino. Gli abitanti sono detti Corcianesi.

corcontènto, sm. Persona serena, tranquilla, felice del proprio stato.

cord, sm. invar. Tessuto atto alla gommatura caratterizzato da trama sottile e ordito di fili grossi.

còrda, sf. 1 Treccia di fili attorcigliata per legare. ~ fune, canapo. 2 Nell'alpinismo, attrezzo di fibra sintetica, usato nelle ascensioni. 3 Filo di minugia, metallo, nylon, che fatto opportunamente vibrare produce un suono. 4 Nell'arco, per tendere e curvare l'arco e lanciare la freccia. 5 Struttura assile a funzione di sostegno che caratterizza i Cordati. 6 Trama di un tessuto a corde rilevate. 7 Tortura consistente nel tener legato per mani e piedi il torturato per poi lasciarlo cadere in un colpo solo. 8 Segmento che ha per estremi due punti di una figura data.
 sf. 1 (anat.) cord. 2 (fune) rope. 3 (spago) twine, string.
 lat. chorda, dal greco chordè.
Acqua alle corde. Frase pronunciata durante il trasporto dell'obelisco di piazza San Pietro. Il papa Sisto V aveva pubblicato un editto che imponeva che nessuno parlasse durante l'operazione, ma Bresca di San Remo vedendo che le corde che reggevano il monolito si allungavano, non curandosi della minaccia papale, gridò la famosa frase. L'operazione riuscì felicemente e il papa lo ricompensò.
Corda dorsale
Struttura assile di sostegno, costituita da tessuto gelatinoso, tipica dei Cordati; nei Vertebrati è sostituita dalla colonna vertebrale.
Corda vocale
Lamina cartilaginea e muscolare collocata nella faringe; le corde vocali delimitano l'inizio della trachea. Possono essere vere (quelle inferiori) o false (quelle superiori). Sono indispensabili all'uomo per emettere suoni.

Corda, La Opera di poesia di B. Achmadulina (1962).

cordàio, sm. 1 Chi è addetto alla fabbricazione delle corde. 2 Chi vende corde.

cordàme, sf. 1 Assortimento di corde. 2 Insieme delle corde in una nave.

cordàta, sf. 1 In alpinismo, complesso degli alpinisti legati a una stessa corda durante le ascensioni. 2 Gruppo di operatori economici riuniti per raggiungere un determinato obiettivo. per portare a termine l'operazione fu costituita una cordata di imprenditori locali.

Cordàti Tipo della classificazione animale, diviso nei sottotipi Urocordati, Cefalocordati (anfiossi) e Vertebrati (Mammiferi, Uccelli, Rettili, Anfibi e Pesci), appartenente al gruppo Deuterostomi, sottoregno dei Metazoi. La caratteristica saliente è la presenza della coda dorsale o di una colonna vertebrale, nel solo embrione o fino allo stadio adulto: la sua funzione è di sostegno del corpo e di innesto della muscolatura.

cordàto, agg. A forma di cuore.
 dal lat. cor, cordis cuore.

cordatrìce, sf. Macchina per la fabbricazione delle corde.

cordatùra, sf. Operazione mediante la quale viene fabbricata una corda.

cordèlla, sf. Piccolo nastro usato sugli abiti come ornamento. ~ fettuccia.

cordellìna, sf. 1 Nastro usato per allacciare gli abiti. ~ cordoncino. 2 Piccola treccia portata intorno alla spalla da soldati e ufficiali quale segno distintivo.

cordellìno, sm. Tipo di tessuto in cui le righe in diagonale sono in rilievo.

cordellóne, sm. Tessuto a coste in rilievo di seta o di lana.

Cordenòns Comune in provincia di Pordenone (15.485 ab., CAP 33084, TEL. 0434). Centro industriale (cartiere e prodotti tessili). Gli abitanti sono detti Cordenonesi.

corderìa, sf. 1 Fabbrica di corde. 2 Nei cantieri e negli arsenali, officina per la fabbricazione di cavi e simili.

Cordèro Lànza di Montezèmolo, Giusèppe (Roma 1901-1944) Militare. Quale ufficiale, nel 1943 comandò il Centro militare clandestino di Roma. Venne fucilato alle Fosse Ardeatine.

Cordévole Torrente (72 km) del Veneto. Nasce dal gruppo del Sella e confluisce nel fiume Piave.

cordiàle, agg. e sm. agg. 1 Detto di sentimento che viene dal cuore. ~ sentito. 2 Affabile, affettuoso, amichevole. ~ caloroso. <> freddo. 3 Abbordabile. ~ accessibile. 4 Che fa bene al cuore. ~ tonico.
sm. 1 Bevanda, liquore, che corrobora. 2 Brodo con uova stemperate e succo di limone.
 agg. hearty, cordial, warm. sm. (bevanda) cordial.
 lat. mediev. cordialis, deriv. da cor, cordis cuore.

cordialità, sf. 1 Qualità di chi è cordiale; calore, espansività, giovialità. ~ affabilità. 2 Saluto affettuoso, sincero.

cordialménte, avv. 1 Con affabilità. ~ cortesemente. <> villanamente. 2 Di vero cuore. ~ sinceramente.

cordicèlla, sf. Corda sottile.

cordièra, sf. Stecca di legno, d'avorio e simili su cui si annodano le corde del violino e simili.

cordierìte, sf. Silicato di alluminio, ferro e magnesio.

cordiglièra, sf. Nome di alcune catene montuose dell'America Centrale e Meridionale.
 spagn. cordillera, deriv. da cordilla piccola corda.

cordiglièro, o cordiglière, sm. Nome usato in passato dal popolo per indicare i frati francescani minori.

cordìglio, sm. Cordone con nodi che i frati e le monache portano sopra all'abito.

Cordignàno Comune in provincia di Treviso (5.803 ab., CAP 31016, TEL. 0438).

Cordilìdi Famiglia di Rettili Laceratidi diffusi in Africa. ~ Zanuridi.

Cordillera Dipartimento (207.000 ab.) del Paraguay, capoluogo Caacupé.

cordìno, sm. Piccola corda usata per scopi speciali.

cordìte, sf. 1 Esplosivo da lancio. 2 Infiammazione delle corde vocali.

cordless, agg. invar. Si dice di apparecchio telefonico che funziona senza fili, a batteria.

Córdoba (Argentina) Città (969.000 ab.) dell'Argentina, capoluogo dell'omonima provincia. Seconda città del paese, importante centro commerciale, industriale e nodo ferroviario. Sono sviluppati l'allevamento e il commercio di cereali, frutta e ortaggi. Altre risorse importanti sono le industrie meccaniche, metallurgiche, automobilistiche, tessili, alimentari, conciarie e del cemento. Fondata nel 1573 è sede della più antica università Argentina e di un osservatorio astronomico.
Córdoba
Provincia (2.629.000 ab.) dell'Argentina, tra le Ande e il fiume Paran´.

Córdoba (Colombia) Dipartimento (1.149.000 ab.) della Colombia, capoluogo Monteri´.

Córdoba (Spagna) Città dell'Andalusia in Spagna (298.000 ab.) situata su fiume Guadalquivir, ai piedi della Sierra Morena. Fondata dai fenici, fu colonia romana e patria di Seneca e di Lucano. Conquistata dai visigoti nel 572 e dagli arabi nel 711, divenne capitale di un emirato indipendente nel 756. Nel 1236 fu annessa al regno di Castiglia. Principali risorse sono il commercio dei prodotti agricoli, le numerose industrie (alimentari, chimiche, tessili, metalmeccaniche e del cemento) e il turismo. Numerosi i monumenti d'interesse storico artistico tra i quali, il ponte romano a sedici arcate, ricostruito dagli arabi, la grande moschea del 785, trasformata in cattedrale, le chiese di Santa Marina, di San Giacomo e di Santa Chiara.

Córdoba, Sierras de Rilievi montuosi dell'Argentina, tra le province di Santiago del Estero e di San Luis. Vetta più elevata il Cerro Champaquí (2.884 m).

cordòfono, sm. Strumento musicale in cui il suono è prodotto dalla vibrazione di una o più corde tese su una cassa armonica.

cordòglio, sm. 1 Dolore per la scomparsa di una persona cara. 2 Lamento.
 sm. grief, sorrow.
 lat. cordolium, comp. da cor cuore + deriv. da dolere provare dolore.

 

còrdolo, sm. 1 Ciascuno degli strati terrosi che costituiscono gli argini. 2 Lieve rialzo del piano stradale che delimita i sensi di marcia e simili.

cordòma, sm. (pl.-i) Tumore generalmente maligno che si sviluppa dai residui della corda dorsale.

cordon bleu, loc. sost. m. invar. Abile cuoco.

cordonàre, v. tr. 1 Circondare con un cordone. 2 Praticare la cordonatura.

cordonàta, sf. 1 Bordo a cordone che cinge un'aiuola. 2 Rampa attraversata da cordoni che formano ampi scalini ad alzata piccolissima.

cordonàto, agg. e sm. Si dice di tessuto con corde in rilievo.

cordonatùra, sf. 1 Solco che si pratica mediante impressione a secco su cartoni o cartoncini. 2 Elemento decorativo aggettante sulla superficie di vasi. 3 Difetto per cui i tronchi di certi alberi presentano sulla corteccia grosse vene.

cordoncìno, sm. Cordone di piccole dimensioni usato per guarnizioni.

cordóne, sm. 1 Corda di media grossezza di materiale e usi diversi. il cordone di San Francesco, quello portato dai frati francescani. 2 Collana o collare degli ordini cavallereschi come supremo grado dell'ordine. 3 Organo o formazione che per struttura e flessibilità ricorda un cordone. cordone ombelicale. 4 Modanatura architettonica di forma cilindrica liscia o decorata. 5 Banco sabbioso di detriti parallelo a una costa. 6 Linea di persone affiancate lungo una strada per misure di ordine pubblico. cordone sanitario, sbarramento per impedire il diffondersi di epidemie da una zona infetta.
 sm. 1 cord, string. 2 (fig., di polizia) cordon, line. 3 (ombelicale) umbilical cord.
 accresc. di corda.

cordonétto, sm. Intreccio di più fili di cotone, seta o lino che viene usato per il ricamo a mano.

Cordovàdo Comune in provincia di Pordenone (2.441 ab., CAP 33073, TEL. 0434).

cordovàno, agg. e sm. agg. e sm. 1 Relativo alla città di Cordoba. 1 Nativo o abitante della città di Cordoba.
sm. Cuoio di pelle di capra.

Cordovano, Il Opera in un atto di G. Petrassi, testo di M. de Cervantes (Milano, 1949).

cordyceps, sm. invar. Genere di Funghi parassiti di Insetti.

còre, sm. Cuore.

Corèa Stretto che separa la penisola di Corea dall'isola giapponese di Tsushima. Collega il mar del Giappone col mar Cinese.

còrea, sf. Gruppo di malattie che inducono nei pazienti movimenti improvvisi e involontari del corpo; assenti durante il sonno vengono acuiti da freddo, fatica ed emozioni. La più conosciuta è la corea di Sydenham, detta anche ballo di San Vito. Anche se è possibile una terapia sintomatologica basata su farmaci neurolettici, la cura delle coree non può essere che preventiva, con consulenze genetiche tendenti a sconsigliare la procreazione ai membri di famiglie in cui esistono frequenti casi della patologia stessa.

Corèa del Nord Repubblica popolare democratica dell'Asia orientale, confina a nord con la Cina e per un breve tratto con la Russia, a sud con la Corea del Sud lungo una linea di demarcazione stabilita nel 1953 e ampia circa 1.200 km2.
Il paese è nettamente montuoso; nella parte settentrionale cime impervie si collegano a nord-ovest alle catene della Manciuria, mentre a nord-est scendono fino sul Mar del Giappone.
Il versante occidentale è invece più regolare nella superficie e le coste sono pianeggianti e adatte a essere coltivate; la costa del mar Giallo è inoltre fronteggiata da numerosi scogli e isolotti.
I fiumi hanno corso breve e irregolare; da segnalare il Tumen e lo Yalu.
Il clima è continentale con inverni lunghi e molto rigidi ed estati calde e piovose che risentono dell'influsso dei monsoni.
La capitale P'yongyang (1.850.000 ab.) è un importante nodo di comunicazioni e un notevole centro industriale.
Il paese è molto ricco di risorse dal punto di vista minerario; si estraggono carbone, minerali di ferro, piombo, zinco, molibdeno, tungsteno. La ricchezza di risorse, associata a un'abbondanza di energia idroelettrica, ha permesso lo sviluppo dell'industria siderurgica, metallurgica, meccanica, chimica e tessile nonché quella del cemento e della carta.
Decisamente più povera era l'attività agricola che costringeva il paese a massicce importazioni; la riforma fondiaria dei primi anni '60 ha avviato tuttavia un processo di ristrutturazione e di ammodernamento delle tecniche di coltivazione che ha permesso al paese di raggiungere l'autosufficienza alimentare.
Si producono riso, frumento, soia, cotone e tabacco.
La repubblica fu diretta, a partire dalla sua fondazione nel 1948, da Kim Il-Sung (fino alla morte nel 1994), che instaurò un'organizzazione di tipi sovietico e avviò il paese verso la costruzione del socialismo. Gli succede il figlio Kim Jong-Il. Nel 1991 le due Coree hanno fatto il loro ingresso nell'ONU e hanno firmato un accordo di riconciliazione. Dalla metà degli anni '90 la nazione è colpita da una gravissima crisi economica ed è costretta a ricorrere agli aiuti (anche alimentari) delle organizzazioni internazionali.
Abitanti-23.917.000
Superficie-120.538 km2
Densità-198,4 ab./km2
Capitale-P'yongyang
Governo-Repubblica democratica popolare
Moneta-Won
Lingua-Coreano
Religione-Buddhismo, confucianesimo, sciamanesimo

Corèa del Sud Repubblica presidenziale dell'Asia orientale, confina a nord con la Corea del Nord lungo la linea di demarcazione del 1953, occupando la punta della penisola coreana, bagnata a est dal Mar del Giappone, a sud dal mare Cinese orientale e a ovest dal mar Giallo.
La parte orientale è occupata da una zona montuosa che rappresenta il prolungamento del sistema di rilievi della Corea del Nord; si diramano vari contrafforti interrotti da pianure ben irrigate e intensivamente coltivate percorse dai principali fiumi (Nagdong, Geum, Han).
La costa orientale è pressoché rettilinea e alta mentre più frastagliate sono la costa meridionale e quella occidentale che presentano un continuo susseguirsi di promontori e rientranze e sono fronteggiate da numerosissime piccole isole. L'unica isola di un certo rilievo è Cheju (1.825 km2).
La capitale è Seul (9.690.000 ab.), importante nodo di comunicazioni e rilevante mercato agricolo e centro industriale.
All'interno si trovano le città di Daegu, oggi fortemente industrializzata, Dajeon e Gwangju.
Il paese, tradizionalmente agricolo, ha subito un forte processo di industrializzazione avviato negli anni '60 e da forte esportatore attualmente ha perso la propria autosufficienza.
Il principale prodotto agricolo è il riso (nelle regioni occidentali le condizioni climatiche consentono due raccolti annui) anche se si coltivano altri cereali (orzo, mais e miglio); importanti sono anche la soia, le patate dolci e altri prodotti ortofrutticoli, mentre destinati all'industria di trasformazione sono il tabacco, il cotone, il sesamo e la colza.
Coltivazione tipica quella del ginseng, dalla cui radice essiccata si ricavano medicinali.
Le foreste sono molto estese e forniscono notevoli quantità di legname, alimentando numerose cartiere.
Trascurabile l'allevamento, mentre la pesca riveste un ruolo rilevante, consentendo una fiorente industria di trasformazione del pescato.
Il sottosuolo offre diverse risorse tra cui oro, argento, rame, manganese, piombo, nichel, ma soprattutto tungsteno di cui la Corea del Sud è uno dei massimi produttori mondiali.
Notevoli anche i giacimenti di carbone e molto rilevanti le risorse idroelettriche.
L'industria produce circa il 40% del prodotto nazionale lordo; tradizionali sono il settore tessile (cotone e seta), alimentare e della manifattura del tabacco, ma un notevolissimo sviluppo hanno subito il settore chimico (fertilizzanti, fibre sintetiche ecc.) e petrolchimico, siderurgico e metallurgico nonché l'industria meccanica (montaggi di veicoli, meccanica di precisione). Molto attive sono l'industria della carta, della gomma e del cemento.
Presieduta da Syngmang Rhee (1948-1960) al quale sono succeduti Park Chung-Hee (1973-1979) e Chun Doo-Hwan (1980-1988), la Repubblica di Corea è sottoposta a un regime autoritario ma nel 1987 venne avviato un processo di democratizzazione. Una nuova costituzione approvata con un referendum u seguita dall'elezione di Roh Tae-Woo alla presidenza della repubblica. Nel 1991, le due Coree fanno il loro ingresso all'ONU e firmano un accordo di riconciliazione. Nel 1992, la Corea del Sud normalizza le sue relazioni con la Cina. Kim Young-Sam, eletto alla presidenza della repubblica, succede a Roh Tae-Woo nel 1993. Nel 1998 diventa presidente Kim Dae Jung del Congresso nazionale per le nuove politiche.
Abitanti-44.850.000
Superficie-99.484 km2
Densità-451 ab./km2
Capitale-Seul
Governo-Repubblica presidenziale
Moneta-Won
Lingua-Coreano
Religione-Buddhismo, confucianesimo, protestantesimo e cattolicesimo

coreàno, agg. e sm. agg. Della Corea.
sm. Abitante o nativo della Corea.

CoReCo Sigla di Comitato Regionale di Controllo.

Còredo Comune in provincia di Trento (1.323 ab., CAP 38010, TEL. 0463).

Coréglia Antelminèlli Comune in provincia di Lucca (4.866 ab., CAP 55025, TEL. 0583).

Coréglia Lìgure Comune in provincia di Genova (220 ab., CAP 16040, TEL. 0185).

corègo, sm. (pl.-ghi) 1 In Grecia, cittadino che sosteneva una coregia. 2 In teatro, il capo del coro.

corègone, o coregóne, sm. Pesce teleosteo (Coregonus lavaretus) dei Salmoniformi lungo fino a 60 cm diffuso nelle acque dolci, specie nei laghi di Europa, Asia e America. In Italia si trovano il coregone azzurro (Coregonus wartmanni) e il coregone bianco (Coregonus schinzii helveticus), apprezzati per le ottime carni.

corèico, agg. (pl. m.-ci) 1 Che si riferisce alla danza. 2 Che si riferisce alla corea.

Corèidi Famiglia di Insetti Emitteri comprendente vari tipi di cimici terrestri.

Corèlli, Arcàngelo (Fusignano, Ravenna, 1653-Roma 1713) Compositore e violinista lavorò principalmente a Roma ma le sue opere contribuirono a influenzare l'intero panorama musicale europeo. Precisò la forma del concerto grosso e della sonata per violino solista e basso continuo. Geniali le invenzioni introdotte nell'orchestrazione: note doppie, arpeggi, capacità polifonica; tutto plasmato con maestria entro un preciso schema formale. Tra le sue opere, si ricordano quattro libri di Sonate a tre (due libri di sonate da chiesa e due libri di sonate da camera) e le dodici Sonate dell'op. 5 (1700). Famosa è la sonata conosciuta come Follia.

coremorfòsi, sf. Formazione di una pupilla artificiale tramite intervento chirurgico.

Corèno Ausònio Comune in provincia di Frosinone (1.876 ab., CAP 03040, TEL. 0776).

corèo, sm. Usato come sinonimo di trocheo.

coreografìa, sf. Arte di comporre danze appositamente in linea con determinati brani musicali.
 sf. choreography.
 greco chorèia danza + grafia.

coreograficaménte, avv. In modo coreografico.

coreogràfico, agg. (pl. m.-ci) 1 Che si riferisce alla coreografia. 2 Che si svolge in modo fastoso e appariscente.

coreògrafo, sm. Chi compone o dirige coreografie.

coreopsis, sf. invar. Genere di piante erbacee, annue o perenni.
 dal greco kóris-eõs cimice e ópsis aspetto.

corepiscopàto, sm. Ufficio e carica di corepiscopo.

corétto, sm. Piccolo ambiente dal quale si poteva assistere alle funzioni religiose della chiesa adiacente senza essere visti.

corèuta, sm. Nell'antica Grecia, corista.
 da chóros coro di danza.

corèutica, sf. Arte della danza.

Corfìnio Comune in provincia di L'Aquila (968 ab., CAP 67030, TEL. 0864).

Corfù Nome italiano di Kerkyra, la più importante delle isole Ionie. È situata nel mar Adriatico, affacciata sulle coste dell'Albania. Ha un'estensione di 592 km2 e una popolazione di 98.000 abitanti. Il suo territorio è caratterizzato da aspri rilievi nella parte settentrionale, culminanti nella doppia cima del monte Pantokrator (m 906), e da colline e pianure verdeggianti nella parte meridionale. Grazie alla sua vegetazione rigogliosa e al clima mite, Corfù costituisce da tempo una delle isole greche preferite dai turisti. L'unica risorsa economica, oltre al turismo, è l'agricoltura (viti, olivi, alberi da frutto). Corfù è il capoluogo dell'isola, situata circa a metà della costa orientale. La città vecchia conserva chiare impronte dell'origine veneziana nelle sue viuzze strette bordate da alte case dai colori delicati, intervallate da piazzette e da antiche chiese bizantine. Tra queste si segnala in particolare la chiesa di Agios Spiridon, con preziose icone e il sarcofago argenteo del santo patrono dell'isola. Questo caratteristico quartiere è incuneato tra due fortezze, i due complessi architettonici che dominano la città. La fortezza vecchia risale al XIV sec. e sorge su un promontorio collegato alla terraferma da un ponte. Fu costruita in più riprese e ampliata nel corso dei secoli, ma oggi ne restano soltanto le rovine. Davanti alla fortezza si trova la Spianata, la più vasta piazza della città, in parte sistemata a giardini e contornata da portici, su cui si affaccia l'ex palazzo reale in stile neoclassico. La fortezza nuova fu costruita dai veneziani nel XVI sec., su una collina a ovest della città e conserva ancora gran parte delle mura, dei bastioni, delle casematte e dei camminamenti su più livelli. La parte moderna della città presenta bei viali alberati, eleganti ville e palazzi signorili, fiancheggiati da portici, con caffè all'aperto. Nella parte moderna si trova il Museo Archeologico, con materiali che vanno dall'epoca preistorica a quella romana. Il pezzo più interessante è il frontone della Gorgone, da un tempio dedicato ad Artemide. Nella parte meridionale della città sorge la villa di Mon Repos, già residenza estiva della famiglia reale. La villa è in stato di abbandono, ma è circondata da uno splendido parco, ora giardino botanico. Di fronte all'ingresso della villa sono in corso gli scavi di Paleopolis, con resti delle antiche mura, case, botteghe e di una chiesa paleocristiana. Corfù è stata identificata come l'isola dei feaci, che secondo la tradizione omerica accolsero Ulisse e lo riportarono a Itaca dopo aver ascoltato la sua odissea. L'isola venne originariamente abitata da popolazioni di origine italica; la sua ascesa iniziò dopo la colonizzazione da parte di Corinto (con la denominazione di Corcira) e fu tale da suscitare la preoccupazione della madrepatria. Questo conflitto con Corinto costituì una delle cause della guerra del Peloponneso. Fu annessa dai romani alla provincia di Macedonia (148 a. C.). Nell'XI e XII sec. fu contesa dai normanni, veneziani, bizantini e Angioini. Passò a Venezia nel 1386 fino al 1797, in seguito fu occupata dai francesi e dagli inglesi che la cedettero, nel 1864, alla Grecia con le altre isole ioniche. Nel 1941 fu occupata da truppe italiane.

cori- Primo elemento di composti.
 dal greco chõrís separatamente.

Còri Comune in provincia di Latina (10.257 ab., CAP 04010, TEL. 06).

Cori Gerty, Theresa Radnitz (Praga 1896-Saint Louis 1957) Biochimico statunitense di origine ceca. Collaborò agli studi del marito Carl Ferdinand.

Cori, Carl Ferdinand (Praga 1896-Cambridge, USA 1984) Biochimico statunitense di origine ceca. Insieme alla moglie e a B. Houssay, per i suoi studi sul metabolismo dei carboidrati, nel 1947 fu insignito del premio Nobel.

coriàceo, agg. 1 Di cuoio, duro e resistente. ~ rigido. <> morbido. 2 Persona priva di sensibilità. <> mite, docile.

coriàmbico, agg. (pl. m.-ci) Di versi in cui compaiono i coriambi.

coriàmbo, sm. Piede metrico della poesia greca e latina.

coriàndolo, sm. 1 Pianta i cui frutti vengono utilizzati per aromatizzare cibi o bevande liquorose. 2 Dischetto di carta variamente colorato che ci si getta addosso durante alcuni festeggiamenti.
 sm. 1 (pianta) coriander. 2 (confetto) pl. confetti.
 lat. coriandrum, dal greco korìandron, nome di una pianta e del suo frutto.

Coriàno Comune in provincia di Rimini (7.385 ab., CAP 47040, TEL. 0541).

Coriariàcee Famiglia di piante arbustive o erbacee.

coribànte, sm. Nell'antica religione greca, sacerdote della dea Cibele.

coribàntico, agg. (pl. m.-ci) 1 Relativo ai coribanti. 2 Frenetico. ~ concitato.

coricàre, v. v. tr. 1 Mettere a giacere nel letto. ~ deporre, stendere. 2 Adagiare. ~ distendere. <> drizzare.
v. rifl. 1 Mettersi a giacere. ~ stendersi. <> alzarsi. 2 Tramontare, detto del sole. ~ calare. <> levarsi.
 v. tr. to put to bed. v. rifl. to go to bed.
 lat. tardo collocare porre a letto.

Coridàlidi Famiglia di Insetti Neurotteri di grandi dimensioni.

coridòra, sm. (pl.-i) Genere di Pesci Actinopterigi Siluriformi della famiglia dei Callittidi molto ricercati per gli acquari.

corifèna, sf. Genere di Pesci Actinopterigi Perciformi della famiglia dei Corifenidi.

Corifènidi Famiglia di Pesci Actinopterigi comprendente il genere Corifena.

corifèo, sm. 1 Capo dell'antico coro greco. ~ portavoce. 2 Capo di una corrente artistica, di un partito e simili. ~ guida, propugnatore.

Corigliàno Càlabro Comune in provincia di Cosenza (36.615 ab., CAP 87064, TEL. 0983). Centro agricolo (coltivazione di olivi e agrumeti) e industriale (prodotti alimentari). Nelle vicinanze si trova il monastero di Santa Maria del Patir, del XII sec. e il castello Compagna, del XV sec. Gli abitanti sono detti Coriglianesi.

Corigliàno d'Òtranto Comune in provincia di Lecce (5.627 ab., CAP 73022, TEL. 0836).

Corinàldo Comune in provincia di Ancona (5.236 ab., CAP 60013, TEL. 071).

corindóne, sm. Minerale le cui varietà preziose sono conosciute come rubino e zaffiro.

Corinna o l'Italia Romanzo di Madame de Staël (1807).

Corinth, Lovis (Tapiau 1858-Zandvoort, Olanda 1925) Pittore tedesco. Tra le opere Ragazza nel letto (ca. 1895, Brema, Kunsthalle) e Autoritratto con lo scheletro (1896, Monaco, Neue Pinakothek).

Corìnto Città della Grecia (23.000 ab.) capoluogo della Corinzia e porto del Peloponneso. Situata allo sbocco occidentale del canale omonimo. Centro commerciale (industrie alimentari) e agricolo (agrumi, olive, frutta, ortaggi e uva); è sviluppato anche il turismo. Nei pressi si trovano le rovine dell'antica città di cui rimangono il tempio di Apollo, l'agorà e l'acropoli. Fu centro storico molto famoso già all'inizio del primo millennio a. C., sede dei giochi istmici dedicati a Poseidone e centro commerciale di primaria importanza. Scatenò la guerra del Peloponneso, lottò contro Atene e fu alleata di Sparta di cui divenne nemica nel corso della guerra corinzia. Centro della lega achea divenne capitale dell'Acaia, provincia romana.
Canale di Corinto
Canale marino che mette in comunicazione il mar Egeo con il mar Ionio. Fu aperto nell'istmo di Corinto tra il 1883 e il 1893; è lungo 6.345 m, largo 24 e profondo 8.
Golfo di Corinto
Insenatura del mar Ionio tra la Grecia sudoccidentale e il Peloponneso settentrionale. Dal 1893, tramite il canale di Corinto, è in comunicazione con il mar Egeo. È lungo circa 75 km.

Corìnzia Nomo (143.000 ab.) della Grecia, capoluogo Corinto.

corìnzio, agg. e sm. agg. 1 Di Corinto. 2 Dell'ordine architettonico omonimo.
sm. 1 Nativo, abitante di Corinto. 2 Ordine, stile architettonico corinzio.
Ordine architettonico greco la cui colonna ha il capitello ornato di foglie di acanto e brevi volute, il fusto scanalato e la base sagomata.
Vasi corinzi
Vasi d'argilla chiara e finissima con decorazioni a figure nere con particolari rossi su fondo chiaro, con fregi d'animali e motivi mitologici (VII sec. a. C.), disegni geometrici (VI e V sec. a. C.) o a rilievo (IV sec. a. C.).

Còrio Comune in provincia di Torino (3.025 ab., CAP 10070, TEL. 011).

Coriolàno, Gnèo Màrcio Personaggio romano del V sec. a. C. che sconfisse a Corioli i volsci nel 493 a. C. Esiliato per aver contrastato i tribuni e rifugiatosi presso il re dei volsci, prese con essi le armi contro Roma, giungendo con l'esercito fino alle mura della città; la madre Veturia e la moglie lo dissuasero dal portare l'attacco finale. A esso si ispirò Shakespeare per l'omonima tragedia (1607-1608).

Coriolis, Gaspard-Gustave de (Parigi 1792-1843) Fisico e matematico francese, direttore dell'École Polytechnique. Studioso di meccanica teorica e razionale, contribuì in modo determinante allo sviluppo della meccanica applicata.
Forza di Coriolis
Forza centrifuga composta che agisce perpendicolarmente al moto.
Teorema di Coriolis
Teorema secondo il quale l'accelerazione assoluta è uguale alla somma dell'accelerazione relativa, di quella di trascinamento e di quella complementare, detta anche accelerazione di Coriolis.

còrion, sm. invar. 1 In biologia si tratta di membrana vascolarizzata che riveste esternamente l'embrione di Rettili, Uccelli, Mammiferi; in questi ultimi origina propaggini (villi coriali) che formano la placenta. 2 In anatomia è lo strato di tessuto connettivo che sostiene una membrana epiteliale; nella cute dei Vertebrati prende il nome di derma.

corionepiteliòma, sm. (pl.-i) Tumore maligno dell'utero che si sviluppa subito dopo una gravidanza o a distanza di molti anni.

Coripètale Sottoclasse delle Dicotiledoni, comprende le piante dai petali non attaccati tra loro.

corìsta, sm. e sf. (pl. m.-i)¤ ¤sm. e sf. Chi canta in un coro.
sm. Strumento che dà l'esatta intonazione del la.

Coristìdi Famiglia di Crostacei Decapodi.

Corìxidi Famiglia di Insetti Emitteri Eterotteri (pulci d'acqua).

Còrizza Città (66.000 ab.) dell'Albania, capoluogo del distretto omonimo.
Còrizza
Distretto (219.000 ab.) dell'Albania, tra la valle dell'Osum e il lago di Ocrida.

còrizza, o còriza, sf. Infezione contagiosa della mucosa e delle fosse nasali. ~ raffreddore.

Cork Città (134.000 ab.) irlandese del Munster, capoluogo della contea omonima.
Cork
Contea (411.000 ab.) dell'Irlanda, affacciata sull'oceano Atlantico.

Corleóne Comune in provincia di Palermo (11.261 ab., CAP 90034, TEL. 091). Centro agricolo (coltivazione di ortaggi, frutta, cereali e olive) e industriale (caseifici). Vi si trova il castello, con torre saracena. Gli abitanti sono detti Corleonesi.

Corléto Monfòrte Comune in provincia di Salerno (965 ab., CAP 84020, TEL. 0828).

Corléto Perticàra Comune in provincia di Potenza (3.345 ab., CAP 85012, TEL. 0971).

Cormach, Alan (Joannesburg 1924-) Fisico statunitense di origine sudafricana. Si occupò attivamente di radiodiagnostica e anticipò la tomografia. Nel 1979 insieme a G. Hounsfield fu insignito del premio Nobel per la medicina.

Corman, Roger (Detroit 1926-) Regista statunitense. Maestro di numerosi registi famosi, fu tra i fondatori della compagnia American International Pictures.

Cormàno Comune in provincia di Milano (18.860 ab., CAP 20032, TEL. 02). Centro industriale (cartiere, prodotti chimici, farmaceutici, meccanici ed elettrotecnici) dell'hinterland milanese. Gli abitanti sono detti Cormanesi.

còrmo, sm. Corpo delle piante superiori del quale fanno parte foglie, fusto e radici.

Cormòns Comune in provincia di Gorizia (7.553 ab., CAP 34071, TEL. 0481).

cormoràno, sm. Uccello dei Pelecaniformi della famiglia dei Falacrocoracidi, con piume nere e becco lungo e adunco, piedi palmati. Vive lungo le sponde di acque dolci e salate ove può sfruttare le ottime doti di tuffatore e nuotatore. Si ciba di pesci; uccello diffuso in tutto il mondo, in Estremo Oriente è usato come uccello da pesca. È detto anche marangone.
 franc. cormoran.

Corn Belt Regione degli USA, estesa tra i fiumi Missouri e Ohio.

Còrna Imàgna Comune in provincia di Bergamo (795 ab., CAP 24030, TEL. 035).

cornac, sm. invar. Chi in India cura e conduce un elefante.

cornàcchia, sf. 1 Uccello (Corvus coronae) della famiglia dei Corvidi e dell'ordine dei Passeriformi. 2 Persona ciarliera e inopportuna.
 sf. crow.
Di colore nero e grigio, è presente in Europa e in Asia. Comune in Italia. Si nutre anche di carogne. Nidifica sugli alberi e sulle rocce ed emette suoni sgradevoli. È dannosa per l'agricoltura.

Cornàcchia (Abruzzi) Monte (2.003 m) dell'Appennino Abruzzese, tra le valli del Sangro e del Liri.

Cornàcchia (Puglia) Monte (1.152 m) della Puglia. La vetta più elevata dei Monti della Daunia.

Cornàlba Comune in provincia di Bergamo (298 ab., CAP 24017, TEL. 0345).

Cornàle Comune in provincia di Pavia (724 ab., CAP 27050, TEL. 0383).

cornamùsa, sf. Strumento a fiato, formato da uno o più tubi sonori ad ancia doppia, innestati in un sacco di pelle pieno d'aria.
 sf. pl. bagpipes.
 franc. cornemuse.

Cornarédo Comune in provincia di Milano (18.817 ab., CAP 20010, TEL. 02). Centro industriale (prodotti alimentari, fabbriche di materie plastiche, di imballaggi e meccaniche). Gli abitanti sono detti Cornaredesi.

Cornàro, Caterìna (Venezia 1454-1510) Regina di Cipro. Figlia del patrizio veneziano Andrea Cornaro, nel 1472 andò sposa a Giacomo II di Lusignano, re di Cipro, e alla morte di questi (1473) assunse la reggenza per il figlio Giacomo III, ancora minorenne. Con lo scoppio della rivolta di Famagosta contro la repubblica veneta, i veneziani intervennero militarmente limitando la libera sovranità di Caterina. Morto il figlio Giacomo, combattuta tra le pressioni veneziane e le legittime pretese al trono di Carlotta di Lusignano, riuscì con abile politica a destreggiarsi per qualche tempo, finché nel 1488 una nuova cospirazione consentì ai veneziani di intervenire di nuovo e di obbligarla ad abdicare. Caterina venne ricondotta in patria, dove visse lungamente nel castello di Asolo, la cui signoria le era stata assegnata dai veneziani, circondata da una piccola e splendida corte di artisti e letterati, che P. Bembo avrebbe celebrato nella sua opera Asolani.

Cornàro, Caterìna C. (Venezia 1454-1510) Regina di Cipro. Moglie di Giacomo II di Lusignano, re di Cipro, alla morte di questi prese il possesso dell'isola e lo mantenne fino al 1489; alla morte di Giacomo II, con lo scoppio della rivolta a Famagosta, l'intervento dei veneziani limitò la libera sovranità di Caterina. Nel 1488 Venezia la obbligò ad abdicare; in seguito le venne assegnata di forza dal governo veneziano la signoria di Asolo.

cornàta, sf. Colpo dato con le corna.

Cornàte d'Àdda Comune in provincia di Milano (8.316 ab., CAP 20040, TEL. 039).

cornatùra, sf. Disposizione e aspetto delle corna di un animale.

còrnea, sf. Parte anteriore trasparente del bulbo oculare che si continua con la sclera. Attraverso essa passa il fascio luminoso, dirigendosi ai recettori nervosi. È formata da cinque strati con uno spessore complessivo di 0,8 mm. Può diventare opaca a seguito di cheratite ulcerosa.
Cheratoplastica
Trapianto della cornea. L'operazione deve essere effettuata utilizzando il tessuto corneale di un donatore deceduto da poche ore e può risolvere i problemi di visione nei pazienti affetti da opacizzazione derivante da traumi o da ulcerazioni.

corneàle, agg. Relativo alla cornea.

corned beef, loc. sost. m. invar. Carne di bue salata e inscatolata.

Cornédo all'Isàrco (in ted. Karneid) Comune in provincia di Bolzano (2.764 ab., CAP 39050, TEL. 0471).

Cornédo Vicentìno Comune in provincia di Vicenza (9.504 ab., CAP 36073, TEL. 0445).

Cornegliàno Laudénse Comune in provincia di Lodi (1.797 ab., CAP 20070, TEL. 0371).

Corneille, Pierre (Rouen 1606-Parigi 1684) Drammaturgo francese. Studiò presso i gesuiti e nel 1628 divenne l'avvocato del re. Ebbe la protezione di Richelieu e poi di Mazzarino. Debuttò con alcune commedie in teatro, ma il successo arrivò con le tragedie Medea (1635), Il Cid (1636), Orazio (1640), Cinna (1641), Poliuto (1642) e Tito e Berenice (1670). È considerato il padre della tragedia classica francese; nel suo teatro dominano i conflitti interiori tra dovere e passione che gli eroi affrontano e risolvono vittoriosamente a favore del dovere, con toni di grande tragicità.

Cornèlia (189?-110 ca. a. C.) Matrona romana. Figlia di Scipione l'Africano, fu madre di Tiberio e Gaio Gracco.

Corneliàno d'Àlba Comune in provincia di Cuneo (1.845 ab., CAP 12040, TEL. 0173).

Cornelius, Peter (Düsseldorf 1783-Berlino 1867) Pittore tedesco. Tra le opere Storie di Giuseppe (1812, Roma, Casa Bartholdy).

Cornell, Katharine (Berlino 1898-Vineyard Haven, USA 1974) Attrice e impresaria teatrale statunitense. Dopo varie esibizioni in provincia, nel 1921 recitò a Broadway. Dotata di una straordinaria carica emotiva, si fece ammirare sia nell'interpretazione di ruoli del repertorio classico che del repertorio moderno. Raccolse gli avvenimenti della propria vita in alcuni libri di memorie, Ho voluto fare l'attrice (1939) e Il sipario si alza (1943).

còrneo, agg. Che presenta qualità o aspetto di corno.
 lat. corneus, deriv. da cornu corno.
Lo stato corneo è lo strato più esterno dell'epidermide molto resistente agli agenti esterni. Viene rigenerato costantemente da cellule sottostanti. Normalmente è dotato di formazioni caratteristiche come unghie o peli.

còrner, sm. invar. Calcio d'angolo.

cornétta, sm. e sf. sm. e sf. Ufficiale che portava la bandierina detta cornetta.
sf. 1 Bandierina a due punte di una compagnia di cavalleria. 2 Cappello di tela inamidata portato dalle monache dell'ordine di San Vincenzo de' Paoli.
 sf. 1 (tel.) receiver. 2 (mus.) cornet.
 franc. cornette.

cornettìsta, sm. (pl.-i) Suonatore di cornetta.

cornétto, sm. 1 Piccolo corno usato come portafortuna. 2 Panino dolce o brioche a forma di luna falcata. cornetto gelato, cono e gelato. 3 Strumento a forma di corno usato per sopperire a un difetto di udito. 4 Strumento a fiato di avorio o legno munito di fori e bocchino, a forma di corno. 5 Al plurale, nell'Italia settentrionale vengono definiti i fagiolini freschi. 6 Termine anatomico che designa un osso della cavità nasale.
 sm. (cuc.) croissant.
 dimin. di corno.

corn-flakes, sm. pl. Fiocchi di granturco che si mangiano alla mattina a colazione.

Cornforth, John Warcup (Sydney 1917-) Chimico inglese. Di origine australiana, fu assistente del premio Nobel Robinson e si occupò dello studio della struttura degli ormoni steroidi. Nel 1975 insieme a V. Prelog, fu insignito del premio Nobel.

cornìce, sf. 1 Inquadratura di legno posta attorno a dipinti, fotografie e simili. ~ riquadro. mettere in cornice, dare importanza. 2 Tutto ciò che limita un luogo, un oggetto e simili. ~ contesto, contorno. la cornice della cerimonia era molto ben organizzata. 3 La parte più alta della trabeazione. 4 Inquadratura di una notizia breve, per darle risalto su un giornale. 5 Stretto gradino di una parete rocciosa meno largo della cengia.
 sf. 1 frame. 2 (fig., sfondo) background, setting.
 lat. cornix,-icis cornacchia, dal greco koròne cornacchia, cornice.

corniciàio, sm. Fabbricante o venditore di cornici.

cornicióne, sm. Cornice fortemente sporgente usata a coronamento di un edificio.
 sm. 1 (arch.) cornice. 2 (edificio) ledge.
 accresc. di cornice.

còrnico, agg. e sm. agg. Della Cornovaglia.
sm. Lingua del gruppo celtico.

cornificàre, v. tr. Tradire il proprio coniuge.

Cornìglia Frazione ligure (674 ab.) del comune di Vernazza in provincia di La Spezia. È una delle Cinque Terre.

Cornìglio Comune in provincia di Parma (2.609 ab., CAP 43021, TEL. 0521).

còrnio Corniolo.

còrniola, sf. 1 Frutto del corniolo. 2 Varietà di calcedonio dura e traslucida.

còrniolo, sm. Angiosperma (Cornus mas) della famiglia delle Cornacee e dell'ordine delle Umbelliflore. Albero con foglie ovali il cui legno viene usato per l'intaglio.

cornìsta, sm. (pl.-i) Suonatore di corno.

còrno, sm. (pl. f. corna, riferito ad animali; pl. m. corni, negli altri significati) 1 Prominenza dura ossea presente sul capo di alcuni animali. 2 Oggetto a forma simile a quella di un corno. 3 Estremità. 4 Strumento di ottone a fiato. 5 (solo sing.) Niente. ~ nulla.
 sm. horn.
 lat. cornu.
Appendice tegumentale cheratinizzata, ossea, frammista, tipica di alcuni Mammiferi (rinoceronte, antilope, bovini). Può essere perenne o caduco; alcuni esemplari femminili possono esserne privi; la funzione principale è quella di difesa o di offesa, ma risulta indispensabile nei corteggiamenti amorosi.
Strumento musicale d'ottone formato da un lungo e stretto tubo a spirale, provvisto di bocchino. Anticamente fu costruito con materie animali e poi con il metallo. I greci, i romani e gli etruschi lo utilizzarono come strumento di segnalazione e nel medioevo fu utilizzato come segnale per la caccia. Giambattista Lulli nel 1664 lo utilizzò per la prima volta in un'orchestra nella composizione Princesse d'Elide. Nell'Ottocento il corno a pistoni allargò l'ampiezza tonale dello strumento fino ad arrivare a eseguire l'intera scala cromatica. Beethoven introdusse nell'orchestra sinfonica un quartetto di corni per legare gli archi agli ottoni. Il corno fu utilizzato come strumento solista nelle composizioni sinfoniche da Mozart e Haydn nel Settecento e nell'Ottocento da Beethoven, Schumann e Brahms. Tra i moderni compositori si ricordano Hindemith e Britten.¤ ¤Si distingue anche il corno inglese (simile all'oboe) e quello di bassetto (clarinetto in fa).

Còrno d'Àfrica Denominazione dell'estremità orientale dell'Africa che si allunga nell'Oceano Indiano.

Còrno di Rosàzzo Comune in provincia di Udine (3.193 ab., CAP 33040, TEL. 0432).

Còrno d'Òro Insenatura della Turchia, nel mar di Marmara, sulla sponda europea del canale di Bosforo.

Còrno Gióvine Comune in provincia di Lodi (1.249 ab., CAP 20070, TEL. 0377).

Còrno Grànde Vetta più elevata (2.912 m) del Gran Sasso d'Italia.

Cornovàglia Penisola della Gran Bretagna tra la Manica e il canale di Bristol. Il territorio è prevalentemente collinoso con coste alte e incise. È protesa verso ovest dove termina con Land's End, il punto più occidentale dell'Inghilterra. È abitata da popolazioni celtiche fin dalla preistoria, fu conquistata dai sassoni nel IX sec. Divenne contea sotto Guglielmo il Conquistatore e ducato nel 1337.

Cornovècchio Comune in provincia di Lodi (231 ab., CAP 20076, TEL. 0377).

cornubianìte, sf. (pl.-i) Roccia metamorfica dura e compatta formata dalla trasformazione di scisti argillosi venuti a contatto col magma.

cornucòpia, sf. Vaso a forma di corno, simbolo dell'abbondanza.
 lat. tardo cornucopia.

Cornucopia del fanciullo, La Opera di filologia e poesia di A. von Arnim e C. Brentano (1806-1808).

Cornùda Comune in provincia di Treviso (5.313 ab., CAP 31041, TEL. 0423).

cornùto, agg., sm. agg. 1 Fornito di corna. 2 Che termina a forma di corno.
sm. Tradito dal proprio coniuge.
 agg. 1 horned. 2 (fig., marito) cuckolded. sm. (fig., marito) cuckold.
 lat. cornutus.

Cornuto immaginario, Il ved. ¤Sganarello¤

Cornwalland Isle of Scilly Contea (477.000 ab.) della Gran Bretagna, nella penisola di Cornovaglia. Capoluogo Truro.

Cornwallis, Charles (Londra 1738-Ghazipur 1805) Politico e militare inglese. Nella lotta contro le colonie americane ribelli, fu sconfitto a Yorktown (1781). Nel 1786 fu comandante in capo delle Indie e in seguito viceré d'Irlanda.

Coro Città (125.000 ab.) del Venezuela, capitale dello stato di Falcón.

còro, sm. 1 Canto eseguito da più persone. 2 In architettura spazio riservato ai cantori, nella parte terminale della navata centrale, dietro l'altare maggiore.¤ ¤3 Canto, verso di più animali. 4 Schiera di spiriti celesti. 5 Nell'antico teatro greco, intermezzo di canto e danza. 6 Vento di nord-ovest.
 sm. 1 chorus. 2 (chiesa) choir.
 lat. chorus, dal greco choròs.
Nel teatro greco, era prevalentemente tragico ed era formato da un gruppo di coreuti (dodici in Eschilo e quindici in Sofocle) e da un corifeo che ne era la guida. Nell'ambito musicale acquisisce varie denominazioni in relazione alla composizione e al modo di esecuzione; maschile, femminile, misto, di voci bianche, monodico, polifonico, corale, a cappella.

corodidàscalo, sm. Istruttore di coro nell'antica Grecia.

Corofìdi Famiglia di Crostacei Anfipodi di piccole dimensioni.

corografìa, sf. Descrizione di una regione nei suoi particolari fisici, storici e umani.

corogràfico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla corografia.

corògrafo, sm. Geografo studioso di corografia o autore di opere corografiche.

coròide, sf. Termine anatomico che designa una membrana vascolare, presente nella parte posteriore dell'occhio.

coroidèo, agg. Relativo alla coroide.

coroidìte, sf. Infiammazione della coroide dell'occhio.

coròlla, sf. Insieme dei petali di un fiore che circondano gli organi della riproduzione. Se è costituita da petali uniti tra loro viene detta gamopetala, se da petali disgiunti dialipetala. La sua funzione è quella di attirare gli insetti; esistono però alcuni fiori privi di petali.
 lat. corolla, dimin. di corona corona.

corollàre, agg. Relativo alla corolla. ~ corollino.

corollàrio, sm. 1 Proposizione che risulta logicamente da una verità dimostrata precedentemente. 2 Aggiunta. ~ appendice.
 lat. corollarium, deriv. da corolla.

corollìno, agg. Della corolla. ~ corollare.

corologìa, sf. Scienza che studia la distribuzione sulla Terra degli organismi viventi.

Coromandèl Costa dell'India, nel Deccan, affacciata al Golfo del Bengala.

coróna, sf. 1 Ornamento del capo a forma di cerchio, variamente ornato, simbolo di letizia e nobiltà. 2 Cerchio di fiori o simili da appendere davanti agli edifici in segno di festività. 3 Oggetto che per formazione ricorda una corona. 4 Parte più esterna dell'atmosfera di una stella. 5 In anatomia è la parte di dente fuori dall'alveolo, rivestita di smalto. 6 Serie di elementi posti in cerchio. 7 Parole, detti, frasi, oggetti collegati gli uni agli altri. 8 Antico nome di moneta d'oro e d'argento raffigurante una corona. 9 In musica è un segno convenzionale, usato per prolungare una nota o una pausa.
 sf. 1 crown. 2 (fiori) wreath.
 lat. corona, dal greco koròne.
Corona circolare
Parte di piano compresa tra due circonferenze concentriche.
Corona ferrea
Corona di gemme e oro con una sottile lamina di ferro, proveniente, secondo la tradizione, dalla croce di Cristo; venne donata da Teodolinda alla basilica di San Giovanni Battista a Monza. Si presume che fosse stata utilizzata per l'incoronazione dei re d'Italia, tra cui Federico Barbarossa e Napoleone I. È ancora conservata nel duomo di Monza.
Corona solare
Regione più esterna dell'atmosfera al di sopra della cromosfera; è invisibile a occhio nudo, se non durante un'eclissi solare o ricorrendo a un coronografo. È formata da gas rarefatti ionizzati, con una densità decrescente con l'allontanamento dal Sole. Il suo aspetto varia al variare del ciclo delle macchie solari; nel corso della fase di massima attività del Sole, la corona assume una connotazione simile a quella di un'aureola, mentre quando l'attività è limitata, appaiono getti luminosi, orientati in modo perpendicolare all'asse di rotazione solare.
Effetto corona
In fisica è il fenomeno, consistente in una debole scarica elettrica, che avviene quando in un conduttore ad alto potenziale, viene mantenuta una pressione superiore alla rigidità dielettrica dell'aria.

Coróna Austràle Piccola costellazione, difficilmente osservabile dalle latitudini dell'Italia, situata nell'emisfero celeste australe.

Coróna Boreàle Costellazione situata tra Ercole e Bifolco, visibile nelle notti estive e primaverili; si trova nell'emisfero celeste boreale.

coróna fèrrea Diadema aureo, ornato da smalti e pietre preziose, della metà del IX sec., conservato nel duomo di Monza.

coronàle, agg. 1 Che ha forma di corona. 2 Che riguarda la corona solare.

coronaménto, sm. 1 Compimento, degna conclusione. 2 Struttura con cui termina superiormente una costruzione. 3 Orlo superiore della poppa delle navi.

coronàre, v. v. tr. 1 Cingere di corona. ~ incoronare. 2 Circondare alla sommità. 3 Dare degno compimento. ~ realizzare, completare. è riuscito a coronare il suo sogno d'amore. 4 Premiare. ~ onorare. grazie ai suoi sforzi, fu coronato da un improvviso successo.
v. rifl. 1 Cingersi di corona o simile. ~ incoronarsi. 2 Fregiarsi. ~ adornarsi.
 v. tr. 1 to crown. 2 (realizzare) to achieve, to realize.
 lat. coronare.

coronària, sf. Arteria o vena che svolge la funzione di vascolarizzare il sangue. Le arterie si dividono dall'arteria principale in due rami (destro e sinistro). Il flusso venale è inverso e parallelo a quello delle arterie e termina nell'atrio destro. L'occlusione parziale di un ramo coronarico è causa di angina pectoris, mentre un'occlusione totale dà luogo a infarto miocardico.
 sf. coronary artery.

coronàrico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alle coronarie.
Insufficienza coronarica
Insufficiente transito di sangue nelle arterie coronariche con conseguente ischemia miocardica.

coronàrio, agg. Di corona.

coronarografìa, sf. Radiografia delle arterie ottenuta mediante iniezione di una sostanza opacizzante.

coronaropatìa, sf. Alterazione patologica delle arterie coronariche.

Coronàte Ordine di Celenterati Scifozoi che comprende meduse di dimensioni modeste.

coronàto, agg. Cinto di corona.

coronèlla, sf. 1 Argine costruito attorno a un altro argine per circoscrivere un bacino di raccolta dell'acqua di un fontanazzo. 2 Genere di Rettili Ofidi della famiglia dei Colubridi comprendente la biscia coronella.

Coronèlli, Vincènzo Marìa (Ravenna 165o-Venezia 1718) Geografo. Frate francescano, lavorò alla corte di Francia (1681-1684) e poi a Venezia. Tra le opere, Atlante Veneto (1690), Cronologia universale (1707).

coroner, sm. invar. Ufficiale di giustizia inglese e americano designato in Inghilterra alla fine del XII sec.

corònide, sf. 1 Segno diacritico della crasi in greco. 2 In manoscritti e codici greci, simbolo grafico della partizione di capitolo, paragrafo e simili.

coronìlla, sf. Genere di piante erbacee o arbustacee della famiglia delle Papilionacee caratterizzate da fiori disposti in piccole ombrelle.

corònio, sm. Termine generico con il quale si indicava originariamente un elemento ipotetico presente nella corona del Sole.

coronògrafo, sm. Strumento astronomico, inventato nel 1930 da B. Lyot, che viene utilizzato per studiare la corona solare; risulta essere formato da un obiettivo e da uno schermo conico, che proietta la luce del disco del Sole sulle pareti annerite del telescopio. In questo modo si realizza un'eclissi artificiale. Il coronografo è completato dall'aggiunta di alcune lenti che rendono più agevole la messa a fuoco.
La corona solare è osservabile solo eliminando la luce del disco, molto più luminosa della corona stessa.

coronoidèo, agg. Di apofisi avente forma simile al becco della cornacchia. Nell'uomo vi sono due paia di apofisi coronoidee.

Coropuna, Nevado Monte (6.425 m) del Perú, nella Cordigliera andina Occidentale.

Corot, Jean-Baptiste Camille (Parigi 1796-1875) Pittore francese, tra i più significativi della pittura dell'Ottocento. Nelle sue numerose opere prevale il desiderio di cogliere tutti gli aspetti della realtà, mettendosi in armonia con essa. Tale sincronia con la realtà e l'importanza data al colore ne fanno un precursore dell'impressionismo. Tra le sue opere, Il Colosseo visto dai giardini Farnese (1826, Parigi, Louvre), Il ponte di Narni (1827, Ottawa, National Gallery of Canada), Firenze: veduta dal giardino di 2Boboli (1830 ca, Parigi, Louvre) Il campanile di Douai, La signora in bleu e La cattedrale di Chartres (1830, Parigi, Louvre).

coròzo, sm. Materia simile all'avorio che si ricava dai semi di alcune piante tropicali dell'America Centrale.

corpacciùto, agg. Grosso. ~ corpulento. <> smilzo.

corpétto, sm. 1 Camiciola per neonati. 2 Panciotto. ~ gilè. 3 Corpino.

corpìno, sm. La parte superiore di un abito intero da donna.

còrpo, sm. 1 Parte di materia che occupa uno spazio determinato. ~ cosa, materia, oggetto. 2 Complesso degli organi che costituiscono la parte materiale e organica degli animali e degli uomini. 3 Parte dell'organismo dotata di caratteristiche morfologiche e funzionali proprie. 4 In fisica è l'insieme discontinuo di elementi di materia o punti materiali, divisi da uno spazio molto ampio (spazio interatomico, intermolecolare). 5 Pancia, basso ventre. 6 La parte sostanziale di qualcosa. 7 Consistenza. ~ solidità. 8 Persone che costituiscono un gruppo, una classe e simili. 9 Specialità militare. 10 Raccolta completa e ordinata di più opere. 11 Scafo, fusto della nave. 12 Cassa di strumenti a corda in cui si fa la risonanza. 13 Parte verticale del torchio da stampa.
 sm. 1 body. 2 (organismo diplomatico, militare) corps. 3 (contundente) blunt instrument.
 lat. corpus,-oris.
Mens sana in corpore sano. (Mente sana in corpo sano) Proverbio latino citato da Giovenale nelle Satire.
Corpi cavernosi
Formazioni erettili a struttura spugnosa capaci di riempirsi di sangue (pene, uretra e glande nel maschio, clitoride e bulbi del vestibolo nella femmina).
Corpo fruttifero
Parte differenziata del tallo di Mixomiceti, Funghi e Licheni, che contiene le spore.
Corpo luteo
Nell'ovaia dei Mammiferi è la formazione cellulare giallastra che ricopre il follicolo, dopo l'ovulazione. Se non vi è concepimento, esso dura alcuni giorni; alcuni mesi in caso di gravidanza. Secerne il progesterone.
Corpo nero
Secondo Kirchoff corpo con una capacità di assorbimento uguale a 1, ossia in grado di assorbire tutta l'energia che riceve. In natura non è possibile individuarlo, ma lo si può ricreare in laboratorio. Il corpo nero emette delle radiazioni comprese in uno spettro che varia al variare della temperatura assoluta. Lo studio dello spettro di emissione di un corpo nero è molto utile in astrofisica, in quanto costituisce il punto di partenza della teoria dei quanti. La radiazione cosmica di fondo è stata misurata a varie lunghezze d'onda e coincide con lo spettro d'emissione di un corpo nero a 3 °K.
Corpo striato
Formazione di sostanza grigia dei Mammiferi, posta alla base del cervello.
Corpo vitreo
Parte del globo oculare, contenuto nella membrana ialoidea; si trova tra cristallino e retina.
Problema dei tre corpi
In meccanica celeste è il problema che cerca di determinare, in casi particolari, le posizioni relative di tre corpi gravitanti, in un istante generico, conoscendo la loro posizione e velocità a un istante iniziale. Il problema è risolvibile quando i tre corpi sono allineati o sono al vertice di un triangolo equilatero. Negli altri casi, molto diffusi nella meccanica dei corpi celesti, la soluzione è approssimata.

Corpo ippocratico Opera di medicina di Ippocrate (V-IV sec. a. C.).

corporàle, agg. e sm. agg. Del corpo umano.
sm. Piccolo quadrato di lino bianco che il sacerdote stende sull'altare per deporvi il calice, la patena o l'ostensorio.
 agg. 1 bodily. 2 (punizione) corporal.
 lat. corporalis, deriv. da corpus,-oris.

Corporale Romanzo di P. Volponi (1974).

corporalità, sf. Natura corporea.

corporalménte, avv. Col corpo. ~ materialmente.

corporate banking, loc. sost. m. invar. Terminale elettronico con il quale le aziende comunicano direttamente con le banche per i rapporti di cassa.

corporativìsmo, sm. Dottrina politico-sindacale del fascismo che organizzava i datori di lavoro e i lavoratori, in cooperative di categoria.
 deriv. da corporativo.

corporativìstico, agg. (pl. m.-ci) Relativo al corporativismo.

corporatìvo, agg. 1 Di corporazione. 2 Improntato al corporativismo.
 lat. mediev. corporativus, deriv. da corporatus.

corporatùra, sf. Aspetto, forma del corpo umano. ~ costituzione, figura, struttura.
 sf. physique, build.
 lat. corporatura.

corporazióne, sf. Associazione di mestiere, rivolta alla tutela degli interessi degli associati. Si sviluppò nell'età comunale divenendo, nel XX sec., centro del corporativismo. In Italia venne istituita durante il regime fascista, al fine di garantire lo sviluppo produttivo tramite la solidarietà. L'ordinamento corporativo venne abolito nel 1944.
 sf. corporation.
 lat. tardo corporatio,-onis.

corporeità, sf. Qualità dell'aver corpo.

corpòreo, agg. 1 Pertinente al corpo umano. 2 Che ha corpo.
 lat. corporeus, deriv. da corpus,-oris.

corposaménte, avv. In modo corposo. ~ massicciamente.

corposità, sf. Qualità di ciò che è corposo.

corpóso, agg. Denso, compatto. ~ consistente.
 agg. full-bodied.

corpulènto, agg. Grosso di corpo. ~ massiccio. <> esile, magro.
 agg. stout.
 lat. corpulentus.

corpulènza, sf. Qualità di corpulento.
 lat. corpulentia.

corpus, sm. Raccolta sistematica di leggi, iscrizioni, opuscoli.

Corpus Christi Città (231.000 ab.) degli USA, nello stato del Texas.

Corpus Domini, loc. sost. m. invar. Solennità che celebra la presenza del Corpo e del Sangue di Cristo nell'Eucarestia, e che ricorre tre settimane dopo l'Ascensione.

Corpus iuris civilis Nome dato nel 1583 da Dionigi Gotofredo all'opera legislativa di Giustiniano (Digesto, Istituzioni, Codice, Novelle).

corpuscolàre, agg. Di corpuscolo, concernente i corpuscoli.

corpùscolo, sm. Corpo di piccole dimensioni.

corradicàle, agg. Detto di vocabolo che ha la stessa radice di un altro.

Corradìni, Enrìco (San Miniatello di Montelupo 1865-Roma 1931) Politico. Nel 1903 fondò la rivista Il regno e nel 1911 il giornale L'idea nazionale. Principale esponente del Movimento nazionalista italiano, nel 1903 ottenne la fusione di questo con il Partito fascista.

Corradìno di Svévia (Wolfstein 1252-Roma 1268) Ultimo della dinastia degli Hohenstaufen, figlio di Corrado IV dal quale ereditò il regno di Sicilia e quello di Gerusalemme, oltre al ducato di Svevia. In seguito alla morte dello zio Manfredi, venne invitato dai ghibellini italiani a scendere in Italia per contendere il regno di Sicilia agli Angioini. Venne scomunicato da Clemente IV, sconfitto a Tagliacozzo e catturato a Torre Astura da Giovanni Frangipane; fu processato e decapitato per ordine di Carlo d'Angiò.

Corràdo Nome di sovrani e di un marchese.
Germania Corrado I di Franconia
(?-918) Re di Germania dal 911, lottò contro gli ungari e conquistò l'Alsazia.
Corrado II di Franconia
(990 ca.-Utrecht 1039) Detto il Salico, fu re di Germania dal 1024 e imperatore del Sacro Romano Impero dal 1027. Emanò nel 1037 la Consitutio dei feudis, con la quale sanciva l'ereditarietà dei feudi. Divenne re di Borgogna nel 1033.
Corrado III di Svevia
(1093?-Bamberg 1152) Si oppose a Lotario di Supplimburgo, re di Germania, e in seguito alla sua morte si batté con l'alta feudalità e in particolare con i duchi di Baviera e Sassonia della casa guelfa.
Corrado IV di Svevia
(Andria 1228-Lavello 1254) Figlio di Federico II, fu re di Germania dal 1237. In seguito, nel 1251, fu costretto ad abbandonarla e a scendere in Italia dove si impadronì del regno di Sicilia retto dal fratellastro Manfredi.
Monferrato Corrado I
(1146?-Tiro 1192) Marchese del Monferrato dal 1188. Nella lotta contro i comuni, appoggiò il Barbarossa e in seguito partecipò alla terza crociata. Nel 1191 fu eletto re di Gerusalemme, ma venne ucciso da alcuni sicari della setta degli assassini.

Corràdo (Mantoni) (Roma 1924-) Presentatore radiofonico e televisivo, conduttore della Corrida dal 1986 al 1998.

corral, sm. invar. 1 In America, recinto in cui vengono radunate le mandrie di cavalli o di buoi per controllarne il numero, eseguire la marchiatura ecc. 2 In India, recinto usato per catturare gli elefanti selvatici e operazioni effettuate per la cattura.

corrasióne, sf. Disgregazione ed erosione delle rocce a opera degli agenti atmosferici.

corredàre, v. v. tr. Rifornire di cose necessarie. ~ dotare, equipaggiare.
v. rifl. Rifornirsi. ~ provvedersi.
 v. tr. to furnish, to provide.

corredentrìce, sf. Detto di Maria Vergine, salvatrice del mondo.

corrèdo, sm. 1 Complesso degli attrezzi necessari a un'attività. 2 Insieme dei capi di vestiario e della biancheria che portano con sé spose, collegiali, militari e simili. il corredo nuziale rappresentava spesso un motivo di discordia in passato. 3 Indicazioni di vario genere aggiunte a un testo. il corredo di illustrazioni di un testo. 4 Possesso di qualità, nozioni e simili.
 sm. 1 equipment. 2 (biancheria) trousseau.
 deriv. da corredare.

corrèggere, v. v. tr. 1 Liberare da difetti o errori. ~ rivedere. correggere un calcolo errato. 2 Modificare il sapore di una vivanda o di una bevanda, aggiungendo un ingrediente. è solito correggere il caffè con il cognac. 3 Ammonire. ~ rimproverare. 4 Eliminare. stava cercando di correggere quella sua cattiva abitudine.
v. intr. pron. Liberarsi di un difetto. ~ ravvedersi.
 v. tr. 1 to correct. 2 (compiti) to mark.
 lat. corrigere, incrociato con reggere.

corrèggia, sf. Striscia, cinghia di cuoio.

correggiàto, sm. Antico strumento formato da due bastoni uniti da una striscia di cuoio usato per la trebbiatura a mano dei cereali.

correggìbile, agg. Che si può correggere.

Corréggio (Correggio 1489-1534) Soprannome di Antonio Allegri, pittore. La sua formazione avvenne nell'ambiente mantovano grazie all'influenza di A. Mantegna, dal quale maturò l'interesse per l'illusionismo pittorico e il gusto per l'antico. Il suo stile personale fu influenzato anche da Leonardo e da Raffaello. Gran parte delle sue opere furono realizzate a Parma, come la Visione di San Giovanni a Patmo (cupola di San Giovanni Evangelista) e l'Assunzione della Vergine (cupola del duomo). Tra le altre opere, le due pale d'altare del Giorno (Madonna di San Gerolamo) e della Notte (Adorazione dei pastori), Ganimede, Danae.

Corréggio (comune) Comune in provincia di Reggio Emilia (20.113 ab., CAP 42015, TEL. 0522). Centro agricolo, dell'allevamento di bovini e industriale (prodotti meccanici, chimici, tessili ed enologici). Vi si trovano la basilica di San Quirino, del XVI sec., e il palazzo dei Principi. Gli abitanti sono detti Correggesi.

corregidor, sm. invar. Nell'antica Spagna, primo ufficiale di giustizia in alcune città.

Corregidor, Il Opera in quattro atti di H. Wolf, libretto di R. Mayreder-Obermayer (Mannheim, 1896).

corregionàle, agg., sm. e sf. Chi, che é della stessa regione di altri.

correità, sf. Condizione di correo.

correlàre, v. tr. Mettere in correlazione.
 deriv. da correlazione.

correlatìvo, agg. 1 Che ha relazione reciproca. 2 Si dice di avverbi, particelle in genere, che stabiliscono correlazioni tra le diverse parti del discorso; particelle correlative, quelle poste in corrispondenza l'una dell'altra (tanto ... quanto).
 lat. correlativus, comp. da con-, da cum con + relativus relativo.

correlatóre, sm. (f.-trìce) Dispositivo elettronico impiegato nella tecnica radar per rivelare segnali in presenza di rumore.

correlazióne, sf. 1 Reciproca relazione esistente tra due o più elementi. ~ rapporto. 2 Consecuzione. ~ consequenzialità, dipendenza.
 sf. correlation.
 da con-+ relazione.
In geologia è il riconoscimento dell'uguaglianza tra sezioni stratificate diverse e della contemporaneità dei fenomeni biologici che vi si svolsero.
In statistica indica la relazione tra due fenomeni. Se è lineare la relazione può essere rappresentata da una retta.

correligionàrio, agg. e sm. Che, chi professa la stessa religione.

corrènte, agg. e sm. agg. 1 Che corre. 2 Fluente. ~ scorrevole. 3 Che è in uso, in circolazione. ~ vigente. <> estemporaneo. 4 Comune, molto diffuso. ~ usuale. <> anomalo.
sm. 1 Movimento di masse aeriformi o liquide in una data direzione. 2 Massa di materia in movimento. 3 Flusso di cariche elettriche in un conduttore sotto l'azione di un campo elettrico. 4 Uso, moda. ~ tendenza. 5 Insieme di persone che professano le stesse idee.
 agg. 1 running. 2 (fiume, acqua) flowing, running. 3 (usuale) current, common. 4 (informato) well informed. sm. (essere informato) to be well-informed about.
La corrente elettrica viene misurata in ampère. Una corrente è continua se la sua intensità è costante nel tempo; variabile nel caso contrario. Una forma particolare di corrente variabile è quella alternata, la cui intensità varia nel tempo con legge sinusoidale.
Corrente di deriva
Corrente provocata dall'azione di trascinamento per attrito da parte del vento.
Corrente di Foucault
Correnti indotte, generate per induzione elettromagnetica all'interno di masse metalliche immerse in un campo magnetico variabile.
Corrente di gradiente
Corrente provocata su una superficie dall'ineguale distribuzione della pressione.
Corrente fluida
Movimento di un liquido o sostanza aeriforme in un condotto.
Corrente marina
Movimento di una massa d'acqua in una determinata direzione. Tale spostamento dipende dall'energia disponibile, ossia quella dovuta alla forza di gravità, al riscaldamento del mare e all'azione dell'atmosfera.
Corrente tellurica
In geofisica è la corrente elettrica circolante sulla superficie terrestre causata dalla formazione di potenziali spontanei del suolo e dalle variazioni nel campo magnetico terrestre provocate dall'attività del Sole.
Linee di corrente
Le traiettorie percorse dalle cariche elettriche che corrispondono alle linee di forza del campo elettrico. L'insieme delle linee costituisce il circuito.

correnteménte, avv. 1 Speditamente. ~ fluidamente. 2 Usualmente, comunemente. ~ generalmente. <> raramente. 3 Attualmente. ~ adesso. <> in passato, anteriormente.
 avv. commonly.

correntézza, sf. 1 Scioltezza. ~ naturalezza. 2 Condiscendenza. ~ indulgenza.

Corrénti, Césare (Milano 1815-Meina 1888) Politico e pubblicista, studioso di economia, storia e statistica, partecipò alle Cinque Giornate di Milano e fu segretario del governo provvisorio lombardo. Fu ministro della pubblica istruzione e uno dei massimi esponenti della destra liberale, dalla quale si distaccò per divenire collaboratore e consigliere di A. Depretis. Fu senatore dal 1886. Tra le sue opere, Teoria della statistica (1842), L'Austria e la Lombardia (1847), I dieci giorni dell'insurrezione di Brescia nel 1849 (1849).

correntìsta, sm. e sf. (pl.-i) Chi è parte di un contratto di un conto corrente.
 sm. e sf. current account holder.

correntògrafo, sm. Apparecchio registratore che serve a definire direzione e velocità delle correnti marine.

correntòmetro, sm. Apparecchio usato per stabilire la direzione di spostamento e la velocità di particelle fluide.

corrèo, sm. Chi partecipa con altri a un reato. ~ complice, coimputato. <> estraneo, innocente.

correptio, sf. invar. Fenomeno metrico che indica l'abbreviazione di una vocale lunga dinanzi a un'altra vocale.

còrrere, v. v. tr. 1 Percorrere. 2 Disputare. ha corso la gara in un tempo da record italiano.
v. intr. 1 Andare, muoversi velocemente con il proprio corpo. ~ affrettarsi. correre a precipizio, molto velocemente. 2 Agire, pensare con precipitazione. correre dietro alle donne, corteggiarle. 3 Trascorrere. ~ passare. 4 Presentarsi alla vista come una serie di oggetti in movimento. 5 Circolare. ~ diffondere. le voci corrono in fretta! 6 Fluire. ~ scorrere.
 v. tr. 1 to run. 2 (pericolo) to face. 3 (sport) to compete in. v. intr. 1 to run. 2 (precipitarsi, affrettarsi) to hurry, to rush. 3 (gara) to race. 4 (veicoli) to speed along.
 lat. currere.

 

 

Note:  

Definizioni, informazioni, … sono in gran parte recuperate (a partire dal 1999) da varie fonti accessibili via Internet o da altre fonti "informatiche" freeware; per molti lemmi sono state riviste e, in modo più o meno consistente, riscritte; la revisione è tuttora in corso: solo una parte delle definizioni è stata rivista (vi sono ancora errori e imprecisioni, come del resto si trovano nei dizionari cartacei, anche "famosi"). Le, eventuali, date di morte dei personaggi citati dovrebbero essere aggiornate al luglio 2009; il numero degli abitanti delle località riportate quando è stato aggiornato riporta a fianco anche la data dell'aggiornamento.

Le informazioni (storiche, geografiche, …) sono aggiornate al 1999, ma molte sono state ulteriormente aggiornate

 

     indica l'etimologia
    ~ indica un (circa, e in qualche contesto) "sinonimo"
    <> indica (in genere) un "contrario"

 

Fonte: http://dictionario.wikispaces.com/file/detail/dictionario_c.doc

sito web: http://macosa.dima.unige.it/diz/diz.htm

Autore del testo: http://macosa.dima.unige.it

 

 

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