Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale F parte 4

 

 

 

Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale F parte 4

 

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Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale F parte 4

 

festivalièro, agg. Che concerne un festival.

festività, sf. Festa solenne religiosa o civile, ricorrenza. ~ solennità.

festìvo, agg. 1 Di festa. 2 Proprio dei giorni di festa. <> feriale. 3 Allegro, festoso. ~ lieto.
 agg. 1 holiday. 2 (atmosfera) festive.

Fèsto Antica città situata nella parte meridionale dell'isola di Creta. Di origine preistorica, fu uno dei principali centri della civiltà minoica. Gli scavi archeologici, di grande interesse, hanno messo in luce i resti del palazzo principesco, con grande cortile centrale eretto verso il 2000 a. C., ricostruito nel 1700 a. C. e distrutto da un incendio circa tre secoli più tardi. Oltre importanti ritrovamenti di vasi in terracotta decorati, è stato rinvenuto il celebre disco di Festo, in terracotta, del 1600 a. C. ca.

festonàto, agg. Ornato di festoni.

festóne, sm. 1 Ornamento di rami e fiori che si appende in segno di festa. ~ corona, ghirlanda. 2 Fregio a forma di festone.
 deriv. da festa.

festosaménte, avv. In modo festoso.

festosità, sf. 1 Di festoso. 2 Dimostrazione di allegria. ~ gaiezza.

festóso, agg. 1 Che dimostra festa e allegria, gaio. ~ vivace. <> mesto. 2 Accogliente. ~ ospitale. <> inospitale.
 agg. joyful, merry.

festùca, sf. Fuscello. ~ pagliuzza.

FET Sigla di Field Effect Transistor, il transistor a effetto di campo.

fetàle, agg. Attinente al feto.

fetènte, agg., sm. e sf. agg. 1 Che emana puzza. ~ puzzolente. <> profumato. 2 Vile. ~ meschino. <> encomiabile.
sm. e sf. Persona vile e malvagia.

fetìccio, sm. 1 Nelle religioni popolari primitive, oggetto che si ritiene dotato di forza e poteri magici. ~ idolo. 2 Persona o cosa oggetto di culto fanatico o di stima esagerata. ~ nume.
 sm. fetish.

feticìdio, sm. Uccisione del feto.

feticìsmo, sm. 1 Il culto dei feticci. ~ idolatria. 2 Adorazione cieca di una cosa o di una persona. ~ fanatismo.
Antica forma religiosa che prevedeva una venerazione e un culto per oggetti terrestri e materiali (feticci), antropomorfi o zoomorfi intesi come soprannaturali.
In psicologia è una perversione sessuale, che consiste nel focalizzare l'interesse erotico su certe parti del corpo, certi indumenti o altri oggetti.

feticìsta, agg., sm. e sf. (pl. m.-i) 1 Chi pratica il culto dei feticci. 2 Ammiratore fanatico di qualcosa o qualcuno.

feticìstico, agg. (pl. m.-ci) Di feticismo, di feticista.

fètido, agg. Che emana fetore. ~ puzzolente. <> profumato.
 lat. foetidus, deriv. da foetere puzzare.

fetidùme, sm. Quantità di cose fetide.

fèto, sm. Il prodotto del concepimento dei Mammiferi a partire dal secondo mese di vita.
 sm. foetus.

Fetónte Personaggio mitologico, figlio del Sole, del quale volle guidare il carro fiammeggiante. Zeus fu costretto a fulminarlo perché egli, avvicinandosi troppo alla terra, rischiava di incendiarla. Precipitò nel fiume Eridano.

fetónte, sm. Nome comune e genere di Uccelli Pelecaniformi della famiglia dei Fetontidi che vivono nei mari tropicali.

fetóre, sm. Puzzo intenso e disgustoso, miasma. ~ tanfo. <> fragranza.

fétta, sf. 1 Parte di cibo tagliato largo e sottile. ~ porzione. 2 Ciò che ha forma di fetta. 3 Parte, quota. ~ tranche.
 sf. 1 (porzione) piece, bit. 2 (fetta) slice.

Fétti, Doménico (Roma 1589-Venezia 1624) Pittore. Tra le opere Parabola del buon Samaritano (Venezia, Galleria dell'Accademia).

fettóne, sm. 1 Accrescitivo di fetta. 2 Piede grande. 3 Chi ha piedi grandi.

fettùccia, sf. (pl.-ce) 1 Nastro di forma piuttosto stretta. ~ gallone. 2 Ciascun pezzo di barbabietola impiegato nella lavorazione industriale dello zucchero.

fettuccìna, sf. 1 Diminutivo di fettuccia. 2 Al plurale, tipo di pasta alimentare tagliata a strisce lunghe e sottili.
 sf. pl. ribbon-shaped pasta.

feudàle, agg. 1 Del feudo, dei feudi, del feudalesimo. 2 Caratterizzato da arretratezza e dispotismo. ~ dispotico. 3 Arretrato. ~ primordiale.

feudalésimo, sm. Assetto politico, sociale ed economico tipico di molti paesi europei del IX e X sec., perdurato fino al 1100 e 1200. Alla base di tale organizzazione, che deriva da usanze dei Merovingi e Carolingi, si trova l'usufrutto o feudo, offerto dai signori (feudatari) ai propri guerrieri, delle terre conquistate; ciò avveniva attraverso una cerimonia d'investitura, con la quale si instaurava una rapporto di vassallaggio tra signore e concessionario, in base al quale il secondo assumeva degli obblighi verso il sovrano (servizi che da militari divennero poi di tipo fiscale) e alcuni vantaggi, primo fra tutti l'immunità. All'origine del sistema stava la necessità di rendere autosufficienti economicamente i propri cavalieri, legandoli contemporaneamente all'autorità del sovrano. Originariamente, alla morte del vassallo, il feudo tornava al re, ma con il Capitolare di Kiersy (877) divenne ereditario e il feudatario diventò un vero principe assoluto. Si giunse pertanto all'autonomia politica oltre che economica: i feudatari potevano concedere una piccola parte dei loro feudi ad altri vassalli (valvassori), a cui venne in seguito riconosciuto il diritto di eredità (Constitutio de feudis). Nella società feudale erano individuabili quattro classi: la nobiltà, il clero, i liberi (contadini e artigiani) e i servi della gleba. Centro per eccellenza del feudo era il castello del signore.

feudalità, sf. 1 Condizione, carattere feudale. 2 La classe dei feudatari.

feudatàrio, sm. 1 Chi aveva un feudo. 2 Grande proprietario terriero.

fèudo, sm. 1 Territorio concesso in beneficio. ~ possedimento. feudo imperiale, concesso dall'imperatore. 2 Grande possedimento terriero. ~ proprietà. 3 Ambiente in cui si esercita un potere assoluto. ~ dominio. quel deputato dispone di un feudo elettorale.
 lat. mediev. feudum, dal franco fehod proprietà di bestiame.

Feuerbach, Ansem (Spira 1829-Venezia 1880) Pittore tedesco. Tra le opere La morte dell'Aretino (1854, Basilea, Kunstmuseum).

Feuerbach, Ludwig (Landshut 1804-Rechenberg 1872) Filosofo tedesco, fu il massimo esponente della sinistra hegeliana e assertore della religione come alienazione dell'uomo. Tramite l'oggettivazione della propria essenza, e considerando la stessa come reale, l'uomo arriva ad adorarla come Dio. I dogmi religiosi, secondo il filosofo, non sono altro che proiezioni di pensieri e desideri umani verso Dio; solo tramite la riappropriazione della propria essenza, il riconoscimento della realtà, l'uomo potrà superare l'alienazione della sua stessa personalità. Rovesciando il percorso hegeliano, l'uomo trova il suo pensiero nell'insieme dei bisogni sociali, materiali e politici. Tra le sue opere, Per la critica della filosofia hegeliana, Essenza del cristianesimo, Spiritualismo e materialismo.

Feuillade, Louis (Montpellier 1873-Nizza 1925) Regista cinematografico francese. Diresse soprattutto film muti tra cui Fantomas (1913-1914), Les vampires (1915-1916) e Judex (1916).

Feuillère, Edwige (Vesoul 1907-) Attrice teatrale francese. Interpretò Cocteau, Giraudoux e Claudel.

feuilleton, sm. invar. 1 L'appendice letteraria di un giornale. 2 Romanzo d'appendice. 3 Telenovela.

Feydeau, Georges (Parigi 1862-Rueil 1921) Autore teatrale francese, portò ai massimi livelli l'eredità del vaudeville, attraverso commedie vivacissime e brillantemente costruite. L'obiettivo era fornire un quadro comico della società borghese, circoscritta ai suoi schemi, ma inserita in situazioni parossistiche e assurde. Tra le sue opere, L'albero del libero scambio(1894), La dama chez Maxim(1899), Occupati d'Amelia (1911).

Feyder, Jacques (Ixelles 1888-Prangins 1948) Regista cinematografico francese di origine belga, conosciuto e apprezzato anche in America. Tra le sue opere, Atlantide, La kermesse eroica, L'albero della mala vita, Nomadi.

Feyerabend, Paul (Vienna 1924-Zurigo 1994) Filosofo statunitense di origine austriaca. Dapprima influenzato da Popper, lo criticò approdando all'anarchismo metodologico, secondo il quale nessuna teoria può essere in accordo con i fattori noti del suo campo. Tra le opere Spiegazione, riduzione, empirismo (1962), La scienza di una società libera (1978), Dialogo sul metodo (1989).

Feynman, Richard Philips (New York 1918-Los Angeles 1988) Fisico teorico statunitense, collaboratore di Oppenheimer nel gruppo di Los Alamos per le ricerche sulla bomba atomica. Fu tra i fondatori dell'elettrodinamica quantistica, per la quale ottenne il premio Einstein e il premio Nobel nel 1965 con S. Tomonaga. Si dedicò anche allo studio delle analogie tra interazioni deboli ed elettromagnetiche. Oltre alle numerose opere di divulgazione scientifica, scrisse anche un corso di fisica (La fisica di Feynman).

fèz, sm. invar. Berretto di lana a cono tronco con un fiocco di seta nero.

feziàle, agg. Relativo ai feciali. ~ feciale.

feziàli, sm. pl. Nell'antica Roma, sacerdoti aventi la funzione di controllare che venissero rispettati i trattati e le norme del diritto internazionale.

Fezzan Regione storica della Libia sudoccidentale, confinante con Algeria e Ciad. Comprende una parte del deserto del Sahara ed è caratterizzata dai rilievi dell'Haruj el Aswad, quelli dei Tibesti e dei Tassili-n-Ajjer. Scarsamente abitata, le oasi principali sono Murzuch, Edri, Sebha, Brach. Poco sviluppata l'attività agricola e la pastorizia nomade, mentre il territorio è molto ricco di petrolio. Popolata già nella preistoria venne conquistata e cristianizzata da Roma nel 19 a. C., prima di passare sotto la dominazione araba (VIII sec.). Il controllo turco si concluse con la conquista italiana della Libia nel 1912, prima di ottenere l'indipendenza definitiva nel 1951 ed essere integrata nel nuovo stato.

FF In informatica è la sigla di Form Feed (avanzamento del modulo). Designa un codice di controllo che, in fase di stampa, permette l'avanzamento della carta all'inizio della pagina successiva.

FFAA Sigla di Forze Armate.

FFT Sigla di Fast Fourier Transform (traformata di Fourier veloce). Designa un algoritmo, largamente usato nell'elaborazione di segnali, che permette di calcolare velocemente la trasformata di Fourier.

FGC Sigla di Federazione Ginnastica Italiana.

FI Sigla di Frequenza Intermedia.

fiàba, sf. 1 Novella che abbia del meraviglioso. ~ favola. 2 Cosa non vera. ~ fandonia. 3 Sogno. ~ illusione.
 sf. fable, fairy tale.
Narrazione popolare di storie meravigliose e fantastiche che, contrariamente all'altro genere letterario della favola, ha come protagonisti personaggi sovrannaturali, quali fate, streghe, maghi, orchi. Tale genere era già diffuso nell'antichità e si sviluppò tramandato per tradizione orale, raggiungendo i massimi livelli nella letteratura europea del 1400. Gli esponenti più importanti furono H. Ch. Andersen, G. Basile e i fratelli Grimm, A. Galland (Le mille e una notte). Esponente italiano di primo ordine fu C. Collodi (Le avventure di Pinocchio).

Fiabe Raccolta di favole di H. Ch. Andersen (1835-1872).

Fiabe del Reno Favole di C. Brentano (postume 1846-1847).

Fiabe per bambini e famiglie Raccolta di favole di J. L. K. e W. Grimm (1812-1822).

fiabésco, agg. (pl. m.-chi) 1 Di, da fiaba. 2 Favoloso, formidabile. ~ fantastico. <> reale.

fiàcca, sf. 1 Spossatezza, svogliatezza. ~ stanchezza. <> vigore. 2 Abbondanza. ~ ricchezza. 3 Pigrizia, svogliatezza. ~ indolenza. <> solerzia.
 sf. 1 tiredness, weariness. 2 (svogliatezza) listlessness, sluggishness.

fiaccàre, v. v. tr. 1 Spezzare con forza. ~ rompere. 2 Spossare, logorare le forze; stancare. ~ stremare. <> fortificare.
v. intr. pron. 1 Diventare fiacco. ~ indebolirsi. <> rafforzarsi. 2 Rompersi. ~ spezzarsi.
 v. tr. to weaken.

fiaccheràio, sm. Vetturino di piazza.

fiàcchere, sm. Adattamento fiacre, vettura di piazza a cavalli.

fiacchézza, sf. L'essere fiacco; mancanza di energia. ~ stanchezza, debolezza.

fiàcco, agg. (pl. m.-chi) Che non ha forza, vigore fisico e morale; debole, fievole, intorpidito. ~ stanco, svogliato. <> energico.
 agg. 1 (stanco) weary, tired. 2 (debole) weak. 3 (svogliato) listless.
 lat. flaccus.

fiàccola, sf. 1 Lume fatto con sostanze resinose e che resiste al vento. ~ torcia. 2 Ciò che illumina, stimola.
 sf. torch.

Fiaccola sotto il moggio, La Tragedia di G. D'Annunzio (1905).

fiaccolàta, sf. Corteo notturno con fiaccole accese.

fiàcre, sm. invar. Vettura di piazza a cavalli.

fiadóne, sm. 1 Dolce rustico tipico del Trentino con ripieno di mandorle. 2 Focaccia pasquale tipica dell'Abruzzo con ripieno di uova e formaggio.

fiàla, sf. Piccolo recipiente di vetro per liquidi chiuso ermeticamente. ~ ampolla.
 sf. vial, phial.

Fiamignàno Comune in provincia di Rieti (1.864 ab., CAP 02023, TEL. 0746).

fiàmma, sf. 1 Lingua di fuoco che si leva dalla combustione di sostanze gassose, liquide o solide. ~ fiammata, vampa. 2 Sentimento intenso e ardente. ~ desiderio. 3 La persona amata. ~ innamorato, innamorata. 4 Colore rosso ardente. 5 Vivo desiderio. ~ fervore, ardore. 6 Striscia di stoffa con i colori nazionali che le navi da guerra portano sulla cima di un albero. 7 Mostrina, a forma di lingua di fuoco, di talune armi o corpi militari. 8 Al plurale, rossore del volto.
 sf. 1 flame. 2 (fig., viva) blaze.
 lat. flamma.
Aspetto visivo della reazione di combustione (in presenza di ossigeno), unita all'emissione di calore e luce e caratterizzata dalla presenza di particelle solide che ne caratterizzano il colore. I combustibili solidi o liquidi producono la fiamma solo se sono in grado, per la presenza del calore di combustione, di sviluppare gas combustibili. Si sviluppa, oltre che tramite un processo di combustione, anche per reazioni chimiche, come nel caso dell'idrogeno, fuoriuscito da un ugello in atmosfera di cloro e acceso, che la produce.

Fiamma d'amor viva Opera mistica di San Juan de la Cruz (1582-1588).

Fiamma del peccato, La Film poliziesco, americano (1944). Regia di Billy Wilder. Interpreti: Barbara Stanwyck, Fred MacMurray. Titolo originale: Double Indemnity

Fiamma, La Melodramma in tre atti di O. Respighi, libretto di C. Guastalla (Roma, 1934).

fiammànte, agg. 1 Molto vivo. ~ acceso. 2 Ardente, fiammeggiante. ~ infocato. 3 Scintillante, splendente. ~ sfavillante.
 agg. flaming.

fiammàta, sf. 1 Fiamma gagliarda e rapida. ~ falò. 2 Sentimento intenso di breve durata. ~ innamoramento. 3 Esaltazione, ebbrezza. ~ entusiasmo.

fiammàto, agg. Di tessuto o filato formato da una successione di differenti colori appariscenti.

Fiamme su Varsavia Film di guerra, polacco (1948). Regia di Alexander Ford. Interpreti Wladislaw Godik, Maja Broniewska, Jerzy Leszcynski.
Titolo originario: Ulica graniczna

fiammeggiànte, agg. Che manda fiamme.

fiammeggiàre, v. v. tr. 1 Passare il pollame o la cacciagione sulla fiamma per bruciarne la peluria dopo averli spennati. ~ strinare. 2 Dare fuoco a un liquido alcolico versato su una pietanza da servire alla fiamma. ~ ardere.
v. intr. 1 Mandare fiamme. ~ divampare. 2 Risplendere intensamente. ~ scintillare.
 v. intr. to blaze.

fiammiferàio, sm. Chi fabbrica o vende fiammiferi.

fiammìfero, sm. Bastoncino di legno o di carta cerata con la capocchia che si accende per sfregamento. ~ cerino. le porse una fiammifero per accenderle la sigaretta.
 sm. match.
 lat. flemmifer che porta fiamma, comp. da fiamma fiamma +-fer, da ferre portare.

fiammìnga, sf. Recipiente ovale di terracotta per portare le vivande in tavola.

Fiamminghe, Le Opera di poesia di É. Verhaeren (1883).

fiammìngo, agg. e sm. agg. 1 Delle Fiandre o della parte settentrionale del Belgio. 2 Dei Paesi Bassi.
sm. 1 Abitante o nativo delle Fiandre. 2 Lingua fiamminga.
 agg. Flemish. sm. e sf. Fleming.
Aggettivo che caratterizza un certo tipo di arte, soprattutto la pittura dei Paesi Bassi dal XV al XVII sec. Gli elementi fondamentali erano il realismo minuzioso e ricercato e un acceso cromatismo; si concretò nell'ambito del gotico affermato, riuscendo nell'impresa di fusione tra la pittura franco-fiamminga e gli influssi rinascimentali italiani. I massimi esponenti furono J. Van Eyck, Giusto di Gand, H. Memling, G. David e P. Bruegel il Vecchio, che diede nuova linfa alla grande tradizione pittorica del Nord, soprattutto per quanto riguardava il paesaggio. Altre figure significative furono P. P. Rubens e A. Van Dyck, massimo esponente della pittura ritrattistica.
In musica, la scuola fiamminga dominò in Europa tra il XV e il XVI sec. specialmente nella polifonia sacra. La musica fiamminga è caratterizzata dal rispetto dei canoni della consonanza e dell'equilibrio formale. Tra gli esponenti G. Dufay, J. Ockeghem, J. Desprès e Orlando di Lasso.

Fianarantsoa Città (99.000 ab.) del Madagascar, capoluogo della provincia omonima.
Fianarantsoa
Provincia (2.671.000 ab.) del Madagascar.

fiancàle, sm. Ciascuna delle parti di un'armatura che proteggono i fianchi.

fiancàre, v. tr. Rinforzare i fianchi delle volte, degli archi ecc.

fiancàta, sf. 1 Colpo dato col fianco. 2 Parte laterale. ~ sponda. 3 Frase pungente.

fiancheggiaménto, sm. 1 Il fiancheggiare, l'essere fiancheggiato. ~ appoggio. 2 Complicità, spalleggiamento. ~ connivenza. <> rivalità.

fiancheggiàre, v. tr. 1 Essere a fianco di qualcosa o di qualcuno. ~ affiancare. 2 Aiutare, proteggere, sostenere, secondare. ~ spalleggiare. <> osteggiare.
 v. tr. 1 to flank. 2 (costeggiare) to border. 3 (fig., sostenere) to back, to support.

fiancheggiatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, chi fiancheggia. ~ sostenitore. <> oppositore.

fiànco, sm. (pl.-chi) 1 La parte laterale del corpo. ~ anca. mettersi le mani sui fianchi, sfidare un avversario. 2 Parte laterale di qualcosa o di uno schieramento visto come un'unità. ~ lato. LOC. il fianco destro dell'esercito era ora sguarnito dopo quell'offensiva disastrosa.
 sm. 1 side. 2 (di fianco) from the side, sideways.
 franc. flanc, dal franco hlanka.

fiàndra, sf. Tela di lino per tovagliati generalmente damascata.

Fiàndra Occidentàle Provincia (1.121.000 ab.) del Belgio, capoluogo Brugge.

Fiàndra Orientàle Provincia (1.349.000 ab.) del Belgio, capoluogo Gent.

Fiàndra, o Fiàndre Regione storica dell'Europa nordoccidentale, comprendente principalmente il Belgio (tra il mare del Nord e i fiumi Leie e Schelda) e la parte settentrionale della Francia (Pas-de-Calais), fino alle colline dell'Artois. Si tratta di una zona bassa, piatta verso la costa, che continua all'interno con una zona ondulata. Il suolo è prevalentemente sfruttato per l'agricoltura intensiva (barbabietola, lino, ortaggi e fiori); sviluppato è anche l'allevamento bovino, suino ed equino. Il settore industriale è legato all'agricoltura e alla pesca. Le Fiandre sono famose per l'arte degli arazzi, tipica nel XIII e XVIII sec. (Rubens, Raffaello). Originariamente occupata dai celti, venne conquistata dai romani nel I sec. a. C, divenendo in epoca carolingia contea. I conti delle Fiandre si espansero in tutti i Paesi Bassi fino al Brabante. È stata sconvolta da lotte interne per la successione (XII sec.), sfruttate abilmente dalla Francia e da alcune città maggiori (Brugge, Gent, Lille), che riuscirono a imporsi come liberi Comuni; una volta affermatasi come importante centro commerciale (lana, drappi), passò ai duchi di Borgogna e, nel 1482, agli Asburgo. Alleata dei Paesi Bassi, si ribellò a Filippo II, dovendo in seguito soggiacere agli spagnoli fino al 1713, con l'esclusione della parte francese, estesasi con Luigi XIV grazie all'annessione dell'Artois e delle città di Douai e di Lille (1668-1678). La parte imperiale divenne austriaca, fino al congresso di Vienna, che la assegnò ai Paesi Bassi; nel 1830, infine, è entrata a far parte del regno del Belgio.

Fiàno Comune in provincia di Torino (2.432 ab., CAP 10070, TEL. 011).

Fiàno Romàno Comune in provincia di Roma (6.294 ab., CAP 00065, TEL. 0765).

FIAP Sigla di Federazione Italiana Atletica Pesante.

fiàsca, sf. Fiasco di forma schiacciata.

fiascàio, sm. 1 Operaio che soffia i fiaschi nelle vetrerie. 2 Venditore o impagliatore di fiaschi.

fiaschétta, sf. 1 Diminutivo di fiasca. 2 Recipiente di cuoio o corno cavo di animale che veniva usato per contenere la polvere da sparo.

fiaschetterìa, sf. Vendita di vino al minuto in fiaschi. ~ mescita.

fiàsco, sm. (pl.-chi) 1 Contenitore di vetro panciuto col collo stretto rivestito di paglia o di materiale plastico. prendere fischi per fiaschi, equivocare le parole. 2 Quantità di liquido contenuto in un fiasco. 3 Esito negativo. ~ fallimento. <> successo. l'azione intrapresa di comune accordo si rivelò un fiasco.
 sm. 1 flask. 2 (fig., fare fiasco) to be a fiasco. 3 (insuccesso) fiasco, flop, failure.
 lat. flasco,-onis dal gotico flasko.

Fiasconàro, Marcèllo (Città del Capo, Repubblica Sudafricana 1949-) Atleta italiano che nel 1973 a Milano batté il primato mondiale degli 800 m.

Fiàstra Comune in provincia di Macerata (638 ab., CAP 62033, TEL. 0737).

fìat, sm. invar. Tempo brevissimo. ~ attimo.

FIAT Sigla che sta per Fabbrica italiana automobili Torino, società automobilistica fondata a Torino nel 1899 da alcuni industriali, tra i quali G. Agnelli. Avviò la produzione in serie di automobili, potenziando enormemente la sua capacità produttiva durante la prima guerra mondiale. In seguito allargò il campo d'azione anche al settore ferroviario, aeronautico e navale, alle macchine per l'edilizia e l'agricoltura, nonché ai settori elettronico e nucleare. Nel 1978 è stata trasformata in holding, espandendosi ulteriormente, anche attraverso la finanziaria IFI, nei settori assicurativo, editoriale e immobiliare.

fiàta, sf. Volta. ~ circostanza.

fiatàre, v. intr. 1 Emettere fiato, respirare. ~ alitare. 2 Articolare parola. ~ parlare. <> tacere. 3 Essere in vita. ~ vivere.

fiatàta, sf. 1 Il fiatare. 2 Zaffata di fiato fetido.

fiàto, sm. 1 L'aria che esce dai polmoni. ~ respiro. avere il fiato grosso, essere in debito di ossigeno. 2 Voce, suono. 3 Capacità di resistenza. ~ forza. <> debolezza. : :ra in difetto di fiato, la preparazione fisica non era ottimale. 4 Soffio. ~ alito. 5 Spirito. ~ anima
 sm. 1 breath. 2 (resistenza) stamina. 3 (strumento a fiato) wind instrument.
 lat. flatus,-us, deriv. da flare soffiare.

fiatóne, sm. Fiato grosso, respiro affannoso. ~ affanno.

Fiavè Comune in provincia di Trento (992 ab., CAP 38075, TEL. 0465).

FIB Sigla di Federazione Italiana dei Bancari.

FIBA Sigla di Federation International Basketball Association (federazione internazionale delle associazioni di basket).

fìbbia, sf. Fermaglio usato per tener chiuse borse, cinture e altro. ~ fermaglio.
 sf. buckle.
 lat. fibula, deriv. da figere attaccare.

fiberglass, sm. invar. Vibra vetrosa molto resistente ed elastica usata per fabbricare scafi, carrozzerie, aste da salto e altro.

Fibiger, Johannes (Silkeborg 1867-Copenaghen 1928) Medico danese. Fu tra i primi a studiare il meccanismo di induzione del cancro e nel 1927 fu insignito del premio Nobel.

Fibonàcci, Leonàrdo (Pisa 1170-1240) Matematico e mercante, visse a lungo in Algeria, assorbendone la cultura aritmetica araba, che espose nell'opera Liber abbaci (1202), importantissima sintesi della matematica araba e indiana. Introdusse in Europa il sistema di numerazione posizionale indiano, si occupò della teoria dei numeri interi e fratti, dei radicali quadrati e cubici (criticando le classificazioni fatte da Euclide).
Serie di Fibonacci
Successione di numeri naturali costituita da 0,1 e da termini successivi, ognuno dei quali è ottenuto sommando i due immediatamente precedenti.

fìbra, sf. 1 Sostanza filamentosa o riducibile in fili. ~ tessuto. 2 Costituzione del corpo. ~ fisico. 3 Carta o cartone trattato in modo da diventare resistente e impermeabile. 4 Tempra. ~ indole.
 sf. 1 fibre. 2 (fig., fisico, costituzione) physique, constitution.
In botanica è l'elemento sclerenchimatico allungato, fusiforme, con pareti ispessite, che svolge una funzione di sostegno e che permette alla pianta di subire flessioni senza daneggiamenti.
In istologia è la struttura allungata, microscopica, corrispondente a una o più cellule (fibra muscolare) o a prolungamenti di cellule (fibra nervosa) o a formazione intercellulare (fibra connettiva).
Fibra ottica
Fibra formata da un sottile filo di vetro, detto nucleo (core), ricoperta da un mantello (cladding) di vetro con indice di rifrazione minore di quello utilizzato per la realizzazione del nucleo. Essa serve per imprigionare il fascio di luce immesso a un estremo della fibra stessa perché, in base alla legge di Snell, viene rifratto dal mantello; siccome la luce ha un frequenza elevatissima, la capacità potenziale di trasmissione di una fibra ottica è altissima.
Fibra tessile
Qualunque sostanza filiforme flessibile, lunga e resistente, che consente una sua trasformazione in filati e tessuti, attraverso successive lavorazioni meccaniche; possono essere naturali, artificiali e sintetiche. Le fibre naturali derivano da animali (lana, seta, bisso), vegetali (cotone, lino, canapa, juta, ramiè, kapok, sisal), minerali (amianto); quelle artificiali, prodotte da sostanze naturali utilizzabili per altri impegni, possono essere cellulosiche (viscosa, acetato, cupro, modal, triacetato), proteiche, alginiche, di vetro (vetro tessile), fili metallizzati. Quelle sintetiche infine si ottengono dalla polimerizzazione da derivati del carbonio.

fibrillazióne, sf. Alterazione della normale contrattilità dei muscoli.
Fibrillazione cardiaca
Anormale contrazione dell'organo cardiaco, dovuta a un'alterazione della muscolatura atriale e ventricolare, che produce un cambiamento della frequenza del cuore. Se la fibrillazione atriale comporta un'elevatissima frequenza di contrazioni degli atri cardiaci e permette una terapia farmacologica, quella ventricolare porta a un'improvvisa cessazione delle attività del cuore e alla perdita di coscienza e occore intervenire con un massaggio cardiaco o con un defibrillatore elettrico per scongiurare la morte.

fibrillìna, sf. Glicoproteina costituente del collagene che si trova in molti organi e tessuti. Fu scoperta nel 1986.

fibrìna, sf. Sostanza preposta alla coagulazione del sangue quando esso fuoriesce per ferita dai vasi sanguigni. È a composizione proteica, di natura filamentosa e insolubile: è formata dalla trombina a spese del fibrinogeno del plasma sanguigno.

fibrinògeno, sm. Globulina prodotta dal fegato e presente nel plasma sanguigno. Viene trasformata in fibrina dalla trombina.

fibrinolìsi, sf. Distruzione, da parte di enzimi proteolitici che disgregano la fibrina, del coagulo sanguigno.

fibrinóso, agg. 1 Simile alla fibrina. 2 Relativo alla fibrina.

fibroblàsto, o fibrocìto, sm. Cellula caratteristica del tessuto connettivo che deriva dalla differenziazione delle cellule mesenchimatiche.

fibroceménto, sm. Cemento con fibre di amianto usato come isolante termico. ~ eternit.

fibrocìstico, agg. Termine medico riferito ad affezioni del tessuto connettivale fibroso a componente cistica.
Malattia fibrocistica del pancreas
Malattia costituita da alterazioni delle ghiandole mucosecernenti del pancreas, del polmone, del fegato, del sistema biliare, dell'intestino e delle ghiandole salivari.
Mastopatia fibrocistica
Gruppo di affezioni mammarie costituito da fibrosi della mammella, malattia cistica, adenosi sclerosante e iperplasia epiteliale.

fibroìna, sf. Sostanza proteica costituente della seta dei bozzoli degli Insetti sericigeni.

fibròma, sm. Neoplasia benigna del tessuto connettivale che si origina frequentemente nello stomaco, nell'intestino e nell'utero. Altrettanto comuni sono i fibromi ossei e quelli cutanei, che presentano una lenta crescita e possono essere completamente asportati con la terapia chirurgica. Per quanto riguarda la forma uterina, è più esatta la definizione di fibromioma.

fibromiòma, sm. Neoformazione benigna che ha origine dal tessuto muscolare liscio dell'utero.

fibrosarcòma, sm. Fibroma maligno.

fibroscòpio, sm. Endoscopio flessibile per serve per esplorare quelle cavità dell'organismo che non sono raggiungibili mediante gli endoscopi rigidi.

fibròsi, sf. Iperplasia di tessuto connettivile fibroso.
Fibrosi midollare
Alterazione del midollo osseo accompagnata talvolta da insufficienza midollare globale.

fibrosità, sf. Qualità di ciò che è fibroso.

fibrosìte, sf. Sindrome costituita da dolori e irrigidimento del collo, delle scapole e delle braccia.

fibróso, agg. 1 Formato da fibre. 2 Filamentoso. ~ stopposo. 3 Legnoso.

fibrovascolàre, agg. Relativo a tessuti che sono costituiti per la maggior parte da connettivo fibroso e vasi sanguigni.

fìbula, sf. 1 Perone. 2 Fibbia. ~ fermaglio.

FIC Sigla di Federazione Italiana di Canottaggio.

fìca, sf. Vulva. ~ vagina.

ficàia, sf. 1 Albero da fico. 2 Luogo piantato a fichi.

Ficaràzzi Comune in provincia di Palermo (8.005 ab., CAP 90010, TEL. 091).

Ficaròlo Comune in provincia di Rovigo (2.900 ab., CAP 45036, TEL. 0425).

Ficàrra Comune in provincia di Messina (2.020 ab., CAP 98062, TEL. 0941).

ficcanàso, sm. e sf. (pl. m. ficcanàsi o ficcanàso) Persona indiscreta. ~ curioso. <> discreto.

ficcàre, v. v. tr. 1 Fare entrare a forza. ~ conficcare. ficcare il naso negli affari altrui, impicciarsi. 2 Appuntare. ~ affissare. 3 Mettere. non sapeva più dove aveva ficcato gli stivali.
v. rifl. 1 Cacciarsi in qualcosa, introdursi, mischiarsi, piantarsi. ~ incastrarsi. 2 Intromettersi. ~ impicciarsi. <> togliersi. 3 Nascondersi. dove si sarà ficcato?
 v. tr. 1 to poke, to stick. 2 (mettere) to put. v. rifl. (andare a finire) to get to.
 lat. figicare, da figere.

fiche, sf. invar. 1 Gettone usato nei giochi d'azzardo al posto del denaro. 2 Tagliando su cui si registra un'operazione. ~ cedola.

Fichte, Johann Gottlieb (Rammenau 1762-Berlino 1814) Filosofo tedesco si occupò dapprima di teologia, dedicandosi solo dopo l'incontro con Kant alla filosofia. La sua filosofia è incentrata sull'esaltazione dell'azione morale. Contrapponendosi a Kant e al concetto di ragione pratica, egli parla di azione ossia il processo attivo attraverso cui il pensiero diventa Io e prende coscienza della sua possibilità di opposizione al non Io in uno sforzo di liberazione continuo. Ciò si concreta in un compito infinito di trasformazione e umanizzazione delle cose; punto nodale del suo ragionamento è il dover essere in grado di cambiare la materia che si oppone al diritto e alla morale nonché al ruolo di coloro che portano all'affermazione della ragione. Opere importanti: Discorsi alla nazione tedesca, Fondamenti dell'intera dottrina della scienza, Lo stato commerciale chiuso.

Ficìno, Marsìlio (Figline Valdarno 1433-Careggi 1499) Filosofo e umanista, principale esponente del platonismo, fu al centro del gruppo di studiosi noto come Accademia platonica fiorentina. Traduttore di Platone, Plotino, Giamblico, Proclo. La sua filosofia volle conciliare la filosofia classica e la religione cristiana difendendo quest'ultima dalle dottrine che negavano l'immortalità e singolarità dell'anima, in una concezione armonica in cui l'uomo è centro e nello stesso tempo mediatore tra l'umanità e la divinità. La sua opera principale è la Theologia platonica (1482).

fìco, sm. 1 Albero (Ficus carica) della famiglia delle Moracee e dell'ordine delle Urticali. 2 Il frutto della pianta di fico. 3 Di giovane di bell'aspetto e che si comporta secondo i dettami della moda. 4 Un bel niente. ~ niente.
 sm. 1 (d'India) Indian fig, prickly pear. 2 (pianta) fig tree.
Il fico è coltivato per i frutti e come pianta ornamentale. Ha foglie ruvide, piccoli fiori unisessuati e un falso frutto (siconio) la cui parte commestibile è costituita dal ricettacolo carnoso. I frutti si possono consumare sia freschi che secchi. L'impollinazione avviene grazie alla presenza di un insetto galligeno (Blasto Phaga Psenes), che compie il ciclo vitale nell'interno delle infiorescenze.
Fico d'India
Pianta grassa (Opuntia ficus-indica) della famiglia delle Cactacee e dell'ordine delle Centrosperme con alto fusto, spine al posto delle foglie, fiori sessili, frutti commestibili. Vive in luoghi aridi e rocciosi.

fico- Primo elemento di parole composte.
 greco phýkos alga.

ficocianìna, sf. Pigmento bluastro che si trova nelle Alghe azzurre e nelle Alghe rosse.

ficodìndia, o fìco d'Ìndia, sm. Il frutto della pianta omonima.

ficoeritrìna, sf. Cromoprotide al quale si deve il colore delle Alghe rosse.

ficomicèti Classe di Funghi, detti anche Funghi-alghe, che assomigliano alle Alghe Sifonali.

ficosécco, o fìco sécco, sm. 1 Fico seccato. 2 Un ficosecco: un nulla.

ficta Nei secc. X-XIV era la teoria dei suoni cromatici non compresi nella scala diatonica basata sull'esacordo di Guido d'Arezzo.

fiction, sf. invar. 1 Genere letterario, televisivo o cinematografico basato su racconti inventati, non reali. 2 Opera appartenente a tale genere.

Ficùlle Comune in provincia di Terni (1.668 ab., CAP 05016, TEL. 0763).

fìcus, sm. invar. Pianta ornamentale.

FIDA Sigla di Federazione Italiana Dettaglianti dell'Alimentazione.

FIDAL Sigla di Federazione Italiana Di Atletica Leggera.

fidànza, sf. 1 Confidenza, audacia. ~ coraggio. 2 Fede, credito. ~ fiducia.

fidanzaménto, sm. 1 Promessa reciproca di matrimonio. 2 Periodo compreso tra la promessa e il matrimonio.
 sm. engagement.

fidanzàre, v. v. tr. Promettere in matrimonio.
v. rifl. Scambiarsi una promessa di matrimonio.
 v. rifl. to get engaged.

fidanzàto, agg. e sm. Che, chi ha fatto promessa di matrimonio. ~ innamorato.
 agg. engaged to. sm. fiancé.

fidàre, v. v. tr. Affidare.
v. intr. 1 Aver fiducia. ~ confidare. <> diffidare. 2 Aver fede. ~ sperare. <> dubitare.
v. intr. pron. 1 Essere fiducioso. ~ confidare. 2 Fare assegnamento. ~ affidarsi. <> dubitare. 3 Sentirsi in grado di fare qualcosa.
 v. intr. pron. to rely, to trust.

fidatézza, sf. Qualità di chi merita fiducia.

fidàto, agg. 1 Che dà affidamento. ~ affidabile. <> inaffidabile. 2 Degno di fiducia. ~ leale, onesto. <> infido.
 agg. reliable, trustworthy.

FIdC Sigla di federazione Italiana della Caccia.

fidecommésso, sm. Fedecommesso.

fideisiticaménte, avv. In modo fideistico.

fideìsmo, sm. 1 Indirizzo di pensiero filosofico-teologico che ritiene necessaria la fede per il raggiungimento della verità. ~ dogmatismo. 2 Adesione acritica a dottrine, idee o opinioni.

fideìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) 1 Seguace o sostenitore del fideismo. 2 Chi aderisce in modo acritico a dottrine, idee o opinioni.

fideìstico, agg. Del fideismo, da fideista.

fideiussióne, sf. In diritto è il contratto mediante il quale una parte, fideiussore, garantisce personalmente il pagamento del debito di un altro presso il creditore. È stipulato direttamente tra il fideiussore e il creditore, restandone estraneo il debitore.

fideiussóre, sm. Chi assume obblighi verso i creditori con un contratto di fideiussione. ~ mallevadore.

fideiussòrio, agg. Relativo alla fideiussione.

Fidelio (o L'amor coniugale) Opera in due atti di L. Van Beethoven, libretto di J. Sonnleithner e G. F. Treitschke (Vienna, 1805).

fidelizzàre, v. tr. Indurre il manager ad affezionarsi all'azienda.

fidènte, agg. Che ha fiducia. ~ fiducioso.

Fidènza Comune in provincia di Parma (23.192 ab., CAP 43036, TEL. 0524). Centro agricolo (coltivazione di ortaggi, frutta, foraggi e cereali), dell'allevamento (suini e bovini) e industriale (prodotti alimentari, meccanici, del vetro e chimici). Fondata con il nome di Fidentia dai romani. Vi si trovano il palazzo del Comune, del XIII sec., e il duomo, costruito tra il XII e il XIII sec. Gli abitanti sono detti Fidentini.

fidenziàna, agg. Denominazione che indicava la poesia latineggiante che veniva composta per imitare, con intenti comici e caricaturali, la lingua dei pedanti. Questa definizione è stata tratta dai Cantici di Fidenzio di Camillo Scroffa.

Fìdia (Atene 490-431 a. C.) Scultore ateniese, fu il massimo interprete delle aspirazioni dell'età di Pericle, anche per i particolari materiali usati per le sue statue di dimensioni enormi, ossia oro, avorio, marmo e bronzo. Dal 447 a. C. diresse i lavori del tempio di Athena, noto con il nome di Partenone. Agli insigni risultati artistici fece purtroppo riscontro l'ostilità dei concittadini per la sua amicizia con Pericle. Accusato di furto e di empietà fu processato e costretto a concludere la sua carriera artistica. Tra le opere più importanti che si sa con sicurezza essere di Fidia: Zeus del tempio di Olimpia (450 a. C.) statua di oro e avorio alta 14 m, considerata dagli antichi una delle sette meraviglie del mondo, Athena Pròmachos, Athena Parthénos per il Partenone di Atene (438 a. C.), Athena Lemnia. Tutte queste statue sono purtroppo perdute, anche a causa dei materiali preziosi dei quali erano costituite. Si possiedono solo copie di età romana e di fattura modesta. Il valore dello scultore è testimoniato solo dalla decorazione scultorea del Partenone, che si può attribuire a Fidia in quanto direttore dei lavori del tempio, per l'unità concettuale che lega le sculture al complesso architettonico e per il loro alto valore artistico. Fidia è considerato autore della decorazione del tempio in quanto tutti gli interventi rivelano una coordinazione del disegno unitario che può essere attribuita a una sola mente. Oggi la decorazione è mutila, ma i particolari conservati permettono di ammirare la ricchezza degli schemi utilizzati, le soluzioni tecniche brillanti adottate (per esempio, la disposizione delle figure nei frontoni che consente lo sfruttamento dello spazio fino negli angoli in modo del tutto naturale) e la perfezione stilistica del risultato. Ciò che resta della sterminata serie di fregi e metope della decorazione che rivestiva i circa 200 m del perimetro del tempio (pianta di 30,88 x 69,51 m) è conservato nel British Museum di Londra oppure nel museo dell'Acropoli di Atene.

fidìaco, agg. (pl. m.-ci) 1 Relativo allo scultore greco Fidia. 2 Di opera d'arte, simile a quelle di Fidia.

fìdo, agg. e sm. agg. Di provata fedeltà e lealtà. ~ fedele.
sm. Persona fidata.
 agg. loyal, faithful. sm. (comm.) credit line.

fidùcia, sf. 1 Sentimento di sicurezza e di affidamento che viene da speranza o da stima. ~ assegnamento. <> diffidenza. aveva grande fiducia nelle sue capacità. 2 Credito. ~ stima. <> sfiducia. era riuscito a guadagnarsi la sua fiducia.
 sf. 1 confidence, trust. 2 (incarico di fiducia) responsible position, position of trust.
 lat. fiducia, deriv. da fidere confidare.

fiduciàrio, agg. e sm. agg. Che si fonda sulla fiducia.
sm. Chi occupa una carica di fiducia, che comporti mansioni di vigilanza e simili.

fiduciosaménte, avv. In modo fiducioso.

fiducióso, agg. Che si fida, che ha fiducia. ~ ottimista. <> sconfortato.

Fié àllo Scìliar (in ted. Völs am Schlern) Comune in provincia di Bolzano (2.649 ab., CAP 39050, TEL. 0471).

Fiedler, Konrad (Oederau 1841-Monaco 1895) Filosofo tedesco. Tra le opere Origine dell'attività artistica (1887).

FIEG Sigla di Federazione Italiana Editori di Giornali.

Fielding, Henry (Sharpman Park 1707-Lisbona 1754) Scrittore britannico di nobile famiglia decaduta. Esponente di primo piano della corrente realistica. La vena ironica e satirica contro il moralismo e la rispettabilità, tradotta in un'ottimistica fiducia nell'uomo, fanno di lui un notevole scrittore satirico. Opere principali, Jonata Wild il Grande (1743), Tom Jones (1749), Amelia (1751), Diario di un viaggio a Lisbona (1755).

Fields, William Claude (Filadelfia 1879-Pasadena 1946) Attore cinematografico e di music-hall statunitense. Interpretò Million dollar legs (1932) e David Copperfield (1935).

fièle, sm. Acrimonia, rancore, livore, malanimo. ~ astio.
 sm. 1 (fig.) bitterness. 2 (med.) bile.
 lat. fel, fellis.

Fiémme, val di Vallata del Trentino, attraversata dal fiume Avisio, nelle Dolomiti, tra la val di Cembra e il proseguimento della val di Fassa. Principale risorsa il turismo sia invernale che estivo, lo sfruttamento forestale, le industrie del legno e la coltivazione di foraggi. È circondata dalle catene dei monti Lagorai e Latemar. I centri principali sono Predazzo, Cavalese, Tesero, Ziano e Castello di Fiemme. Dominio medievale dei principi di Trento, venne gestita con il sistema delle "regole" che le permise di mantenere una discreta autonomia.

fienagióne, sf. L'atto e il tempo del tagliare il fieno.

fienàio, agg. Usato per il fieno, per l'erba da fieno.

fienìle, sm. Luogo ove si ripone il fieno.
 sm. hayloft, barn.
 lat. fenile.

fièno, sm. Erba tagliata, essiccata e conservata per l'alimentazione del bestiame.
 sm. hay.

fienogrèco, sm. (pl.-ci) Nome comune della Trigonella fenum-graecum, una pianta erbacea della famiglia delle Papilionacee. Spontaneo nelle regioni mediterranee, viene spesso coltivato.

fièra, sf. 1 Mercato locale periodico tenuto per lo più in occasione delle festività. ~ mercato. 2 Grande mercato nazionale o internazionale tenuto periodicamente in una determinata città. 3 Esposizione e vendita al pubblico a scopo benefico di oggetti ottenuti gratuitamente. ~ rassegna. 4 Caos. ~ confusione. 5 Animale selvaggio, bestia. ~ belva.
 sf. 1 fair. 2 (rassegna, esposizione) exhibition.
 lat. feria festa; nel significato [5]: lat. fera, da ferus selvatico.

Fiera delle vanità, La Romanzo di W. M. Thackeray (1847). Un romanzo senza eroe, nel quale si narrano gli snobismi, le ipocrisie e le manie della società inglese del XIX secolo. Il romanzo venne pubblicato inizialmente a puntate mensili nel 1847-1848. L'opera è interessante per la sua rappresentazione dell'astuta avventuriera Becky Sharp in una Londra dei primi anni dell'Ottocento nella quale tutti cercano di arricchire in fretta. Su uno sfondo che va dall'Inghilterra a Bruxelles alla vigilia della battaglia di Waterloo, Thackeray descrive l'egoistica ricerca del denaro e della posizione sociale che si confronta con le virtù dell'onestà e della fedeltà impersonate da Amelia Sedley e dal capitano Dobbin.

Fièra di Primièro Comune in provincia di Trento (541 ab., CAP 38054, TEL. 0439).

Fiera di Sorocinski, La Opera comica in tre atti di M. P. Musorgskij, libretto proprio, opera incompleta (Mosca, 1913).

fieraménte, avv. 1 Coraggiosamente. ~ intrepidamente. 2 Dignitosamente. ~ orgogliosamente. 3 Accanitamente, energicamente. ~ risolutamente. 4 Furiosamente. ~ implacabilmente.

Fieramósca, Èttore (Capua 1476 ca.-Valladolid 1515) Condottiero, combatté per gli Aragonesi contro Carlo VIII, poi si arruolò nell'esercito di Gonzalo di Cordoba nella guerra franco spagnola per il controllo del regno di Napoli. Guidò vittoriosamente i tredici cavalieri italiani contro i francesi nella disfida di Barletta. La sua figura fu esaltata da Massimo d'Azeglio nel romanzo storico omonimo.

fierézza, sf. Qualità di fiero; dignità. ~ orgoglio. <> modestia.
 sf. pride.

fìeri, sm. invar. Solo nella locazione in fieri, in via di formazione.

fierìstico, agg. (pl. m.-ci) Di fiera.

fièro, agg. 1 Terribile, orrendo. ~ spaventoso. 2 Ardente. ~ veemente. 3 Severo, energico. ~ aspro. 4 Superbo. ~ altero. 5 Dignitoso, orgoglioso. ~ altero. <> remissivo. 6 Feroce. ~ selvaggio. <> docile. 7 Coraggioso, intrepido. ~ indomito. <> codardo.
 agg. 1 proud. 2 (audace) bold. 3 (crudele) cruel.
 lat. ferus selvaggio.

Fieròzzo Comune in provincia di Trento (437 ab., CAP 38050, TEL. 0461).

Fiéschi Famiglia nobile genovese che ebbe molta importanza nella vita della città. Fu dapprima ghibellina, ma divenne guelfa con l'elezione a papa di Sinibaldo con il nome di Innocenzo IV; altro discendente papa fu Ottobono eletto nel 1276 con il nome di Adriano V. Gianluigi il giovane, figlio di Sinibaldo e di Maria della Rovere, fu a capo della congiura contro Andrea Doria nella quale morì; da qui il definitivo declino della famiglia. Anche Santa Caterina da Genova appartenne alla famiglia Fieschi.

Fiésco (comune) Comune in provincia di Cremona (838 ab., CAP 26010, TEL. 0374).

Fiesco (letteratura) Dramma di F. Schiller (1783).

Fièsole Comune della provincia di Firenze (15.000 ab., CAP 50014, TEL. 055), situata su un colle non lontano da Firenze. Principale risorsa il turismo e l'agricoltura. Nel 1976 è stata istituita l'università europea. Di origine etrusca, si alleò con Roma per combattere Annibale, fu distrutta nel 90 a. C. e poi ricostruita dai sillani. Nel XII sec. fu assoggettata a Firenze; nel rinascimento diventò centro di villeggiatura e vi si costruirono molte ville signorili (Medici, Salviati, Rondinelli-Vitelli). Resti di mura etrusche, teatro romano, duomo, chiesa di San Francesco.

Fièsse Comune in provincia di Brescia (1.758 ab., CAP 25020, TEL. 030).

Fièsso d'Àrtico Comune in provincia di Venezia (5.855 ab., CAP 30032, TEL. 041).

Fièsso Umbertiàno Comune in provincia di Rovigo (4.135 ab., CAP 45024, TEL. 0425).

Fiesta Romanzo di E. Hemingway (1926).

Fievel conquista il west Film d'animazione, americano (1991). Regia di Phil Nibbelink e Simon Wells. Titolo originale: An American Tail: Fievel Goes to West

Fievel sbarca in America Film d'animazione, americano (1987). Regia di Don Bluth Titolo originale: An American Tail

fièvole, agg. Debole, flebile. ~ fioco. <> stentoreo.
 agg. 1 faint, feeble. 2 (luce, suono fioco) dim.
 lat. flebilis, deriv. da flere piangere.

fievolézza, sf. L'essere fievole.

fievolménte, avv. In modo fievole, debolmente, flebilmente. ~ fiocamente.

fìfa, sf. Paura, timore, vigliaccheria. ~ panico. <> audacia.
 sf. (aver) to have the jitters.

FIFA Sigla di Fédération Internationale Football Association (federazione internazionale associazioni del calcio).

Fife Regione (351.000 ab.) della Gran Bretagna, nella Scozia. Capoluogo Glenrothes.

FIFO In informatica è la sigla di First In First Out (il primo che entra è il primo che esce). Designa una strategia per gestire i dati presenti in una coda mediante la quale il primo dato inserito viene elaborato per primo.

fifóne, agg. e sm. Molto pauroso. ~ vigliacco. <> impavido.

fifre, sf. invar. Flauto traverso di piccole dimensioni senza chiavi, con sei fori. Ha l'estensione di due ottave e usualmente è in tonalità di re.

fifty-fifty, loc. agg. invar. e avv. 1 Della partecipazione paritaria di due partner al capitale o ai proventi di un'impresa. 2 A metà.

fìgaro, sm. 1 Barbiere. 2 Bolero da uomo.

Figaro Personaggio della trilogia di Beaumarchais, composta dal Barbiere di Siviglia (1775), dal Matrimonio di Figaro (1784) e dalla Madre colpevole (1792).

FIGC Sigla di Federazione Italiana Gioco del Calcio.

fìggere, v. tr. 1 Conficcare, piantare. ~ ficcare. 2 Fissare. ~ affissare.

fighter, sm. invar. 1 Il pugile che, in un incontro di pugilato, ha un'impostazione prevalentemente offensiva. 2 Picchiatore.
 termine inglese che significa "combattente".

Figi Repubblica dell'oceano Pacifico sudoccidentale nella Melanesia.
È un arcipelago formato da circa 320 isole, di origine prevalentemente vulcanica; esse sono disposte, su oltre 100.000 km2 di oceano, a forma di ferro di cavallo attorno al Mare di Koro. Le principali isole sono: Viti Levu, Vanua Levu, Taveuni, Kandavu, Rotuma e, a est, il gruppo delle isole Lau. L'arcipelago è ricco di scogliere e di atolli. Le isole maggiori sono prevalentemente montuose (monte Tomaniivi a 1.324 m sull'isola di Viti Levu). Le coste sono ricche di insenature, orlate di zone pianeggianti. Hanno clima subtropicale con copiose precipitazioni. Solo l'isola principale di Viti Levu è percorsa da fiumi di un certo rilievo, come il Singatoka, il Rewa e il Navua.
Il massimo centro è la capitale Suva (120.000 abitanti) che è sede di imprese commerciali e dell'Università del Pacifico Meridionale (fondata nel 1967). La popolazione è composta da indiani e da figiani; si hanno inoltre minoranze di europei, di cinesi e di polinesiani.
L'economia del paese si basa essenzialmente sull'agricoltura: la canna da zucchero è prodotto di esportazione. Si coltivano inoltre la palma da cocco, riso, patate dolci, manioca e banani. Notevole l'industria del turismo che rappresenta la seconda fonte di entrata valutaria.
Annesse dagli inglesi nel 1874, le isole Figi sono indipendenti dal 1970; sono state escluse dal Commonwealth dopo la proclamazione della repubblica nel 1987.
Abitanti-784.000
Superficie-18.274 km2
Densità-42,9 ab./km2
Capitale-Suva
Governo-Repubblica parlamentare
Moneta-Dollaro figiano
Lingua-Inglese, figiano e hindi
Religione-Cristiana, induista, musulmana

Figìni, Luìgi (Milano 1903-1984) e Pollìni Gìno (Milano 1905-1991) Architetti. Tra le opere Officine Olivetti a Ivrea (1934) e Chiesa della Madonna dei Poveri e Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo (1964-1968) a Milano.

Figìno Serènza Comune in provincia di Como (4.522 ab., CAP 22060, TEL. 031).

Figli del capitano Grant, I Romanzo di J. Verne (1867-1868).

Figli della violenza, I Romanzo di D. Lessing (1952).

Figli di un Dio minore Film drammatico, americano (1986). Regia di Randa Haines. Interpreti: William Hurt, Marlee Matlin; Piper Laurie. Titolo originale: Children of a Lesser God

Figli e amanti Romanzo di D. H. Lawrence (1913).

fìglia, sf. 1 Individuo di sesso femminile rispetto ai genitori. 2 Generata. ~ nata. 3 Tagliando di un bollettario destinato a essere tagliato e consegnato quale ricevuta.
 sf. daughter.

Figlia del capitano, La Romanzo di A. Puskin (1836). Sullo sfondo della rivolta cosacca di Pugacëv (1773-1774), l'opera racconta le avventure del giovane alfiere Andreic Grinëv nel viaggio di trasferimento e poi nel servizio alla fortezza russa di Orenburg. Gli avvenimenti precipitano quando i ribelli cosacchi si impadroniscono della fortezza: Grinëv viene risparmiato ma viene subito arrestato dai con l'accusa di collusione con i rivoltosi. Masa, figlia del capitano Mironov, il comandante ucciso dai cosacchi, ottiene la grazia rivolgendosi direttamente all'imperatrice Caterina II.

Figlia del Mago, La Giocodramma melodioso in due atti di L. Ferrero, libretto di M. Ravasini (Montepulciano, 1981).

Figlia del reggimento, La Melodramma in due atti di G. Donizetti, libretto di J. H. Bernoy de Saint-George e J. F. Bayard (Parigi, 1840).

Figlia del vento, La Film drammatico, americano (1938). Regia di William Wyler. Interpreti: Bette Davis, George Brent, Henry Fonda. Titolo originale: Jezebel

Figlia di Celestina, La Romanzo di A. J. de Salas Barbadillo (1612).

Figlia di Jorio, La Tragedia in 3 atti di G. D'Annunzio (1904). Definita dall'autore una tragedia pastorale, narra, senza riferimenti temporali, una vicenda drammatica ambientata in un Abruzzo primitivo, barbarico e superstizioso dove il padre è anche padrone dei figli e ritiene di avere tutti i diritti. Il giovane Aligi non accetta l'assetto immobile della società agricola e patriarcale. Anche Mila di Codro, la figlia di Jorio, maga e prostituta, è fuori delle regole e perciò perseguitata dal gruppo. Mila accetterà nobilmente di sacrificarsi al posto di Aligi, l'unico che l'ha difesa. D'Annunzio utilizza un linguaggio tendente all'arcaico che non manca di suggestione per l'aderenza al soggetto.

figliàre, v. tr. 1 Detto di animali, fare figli. ~ partorire. 2 Provocare un effetto. ~ causare.

figliàstro, sm. Figlio di altro letto del coniuge.
 sm. stepson.

figliàta, sf. L'insieme dei piccoli di un animale nati dallo stesso parto.

Figlie del fuoco, Le Racconto di G. de Nerval (1854).

Figlìne Valdàrno Comune in provincia di Firenze (15.699 ab., CAP 50063, TEL. 055). Centro agricolo e commerciale (coltivazione e mercato di frutta, ortaggi, olio, vini e cereali) e industriale (prodotti del vetro, calzaturieri, dell'abbigliamento e del mobile). Di origine medievale, fu dominata e fortificata dai fiorentini nel XIII sec. Vi si trovano l'ospedale Serristori, del XVII sec., e le chiese di San Francesco, del XIII sec., e di Santa Maria, costruita tra il XII e il XV sec. Gli abitanti sono detti Figlinesi.

Figlìne Vegliatùro Comune in provincia di Cosenza (1.000 ab., CAP 87050, TEL. 0984).

fìglio, sm. 1 Individuo di sesso maschile rispetto ai genitori. ~ bambino. 2 Persona particolarmente cara. ~ figliolo. lo trattava come un figlio. 3 Originario o cittadino di un dato paese. 4 Al plurale, i nati da una stessa persona. ~ prole. aveva tre figli maschi. 5 Discendente. . : figli di Adamo ed Eva, sono gli uomini
 sm. son.
 lat. filius.

figliòccio, sm. Chi è stato tenuto al battesimo, rispetto ai padrini.
 sm. godchild, godson.

figliolànza, sf. 1 L'insieme di tutti i figli. ~ prole. 2 La relazione che lega il figlio al padre. 3 La relazione che lega l'allievo al maestro, un evento all'ideologia ecc.

figliòlo, sm. 1 Figlio. ~ creatura. 2 Persona per cui si prova stima e affetto.

Figliuol prodigo, Il Balletto in tre quadri, di S. S. Prokof'ev, libretto di B. Kochno (Parigi, 1929).

Fignon, Laurent (Parigi 1960-) Corridore ciclista francese. Passato al professionismo nel 1981, ottenne numerosi successi, aggiudicandosi il Tour de France negli anni 1983 e 1984, il Campionato di Francia nel 1984, la Freccia Vallone nel 1986, la Milano-Sanremo nel 1988 e nel 1989, il Giro d'Italia nel 1989.

figulìna, sf. 1 Arte del vasaio. 2 Oggetto prodotto dal vasaio.

figulinàio, sm. Chi lavora la terracotta. ~ vasaio.

fìgulo, sm. Vasaio.

figùra, sf. 1 Forma esteriore di qualcosa. ~ aspetto. 2 Disegno. ~ illustrazione. 3 Configurazione fisica, corporatura umana. ~ fisico. 4 Carta da gioco con un'immagine. 5 Insieme dei punti di una linea, di una porzione finita di piano o di un volume. ~ disegno. 6 Simbolo. ~ allegoria. 7 Ogni pezzo degli scacchi escluso il pedone. 8 Apparenza. ~ mostra. 9 Effigie. 10 Nello sport, esercizio eseguito. figure del pattinaggio artistico. 11 Nella danza, serie di movimenti o posizioni particolari. 12 Personaggio di una vicenda. Fra Cristoforo è una delle più belle e intense figure manzoniane.
 sf. 1 figure. 2 (forma) form. 3 (illustrazione) illustration. 4 (carte) court card. 5 (fare una brutta figura) to make a bad impression.
 lat. figura, deriv. da fingere plasmare.

figuràccia, sf. (pl.-ce) 1 Peggiorativo di figura. 2 Cattiva impressione di sé suscitata negli altri a causa di un proprio comportamento. <> figurona.

figurànte, sm. e sf. Persona di poca importanza.

figuràre, v. v. tr. 1 Trarre una figura da qualcosa mediante una tecnica artistica. 2 Descrivere. ~ ritrarre. 3 Rappresentare in qualità di simbolo. ~ simboleggiare. 4 Far mostra di qualcosa. ~ fingere. 5 Rappresentare con l'immaginazione. ~ immaginare.
v. intr. 1 Far figura. ~ parere. <> sfigurare. 2 Apparire. ~ mostrarsi. <> mancare. 3 Risultare, stare. ~ trovarsi.
v. intr. pron. 1 Prendere l'aspetto. 2 Pensare. ~ immaginarsi.
 v. tr. to fancy, to imagine. v. intr. to be, to appear.

figurataménte, avv. In senso figurato.

figurativaménte, avv. In modo figurativo.

figurativìsmo, sm. Tendenza artistica a esprimersi mediante figure.

figuratìvo, agg. 1 Che rappresenta, esprime per mezzo di figure. 2 Simbolico, figurato. ~ emblematico.
 agg. figurative.

figuràto, agg. 1 Rappresentato con figure. 2 Che si esprime mediante figure retoriche, metafore e simili. ~ simbolico. <> letterale. 3 Illustrato o decorato con figure. ~ illustrato.

figurazióne, sf. 1 Rappresentazione mediante figure. 2 Insieme di figure di danza.

Figure I Opera di critica letteraria di G. Genette (1966).

Figure II Opera di critica letteraria di G. Genette (1969).

Figure III Opera di critica letteraria di G. Genette (1972).

figurìna, sf. 1 Statuetta di gesso. 2 Piccola illustrazione da inserire in una collezione o acclusa ai prodotti commerciali.

figurinàio, sm. Chi vende o fabbrica le figurine di gesso.

figurinìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Chi disegna figurini.
 sm. e sf. dress designer.

figurìno, sm. 1 Diminutivo di figura. 2 Disegno che mostra i particolari di un abito. ~ schizzo. 3 Giornale di moda. 4 Elegantone, gagà. ~ dandy.

figurìsmo, sm. Sistema di interpretazione dell'Antico Testamento che cerca nei personaggi e negli eventi dei testi biblici la prefigurazione e lo sviluppo del cristianesimo.

figurìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Pittore o scultore di figure umane.

figùro, sm. Uomo poco raccomandabile. ~ ceffo.

figuróna, o figuróne, sf. o sm. 1 Accrescitivo di figura. 2 Impressione molto positiva suscitata negli altri con il proprio comportamento. <> figuraccia.

FIH Sigla di Federazione Internazionale di Hockey.

fìla, sf. 1 Serie di cose o di persone allineate una accanto all'altra. ~ coda. fare la fila, attendere il proprio turno. 2 Successione, sfilza. ~ serie. proferì una fila di insulti nei suoi riguardi. 3 Corteo. ~ processione. 4 Al plurale, insieme di persone appartenenti allo stesso gruppo considerate come un insieme compatto.
 sf. 1 line, row. 2 (serie) stream, series, string. 3 (coda) queue. 4 (di fila) in succession.
 da filo, mediante il plurale collettivo le fila.

filàbile, agg. Che si può filare.

filàccia, sf. (pl.-ce) Filo che deriva dalla sfilatura di un tessuto consunto.

Filacciàno Comune in provincia di Roma (472 ab., CAP 00060, TEL. 0765).

filaccióso, agg. 1 Che si sfilaccia. 2 Che presenta striature di colore diverso.

Filadèlfia (Calàbria) Comune in provincia di Vibo Valentia (8.099 ab., CAP 88023, TEL. 0968).

Filadèlfia (USA) Città degli Stati Uniti (1.649.000 ab.) nello stato della Pennsylvania, terzo centro industriale del Paese, dopo New York e Chicago, per le numerose industrie siderurgiche (costruzioni ferroviarie e navali, acciaierie), chimiche e della raffinazione del petrolio. È un importante porto fluviale sull'estuario del fiume Delaware, distante 160 km dalla costa atlantica.
Venne fondata nel 1682 dal quacchero W. Penn, divenendo ben presto il primo centro urbano del Nordamerica, agevolato anche dall'attiva presenza di B. Franklin. Nel 1748 ospitò il primo quotidiano d'America e qualche anno dopo (1760) la prima biblioteca pubblica. Svolse un ruolo fondamentale durante la guerra d'indipendenza, essendo il quartier generale del movimento rivoluzionario, nonché sede del primo congresso continentale; nel 1776 venne firmata la dichiarazione d'indipendenza, e la città divenne capitale della confederazione fino al 1800. Ancora oggi è un importante centro culturale a livello mondiale. Tra i monumenti, la sede della più antica zecca degli USA, l'Indipendence Hall, la Congress Hall, il palazzo della Società filosofica americana, il Museum of art.

filadièra, sf. Piccola barca che veniva utilizzata nel XVIII sec. nell'Europa settentrionale per la navigazione fluviale. Aveva il fondo piatto e poppa e prua a punta.

fil-à-fil, sm. invar. Tessuto di cotone o di lana dall'effetto screziato utilizzato soprattutto per confezionare abito maschili.

Filàgo Comune in provincia di Bergamo (2.284 ab., CAP 24040, TEL. 035).

filaménto, sm. (pl. m.-i, f.-a) 1 Parte sottile e allungata simile a un filo. ~ fibra. 2 Sottile filo metallico di lampade e valvole termoioniche. 3 Fibra anatomica. i filamenti muscolari non sembravano danneggiati. 4 Peduncolo che nel fiore sostiene l'antera.
 lat. filamentum.

filamentóso, agg. Che ha forma di filamento o che presenta filamenti.

filamìna, sf. Proteina che si lega all'actina di cellule non muscolari.

filànca, sf. Nome commerciale di fibra sintetica elastica, usata soprattutto per maglie e calze.

filànda, sf. Luogo in cui si lavorano fibre tessili e in particolare la seta. ~ setificio.

filandàia, sf. Operaia che lavora in una filanda.

Filandàri Comune in provincia di Vibo Valentia (1.703 ab., CAP 88010, TEL. 0963).

filandière, sm. Colui che possiede o dirige una filanda.

filàndro, sm. Nome comune del Philander opossum, un mammifero marsupiale dell'America centromeridionale, appartenente alla famiglia dei Didelfidi. Si nutre di piccoli animali e di frutta. ~ faras.

Filangièri, Càrlo (Cava dei Tirreni 1784-Napoli 1867) Principe di Satriano e duca di Taormina, combatté nell'esercito napoleonico a Ulm e Austerlitz e in Italia contro il regno di Napoli. Nel 1820-1821 partecipò ai moti liberali del napoletano contro gli austriaci e, una volta nominato presidente del consiglio dai Borboni (1859), si rifiutò di combattere i garibaldini sbarcati in Sicilia, preferendo ritirarsi a vita privata a Marsiglia e poi a Firenze.

Filangièri, Gaetàno (Napoli 1752-Vico Equense 1788) Giurista ed economista. Sostenne che i problemi economici fossero risolvibili con la nuova legislazione e scrisse In scienza della legislazione (1780-1788).

filànte, agg. e sm. agg. 1 Che fila. 2 Che svolgendosi si allunga a forma di filo. stella filante, striscia sottile di carta che viene lanciata e srotolata in aria durante le feste.
sm. Alterazione del vino che diventa torbido.
 p.pres. di filare.

filantropìa, sf. Sentimento di amore e solidarietà per gli altri. ~ fratellanza. <> misantropia.
 sf. philanthropy.

filantropicaménte, avv. In modo filantropico. ~ altruisticamente.

filantròpico, agg. (pl. m.-ci) Di filantropia, da filantropo.

filantropìsmo, sm. Atteggiamento ispirato ai valori della filantropia. <> individualismo.

filàntropo, sm. Chi prova sentimenti di filantropia e cerca di realizzarli. <> misantropo.

filàre, v. e sm. v. tr. 1 Ridurre in filo le fibre tessili o altri materiali. filare la seta. 2 Versare a getto sottile e continuo.
v. intr. 1 Ridursi a forma di filo. il formaggio riscaldato fila. 2 Detto di insetti, fare la tela, il bozzolo. 3 Lasciare scorrere con regolarità o lentamente. ~ mollare. 4 Procedere a forte velocità, andarsene alla svelta. ~ correre, scappare. LOC. l'auto filava sull'autostrada a enorme velocità. 5 Seguire un filo logico. 6 Corteggiare una ragazza. ~ amoreggiare. 7 Allontanarsi. <> avvicinarsi.
sm. Fila di alberi o di piante. ~ serie.
 v. tr. e intr. 1 to spin. 2 (rigare dritto) to behave, to toe the line. 3 (andarsene) to run away. 4 (amoreggiare) to go out with, to go steady. 5 (formaggio) to go stringy.
 lat. filare; nel sm. deriv. da fila.

Filarète (Firenze 1400-Roma 1469) Antonio Averlino detto il Filarete. Scultore e architetto italiano. Allievo del Ghiberti a Firenze, fu attivo come scultore a Roma, dove dal 1433 al 1445 realizzò una porta bronzea nella basilica di S. Pietro, a Firenze (1448) e a Venezia. Nel 1451 Francesco Sforza lo volle a Milano, dove progettò una torre per il Castello Sforzesco di Porta Giovia e iniziò la realizzazione dell'Ospedale Maggiore. Nel 1457 si trasferì a Bergamo per progettare e costruire il duomo. Dal 1461 al 1466 scrisse il Trattato di architettura, opera in venticinque libri nella quale viene dettagliatamente descritta la struttura della sua città ideale (Sforzinda); si tratta di uno dei primi esempi di urbanistica utopistica.

filarèti Appartenenti a una società segreta di studenti polacchi presieduta da Tomazs Zan che venne istituita nel 1820 a Vilna da Adam Mickiewicz.

filària, sf. Genere di parassiti Nematodi tipici di molti vertebrati, tra cui l'uomo. Hanno corpo sottile e filiforme e le larve vengono trasmesse da zanzare e mosche. Tipici dei climi tropicali, si insediano nei vasi linfatici provocando edemi ed elefantiasi e ascessi sottocutanei. Tra le forme più comuni la Filaria bancrofti e la Filaria di Medina che provoca la dracuncolosi.

Filàridi Famiglia di Nematodi Filarioidei comprendente specie che parassitano le cavità orbitali e nasali, i sacchi aerei e il tessuto sottocutaneo di alcuni Uccelli e il tessuto sottocutaneo di alcuni Mammiferi.

filarìno, sm. 1 Legame sentimentale superficiale, comunemente tra ragazzi. 2 Ragazzo che ha una relazione sentimentale poco impegnativa con una ragazza.

Filariodèi Ordine di Nematodi che comprende parassiti dell'uomo e degli animali.

filarmònica, sf. Società filarmonica.

filarmònico, agg. e sm. (pl. m.-ci) agg. Che ama e coltiva la musica classica.
sm. 1 Dilettante di musica. 2 Appartenente a una filarmonica.

filàssi, sf. Capacità naturale degli organismi di reagire contro gli agenti patogeni.

filastròcca, sf. 1 Componimento in versi brevi con ripetizione di parole e sillabe. ~ canzoncina, scioglilingua. 2 Cantilena. ~ tiritera.
 sf. nursery rhyme.

filatelìa, sf. Collezione di francobolli e altri valori bollati postali, rappresenta uno dei massimi settori del collezionismo. È sorta all'epoca dell'emissione dei primi francobolli e il termine, creato nel 1864, è andato a sostituirsi a quello di timbrologia. Tutte le associazioni di collezionisti dipendono dalla Fèdèration International de Philatèlie, creata a Parigi nel 1926.
 sf. stamp collecting, philately.

filatèlica, sf. Filatelia.

filatèlico, agg. e sm. (pl. m.-ci) agg. Di filatelia.
sm. Collezionista o commerciante di francobolli postali.

filatelìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Collezionista di francobolli. ~ filatelico.

filatìccio, sm. Filato che si ricava dai bozzoli e il tessuto che se ne ricava.

filàto, agg. e sm. agg. 1 Ridotto in fili. 2 Ininterrotto. ~ continuo.
sm. Prodotto della filatura.
 agg. spun. sm. yarn.

filatóio, sm. 1 Macchina che esegue la filatura. 2 Parte della filanda in cui avviene la filatura.

filatóre, sm. (f.-trìce) Operaio addetto alla filatura.

filattèrio, sm. Ciascuno dei pezzi di pergamena recanti passi biblici che gli ebrei tengono legati al braccio sinistro o intorno alla testa durante la preghiera.

Filattièra Comune in provincia di Massa Carrara (2.583 ab., CAP 54023, TEL. 0187).

filatùra, sf. 1 L'insieme delle operazioni attraverso le quali viene filata una fibra tessile. 2 La trasformazione delle infiorescenze in viticci.
 sf. 1 spinning. 2 (locale) spinning mill.

FILC Sigla di Federazione Italiana Lavoratori Chimici.

FILCA Sigla di Federazione Italiana Lavoratori Costruzioni e Affini.

file, sm. invar. In informatica, archivio o flusso di dati tra loro omogenei. ~ archivio.

file system In informatica designa quell'insieme di funzioni del sistema operativo che si occupano della gestione dei file.

fileggiàre, v. intr. 1 In marina, lo sbattere delle vele che sono colpite dal vento orizzontalmente alla loro superficie. 2 Nella locuzione fare fileggiare una vela, orzare leggermente fino a mettere la vela in filo.

filellènico, agg. (pl. m.-ci) Che apprezza in modo speciale la nazione o la civiltà greca.

filellenìmo, sm. Apprezzamento particolare della civiltà ellenica o per la nazione greca.

Filèmone Personaggio mitologico, contadino che ospitò Zeus ed Ermes in incognito. In premio chiese che lui e la moglie Bauci potessero morire insieme e quindi essere trasformati in alberi, e lo ottenne.

filettàre, v. tr. 1 Ornare con filetti, cordoncini e simili. 2 Munire di filettatura.

filettàto, agg. 1 Ornato con filetti. 2 Munito di filettatura. 3 Di carattere in cui le lettere sono percorse da tratti bianchi.

filettatrìce, sf. Macchina per filettare.

filettatùra, sf. 1 Il filettare e l'effetto. 2 Operazione meccanica compiuta per realizzare il filetto di una vite o di una madrevite, per favorire l'accoppiamento meccanico di due elementi corrispondenti, con la stessa filettatura, tramite avvitamento. 3 La zona filettata delle viti.
La filettatura può essere distinta per il profilo, a sua volta distinto in cresta, fianchi e fondo, e per il passo, ossia la distanza tra due punti del filetto collocati su due spire consecutive e sulla stessa parallela all'asse.

Filettìno Comune in provincia di Frosinone (614 ab., CAP 03010, TEL. 0775).

filétto, sm. 1 Ornamento costituito da strisce sottili. ~ fregio. 2 Sporgenza elicoidale della vite e della madrevite. 3 Sottile tratto di penna con cui si uniscono tra loro le lettere. 4 Linea usata come separazione o contorno tipografico. 5 Gioco da tavolo consistente nel disporre in fila tre pedine. ~ tris. 6 Parte muscolare interna dei lombi di una animale macellato. 7 Al plurale, le due parti in cui si dividono i pesci.
 sm. 1 (carne) fillet steak. 2 (vite) thread.
 dimin. di filo.

Filétto Comune in provincia di Chieti (1.224 ab., CAP 66030, TEL. 0871).

filiàle, agg. e sf. agg. Di, da figlio.
sf. 1 Sezione distaccata di un'azienda. ~ succursale. <> casa madre, sede centrale. 2 Azienda o società di un gruppo. ~ succursale.
 agg. filial. sf. (comm., impresa) branch.

Filiàno Comune in provincia di Potenza (3.318 ab., CAP 85020, TEL. 0971).

filiazióne, sf. 1 Generazione di figli. ~ procreazione. 2 Rapporto che dà luogo al rapporto tra genitori e figli. 3 Derivazione diretta, provenienza. ~ discendenza.
In diritto è il rapporto giuridico che lega naturalmente o tramite legame giuridico, genitore e figlio, dal quale scaturiscono tutte le conseguenze fissate dalla legge. Il genitore può riconoscere il figlio naturale, ossia nato al di fuori del matrimonio, e il figlio può richiedere l'accertamento giudiziale della paternità naturale. Tale riconoscimento può essere fatto sia dal padre che dalla madre, sia congiuntamente che separatamente, anche se adulterini. Per quanto riguarda la successione, non vi è alcuna distinzione, per quanto concerne i diritti, tra figli legittimi e figli naturali. Non è ammesso il riconoscimento di figli incestuosi, ossia di quei figli nati da genitori uniti da vincolo di parentela in linea retta o collaterale.

Filibrànchi Ordine di Molluschi Lamellibranchi caratterizzati da branchie a U, formate da filamenti sostenuti da un supporto chitinoso.

filibùsta, sf. Unione di pirati che, nei secc. XVII e XVIII, combatterono contro gli spagnoli nelle loro colonie delle Antille.

filibustering, sm. invar. Termine inglese che significa "ostruzionismo".

filibustière, sm. 1 Corsaro. ~ bucaniere. 2 Avventuriero senza scrupoli. ~ lestofante. <> galantuomo.

Filicàia, Vincènzo da (Firenze 1642-1707) Poeta. Protetto dal granduca di Toscana Cosimo III de' Medici, fu autore di stile barocco e retorico, a suo tempo assai famoso. Tra le opere, le Sei canzoni in occasione dell'assedio e liberazione di Vienna (1684) e Italia, Italia, o tu cui feo la sorte.

Filicàli Ordine di piante Pterodofite erbacee e arboree, che comprende tutte le Felci.

Filicùdi Isola del mar Tirreno (160 ab.) di origine vulcanica, nell'arcipelago delle Eolie, appartenente al comune di Lipari, provincia di Messina. Clima mite e scarse piogge. Le attività economiche principali sono il turismo (famosa la grotta del Bue Marino), la pesca subacquea e, relativamente, l'agricoltura (uva e capperi). Vetta più elevata il monte Fossa Felci (774 m). Ancora apprezzabili resti di villagi dell'età bronzea e ceramiche d'epoca. L'isola, come le altre facenti parte dell'arcipelago, fu sede di una base navale dei cartaginesi. Nel 252 a. C. l'arcipelago fu conquistato dai romani.

filièra, sf. 1 Piastra con fori per la trafilatura delle fibre tessili artificiali. 2 Dispositivo per trafilare materiali metallici o plastici. 3 Utensile utilizzato per filettare le viti.
 deriv. da filo.

filifórme, agg. Avente forma di filo. ~ sottile. <> massiccio, solido.

Filighèra Comune in provincia di Pavia (785 ab., CAP 27010, TEL. 0382).

Filignàno Comune in provincia di Isernia (897 ab., CAP 86074, TEL. 0865).

filigràna, sf. 1 Lavoro di oreficeria a forma di arabesco eseguito con fili d'oro o d'argento. 2 Lavoro eseguito con grande precisione. 3 Disegno impresso su carta che si rivela soltanto osservando la carta in controluce. la filigrana delle banconote.
 sf. 1 filigree. 2 (carta) watermark.
 da filo + grana.

filigranàto, agg. Di carta con filigrana.

filipèndula, sf. Genere di piante erbacee della famiglia delle Rosacee caratterizzate da molti fiori disposti in corimbi.

Filìppi Antica città della Tracia, l'odierna Kav´la. È stata sede di un antico insediamento minerario degli abitanti di Taso che sfruttarono le miniere d'oro e d'argento del Pangeo. Nel 357 a. C. venne conquistata da Filippo II di Macedonia e nel 42 a. C. venne disputata la battaglia decisiva che permise a Ottaviano e M. Antonio di sconfiggere Bruto e Cassio. Divenuta colonia romana, ospitò la prima comunità cristiana in Europa, fondata da San Paolo, appartenne infine ai goti e all'impero bizantino. Visibili importanti resti archeologici, come la cinta muraria macedone, il teatro, il foro porticato e le basiliche paleocristiane.
Ci rivedremo a Filippi. Frase detta dal suo genio a Bruto, dopo essergli apparso una notte, qualche tempo prima la decisiva battaglia contro Ottaviano e Antonio.

filìppica, sf. 1 Discorso violento. ~ invettiva. 2 Predica. ~ paternale.

Filippiche Opera di oratoria di Demostene (351-341 a. C.).
Filippiche
Opera di oratoria di M. T. Cicerone (44 a. C.).
Filippiche
Saggio di A. Tassoni (1615).

Filippìne Repubblica dell'Asia sudorientale formata dall'omonimo arcipelago (oltre 7.000 isole) tra l'oceano Pacifico, il mar Cinese meridionale e il mar di Celebes.
Le isole maggiori sono Luzon e Mindanao, situate all'estremità settentrionale e meridionale dell'arcipelago, oltre a Samar, Negros, Palawan, Panay, Mindoro e Cebu. Esse si estendono su una delle fosse oceaniche più profonde del mondo, detta appunto fossa delle Filippine, che scende fino a 10.540 m di profondità. Il territorio è interessato da forti fenomeni sismici.
Tutte le isole sono montuose, solo a Luzon e a Mindanao alle catene si interpongono estese pianure alluvionali. La più importante è quella che si apre verso la baia di Manila, nell'isola di Luzon, sovrastata a ovest dai Monti Occidentali e a est dalla Cordillera Central.
Su Mindanao è presente la cima più alta dell'arcipelago (2.954 m del vulcano attivo Apo), seguita dal monte Pulog (2.928 m) sull'isola di Luzon.
Le coste sono frastagliate ma spesso orlate da scogliere coralline che ostacolano la navigazione.
I fiumi maggiori sono nell'isola di Luzon: Cagayan, Agno, Pampanga. Nell'isola di Mindanao, vi sono i fiumi Agusan e Mindanao.
Nelle zone vulcaniche esistono laghi craterici come quello del vulcano Taal Luzon.
Il clima è di tipo tropicale caldo umido, influenzato dai monsoni e da violenti tifoni.
La capitale è Manila, grande porto e centro commerciale. Quezon City è la seconda città del paese e centro culturale (sede dell'Università e dell'ateneo gesuita).
A parte Mindanao tutte le maggiori città (Davao, Zamboanga) sorgono sulla costa e basano la loro economia sui traffici marittimi. Altre città delle Filippine sono Cebu e Caloocan.
Le Filippine hanno un'economia in netto sviluppo, se confrontata con quella della maggior parte dei paesi del terzo mondo.
La risicoltura è diffusa un po' ovunque, ma trova la sua area migliore nelle pianure centrali di Luzon, a nord di Manila. Secondo cereale per importanza è il mais.
Altri rilevanti prodotti alimentari sono le banane, le patate, la manioca, gli ortaggi e vari tipi di frutta (manghi, agrumi e ananas).
Tra le colture a carattere industriale il primo posto è detenuto dalla canna da zucchero, coltivata anche in grandi piantagioni modernamente attrezzate. Importante anche il caffè, seguito dal tabacco e dal cacao e la palma da cocco (isola di Luzon).
Si coltivano varie piante tessili: la canapa di Manila, le agavi e il ramiè.
Anche le attività forestali hanno un ruolo economico di grande rilievo.
Le risorse del sottosuolo sono varie e per certi minerali non trascurabili; il paese ha infatti giacimenti di oro, manganese, nichel, ferro e soprattutto cromo, del quale le Filippine sono uno dei massimi produttori mondiali, e rame, di cui sono addirittura i maggiori produttori asiatici.
Le industrie sono costituite soprattutto da zuccherifici, impianti di lavorazione del riso, oleifici, tabacchifici e segherie. Discreta anche l'industria chimica (fertilizzanti) e automobilistica.
STORIA Dall'ottavo millennio a. C. al XIII sec. d. C. l'arcipelago è popolato da ondate successive di negrito, protoindonesiani e malesi. Verso la fine del XIV sec. vi si diffonde l'islamismo, soprattutto a Mindanao. Nel 1521 Magellano scopre l'arcipelago. Nel 1565 le Filippine passano sotto la sovranità spagnola. Nel 1571 Manila diventa la capitale.
Nel 1896 scoppia un'insurrezione nazionalista. Lo scrittore José Rizal viene fucilato. Due anni più tardi E. Aguinaldo ricorre all'aiuto degli Stati Uniti che entrano in guerra con la Spagna e si fanno cedere le Filippine. Si sviluppa una guerriglia antiamericana. Il Philippine Autonomy Act del 1916, istituisce un sistema bicamerale all'americana.
Nel 1935 Manuel Quezón diventa presidente del Commonwealth delle Filippine. Negli anni 1941-1942 il Giappone occupa l'arcipelago. Nel 1944-1945 gli Stati Uniti riconquistano il paese. L'anno successivo vengono proclamati l'indipendenza e la repubblica. La resistenza degli Huks (resistenza contadina a guida comunista) si estende su varie province. Gli Stati Uniti ottengono di conservarvi ventitré basi militari. Nel 1948-1957 Ramon Magsaysay sconfigge la ribellione degli Huks e diventa presidente (1953).
Nel 1965 viene eletto presidente della repubblica il nazionalista Ferdinand Marcos. Inizialmente molto popolare, Marcos deve far fronte, dopo il 1969, al malcontento dei contadini e allo sviluppo di un partito comunista di obbedienza cinese. Nel 1972 viene proclamata la legge marziale. Dieci anni più tardi questa viene revocata ma la guerriglia comunista e dei mori musulmani si diffonde. Nel 1986 C. Aquino, capo dell'opposizione dopo l'assassinio del marito, vince le elezioni. Marcos è costretto all'esilio.
Una nuova costituzione viene approvata tramite referendum nel 1987. C. Aquino deve far fronte a vari tentativi di colpi di stato militari. Nel 1992 viene eletto alla presidenza della repubblica il generale Fidel Ramos. Gli Stati Uniti evacuano la loro ultima base nelle Filippine. Nel 1998 diviene presidente J. Estrada del LAMMP, mentre nelle elezioni parlamentari vince il partito avversario di quello presidenziale, il Lakas con 115 seggi su 208.
Abitanti-68.420.000
Superficie-300.000 km2
Densità-228 ab./km2
Capitale-Manila
Governo-Repubblica parlamentare
Moneta-Peso filippino
Lingua-Tagalog, inglese
Religione-Cattolica, minoranze protestanti e musulmane

filippìni I membri della congregazione italiana dell'Oratorio.

Filippìni, Lucìa => "Lucia Filippini, santa"

filippìno, agg. e sm. agg. Delle isole Filippine.
sm. Chi è nato o abita nelle isole Filippine.
 agg. Philippine. sm. Filipino.

Filippo (letteratura) Tragedia di V. Alfieri (1775-1776).

Filìppo (santi) Nome di santi.
Filippo
(I. sec. d. C.) Discepolo di Cristo e santo, nativo di Betsaida, fu uno dei dodici apostoli. Secondo la tradizione evangelizzò parti e sciti predicando dopo la Pentecoste nelle regioni di Frigia e Scizia.
Filippo Diacono
Uno dei sette diaconi ordinati dagli apostoli di Gesù Cristo, predicò in Samaria e divenne vescovo di Tralle, ove morì. Conferì il battesimo a Simon Mago e all'eunuco di Candice, la regina d'Etiopia.
Filippo Neri
(Firenze 1515-Roma 1595) Fondatore della Congregazione dell'oratorio, studiò dagli agostiniani alla Sapienza di Roma. Consacrò la vita alle opere di carità, assistendo i poveri e i malati. Nel 1548 fondò la confraternita della Santissima Trinità, e tre anno dopo si fece prete nel convitto di San Girolamo della Carità. Sostenne il primato della carità di fronte al rigorismo della controriforma. Fondò ufficialmente la Congregazione degli oratoriani nel 1575, anno in cui ricevette la bolla pontificia che la riconosceva. Grazie al suo carisma e al fervore con cui predicava la carità cristiana, convinse papa Clemente VIII a riconciliarsi con Enrico IV di Francia. Nell'iconografia cristiana, si ricorda il dipinto di Guido Reni (San Filippo Neri) conservato a Santa Maria in Vallicella a Roma. Si festeggia il 26 maggio.

Filìppo (sovrani) Nome di sovrani.
Francia Filippo I di Francia
(1052-Melun 1108) Figlio di Enrico I, gli succedette al trono nel 1060. Riuscì a cacciare Guglielmo il Conquistatore dalla Bretagna.
Filippo II di Francia
(Parigi 1165-Mantes 1223) Figlio di Luigi VII gli succedette nel 1180, iniziando una spietata guerra contro i feudatari, fra cui Enrico II d'Inghilterra, sconfitto con l'appoggio di Federico Barbarossa e Riccardo Cuor di Leone. Con questi ultimi due partecipò alla terza crociata, tornato dalla quale dovette affrontare un aspro conflitto con Riccardo e il suo successore Giovanni Senza Terra, arrivando a conquistare i feudi inglesi in Normandia (1204). Dopo avere sconfitto l'imperatore Ottone di Brunswick, si alleò con gli inglesi, grazie ai quali batté i feudatari ribelli di Fiandra e Boulogne. Sotto il suo regno, la Francia vide un notevole sviluppo commerciale e le città poterono usufruire dei privilegi loro concessi con l'intento preciso di indebolire l'aristocrazia terriera; abbozzò una prima organizzazione amministrativa, contribuendo alla creazione di un forte senso di unità nazionale. Si devono a lui i primi lavori di costruzione del Louvre e dell'università a Parigi (1215).
Filippo III l'Ardito
(Poissy 1245-Perpignan 1285) Figlio di Luigi IX, gli succedette come re di Francia dal 1270. Nel 1285 organizzò e condusse una spedizione contro Pietro III d'Aragona in collaborazione con lo zio Carlo I d'Angiò. Il fallimento gli costò la morte durante la ritirata.
Filippo IV il Bello
(Fontainebleau 1268-1314) Figlio di Filippo III e di Isabella d'Aragona, sposò Giovanna regina di Navarra. Salito al trono nel 1285 stipulò una tregua con la Navarra e l'Inghilterra. Per far fronte alla gravissima crisi economica scoppiata in Francia dovette ricorrere alla richiesta di imposte anche al clero, provocando così la reazione negativa di Bonifacio VIII, che però fu imprigionato ad Anagni da Guglielmo di Nogaret, inviato del re. Dopo aver provveduto all'elezione al soglio papale di Clemente V, abolì l'ordine dei Templari, ne incamerò i beni e sancì l'inizio della cattività avignonese della chiesa.
Filippo V il Lungo
(1294-Longchamp 1322) Figlio di Filippo V e fratello di Luigi X, succedette a quest'ultimo nel 1317 come re di Francia. Utilizzò la legge salica per escludere dalla successione la nipote Giovanna.
Filippo VI di Valois
(1293-Nogent-le-Roi 1350) Figlio di Carlo di Valois, e nipote di Carlo IV, nel 1328 succedette allo zio come re di Francia. Edoardo III d'Inghilterra contestò la successione dando inizio alla guerra dei cent'anni. Nel 1346 Filippo fu sconfitto a Crécy e l'anno successivo cedette Calais.
Macedonia Filippo I
(sec. VII a. C. ca.) Terzo re di Macedonia.
Filippo II
(Ege 382-336 a. C.) Re macedone eletto nel 359 a. C., riuscì nel processo di rafforzamento dei confini del suo stato. Sfruttando le difficoltà di Atene, per la guerra contro i confederati, occupò Anfipoli e le miniere del Pangeo; divenne capo delle forze tessale nella terza guerra sacra contro i focesi sconfiggendoli, imponendo loro la propria supremazia nell'anfizionia delfica. Nel 337 a. C. costituì la Lega di Corinto, un'alleanza dei principali stati greci contro la Persia, ma venne ucciso in una congiura prima di iniziare i combattimenti.
Filippo III
(?-317 a. C.) o Arridèo. Figlio deficiente di Filippo II, divenne re nel 323 a. C. Morì ucciso da Olimpiade, madre di Alessandro Magno e regina di Macedonia.
Filippo IV
(?-297 a. C.) Figlio di Cassandro, gli succedette nel 297 a. C.
Filippo V di Macedonia
(237?-179 a. C.) Figlio di Demetrio II, succedette ad Antigono Dosone, lottò contro gli etoli e Sparta, con i quali stipulò una pace di compromesso (Naupatto). Fu alleato di Annibale contro Roma nella prima guerra macedone (215 a. C.), nutrì desideri espansionistici nell'Egeo, ma incontrò la ferma opposizione di Rodi e Pergamo, che lo sconfissero con i romani a Cinoscefale (seconda guerra macedone, 197 a. C.). Si alleò allora con i romani, arrivando a ricostruirsi un potente regno nella Grecia centrale e a riconquistare la Tessaglia. In seguito alla pace di Apamea (188 a. C.) tra Roma e Antioco III di Siria, morì prima di poter muovere guerra ai romani, ridiventati nemici.
Spagna Filippo I il Bello
(Bruges 1478-Burgos 1506) Figlio dell'imperatore Massimiliano d'Asburgo e di Maria di Borgogna, ottenne dalla madre le Fiandre. Sposando Giovanna la Pazza, figlia di Isabella e Ferdinando il Cattolico, nel 1506 salì al trono di Castiglia.
Filippo II
(Valladolid 1527-El Escorial 1598) Detto il Prudente, figlio di Carlo V e di Isabella di Portogallo, succedette al padre sul trono di Spagna nel 1556; con la vittoria sui francesi a San Quintino (1557) e la pace di Cateau-Cambrésis (1559), si assicurò il controllo sulle Fiandre e gran parte dell'Italia, nonché una certa predominanza in Europa, anche per i suoi legami familiari con Austria e Portogallo; fu infatti duca di Milano, re di Napoli e Sicilia e di Portogallo. Dopo una serie di successi, quali la repressione della rivolta dei moriscos e la sconfitta dei turchi a Lepanto, assistette a un lento ma progressivo disfacimento della sua politica per la rivolta delle Fiandre. Occupò il Portogallo e iniziò una lotta spietata contro i protestanti, che inevitabilmente lo portò a uno scontro aperto con l'Inghilterra di Elisabetta e la Francia di Enrico IV, durante il quale subì ingentissime perdite, prima di tutte la disfatta della Invincibile Armata (1588). A livello di politica interna, fissata la capitale a Madrid, cercò di concentrare nelle sue mani tutti i poteri, cancellando ogni forma di autonomia ed eliminando fisicamente protestanti, ebrei e moriscos.
Assia Filippo il Magnanimo
(Marburgo 1504-Kassel 1567) Succedette alla madre come langravio d'Assia dal 1518. Nel 1524 si convertì al luteranesimo e dopo aver represso le bande contadine guidate da Müntzer, nel 1525, aderì alla lega di Smalcalda (1531). Le truppe imperiali lo imprigionarono a Mühlberg (1547).
Borgogna Filippo II l'Ardito
(Pontoise 1342-Hal 1404) Figlio del re di Francia Giovanni II il Buono, ne ereditò la Borgogna nel 1364. Nel 1384 succedette al suocero nel regno delle Fiandre. Dal 1380 fu tutore e dal 1392 reggente di Carlo VI di Francia.

Filìppo Benìzzi (Firenze 1233-Todi 1285) Generale e legislatore dei Servi di Maria, diffuse il suo ordine in tutt'Europa. Gli venne proposta l'elezione a papa, ma egli rifiutò.

filistèi Antica popolazione della Siria meridionale (detta Palestina dal nome Pelesta della popolazione), proveniente da Creta intorno al X sec. a. C. Nemici acerrimi degli ebrei, furono perennemente in lotta con essi, venendo sconfitti da Sansone e Saul e, dopo essere stati soggiogati da David, semitizzati.

filisteìsmo, sm. Comportamento, atteggiamento da filisteo.

filistèo, agg. e sm. 1 Appartenente alla popolazione dei filistei. 2 Gretto e meschino. ~ ipocrita. 3 Colui che ha una visione meschina e borghese, ostile verso le novità; conformista. ~ reazionario.

fìllade, sf. Roccia metamorfica scistosa.

filler, sm. invar. Riempitivo. ~ additivo.

Fìllia (Revello, Cuneo 1904-Torino 1936) Nome d'arte di Luigi Colombo. Pittore, scultore e scrittore. A Torino, nel 1923, fu uno dei fondatori del movimento futurista locale, insieme ad Alpinolo, Bracci e Pozzo. Tra le opere Più pesante dell'aria (1933, Genova, Collezione privata).

fìllio, sm. Genere di Insetti Fasmoidei della famiglia dei Fillidi, originari delle isole del Pacifico e della regione indo-malese.

filliròe, sf. Genere di Molluschi Gasteropodi Opistobranchi, privi di branchie e di piede, con testa munita di due lunghi tentacoli retrattili e corpo trasparente.

fillo- Primo elemento di parole composte.
 greco ph"llon foglia.

fillocàridi Superordine di Crostacei Malacostraci comprendente il solo ordine dei Leptostraci. I fillocaridi hanno occhi mobili peduncolati, otto segmenti addominali e arti toracici lamellari.

filloclàdio, sm. Ramo divenuto verde e piatto, tipico della cactacee e dell'asparago, in grado di svolgere attività fotosintetica sostitutiva al posto delle foglie.
 comp. da fillo-+ il greco kládos ramo.

fillodàttilo, sm. Genere di Rettili Lacertili della famiglia dei Geconidi, aventi dita sottili con estremità dilatate come foglie.

fillòdio, sm. Picciolo di foglia che si è trasformato in lamina fogliare in modo da svolgere le funzioni di assimilazione proprie delle foglie.

fillòfago, agg. (pl. m.-gi) Di animale che si nutre di foglie.

fillòide, agg. Relativo a un organo vegetale, che assomiglia a una foglia.

fillòma, sm. (pl.-i) In botanica, denominazione generica di ogni organo di natura fogliare.

fillomanìa, sf. In agricoltura, produzione abnorme di foglie che può essere provocata da una concimazione eccessiva.

fillopòdio, sm. La parte della foglia su cui si inserisce il lembo fogliare.

filloptòsi, sf. Caduta delle foglie.

fillosilicàto, sm. Denominazione dei minerali appartenenti a un gruppo di silicati aventi struttura a strati che si sfaldano facilmente in lamelle.

fillosòma, sm. (pl.-i) Primo stadio larvale dei Crostacei Decapodi caratterizzato da corpo trasparente e piatto, quattro paia di arti, ognuno dei quali con un ramo irto di setole, e occhi sostenuti da un lungo peduncolo.

fillòssera, sf. Insetto Omottero (Phylloxera vastatrix) della famiglia degli Afidi. Tipico dell'America è un parassita pericolosissimo per i vigneti, di cui distrugge radici e foglie. L'unica via per evitare la distruzione è l'innesto di vitigni europei su varietà americane.

fillosseràto, agg. Colpito da fillossera.

Fillossèridi Famiglia di Insetti Emitteri omotteri alla quale appartengono diversi generi e specie di afidi che danneggiano le colture agricole.

Fillostomàtidi Famiglia di Mammiferi Chirotteri Microchirotteri comprendente pipistrelli originari dell'America centrosettentrionale che presentano grandi appendici laminari nella regione nasale. ~ vampiri.

fillotàssi, sf. invar. Disposizione delle foglie sui rami.

film, sm. invar. 1 Pellicola cinematografica e fotografica. ~ pellicola. 2 Ciascuna produzione cinematografica. 3 Genere narrativo cinematografico. 4 Strato sottile. ~ patina. 5 Pellicola sintetica usata per la conservazione degli alimenti, per imballare oggetti delicati ecc.
 sm. invar. film, motion picture.

 

 

Note:  

Definizioni, informazioni, … sono in gran parte recuperate (a partire dal 1999) da varie fonti accessibili via Internet o da altre fonti "informatiche" freeware; per molti lemmi sono state riviste e, in modo più o meno consistente, riscritte; la revisione è tuttora in corso: solo una parte delle definizioni è stata rivista (vi sono ancora errori e imprecisioni, come del resto si trovano nei dizionari cartacei, anche "famosi"). Le, eventuali, date di morte dei personaggi citati dovrebbero essere aggiornate al luglio 2009; il numero degli abitanti delle località riportate quando è stato aggiornato riporta a fianco anche la data dell'aggiornamento.

Le informazioni (storiche, geografiche, …) sono aggiornate al 1999, ma molte sono state ulteriormente aggiornate

 

     indica l'etimologia
    ~ indica un (circa, e in qualche contesto) "sinonimo"
    <> indica (in genere) un "contrario"

 

Fonte: http://dictionario.wikispaces.com/file/detail/dictionario_f.doc

sito web: http://macosa.dima.unige.it/diz/diz.htm

Autore del testo: http://macosa.dima.unige.it

 

 

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