Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale G parte 1

 

 

 

Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale G parte 1

 

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Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale G parte 1

 

g, G Settima lettera dell'alfabeto.
In fisica è il simbolo dell'accelerazione di gravità (9,8 m/s2) e della conduttanza, mentre G è la costante di gravitazione universale.
In metrologia, g è l'abbreviazione di grammo, di grado centesimale, di giorno. G è il prefisso indicante il giga.
In musica, g è il corrispettivo nei paesi germanici e anglosassoni del sol secondo un'antica intavolatura musicale, tuttora in uso (sistema di Oddone di Cluny). Nei paesi anglosassoni e tedeschi, che per designare le note non hanno adottato le sillabe di Guido d'Arezzo, G equivale tuttora alla nota sol. In questi paesi, la G maiuscola può indicare la tonalità di sol maggiore, la g minuscola la tonalità di sol minore.
In astronomia una delle dieci classi spettrali in cui vengono differenziate le stelle, in base alla classificazione fatta dall'osservatorio di Harvard. Hanno uno spettro con righe metalliche, un colore giallo e una temperatura con valori compresi tra i 6.000 e 4.500 °K. Appartiene a questa classe anche il Sole, oltre a stelle nane e giganti.

Ga Simbolo chimico del gallio.
gA
Sigla di grammo Atomo.

gabardine, sf. Stoffa di lana o di cotone a tessuto diagonale.

gabàrra, sf. Barca o pontone, a remi o a vela, dal fondo piatto, utilizzato per il carico e lo scarico dei bastimenti.

gabbamóndo, sm. Imbroglione.

gabbàna => "gabbano"

gabbanèlla, sf. Camice bianco usato da medici o infermieri.

gabbàno, sm. Ampio cappotto foderato con cappuccio.

gabbàre, v. v. tr. Beffare. ~ ingannare.
v. rifl. Prendersi gioco di.
~ beffarsi.
to dupe, to take in. v. rifl. to make fun.

gabbatóre, sm. Chi gabba. ~ imbroglione.

gàbbia, sf. 1 Cassetta con le pareti formate da sbarre, in cui si custodiscono gli animali. ~ uccelliera. sentirsi in gabbia, sentirsi prigioniero. 2 Contenitore, armatura. ~ recinto. gabbia toracica. 3 Galera. ~ carcere. furono mandati in gabbia, arrestati. 4 Coffa. 5 Schema. ~ struttura.
(toracica) rib cage.
 lat. cavea, deriv. da cavus cavo.

Gabbia di vetro, La Commedia di J. B. Priestley (1957).

gabbianèllo, sm. Nome comune del Larus minutus, un uccello caradriforme di piccole dimensioni della famiglia dei Laridi, caratterizzato da piumaggio grigio, zampe rosse e becco rossastro o bruno.

Gabbianifórmi Ordine di Uccelli appartenenti attualmente all'ordine dei Caradriformi.

Gabbiàno Comune in provincia di Alessandria (1.360 ab., CAP 15020, TEL. 0142).

gabbiàno, sm. Nome comune di molti Uccelli Laridi, in particolare del genere Larus.
 sm. seagull.
Gabbiano comune
Gabbiano diffuso in tutta Europa (Larus Ridibundus), con livrea nuziale, riconoscibile per il manto di colore grigio azzurro e il cappuccio caffè; nidifica in colonie, vicino a zone con acque marine, dolci e salmastre.
Gabbiano reale
Uccello (Larus argentatus) della famiglia dei Laridi e dell'ordine dei Caradriformi. Di colore grigio e bianco, vive ovunque sulle coste. Segue le navi per nutrirsi dei loro rifiuti. Altre specie, il gabbiano corallino (Larus melanocephalus), il gabbiano roseo (Larus gebei), il gabbianello (Larus minutus) e il gabbiano tridattilo (Rissa tridactyla).

Gabbiano Jonathan Livingston, Il Romanzo di R. Bach (1970).

Gabbiano, Il Dramma di A. P. Cechov (1895). Il gabbiano che si slancia nella vita è l'attrice dilettante Nina, che nella scelta coraggiosa della carriera di attrice riscatta i suoi errori e si libera dall'inerzia, dalla sconfitta e dal naufragio, a cui tutti sembrano fatalmente destinati. L'opera riecheggia varie ispirazioni di carattere autobiografico. Uno dei temi fondamentali del Gabbiano è l'arte in quanto attività letteraria o teatrale; l'altro tema è l'amore infelice e non corrisposto, conservato nell'intimo come un inutile tesoro.

gabbiàta, sf. Insieme di Uccelli tenuti in una gabbia.

gabbière, sm. Marinaio specializzato nel maneggio delle vele di gabbia.

gabbionàta, sf. 1 Insieme di gabbioni. 2 In gergo militare, riparo costruito prevalentemente per mezzo di gabbioni. ~ trinceramento.

gabbióne, sm. 1 Opera di difesa del fondo o delle sponde di un corso d'acqua. 2 Cesto di vimini riempito di terra, usato per trincee.

Gabbionéta-Binanuòva Comune in provincia di Cremona (971 ab., CAP 26030, TEL. 0372).

gàbbo, sm. Beffa.

gàbbro, sm. Gruppo di rocce magmatiche, intrusive olocristalline, basiche, formate da plagioclasio, pirosseni e olivina. Ha una struttura massiccia, chiazze di colore verde chiaro, grigio o bruno. Particolarmente diffusa negli Appennini settentrionali (gabbro normale), in val Sesia e in val Malenco (gabbro granitifero). Alcune varietà sono usate come pietre ornamentali (granito di Anzola).

gabèlla, sf. Imposta.

gabellàre, v. tr. 1 Sottoporre a gabella. 2 Accettare per vero. 3 Far passare notizie false per vere.

gabellàrio, sm. Persona che veniva incaricata di riscuotere le gabelle. ~ gabelliere.

Gabélli, Arìstide (Belluno 1830-Padova 1891) Pedagogista, appartenente al positivismo, nel 1888 redasse i nuovi programmi per la scuola elementare. Il suo progetto rivendicava l'importanza dell'esperienza dell'educando. Tra le sue opere, Il metodo di insegnamento nelle scuole elementari d'Italia (1880), L'istruzione in Italia (1891).

gabellière, sm. Chi aveva il compito di riscuotere le gabelle.

gabellòtto, sm. 1 Gabelliere. 2 In Sicilia, affittuario di latifondo che gestisce al posto del proprietario, al quale viene legato da un contratto, la gabella, che dura di solito sei anni.

Gabelsberger, Franz Xaver (Monaco 1789-1849) Inventore tedesco. Realizzò un noto sistema stenografico.

Gàber, Giórgio (Milano 1939-) Cantautore. Autore negli anni Sessanta di canzoni ispirate al repertorio di ballate popolari milanesi, partecipò, in televisione, alle trasmissioni Milano cantata (1964) e Le nostre serate (1965), sulla musica d'autore, e a programmi di varietà come E noi qui (1970). Si dedicò quindi al teatro, con spettacoli di impegno sociale nella forma di teatro-canzone, un'alternanza di testi recitati e cantati, come Il signor G (1969) e Libertà obbligatoria (1977)

Gabès Città (93.000 ab.) della Tunisia, capoluogo del governatorato omonimo.

Gabiàno Comune del Piemonte (1.360 ab., CAP 15020, TEL. 0142), posto nel Monferrato in provincia di Alessandria.

Gabìcce Màre Comune in provincia di Pesaro (5.410 ab., CAP 61011, TEL. 0541).

Gabin, Jean (Parigi 1904-Neuilly-sur-Sein 1976) Attore cinematografico francese che, nella sua lunghissima carriera, ha collezionato molteplici successi internazionali, tra cui Il giglio insanguinato (1934), La bandiera (1935), La grande illusione (1937), Il commissario Maigret (1957), La gang dell'anno santo (1957); ha vinto il premio alla Mostra di Venezia come migliore attore con il film La notte è il mio regno (1951), Grisbi e Aria di Parigi (1954), alla mostra di Berlino con Archimède le clochard (1959), Le chat, l'implacabile uomo di Saint-Germain (1971).

gabinétto, sm. 1 Stanza riservata agli studi. ~ laboratorio. gabinetto di fisica, in una scuola. 2 Studio professionale. ~ ambulatorio. gabinetto oculistico. 3 Stanza con servizi igienici. ~ toilette. 4 Consiglio dei ministri. ~ ministero.
1 (studio) study, office. 2 (scolastico) laboratory. 3 (med.) consulting room. 4 (ministero) ministry. 5 (stanza con servizi igienici) water closet, toilet, lavatory.
franc. cabinet, dimin. di cabine cabina.

Gabinetto del dottor Caligari, Il Film dell'orrore, tedesco (1920). Regia di Robert Wiene. Interpreti: Werner Krauss, Conrad Veidt, Friedrich Feher. Titolo originale: Das Cabinet des Dr. Caligari

Gable, Clark (Cadiz 1901-Hollywood 1960) Attore cinematografico americano, uno dei miti di Hollywood grazie all'interpretazione di personaggi avventurosi e carichi di seduzione. Tra i suoi tanti film, Cortigiana (1931), Lo schiaffo (1932), Gli ammutinati del Bounty (1935), Accadde una notte, con il quale ottenne il premio Oscar nel 1934, Via col vento (1939), Dieci in amore (1959), Gli spostati (1960), l'ultimo film con Marilyn Monroe.

Gabo, Naum (Brjansk 1890-Waterbury 1977) Pseudonimo di N. Pevsner. Scultore sovietico che, dopo aver partecipato e contribuito a diffondere il cubismo, aderì al costruttivismo, i cui principi espose nel Manifesto del realismo (1920). Recatosi a Parigi nel 1936, partecipò al gruppo Abstraction-Création. Tra le sue opere Testa femminile (1916), Costruzione lineare (1942-1943),la fontana per il St. Thomas Hospital di Londra (1970-1975).

Gabon Repubblica dell'Africa equatoriale, confina a nord con la Guinea equatoriale e il Camerun a est e a sud con la repubblica del Congo, si affaccia inoltre a ovest sull'oceano Atlantico per più di 800 km.
Il territorio, che comprende quasi interamente il bacino del fiume Ogoouè, è pianeggiante lungo la costa caratterizzata da ampie baie nella parte settentrionale e da lagune e banchi sabbiosi nella parte meridionale. La cima più alta è il monte Birougou (1.190 m).
Il clima è tipicamente equatoriale con alte temperature e piogge abbondanti. La temperatura è limitata dalla corrente fredda del Benguela sulla costa e dall'altitudine all'interno.
La capitale è Libreville, all'estuario del fiume Gabon; altre città sono Port Gentil, Masuku e Lambarènè.
Il fiume principale è l'Ogoouè, che attraversa il paese da nord-est a sud-ovest per gettarsi nel golfo di Guinea con un vasto delta; costituisce un'insostituibile via di comunicazione per l'intero paese.
Altri fiumi di minore rilevanza sono a nord il Gabon e a sud il Nyanga, anch'essi ricchi d'acqua grazie alle copiose precipitazioni e discrete vie di comunicazione verso l'interno, oltre che per il trasporto del legname.
Le colture più frequenti sono la manioca, il mais e le patate, mentre poco rilevanti sono le coltivazioni di caffè, cacao e banane.
Poco rilevanti sono l'allevamento e la pesca.
La foresta rappresenta invece una notevole risorsa che copre i 3/4 del territorio nazionale.
Fornisce grandi quantitativi di legname pregiato in particolare di okoumé, impiegato nella fabbricazione del compensato.
La vera ricchezza del paese è nello sfruttamento minerario, con petrolio, manganese e gas naturale a cui si aggiungono in misura minore zinco, oro e argento. I giacimenti nella zona nordorientale sono cospicui.
In fase di sviluppo sono anche l'estrazione di uranio e manganese.
L'industria principale è naturalmente quella della lavorazione dei minerali e del legno. A Port Gentil esiste uno dei più grandi centri per la produzione del compensato.
Numerose anche le industrie del settore di trasformazione alimentare, per la produzione di birra e di olio.
STORIA I primi abitanti sono probabilmente i pigmei. Nel 1471 o 1473 i portoghesi raggiungono le coste del paese. Dal XVII sec. fino al XIX sec. gli europei praticano la tratta degli schiavi contemporaneamente al commercio dell'avorio e dell'ebano. Nel 1843 la Francia si stabilisce definitivamente nel Gabon, dal quale i fang venuti dal nord-est respingono le popolazioni locali. Nel 1849 viene fondata Libreville da schiavi liberati. Nel 1875 Savorgnan de Brazza esplora l'Ogooué. Nel 1886 il Gabon diventa colonia francese. Esso viene unito al Congo (1888-1904) e successivamente integrato nell'Africa Equatoriale Francese (1910).
La colonia diventa autonoma nel 1956. Due anni dopo viene proclamata la repubblica del Gabon. Nel 1960 ottiene l'indipendenza. Viene eletto presidente della repubblica Léon M'Ba (nel 1964 la Francia interviene per aiutarlo a mantenere il proprio potere). A partire dal 1967 guida il paese O. Bongo. Nel 1990, dopo più di vent'anni di regime a partito unico, egli instaura il pluralismo. La sua rielezione nel 1993 alla guida dello stato, a seguito del primo scrutinio presidenziale pluralista, è contestata dall'opposizione.
Abitanti-1.320.000
Superficie-267.667 km2
Densità-4,9 ab./km2
Capitale-Libreville
Governo-Repubblica presidenziale
Moneta-Franco CFA
Lingua-Francese e fang
Religione-Cattolica, con minoranze protestanti e altre confessioni cristiane

Gabor, Dennis (Budapest 1900-Londra 1979) Fisico inglese. Di origine ungherese, inventò l'olografia. Nel 1971 fu insignito del premio Nobel.

Gaborone Città (134.000 ab.) del Botswana, capitale del paese.

Gabriel, Jacques-Ange (Parigi 1698-1782) Architetto francese. Tra le opere Place de la Concorde a Parigi(1753-1754) e Petit Trianon a Versailles(1762-1764).

Gabrièli, Andrèa (Venezia 1510 ca.-1586) Compositore e organista veneziano, compose musiche profane (cori per L'Edipo tiranno di Sofocle) e sacre (Psalmi poenitentiales). Compose anche canzoni per strumenti a tastiera (Aria della battaglia). Viene considerato il creatore della scuola policorale veneziana; la sua opera fu continuata dal nipote Giovanni che contribuì alla diffusione della polifonia strumentale.

Gabrièli, Francésco (Roma 1904-1996) Orientalista. Compì importanti studi di storia e letteratura araba e persiana. Tra le opere Storia e civiltà musulmana (1947), Storia della letteratura araba (1951), Il risorgimento arabo (1958), Poesia e avventura nel medioevo arabo (1988) e La pace nel messaggio delle grandi religioni (1990).

Gabrièli, Giovànni (Venezia ca. 1557-1612) Compositore, nipote di Andrea Gabrieli. Dal 1586 fu organista in San Marco a Venezia, succedendo allo zio Andrea. Tra le opere Sonata pian e forte a otto voci (1597), Sacrae Symphoniae (mottetti concertati, 1597), Canzoni et sonate per sonar ogni sorte di istrumenti (1615, postume) e Symphoniae sacrae (1615, postume). È considerato l'esponente più importante della scuola veneziana. Nella sua opera si avverte la ricchezza polifonica e cromatica tipica della musica veneziana, un utilizzo molto innovativo di gruppi di strumenti, oltre ad alcuni esempi di forme concertanti con strumento solista.

Gabrièlli, Caterìna (Roma 1730-1796) Soprano. Ebbe il fratello violinista e cantante e la sorella Francesca mezzosoprano. Soprannominata la "Coghetta", perché il padre era cuoco. Oltre che per le sue indiscusse qualità vocali esibite non solo nei migliori teatri italiani e soprattutto a Venezia (1754), Vienna (1775-1761) e Pietroburgo (1772-1774), divenne famosa per gli scandali e le avventure che caratterizzarono la sua carriera artistica.

Gabrovo Città (81.000 ab.) della Bulgaria, capoluogo del distretto omonimo.

Gaby Comune in provincia di Aosta (507 ab., CAP 11020, TEL. 0125).

Gàdda, Càrlo Emìlio (Milano 1893-Roma 1973) Scrittore italiano, che si dedicò alla letteratura e alla scrittura nonostante la professione di ingegnere; dal 1924 cominciò una collaborazione con Solaria, sulla quale pubblicò La Madonna dei filosofi (1931) e Il castello di Udine (1934). Il suo era uno stile semplice, ma che puntava a una sorta di demistificazione della realtà, attraverso l'utilizzo di un linguaggio grottesco e irridente, intriso di forti componenti dialettali. Tra le sue opere, L'Adalgisa (1944), Giornale di guerra e di prigionia (1955), Accoppiamenti giudiziosi (1963), La cognizione del dolore (1963), il pamphlet antifascista Eros e Priapo (1967), il romanzo Quer pasticciaccio brutto de via Merulana (1957).

Gàddi, Àgnolo (Attivo a Firenze, seconda metà del XIV sec.) Pittore. Tra le opere Leggenda della Croce (ca. 1380, Firenze, Santa Croce, Cappella Maggiore).

Gades, Antònio (Elda 1936-) Ballerino e coreografo spagnolo. Fu un grande interprete del flamenco.

Gadésco-Piève Delmóna Comune in provincia di Cremona (1.376 ab., CAP 26030, TEL. 0372).

gadget, sm. invar. 1 Piccolo oggetto curioso, non necessariamente utile. ~ ninnolo. 2 Dono promozionale.

Gàdidi Famiglia di Pesci Gadiformi sia marini che d'acqua dolce. Comprende merluzzi e molve.

Gadifórmi Ordine di Pesci Actinopterigi.

gaditàno, agg. e sm. agg. Relativo a Cadice.
sm. Abitante o nativo di Cadice.

gadolìnio, sm. Elemento chimico, appartenente al gruppo delle terre rare, con simbolo Gd, numero atomico 64 e peso atomico 156,9. È presente in natura nella gadolinite e nella monazite e si ottiene, per riduzione, dal fluoruro anidro con calcio. Ha un aspetto bianco argenteo, splendente; è molto duttile e malleabile. Il solfato di gadolinio è usato nella strumentazione impiegata per avvicinarsi allo zero assoluto. Viene usato per migliorare la lavorabilità del ferro, del cromo e delle loro leghe e per renderli più resistenti alle alte temperature.

Gadóni Comune in provincia di Nuoro (1.153 ab., CAP 08030, TEL. 0784).

gaèlico, agg. e sm. (pl. m.-ci) agg. Relativo alle popolazioni della Scozia.
sm. Lingua del gruppo celtico.

Gaeseong Città (330.000 ab.) della Corea del Nord, al confine con la Corea del Sud.

Gaéta Città della provincia di Latina (22.400 ab., CAP 04024, TEL. 0771), ai piedi di un promontorio (monte Orlando) proteso nel golfo omonimo. Le attività economiche principali sono le industrie, petrolchimiche, alimentari, della ceramica, del vetro e, soprattutto, il turismo balneare. Sorta dopo la costruzione della via Flacca (184 a. C.), la città (Caieta) venne fortificata dai bizantini; passò ai normanni nel 1032, divenendo oggetto di disputa con i longobardi, passando infine al regno di Sicilia nel 1136. Nel 1504 passò agli Aragonesi; fu assediata e conquistata dalle truppe di Garibaldi e dei piemontesi (1861). Tra i monumenti il duomo (XII sec.), la chiesa della Santa Annunziata (XIV sec.), con la cappella della Grotta d'oro.
Golfo di Gaeta
Insenatura del mar Tirreno, situata tra la costa laziale e quella campana (da capo Circeo a capo Miseno); tra le principali località, Terracina, Gaeta e Formia.

Gaetàno da Thiène (Vicenza 1480-Napoli 1547) Santo e fondatore nel 1524, insieme ad alcuni compagni tra cui il futuro papa Paolo IV, della congregazione dei teatini.

gàffa => "alighiero"

gaffe, sf. 1 Azione o espressione inopportuna. ~ topica. 2 Indelicatezza, errore. ~ figuraccia.
 sf. gaffe, blunder.

Gafsa Città (61.000 ab.) della Tunisia, capoluogo del governatorato omonimo.

gag, sf. 1 Spunto o trovata comica. ~ lazzo. 2 Scenetta. ~ comica.

gagà, sm. Uomo vanesio. ~ cicisbeo, damerino.

Gagarin, Jurij Alekseevic (Smolensk, 1934-in volo, 1968) Astronauta russo, fu il primo uomo a bordo del Vostok 1, a essere messo in orbita attorno alla Terra nell'aprile del 1961. Il volo durò 108 minuti. Gagarin morì durante il collaudo di un aereo militare.

gagaróne, sm. Uomo molto vanesio.

Gàggi Comune in provincia di Messina (2.384 ab., CAP 98030, TEL. 0942).

gaggìa, sf. Nome comune dell'Acacia farnesiana, un arbusto della famiglia delle Mimosacee coltivato in serra. Alta fino a 6 m, la gaggia ha stipole trasformate in spine.

Gaggiàno Comune in provincia di Milano (8.008 ab., CAP 20083, TEL. 02).

Gàggio Montàno Comune in provincia di Bologna (4.390 ab., CAP 40041, TEL. 0534).

Gagìni Famiglia di scultori e architetti di Bissone sul lago di Lugano, attiva a Genova e in Sicilia dal 1400 al 1500.
Domenico Gagini
(Bissone 1420-Palermo 1492) Architetto operante a Genova, Napoli e Palermo, elaborò un suo personalissimo stile artistico (Madonna, Palermo, San Francesco; sculture del prospetto della cappella di San Giovanni nel duomo di Genova).
Antonello Gagini
(Palermo 1478-1536) Figlio di Domenico, fu modellatore in Sicilia.
Giovanni Gagini
(Bissone-Genova 1506) Autore di vari portali di palazzi genovesi e della cappella Fieschi nel Duomo di Genova (1465, successivamente modificata).
Pace Gagini
(1493 ca.-1525) Attivo alla Certosa di Pavia e quindi a Genova, dove realizzò, tra l'altro, il sepolcro di Caterina Ribera (1525) destinato a essere collocato nella chiesa di Santa Maria de Las Cuevas (Siviglia).

Gagliànico Comune in provincia di Biella (3.934 ab., CAP 13052, TEL. 015).

Gagliàno Atèrno Comune in provincia di L'Aquila (396 ab., CAP 67020, TEL. 0864).

Gagliàno Castelferràto Comune in provincia di Enna (4.173 ab., CAP 94010, TEL. 0935).

Gagliàno dél Càpo Comune in provincia di Lecce (5.764 ab., CAP 73034, TEL. 0833).

gagliàrda, sf. Danza di origine italiana, molto diffusa nel XVI sec.

gagliardétto, sm. Piccola bandiera a coda di rondine. ~ bandierina, vessillo.

gagliardézza, sf. Robustezza, vigoria, energia. ~ gagliardia.

gagliardìa, sf. Ciò che è gagliardo.

gagliàrdo, agg. 1 Robusto e vigoroso. ~ prestante. <> fiacco. 2 Coraggioso, eroico. ~ intrepido. <> vigliacco. 3 Valido, creativo. ~ fervido. <> inefficace.
 agg. vigorous, strong.
 franc. gaillard, dal provenz. galhart.

Gagliàto Comune in provincia di Catanzaro (651 ab., CAP 88060, TEL. 0967).

gaglioffàggine, sf. 1 Essere gaglioffo. 2 Azione da gaglioffo.

gagliòffo, agg. e sm. agg. Buono a nulla, inetto. ~ disonesto. <> leale.
sm. Canaglia. ~ farabutto. <> galantuomo, onestuomo.

Gàgliole Comune in provincia di Macerata (617 ab., CAP 62020, TEL. 0737).

gagnolàre, v. intr. Mugolare.

gagnolìo, sm. Un gagnolare continuo.

Gaia scienza, La Opera di filosofia di F. W. Nietzche (1882).

gaiaménte, avv. Allegramente.

Gaiarìne Comune in provincia di Treviso (6.276 ab., CAP 31018, TEL. 0434).

Gàiba Comune in provincia di Rovigo (1.105 ab., CAP 45030, TEL. 0425).

gaiétto, agg. Screziato di vari colori, multicolore. ~ variopinto.
 dal provenzale caiet screziato.

gaiézza, sf. 1 L'essere gaio; buonumore. ~ allegria. <> malinconia. 2 Vivacità, brio. ~ verve. <> grigiore, monotonia. 3 Euforia. ~ eccitazione. <> calma, tranquillità.

gaillàrdia, sf. Genere di piante erbacee americane della famiglia delle Composite, dai fiori giallo dorati con linguette bicolori, giallo-rosse.

Gainsborough, Thomas (Sudbury 1727-Londra 1788) Pittore inglese, si dedicò essenzialmente a dipingere ritratti e paesaggi, caratterizzati da un fine equilibrio tra aspetto reale e idealismo puro. Tra le sue opere, Il ragazzo in blu (1770), Mietitori (1786), Il bosco di Conrad (1748).

gàio, agg. 1 Lieto e spensierato. ~ festoso. <> depresso. 2 Pieno di allegria. ~ ilare. <> malinconico. 3 Luminoso. ~ accogliente. <> lugubre.
 agg. cheerful, merry, gay.
 provenz. gai gazza.

Gaiòla Comune in provincia di Cuneo (387 ab., CAP 12010, TEL. 0171).

Gaiòle in Chiànti Comune in provincia di Siena (2.309 ab., CAP 53013, TEL. 0577).

Gairdner Lago (7.700 km2) salato dell'Australia, nella regione alla base della penisola di Eyre.

gairethinx, sm. invar. Assemblea longobarda degli uomini d'arme che aveva funzioni legislative, politiche e giudiziarie.

Gàiro Comune in provincia di Nuoro (1.716 ab., CAP 08040, TEL. 0782).

Gàis Comune in provincia di Bolzano (2.537 ab., CAP 39030, TEL. 0474).

gal Sigla di gallone (unità di misura).

gàla, sf. 1 Lusso. ~ fasto. 2 Ricevimento elegante. ~ cerimonia. 3 Festone di bandiere.
 1 pomp. 2 (ricevimento) gala.

galagóne, sm. Mammifero primate della famiglia dei Lemuridi (Galago crassicaudatus), con muso appuntito, occhi grandi e sporgenti, pelame grigio, lunga coda, tipico dell'Africa intertropicale. Vive sugli alberi e ha abitudini notturne.

galalìte, sf. Materia plastica ottenuta dalla caseina.

galànga, sf. Rizoma di alcune specie di Alpinia, usato in medicina come stimolante e come aromatizzante.

galàno, sm. Vistoso fiocco fatto con nastri.

galànte, agg. e sm. agg. 1 Cortese con le donne. ~ ossequioso. <> villano. 2 Amoroso. <> casto, platonico.
sm. Cascamorto. ~ cicisbeo.
 1 gallant, courteous. 2 (incontro amoroso) amorous.
 franc. antico galant, p.pres. di galer divertirsi.

Galànte Garróne, Virgìnia (Vercelli 1907-) Scrittrice italiana, attiva anche in pedagogia e didattica. Tra le opere Se mai torni (1981) e L'ora del tempo (1984).

galanteggiàre, v. intr. Fare il galante.

galanterìa, sf. 1 Garbo, cortesia. ~ cavalleria. <> villania. 2 Complimento, premura. ~ attenzione. <> offesa.
 sf. gallantry.

galantìna, sf. Piatto freddo di carne bianca con gelatina.

galantomìsmo, sm. Essere galantuomo.

galantuòmo, agg. e sm. agg. Che è onesto. ~ probo. <> impostore.
sm. (pl. galantuomini) Uomo perbene. ~ signore. <> canaglia, furfante.
gentleman, man of honour.

Galàpagos Arcipelago dell'oceano Pacifico chiamato anche di Colón, a 1.000 km dalla costa dell'Ecuador, di cui costituisce una provincia con capoluogo Puerto Baquerizo Moreno. Scoperto da T. de Berlanga nel 1535. È costituito da tredici isole maggiori (la principale Isabela) e di quarantasette isolotti, costituenti un'area protetta. Di origine vulcanica (Wolf, 1707 m e il Cerro Azul, 1689 m), ha un clima mitigato dalla corrente di Humboldt. Particolarmente interessante è il suo aspetto naturalistico, costituito da flora e fauna endemiche, molto variegate. Vi si trovano numerose specie di tartarughe marine (il suo nome deriva dal termine spagnolo galàpago che significa "tartaruga"), fenicotteri, cormorani e altre varietà di Uccelli. Dal 1934 è stato istituito un parco Nazionale. La principale risorsa è il turismo ma anche la pesca. Ridotta l'attività agricola (coltivazioni di canna da zucchero e caffè) e dell'allevamento.

galàssia, sf. Sistema stellare formato da miliardi di stelle, nubi di idrogeno e polveri interstellari, con dimensioni che variano da 2.500 anni luce (galassie nane) fino a 200.000 anni luce. Il loro nome deriva da quello della costellazione in corrispondenza della quale sono visibili. La Terra appartiene alla Via Lattea; le altre galassie a noi più vicine sono la Piccola e la Grande Nube di Magellano che, insieme a una quindicina di galassie tra cui quella di Andromeda, formano l'Ammasso Locale. Per misurare le galassie più lontane, si ricorre alla legge di Hubble, in base alla quale lo spostamento delle loro righe spettrali verso il rosso (red shift) è proporzionale alla distanza dalla Terra. Le galassie si associano tra loro e formano gli ammassi di galassie, a loro volta uniti in superammassi distribuiti uniformemente nell'universo. Esistono galassie (radiogalassie) che emettono nella banda delle radioonde molta più energia di quella emessa dalle galassie normali. Le galassie sono soggette a un importante fenomeno per la cosmologia, definito di recessione, in base al quale esse si allontanano le une dalle altre; riguarda non solo le galassie isolate, ma anche i superammassi. ~ nebulosa.
 sf. galaxy.
Classificazione delle galassie
Classificazione eseguita da E. P. Hubble nel 1936 di tutte le galassie che erano state individuate; a seconda del loro aspetto ottico vennero definite a spirale, ellittiche e irregolari.
Galassia a spirale
Si dividono in spirali normali (S) e spirali barrate (SB): queste hanno una barra dalla quale si generano i bracci a spirale; vengono a loro volta divise in tre sottogruppi, in relazione all'estensione del nucleo rispetto ai bracci.
Esiste un'altra classe di galassie dette lenticolari che sono simili a quelle a spirale, ma non hanno bracci.
Galassia ellittica
Classe di galassie che comprende circa il 18% delle esistenti; vengono denominate con la lettera E seguita da un numero che va da 0 a 7 (grado di ellitticità); aumentando il numero, la loro forma cambia, ossia si passa da una forma sferica a una più allungata.
Galassia irregolare
Galassia con forma molto irregolare; sono il 5% delle esistenti e le stelle presenti hanno moti interni casuali.
Galassia multipla
Galassia composta da due o più galassie, collegate tra loro da ponti di materia cosmica.

Galassiasìdi Famiglia di Pesci Clupeiformi. Vivono nelle acque dolci dell'emisfero australe.

Galatea (letteratura) Romanzo pastorale di Cervantes in sei libri, in prosa e in versi, pubblicato nel 1585. L'opera è ispirata ai modelli classici, tra cui l'Arcadia di J. Sannazaro, pure composta di prosa e poesia alternate, e agli esempi spagnoli precedenti come Los siete libros de la Diana (I sette libri di Diana) di Jorge de Montemayor. Per tali motivi di scarsa originalità tematica, è stata sempre considerata di importanza secondaria sia dalla critica che dai lettori. I commentatori moderni hanno cercato di correggere il giudizio assolutamente negativo cercando di analizzare gli aspetti di contatto con il resto delle opere di Cervantes. Infatti, anche nella Galatea si assiste all'innesto dei motivi picareschi dell'avventura e della peregrinazione sul tema pastorale, in una struttura di intreccio complesso con episodi (Teodolinda e Artidoro; Timbrio e Silerio) montati a incastro nella narrazione principale.

Galatèa (mitologia) Personaggio mitologico, ninfa figlia di Nereo. Il ciclope Polifemo si innamorò di lei, ma ella lo respinse preferendogli il pastore Aci, che per questo venne ucciso dal ciclope. Ella allora trasformò l'amato in un fiume.

galatèo, sm. 1 Insieme delle regole di buona educazione. ~ bon ton. 2 Libro in cui sono raccolte tali regole.
1 etiquette. 2 (buone maniere) pl. good manners.

Galateo Trattato di G. Della Casa (postumo 1558).

Galati Città (326.000 ab.) della Romania, nella Moldavia, sul fiume Danubio. Capoluogo del distretto omonimo.

gàlati Designazione greca delle popolazioni celtiche e in modo specifico degli abitanti della Galazia, di origine balcanica, ivi stanziate dal 280 a. C. In guerra con la Siria e Pergamo nel 189 a. C. furono sconfitti dai romani che li assoggettarono e li resero quindi indipendenti nel 166 a. C. Il re Deiotaro I fatto tetrarca da Pompeo, appoggiò i pompeiani nella guerra civile e fu difeso da Cicerone dopo essere caduto in disgrazia presso l'imperatore. Dopo il regno di Aminta furono riconquistati dai romani nel 25 a. C. La Lettera ai galati di San Paolo testimonia che furono evangelizzati dal santo.

Galàti Mamertìno Comune in provincia di Messina (3.419 ab., CAP 98070, TEL. 0941).

Galatìna Comune in provincia di Lecce (29.296 ab., CAP 73013, TEL. 0836). Centro agricolo (coltivazione di olive e viti) e industriale (prodotti alimentari, chimici, della ceramica, enologici e del cemento). Vi si trova la chiesa di Santa Caterina, del XIV sec. Gli abitanti sono detti Galatinesi.

Galatóne Comune in provincia di Lecce (16.153 ab., CAP 73044, TEL. 0833). Centro agricolo e commerciale (coltivazione e mercato di olive e uva). Vi si trova il santuario del Crocefisso della Pietà, del XVIII sec. Gli abitanti sono detti Galatonesi o Galatei.

Gàlatro Comune in provincia di Reggio Calabria (3.032 ab., CAP 89054, TEL. 0966).

galatt(o)- Primo elemento di parole composte.
 dal greco gála-aktos latte.

galattagògo, agg. (pl. m.-ghi) Di farmaco o di sostanza in grado di favorire o di aumentare la secrezione lattea in una nutrice. ~ galattogeno.

galattàno, sm. Polisaccaride presente in diverse piante dal quale, per idrolisi, si ottiene il galattosio.

galàttico, agg. (pl. m.-ci) 1 Attinente alla galassia. ~ cosmico. 2 Grandioso. ~ straordinario. <> normale.
Coordinate galattiche
Sistema di coordinate sulla sfera celeste che individua nell'angolo giacente sul piano della Via Lattea e quello a esso perpendicolare, passante per il punto di osservazione della galassia, i cerchi massimi di riferimento e origine per la misura degli angoli stessi. In base a ciò un astro viene localizzato calcolando la sua latitudine e la sua longitudine galattiche.

galattocèle, sm. Formazione, in una mammella durante il periodo di allattamento, di una cisti contenente latte.

galattòfago, agg. (pl. m.-gi) Chi si nutre di latte.

galattoforìte, sf. Infiammazione dei canali galattofori.

galattòforo, agg. Che porta il latte.
Condotti galattofori
Canali attraverso i quali esce il latte prodotto dalla ghiandola mammaria del capezzolo.

galattogènesi, sf. Inizio della produzione di latte da parte delle ghiandole mammarie.

galattòmetro, sm. Strumento per misurare la densità del latte. ~ lattodensimetro.

galattopoièsi, sf. Produzione di latte da parte della ghiandola mammaria.

galattorrèa, sf. Fuoriuscita spontanea di latte dal capezzolo, patologica al di fuori della gravidanza e dell'allattamento. È dovuta ad alterazioni ormonali o all'azione di farmaci.

galattòsio, sm. Monosaccaride isomero del glucosio, di formula C6H12O6. Noto in due forme attive otticamente (levogiro e destrogiro) viene ricavato dagli organismi viventi dai polisaccaridi e dai glicosidi vegetali. Nelle ghiandole mammarie dei Mammiferi si combina col glucosio per dare il latte.

galavèrna, sf. 1 Ghiacciolo che si forma sugli alberi. 2 Rivestimento in cuoio delle parti in legno sottoposto a sfregamento.

Galàzia Regione storica dell'Asia Minore, tra Bitinia, Ponto, Cappadocia e Frigia, abitata sin dal III sec. a. C. da tribù dei galati. Ottenne l'indipendenza, per volontà di Roma, nell'85 a. C., come ricompensa per l'appoggio fornito nel corso della prima guerra mitridatica. Dalla metà del I sec. questa regione venne evangelizzata da San Paolo il quale indirizzò alla comunità locale la Lettera ai galati; dopo essere stata ampliata da Vespasiano e ridotta da Diocleziano, fino al VII sec. la regione mantenne la sua denominazione e la sua identità amministrativa.

Gàlba, Sèrvio Sulpìcio (Terracina 3 a. C.-Roma 69 d. C.) Imperatore romano nel 68 e 69. Venne riconosciuto dal senato dopo essere stato eletto in Spagna dalle truppe. L'anno successivo i pretoriani lo uccisero preferendo a lui Otone.

Galbàni, Egìdio (Ballabio 1858-1950) Fondatore dell'omonima casa produttrice di formaggi.

gàlbano, sm. Gommoresina affine all'assafetida ricavata da Ferula galbaniflua. Un tempo veniva usato come antispastico.

Galbiàte Comune in provincia di Lecco (8.261 ab., CAP 22043, TEL. 0341).

Galbraith, John Kenneth (Iona Station 1908-) Economista statunitense, interessato all'analisi della società capitalista, formulò la tesi secondo cui lo sviluppo economico si basa sulla distribuzione anziché sulla produzione. È stato consulente del presidente americano J. F. Kennedy. Tra le sue opere, Il capitalismo americano (1952), Teoria sul controllo dei prezzi (1952), Il grande crollo (1955), La società opulenta (1958).

Galbùlidi Famiglia di Uccelli Pirciforni dal becco lungo, sottile e appuntito, originari dell'America centromeridionale.

gàlbulo, sm. Falso frutto di alcune conifere. È costituito da squame legnose o carnose dalle quali a maturità fuoriescono i semi.

galèa, sf. Nave da guerra a vela e a remi (dal XII al XVIII sec.).
gàlea, sf.
Elmo di cuoio dei soldati romani.

Galeàta Comune in provincia di Forlì (2.237 ab., CAP 47010, TEL. 0543).

galeàto, agg. Che porta la galea (elmo).

galeàzza, sf. Nave da guerra del XVII sec. di origine veneziana, più grande e robusta della galea.

Galeàzzo Marìa Sfòrza (Fermo 1441-Milano 1476) Duca di Milano dal 1466, era figlio di Francesco Sforza e di Bianca Maria Visconti. Nel 1468 sposò Bona di Savoia e tenne con lei una corte sfarzosa proteggendo letterati e artisti con l'assistenza di Cicco Simonetta. Morì assassinato.

Galeàzzo Viscónti Nome di due signori di Milano, membri della famiglia Visconti.
Galeazzo Visconti I
(1277 ca.-Pescia 1328) Signore di Piacenza e di Milano, figlio di Matteo I, dovette affrontare l'esercito di Ludovico il Bavaro, venuto in Italia con l'intento di farsi incoronare imperatore. Imprigionato da quest'ultimo (1327) riuscì a conservare in ogni caso la signoria ai Visconti, grazie alla fedeltà dimostrata dalle terre del regno.
Galeazzo Visconti II
(1320-Pavia 1378) Signore di Milano dal 1354, partecipò alla guerra in Terra Santa nel 1343, al ritorno dalla quale venne allontanato da Milano per volere dello zio Luchino (1346).
Fu richiamato in città nel 1349, in occasione della successione al trono di Giovanni. Alla morte di Giovanni (1354), divise la signoria con gli altri fratelli, Matteo II e Bernabò. Una volta stabilita la sua corte a Pavia, vi svolse una notevole attività di mecenate. Sposò Bianca di Savoia da cui ebbe il figlio Gian Galeazzo.

galèga, sf. Genere di piante erbacee perenni della famiglia delle Papilionacee, originarie di Europa e Asia occidentale, caratterizzate da fiori bianchi o violetti.

galemys, sm. invar. Genere di Mammiferi insettivori della famiglia dei Talpidi, a cui appartiene una sola specie, il galemide dei Pirenei.

galèna, sf. Minerale metallico costituito da solfuro di piombo.

galènico, agg. (pl. m.-ci) Relativo al celebre medico greco Galeno.

galenìsmo, sm. Insieme delle dottrine mediche di Claudio Galeno.

Galèno, Clàudio (Pergamo 129-Roma 200 ca) Medico e filosofo greco, compì i suoi studi a Sirmo e ad Alessandria, svolgendo una grande attività anche a Roma presso gli imperatori Marco Aurelio e Commodo. Si occupò di anatomia, fisiologia, terapia e patologia, diversificandosi da Ippocrate, in quanto considerava gli organi adibiti a specifiche funzioni come alterazioni locali di singoli organi. Tra le opere, Sull'anatomia pratica, Metodo terapeutico, Ars medica, Dei buoni e cattivi succhi degli alimenti.

galeóne, sm. Grossa nave a vela da guerra o da trasporto (XV-XVII sec.).

galeopitèco, sm. Mammifero (noto anche come galeopiteco di Temminck, Cynocephalus variegatus) della famiglia dei Cinocefalidi e dell'ordine dei Dermotteri. Lungo 65 cm, vive sugli alberi delle foreste della Malaysia e delle Filippine. Si nutre di vegetali.

galeopsis, sf. invar. Genere di piante erbacee della famiglia delle Labiate, comprendente una decina di specie.

galeòtta, sf. Galea piccola da guerra.

Galeòtti, Vincènzo (Firenze 1733-Copenhaghen 1816) Nome d'arte di Vincenzo Tomazelli. Maestro di ballo e coreografo. Attivo a Venezia (1765-1769 e 1770-1775) e a Copenhagen (1769-1770), creò la coreografia I capricci di Cupido e del maestro di ballo (1786), ancora oggi in repertorio.

galeòtto, agg. e sm. agg. e sm. Che, chi favorisce gli amori altrui. ~ complice.
sm. 1 Schiavo che remava nelle galee. 2 Carcerato. ~ prigioniero. 3 Furfante. ~ gaglioffo.
 sm. 1 galley slave. 2 (prigioniero) convict.

galèra, sf. 1 Galea. 2 Carcere. ~ penitenziario. è un avanzo di galera, è un delinquente. 3 Ambiente insopportabile che soffoca l'animo. sentiva che quella stanza sarebbe diventata la sua galera.
 sf. 1 jail, prison. 2 (naut.) galley.
 dal greco galea.

Galèrio, Valèrio Massimiàno Augùsto Càio (?-Roma 311 d. C.) Imperatore romano. Di umili natali, si guadagnò una certa fama come generale dell'esercito. Sposò la figlia dell'imperatore Diocleziano, Valeria. Nel 293 fu nominato Cesare e nel 305 Augusto, ottenendo il governo dell'Italia e dell'Oriente. Combatté vittoriosamente contro i persiani (297) e i sarmati.

galèro, sm. Cappello ecclesiastico.

galèstro, sm. 1 Terreno argilloso non omogeneo. 2 Vino bianco secco a bassa gradazione alcolica.

Galgagnàno Comune in provincia di Lodi (387 ab., CAP 20060, TEL. 0371).

Galibier Valico delle Alpi francesi (2.646 m), posto tra i dipartimenti della Savoia e delle Alte Alpi. Nel tunnel posto a 2.555 m passa la strada che collega la valle della Guisanne alla val Moriana.

Galilèa Regione storica della Palestina, inclusa tra la fascia costiera del Mediterraneo, il fiume Giordano e il lago Tiberiade, il fiume Litani, la piana di Esdraelon. Risulta essere divisa tra Libano e Israele e i suoi confini sono mutati parecchie volte per il continuo alternarsi di dominazioni. Il territorio si presenta montuoso, con rilievi modesti; le risorse principali sono l'agricoltura (cereali, frutta, tabacco), l'allevamento (bovini, ovini, caprini) e la pesca. Clima continentale nella zona centrale della regione e mediterraneo nella zona occidentale. La regione era originariamente abitata da popolazioni cananee. Venne dapprima occupata dagli israeliti, successivamente dagli assiri e poi dagli erodiani. È la regione dove si fa risalire la nascita di Gesù e dove vi svolse la maggior parte della sua predicazione. A seguito della distruzione di Gerusalemme (70 a. C.), vi sorsero molteplici scuole rabbiniche (Usha, Sefforis) e nel 1882 si sviluppò la prima colonia agricola ebraica (Rosh Pinnah). Centro principale è Nazareth.

Galilèi, Alessàndro (Firenze 1691-Roma 1737) Architetto italiano. Dopo sette anni di permanenza in Inghilterra, nel 1720 tornò a Firenze, dove Cosimo III gli affidò l'incarico di primo architetto del granducato di Toscana e l'esecuzione della galleria del palazzo Cerretani (1724) e della chiesa di Santa Maria del Vivaio (1726). Nel 1730 fu lo stesso papa Clemente XII Corsini a chiamarlo a Roma, dove ebbe l'opportunità di progettare la facciata di San Giovanni dei Fiorentini (1734), la cappella Corsini (San Giovanni in Laterano, 1735) e la facciata di San Giovanni in Laterano (1736).

Galilèi, Galilèo (Pisa 1564-Arcetri 1642) Astronomo, filosofo, fisico, matematico: può essere considerato il fondatore della fisica in senso moderno, in virtù dell'adozione del metodo di lavoro osservativo-sperimentale-deduttivo che lo contraddistinse. Nacque nel 1564 a Pisa da Vincenzo Galilei mercante, maestro di canto, teorico della musica e da Giulia Ammannati. L'anno in cui egli nacque fu quello successivo alla chiusura del Concilio di Trento e la censura ecclesiastica impediva ogni libertà di idee, creando un'atmosfera di sospetto e chiusura, vietando o condannando i testi più alti e significativi della cultura italiana. Nel 1574 la famiglia Galilei si trasferì a Firenze. Il 5 settembre del 1581 venne iscritto allo Studio di Pisa fra gli scolari artisti per seguire le lezioni di medicina. Tre anni più tardi (1584) in estate iniziò gli studi di matematica sotto la guida di un allievo di Niccolò Tartaglia, Ostilio Ricci da Fermo. L'anno successivo abbandonò lo Studio di Pisa senza conseguire alcun titolo; scrisse i Theoremata circa centrum gravitatis solidorum prima opera frutto degli studi su Archimede. A distanza di un anno pubblicò la Bilancetta. Nel 1588 conobbe Guidobaldo del Monte e tenne due lezioni all'accademia fiorentina sul tema: Circa la figura, sito e grandezza dell'Inferno di Dante. Grazie all'aiuto di Guidobaldo del Monte, che lo appoggiò presso il Granduca Ferdinando, nel 1589 ottenne la cattedra di matematica a Pisa con lo stipendio di 60 scudi. Appartengono a questo periodo: Le considerazioni sul Tasso, il capitolo in terza rima Contro il portar la toga e i manoscritti De motu. Nell'estate del 1591 morì il padre Vincenzo ed egli dovette assumersi la responsabilità di tutta la numerosa famiglia. Il 26 settembre del 1592 ottenne la cattedra di matematica presso lo Studio di Padova dove rimarrà per diciotto anni. Dall'unione con la veneziana Marina Gamba nel 1600 nacque la figlia Virginia (futura suor Maria Celeste); l'anno successivo nacque Livia. Durante questi anni strinse nuove amicizie soprattutto a Venezia, in particolare conobbe Sarpi, Sagredo, Contarini. Nel 1606, anno in cui nacque il terzo figlio Vincenzo, pubblicò Le operazioni del compasso geometrico e militare.
Galileo in questi anni si costruì un cannocchiale, strumento già noto negli ambienti dell'artigianato olandese, e iniziò con questo a osservare il cielo. Il cannocchiale fu da lui impiegato con mentalità scientifica e non come divertimento degli uomini di corte. Condusse numerose ricerche ed esperienze. Galileo vide che la superficie della luna non era per niente liscia e uniforme e neanche di sfericità esattissima. Affermò che il paesaggio lunare era dunque un paesaggio terrestre e la terra aveva caratteristiche che non erano uniche nell'universo. Il cannocchiale mostrava un cielo popolato di astri innumerevoli, rivelava la natura della Via Lattea. Successivamente egli concluse che lo splendore della luna era dovuto alla riflessione della luce proveniente dalla terra, a sua volta illuminata dal sole. Più tardi notò una sostanziale differenza tra le stelle fisse e i pianeti; le prime erano dei punti luminosi circondati da raggi brillanti, i secondi apparivano come globi rotondi simili a piccole lune. Pubblicò a Venezia, il 12 marzo del 1610, il Sidereus Nuncius, frutto delle sue ricerche. Nelle pagine di questo libro descrisse un'altra fondamentale scoperta: aveva osservato; durante la notte, tre stelle accanto a Giove, due a oriente e una a occidente del pianeta. Nei giorni seguenti, durante successive osservazioni, notò che le stelle si muovevano attorno a quel pianeta. Notò anche la comparsa di una quarta stella e Galileo denominò questo complesso di lune o satelliti Stelle medicee in onore di Cosimo II dei Medici. Non mancarono però aspre polemiche e ostinate manifestazioni di incredulità provenienti dagli ambienti della cultura accademica legata all'aristotelismo. Il Cremonini, suo amico e collega a Padova, non credeva che avesse visto qualcosa e, dal suo punto di vista, quegli "Occhiali imbalordivano la testa". Nell'aprile del 1610 Galileo si recò a Bologna per cercare di convincere gli studiosi della autenticità delle sue scoperte e più tardi ottenne il riconoscimento autorevole di Keplero e l'adesione dei gesuiti romani. Le sue scoperte astronomiche fecero comprendere che l'universo non aveva le caratteristiche attribuitegli da Aristotele e Tolomeo. Nel settembre del 1611 Galileo si trasferì a Firenze e fece nuove scoperte riguardanti l'aspetto tricorporeo di Saturno, l'osservazione delle macchie solari, la scoperta delle fasi di Venere. Secondo Galileo "Venere mutava le figure nell'istesso modo che faceva la luna" e dimostrò la somiglianza tra Venere, la Luna, la Terra e affermò che la luce di Venere era riflessa. Nel 1611 si spostò a Roma entrando a far parte dei migliori circoli intellettuali e in particolare dell'Accademia dei Lincei. Il 2 novembre del 1612 il domenicano Niccolò Lorini, durante una predica tenuta nel convento fiorentino di San Matteo, accusò i copernicani di eresia. Galileo intuendo la gravità della situazione e per paura di perdere la fiducia della famiglia Medici pensò di intervenire in prima persona scrivendo un documento importante il 21 dicembre del 1613. In esso affrontò il problema dei rapporti tra la verità delle Sacre Scritture e la verità della scienza. Egli affermò che i dettati della Sacre Scritture erano di inviolabile verità, tuttavia chi poteva sbagliare erano gli interpreti: la scienza era pienamente autonoma e secondo lui in questo campo il testo sacro era impreparato. Alla fine di dicembre del 1615 a Roma scrisse, sotto forma di lettera al cardinale Alessandro Orsini il Discorso sopra il flusso e il reflusso del mare. Il 18 febbraio del 1616 i teologi del Sant'Uffizio esaminarono la teoria copernicana e il 26 febbraio il cardinale Bellarmino e papa Paolo V invitarono Galileo ad abbandonare tale dottrina. Dopo la sua sottomissione il 3 marzo uscì il decreto di condanna della teoria copernicana da parte della Sacra Congregazione dell'Indice. Galileo non era stato colpito personalmente e i suoi scritti non furono censurati; ma ciononostante egli chiese al Bellarmino una dichiarazione che testimoniasse che egli non aveva ricevuto penitenze o condanne di nessun tipo. Fu una parziale vittoria, ma il suo ritorno a Firenze fu lo stesso molto amaro. Nel 1620 iniziò la stesura del Saggiatore che fu pubblicato soltanto tre anni più tardi. Quest'opera nacque da un dibattito con padre Orazio Grassi del collegio romano sulla natura delle comete. In essa raccoglie un'altra sua tesi, in particolare la distinzione fra qualità oggettive e quelle soggettive dei corpi: la materia, o qualsiasi sostanza corporea, ha una propria figura, è in relazione con altre, è ferma o in movimento, tocca o non tocca un altro corpo. Parallelamente il colore, il sapore, il suono, l'odore sono condizioni che non accompagnano quel concetto. Galileo riteneva che la mancanza dei sensi non avrebbe permesso alla ragione e alla immaginazione la percezione di determinate proprietà. Il 6 agosto del 1623 venne eletto al soglio pontificio Maffeo Barberini con il nome di Urbano VIII. Quest'uomo aveva sempre ammirato e protetto lo scienziato durante il periodo difficile del 1616. Galileo, rincuorato dal Barberini, riprese la sua difficile battaglia iniziando la stesura del Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo tolemaico e copernicano. L'opera fu scritta in volgare e Galileo cercò di convincere il pubblico delle corti, dei nuovi ceti intellettuali, della borghesia e del clero; usando un tono di conversazione leggero, alternando pacati discorsi con critiche taglienti: voleva portare il lettore a comprendere la dimostrazione e a riconoscerne la prova. Con il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo tentò di dimostrare la verità della cosmologia di Copernico e Aristotele. Galileo fece coincidere il centro delle orbite con il sole e semplificò il sistema astronomico copernicano. Egli ebbe fiducia nel suo principio di meccanica secondo cui i corpi avevano la tendenza a continuare il loro movimento circolare. Eseguì una serie di ricerche e affrontò molti problemi: l'isocronismo delle oscillazioni pendolari, la caduta dei gravi, il moto dei proiettili, la resistenza dei solidi. Rifiutò la concezione della realtà materiale in quanto, secondo il suo punto di vista, costituiva un ostacolo all'applicazione della matematica. Nel gennaio del 1630 terminò la stesura del Dialogo sopra i due massimi sistemi; il 15 novembre dello stesso anno morì Keplero. L'opera di Galileo venne stampata nel febbraio del 1632 e venne sequestrata a luglio. Nel frattempo gli avversari di Galileo convinsero Urbano VIII che quanto scritto nel Dialogo sopra i due massimi sistemi indicasse una precisa volontà dell'autore di screditare il prestigio del papa nei confronti del pubblico colto. In ottobre ricevette l'ordine di presentarsi a Roma davanti al commissario generale del Sant'Uffizio. Il viaggio durò venticinque giorni in quanto, a causa della peste, dovette fare una lunga sosta a Ponte a Centina. Arrivato a Roma soggiornò a casa dell'ambasciatore Niccolini a Villa Medici. Galileo decise di presentarsi al Sant'Uffizio il 12 aprile del 1633. Fu accusato di aver estorto l'imprimatur in modo fraudolento, senza far presente a padre Riccardi, che lo aveva concesso, l'esistenza del precetto del 1616 che gli vietava di insegnare o difendere la dottrina del Copernico. Durante l'interrogatorio Galileo si riferì alla lettera ottenuta dal Bellarmino, dichiarando di non ricordare alcuna intimidazione o condanna, e concluse il suo discorso dicendo che la sua opera aveva lo scopo di mostrare che "le ragioni di esso Copernico sono invalide e non concludenti." Questa frase, forse dettata dalla paura, lo compromise e gli tolse ogni possibilità di difesa; sostenne anche di aver discusso solo un'ipotesi matematica conferendogli una realtà fisica. Nel memoriale preparato per la sua difesa, riaffermò fermamente che i termini presenti nel verbale del 1616 erano per lui novissimi e come inauditi. Dopo un nuovo interrogatorio fu emanata la sentenza di condanna e il 22 giugno Galileo pronunciò la sua abiura. Fu condannato pro forma al carcere e il 1° luglio del 1633 ottenne il permesso di trasferirsi da Villa Medici a Siena presso l'arcivescovo Antonio Piccolomini, suo fedele amico. In dicembre, sempre grazie al Niccolini, Galileo poté ritirarsi nella sua casa di Arcetri. Il 2 aprile del 1634 morì la figlia prediletta suor Maria Celeste e questo evento lo gettò nello sconforto. Nel 1637 accusò i primi problemi alla vista che lo porteranno poi alla completa cecità. Gli fu concesso il trasferimento a Firenze con il divieto di non uscire dalla città e fu necessario uno speciale decreto per ottenere il permesso di andare a messa in una chiesa vicina alla sua casa sulla costa di San Giorgio. A sua insaputa nel 1638 vennero pubblicati a Leida in Olanda i Discorsi intorno a due nuove scienze; opera alla cui stesura Galileo aveva dato il suo contributo durante il suo soggiorno a Siena. In compagnia di Viviani e del giovane Torricelli, Galileo ritrovò le sue antiche energie; continuò a scrivere lettere ai seguaci, ad affrontare problemi, a polemizzare con gli esponenti dell'aristotelismo.
Il 15 novembre del 1641 il bibliotecario del principe Lorenzo lo trovò a letto gravemente malato, tanto da far temere per la sua vita. Nonostante il suo stato fisico conservò sempre la stessa lucidità mentale continuando a mantenere i suoi rapporti con i visitatori e gli allievi. Morì alle quattro di notte l'8 gennaio del 1642.

Galilèi, Vincènzo (Santa Maria a Monte ca. 1520-Firenze 1591) Compositore. Padre di Galileo Galilei. Autore di due libri di madrigali e di intavolature per liuto. Tra gli scritti di teoria musicale, Dialogo della musica antica et della moderna (1581) e Dialogo nel quale si contengono le vere et necessarie regole del intavolare la musica nel liuto (1568).

galileiàno, agg. e sm. agg. Che concerne Galileo.
sm. Chi segue le teorie filosofiche o scientifiche di Galileo.

galilèo, agg. e sm. agg. Della Galilea.
sm. Abitante della Galilea.

Galileo Film drammatico, italiano (1968). Regia di Liliana Cavani. Interpreti: Cyril Cusack, Gigi Ballista, Giulio Brogi.

Galisìa Passo (3.002 m) delle Alpi Graie, al confine con la Francia, tra le valli di Locana e d'Isère.

Galite Arcipelago della Tunisia, nel mar Mediterraneo.

Galìzia Regione storica e comunità autonoma della Spagna (2.850.000 ab., 29.574 km2) con capoluogo Santiago de Compostela, divisa nelle provincie di La Coruña, Lugo, Orense e Pontevedra. Il territorio montuoso si affaccia sull'oceano Atlantico ed è frastagliato da insenature a rías con buoni porti; è caratterizzata da un clima caldo e piovoso. Le attività economiche principali sono l'agricoltura (cereali), l'artigianato (merletti) e la pesca. Venne colonizzata dai celti nel VI sec. a. C., per poi passare ai romani (136 a. C.), agli svevi (411 d. C.), ai visigoti (585), agli arabi, quindi agli asturiani di Alfonso I, per essere infine unita nel 914 al regno del León e nel 1037 a quello di Castiglia. Il figlio di Ferdinando I di Castiglia, Garcia, ne fece un regno indipendente (1063), indipendenza che perse in occasione della sua annessione al regno stesso (1123). Dopo la caduta del regime franchista ha ottenuto una certa autonomia.

galiziano, agg. e sm. agg. Relativo alla Galizia.
sm. 1 Abitante o nativo della Galizia. 2 Dialetto parlato nella Galizia spagnola.

gàlla, sf. 1 Rigonfiamento prodotto su una pianta da una puntura di un insetto. ~ vescica. 2 Persona o cosa molto leggera. 3 A fior d'acqua. il natante non era in grado di stare a galla a causa del peso eccessivo.
 sf. 1 (a galla) afloat. 2 (venire a galla) to come to the surface. 3 (fig.) to come out, to come to light.
 lat. galla.

Gallaràte Comune in provincia di Varese (44.977 ab., CAP 21013, TEL. 0331). Centro industriale (prodotti alimentari, chimici, tessili, calzaturieri, poligrafici, metalmeccanici e dell'oreficeria). Vi si trova la chiesa di San Pietro, del XII sec. Gli abitanti sono detti Gallaratesi.

gallàre, v. v. tr. Fecondare l'uovo della gallina (detto del gallo).
v. intr. 1 Essere fecondato (detto dell'uovo). 2 Stare a galla. ~ galleggiare. 3 Insuperbirsi, montarsi. ~ imbaldanzire. <> abbattersi.

gallàto, agg. Che è superbo.

gallatùra, sf. Atto del fecondare le uova.

Galle Città (84.000 ab.) dello Sri Lanka, sull'oceano Indiano. Capoluogo del distretto omonimo e della provincia Meridionale.

Galle, Johann Gottfried (Pabsthaus 1812-Potsdam 1910) Astronomo tedesco, scoprì nel 1846 Nettuno, sulla base dei calcoli eseguiti dal francese U. Le Verrier; questi erano relativi alle perturbazioni gravitazionali subite da Urano. Elaborò un sistema di misurazione delle distanze del sistema solare, osservando la parallasse degli asteroidi.

galleggiàbile, agg. Che sta a galla.

galleggiabilità, sf. Capacità di un corpo di stare a galla in un liquido.

galleggiaménto, sm. Il galleggiare. linea di galleggiamento, linea tracciata sui fianchi di una nave per indicare il limite di immersione del natante, oltre il quale si corrono rischi nella navigazione.

galleggiànte, agg. e sm. agg. Che galleggia. ~ inaffondabile, fluttuante.
sm. 1 Natante privo di mezzi di propulsione. 2 Oggetto che sta o tiene a galla.
 agg. floating. sm. 1 buoy. 2 (natante) barge.

galleggiàre, v. intr. 1 Stare a galla. ~ nuotare. <> affondare. 2 Cavarsela, tirare avanti. ~ sopravvivere.
 v. intr. to float.
 deriv. da galla.

gallègo, agg. e sm. (pl. m.-ghi)" "agg. Della Galizia (regione della penisola iberica).
sm. Varietà dialettale della lingua portoghese.

gallerìa, sf. 1 Passaggio artificiale sotterraneo che consente la continuità di una strada, di una ferrovia o di una via d'acqua. ~ cunicolo. 2 Serie di ambienti contigui in cui sono raccolte o esposte opere d'arte. ~ esposizione. 3 Ampio passaggio coperto per i pedoni. 4 Ordine di posti che sovrasta la platea. ~ loggione.
 sf. 1 tunnel. 2 (sotterraneo) subway. 3 (d'arte) gallery. 4 (teatro) circle. 5 (stradale) arcade.
 franc. galerie.
La più antica galleria fu costruita dai babilonesi sotto l'Eufrate nel 2180 a. C. La galleria più lunga è quella sotto il lago Seikan in Giappone (54 km).
In architettura indica un loggiato di una chiesa, che si sviluppa internamente sopra le navate laterali o anche all'esterno soprattutto nella facciata.
Foresta a galleria
Particolare tipo di vegetazione arborea, tipica dei paesi a clima subarido, che si sviluppa lungo i corsi d'acqua.
Galleria del vento
In aerodinamica è uno speciale impianto, formato da un condotto percorso da una corrente d'aria che investe il modello da sperimentare, che viene utilizzato per stabilirne l'aerodinamicità.

Gallerìa dégli Spècchi Grande galleria costruita nel castello di Versailles da Mansart dal 1678 al 1684. Ha diciassette finestre alle quali corrispondono diciassette arcate rivestite di specchi.

gallerìsta, sm. Chi gestisce una galleria d'arte.

Galles Regione storico-geografica (2.860.000 ab., 20.768 km2) che, insieme a Scozia e Inghilterra, costituisce la Gran Bretagna. A livello amministrativo è diviso in otto contee. Il suo territorio montuoso, consistente in una penisola tozza che si estende dalla baia di Liverpool al canale di Bristol, si protende verso l'Irlanda dalla quale è separato dal canale di San Giorgio. Modesta è l'attività agricola (avena, patate e orzo), buona la pesca (aringhe, sgombri e merluzzi) e notevole l'attività industriale e lo sfruttamento dei giacimenti di carbone e di minerali di ferro. Oltre al capoluogo Cardiff, i centri principali sono Newport, Swansea, Wrexham. Fu patria dei celti cambri, che si opposero strenuamente all'invasione romana e a quella anglosassone. Nel 1284 il Galles fu annesso alla corona d'Inghilterra da Edoardo I (statuto di Rhuddalan).
Principe di Galles
1 Tessuto, generalmente di lana, costituito da un fondo in filato mélange e da filati in tinta unita contrastanti. 2 Titolo del figlio primogenito del re di Gran Bretagna.

Gallése Comune in provincia di Viterbo (2.807 ab., CAP 01035, TEL. 0761).

gallése, agg. e sm. agg. Relativo al Galles (regione della Gran Bretagna).
sm. Abitante del Galles.
 agg. e sm. Welsh. sm. Welshman.
Lingua celtica insulare del gruppo britannico ora parlata, nel solo Galles, da un ristretto numero di persone, ma un tempo diffusa in tutta l'Inghilterra. Si possono distinguere tre periodi: antico, dal 700 all'800, di cui restano solo alcune iscrizioni; medio, fino al 1400, documentato in varie poesie e infine il moderno.

gallétta, sf. Biscotto di pasta di pane di forma schiacciata. ~ cracker.
 sf. cracker.

gallétto, sm. 1 Gallo giovane. 2 Chi fa il bello e galante con le donne.
 sm. cockerel.

gàlli Popolazione antica della Gallia, attuale Francia, così denominati dai romani che vi includevano diversi ceppi celtici fra cui gli originari e antichi primi colonizzatori: allobrogi, senoni, lingoni, sequani, boi, remi e salluvi. Cisalpini furono i conquistatori della pianura padana e transalpini quelli al di là delle Alpi. Nel IV sec. a. C. scesero a Roma e nei Balcani fino in Galizia. Sottomessi da Cesare e organizzati da Augusto in tre provincie, Aquitania, Belgica e Lugdunense, costituirono il regno autonomo delle Gallie nel 258, dopo le invasioni di franchi e alemanni; il regno durò fino al 273 e fu disgregato dalle definitive invasioni dei barbari (franchi, visigoti, alamanni e burgundi).

Gàlli, Dìna (Milano 1875-Roma 1951) Attrice teatrale. Interpretò Scampolo di Nicodemi e Felicita Colombo di Adami.

Gàllia Antica regione storica della Francia occidentale, così chiamata dai romani, dai quali fu divisa in Cisalpina e Transalpina, rispettivamente al di qua e al di là delle Alpi. La prima comprendeva l'attuale Italia settentrionale (tranne il Veneto e la Liguria) ed era abitata da popolazioni di origine celtica, con commistioni di altre razze, quali quella ligure, veneta ed etrusca. Venne conquistata dai romani nel 222 a. C. che la divisero poi in Cispadana (da Pisa al Po) e Transpadana (dal Po alle Alpi). Subì in seguito altre dominazioni, tra cui quella dei longobardi e dei franchi. La Gallia Transalpina, estesa a comprendere i territori dell'attuale Francia, Belgio, Svizzera e Germania a ovest del Reno, era abitata dai celti, dai galli, dagli iberi e dai cimbri; Augusto nel 27 a. C. la suddivise in varie province, l'Aquitania, la Lionese, la Belgica e la Narbonese.

galliàmbo, sm. Tetrametro ionico a minore catalettico, la cui struttura subiva parecchie sostituzioni di ionici puri con metri giambici.

Galliàte Comune in provincia di Novara (13.341 ab., CAP 28066, TEL. 0321). Centro agricolo (coltivazione di foraggi e riso) e industriale (prodotti alimentari, conciari, meccanici e tessili). Vi si trova il castello sforzesco, del XV sec. Gli abitanti sono detti Galliatesi.

Galliàte Lombàrdo Comune in provincia di Varese (753 ab., CAP 21020, TEL. 0332).

Galliàvola Comune in provincia di Pavia (204 ab., CAP 27034, TEL. 0384).

gallicanésimo, sm. Politica della chiesa di Francia, iniziata nel 1400 e sviluppatasi nel XVII e XVIII sec.; era caratterizzata dalla limitazione dei poteri papali a vantaggio della monarchia francese. I principi fondamentali furono espressi nei Diritti e libertà della chiesa anglicana e nella Dichiarazione del clero gallicano, redatta dal Bossuet e approvata da Luigi XIV nel 1682. Il gallicanesimo venne condannato da papa Alessandro VIII nel 1690 e da allora andò perdendo progressivamente d'importanza nell'ambito clericale francese. Un ultimo focolaio di autonomismo si ebbe nel 1870 in occasione della presa di posizione del clero francese contro la dichiarazione del dogma dell'infallibilità papale.

Gallicàno Comune in provincia di Lucca (3.935 ab., CAP 55027, TEL. 0583).

gallicàno, agg. e sm. agg. Relativo alla chiesa di Francia e al gallicanismo.
sm. Difensore della libertà della chiesa di Francia.

Gallicàno nél Làzio Comune in provincia di Roma (3.528 ab., CAP 00010, TEL. 06).

Gallìcchio Comune in provincia di Potenza (1.130 ab., CAP 85010, TEL. 0971).

gallicìsmo, sm. Francesismo.

gallicizzàre, v. v. tr. Dare un'impronta francese a lingua, costumi o idee.
v. intr. 1 Usare locuzioni o parole francesi. 2 Imitare usanze francesi.

gàllico, agg. e sm. (pl. m.-ci) agg. Della Gallia.
sm. Abitante della Gallia.

Gàllico, Clàudio (Mantova 1929-) Musicologo italiano. Esperto di musica italiana rinascimentale e barocca, dirige il gruppo Nuovo Concerto Italiano. Ha curato l'edizione critica dei Cento concerti ecclesiastici di Viadana (1964).

Gallièra Comune in provincia di Bologna (4.527 ab., CAP 40015, TEL. 051).

Gallièra Vèneta Comune in provincia di Padova (6.326 ab., CAP 35015, TEL. 049).

Gallifórmi Ordine di Uccelli chiamati anche gallinacei, commestibili, cattivi volatori, con ali corte. Onnivori, con grosse dita e zampe, corrono per razzolare e strappare il cibo con il loro robusto becco, nutrendosi di vermi, insetti e semi. Dalle numerose uova deposte, nascono pulcini già autonomi. Alcune specie hanno abbondante piumaggio variopinto, cresta e bargigli. Le varie specie comprendono fagiani, pernici, galli, tacchini, pavoni.

Gallìna Comune in provincia di Reggio Calabria (CAP 89061, TEL. 0965).

gallìna, sf. Femmina del gallo, più piccola del maschio, con colori meno vistosi, senza bargigli e con cresta piccola o mancante. Viene allevata per le uova e per le carni. Ha infatti una produzione di uova che dura tutto l'anno. La qualità delle carni, il piumaggio e la quantità di uova prodotte, distinguono le varie razze. ~ chioccia, pollastra.
 sf. hen.
Gallina prataiola
Detta anche otarda minore o fagianella, uccello Gruiforme, dal piumaggio picchiettato di colore bianco e marrone e grande quanto una gallina. Vive nei prati ed è in grado di volare. In Italia è ormai rara e si trova nelle regioni meridionali.

gallinàccio, sm. 1 Tacchino. 2 Specialità culinaria laziale (gallinaccio brodettato).
Andatura da gallinaccio
Modo di camminare tipico dei malati di paraplegia spastica.

gallinàcei, sm. pl. Nome comune dei galliformi.

gallinàio, sm. Pollaio.

Gallinàra Isola del mar Ligure, di fronte ad Albenga e ad Alassio.

Gallinàro Comune in provincia di Frosinone (1.159 ab., CAP 03040, TEL. 0776).

Gallinas, pùnta Promontorio della Colombia, nella penisola di Guajira.

gallinèlla, sf. 1 Piccola gallina. 2 Pianta erbacea (lattughina) delle Valerianacee, con fiori azzurri. Cresce spontanea in Italia e le foglioline vengono consumate in insalata.
Gallinella d'acqua
Uccello Gruiforme (Gallinula chloropus)della famiglia dei Rallidi, con becco e placca frontale rossi e piumaggio scuro. Uccello palustre, vive lungo i fiumi, nelle paludi, tra i canneti, cibandosi di piante acquatiche, vermi e molluschi. Comunissima in tutta Italia dove si è ormai integrata anche con il tessuto urbano (parchi e giardini).

Gallìno, Luciàno (Torino 1927-) Studioso di sociologia del lavoro e dell'industria. Tra le sue opere, Personalità e industrializzazione (1968), Dizionario di sociologia (1978) e Informatica e qualità del lavoro (1983).

gàllio, sm. Elemento chimico con numero atomico 31, peso atomico 69,72 e simbolo Ga. È presente in piccole quantità nella germanite, nella bauxite, nel carbone, nel diaspro e nella sfalerite. Come liquido termometrico è usato nei termometri ad alta temperatura. Allo stato puro ha un colore grigio argenteo e fonde a 30 °C ca. Viene usato nella costruzione di specchi, per preparare leghe a basso punto di fusione, come drogante dei semiconduttori e nella produzione di transistori.

Gàllio Comune in provincia di Vicenza (2.208 ab., CAP 36032, TEL. 0424).

Gallìpoli Città della provincia di Lecce (20.000 ab., CAP 73014, TEL. 0833), giace su un'isoletta nel golfo di Taranto ed è collegata alla terraferma da un ponte. La principale attività è la pesca (mercato ittico), la relativa attività commerciale e il turismo (balneazione). Coltivazione e mercato di olive e uva. Presenza di mobilifici e industrie alimentari. Colonia di Taranto (Callipolis), venne conquistata dai romani nel 266 a. C. Vi si trovano una cattedrale barocca del 1700 e un castello del 1600.

gallìsmo, sm. Atteggiamento di pesante galanteria nei confronti delle donne.

gàllo, agg. e sm. agg. Della Gallia, antica regione corrispondente all'attuale Francia.
sm. 1 Uccello domestico commestibile. 2 Categoria di pugili, lottatori o sollevatori di peso compreso tra i 51 kg e i 57 kg. 3 Abitante della Gallia.
 sm. 1 rooster, cock. 2 (pugilato, peso gallo) bantamweight.
Nome del genere di Uccelli (Gallus) Galliformi, originari dell'India, dalle cui specie selvatiche sono derivate le attuali specie domestiche. Ha abbondante piumaggio variopinto, cresta e bargigli rossi carnosi, penne timoniere, sperone sui tarsi ed è molto battagliero.
Gallo cedrone (Tetrao urogallus)
Uccello dei Galliformi con coda a ventaglio e piumaggio grigio-nero. Un tempo presente su tutto l'arco alpino, la caccia ne ha limitato notevolmente la presenza. Nella stagione degli accoppiamenti i maschi combattono tra loro. Nidifica oltre i 1.800 m. ~ urogallo.

Gàllo (capo) Promontorio della Sicilia, nella costa settentrionale. Proteso nel mar Tirreno.

Gàllo (santo) (560 ca.-Arbon 650 ca.) Santo e monaco irlandese. Accompagnò San Colombano in Gallia, e si fermò presso Arbon come eremita. Sulla sua cella fu eretta l'abbazia di San Gallo.

Gallo d'oro Opera fiaba in tre atti di N. Rimskij-Korsakov, libretto di Bielsky (Mosca, 1909).

Gallo cedrone Film commedia, italiano (1998). Regia di C. Verdone. Interpreti: C. Verdone, R. Orioli.

Gàllo Matése Comune in provincia di Caserta (927 ab., CAP 81010, TEL. 0823).

Gàllo, Albèrto (Verona 1932-) Musicologo italiano, presidente della Società italiana di musicologia dal 1979. È studioso e curatore della musica medievale.

Gallo, Max (Nizza 1932-) Scrittore, storico e politico francese. Docente di storia a Nizza (dal 1965), deputato al parlamento francese (dal 1981) e deputato al parlamento europeo (dal 1984). Ha svolto ricerche sulla storia contemporanea, con particolare attenzione all'Italia, alternando il lavoro di storico a quello di romanziere. Tra le opere storiche L'Italia di Mussolini (1964), Storia della Spagna franchista (1969), Garibaldi (1982), Vita di Mussolini (1983) e Le chiavi della storia contemporanea (1989). Tra i lavori di narrativa La baia degli angeli (1975), Un delitto normalissimo (1982) e Una questione pubblica (1989).

gallòccia, sf. Ognuno dei pezzi di metallo o di legno duro che vengono fissati sui ponti delle navi e ai fianchi delle stesse per legarvi le manovre.

Gallodòro Comune in provincia di Messina (474 ab., CAP 98030, TEL. 0842).

gallofilìa, sf. Simpatia per i francesi.

gallofobìa, sf. Avversione per i francesi.

gallomanìa, sf. Ammirazione esagerata per tutto ciò che si fa o viene dalla Francia.

gallonàre, v. tr. Ornare con i galloni.

gallonàto, agg. Ornato di galloni. ~ fregiato, decorato.

gallóne, sm. 1 Fregio di fili usato come guarnizione. ~ nastro. 2 Fregio che i militari portano sulle divise per indicare i gradi. ~ mostrina. 3 Unità di misura anglosassone per i liquidi.
 sm. 1 (fregio militare) stripe. 2 (unità di misura) gallon.
 franc. galon, deriv. da galonner ornare di nastri; nel significato di unità di misura, ingl. gallon.

Gallóne, Càrmine (Taggia 1886-Frascati 1973) Regista cinematografico. Diresse La donna nuda (1914), Gli ultimi giorni di Pompei (1926), Casta diva (1935) e Casa Ricordi (1954).

gallòppa, sf. Uva balsamina nera.

gallòria, sf. Manifestazione di gioia, allegria. ~ baldanza.

galloromànzo, sm. (solo sing.) Gruppo linguistico romanzo diffuso nel territorio dell'antica Gallia.

Gallotta, Jean-Claude (1950-) Ballerino e coreografo francese, esponente della nouvelle danse. Interpretò Ulysse (1981) e Mammame (1987).

Galloway Regione della Gran Bretagna, nella Scozia sudoccidentale.

gallòzza, sf. 1 Piccola galla. 2 Bollicina. 3 Vescica della pelle.

Gallùccio Comune in provincia di Caserta (2.453 ab., CAP 81045, TEL. 0823).

Gallup, George (Jefferson 1901-Thun 1984) Ricercatore statunitense. Nel 1935 fondò l'omonimo istituto di ricerche.

Gallùra Regione della Sardegna nordorientale, in provincia di Sassari. È delimitata a sud dal massiccio del Limbara e dal monte Nieddu, a sud-ovest dal corso inferiore del fiume Coghinas. A nord-ovest si affaccia sul golfo dell'Asinara, a nord sulle Bocche di Bonifacio e a nord-est sul Tirreno. Ha territorio montuoso con coste molto articolate, fronteggiate dalle isole di Caprera, La Maddalena, Spargi e altre. Centri principali sono Olbia, Tempio Pausania, Santa Teresa di Gallura, Palau, La Maddalena. Sviluppata la pastorizia, la pesca e la produzione di sughero; la principale risorsa economica è tuttavia il turismo balneare, molto sviluppato soprattutto sulla Costa Smeralda. Nell'alto medioevo fu uno dei quattro giudicati sardi (XI sec.); se ne impadronirono i pisani nel XIII sec., per cederla nel XIV sec. ai Doria di Genova. Passò ai Savoia nel 1720.

Galluzzo-Certósa Centro toscano, divenuto dal 1928 frazione del comune di Firenze. È sede della certosa del Galluzzo.

galoche => "caloscia"

Galois, Evariste (Bourg-la Reine 1811-Parigi 1832) Matematico francese, compì studi di grande importanza per gli sviluppi della moderna matematica, stabilendo le relazioni fondamentali tra la teoria dei gruppi e quella delle equazioni algebriche. Espose i risultati più importanti in un manoscritto redatto la notte precedente il duello in cui perse la vita, che venne pubblicato nel 1846.
Gruppo di Galois
Gruppo finito di sostituzioni sulle radici di equazioni algebriche, le proprietà del quale esprimono la condizione di risolubilità.

galop, sm. invar. Danza diffusa nella seconda metà del XIX sec. soprattutto in Francia e Inghilterra.
Galop finale
La danza destinata a chiudere luna festa da ballo.
 dal francese galoper galoppare.

galoppànte, agg. 1 Rapido, sfrenato. ~ incalzante. <> flemmatico. 2 Detta di malattia che non può più essere fermata.

galoppàre, v. tr. 1 Andare al galoppo. ~ filare. 2 Correre affannosamente. 3 Fantasticare.
 v. intr. to gallop.

galoppàta, sf. 1 Cavalcata al galoppo. 2 Corsa veloce. 3 Sfacchinata. ~ faticaccia.

galoppatóio, sm. Pista per correre al galoppo. ~ maneggio.
 sm. riding track.

galoppatóre, sm. Cavallo addestrato per correre al galoppo. ~ corsiero, purosangue.

galoppìno, sm. 1 Chi si dà da fare affannosamente per conto di altri. ~ inserviente. 2 Portaborse. ~ fiduciario, segretario.

galòppo, sm. Andatura naturale del cavallo.
 sm. 1 gallop. 2 (al galoppo) at a gallop. 3 (fig.) at full speed.
 deriv. da galoppare.

galòscia => "caloscia"

Galsworthy, John (Combe 1867-Londra 1933) Scrittore e drammaturgo inglese, premio Nobel nel 1932. Cominciò con il romanzo I farisei dell'isola (1904) a descrivere l'ambiente vittoriano borghese, descrizione che raggiunse il livello più alto con il ciclo della Saga dei Forsyte (1906-1921), cui seguì la serie Una moderna commedia (1924-1928). Tradusse nelle sue opere teatrali (Lotta, 1909 e Lealtà, 1922) tutto il suo impegno e attenzione per i problemi sociali.

Galtellì Comune in provincia di Nuoro (2.299 ab., CAP 08020, TEL. 0784).

Galton, Francis (Duddeston 1822-Haslemere 1911) Scienziato, psicologo, naturalista e statistico inglese, fondatore dell'eugenica; in meteorologia definì l'anticiclone, in acustica elaborò l'espressione dei livelli di udibilità dei suoni; si dedicò allo studio dell'antropologia e della psicologia introducendo metodi statistici per studiare la distribuzione dei caratteri nelle popolazioni (curva di Galton). Classificò le impronte digitali e contribuì allo sviluppo di alcune teorie sull'ereditarietà dei caratteri psicologici. Opere principali, Il genio ereditario (1869), Indagini sulle facoltà umane e sul loro sviluppo (1883).

Galubkina, Anna Semënovna (Zarajsk, Riazan 1864-1927) Scultrice russa. Studiò prima a Mosca e a Pietroburgo poi a Parigi, dove fu allieva di A. Rodin. Tra le opere più riuscite, di accurato impianto classico, il Ritratto di V. Cherkov conservato nel Museo Nazionale L. N. Tolstoj a Mosca.

Galùppi, Baldassàrre (Burano 1706-Venezia 1785) Detto il Buranello, compositore e musicista. Lavorò come vicemaestro nella basilica di San Marco dal 1748; nel 1765 fu chiamato a San Pietroburgo da Caterina II; tornò a Venezia nel 1768. Scrisse ottantacinque sonate e toccate per clavicembalo, dodici concerti per vari strumenti, molta musica sacra (tra cui ventisette oratori) e numerose opere (circa cento). Ebbe successo soprattutto nell'opera comica, con la collaborazione, in qualità di librettista, di Carlo Goldoni, che scrisse per lui venti libretti tra cui L'Arcadia in Brenta (1749), Il mondo della luna (1750), Il paese della cuccagna (1750), Il mondo alla rovescia (1750), Il filosofo di campagna (1754), La cantarina (1756). Le sue opere teatrali mostrano un'ottima caratterizzazione dei personaggi, efficacia orchestrale e continuità drammatica, talora a scapito della fluidità melodica. Con le sue ottantacinque sonate, contraddistinte da raffinatezza melodica e impressionismo ritmico, Galuppi è considerato uno dei più importanti autori di musiche per clavicembalo.

Galvàni, Luìgi (Bologna 1737-1798) Scienziato e anatomista, compì all'università di Bologna i propri studi di medicina e di filosofia. Ottenuto presso lo stesso ateneo l'incarico di professore di anatomia, fu poi costretto a lasciarlo nel 1797 per non sottostare all'obbligo di giurare fedeltà alla Repubblica cisalpina. Durante i propri studi, teorizzò l'esistenza di un'elettricità animale osservando come si contraeva il muscolo di una rana scorticata collegato a un polo di una macchina elettrostatica. Tale teoria fu messa in discussione da A. Volta il quale ne trasse però importanti osservazioni che lo stimolarono alla realizzazione della pila elettrica.

galvànico, agg. (pl. m.-ci) Che si basa sulle teorie del galvanismo.

galvanìsmo, sm. 1 Insieme dei fenomeni elettrici determinati da due corpi diversi a contatto. 2 Parte delle fisica che studia tali fenomeni.

galvanizzàre, v. v. tr. 1 Ricoprire di un sottile strato di metallo con il metodo dell'elettrolisi. ~ cromare. 2 Stimolare. 3 Eccitare. ~ elettrizzare. <> raffreddare. era in grado di galvanizzare i suoi interlocutori.
v. intr. pron. Eccitarsi. ~ entusiasmarsi. <> calmarsi.
 deriv. da galvanico.

galvanizzazióne, sf. L'operazione del galvanizzare.

galvanocàustica, sf. (pl.-che) Tecnica chirurgica di cauterizzazione lenta eseguita con un elettrocauterio.

galvanofaràdico, agg. (pl. m.-ci) Si dice di correnti elettriche, ottenute sommando una corrente faradica con una galvanica, usate in terapia.

galvanomagnètico, agg. (pl. m.-ci) Dei fenomeni elettrici che si verificano in un conduttore percorso da corrente quando viene immerso in un campo magnetico.

galvanòmetro, sm. Strumento, usato prevalentemente in laboratorio, per la misurazione di correnti di intensità debolissima (inferiori a 10-10 A). Costituito essenzialmente da un indicatore mobile che scorre su una scala graduata, può essere ad ago mobile o a bobina mobile. Nel primo tipo l'indicatore è un ago magnetico imperniato al centro di una bobina fissa. Facendo scorrere la corrente nel filo della bobina, viene generato un campo magnetico che fa ruotare l'ago. A tale forza viene opposta una coppia di richiamo che limita la rotazione dell'ago a un angolo proporzionale all'intensità del campo magnetico e, quindi, a quella della corrente stessa. Pur utilizzando il medesimo principio di funzionamento, il galvanometro a bobina mobile è invece composto da un magnete fisso a forma di "U", all'interno del quale è libera di ruotare una bobina solidale all'ago indicatore. La bobina è imperniata su un filo metallico che svolge il doppio ruolo di conduttore della corrente da misurare e di coppia di richiamo.

galvanoplàstica, sf. Deposizione per via elettrolitica di uno strato metallico sulla superficie di oggetti metallici per proteggerli.

galvanoscòpio, sm. Dispositivo che rivela il passaggio della corrente elettrica.

galvanostegìa, sf. Deposizione per elettrolisi di un sottile strato di metallo su oggetti metallici.

galvanostegìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Tecnico della galvanostegia.

galvanotècnica, sf. L'insieme delle applicazioni tecniche della corrente elettrica.

galvanoterapìa, sf. Terapia medica con corrente galvanica.

galvanotipìa, sf. Tecnica per riprodurre, col sistema galvanoplastico, i cliché di rilievo in cliché di rame resistenti alle lunghe tirature.

galvanotipìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Tecnico esperto in galvanotipia.

Galway Baia della costa irlandese, chiusa sull'oceano Atlantico dalle isole Aran.
Galway
Contea (180.000 ab.) irlandese, nella parte sudoccidentale del Connaught.

Galzignàno Tèrme Comune in provincia di Padova (4.147 ab., CAP 35030, TEL. 049).

Gama, Vasco da (Sines 1469-Cochin 1524) Navigatore portoghese. Ricevuto dal re del Portogallo l'incarico di compiere una spedizione per raggiungere le Indie, nel 1497 doppiò, per primo, il Capo di Buona Speranza. Toccò la costa del Mozambico e Mombasa; nel maggio 1498 raggiunse il porto indiano di Calicut, dopo aver attraversato l'oceano Indiano. L'impresa segnò l'inizio dell'impero coloniale portoghese. Sulla stessa rotta compì altri due viaggi, nel 1502 e nel 1524. Fu nominato viceré delle Indie da Giovanni III, morì pochi mesi dopo l'arrivo in India.

Gamalèro Comune in provincia di Alessandria (779 ab., CAP 15010, TEL. 0131).

Gamalièle (sec. I) Dottore ebreo e membro del sinedrio. Nipote di Hillel, fu maestro di San Paolo e si oppose alla persecuzione degli apostoli.

Gamàsidi Famiglia di Aracnidi acari di piccole dimensioni che parassitano Uccelli, Mammiferi e artropodi.

gàmba, sf. 1 Parte dell'arto inferiore dell'uomo, sostenuta da tibia e perone, compresa fra il ginocchio e il piede. 2 Arto inferiore dell'uomo. 3 Elemento verticale di appoggio. ~ supporto.
Gamba secca
In botanica fungo commestibile (Marasmius oreades) della famiglia delle Marasmiacee, con gambo cilindrico rigido e cappello giallo. Si trova nei boschi, a gruppi.
 sf. 1 leg. 2 (bot.) stem. 3 (in buona salute) well. 4 (fig., abile) smart. 5 (fig., arzillo) sprightly. 6 (prendere sottogamba) to underrate.
 lat. tardo gamba, dal greco kampè articolazione.

Gàmba, Èzio (Brescia 1958-) Judoka italiano. Ha vinto la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Mosca del 1980 nella categoria fino a 71 Kg (primo italiano a vincere tale premio) e la medaglia d'argento alle Olimpiadi di Los Angeles del 1984.

gambacórta, sm. Zoppo.

gambàle, sm. Parte dello stivale che copre la gamba. ~ gambiera, parastinchi.

gambalétto, sm. 1 Parte rigida che copre le caviglie nello scarpone da sci. 2 Fasciatura gessata per gamba. 3 Calza corta.

Gàmbara Comune in provincia di Brescia (4.224 ab., CAP 25020, TEL. 030).

Gàmbara, Gastóne (Imola 1891-Roma 1962) Generale italiano. Partecipò alla campagna di Etiopia, alla guerra di Spagna (1937); successivamente, a Fiume, trattò la resa con i tedeschi.

Gambaràna Comune in provincia di Pavia (309 ab., CAP 27030, TEL. 0384).

Gambàsca Comune in provincia di Cuneo (311 ab., CAP 12030, TEL. 0175).

Gambàssi Tèrme Comune in provincia di Firenze (4.215 ab., CAP 50050, TEL. 0571).

Gambatésa Comune in provincia di Campobasso (2.045 ab., CAP 86013, TEL. 0874).

gambécchio frullìno, loc. sost. m. Nome comune della Limicola Falcinellus, un uccello caradriforme della famiglia degli Scolopacidi.

Gambellàra Comune in provincia di Vicenza (3.144 ab., CAP 36053, TEL. 0444).

Gamberàle Comune in provincia di Chieti (486 ab., CAP 66040, TEL. 0872).

gamberétto, sm. Nome comune a diverse specie di Crostacei Decapodi, viventi in mare o in acqua dolce.

Gamberìni, Leopòldo (Como 1922-) Compositore e musicologo italiano. Come compositore spazia dalla musica cameristica, alla sinfonica, alla vocale, alla pianistica. Ha composto anche un oratorio e musiche di scena.

gàmbero, sm. Nome generico di molti Crostacei Decapodi, di media dimensione, commestibile. Ha addome allungato alla fine del quale si trova la coda che consente all'animale di indietreggiare rapidamente.
 sm. 1 (marino) shrimp. 2 (marino, di grande dimensione) prawn. 3 (di fiume) crawfish, crayfish.
Gambero di fiume (Astacus fluviatilis)
Lungo circa 25 cm, vive in acque pulite e correnti, di colore verde bruno; è munito di grosse chele. Ha carni ottime e in alcune regioni viene allevato.
Gambero imperiale
Nome comune del Penaeus trisulcatus, della famiglia dei Peneidi.

Gambetta, Lèon (Cahors 1838-Ville-d'Avray 1882) Politico francese. Dopo la sconfitta di Sedan, in qualità di capo della sinistra repubblicana, dichiarò decaduto il secondo impero e proclamò insieme a J. Favre, il 4 settembre 1870, la repubblica. Fu presidente del consiglio nel 1881 e 1882.

gambettare, v. intr. Sgambettare.

gambétto, sm. 1 Sgambetto. 2 Negli scacchi mossa in cui, sacrificando un pezzo, si toglie all'avversario un pezzo di valore superiore.

Gambéttola Comune in provincia di Forlì (9.087 ab., CAP 47035, TEL. 0547).

Gàmbia (fiume) Fiume (1.100 km) dell'Africa occidentale. Nasce in Guinea dall'altopiano del Fouta-Djalon e sfocia nell'oceano Atlantico dopo aver attraversato il Senegal meridionale. Le sue acque sono navigabili per oltre 400 km. Il territorio che fiancheggia il fiume è formato da una pianura alluvionale. Il fiume Gambia venne scoperto da marinai portoghesi.

Gambia (stato) Repubblica dell'Africa occidentale, si affaccia sull'oceano Atlantico per un breve tratto e confina esclusivamente con il Senegal; il territorio è costituito da una striscia di terra larga circa 60 km attraversata da est a ovest dal fiume Gambia che si incunea per circa 350 km nel territorio del Senegal.
Il territorio che fiancheggia il fiume è prevalentemente pianeggiante e di origine alluvionale.
Il clima è tropicale con una stagione delle piogge da giugno a ottobre.
La capitale Banjul, sul delta del fiume Gambia, è il principale porto e l'unica città rilevante del paese.
L'economia si fonda esclusivamente sull'agricoltura condotta prevalentemente con metodi arcaici.
L'unica coltura avanzata è quella delle arachidi che ha dato tuttavia segni di declino.
Sono in atto dei piani di potenziamento di altre colture, quali la palma da olio (per l'esportazione) e i prodotti alimentari destinati all'interno (cereali, manioca)
Si compiono sforzi anche per potenziare la coltivazione del cotone, per lo sfruttamento forestale e per le ricerche minerarie.
Relativamente importanti sono l'allevamento e la pesca.
Le industrie sono assenti, se si eccettuano pochi oleifici e impianti per la conservazione del pesce.
STORIA Vassallo del Mali nei secoli XIII-XVI, l'attuale Gambia viene scoperto dai portoghesi verso il 1455-1456. Dal XVII sec. vi si stabiliscono mercanti europei di schiavi. Nel XIX sec., l'Inghilterra ottiene il controllo esclusivo del paese stabilendo una colonia nella zona costiera e un protettorato nell'interno. Nel 1965 il Gambia passa dall'autonomia all'indipendenza, all'interno del Commonwealth. Nel 1970 viene proclamata la repubblica, con presidente Dawda Jawara. Gambia e Senegal si uniscono in confederazione (il Senegambia) nel 1981. L'unione è interrotta nel 1989, quando un colpo di stato militare rovescia Dawda Jawara.
Abitanti-1.118.000
Superficie-11.295 km2
Densità-99 ab./km2
Capitale-Banjul
Governo-Regime militare
Moneta-Dalasi
Lingua-Inglese e dialetti locali (wolof e mandinga)
Religione-Musulmana, minoranze cristiane

Gambier Gruppo di isole della Polinesia, nell'oceano Pacifico. La maggiore è Mangareva.

gambièra, sf. Parte dell'armatura dei guerrieri antichi che proteggeva le gambe.

gambìsta, sf. e sm. (pl. m.-i) Suonatore di viola da gamba.

gambizzàre, v. tr. Ferire alle gambe.

gambizzazióne, sf. Effetto del gambizzare.

gàmbo, sm. 1 Elemento di sostegno lungo e sottile. 2 Stelo su cui poggiano fiori e foglie. ~ fusto. il gambo della rosa ha le spine.
 sm. stalk, stem.
 deriv. da gamba.

Gambolò Comune in provincia di Pavia (7.654 ab., CAP 27025, TEL. 0381).

gambrinìsmo, sm. Abuso di birra e l'intossicazione provocata da tale abuso.

Gambrinus Leggendario re carolingio a cui si attribuisce l'invenzione della birra.

Gambugliàno Comune in provincia di Vicenza (709 ab., CAP 36050, TEL. 0444).

gambùsia, sf. Genere e nome comune di Pesci Ciprinodontiformi vivipari della famiglia dei Peciliidi che vivono nell'America centrosettentrionale.

gambùto, agg. In araldica, riferito al fiore quando ha il gambo di uno smalto particolare.

game, sm. Ciascuno dei giochi in cui si articola una partita a tennis.

gamelan, sm. invar. Orchestra indonesiana la cui scala viene definita mediante l'aggiunta di un altro termine.

Gamelin, Maurice-Gustave (Parigi 1872-1958) Militare francese. Capo di stato maggiore dell'esercito dal 1935 al 1940, venne sostituito da Weygand all'inizio della seconda guerra mondiale in quanto non seppe impedire lo sfondamento tedesco nelle Ardenne.

gamèlla, sf. Gavetta. ~ ciotola.

gamellìno, sm. Recipiente di metallo utilizzato sulle navi da guerra come contenitore della razione di minestra.

gametàngio, sm. Organo dell'apparato riproduttivo delle piante al cui interno si formano i gameti.

gametangiogamìa, sf. Tipo di fecondazione nel quale i gametangi dei due sessi si fecondano per contatto diretto.

gamète, sm. Cellula destinata alla riproduzione sessuata, in cui il gamete maschile e quello femminile fondendosi danno origine allo zigote, prima cellula del nuovo organismo. La loro formazione avviene entro gli organi sessuali specializzati (testicolo e ovario negli animali, antera e ovulo nelle piante). I gameti possono essere uguali (isogameti) o più spesso diversi (anisogameti); in questo caso quello maschile (spermatozoo negli animali, anterozoo nelle piante), è più piccolo di quello femminile (cellula uovo negli animali, oosfera nelle piante) e, diversamente da questo, mobile.

gametocìto, sm. Elemento delle cellule che genera gameti.

gametofìto, sm. Organismo vegetale per la produzione di gameti che si sviluppa da una spora. È tipico delle piante in cui vi è alternanza di generazione.

gametogenesi, sf. Trasformazioni delle cellule germinali maschili e femminili finalizzate alla formazione di cellule mature.

gamìa, sf. Riproduzione sessuale per accoppiamento dei gameti.

gàmico, agg. (pl. m.-ci) Relativo a gamia.

gàmma, agg. e sf. agg. Relativo ai raggi prodotti dalle radiazioni elettromagnetiche di altissima frequenza emesse da corpi radioattivi. raggi gamma.
sf. 1 Terza lettera dell'alfabeto greco. 2 Scala musicale. 3 Serie graduata e completa di elementi della stessa natura. ~ assortimento. aveva una vasta gamma di scelte fra cui decidere.
 sf. 1 range. 2 (scala musicale) scale.
Funzione Gamma (di Eulero)
Γ(z) = ∫[0,∞] ettz–1 dt, definita se Re(z) > 0. Si ha Γ(1) = 1 e Γ(z+1) = z Γ(z), per cui per z naturale Γ(z+1) coincide con z!.

gammacìsmo, sm. Difetto di pronuncia corrispondente alla difficoltà di emettere il suono g duro.

gammaesàno, sm. Nome commerciale dell'isomero -dell'esaclorocicloesano, dalle proprietà insetticide.

gammaglobulìna, sf. Proteina plasmatica del gruppo delle globuline, strettamente legata alla costruzione di anticorpi immunitari e quindi usata per prevenire e curare malattie infettive. Le gammaglobuline vengono liberate nel sangue dai linfociti.

gammagrafìa, sf. 1 Procedimento industriale che studia e analizza la struttura interna dei corpi opachi per mezzo di raggi non distruttivi. 2 In medicina, scintigrafia.

Gammàridi Famiglia di Crostacei Anfipodi.

gammarus, sm. invar. Genere di Crostacei Anfipodi, privi di carapace, della famiglia dei Gammaridi, viventi sia in mare sia in acqua dolce.

gammaterapìa, sf. Terapia che utilizza i raggi .

gamo- Primo elemento di parole composte.
 dal greco gámos matrimonio.

gamóne, sm. Ormone sessuale secreto da un individuo e che agisce sull'individuo di sesso opposto della stessa specie.

gamopètalo, agg. 1 Relativo alla corolla di un fiore i cui petali sono uniti tra di loro, del tutto o in parte. 2 Di un fiore a corolla gamopetala.

Gamow, George (Odessa 1904-Boulder 1968) Fisico cosmologo di origine ucraina, studiò all'università di Odessa. Iniziò in patria le proprie ricerche nel campo della fisica nucleare e nel 1931 divenne docente di fisica all'università di Leningrado. Nel 1933 abbandonò l'Unione Sovietica e nel 1940 ottenne la cittadinanza statunitense, proseguendo le proprie ricerche e il proprio insegnamento prima all'università George Washington e poi in quella del Colorado. Elaborò la teoria della radioattività alfa e fu tra i primi scienziati a ipotizzare la teoria dell'evoluzione dell'universo.
Barriera di Gamow
Teoria fondata sul fenomeno quantistico dell'effetto tunnel. Barriera di potenziale che una particella deve superare per poter essere espulsa da un nucleo radioattivo.

Gan Jiang Fiume (870 km) della Cina, nella provincia di Jiangxi. Nasce dai monti Dayu Ling e sfocia nel lago Poyang.

Ganale Fiume (480 km) dell'Etiopia. Nasce dai monti del Sidamo e confluisce nel fiume Daua.

ganàscia, sf. (pl.-sce) 1 La mascella di un animale. ~ mandibola. 2 Elemento mobile di un organo che ha la funzione di afferrare. ~ morsa, ceppo. ganascia dei freni, utilizzata per esercitare attrito sulle ruote e rendere difficile il movimento.
 sf. 1 jaw. 2 (aut., dei freni) brake shoes.
 lat. ganathus, del greco gnathos mascella.

ganascìno, sm. L'effetto di stringere la guancia tra l'indice e il pollice.

Gance, Abel (Parigi 1889-1981) Regista, attore e produttore francese, fu l'ideatore dello schermo triplo precursore del cinemascope. Tra la sua filmografia, Mater dolorosa (1917), Napoleone (1927), La fine del mondo (1931), Il romanzo di un giovane povero (1935), Paradiso perduto (1939), Cyrano contro D'Artagnan (1963).

gàncio, sm. 1 Attrezzo metallico ricurvo, usato per appendere. ~ uncino. 2 Colpo vibrato con il braccio piegato ad angolo retto. ~ montante, uppercut.
 sm. 1 hook. 2 (fermaglio) clasp.

Gand Città del Belgio (233.000 ab.), capoluogo della provincia della Fiandra orientale, alla confluenza del fiume Lys con la Schelda. È collegata al mare del Nord tramite due canali. Importante centro industriale, annovera industrie meccaniche, chimiche, della gomma, alimentari e tessili. Capitale culturale della Fiandra, sede di un'importante università. Fondata in epoca romana con il nome di Ganda, ebbe importanza e prosperità nel X sec., grazie all'industria del panno che prosperò alimentata dalle importazioni di lana dall'Inghilterra. Nel 1385 fu annessa alla Borgogna; passata in seguito agli Asburgo lottò strenuamente per difendere la propria autonomia comunale. Aderì alla riforma (1576), si oppose alla Spagna, ma fu sconfitta da Alessandro Farnese. Decaduta economicamente, rifiorì sotto il dominio napoleonico con l'introduzione della filatura meccanica del cotone e con la costruzione dei canali che la collegano al mare. Il centro storico sorge su alcune isole fluviali, ha numerosi edifici medievali, il castello dei Conti (XII sec.), la cattedrale di San Bavone, le chiese di San Nicola e di San Giacomo, il Municipio e il Museo di Belle Arti.
Pacificazione di Gand
Patto di alleanza firmato nel 1576 dai cattolici e dai protestanti, uniti nella lotta contro gli spagnoli.

gànda, sf. 1 Accumulo di pietre che si sono staccate da pareti rocciose, tipico della Lombardia. 2 Solco situato su superfici calcaree che dà luogo a un campo carreggiato.

Gandak Fiume (684 km) dell'Asia, nasce dall'Himalaya e confluisce nel Gange.

Gandellìno Comune in provincia di Bergamo (1.044 ab., CAP 24020, TEL. 0346).

Gandhara Nome storico della regione compresa tra l'Afghanistan sudorientale e il Pakistan settentrionale, tra l'Indo e il Kabul. Ebbe notevole importanza dopo la spedizione di Alessandro Magno (327 a. C.) in quanto si sviluppò una grande civiltà, tramite culturale e commerciale tra la civiltà ellenistico romana e quella indiano buddhistica.
Arte del Gandhara
Arte fiorita tra la fine del I a. C. e il VII sec. d. C. sviluppatasi sotto la dinastia Kushana, fonde forme ellenistico romane a elementi decorativi partici sotto l'influsso della tradizione buddhista.

Gandhi Film biografico, britannico (1982). Regia di Richard Attenborough. Interpreti: Ben Kingsley, Edward Forx, Candice Bergen. Titolo originale: Gandhi

Gandhi, Indira Priyadarshini (Allahabad 1917-Nuova Delhi 1984) Donna politica indiana, figlia di J. Nehru, allieva di R. Tagore, impegnata politicamente a fianco del padre, ebbe la presidenza del Partito del congresso nel 1959, fu ministro delle comunicazioni dal 1964 al 1966, anno in cui divenne primo ministro, promuovendo lo sviluppo economico del paese e intraprendendo la guerra contro il Pakistan per l'indipendenza del Bangladesh. Nel 1977 perse la maggioranza e fu emarginata dalla lotta politica. Promosse una scissione all'interno del partito che portò alla formazione del Congresso Indira. Nel 1980, vittoriosa con la nuova formazione, riottenne l'incarico di primo ministro. In campo internazionale ebbe grande prestigio, confermato dall'elezione a presidente dei paesi non allineati. Morì assassinata da guardie sikh.

Gandhi, Mohandas Karamchand (Porpandar 1869-Nuova Delhi 1948) Detto Mahatma ossia Grande Anima. Uomo politico indiano, apostolo della non violenza, capo morale e politico dell'India. Compì gli studi a Londra e laureatosi in legge, si trasferì in Sudafrica (1893) per dedicarsi alla difesa delle minoranze indiane; fondò il Natal Indian Congress e guidò la prima manifestazione di resistenza passiva contro le leggi razziali. Nel 1915 ritornò in India dove divenne l'ispiratore dei movimenti indipendentisti, promosse azioni di lotta non violenta basate sulla non collaborazione, sul digiuno, sul rifiuto di cariche civili o militari, sul boicottaggio di prodotti inglesi e sull'organizzazione di campagne di massa di disubbidienza civile. Finì in carcere nel 1922 e fu scarcerato solo due anni dopo; ritornò alla politica attiva solo nel 1930 quando guidò la marcia verso il mare contro la tassa sul sale. Prese parte a Londra, nel 1931, alle trattative, fallite, per l'elaborazione di una costituzione indiana. Nel 1947 partecipò attivamente alle trattative per l'indipendenza dell'India. Il suo impegno di pacificazione continuò fra le comunità indù e musulmane fino a quando il 30 gennaio 1948 fu ucciso da un fanatico indù. La sua opera e la sua grande personalità hanno fatto di Gandhi uno dei personaggi più importanti e significativi della storia moderna mondiale.

Gandhi, Rajiv (Bombay 1944-Sriperumbudur 1991) Politico indiano. Figlio di Indira, fu primo ministro dal 1984 al 1989. Nel 1991 mentre era leader del Partito del congresso, venne assassinato da un terrorista tamil.

Gandhinager Città (122.000 ab.) dell'India, capitale dello stato di Gujarat.

gandhìsmo, sm. Insieme delle concezioni ideologiche di Gandhi.

Gandìno Comune in provincia di Bergamo (5.769 ab., CAP 24024, TEL. 035).

Gandja Città (260.000 ab.) dell'Azerbaigian, alle falde settentrionali del Piccolo Caucaso.

Gandòsso Comune in provincia di Bergamo (1.175 ab., CAP 24060, TEL. 035).

Gandùsio, Antònio (Rovigno d'Istria 1873-Milano 1951) Attore teatrale. Interpretò numerose commedie comico-brillanti.

Gandy Involuzione fisica e psichica che ha origine nell'età media (infantilismo tipo Gandy).

gang, sf. invar. 1 Banda di criminali. ~ cosca. 2 Ghenga, compagnia. ~ combriccola.

gànga, sf. Banda di malviventi. ~ cricca.

Ganganager Città (124.000 ab.) dell'India, nello stato del Rajasthan. Capoluogo del distretto omonimo.

Gange Fiume dell'India, lungo 2.700 km. Nasce nella regione dell'Himalaya, dalla confluenza di due fiumi, il Bhagirathi e l'Alaknanda, entrando in seguito nell'Uttar Pradesh e nel Bihar. Nella regione del Bengala forma molti rami, il maggiore dei quali si unisce a ovest di Dacca con il fiume Brahmaputra, confluendo in un solo ramo (Padma) che sfocia dopo un centinaio di chilometri nel golfo del Bengala; sul ramo secondario (Hughly) si trova Calcutta. Affluenti principali sono i fiumi: Kamla, Gandak, Gomati e Yamuna. Viene considerato sacro dagli indù che vi praticano abluzioni rituali e vi disperdono le ceneri dei defunti. È navigabile per più di 2.000 km. Venne attraversato per la prima volta dai greci intorno al 300 a. C. Il ramo sorgentifero principale fu scoperto sul monte Gangotri nel 1808 dall'inglese W. S. Webb.

gangètico, agg. (pl. m.-ci) Relativo al Gange.

Ganggye Città (130.000 ab.) della Corea del Nord, capoluogo della provincia di Jagang.

gangherèlla, sf. Gancetto metallico per affibbiare vesti.

gànghero, sm. Perno fissato sul muro su cui si incerniera il battente. ~ cardine.

ganghìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Membro di una ganga.

Gàngi Comune in provincia di Palermo (8.176 ab., CAP 90024, TEL. 0921).

gangliàre, agg. 1 Relativo ai gangli. 2 Di febbre caratterizzata da un aumento del volume dei gangli linfatici.

gangliectomìa, sf. Asportazione chirurgica di un ganglio.

gànglio, sm. 1 Centro di grande importanza. ~ nodo. 2 Struttura anatomica costituita da un accumulo di cellule facenti parte di vie nervose o linfatiche. ~ plesso.

ganglioneuròma, sm. Tumore benigno dei tessuti molli.

ganglioplègico, sm. (pl. m.-i) Sostanza farmacologica in grado di paralizzare i gangli nervosi.

gangliòside, sm. Lipidi tipici delle terminazioni nervose.

Gangneung Città (117.000 ab.) della Corea del Sud, nella provincia di Gangweon.

Gangotri Monte (6.614 m) dell'India, nell'Himalaya.

gangrèna, sf. => "cancrena"

gangster, sm. Malvivente. ~ fuorilegge. <> galantuomo.

gangsterìsmo, sm. Delinquenza, malavita. ~ criminalità.

Gangsters, I Film poliziesco, americano (1946). Regia di Robert Siodmak. Interpreti: Ava Gardner, Burt Lancaster, Edmond O'Brien. Titolo originale: The Killers

Gangweon (Corea del Nord) Provincia (1.350.000 ab.) della Corea del Nord, capoluogo Weonsan.

Gangweon (Corea del Sud) Provincia (1.580.000 ab.) della Corea del Sud, capoluogo Chuncheon.

ganimède, sm. Giovane galante. ~ bellimbusto.

Ganimède (astronomia) Satellite di Giove, scoperto da Galileo Galilei nel 1610; occupa la settima posizione in ordine di distanza (1.070.000 km) ed è il primo per la grandezza (raggio 2.635 km); il suo periodo orbitale è di 7,15 giorni.

Ganimède (mitologia) Personaggio mitologico, giovane figlio di Tros, re di Troia, di grande bellezza. Zeus lo fece rapire e portare in cielo da un'aquila, facendo di lui il coppiere degli dei.

Ganivet, Àngel (Granada 1865-Riga 1898) Scrittore e diplomatico spagnolo precursore della Generazione del '98, autore di saggi (Idearium spagnolo, 1897), romanzi (La conquista del regno di Maya, 1897; Le fatiche dell'invincibile Pio Cid, 1898) e corrispondenze (Granada la bella, 1895; Lettere finlandesi, 1896; Uomini del nord, 1905; L'avvenire della Spagna, 1905).

Ganjam Distretto (2.294.000 ab.) dell'India, nell'Orissa. Capoluogo Chatrapur.

Gànna, Luìgi (Induno Olona 1883-1957) Ciclista. Nel 1909 vinse il primo Giro d'Italia.

ganòide, agg. Delle scaglie di alcuni pesci.
 dal greco ganós brillante.

Ganòidi Nelle vecchie classificazioni, gruppo di Pesci, ora suddiviso negli ordini degli Amiiformi, dei Condrostei e dei Lepisosteiformi.

Gansu Provincia (23.140.000 ab.) della Cina, al confine con la Mongolia. Capoluogo Lanzhou.

Gantt, Henry Lawrence (Calvert 1861-Pine Islands 1919) Ingegnere statunitense. Collaborò con F. W. Taylor e si dedicò allo studio delle tematiche aziendali, elaborando alcuni tipi di diagrammi (che da lui presero il nome) per il controllo della produzione.

Ganz, Brùno (Zurigo 1941-) Attore tedesco. Interpretò La marchesa von... (1976), L'amico americano (1977), Nella città bianca (1983) e Il cielo sopra Berlino (1987).

gànzare, v. intr. Amoreggiare.

Ganzaròlli, Vladimìro (Piacenza d'Adige, Padova 1932-) Baritono italiano. Dal 1959 canta alla Scala di Milano.

Ganzìrri Centro della Sicilia orientale, frazione di Messina (11.000 ab.) Sorge sulle rive dello Stagno di Ganzirri.

gànzo, sm. 1 Amante. ~ spasimante. 2 Persona abile. ~ volpone. <> ingenuo.

Ganzourgou Provincia (196.000 ab.) del Burkina Faso, capoluogo Zorgho.

Gao Città (55.000 ab.) del Mali, sul fiume Niger. Capoluogo della regione omonima.

gap, sm. invar. Differenza, scarto. ~ divario.

gàra, sf. 1 Competizione fra due o più persone. ~ partita. 2 Contrasto, contesa. ~ disputa. 3 Confronto, rivalità. ~ antagonismo. 4 Concorso.
 sf. 1 contest, competition. 2 (corsa) race. 3 (fare a gara) to vie, to compete.

garage, sm. invar. Autorimessa. ~ box.
 sm. invar. garage.

Garage Demy Film commedia, francese (1991). Regia di Agnes Varda. Interpreti: Philippe Maron, Edouard Joubeaud, Jaques Demy. Titolo originale: Jacquot de Nantes

garagìsta, sm. (pl.-i) 1 Operaio che lavora in una autorimessa. ~ meccanico. 2 Chi gestisce o possiede una autorimessa.

Garagùso Comune in provincia di Matera (1.270 ab., CAP 75010, TEL. 0835).

garamond, sm. invar. Carattere di stampa romano, tondo e corsivo.

Garamond, Claude (Parigi 1499-1561) Inventore francese, fonditore di caratteri. Realizzò gli omonimi caratteri tipografici, romani, corsivi e tondi, oggi adottati dai maggiori editori. Si dedicò alle incisioni di disegni, alla fusione di caratteri (fuse i caratteri greci per conto di Francesco I) e ai punzoni.

garànte, agg. e sm. Che, chi garantisce. ~ mallevadore.
 sm. warranter, guarantee.
 franc. garant.

garantìre, v. v. tr. 1 Farsi garante di. ~ proteggere. garantiva il debito per lui; non garantiva su ciò che avrebbe detto al processo. 2 Vendere sotto garanzia. 3 Assicurare contro un rischio.
v. intr. Procurarsi delle garanzie. ~ salvaguardarsi.
 v. tr. 1 to guarantee, to secure. 2 (debito) to stand surety for. 3 (dare per certo) to assure.
 franc. garantir.

garantìsmo, sm. Principio dello Stato di diritto consistente nell'esistenza di una serie di garanzie costituzionali in grado di tutelare determinati diritti.

garantìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Sostenitore del garantismo.

garantìstico, agg. (pl. m.-ci) Relativo al garantismo.

garantìto, agg. 1 Assicurato con garanzia. 2 Protetto. ~ tutelato. <> scoperto. 3 Fidato, certo. ~ sicuro. <> incerto.

garanzìa, sf. 1 Atto con cui si assicura l'adempimento di un'obbligazione. ~ fideiussione. avviso di garanzia, emesso dalla magistratura nei confronti delle persone sottoposte a indagini giudiziarie. 2 Atto con cui si assicura che un prodotto in vendita risponde alle caratteristiche richieste. la garanzia del prodotto dura un anno. 3 Assicurazione. ~ sicurezza. 4 Cauzione, pegno. ~ caparra.
 sf. 1 guarantee. 2 (cauzione) security.
 franc. garantie.

garbage collection Letteralmente significa raccolta di spazzatura. In informatica indica l'insieme di quelle tecniche che liberano la memoria non più utilizzata.

Garbàgna Comune in provincia di Alessandria (661 ab., CAP 15050, TEL. 0131).

Garbàgna Novarése Comune in provincia di Novara (851 ab., CAP 28070, TEL. 0321).

Garbagnàte Milanése Comune in provincia di Milano (25.978 ab., CAP 20024, TEL. 02).

Garbagnàte Monastèro Comune in provincia di Lecco (2.023 ab., CAP 22040, TEL. 031).

garbàre, v. intr. Andare a genio. ~ aggradare. <> contrariare.

garbataménte, avv. In modo garbato. ~ cortesemtente, educatamente. <> sgarbatamente.

garbatézza, sf. 1 Qualità di chi è garbato. ~ fair play. <> maleducazione. 2 Premura. ~ attenzione. <> cafonaggine.

garbàto, agg. 1 Che ha garbo. ~ cortese. <> maleducato. 2 Aggraziato, elegante. ~ leggiadro. <> rozzo.
 agg. 1 polite, courteous, well-mannered. 2 (cortese) amiable.

Garbièri, Lorènzo (Bologna 1580-1654) Pittore. Esponente dell'Accademia bolognese. Tra le opere, le Deposizioni, per la chiesa di Sant'Antonio dei Teatini a Milano e i Fatti di San Carlo Borromeo, per la chiesa di San Paolo a Bologna.

garbìno, sm. Vento di sud-ovest nel mare adriatico. ~ libeccio.

gàrbo, sm. 1 Modo educato di agire. ~ amabilità. <> rozzezza. ha avuto garbo nel trattare quell'argomento. 2 Forma data a un oggetto al momento di modellarlo. ~ finezza. <> ineleganza. il lavoro cominciava a prendere garbo, cominciava a essere ben delineato.
 sm. 1 courtesy, politeness. 2 (nel vestire) grace.
 gotico garws ornamento.

Garbo, Greta (Stoccolma 1905-New York 1990) Pseudonimo di Greta Lovisa Gustafsson, attrice cinematografica svedese. Fu considerata la divina dello schermo, mito intramontabile fino al 1941, anno in cui volontariamente, a trentasei anni, si ritirò dallo schermo. Tra i suoi film più famosi, Anna Karenina (1927-1935), Mata Hari (1931), La regina Cristina (1933), Margherita Gauthier (1937), Ninotchka (1939), Non tradirmi con me (1941). Nel 1954 ottenne l'Oscar alla carriera.

garbùglio, sm. 1 Intrico. ~ groviglio, intreccio. 2 Faccenda intricata. ~ pasticcio.

García de la Huerta, Vicente (Zafra 1734-Madrid 1787) Autore teatrale spagnolo. Portavoce del teatro nazionale spagnolo. Tra le opere, la tragedia Raquel (Rachele, 1755) e l'antologia in 16 volumi Theatro hespañol (Teatro spagnolo, 1786).

García Lorca, Federico (Fuentevaqueros 1899-Xíznar 1936) Poeta e drammaturgo spagnolo, fu uno dei massimi esponenti della Generazione del '27, gruppo di intellettuali madrileni (tra i quali si ricordano S. Dalí, N. Guillén, L. Buñuel, R. Alberti e D´maso Alonso). Studiò diritto a Granada, laureandosi nel 1923. Dal 1919 si trasferì a Madrid. Nel 1932 organizzò con E. Ugarte il gruppo teatrale itinerante La Barraca, a seguito del suo soggiorno a New York e a Cuba. Nel 1936 fondò con R. Alberti l'Associazione degli intellettuali antifascisti, per la quale fu arrestato prima e fucilato poi dai franchisti nel corso della guerra civile. La sua poesia è caratterizzata da una pluralità di suggestioni e ispirazioni, tra cui canto e poesia gitana, tradizione andalusa, surrealismo e impegno sociale. Nelle opere di teatro compare una tragicità di sapore arcaico legata ai sentimenti elementari di gelosia, onore, ansia di maternità. Tra le sue opere di poesia, si ricordano, Libro di canzoni (1927), Primo romancero gitano (1928), Poema del cante jondo (1931). Fra le opere teatrali: Il malefizio della farfalla (1919), Mariana Pineda (1925), La calzolaia ammirevole (1930), Teatrino di Don Cristóbal (1931), Nozze di sangue (1933), Yerma (1934), Donna Rosita nubile (1935), La casa di Bernarda Alba (1936). Grande successo riscosse Il lamento per Ignazio Sánchez Mejías (1935), in onore di un amico torero morto nell'arena, splendido per il suo linguaggio ricco di immagini. Nella grande elegia funebre si avverte l'immensa disperazione dell'autore, l'ossessivo rifiuto del sangue, l'orrore della morte e dello spietato rito della corrida.

 

 

Note:  

Definizioni, informazioni, … sono in gran parte recuperate (a partire dal 1999) da varie fonti accessibili via Internet o da altre fonti "informatiche" freeware; per molti lemmi sono state riviste e, in modo più o meno consistente, riscritte; la revisione è tuttora in corso: solo una parte delle definizioni è stata rivista (vi sono ancora errori e imprecisioni, come del resto si trovano nei dizionari cartacei, anche "famosi"). Le, eventuali, date di morte dei personaggi citati dovrebbero essere aggiornate al luglio 2009; il numero degli abitanti delle località riportate quando è stato aggiornato riporta a fianco anche la data dell'aggiornamento.

Le informazioni (storiche, geografiche, …) sono aggiornate al 1999, ma molte sono state ulteriormente aggiornate

 

     indica l'etimologia
    ~ indica un (circa, e in qualche contesto) "sinonimo"
    <> indica (in genere) un "contrario"

 

Fonte: http://dictionario.wikispaces.com/file/detail/dictionario_g.doc

sito web: http://macosa.dima.unige.it/diz/diz.htm

Autore del testo: http://macosa.dima.unige.it

 

 

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