Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale R parte 3

 

 

 

Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale R parte 3

 

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Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale R parte 3

 

Ravensbrück Città del Meclemburgo dove fu creato un campo di concentramento femminile.

Ravèo Comune in provincia di Udine (525 ab., CAP 33020, TEL. 0433).

Ravéra, Camìlla (Acqui Terme 1889-Roma 1988) Dirigente comunista. Ricostruì il nucleo clandestino del PCI e per questo dal 1930 al 1943 fu tenuta in arresto. Dal 1981 fu senatrice a vita.

Ravèrti, Mattèo (not. 1389-1436) Scultore e architetto. Tra le opere San Babila e i tre piccoli martiri (1404, Milano, Duomo) e Ca' d'Oro a Venezia (1421-1430).

Ravi Fiume (770 km) del Pakistan. Nasce dall'Himalaya e confluisce nel Chenab.

Ravier, François-Auguste (Lione 1814-Morestel 1894) Pittore francese. Tra le opere Crepuscolo (ca. 1845, Ginevra, Modern Art Foundation Ghez).

ravièra, sf. Piccolo piatto usato per servire gli antipasti.

raviggiòlo, sm. Formaggio fresco fatto con latte di pecora o di capra.

Ravinàle, Ìrma (Napoli 1937-) Compositrice italiana. Direttrice del conservatorio di Santa Cecilia a Roma dal 1988. Tra le opere Scorpione su testo di Trilussa e Spleen su testo di Baudelaire.

raviòlo, sm. Pasta ripiena di carne, di verdura o di ricotta.
 sm. pl. ravioli.

Raviscanìna Comune in provincia di Caserta (1.433 ab., CAP 81010, TEL. 0823).

ravizzóne, sm. Nome volgare della Brassica napus, crocifera largamente coltivata per foraggio e per la produzione di olio commestibile. Alto circa mezzo metro, è caratteristico per i fiori di un giallo intenso.

ravvaloràre, v. v. tr. Accrescere di valore.
v. intr. pron. Riconoscere i propri errori. ~ rimediare, pentirsi. <> peccare.

ravvediménto, sm. Il ravvedersi.

ravviàre, v. v. tr. 1 Rimettere in ordine. 2 Rattizzare il fuoco.
v. rifl. Rimettersi in ordine.

ravviàta, sf. Il ravviare o il ravviarsi.

ravvicinaménto, sm. 1 Il ravvicinare e il ravvicinarsi. <> allontanamento. 2 Riconciliazione. ~ chiarimento.

ravvicinàre, v. v. tr. 1 Avvicinare nuovamente. 2 Riconciliare due persone tra loro. aveva cercato di ravvicinarli ma non ce l'aveva fatta.
v. rifl. Riconciliarsi. non credeva possibile potessero ravvicinarsi in tempi brevi.
 v. tr. 1 to bring nearer to. 2 (riconciliare) to reconcile.
 da ri-+ avvicinare.

ravviluppàre, v. v. tr. Avviluppare di più.
v. rifl. Avvolgersi strettamente.

ravvìo, sm. Il riavviare.
v. tr. Avvolgere più volte alla peggio.
v. rifl. Arrotolarsi.

ravvisàbile, agg. Che si può ravvisare.

ravvisàre, v. tr. 1 Riconoscere all'aspetto. ~ identificare. 2 Distinguere dalle caratteristiche. ~ individuare.
 v. tr. to recognize.

ravvivàre, v. v. tr. 1 Far tornare in vita, rianimare. ~ animare. 2 Ridare vigore. ~ vitalizzare. <> spegnere. 3 Ridare entusiasmo e vivacità. ~ animare. <> smorzare.
v. intr. Riprendere vita, forza, coraggio.
 v. tr. 1 to revive. 2 (fig.) to brighten up.

ravvòlgere, v. v. tr. Avvolgere per intero.
v. rifl. Avvolgersi strettamente.

ravvolgiménto, sm. 1 Il ravvolgere e il ravvolgersi. 2 Contorsionismo di pensiero e di parola.

ravvoltàre, v. v. tr. Avvolgere sbrigativamente.
v. rifl. Avvolgersi strettamente e in fretta in coperte e simili.

ravvòlto, agg. 1 Avvolto. 2 Contorto, involuto.

Rawalpindi Città (795.000 ab.), capitale del Pakistan, nella provincia di Punjab, alle falde dell'Himalaya. Nodo stradale e centro commerciale. Industrie chimiche, meccaniche, metallurgiche, petrolchimiche, tessili e alimentari sono le principali risorse economiche. Antica sede delle tribù dei rawal, fu conquistata dagli arabi a partire dal sec. VIII fino al sec. XI. Passò sotto il dominio britannico nel 1849 fino all'indipendenza del Pakistan (1947), divenendone capitale dal 1959 al 1968.

Rawlings, Majorie Kinnan (Washington 1896-Hawthorne, Florida 1953) Narratrice statunitense. Tra le opere Le mele d'oro (1935) e Il cucciolo (1938).

Rawlinson, Henry Creswice (Chadlington 1810-Londra 1895) Diplomatico e orientalista inglese. Decifrò l'iscrizione di Dario I sulla roccia di Bisutun.

Ray, Man (Filadelfia 1890-Parigi 1976) Pittore e fotografo statunitense. Tra le opere Rayograph (1922, New York, Museum of Modern Art) e A l'heure de l'observatoire-Les amoureux (1932-1934, Longpont-sur-Orge, Collezione privata).

Ray, Nicholas (La Crosse 1911-New York 1979) Regista cinematografico statunitense. Diresse Johnny Guitar (1954), Gioventù bruciata (1955) e La vera storia di Jess il bandito (1956).

Ray, Satyajit (Calcutta 1921-1992) Regista cinematografico indiano. Diresse La dea (1960), Il rivale (1971), Il regno dei diamanti (1980) e Ganascatru (1989).

Rayleigh, John William Strutt (Landford Grove 1842-Witham 1919) Fisico inglese, si laureò all'università di Cambridge e insegnò fisica sperimentale presso il Cavendish Laboratory, del quale divenne poi il direttore. Dopo essersi trasferito a Londra, si dedicò all'insegnamento della filosofia naturale alla Royal Institution. Fortemente interessato ai fenomeni ondulatori, contribuì autorevolmente alle ricerche nei campi dell'acustica, dell'ottica, dell'idrodinamica e della meccanica statistica. Assieme a Ramsay, riuscì nel 1894 a isolare il primo gas raro, l'argo. Per questo fu insignito del premio Nobel per la fisica nel 1904.
Legge di Rayleigh
Legge che afferma che l'intensità della luce diffusa in una data direzione è inversamente proporzionale al numero dei centri diffondenti per unità di volume e alla quarta potenza della lunghezza d'onda .

Raynaud, Maurice (Parigi 1834-1881) Medico francese. Descrisse l'omonimo morbo.

ràyon => "raion"

Razelm Lago (415 km2) della Romania, nel distretto di Tulcea. Comunica a sud con il mar Nero.

Razgrad Città (58.000 ab.) della Bulgaria, sul fiume Beli Lom, capoluogo del distretto omonimo.

Razin, Stepan Timofeevic (Zimoevjskaja 1630-Mosca 1671) Ribelle cosacco. Nel 1670 fu alla guida di un'insurrezione contadina, ma fu battuto, condannato a morte e squartato con il fratello.

raziocinànte, agg. Dotato di raziocinio.

raziocinàre, v. intr. Ragionare secondo raziocinio.
 lat. ratiocinari, deriv. da ratio,-onis.

raziocìnio, sm. 1 La facoltà di ragionare con buon senso e criterio. ~ logica. 2 Riflessione.
 sm. reason, reasoning.
 lat. ratiocinium, deriv. da ratiocinari.

razionàle, agg. 1 Ragionevole, provvisto di ragione. ~ raziocinante. <> irrazionale. 2 Scientifico e logico. 3 Funzionale. ~ appropriato.
 agg. rational.
In matematica i numeri razionali sono interi o frazionari ed esprimono il rapporto tra due grandezze che è possibile commisurare. Ogni numero razionale può essere posto sotto forma decimale con uno sviluppo decimale limitato o illimitato periodico. Vengono definite razionali le quattro operazioni elementari (somma, sottrazione, moltiplicazione, divisione).

razionalìsmo, sm. Termine che designa le dottrine filosofiche per le quali tutta la realtà è regolata da leggi e principi razionali e pertanto come tale è accessibile alla ragione umana. In generale, l'atteggiamento di chi si affida allo strumento della ragione per verificare la veridicità di opinioni, credenze ecc. In origine il termine ebbe significato esclusivamente teologico e indicava l'accettazione delle sole verità fideistiche e teologiche rispondenti a criteri razionali, in contrasto con i dogmi dell'iperrazionalismo (San Tommaso), secondo i quali le verità dovevano essere accettate totalmente o parzialmente come rivelate. Successivamente il termine indicò il movimento filosofico iniziato da R. Cartesio nel XVII sec. che tentò di fondare tutta la conoscenza su basi razionali. Per il razionalismo, sotto l'apparente casualità e disordine degli accadimenti esiste ordine razionale intellegibile. Il sistema fu proseguito da Spinoza e Leibniz, in polemica con l'empirismo; il termine è stato anche inteso nei significati di razionalismo religioso, specialmente con Kant che lo estese a questo campo.

razionalìsta, agg. e sm. agg. Razionalistico.
sm. 1 Seguace del razionalismo. 2 Chi agisce seguendo la ragione.

razionalisticaménte, avv. In modo razionalistico.

razionalìstico, agg. (pl. m.-ci) Relativo al razionalismo o ai razionalisti.

razionalità, sf. L'essere razionale.

razionalizzàre, v. tr. 1 Rendere razionale. ~ ottimizzare. doveva razionalizzare tutto il sistema della produzione. 2 Eliminare la parte irrazionale del denominatore di una frazione matematica.

razionalizzàto, agg. Riferito a una grandezza fisica che differisce da quella data per un fattore numerico opportuno.

razionalizzazióne, sf. In psicanalisi è il meccanismo di difesa tramite il quale un dato comportamento prodotto da fattori inconsci viene interpretato e giustificato mediante elementi reali e razionalistici. Una razionalizzazione esagerata può essere sintomo di disturbi nervosi.

razionalménte, avv. In modo razionale.

razionaménto, sm. Il razionare.

razionàre, v. tr. Dividere in razioni. ~ dosare. <> consumare.
 v. tr. to ration.

razióne, sf. La quantità di generi alimentari o altro, assegnata a ciascuno. ~ dose.
 sf. 1 ration. 2 (porzione) portion.
 lat. ratio,-onis.

ràzza, sf. 1 Insieme di individui, animali o vegetali che possono essere distinti da altri che appartengono alla medesima specie in virtù di definite caratteristiche ereditarie. ~ etnia. 2 Generazione, discendenza. 3 Raggio della ruota. 4 Tipo, qualità. ~ versione, genere.
 sf. 1 race. 2 (specie animale) breed. 3 (sorta) kind, sort.
Da due razze delle medesima specie nascono ibridi con capacità di riproduzione; mentre gli ibridi nati da due razze differenti sono sterili. Per quanto concerne gli animali domestici e le piante, la formazione delle razze è prodotta dall'uomo, mediante selezione. Relativamente all'uomo lo studio delle razze iniziò con Linneo e Buffon per proseguire in modo più razionale con Blumenbach, Cuvier e Ratzel.

ràzza (pesce), sf. Genere di Pesci cartilaginei con la caratteristica forma discoidale, dovuta allo sviluppo delle pinne pettorali. Lunghe fino a 1,5 m, le razze sono comuni anche nei nostri mari.
Razza chiodata
Pesce (Raja clavata) della famiglia dei Rajdi e dell'ordine dei Rajformi. Raggiunge anche 110 cm e vive nel Mediterraneo e nell'Atlantico. La femmina depone un uovo alla volta.

razzatóre, sm. Animale destinato alla riproduzione.

razzìa, sf. 1 Scorreria, saccheggio. ~ depredazione. 2 Furto di animali.
 sf. foray, raid.
 arabo ghaziyya.

razziàle, agg. Relativo alla razza.
 agg. racial.

razziàre, v. tr. Fare razzia, depredare. ~ rapinare.

razziatóre, sm. (f.-trìce) Chi fa razzia.

razzìsmo, sm. Insieme di teorie e comportamenti che presuppongono la superiorità di una razza e giustificano discriminazioni nei confronti di individui appartenenti a razze differenti. Conseguentemente si afferma la necessità di non contrarre matrimonio con individui di altre razze per preservare pura la propria. La prima teorizzazione scientifica del razzismo fu prodotta da J. A. Gobineau, (Saggio sull'ineguaglianza delle razze umane, 1855) e proponeva anche un'interpretazione storica. Tale libro produsse vasti consensi nelle potenze colonialiste che operavano in Cina, India e Africa e che quindi agivano in nome di una giustificata superiorità della razza bianca. Il patrimonio genetico della razza funge da discriminante del suo sviluppo socio-culturale. Le idee di Chamberlain (Fondamenti del secolo XIX, 1899) influenzarono l'antisemitismo tedesco, sfociato nell'esaltazione della pura razza germanica e nelle persecuzioni nei confronti degli ebrei. In epoca recente molti studiosi hanno dimostrato che la trasmissione genetica non influenza lo sviluppo intellettivo o socioculturale di un individuo.
 sm. racialism, racism.

razzìsta, sm. e sf. (pl.-i) Sostenitore del razzismo.
 sm. e sf. racialist, racist.

razzisticaménte, avv. In modo razzistico.

razzìstico, agg. (pl. m.-ci) Relativo a razzismo o da razzista.

ràzzo, sm. 1 Propulsore a getto, solitamente impiegato fuori dall'atmosfera, nel quale la spinta propulsiva di un veicolo viene prodotta per reazione grazie all'espulsione delle masse contenute nel mezzo stesso; per questo si parla anche di endoreattore o endogetto. I razzi vettori utilizzati nel periodo storico delle prime missioni spaziali con e senza equipaggio erano composti da vari stadi propulsori che venivano utilizzati in sequenza durante le prime fasi del lancio e poi sganciati e abbandonati nello spazio. 2 Fuoco d'artificio, usato per scopi pirotecnici, di segnalazione navale, e simili. 3 Simbolo di elevata velocità. ~ fulmine.
 sm. rocket.
 lat. radius.

razzolàre, v. intr. 1 Raspare il terreno, come fanno le galline. 2 Rovistare, frugare.
 v. intr. to scratch about.

razzolìo, sm. Il razzolare ripetuto.

Rb Simbolo chimico del rubidio.

rc In informatica è il nome della shell omonima del sistema operativo UNIX. Si tratta di un interprete di comandi che realizza un'interfaccia tra l'utente e il sistema.

RCA Sigla di Radio Corporation of America (corporazione americana per la radiodiffusione).

RD Sigla di Regio Decreto.

RDL Sigla di Regio Decreto Legge.

RDS Sigla di Radio Data System (sistema di radiotrasmissione dati).

Re Simbolo chimico del renio.

re, sm. 1 Sovrano di uno stato retto da monarchia. ~ maestà. re dei mari, Poseidone, nella mitologia greca. 2 Figura nelle carte da gioco. 3 Pezzo degli scacchi. 4 Chi eccelle in qualcosa. ~ astro, campione. <> incapace, nullità. re del petrolio, magnate. 5 Il nome della seconda nota musicale.
 sm. 1 king. 2 (mus.) D, re.
 lat. rex, regis.
Le roi est mort, vive le roi. (Il re è morto, viva il re) Parole di rito pronunciate nella vecchia monarchia francese da un araldo d'armi, per tre volte al popolo, quando doveva annunciare dal balcone del palazzo reale la morte del re e simultaneamente l'avvento al trono del re successore.
Re di quaglie
Nome comune del Crex crex uccello ralliforme simile a una quaglia.

Re (comune) Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (863 ab., CAP 28030, TEL. 0324).

Re a New York, Un Film commedia, britannico (1957). Regia di Charlie Chaplin. Interpreti: Charlie Chaplin, Dawn Addams, Michael Chaplin. Titolo originale: A King in New York

re bop Altro nome del be bop.

Re della pioggia, Il Romanzo di S. Bellow (1959).

Re delle Due Sicilie, Il Romanzo di A. Kusniewicz (1970).

Re in ascolto, Un Opera in due parti di L. Berio, libretto di Calvino, Auden, Gotter e Berio (Salisburgo, 1984).

Re Lear Tragedia in 5 atti, in versi e prosa, di W. Shakespeare (1605-1606). La tragedia di re Lear presenta affinità con la tragedia greca classica descritta nella Poetica di Aristotele. Il lavoro è un tragico riconoscimento dell'umana fragilità e dell'umana follia. Protagonista della tragedia è il re Lear che ha deciso di spartire il regno di Britannia tra le sue tre figlie, Gonerilla, Regana e Cordelia. La suddivisione del regno innesca il meccanismo fatale della follia umana. Cordelia, la figlia prediletta, viene diseredata perché rifiuta l'ipocrisia. Gonerilla e Regana bandiscono il padre Lear, che impazzisce. Un tentativo di Cordelia di aiutare il padre con l'esercito francese si conclude con una sconfitta. Cordelia viene giustiziata, Lear muore di dolore, Gonerilla avvelena la sorella Regana. Scoperta, si uccide. La storia narrata si ispira a truci leggende popolari. Shakespeare ha utilizzato le Cronache di Raphael Holinshed (1577) come base per l'ambientazione storica in una Britannia arcaica.

Re muore, Il Commedia di E. Ionesco (1962).

Re per una notte Film commedia, americano (1983). Regia di Martin Scorsese. Interpreti: Robert De Niro, Jerry Lewis, Tony Randall. Titolo originale: King of Comedy

Re si diverte, Il Dramma di V. Hugo (1832).

Re taumaturghi, I Opera di storia di M. Bloch (1924).

Re Torrismondo Tragedia di T. Tasso (1587).

Re, donna, fante Romanzo di V. Nabokov (1928).

Ré, Île de Isola (11.000 ab.) della Francia, nell'oceano Atlantico, del dipartimento di Charente Maritime.

Re, Vincènzo (Parma ?-Napoli 1762) Pittore e scenografo. Attivo come scenografo nel Teatro San Carlo di Napoli. Tra le opere, scenografie per Il sogno di Olimpia.

Rèa (comune) Comune in provincia di Pavia (564 ab., CAP 27040, TEL. 0385).

Rèa (mitologia) Personaggio mitologico, dea greca figlia di Gea e Urano, moglie di Crono e madre di Zeus. Sottrasse quest'ultimo alla voracità del padre. I romani la identificarono con Cibele.

Rèa Sìlvia Personaggio mitologico, figlia di Numitore, re di Alba, costretta a farsi vestale. Marte ebbe da lei Romolo e Remo ed ella fu punita con la morte.

Rèa, Doménico (Nocera Inferiore, Salerno 1921-Napoli 1994) Romanziere. Tra le opere Spaccanapoli (1947), Quel che vide Cummeo (1957), Un Natale di tanto tempo fa (1990) e Ninfa plebea (1992, premio Strega).

Reader's Digest Mensile statunitense in formato tascabile che racchiude riassunti di articoli apparsi sulla stampa mondiale. Fu fondato nel 1922 dai coniugi De Witt e Lila Acheson Wallace.

Reading Città (124.000 ab.) della Gran Bretagna, in Inghilterra. Capoluogo della contea di Berkshire.

ready, agg. invar. Termine inglese usato internazionalmente col significato di "pronto".

Reagan, Ronald Wilson (Tampico 1911-) Uomo politico statunitense che dalla carriera cinematografica passò alla politica attiva nel 1962, militando nel Partito repubblicano. Fu governatore della California (1966-1974) e poi presidente degli Stati Uniti nel 1980, sconfiggendo J. Carter. Ottenne la rielezione nel 1984 e restò in carica fino al 1989. Fu artefice delle trattative sulla riduzione degli armamenti con l'URSS di M. Gorbaciov.

reagènte, agg. e sm. agg. Che reagisce.
sm. Sostanza usata nell'analisi chimica, per provocare reazioni che consentano di evidenziare la presenza di determinati elementi.

reagìre, v. intr. 1 Agire in risposta alle azioni di altri. ~ controbattere. <> approvare. reagì violentemente a quell'offesa. 2 Fare una reazione chimica.
 v. intr. to react.
 da re-+ agire.

Real Madrid Società polisportiva di Madrid. La squadra di calcio ha vinto sette coppe dei campioni (1956-1960, 1966 e 1998), la coppa intercontinentale (1960) e due volte la coppa Uefa (1985 e 1986). Anche la squadra di pallacanestro ha conquistato più volte la coppa dei campioni.

reàle, agg. e sm. sing. agg. 1 Che è prerogativa o attiene al re. stirpe reale. 2 Titolo dato ai principi di sangue reale. 3 Che si distingue per le qualità possedute. 4 Che è vero. ~ concreto. <> astratto. non aveva capito il reale significato di quelle sibilline parole.
sm. sing. 1 Ciò che esiste nella realtà. ~ reale. <> irreale. 2 In matematica, numero razionale o irrazionale.
 agg. 1 real. 2 (di re) royal. sm. real, reality.
 lat. rex, regis re, lat. mediev. realis, deriv. dal lat. res cosa.

Reàle, Oronzo (Lecce 1902-Roma 1988) Politico. Nel 1942 fondò con altri il Partito d'Azione. Dal 1949 al 1964 fu segretario del PRI e più volte ministro.

realgàr, sm. invar. Solfuro di arsenico di formula As4S4. Assume color rosso in massa e color giallo se in polvere.

Reali di Francia Romanzo di Andrea da Barberino (XIV-XV sec.).

Reàlidi Famiglia di Molluschi Gasteropodi Prosobranchi. Vivono sulla terra o in acqua dolce, in Asia e Oceania.

realìsmo, sm. 1 Dottrina filosofica che riconosce alle cose un'esistenza reale indipendente dall'attività del soggetto. 2 Senso concreto della realtà dell'uomo che si fonda soprattutto sull'esperienza pratica escludendo fantasie e idealismi. 3 In letteratura e nelle arti, corrente che si propone di rappresentare obiettivamente la realtà.
 sm. realism.
In filosofia il termine indicò dal XVI sec. quella corrente della filosofia scolastica che propugnò l'esistenza di fenomeni universali a prescindere dalla loro essenza linguistica o concettuale. Nella filosofia moderna e contemporanea, con I. Kant, tale denominazione indica una corrente che ammetta l'esistenza di una realtà che prescinda dall'attività conoscitiva; si contrappone all'idealismo, che ipotizza un inconoscibile mondo delle idee. Nella Critica della ragion pura, si contrappongono il realismo trascendentale, in cui spazio, tempo e fenomeni sono indipendenti dai nostri sensi, al realismo empirico, che ammette la realtà esterna delle cose, indipendentemente dall'atto del conoscere.
In letteratura e nelle arti figurative è la rappresentazione obiettiva della realtà, senza intromissioni del sentimento o di interpretazioni soggettive. Di solito il termine definisce periodi ben determinati. Il romanzo moderno tende a svilupparsi in forma realistica in quanto affronta temi ed esperienze riferiti a protagonisti concreti, nonostante si parli di realismo come poetica che intende rispecchiare fedelmente la realtà solo attorno al 1825. Il realismo trova affermazione con l'avvento della borghesia sul palcoscenico politico ed economico: essa guarda con realismo alla vita quotidiana, alla realtà dei suoi traffici, al dramma dei fallimenti e all'aspirazione all'ascesa sociale. Nel corso del XIX sec. il realismo pervade l'Europa letteraria: in Francia, oltre a H. de Balzac, con Stendhal e G. Flaubert, in Inghilterra con C. Dickens e W. M. Thackeray, in Germania con T. Fontane, J. Gotthelf, E. T. A. Hoffmann, G. Keller, H. W. Richter. In America si sviluppano delle varianti, con N. Hawthorne e H. Melville, mentre Mark Twain, H. Thoreau e W. Whitman danno a esso un tono naturalistico. Ma la Russia è la nazione in cui il realismo raggiunge la sua vetta espressiva, con A. Cechov, Cernysevskij, F. Dostoevskij, N. Gogol, I. A. Goncarov, L. Tolstoj e I. Turgenev. Nel corso dello stesso secolo, il realismo si sviluppa in Francia in naturalismo (con le opere dei fratelli Goncourt e di É. Zola) e in Italia in verismo, specie nelle opere di L. Capuana, F. De Roberto, M. Serao, S. Di Giacomo, G. Deledda e di G. Verga. In musica è considerato verista il teatro musicale di P. Mascagni, ispirato direttamente da G. Verga per la sua celebre Cavalleria rusticana. Nel corso del Novecento, il realismo trova espressioni originali, come, per esempio, il realismo critico, che fa perno sulla crisi della borghesia, e che vede Thomas Mann quale massimo esponente. Altri autori di questo periodo sono L. Pirandello e I. Svevo.
Nelle arti figurative il realismo nacque in Francia nel 1848, promosso dal pittore G. Courbet (Il funerale a Orléans, 1848) con lo scopo di affermare la validità artistica della realtà oggettiva, in contrapposizione con l'idealismo classico e romantico. G. Courbet e J.-F. Millet ebbero molti seguaci in Francia (J. Breton) e in Italia il realismo si sviluppò con S. Cammarano, G. Toma e G. Pelizza da Volpedo.
Realismo magico
Termine utilizzato da M. Bontempelli per definire la pittura del periodo tra le due guerre mondiali, pittura che, dopo le spinte innovatrici delle avanguardie, vuole recuperare il rapporto con la realtà, trasfigurandola sul piano intellettuale, con forme classicheggianti e incantate. In questa definizione rientrano, tra gli altri, G. Morandi e G. De Chirico (il quale, però, si professa aderente alla pittura metafisica).

realìsta, sm. e sf. (pl.-i) 1 Seguace del realismo. 2 Chi possiede senso della realtà. ~ concreto. <> idealista. 3 Fautore della monarchia.
 sm. e sf. 1 realist. 2 (fautore della monarchia) royalist.

realisticaménte, avv. Con realismo, in modo realistico.

realìstico, agg. (pl. m.-ci) 1 Attinente la realtà. ~ concreto. <> accademico. comportamento realistico. 2 Che concerne il realismo artistico e letterario. 3 Che riproduce fedelmente la realtà. simulatore di volo realistico.
 deriv. da realista.

realizzàbile, agg. 1 Che si può realizzare. ~ attuabile. <> irrealizzabile. 2 Che si può convertire in denaro.

realizzabilità, sf. La possibilità di venire realizzato.

realizzàre, v. v. tr. 1 Tradurre un proposito in realtà. ~ attuare. <> ideare. aveva realizzato il suo scopo. 2 Capire esattamente. non aveva ancora realizzato quali fossero i suoi obiettivi. 3 Ricavare denaro. aveva realizzato discreti guadagni.
v. intr. pron. Il verificarsi di un avvenimento.
 v. tr. 1 to carry out. 2 (scopo) to achieve. 3 (sogno) to realize. 4 (sport) to score. v. intr. pron. to be realized.
 deriv. da reale.

realizzatóre, sm. (f.-trìce) 1 Chi realizza qualcosa. ~ attuazione. <> ideazione. 2 Chi realizza punti nello sport.

realizzazióne, sf. Il realizzare o il realizzarsi. ~ attuazione, concretizzazione. <> ideazione, progettazione.
 sf. achievement, realization.

realìzzo, sm. 1 Conversione di un bene in denaro liquido. 2 Vendita di prodotti a un prezzo pari a quello di costo. ~ liquidazione.

realménte, avv. In realtà. ~ effettivamente.
 avv. actually, really.

Realmónte Comune in provincia di Agrigento (4.393 ab., CAP 92010, TEL. 0922).

realpolitik, sf. ted. Tendenza ideologica che in politica considera il mantenimento e l'allargamento del potere come fini a sé stessi.

realtà, sf. 1 L'essere reale. ~ esistenza. <> irrealtà. in realtà, effettivamente. 2 Ciò che è validato dall'esperienza. voleva ignorare le realtà dei fatti.
 sf. 1 reality. 2 (in realtà) actually.
 deriv. da reale.

reàme, sm. Regno. ~ impero.

Reàna dél Roiàle Comune in provincia di Udine (4.823 ab., CAP 33010, TEL. 0432).

Reàno Comune in provincia di Torino (1.347 ab., CAP 10090, TEL. 011).

Reatìni Gruppo montuoso dell'Appennino centrale. Si estende dalla valle della Nera a quella del Velino. Vetta più elevata il monte Terminillo (2.212 m).

reàto, sm. Evento che comporta l'applicazione di una sanzione di carattere penale. ~ contravvenzione.
 sm. 1 offence. 2 (crimine) crime.
 lat. tardo reatus,-us, deriv. da reus imputato.
Perché si possa parlare di reato, deve sussistere un'azione concreta, poiché la giurisprudenza non punisce la semplice intenzione di commetterlo. Inoltre, occorre che a commetterlo sia una persona fisica: la pena si può applicare esclusivamente a un individuo e non, per esempio, a una persona giuridica. Sono reati sia i delitti sia le contravvenzioni.

reattànza, sf. In un circuito elettrico attraversato da corrente alternata, è la parte immaginaria dell'impedenza. Nei circuiti attraversati da corrente continua è nulla. L'unità di misura è l'ohm.

reattività, sf. L'essere reattivo.

reattìvo, agg. e sm. agg. 1 Che ha la capacità di reagire o favorisce una reazione 2 Che determina una reazione chimica.
sm. Reagente.

reattóre, sm. 1 Definizione generale di propulsore che si basa sul principio di azione e reazione. 2 Impianto per la produzione di reazioni nucleari a catena.
 sm. 1 reactor. 2 (motore) jet engine. 3 (aereo) jet plane.
Propulsore a reazione
Il propulsore a reazione, o reattore, è formato da un'apparecchiatura che espelle con violenza una massa fluida, producendo una forza tale da provocare lo spostamento del veicolo in direzione contraria a quella dell'espulsione. Nelle realizzazioni pratiche, questo tipo di propulsore somma alla reazione diretta del fluido emesso anche quella indiretta del fluido circostante (aria o acqua), che può anche utilizzare come propellente (come l'acqua stessa per gli idrogetti o l'ossigeno dell'aria per la combustione negli esoreattori).
Reattore chimico
Impianto utilizzato per effettuare reazioni chimiche. In senso lato, anche il bruciatore di una caldaia può essere considerato un reattore chimico.
Reattore nucleare
Dispositivo utilizzato per produrre energia sfruttando reazioni nucleari in maniera controllata. Può sfruttare i principi della fusione o della fissione nucleare.

Réaumur, René-Antoine Ferchault de (La Rochelle 1683-Saint-Julien-du-Terroux 1757) Fisico e naturalista francese, compì studi importanti di metallurgia e studiò gli insetti. A lui si deve la costruzione del termometro ad alcol (1730), con la scala omonima, che si basa sull'intervallo di temperature compreso tra il punto di fusione e quello di ebollizione dell'acqua. La scala è suddivisa in ottanta parti uguali, ciascuna delle quali è detta grado di Reamur (°R).

reazionàrio, agg. e sm. Che, o chi, tende, in politica, alla reazione. ~ conservatore. <> rivoluzionario.
 agg. e sm. reactionary.

reazióne, sf. 1 Azione contrapposta a un'altra. 2 L'opposizione, in politica, a ogni programma riformatore e progressista. ~ conservatorismo.
 sf. reaction.
In fisica si tratta della forza con la quale un dato sistema reagisce a una sollecitazione uguale e di segno opposto (azione).
In chimica è un fenomeno che produce trasformazioni permanenti di sostanze in altre sostanze. Le reazioni chimiche sono descrivibili con equazioni di uguaglianza costituite da due membri: a sinistra vengono indicati i reagenti e a destra i prodotti della reazione. Le reazioni si verificano con differenti velocità e possono produrre calore (esotermiche) o assorbirlo (endotermiche). La reazione può essere accelerata o decelerata con vari catalizzatori. Alcune avvengono tramite la luce (reazioni fotochimiche). La reazione è detta irreversibile se tutte le sostanze che reagiscono si trasformano nel prodotto di reazione. Se la reazione produce un unico composto è detta combinazione diretta o sintesi. Una reazione per cui da un composto se ne originano due, o più, è detta reazione di sostituzione. Una reazione nella quale due sali in soluzione acquosa originano uno scambio tra anione e catione viene detta a doppio scambio, mentre se un acido e una base originano un sale e acqua si parla di salificazione o neutralizzazione. Si ha invece ossidoriduzione quando sono presenti contemporaneamente un'ossidazione e una riduzione.
Reazione nucleare
Processo di trasformazione del nucleo atomico: il fenomeno può essere spontaneo, o indotto. Le reazioni indotte possono essere anelastiche se il nucleo bombardato emette particelle di natura uguale rispetto a quella che lo bombarda, ma con energia differente. Nella cattura radioattiva il nucleo bombardato emette solo raggi  o X. Nella fissione si ha la disintegrazione del nucleo che emette neutroni veloci e altre particelle e libera energia, mentre nella fusione termonucleare due nuclei leggeri si fondono con formazione di un elemento più pesante e liberazione di grossi quantitativi di energia. Nella trasmutazione il nucleo bombardato emette particelle differenti da quelle della sostanza utilizzata per il bombardamento.

rébbio, sm. Ciascuno dei denti della forca, della forchetta ecc.

Rebècca Personaggio biblico, moglie di Isacco a cui diede Giacobbe ed Esaù. Fu sepolta a Hebron, nella grotta dei patriarchi.

Rebecca, la prima moglie Film drammatico, americano (1940). Regia di Alfred Hitchcock. Interpreti: Joan Fontaine, Laurence Olivier, George Sanders. Titolo originale: Rebecca

Reber Astronomo dilettante americano che portò a termine nel 1940 gli studi iniziati da Jansky circa il problema della trasmissione e ricezione radio. Jansky sosteneva che da un punto situato vicino alla costellazione del Sagittario provenissero disturbi per le trasmissioni radio terrestri e che andasse studiata quella parte di galassia per risolvere tale problema. I risultati di Jansky non vennero accettati fino alla pubblicazione degli studi di Reber.

reboànte, o roboànte, agg. Che risuona molto forte.

reboot In informatica indica il ricaricamento del sistema operativo in memoria centrale.

Rèbora, Clemènte (Milano 1885-Stresa 1957) Poeta. Tra le opere Frammenti lirici (1913) e Canti anonimi (1922).

Rébuffat, Gaston (Marsiglia 1921-Bobigny 1985) Alpinista francese. Interpretò per il cinema Gli orizzonti conquistati.

rèbus, sm. invar. Nell'enigmistica, gioco consistente nel ricostruire una parola o una frase suggerita da figure o segni. ~ enigma.

recalcitràre => "ricalcitrare"

Recàle Comune in provincia di Caserta (6.513 ab., CAP 81026, TEL. 0823).

Récamier, Julie (Lione 1777-Parigi 1849) Gentildonna francese, protagonista di un salotto di opposizione liberale a Napoleone.

Recanàti Comune in provincia di Macerata (19.359 ab., CAP 62019, TEL. 071). Centro agricolo e commerciale (coltivazione e mercato di ortaggi, foraggi e frutta), industriale (calzaturifici, mobilifici, fabbriche di strumenti musicali e di confezioni) e turistico. Vi si trovano la chiesa di Santa Maria di Castelnuovo, del XIII sec., la casa natale di G. Leopardi e la Torre del Borgo, del XIII sec. Gli abitanti sono detti Recanatesi.

recapitàre, v. tr. Fare pervenire una cosa a una persona. ~ portare, consegnare.
 v. tr. to deliver.

recàpito, sm. 1 L'atto del recapitare. ~ consegna. 2 Luogo dove una persona è reperibile e a cui possono essere fatte pervenire comunicazioni a lei dirette. ~ sede, domicilio.
 sm. 1 address. 2 (consegna) delivery.

recàre, v. v. tr. 1 Portare, condurre. 2 Arrecare, produrre. ~ causare.
v. intr. Andare in un luogo.
v. rifl. Dirigersi, portarsi. ~ andare.
 v. tr. 1 to bear. 2 (portare) to bring. 3 (dare) to give. 4 (causare) to cause. v. rifl. to go.
 gotico rikan.

Recarèdo (?-601) Re dei visigoti di Spagna dal 586. Figlio di Leovigildo, tre anni dopo essere succeduto al padre si convertì al cattolicesimo per opera dell'arcivescovo di Siviglia e da allora collaborò con la chiesa. Convocò il concilio di Toledo (589).

Récco Comune in provincia di Genova (10.147 ab., CAP 16030, TEL. 0185). Centro industriale (cantieri e prodotti meccanici), della costruzione artigianale di campane e turistico (balneazione) della Riviera di Levante. Gli abitanti sono detti Recchesi.

Récco, Giusèppe (Napoli 1634-Alicante 1695) Pittore. Tra le opere Cucina (1675, Vienna, Museum der Bildenden Künste).

recèdere, v. intr. 1 Arretrare. ~ demordere. <> insistere. non voleva recedere dalle sue idee. 2 Esercitare un recesso.
 v. intr. to withdraw.
 lat. recedere, comp. da re-+ cedere andare.

recensióne, sf. Esame critico di un'opera al fine di giudicarne il valore. ~ critica.
 sf. review.
 lat. recensio,-onis, deriv. da recensere passare in rassegna.

recensìre, v. tr. Fare una recensione.
 v. tr. to review.

recensóre, sm. Chi fa una recensione.

recènte, agg. Da poco tempo. ~ nuovo. <> antico.
 agg. 1 recent. 2 (di recente) recently.
 lat. recens,-entis.

recenteménte, avv. Accaduto in un tempo non lontano. ~ ultimamente. <> anticamente.
 avv. recently.

recepìre, v. tr. Accogliere, ricevere.

reception, sf. Ufficio di accoglienza e accettazione dei clienti negli alberghi e simili.

rècere, v. intr. Vomitare.

recessióne, sf. 1 Rinuncia. ~ ritiro. 2 Flessione dell'attività economica. ~ crisi. <> crescita.
 sf. recession.
 lat. tardo recessio,-onis, deriv. da recessum, supino di recedere.

recessivaménte, avv. In modo recessivo.

recessività, sf. L'essere recessivo.

recessìvo, agg. 1 Relativo a recessione. clausole recessive. 2 Carattere ereditario che non compare in tutte le generazioni. carattere recessivo.

recèsso, sm. 1 L'azione del recedere. 2 Luogo appartato.
 lat. recessus,-us, deriv. da recessum, supino di recedere.
Nel diritto civile è la facoltà di rescindere un vincolo contrattuale con conseguente invalidazione del contratto. Si contempla nei contratti di appalto, d'opera, di assicurazione, di lavoro, di affitto e locazione e per i soci di società. Normalmente è prevista una caparra a carico del recedente.

recettività => "ricettività"

recettìvo => "ricettivo"

Recètto Comune in provincia di Novara (854 ab., CAP 28060, TEL. 0321).

recettóre, sm. Formazione nervosa in grado di recepire gli stimoli e trasmetterli ai centri nervosi.

recezióne, sf. 1 Termine giuridico per definire l'azione del recepire (una norma o un principio giuridico). 2 Ricezione in senso generico.

recìdere, v. tr. Tagliare nettamente. ~ troncare.
 v. tr. to chop off, to cut off.

recidìva, sf. 1 Ricaduta in un reato per il quale si è stati precedentemente già condannati. 2 Ricaduta nella stessa malattia.

recidivaménte, avv. In modo recidivo.

recidività, sf. La tendenza a essere recidivi.

recidìvo, agg. e sm. Che è ricaduto nella stessa colpa o ha ripetuto gli stessi errori. era recidivo e doveva essere punito.
 agg. recidivous. sm. recidivist, habitual offender.
 lat. recidivus, deriv. da recidere ricadere, comp. da re-+ cadere cadere.

Recife Città (1.297.000 ab.) del Brasile, sull'oceano Atlantico. Capitale dello stato di Pernambuco, sulla foce dei fiumi Capiberibe e Pernambuco. Porto commerciale, esporta zucchero, cotone, cacao e tabacco. Le principali industrie sono quelle tessili, alimentari, chimiche, cartarie, del legno, del cemento e della gomma. Sede di più università, di vari centri di ricerca e della chiesa dello Spirito Santo (1688). Fu fondata nel 1526 dal navigatore portoghese D. Pereira Coelho.

recìngere, v. tr. Cingere intorno.

recintàre, v. tr. Chiudere con un recinto. ~ cintare, delimitare.

recìnto, agg. e sm. agg. Cinto intorno.
sm. Luogo circondato e racchiuso da un muro, da una siepe e simili ~ area.
 sm. 1 enclosure. 2 (per animali) pen. 3 (per bambini) play-pen. 4 (per cavalli) paddock. 5 (muro di recinzione) surrounding wall.

recinzióne, sf. 1 Il recintare. 2 Recinto.

rècipe Termine che veniva scritto all'inizio delle prescrizioni mediche.
 imperativo del lat. recipere.

recipiènte, sm. Oggetto utilizzato per contenere qualcosa. ~ contenitore, vaso.
 sm. container.

reciprocaménte, avv. Scambievolmente. ~ vicendevolmente.

reciprocità, sf. L'essere reciproco.

recìproco, agg. (pl. m.-ci) 1 Scambievole. ~ biunivoco. <> unidirezionale. 2 Di numero che, moltiplicato per un numero dato, dà per risultato 1.
 agg. mutual, reciprocal.

recisaménte, avv. In modo reciso.

recisióne, sf. 1 Il recidere. 2 Taglio. 3 Brusca franchezza e decisione nel parlare.

recìso, agg. 1 Tagliato. 2 Risoluto, brusco.
 agg. 1 cut. 2 (netto) firm. 3 (med.) excised.

rècita, sf. Rappresentazione teatrale. ~ commedia.
 sf. performance.

Recita, La Film drammatico, greco (1975). Regia di Theodoros Anghelopulos. Interpreti: Eva Kotamanidu, Vanghelis Kazan, Aliki Gheorguli. Titolo originale: O thiasos

recitàbile, agg. Che si può recitare.

recital, sm. invar. Spettacolo musicale o teatrale tenuto da un solo artista.

recitànte, agg., sm. e sf. agg. Detto di voce che recita un testo.
sm. e sf. Chi recita.

recitàre, v. tr. 1 Declamare ad alta voce. ~ dire. recitare una poesia. 2 Sostenere un ruolo. ~ impersonare, interpretare. 3 Simulare, fingere. ~ atteggiarsi. recitare la parte dell'offeso.
 v. tr. 1 to recite. 2 (dramma) to perform. 3 (teatro) to play, to act.
 lat. recitare leggere ad alta voce, comp. da re-+ citare citare.

recitatìvo, agg. 1 Relativo a recitazione. 2 Da dirsi recitando.
In musica si tratta dello stile di canto che segue la cadenza della recitazione. La sua origine proviene dal recitar cantando della camerata fiorentina (XVI sec.). Monteverdi lo usò con stile nuovo e molto personale. Bellini e Verdi lo utilizzarono con le originali caratteristiche drammatiche. Esistono due tipi di recitativo: uno semplice in cui la voce è accompagnata dal basso continuo (nel Settecento era tipicamente il cembalo) e quello accompagnato, in cui più strumenti si uniscono alla voce.

recitatóre, sm. (f.-trìce) 1 Chi recita. 2 Attore.

recitazióne, sf. L'arte del recitare.
 sf. 1 recitation. 2 (attore) acting.
 lat. recitatio,-onis.

recitìccio, sm. 1 La roba vomitata. 2 Cosa spregevole, che fa schifo.

Recklinghausen Città (127.000 ab.) della Germania, nella Renania Settentrionale-Westfalia.

reclamànte, agg., sm. e sf. Che, o chi, reclama.

reclamàre, v. v. tr. 1 Richiedere ciò a cui si ha diritto. ~ pretendere. <> rinunciare. reclamava il proprio posto di lavoro. 2 Di cose inanimate, esigere, avere urgenza di.
v. intr. 1 Esporre le proprie lamentele. ~ contestare. 2 Protestare.
 v. tr. 1 to claim. 2 (richiedere) to demand. v. intr. to complain.
 lat. reclamare, comp. da re-+ clamare gridare.

réclame, sf. invar. 1 Propaganda pubblicitaria. ~ promozione. 2 Ciascuno dei mezzi con cui si reclamizza un prodotto.
 sf. invar. advertisement, advertising.

reclamìsta, sm. e sf. 1 Agente di pubblicità. 2 Chi vuole mettersi in mostra.

reclamìstico, agg. (pl. m.-ci) Che ha per scopo la pubblicità.

reclamizzàre, v. tr. Pubblicizzare un prodotto. ~ divulgare.

reclamizzazióne, sf. Attività tendenti a fare pubblicità.

reclàmo, sm. Protesta contro cosa ingiusta o dannosa e il documento con cui si reclama. ~ lamentela.
 sm. complaint.

reclinàbile, agg. Che si può reclinare.
 agg. reclining.

reclinàre, v. tr. Piegare in giù. ~ chinare.

reclinàto, agg. Riferito a tutti quegli organi la cui parte finale tende verso terra.

reclùdere, v. tr. Segregare, imprigionare. ~ rinchiudere.

Reclus, Élie (1827-1904) Politico francese fratello di Élisée. Personaggio di spicco del movimento anarchico francese.

Reclus, Élisée (Sainte-Foy-la-Grande 1830-Thourout 1905) Geografo e politico francese. Membro della prima Internazionale.

reclusióne, sf. 1 L'essere rinchiuso. ~ carcerazione. quella reclusione forzata in casa lo aveva stressato. 2 Pena prevista dal codice penale da scontare in carcere. ~ detenzione. fu condannato a dieci anni di reclusione.
 sf. imprisonment.
 deriv. da recluso, p.p. di recludere.

reclùso, agg. e sm. agg. Chiuso, rinchiuso. ~ detenuto.
sm. Chi sta scontando la pena della reclusione. ~ carcerato.

reclusòrio, sm. Penitenziario, prigione. ~ carcere.

rècluta, sf. 1 Chi ha da poco iniziato il servizio militare. 2 Coscritto. 3 Chi ha da poco iniziato un'attività. ~ novellino.
 sf. recruit.

reclutaménto, sm. Il reclutare. 2 Leva militare.

reclutàre, v. tr. 1 Procedere al reclutamento militare. ~ arruolare. <> congedare. 2 Reperire, assumere. ~ ingaggiare.
 v. tr. to recruit.

Recoàro Tèrme Comune in provincia di Vicenza (7.466 ab., CAP 36076, TEL. 0445).

recollètti Religiosi riformati degli ordini di Sant'Agostino e San Francesco sorti a Toledo, in Spagna, attorno al 1588. Solo nel 1911 papa Pio X conferì loro piena autonomia.

recòndito, agg. 1 Nascosto. ~ celato. 2 Riposto. 3 Occulto, segreto. ~ inconfessato.
 agg. 1 secluded. 2 (fig.) hidden.

record, agg. e sm. invar. agg. indec. Superiore a ogni altro.
sm. indec. Prestazione che supera le precedenti. ~ primato.

recordman, sm. invar. Atleta che ha conquistato uno o più record mondiali. ~ primatista.

recriminàre, v. intr. Lamentarsi. ~ dolersi. <> rallegrarsi.
 v. intr. to complain.

recriminatòrio, agg. Relativo a recriminazione.

recriminazióne, sf. 1 Il recriminare. 2 Lamentela.
 sf. recrimination.

recrudescènza, sf. Peggioramento di ciò che sembrava progredire. ~ aggravamento. <> miglioramento.
 sf. fresh outbreak.

rècto, sm. La parte anteriore di un foglio o di una carta.

recuperàbile => "ricuperabile"

recuperàre => "ricuperare"

recuperatóre => "ricuperatore"

recùpero => "ricupero"

Recurviròstridi Famiglia di Uccelli Caradriformi con becco e zampe molto lunghi; vivono nei dintorni di stagni, paludi e zone costiere di mari e laghi.

red In informatica è il nome di un editor di testo (Restricted editor) a linea singola disponibile nel sistema operativo UNIX.

Red River Fiume (1.966 km) degli USA. Nasce nel Texas settentrionale ed entrato nella Louisiana, si divide in due rami: Il primo, con il nome di Old River, confluisce nel Mississippi, il secondo, con il nome di Atchafalaya River, sfocia nel Golfo del Messico.

red shift Evento fisico che consiste nello spostamento verso il colore rosso, ossia verso lunghezze d'onda maggiori, delle righe spettrali di radiazione di un corpo celeste. Fu C. J. Doppler a descrivere per primo il fenomeno che produce l'espansione di un'onda emessa da una sorgente in fase di allontanamento dall'osservatore e la compressione di quella generata da una sorgente in moto di avvicinamento (effetto Doppler). Abbinando il red shift all'effetto Doppler, nel 1929 l'astronomo E. P. Hubble postulò la teoria dell'espansione dell'universo. Dall'ipotetico big bang di circa 12 miliardi di anni fa, l'universo sarebbe pertanto ancora in fase di allontanamento dal proprio centro e quindi, per effetto della curvatura dello spazio, qualsiasi corpo celeste si allontanerebbe da tutti gli altri oggetti circostanti.

redància, sf. Occhiello di metallo che si inserisce nell'occhio di un cavo per proteggerlo dal logorio prodotto da ganci o maniglie.

redarguìbile, agg. Che si può redarguire.

redarguìre, v. tr. Rimproverare. ~ sgridare. <> elogiare.
 v. tr. to rebuke.

redàtto, agg. Compilato. ~ steso.

redattóre, sm. (f.-trìce) 1 Chi redige un documento. 2 Nell'editoria, chi si occupa della stesura o della correzione di articoli o testi in generale. redattore capo.
 sm. 1 (stampa) editor. 2 (articolo) writer. 3 (dizionario) compiler. 4 (casa editrice) member of the editorial staff. 5 (capo) editor in chief.
 deriv. dal lat. redactus, p.p. di redigere.

Redavàlle Comune in provincia di Pavia (1.019 ab., CAP 27050, TEL. 0385).

redazionàle, agg. 1 Che attiene al redattore, alla redazione.
 agg. editorial.

redazióne, sf. 1 Composizione del giornale. 2 L'attività del redattore e il luogo dove si svolge. 3 L'insieme dei redattori di un giornale. la redazione proclamò uno sciopero. 4 Stesura di un'opera. la prima redazione del romanzo fu accuratamente corretta e aggiornata.
 sf. 1 compiling, writing. 2 (giornale) editing. 3 (staff) editorial staff. 4 (ufficio) editorial office. 5 (versione) version.
 deriv. dal lat. redactus, p.p. di redigere.

redde rationem, loc. sost. m. invar. 1 Espressione latina che significa "rendi conto". Indica il tempo in cui una persona sarà sottoposta alla resa dei conti. 2 Giudizio finale.

Redding, Otis (Dawson, Georgia 1941-Pomona Lake, Kansas 1967) Cantante di blues statunitense. Figura più rappresentativa della soul music degli anni sessanta. Tra i successi Respect (1965).

redditière, sm. Fruitore di un reddito.

redditività, sf. Capacità di produrre un reddito.

redditìzio, agg. 1 Che dà reddito. ~ produttivo, fruttuoso. <> improduttivo, infruttuoso. 2 Che è vantaggioso dal punto di vista economico. ~ remunerativo. <> infruttifero.
 agg. profitable.

rèddito, sm. 1 L'utile realizzato. ~ introito. 2 Rendita. ~ guadagno.
 sm. 1 income. 2 (di capitale) yield. 3 (dello stato) revenue.
Il flusso generale di entrate finanziarie ottenute in una data unità di tempo (anno solare, o simile), depurato dei costi di produzione che hanno prodotto il reddito stesso. Si definisce monetario o nominale se è rilevato in base ai prezzi correnti; reale se rilevato in base ai prezzi di un anno di riferimento; netto se è al netto del prelievo fiscale.
Reddito nazionale
Viene definito come il valore delle risorse prodotte dagli abitanti di uno stato. Si rileva sommando al prodotto interno lordo (insieme dei beni e servizi prodotti all'interno) i redditi netti dall'estero e i redditi prodotti in Italia da residenti esteri. Esso può essere valutato al netto o al lordo degli ammortamenti.

redditòmetro, sm. Coefficienti mediante i quali viene calcolato il reddito presunto dei contribuenti.

reddituàle, agg. Riferito al reddito.

redènto, agg. Liberato dal peccato.
 lat. redemptus, p.p. di redimere.

redentóre, agg. e sm. (f.-trìce) 1 Che, o chi, redime. 2 Nella religione cattolica, Gesù.

redentorìsti Religiosi della congregazione del Santissimo Redentore fondato da Sant'Alfonso Maria de' Liguori (e perciò detti anche liguorini) nel 1732 per esercitare il ministero spirituale nelle province napoletane.

redenzióne, sf. 1 Il redimere. ~ espiazione. <> corruzione. 2 La liberazione del genere umano dal peccato originale. <> dannazione.
 sf. redemption.

Redford, Robert (Los Angeles 1937-) Attore e regista cinematografico statunitense. Interpretò A piedi nudi nel parco (1967), Butch Cassidy (1969), Corvo rosso non avrai il mio scalpo (1972), Come eravamo (1973) La stangata (1974), film col quale ottenne la definitiva consacrazione. Seguirono Il grande Gatsby (1974), I tre giorni del Condor (1975), Tutti gli uomini del presidente (1976), La mia Africa (1985), Havana (1990), Proposta indecente (1993), Qualcosa di personale (1996). Diresse Gente comune (1980, quattro Oscar fra cui quello alla regia), Milagro (1988), In mezzo scorre il fiume (1992), Quiz Show (1994), L'uomo che sussurrava ai cavalli (1998).

Redgrave, Michael (Bristol 1908-Denham 1985) Attore britannico, interprete shakespeariano e del teatro di Cechov, di Eliot, di Brecht e di Ibsen. Apparve in film di successo, fra i quali E le stelle stanno a guardare (1939), Addio Mr. Harris (1951), L'importanza di chiamarsi Ernesto (1952), Gioventù amore e rabbia (1962), Il messaggero (1970).

Redgrave, Vanessa (Londra 1937-) Attrice teatrale e cinematografica, figlia di Michael. Interpretò Blow-up (1967), Isadora (1968), Giulia (1977, Oscar), I bostoniani (1984), Il mistero di Wetherby (1984).

Rèdi, Francésco (Arezzo 1626-Pisa 1698) Scienziato e scrittore. Fu lettore pubblico di lingua nello studio fiorentino e primario alla corte di Cosimo III de' Medici, nonché membro dell'Accademia della Crusca e tra i primi membri dell'Arcadia. Le sue ricerche di carattere scientifico lo condussero a negare la generazione spontanea degli insetti e a gettare le basi dell'odierna parassitologia (1684).

redibitòrio, agg. Relativo a difetto, riscontrato in un prodotto che dà diritto al rimborso.

redìgere, v. tr. 1 Compilare uno scritto in genere. ~ scrivere. doveva redigere il verbale delle operazioni elettorali. 2 Occuparsi di una rivista, in qualità di redattore.
 v. tr. 1 to draw up, to compile. 2 (scrivere) to write.
 lat. redigere, ricondurre, comp. da red-+ agere condurre.

redìmere, v. v. tr. 1 Riscattare, liberare dalle oppressioni. ~ riscattare. <> corrompere. redimere un bene da un'ipoteca. 2 In senso religioso liberare dal peccato. ~ salvare. <> depravare. 3 Far sviluppare, far progredire. redimere dall'ignoranza.
v. rifl. Liberarsi, riscattarsi.
 v. tr. 1 to deliver. 2 (rel.) to redeem.
 lat. redimere riscattare, comp. da red-+ emere acquistare.

redimìbile, agg. Che si può redimere.

redimibilità, sf. L'essere redimibile.

redimìre, v. tr. Cingere. ~ incoronare.

redimìto, agg. Incoronato.

rèdine, sf. Ognuna delle strisce di cuoio attaccate al morso del cavallo, usate per dirigerlo. ~ briglia.
 sf. pl. reins.

redingote, sf. invar. 1 Giacca lunga con spacchi dietro, usata per cavalcare. ~ finanziera. 2 Cappotto femminile con busto aderente e vita segnata. abito a redingote, con taglio analogo.
 dall'ingl. riding-coat vestito per cavalcare.

Redipuglia Centro in provincia di Gorizia alle falde del monte Sei Busi. Sul colle omonimo è stato costruito l'ossario "degli Invitti della terza armata" che racchiude i resti degli oltre centomila combattenti italiani caduti sul Carso nella prima guerra mondiale.

redìre, v. intr. Ritornare.

redivìvo, agg. Tornato in vita.
 lat. redivivus.

redolènte, agg. Odoroso. ~ olezzante.

Redon, Odilon (Bordeaux 1840-Parigi 1916) Pittore francese. Tra le opere Il fiore della palude (1885, Parigi, Bibliothèque Nationale) e Il ciclope (1898, Otterlo, Rijksmuseum Kröller-Müller).

Redondésco Comune in provincia di Mantova (1.424 ab., CAP 46010, TEL. 0376).

redòx, agg. invar. Relativo alla coppia formata da un atomo e da uno ione dello stesso elemento (o da due ioni di atomi della stessa specie di cui uno agisce da ossidante e l'altro da riducente) che si trasformano reversibilmente l'uno nell'altro per scambio di elettroni.
 dall'inglese reduction-oxidation.

rèduce, agg. e sm. Che, o chi, torna dopo una lunga assenza. ~ redivivo.
 agg. (da) back from. sm. 1 survivor. 2 (di guerra) veteran.
 lat. redux,-ducis, deriv. da reducere richiamare.

reduplicàre, v. tr. Raddoppiare o ripetere.

reduplicazióne, sf. Azione ed effetto del reduplicare.
Famiglia di Insetti Emitteri Eterotteri che vivono nei paesi caldi. Comprende specie predatrici ed ematofoghe, a volte portatrici di gravi malattie come la tripanosomiasi.

Reed, Carol (Putney 1906-Londra 1976) Regista cinematografico inglese. Diresse Il fuggiasco (1947) e Il nostro agente all'Avana (1960).

Reed, Lou (New York 1942-) Cantante rock americano. Ha fatto parte dei Velvet Underground fino al loro scioglimento del 1970. Suoi successi da solista sono Transformer (1972), Metal Machine Music (1975), Growing up in public (1980), Songs for Drella (1990) e Magic and loss (1992).

Reese, Lizette Woodworth (Waverly, Baltimora 1856-1935) Insegnante e poetessa americana, ispirata alla poesia tradizionale ottocentesca, con tematica pastorale e a volte regionalistica. Tra le sue raccolte di poesie, Il liuto lungo la via (1909).

réfe, sm. Filo di lino o canapa, usato per cucire.

referendàrio, agg. e sm. agg. Relativo a referendum.
sm. 1 Funzionario che studia cause per poi riferire a un collegio o a un'assemblea. 2 Titolo di magistratura.

referèndum, sm. invar. Istituto giuridico mediante il quale il corpo elettorale viene chiamato a esprimere un parere sulle questioni di carattere nazionale. La costituzione italiana prescrive che il ricorso al referendum sia possibile per deliberare l'abrogazione parziale o totale di una legge quando venga richiesto da 500.000 elettori o da cinque consigli regionali. Il referendum in Italia non è ammesso in materia di amnistia, tributaria, di indulto e di ratifica di trattati internazionali.
 sm. invar. referendum.

referènte, agg. e sm. agg. Che ha il compito di riferire.
sm. "realtà" che è rappresentata da una parola, da un "segno".

referènza, sf. Informazione richiesta sul conto di una persona. ~ curriculum.
 sf. reference.
 deriv. dal lat. referre riferire.

referenziàle, agg. Che si riferisce al referente.

referenziàre, v. tr. Munire di referenze.

referenziàto, agg. Munito di referenze.

refèrto, sm. 1 Relazione clinica fatta all'autorità giudiziaria in caso di procedimenti penali. 2 Nello sport, il documento che attesta il risultato di una partita ufficiale, stilato dall'arbitro o dall'ufficiale di gara. referto arbitrale
 sm. report, medical report.
 lat. mediev. refertum, da refertus, p.p. di referre riferire.

refettòrio, sm. Sala da pranzo nei conventi, nei collegi e simili. ~ mensa.
 sm. refectory.

refezióne, sf. Pasto del mezzogiorno per gli alunni delle scuole. ~ pranzo.

refilàre, v. tr. Ritagliare i margini di un blocco di fogli per renderli uguali.

refill, sm. invar. Cartuccia di ricarica per penne a sfera, accendisigari ecc. ~ ricarica.

rèflex, sm. invar. In fotografia si tratta di un apparecchio che consente la messa a fuoco del soggetto tramite l'obiettivo stesso (reflex monoculari). Gli apparecchi con messa a fuoco mediante un obiettivo ausiliario sono detti reflex binoculari. In questo caso, l'immagine assume le stesse dimensioni che ha nella pellicola.

rèfluo, agg. 1 Che defluisce. 2 Che ritorna.

rèfolo, sm. Soffio di vento leggero.

refrain, sm. invar. Ritornello. ~ tema.

Refrancòre Comune in provincia di Asti (1.546 ab., CAP 14030, TEL. 0141).

refrattarietà, sf. L'essere refrattario.

refrattàrio, agg. e sm. agg. 1 Di materiale resistente alle alte temperature (1.500 °C e oltre). 2 Di persona insensibile od ostile.
sm. 1 Chi è ostile, insensibile. 2 Materiale che resiste alle alte temperature. Con esso si fabbricano mattoni utilizzati in siderurgia, per il rivestimento interno degli altoforni, nell'industria del vetro e della ceramica ecc.
 agg. fireproof, refractory.

refresh Letteralmente significa ripulitura. In informatica indica un'operazione in cui viene ripristinato il contenuto delle celle di una memoria dinamica.

refrigerànte, agg. e sm. agg. Che dà refrigerio.
sm. 1 Apparecchio usato per raffreddare fluidi. 2 Fluido usato per il raffreddamento di parti meccaniche.

refrigeràre, v. v. tr. 1 Dare refrigerio. 2 Conservare gli alimenti con il freddo.
v. rifl. Rinfrescarsi.
 v. tr. 1 to refrigerate. 2 (rinfrescare) to refresh.

refrigeratìvo, agg. Atto a refrigerare.

refrigeratóre, agg. e sm. agg. 1 Atto a refrigerare. 2 Gas usato nei frigoriferi per assorbire il calore.
sm. Apparecchio usato per raffreddare.

refrigerazióne, sf. Il refrigerare. ~ raffreddamento. <> riscaldamento.
 lat. refrigeratio,-onis.

refrigèrio, sm. Sensazione che si prova quando viene mitigato l'eccessivo calore. ~ frescura. <> afa.
 lat. tardo refrigerium, deriv. da refrigerare.

refrigerium, sm. invar. Antico rito cristiano in cui si soleva banchettare vicino a una tomba.

Refróntolo Comune in provincia di Treviso (1.708 ab., CAP 31020, TEL. 0438).

refugium peccatorum Espressione latina tratta dalle litanie della Vergine che significa "rifugio dei peccatori". Viene riferito a persona o luogo presso i quali trova facile accoglienza chiunque.

refurtìva, sf. L'insieme dei beni rubati. ~ bottino.
 sf. loot.

refùso, sm. Errore tipografico dovuto a scambio o spostamento di lettere. ~ svarione.
 sm. misprint.

regalàre, v. tr. Dare in regalo. ~ donare. <> avere. 2 Vendere a buon prezzo.
 v. tr. to give, to present.

Regalbùto Comune in provincia di Enna (7.981 ab., CAP 94017, TEL. 0935).

regàle, agg. 1 Che è prerogativa o attiene al re. 2 Degno di re. ~ reale.
 agg. 1 royal. 2 (degno di re) regal.
 lat. regalis, deriv. da rex, regis re.

regalìa, sf. 1 Dono in denaro. 2 Nel medioevo, diritto spettante al sovrano o ad altra autorità per concessione del sovrano. 3 Dono in natura.

regalità, sf. 1 Condizione di re. 2 L'essere regale.

regàlo, sm. sm. 1 Dono, cosa regalata. ~ omaggio. 2 Cosa gradita e inaspettata. ~ cortesia.
 sm. 1 gift, present. 2 (cortesia) great favour.
 spagn. regalo.

Regalo di Natale Film drammatico, italiano (1986). Regia di Pupi Avati. Interpreti: Carlo Delle Piane, Diego Abatantuono, Gianni Cavina.

regàta, sf. Gara di velocità fra imbarcazioni a vela.
 sf. regatta.

rège, sm. Forma antica per re.

Reger, Max (Brand 1873-Lipsia 1916) Musicista tedesco, direttore d'orchestra, organista, pianista e compositore. La sua musica fu improntata a componenti romantiche e neoclassicistiche. Compose brani per pianoforte e organo, cori, concerti e brani per orchestra, tra i quali Quattro poemi sinfonici da Böcklin (1913), Sinfonietta variazioni e fuga su un tema di Mozart (1914).

regèsto, sm. Raccolta di atti e documenti, trascritti nelle parti essenziali.

reggae, sm. invar. Genere musicale giamaicano nato nella seconda metà degli anni '60 con radici che risalgono agli anni '50, quando in Giamaica iniziano a diffondersi ritmi rock e rhythm and blues miscelati con suggestioni locali (calypso, mento, rumba). I testi sono ispirati alla religione Rasta e all'Africa. Il grande impulso a questo genere venne dato da Robert Marley e dal suo gruppo The Wailers, negli anni '70, che creò un significativo mercato soprattutto in Gran Bretagna e fu espressione di momenti di intensa poesia (Linton Kwesi Johnson).

Reggèllo Comune in provincia di Firenze (12.601 ab., CAP 50066, TEL. 055). Centro agricolo (coltivazione di olive e uva) e industriale (mobilifici) nel Valdarno. Vi si trovano la pieve di Cascia, dell'XI sec., e l'abbazia di Vallombrosa, costruita tra il XV e il XVII sec. Gli abitanti sono detti Reggellesi.

reggènte, agg., sm. e sf. agg. Che regge.
sm. e sf. 1 Chi esercita la sovranità durante la minore età, la malattia o l'assenza del re. 2 Chi esercita temporaneamente una carica.
 sm. e sf. regent.

reggènza, sf. 1 Titolo e dignità del reggente e la durata della carica. 2 Insieme dei reggenti.
In Francia, il periodo dal 1643 al 1661 nel corso del quale Luigi XVI, ancora sotto tutela della madre, delegò il governo nelle mani del cardinal Mazzarino e il periodo dal 1715 al 1723, in cui il duca Filippo d'Orleans assunse la reggenza per Luigi XV. In Inghilterra, il periodo dal 1811 al 1820 nel quale il principe di Galles sostituì Giorgio III, impazzito.
Stile reggenza
Rappresenta, specialmente nell'arredamento, il passaggio dalla severità dello stile Luigi XIV all'esuberanza dello stile Luigi XV. In Francia fu diffuso dagli architetti G. G. Boffrand e R. de Cotte e dall'ebanista Ch. Cressent, costruttore di mobilia minuta e leggiadra con profili ricurvi e decorazioni in rame e bronzo.

règgere, v. v. tr. 1 Sostenere, sorreggere. ~ portare. <> posare. 2 Tenere fermo. ~ trattenere, bloccare. <> mollare. 3 Sopportare, tollerare. ~ resistere. : :on reggeva il vino. 4 Dirigere, guidare, governare. reggere una nave
v. rifl. 1 Sostenersi. ~ mantenersi. 2 Governarsi. 3 Dominarsi, controllarsi.
 v. tr. 1 to bear. 2 (sostenere) to support. 3 (sopportare) to stand. 4 (portare) to carry. 5 (dirigere) to run. 6 (governare) to govern, to rule. v. intr. 1 to hold. 2 (sopportare) to stand. 3 (durare) to last. v. rifl. 1 to stand. 2 (dominarsi) to control oneself.
 lat. regere guidare.

reggétta, sf. Nastro di metallo usato per legare imballaggi.

règgia, sf. (pl.-ge) 1 Il palazzo del re. 2 Casa ricca e sfarzosa. <> bicocca.
 sf. royal palace.

Reggiàni, Màuro (Nonantola 1897-Milano 1980) Pittore. Tra le opere Composizione n. 5(1935, Torino, Museo Civico).

Reggiàni, Serge (Reggio Emilia 1922-) Attore cinematografico francese di origine italiana. Interpretò Casco d'oro (1952), Tutti a casa (1960) e Il giorno della civetta (1968).

reggiàno, agg. e sm. agg. Relativo alla città di Reggio Emilia.
sm. Abitante di Reggio Emilia.

reggicàlze, sm. invar. Piccola cintura costituita da una fascia munita di quattro giarrettiere per reggere le calze.
 sm. invar. suspender belt.

reggilìbro, o reggilìbri, sm. Arnese ad angolo retto, usato per sostenere file di libri sopra scaffali.

reggimentàle, agg. Relativo al reggimento.

reggiménto, sm. 1 Il reggere, il governare. 2 Organico dell'esercito sotto il comando di un colonnello. 3 Gran moltitudine.
 sm. regiment.
 lat. tardo regimentum governo, deriv. da regere.

reggìno, agg. e sm. agg. Relativo alla città di Reggio Calabria.
sm. Abitante di Reggio Calabria.

Réggio di Calàbria Città della Calabria (236, 02 km2, 178.000 ab., CAP 89100, TEL. 0965), capoluogo dell'omonima provincia a 31 m sul livello del mare e sulla costa orientale dello stretto di Messina. Distrutta dal terremoto del 1908 (che causò 12.000 vittime) è stata ricostruita con pianta regolare e viali lunghi e rettilinei. Importante mercato degli agrumi, di ortaggi, olio, vino e sede di industrie alimentari chimiche, metalmeccaniche, del sapone e delle essenze. Il locale Museo Nazionale contiene numerosi reperti archeologici (Bronzi di Riace). Venne fondata dai coloni della Calcidia durante l'VIII sec. a. C., e fiorì nel V. sec. Divenne municipio romano nell'89 a. C. e dopo la caduta dell'impero romano subì numerosi saccheggi da parte dei barbari. Sotto il dominio bizantino conobbe un nuovo periodo di splendore e divenne capoluogo del Bruzio; fu sede del metropolita dell'Italia del sud e poi ospitò la residenza del duca di Calabria. Nel 1060 subì la conquista dei normanni. Poi seguì gli eventi della Sicilia orientale contrastando il dominio degli Angiò. Successivamente divenne feudo degli Aragona e subì un veloce decadimento, anche a causa dei corsari che infestavano le coste. Durante l'avventura napoleonica, fu annessa al regno di Murat e vi rimase fino al 1860 quando entrò nel regno d'Italia.
Provincia di Reggio Calabria
Vasta 3.183 km2 (591.000 ab.), è situata nell'estrema punta sud della penisola italiana, con un territorio prevalentemente montano (Aspromonte). I centri principali (Gioia Tauro, Palmi, Villa San Giovanni, Locri) si trovano tutti lungo la costa. Le attività sono la coltivazione di agrumi, frutta, ortaggi, olive, uva, la pesca e l'allevamento. Sono presenti industrie di trasformazione dei prodotti agricoli (bergamotto, gelsomino).

Réggio néll'Emìlia Città dell'Emilia-Romagna (231, 55 km2, 132.000 ab., CAP 42100, TEL. 0522), capoluogo dell'omonima provincia a 58 m sul livello del mare, nella piana a meridione del fiume Po, lungo la via Emilia. Sede di mercati del bestiame e agricoli, di industrie alimentari, metalmeccaniche e tessili. Tra i monumenti si ricordano le chiese di San Prospero (X sec.) e della Madonna della Ghiara (XVI sec.), il duomo (IX sec. e poi ricostruito) e il palazzo Comunale (XV sec.). Venne fondata nel 187 a. C. da M. Emilio Lepido, fu sede dei duchi longobardi nel 584 e nel 961 fu ceduta ai Canossa da Ottone I. Divenne comune, combatté (1168) contro il Barbarossa nella Lega lombarda. Originariamente ghibellina divenne poi guelfa verso la fine del XIII sec. Fu signoria sotto Mastino della Scala e poi sotto i Gonzaga e i Visconti (1371). Gli Estensi se ne impadronirono nel 1409 e la governarono fino al 1796. Annessa alla Repubblica cispadana, fu restituita agli Estensi nel 1815, con il congresso di Vienna e divenne territorio piemontese nel 1860 mediante plebiscito.
Provincia di Reggio nell'Emilia
Superficie di 2.292 km2 (420.000 ab.), occupa la fascia compresa tra la pianura a destra del fiume Po e il versante a nord dell'Appennino tosco-emiliano. Le attività sono prevalentemente agricole (cereali, foraggio, uva) e di allevamento dei bovini; inoltre sono presenti industrie dell'abbigliamento, della ceramica, del legno, lattiero casearie e metalmeccaniche.

Reggiòlo Comune in provincia di Reggio Emilia (8.030 ab., CAP 42046, TEL. 0522).

reggipètto, sm. Indumento femminile formato da una fascia modellata e dotata di bretelle, usato per reggere il seno. ~ reggiseno.
 sm. bra.

reggiséno, sm. Altro nome del reggipetto.
 sm. bra.

reggispìnta, sm. 1 Supporto di albero per equilibrare una spinta assiale per impedire spostamenti longitudinali. 2 Cuscinetto di spinta assiale che fa parte del supporto precedente.

reggitóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, o chi, regge.. Regia di Alessandro Blasetti. Interpreti: Amedeo Nazzari, Osvaldo Valenti, Clara Calamai.

regìa, sf. 1 Attività di coordinamento e di direzione artistica di uno spettacolo nel cinema, alla radio, a teatro o alla televisione. ~ direzione artistica. 2 Monopolio dello stato. 3 Accurata organizzazione. ~ guida.
 sf. direction.
Regia cinematografica
Differisce da quella teatrale poiché il regista è il responsabile del soggetto; spesso si occupa anche della sceneggiatura e del montaggio.
Regia teatrale
L'attività tecnica e artistica del regista che dirige uno spettacolo nei vari elementi che lo compongono. Nel teatro classico e in quello medievale, alcune funzioni del regista erano svolte dall'autore. A partire dal XVI sec. la direzione della messinscena viene assunta dal capocomico. Solo al termine del XIX sec. nasce la regia moderna propriamente detta con il teatro verista di Antoine, di Stanislavskij, e della Freie Bühne di Berlino. In seguito alla messinscena contribuirono molti altri teorici e registi come A. Appia, E. G. Craig, Mejerchol'd per i quali il regista è il vero autore dell'opera teatrale. In Italia, la questione fu trattata solo nei primi decenni del XX sec. e si sviluppò nel dopoguerra con G. Strehler, L. Squarzina, L. Visconti ecc.

regicìda, sm. e sf. sm. e sf. Uccisore del sovrano.

regicìdio, sm. Uccisione del re o della regina.

regìme, sm. 1 Forma di governo. ~ sistema. regime dittatoriale. 2 Regole alimentari da seguire. ~ dieta. 3 Fase del funzionamento di una macchina. ~ resa. a pieno regime, in piena attività.
 sm. 1 regime. 2 (econ.) system. 3 (alimentare) diet. 4 (tecn.) engine speed.
 dal franc. règime, dal lat. regimen,-inis governo, comando, deriv. da regere.

Regina Città (179.000 ab.) del Canada centro-meridionale, capoluogo della provincia di Saskatchewan.

regìna, sf. 1 Donna che governa uno stato con l'autorità di un re. ~ sovrana. 2 La sposa o la madre del re. 3 Donna che eccelle tra le altre. ~ primadonna. 4 In zoologia è la femmina atta alla riproduzione delle termiti, api, formiche, vespe. 5 Negli scacchi è il pezzo con le più ampie possibilità di movimento che combina il movimento della torre e dell'alfiere. 6 Figura nelle carte da gioco.
 sf. queen.
Regina Margherita
Nome comune dell'astro della Cina Callistephus sinensis, composita annua coltivata per i suoi fiori appariscenti.

Regìna Alessàndra Catena montuosa dell'Antartide, nel settore occidentale della Terra Vittoria. Vetta più elevata il monte Kirkpatrick (4.530 m).

Regìna Carlòtta, ìsole délla Gruppo di 150 isole canadesi poste nella parte settentrionale dell'oceano Pacifico separate dalla terra ferma dallo stretto di Hecate. Le isole principali sono Graham, Moresby e Kunghit.

Regina Cristina, La Film storico, americano (1933). Regia di Rouben Mamoulian. Interpreti: Greta Garbo, John Gilbert, Ian Keith. Titolo originale: Queen Christina

Regina d'Africa, La Film d'avventura, americano (1952). Regia di John Huston. Interpreti: Humphrey Bogart, Katharine Hepburn, Robert Morley. Titolo originale: The African Queen

Regina delle fate, La Poema di E. Spenser (1590-1591, 1595).

Regina Mary Zona dell'Antartide, scoperta nella spedizione del 1911-1914 dall'esploratore Douglas Mawson, che si affaccia all'oceano Indiano.

Regìna Maud (Antartide) Catena montuosa dell'Antartide, vetta più elevata il monte Fridtjof Nansen (4.070 m).

Regina Maud (Canada) Insenatura della costa settentrionale del Canada, sul mar Glaciale Artico. Collega lo stretto di Dease con lo stretto di Victoria.

reginétta, sf. Ragazza vincitrice di un concorso di bellezza.

règio, agg. 1 Reale. ~ regale. 2 Che è prerogativa del re.
 agg. royal.

Regiomontàno (Königsberg 1436-Roma 1476) Nome umanistico del matematico e astronomo tedesco Johann Müller che tradusse l'Almagesto di Tolomeo e scrisse il De triangulis (pubblicato nel 1533), la prima trattazione scientifica della trigonometria piana. A Norimberga fondò con Walther il primo osservatorio astronomico europeo (1471).

regionàle, agg. Relativo alla regione. si tennero le elezioni per il consiglio regionale.
 agg. regional.
 lat. tardo regionalis.

regionalìsmo, sm. 1 Attaccamento eccessivo alla propria regione. 2 Amministrazione decentrata alle regioni. 3 Espressione della lingua parlata, tipica della regione. discorso infarcito di regionalismi.
 deriv. da regionale.

regionalìsta, agg., sm. e sf. Fautore dell'autonomia amministrativa delle regioni.

regionalìstico, agg. (pl. m.-ci) Relativo al regionalismo.

regionalizzàre, v. tr. Decentrare alle regioni la gestione di enti e organi.

regionalménte, avv. All'interno di una regione.

regióne, sf. 1 Territorio con caratteri geografici propri. 2 Divisione amministrativa di uno stato. 3 Parte del corpo umano.
 sf. area, district, region.
Ente autonomo territoriale con funzioni legislative, nei limiti sanciti dallo stato e in accordo con il bene nazionale o di altre regioni, nelle materie previste dalla costituzione. La regione è costituita da consiglio regionale, giunta regionale, presidente della giunta regionale. In Italia sono previste regioni a statuto ordinario (quindici) e a statuto speciale (cinque), ovvero Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto-Adige, Sardegna, Sicilia e Valle d'Aosta.
Regioni H II
Porzione di materia interstellare formata da idrogeno ionizzato, i cui globuli freddi sono ritenuti essere il luogo in cui si verifica la formazione di nuove stelle attraverso un processo di condensazione gravitazionale e compressione da parte del gas ionizzato più caldo. Sono tipiche degli ammassi stellari giovani e dei bracci di spirale galattici.

regìsta, sm. e sf. 1 Chi cura la rappresentazione di uno spettacolo in genere. ~ organizzatore. 2 Chi dirige magistralmente una manifestazione. ~ coordinatore.
 sm. e sf. director.

Registan Regione desertica dell'Afghanistan, al confine con il Pakistan.

registràbile, agg. Che si può registrare.

registràre, v. tr. 1 Iscrivere in un pubblico registro. ~ notare. <> cancellare. doveva registrare l'arma appena acquistata. 2 Ricordare segnando. ~ annotare. <> omettere. 3 Mettere a punto. i freni dell'automobile erano da registrare. 4 Riportare le scritture contabili su apposito registro. 5 Raccogliere immagini e suoni su nastri magnetici o pellicole. ~ incidere, riprodurre.
 v. tr. 1 to register. 2 (comm.) to enter. 3 (su nastro magnetico) to tape. 4 (tecn.) to record. 5 (mettere a punto) to regulate.
 deriv. da registro.

registratóre, agg. e sm. (f.-trìce) agg. Che registra.
sm. 1 Strumento impiegato per la registrazione di un fenomeno o di una quantità variabile. ~ magnetofono. 2 Macchina da calcolo usata nei negozi per registrare gli incassi.
 sm. 1 register, recorder. 2 (di nastri magnetici) tape recorder. 3 (di cassa) cash register.
L'ingegnere danese Valdemar Poulsen inventò nel 1898 il registratore su filo d'acciaio. I primi registratori a nastri magnetici sono però del 1935. I registratori magnetici (audio e video) registrano suoni e immagini, trasformandoli in segnali elettromagnetici analogici (che variano nel tempo in modo continuo), che producono una magnetizzazione di intensità variabile su un nastro magnetico che scorre a velocità costante. La stessa apparecchiatura è poi in grado di leggere la registrazione e riconvertirla nei suoni e nelle immagini originali. L'evoluzione della registrazione magnetica ha consentito di produrre dispositivi di altissima qualità, sia perfezionando la tecnologia analogica tradizionale, sia utilizzando le nuove tecnologie digitali, con le quali suoni e immagini vengono convertiti in sequenze digitali e registrati in questa forma su nastro o su disco magnetico.
I registratori grafici tracciano diagrammi su superfici in movimento, consentendo di ottenere un grafico in funzione del tempo.

registrazióne, sf. 1 Il registrare. 2 Programma radiotelevisivo registrato su nastro. 3 Trascrizione di atti e fatti su pubblici registri.
 sf. 1 registration. 2 (tecn.) recording. 3 (amm.) registration. 4 (motore: messa a punto) adjusting. 5 (comm.) entry.

regìstro, sm. 1 Libro per le trascrizione degli atti pubblici. ~ albo. 2 Ufficio dello stato dove vengono trascritti gli atti. 3 Libro contabile. 4 Serie di canne dell'organo con lo stesso timbro. 5 Caratteristiche distintive di una voce umana. 6 In informatica indica un elemento costitutivo della CPU che può memorizzare una parola binaria ed eseguire calcoli sulla stessa.
 sm. 1 register, ledger. 2 (dir.) registry.
In informatica i registri sono porzioni (o celle) di memoria allo stato solido ad altissima velocità di accesso, in cui un microprocessore conserva temporaneamente istruzioni, indirizzi e dati da elaborare. I registri di memoria, normalmente contenuti all'interno dello stesso microprocessore, hanno spesso funzionalità specifiche, come i registri a scorrimento, che permettono di far scorrere il loro contenuto verso sinistra o verso destra, consentendo l'esecuzione delle operazioni aritmetiche fondamentali, i registri di stato, che immagazzinano informazioni circa la disponibilità di una determinata periferica, o i contatori, che possiedono la capacità di incrementare o diminuire autonomamente il proprio contenuto di una sola unità per ogni ciclo di elaborazione.

Registro del mondo Opera di poesia di J. Carrera Andrade (1940).

regnànte, agg. e sm. e sf. agg. Che regna.
sm. e sf. Sovrano.

regnàre, v. intr. 1 Essere a capo di uno Stato con il titolo di re o imperatore. 2 Dominare politicamente. ~ governare.
 v. intr. to reign, to rule.
 lat. regnare, deriv. da regnum.

Regnault, Henri-Victor (Aquisgrana 1810-Auteuil 1878) Chimico e fisico francese. Compì importanti studi sulla densità, la dilatazione termica e il calore specifico dei gas.

Régnier, Mathurin (Chartres 1573-Rouen 1613) Poeta. Tra le opere Satire (1609-1613).

Régnier, Nicolas (Maubeuge 1590-Venezia 1667) Pittore fiammingo. Tra le opere Allegoria della Sapienza (1626, Torino, Palazzo Reale).

régno, sm. 1 Paese retto da un monarca. ~ impero. i sudditi del regno amavano il sovrano. 2 Territorio posto sotto l'autorità di un re. 3 La durata del potere di un sovrano. 4 La dignità e l'autorità del monarca. aspirava al regno. 5 Ognuna delle tre grandi ripartizioni in cui è divisa la natura. il regno animale, vegetale, minerale.
 sm. 1 kingdom. 2 (periodo) reign. 3 (fig.) realm.
 lat. regnum, deriv. da rex, regis re.
Beati i poveri di spirito, perché loro è il regno dei cieli. Vangelo di S. Matteo, cap. V-S. Luca, cap. VI. FRS: Sul mio regno non tramonta mai il sole. Indicava l'enorme estensione dei possedimenti spagnoli nel XVI secolo sotto Carlo V. FRS: Il mio regno per un cavallo! Frase tratta dal Riccardo III di Shakespeare.

Regno di questa terra, Il Romanzo di A. Carpentier (1949).

Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord Denominazione ufficiale datata 1° gennaio 1923 con cui si definisce il regno costituito dalla Gran Bretagna e dall'Irlanda del Nord. Non ne fanno parte l'isola di Man e le isole del Canale che dipendono direttamente dalla corona britannica.

règola, sf. 1 Andamento costante di un fenomeno. di regola, abitualmente, di solito. 2 Norma dell'operare. ~ criterio. essere in regola con la legge, rispettare le disposizioni legislative. 3 Misura, moderazione. ~ controllo, disciplina. 4 Regolamento osservato dai religiosi di un ordine.
 sf. 1 rule. 2 (in regola) in order. 3 (modorazione) moderation. 4 (a regola d'arte) perfectly.
 lat. regula, riga, norma, deriv. da regere dirigere.

Regola del gioco, La Film drammatico, francese (1939). Regia di Jean Renoir. Interpreti: Dalio, Roland Tautain, Jean Renoir. Titolo originale: La règle du jeu

regolàbile, agg. Che si può regolare.
 agg. adjustable.

regolamentàre, agg. e v. tr. agg. Secondo il regolamento. ~ conforme. <> irregolare.
v. tr. Disciplinare mediante un regolamento. ~ regolare, normalizzare.
 agg. prescribed. v. tr. to regulate.

regolamentazióne, sf. 1 Il regolamentare. 2 Applicazione di norme precise. ~ legislazione.

regolaménto, sm. 1 L'azione del regolare. 2 Atto normativo di natura amministrativa avente valore legale. ~ legislazione.
 sm. 1 pl. regulations. 2 (debito) settlement. 3 (fig.) settling of scores.
I regolamenti vengono normalmente emanati dal potere esecutivo e hanno la funzione di attribuire competenze a un organo della pubblica amministrazione. Non possono essere contrari alla legge, della quale invece costituiscono abitualmente la normativa di esecuzione o di integrazione.
Regolamento di condominio
Regolamento contenente le norme relative all'uso della cosa comune e alla ripartizione delle spese comuni che deve essere obbligatoriamente stilato per tutti gli edifici con più di dieci condomini.

regolàre, agg. e v. agg. 1 Che è conforme alle regole. ~ conforme. <> irregolare. 2 Uniforme, costante. battito regolare. 3 Normale.
v. tr. 1 Ordinare secondo una regola. ~ normalizzare, disciplinare. 2 Limitare. 3 Guidare, governare. 4 Migliorare il funzionamento di un meccanismo. regolare i freni, metterli a punto. 5 Mettere in ordine, liquidare. regolare i conti in sospeso.
v. rifl. Comportarsi con giudizio.
 agg. regular. v. tr. 1 to regulate. 2 (pareggiare) to trim. 3 (con dispositivi) to adjust. 4 (richiesta in regola) in lawful. 5 (sistemare) to settle. v. rifl. 1 to act. 2 (moderarsi) to control oneself.
 lat. tardo regularis normale; per il v. tr. lat. regulare.

regolarità, sf. L'essere regolare.
 sf. regularity.

regolarizzàre, v. tr. 1 Dare forma legale. ~ regolamentare. 2 Rendere regolare.

regolarizzazióne, sf. Il regolarizzare.

regolarménte, avv. 1 Secondo le regole. 2 Con regolarità. ~ costantemente. <> irregolarmente. 3 Sistematicamente. ~ puntualmente.

regolàta, sf. 1 Sistemazione sommaria. 2 Agire in maniera più ragionevole.
 sf. 1 adjustment. 2 (correzione) correction. 3 (darsi una regolata) to keep a check.

regolatézza, sf. 1 L'essere regolato. 2 Abitudine di stare alle regole.

regolàto, agg. 1 Che segue le regole. 2 Che ha moderazione.

regolatóre, agg. e sm. agg. Che fissa le regole.
sm. Ogni strumento che regoli.

regolazióne, sf. Il regolare.

Règolo La stella più splendente della costellazione del Leone, di colore bianco azzurro, con magnitudine 1,3.

règolo, sm. 1 Righello. 2 Strumento usato per eseguire calcoli. 3 Presso gli antichi romani, capo di piccoli stati dell'Africa e dell'Asia. 4 Piccolo uccello appartenente alla famiglia dei Passeriformi.
 sm. 1 ruler. 2 (calcolatore) slide rule.
Attrezzo tramite il quale è possibile eseguire rapidamente e con buona approssimazione le moltiplicazioni, le divisioni, le potenze e le estrazioni di radice (i numeri positivi vengono rappresentati su una scala graduata logaritmica: affiancando due di queste scale è possibile realizzare moltiplicazioni, basandosi sull'omomorfismo esistente tra numeri reali dotati di "+" e numeri reali positivi dotati di "·"). Fu inventato nel 1654 da Bissaker e il primo esemplare apparve in Italia nel 1850; è ormai completamente sostituito dalle calcolatrici digitali.

Règolo, Attìlio Màrco => "Attilio Regolo, Marco"

Règolo, Màrco Attìlio => "Attilio Regolo, Marco"

regredìre, v. intr. Tornare indietro. ~ involvere. <> progredire.
 v. intr. to regress.

regressióne, sf. 1 Il regredire. ~ involuzione. <> progresso.
 lat. regressio,-onis, deriv. da regressus, p.p. di regredi.
In geologia è il fenomeno per il quale il mare si ritira progressivamente a causa dei movimenti di sollevamento dei continenti.
In psicanalisi è la tendenza della libido a recuperare modalità di soddisfacimento ed espressioni tipiche della fase precedente lo sviluppo psicosessuale.
In statistica è la relazione interna che lega due variabili casuali di una doppia distribuzione.
In biologia indica una teoria (Galton) secondo cui lo scarto rispetto alla media di un carattere ereditario diminuisce con le generazioni successive.

regressìvo, agg. Che tende a regredire.

regrèsso, sm. Involuzione. ~ peggioramento.

Regùlidi Famiglia di Uccelli Passeriformi arboricoli di piccole dimensioni che vivono in Europa e nell'America del Nord.

rei vindicatio, loc. sost. f. invar. Espressione latina che significa "rivendicazione della cosa". È utilizzata nel diritto romano per indicare la rivendicazione di proprietà su di una cosa in possesso di altri.

Reich I (962-1806) La data d'origine fa riferimento all'incoronazione di Ottone I a primo imperatore del sacro romano impero germanico operata da Giovanni XII nel 962. L'impero ebbe termine nel 1806 quando Francesco d'Absburgo rinunciò alla corona.

Reich II (1871-1918) Fondato dal cancelliere O. von Bismarck nel 1871, ebbe struttura federale che mantenne fino alla creazione della repubblica di Weimar.

Reich, Tèrzo Denominazione utilizzata per indicare la Germania del periodo nazista (1933-1945). Il Primo Reich fu fondato nel 925 da Ottone I che fu incoronato da papa Giovanni XII e divenne il primo imperatore del Sacro Romano Impero germanico (962). Il Primo Reich continuò fino all'inizio del XIX sec.; dopo la pace di Presburgo e la nascita della Confederazione del Reno (luglio 1806), Francesco II d'Asburgo rifiutò la corona di imperatore (agosto 1806), mettendo fine così al Primo Reich. Il Secondo Reich corrisponde al nuovo stato unitario germanico dopo la vittoria sulla Francia (1871-1918) e venne fondato dal cancelliere prussiano Bismarck nella città di Versailles (1871). Il Secondo Reich aveva una struttura federale che venne mantenuta anche dopo la sua caduta, che coincise con la sconfitta tedesca nella prima guerra mondiale e la creazione della Repubblica di Weimar. IlTerzo Reich dà il nome al regime fondato da Adolf Hitler (1933-1945).

Reich, Wilhelm (Dobrzcynica, Galizia 1897-Lewisburg, Pennsylvania 1957) Psicologo austriaco. Tra le opere La funzione dell'orgasmo (1927) e La rivoluzione sessuale (1936).

Reichenau Isola tedesca del lago di Costanza, (4 km2, 4.000 ab.), nel Baden-Württenberg, celebre grazie a un'abbazia benedettina, fondata da San Pirmino nel 724, importante centro culturale e religioso in era carolingia. Sull'isola restano ora tre chiese romaniche.

Rèidi Famiglia di Uccelli struzioniformi cui appartengono i nandù.

Reidy, Alfonso Eduardo (Parigi 1909-Rio de Janeiro 1964) Architetto e urbanista brasiliano. Tra le opere il complesso residenziale di Pedregulho presso Rio (1947-1955) e il museo d'Arte Moderna di Rio (1953-1955).

reiètto, agg. e sm. agg. 1 Cacciato via. 2 Respinto.
sm. Chi è respinto come indegno.
 agg. rejected. sm. outcast.

reiezióne, sf. Il respingere cosa o persona.

reificazióne, sf. Il ridurre a cosa materiale.

Reimann, Max (Elbing 1898-Düsseldorf 1977) Politico tedesco. Membro del partito comunista tedesco (KPD, Kommunistische Partei Deutschlands) dovette subire le repressioni e il carcere del regime nazista. Dopo la guerra fu presidente del KPD dal 1948 fino alla messa fuori legge del partito (1956).

reimbarcàre, v. v. tr. Imbarcare nuovamente.
v. intr. pron. Imbarcarsi nuovamente.

reimbàrco, sm. (pl.-chi) Il reimbarcare o il reimbarcarsi.

reimpiànto, sm. intervento chirurgico che consiste nel rimettere un organo, o parte di esso, nella stessa posizione da cui era stato asportato.

reimpiegàre, v. tr. Utilizzare di nuovo.

reimpiègo, sm. L'impiegare o l'impiegarsi nuovamente.

Reims Città francese (199.000 ab.), capoluogo della Champagne-Ardenne, dipartimento della Marne. Si tratta del più importante centro di produzione di champagne e di articoli indotti (tappi, bottiglie ecc.), sede di industrie alimentari, laniere e siderurgiche. Tra i monumenti si annoverano la cattedrale di Notre-Dame, un gioiello dell'arte gotica (XIII sec.) e la chiesa dell'abbazia di St. Remy (XI sec.). Di origine gallica, si alleò con Giulio Cesare nelle guerre galliche. Capitale religiosa dei merovingi e dei carolingi, ebbe il privilegio di incoronare i sovrani (il primo Clodoveo nel 496). Nel 1420 venne ceduta agli inglesi ma ritornò alla Francia con Giovanna d'Arco. Qui, il 7 maggio 1945 la Germania nazista si arrese agli alleati.

Reina di Scozia, La Tragedia di F. Della Valle (1627-1628).

reincàrico, sm. Rinnovo dell'incarico.

reincarnàre, v. v. tr. Far rivivere, per la somiglianza, qualcuno.
v. intr. pron. Assumere di nuovo forma corporea.

reincarnazióne, sf. In alcune religioni, il trasmigrare dell'anima, dopo la morte, in altri corpi.

Reiner, Bob (1945-) Regista cinematografico statunitense. Diresse Stand by Me (1986), Misery non deve morire (1990) e Codice d'onore (1992).

reinfettàre, v. tr. e intr. pron. Infettare di nuovo.

reinfezióne, sf. Nuova infezione in uno stesso soggetto dovuta agli stessi agenti patogeni che hanno causato il precedente processo morboso.

reingàggio, sm. Rinnovo dell'ingaggio e la somma percepita.

reingrèsso, sm. Nuovo ingresso dopo un'assenza.

Reinhardt, Ad (Buffalo 1913-New York 1967) Pittore statunitense. Tra le opere Red painting (1952, New York, Metropolitan Museum of Art).

Reinhardt, Max (Vienna 1873-New York 1943) Pseudonimo del regista austriaco Max Goldmann. Esordì come attore per passare rapidamente alla regia. Direttore del Deutsches Theater nel 1905. Di grande talento organizzativo e di eccezionale senso dello spettacolo, arrivò a dirigere con successo ben sei teatri contemporaneamente. Le sue origini ebree lo costrinsero a riparare negli Stati Uniti d'America durante il nazismo.

reinnestàre, v. tr. Tornare a innestare una pianta dopo un tentativo non riuscito.

Reìno Comune in provincia di Benevento (1.370 ab., CAP 82020, TEL. 0824).

reinseriménto, sm. Il reinserire.

reinserìre, v. v. tr. Inserire nuovamente.
v. rifl. Inserirsi nuovamente in un ambiente.

reintegràbile, agg. Che si può reintegrare.

reintegràre, v. v. tr. 1 Rimettere qualcosa nello stato in cui si trovava. 2 Riportare nello stato spettante di diritto. ~ reinserire. <> allontanare.
v. rifl. Riprendere le proprie funzioni.
 v. tr. 1 to reinstate. 2 (energie) to recover.

reintegrazióne, sf. 1 Il reintegrare. reintegrazione del capitale sociale. 2 Rifacimento di una parte mancante o danneggiata di un'opera artistica.
 lat. tardo redintegratio,-onis ripetizione.

reintrodùrre, v. tr. Introdurre nuovamente.

reinvestiménto, sm. Il reinvestire.

reinvestìre, v. tr. Investire nuovamente il ricavato dalla rendita di altri capitali.

Reisz, Karel (Ostrava 1926-) Regista cinematografico inglese. Diresse Morgan, matto da legare (1966) e La donna del tenente francese (1981).

reità, sf. La condizione del reo.

Reitàno Comune in provincia di Messina (1.062 ab., CAP 98070, TEL. 0921).

reiteràbile, agg. Che si può reiterare.

reiteràre, v. tr. Rifare nuovamente una cosa. ~ replicare.

reiterataménte, avv. Ripetutamente.

reiteràto, agg. Ripetuto. ~ replicato.

reiterazióne, sf. Azione ed effetto del reiterare.

Reitz, Edgar (Morback 1932-) Regista cinematografico tedesco. Diresse Heimath (1984) e Heimath 2(1992).

Réjane, Gabrielle-Charlotte (1856-1920) Attrice teatrale francese. Interpretò il repertorio drammatico brillante.

relais, sm. invar. Congegno per aprire e chiudere circuiti elettrici.

relata refero, loc. avv. Espressione latina che significa "riferisco cose riferite da altri". Si usa quando si riportano notizia apprese da altri e di cui non ci si vuole assumere la responsabilità.

relatìva, sf. Proposizione introdotta da un pronome relativo.

relativaménte, avv. In modo relativo. ~ proporzionalmente.

relativìsmo, sm. Dottrina filosofica originata in occidente dalla sofistica greca che fu fatta propria dallo scetticismo antico e moderno, dal criticismo, dall'empirismo e dal pragmatismo. Sostiene la relatività della conoscenza umana, poiché ogni affermazione è riferita a particolari fattori. Per i sofisti, nessun atto conoscitivo raggiunge la natura oggettiva delle cose, né rappresenta una verità assoluta valida per ognuno. La conoscenza è sempre condizionata dal singolo soggetto che percepisce e pensa; non esistono criteri universali che consentano di discriminare la verità e la falsità delle conoscenze soggettive. Per Protagora (485 a. C.-415 a. C.) non esistono un bene e una giustizia assoluti, che possano valere da norma definitiva per i comportamenti etico politici. La misura del giusto e del bene non è l'individuo singolo, ma l'intera comunità a cui egli appartiene. Giusto sarà ciò che appare tale alla maggioranza, ciò che giova alla città e ottiene il consenso più ampio possibile dei cittadini. Il consenso del pubblico diventa la misura della verità di un discorso.
Relativismo culturale
Teoria formulata, a partire dal particolarismo culturale di F. Boas, dall'antropologo statunitense Jean Melville Herskovits (1895-1963) secondo la quale, considerato il carattere universale della cultura e la specificità di ogni singola cultura, ogni società è unica e diversa da tutte le altre, mentre i costumi hanno sempre una giustificazione nel loro contesto specifico. Da questa teoria sono derivate numerose tesi che raccomandano il rispetto delle diverse culture e dei valori in esse professati. La diffusione di queste idee ha portato a un riesame degli atteggiamenti nei confronti dei paesi del Terzo Mondo e a una maggiore cautela negli interventi (aiuti umanitari condizionati all'adozione di determinati comportamenti, propaganda religiosa delle missioni cristiane ecc.).

relativìsta, sm. e sf. Seguace del relativismo.

relativìstico, agg. (pl. m.-ci) Ciò che si riferisce a fenomeni, grandezze e loro interpretazioni che possono essere studiati solo con la teoria della relatività di Einstein.

relatività, sf. 1 L'essere relativo. 2 Principio della conoscenza soggettiva. 3 Teoria fondamentale della fisica moderna, formulata per la prima volta da Einstein nel 1905 con il nome di teoria della relatività ristretta, per distinguerla dalla relatività generale (peraltro non altrettanto provata nei primi tempi della sua formulazione).
 sf. relativity.
Principio fisico secondo il quale ogni fenomeno è riportato nella sua valutazione a un sistema di riferimento. La formulazione del principio di relatività nella storia della scienza ha avuto due interpreti fondamentali in Galileo e in Einstein: il primo confermò l'impossibilità per due osservatori inerziali di determinare il proprio moto assoluto in base a esperimenti di meccanica; il secondo ha esteso il principio a tutti i fenomeni fisici, includendo quelli elettromagnetici e gravitazionali, e a tutti i sistemi di riferimento, inclusi quelli non inerziali.
Relatività ristretta
Fu elaborata da Einstein per superare le anomalie apparentemente insanabili che riguardavano la teoria maxwelliana sulle onde elettromagnetiche. In base al principio di relatività di Galileo, le leggi della meccanica sono invarianti se un determinato fenomeno viene considerato da due riferimenti inerziali, cioè da due sistemi di riferimento l'uno rispetto all'altro in moto rettilineo uniforme. Questo non risultava valido per le leggi dell'elettromagnetismo, le quali cambiano la loro forma passando da un sistema inerziale a un altro. Convinto sostenitore che il principio dovesse valere anche per i fenomeni elettromagnetici, nel suo articolo del 1905, Sull'elettrodinamica dei corpi in movimento, Einstein riusciva a estendere il principio di relatività di Galileo a tutti i fenomeni fisici, con la formulazione del suo principio di relatività. Secondo questo principio, le leggi fisiche devono possedere la stessa forma (sono invarianti) in tutti i sistemi inerziali. Nessun osservatore inerziale può determinare il proprio moto assoluto sulla base di nessun esperimento fisico, sia esso meccanico o elettromagnetico. Per raggiungere le conclusioni della sua teoria Einstein assume come principio la costanza della velocità di propagazione della luce (nel vuoto), a prescindere dalla velocità della sorgente e dell'osservatore. In questa assunzione giocò un ruolo fondamentale l'esperimento di Michelson e Morley, fallito tentativo di misurare la velocità della luce rispetto all'etere. La relatività ristretta conduce a una serie di conseguenze drammatiche per il senso comune ma verificate in modo sperimentale: la dilatazione del tempo e la contrazione delle lunghezze. Il tempo, quell'entità assoluta, che fino ad allora era trascorso in modo costante e uniforme per tutti gli osservatori, diveniva relativo, dipendendo dalla velocità: il tempo di un osservatore in movimento trascorre tanto più lentamente, rispetto a quello di un osservatore fermo, quanto più la velocità del primo si approssima a quella della luce. Corrispondentemente la lunghezza di una sbarra valutata da un osservatore in moto risulta inferiore rispetto a quella rilevata da un osservatore fermo. Insieme ai concetti di tempo e di spazio anche quelli di massa ed energia sono ridiscussi nella relatività: conseguenza diretta è l'equivalenza tra massa ed energia (E = mc2). Questa equivalenza è peraltro alla base della possibilità di estrarre energia dai nuclei atomici con la fissione nucleare, della quale è il presupposto teorico. Da ciò discende l'unificazione dei due principi classici di conservazione, quelli dell'energia e della massa, in un unico principio, della massa-energia.
Relatività generale
Estende il principio di relatività di Einstein a prescindere dalla caratteristica di inerzialità del sistema. La relatività generale prende spunto dal bisogno di interpretare correttamente le azioni gravitazionali. In essa le proprietà descritte della materia sono rappresentate come proprietà geometriche dello spazio-tempo. La teoria della gravitazione di Newton viene integrata in una teoria più generale, non esistendo più uno spazio e un tempo come entità separate, ma lo spazio-tempo relativistico, la cui curvatura rende conto della gravitazione. Per la formulazione della relatività generale Einstein ricorre alla geometria ellittica, non euclidea, di Riemann. La teoria ha ottenuto diverse conferme sperimentali (a partire dal 1919) e attualmente sta alla base degli studi cosmologici e astrofisici, con particolare riferimento a sistemi come pulsar, quasar e buchi neri.

Relatività: esposizione divulgativa Opera scientifica di A. Einstein (1917).

relativizzàre, v. tr. Rendere relativo.

relativizzazióne, sf. L'operazione di riconoscere il carattere relativo.

relatìvo, agg. e sm. 1 Che ha relazione con altra cosa. ~ attinente. <> oggettivo. i risultati conseguiti sono sempre relativi all'impegno profuso. 2 In matematica numero considerato con il proprio segno. 3 In fisica fenomeno che assume valori diversi in relazione al sistema di riferimento. moto relativo.
 agg. 1 relative. 2 (pertinente) pertinent. 3 (attinente) relevant.
 lat. tardo relativus, deriv. da relatus, p.p. di referre riportare.

relatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, o chi, ha l'incarico di presentare una relazione.
 sm. speaker.

relax, sm. invar. Riposo dopo un periodo di lavoro. ~ ristoro.
 sm. invar. relaxation.

relazionàle, agg. Che si riferisce alla relazione o ha la qualità della relazione.

relazionàre, v. tr. Mettere al corrente con una relazione. ~ aggiornare.

relazióne, sf. 1 Legame, connessione. ~ aggancio. la relazione di amicizia sembrava irrimediabilmente compromessa. 2 Esposizione orale o scritta su cose vedute o sentite dire. la relazione delle vendite non soddisfò l'amministratore. 3 Lo scritto che contiene tale ragguaglio. ~ descrizione.
 sf. 1 relationship. 2 (amorosa) love affair. 3 (resoconto) account, report.
 lat. relatio,-onis, deriv. da relatus, p.p. di referre riferire.

Relazione di viaggio sotto la pioggia e il vento Opera di prosa e poesia di M. Basho (1685-1686).

Relazioni della conquista del Messico Memorie di H. Cortés (1519-1526).

Relazioni pericolose, Le (ovvero Lettere raccolte in una società e pubblicate per l'istruzione di alcune altre) Romanzo epistolare di C. de Laclos (1782). I due protagonisti, entrambi cinici e libertini, sono il visconte di Valmont e la marchesa di Merteuil, sua ex amante, la quale istruisce il visconte sul modo di conquistare gli oggetti del suo desiderio. Fra le vittime della coppia, Cécile Volanges, appena uscita dal convento, e Madame de Tourvel. Le due vittime si ritireranno entrambe in convento. Le relazioni pericolose non portano fortuna: il visconte di Valmont viene ucciso in un duello, mentre la marchesa di Merteuil si ammala di vaiolo e finisce in povertà. L'opera è costituita di 175 lettere scambiate tra i due protagonisti e alcuni altri personaggi. A differenza di quanto avveniva in opere simili di autori precedenti, come J. J. Rousseau, le lettere hanno un'effettiva funzione comunicativa e conferiscono un ritmo drammatico alla vicenda. Il libro rappresenta indirettamente una condanna della corruzione della società nobile del tempo. Accusato di eccessiva audacia, ottenne subito una grande notorietà, ma ne venne proibita la diffusione per tutto l'800.
Relazioni pericolose, Le
Film drammatico, americano (1988). Regia di Stephen Frears. Interpreti: Glenn Close, John Malkovich, Michelle Pfeiffer. Titolo originale: Dangerous Liaisons

relazionìsmo, sm. Ogni concezione filosofica che ponga una relazione necessaria o accidentale tra fenomeni o pensieri.

relè, sm. In elettrotecnica è un apparecchio che utilizza le variazioni della corrente circuitale per influenzare le condizioni di un altro circuito. Si possono distinguere vari tipi di relè, secondo il principio di funzionamento: elettronici, elettromagnetici, a induzione, a semiconduttore e termici. Quello elettromagnetico è il più diffuso ed è costituito da un elettromagnete, che eccitato con elettricità, attrae una struttura di ferro, aprendo e chiudendo un contatto.

 

 

Note:  

Definizioni, informazioni, … sono in gran parte recuperate (a partire dal 1999) da varie fonti accessibili via Internet o da altre fonti "informatiche" freeware; per molti lemmi sono state riviste e, in modo più o meno consistente, riscritte; la revisione è tuttora in corso: solo una parte delle definizioni è stata rivista (vi sono ancora errori e imprecisioni, come del resto si trovano nei dizionari cartacei, anche "famosi"). Le, eventuali, date di morte dei personaggi citati dovrebbero essere aggiornate al luglio 2009; il numero degli abitanti delle località riportate quando è stato aggiornato riporta a fianco anche la data dell'aggiornamento.

Le informazioni (storiche, geografiche, …) sono aggiornate al 1999, ma molte sono state ulteriormente aggiornate

 

     indica l'etimologia
    ~ indica un (circa, e in qualche contesto) "sinonimo"
    <> indica (in genere) un "contrario"

 

Fonte: http://dictionario.wikispaces.com/file/detail/dictionario_r.doc

sito web: http://macosa.dima.unige.it/diz/diz.htm

Autore del testo: http://macosa.dima.unige.it

 

 

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