Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale S parte 7

 

 

 

Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale S parte 7

 

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Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale S parte 7

 

séparé, sm. invar. Oggetto, pannello che consente di separare in un locale una zona dal resto. ~ paravento, divisorio.

Sepik Fiume (1.126 km) della Nuova Guinea. Nasce dai monti Vittorio Emanuele e sfocia nel mar di Bismarck.

sepimènto, sm. Parete di divisione di una cavità o di un organo in due parti. Usato anche in patologia.

Sepìno Comune in provincia di Campobasso (2.309 ab., CAP 86017, TEL. 0874).

sepiolìte, sf. Silicato idrato di magnesio che si trova in masse terrose bianche e viene utilizzato per fare pipe. Per il suo aspetto viene chiamato anche schiuma di mare.

sepolcràle, agg. 1 Relativo a un sepolcro. 2 Cupo, molto triste.

sepolcréto, sm. 1 Zona con molti sepolcri, necropoli. 2 Parte dell'altare in cui sono riposte le spoglie di un santo.

sepólcro, sm. Tomba, sepoltura generalmente fatta nel suolo. ~ tumulo, avello.
 sm. sepulchre.
 lat. sepulcrum, deriv. da sepelire seppellire.
Il matrimonio è il sepolcro dell'amore. Dall'Epistolario di Francesco Domenico Guerrazzi, lettera inviata ad Antonio Mangini.

Sepolta viva, La Romanzo di C. Invernizio (1896).

sepólto, agg. 1 Che è stato seppellito. ~ sotterrato, tumulato. <> disseppellito, dissotterrato. 2 Sommerso.
 agg. buried.

sepoltùra, sf. 1 L'atto di seppellire. ~ seppellimento, sotterramento. 2 Luogo in cui si seppellisce. ~ tomba, sepolcro.
 sf. 1 burial. 2 (luogo) tomb.
 lat. sepultura, deriv. da sepultus, p.p. di sepelire.

sepoy, sm. invar. Nome dei soldati indigeni dell'India che nei secc. XVII-XIX venivano arruolati da francesi, inglesi e portoghesi.

sepoys, sm. invar. Denominazione delle truppe coloniali indigene, in India, durante la dominazione inglese.
Rivolta dei sepoys
Insurrezione divampata il 10 maggio 1857 a Delhi e Meerut, considerata come il primo episodio della lotta per l'indipendenza indiana. L'esercito inglese intervenne in forze e nel giugno 1858, la rivolta fu domata.

seppelliménto, sm. L'effetto del seppellire.

seppellìre, v. v. tr. 1 Sistemare in una tomba. 2 Nascondere sotto terra. ~ sotterrare. <> dissotterrare. l'intero paese era stato seppellito dall'eruzione. 3 Insabbiare per far dimenticare.
v. rifl. Isolarsi, nascondersi.
 v. tr. to bury.
 lat. sepelire.

séppia, sf. Mollusco (Sepia officinalis) della famiglia dei Sepiidi e della classe dei Cefalopodi. Lunga circa 4 cm, è dotata di tentacoli. In situazioni di pericolo, emette una nuvola di inchiostro nero. Ha il corpo ovale e depresso, con due pinne laterali, separate caudalmente. La testa abbastanza grande, presenta un paio di mascelle cornee e attorno alla bocca si trovano inoltre quattro paia di corti tentacoli, rivestiti di ventose verso l'interno e due braccia tentacolari prensili. La conchiglia, come negli altri Cefalopodi, è interspresso da un magistrato. 2 Opinso di seppia o seppiostario, che reca posteriormente un'appendice accuminata chiamata rostro. Si ciba di piccoli pesci, molluschi e crostacei che afferra con le braccia tentacolari e immobilizza con i tentacoli. Si distinguono diverse specie: Sepia officinalis, lunga circa 23 cm; Sepia filliouxi, lunga fino a 36 cm; Sepia rupellaria, lunga circa 12 cm. Molto apprezzata per la sua carne, viene cucinata in vari modi (riso con seppie, seppie e piselli, seppioline fritte, ecc).
 sf. cuttlefish.

Seppiàna Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (222 ab., CAP 28030, TEL. 0324).

seppiàto, agg. Dal colore intermedio tra il grigio e il nero.

seppiétta, sf. Piccolo motoscafo con la quale il comandante o gli ufficiali di una nave si trasferiscono a terra.

seppùre, cong. Ammesso che, anche se.

sepsi, sf. invar. Infezione batterica con la presenza di germi patogeni nel sangue.
 greco sèpsis.

Sept Iles Città costiera del Labrador meridionale (Canada), che si affaccia sul golfo di San Lorenzo.

Sepulveda, Luis (Ovalle 1949-) Scrittore cileno. Dopo l'esordio con le Cronache di Pietro Nessuno (1969), ha raggiunto il successo con opere ispirate a tematiche ecologiste: Il vecchi che leggeva romanzi d'amore (1989), Un nome da torero (1993), La frontiera scomparsa (1994), Incontro d'amore in un paese di guerra (1997). Per i ragazzi ha scritto Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare (1996).

Sequàls Comune in provincia di Pordenone (1.932 ab., CAP 33090, TEL. 0427).

sequèla, sf. L'accadimento in sequenza di eventi.
 lat. tardo sequela, deriv. da sequi seguire.

sequènza, sf. 1 Serie di oggetti, cose, fatti correlati. ~ sequela. 2 Successione di scene filmate. 3 Inno cantato nella Messa cattolica.
 sf. sequence.
 lat. tardo sequentia, deriv. da sequi seguire.
Sequenza principale
Regione del diagramma di Hertzsprung-Russell nella quale si trovano numerose stelle, tra cui il Sole; tutte accomunate dal fatto che vivono una fase evolutiva molto stabile, durante la quale trasformano idrogeno in elio tramite reazioni nucleari. Le stelle appena create appartengono a tale sequenza e la abbandonano nel corso della loro evoluzione, quando, consumato tutto l'idrogeno nel nucleo, passeranno alla fase di gigante rossa.
 lat. tardo sequentia, deriv. da sequi seguire.

sequenziàle, agg. Relativo a una sequenza.

sequenzialità, sf. invar. L'essere sequenziale.

sequestràbile, agg. Di oggetto che può essere sequestrato.

sequestrànte, agg. Che sequestra.

sequestràre, v. tr. 1 Mettere sotto sequestro. ~ pignorare, requisire. 2 Privare di un oggetto in virtù di una autorità riconosciuta. sequestrare l'arma del delitto. 3 Privare una persona della libertà personale. 4 Segregare.
 v. tr. 1 to sequester, to seize. 2 (pignorare) to distrain. 3 (confiscare) to confiscate. 4 (persona) to kidnap. 5 (confinare) to confine.
 lat. tardo sequestrare dare in custodia, deriv. da sequestrum.

sequestratàrio, sm. (pl.-i) Chi custodisce l'oggetto sequestrato.

Sequestrati di Altona, I Dramma di J. P. Sartre (1960).

sequestràto, agg. e sm. agg. Sottoposto a sequestro.
sm. Persona che è stata rapita, sequestrata.

sequestratóre, sm. (f.-trìce) Chi effettua un sequestro.

sequèstro, sm. 1 L'atto di privare su ordine legale della disponibilità di un oggetto, bene. ~ confisca. <> restituzione. 2 L'atto di rapire una persona.
 sm. 1 sequestration, seizure. 2 (confisca) confiscation. 3 (pignoramento) distraint. 4 (persona) kidnapping.
 lat. sequestrum.
Nel processo penale è la sottrazione da parte del giudice del corpo del reato o, comunque di quanto è necessario per un completo accertamento dei fatti.
Nei procedimenti civili è un provvedimento cautelare con il quale si sottrae una cosa alla disponibilità di chi la detiene.
Sequestro conservativo
Ha per oggetto i beni o i crediti, su istanza del creditore che dimostri il pericolo di perdere le garanzie del suo credito.
Sequestro di persona
Reato che viene commesso da chi toglie a una persona la sua libertà, sia con mezzi diretti che indiretti; è punito con la reclusione da sei mesi a otto anni.
Sequestro di persona a scopo di estorsione
Reato che unisce il delitto di sequestro di persona allo scopo di ricavare un profitto dalla liberazione dell'ostaggio, è punito con la reclusione da venticinque a trent'anni, indipendentemente dal fatto che il sopracitato scopo sia raggiunto.
Sequestro giudiziario
Presuppone una controversia sulla proprietà o sul possesso di un bene o il pericolo di alterazione, sottrazione o deterioramento delle cose stesse o di cose che servono come mezzi di prova nel processo.

sequòia, sf. Gimnosperma (Sequoia sempervirens) della famiglia delle Taxodiacee e della classe delle Conifere. Di dimensioni normalmente gigantesche la sequoia raggiunge i 110 m e vive fino a 2.000 anni. Cresce spontaneamente in California. Ha foglie persistenti più o meno aghiformi, densamente spiralate. Il legno è scuro, privo di canali resiniferi e inodore. Esistono vari tipi di sequoie: sequoia wellingtoria o gigantesca o albero del mammut (esemplari limitati nella Sierra Nevada); sequoia sempervirens o sequoia rossa che produce un legname molto apprezzato per la sua resistenza all'umidità. Sono numerosi i reperti di sequoia; alcuni studiosi affermano che una wellingtoria di 1.500 anni sia ancora viva, mentre varie piante della specie di sequoia sempervirens avrebbero superato i 1.000 anni. Altri asseriscono che gli esemplari più vecchi possano raggiungere i 4.000 anni.
 sf. sequoia.

Sequoia National Park Parco nazionale degli USA, nella California centro-orientale.

sèr, sm. invar. Troncamento di sere, signore, che veniva posto davanti ai nomi propri.

séra, sf. 1 Parte terminale della giorno, fra tramonto e notte. da mattina a sera, sempre. 2 L'ultima parte della giornata, dopo la cena. abito da sera, da cerimonia.
 sf. 1 evening. 2 (notte) night.
 lat. sera parte tarda del giorno.

seraccàta, sf. Insiemi di seracchi, zona di seracchi.

seràcco, sm. (pl.-chi) Blocco di ghiaccio che si stacca dal ghiacciaio.

seraficaménte, avv. Con tranquillità, senza fretta.

seràfico, agg. (pl. m.-ci) 1 Da serafino. 2 Calmo, placido, tranquillo.
 lat. mediev. seraphicus.

serafìno, sm. Il coro angelico più vicino al trono di Dio.

Serafino Film commedia, italiano (1968). Regia di Pietro Germi. Interpreti: Adriano Celentano, Ottavia Piccolo, Saro Urzí.

seràle, agg. Che si tiene o è relativo alla sera. ~ vespertino, crepuscolare. <> diurno, mattutino, notturno.
 agg. night, evening.

Serào, Matìlde (Patrasso, Grecia 1856-Napoli 1927) Scrittrice e giornalista, greca di nascita, ma napoletana di elezione. Cominciò a scrivere giovanissima come giornalista, successivamente scrisse racconti e romanzi aderendo al verismo, arricchito da analisi psicologiche e intimistiche e dipingendo il popolo della piccola borghesia romana e napoletana. Tra le sue opere, La virtù di Checchina (1884), Il ventre di Napoli (1884), Il romanzo della fanciulla (1886), Il paese di Cuccagna (1890).

seràta, sf. 1 La sera, vista in termini di condizioni atmosferiche o di durata. <> mattinata. 2 Ricevimento organizzato. ~ festa, galà. serata di gala, serata d'onore, in onore di qualcuno.
 sf. 1 evening. 2 (ricevimento) party. 3 (di gala) gala evening.

Serata con il signor Testa, La Saggio di P. Valery (1896).

Serate di Médan, Le Raccolta di novelle di vari scrittori francesi, tra i quali G. de Maupassant, É. Zola e J. K. Huysmans (1880).

Serate di San Pietroburgo Opera di politica di J. de Maistre (postuma 1821).

Seràto, Màssimo (Oderzo, Treviso 1917-Roma 1989) Nome d'arte dell'attore cinematografico Giuseppe Segato. Tra le sue interpretazioni, Piccolo mondo antico (1941), Giacomo l'idealista (1943), Le sorelle Materassi (1944) e Febbre di vivere (1953).

Seravézza Comune in provincia di Lucca (12.731 ab., CAP 55047, TEL. 0584). Centro agricolo (coltivazione di olivi, viti e cereali), dell'estrazione del marmo e industriale (prodotti meccanici). Vi si trovano il palazzo Mediceo, del XVI sec., il duomo di San Lorenzo e Santa Barbara, del XVI sec., e la chiesa della Misericordia, del XV sec. Gli abitanti sono detti Seravezzesi o Seravezzini.

serbàre, v. v. tr. 1 Mettere da parte. ~ custodire. 2 Mantenere.
v. rifl. Conservarsi, mantenersi.
 v. tr. 1 to lay aside, to put aside. 2 (mantenere) to keep. v. rifl. to remain, to keep.
 lat. servare.

serbatóio, sm. (pl.-oi) 1 Ampio recipiente, contenitore per liquidi. ~ vasca. 2 Luogo artificiale di raccolta di masse d'acqua. ~ cisterna.
 sm. 1 tank, reservoir. 2 (cisterna) cistern.

sèrbi Gruppo etnico europeo della penisola Balcanica che forma la popolazione della Serbia e minoranze etniche stanziate nelle regioni adiacenti.

Sèrbia Repubblica federale (5.840.000 ab.) della penisola balcanica, la cui capitale è Belgrado. Comprende le due unità amministrative autonome di Kosovo e Vojvodina. Il territorio è prevalentemente montuoso, il fiume principale è il Danubio che l'attraversa, raccogliendo le acque dei fiumi Sava, Tibisco e Morava; al confine con la Romania e l'Ungheria si estende la vasta pianura della Vojvodina. L'economia è prevalentemente agricola (frumento, avena, barbabietola) canapa, lino, tabacco, allevamento di bestiame, sfruttamento dei giacimenti di carbone, rame, antimonio, ferro, argento. È in atto un processo di industrializzazione (industrie chimiche, tessili e alimentari).
STORIA Fu occupata dalla stirpe caucasica dei serbi nel VI sec., cristianizzata nel IX sec., divenne sede di principati bulgari che si unirono nel XII sec. Stefano Dusan venne incoronato imperatore dei serbi e dei greci nel 1345; egli estese il proprio dominio sull'Albania, la Macedonia, la Tracia e l'Epiro. Nel 1389, sottomessa dai turchi, divenne una provincia turca che tentò inutilmente di liberarsi ingaggiando furiose battaglie fino a giungere, nel 1830, alla formazione del principato autonomo di Serbia sotto la sovranità della Turchia. Il trattato di Berlino riconobbe lo stato indipendente serbo divenuto monarchia costituzionale con Milan Obrenovic nel 1882; costui instaurò un regime autoritario filoaustriaco. Nel 1903, salita al trono la dinastia dei Karageorgevic, si formò un movimento panserbo che inasprì i rapporti con l'Austria, culminato, dopo l'uccisione dell'arciduca Francesco Ferdinando a Serajevo, nel 1914, nella prima guerra mondiale. Al termine della guerra, la Serbia costituì con Croazia e Slovenia il regno di Iugoslavia, in cui mantenne una posizione di grande importanza nei ruoli chiave dello stato e nell'esercito, che non venne meno neanche dopo la formazione della Iugoslavia socialista. Dopo la seconda guerra mondiale, essendo la maggiore delle repubbliche della federazione iugoslava, affrontando la disgregazione del paese alla morte di Tito (1980) e al manifestarsi della profonda crisi economica, ha cercato di riproporre la sua egemonia intervendo anche militarmente in Croazia e Bosnia-Erzegovina che si erano proclamate indipendenti e appoggiando le formazioni di soldati irregolari serbi di quei paesi (1991-1992). Si è aperta così una guerra caratterizzata da grande asprezza, con la partecipazione di numerose bande armate di nazionalisti su entrambi i fronti. Nel 1992 l'ONU ha condannato questa guerra imponendo sanzioni economiche e politiche contro la Serbia. Nell'aprile del 1992 la Serbia e il Montenegro hanno proclamato la rifondazione della Federazione iugoslava, senza avere il riconoscimento della comunità internazionale. Contro la Federazione iugoslava l'ONU ha decretato un embargo, mentre S. Milosevic è rieletto alla presidenza della repubblica (dicembre). Nel 1995 dopo l'accordo di Dayton sulla Bosnia-Erzegovina (dove il presidente Milosevic ha trattato a nome dei serbi della Bosnia), l'embargo imposto alla Repubblica federale iugoslava viene tolto. Agli inizi del 1998 le milizia serbe hanno sferrato un'offensiva contro gli indipendentisti albanesi dell'UcK, dando vita a un periodo di terrore e di pulizia etnica. Nel marzo del 1999 la NATO, dopo mesi di pressioni diplomatiche, interviene militarmente con bombardamenti aerei su tutta la Serbia e il Montenegro. Il conflitto accentua l'esodo della popolazione albanese dal Kosovo verso la Macedonia e l'Albania.

sèrbo, agg. e sm. agg. Della Serbia.
sm. 1 Mantenere, serbare. 2 Abitante e lingua della Serbia.
 agg. e sm. 1 Serbian, Serb. 2 (mettere in serbo) to put by, to put aside.

serbocroàto, agg. e sm. agg. Della Serbia e della Croazia.
sm. Lingua parlata nella Serbia e Croazia.

Sèrchio Fiume (111 km) della Toscana. Nasce dall'Appennino Tosco-Emiliano e sfocia nel mar Tirreno.

Serdiàna Comune in provincia di Cagliari (2.160 ab., CAP 09040, TEL. 070).

sère, sm. Termine onorifico, che significa signore, che veniva utilizzato come titolo di notai e sacerdoti e più tardi di persone di riguardo.

Sere, Le Opera di poesia di É. Verhaeren (1886).

Serégno Comune in provincia di Milano (38.588 ab., CAP 20038, TEL. 0362). Centro industriale (mobilifici, prodotti della gomma, chimici, meccanici, del legno, dell'abbigliamento e tessili). Gli abitanti sono detti Seregnesi.

Seremban Città (183.000 ab.) della Malaysia peninsulare, capoluogo dello stato di Negeri Sembilan.

Serén dél Gràppa Comune in provincia di Belluno (2.480 ab., CAP 32030, TEL. 0439).

serenaménte, avv. Con serenità, imparzialità. ~ pacatamente.

serenàre, v. v. tr. Far diventare sereno.
v. intr. Passare la notte all'aperto.
v. intr. pron. Rasserenarsi. ~ schiarirsi, tranquillizzarsi.

serenàta, sf. 1 Canto di amore fatto sotto le finestre dell'amata di notte. 2 Musica composta allo scopo.
 sf. serenade.
Composizione vocale e strumentale del Seicento per rendere omaggio a personalità varie in occasione di ricorrenze festive, fino ad assumere talvolta l'ampiezza dell'oratorio e della cantata. Nella seconda metà del Settecento, la serenata identificò composizioni da eseguirsi la sera all'aperto, durante le feste. Si componeva di una serie (minuetti) e terminava con una marcia. Questa composizione stimolò celebri musicisti nelle serenate affidate esclusivamente agli strumenti a fiato. Nel XIX sec., la serenata assunse un carattere romantico, per esempio, con Schubert, Schumann e Brahms che composero serenate per orchestra di strumenti ad arco. La serenata, divenne la canzone dedicata alla donna amata, come quella del Don Giovanni di Mozart e del Barbiere di Siviglia di Rossini. Successivamente si arricchì di preziosismi timbrici e di interessanti ricerche di linguaggio nelle Serenate di Richard Strauss, di Igor Stravinskij, di Alfredo Casella, di Goffredo Petrassi, di Luciano Berio e di Bruno Maderna.

Serengeti Altopiano della Tanzania, a est del lago Vittoria che ospita l'omonimo parco nazionale (il più grande del paese). È alto mediamente dai 1.500 ai 1.800 m.

Seréni, Vittòrio (Luino, Varese 1913-Milano 1983) Poeta. Tra le opere Diario d'Algeria (1947) e Gli strumenti umani (1965).

Serenissima Commedia di G. Gallina (1891).

serenìssimo, agg. Titolo dato ai sovrani, nobili di sangue reale.

serenità, sf. invar. 1 L'essere sereno. 2 Calma, tranquillità. ~ pace, quiete. <> agitazione, alterazione. 3 Appellativo di principi.
 sf. invar. serenity.
 lat. serenitas,-atis.

seréno, agg. e sm. agg. 1 Terso, limpido. ~ pulito. <> coperto, scuro. fulmine a ciel sereno, notizia, evento improvviso. 2 Senza preoccupazioni.
sm. sing. 1 Condizione di calma, di tranquillità. 2 Il cielo limpido, privo di nubi.
 agg. 1 serene. 2 (tempo) clear. 3 (fig.) calm.
 lat. serenus asciutto, dal greco xeròs.

sergènte, sm. Sottufficiale dell'esercito che ha il comando di una squadra.
 sm. sergeant.

Sergente nella neve, Il Romanzo di M. Rigoni Stern (1953).

Sergente York, Il Film d'avventura, americano (1941). Regia di Howard H. Hawkins. Interpreti: Gary Cooper, Walter Brennan, Joan Leslie. Titolo originale: Sergeant York

Sergipe Stato (1.492.000 ab.) del Brasile, affacciato all'oceano Atlantico, tra gli stati di Bahia e di Alagoas. Capitale Aracaju.

Sergnàno Comune in provincia di Cremona (2.719 ab., CAP 26010, TEL. 0373).

serial, sm. invar. Serie di trasmissioni, spettacoli, puntate dedicate a uno stesso argomento, con gli stessi protagonisti.

seriàle, agg. 1 Fatto in serie. produzione seriale di un pezzo meccanico. 2 Disposto in serie.

serialità, sf. La condizione di essere seriale.

serialménte, avv. In modo seriale.

seriaménte, avv. In modo serio.

Seriàna Valle delle Prealpi Bergamasche, attraversata dal fiume Serio. Si estende dal Pizzo di Coca al centro di Nembro. Agricoltura di tipo montano e sfruttamento boschivo. Le industrie presenti sono quelle meccaniche, tessili (lana e cotone), cartarie e del cemento. Numerosi sono anche gli impianti idroelettrici. I centri principali della valle sono Clusone e Gandino, stazioni climatiche e mete turistiche.

seriàre, v. tr. Mettere in serie.

Seriàte Comune in provincia di Bergamo (19.030 ab., CAP 24068, TEL. 035). Centro industriale (prodotti tessili, del legno, chimici, meccanici ed elettrotecnici). Gli abitanti sono detti Seriatesi.

seriazióne, sf. In statistica, successione di intensità di frequenze delle modalità di un carattere quantitativo.

serìceo, agg. Dalle proprietà simili alla seta.

sericìgeno, agg. In grado di secernere seta.

sèrico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla seta. ~ setoso, sericeo.

serìcolo, agg. Relativo all'allevamento dei bachi da seta.

sericoltóre, sm. (pl.-trìce) Chi pratica la sericoltura.

sericoltùra, sf. Allevamento dei bachi da seta.

sèrie, sf. invar. 1 Successione di cose in cui si può identicare un ordinamento. ~ sequenza. 2 Insieme, raggruppamento.
 sf. 1 succession, series. 2 (insieme) set. 3 (sport) division. 4 (comm.) mass. 5 (numero di serie) serial number.
 lat. series, deriv. da serere concatenare.
In musica è la successione di suoni preordinata e immutabile che ha funzione di supporto di base nella creazione di una composizione musicale. Ha funzione basilare nella musica seriale e dodecafonica, in quanto vengono utilizzati tutti i dodici suoni della scala cromatica.
In analisi matematica addizione progressiva e ordinata di infiniti termini di una successione. Se i termini sono numeri si hanno le serie numeriche, se sono funzioni si hanno le serie di funzioni.
Serie radioattiva
Catena di elementi radioattivi decadenti l'uno nell'altro, fino all'ultimo che è il prodotto stabile finale. Ne esistono di quattro tipi, ossia quella del 237NP che termina nel 209Bi e tre che finiscono tutte nell'isotopo del piombo (238U-206Pb, 235U-207 Pb e 232Th-208Pb).
Serie spettrografica
Gruppo caratteristico di linee presenti negli spettri di emissione degli elementi; il complesso di linee spettrali presenti in sequenza è la conseguenza della quantizzazione dell'energia degli elettroni.
In chimica è il gruppo di elementi chimici (attinidi o lantanidi) con caratteristiche comuni, che non possono essere raggruppati nelle varie classificazioni del sistema periodico o di composti organici con formule e qualità simili.
Serie storica
In statistica è la successione di valori di frequenza o di intensità che illustra l'andamento di un fenomeno in funzione del tempo.
In geologia è la sovrapposizione di più strati o banchi paralleli tra loro, formati da un processo di sedimentazione continua, marina o lacustre.

serietà, sf. invar. 1 L'essere serio. 2 Importanza, gravità. ~ seriosità. <> scherzosità. 3 Condizione grave.
 sf. reliability, seriousness.
 lat. tardo serietas,-atis.

serigrafìa, sf. 1 Tecnica di stampa in cui si fa passare l'inchiostro attraverso un tessuto di seta. 2 Ogni riproduzione ottenuta con questa tecnica.
Antico sistema di stampa usato dai cinesi, la cui matrice è costituita da un pezzo di seta pura tesa su un telaio e disegnata con inchiostri grassi o matite. La seta, coperta poi da un sottile strato di colla, viene trattata con un solvente che scioglie il grasso del disegno. La trama della seta rimane quindi libera dalla colla solo nei punti corrispondenti al disegno: facendo attraversare questi punti da una sostanza colorata e fluida su un foglio di carta, si ottiene la stampa. Per riproduzioni a più colori, si stampa su ogni foglio la prima matrice e poi si disegnano altre matrici da stampare progressivamente. La serigrafia offre limitate tirature e gli esemplari sono firmati e numerati.

serigràfico, agg. Relativo alla serigrafia.

Serìna Comune in provincia di Bergamo (2.129 ab., CAP 24017, TEL. 0345).

Serìno Comune in provincia di Avellino (6.896 ab., CAP 83028, TEL. 0825).

sèrio, agg. e sm. agg. 1 Assennato, responsabile. ~ affidabile. non era una persona seria. 2 Che non si lascia andare a risate. 3 Grave. si era cacciato in guai seri. 4 Turbato, preoccupato. si fece serio in seguito a quella notizia.
sm. sing. Ciò che riguarda la serietà.
 agg. 1 serious. 2 (grave) grave. 3 (affidabile) reliable. 4 (responsabile) responsible.
 lat. serius.

Sèrio Fiume (124 km) della Lombardia. Nasce dal monte Torena, nelle Alpi Orobie e confluisce nell'Adda, presso Pizzighettone. Forma i laghi di Barbellino, attraversa la Val Seriana e bagna Crema.

seriografìa, sf. Tecnica per studiare gli organi in movimento. Si effettua eseguendo diverse radiografie della zona interessata a brevi intervalli di tempo.

serióre, agg. Tardo, posteriore.

serióso, agg. Che cerca di mostrarsi serio agli altri. ~ compassato, contegnoso. <> amabile, cordiale.
 lat. tardo seriosus.

serir, sm. invar. Pianura desertica caratteristica del Sahara orientale coperta di ghiaia e ciottoli misti a sabbia.

Sèrle Comune in provincia di Brescia (2.817 ab., CAP 25080, TEL. 030).

Sèrlio, Sebastiàno (Bologna 1475-Fontainebleau 1554/55) Architetto. Tra le opere il castello di Ancy-le-Franc (1543-1545).

Sèrmide Comune in provincia di Mantova (7.008 ab., CAP 46028, TEL. 0386).

sermoncìno, sm. 1 Predica su argomenti non eccessivamente gravi. 2 Componimento di Natale.

sermóne, sm. 1 Discorso, predica che tratta valori morali. ~ omelia. 2 Componimento satirico.
 sm. sermon.
 lat. sermo,-onis, deriv. da serere concatenare.

Sermonéta Comune in provincia di Latina (6.587 ab., CAP 04010, TEL. 0773).

Sermoni Opera di poesia di G. Chiabrera (1623-1632).
Sermoni
Prosa di A. Vieira (1679-1684).
Sermoni
Opera di oratoria sacra di J. Donne (1615, pubblicata postuma 1640-1661).

Sernàglia délla Battàglia Comune in provincia di Treviso (5.542 ab., CAP 31020, TEL. 0438).

Sernési, Raffaèllo (Firenze 1838-Bolzano 1866) Pittore. Tra le opere Colli fiorentini (Firenze, Galleria d'Arte Moderna).

Sèrnio Comune in provincia di Sondrio (459 ab., CAP 23030, TEL. 0342).

Seròdine, Giovànni (Ascona 1600-Roma 1630) Pittore svizzero. Tra le opere Tributo della moneta (ca. 1625, Edimburgo, National Gallery of Scotland) e Ritratto del padre (1625-1630, Lugano, Museo Civico di Belle Arti).

Seròle Comune in provincia di Asti (189 ab., CAP 14050, TEL. 0144).

Seròlidi Famiglia di Crostacei isopodi dal corpo estremamente piatto.

seròtino, agg. Che matura tardi, tardivo.

serotonìna, sf. Composto presente nel sangue, nel cervello e nelle piastrine avente come funzione la stimolazione della muscolatura liscia e degli organi cavi, in particolare apparato digerente e intestino, di cui regola il ciclo. Alcune scuole ne riconoscono anche l'influenza a livello dell'attività psichica, fino a determinare, se in eccesso, disturbi mentali.

sèrpa, sf. Cassetta a due posti su una carrozza dove siede il cocchiere.

Serpa Pinto, Alexandre Alberto da Rocha (Cinfaes 1846-Lisbona 1900) Esploratore portoghese. Esplorò la regione del fiume Zambesi. Fu governatore del Mozambico (1889).

serpàio, sm. 1 Nido di serpi. 2 Chi caccia le serpi.

serpànte, sm. Marinaio addetto alla pulizia delle latrine.

sèrpe, sf. 1 Serpente, biscia. ~ aspide. 2 Persona malvagia. ~ infido.
 lat. serpens,-entis, p.pres. di serpere strisciare.

serpeggiaménto, sm. L'atto di serpeggiare.

serpeggiànte, agg. Che serpeggia, tortuoso. ~ serpentino. <> rettilineo.

serpeggiàre, v. intr. 1 Procedere con l'andamento tipico dei serpenti, in modo tortuoso. il fiume serpeggiava nella foresta. 2 Diffondere. ~ propagare. cominciava a serpeggiare una certa insoddisfazione fra i dipendenti.
 v. intr. 1 to wind. 2 (fig.) to spread.
 deriv. da serpe.

Serpentàrio Altra denominazione della costellazione di Ofiuco o delle costellazioni di Ofiuco e Serpente considerate come una sola.

serpentàrio, sm. Istituto scientifico in cui vengono studiati i serpenti.

Serpènte Costellazione visibile nelle notti di primavera ed estate, divisa in due parti, la Testa a ovest di Ofiuco e la Coda a est. Si trova a cavallo dell'equatore celeste.

serpènte, sm. 1 Nome generico dei Rettili Squamati appartenenti agli Ofidi; per estensione anche la pelle conciata dello stesso animale. ~ biscia, serpe. 2 Persona subdola. ~ infido.
 sm. 1 snake. 2 (a sonagli) rattlesnake.
 lat. serpens,-entis, deriv. da serpere strisciare.
Serpente a sonagli
Chiamato comunemente crotalo, appartiene ai Colubridi del genere Crotalus e Sistrurus.
Serpente bruno (Demansia texilis)
Rettile delle regioni australiane, è velenosissimo, raggiunge una lunghezza di 1,80 m, ha pelle bruno giallastra.
Serpente corallo
Specie appartenente ai generi Micrurus e Micruroides, sono di indole mite, ma sono dotati di un potente veleno; hanno medie dimensioni con pelle di vari colori, vivono nel Nordamerica.
Serpente dagli occhiali (Naia tripudians)
Ha un disegno a forma di occhiali sul collo, molto pericoloso perché dotato di potente veleno, vive in India, Birmania e Ceylon.
Serpente di mare
Rettile (Laticauda laticauda) della famiglia degli Idrofidi e dell'ordine degli Squamati. Lungo anche 1 m, vive nei mari della Polinesia. Respira a pelo dell'acqua grazie alla particolare posizione delle narici.
Serpente monetario europeo
Sistema di cambi vigenti tra le monete della CEE tra il 1972 e il 1978. Accordo concluso a Basilea tra i Paesi della comunità economica europea, prevedeva uno scarto massimo del cambio del 2,25% rispetto alla parità fissata per ciascuna moneta europea e per il dollaro. Il mantenimento della parità fu particolarmente gravoso per i Paesi più deboli, tra i quali l'Italia che da tale sistema uscì nel 1973. Nel 1979 fu sostituito dallo SME.

Serpente piumato, Il Romanzo di D. H. Lawrence (1926).

Serpente, Il Romanzo di L. Malerba (1966).

serpentèllo, sm. Piccolo fuoco d'artificio che procede seguendo un movimento serpentino.

serpentésco, agg. (pl. m.-chi) Che ha caratteristiche del serpente.

serpentifórme, agg. Che ha forma di serpente.

serpentìna, sf. 1 Tubo a spirale. 2 Nel calcio, dribbling fatto su più giocatori.

serpentìno, agg. e sm. agg. Che è caratteristico del serpente. ~ serpentesco.
sm. 1 Roccia verde, usata per ornamento. 2 Tipo di archibugio.

serpentóne, sm. Strumento musicale costituito a forma di tubo attorcigliato.

serpìllo, sm. Nome comune del Thymus serpyllum, una pianta erbacea strisciante da cui si ricava un olio essenziale utilizzato in profumeria.

Serpòtta, Giàcomo (Palermo 1656-1732) Scultore. Tra le opere Stucchi dell'Oratorio di San Lorenzo (1686?-1696) e dell'Oratorio di Santa Zita (1686-1688 e 1711-1718) a Palermo.

Serpuhov Città (142.000 ab.) della Russia, nella provincia di Mosca.

sèrpula, sf. Genere di Anellidi policheti sedentari, appartenenti alla famiglia dei Serpulidi, che vivono in tubi costituiti di calcare e mucina fissati su rocce e corpi sommersi.

Serpùlidi Famiglia di Anellidi policheti sedentari a cui appartiene la serpula.

sèrqua, sf. Dozzina.

sèrra, sf. 1 Costruzione con pareti trasparenti, sotto la quale è possibile coltivare mantenendo delle condizioni ottimali di crescita rispetto a quelle fornite dall'ambiente esterno. ~ semenzaio, vivaio. 2 Sbarramento protettivo nei corsi d'acqua. 3 Dorsale montuosa secondaria.
 sf. 1 glasshouse, greenhouse. 2 (riscaldata) hothouse.
Effetto serra
Fenomeno climatico per cui il flusso di radiazione infrarossa (termica) che, riflessa dalla superficie terrestre, viene dispersa, tende a diminuire con l'aumento della concentrazione di CO2 nell'atmosfera, con conseguente aumento della temperatura media terrestre. Questo effetto, causato dall'uso intensivo di combustibili fossili e dai prodotti vulcanici è ulteriormente aumentato a causa della deforestazione selvaggia praticata nella seconda metà del XX sec.

Sèrra d'Aièllo Comune in provincia di Cosenza (1.076 ab., CAP 87030, TEL. 0982).

Sèrra de' Cónti Comune in provincia di Ancona (3.312 ab., CAP 60030, TEL. 0731).

Sèrra Pedàce Comune in provincia di Cosenza (976 ab., CAP 87050, TEL. 0984).

Sèrra Riccò Comune in provincia di Genova (7.873 ab., CAP 16010, TEL. 010).

Sèrra San Brùno Comune in provincia di Vibo Valentia (6.759 ab., CAP 88029, TEL. 0963).

Sèrra San Quìrico Comune in provincia di Ancona (3.041 ab., CAP 60048, TEL. 0731).

Sèrra Sant'Abbóndio Comune in provincia di Pesaro (1.307 ab., CAP 61040, TEL. 0721).

sèrra sèrra, loc. sost. m. invar. 1 Ressa di persone. ~ calca. 2 Trambusto. ~ confusione.

Sèrra, Renàto (Cesena 1884-Podgora, Gorizia 1915) Critico letterario. Tra le opere Saggio sul Pascoli (1910) e Esame di coscienza di un letterato (1915).

Serracapriòla Comune in provincia di Foggia (5.237 ab., CAP 71010, TEL. 0882).

serradàdi, sm. invar. Attrezzo usato per stingere i dadi dei bulloni.

Serradifàlco Comune in provincia di Caltanissetta (6.441 ab., CAP 93010, TEL. 0934).

serrafìla, sf. 1 Chi chiude una fila. 2 La nave che termina una formazione che naviga in linea di fila.

serrafìlo, sm. Morsetto per bloccare due estremità di cavi elettrici da tenere collegati.

serràggio, sm. (pl.-gi) L'effetto del serrare.

serràglia, sf. 1 Ordigno da pesca fisso. 2 In architettura, chiave di volta.

serràglio, sm. 1 Luogo difeso con barricate. 2 Gabbia. 3 Palazzo del sultano di Costantinopoli

Serralùnga d'Àlba Comune in provincia di Cuneo (479 ab., CAP 12050, TEL. 0173).

Serralùnga di Crèa Comune in provincia di Alessandria (644 ab., CAP 15020, TEL. 0142).

serramànico, sm. Nella locuzione a serramanico, coltello la cui lama può essere ripiegata nel manico.

Serramànna Comune in provincia di Cagliari (9.837 ab., CAP 09038, TEL. 070).

Serramazzóni Comune in provincia di Modena (5.428 ab., CAP 41028, TEL. 059).

serràme, sm. (pl.-i) Ogni meccanismo utile a chiudere porte e finestre.

serramentìsta, sm. Chi si occupa di installare o riparare serramenti.

serraménto, sm. 1 L'azione del serrare. 2 Serrame.
 sm. 1 (di porta) door frame. 2 (di finestra) window frame.

Serramezzàna Comune in provincia di Salerno (441 ab., CAP 84070, TEL. 0974).

Serramonacésca Comune in provincia di Pescara (717 ab., CAP 65020, TEL. 085).

serrànda, sf. Chiusura a saracinesca di ampie aperture. ~ avvolgibile, clear.
 sf. rolling shutter, roller shutter.

Serrànidi Famiglia di Pesci Perciformi diffusi soprattutto nei mari caldi.

Serranillas Opera di poesia di I. L. de Mendoza marchese di Santillana (ca. 1450).

serranòdi, agg. e sm. Di un apparecchio usato per fare i nodi con i file delle suture chirurgiche.

Serrapetróna Comune in provincia di Macerata (850 ab., CAP 62020, TEL. 0733).

Serràra Fontàna Comune in provincia di Napoli (2.904 ab., CAP 80070, TEL. 081).

serràre, v. v. tr. 1 Chiudere. serrare il nemico, incalzarlo. 2 Impedire il passaggio. 3 Stringere. serrare i denti.
v. intr. Combaciare perfettamente in una chiusura. le imposte serravano male.
 v. tr. 1 to lock. 2 (stringere) to tighten. 3 (premere) to close in. 4 (denti) to clench. 5 (mil., le file) to close ranks.
 lat. serare, incrociato con serrare segare.

Serrasàlmidi Famiglia di Pesci Cipriniformi d'acqua dolce originari dell'America meridionale a cui appartengono i piranha.

Serrastrétta Comune in provincia di Catanzaro (3.838 ab., CAP 88040, TEL. 0968).

serràta, sf. 1 L'atto del serrare. 2 Chiusura totale, astensione dalle normali funzioni.
 sf. lockout.
Sospensione dell'attività aziendale adottata dal datore di lavoro allo scopo di imporre ai dipendenti modifiche ai patti stabiliti o adottata come rappresaglia. A differenza dello sciopero la costituzione non la riconosce come un diritto, anche se non costituisce reato. Viene considerata come un mancato adempimento dei termini contrattuali e il giudice del lavoro la può censurare come comportamento antisindacale.

Serràta Comune in provincia di Reggio Calabria (1.183 ab., CAP 89020, TEL. 0966).

serràte, sm. invar. Conclusione convulsa di una gara sportiva.

serràto, agg. 1 Chiuso. 2 Molto rapido e concitato.

serratùra, sf. Meccanismo in metallo con chiave che permette di tenere chiuse porte, borse, valigie e così via. serratura di sicurezza, non forzabile con grimaldelli o arnesi di scasso.
 sf. lock.
 deriv. da serrare.

Serrault, Michel (Brunoy 1928-) Attore francese. Dopo una lunga esperienza nel cabaret e nel teatro di prosa, approdò al cinema interpretando I diabolici (1955), Il vizietto (1978), Guardato a vista (1981), I fantasmi del cappellaio (1983), Il miracolo (1987), Docteur Petiot (1990).

Serravàlle a Po Comune in provincia di Mantova (1.755 ab., CAP 46030, TEL. 0386).

Serravàlle di Chiènti Comune in provincia di Macerata (1.243 ab., CAP 62038, TEL. 0737).

Serravàlle Lànghe Comune in provincia di Cuneo (318 ab., CAP 12050, TEL. 0173).

Serravàlle Pistoiése Comune in provincia di Pistoia (8.754 ab., CAP 51030, TEL. 0573).

Serravàlle Scrìvia Comune in provincia di Alessandria (6.243 ab., CAP 15069, TEL. 0143).

Serravàlle Sèsia Comune in provincia di Vercelli (5.040 ab., CAP 13037, TEL. 0163).

Sèrre Comune in provincia di Salerno (3.833 ab., CAP 84028, TEL. 0828).

Sèrre, Le Dorsale montuosa duplice della Calabria corrispondente all dorsale mediana dell'Appennino Calabrese.

Serrènti Comune in provincia di Cagliari (5.327 ab., CAP 09027, TEL. 070).

Sèrri Comune in provincia di Nuoro (816 ab., CAP 08030, TEL. 0782).

Serriòla, bócca Passo (730 m) dell'Appennino umbro-marchigiano, tra le valli del Metauro e del Tevere, in provincia di Perugia.

Serrivomèridi Famiglia di Pesci anguilliformi che hanno la coda che stermina in un filamento e le mascelle molto allungate.

Serróne Comune in provincia di Frosinone (2.887 ab., CAP 03010, TEL. 0775).

Serrungarìna Comune in provincia di Pesaro (2.066 ab., CAP 61030, TEL. 0721).

Sersàle Comune in provincia di Catanzaro (5.226 ab., CAP 88054, TEL. 0961).

Serse Opera in tre atti di G. F. Händel, libretto di N. Minato (Venezia, 1654).

sertão, sm. invar. Denominazione delle regioni semiaride del Brasile di nord-est sfruttate per l'allevamento estensivo del bestiame.

sèrto, sm. 1 Corona. ~ ghirlanda. 2 Aureola.

Sérusier, Paul (Parigi 1864-Morlaix 1927) Pittore francese. Tra le opere Il bosco d'amore (1888, Parigi, Collezione privata).

sèrva, sf. Domestica al servizio di qualcuno. ~ cameriera.

Serva padrona, La Due intermezzi di G. B. Pergolesi, libretto di G. A. Federico (Napoli, 1733).

servàggio, sm. (pl.-gi) Schiavitù, servitù.

Servandóni, Giovànni Nicolò (Firenze 1695?-Parigi 1766) Architetto. Tra le opere la facciata di St-Sulpice a Parigi (1733-1749).

servàre, v. tr. 1 Conservare. ~ custodire. 2 Osservare seguendo. ~ attenere. 3 Di promessa, mantenere. ~ rispettare.

servènte, agg. e sm. agg. Che presta servizio.
sm. Servo, domestico.

server, sm. invar. In informatica indica un elaboratore che fornisce servizi a un altro computer chiamato client.

servétta, sf. Ruolo teatrale in auge nei secc. XVII-XIX le cui origini risalgono alla commedia dell'arte.

serviàno, agg. Relativo a Servio, in particolare all'antico re romano Servio Tullio.

servìbile, agg. 1 Che può essere utilizzato. 2 Che può essere portato in tavola.

servìgio, sm. (pl.-gi) Azione, prestazione da cui qualcuno trae beneficio. ~ servizio.
 lat. servitium.

Servigliàno Comune in provincia di Ascoli Piceno (2.348 ab., CAP 63029, TEL. 0734).

servìle, agg. 1 Proprio di un servo. lavori servili, lavori di fatica. 2 Adulatorio. complimenti servili. 3 Di verbi quali dovere, potere, volere. 4 Senza dignità.
 agg. servile.
 lat. servilis, deriv. da servus servo.

servilìsmo, sm. Atteggiamento servile, di sottomissione.
 sm. servility.

servilità => "servilismo"

servìre, v. v. tr. 1 Essere al servizio di qualcuno. ~ lavorare, dipendere. 2 Essere d'aiuto, utile. 3 Portare in tavola. 4 Mettere in gioco la palla. 5 Fornire dei servizi di utilità. il suo quartiere non era servito dai mezzi pubblici.
v. intr. 1 Obbedire, essere alle dipendenze. 2 Occorrere, giovare. gli serviva qualcuno che curasse i bambini durante il pomeriggio.
v. intr. pron. 1 Utilizzare, avvalersi. ~ giovarsi. 2 Sfruttare per propri fini.
 v. tr. 1 to serve. 2 (cibi) to help. 3 (al ristorante) to wait on. 4 (a carte) to deal. v. intr. 1 to serve. 2 (giovare) to aid, to be useful. 3 (bisognare) to need. v. intr. pron. 1 to use. 2 (cibo a tavola) to help oneself. 3 (approvvigionarsi) to be a customer.
 lat. servire essere sottomesso a.

servìta, sm. (pl.-i) Religioso dell'ordine dei Servi di Maria.

servìto, agg. 1 Che ha ricevuto un servizio. 2 Che è pronto in tavola. restare servito, essere invitato a pranzo. 3 Che non ha bisogno di cambiare altre carte, nel gioco del poker.

servitoràme, sm. L'insieme formato dai servitori.

servitóre, sm. Colui che presta servizio. ~ cameriere, domestico.
 sm. servant.
 lat. tardo servitor,-oris, deriv. da servire.

Servitore del diavolo, Il Racconto di E. Pea (1931).

Servitore di due padroni, Il Commedia di C. Goldoni (1745).

servitù, sf. 1 Condizione del servo. ~ servaggio. 2 L'insieme delle persone al servizio di una famiglia.
 sf. pl. servants, domestic staff, servitude.
 lat. servitus,-utis schiavitù, deriv. da servus.
Servitù della gleba
Istituto giuridico esistente nel medioevo. A partire dal IV sec., i coloni e gli affittuari della campagna, furono legati per legge al fondo che lavoravano, divenendo quasi simili agli schiavi. Infatti il proprietario del fondo non poteva scacciarli, ma anch'essi non potevano sfuggirgli: entrambe le cose erano vietate dalla legge. Nell'Europa occidentale scomparve alla fine del medioevo, più tardi nell'Europa orientale. In Russia l'emancipazione fu ordinata soltanto nel 1861 dallo zar Alessandro II.
Servitù prediale
Diritti reali su cosa altrui consistenti nell'utilizzazione parziale di un fondo (detto servente) a vantaggio di altro fondo (detto dominante), appartenente ad altro proprietario. Tali diritti si dividono in affermativi (quando il proprietario del fondo dominante può compiere determinate azioni sul fondo servente) o negativi (quando il proprietario del fondo servente deve astenersi da determinate azioni sul proprio fondo). Può essere coattiva (acquedotto a scarico coattivo) o volontaria (costituita per contratto o per testamento).

Servitù e grandezza militari Prosa di A. de Vigny (1835).

serviziévole, agg. Che presta il proprio servizio volentieri e bene. ~ accorto, attento, zelante.
 agg. helpful, obliging, willing to help.

servìzio, sm. 1 Il lavoro fatto alle dipendenze altrui. ~ incarico. 2 Rapporto di sudditanza, obbedienza. 3 Prestazione fornita da istituzioni o enti. il servizio ferroviario fu interrotto a causa dello sciopero. 4 Insieme di oggetti utili a un certo scopo. 5 Articolo giornalistico, reportage. 6 Favore, efficienza. 7 Il servire, il rimettere in gioco la palla in alcuni sport quali il tennis.
 sm. 1 service. 2 (giornalistico) report. 3 (di bus ecc.) to run. 4 (fuori servizio) out of work, out of order. 5 (favore) favour. 6 (serie completa) set.
 lat. servitium, condizione servile, deriv. da servus servo, schiavo.

sèrvo, agg. e sm. agg. Sottomesso, in schiavitù.
sm. 1 Chi è sottomesso e privato della libertà. servo della gleba, chi nell'antica Roma era vincolato a lavorare la terra. 2 Servitore, cameriere.
 sm. servant.
 lat. servus servo, schiavo.

Servo Jerney e il suo diritto, Il Racconto di I. Cankar (1907).

Servo, Il Film drammatico, britannico (1963). Regia di Joseph Losey. Interpreti: Dirk Bogarde, Sarah Miles, Wendy Craig. Titolo originale: The Servant

servocomàndo, sm. (pl.-di) Meccanismo che rende agevole la manovrabilità di una determinata leva di comandi.

servofrèno, o servofréno, sm. (pl.-ni) Dispositivo di un veicolo che riduce lo sforzo richiesto per frenare da parte del pilota.
 sm. servobrake.

servomeccanìsmo, sm. (pl.-smi) Meccanismo che permette di agevolare la manovra.

servomotóre, sm. (pl.-ri) Motore ausiliario che permette di potenziare l'azione di un motore principale.

servostèrzo, sm. (pl.-zi) Dispositivo che permette di ridurre lo sforzo del pilota nel manovrare lo sterzo.
 sm. power steering.

sèsamo, sm. Pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Pedaliacee, di origine tropicale, attivamente coltivata per la produzione di olio per uso alimentare.
 lat. sesamum, dal greco sèsamon.

sesamòide, agg. e sm. In anatomia e zoologia, relativo a piccole ossa accessorie situate vicino ad alcune articolazioni degli arti o nello spessore dei tendini.

Sèsia Fiume (138 km) del Piemonte. Nasce dal versante sudorientale del Monte Rosa e confluisce nel Po presso Valenza. Attraversa la Valsesia e bagna Vercelli.

Sesòstri Nome di faraoni.
Sesostri I
Regnò dal 1971 al 1928 a. C. Faraone egiziano della XII dinastia. Conquistò la Nubia.
Sesostri II
Regnò dal 1897 al 1878 a. C. Faraone egiziano della XII dinastia. Diede inizio alla bonifica del Fayyum.
Sesostri III
Regnò dal 1878 al 1842 a. C. Faraone egiziano della XII dinastia. Sedò felicemente le ribellioni in Palestina.

sesqui- Primo elemento di parole composte che nella terminologia chimica indica il rapporto 2 a 3 in un composto binario.

sesquiàltero, agg. e sf. agg. Nella metrica antica, di piede in cui arsi e tersi stanno tra di loro nel rapporto di 2 a 3 o di 3 a 2.
sm. 1 In musica, registro di mutazione composto di due canne in sesta di un organo. 2 Nella notazione di misurazione musicale, diminuzione del valore delle note nella proporzione di 3 a 2. 3 Denominazione latina della quinta.

sesquipedàle, agg. Enorme, macroscopico.

sèssa, sf. Dislivello, variazione nel livello dell'acqua in mari o laghi.

Sèssa Aurùnca Comune in provincia di Caserta (23.394 ab., CAP 81037, TEL. 0823). Centro agricolo (coltivazione di frutta, ortaggi, uva e cereali), industriale (prodotti alimentari, chimici e meccanici) e turistico. Fondata nel VI sec. a. C., divenne colonia e quindi municipio romano. Vi si trovano i resti dell'antica Suessa, del VI sec. a. C., e il duomo, costruito nel XII sec. Gli abitanti sono detti Sessani.

Sèssa Cilènto Comune in provincia di Salerno (1.628 ab., CAP 84074, TEL. 0974).

sessagenàrio, agg. e sm. (pl. m.-i) agg. Che ha sessant'anni.
sm. Chi ha sessant'anni.

sessagèsima, sf. La domenica che precede di circa sessanta giorni la Pasqua.

sessagesimàle, agg. Che ha come numero di base il sessanta.

sessagèsimo, agg. Sessantesimo.
 lat. sexagesimus.

Sessàme Comune in provincia di Asti (303 ab., CAP 14050, TEL. 0144).

Sessàno dél Molìse Comune in provincia di Isernia (1.029 ab., CAP 86090, TEL. 0865).

sessànta, agg. e sm. agg. num. card. invar. Di quantità pari a sei decine.
sm. invar. Il numero che indica sei decine.
 agg. e sm. sixty.

sessantènne, agg. e sm. agg. Che ha sessant'anni.
sm. Chi ha sessant'anni. ~ sessagenario.

sessantènnio, sm. (pl.-i) Un periodo di tempo di sessant'anni.

sessantèsimo, agg. num. ord. 1 Che occupa la posizione numero sessanta in un ordinamento stabilito. 2 La quantità corrispondente all'intero diviso per sessanta.
 agg. num. ord. sixtieth.

sessantìna, sf. Quantità composta da circa sessanta unità.
 sf. about sixty.

sessantottésco, agg. (pl. m.-chi) Relativo al periodo e al movimento politico-culturale dell'anno 1968.

sessantottìno, sm. Chi ha partecipato al movimento sessantottesco.

Sèssera Valle del Biellese, attraversata dal torrente omonimo. Inizia dalla cima di Bo e si estende fino alla Valsesia.

Sesshu (Akahama 1420-1506) Pittore giapponese. Tra le opere Paesaggio invernale (Tokyo, Museo Nazionale).

sèssile, agg. Che si attacca direttamente al ramo, senza picciolo.

sessióne, sf. Periodo in cui si riunisce una commissione, un'assemblea per prendere delle decisioni, fare delle delibere. ~ tornata.
 sf. session.
 lat. sessio,-onis seduta, deriv. da sessum.

sessìsmo, sm. Tendenza a valutare sulla base del sesso, sminuendo in particolare le donne.

sessìsta, agg., sm. e sf. (pl. m.-i) agg. Del sessismo.
sm. e sf. Chi discrimina in base al sesso.

sèsso, sm. 1 Il complesso delle caratteristiche strutturali, funzionali, somatiche, morfologiche e psichiche che distinguono in una stessa specie i maschi dalle femmine, con particolare riguardo agli organi della riproduzione. 2 Organi genitali.
 sm. sex.
 lat. sexus,-us.
Condizione caratteristica dei due tipi individuali di una stessa specie tra cui avviene uno scambio di geni. I due tipi, in base al comportamento in detto scambio, vengono definiti di sesso maschile o femminile. La sessualità è legata ai meccanismi riproduttivi di moltissime specie vegetali e animali. Si ritiene che la sessualità, consentendo la combinazione multipla dei caratteri, aumenti le possibilità della specie di variazione e quindi di adattabilità all'ambiente e pertanto sia vantaggiosa per la conservazione della stessa. A ogni sesso corrisponde solitamente un tipo morfologico, ma in molte specie inferiori gli individui differiscono solo per il tipo di gamete prodotto, mentre in altre specie anche i gameti sono uguali. Esistono anche fenomeni di ermafroditismo: gli individui producono contemporaneamente gameti maschili e femminili. Il sesso può essere determinato ereditariamente o, come in alcuni animali inferiori, dall'ambiente in cui si sviluppano i gameti e gli zigoti.
Nell'uomo il sesso è determinato da una coppia di cromosomi che risulta essere formata nelle femmine da due cromosomi uguali (XX) e nel maschio da due elementi disuguali (XY); la determinazione del sesso avviene al momento della fecondazione. I gameti possiedono uno solo dei due cromosomi sessuali e nei gameti femminili è sempre presente un cromosoma X. Esso si unirà a un altro cromosoma X o Y proveniente dal gamete maschile dando origine a un individuo femminile o maschile. Il patrimonio cromosomico è uguale per tutte le cellule dell'organismo. Quindi, tutte le cellule della donna conterranno i due cromosomi X. Attualmente il sesso di una persona è individuabile dall'esame di alcune sue cellule.
Dai cromosomi sessuali dipende la differenziazione delle gonadi, che rappresentano i caratteri sessuali primari, mentre i caratteri sessuali somatici (secondari) nell'uomo si sviluppano essenzialmente sotto il controllo degli ormoni gonadici o corticosurrenali. Per alterazioni geniche dell'embrione, si può avere un carattere intermedio non corrispondente al corredo cromosomico; questo può portare a casi patologici in cui il sesso cromosomico, il sesso ormonale e i caratteri sessuali secondari non corrispondono.

sessuàle, agg. Riguardante il sesso. ~ carnale, sensuale. <> platonico, spirituale.
 agg. sex, sexual.
 lat. tardo sexualis.

sessualità, sf. invar. L'insieme degli aspetti che sono legati al sesso.

sessualizzazióne, sm. L'acquisizione dei caratteri sessuali.

sessualménte, avv. Dal punto di vista sessuale.

sessuàto, agg. Che ha gli organi di riproduzione.

sessuofobìa, sf. Timore, ostilità nei confronti del sesso.

sessuofòbico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla sessuofobia.

sessuòfobo, sm. Chi ha la sessuofobia.

sessuologìa, sf. sing. Studio degli aspetti scientifici legati al sesso.

sessuòlogo, sm. (pl.-i) Studioso di sessuologia.

sessuòmane, agg. e sm. agg. Che manifesta sessuomania.
sm. Chi manifesta sessuomania.

sessuomanìa, sf. Ossessione e tendenza a valutare ogni aspetto, questione in termini sessuali.

sèsta, sf. 1 Una delle ore canoniche di preghiera. 2 Intervallo di tempo corrispondente a quattro toni e un semitono maggiore. 3 Tipo di compasso.

Sèsta Gòdano Comune in provincia di La Spezia (1.585 ab., CAP 19020, TEL. 0187).

Sestànte Costellazione di piccole dimensioni, osservabile nelle notti di primavera; è formata da stelle poco luminose e si trova a sud del Leone, a cavallo dell'equatore celeste.

sestànte, sm. Strumento ottico per misurare l'altezza degli astri all'orizzonte, usato soprattutto in astronomia nautica.
 sm. sextant.
 lat. sextans,-antis la sesta parte, deriv. da sextus sesto.

sestèrzio, sm. Moneta d'argento coniata per la prima volta dai romani nel III sec. a. C. Il suo valore corrispondeva a un quarto del denario (due assi e mezzo) e recava su un lato il segno del valore corrispondente: II S, cioè II (assi) e Semis (mezzo). La riforma monetaria del 217 a. C. portò il suo valore a quattro assi. Augusto nel 23 a. C. circa, lo coniò in bronzo conservandone il valore di quattro assi. Coniata fino a Gallieno (253-268 d. C.), fu la moneta di bronzo più diffusa durante l'impero romano.

sestétto, sm. Insieme costituito da sei persone che hanno un comune obiettivo.

sestière, sm. Quartiere.

sestìle, sm. Antico nome del mesi di agosto che venne in seguito denominato augustus in onore di Augusto.

sestìna, sf. 1 Strofa costituita da sei versi con schema complesso. 2 Componimento poetico che rispetta questa metrica. 3 Gruppo di sei note musicali che vengono eseguite nel tempo richiesto da quattro sole note.
 deriv. da sesto.

Sestìno Comune in provincia di Arezzo (1.525 ab., CAP 52038, TEL. 0575).

sèsto, agg. e sm. agg. num. ord. 1 Che occupa la posizione numero sei, in una serie ordinata. 2 Che corrisponde alla quantità dell'unità divisa per sei. sesto secolo, dal 501 al 600 d. C.
sm. 1 Condizione normale, di efficienza. rimettere in sesto un arnese, rimetterlo in funzione. 2 Curvatura.
 agg. e sm. sixth.
 lat. sextus, deriv. da sex sei.

Sèsto (in ted. Sexten) Comune in provincia di Bolzano (1.829 ab., CAP 39030, TEL. 0474).

Sèsto al Règhena Comune in provincia di Pordenone (5.183 ab., CAP 33079, TEL. 0434).

Sèsto Calènde Comune in provincia di Varese (9.533 ab., CAP 21018, TEL. 0331).

Sèsto Campàno Comune in provincia di Isernia (3.141 ab., CAP 86078, TEL. 0865).

Sèsto ed Unìti Comune in provincia di Cremona (2.562 ab., CAP 26028, TEL. 0372).

Sèsto Fiorentìno Comune in provincia di Firenze (47.406 ab., CAP 50019, TEL. 055). Centro industriale (calzaturifici, prodotti della ceramica, chimici, farmaceutici e grafici). Vi si trovano le chiese parrocchiali di Sant'Andrea a Cercina, costruita tra il X e l'XI sec., di San Martino, del IX sec., e di Santa Maria a Quinto, costruita tra il X e l'XI sec., resti di tombe etrusche e le ville di La Collina, del XVI sec., e di La Mula, del XIII sec. Gli abitanti sono detti Sestesi.

Sèsto San Giovànni Comune in provincia di Milano (86.721 ab., CAP 20099, TEL. 02). Centro industriale (prodotti siderurgici, metallurgici, elettrotecnici, chimici, della gomma) e residenziale. Gli abitanti sono detti Sestesi.

sestogradìsta, sm. e sf. (pl.-i) Alpinista esperto in grado di affrontare pareti di sesto grado.

Sèstola Comune in provincia di Modena (2.756 ab., CAP 41029, TEL. 0536).

Sèstri Levànte Comune in provincia di Genova (20.470 ab., CAP 16039, TEL. 0185). Centro industriale (cantieri navali presso Riva Trigoso, prodotti del legno, metalmeccanici, tessili e alimentari) e turistico (balneazione) del golfo del Tigullio. Vi si trova la chiesa di San Nicolò, del XII sec. Gli abitanti sono detti Sestresi.

Sèstri Ponènte Comune in provincia di Genova (CAP 16100, TEL. 010).

Sestrière Comune in provincia di Torino (796 ab., CAP 10058, TEL. 0122).

Sèstu Comune in provincia di Cagliari (12.182 ab., CAP 09028, TEL. 070). Centro industriale (prodotti dell'abbigliamento e meccanici). Vi si trova la chiesa di San Gemiliano, del XIII sec. Gli abitanti sono detti Sestesi.

sestùplo, agg. e sm. agg. Che è sei volte più grande.
sm. Quantità sei volte più grande.

set, sm. invar. 1 Ogni parte in cui è divisa una partita di tennis. 2 Ambiente in cui si fanno le riprese cinematografiche. ~ scena, studio. 3 Insieme di oggetti che compongono un corredo. un set di coltelli da cucina.
 ingl. set insieme.

set aside, loc. sost. m. invar. Locuzione inglese che denomina la sottrazione di terreni arabili alla produzione al fine di ridurre l'offerta sul mercato di prodotti agricoli in eccedenza. ~ estensivazione.

set ball, loc. sost. m. invar. Palla che permette di vincere il set.

set point, invar. Punto decisivo per assegnare il set, set ball.

séta, sf. Filamento molto sottile e lucente, detto bava, secreto dalla larva del baco da seta (Bombix mori) per fabbricarsi il bozzolo e usato come fibra tessile. Prima che la crisalide si trasformi in insetto, i bozzoli vengono messi in appositi forni di essiccazione per sedici o diciotto ore. Vengono successivamente immersi in acqua calda per facilitare l'estrazione della bava, si passa poi all'operazione della scopinatura, che serve per rintracciare il capofilo della bava e per pulire il bozzolo della peluria esterna. Si procede quindi alla dipanatura e alla torsione; il filo così ottenuto viene avvolto in matasse e venduto con il nome di seta greggia o cruda. Per arrivare al filato vero e proprio, la seta greggia va ancora lavorata, tinta e trattata per renderla idonea alla tessitura.
 sf. silk.
 lat. seta crine.

setacciàre, v. tr. 1 Passare al setaccio. ~ crivellare. 2 Esaminare minuziosamente. ~ spulciare, vagliare.
 v. tr. 1 to sieve, to sift. 2 (fig.) to search, to comb.

setacciatùra, sf. 1 L'atto di setacciare. 2 Il materiale setacciato.

setàccio, sm. Arnese costituito da una maglia molto fine che consente di separare parti a diversa densità. ~ crivello.
 sm. sieve.

setàceo, agg. Che assomiglia alla seta.

setaiòlo, sm. 1 Chi lavora o vende seta.

setàle, sm. Parte terminale della lenza.

séte, sf. 1 Necessità fisiologica che stimola a bere. ~ arsura. 2 Avidità. ~ brama, bramosia.
 sf. 1 thirst. 2 (avere sete) to be thirsty.
 lat. sitis.

seterìa, sf. 1 Fabbrica in cui si lavora la seta. 2 Insieme dei prodotti di seta.

SETI (Search of Extra Terrestrial Intelligence) Progetto americano di ricerca di intelligenze extraterrestri, attraverso l'indagine compiuta su moltissime stelle poco diverse dal Sole, in un raggio di 100 anni luce.

seticoltùra, sf. Allevamento dei bachi da seta.

Setif Città (186.000 ab.) dell'Algeria, capoluogo del wilaya omonimo.

setifìcio, sm. Stabilimento in cui si effettua la lavorazione della seta.
 sm. silk factory.

Seto Naikai Braccio di mare del Giappone, compreso tra le isole di Honshu, Shikoku e Kyushu.

sétola, sf. 1 Pelo lungo e rigido del dorso del maiale. 2 Fenditura nella parete dello zoccolo del cavallo.
 sf. bristle.

setolìno, sm. 1 Spazzolino. 2 Piccola spazzola per capelli.

setolóso, agg. 1 Con molte setole, ispido. 2 Di aspetto simile alle setole.

setolùto => "setoloso"

Seton, Alexander (Seton ?-Cracovia 1604) detto il Cosmopolita. Alchimista scozzese. Nel corso dei propri viaggi in Olanda e in Germania divenne celebre per le sue cosiddette prodigiose trasmutazioni. Quando l'elettore di Sassonia venne a conoscenza della sua fama, lo ospitò alla sua corte e quindi, contrariato dal suo rifiuto di rivelare i propri segreti, lo fece imprigionare e torturare. Riconquistò la libertà solo grazie all'aiuto di M. Sendivogius, che divenne suo discepolo. Fu proprio Sendivogius, nel 1604, a scrivere il trattato Novum lumen chymicum, che conteneva le teorie sviluppate da Seton circa l'esistenza nell'aria di particelle nitriche o nitrose, indispensabili alle reazioni di combustione.

sètta, sf. 1 Gruppo di persone accomunate dal seguire una certa dottrina, filosofia, religione. 2 Società segreta. ~ loggia. vennero identificati i componenti di quella setta.
 sf. sect.
 lat. secta regola di vita, deriv. da sequi seguire.

settàggio, sm. Il fissare i parametri di un certo meccanismo, dispositivo, circuito elettronico.

Settàla Comune in provincia di Milano (4.989 ab., CAP 20090, TEL. 02).

settànta, agg. e sm. agg. num. card. invar. Che corrisponde a sette decine.
sm. invar. Quantità e numero corrispondente a sette decine.
 agg. e sm. seventy.

Settanta, I Traduzione, a cura di un gruppo di dotti ebrei, dell'Antico testamento dall'ebraico in greco (dal III sec. a. C.).

settantenàrio, sm. agg. Che corrisponde a un periodo della durata di settant'anni.
sm. Settantesimo anniversario.

settantènne, agg. e sm. agg. Che ha settant'anni.
sm. Chi ha settant'anni. ~ settuagenario.

settantènnio, sm. Periodo corrispondente a settant'anni.

settantèsimo, agg. e sm. agg. num. ord. Che è relativo alla posizione settanta.
agg. num. fraz. Che corrisponde alla quantità di una unità divisa per settanta.
sm. invar. Ogni parte che è ottenuta dividendo l'unità per settanta.
 agg. num. seventieth.

settantìna, sf. Quantità corrispondente a circa settanta unità.
 sf. about seventy.

settàre, v. tr. Impostare i parametri a determinati valori.

settàrio, agg. 1 Relativo alle sette, da setta. 2 Fanatico, fazioso. ~ interessato, partigiano. <> imparziale, equidistante.

settarìsmo, sm. Tendenza ad assumere comportamenti settari.

Settat Città (65.000 ab.) del Marocco, capoluogo della provincia omonima.

settàto, agg. Che è stato fissato a un valore ben preciso.

sètte, agg. e sm. agg. num. card. invar. Di quantità corrispondente a sei unità più una.
sm. invar. 1 Quantità e numero corrispondente a sei unità più una. 2 Strappo sulla stoffa.
 agg. e sm. seven.
 lat. septem.

sètte ànni, guèrra déi Conflitto combattuto dal 1756 al 1763 tra la Prussia, alleata dell'Inghilterra, l'Austria, la Francia e la Russia per il possesso della Slesia. Ebbe origine dalle rivalità coloniali anglo-francesi in America settentrionale e in India e dall'espansionismo della Prussia di Federico II. La guerra si svolse su vari fronti, sui mari tra Inghilterra e Francia; sul continente il peso maggiore lo sostenne Federico II che con le vittorie di Rossbach e Leuthen (1757) ristabilì le sorti del conflitto. Nel 1759 i russi sconfissero l'esercito prussiano a Kunersdorf e giunsero a occupare Berlino. La morte della zarina Elisabetta (1762), alla quale succedette Pietro III, ammiratore di Federico II, salvò la Prussia e si arrivò ai trattati di pace: quello di Parigi del 1763, concluso tra Francia e Inghilterra sancì la cessione a quest'ultima del Canada, Antille, Senegal e India, quello di Hubertusburg (1763) permise a Federico II di conservare la Slesia e assicurare alla Prussia la considerazione riservata alle grandi potenze.

Sette contro Tebe, I Tragedia di Eschilo (467 a. C.). È una delle 7 tragedie di Eschilo conservate (delle ca. 90 attribuitegli). Argomento della tragedia è lo scontro, determinato dalla maledizione di Edipo e predetto dall'indovino Tiresia, tra gli attaccanti guidati da Polinice e i difensori tebani guidati dal re Eteocle, figlio di Edipo e fratello di Polinice. Le sette porte di Tebe vengono difese dai sette guerrieri più forti della città. Lo stesso Eteocle affronta direttamente il fratello Polinice. Lo scontro si conclude a favore degli assediati, ma Eteocle rimane ucciso insieme al fratello. Antigone implora di poter seppellire i due fratelli caduti. Terza tragedia della trilogia di cui facevano parte anche Laio ed Edipo, conclude la narrazione del tragico destino della casa di Edipo.

sètte e mèzzo, loc. sost. m. invar. Gioco di carte in cui l'obiettivo a ottenere sette punti e mezzo.

Sette giornate del mondo creato, Le Poema di T. Tasso (1592-1594).

Sette impiccati, I Racconto di L. N. Andreev (1908).

Sette infanti di Lara, I Dramma di J. de la Cueva (1579).

Sette lampade dell'architettura, Le Opera di critica d'arte di J. Ruskin (1849).

Sette peccati capitali dei piccoli borghesi, I Balletto con canto in sette parti di K. Weill, testo di B. Brecht (Parigi, 1933).

Sette pilastri della saggezza, I Romanzo di Th. E. Lawrence (1926). Narrazione della campagna di guerriglia degli arabi contro l'impero ottomano durante la prima guerra mondiale, è notevole per la sua capacità di rappresentare il medio oriente, il resoconto di un episodio della storia militare e, soprattutto, per la rivelazione della complessa personalità dell'autore. Il libro esprime le riflessioni e i conflitti intimi di Lawrence insieme alla sua esperienza della rivolta araba nella veste di ufficiale britannico.

Sette raccolte di haikai Opera di poesia di Basho (postuma 1732).

Sette racconti gotici Racconti di K. Blixen (1934).

Sette samurai, I Film drammatico, giapponese (1954). Regia di Akira Kurosawa. Interpreti: Toshiro Mifune, Simura Takashi, Kuninori Kuda. Titolo originale: Shichi-nin no samurai

Sette spose per sette fratelli Film musicale, americano (1954). Regia di Stanley Donen. Interpreti: Howard Keel, Jane Powell, Jeff Richards. Titolo originale: Seven Brides for Seven Brothers

Sette tipi di ambiguità Saggio di W. Empson (1930).

Sette uomini e altri due Racconto di M. Beerbohm (1919).

settebèllo, sm. invar. La carta del sette con il seme di denari o quadri, nel gioco della scopa.

settecentésco, agg. (pl. m.-chi) Relativo, del Settecento.

settecentèsimo, agg. num. ord. Che occupa la posizione settecento in una serie ordinata.

settecentìsta, sm. (pl.-i) 1 Artista del Settecento. 2 Studioso dell'arte del Settecento.

settecènto, agg. e sm. agg. num. card. invar. Della quantità costituita da sette centinaia.
sm. invar. Il numero relativo alla quantità di sette centinaia.
 agg. num. seven hundred.

Settefràti Comune in provincia di Frosinone (874 ab., CAP 03040, TEL. 0776).

settèmbre, sm. invar. Nono mese dell'anno.
 sm. September.
Stragi di settembre
Massacri compiuti nelle prigioni di Parigi da rivoluzionari francesi contro i detenuti antirivoluzionari, tra il 2 e il 7 settembre 1792, alla notizia della disfatta di Verdun e con l'esercito prussiano che avanzava verso la capitale.
Convenzione di settembre
Accordo stipulato tra l'Italia e la Francia nel 1864, per risolvere la questione romana, era previsto il ritiro delle truppe francesi da Roma in cambio dell'impegno italiano di non promuovere azioni di forza contro lo Stato Pontificio e a trasferire la capitale da Torino a Firenze.

Settembrìni, Luìgi (Napoli 1813-1876) Scrittore e patriota. Fu membro della Giovine Italia, per le sue idee e per l'atteggiamento antiborbonico fu imprigionato più volte. Fondò la setta dell'unità d'Italia nel 1848, partecipò ai moti rivoluzionari e per questo nuovamente arrestato e condannato alla pena di morte, in seguito commutata in ergastolo e poi in esilio. Tornato in Italia nel 1860, fu professore di letteratura a Napoli. Scrisse opere di memorie, Ricordanze della mia vita (1875).

settembrìno, agg. Relativo al mese di settembre.

settèmplice, agg. Costituito da sette parti o da sette strati.

settèmviro e derivati => "settenviro e derivati"

settenàrio, agg. e sm. (pl. m.-i) agg. Che riguarda un verso di sette sillabe.
sm. Un verso a sette sillabe.
 lat. septenarius.

settennàle, agg. 1 Che dura sette anni. 2 Che avviene ogni sette anni.

settennàto, sm. Periodo della durata di sette anni.

settènne, agg. e sm. agg. Di sette anni.
sm. Che ha sette anni.

settènnio, sm. (pl.-ni) Periodo di tempo di sette anni.

settentrionàle, agg., sm. e sf. agg. 1 Posto a settentrione. <> meridionale. 2 Che viene da nord o è situato a nord. 3 Tipico di una regione del nord. usanze settentrionali.
sm. e sf. Chi è nato nel settentrione o al nord.
 agg. northern. sm. e sf. northerner.
 lat. septentrionalis.

Settentrionàle (Ghana) Regione (1.389.000 ab.) del Ghana, al confine con Costa d'Avorio e Togo. Capoluogo Tamale.

Settentrionàle (Israele) Distretto (855.000 ab.) di Israele, al confine con Libano, Siria e Giordania. Capoluogo Nazareth.

Settentrionàle (Sri Lanka) Provincia (1.310.000 ab.) dello Sri Lanka, capoluogo Jaffna.

Settentrionàle (Thailandia) Regione (11.682.000 ab.) amministrativa della Thailandia, al confine con Myanmar e Laos.

Settentrionàle (Uganda) Provincia (1.261.000 ab.) dell'Uganda, capoluogo Gulu.

Settentrionàle (Zambia) Provincia (868.000 ab.) dello Zambia, al confine con Zaire, Tanzania e Malawi. Capoluogo Kasama.

settentrionalìsmo, sm. Tendenza a imporre gli interessi del settentrione come quelli di primaria importanza.

settentrióne, sm. invar. 1 Parte, zona geografica situata nel nord di un paese. <> meridione. 2 Nord. 3 L'insieme delle sette stelle che formano l'Orsa Minore.
 sm. north.
Sinonimo di nord, è l'intersezione dell'orizzonte che sta dalla parte del polo nord rispetto allo zenit e il meridiano astronomico; è uno dei quattro punti cardinali.
 lat. septemtrio,-onis, comp. da septem sette + trio, trionis bue da lavoro.

settenviràto, sm. 1 Carica del settenviro. 2 Periodo di tempo in cui un settenviro è in carica.

settènviro, sm. Chi appartiene a un organo collegiale composto da sette membri.

sètte-ottàvi, sm. invar. Abbigliamento costituito da gonna e giacca di un ottavo più corta.

setter, sm. invar. Razza di cani da caccia e da ferma della Gran Bretagna, il cui nome deriva dall'inglese sitting ("che si siede"), perché al momento della ferma assume una posizione di quasi seduto.
Setter gordon
Presenta caratteristiche di coraggio e di fedeltà che lo rendono affidabile sia nella ferma che nella guardia. Si differenzia dal setter inglese e irlandese per l'ossatura più robusta, la testa più grande, il colore del pelo (nero con macchie rosso mogano) più setoso e ondulato.
Setter inglese
È un valido cane da ferma, ottenuto da un incrocio tra il bracco spagnolo e il pointer francese. Dotato di un eccezionale olfatto, è adatto a qualsiasi tipo di caccia. Ha pelo bianco a macchie di colore arancio o marrone. Presenta un'indole particolarmente fedele.
Setter irlandese
È probabilmente più antico del setter inglese. Il ceppo comune è il bracco spagnolo. Il pelo è generalmente lungo e setoso sul corpo, corto e fine sulla testa, colore rosso mogano. È un buon cane da ferma con caratteristiche che lo rendono adatto anche alla compagnia.

Settibrànchi Ordine di Molluschi Lamellibranchi marini abissali o batiali che hanno gli ctenidi trasformati in un setto muscolare con fori simmetrici.

setticemìa, sf. Processo infettivo nel quale le difese immunitarie non sono riuscite a bloccare l'infezione nel punto d'impianto. Si manifesta con febbre molto alta, cefalea e un generale stato di prostrazione. Può essere letale per soggetti particolarmente deboli. ~ sepsi.

setticìda, agg. Relativo alla deiscenza di alcuni frutti a capsula in cui le pareti radiali si dividono in due starti in modo da schiudere le logge e liberare i semi in esse contenuti.

setticlàvio, sm. Insieme delle sette chiavi usate per comporre musica.

sèttico, agg. (pl. m.-ci) Che può produrre infezione. ~ infettato, infetto. <> asettico.
 lat. septicus, dal greco septikòs, deriv. da sèpein marcire.

sèttile, agg. Che può essere tagliato.

settilióne, sm. Un milione di sestilioni.

sèttima, sf. La penultima nota musicale di una scala diatonica.

settimàna, sf. 1 Divisione cronologica in sette giorni, in genere computata dal lunedì alla domenica successiva. 2 Paga settimanale.
 sf. 1 week. 2 (corta) five-day-week. 3 (in settimana) during the week.
Furono probabilmente i babilonesi a introdurla come quarta parte del mese lunare; questa modalità di scandire il tempo passò, poi, agli ebrei e al mondo greco romano. Oggi non ha più attinenza diretta con il mese lunare.
Settimana rossa
È la prima settimana del mese di giugno del 1914 quando scoppiarono, in Romagna e nelle Marche, agitazioni popolari in seguito all'uccisione, da parte della polizia, di alcuni manifestanti dopo un comizio tenutosi ad Ancona.
Settimana santa
Nella liturgia cattolica è l'ultima settimana della quaresima, quella che precede la Pasqua: si estende dalla domenica delle palme alla domenica di resurrezione e ha il suo culmine nel triduo pasquale. In questa settimana vengono ricordate con particolare solennità l'istituzione dell'eucaristia nell'ultima cena e la passione, morte e resurrezione di Cristo.

settimanàle, agg. e sm. agg. 1 Della settimana. 2 Che avviene ogni settimana. l'incontro settimanale era stato rimandato.
sm. Giornale con edizione settimanale. ~ periodico, rivista, rotocalco.
 agg. e sm. weekly.

settimanalménte, avv. Ogni settimana.
 avv. by the week, weekly.

Sèttime Comune in provincia di Asti (520 ab., CAP 14020, TEL. 0141).

settimìno, agg. e sm. agg. 1 Che è nato prematuro al settimo mese di gravidanza. 2 Composizione musicale a sette voci o strumenti.
sm. Bambino nato al settimo mese di gravidanza.

Settìmio Sevèro Lucio, imperatore romano (Leptis Magna 146-Eburacum 211). Proclamato imperatore alla morte di Pertinace nel 193, si scontrò con Didio Giuliano che fu acclamato contemporaneamente a Roma. Dopo la sua uccisione si alleò con Clodio Albino, eletto in Britannia dai suoi eserciti, e affrontò, sconfiggendolo, Pescennio Nigro, eletto imperatore in Siria. Vittorioso contro i parti, ed eliminato anche Clodio Albino (197) restò unico imperatore nominando al titolo di Augusto il figlio Caracalla e di Cesare il figlio Geta. Morì durante la campagna di Britannia. Favorì l'esercito istituendo una forte tassazione e l'assunzione dei cavalieri alle alte cariche. Fra le opere pubbliche ci ha lasciato l'arco omonimo, il teatro e la basilica a Leptis Magna, città natale.
Settimio Severo, arco di
Fu innalzato nel 203 per festeggiare la prima decade dell'impero di Settimio Severo, reduce da importanti vittorie sui Parti e in Mesopotamia. Oltre alla statua dell'imperatore, sono visibili quelle dei due figli, Caracalla e Geta, e quella della Vittoria. Dall'iscrizione che dominava l'arco fu tolto il nome di Geta, dopo che il fratello Caracalla lo fece assassinare per assicurarsi il potere. Le colonne corinzie furono aggiunte nel III sec.: sono riccamente decorate da statue raffiguranti prigionieri barbari.

sèttimo, agg. e sm. agg. num. ord. Che occupa la posizione sette in una serie ordinata.
agg. num. fraz. Che corrisponde alla quantità ottenuta dividendo l'unità per sette.
sm. invar. Quantità corrispondente all'unità divisa in sette parti.
 agg. e sm. seventh.
 lat. septimus, deriv. da septem sette.

Sèttimo Milanése Comune in provincia di Milano (15.036 ab., CAP 20019, TEL. 02). Centro industriale (prodotti tessili, grafici, chimici ed elettrotecnici). Gli abitanti sono detti Settimini.

Sèttimo Rottàro Comune in provincia di Torino (543 ab., CAP 10010, TEL. 0125).

Settimo ruba un po' meno Commedia di D. Fo (1964).

Sèttimo San Piètro Comune in provincia di Cagliari (5.524 ab., CAP 09040, TEL. 070). Centro agricolo (olive, ortaggi, frutta, cereali) e dell'allevamento (ovini). Gli abitanti sono detti Settimesi.

Settimo sigillo, Il Film drammatico, svedese (1956). Regia di Ingmar Bergman. Interpreti: Max von Sydow, Gunnar Björnstrand, Nils Pope. Titolo originale: Det Sjunde Inseglet

Sèttimo Torinése Comune in provincia di Torino (45.984 ab., CAP 10036, TEL. 011). Centro industriale (prodotti della gomma, cartari, farmaceutici, siderurgici e meccanici). Gli abitanti sono detti Settimesi.

Sèttimo Vittóne Comune in provincia di Torino (1.684 ab., CAP 10010, TEL. 0125).

Settingiàno Comune in provincia di Catanzaro (2.299 ab., CAP 88040, TEL. 0961).

sètto, agg. e sm. agg. Diviso, distinto. ~ separato.
sm. In anatomia, parete o membrana di divisione fra una cavità e l'altra. Oltre al noto setto nasale, costituito dalla cartilagine che suddivide in due parti l'omonima cavità, esistono anche il setto interatriale e quello interventricolare (che, nel muscolo cardiaco, separano rispettivamente i due atrii e i due ventricoli). Anche il diaframma, provvedendo a dividere la cavità toracica da quella addominale, viene considerato un setto.
 lat. saeptum barriera.

settónce, sm. o sf. Procedimento di piantamento di alberi da frutta che consiste nel disporli nei vertici di triangoli equilateri.

settóre, sm. 1 Chi taglia. 2 Spazio, zona delimitata adibita a un particolare uso. settore circolare, parte di un cerchio compresa fra due raggi. 3 Parte, branca, campo di attività. ~ sfera. era un esperto nel settore dell'informatica.
 sm. sector.
 lat. sector,-oris tagliatore, deriv. da sectus, p.p. di secare tagliare.

settoriàle, agg. 1 Relativo a un settore. 2 Parziale.
 agg. sectional.

settorialìsmo, sm. Tendenza a considerare separatamente, in modo isolato senza visione d'insieme.

settorialménte, avv. In modo settoriale.

settrìce, sf. Chi taglia.

settuagenàrio, agg. e sm. agg. Che ha settant'anni.
sm. Chi ha settant'anni.

settuagèsima, sf. La domenica che precede di circa settanta giorni la Pasqua.

settuagèsimo, agg. Settantesimo.

sèttuplo, agg. e sm. agg. Che corrisponde a sette volte la quantità.
sm. Ciò che è sette volte più grande.

Setubal Città del Portogallo (104.032 ab.) nell'omonimo distretto. Grazie alla sua posizione sull'estuario del fiume Sado rappresenta un nodo commerciale di notevole importanza. Rinomata è la produzione di vini e arance.

Sètzu Comune in provincia di Cagliari (189 ab., CAP 09059, TEL. 070).

Seùi Comune in provincia di Nuoro (1.805 ab., CAP 08037, TEL. 0782).

 

Seul Città (9.646.000 ab.) della Corea del Sud, della quale è capitale. Situata sul fiume Han, presso il confine con la Corea del Nord, a 30 km dalla costa del mar Giallo al quale è collegata con il porto di Incheon. È servita anche dalle linee ferroviarie di Mokpo e di Pusan e dall'aeroporto di Kimpo. Le principali industrie della città sono quelle meccaniche, alimentari, tessili, chimiche, grafico editoriali, automobilistiche, del tabacco e dell'abbigliamento. Importante centro culturale, la città è sede di undici università, musei, diversi teatri, giardini zoologici e botanici e vari palazzi imperiali (Pagoda di marmo del XV sec.). Capitale della dinastia dei Li o Yi (1392-1310), quindi sede del governatore generale della Corea durante l'annessione al Giappone (1910-1945), fu scelta come capitale della Corea del Sud nell'agosto del 1948. Allo scoppio della guerra di Corea (1950-1953) fu occupata dai nordcoreani (giugno 1950) che, salvo una breve parentesi durante la quale fu ripresa dalle forze dell'ONU, la tennero sino al marzo 1951. La ricostruzione, finanziata dall'ONU, ha consentito la ripresa economica e urbanistica. Nel 1988 ha ospitato le Olimpiadi.

Seùlo Comune in provincia di Nuoro (1.076 ab., CAP 08030, TEL. 0782).

Seurat, Georges (Parigi 1859-1891) Pittore francese. Tra le opere Une baignade à Asnières (1883-1884, Londra, National Gallery) e Une dimanche après-midi a l'Ile de la Grande Jatte (1884-1886, Chicago, Art Institute).

Sevan Lago (1.410 km2) dell'Armenia, nella Transcaucasia.

Seven Film poliziesco, americano (1995). Regia di David Fincher. Interpreti: Brad Pitt, Morgan Freeman, Gwyneth Paltrow. Titolo originale: Seven

Sevèri La dinastia dei Severi fu al potere a Roma dal 193 fino al 235, con cinque esponenti: Settimio Severo (193-211), Caracalla (211-217), Geta (che regnò assieme a Caracalla dal 209 al 212). Eliogabalo (219-222) e Alessandro Severo (222-235). Il primo, Settimio Severo, era nato in Africa a Leptis Magna, aveva sposato una siriana, Giulia Domna, figlia di un sommo sacerdote. Il suo regno fu caratterizzato da lunghe campagne militari in Mesopotamia e in Britannia, ove morì nel 211. I due figli, Caracalla e Geta regnarono assieme, fino a che Caracalla non fece assassinare Geta. Caracalla, il cui vero nome era Marco Aurelio Antonino Bassano, era soprannominato Caracalla dalla veste gallica che portava. Il suo più grande merito fu la Constitutio Antoniniana, nel 212, con la quale accordava il diritto di cittadinanza a tutti i sudditi dell'impero. Come conseguenza, il senato fu composto in maggioranza da esponenti provenienti dalle province. Sotto la dinastia dei Severi si fece particolare attenzione ai problemi di culto. Le molte religioni allora imperanti motivarono negli imperatori, specie in Settimio Severo, una posizione sincretista, che fosse cioè in grado di fondere le varie religioni in un unico culto. I Severi non imposero un culto di stato e i cristiani, anche se mal tollerati, non furono perseguitati.

Severìni, Gìno (Cortona 1883-Parigi 1966) Pittore. Tra le opere Danzatrice blu (1912, Milano, collezione privata) e Fanciulla + Strada + Atmosfera (1913, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna).

Severìno, Emanuèle (Brescia 1929-) Filosofo. Partendo da una critica personale a Parmenide, ha proposto la determinazione di una struttura ontologica permanente. Tra le opere La struttura originaria (1958), Essenza del nichilismo (1972), Oltre il linguaggio (1992), Sortite (1994), Pensieri sul cristianesimo (1995).

severità, sf. invar. L'essere severo. ~ inclemenza, inflessibilità. <> bontà, clemenza.
 sf. 1 severity. 2 (inflessibilità) strictness.
 lat. severitas,-atis.

Severn Il fiume (354 km) più lungo della Gran Bretagna, scorre nel Galles e nell'Inghilterra. Nasce dal massiccio di Plynlimon e sfocia nel canale di Bristol.

sevèro, agg. 1 Che rispetta assiduamente le regole e pretende che lo facciano anche gli altri. ~ intransigente. <> tollerante. 2 Inflessibile, rigido. 3 Sobrio, semplice.
 agg. 1 severe. 2 (inflessibile) strict.
 lat. severus.

Sevèro Alessàndro, Màrco Aurèlio (Fenicia 208-Magonza 235) Imperatore romano dal 222, associato al potere dal cugino Eliogabalo. Risanò le finanze dello stato e fu tollerante verso i cristiani. Fu sconfitto in Mesopotamia e in Germania tentò di risolvere il conflitto coi barbari diplomaticamente. I soldati sdegnati lo uccisero con la madre, proclamando imperatore Massimino.

Sevèro, Flàvio Valèrio (?-Tres Tabernae, Roma 307) Imperatore romano. Adottato da Costanzo Cloro come "cesare" nel 305, gli succedette come "augusto" nel 306. Proclamatosi imperatore dopo la guerra contro Massenzio dovette ben presto arrendersi e ritirarsi.

Severodoneck Città (133.000 ab.) dell'Ucraina, nella provincia di Lugansk.

Severodvinsk Città (249.000 ab.) della Russia, nella provincia di Arcangelo.

Sèveso Comune in provincia di Milano (17.672 ab., CAP 20030, TEL. 0362). Centro industriale (mobilifici, prodotti meccanici, dell'abbigliamento, del legno, tessili e chimici). Il 10 luglio 1976, subì un disastro ecologico provocato dalla fuoriuscita di una nube tossica (diossina) dalla fabbrica dell'ICMESA con sede a Meda. Gli abitanti sono detti Sevesini.

Sévigné, Marie de Rabutin-Chantal marchesa di (Parigi 1626-Grignan, Drôme 1696) Scrittrice. Tra le opere Lettere (1671-1697).

sevìzia, sf. Maltrattamento, violenza. ~ tortura.
 lat. saevitia crudeltà, deriv. da saevus.

seviziàre, v. tr. Torturare.
 v. tr. to torture.

seviziatóre, sm. Chi sottopone a sevizie.

Sèvres Città (20.000 ab.) della Francia settentrionale, dipartimento di Hauts-de-Seine, sulla riva sinistra della Senna. Celebre per la manifattura di raffinate porcellane e tuttora attiva sede del Museo Nazionale delle Ceramiche.
Trattato di Sèvres
Stipulato il 10 agosto 1920 tra le potenze dell'intesa e la Turchia che dovette rinunciare agli stretti (messi sotto sorveglianza internazionale), ai suoi possedimenti in Europa, alla sovranità su Siria, Mesopotamia, Palestina e Arabia. Venne riconosciuta l'autonomia del Kurdistan e l'indipendenza degli armeni. Il trattato trovò parziale attuazione e le condizioni vennero rinegoziate con il trattato di Losanna nel 1923.

Seward, Anna (Eyam, Derbyshire 1747-Lichfield 1809) Poetessa inglese. La sua opera poetica è stata pubblicata postuma (1810) da Walter Scott.

sex appeal, sm. invar. Fascino. ~ attrattiva, seduzione.

sex shop, sm. invar. Negozio in cui sono in vendita materiali e oggetti per il sesso.

sex symbol, sm. e sf. invar. Persona molto nota, considerata un modello di fascino ed erotismo dal pubblico.

sexy, agg. invar. Eccitante, dalla forte carica sessuale. ~ ammaliante, seducente.

Seycelles => "Seicelle"

Seyfert, Carl Keenan (Cleveland 1911-1960) Astrofisico americano, scoprì nel 1943 la classe di galassie (galassie di Seyfert), caratterizzate da emissioni radio, potenti emissioni di raggi x e da nuclei molto brillanti; tutto questo sarebbe causato dalle espulsioni dal nucleo di grandi masse gassose; esse sono la fase intermedia di evoluzione tra le galassie normali e le quasar.
Galassie di Seyfert
Corpi celesti molto brillanti, galassie con nucleo centrale molto attivo; si ipotizza che nel nucleo sia presente un buco nero superammassivo.
In radioastronomia si caratterizzano come sorgenti radio compatte e in fase esplosiva.

Seyhan Fiume (560 km) della Turchia. Nasce dal monte Dezmir e sfocia nel golfo di Mersin, nel mar Mediterraneo.

Seymour, Jane (Wolf Hall, Wiltshire 1509-Hampton Court, 1537) Regina d'Inghilterra. Figlia di John Seymour, fu dama d'onore della regina Anna Bolena; sposò il re Enrico VIII d'Inghilterra, come terza moglie dopo Caterina d'Aragona e Anna Bolena, nel 1536. Ebbe un figlio, il futuro re Edoardo VI. Morì di febbre puerperale pochi giorni dopo il parto.

sezionaménto, sm. 1 L'atto del sezionare. 2 Suddivisione.

sezionàre, v. tr. 1 Dividere in parti. ~ dissezionare, frazionare. 2 Fare l'autopsia.
 v. tr. 1 to section, to divide into. 2 (med.) to dissect.

sezióne, sf. 1 Suddivisione, raggruppamento. 2 Taglio operato su un cadavere per l'autopsia. 3 Spaccato di una rappresentazione. ~ porzione.
 sf. 1 section. 2 (med.) dissection. 3 (di partito) branch. 4 (di tribunale) division.
 lat. sectio,-onis, deriv. da sectus, p.p. di secare tagliare.
Operazione della geometria descrittiva e proiettiva secondo cui una figura è attraversata da un piano o da una retta, e se ne determina l'intersezione.
Sezione aurea
Parte di un segmento che sia media proporzionale tra l'intero segmento e la parte rimanente.
Sezione d'urto
In fisica nucleare è una grandezza che ha le dimensioni fisiche di una superficie e che esprime la capacità di una particella a interagire con un'altra secondo un determinato processo.

Sezzàdio Comune in provincia di Alessandria (1.445 ab., CAP 15079, TEL. 0131).

Sézze Comune in provincia di Latina (21.457 ab., CAP 04018, TEL. 0773). Centro agricolo e commerciale (coltivazione e mercato di foraggi, carciofi, cereali e ortaggi) e industriale (prodotti alimentari e metalmeccanici). Vi si trovano resti dell'antica colonia romana di Setia. Gli abitanti sono detti Setini o Setinesi.

sfaccendàre, v. intr. Fare con abilità dei lavori manuali.

sfaccendàto, agg. e sm. agg. Che è ozioso e non fa nulla. <> affaccendato.
sm. Chi non fa nulla o non ha niente da fare. <> impegnato, occupato.
 agg. idle. sm. idler, loafer.

sfaccettàre, v. tr. 1 Ricavare diverse facce, piani da una superficie. 2 Esaminare nei dettagli dei vari aspetti.

sfaccettàto, agg. Con diverse facce, sfumature.
 agg. 1 cut, faceted. 2 (fig.) many-sided.

sfaccettatùra, sf. L'effetto di sfaccettare.

sfacchinàre, v. tr. Fare un lavoro con fatica. ~ faticare, sfaccendare. <> oziare.

sfacchinàta, sf. Grande e lunga fatica, sgobbata. ~ faticaccia, sgobbata.
 sf. sweat.

sfacciatàggine, sf. L'essere sfacciato. ~ audacia, impertinenza. <> ritegno.
 sf. cheek, impudence.

sfacciataménte, avv. 1 In modo sfacciato. 2 Vistosamente.

sfacciàto, agg. e sm. agg. Senza vergogna o imbarazzo, spregiudicato. ~ sfrontato. <> riguardoso. era una proposta sfacciata.
sm. Persona indiscreta, senza ritegno.
 agg. 1 impudent, cheeky, shameless. 2 (colore vistoso ecc.) gaudy.
 da s-+ deriv. da faccia.

sfacèlo, sm. Disfacimento, stato di abbandono. ~ rovina, disastro.
 sm. 1 breakup. 2 (fig.) ruin, collapse. 3 (in sfacelo) falling apart.
 greco sphàkelos cancrena.

sfagiolàre, v. intr. 1 Convincere. 2 Essere adatto.

sfagliàre, v. intr. 1 Fendere, spaccare. 2 Nel gioco, scartare una carta durante il proprio turno.

sfàglio, sm. (pl.-i) 1 L'effetto di sfagliare. 2 La carta scartata.

sfàgno, sm. Genere di Briofite ovunque diffuse e comparse sulla terra da tempi memorabili. Appartiene all'ordine delle Sfagnali.

sfaldàbile, agg. Che può sfaldarsi.

sfaldaménto, sm. L'effetto di sfaldare o sfaldarsi.

sfaldàre, v. v. tr. Produrre falde, sfagliare. ~ squamare.
v. intr. pron. Spaccarsi, dividersi in falde.
 v. intr. pron. to flake.

sfaldatùra, sf. Lo sfaldamento.

sfalsàre, v. tr. 1 Organizzare su più file. 2 Modificare, turbare l'effettiva realtà.

sfamàre, v. v. tr. 1 Dare da mangiare, saziare. ~ rifocillare. <> affamare. 2 Sostentare. sentiva il peso di dover sfamare il suo popolo.
v. rifl. Liberarsi dalla fame, saziarsi. sembrava che non riuscisse mai a sfamarsi.
 v. tr. to feed.
 da s-+ deriv. da fame.

sfangàre, v. v. tr. Levare il fango. 2 Cavare dagli impicci.
v. intr. Uscire da un pantano.

sfangatóre, sm. Strumento per separare le parti argillose dai minerali utili.

sfàre, v. tr. 1 Disfare, sciogliere. 2 Sfiorire.

sfarfallaménto, sm. 1 L'uscita dal bozzolo. 2 Lo svolazzare come una farfalla. 3 Tremolio di un'immagine.

sfarfallàre, v. intr. 1 Uscire dal bozzolo. 2 Svolazzare. 3 Essere tremolante, intermittente. l'unico difetto era che il video sfarfallava leggermente. 4 Dire spropositi.
 da s-+ deriv. da farfalla.

sfarfallìo, sm. (pl.-ii) Tremolio continuo.

sfarfallóne, sm. Svarione, sproposito.

Sfàrgidi Famiglia di tartarughe, dette anche dermochelidi, con zampe trasformate in natatoie e corazza indipendente.

sfarinaménto, sm. L'effetto di sfarinare.

sfarinàre, v. v. tr. Trasformare in farina, ridurre in polvere.
v. intr. pron. Ridursi in polvere.

sfarinàto, agg. Ridotto in polvere.

sfàrsi, v. intr. pron. Sciogliersi, disfarsi.

sfàrzo, sm. Fasto, lusso smodato. ~ sontuosità. <> frugalità.
 sm. magnificence, pomp, splendour.

sfarzosità, sf. invar. L'essere sfarzoso.

sfarzóso, agg. Molto lussuoso, con molto sfarzo. ~ fastoso, sontuoso. <> austero, severo.
 agg. magnificent, sumptuous.

sfasaménto, sm. 1 L'azione dello sfasare. 2 Disorientamento.

sfasàre, v. tr. 1 Mettere fuori fase delle grandezze fisiche. 2 Turbare l'armonia, disorientare.

sfasàto, agg. 1 Messo fuori fase. 2 Disorientato, confuso.

sfasatùra, sf. L'effetto dello sfasare.

sfasciacarròzze, sm. invar. Chi demolisce i veicoli non più in uso.
 sm. car-breaker, car-wrecker.

sfasciaménto, sm. L'atto di sfasciare.

sfasciàre, v. v. tr. 1 Rompere, distruggere. 2 Levare una fasciatura. ~ sbendare. <> fasciare.
v. intr. pron. 1 Rompersi, distruggersi, fracassarsi. 2 Cadere in rovina.
 v. tr. 1 to unbandage. 2 (rompere) to shatter, to smash. v. intr. pron. to smash, to shatter.

sfasciàto, agg. 1 Distrutto, inutilizzabile. 2 Senza fasciatura.
 agg. 1 broken, smashed. 2 (rotto, a pezzi) in pieces.

sfàscio, sm. (pl.-sci) 1 L'effetto dello sfasciare. 2 Sfacelo.
 sm. (sfacelo) collapse, ruin.

sfascìsmo, sm. Tendenza a considerare ogni rimedio a una situazione come inutile.

sfasciùme, sm. 1 Insieme di oggetti sfasciati. 2 Oggetto malridotto.

sfatàre, v. tr. 1 Screditare, dimostrando il contrario. 2 Ridurre il prestigio. ~ ridimensionare. <> mitizzare.
 v. tr. to explode.

sfaticàre, v. intr. Affaticarsi. ~ sfacchinare.

sfaticàto, agg. e sm. agg. Ozioso.
sm. Scansafatiche. ~ fannullone, bighellone.

sfàtto, agg. 1 Non in ordine. <> ordinato. 2 Distrutto, sciupato.

sfavillànte, agg. Splendente, radioso. ~ fulgente.

sfavillàre, v. intr. 1 Mandare faville. il fuoco sfavillava allegramente nel camino. 2 Scintillare, brillare. i loro visi sfavillarono di gioia quando seppero quella notizia.
 v. intr. to send out sparks, to sparkle.
 da s-+ deriv. da favilla.

sfavillìo, sm. (pl.-ii) Scintillio. ~ bagliore, baluginio.

sfavóre, sm. Svantaggio.
 sm. detriment, disadvantage.

sfavorévole, agg. Contrario, ostile.
 agg. unfavourable.

sfavorìre, v. tr. Danneggiare, nuocere.

Sfax Città (232.000 ab.) della Tunisia, sul mar Mediterraneo. Capoluogo del governatorato omonimo, sul golfo di Gabes. È la seconda città per importanza della Tunisia. Le principali risorse economiche si basano sulle industrie tessili, alimentari e chimiche, sulla pesca e sull'esportazione di fosfati. Turismo balneare. Sede di un aeroporto e di una grande moschea (IX sec.).

sfebbràre, v. intr. Guarire dalla febbre.

sfegatàrsi, v. intr. pron. Accanirsi, sostenere con molta passione.

sfegatàto, agg. Che è molto appassionato, forse in modo eccessivo. ~ fanatico, entusiasta. <> moderato, tiepido.

Sfeniscifórmi Ordine di Uccelli marini, detto anche impenni, che comprende i pinguini.

sfenoidàle, agg. Riferito allo sfenoide.
Seni sfenoidali
Cavità che si aprono nelle fosse nasali e fanno parte dei seni paranasali.

sfenòide, sm. Osso impari della base del cranio, formato da un corpo centrale e tre coppie di appendici simmetriche. È compreso tra le due fosse temporali.

sfèra, sf. 1 Palla, globo. 2 Solido i cui punti sono alla stessa distanza da un punto detto centro. 3 Zona di azione, ambiente. 4 Lancetta dell'orologio. ~ ago, indicatore.
 sf. sphere.
 lat. sphaera, dal greco sphàira.
Cuscinetto a sfera
Tipo di cuscinetto a rotolamento che contiene sfere d'acciaio.
Sfera celeste
Sfera ideale concentrica alla Terra, esterna a questa, sulla quale sembrano fissati gli astri. Compie un'apparente rotazione in ventiquattro ore.
Sfera planetaria o armillare
Strumento atronomico rappresentante circoli della sfera celeste (orizzonte, meridiano, equatore, tropici, circoli polari) che serve per rappresentare il moto apparente degli astri.

sfericità, sf. invar. La qualità di essere sferico.

sfèrico, agg. (pl. m.-ci) Che ha forma di sfera. ~ globulare, rotondo.
 agg. spherical.

Sfèridi Famiglia di Molluschi Lamellibranchi con conchiglia suborbicolare o subtriangolare.

sferistèrio, sm. 1 Luogo adibito alla pratica di attività svolte con una palla. 2 Campo di gioco della pelota, del pallone a bracciale piemontese e toscano.
 lat. sphaeristerium, dal greco sphairistèrion, deriv. da sphàira palla.

sferoidàle, agg. Che ha forma simile alla sfera.

sferòide, sm. Corpo ovale.

sferolìte, o sferulìte, sf. Agglomerato di uno o più minerali che si trova nelle rocce effusive vetrose o in quelle sedimentarie.

sferòmetro, sm. Strumento per misurare la curvatura di una superficie.

Sferòmidi Famiglia di Crostacei isopodi marini e cavernicoli che all'occorrenza possono avvoltolarsi a palla.

sferragliàre, v. intr. Produrre rumore analogo a quello di ferraglie in movimento.

sferràre, v. v. tr. 1 Togliere, sciogliere dai ferri. 2 Aggredire, tirare dei colpi violenti.
v. intr. pron. 1 Perdere i ferri. 2 Scagliarsi con violenza.
 v. tr. 1 to inflict, to deal, to land. 2 (pugno) to punch. 3 (mil., attacco) to launch.

sferruzzàre, v. intr. 1 Lavorare la maglia con delle bacchette di ferro. 2 Lavorare in modo alacre.

sfèrza, sf. 1 Frusta, scudiscio. ~ staffile, verga. 2 L'atto di colpire, battere violentemente.

sferzànte, agg. Che provoca dolore, che brucia. ~ flagellante.
 agg. whipping, lashing.

sferzàre, v. tr. 1 Frustare. ~ flagellare. 2 Criticare aspramente. <> elogiare.
 v. tr. 1 to whip. 2 (fig., criticare) to lash out at.

sferzàta, sf. Colpo di frusta. ~ frustata, nerbata.

sfiaccolàre, v. intr. Riferito alle candele quando fanno una fiamma troppo lunga.

sfiammàre, v. v. tr. Eliminare una infiammazione.
v. intr. Bruciare con grandi fiamme.
v. intr. pron. Guarire da un'infiammazione.

sfiancaménto, sm. L'atto di sfiancare o sfiancarsi.

sfiancàre, v. v. tr. 1 Spezzare i fianchi. 2 Indebolire. ~ estenuare.
v. intr. pron. 1 Rompersi sui fianchi. 2 Indebolirsi.

sfiancàto, agg. Spossato, ridotto allo stremo.
 agg. exhausted, worn-out.

sfiataménto, sm. L'effetto dello sfiatare o sfiatarsi.

sfiatàre, v. v. intr. 1 Emettere gas, vapori. 2 Uscire da un condotto, cavità. dal foro cominciò a sfiatare con violenza il gas.
v. intr. pron. 1 Sgolarsi, parlando in modo continuo. si era sfiatato a furia di richiamarli. 2 Perdere il timbro, il tono usuale.
 da s-+ deriv. da fiato.

sfiatàto, agg. Che ha perso il timbro, il tono usuale.

sfiatatóio, sm. Condotto che permette lo sfiatamento dei gas. ~ valvola, sfogo.

sfiatatùra, sf. 1 L'effetto di sfiatare. 2 Punto o fessura da cui sfiata un recipiente.

sfiàto, sm. Il punto da cui sfiata un gas.

sfibbiàre, v. tr. Levare, sciogliere da una fibbia.

sfibrànte, agg. Logorante, snervante. ~ estenuante, sfiancante. <> corroborante.
 agg. exhausting.

sfibràre, v. v. tr. 1 Separare le fibre componenti un oggetto. sfibrare un cappello di paglia. 2 Indebolire, togliere vigore. ~ spossare. <> corroborare. simili sforzi prolungati erano in grado di sfibrarlo del tutto.
v. intr. pron. Sfinirsi, perdere le forze.
 v. tr. to enervate, to exhaust.
 da s-+ deriv. da fibra.

sfibràto, agg. Molto affaticato, spossato.
 agg. exhausted, worn-out.

sfibratóre, sm. Macchinario per la sfibratura dei materiali fibrosi.

sfibratùra, sf. 1 Operazione che consiste nello sfibrare i tessuti vegetali. 2 Operazione per separare le fibre elementari del legno. 3 Operazione che consiste nella fabbricazione della lana di legno.

sfìda, sf. 1 Invito a duello, confronto. ~ disfida. 2 Gara, competizione sportiva.
 sf. challenge.

Sfida all'O.K. Corral Film western, americano (1957). Regia di John Sturges. Interpreti: Burt Lancaster, Kirk Douglas, Rhonda Fleming. Titolo originale: Gunfight at the O.K. Corral

Sfida infernale Film western, americano (1946). Regia di John Ford. Interpreti: Henry Fonda, Linda Darnell, Victor Mature. Titolo originale: My Darling Clementine

sfidànte, agg. e sm. agg. Che lancia la sfida.
sm. Chi lancia la sfida.

sfidàre, v. v. tr 1 Affrontare in un duello, una gara, in un confronto di qualsiasi tipo. ~ disfidare. 2 Affrontare un pericolo, una situazione avversa. aveva sfidato la morte in quel crollo. 3 Invitare a fare qualcosa, pensando che non sia possibile. lo aveva sfidato a dimostrare quanto aveva detto.
v. rifl. 1 Sfidare se stessi. 2 Sfidare vicendevolmente.
 v. tr. 1 to challenge. 2 (fig.) to brave, to defy.
 dal lat. mediev. disfidare.

sfidùcia, sf. (pl.-cie) 1 Diffidenza, assenza di fiducia. ~ dubbio. 2 Sconforto. <> baldanza.
 sf. distrust, mistrust.

sfiduciàre, v. v. tr. Far perdere la fiducia.
v. intr. pron. Scoraggiarsi, deprimersi.

sfiduciàto, agg. Che è senza fiducia, avvilito.
 agg. disheartened, discouraged.

sfìga, sf. Sfortuna. ~ iella, iattura. <> fortuna.

sfigàto, agg. Sfortunato.

sfigmo- Primo elemento di parole composte che nella terminologia scientifica significano pulsazione o polso.
 dal greco sphigmós.

sfigmografìa, sf. Operazione di registrazione della pulsazione arteriosa per mezzo dello sfigmografo. La registrazione grafica è ottenuta applicando sull'arteria un bottone con pressione pari a quella diastolica che trasmette il movimento dell'arteria tramite leve.

sfigmomanòmetro, sm. Strumento di misurazione della pressione arteriosa derivato dal più comune tipo di Riva Ricci (1896), basato sulla misura della pressione tramite manometro a mercurio e dotato di una piccola pompa e di un manicotto in gomma.

sfiguràre, v. v. tr. Rovinare l'aspetto, la figura. la cicatrice lo sfigurò al volto per tutta la vita.
v. intr. Fare una cattiva impressione. non voleva rischiare di sfigurare al confronto con gli altri.
 v. tr. 1 to disfigure. 2 (opera d'arte) to deface. v. intr. 1 to cut a poor figure. 2 (far cattiva figura) to make a bad impression.
 da s-+ deriv. da figura.

sfiguràto, agg. Dai lineamenti stravolti, rovinati.

sfilacciàre, v. v. tr. Ridurre in filaccia. ~ sfrangiare.
v. intr. pron. Ridursi in filaccia, strapparsi.

sfilacciàto, agg. Che perde i fili, ridotto in filaccia.

sfilacciatùra, sf. L'atto di sfilacciare o il punto in cui un oggetto è sfilacciato.

sfilàre, v. v. tr. 1 Levare una cosa che era infilata. ~ togliere. 2 Disfare un tessuto. 3 Levare un filo.
v. intr. 1 Procedere per file, manifestare. 2 Procedere in sequenza. ~ marciare.
v. intr. pron. Staccarsi, separarsi.
 v. tr. 1 (indumento) to take off, to slip off. 2 (ago) to unthread. v. intr. 1 (mil., marciare) to march past. 2 (mil., sfilare) to parade. v. intr. pron. 1 (tessuto) to fray. 2 (calza) to ladder. 3 (perle) to come unstrung.

sfilàta, sf. 1 Il muoversi disposti in file. 2 Sequenza. ~ sequela.
 sf. 1 parade, march past. 2 (di moda) fashion show.

sfilatìno, sm. Pane dalla forma allungata. ~ filoncino.

sfilàto, sm. 1 Punto di ricamo che si ottiene togliendo fili della trama del tessuto e lavorando la rete rimanente a punto cordoncino. 2 Il ricamo così ottenuto.

sfilatùra, sf. L'atto di sfilare.

sfìlza, sf. Serie, sequenza molto lunga di oggetti o persone. ~ sequela.

sfilzàre, v. tr. Togliere qualcosa da dove si era infilato.

sfìnge, sf. 1 Mostro mitologico delle civiltà mediterraneo-orientali, rappresentato con testa d'uomo e corpo di leone in area egiziana e con sembianze femminili nell'area greca. 2 Enigma. 3 Persona enigmatica, misteriosa.
 sf. sphinx.
Nella mitologia egizia, la sfinge rappresentava il Sole. Celebre la statua di El-Giza, scolpita nella roccia, alta 17 m. Nella tradizione greca il mostro, appostato sul monte Citerone, aspettava i viandanti ai quali proponeva di risolvere un enigma ("Qual è l'animale che cammina con quattro piedi al mattino, con due a mezzogiorno e la sera con tre?"), divorando quelli che non riuscivano a trovare la soluzione; quando Edipo risolse l'enigma, il mostro si uccise. In segno di riconoscenza, i tebani liberati finalmente dal mostro nominarono Edipo loro re.
Sfinge testa di morto
Insetto (Acherontia atropos), farfalla notturna, della famiglia degli Sfingidi e dell'ordine dei Lepidotteri. Misura fino a 6 cm. Reca sul torace un disegno che ricorda un teschio.

sfìngeo, agg. Enigmatico.

Sfìngidi Famiglia di Insetti Lepidotteri eteroneuri comprendente farfalle crepuscolari e notturne che vivono in ogni parte del mondo.

sfiniménto, sm. L'essere sfinito.

sfinìre, v. v. tr. Sfiancare, stancare. ~ esaurire, fiaccare. <> corroborare.
v. intr. pron. Perdere le forze.

sfinitézza, sf. Sfinimento.

sfinìto, agg. Privo di forze e senza energie.
 agg. exhausted.

sfintère, sm. Anello muscolare che circonda un condotto, un orifizio; con le sue contrazioni ne provoca l'apertura o la chiusura. Esempi sono lo sfintere anale e quello della vescica.
 greco sphinktèr laccio.

Sfîntu Gheorghe Città (68.000 ab.) della Romania, capoluogo del distretto di Covasna.

sfioccaménto, sm. L'atto di sfioccare.

sfioccàre, v. v. tr. Creare dei fiocchi da un pezzo di tela.
v. intr. pron. Suddividersi in fiocchi.

sfioraménto, sm. L'atto di sfiorare.

sfioràre, v. tr. 1 Avvicinare, toccare lievemente. ~ rasentare. 2 Levare la parte più pregiata da qualcosa.
 v. tr. 1 to brush, to skim. 2 (rasentare) to graze. 3 (un argomento) to touch upon.
 da s-+ deriv. da fiore.

sfiorìre, v. intr. 1 Perdere i fiori, appassire. <> fiorire. 2 Invecchiare.
 v. intr. to fade, to wither.
 da s-+ deriv. da fiorire.

sfiorìto, agg. Senza vigore, appassito. ~ avvizzito. <> fiorente.

sfioritùra, sf. L'atto di sfiorire.

Sfirènidi Famiglia di Pesci marini Perciformi carnivori e predatori che comprende il barracuda.

Sfìrnidi Famiglia di Pesci squaliformi caratterizzati dalla presenza di larghe espansioni laterali del capo alle estremità delle quali sono situati gli occhi.

sfittàre, v. v. tr. Lasciare sfitto.
v. intr. pron. Diventare sfitto.

sfittìre, v. tr. Diradare.

sfìtto, agg. Non dato in affitto.
 agg. vacant.

sfìzio, sm. Capriccio, voglia. ~ ghiribizzo, grillo.

sfiziosità, sf. 1 L'essere originale, attraente. 2 Desiderio.

sfizióso, agg. 1 Che permette di soddisfare una voglia. 2 Originale, attraente, stuzzicante.

sfocàre, v. tr. Sbiadire, non mettere a fuoco.

sfocàto, agg. Non ben definito, poco nitido, non a fuoco.
 agg. out of focus.

sfocatùra, sf. L'essere sfocato.

sfociàre, v. intr. 1 Confluire, sboccare. ~ immettersi, gettarsi. <> nascere, scaturire. 2 Avere come risultato. la manifestazione di protesta sfociò in aperta ribellione alle imposizione del governo.
 v. intr. 1 to flow. 2 (nel malcontento) to develop into. 3 (fig.) to result, to lead.
 da s-+ deriv. da foce.

sfoderàbile, agg. Che può essere privato della fodera.
 agg. with removable covers.

sfoderàre, v. tr. 1 Estrarre dal fodero. ~ sguainare. <> ringuainare. 2 Mettere in mostra. 3 Levare la fodera.

sfoderàto, agg. Senza fodera.
 agg. unlined.

sfogàre, v. v. tr. 1 Manifestare una passione o qualcosa di represso. voleva sfogare la sua ansia, le sue paure ma non ci riusciva. 2 Far uscire. ~ liberare, sprigionare. 3 Soddisfare. sfogare un desiderio.
v. intr. Uscire verso l'esterno.
v. intr. pron. Manifestare liberamente il proprio stato d'animo, pensiero o sensazioni. sfogarsi contro qualcuno, prendersela con lui.
 v. tr. to pour out, to vent. v. intr. pron. 1 to give vent to. 2 (con) to take it out, to pour out one's feelings.
 da s-+ deriv. da foga.

sfoggiàre, v. v. tr. 1 Mostrare, ostentare. ~ esibire. gli piaceva sfoggiare abiti di lusso. 2 Mettere in evidenza.
v. intr. Fare sfoggio. ~ sbandierare.
 v. tr. e v. intr. to show off.
 da s-+ deriv. da foggia.

sfòggio, sm. Ostentazione, manifestazione. ~ esibizione. <> discrezione.

sfòglia, sf. 1 Lamina molto sottile. 2 Pasta molto sottile.
 sf. (pasta) puff pastry.

sfogliàre, v. v. tr. 1 Levare le foglie. ~ scartocciare. 2 Girare, osservandole, le pagine di un libro, quaderno. si limitò solo a sfogliare la sua tesi, senza leggerla.
v. intr. pron. 1 Perdere le foglie, sfiorire. 2 Sfaldarsi.
 v. tr. (libro, giornale) to leaf through.
 lat. tardo exfoliare, comp. da ex-+ deriv. da folium foglia; nel significato [2 ]: da s-+ deriv. da foglio.

sfogliàta, sf. 1 L'atto di sfogliare una pianta. 2 Lo scorrere velocemente le pagine. 3 Dolce in genere ripieno fatto di pasta sfoglia.

sfogliatèlla, sf. Dolce napoletano ripieno di crema o ricotta.

sfogliatrìce, sf. Macchina che riduce i tronchi in fogli di legno.

sfogliatùra, sf. L'atto di levare le foglie a una pianta.

sfógo, sm. (pl.-ghi) 1 Apertura in cui fare defluire. ~ sbocco, sfiatatoio. il fumo trovò per fortuna una via di sfogo. 2 Manifestazione improvvisa di uno stato d'animo. improvvisamente si lasciò andare a uno sfogo di lacrime. 3 Eruzione cutanea.
 sm. 1 outlet, vent. 2 (eruzione cutanea) rash. 3 (fig.) outburst.
 deriv. da sfogare.

sfolgorànte, agg. Splendente.
 agg. 1 blazing. 2 (successo) brilliant.

sfolgoràre, v. intr. Avere luce molto intensa, splendere. ~ brillare, luccicare.

sfolgorìo, sm. Scintillio, bagliore continuo.

sfollagènte, sm. invar. Bastone utilizzato dalla forza pubblica per far diradare la folla. ~ manganello.
 sm. truncheon.

sfollaménto, sm. 1 L'atto di sfollare. 2 Riduzione di presenze.

sfollàre, v. v. tr. 1 Far svuotare, allontanare da un luogo. sfollare il teatro. 2 Ridurre le presenze.
v. intr. 1 Allontanarsi da un luogo per motivi di sicurezza. 2 Sgombrare. ~ evacuare. <> affollare, gremire. il centro abitato fu sfollato per poter disinnescare la bomba in tutta sicurezza.
v. intr. pron. Liberarsi dalla folla, vuotarsi.
 v. tr. to clear, to empty,to evacuate. v. intr. to disperse.
 da s-+ deriv. da folla.

sfollàto, agg. e sm. agg. Che è stato sgombrato, allontanato per sicurezza.
sm. Chi è stato allontanato da un luogo per motivi di sicurezza.

sfoltiménto, sm. L'atto di sfoltire.

sfoltìre, v. v. tr. Diradare. <> infoltire.
v. intr. pron. Diradarsi.
 v. tr. 1 to thin out. 2 (ridurre) to reduce. 3 (tagliare) to cut.

sfoltìta, sf. Taglio, riduzione, diradamento.

sfondaménto, sm. 1 L'atto di sfondare. 2 L'apertura che è stata prodotta dallo sfondare. 3 Infrazione nel gioco della pallacanestro.

sfondàre, v. v. tr. 1 Rompere, aprire un varco. ~ forzare. non riuscirono a sfondare il fronte nemico. 2 Trapassare, spezzare una superficie.
v. intr. 1 Sboccare, uscire. 2 Avere successo. era riuscito a sfondare interpretando quel personaggio comico.
v. intr. pron. Spaccarsi sul fondo.
 v. tr. 1 (abbattere) to break down. 2 (scarpe) to wear a hole in. 3 (fondo di scatola, cesto) to knock the bottom out of. 4 (mil.) to break through. v. intr. (avere successo) to make a name for oneself.
 da s-+ deriv. da fondo.

sfondàto, agg. e sm. agg. Dal fondo rotto o senza fondo.
sm. Tecnica di rappresentazione prospettica.

sfóndo, sm. 1 Ciò che appare in lontananza, in secondo piano. ~ fondale, scena. le scene di sfondo del teatro erano perfette. 2 Contesto storico, sociale. è un romanzo che ha come sfondo la prima guerra mondiale.
 sm. background.
 deriv. da sfondare.

sfondóne, sm. Grave errore commesso parlando o scrivendo.

sforacchiàre, v. tr. Produrre dei piccoli fori. ~ crivellare.

sforàre, v. intr. Durare oltre il previsto.

sforbiciàre, v. v. tr. Tagliare, eliminare delle parti.
v. intr. Fare una sforbiciata.

sforbiciàta, sf. 1 Colpo dato con le forbici. 2 Gesto atletico e spettacolare fatto con le gambe.
 sf. snip, cut.

sformàre, v. v. tr. 1 Deformare. 2 Far perdere la forma.
v. intr. pron. Deformarsi.

sformàto, agg. e sm. agg. Che ha perso la forma. ~ deformato.
sm. Piatto gastronomico fatto con diversi ingredienti e cotto al forno. ~ pasticcio, timballo.
 agg. shapeless. sm. timbale, type of soufflé.

sformatóre, sm. Operaio addetto alla sformatura.

sformatùra, sf. Operazione manuale o meccanica che consiste nell'eliminare i getti fusi dalle forme.

sfornàre, v. tr. 1 Levare dal forno. <> infornare. 2 Produrre in elevata quantità.
 v. tr. 1 (dal forno) to take out of the oven. 2 (fig.) to churn out.

sfornatrìce, sf. Estrattore del coke in un forno per la distillazione del carbon fossile; è costituito da un braccio mobile azionato meccanicamente.
Stenditrice-sfornatrice
Strumento analogo al precedente con in più l'obiettivo di stendere uniformemente il coke nel forno.

sfornìre, v. tr. Privare dei rifornimenti.

sfornìto, agg. Senza mezzi, rifornimenti. ~ carente. <> fornito.
 agg. 1 without, lacking in. 2 (bottega) out of.

sfortùna, sf. Scalogna, disgrazia. ~ disdetta. <> fortuna.
 sf. 1 bad luck, ill luck. 2 (disgrazia) misfortune.

sfortunataménte, avv. Disgraziatamente, purtroppo.

sfortunàto, agg. 1 Disgraziato, perseguitato dalla sfortuna. <> fortunato. 2 Malaugurato. quella sfortunata iniziativa segnò la fine della sua azienda. 3 Senza successo.
 agg. 1 unfortunate, unlucky. 2 (senza successo) unsuccessful.
 deriv. da sfortuna.

Sfòrza Famiglia principesca originaria della Romagna. Capostipite fu il condottiero Muzio Attendolo, soprannominato Sforza. I suoi figli furono condottieri, in particolare Francesco I (1401-1466) che conquistò feudi nell'Italia centromeridionale e, in virtù del matrimonio con Bianca Maria Visconti, rivendicò il ducato di Milano alla morte del suocero Filippo Maria. Rivendicò questo diritto con le armi e il possesso della città gli venne definitivamente riconosciuto con la pace di Lodi (1454). Gli succedette inizialmente il figlio Galeazzo Maria e in seguito il nipote minorenne, Gian Galeazzo duca dal 1476 sotto la reggenza della madre Bona di Savoia, dal 1480 fu esautorato e relegato a Pavia dallo zio Ludovico il Moro. Quest'ultimo dovette a sua volta abbandonare il ducato, cacciato da Luigi XII. Suo figlio Massimiliano riconquistò il ducato nel 1512, ma dovette cederlo a Francesco I re di Francia, dopo la battaglia, persa, di Marignano (1515). Con Francesco II, fratello di Massimiliano, finì la linea legittima maschile dei duchi di Milano, in quanto, alla sua morte, il ducato passò agli Asburgo.

Sfòrza, Alessàndro (Cotignola, Ravenna 1409-Ferrara 1473) Nobile italiano. Nel 1445 sposò la nipote di Galeazzo Malatesta e divenne signore di Pesaro. In qualità di condottiero alle dipendenze del fratello Francesco ottenne la marca di Ancona (1434) e sconfisse Nicolò Fortebraccio a Camerino (1435). Dopo aver combattuto in Lombardia, si recò nell'Italia meridionale, dove Ferdinando d'Aragona lo nominò luogotenente generale e gran conestabile del Regno di Napoli.

Sfòrza, Càrlo (Montignoso 1872-Roma 1952) Uomo politico e diplomatico di carriera. Fu ministro degli esteri del governo Giolitti, sottoscrisse il trattato di Rapallo (1920) che definiva i confini con la Iugoslavia. Ambasciatore a Parigi, all'avvento del fascismo si dimise e rimase in esilio volontario. Rientrato in Italia fu presidente della consulta (1945-1946), ancora ministro degli esteri dal 1947 al 1951 fu attivo sostenitore dell'adesione italiana alla NATO.

sforzàre, v. v. tr. 1 Imporre a qualcuno degli sforzi, costringere. 2 Forzare. 3 Affaticare. ~ stancare.
v. intr. pron. Cercare in tutti i modi di raggiungere un obiettivo.
 v. tr. 1 to force. 2 (affaticare, occhi, voce ecc.) to strain. v. intr. pron. to make an effort to do, to try hard to do.

Sfòrza-Riario, Caterìna (1463 ca-Firenze 1509) Figlia naturale di Galeazzo Maria Sforza, sposò nel 1477 Gerolamo Riario, nipote di papa Sisto IV e signore di Imola e Forlì. Vedova nel 1488, guidò la resistenza all'assedio dei forlivesi insorti finché le venne riconosciuta la signoria. Tenne testa alle truppe di Innocenzo VIII, ma dovette arrendersi all'attacco di Cesare Borgia al quale dovette cedere le sue terre. Dalle seconde nozze con Giovanni de' Medici, nacque il futuro condottiero Giovanni dalle Bande Nere.

sforzàto, agg. 1 Fatto con sforzo. 2 Forzato.

Sforzésca Centro lombardo in provincia di Pavia nella Lomellina. Ha preso il nome dalla residenza di caccia degli Sforza, fatta costruire da Ludovico il Moro nel 1486.

sforzésco, agg. (pl. m.-chi) Relativo agli Sforza.

sfòrzo, sm. 1 L'atto di sforzare o sforzarsi. sforzo muscolare. 2 Impegno. nonostante tutti i suoi sforzi, non riusciva a ottenere nuovi risultati.
 sm. 1 effort. 2 (mecc.) stress.
 deriv. da sforzare.

sfóttere, v. v. tr. Deridere in modo pesante e offensivo. ~ canzonare, dileggiare.
v. intr. pron. Prendersi in giro.

sfottiménto, sm. L'atto di sfottere qualcuno.

sfottitùra, sf. Presa in giro.

sfottò, sm. invar. Sfottitura. ~ canzonatura, derisione.

sfracellàre, v. v. tr. Rompere, stritolare. ~ frantumare, maciullare.
v. intr. pron. Finire in pezzi, infrangersi.

sfragìstica, sf. sing. Studio dei sigilli.

sfrangiàre, v. v. tr. Fare una frangia all'estremità di un tessuto. ~ filacciare, smagliare.
v. intr. pron. Sfilacciarsi alle estremità.

sfrangiàto, agg. A forma di frangia.

sfrangiatùra, sf. L'operazione di sfrangiare.

sfrascàre, v. v. tr. Ridurre le frasche.
v. intr. Muovere le frasche, stormire.

sfratàrsi, v. intr. pron. Abbandonare un ordine religioso.

sfrattàre, v. v. tr. Cacciare da un'abitazione data in affitto. il proprietario dello stabile cercava in tutti i modi di sfrattare gli inquilini.
v. intr. Andare via da un alloggio.
 v. tr. to send away, to evict.
 da s-+ deriv. da fratta.

sfrattàto, agg. e sm. agg. Che ha avuto lo sfratto.
sm. Chi ha subito uno sfratto.

sfràtto, sm. L'atto di sfrattare.
 sm. eviction.

sfrecciàre, v. intr. Passare molto velocemente. ~ saettare.
 v. intr. to race, to rush, to flash past, to zap.

sfregaménto, sm. Lo sfregare. ~ attrito, strofinamento.

sfregàre, v. intr. 1 Pulire una superficie. dovette sfregare a lungo il pavimento per pulire quella macchia. 2 Abradere. 3 Scalfire, rovinare. 4 Strofinare. sfregò un fiammifero sul muro per accenderlo.
 v. intr. 1 to scrub. 2 (contro qualcosa) to scrape.
 da s-+ fregare.

sfregatùra, sf. L'effetto dello sfregare.

sfregiàre, v. v. tr. Produrre uno sfregio. ~ deturpare, ferire.
v. rifl. Farsi uno sfregio.
 v. tr. 1 to gash, to slash. 2 (persona, sfigurare) to disfigure. 3 (opera d'arte) to deface.
 da s-+ deriv. da fregio.

sfregiàto, agg. e sm. agg. Che presenta uno sfregio.
sm. Chi ha il viso deturpato da uno sfregio.

sfregiatóre, sm. (f.-trìce) Chi sfregia.

sfrègio, o sfrégio, sm. 1 Taglio, cicatrice, squarcio. ~ deturpazione. la ferita al volto gli lasciò uno sfregio vistoso. 2 Onta, disonore. doveva vendicare quello sfregio alla sua famiglia.
 sm. 1 scar, gash. 2 (insulto) insult.
 deriv. da sfregiare.

sfrenàre, v. v. intr. Sbrigliare, levare ogni freno.
v. rifl. Scatenarsi, abbandonare ogni controllo.
 v. tr. to let loose. v. intr. pron. to run wild.

sfrenataménte, avv. In modo sfrenato.

sfrenatézza, sf. 1 L'essere sfrenato. ~ sbrigliatezza. 2 Intemperanza.

sfrenàto, agg. 1 Sregolato, senza ritegno morale. ~ licenzioso, vizioso. <> moderato. 2 Senza rallentamento o pausa.
 agg. unbridled, unrestrained, wild.

sfrìdo, sm. Ciò che avanza, che rimane in un processo di lavorazione.

sfrìggere, v. intr. Sfrigolare.

sfrigolàre, v. intr. Emettere un crepitio caratteristico di qualcosa che frigge.

sfrigolìo, sm. (pl.-ii) Il rumore prodotto dallo sfrigolare.

sfringuellàre, v. intr. 1 Cantare come un fringuello. 2 Cianciare.

sfrondàre, v. v. tr. 1 Togliere le fronde. ~ potare. 2 Levare il superfluo. ~ alleggerire. <> appesantire.
v. intr. pron. Perdere le foglie.

sfrondàto, agg. 1 Che ha perso le foglie. 2 Che è stato privato del superfluo.

sfrondatùra, sf. L'operazione di sfrondare.

sfrontatàggine, sf. Sfrontatezza.

sfrontatézza, sf. 1 L'essere sfrontato. ~ impertinenza. 2 Sfacciataggine. ~ spudoratezza.

sfrontàto, agg. 1 Senza vergogna, ardito. 2 Senza rispetto.
 agg. cheeky, impudent, shameless.

sfruttàbile, agg. Che può essere utilizzato.

sfruttaménto, sm. Lo sfruttare.
 sm. exploitation.

sfruttàre, v. tr. 1 Utilizzare al massimo delle possibilità. ~ spremere. sfruttò al meglio la miniera. 2 Trarre vantaggio, speculando sul lavoro degli altri. ~ usare. sfruttava i suoi parenti, approfittava di loro.
 v. tr. to exploit.

sfruttàto, agg. e sm. Detto di persona non adeguatamente pagata e dal cui lavoro viene tratto il massimo profitto.

sfruttatóre, agg. e sm. agg. Che sfrutta.
sm. Chi sfrutta. ~ profittatore, usuraio.

Sfruz Comune in provincia di Trento (271 ab., CAP 38010, TEL. 0463).

sfuggènte, agg. 1 Elusivo. ~ ambiguo, equivoco. <> aperto, diretto. 2 Bassa.
 agg. 1 (persona elusiva) shifty. 2 (sguardo) elusive.

sfuggévole, agg. Rapido a dileguarsi.

sfuggevolménte, avv. In modo sfuggevole.

sfuggìre, v. v. tr. Eludere, evitare. ~ scansare. cercava di sfuggire ogni fatica.
v. intr. 1 Scampare, sottrarsi a una situazione negativa. 2 Passare inosservato. si era lasciato sfuggire quel particolare. 3 Scivolare.
 v. tr. to avoid. v. intr. to slip, to escape.
 da s-+ fuggire.

sfuggìta, sf. e avv. sf. Rapido allontanamento.
avv. Nella locuzione di sfuggita, alla svelta.
 avv. (in fretta) in passing.

sfumàre, v. intr. 1 Attenuare. ~ digradare. 2 Scomparire. le loro speranze di cambiamento erano completamente sfumate. 3 Perdere tono o definizione dei contorni.
 v. intr. 1 (attenuare) to shade, to soften. 2 (scomparire) to disappear, to vanish.
 da s-+ deriv. da fumo.

sfumàto, agg. e sm. agg. 1 Che è andato perso, svanito. 2 Che passa gradatamente di tono.
sm. Tecnica che fa uso del chiaroscuro per ottenere contorni meno nitidi.

sfumatùra, sf. 1 Impercettibile differenza. quei due concetti differivano solo per una piccola sfumatura. 2 Taglio di capelli a gradazione. sfumatura alta. 3 Il passaggio da un colore a un altro di tono simile. ~ tonalità.
 sf. 1 tone, shade. 2 (fig.) hint.
 deriv. da sfumare.

sfumìno, sm. Attrezzo utilizzato in pittura per realizzare toni sfumati.

sfùmo, sm. L'operazione di strofinare con carta una figura disegnata a carboncino, per sfumare le tinte.

sfuocàre e derivati => "sfocare e derivati"

sfuriàrsi, v. intr. pron. Sfogarsi violentemente.

sfuriàta, sf. 1 Sgridata. 2 Violento sfogo. ~ scenataccia.
 sf. 1 outburst. 2 (rimprovero) sharp rebuke. 3 (sfogo d'ira) fit of anger.

sfùso, agg. 1 Sciolto. ~ a peso. <> confezionato, imballato. 2 In commercio in quantità non preconfezionate.
 agg. loose.

sgabèllo, sm. Piccolo sedile, costituito dal solo ripiano e gambe di sostegno. ~ panchetta, scanno.
 sm. stool.
 lat. scabellum, dimin. di scamnum sgabello.

sgabuzzìno, sm. Locale di dimensioni limitate adibito a ripostiglio. ~ camerino, disimpegno.
 sm. boxroom, lumber room.
 oland. kabuys.

sgambàre, v. v. tr. Privare del gambo.
v. intr. Correre, muovendo in modo ampio le gambe.

sgambàta, sf. 1 Lunga camminata. 2 Corsa di riscaldamento fatta dagli atleti.

Sgambàti, Giovànni (Roma 1841-1914) Compositore. Autore tra l'altro di duesinfonie e sei pezzi per pianoforte.

sgambàto, agg. Che mostra le gambe.

sgambatùra, sf. Spacco di un indumento che lascia in vista le cosce.

sgambettàre, v. v. tr. Fare lo sgambetto.
v. intr. Muovere con frenesia le gambe. ~ zampettare.
 v. intr. to kick one's legs about.

sgambétto, sm. Il far cadere qualcuno, intralciandogli il passo.
 sm. 1 trip. 2 (fig.) to oust, to trip up.

Sganarèllo o il cornuto immaginario Commedia di Molière (1660).

sganasciàre, v. v. tr. 1 Provocare danni slogando le ganasce. 2 Rompere.
v. intr. Slogare le ganasce.
v. intr. pron. 1 Slogarsi le ganasce. 2 Ridere a crepapelle. ~ sghignazzare, smascellarsi.

sganascióne, o sganassóne, sm. Schiaffo in viso. ~ ceffone, sberlone.

sganciàbile, agg. Che può essere sganciato.

sganciaménto, sm. L'atto di sganciare.

sganciàre, v. v. tr. 1 Staccare da un gancio. ~ liberare. il bombardiere sganciò sulla città diversi quintali di esplosivo. 2 Dare del denaro.
v. rifl. 1 Levarsi di torno qualcuno. 2 Liberarsi.
v. intr. pron. Staccarsi da un gancio. la roulotte si era sganciata pericolosamente nell'ultima curva.
 v. tr. 1 to unhook. 2 (bombe) to drop. 3 (soldi) to stump up. 4 (ferr., convogli) to uncouple. v. intr. pron. to get away.
 da s-+ deriv. da gancio.

sgàncio, sm. (pl.-i) L'atto di sganciare.

sgangheràre, v. tr. Sconnettere, rovinare, sfasciare.

sgangheràto, agg. 1 Fuori dai cardini. ~ scardinato. 2 Scomposto, sconquassato. ~ sfasciato. <> intero.
 agg. rickety, ramshackle.

sgarbatàggine, sf. Sgarbatezza.

sgarbatézza, sf. L'essere sgarbato. ~ malcreanza. <> garbatezza.

sgarbàto, agg. 1 Maleducato, rozzo, villano. ~ scortese. <> beneducato. 2 Senza garbo. <> garbato.
 agg. rude.

sgarberìa, sf. Sgarbatezza.

Sgàrbi, Vittòrio (Ro Ferrarese 1952-) Critico d'arte, opinionista e politico. Tra le opere Davanti all'immagine (1989), Il pensiero segreto (1990), Lezioni private (1995). Conduttore di una striscia televisiva quotidiana (Sgarbi quotidiani 1992-1998). È deputato dal 1992.

sgàrbo, sm. Atto maleducato. ~ Scortesia.
 sm. to be rude to.

sgarbugliàre, v. tr. 1 Districare. ~ sgrovigliare. <> ingarbugliare. 2 Risolvere.

sgargiànte, agg. Vistoso, elegante. ~ appariscente. <> sobrio.
 agg. flashy, showy.

sgargiàre, v. intr. Colpire la vista con colori appariscenti.

Sgaron, Piana di Pianura costiera di Israele, estesa tra il monte Carmelo e il fiume Yarqon, affacciata al mar Mediterraneo.

sgarràre, v. intr. 1 Sbagliare, non essere esatto. 2 Truffare, commettere delle mancanze. 3 Strappare.

sgarrettàre, v. tr. Tagliare i garretti del cavallo, di un animale. Succidere.

sgàrro, sm. 1 L'atto di sgarrare, inadempienza. 2 Strappo.

sgasàre, v. v. tr. Eliminare o ridurre il gas.
v. intr. Premere sull'acceleratore.
v. intr. pron. Perdere entusiasmo.

sgattaiolàre, v. intr. Scappare, fuggire in modo furtivo. ~ defilarsi, dileguarsi.
 v. intr. to slip away, to sneak away.

sgavazzàre, v. intr. Gozzovigliare.

sgelàre, v. tr. e intr. Disgelare. ~ decongelare. <> gelare.
 v. tr. e v. intr. to thaw.

sghémbo, agg. Obliquo, storto su un lato. ~ diagonale, sbieco. <> diritto, retto.
 agg. 1 oblique, slanting. 2 (storto) crooked.
 german. slimb.

sghèrro, sm. Uomo senza scrupoli al servizio di un potente, scagnozzo.

sghiacciàre, v. tr. e intr. 1 Eliminare il ghiaccio dalle superfici esterne dei velivoli. 2 Sgelare.

sghiacciatóre, sm. Dispositivo utilizzato per lo sghiacciamento.

sghignazzaménto, sm. Lo sghignazzare.

sghignazzàre, v. intr. Ridere rumorosamente. ~ sganasciarsi.
 v. intr. to laugh scornfully.

sghignazzàta, sf. Risata di scherno.
 sf. sneering, guffaw.

sghimbèscio, agg. Sghembo.

sghindàre, v. tr. Abbassare un oggetto mobile lungo un lato di sostegno fisso.

sghiribìzzo, sm. Ghiribizzo.

SGM Sigla di Sue Gentili Mani.

sgobbàre, v. intr. Lavorare intensamente e con molta fatica. ~ faticare, sfacchinare.
 v. intr. 1 to slog. 2 (studente) to swot.

sgobbàta, sf. Sfacchinata, grande fatica. ~ faticata, lavorata.

sgòbbo, sm. Sfacchinata, lavoro sfibrante.

sgobbóne, sm. Chi lavora con molta intensità e non si risparmia. ~ mulo.

sgocciolàre, v. v. tr. 1 Far cadere a gocce. ~ colare. lasciò sgocciolare i panni umidi. 2 Svuotare fino all'ultima goccia. 3 Asciugare.
v. intr. Gocciolare.
 v. tr. e v. intr. to drip.
 da s-+ gocciolare.

sgocciolatóio, sm. (pl.-oi) 1 Arnese che permette di sostenere oggetti che devono essere asciugati. 2 Contenitore che raccoglie i liquidi sgocciolati.

sgocciolatùra, sf. L'atto di sgocciolare.

sgocciolìo, sm. (pl.-ii) 1 Uno sgocciolare continuato. ~ stillicidio. 2 Rumore prodotto dallo sgocciolare.

sgócciolo, sm. Il liquido residuo in un contenitore che si vuole far sgocciolare.

sgolàrsi, v. intr. pron. Gridare, affaticare la gola. ~ sfiatarsi.
 v. intr. pron. to shout oneself hoarse.

sgomberàre => "sgombrare"

sgómbero, sm. L'atto di sgomberare.

sgombranéve, sm. invar. Macchina spazzaneve.

sgombràre, v. v. tr. 1 Rendere libero, levare gli ingombri. <> ingombrare. sgombrare il passo, lasciarlo libero. 2 Evacuare. ~ sfollare. <> affollare. dovettero sgombrare l'intero quartiere a causa della bomba. 3 Traslocare.
v. rifl. Svuotarsi. il locale si sgombrò rapidamente.
 v. tr. 1 to free, to clear. 2 (evacuare) to evacuate. 3 (andarsene) to vacate.
 da ingombrare, sostituendo s-a in-.

sgómbro, agg. e sm. agg. Senza ingombri, libero. ~ sbarazzato. <> ingombro.
sm. Pesce del Mediterraneo dal colore azzurro. => "scombro"
 agg. 1 free, clear. 2 (vuoto) empty. sm. 1 (pesce) mackerel. 2 (vuoto) vacating, clearing.

sgomentàre, v. v. tr. Provocare sgomento. ~ sbigottire.
v. intr. pron. Lasciarsi andare allo sgomento.
 v. tr. to dismay.

sgoménto, agg. e sm. agg. Turbato, sbigottito.
sm. Condizione di timore, paura e preoccupazione. ~ turbamento.
 agg. dismayed. sm. consternation, dismay.

sgominàre, v. tr. Sbaragliare, far fuggire. ~ disperdere.
 v. tr. to rout, to defeat.
 lat. volg. excombinare, comp. da ex-+ combinare mettere insieme.

sgomitàre, v. intr. 1 Colpire con i gomiti. 2 Farsi largo nella folla.
 v. intr. to elbow.

sgomitolàre, v. v. tr. Disfare un gomitolo.
v. intr. pron. Disfarsi.

sgommàre, v. v. tr. Levare la gomma.
v. intr. Partire a razzo, facendo fischiare e slittare i pneumatici.
da s-+ deriv. da gomma.

sgommàta, sf. La partenza a razzo fatta con automobili o motociclette.

sgonfiaménto, sm. Sgonfiatura.

sgonfiàre, v. v. tr. 1 Far uscire l'aria contenuta. <> gonfiare. 2 Riportare alle giuste dimensioni. ~ svuotare. sgonfiare un problema, ridimensionarlo.
v. intr. pron. 1 Perdere il gonfiore. 2 Perdere la superbia. si sgonfiò alle prime delusioni.
 v. tr. to deflate, to let down. v. intr. pron. 1 to deflate. 2 (di gonfiore, diminuire) to go down.
 da s-+ gonfiare.

sgonfiàto, agg. 1 Che ha perso il gonfiore. 2 Che è stato ridimensionato.

sgonfiatùra, sf. L'operazione e l'effetto dello sgonfiare.

sgónfio, agg. e sm. (pl.-i) agg. Che non è più gonfio.
sm. Sbuffo, rigonfiamento in un abito.
 agg. 1 deflated. 2 (med.) gone down.

Sgonìco Comune in provincia di Trieste (2.207 ab., CAP 34010, TEL. 040).

sgonnellàre, v. intr. Camminare in modo da farsi notare.

sgòrbia, sf. 1 Attrezzo da falegname simile a uno scalpello con la punta a taglio semicircolare. 2 Attrezzo per separare i frammenti di tessuto osseo.

sgorbiàre, v. tr. Sporcare, producendo sgorbi. ~ scarabocchiare.

sgòrbio, sm. 1 Macchia di inchiostro. ~ imbrattatura. 2 Individuo dall'aspetto poco piacevole. ~ mostro, aborto. <> adone. 3 Scrittura disordinata e indecifrabile.
 sm. 1 scrawl, blot, scribble. 2 (fig.) fright.
 lat. scorpius scorpione.

sgorgàre, v. v. tr. Liberare da un ingorgo. ~ disintasare. procedettero a sgorgare il canale.
v. intr. Uscire in grande quantità, sfociare. ~ erompere. sgorgava sangue dal naso.
 v. intr. to gush.
 da s-+ deriv. da gorgo; nel significato di v. tr.: da ingorgare, sostituendo s-a in-.

sgórgo, sm. (pl.-ghi) L'atto dello sgorgare.

Sgorlòn, Càrlo (Cassacco, Udine 1930-) Romanziere. Tra le opere Il trono di legno (1973), Gli dei torneranno (1977), La contrada (1981), La foiba grande (1992), Il costruttore (1995), La malga di Sir (1997).

sgottàre, v. tr. Liberare il fondo di un'imbarcazione dall'acqua.

sgozzaménto, sm. L'effetto dello sgozzare.

sgozzàre, v. tr. 1 Uccidere, tagliando la gola. ~ scannare. 2 Sfruttare.
 v. tr. to cut the throat of, to slit someone's throat.

sgradévole, agg. 1 Poco piacevole. ~ spiacevole, sgradito. <> gradevole. 2 Ingrato, gravoso.
 agg. disagreeable, unpleasant.

sgradevolézza, sf. La condizione di essere sgradevole.

sgradìre, v. tr. Non gradire, non apprezzare.

sgradìto, agg. Non gradito, importuno. ~ fastidioso. <> gradito.
 agg. unwelcome, unpleasant.

sgraffiàre, v. tr. Graffiare.

sgraffiatùra, sf. Graffiatura.

sgraffignàre, v. tr. Rubare, soffiare con lestezza. ~ sottrarre, derubare.

sgràffio, sm. Graffio.

sgrammaticàre, v. tr. Scrivere o parlare commettendo degli errori di grammatica.

sgrammaticàto, agg. Che contiene errori di grammatica.
 agg. grammatically wrong.

sgrammaticatùra, sf. Errore di grammatica.

sgranaménto, sm. L'operazione consistente nello sgranare.

sgranàre, v. v. tr. 1 Levare i semi dall'involucro, dal guscio. ~ sgranellare. sgranare il granturco. 2 Sbarrare, spalancare. sgranò gli occhi ascoltando quell'affermazione. 3 Separare due corpi meccanici normalmente a contatto. 4 Modificare la durezza di un oggetto.
v. intr. pron. 1 Perdere compattezza. 2 Staccarsi.
 v. tr. 1 (legumi) to shell. 2 (granoturco) to husk. 3 (gli occhi) to open one's eyes wide.
 da s-+ deriv. da grano; nel significato [4 ]: da s-+ deriv. da grana.

sgranàto, agg. 1 Tolto dal guscio. 2 Spalancato. 3 Staccato, disinserito. 4 Modificato nella sua durezza.

sgranatrìce, sf. 1 Macchina agricola che separa gli acini dal raspo dell'uva. 2 Macchina tessile per sgranare il cotone.

sgranatùra, sf. Sgranamento.

sgranchìre, v. v. tr. Muovere ridando tono ed elasticità.
v. intr. pron. Muoversi, stirarsi.
 v. tr. e v. intr. pron. to stretch.

sgranellàre, v. tr. Separare in granelli, strappare i granelli.

sgranocchiàre, v. tr. Sgretolare fra i denti, provocando rumore.
 v. tr. to crunch, to munch.

sgrassàggio, sm. L'atto e l'effetto di sgrassare.

sgrassàre, v. tr. 1 Eliminare il grasso. <> ingrassare. 2 Ripulire dall'unto. ~ detergere.
 da s-+ deriv. da grasso.

sgrassatùra, sf. 1 Sgrassaggio. 2 Operazione consistente nel sottoporre a bagno alcalino la lana.

sgravàre, v. v. tr. 1 Togliere un peso. ~ alleggerire. <> aggravare. 2 Esonerare da obblighi. 3 Partorire. ~ figliare.
v. rifl. Alleggerirsi.
 da s-+ gravare.

sgràvio, sm. (pl.-i) Alleggerimento, riduzione. ~ scarico. <> aggravio.
 sm. 1 relief. 2 (fiscale) tax relief, tax allowance.

sgraziatàggine, sf. L'essere sgraziato.

sgraziàto, agg. 1 Senza grazia, non armonioso. ~ disarmonico. <> aggraziato. 2 Scortese.
 agg. clumsy, awkward, ungainly.

sgretolaménto, sm. L'atto di sgretolare o sgretolarsi.

sgretolàre, v. v. tr. Frantumare, ridurre in piccole parti. ~ sbriciolare.
v. intr. pron. Frammentarsi, ridursi in polvere, briciole.
 v. tr. e v. intr. pron. to crumble.

sgretolàto, agg. Ridotto in briciole.

sgretolìo, sm. (pl.-ii) 1 Uno sgretolamento continuo. 2 Rumore prodotto dallo sgretolamento.

sgridàre, v. tr. Rimproverare, redarguire aspramente. ~ ammonire. <> elogiare.
 v. tr. to scold, to tell off.
 da s-+ gridare.

sgridàta, sf. Rimprovero severo. ~ ammonimento.
 sf. scolding, telling-off.

sgrìnfia, sf. Grinfia.

sgrommàre, v. tr. Levare la gromma.

sgrondàre, v. v. tr. 1 Sgocciolare. 2 Svuotare. sgrondò quell'ultimo fiasco di vino.
v. intr. Cadere in piccole gocce. lasciò a sgrondare le stoviglie.
 da s-+ grondare.

sgroppàre, v. v. tr. 1 Sfiancare. sgroppare un cavallo. 2 Disfare un nodo.
v. intr. Disarcionare. fu sgroppato al primo colpo.
v. intr. pron. 1 Disfarsi, sciogliersi. 2 Stancarsi eccessivamente. finì con lo sgropparsi del tutto in quel lavoro.
 da s-+ deriv. da groppa.

sgroppàta, sf. 1 Cavalcata. 2 Faticata. 3 L'atto di un cavallo di inarcare la schiena.

sgropponàrsi, v. intr. pron. Faticare, rompersi la schiena per svolgere un compito.

sgropponàta, sf. 1 Intensa faticata. 2 Il tentativo di un cavallo di disarcionare il cavaliere.

sgrossaménto, sm. L'effetto di sgrossare.

sgrossàre, v. v. tr. 1 Assottigliare. 2 Dare una prima forma, stesura a un lavoro. sgrossò un primo abbozzo di relazione. 3 Impartire i rudimenti.
v. intr. pron. 1 Acquisire i primi rudimenti di un'arte. 2 Dirozzarsi.
 da s-+ deriv. da grosso.

sgrossatùra, sf. Sgrossamento.

sgrovigliàre, v. tr. 1 Liberare da un groviglio. ~ dipanare, districare. <> aggrovigliare. 2 Risolvere.

sgrugnàre, v. v. tr. Dare un pugno in faccia.
v. intr. pron. Rompersi il muso.

sgrugnàta, sf. Pugno dato sul viso.

sguaiatàggine, sf. 1 L'essere sguaiato. 2 Atto da sguaiato.

sguaiàto, agg. e sm. agg. Volgare, senza educazione. ~ sconveniente.
sm. Persona rozza, maleducata.
 agg. vulgar, coarse.

sguainàre, v. tr. Sfoderare dalla guaina. <> inguainare.

sgualcìre, v. v. tr. Spiegazzare. ~ sciupare. <> lisciare, stirare.
v. intr. pron. Spiegazzarsi.
 v. tr. e v. intr. pron. to crease, to crumple.

sgualcìto, agg. Spiegazzato.

sgualcitùra, sf. L'effetto prodotto dallo sgualcire.

sgualdrìna, sf. Donna dai facili costumi. ~ donnaccia, puttana.
 sf. slut.

sguàncio, sm. (pl.-i) 1 Svasatura obliqua su un muro. 2 Obliquità.

sguàrdo, sm. 1 L'atto di guardare. ~ guardata. si amarono al primo sguardo, a prima vista. 2 Vista, capacità visiva. 3 Panorama. : :o sguardo sulla scogliera era stupendo
 sm. 1 glance, look. 2 (fisso) stare. 3 (cercare con lo sguardo) to lock round.
 deriv. da sguardare.

Sguardo dal ponte, Uno Dramma di A. Miller (1955).

sguarnìre, v. tr. Lasciare senza difesa o ornamenti. ~ disarmare, smantellare. <> guarnire. la nuova politica economica sguarnì l'esercito di fondi e armamenti.
 da s-+ guarnire.

sguarnìto, agg. Senza difesa o ornamenti. ~ spoglio. <> guarnito.

sguàttero, sm. Lavapiatti.
 sm. dishwasher.

sguazzàre, v. intr. 1 Agitarsi nell'acqua. ~ guazzare. 2 Provare piacere, essere a proprio agio in un determinato contesto.
 v. intr. 1 to wallow. 2 (nell'acqua) to splash. (nell'oro) to be rolling in money.

sguerciàre, v. tr. 1 Rendere guercio. 2 Rovinare la vista.

sguinciàre, v. tr. Rendere obliqua, fornire di sguanci un'apertura, una porta.

sguìncio, sm. (pl.-i) Sguancio.

sguinzagliàre, v. tr. 1 Levare il guinzaglio, liberare. ~ slegare. 2 Lanciare all'inseguimento. ~ aizzare. <> fermare.
 v. tr. to set, to let off the leash.

Sgùrgola Comune in provincia di Frosinone (2.463 ab., CAP 03010, TEL. 0775).

sgusciàre, v. v. tr. Togliere il guscio. ~ pelare, sbucciare.
v. intr. 1Sfuggire. 2 Uscire dal guscio.
v. intr. pron. 1 Liberarsi, uscire dal guscio. 2 Aprirsi.
 v. tr. to shell. v. intr. to slip.

sgusciatrìce, sf. Macchina agricola che separa i semi dai gusci che li contengono.

sgusciatùra, sm. L'operazione di levare il guscio.

sh In informatica è il nome della Bourne shell omonima del sistema operativo UNIX. Si tratta di un interprete di comandi che realizza un'interfaccia tra l'utente e il sistema.

Shaba Regione (4.771.000 ab.) dello Zaire, tra l'Angola, lo Zambia e la Tanzania. Capoluogo Lubumbashi.

Shaftesbury, Anthony Ashley Cooper cónte di (Londra 1671-Napoli 1713) Filosofo inglese. Tra le opere Ricerca sulla virtù e il merito (1699) e I moralisti (1709).

Shahjahanpur Città (185.000 ab.) dell'India, nello stato dell'Uttar Pradesh. Capoluogo del distretto omonimo.

Shahn, Ben (Kovno 1898-New York 1969) Pittore statunitense. Tra le opere Sacco e Vanzetti (1931-1932, New York, Museum of Modern Art) e La scala rossa (1944, St Louis, Art Museum).

Shahnamah Opera di poesia di Firdusi (ca. 1010).

shake, sm. invar. Ballo dal ritmo veloce.

shaker, sm. invar. Recipiente utilizzato per miscelare i cocktail.

shakeràre, v. tr. Agitare lo shaker per miscelare gli ingredienti.

Shakespeare in love Film commedia, inglese (1998). Regia di J. Madden. Interpreti: G. Paltrow, J. Fiennes.

 

 

 

Note:  

Definizioni, informazioni, … sono in gran parte recuperate (a partire dal 1999) da varie fonti accessibili via Internet o da altre fonti "informatiche" freeware; per molti lemmi sono state riviste e, in modo più o meno consistente, riscritte; la revisione è tuttora in corso: solo una parte delle definizioni è stata rivista (vi sono ancora errori e imprecisioni, come del resto si trovano nei dizionari cartacei, anche "famosi"). Le, eventuali, date di morte dei personaggi citati dovrebbero essere aggiornate al luglio 2009; il numero degli abitanti delle località riportate quando è stato aggiornato riporta a fianco anche la data dell'aggiornamento.

Le informazioni (storiche, geografiche, …) sono aggiornate al 1999, ma molte sono state ulteriormente aggiornate

 

     indica l'etimologia
    ~ indica un (circa, e in qualche contesto) "sinonimo"
    <> indica (in genere) un "contrario"

 

Fonte: http://dictionario.wikispaces.com/file/detail/dictionario_s.doc

sito web: http://macosa.dima.unige.it/diz/diz.htm

Autore del testo: http://macosa.dima.unige.it

 

 

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