Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale T parte 1

 

 

 

Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale T parte 1

 

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Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale T parte 1

 

t, T Diciottesima lettera dell'alfabeto italiano. Rappresenta il suono della consonante esplosiva dentale sorda. È utilizzata maiuscola o minuscola, come abbreviazione o simbolo. Deriva dalla lettera greca tau. L'espressione profilo a T indica pezzi o elementi uno dei quali è perpendicolare all'altro.
In fisica t rappresenta il tempo e la temperatura; T è il simbolo del periodo, della tensione e della temperatura assoluta.
In metrologia t è il simbolo della tonnellata; T è il simbolo di tera-(moltiplicatore per 1012) e dell'unità tesla.

Ta Simbolo chimico del tantalio.

tabaccàio, sm. (pl.-ai) Chi gestisce una tabaccheria.
tobacconist.

tabaccàre, v. intr. Fiutare il tabacco.

tabaccherìa, sf. Rivendita di tabacchi e di generi di monopolio statale. ~ privativa, tabaccaio.
 sf. tobacconist's shop.

Tabàcchi, Odoàrdo (Valganna, Varese 1831-Milano 1905) Scultore. Tra le opere Monumento ad Arnaldo da Brescia (1892, Brescia).

tabacchicoltóre, sm. (f.-trìce) Chi coltiva il tabacco.

tabacchicoltùra, sf. Coltivazione del tabacco.

tabacchièra, sf. Piccola scatola, adibita a contenitore di tabacco da fiutare.

tabacchifìcio, sm. (pl.-ici) Stabilimento in cui viene fatta la lavorazione del tabacco.

tabacchìno, sm. (f.-a) 1 Chi lavora nella manifattura dei tabacchi. 2 Tabaccaio.

tabàcco, sm. (pl.-chi) 1 Pianta dalle grandi foglie ovali. 2 Ciò che si ottiene essiccando e lavorando le foglie di questa pianta.
 sm. tobacco.
Nome comune di varie specie di piante erbacee appartenenti al genere Nicotiana della famiglia delle Solanacee e dell'ordine delle Tubiflore. Di provenienza sudamericana, fu introdotto in Europa intorno al 1560 e si diffuse nelle regioni a clima temperato fino a essere coltivato industrialmente. La pianta arriva fino a 2 m di altezza con fusto eretto e peloso. Le foglie allungate o ellissoidali contengono nicotina e composti aromatici. Da esse si ricava il tabacco da fumo o da masticare (Nicotia tabacum) e quello da fiuto (Nicotia rustica) attraverso un processo che comporta l'essiccamento, la fermentazione e la stagionatura delle foglie. I fiori sono bianchi, rosati, rossi e verdastri e hanno corolla tubulosa. I frutti a capsula forniscono molti semi marroni dai quali si ottiene un olio semiessiccativo. I principali produttori di tabacco sono Cina, Stati Uniti d'America, India, Cina, Brasile, Federazione russa, Turchia.

tabaccóne, sm. (f.-ona) Chi è solito fiutare senza sosta o masticare il tabacco.

tabaccóso, agg. Che fa odore o è sporco di tabacco.

tabacòsi, sf. Pneumoconiosi che affligge i lavoratori del tabacco causata dall'inalazione delle polveri di foglie.

tabàgico, agg. (pl.-ci) Che è relativo, dovuto al tabacco.

tabagìsmo, sm. Intossicazione cronica da tabacco tipica dei fumatori (causata dalla nicotina e da altre sostanze tossiche presenti nel tabacco, a cui si aggiungono composti tossici prodotti durante la combustione). I danni più importanti sono quelli a carico dell'apparato respiratorio (maggiore predisposizione allo sviluppo di cancro dei polmoni e della cavità orale) e all'apparato cardiovascolare (maggior rischio di coronaropatia, ictus, …).
 franc. tabagisme.

tabagìsta, sm. e sf. (pl.-isti) Chi è affetto da tabagismo.

Tabànidi Famiglia di Insetti Ditteri Ortorafi, più noti col nome di tafani.

tabarin, sm. invar. Locale pubblico in cui si organizzano serate danzanti o spettacoli di varietà.

tabàrro, sm. Pastrano, grosso e pesante mantello da uomo. ~ cappa, palandrana.

Tabarro, Il => ¤Trittico¤

tabàsco, sm. Salsa piccante utilizzata come condimento di vivande.

Tabasco (Messico) Stato (1.502.000 ab.) del Messico sudorientale, al confine con il Guatemala. Capitale Villahermosa.

tàbe, sf. Sindrome (tabe dorsale) della sifilide terziaria (miosi, ipoacusia, nevralgia, paresi ecc.).

tabèlla, sf. 1 Prospetto, quadro riassuntivo in cui sono disposti i dati, le informazioni. la tabella dell'orario dei treni era errata. 2 Tavoletta di vario materiale su cui sono presenti indicazioni.
 sf. 1 table. 2 (di marcia) schedule. 3 (elenco) list.
 lat. tabella, dimin. di tabula tavola.

tabellàre, agg. 1 Che è disposto in tabella o ha forma di tabella. 2 Che è ottenuto utilizzando tavolette.

tabellàrio, sm. Schiavo che nella Roma imperiale doveva recapitare le missive della famiglia cui apparteneva.

tabellóne, sm. 1 Grande struttura tabulare affissa su sostegni o pareti. 2 Tavola rettangolare che sostiene il canestro nella pallacanestro.
 sm. 1 notice board. 2 (pubblicitario) hoarding.

tabernàcolo, sm. 1 Tenda in cui gli ebrei custodivano l'Arca dell'Alleanza durante il pellegrinaggio nel deserto e successivamente parte del tempio adibita a custodia dell'Arca. 2 Piccola nicchia chiusa, in cui viene conservata l'Eucarestia. 3 Edicola, nicchia, piccola cappella contenente un'immagine sacra. 4 Presso gli antichi romani la tenda del comandante di un accampamento.
 sm. tabernacle.
 lat. tabernaculum, dimin. di taberna piccola bottega.
In seguito alla riforma liturgica, il tabernacolo fu posto in un luogo separato dall'altare dove viene celebrata la Santa Messa. Ha interno dorato o ricoperto di seta bianca e vicino a esso deve ardere perennemente una lampada a olio. Fu usato per la prima volta nel XVI sec. come arredo eucaristico da Gian Matteo Giberti, vescovo di Verona.

Tabiàno Bàgni Località dell'Emilia Romagna vicino a Salsomaggiore nota per le sue terme.

tableau, sm. invar. 1 Prospetto, specchietto. 2 Tavolo verde su cui si gioca alla roulette.

tabloid, sm. invar. 1 Periodico scandalistico, di formato intermedio fra la rivista e il quotidiano. 2 Il formato di questo tipo di giornale.

tablòide, sm. Compressa dalla forma tondeggiante.

Tabora Città (67.000 ab.) della Tanzania, capoluogo della regione omonima.

tabouret, sm. invar. Sedile a quattro gambe dell'epoca di Luigi XIV. Era ricoperto di velluto o damasco ed era privo di schienale.

Tabriz Città (1.100.000 ab.) dell'Iran, capoluogo della provincia dell'Azerbaigian Centrale, in un'oasi alle pendici del monte Sahand. Mercato di prodotti agricoli e bestiame. Artigianato di tappeti. Le industrie presenti sono quelle chimiche, petrolchimiche, tessili, alimentari e del cuoio. Sede delle rovine della grande Moschea Azzurra (famosa per i suoi mosaici). Fondata quasi certamente dagli assiri, venne distrutta più volte da violenti terremoti.

tabù, sm. invar. 1 Ciò che viene ritenuto sacro e inviolabile, nelle religioni animiste. 2 Ciò che non è accessibile, non può essere toccato o trattato in un discorso. ~ inibizione.
Il termine si riferisce a persone, oggetti o luoghi sui quali vige un'interdizione morale, religiosa o sociale la cui violazione comporta severe sanzioni o la punizione divina. Il tabù può riguardare la sfera del sacro e avere lo scopo di preservare l'uomo dalla potenza del divino o la sfera sessuale per preservare dall'impurità. Sigmund Freud analizzò in Totem e tabù (1913) la relazione esistente tra il tabù nella cultura primitiva e il comportamento individuabile nelle nevrosi ossessive.
 dal polinesiano tapu o tabu proibito.

Tabù Film drammatico, americano (1931). Regia di Wilhelm Murnau Frederich e Robert Flaherty. Interpreti: Anna Chevalier, Matahi, Hitu. Titolo originale: Taboo

Tabùcchi, Antònio (Pisa 1943-) Romanziere. Tra le opere Notturno indiano (1984) e Piccoli equivoci senza importanza (1985).

tabula rasa, loc. avv. Tavola rasa, situazione in cui si parte da zero, senza che ci sia un ingombro, impedimento iniziale.

tabulàre, agg. e v. agg. Che ha forma piatta, come una tavola.
v. tr. 1 Inserire dati in una tabella. 2 Produrre tabulati.
 lat. tabularis; nel significato del v. tr.: deriv. da tabula tavola.

tabulàrio, sm. Archivio pubblico con particolare riferimento a quello costruito a Roma da Lutazio Catulo per custodire i documenti dello stato.

tabulàto, sm. Prospetto stampato, tabella riassuntiva contenente dati elaborati al computer.
 sm. print-out.

tabulatóre, sm. Dispositivo nelle macchine da scrivere o computer che permette di incolonnare con rapidità i dati.

tabulatrìce, sf. Dispositivo in un sistema informatico che permette di produrre dei tabulati su carta, da dati eleborati al computer.

tabulazióne, sf. 1 Il disporre in tabelle i dati. 2 L'operazione di stampa mediante tabulatrice.

Tabùrno Massiccio montuoso (1.393 m) della Campania, nell'Appennino Campano.

tac, inter. e sf. inter. Voce onomatopeica che indica il rumore prodotto dallo scattare di una molla o di qualche meccanismo.
sf. invar. Tomografia assiale computerizzata.

TAC Sigla di Tomografia Assiale Computerizzata.

tacan, sm. invar. Sistema di radionavigazione aerea con emettitore a banda di frequenze ultraelevate che risponde a un segnale di richiesta in corrispondenza del quale emette una risposta che fa apparire sulle apparecchiature di bordo l'azimut e la distanza dell'aereo dalla stazione emittente.

Tacan´ Vulcano (4.093 m) dell'America Centrale, al confine tra Messico e Guatemala, nella Sierra Madre de Chiapas.

Tacazzé Fiume (718 km) dell'Etiopia. Nasce dal monte Abuna Josef e confluisce nell'Atbara, in Sudan.

tàcca, sf. (pl. tacche) 1 Incisione, intaccatura. osservò la tacca sulla stadera, per determinare il peso. 2 Levatura, valore. persona di mezza tacca, inetto. 3 Lieve difetto.
 sf. nick, notch.
 gotico taikn.

Taccàcee Famiglia di piante erbacee che assomigliano alle Aristolochiacee. Vivono nelle regioni tropicale e appartengono all'ordine delle Liliflore.

taccagnerìa, sf. Atteggiamento da taccagno. ~ avarizia, tirchieria. <> generosità, prodigalità.

taccàgno, agg. e sm. agg. Che è molto attaccato al denaro, avaro.
sm. 2 Chi è tirchio, avaro, spilorcio.
 agg. stingy, mean.

taccàta, sf. Ognuno dei sostegni su cui poggia la chiglia della nave quando è in costruzione o si trova nel bacino di carenaggio.

taccheggiàre, v. tr. 1 Eseguire un taccheggio. 2 Rubare merce esposta.

taccheggiatóre, sm. (f.-trìce) Chi ruba della merce da un'esposizione.

tacchéggio, sm. (pl.-eggi) 1 Operazione tipografica in cui si applicano piccole strisce di carta sul cilindro di stampa, per effettuare delle correzioni. 2 L'azione compiuta dal taccheggiatore.
 sm. shoplifting.

tacchettàre, v. intr. Camminare facendo battere rumorosamente i tacchi.

tacchettìo, sm. (pl.-tii) Rumore continuo e prolungato prodotto dal battere i tacchi, camminando.

tacchétto, sm. 1 Ogni piccolo cilindro di alluminio o plastica, sistemato sotto la suola delle scarpe utilizzate nel gioco del calcio. 2 Ciò che permette nelle macchine utensili, di mettere in movimento la spola.
 dimin. di tacco.

tacchìno, sm. Uccello (Meleagris gallopavo) della famiglia dei Meleagridi e dell'ordine dei Galliformi. Di colore brunastro, di grosse dimensioni con zone variopinte, è originario dei boschi dell'America settentrionale.¤ ¤Allevato per le sue carni, è caratterizzato dal collo parzialmente nudo.
 sm. turkey.

tàccia, sf. (pl. tacce) 1 Accusa, imputazione. 2 Cattiva reputazione, fama.

tacciàre, v. tr. Accusare, imputare.
 v. tr. (accusare) to accuse.

tàcco, sm. (pl. tacchi) 1 Il rialzo che viene applicato sulla suola di una scarpa in corrispondenza del tallone. 2 Cuneo di legno o di metallo. 3 Striscia di carta utilizzata in tipografia per il taccheggio.
 sm. heel.

tàccola, sf. 1 Uccello 2 Cosa da poco conto, da nulla 3 Difetto.
Uccello (Corvus monedula) della famiglia dei Corvidi e dell'ordine dei Passeriformi. Di colore nero e grigio scuro, vive in Europa, in Asia e nell'Africa nordoccidentale, sia in ambienti naturali che in zone abitate dall'uomo.

taccóne, sm. 1 Cosa con cui si cerca di rimediare un difetto. 2 Pezza per rattoppare un vestito o una scarpa.

Taccuini di Hypnos Opera di poesia di R. Char (1946).

taccuìno, sm. 1 Agenda, libretto per appunti. 2 Almanacco.
 sm. notebook.
 arabo taquim, dal lat. mediev. taquinum.

Taccuino 1967-1968 Opera di poesia di R. Lowell (1969).

Taccuino di un vecchio sporcaccione Racconto di Ch. Bukowski (1969).

Tacèno Comune in provincia di Lecco (395 ab., CAP 22040, TEL. 0341).

tacére, v. v. intr. 1 Non parlare, stare in silenzio. aveva deciso di tacere nonostante quelle continue critiche. 2 Non trattare un determinato argomento. ~ omettere. tacque su quel particolare. 3 Non produrre rumore.
v. tr. Omettere, tralasciare. nel suo rapporto tacque i nomi dei responsabili.
 v. intr. 1 to keep quiet, to be quiet, to be silent. 2 (smettere di parlare) to fall silent.
 lat. tacere.

tacheòmetro, sm. Strumento utilizzato per rilievi topografici veloci ma approssimati, costituito da un cannocchiale con reticolo.

tachi- Primo elemento di parole composte.
 dal greco tachpýs rapido.

tachicardìa, sf. Accelerazione del battito cardiaco oltre i valori normali. ~ palpitazione. <> bradicardia.

tachicàrdico, agg. e sm. agg. Che presenta una anormale accelerazione nel battito.
sm. Chi è affetto da tachicardia, sindrome caratterizzata da accelerazioni nel battito cardiaco.

tachifagìa, sf. Ingestione troppo rapida degli alimenti, causa di dispepsie e dermatosi.

Tachiglòssidi Famiglia di Mammiferi Monotremi cui appartengono i due soli generi Zaglossus e Tachyglossus.

tachigrafìa, sf. Tecnica di scrittura veloce, che fa uso di simboli e abbreviazioni convenzionali.

tachìgrafo, sm. 1 Chi fa uso di tachigrafia. 2 Chi scrive frequentemente utilizzando simboli e abbreviazioni. 3 Dispositivo che registra la velocità con cui un veicolo si muove.

tachilalìa, sf. Modo di parlare concitato e nervoso.

tachimetrìa, sf. Misurazione della velocità di corpi in moto.

tachìmetro, sm. Strumento che permette di misurare la velocità istantanea di corpi in moto.
 sm. tachometer, speedometer.

Tachìnidi Famiglia di Insetti Ditteri Brachiceri Ciclorafi. Molte specie sono utilizzate nella lotta biologica contro gli insetti nocivi in quanto possono nutrirsi delle loro larve.

tachipnèa, sf. Aumento degli atti respiratori al minuto.

tachipsichìsmo, sm. Attività psichica che si riscontra particolarmente nei soggetti ipertiroidei e nei simpaticotonici, che si manifesta con una vivacità che si può esaurire rapidamente.

Tachisùridi Famiglia di Pesci Siluriformi che vivono dalle coste indiane fino a quelle indonesiane. I maschi adulti incubano le uova nella cavità orale.

tacitaménte, avv. 1 Silenziosamente. 2 Implicitamente.

tacitaménto, sm. L'atto di tacitare.

tacitàre, v. tr. 1 Far tacere, ridurre al silenzio. 2 Sedare, calmare.

tacitiàno, agg. 1 Relativo alle opere, al pensiero di P. Cornelio Tacito. 2 Stringato e conciso.

tacitìsmo, sm. sing. 1 Studio delle opere di Tacito. 2 Stile che imita quello di Tacito.

tàcito, agg. 1 Che non parla, che resta in silenzio. 2 Che non è rumoroso. 3 Sottinteso, non manifestato esplicitamente.
 agg. 1 silent. (sottinteso) unspoken.
 lat. tacitus, deriv. da tacere.

Tàcito, Màrco Clàudio Politico romano. Succedette ad Aureliano per volontà del senato come imperatore nel 275 e 276. Sconfisse i goti in Cilicia.

Tàcito, Publio Cornèlio (55 ca-120 ca) Storico romano. Di estrazione facoltosa e nobile, ricevette un'accurata educazione e si affermò nell'arte oratoria. Divenne genero di Agricola e ricoprì le cariche di questore, pretore, console e proconsole d'Asia. Nel Dialogus de oratoribus individua le cause della decadenza dell'eloquenza nella degenerazione politica e nella perdita della libertà. Descrive nei quarantasei capitoli del De vita et moribus Iulii Agricolae la vita di Agricola e la conquista romana della Britannia. Nel trattato etnogeografico Germania fornisce ricche e dettagliate informazioni sui costumi dei germani. Produsse due grandi opere storiche divise in Historiae, di cui dei probabili dodici libri iniziali ci sono pervenuti i primi quattro e l'inizio del quinto e gli Annales in sedici libri di cui restano i primi e gli ultimi sei. La prima opera comprende gli avvenimenti dalla morte di Nerone a quella di Domiziano (69-96 d. C.), mentre la seconda raccoglie quelli compresi tra la morte di Augusto e quella di Nerone (16-68 d. C.). La sua opera rivela un'acutezza psicologica e un'incisività drammatica che si avvale di uno stile originale e duttile, ma nello stesso tempo asciutto e sobrio. Fu sostenitore del partito senatorio e accolse con pessimismo l'avvento degli imperatori, che rappresentavano per lui un ostacolo alla libertà e la vittoria del male. Vagheggiò invece la nascita di un principato che non escludesse la libertà.

taciturnità, sf. invar. La condizione di essere taciturno.
 lat. taciturnitas,-atis.

tacitùrno, agg. e sm. agg. 1 Che parla poco. ~ muto, riservato. <> chiacchierone. 2 Silenzioso.
sm. Chi abitualmente parla poco.
 lat. taciturnus, deriv. da tacitus.

tackle, sm. invar. Contrasto fatto su un avversario, nel gioco del calcio.

Tacloban Città (103.000 ab.) delle Filippine, sulla costa nordorientale dell'isola di Leyte. Capoluogo della provincia di Leyte.

Tacna Città (172.000 ab.) del Perú, ai piedi della Cordigliera Occidentale. Capoluogo del dipartimento omonimo.

Tacoma Città (158.000 ab.) degli USA, nello stato di Washington, sull'oceano Pacifico.

Tadasùni Comune in provincia di Oristano (216 ab., CAP 09080, TEL. 0785).

Taddèo di Bàrtolo (Siena 1362?-1422?) Pittore. Tra le opere Vita di Maria (1406-1408, Siena, Palazzo Pubblico).

tae-kwon-do, sm. invar. Tecnica di combattimento simile al kung fu.

tafàno, sm. Insetto (Tabanus bovinus) della famiglia dei Tabanidi e dell'ordine dei Ditteri. Misura circa 2 cm. I maschi si nutrono di nettare e frutta mentre le femmine, provviste di un apparato boccale perforante e succhiante si nutrono in particolare del sangue di bovini ed equini. Con le loro punture dolorose, i tafani immettono nella pelle una piccola quantità di saliva dall'azione anticoagulante e possono trasmettere con essa gli agenti di numerose malattie (spirochetosi, filaria, malattia del sonno ecc.). Le larve, che prediligono gli ambienti umidi, sono carnivore e alcune aggrediscono anche prede più grandi di loro come insetti, anfibi e molluschi. Le specie più diffuse sono: tafano dei buoi o tabanus bovinus (Europa, Africa settentrionale, Asia), tafano nero o tabanus atratus (Stati Uniti), tafano accecante o tabanus coecutiens (che può procurare forti congiuntiviti).
 sm. horsefly.

tafferùglio, sm. (pl.-igli) Baruffa, rissa.
 sm. scuffle, brawl.
 arabo taffarug baldoria.

tàffete, inter. Voce che imita il rumore di qualcosa che cade.

taffettà, sm. invar. 1 Tessuto di seta. 2 Cerotto.
 sm. taffeta.

tafofobìa, sf. Ossessione di essere sepolti vivi.

Tafrinàcee Famiglia di Funghi Ascomiceti Tafrinali.

Tafrinàli Ordine di Funghi Ascomiceti la cui riproduzione sessuale da origine a un individuo dicariofitico.

Taft, William Howard (Cincinnati 1857-Washington 1930) Politico statunitense repubblicano. Fu presidente degli Stati Uniti d'America dal 1908 al 1912, dopo Roosevelt. Venne contestato per la linea politica adottata, diplomazia del dollaro, che sosteneva i regimi dittatoriali dell'America latina in quanto garanti degli interessi statunitensi. Nelle elezioni del 1913 fu sconfitto dal democratico Wilson. Dal 1921 al 1930 fu presidente della corte suprema.

Taganrog Città (294.000 ab.) della Russia, nella provincia di Rostov, nell'omonimo Golfo del mar d'Azov.

Tagète Figura mitologica etrusca dall'aspetto di fanciullo, ma saggia come un vecchio. Si narra che nacque da un solco tracciato da un contadino; rivelò i segreti della "disciplina etrusca" e scomparve nello stesso giorno.

Tagetes, sf. invar. Genere di piante erbacee originarie delle regioni calde dell'America. Appartiene alla famiglia delle Composite.

Tàggia Comune in provincia di Imperia (13.701 ab., CAP 18018, TEL. 0184). Centro agricolo (coltivazione di fiori e ortaggi) e turistico (balneazione nella vicina frazione di Arma di Taggia). Vi si trova la chiesa di San Domenico, del XV sec. Gli abitanti sono detti Taggesi o Taggiaschi.

tagìco, agg. e sm. (pl.-chi) agg. Del Tagikistan.
sm. Abitante del Tagikistan.

Tagikistan Repubblica indipendente (dal dicembre 1991) dell'Asia centrale; confina a nord con il Kirghizistan, a est con la Cina, a sud con l'Afghanistan, a ovest con l'Uzbekistan.
Il territorio è essenzialmente montuoso; tutta la parte orientale è occupata dal complesso del Pamir, con vette assai elevate, che spesso superano i 6.000 m; al centro del paese si eleva il Picco del Comunismo, con un'altezza di ben 7.495 m; il settore occidentale è occupato invece da tre catene parallele: i monti del Turkestan, i monti di Zeravsan e i monti di Gissar.
Vari fiumi attraversano il paese e, a eccezione del Syrdarja, che interessa peraltro solo marginalmente il territorio, affluiscono tutti nell'Amudarja; tra questi sono il Kafirnigan, il Vahs e il Pjandz.
Il clima è assolutamente continentale, con forti escursioni stagionali e con precipitazioni assai scarse; nelle regioni più elevate il clima è di tipo alpino.
Vari gruppi compongono la popolazione: tagiki (la maggioranza), uzbechi, russi, kirghizi, e altri.
I maggiori centri sono Dusanbe, la capitale, Kuljab e Hodzent.
L'agricoltura costituisce una delle principali risorse del paese; è favorita da notevoli opere di irrigazione e fornisce cotone, frutta e ortaggi. A essa si affianca l'allevamento, soprattutto ovini e caprini, e la bachicoltura.
Notevoli sono le risorse minerarie, con giacimenti di uranio, piombo, oro, modeste quantità di petrolio.
L'industria si basa sulle produzioni tessili (tipica è quella dei tappeti), alimentari, chimiche, metalmeccaniche ed è sviluppata principalmente nella capitale e a Hodzent.
Nonostante le discrete condizioni, il paese sta attualmente attraversando un periodo difficile, in seguito alla disgregazione dell'Unione Sovietica, per la sua inadeguatezza ad affrontare il mercato libero.
STORIA La frontiera tra le regioni del sud-est dell'Asia centrale conquistate dai russi (a partire dal 1865) e il kanato di Boukhara da una parte, l'Afghanistan dall'altra, è fissata dal 1886 al 1895 da una commissione anglo russa. Nel 1924 viene creata la repubblica autonoma del Tagikistan in seno all'Uzbekistan. Nel 1995 viene unito alla repubblica il Pamir settentrionale. Nel 1929 il Tagikistan diventa una repubblica federata dell'URSS.
Nel 1990 i comunisti vincono le prime elezioni repubblicane libere. L'anno successivo il Soviet Supremo proclama l'indipendenza della repubblica (settembre) che aderisce alla CSI. Dal 1992 una guerra civile oppone islamici e democratici ai comunisti che si mantengono al potere.
Abitanti-5.840.000
Superficie-143.100 km2
Densità-40,8 ab./km2
Capitale-Dusanbe
Governo-Repubblica presidenziale
Moneta-Rublo tagiko
Lingua-Tagiko, uzbeko, russo
Religione-Musulmana (sunnita e sciita).

tàglia, sf. 1 Riscatto. 2 Premio bandito per la cattura di un ricercato dalla legge. la sua taglia era salita ancora dopo le ultime malefatte. 3 Misura, statura. la taglia dei pantaloni era troppo grossa per lui. 4 Arnese formato da carrucole per sollevare dei pesi.
 sf. 1 (ricompensa) reward. 2 (corporatura) build. 3 (misura) size. 4 (riscatto) ransom.
 deriv. da tagliare.

tagliabórdi, sm. Strumento utilizzato per rifilare il bordo di fogli cartacei.

tagliabórse, sm. e sf. invar. Borsaiolo. ~ scippatore, borseggiatore.

tagliabóschi, sm. invar. Boscaiolo, taglialegna.

Tagliabùe, Càrlo (Mariano Comense, Como 1898-Monza 1978) Baritono italiano. Dopo l'esordio nel 1922, si affermò in tutto il mondo soprattutto come interprete verdiano.

tagliacàrte, sm. invar. Arnese dalla forma di coltello, utilizzato per aprire buste, tagliare le pagine di libri nuovi ecc.
 sm. invar. paperknife.

Tagliacòzzo Comune in provincia di L'Aquila (6.452 ab., CAP 67069, TEL. 0863).

tagliàcque, sm. invar. Costruzione appuntita che si trova ai piedi di piloni immersi in acqua corrente che ha lo scopo di attenuare la pressione dell'acqua sulla struttura.

tagliafèrro, sm. Particolare scalpello in acciaio temprato usato per recidere il ferro.

tagliafuòco, sm. 1 Striscia di terreno privata di boscaglia, in grado di impedire a un eventuale incendio di propagarsi. 2 Struttura negli edifici che impedisce alle fiamme di propagarsi.
 comp. da tagliare escludere + fuoco.

taglialégna, sm. invar. Chi taglia i tronchi degli alberi.

tagliamàre, sm. invar. Costruzione a spigolo della prua delle navi, per fendere meglio l'acqua.

Tagliaménto Fiume del Friuli Venezia Giulia, nasce dal monte Cridola, nelle Alpi Carniche, passa a Tolmezzo, attraversa la pianura friulana bagnando San Daniele del Friuli e Gemona del Friuli, si suddivide in numerosi rami (spesso in secca perché gran parte delle acque vengono assorbite nel sottosuolo per infiltrazione), bagna Latisana e sfocia dopo 170 km nel mare Adriatico tra Lignano Pineta e Bibbione. Principale affluente è il torrente Fella. Il bacino del fiume comprende numerose centrali idroelettriche. Storicamente fu teatro di vari combattimenti a partire dalla prima campagna d'Italia di Buonaparte nel 1797 fino al 1917 durante la prima guerra mondiale quando dopo lo sfondamento operato dagli austro-tedeschi a Caporetto, gli italiani cercarono di formare un corpo d'armata speciale per fermare le truppe che stavano ripiegando disordinatamente. L'attraversamento fu rallentato dalla piena e dalla scarsità di ponti (alcuni furono fatti saltare) ma nella notte del 3 novembre gli austro-tedeschi forzarono il fiume e il giorno dopo il generale Cadorna ordinò la ritirata sulla linea del Piave.

tagliàndo, sm. Cedola, parte staccabile di un biglietto.
 sm. voucher, coupon.

tagliapiètre, sm. invar. Scalpellino.

tagliàre, v. v. tr. 1 Recidere, separare in più parti. <> unire. 2 Fare tagli o incisioni. 3 Intersecare. tagliare la strada a qualcuno, sbarragliela. 4 Impedire, interrompere. 5 Essere tagliente. la forbice non tagliava più la carta, era consumata.
v. intr. Prendere una scorciatoia, seguendo un percorso più breve e meno tortuoso.
v. rifl. 1 Farsi un taglio. mentre si radeva, si tagliò al mento. 2 Lacerarsi.
 v. tr. e v. intr. 1 to cut. 2 (attraversare) to cross, to cut across. 3 (ridurre) to cut down. 4 (carne) to carve. 5 (intersecare) to intersect.
 lat. tardo taliare, deriv. da talea pollone.

tagliasièpi, sm. invar. Arnese per sistemare le siepi.

tagliasìgari, sm. invar. Arnese a forbice che permette di tagliare un sigaro senza rovinarlo.

tagliàta, sf. 1 L'atto di tagliare, spesso in modo veloce e impreciso. 2 Sbarramento. 3 Colpo nella scherma.

tagliatèlla, sf. pl. Pasta all'uovo fatta a larghe fettucce. ~ lasagna, tagliolino.
 sf. pl. tagliatelle.

tagliàto, agg. 1 Reciso, diviso. l'erba tagliata emanava un gradevole profumo. 2 Caratterizzato da una barra diagonale. 3 Che ha predisposizione naturale per una certa cosa. non era tagliato per quella vita selvaggia. 4 Colpito di taglio. palla tagliata, con forte effetto nello sport.

tagliatóre, agg. e sm. agg. Che taglia.
sm. Chi effettua lavori di taglio.

tagliatrìce, sf. Macchina che effettua tagli, in particolare utilizzata per la perforazione della roccia nelle cave.

tagliatùbi, sm. Strumento per tagliare i tubi in metallurgia; l'organo tagliente è formato da una o più lame rotanti.

tagliatùra, sf. 1 L'effetto del tagliare. 2 La zona in cui è stato fatto un taglio.

tagliaùnghie, sm. Arnese dalle lame affilate utilizzato per accorciare le unghie.

tagliavènto, sm. invar. 1 Dispositivo a V che si mette davanti ad alcune locomotive per diminuire la resistenza dell'aria. 2 Randa di fortuna utilizzata un tempo dalle golette.

Tagliavìni, Ferrùccio (Barco, Reggio nell'Emilia 1913-Reggio nell'Emilia 1995) Tenore italiano. Esordì nella Bohème nel 1939 ed ebbe molti successi grazie al suo raffinato stile vocale.

Tagliavìni, Luìgi Fernàndo (Bologna 1929-) Organista e clavicembalista italiano. Rinomato concertista ha fondato e diretto la rivista Organo. Tra le revisioni musicologiche ha scritto Studi su testi delle ballate sacre di Bach (1960).

tagliazòlle, sm. Macchina agricola utilizzata per rivoltare la superficie di un campo, aratro.

taglieggiàre, v. tr. Imporre taglie, riscatti con violenza.
 v. tr. to extort money.

taglieggiatóre, sm. (f.-trìce) Chi taglieggia.

tagliènte, agg. e sm. agg. 1 Ben affilato, in grado di produrre tagli. 2 Pungente, mordace.
sm. La parte di uno strumento che taglia ed è affilata.
 agg. sharp.

taglière, sm. 1 Piccola tavola di legno utilizzata per tagliare il pane, i salumi ecc. 2 Posto a tavola, piatto di cibo.
 sm. chopping board.
 franc. antico tailloir.

taglierìa, sf. Laboratorio in cui si effettua il taglio di diamanti.

taglierìna, sf. Piccolo arnese per tagliare, tranciare.

taglierìno, sm. Arnese costituito da una lama che scorre e può essere fissata in un piccolo cilindro cavo.

tagliétto, sm. Macchina dell'industria grafica utilizzata dai compositori per tagliare il materiale di piombo nella dimensione desiderata.

tàglio, sm. (pl.-gli) 1 Atto del tagliare e relativo effetto. ~ incisione. 2 Ogni parte che è stata tagliata da un insieme, in particolare ogni parte macellata della bestia. 3 La parte affilata e tagliente di una lama. 4 Dimensione, misura, formato. 5 Modo in cui viene impostata una questione, rappresentato un oggetto. 6 Nei giochi di palla, effetto laterale impresso alla palla, che ne modifica la traiettoria rettilinea. 7 In medicina è un'incisione (taglio cesareo). 8 In letteratura è lo stile, l'impostazione. 9 Nella moda è la linea dell'abito.
 sm. 1 cut. 2 (lama) edge. 3 (abito) style. 4 (banconota) denomination.
Sforzo di taglio
In fisica è la sollecitazione alla quale è sottoposta la sezione di una struttura quando la risultante delle forze esterne è perpendicolare all'asse geometrico della struttura stessa e passa per il baricentro della sezione considerata.

Taglio del bosco, Il Opera di narrativa di C. Cassola (1953).

Tàglio di Po Comune in provincia di Rovigo (8.538 ab., CAP 45019, TEL. 0426).

tagliòla, sf. Arnese metallico dai bordi affilati e taglienti con molla a scatto, utilizzato come trappola per selvaggina. ~ laccio, trabocchetto.
 sf. snare, trap.

tagliolìno, sm. 1 Pasta tagliata a fettucce molto sottili e strette che si mangia in brodo. 2 Taglierino.

Tagliòlo Monferràto Comune in provincia di Alessandria (1.392 ab., CAP 15070, TEL. 0143).

taglióne, sm. 1 sing. Antica usanza secondo la quale chi aveva offeso, doveva ricevere lo stesso danno che aveva recato ad altri. 2 Struttura in muratura che serve da base per le opere sovrastanti.

Taglióni, Marìa (Stoccolma 1804-Marsiglia 1884) Ballerina. Grande interprete del repertorio romantico, fu protagonista in Sylphide (1832), con coreografie di suo padre Filippo.

tagliuzzaménto, sm. Il tagliuzzare.

tagliuzzàre, v. tr. Tagliare in tante piccole e minutissime parti.
 v. tr. to cut up.

Tago Fiume principale della penisola Iberica lungo 1.007 km. Nasce in Spagna dalla Sierra de Albarracin, scorre nella Nuova Castiglia e bagna Toledo. Dopo aver attraversato l'Estremadura, entra in Portogallo, e in prossimità di Lisbona sfocia in un grande estuario che dà luogo alla vasta insenatura del mar de Palha nell'oceano Atlantico. Il fiume è navigabile soltanto a valle di Abrantes. Ha numerosi affluenti tra cui il Tiétar e l'Alagón (in Portogallo). Sia in Spagna che in Portogallo, lungo il suo corso, sono stati costruiti numerosi impianti idroelettrici.

Tagore (Calcutta 1861-Jorasamko 1941) Nome anglicizzato di Rabindranath Thakur, scrittore, poeta, filosofo, naturalista e musicista indiano. La sua produzione in lingua bengali e in inglese è molto ampia e va dagli scritti filosofici a quelli politici e dai romanzi alle liriche e ai drammi. L'aspetto più incisivo della sua opera è quello riguardante la poetica che rivela un sapiente e magistrale uso del linguaggio. Ricevette il premio Nobel per la letteratura nel 1913. Fu anche l'autore dell'inno nazionale indiano. Tra le sue opere, La realizzazione del fine supremo (1913), il romanzo La casa e il mondo (1926), le liriche Offerta di canti: Gitanjali (1910), Il giardiniere (1913), La luna crescente (1915), i drammi Citra (1892), L'ufficio postale (1913), Il re della camera oscura (1914), Oleandri rossi (1924).

Tagore, Rabindranath Thakur (Calcutta 1861-Jorasamko 1941) Pittore, musicista e scrittore indiano. Studiò diritto in Gran Bretagna e nel 1901 fondò una scuola per bambini a Santiniketan ove mettere in pratica i suoi dettami pedagogici basati su uno sviluppo armonico della personalità in ogni suo aspetto. Tra le sue opere numerosi sono i diari di viaggio e i drammi, come Citra (1892), Ufficio postale (1912). Scrisse anche raccolte di poesie come La luna crescente (1903-1904), Offerta di canti e Il giardiniere (1913). Espresse le sue concezioni filosofiche e religiose nel romanzo La casa e il mondo (1915-1916). La sua fama si estese in tutto il mondo poiché le sue opere furono tradotte dal bengali all'inglese. Come musicista compose l'inno nazionale indiano di cui fu autore anche delle parole. Ebbe il premio Nobel per la letteratura nel 1913.

Taha, Husain (Maghagha, Minya 1889-Il Cairo 1973) Romanziere egiziano. Tra le opere I giorni (1929-1939) e In margine alla Siria (1933-1943).

Tahat Cima principale del gruppo del Ahaggar, in Algeria centrale. Raggiunge 2.918 m di altezza.

Tahiti La maggiore delle isole della Polinesia francese, nella quale si concentra oltre il 50% della popolazione della colonia, costituita da meticci, cinesi ed europei. Il clima è tropicale, con temperature molto elevate e abbondanti piogge che favoriscono lo sviluppo della vegetazione. Il territorio dell'isola è dominato da due apparati vulcanici dei quali il monte Orohena raggiunge i 2.240 m ed è segnato da profonde valli nelle quali scorrono fiumi di piccole dimensioni. Sviluppate l'agricoltura (con la produzione di ananas, cocco, canna da zucchero, palme), e la pesca (sia per l'alimentazione che per le ostriche perlifere che vengono esportate). Molto fiorente il turismo. La città di Papeete è il capoluogo (98.000 ab.). Altre città principali sono: Teahupo, Arue, Otutara, Mahaena ecc. Sede di un aeroporto. Avvistata dai portoghesi nel 1606, venne scoperta e occupata nel 1767 dagli inglesi che le diedero il nome di isola di re Giorgio III. Meta di moltissimi esploratori che vi sostavano durante le loro spedizioni (Bougainville 1768, Cook 1769, 1773, 1777), nel 1797 vi sbarcarono i primi coloni. Nel 1815 la popolazione fu convertita al cristianesimo dai pastori protestanti inglesi. Nel 1842 l'isola divenne protettorato francese e nel 1880 venne integrata negli Stabilimenti Francesi d'Oceania. Nel 1957 divenne poi Polinesia francese.

tahitiàno, agg. e sm. agg. Relativo a Tahiti.
sm. Abitante dell'isola di Tahiti.

Tahoua Città (52.000 ab.) di Niger, capoluogo del dipartimento omonimo.

Tai Chin Tai Wen-chin (Prima metà del XV sec.) Pittore cinese. Tra le opere Rotolo del pescatore (Washington, Freer Gallery of Art).

Taiassùidi Famiglia di Mammiferi Artiodattili Suiformi cui appartengono i pecari.

Taibón Agordìno Comune in provincia di Belluno (1.705 ab., CAP 32027, TEL. 0437).

Taichung Città (756.000 ab.) di Taiwan, nella contea omonima.

Tàide Etera ateniese. Amò prima Alessandro Magno e quindi Tolomeo Sotere, re d'Egitto.
Taide
Romanzo di A. France (1890).

Taif Città (300.000 ab.) dell'Arabia Saudita, nell'Higiaz.

tàiga, sf. Formazione vegetale rappresentata da foreste di betulle e conifere (pini, abeti, sequoie e larici). Si trova nelle regioni del nord Eurasia e dell'America settentrionale. È caratterizzata da zone acquitrinose e da un clima freddo umido. È limitata a nord dalla tundra.

Taigèto Catena montuosa della Grecia, nel Peloponneso. Vetta più elevata il monte Elias (2.404 m).

tail In informatica è il nome di un filtro del sistema operativo UNIX che copia sull'output standard il contenuto di un file a partire dalla posizione indicata fino alla fine dello stesso.

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Tailhade, Laurent (Tarbes 1854-Combs-la-Ville 1919) Scrittore francese. Tra le opere, Le jardin de rêves (1880, Il giardino dei sogni), Terre latine (1898) e Les saisons et le jours (1917), in cui raccolse gli articoli scritti per la rivista Libertaire.

tailleur, sm. invar. Abito femminile composto da gonna e giacca.
 sm. suit.

taimatùrgo, sm. (pl.-ghi) Chi compie miracoli.

Tainan Città (680.000 ab.) di Taiwan, sulla costa sudoccidentale dell'isola di Formosa, nella contea omonima.

Taine, Hippolyte-Adolphe (Vouziers, Ardenne 1828-Parigi 1893) Critico letterario e storico. Tra le opere La Fontaine e le sue favole (1860), Filosofia dell'arte (1860) e Le origini della Francia contemporanea (1876-1894).

Taìno Comune in provincia di Varese (2.928 ab., CAP 21020, TEL. 0331).

Tàio Comune in provincia di Trento (2.363 ab., CAP 38010, TEL. 0463).

Taipàna Comune in provincia di Udine (777 ab., CAP 33040, TEL. 0432).

Taipei Città (2.680.000 ab.) di Taiwan, capitale dello stato, nella contea omonima, sul fiume Tanshui. Centro culturale e commerciale del paese, ha nelle industrie siderurgiche, meccaniche, elettrotecniche, grafico-editoriali, alimentari, del vetro, della carta e farmaceutiche, le principali risorse economiche. La presenza di carbone e petrolio nella regione, consente anche attività estrattive. Sede di un'università e del National Palace Museum. Fu fondata da immigrati cinesi nel 1708.

Taiping Città (183.000 ab.) della Malaysia, nello stato di Perak, sul fiume Perak.

Taitung Città (108.000 ab.) di Taiwan, sulla costa sudorientale dell'isola. Capoluogo della contea omonima.

Taiwan Repubblica presidenziale dell'Asia sudorientale: il suo territorio è costituito principalmente dall'isola di Formosa, nell'oceano Pacifico, e dalle due isole di Quemoy e di Matsu, che fronteggiano la costa cinese.
L'isola principale è collocata tra il Mar Cinese orientale e il Mar Cinese meridionale, ed è separata dalla Cina dallo stretto di Formosa. Essa è attraversata da fasce montuose talvolta notevolmente elevate (nella zona centrosettentrionale si sfiorano i 4.000 m), che scendono, repentinamente sulla costa orientale, più dolcemente, invece, su quella occidentale, dando origine a una fascia costiera pianeggiante, sabbiosa, a tratti paludosa.
I fiumi hanno generalmente un corso breve e irregolare; i principali sono il Tamsui e il Tachia.
Taiwan è attraversata dal Tropico del Cancro e presenta un clima caldo umido, sottoposto al regime monsonico, con precipitazioni estive a sud e prevalentemente invernali nella zona settentrionale. Le temperature, piuttosto elevate nella zona costiera, sono più miti all'interno, in particolare sui rilievi; si registrano frequentemente violenti tifoni, soprattutto nel periodo estivo.
Taiwan si colloca tra i paesi più popolati del mondo, con una densità di 561 ab/km2; la popolazione è tuttavia distribuita disuniformemente, concentrata principalmente nelle città, in primo luogo Taipei, la capitale, nel nord dell'isola, seguita da una serie di grosse e medie città: Taichung, Tainan, Keelung, Hsinchu, Changhua, Chiayi, Kaohsiung).
L'economia taiwanese è piuttosto fiorente, grazie soprattutto agli ingenti aiuti USA, che hanno sempre trovato nell'isola una solida base strategica e grazie ai quali il paese ha potuto raggiungere un altissimo grado di industrializzazione e di perfezionamento delle attività tradizionali.
L'agricoltura, ancora ampiamente praticata, fornisce riso, base dell'alimentazione locale, patate dolci, manioca, ortaggi, frutta, spezie. Tra le colture industriali spicca la canna da zucchero, principale prodotto agricolo esportato; rilevante è anche la coltura del tè, del tabacco, varie oleaginose.
Notevole è il patrimonio forestale (oltre la metà del territorio) che fornisce essenze tipiche come l'albero della canfora, il bambù, il cipresso: esse alimentano una discreta industria del legno.
Rilevante è il settore della pesca, con un prodotto abbondante in parte esportato fresco, in parte lavorato in moderne conserverie.
Il sottosuolo fornisce carbone e gas naturale, che rappresentano una discreta fonte di energia.
Base fondamentale dell'economia di Taiwan è tuttavia l'industria; legata originariamente alla trasformazione dei prodotti locali, con zuccherifici, birrifici, conservifici di frutta e verdura, manifatture di tabacchi, essa si è estesa recentemente ai settori chimico e petrolchimico, elettronico, meccanico, tessile, cantieristico, del cemento e della carta. Dagli anni ottanta è in atto una trasformazione significativa della struttura industriale, che dall'assetto iniziale ad alta intensità di lavoro, è passata a uno ad alta intensità di tecnologia.
In forte incremento è anche il turismo, soprattutto giapponese.
STORIA A partire dall'XI sec., mercanti inglesi e pirati cinesi frequentano l'isola. Nel XVII sec. emigranti cinesi la popolano. Gli olandesi si stabiliscono nel sud (1624), gli spagnoli nel nord (1626-1642). Nel 1873 l'isola passa sotto il controllo degli imperatori Ching. Nel 1895 il trattato di Schimonoseki cede Formosa al Giappone. Alla fine della seconda guerra mondiale, l'isola viene restituita alla Cina. Nel 1949 essa serve da rifugio al governo del Kuomintang presieduto da Chiang Kai-Chek.
Dal 1950 al 1971 questo governo rappresenta la Cina in seno al Consiglio di sicurezza dell'ONU. Nel 1975 Jang Jing-guo succede al padre, Chiang Kai-Chek. Nel 1979 gli Stati Uniti disconoscono la Repubblica popolare di Cina e rompono le relazioni diplomatiche con Taiwan. L'isola respinge la cosiddetta integrazione pacifica proposta dalla Cina popolare. Nel 1987 viene avviato un processo di democratizzazione. L'anno successivo, alla morte di Jang Jing-guo gli succede Lee Tenghui. Nel 1991 viene dichiarato lo stato di guerra con la Cina. Nel 1995 la Cina rafforza decisamente la sua pressione su Taiwan.
Abitanti-21.309.000
Superficie-35.980 km2
Densità-592 ab./km2
Capitale-Taipei
Governo-Repubblica semipresidenziale
Moneta-Dollaro di Taiwan
Lingua-Cinese, lingue locali
Religione-Confuciana, buddhista, cristiana

Taiyuan Città (1.534.000 ab.) della Cina, capoluogo della provincia di Shanxi.

Tajumulco Vulcano (4.220 m) spento del Guatemala, presso il confine con il Messico. È la vetta più elevata dell'America Centrale.

Takamatsu Città (330.000 ab.) del Giappone, sulla costa settentrionale dell'isola di Shikoku. Capoluogo della prefettura di Kagawa.

Takaoka Città (175.000 ab.) del Giappone, sull'isola di Honshu, nella prefettura di Toyama.

Takarazuka Città (202.000 ab.) del Giappone, sull'isola di Honshu, nella prefettura di Hyogo.

Takasaki Città (236.000 ab.) del Giappone, sull'isola di Honshu, nella prefettura di Gumma.

Takatsuki Città (360.000 ab.) del Giappone, sull'isola di Honshu, nella prefettura di Osaka.

take-off, sm. invar. Decollo.

Takhar Provincia (544.000 ab.) dell'Afghanistan nordorientale, capoluogo Taluqan.

takin, sm. invar. Nome volgare del Budorcas taxicolor.

tal(o)- Primo elemento di parole composte.
 dal lat. talus tallone.

talàltro, o tal altro, pron. indef. (f.-a) 1 Qualche altro, quando usato in correlazione con taluno. 2 Al femminile, qualche volta.

Talamèllo Comune in provincia di Pesaro (933 ab., CAP 61010, TEL. 0541).

talàmico, agg. (pl. m.-ci) Riferito al talamo.
Sindrome talamica
Sindrome del talamo ottico causata da una lesione circolatoria; può provocare alterazioni della sensibilità, emiparesi, emiatassia e ipercinesia.

tàlamo, sm. 1 Camera matrimoniale, letto nuziale. ~ alcova. 2 La parte del fiore che sostiene stami e pistilli. 3 Nucleo del sistema nervoso, posto alla base di ciascun emisfero cerebrale.
 lat. thalamus, dal greco thàlamos.
Talamo ottico
In anatomia si riferisce a ognuno dei due corpi ovali di sostanza grigia della base encefalica, nella parte dorsale del diencefalo. La loro superficie mediale delimita lateralmente il terzo ventricolo cerebrale. Partecipa alla regolazione della sensibilità ricevendo gli stimoli di contatto, come freddo, caldo e dolore e sensoriali, come vista, olfatto, udito. È anche importante centro di controllo della motilità.

Talamóna Comune in provincia di Sondrio (4.261 ab., CAP 23018, TEL. 0342).

Talamóne Frazione del comune di Orbetello in provincia di Grosseto. Conta 500 ab. ed è situata a 32 m su di un promontorio a nord dell'Argentario nella parte meridionale dei monti dell'Uccellina. Ha origini etrusche e fu anche importante centro romano, fino a quando nel medioevo sfiorì. Conobbe la propria rinascita alla fine del XVI sec. diventando a opera degli spagnoli una delle fortezze dello Stato dei Presidi. Nel maggio del 1860, durante la spedizione dei Mille, Garibaldi la utilizzò come punto di rifornimento.

Talàna Comune in provincia di Nuoro (1.215 ab., CAP 08040, TEL. 0782).

talàre, agg. 1 Di tunica che giunge fino ai talloni. 2 Di veste sacerdotale.

talàri, sm. pl. I calzari alati di Mercurio.

talass(o)- Primo elemento di parole composte.
 dal greco thálassa mare.

talassemìa, sf. Nome che designa un gruppo di malattie ereditarie riscontrabili in particolare nelle popolazioni del bacino mediterraneo e in quelle di alcune zone dell'Asia sudorientale, dell'Africa settentrionale e centrale, del Pacifico meridionale e dell'America settentrionale. Il nome (che contiene all'ittero. Si possono distinguere l'alfa talassemia, diffusa soprattutto nel Sud-est asiatico e la beta talassemia, presente nell'area mediterranea. L'origine è ereditaria. La forma della malattia è lieve o grave a seconda che l'individuo ammalato sia eterozigote (un gene talassemico accoppiato con uno sano) od omozigote (entrambi i geni talassemici), ossia la abbia ricevuta da uno solo o da entrambi i genitori. La forma grave, ossia omozigote, si chiama anche morbo di Cooley, dal nome del medico americano che scoprì l'origine della malattia. La forma lieve è ben tollerabile; un malato eterozigote deve comunque evitare di generare un figlio con un altro malato eterozigote (il figlio avrebbe il 25% di probabilità di avere la forma grave) od omozigote (il figlio sarebbe malato gravemente con probabilità del 50%).

talassèmico, agg. e sm. (pl.-ci) agg. Che è colpito da una forma di anemia ereditaria, consistente in un'alterazione dei globuli rossi.
sm. Chi è talassemico.

talàssico, agg. (pl.-ci) Marino.

talassobiologìa, sf. sing. Studio delle forme di vita marine.

talassocrazìa, sf. Dominio, egemonia sul mare.

talassofilìa, sf. La tendenza di certi organismi a stabilirsi in zone marine.

talassofobìa, sf. Paura, timore eccessivo del mare.

talassografìa, sf. Oceanografia.

talassoterapìa, sf. Tecnica terapeutica che utilizza gli effetti benefici dei bagni in acqua di mare e del clima marino.

Talaud Arcipelago (31.000 ab.) dell'Indonesia, tra le Molucche e Mindanao, nel mar delle Molucche.

Talbot, Charles, duca di Shrewsbury (Isleworth 1660-1718) Politico inglese. Sostenne l'ascesa al trono di Guglielmo III d'Orange e fu suo ministro.

Talbot, William (Melbury House 1800-Lacock Abbey 1867) Scienziato inglese. Inventò la talbotipia, processo alla base delle moderne tecniche fotografiche.

Talca Città (171.000 ab.) del Cile, capoluogo della regione VII di Maule, sul fiume Río Claro.

Talcahuano Città (247.000 ab.) del Cile, nella regione VIII di BíoBío.

talché, o tal che, cong. Cosicché, sicché, tanto che.

tàlco, sm. (pl.-chi) Minerale, metasilicato acido di magnesio, che cristallizza nel sistema monoclino e si presenta in lamelle e aggregati scagliosi o compatti. Il colore varia dal bianco al verdastro e al bruno. Si forma per alterazione dell'olivina e dei pirosseni rombici e in genere con il metamorfismo regionale di rocce ultrabasiche. Viene utilizzato in farmacia come polvere essiccante e rinfrescante per la pelle. È anche impiegato nell'industria tessile, cosmetica, della gomma, della carta, dei coloranti e degli insetticidi. In Italia si ricava dai giacimenti di Traversella in val Malenco, da quelli della val Chisone e della val Germanasca in Piemonte e da quelli dell'Emilia e della Sardegna.
 sm. 1 talc. 2 (borato) talcum powder.
 arabo talaq.

talcòsi, sf. Malattia professionale dei polmoni causata dall'inalazione di polvere di silicato di magnesio.

Taldy-Kurgan Città (137.000 ab.) del Kazakistan, sul fiume Karatal. Capoluogo della provincia omonima.

tàle, agg. e pron. agg. qual. 1 Così, siffatto. una tale ragazza era meglio perderla che trovarla. 2 In grande eccesso. 3 Correlativo di quale, quando si fanno comparazioni. era tale e quale al padre, gli assomigliava. agg. dim. Quello. 4 Se preceduto da un articolo, indica qualcosa di indeterminato, generico.
pron. indef. Persona indeterminata.
 agg. 1 (simile) such, like that. 2 (tale e quale) exactly as. 3 (un certo) a. 4 (il tal, la tal) such and such. 5 (quello) that. 6 (questo) this.
 lat. talis.

talèa, sf. Ramo che viene piantato nel terreno, per far crescere una nuova pianta. ~ margotta, sarmento.
 sf. cutting.
 lat. talea.

taleàggio, sm. (pl.-aggi) La riproduzione di piante per mezzo di talee.

talebani Movimento integralista islamico che nel 1996 rovesciò e uccise il premier Najibullah prendendo il potere in Afghanistan.

taléggio, sm. invar. Qualità di formaggio grasso, molle e stagionato.

Taléggio Comune in provincia di Bergamo (684 ab., CAP 24010, TEL. 0345).

talentàre, v. intr. Piacere, andare a genio.

Talènti, Simóne (Seconda metà del XIV sec.) Architetto. Tra le opere la loggia dei Lanzi a Firenze (1376-1382).

talènto, sm. 1 Antica unità di misura di peso. 2 Moneta di oro o argento di grande valore, utilizzata in passato. 3 Predisposizione, inclinazione a svolgere determinati compiti. doveva sviluppare quel suo talento per la musica. 4 Ingegno, intelligenza.
 sm. talent.
 lat. talentum, dal greco tàlanton, deriv. da tlènai sopportare.

talent-scout, sm. invar. Chi cerca di scoprire nuovi giovani talenti da lanciare nel mondo dello spettacolo, dello sport, della letteratura.

Talète (Mileto 624?-546? a. C.) Filosofo e matematico greco. Fondò la scuola ionica e la sua fama era nota in tutta l'antichità, tanto da essere annoverato tra i Sette Sapienti, come testimonia anche un mosaico detto appunto dei Sette Sapienti, conservato nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Per primo ricondusse l'origine delle cose non più a una forza divina, ma a un principio naturale, identificabile nell'acqua. Condusse importanti studi di matematica e di astronomia, importando in Grecia le conoscenze egizie e mesopotamiche. In geometria studiò le proprietà dei triangoli. Le opere a lui attribuite sono Astrologia nautica, Sui princìpi, Sul solstizio, Sull'equinozio, tutte andate perse.
Teorema di Talete
Dato un fascio di rette parallele, coppie di segmenti ottenuti per intersezione di questo con due rette a esso trasversali costituiscono grandezze direttamente proporzionali.

Taliàcei Classe dei Cordati, sottotipo degli Urocordati, nel sottoregno animale dei Metazoi, gruppo dei Deuterostomi. Piccoli e fosforescenti, simili agli Ascidiacei, hanno orifizi boccale e cloacale alle estremità del corpo cilindrico. La locomozione è garantita dalla reazione di espulsione dell'acqua dal corpo.

talismàno, sm. Oggetto di varie forme e materiali a cui si attribuiscono dei particolari poteri. ~ amuleto.
 sm. charm, talisman.

Talìtridi Famiglia di Crostacei Anfipodi che popolano le spiagge seguendo il limite del flusso e del riflusso.

talk show, sm. invar. Trasmissione televisiva in cui un abile presentatore intrattiene il pubblico, intervistando e favorendo discussioni fra gli ospiti.

Tàlla Comune in provincia di Arezzo (1.237 ab., CAP 52010, TEL. 0575).

Tallahassee Città (125.000 ab.) degli USA, capitale della Florida nordoccidentale, presso il confine con la Georgia.

Tallchief, Marìa (Fairfax 1925-) Ballerina statunitense. Di origine indiana, lavorò al New York City Ballet.

Tallchief, Marjorie (Fairfax 1927-) Ballerina statunitense. Di origine indiana, lavorò a l'Opéra di Parigi.

Tallémant Des Réaux, Gédéon (La Rochelle 1619-Parigi 1692) Prosatore. Tra le opere Storielle (postumo, 1834).

tàllero, sm. Moneta d'argento coniata dall'arciduca Sigismondo del Tirolo (1484-1486), il cui nome (joachimmsthaler) deriva dalle miniere d'argento di Sankt-Joachimsthal in Boemia. I talleri furono coniati soprattutto in Germania ed ebbero diffusione anche in oriente. Importanti furono i talleri coniati nella zecca di Vienna dall'imperatrice Maria Teresa che rappresentarono sino al 1938 la moneta dell'Etiopia.

Talleyrand, Périgord Charles-Maurice (Parigi 1754-1838) Principe di Talleyrand-Périgord, politico francese. Vescovo di Autun, nel 1789 deputato agli stati generali, sostenne la rivoluzione promuovendo l'approvazione del decreto sulla nazionalizzazione dei beni ecclesiastici. Venne scomunicato nel 1791 per aver accettato la costituzione civile del clero. Ministro degli esteri dal 1797 al 1807, fu favorevole alla campagna d'Egitto e sostenne il colpo di stato che portò al potere Napoleone. Nominato da questi duca di Benevento, se ne distaccò e iniziò a cercare segretamente un accordo con lo zar Alessandro I e a tramare per la caduta di Napoleone e per la restaurazione dei Borboni dopo la sconfitta della campagna di Russia. Divenne poi ministro degli esteri sotto Luigi XVIII, utilizzando le sue doti di abile diplomatico per riportare la Francia al pari delle altre potenze europee nel congresso di Vienna. Inviso a re Carlo X, fu inviato a Londra come ambasciatore di Luigi Filippo (1830-1834) e si adoperò per rafforzare l'alleanza tra la Francia, la Spagna, il Portogallo e la Gran Bretagna. Scrisse le Memorie (postume, 1891-1892).

tàllico, agg. (pl. m.-ci) Riferito ai composti del tallio trivalente.

Tallien, Jean-Lambert (Parigi 1767-1820) Politico francese. Fu tra i cospiratori del nono termidoro contro Robespierre.

Tallien, Jeanne-Marie-Ignace-Thérésia Cabarrus (Carabanchel, Madrid 1773-castello di Chimay 1835) Sposata giovanissima al marchese J.-J. de Fontenay, divorziò nel 1793. Trasferitasi a Bordeaux, conobbe Jean Lambert Tallien, acceso giacobino del quale divenne l'amante. Tallien conduceva la sua lotta politica da un foglio murale intitolato L'ami des citoyens, journal fraternel (L'amico dei cittadini, giornale fraterno). Divenuto commissario della Convenzione, prese posizione contro Robespierre, salvandosi dalla successiva reazione. Arrestata su ordine di Robespierre (1794) venne salvata da Tallien. Tornata in libertà, si impegnò nella difesa di numerose persone destinate alla ghigliottina. Per questa sua azione, venne soprannominata "Notre-Dame-de-Thermidor" (Nostra signora del termidoro). Nel 1794 sposò Tallien, ma divorziò presto da lui. Nel 1805, sposò il principe di Chimay e si ritirò a vivere in provincia.

Tallinn Capitale dell'Estonia (482.000 ab.), affacciata su di un'insenatura del golfo di Finlandia. È Reval in tedesco e Tallin in russo. Importante porto e centro commerciale, ha industrie cantieristiche, alimentari, meccaniche, tessili, elettrotecniche, del vetro, della carta, del cemento. Fondata dai danesi nel 1219, entrò a far parte dell'Hansa nel 1248 e appartenne prima ai cavalieri dell'ordine teutonico (1346) e poi agli svedesi (1561) fino alla conquista russa del 1710. Poté svilupparsi economicamente grazie alla costruzione della linea ferroviaria da San Pietroburgo nel 1870. Ha monumenti di pregio quali il duomo e le chiese del XIII sec., il palazzo comunale del XIV sec. e il palazzo Kadriorg del XVIII sec.

tàllio, sm. Elemento chimico il cui simbolo è Tl. Ha numero atomico 81, peso atomico 204,39, punto di fusione 303,5 °C, punto di ebollizione 1.457 ± 10 °C. In natura è presente in vari minerali come crooksite e lorandite e in certe piriti. È simile al piombo e si presenta molle e malleabile. Il tallio e i suoi sali sono molto tossici e probabilmente cancerogeni. I composti del tallio vengono usati in vetreria per ottenere particolari colorazioni e in fotografia, mentre le leghe con arsenico, bismuto, piombo, antimonio fondono facilmente e sono scarsamente attaccabili da agenti chimici.

tallìre, v. intr. Germogliare, emettere talli.

Tallis, Thomas (Leicestershire 1505?-Greenwich 1585) Compositore inglese. Autore di musica sacra polifonica.

tallìto, agg. Che ha emesso più germogli da una sola radice.

tallitùra, sf. Il tallire.

tàllo, sm. 1 Germoglio. 2 Corpo dei vegetali in cui non si distinguono radici, fusto e foglie.

Tallòfite Grosso gruppo vegetale che comprende tutte le piante a tallo.

tallonaménto, sm. Il tallonare.

tallonàre, v. tr. Inseguire molto da vicino.
 franc. talonner.

talloncìno, sm. Piccola cedola, in genere utilizzata come riscontro di un avvenuto pagamento.
 sm. counterfoil.

tallóne, sm. 1 La parte estrema e posteriore del piede, calcagno. ~ garretto. 2 Parte vulnerabile. 3 Parte di una calza a rinforzo del calcagno. 4 Parte inferiore sporgente di un oggetto. 5 Cedola.
 sm. heel.

Tallone di ferro, Il Romanzo di J. London (1908).

Tallóne, Albèrto (Bergamo 1898-Alpignano 1968) Tipografo. Noto per l'accuratezza e l'equilibrio delle sue stampe, si dedicò anche al disegno di alcuni tipi di caratteri tipografici.

Tallóne, Césare (Savona 1853-Milano 1919) Pittore. Tra le opere Ritratto virile (1883, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna).

tallóso, agg. Riferito al tallo.

Talmassòns Comune in provincia di Udine (4.152 ab., CAP 33030, TEL. 0432).

talménte, avv. Così tanto.
 avv. 1 so. 2 (insieme a verbi) in such a way, so much.

Talmud (dal verbo ebraico lamad, studiare; aramaico talmud, insegnamento). Raccolta di trattati che consente l'interpretazione e la conoscenza della legge orale ebraica o Mishnà. Testo fondamentale dell'ebraismo ortodosso, è composto dalla Mishnà e dal complemento (Ghemarâ) esegetico degli Amorrei ed espositori e tratta materie quali diritto civile e penale, filosofia e dottrine mistiche, medicina, storia, geografia, culto. Il Talmud è stato redatto in Palestina nel IV sec. d. C. (Talmud palestinese o di Gerusalemme) e in Babilonia nel V sec. d. C. (Talmud babilonese). Il termine Mishnà (dal verbo shanà, ripetere o anche studiare qualcosa oralmente) indica sia l'intero contenuto della tradizione orale così come si è andata sviluppando fino alla fine del II sec. d. C. sia l'insieme degli insegnamenti dei vari maestri attivi fino a quell'epoca sia (accezione più comune) la codificazione del materiale orale precedente avvenuta, intorno al 200 d. C., sotto la guida di Rabbì Jehudà ha-Nasì. Il modo in cui è strutturata la Mishnà rispecchia l'area di riferimento propria della pratica obbediente (halakhà). In ogni caso, la Mishnà, intesa nel senso più comune di documento letterario codificato all'inizio del III sec. d. C., organizza ordinatamente il materiale normativo senza compiere alcun riferimento diretto all'assetto canonico della Bibbia. Essa codifica un vasto insieme di comportamenti della vita sociale e familiare, dell'economia e del diritto, delle feste e della ritualità quotidiana e così via. L'oggetto dell'interpretazione è principalmente quello di risolvere problemi di casistica, per determinare i divieti e gli obblighi della legge nel modo più preciso possibile. Le categorie in cui è suddivisa la Mishnà sono sei: Sementi, Festa, Donne, Danni, Cose sacre, Purità. La codificazione della Mishnà avvenuta sotto la guida di Jehudà ha-Nasì non venne subito accolta da tutto il popolo ebraico come dotata di autorità, ma nel giro di qualche decennio si affermò come codificazione ufficiale della tradizione orale. In virtù di tale accettazione la Mishnà si presentò a sua volta come oggetto di studio e di discussioni nelle scuole ebraiche sia della Palestina sia di Babilonia. Da questo lavorio di interpretazione e di commento nacque il Talmud nelle due versioni.
Il Talmud di Gerusalemme o palestinese è frutto dell'attività delle accademie rabbiniche della Palestina. La Ghemarà, scritta in aramaico occidentale, discute le prime quattro categorie (o ordini) della Mishnà. Nella successiva tradizione giudaica la sua importanza è stata di gran lunga inferiore a quella del Talmud babilonese. Il Talmud babilonese è frutto dell'attività delle accademie rabbiniche dell'area mesopotamica. La relativa Ghemarà è scritta in aramaico orientale. Le dimensioni imponenti del Talmud babilonese (circa 6000 pagine a stampa) testimoniano il carattere di opera aperta.

talmùdico, agg. (pl. m.-ci) Relativo al Talmud.

talmudìsta, sm. e sf. (pl.-isti) Studioso del Talmud.

talóra, avv. A volte, talvolta. ~ di quando in quando.

tàlpa, sf. Nome comune di Mammiferi insettivori della famiglia dei Talpidi, genere Talpa. Ha corpo tozzo ed è dotata di robuste unghie che le permettono di scavare gallerie sotterranee in cui vive. Ha vista molto debole e olfatto molto sviluppato. In agricoltura svolge un'importante azione di aerazione del terreno e di eliminazione di insetti dannosi.
 sf. mole.

Tàlpidi Famiglia di Mammiferi insettivori diffusi nell'emisfero settentrionale. Sono ottimi scavatori e conducono sia vita acquatica che sotterranea.

talùno, agg. e pron. agg. indef. Qualche.
pron. indef. Qualcuno, utilizzato in correlazione con talaltro.

talvòlta, avv. Qualche volta, a volte.
 avv. at times, sometimes.

Tamàgni, Vincènzo (San Gimignano 1492-1530 ca.) Pittore. Allievo di Raffaello con il quale lavorò nella decorazione delle Logge Vaticane. Tra le opere, Storie della vita di Maria (1516, chiesa parrocchiale di Santa Maria ad Arrone) e Natività di Maria (1523, chiesa di Sant'Agostino a San Gimignano).

Tamale Città (168.000 ab.) del Ghana, capoluogo della regione Settentrionale, a nord del lago Volta.

Tamaricàcee Famiglia di piante arboree o arbustacee originarie dell'Europa e in particolare del bacino mediterraneo. Appartiene all'ordine delle Parietali.

tamarìndo, sm. 1 Albero il cui frutto è utilizzato per preparare una bevanda dissetante o per lassativi. 2 Sciroppo a base del frutto del tamarindo.
 sm. tamarind.
 arabo tamr hindi dattero indiano.

tamarìno, sm. Mammifero (Tamarinus imperator) della famiglia degli Apalidi e dell'ordine dei Primati. Dotato di lunghi baffi bianchi, misura 30 cm. Vive nell'alta Amazzonia.

Tamarix, sf. invar. Genere di piante arbustacee originarie dell'Europa. Hanno rami piumosi con fiori bianchi o rosa che formano grappoli cilindrici; appartengono alla famiglia delle Tamaricacee.

tàmaro, sm. Nome comune del Tamus communis, dioscorea ornamentale delle regioni mediterranee.

tamàrro, sm. Pezzente, esibizionista. ~ buzzurro.

Tamaulipas Stato (2.250.000 ab.) del Messico nordorientale, al confine con il Texas. Capitale Ciudad Victoria.

Tamayo, Rufino (Oaxaca 1899-Città del Messico 1991) Pittore messicano. Tra le opere Il grido (1947, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna) e Prometeo dona il fuoco al mondo (1957, Parigi, Palazzo dell'UNESCO).

Tambora Vulcano (2.850 m) attivo dell'Indonesia, sull'isola di Sumbawa.

Tambov Città (305.000 ab.) della Russia, sul fiume Cna. Capoluogo della provincia omonima.

Tàmbre Comune in provincia di Belluno (1.654 ab., CAP 32010, TEL. 0437).

Tambróni Armaròli, Fernàndo (Ascoli Piceno 1901-Roma 1963) Politico democristiano. Nel 1960 fu presidente del consiglio, ma dovette presto dimettersi per le proteste contro il determinante sostegno che gli diede l'MSI.

tamburàto, agg. e sm. agg. Che presenta fogli di compensato applicati davanti e dietro una intelaiatura di legno.
sm. Mobile tamburato.

tambureggiaménto, sm. L'atto del tambureggiare.

tambureggiàre, v. intr. Colpire con una serie continua e fitta di colpi. ~ martellare.

tamburellàre, v. intr. Battere colpi continui e fitti su un tamburello.

tamburellìsta, sm. e sf. (pl.-isti) Chi pratica il gioco del tamburello.

tamburèllo, sm. 1 In musica è uno strumento musicale costituito da una membrana tesa su di un cerchio in legno che porta fissati dei piccoli sonagli. Il suo uso è diffuso nella musica popolare spagnola e italiana. 2 Nello sport è un attrezzo costituito da un telaio ovale o circolare con diametro di 28 cm sul quale viene tesa una pelle di animale o una membrana sintetica o un reticolo di corde di budello. Impugnato grazie alla presenza di una cinghia in cuoio, serve a colpire una pallina di gomma (diametro 55 mm, peso 70 g) nel gioco omonimo. 3 Il gioco che utilizza la racchetta così fatta.
 sm. tambourine.

Tamburi nella notte Dramma di B. Brecht (1922).

tamburìno, sm. Chi suona il tamburo.

tambùro, sm. 1 Strumento musicale a percussione. 2 Chi suona questo strumento. 3 Arnesi che riprendono la forma dello strumento musicale. 4 In architettura, struttura cilindrica o a forma di prisma di alcune cupole che raccorda la calotta alla base. 5 Parte cilindrica del fusto di una colonna. 6 In tecnologia, organo cilindrico rotante.
 sm. drum.
Usato dagli egizi come strumento guerriero e dai greci durante le feste orgiastiche in onore di Dionisio. Nel corso del tempo è stato provvisto di un meccanismo per regolare l'altezza del suono. Immancabile nelle bande musicali, è presente in molte opere, basti ricordare il rullo di tamburo di apertura della sinfonia della Gazza ladra di Rossini o quello che scandisce il ritmo nel Bolero di Ravel o ancora i rintocchi di tamburi che concludono l'Histoire du Soldat di Stravinskij. Tra i tipi di tamburo europeo, si segnalano quello a rullo, con particolare suono cupo, quello basco con sonagli, il tambourin, strumento di piccole dimensioni usato in Provenza e quello militare, dal suono acuto.

Tamburo di latta, Il Romanzo di G. Grass (1959).

tamerìce, sm. Angiosperma (Tamarix gallica) della famiglia delle Tamaricacee e dell'ordine delle Parietali. Arbusto con fiori di colore rosa. Cresce spontaneo nelle zone paludose.

Tamerlàno (Kish 1336-Otrar 1405) Capo e condottiero dell'Asia Centrale. Appartenente alla tribù mongola dei Barlas, intraprese a partire dal 1360 una serie di operazioni di conquista di Persia, Mesopotamia, Armenia, Georgia, Anatolia e di parte di Siria e India nel tentativo di ricostruire l'impero mongolo di Gengis Khan. Elevò Samarcanda a capitale della Transoxiana e ne fece centro di cultura e arte. Durante la sua spedizione in Anatolia nel 1402 vinse e catturò in battaglia il sultano ottomano Bayazid I, spingendosi poi fino a Damasco e Smirne. Il suo impero venne rapidamente smantellato dopo la sua morte.
Tamerlano
Opera in tre atti di G. F. Händel, libretto di N. Haym (Londra, 1724).

Tamerlano e altre poesie Opera di poesia di E. A. Poe (1827).

Tamerlano il Grande Dramma di C. Marlowe (1587-1588).

tamìa, sm. e sf. invar. Genere di Mammiferi Roditori (Tamias) simili agli scoiattoli. Il tamia striato (Tamias striatus) è lungo 25 cm ca. e ha pelame folto e fulvo. Vegetariano, vive in tane nell'America settentrionale.

Tamias, sm. invar. Genere di Mammiferi Roditori Sciuromorfi detti comunemente tamia. Appartiene alla famiglia degli Sciuridi.

Tamìgi Fiume della Gran Bretagna (secondo per lunghezza), lungo 338 km e con bacino imbrifero di circa 11.300 km2. Nasce dai Costwold Hills nel Gloucester e scorre nell'Inghilterra meridionale seguendo un percorso da ovest a est. È formato da quattro sorgenti: il Tamigi o Isis, il Churn, il Coln e il Leach. Inizia il suo tratto in pianura a Lechlade, riceve in prossimità di Oxford il Cherwell e bagna poi Windsor, Staines, Londra, Tilbury e Gravesend. Sfocia nel mare del Nord, con un lungo estuario che costituisce una delle più importanti vie di comunicazioni marittime del mondo. È in gran parte navigabile ed è collegato tramite una rete di canali ai bacini del Trend, del Severn e dell'Ouse. Il regime fluviale del Tamigi è regolare, i suoi affluenti di sinistra sono il Windrush, l'Evenlode, il Thame, il Cherwell, il Colne e il Roding; quelli di destra sono il Kennet, il Mole, il Darent e il Loddon. Storicamente il fiume è molto importante e già nel 55 a. C. i romani di Giulio Cesare penetrarono nella sua valle. Alla fine dell'VIII sec. fu la via di accesso per le invasioni vichinghe e nel medioevo la valle del Tamigi, diventata molto prospera, ospitò famose abbazie e importanti città (Windsor, Oxford). Principale riserva d'acqua potabile per le popolazioni ubicate lungo il suo percorso, a partire dal XIX sec., divenne tale anche per la città di Londra. I continui scarichi fognari e industriali resero le acque del fiume molto inquinate, finché nel 1963 severe norme antinquinamento consentirono di riportare le acque a una migliore qualità.

tamìl, sm. e sf. invar. 1 Appartenente al gruppo etnico dell'isola di Ceylon. 2 Lingua parlata da questa popolazione.

tamili Popolazione che occupa la parte meridionale e sudorientale dell'India e quella settentrionale dell'isola dello Sri Lanka. In prevalenza induista è considerata il gruppo più evoluto del ceppo dravidico.

Tamm, Igor Evgenjevic (Vladivostok 1895-Mosca 1971) Fisico russo. Scoprì e interpretò l'effetto Cerenkov, in collaborazione con P. A. Cerenkov e I. M. Frank e nel 1958 fu insignito del premio Nobel.

Tammàro Fiume (68 km) della Campania. Nasce nel Molise dai monti del Matese e confluisce nel fiume Calore.

Tamoxifène, sm. invar. Farmaco ad attività antiestrogena utilizzato come antitumorale nei carcinomi estrogenoindipendenti come quello della mammella.

Tampa Città (280.000 ab.) degli USA, nello stato della Florida.

Tampere Città (174.000 ab.) della Finlandia, nella provincia di Hämeen, tra i laghi Näsi e Pyhä. Centro industriale della Finlandia (e seconda città per numero di abitanti), ha nelle industrie metalmeccaniche, calzaturiere, tessili, siderurgiche, della carta e della gomma, le principali risorse economiche.

Tampico Città (268.000 ab.) del Messico, nello stato di Tamaulipas, alla foce del fiume P´nuco.

tampinàre, v. tr. Seguire molto da vicino, corteggiare. ~ importunare.

tampòco, avv. È usato solo nella locuzione né tampoco col significato di "né tantomeno".

tamponaménto, sm. L'atto del tamponare.
 sm. collision, crash.

tamponàre, v. tr. 1 Chiudere, curare con un tampone. tamponare una falla, risolvere momentaneamente un problema. 2 Urtare un veicolo. aveva completamente torto, dato che aveva tamponato da dietro chi lo precedeva.
 v. tr. 1 (chiudere) to plug. 2 (urtare) to ram into, to crash.
 franc. tamponner.

tampóne, sm. 1 Batuffolo di garza, di ovatta usato per tamponare una ferita. 2 Cuscinetto di vari materiali utilizzato per chiudere una fuoruscita, una falla. 3 Superficie con carta assorbente, utilizzata per asciugare l'inchiostro.
 sm. 1 pad, wad. 2 (cuscinetto per timbri) ink-pad. 3 (assorbente) tampon.
Tampone diagnostico
Strumento con il quale viene effettuato un prelievo dalle cavità naturali del corpo (vagina, faringe ecc.) a scopo diagnostico.
 franc. tampon.

tamtàm, o tam-tam, sm. invar. 1 Strumento musicale costituito da un grosso disco metallico appeso in verticale. 2 Grosso tamburo di legno, utilizzato per trasmettere segnali a distanza. 3 Diffusione di informazioni secondo un sistema nascosto.
 voce onom.

tamurè, sm. invar. Ballo dell'isola di Tahiti che consiste nell'ondeggiare le anche.

tàna, sf. 1 Covo scavato nel terreno, riparo degli animali. ~ nido, nascondiglio. 2 Rifugio, casa molto sporca. ~ stamberga. individuarono con fatica e dopo lunghe ricerche, la tana della banda.
 sf. den, lair.
 lat. subtana, da subtanus, che sta sotto.

Tana Lago (3.600 km2) dell'Etiopia, nel cuore dell'Acrocoro Etiopico. Suo unico emissario il Nilo Azzurro.

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Tànagro Fiume (92 km) della Campania. Nasce in territorio lucano dal monte Sirino con il nome di Calore e confluisce nel fiume Sele.

Tanaidàcei Ordine di Crostacei Malacostraci appartenente al superordine dei Peracaridi. Comprende sole poche forme marine di piccolissime dimensioni (dell'ordine di pochi millimetri).

Tànaro Fiume (276 km) del Piemonte. Nasce dalle Alpi Marittime e confluisce nel Po.

tanato- Primo elemento di parole composte.
 dal greco thânatos morte.

tanatofobìa, sf. Paura della morte.

tanatologìa, sf. Termine che designa un settore della medicina che si occupa dei fenomeni conseguenti alla morte.

tanatoscopìa, sf. Medicina legale, insieme di tecniche per scoprire le cause della morte di un individuo.

tànca, sf. (pl. tanche) 1 Tanica. 2 Cisterna, contenitore stagno per liquidi.

Tancredi (musica) Melodramma eroico in due atti di G. Rossini, libretto di G. Rossi (Venezia, 1813).

Tancrédi (pittura) (Feltre 1927-Roma 1964) Nome d'arte di Tancredi Parmeggiani. Pittore. Tra le opere Composizione (1956, Venezia, Collezione Guggenheim).

Tancrédi d'Altavìlla (1076-Antiochia 1112) Principe normanno. Nipote di Bernardo I d'Altavilla, si distinse particolarmente combattendo valorosamente durante la prima crociata. Divenne principe di Galilea, Antiochia ed Edessa oltre che signore di Tiberiade dopo la sua conquista avvenuta nel 1099. La sua figura di prode venne esaltata da Torquato Tasso nella sua opera Gerusalemme liberata.
Tancredi d'Altavilla
(?-1194) Re di Sicilia, figlio naturale di Ruggero duca di Puglia. Dopo essere stato conte di Lecce, succedette al cugino Guglielmo II alla sua morte nel 1189. Riuscì a respingere le pretese al trono di Sicilia di Riccardo Cuor di Leone, cognato di Guglielmo II e quelle di Enrico VI di Svevia, marito di Costanza d'Altavilla, sorella di Guglielmo I.

tàndem, sm. invar. 1 Bicicletta per due persone, con posti uno dietro l'altro. 2 Coppia di persone molto affiatate.

Tandjile Prefettura (458.000 ab.) del Ciad, attraversata dai fiumi Logone e Tandjile. Capoluogo Laï.

tanfàta, sf. Ondata di tanfo.

tànfo, sm. Puzza intensa, grosso fetore. ~ lezzo, miasma. <> olezzo, profumo.
 sm. 1 stink, stench. 2 (di chiuso) musty smell.
 longob. thampf.

tànga, sm. invar. Costume da bagno femminile, molto sgambato e scoperto sul posteriore.

Tanga Città (188.000 ab.) della Tanzania, capoluogo della regione omonima.

Tanganica Lago dell'Africa centrale (32.893 km2), secondo lago del continente dopo il Vittoria. Si estende da ovest a est tra la Repubblica democratica del Congo (ex Zaire) e la Tanzania, e da nord a sud tra Burundi e Zambia. Riceve i fiumi Rusizi (che porta le acque del lago Kivu) e Malagarasi e ha come emissario il Lukuga, che si immette nel Congo. Lungo 660 km e largo da 20 a 800 km, occupa una fossa della Rift Valley. Ha profondità massima di 1.470 m (la seconda del mondo dopo quella del lago Bajkal) e livello medio delle acque a 773 m sul livello del mare. Lungo le sue sponde si trovano coccodrilli e ippopotami e le sue acque sono ricche di pesci. È navigabile e sulle sue rive sorgono numerosi porti: Ugigi, Kigoma, Bujumbura, che consentono un fiorente traffico tra il Congo, il Burundi, lo Zambia e la Tanzania. Fu scoperto nel 1857 da R. F. Burton e da Speke; in seguito tutta la regione venne esplorata da Stanley e Livingstone.
Nome della vecchia colonia britannica facente parte della Tanzania.

Tange, Kenzo (Imibari 1913-) Architetto giapponese. Tra le opere il centro della pace a Hiroshima (1955-1956) e il palazzo dello Sport a Tokyo (1964).

tangènte, agg. e sf. agg. 1 Di linea che ha un solo punto di contatto con un'altra curva.
sf. 1 Retta tangente a una curva. 2 Funzione trigonometrica. 3 Denaro estorto illecitamente o pagato in cambio di favori.
 agg. (a) tangential to. sf. 1 tangent. 2 (quota) share. 3 (bustarella) kickback.
Tangente trigonometrica
Funzione trigonometrica periodica di simbolo tg o tan, definita come rapporto tra i due cateti di un triangolo rettangolo e corrispondente al rapporto tra seno e coseno trigonometrico di un angolo.

tangentocrazìa, sf. Sistema di cose in cui il pagamento della tangente è una consuetudine molto radicata e diffusa.

tangentòide, agg. Che mostra tendenze a ottenere tangenti.

tangentòpoli, sf. 1 Luogo in cui gli episodi di corruzione e pagamento di tangenti sono accaduti o accadono con grande frequenza. 2 L'insieme degli episodi di corruzione.

tangènza, sf. 1 La condizione di essere tangente. 2 Massima altezza raggiungibile da un aereo.

tangenziàle, agg. e sf. agg. 1 Relativo alla tangente. 2 Di importanza trascurabile.
sf. 1 Retta tangente. 2 Svincolo stradale che passa attorno a una città. la tangenziale era sempre trafficata durante la settimana.
 sf. bypass.

tangenzialménte, avv. 1 Secondo la tangente. 2 In modo marginale, trascurabile.

Tàngeri Città del Marocco (267.000 ab.). Capoluogo della provincia omonima, è affacciata sullo stretto di Gibilterra e costituisce uno dei più importanti porti commerciali della costa. Possiede industrie del settore alimentare, meccanico, elettrotecnico, tessile, del tabacco. È fiorente il turismo. La città, in origine berbera, fu oggetto delle mire di molti popoli per la sua posizione strategica. Durante la dominazione romana fu la capitale della Mauritania occidentale. Nel 1471 venne conquistata dai portoghesi, passò in seguito agli inglesi (1662-1684) e tornò poi a far parte del sultanato del Marocco. Dal 1912 costituì con il suo territorio una zona internazionalizzata, il cui statuto venne sancito in due conferenze nel 1923 e nel 1928. Tale statuto venne interrotto nel 1940 per l'occupazione spagnola, ma fu ripristinato nel 1945 e durò fino al 1957, quando finì il protettorato francese e spagnolo sul Marocco e la città venne riunita al paese.

Tanggula Shan Catena montuosa della Cina, al confine tra il Tibet e la provincia di Qinghai. Vetta più elevata il Basudan Ula (6.096 m).

tànghero, sm. Villano, persona rozza. ~ becero.

tangìbile, agg. Palpabile, toccabile con mano.
 lat. tardo tangibilis, deriv. da tangere toccare.

tangibilità, sf. invar. La condizione di essere tangibile.

tangibilménte, avv. In modo tangibile.

tàngo, sm. (pl. tanghi) 1 Danza latina a ritmo lento. 2 La musica che accompagna questa danza.
Danza lenta, somigliante alla habanera, originaria dei Paesi dell'America Centrale (Messico) e Meridionale (Argentina) introdotta dai negri d'Africa. Giunse in Europa nei primi anni del 1900 e divenne oggetto di attenzione di illustri compositori musicali quali Stravinskij, nella Histoire du soldat.

Tangos (L'esilio di Gardel) Film drammatico, francese/argentino (1985). Regia di Fernando Ezequiel Solanes. Interpreti: Marie Laforêt, Philippe Léotard, Miguel Angel Sola. Titolo originale: Tangos (El exilio de Gardel)

Tangshan Città (1.044.000 ab.) della Cina, nella provincia di Hebei.

Tanguy, Yves (Parigi 1900-Woodbury 1955) Pittore francese. Tra le opere Il sole nel suo scrigno (1937, Venezia, Collezione Guggenheim) e Ancora e sempre (1942, Lugano, Collezione Thyssen-Bornemisza).

tànica, sf. Contenitore maneggevole per liquidi.
 sf. (jerry) can.

Tanimbar Gruppo insulare (50.000 ab.) dell'Indonesia, nel settore meridionale delle isole Molucche.

Tanizaki, Junichiro (Tokyo 1886-Atami 1965) Romanziere giapponese. Tra le opere La storia di un cieco (1931) e La chiave (1956).

tank, sm. e sf. invar. 1 Tanica. 2 Carro armato.

Tanner, Alain (Ginevra 1929-) Regista cinematografico svizzero. Diresse Charles vivo o morto (1969), Nella città bianca (1983), Una fiamma nel mio cuore (1987), L'uomo che ha perduto la sua ombra (1991), Fourbi (1996).

Tannhäuser (letteratura) (ca. 1205-ca. 1267) Poeta tedesco. Tra le opere Canzone di Tannhäuser (ca. 1300).

Tannhäuser (musica) Opera in tre atti di R. Wagner, libretto proprio (Dresda, 1845).
Tannhäuser, cavaliere trattenuto sul monte di Venere dalla dea, decide di ritornare alla sua vera esistenza contro la volontà della dea e discende in una valle dove ritroverà l'amata di un tempo. Qui apprende che inizierà una gara poetica il cui vincitore sposerà proprio Elisabeth, la sua donna. Interviene pertanto nella gara, ma in modo non pertinente, e viene punito per questo. Tannhäuser, per espiare la colpa deve compiere un pellegrinaggio a Roma e il papa potrà perdonarlo solo quando il suo bastone fiorirà. Elisabeth, intanto, offre la propria vita alla Vergine per il peccatore e muore. Il protagonista, vedendo la bara, cade morto mentre il suo bastone viene ricoperto di fiori.

tànnico, agg. (pl.-ci) Di composto estratto dalla corteccia, dalle radici, dal legno degli alberi.

tannìno, sm. Classe di fenoli contenuti nel legno (quercia, castagno), nella corteccia (china, quercia), nelle foglie (sommacco) e nei frutti (divi-divi) di molte piante. I tannini sono usati nella concia e come astringenti. Anche il vino ne contiene: da 1 a 3 g per litro di vino rosso e da 0,1 a 0,4 g per litro di vino bianco.

Tano Fiume (400 km) del Ghana. Nasce dall'altopiano a nord-est di Sunyani e sfocia nella laguna di Aby.

Tanta Città (374.000 ab.) dell'Egitto, capoluogo del governatorato di Gharbîya.

tantàlio, sm. Elemento chimico di simbolo Ta. Ha numero atomico 73, peso atomico 180,95, punto di fusione 2.996 °C. Si trova nella niobite tantalite. Venne scoperto nel 1802 da Ekeberg e venne impiegato per i filamenti delle lampadine quando ancora non veniva usato il tungsteno. Ha elevata inerzia chimica essendo resistente agli alogeni e ai loro acidi tranne che al fluoro. È perciò utilizzato nella costruzione di apparecchiature dell'industria chimica come reattori, condensatori, scambiatori. Viene usato per leghe ad alta resistenza e ad alta duttilità. In chirurgia si sfrutta la sua totale inerzia nei confronti dei fluidi dell'organismo.

tantalìte, sf. Ossido di tantalio, ferro e manganese in miscela isomorfa con la columbite. Si presenta in cristalli rombici tabulari di colore bruno-nerastro.

Tàntalo Nella mitologia greca era figlio di Zeus e Plute, padre di Pelope e Niobe. Gli furono attribuite varie gravi colpe e venne per questo condannato a patire sete e fame nell'oltretomba, pur trovandosi circondato da acqua e sovrastato dai frutti di un albero. Viene ricordato nell'espressione supplizio di Tantalo.

tàntalo, sm. Nome volgare degli Uccelli Ardeiformi del genere Ibis. Appartiene alla famiglia dei Ciconiidi.

tantìno, agg., sm. e avv. agg. Molto piccolo.
sm. sing. Una piccola quantità.
avv. Un poco, alquanto.
 avv. a bit, a little.

tànto, agg., avv., cong., pron. e sm. agg. indef. 1 Così esteso, grande, numeroso. <> poco. 2 In grande quantità. ~ parecchio. 3 Correlativo di quanto nelle proposizioni comparative.
agg. Correlativo di che nelle proposizioni consecutive.
avv. 1 In tal modo. 2 Correlativo di quanto nelle proposizioni comparative di uguaglianza. 3 Correlativo di che nelle proposizioni consecutive. 4 Assai, molto. 5 Soltanto.
cong. Tanto che, cosicché.
pron. indef. 1 Così molto. non si riteneva da tanto, così capace. 2 Indica quantità, misura determinata.
sm. sing. Una quantità determinata. far tanto d'occhi, mostrarsi meravigliato.
 agg. 1 such, so much, pl. so many. 2 (ogni tanti) every so many. 3 (tanto quanto) as many as, as much as. 4 (tanto così) this much. 5 (a dir tanto) at the most. avv. 1 so. 2 (insieme a verbi) such a lot. 3 (soltanto) just.
 lat. tantus.

Tanto amore per Glenda Racconto di J. Cort´zar (1980).

tantra, sm. invar. Denominazione di testi ritualistici del buddhismo e dell'induismo. La loro redazione risale ai secc. XI-XIII.

tantrìsmo, sm. solo sing. Corrente religiosa indiana del buddhismo e dell'induismo basata sul principio del Tantra, che attraverso la pratica rituale permette il raggiungimento di uno stato di illuminazione, la transumanazione, che coincide nell'induismo con l'identificazione con la divinità, nel buddhismo con il superamento della condizione dell'essere umano. Da questo tipo di ascesi, che si differenzia da quella tradizionale, deriva la pratica comunemente chiamata yoga.

Tanzània Repubblica presidenziale (nell'ambito del Commonwealth) dell'Africa orientale; confina a nord con l'Uganda e il Kenia, a sud con lo Zambia, il Malawi e il Mozambico, a ovest con lo Zaire, il Burundi e il Ruanda, e a est è bagnata dall'oceano Indiano. Il territorio dello stato comprende numerose isole, tra le quali Zanzibar, Pemba e Mafia, che sorgono a breve distanza dalla costa.
Il territorio continentale è costituito da una notevole sezione dell'Altopiano est-africano (altezza media 1.000 m), che si interrompe bruscamente, a ovest, in prossimità della grande frattura tettonica africana, che si estende dal lago Niassa al mar Rosso.
Tali rilievi sono caratterizzati dalla presenza di imponenti complessi vulcanici, come il Ngorongoro (40 km di diametro il cratere, il più grande al mondo), il Kilimangiaro, massima vetta del continente africano (5.895 m) e il Meru (4.567 m).
Nella zona orientale del paese, invece i rilievi digradano più dolcemente verso la costa.
La Tanzania comprende, almeno in parte, le acque dei tre maggiori laghi africani: il lago Vittoria, il lago Tanganica e il lago Niassa. Il primo, appartenente al paese per metà, presenta coste frastagliatissime, fondali molto bassi; alimenta un ramo sorgentizio del Nilo e tributa al Mediterraneo. Il lago Tanganica, che appartiene alla Tanzania per la sua metà orientale, rivela con la forma stretta e allungata, la sua origine tettonica: è notevolmente profondo (secondo per profondità nel mondo), con coste alte e ripide, e riceve l'apporto di numerosi corsi d'acqua del settore occidentale del paese; attraverso il Congo tributa all'oceano Atlantico. A sud-est del Tanganica è il lago Niassa, tributario dell'oceano Indiano, il più meridionale della frattura continentale. Vi sono inoltre numerosi altri bacini di notevoli dimensioni, tra cui il Rukwa, l'Eyasi e il Manyara.
I principali fiumi del settore orientale del paese, tutti tributari dell'oceano Indiano sono il Pangani, a nord, il Rufiji, il maggiore della Tanzania, e il Ruvuma, che segna il confine con il Mozambico.
Il clima è tropicale, caldo umido, con stagioni alternate e influenzate dagli alisei e dai monsoni provenienti dall'oceano Indiano. Le temperature variano, passando dalla zona costiera, afosa, all'interno del paese, dove sono più miti per effetto dell'altitudine.
Le isole di Pemba, Mafia e Zanzibar, del tutto pianeggianti, presentano un clima tropicale con piogge abbondanti.
Dal punto di vista etnico, la fascia costiera si differenzia notevolmente dalla regione più interna: quest'ultima, assolutamente africana, è popolata dai masai, allevatori e, in passato, grandi guerrieri, e dai grandi gruppi bantu. Sulla costa prevalgono invece gli indiani, fatti affluire nel paese come manodopera per le piantagioni dai portoghesi e dagli inglesi, e, in misura minore, gli arabi.
Dodoma, piccolo centro nel cuore della Tanzania, è stata designata attuale capitale e sede di tutte le attività politiche e amministrative; altri centri maggiori sono Dar es Salaam, sede di industrie e attività commerciali, massimo porto e aeroporto del paese nonché ex capitale; Mwanza, Tanga, Zanzibar, nell'isola omonima, dal tipico aspetto arabeggiante.
L'economia è prevalentemente agricola, con una netta ripartizione tra il settore commerciale e quello di sussistenza.
Tra le colture industriali prevalgono il caffè, il cotone, il sisal, varie oleaginose, tè, cacao, chiodi di garofano (80% del raccolto mondiale nelle isole di Zanzibar e Pemba).
Arretrata è ancora l'agricoltura di base, costituita prevalentemente da cereali (mais, miglio, sorgo e riso) e manioca. Diffuse sono anche le coltivazioni della patata e, nella regione costiera, di prodotti frutticoli (banane, ananas, manghi, agrumi).
Buone sono le risorse forestali (oltre il 40% del territorio è ricoperto da foreste), da cui si traggono essenze pregiate come l'ebano, il cedro, il bambù, quest'ultimo largamente utilizzato come materiale da costruzione.
Per alcune popolazioni come i masai, l'allevamento costituisce la principale risorsa economica: generalmente è condotto con metodi antiquati e poco redditizi; si sta tuttavia sviluppando, in questi ultimi anni, un allevamento più moderno, che assomma un buon numero di bovini e caprini e, in misura minore, ovini e pollame.
Scarse sono le risorse minerarie: si estraggono modesti quantitativi di diamanti, oro, salgemma, stagno, tungsteno e carbone.
Piuttosto limitata è l'industria, presente quasi esclusivamente nei settori alimentare e tessile (zuccherifici, birrifici, oleifici, cotonifici).
Si contano inoltre manifatture di tabacchi, mobilifici, cementifici, piccole industrie chimiche (fertilizzanti).
Notevoli, per quanto non ancora completamente valorizzate, sono le potenzialità del turismo.
STORIA Nel XII sec. l'interno del paese è popolato da bantu, mentre la costa, integrata nel commercio arabo, è animata da porti prosperi: Kilwa e Zanzibar. Alla fine del XIII sec. il potere è nelle mani della dinastia Mhadali. Nel 1498, dopo la scoperta del paese da parte di Vasco De Gama, il Portogallo stabilisce proprie guarnigioni nei porti. Dal 1652 alla fine del XVIII sec. la dominazione araba sostituisce quella del Portogallo.
Nel XIX sec. il sultanato di Oman si stabilisce sulla costa. Gli arabi dominano le vie commerciali dell'interno, nella quali le popolazioni scambiano avorio e schiavi con armi e dove si avventurano gli esploratori inglesi (Speke, Burton, Livingston e Stanley). Nel 1890-1891 viene stabilito il protettorato britannico sulla costa, quello tedesco sull'interno (Africa Orientale Tedesca).
Diventata alla fine della seconda guerra mondiale il territorio del Tanganika, l'Africa Orientale Tedesca, privata della regione nord-ovest (Ruanda Urundi), affidata al Belgio, è consegnata dalla Società delle Nazioni in mandato alla Gran Bretagna. Nel 1946 il Tanganika passa sotto la tutela dell'ONU. Dal 1958 il partito nazionalista di Julius Nyerere, il Tanganika Africa Nationalist Union (TANU), ottiene il suo primo grande successo elettorale. Nel 1961 viene proclamata l'indipendenza (essa esclude il sultanato di Zanzibar che resta protettorato britannico fino al 1963).
Nel 1963 Nyerere è eletto presidente della nuova repubblica. Due anni più tardi viene creata la Tanzania, mediante l'unione di Zanzibar e del Tanganika. Dal 1965 al 1967 Nyerere instaura un regime socialista a partito unico e firma un trattato di amicizia con la Cina (1966). Nel 1977 una nuova costituzione instaura un regime più liberale. Dal 1985 Nyerere si ritira, le elezioni designano come successore Ali Hassan Mwinyi. Nel 1992 quest'ultimo restaura il multipartitismo e impegna il paese sulla strada del liberalismo economico. Nel 1995 viene eletto presidente della repubblica Benjamin Mkapa.
Abitanti-29.685.000
Superficie-945.090 km2
Densità-31,4 ab./km2
Capitale-Dodoma
Governo-Repubblica presidenziale
Moneta-Scellino della Tanzania
Lingua-Kiswahili, inglese e arabo
Religione-Animista, cristiana e musulmana

 

 

Note:  

Definizioni, informazioni, … sono in gran parte recuperate (a partire dal 1999) da varie fonti accessibili via Internet o da altre fonti "informatiche" freeware; per molti lemmi sono state riviste e, in modo più o meno consistente, riscritte; la revisione è tuttora in corso: solo una parte delle definizioni è stata rivista (vi sono ancora errori e imprecisioni, come del resto si trovano nei dizionari cartacei, anche "famosi"). Le, eventuali, date di morte dei personaggi citati dovrebbero essere aggiornate al luglio 2009; il numero degli abitanti delle località riportate quando è stato aggiornato riporta a fianco anche la data dell'aggiornamento.

Le informazioni (storiche, geografiche, …) sono aggiornate al 1999, ma molte sono state ulteriormente aggiornate

 

     indica l'etimologia
    ~ indica un (circa, e in qualche contesto) "sinonimo"
    <> indica (in genere) un "contrario"

 

Fonte: http://dictionario.wikispaces.com/file/detail/dictionario_t.doc

sito web: http://macosa.dima.unige.it/diz/diz.htm

Autore del testo: http://macosa.dima.unige.it

 

 

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