Dizionario pratico di giornalismo

 

 

 

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Dizionario pratico di giornalismo

 

PICCOLO DIZIONARIO PRATICO
DI GIORNALISMO

 

IL GIORNALE

  • Formato= dimensione del giornale, comprende le misure di larghezza ed altezza dalla pagina. Ne esistono tre tipi:

- lenzuolo (ovvero formato classico) (esempio: Il Messaggero)
- tabloid (esempio: la Repubblica oppure La Stampa a partire dal 19 novembre 2006, CorSera dal 14 novembre)

  • pocket
  • Foliazione= termine usato per indicare il numero di pagine di un giornale (ma anche di un libro o di una rivista)

 

PRIMA PAGINA

STRUTTURA

  • Gabbia= L’impianto grafico di base della pagina, costituisce il riferimento su cui vengono inseriti i vari elementi, ad esempio le colonne di testo, la testata, le immagini ecc.
  • Colonne= rappresentano gli elementi che danno la scansione verticale della pagina. Le colonne hanno delle giustezze variabili. (Giustezza= Indica la larghezza di un elemento (colonna, box, ecc), ovvero la sua estensione in orizzontale. Insieme al numero delle colonne fa parte degli elementi che danno la scansione verticale del giornale)

Un grafico, può decidere di variare e creare dei movimenti di pagine

  • Fili neri= Verticali o orizzontali, hanno vari spessori e dividono parti diverse della pagina. I fili più grossi, ad esempio, tendono a dividere la pagina in taglio alto, medio e basso
  • Taglio medio= è la parte centrale della pagina. Talvolta, il corpo del carattere del titolo di t.m. è maggiore di quello in apertura. Questa tendenza un tempo era considerata come un grave errore
  • Taglio basso/fogliettone = dal francese feuilleton, è la parte bassa della pagina riservata a un argomento di lettura o sociale  e dove un tempo, tra la seconda metà dell’800 e gli inizi del 900, compariva un romanzo a puntate, detto appunto feuilleton, pubblicato per fidelizzare i lettori
  • Primo sfoglio= indica la sequenza delle prime pagine del giornale (da pag. 2 per un numero variabile di pp. successive) dedicate al fatto o ai fatti principali indipendentemente dalla sezione naturale (interni, esteri, cronaca ecc.) di riferimento
  • Sezioni= ufficio centrale, cronaca, politica, esteri, sport, ecc.
  • Timone = struttura generale delle pagine che si susseguono per tutta la foliazione del giornale. Pagina per pagina riporta l’indicazione della divisione in sezioni e dei diversi contenuti (articoli, immagini ecc..)

ELEMENTI

 

  • Testata= comprende il nome del giornale e i caratteri tipografici con cui è scritto. E’ un elemento molto simile al marchio di un prodotto e costituisce l’elemento distintivo del giornale stesso
  • Manchette = Abitualmente sono i riquadri a destra e a sinistra della testata, dedicati alla pubblicità. In generale, indica un riquadro pubblicitario
  • Gerenza= Informazioni di legge della stampa periodica: in genere la società editrice, il direttore responsabile, la data, il luogo e la tipografia di stampa. Oltre a tali informazioni, in genere se ne indicano altre, come i nomi dei principali responsabili della fattura del giornale, la concessionaria pubblicitaria ecc. ecc. Con lo stesso nome viene indicato lo spazio dedicato sul giornale a tali informazioni
  • Apertura= Indica la parte della pagina in alto a sinistra
  • Spalla= Indica la parte della pagina in alto a destra
  • Titolo= Il titolo domina e introduce l’articolo e ha in genere molta evidenza grafica, ottenuta con l’uso di un corpo tipografico notevole. Nel corso del tempo la titolazione è cambiata soprattutto a causa della concorrenza televisiva: è diventata più di commento poiché si dà per scontato che il lettore conosca già la notizia, che ne abbia avuto conoscenza dalla tv o dalla radio il giorno prima, e in questo caso il titolo può diventare, ad esempio, un commento
  • Catenaccio=  elemento della titolazione passante su due o più titoli, che quindi “incatena” insieme. Il termine è anche usato per estensione a indicare una riga di titolazione di ampia estensione ma di minor corpo, e quindi minor impatto, rispetto al titolo
  • Sommario= In genere è posto sotto il titolo ed è formato da più righe. Sintetizza il contenuto dell’articolo. Una volta era un estratto del testo, oggi spesso non è neanche una ripetizione dello stesso e non sono rari i sommari che danno addirittura informazioni in esso non presenti
  • Occhiello= frase posta sopra il titolo che introduce l’articolo. Ha caratteri grafici differenti e più piccoli rispetto al titolo principale
  • Colonnino= comprende i fatti del giorno (come per Il Foglio). È un modo molto sintetico per trattare i principali fatti della giornata
  • Box= piccolo quadrato di testo dedicato a notizie di approfondimento o di minore importanza
  • Richiami o strilli= titoli che rimandano a pezzi trattati nelle pagine interne del giornale. Il testo in prima spesso è una breve sintesi dell’argomento, magari trattato in più articoli. In prima pagina ci sono oggi molti più strilli rispetto a qualche anno fa
  • Testatine = elementi paratestuali caratterizzati per grafica e per impatto di corpo e carattere che indicano la sezione del giornale in cui ci si trova, oppure il nome di una rubrica. In generale la testatina indica il tema o l’argomento
  • Giri= sono le prosecuzioni degli articoli nelle colonne successive o in altre parti del giornale. Oggi, i giri sono collocati in aree “franche”, per esempio la pagina dei commenti, per alleggerire la gestione tecnica del giornale
  • Negativo= indica i testi o gli elementi paratestuali stampati in bianco su fondo nero o colorato
  • Testatine= elementi di pagina o di una precisa parte del giornale che ne indicano il tema o il contenuto
  • Distico= è una breve nota che introduce un articolo. In genere è in corsivo, si trova all’inizio dell’articolo ed è di giustezza inferiore rispetto al resto del testo

 

TESTO

  • Testo= Gli articoli hanno prevalentemente un carattere tondo. I primi caratteri erano gotici, successivamente Aldo Manuzio inventò il carattere latino che permise di realizzare il carattere corsivo, distinto dall’asse centrale inclinato verso destra. Nello scenario attuale il corsivo viene ancora usato, il grassetto, invece, molto meno
  • Incipit rientrato= all’inizio di un testo o ad un nuovo capoverso, indica la prima riga che comincia qualche millimetro più a destra rispetto alla giustezza standard
  • Capolettera= è la prima lettera maiuscola di inizio testo, di dimensione maggiore rispetto al resto del corpo del testo. Negli articoli di prestigio è alta circa il corrispettivo di 5 righe (a volte di più o di meno), il programma QuarkXpress permette di decidere la sua altezza
  • Attacco= pezzo iniziale dell’articolo. Di solito è la parte più difficile da scrivere in quanto serve ad attirare l’attenzione del lettore che deciderà, in base ad esso, se continuare o meno a leggere il pezzo

 

  • Editoriale= è l’articolo di prima pagina che esprime il punto di vista ufficiale del giornale. È senza firma o e firmato del direttore stesso
  • Commento= nota di lunghezza variabile nella quale un giornale consente a un autore di esprimere la propria opinione, non necessariamente concorde con quella ufficiale del giornale
  • Filo di nota=  breve testo, separato dagli altri da un filo. In genere è un commento o una nota arguta
  • Elzeviro= indicava l’articolo di apertura della Terza pagina Il nome elzeviro deriva da quello di un carattere tipografico realizzato da un incisore per gli stampatori olandesi Elzevier, operanti tra ‘500 e ‘600

 

  • Carattere: tondo, corsivo, grassetto= insieme delle lettere alfabetiche, dei numeri e dei segni di punteggiatura. Si potrebbe definire il design del carattere, nel suo senso più ampio, come una serie di regole di progetto (per esempio di stile, immagine o impressione) all’interno delle quali il progettista possa concepire ogni singolo carattere. L’arte di disegnare i font, chiamata type design, è un’occupazione del type designer
  • Corpo= indica le dimensioni dei caratteri tipografici, espresse in “punti”
  • Famiglia (con o senza grazie)
  • Tipo di carattere (elvetica, gotic, times, arial, scala, ecc..)

 

  • Giustezza= Indica la larghezza di un elemento (colonna, box, ecc), ovvero la sua estensione in orizzontale. Insieme al numero delle colonne fa parte degli elementi che danno la scansione verticale del giornale
  • Interlinea= spazio che intercorre tra una riga di testo e la successiva.
  • Compensazione (track)= è la funzione che permette di stringere gli spazi bianchi tra i caratteri e le parole in modo da consentire l’inserimento di più testo rispetto allo standard indicato dal progetto grafico
  • Punto = Unità di misura tipografica, parte, in genere 1/12, della riga tipografica. La riga tipografica del sistema Didot, per esempio, corrisponde a 4,512 mm. Quella del sistema Pica anglo-americano corrisponde a 4,217 mm

 

COME SI FA UN GIORNALE

  • Foliazione= termine usato per indicare il numero di pagine di un giornale (ma anche di un libro o di una rivista)
  • Segnatura= le parti di giornale (a gruppi di 16 pagine, in genere, o multipli) che vengono stampate in un unico ciclo tipografico. I giornali con molte pagine sono composti di diverse segnature che vengono licenziate con tempi diversi (es. i settimanali)
  • Registro =  Nella stampa a colori, in quadricromia, sono previsti in genere quattro passaggi tipografici. Il registro consente di sovrapporre perfettamente i vari passaggi. In caso di sovrapposizione imperfetta, ovvero di stampa “fuori registro”: l’immagine risulta mossa

 

  • Spillatura: Allestimento delle pagine di un giornale realizzata automaticamente dalle macchine tipografiche che ripiegano in quattro il foglio e uniscono le pagine così ottenute con spille metalliche. I giornali spillati sono ad esempio i periodici, i quotidiani sono invece solo piegati
  • Piegatura= Allestimento delle pagine di un quotidiano, realizzato con la semplice compiegatura dei fogli uno dentro l’altro, senza spillatura o uso di collanti
  • Brossura= Allestimento delle pagine con l’uso di collanti. E’ usata in particolare per i periodici ad alta foliazione
  • Patinatura= Rivestimento trasparente, lucido o opaco, delle pagine, tecnica usata soprattutto nei periodici, migliora il risultato estetico della pagina ed è particolarmente adatta per la resa di immagini
  • Cellophanatura=  Processo tecnico con cui il giornale viene chiuso in un involucro di cellophane
  • Secondo dorso o costa = seconda fascicolazione del giornale, aggiunta e piegata insieme a quella principale. Questa tendenza si riscontra soprattutto nei paesi anglosassoni. In Italia, infatti, un esperimento del genere venne portato avanti da La Stampa, ma si rivelò ben presto fallimentare a causa di un lettorato troppo conservatore.
  • Rese= copie invendute che l’edicolante restituisce all’editore

 

 

FIGURE PROFESSIONALI
PASSATO:

  • Proto= Personaggio della  tipografia che svolge un ruolo di “cerniera” nel rapporto tra la redazione e la tipografia stessa. Oggi è in via di estinzione
  • Correttore di bozze= è, anche questi, una figura in via di estinzione nelle redazioni dei giornali. Sempre più spesso è il giornalista che corregge da solo i suoi testi con l’ausilio del computer e con gli inevitabili errore del caso
  • Linotipista o compositore= compositore tipografico addetto alla linotype, macchina per la composizione tipografica meccanica inventata negli Stati Uniti nel 1881 dal tecnico tedesco Mergenthaler. La macchina aveva tastiera letterale (simile a quelle delle macchine da scrivere) su cui il linotipista componeva il testo. La macchina fondeva in tempo reale le lettere attraverso matrici, accorpandone riga per riga, da cui il nome

PRESENTE:

  • Redattore= è la figura base all’interno di una redazione giornalistica. Svolge compiti di desk ed è essenziale all’interno del giornale. Si diventa redattori di prima nomina dopo aver svolto il praticantato e aver sostenuto l’esame di ammissione all’ordine dei giornalisti. Si è redattore ordinario dopo un ulteriore periodo
  • Praticante è il neoassunto che non ha ancora dato l’esame da professionista
  • Inviato= è il giornalista inviato dal direttore in diverse parti del mondo. È una figura sempre meno diffusa, se non in termini di qualifica formale, a causa delle nuove tecnologie che consentono di avere, direttamente in redazione, tutto il materiale necessario per realizzare un articolo
  • Corrispondente= è il giornalista che vive in una sede diversa da quella naturale del giornale. Solitamente si trova in sedi locali distaccate dalla città principale. Il corrispondente resta fisso in un determinato posto, acquisendo in questo modo anche una competenza maggiore su una specifica città o area territoriale. Le corrispondenze più ambite sono quelle dalle più importanti città estere
  • Editorialista/opinionista= è un giornalista - solitamente una firma di chiara fama - che commenta su un quotidiano o un rotocalco un fatto di rilievo
  • Gerente= la figura individuata dallo Statuto Albertino come responsabile legale della pubblicazione. Non era necessariamente qualcuno che partecipava alla fattura del giornale. Questo consentiva l’escamotage di pagare una persona in condizioni di necessità che si prestasse come gerente-fantoccio. La figura viene abolita dal fascismo e sostituita con quella del direttore responsabile
  • Direttore responsabile= è colui che risulta legalmente responsabile della pubblicazione e che quindi ne risponde dinanzi alla legge anche penalmente
  • Caporedattore-caposervizio = il responsabile di una redazione o di una sezione (cronaca, politica ecc.) di una redazione
  • Agenzie di stampa= Sono agenzie specializzate nel raccogliere informazioni. raccolgono e convogliano ai giornali associati una serie di informazioni giornaliere. Consentono di evitare la figura del corrispondente. La più importante in Italia è l’Ansa. La prima è invece l’Agenzia Stefani, creata da Cavour nel 1863
  • Take, o lancio di agenzia= i lanci, in inglese take, sono delle stringhe di informazioni che le agenzie offrono alle varie testate. Possono essere di lunghezza variabile, dalle cinque alle venti righe. Le agenzie rappresentano uno strumento fondamentale perché consentono un enorme risparmio di risorse economiche
  • Pubblicità, inserzioni p. advertising ecc.= Sono gli spazi in vendita agli inserzionisti per i prodotti/servizi che offrono. Sono a pagamento. La pubblicità è diventata una voce sempre più importante nei bilanci dei giornali

 

Fonte: http://www.comunicazione.uniroma1.it/materiali/14.39.21_LE%20parole%20del%20giornalismo.doc

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