Sistema muscolare

 

 

 

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Sistema muscolare

 

SISTEMA MUSCOLARE

 

CARATTERISTICHE.
I muscoli sono organi capaci di contrarsi, in seguito ad uno stimolo adeguato, determinando il movimento del corpo o di sue parti. Costituiti da tessuto muscolare, sono avvolti da una membrana elastica che li mantiene in sede durante la contrazione. Vengono distinti in base al tipo di tessuto muscolare che li costituisce ed alla possibilità di controllare volontariamente o meno la contrazione. La prima caratteristica li divide in lisci o striati, mentre la seconda in volontari o involontari.
I muscoli volontari si chiamano anche scheletrici, perché sono quasi tutti uniti alle ossa per mezzo di cordoni fibrosi, detti tendini. I muscoli volontari costituiscono circa la metà del nostro peso corporeo.

FUNZIONE.
In un muscolo le fibre di un’unità motoria reagiscono in un modo indipendente da quello delle altre: le fibre dell’unità non possono contrarsi parzialmente, ma se l’intensità dello stimolo risulta superiore a un valore minimo, detto soglia, sotto il quale la contrazione non avviene, allora tutte le fibre si contraggono al massimo.
E’ possibile una gradualità della risposta allo stimolo, in quanto possono contrarsi, in base all’intensità della stimolazione: una, due, tre, tutte le unità motorie.
L’intenso esercizio muscolare contribuisce all’aumento delle dimensioni delle fibre muscolari ma non del loro numero: ogni singola fibra diventa più grossa.

CONTRAZIONE.
Quando un muscolo viene sollecitato per compiere un movimento si contrae, cioè si accorcia e nello stesso tempo diventa più grosso. Ogni movimento attivo di un muscolo comporta la sua contrazione, ma il muscolo potrà poi rilassarsi, riacquistando la lunghezza originaria, soltanto per azione di un altro muscolo, capace di agire in senso opposto, e perciò detto antagonista.
Ogni articolazione del nostro corpo dispone di coppie di muscoli: flessori ed estensori, che funzionano gli uni al contrario degli altri.

ENERGIA.
I muscoli traggono principalmente la loro energia da una sostanza, l’adenosintrifosfato (ATP). Di ATP nei muscoli ce né una certa quantità, ma non sarebbe sufficiente nemmeno per compiere un lavoro muscolare intenso di oltre 30 secondi. Fortunatamente l’ATP si può ricostituire sfruttando proprio quei frammenti rimasti dopo la reazione che libera energia.
Quindi avremo una prima reazione con rilascio di energia:
ATP = ADP + FOSFATO + ENERGIA
e una reazione di ricarica:
ADP + FOSFATO + ENERGIA = ATP

L’energia di ricarica può avere due diverse origini:
- può derivare da un meccanismo aerobico, in cui c’è una combustione di zuccheri e grassi in presenza di ossigeno
- può derivare dagli zuccheri senza la presenza di ossigeno (meccanismo anaerobico), è meno redditizio perché con l’utilizzo della stessa quantità di zuccheri si ottiene molto ATP in meno rispetto alla ricarica aerobica e perché vi è formazione e accumulo di acido lattico, fattore che limita la prestazione.

I muscoli quando si contraggono compiono un lavoro. Avendo bisogno di energia la ricavano dalla combustione delle sostanze nutritive portate dal sangue che in essi circola. In attività, nel bruciare i materiali energetici, utilizzano una quantità di ossigeno 20 o 30 volte maggiore di quando sono in riposo. L’energia contenuta nei materiali nutritivi, viene trasformata in energia termica, meccanica, elettrica. L’energia meccanica e’ necessaria a far scattare il sistema contrattile ed a produrre lavoro muscolare. Nella combustione si formano anche sostanze di rifiuto, che il sangue provvede ad eliminare. Quando il sangue, non riesce a portar via del tutto queste sostanze, si forma un accumulo di veleni che provoca la sensazione di affaticamento muscolare.

FIBRE
Le unità motorie del muscolo sono fondamentalmente di due tipi: unità motorie lente (fibre rosse), unità motorie rapide (fibre bianche).
Le fibre rosse sono capaci di produrre tensioni muscolari poco elevate e di bassa velocità. Sono le fibre utili per il lavoro di resistenza prolungato.
Le fibre bianche sono particolari fibre muscolari caratterizzate da una scarsa resistenza alla fatica. Sono le fibre ideali per tutti gli sport di velocità e potenza esplosiva.

 

Fonte: http://domino.marconirovereto.it/ScuoleInRete/marconi_rovereto/mediateca.nsf/7414151d4820206fc1256afb003b5253/945b5b5b0ae44d47c125718000270db3/$FILE/sistema%20muscolare%20(Zenatti-valentini...).doc

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