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BIELORUSSIA

 

Dopo quasi settanta anni di partecipazione all´URSS, la Bielorussia ha ottenuto l´indipendenza nel 1991, ma i legami politici ed economici con la Russia sono più forti che con le altre repubbliche ex-sovietiche. La Bielorussia e la Russia hanno firmato nel 1999 un trattato per una unione delle due repubbliche che prevede una integrazione politica ed economica da realizzarsi nei prossimi anni.
La Bielorussia ha 10.335.382 abitanti. La popolazione è suddivisa per età nel seguente modo: 0-14 anni 17,3%; 15-64 anni 68,6%; oltre i 65 anni 14,1%. Il tasso di crescita della popolazione è di -0,14%. Il tasso di natalità è di 9,86 nati ogni mille abitanti, il tasso di mortalità è di 13,99 morti ogni mille abitanti. Il tasso di mortalità infantile è di 14,12 morti ogni mille feti nati vivi.
La speranza di vita si divide tra donne e uomini nel seguente modo: le donne in media vivono fino a 74,56 anni, gli uomini fino a 62,3 anni.
I malati di AIDS sono 14.000 pari allo 0,28% della popolazione. La maggioranza della popolazione è di nazionalità bielorussa, anche se sono presenti gruppi di russi e ucraini. La religione principale è il cristianesimo ortodosso, con l´80% dei fedeli, mentre il cristianesimo cattolico, l´ebraismo e gli altri gruppi religiosi compongono il restante 20% dei fedeli. Il tasso di alfabetizzazione è del 99% per gli uomini e del 97% per le donne.

 

ECONOMIA

La Bielorussia ha effettuato molte riforme strutturali. Nel 1995 il presidente Lukashenko lanciò il paese verso una idea di sviluppo chiamata "socialismo di mercato". In linea con questa politica, il presidente della Bielorussia reintrodusse il controllo amministrativo sui prezzi e sul tasso di cambio ed espanse il diritto dello stato ad intervenire nel controllo delle imprese private. Nel corso degli ultimi anni, oltre agli oneri imposti da una inflazione molto alta e da un alto deficit della bilancia commerciale, gli affari privati hanno subito una pressione elevata da parte dei governi centrali e locali. I cambiamenti arbitrari nelle regole, le numerose ispezioni rigorose, l´applicazione retroattiva di nuove regolamentazioni del commercio e gli arresti di commercianti e di proprietari di fabbriche hanno ostacolato la creazione di un mercato competitivo. Le relazioni molto strette con la Russia, che potrebbero portare forse ad una riunificazione, segnano il percorso dello sviluppo economico. La Bielorussia rimane isolata dagli altri paesi dell´Occidente e dalle loro economie di mercato.
Il PIL per l´anno 2001 era stimato intorno agli 84.8 miliardi di dollari. Il tasso di crescita era del 4,1%, mentre il PIL pro capite era di 8,200 dollari. I settori dell´economia bielorussa contribuiscono alla formazione del PIL nel modo seguente: agricoltura, 13%; industria, 42%; servizi, 45%. La percentuale di popolazione sotto il livello di povertà è del 22%. Il tasso di inflazione dei prezzi al consumo è del 46,1%.
La forza lavoro è di 4,8 milioni di persone, mentre il tasso di disoccupazione è del 2,1%, ma si riferisce solamente ai disoccupati registrati, mentre sembra che ci sia un elevato numero di disoccupati non registrati.

 

L´incidente di Chernobyll

L´incidente della centrale nucleare di Chernobyll del 1986 ha determinato una vera e propria catastrofe sanitaria e umanitari nel sud del paese, le cui drammatiche conseguenze continuano a colpire gli strati più poveri della popolazione.
L´influenza dell´azione delle radiazioni sullo stato di salute dei bambini e degli adolescenti ha avuto ripercussioni in primo luogo sul sistema tiroideo: sullo sfondo di un´insufficienza di iodio, negli ultimi 5 anni le patologie legate alla tiroide nell´intera Repubblica sono aumentate nel complesso del 61,8%; nello specifico, del 78,5% relativamente alle forme nodulari del gozzo; del 108% alle tiroiditi; del 60% alle ipotiroidosi acquisite. A partire dal 1996 si è delineata inoltre una costante tendenza all´aumento degli stati preleucemici nella popolazione adulta.
Tra i bambini delle province colpite dalla catastrofe, la quantità di bambini "sani" e "praticamente sani" è di 1,2 volte meno rispetto ai bambini delle altre province, mentre quella dei bambini malati di malattie croniche è di 1,9 volte maggiore in paragone a tutta la popolazione infantile della regione. La frequenza dei difetti congeniti dello sviluppo nelle province dove la densità di contaminazione del territorio da cesio-137 era di 15 Cu/km_ e oltre è cresciuta dell´86% rispetto al periodo prima dell´incidente. Nelle zone non contaminate è cresciuta del 59%. La mortalità tra gli adulti e gli adolescenti vittime della catastrofe era nel 2001 di 10,08 su 1.000 persone, che è quasi due volte maggiore rispetto al 1996 e 1,6 volte maggiore rispetto all´indicatore medio nazionale tra gli adulti. La mortalità tra i bambini è invece aumentata rispetto al 1996 di quasi 1,4 volte ed è maggiore della media nazionale di quasi 2 volte e mezzo.

 

http://www.paisi.it/schede/Bielorussia/Scheda%20Paese%20Bielorussia.doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

 

 


 

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