Ungheria

 

 

 

Ungheria

 

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti. Se vuoi saperne di più leggi la nostra Cookie Policy. Scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie.I testi seguenti sono di proprietà dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunità che ci danno di far conoscere gratuitamente a studenti , docenti e agli utenti del web i loro testi per sole finalità illustrative didattiche e scientifiche.

 

 

L'Ungheria

 

L’Ungheria confina a nord con la Slovacchia, a est con l’Ucraina e la Romania, a sud con la Federazione Iugoslava e la Croazia e a ovest con l’Austria. La posizione al centro dell’Europa e l’esperienza nell’accogliere i turisti fa dell’Ungheria il paese ideale per accedere alla zona orientale del continente. La maggior parte dei turisti sceglie come meta la pittoresca Budapest,capitale, con i suoi caffè, il vivace panorama artistico musicale e le sue manifestazioni culturali e ricreative. Uscire dalla capitale vuol dire attraversare pianure, laghi, città barocche e rustici paesi. Altre attrazioni dell’Ungheria sono i suoi ottimi vini, i centri termali e il birdwatching.
La vetta più alta del paese è il Kekesteto, di 1015 m.
I fiumi principali del paese sono il Danubio e il Tisza. Il paese ha oltre 1000 laghi, di cui il più grande è il Balaton, che è disseminato di sorgenti termali.
Quasi il 70% del territorio ungherese è coltivato e solo il 14% è coperto da foreste. Gli animali più comuni sono cervi, lepri, cinghiali e lontre, ma sono presenti anche specie più rare come il gatto selvatico, il pipistrello lacustre e la lucertola della Pannonia.
In Ungheria ci sono ben 5 parchi nazionali e quasi 1000
aree protette.
L’arte e l’architettura magiara risentono di influenze romaniche, gotiche, barocche e art nouveau. Le tradizioni popolari ungheresi sono tra le più significative e le più forti d’Europa e sono legate soprattutto alla produzione di ricami, ceramiche, pitture murali e oggetti scolpiti in legno o osso.
L’Ungheria ha dato un grosso contributo anche alla cultura musicale: basti pensare alle rapsodie di Franz Liszt, alle opere di Ferenc Erkel e alla musica gitana e popolare.
La produzione letteraria è stata ispirata dai grandi eventi della storia che hanno dato vita a poemi, odi e racconti.
Il calcio è lo sport più amato e anche gli scacchi hanno un largo seguito.
Gli ungheresi non danno molta importanza alla fede, ma tra quelli che dichiarano un’affiliazione religiosa la maggior parte sostiene di essere cattolica, calvinista o luterana.
L’abbondanza di frutta e verdura dovrebbe rendere ricchi i piatti di questo elemento, ma non è così. In genere i piatti più comuni sono a base di carne grassa di maiale o di pesce stracotto. I più diffusi sono il goulash ( uno stufato ), il gulyas ( una spessa minestra di manzo ), halàszlè ( zuppa di pesce con paprika ), hideg gyumolcsleves ( zuppa di frutta fredda a base di amarene) e palacsinta ( crepès ripiene ). Il vino accettabile si trova facilmente, la birra è buona e il brandy, palinka, molto forte.


Autore: Eugenio
http://eugen.altervista.org/ricerche.html

 


 

Ungheria

 

 

 

 

 

 

Dati di base

Superficie

96.036 Kmq

Popolazione

10.021.000 abitanti

Densità popolazione

107,7 abitanti/kmq

Lingua ufficiale

Ungherese

Religione

Cattolica 67,5%

Unità monetaria

fiorino ungherese

Forma istituzionale

Repubblica Parlamentare, con Parlamento Unicamerale composto da 386 membri eletti dal popolo ogni 4 anni

sede di governo

Budapest

 

Beni Importati 2001

 

 

US$ milioni

MAcchine ed apparecchiature

14.983

Veicoli e mezzi di trasporto

2.626

Prodotti minerali

2.905

metalli  e  prodotti in metallo

2.555

prodotti chimici e collegati

2.336

articoli in gomma e  plastica

1.736

Paesi  fornitori 2001

 

% del totale

Germania

25,5

ITALIA

8,4

Austria

7,9

Francia

4,8

 

L’Ungheria, che ha una popolazione di circa 10 milioni di persone corrispondente a circa il 3% degli abitanti dell’Unione Europea, può considerarsi  un paese mediamente sviluppato, con un PIL pari a circa 13.000 miliardi di fiorini (50 miliardi di Euro).

Agli inizi del XX secolo, il tasso di sviluppo dell’economia ungherese era paragonabile a quello di paesi come l’Austria, la Finlandia, l’Italia e la Spagna.
Nel 1989 l’indebitamento pro-capite raggiunse un livello elevato (2000 US$) anche in termini internazionali. Il 1990, segnò la transizione dell’Ungheria alla democrazia multipartitica, cominciò con una crisi che sconvolse l’intero sistema istituzionale ed economico, le strutture sociali ed anche l’equilibrio generale e la psicologia sociale della nazione.
Dopo  la caduta del muro di Berlino, il paese si è gradualmente spostato verso un’economia di mercato. A questo riguardo , l’Ungheria è generalmente annoverata, tra le più avanzate economie in transizione dell’Europa centro-orientale.
Dal 1994 l’economia cominciò gradualmente a migliorare. Già nei primi mesi della transizione, si è assistito alla formazione di una classe media: tra il 1989 e il 1996, il numero dei piccoli imprenditori è passato da 161.000 a 700.000 pari al 18% della popolazione economicamente attiva.

Attualmente l’Ungheria non ha più bisogno degli aiuti finanziari del Fondo Monetario Internazionale e ha pagato i debiti contratto con essi. La moneta ungherese è interamente convertibile. Dai primi mesi del 2000 la parità centrale del fiorino è ancorato per il 100% all’euro. Dopo sei anni, infatti, il Consiglio Monetario Ungherese ha deciso di sospendere il regime a parità slittante dal 1° ottobre 2001 e ha agganciato il fiorino all’euro, con 276,1 fiorini equivalenti ad un euro.

Nel 2001 la crescita economica dell’Ungheria benché meno intensa che nell’anno precedente si e mantenuta elevata. L’inflazione, dopo un periodo di stabilità intorno al 10%, nel corso del 2001 è leggermente diminuita attestandosi a 9.2%.
Rispetto all’Euro, sempre nel corso del 2001, la valuta ungherese era dell’1,3% più forte rispetto al 2000.
Il saldo della bilancia dei pagamenti correnti si è rivelato conforme alle previsioni e il deficit nel 2001 si è fermato a 1,25 miliardi di euro. La disoccupazione continua a scendere (5.6%) mentre il valore dei salari reali è cresciuto del 5.7% contro il 3.8% del PIL.
Il rallentamento ha colpito maggiormente l’industria: dopo un incremento del 18,3% nel 2000, nel 2001 la produzione è aumentata solo del 4,1%. La struttura produttiva è in costante sviluppo e l’espansione dell’industria informativa, delle comunicazioni e dei mezzi di trasporto avviene ad un ritmo superiore a quello rilevato per la media dei settori. Costruzioni e telecomunicazioni sono in ascesa, mentre la produzione agricola, dopo il calo del 2000, è cresciuta leggermente nel corso del 2001.
Nel 2001 si è registrato un incremento delle assunzioni. Il tasso di disoccupazione ha continuato a diminuire, attestandosi al 5,6%, valore inferiore rispetto alla media dei paesi dell’Unione Europea (7,5%).
Il reddito medio lordo dei lavoratori a tempo pieno è stato di 96.000 fiorini.
Gli stipendi lordi dei lavoratori del settore privato sono aumentati del 16,9% mentre quelli del pubblico impiego del 17,4%. Gli stipendi sono relativamente bassi se confrontati con gli standard occidentali: uno stipendio medio lordo di un lavoratore non agricolo è di circa 230-270 euro al mese.

 

Previsioni per il 2002

 

Il tasso di crescita del PIL diminuirà leggermente fino al 3,5-4%. Il rallentamento dell’economia mondiale e i suoi effetti saranno ancora sentiti nei primi mesi dell’anno.
Un significativo boom negli investimenti è atteso nella seconda metà dell’anno, se la crescita riprenderà nei centri dell’economia mondiale. E’ prevista una crescita del 3% nel volume degli investimenti.
Il deficit della bilancia dei pagamenti potrebbe ammontare a 1,5-2 miliardi di euro. Il tasso di crescita delle importazioni potrebbe essere dell’1-2% più alto delle esportazioni.
Sulla base delle previsioni del Ministero degli Affari Economici, il tasso di inflazione  atteso è del 5,3-5,5%.
In relazione alle aspettative sull’andamento dell’economia mondiale, per la prima parte dell’anno si prevede un aumento del tasso di occupazione tra lo 0,7-0,8%. Se lo sviluppo economico sarà più forte nella parte dell’anno il processo di occupazione migliorerà ulteriormente.
I consumi dovrebbero aumentare del 4%. L’aumento del commercio al dettaglio dovrebbe fermarsi al 5% come nel 2001.

 

Caratteristiche del paese

 

La Bauxite rimane l’unica estrazione di rilievo. Il carbone non è economicamente valido, le riserve di lignite sono invece più consistenti.
L’Ungheria importa quasi il 60% del suo fabbisogno energetico: rimane comunque il fatto circa un quarto del consumo del petrolio è coperto della produzione interna.
Le infrastrutture a servizio del mondo degli affari sono abbastanza sviluppate, hanno standard occidentali ed il loro costo è il più basso di tutta l’Europa centro-orientale. Le infrastrutture dei trasporti, delle comunicazioni, bancarie, finanziarie, assicurative, contabili e legali sono ormai consolidate. La maggior parte delle attività commerciali ha il suo quartiere generale nella capitale, Budapest, dove vivono circa 2 milioni di persone.

La densità delle reti stradali e ferroviarie ungheresi è pari a quella europea, ci sono tuttavia ancora numerose carenza strutturali da colmare.
Le infrastrutture portuali fluviali sul Danubio risentono di un basso sviluppo del trasporto merci, con una quota sul trasporto merci totale pari all’1,12% nel 2000, in leggero aumento rispetto al 1999. Il Danubio, che consente anche il collegamento con il mare, rappresenta la principale fra le vie di comunicazioni fluviali, che superano i 1.500 Km di vie navigabili interne.
Le infrastrutture aeroportuali sono limitate ai due aeroporti di Budapest.
Per quanto riguarda le infrastrutture di telecomunicazione, la rete di telefonia fissa ungherese è una delle più sviluppate dell’Europa centro-orientale.

Complessivamente l’Ungheria ha un livello di rischio piuttosto basso, grazie ad una forte crescita economica e alla capacità di attrarre investimenti esteri, progressi compiuti sull’avvicinamento all’Unione Europea.

Negli ultimi anni i rapporti commerciali tra Italia e Ungheria hanno conosciuto un notevole sviluppo. Secondo i dati diffusi dall’Istat, il valore dell’interscambio italo-ungherese è in continuo aumento e nel 2001 ha raggiunto quota 9.500 miliardi di lire, con un incremento del 18.8% sul 2000.

 

Autore: Le informazioni sono liberamente tratte
dalla guida paese sull’Ungheria
dell’Istituto per il Commercio Estero

 

Fonte: http://images.vb.camcom.it/f/Varie/un/ungheria.doc

 

La Puszta
La Grande Pianura è l’area geografica più estesa dell’Ungheria, che si sviluppa su una superficie di circa 50.000 km2. È un'area fertile situata ad est del paese, limitata dal Danubio ad ovest. Il territorio, che comprende la parte settentrionale della pianura pannonica ed è attraversato dal Danubio (con gli affluenti Drava e Köros) e dal Tibisco, presenta all'estremità nordorientale una zona collinosa, il Felföld. Verso sud si stende la pianura detta Alföld, con zone steppose (puszta) adatte all'allevamento e altre coltivate a cereali. La pianura a ovest del Danubio comprende il Piccolo Alföld a nord e il Dunántul a sud, con le dorsali collinose della Selva Baconia (a sud della quale si trova il grande lago Balaton) e dei monti Vértes. Il clima è temperato continentale. La puszta è ampia, piatta e in parte stepposa, cioè costituita da erbe basse tipiche delle aree pianeggianti a clima continentale o sub-tropicale. È anche un ambiente favorevole all'allevamento degli equini e dei bovini. La puszta ospita numerosi parchi nazionali: il parco nazionale del Kiskunság, e quello dell'Hortobágy. Sulla pianura pascolano branchi di pecore e mandrie di bovini, ma ci sono anche animali protetti come l'otarda, un uccello gruiforme. 

Il Parco Nazionale di Hortobágy, istituito nel 1973, racchiude una superficie di 70.000 ettari. Nei pressi della Grande Ciarda, a 36 km da Debrecen, lungo la strada 33, il fiume è attraversato dal ponte di pietra a "nove archi", il più lungo ponte in pietra costruito in Ungheria, sul finire dell’Ottocento. Nella sua adiacenza si trovano il  Museo dei Pastori (Petõfi tér), che illustra le abitudini e lo stile di vita dei pastori dell'Hortobágy di un tempo.
Il Padiglione circolare di Hortobágy (Petõfi tér) accoglie le rarità della flora e della fauna, il folclore e gli utensili dei mestieri popolari caratteristici della puszta magiara. Nella Galleria di Hortobágy (Régi Tanácsháza) sono esposti i più significativi dipinti dei pittori ungheresi, aventi per tema dominante la puszta. 
Le Giornate Equestri Internazionali di Hortobágy, che si svolgono nel primo fine settimana di luglio e la Fiera del ponte, che si tiene il 19 e il 20 agosto sono le manifestazioni molto rinomate nella regione.

Il Parco Nazionale del Kiskunság, come quello dell’Hortobágy, è prevalentemente puszta. I due parchi nazionali, nonostante abbiano in comune molte caratteristiche, in tanti elementi si differenziano, a cominciare dalla composizione del suolo: quello di Felsõ-Kiskunság è calcinoso e acido. Sulla pianura si vedono pascolare branchi di pecore e mandrie di bovini, ma ci sono anche animali protetti come l'otarda, un uccello gruiforme lungo fino ad un metro, dal piumaggio marroncino-rossastro, striato di scuro.
I laghi di Felsõ-Kiskunság, sulle cui rive nidificano uccelli protetti come l'avosetta, il trampoliere ed il piviere, si estendono nei dintorni di Szabadszállás e Fülöpszállás. La vita dell'avifauna può essere osservata e studiata, previo permesso, dalla posta alta di Kelemenszék.
Il lago Kolon, il maggiore del parco nazionale, è situato tra i comuni di lzsák e Soltszentimre. Nell'acqua del lago vivono due specie protette di pesci: il pesce cane (Umbra krameri) ed il cobite fossile. Sui prati acquitrinosi adiacenti in primavera fioriscono nove specie di orchidee. Nei canneti, nelle paludi e nei terreni paludosi trovano riparo numerosi storni di uccelli. Il territorio è visitabile previo permesso, ma dai mucchi di sabbia di Bikatorok, che si elevano sulla sponda orientale, si dà una bella vista sul lago e dintorni.
Una parte della sabbia di Fülöpháza è in continuo movimento: il vento la sposta qua e là. Una parte, invece si è stratificata ed è coperta di piante, con piccoli laghetti salmastri formatisi con l’acqua piovana. Nel territorio del parco funziona il Centro di formazione per la tutela dell'Ambiente e della Natura.
Il nome di Bócsa-Rugac è conosciuto anche fuori confine grazie alla ciarda e alle mandrie dei bovini grigi e dei cavalli. I veri e propri pregi naturali si rivelano soltanto davanti agli occhi di chi percorre l'itinerario a partire dall'entrata fino ai binari ferroviari, visitando anche il museo dei pastori.
Il Tõerdõ, per estensione è il territorio minore del parco nazionale ma, grazie alla forza attrattiva del braccio morto del Tibisco, chiamato Szikra, è anche il più frequentato, percorrendo solamente i sentieri assegnati tra i boschi acquitrinosi.
Il territorio di Peszéradacs ha un’estensione di circa 6.000 ettari, tra il Danubio e il Tibisco. Nel "turjános" di Kunadacs, sotto tutela dal 1990, si trovano in simbiosi paludi con canneti, prati acquitrinosi, mucchi di sabbia, macchie di boschi verdi. Dall'inizio della primavera fino al tardo autunno un'infinità di fiori si diffonde in questa zona. La collina del cimitero di Kunadacs è il biotopo di numerose specie di orchidee. Sull'erba vivono anche parecchi insetti, ad esempio una specie di acridio (Acrida hungarica) e Mantis religiosa. Nella parete di löss fanno nido i meropi. Sul prato di Dámányadacs in primavera fioriscono le iridi, le orchidee, nel periodo luglio-agosto i garofani superbi ed una rara specie di genziana (Gentiana pneumonanche).
Miklapuszta è la continuazione meridionale della puszta salmastra di Kiskunság, articolata da macchie di canneti, erbe, paludi e boschi di quercia. Nell'autunno fino alla tarda primavera, si forma un lago provvisorio, che serve al riposo degli uccelli che migrano verso sud. Il territorio non è pubblico.

Vale proprio la pena visitare questa parte più lontana dell’Ungheria, per cogliere in pieno i forti contrasti di colori, ad esempio, tra il Parco Nazionale di Kiskunság e la puszta di Hortobágy, che creano entrambi forti e non descrivibili tensioni emotive. Basti solo pensare che la Puszta è stata dichiarata dall’ONU "riserva della biosfera". Vi sono poi acque termali ad alto effetto curativo, attività sportive acquatiche sul Tibisco, sul Bodrog o sul Körös, e quelle di pesca. Anche l’attività culturale e folclorica è molto densa, soprattutto nei mesi estivi. In particolare si segnalano gli spettacoli teatrali che si tengono nel Teatro del Castello di Gyula e quelli lirici che si organizzano all’aperto, davanti al Duomo di Szeged. Anche nelle altre città come Debrecen, Kecskemét, Szolnok si organizzano manifestazioni ed eventi di rilievo, con spettacoli equestri (ottime occasioni per risalire alle tradizioni di vita delle popolazioni indigene) musicali, artistici e culturali, e si possono gustare le squisite pietanze della cucina magiara.

 

Fonte: http://www.oratoriosavio.it/images/Documenti%20word/Compiti%20ragazzi/Geografia/La%20Puszta.doc

Autore del testo : non indicato nel documento di origine del testo

 

Scheda Paese: ungheria

 

Popolazione: 10.102.000 abitanti
Gruppi etnici: magiari 96,6%, tedeschi 1,6%, slovacchi 1,1%, altro 0,7%.
Comunità italiana: 1.500  persone
Città Principali: Budapest, Debrecen, Miskoic, Szeged, Pécs.
Lingua: ungherese
Religioni principali: cattolici (quasi 7 milioni), riformati (2.000.000), luterani (430.000), ortodossi (273.000), ebrei (90.000), musulmani ecc..
Ordinamento dello Stato: l’Ungheria è una repubblica parlamentare. Il Governo detiene il potere esecutivo ed è responsabile nei confronti dell’Assemblea nazionale composta da 386 membri eletti a suffragio universale diretto. L’Assemblea elegge ogni 4 anni il Capo dello Stato.
Suddivisione amministrativa: l’Ungheria è attualmente divisa in 20 contee.

QUADRO DELL’ECONOMIA

Struttura produttiva: l’Ungheria è autosufficiente per gran parte del fabbisogno alimentare ed è esportatrice di alcuni prodotti agricoli. Grano e mais sono le principali colture cerealicole, diffusa è la coltivazione della patata, della barbabietola da zucchero e delle piante oleifere. Discretamente sviluppata la viticoltura e la frutticoltura. Il sottosuolo ungherese contiene giacimenti di bauxite e di manganese, esistono inoltre depositi di petrolio, carbone minerale, carbon fossile e gas naturale. La produzione industriale ha registrato nel 1997 un incremento dell’11% e nel 1998 del 13%. Particolarmente positiva è la situazione in quei settori che hanno saputo orientare le proprie produzioni verso i mercati dell’Europa Occidentale (metalmeccanico, macchinari elettrici, macchine per ufficio, computer, tessile e abbigliamento). Secondo uno studio del Ministero dell’Industria, la produttività del paese è aumentata del 62% negli anni dal 1993 al 1996. Dopo un periodo di austerità (1994-1996) gli investimenti sono ripresi con il conseguente prevedibile aumento dei consumi privati. Nel 1998 i consumi privati sono aumentati del 2,9% grazie anche ad una crescita dei salari reali pari al 4,2%.

Infrastrutture e trasporti: le linee ferroviarie coprono il territorio per circa 7.800 km e le strade per 30.000 km. Importanti sono le vie di navigazione interne, che si estendono per oltre 1.600 km. Il principale areoporto ungherese è quello di Budapest.

INTERSCAMBIO DEL PAESE (1998 in milioni di dollari) Bilancia commerciale – Export 20.745, Import 23.250, Saldo –2.505,5.

COMMERCIO ESTERO

Principali prodotti importati: prodotti alimentari, materie prime, energia, manufatti, beni strumentali.
Principali prodotti esportati: prodotti alimentari, materie prime, energia, manufatti, beni strumentali.
Principali partners commerciali:
Fornitori: Germania, Austria, Italia, Russia, Francia, Stati Uniti, Giappone, Regno Unito, Paesi Bassi.
Clienti: Germania, Austria,  Italia, Stati Uniti, Paesi Bassi, Francia, Regno Unito, Russia, Giappone.

INTERSCAMBIO DELL’ITALIA (1997, miliardi di lire).

Valore complessivo dell’export italiano: 2.836 (+20,7% rispetto all’anno precedente)
Principali voci dell’export italiano: altre macchine ed apparecchi, utensili ed articoli finiti in metallo, prodotti della petrolchimica e della carbochimica, tessili, veli, macchine per ufficio, autoveicoli, motori, carrozzeria, accessori, cuoio, pelli e pelletterie conciate, articoli di abbigliamento ed accessori, macchine per l’industria alimentare e chimica.
Valore complessivo dell’import italiano: 2.221
Principali voci dell’import italiano: prodotti della petrolchimica e carbochimica, articoli di abbigliamento e accessori, calzature, pantofole in cuoio, carni fresche e conservate, prodotti animali dell’agricoltura e della caccia, ghisa, acciaio grezzo, laminati, metalli non ferrosi, apparecchi elettronici, beni di recupero, prodotti della silvicoltura.
Posizione dell’Ungheria fra i clienti: 30.
Posizione del’Ungheria fra i fornitori: 28.

NOTIZIE PER L’OPERATORE

Moneta: fiorino ungherese. Dal 1996 il fiorino è liberamente convertibile. 1 fiorino ungherese vale circa 7.71 lire italiane (febbraio 1999).

Sistema bancario: il sistema bancario e finanziario ungherese è sufficientemente sviluppato ed efficiente. Ne fanno parte una quarantina di banche commerciali e numerosi altri istituti finanziari.  Si sta procedendo alla privatizzazione del settore. Le funzioni di Banca centrale sono affidate alla banca d’Ungheria. Le principali banche commerciali sono la Cassa nazionale di risparmio (OTP), Postbank e ABN Amro bank. La Borsa valori di Budapest è stata riaperta nel giugno del 1990.

Finanziamenti agevolati e linee di credito: il Fondo per lo Sviluppo del Territorio prevede la concessione di finanziamenti agevolati per progetti da realizzare nelle seguenti aree ungheresi:
a.   aree depresse dal punto di vista demografico, occupazionale e infrastrutturale;
b.   aree di trasformazione della struttura industriale
c.   aree di forte vocazione agricola e rurale
d.   aree caratterizzate da forte disoccupazione.
Le agevolazioni previste consistono in contributi a fondo perduto, contributi agevolati con rimborso in 5 anni, con il primo anno in garanzia, e contributi all’occupazione in zone depresse.

Sistema Fiscale: sistema di tassazione su base mondiale. L’aliquota dell’imposta sul reddito delle persone giuridiche è del 18%. Un’imposta supplementare con aliquota al 23% è dovuta poi sulla distribuzione dei dividendi.  Le persone fisiche sono soggette ad un’imposta sul reddito progressiva le cui aliquote variano dal 20% al 42%. Per effetto della convenzione, sui dividenti corrisposti ai residenti in Italia si applica una ritenuta di imposta del 10%.

Investimenti esteri: non esistono restrizioni alle partecipazioni di capitale estero nelle imprese del settore manifatturiero. La legge sulle istituzioni finanziarie recentemente approvata limita invece al 25% le quote di capitale che un singolo investitore può acquisire in un’istituzione finanziaria ungherese. Dal 1994 l’Ungheria ha eliminato tutti gli incentivi per la costituzione di nuove joint ventures. Dal 1. Gennaio 1996 è in vigore una nuova normativa che prevede, sia per gli investitori stranieri che per quelli nazionali, la riduzione, per 5 anni, del 50% delle imposte sugli investimenti effettuati nell’industria manifatturiera e pari ad almeno 1 miliardo di fiorini.

Parchi industriali e zone franche: la legge ungherese consente la creazione di società off-shore (a capitale misto o intereamente straniero) sul territorio nazionale.

COSTO DEI FATTORI PRODUTTIVI

Manodopera: il salario medio annuo (inclusi oneri sociali9 è di circa 4.700 US $. L’orario di lavoro settimanale è di 40 ore, 8 ore al giorno.

Organizzazione sindacale: il mondo sindacale ungherese sta attraversando una trasformazione. Attualmente, le principali organizzazioni sono la Federazione nazionale dei Sindacati Ungheresi (MSZOSZ) e la lega Democratica dei Sindacati Indipendenti (FSZDL) rappresentante i lavoratori del settore pubblico.

Fonte: Assocamerestero

Fonte: http://eportal.gruppoeidos.it/assindan/markexport/download/Ungheria.doc

 

Ricerca di geografia

UNGHERIA


L Ungheria e una nazione interna senza sbocchi sul mare, confina a nord con la Slovacchia, ad est con l Ucraina e la Romania, a sud con la Serbia e la Croazia e ad ovest con l Austria e la Slovenia. La capitale e citta principale e Budapest.

L Ungheria e una repubblica di tipo parlamentare, in cui il Parlamento e formato da un unica Camera. Il capo dello stato e Janos Ader mentre il capo del governo e Viktor Orban. L ingresso nell Unione Europea e avvenuto il primo maggio 2004. Le lingue dell Ungheria sono l ungherese, il romeno, il tedesco e lo slovacco. La moneta e il fiorentino ungherese. La superficie dell Ungheria e di 93.030 km2.

L Ungheria si trova al centro dell Europa continentale ed e priva di sbocchi al mare. Il suo territorio occupa per larga la zona settentrionale della Pianura Pannonica. La fascia collinare e situata lungo il confine austriaco e slovacco, tra le colline occidentali ai piedi della Selva Baconia c e il lago Balaton (592kmq), il piu grande lago dell Europa centrale. La Pianura Ungherese e attraversata dal Danubio che divide il territorio in due regioni: il Transdanubio a ovest e l Alfold (o Grande Pianura Ungherese) a est. Nella zona settentrionale del paese vi e una zona montuosa composta da rilievi non molto alti che superano appena i 100m, la vetta piu alta si trova nei Matra, il Kekes (1.014m).

Tra i fiumi principali dell Ungheria sono da segnalare il Dnubio (2860km) e il secondo fiume europeo per lunghezza dopo il Volga, attraversa tutto il territorio da nord a sud per circa 420 km, il Tibisco che attraversa l Alfold da nord a sud per circa 600km e la Drava lungo il confine con la Croazia.

L Ungheria si trova in una regione temperata caratterizzata dalla presenza di tre zone climatiche differenti: clima mediterraneo a sud, continentale a est, e atlantico a ovest. Gli inverni sono in genere rigidi con freddo asciutto e qualche precipitazione nevosa. Il mese piu freddo e Gennaio con medie di 2 gradi per la massima e -3 per la minima. L estate e piuttosto calda con medie intorno ai 30 gradi e con punte che superano i 35 gradi.

L Ungheria vanta un patrimonio naturale ricchissimo che comprende circa 3000 specie vegetali e oltre 43000 specie di animali e rappresenta un bene prezioso in Europa. Sulle montagne si trovano boschi di latifoglie e conifere e nei numerosi parchi e aree protette vivono cervi, daini, cinghiali, mufloni, lepri e numerose specie di uccelli.

La popolazione dell Ungheria e di 10.076.581, la densita di popolazione e di 108 abitanti per kmq, ,mentre la popolazione urbana e del 66.3%, circa i due terzi della popolazione ungherese si concentra nelle aree urbane di Budapest e delle altre citta (Debrecen, Miskolc, Szeged, Pecs e Gyor). La popolazione e costituita dai magiari con piccole minoranze tedesche e slovacche. L Ungherese appartiene al gruppo ugro-finnico. La religione prevalente e il cristianesimo suddiviso in due grandi gruppi: uno di rito cattolico, l altro di rito greco ortodosso.

L economia ungherese si basa soprattutto sull agricoltura e l allevamento. La puszta, un tempo incolta, ora e coltivata con sistemi intensivi. Tra le produzioni ricordiamo: il tabacco, il girasole, molto diffuso e la viticoltura e la frutticoltura. Inoltre l Ungheria si e specializzata in esportazioni di frutta fuori stagione. Tra l allevamento, si allevano cavalli, bovini e ovini.

Le principali industrie sono quelle meccaniche, chimiche e farmaceutiche. Si estraggono la bauxite, la lignite, il carbon fossile e il gas naturale. Per l energia il paese e rifornito da gasdotti e oleotti provenienti dalla Russia. La maggior concentrazione industriale e attorno a Budapest e nei territori piu vicini al confine Slovacco.

Il settore terziario si basa sui trasporti e il turismo che costituisce il 64% degli addetti.

Le citta dell Ungheria sono belle e ricche di cultura. Budapest situata nella parte del paese e divisa in due dal regale Danubio, senza dubbio e la citta piu conosciuta nonche una delle citta piu grandi d Europa. Visegrad, una piccola localita della regione centrale del Danubio, si presenta al visitatore con notevoli attrazioni naturali e storiche come la Torre di Salomone e il palazzo rinascimentale del re Mattia o il bellissimo panorama sul Danubio.

La rete dei trasporti e ben sviluppata, le autostrade e le linee ferroviarie si diramano a raggiera a partire da Budapest, che inoltre e l unica citta ungherese dotata di un aeroporto internazionale.

Il tasso di disoccupazione in Ungheria aumenta sempre di piu da un 5,80% nel 2003 a un 10,70% nel 2010. Nonostante il crescente sviluppo economico e sociale dell Ungheria, il mercato del lavoro ungherese presenta pochi miglioramenti. In Ungheria si registra un tipo di disoccupazione a lungo termine che nel settembre del 2007 in media aveva una durata di 17 mesi. Nel settore delle grandi compagnie multinazionali il salario si mantiene alto rispetto alle aziende locali ma sempre piu basso se paragonato al salario medio di un lavoratore della stessa compagnia in America.

L Ungheria faceva parte del blocco sovietico ed era una nazione in prevalenza agricola con basso reddito. Gli sforzi compiuti negli ultimi anni hanno messo in moto l economia e attirato stranieri migliorando i redditi, tuttavia il PilpcPPA dell Ungheria e del 18.887$, al di sotto della media UE.

L indice di sviluppo umano (ISU) dell Ungheria e del 0.879%.


*Molto conosciuti i cavalli ungheresi



* fiorino ungherese

 

Fonte: http://lavorincorsob.wikispaces.com/file/view/ricerca+geografia.odt

Autore del testo: non indicato nel documento di origine


 

Ungheria

 

 

Visita la nostra pagina principale

 

Ungheria

 

Termini d' uso e privacy

 

 

 

Ungheria