Grecia

 

 

 

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Grecia



La Grecia ha dato al mondo il dramma, la tragedia e la democrazia quando la maggior parte degli altri popoli erano ancora in fasce, e il suo lascito all'umanità non ha dunque rivali. Dallo smog di Atene al bianco abbagliante delle isole, molti sono i frammenti più antichi sui quali potete scommettere: l'ombelico del mondo a Delphi, le rovine dell'isola sacra di Dílos, i palazzi minoici affrescati di Creta e, quasi sicuramente, i resti di Atlantis a Santorini.
Se i greci sono tenaci guardiani della tradizioni, questo non significa che non sappiano divertirsi, anzi la loro voglia di festeggiare risale ai tempi di Dioniso. Inoltre, sole caldo e acque limpide fanno della Grecia un'irresistibile paese in cui rilassarsi. Sia che stiate cenando in una taverna sulla spiaggia, sorseggiando un caffè in una plateia ombreggiata o in una discoteca fino all'alba, ci sono buone possibilità che gli dei vi abbiano già sedotto.
 
A colpo d'occhio
Nome completo del paese
Repubblica ellenica
Superfice
131.940 kmq
Popolazione
10.665.989 abitanti (tasso di crescita demografica 0,19%)
Capitale
Atene (747.300 abitanti, 3.247.000 abitanti nell'area metropolitana)
Composizione etnica
il 98% della popolazione è di origine greca, ma esistono anche le minoranze turca, slavo-macedone e albanese
Lingua parlata
99% greco (lingua ufficiale), inglese, francese
Religione
98% greco-ortodossa, 1,3% musulmana, 0,7% altre religioni
Ordinamento dello stato
repubblica parlamentare
 
Economia
PIL
201,1 miliardi di dollari
PIL pro capite
19.000 dollari
Crescita economia annua
3,5%
Inflazione %
3,6%
Settori/prodotti principale
turismo, marina mercantile, industria alimentare, tabacco, tessili, industrie chimiche e metallurgiche, estrazione mineraria e petrolifera, frumento, cereali, orzo, barbabietole da zucchero, olive, pomodori, vino, patate, manzo, latticini
Principale partner commerciali
Germania, Italia, Francia, Regno Unito, Paesi Bassi, USA
Membro dell'Unione Europea
sì - area euro
 
Documenti ed info utili
Visto
a partire dal 1° gennaio 2000, i cittadini provenienti dall'area Schengen non sono sottoposti, in linea di principio, a controlli sistematici all'atto del loro ingresso in Grecia. Si raccomanda in ogni caso di portare con sé il passaporto o la carta d'identità per evitare inconvenienti in caso di controlli individuali, sempre possibili. La situazione può essere diversa in relazione ad arrivi e/o partenze via aerea, via terra o via mare
Turismo
9.400.000 visitatori ogni anno
Rischi sanitari
I cittadini italiani possono usufruire dell'assistenza medica gratuita negli ospedali pubblici di tutta la Grecia, dietro presentazione del modulo E111: informatevi con un certo anticipo presso la vostra ASL
Elettricita
220V, 50 Hz
Fuso orario
due ore avanti rispetto al meridiano di Greenwich
Pesi e misure
sistema metrico decimale
 
Quando andare
La primavera e l'autunno sono i periodi migliori per visitare la Grecia. L'inverno è molto tranquillo, a eccezione delle maggiori città, dal momento che quasi tutte le principali strutture turistiche chiudono dalla fine di novembre all'inizio di aprile. Sono tuttavia in corso delle iniziative per estendere il funzionamento dei servizi a tutto l'anno e la situazione potrà quindi mutare in futuro. Le condizioni climatiche sono perfette tra Pasqua e metà giugno, quando il tempo è piacevolmente tiepido in quasi tutte le località ma le temperature non sono mai troppo elevate; le spiagge e i siti archeologici sono relativamente poco frequentati; i trasporti pubblici lavorano quasi a pieno regime e le sistemazioni alberghiere sono più economiche e facili da trovare rispetto all'alta stagione (che va da metà giugno alla fine di agosto). Anche dagli ultimi giorni di agosto a novembre, quando la stagione turistica volge al termine, si viaggia bene.
 
Eventi e Manifestazioni
Il calendario greco è un tutto un succedersi di feste e manifestazioni varie, alcune delle quali religiose, altre a sfondo culturale, e altre ancora semplicemente un pretesto per divertirsi. Il 'gynaikratia', che cade l'8 gennaio, è il giorno in cui ci si scambiano i ruoli nei villaggi della Grecia settentrionale. Le donne trascorrono la giornata nei 'kafeneia' (caffè) e in altri luoghi di ritrovo dove sono soliti riunirsi gli uomini, mentre questi ultimi stanno a casa per sbrigare i lavori domestici. Il carnevale greco ha luogo in febbraio-marzo nelle tre settimane precedenti l'inizio della Quaresima e si traduce in travestimenti, feste, balli tradizionali e nella baldoria generale. La Pasqua è la festa più importante dell'anno in Grecia e si celebra con processioni a lume di candela, banchetti e spettacoli di fuochi d'artificio: un'enfasi particolare viene riservata alla Resurrezione piuttosto che alla Crocifissione, quindi si tratta sostanzialmente di una ricorrenza gioiosa. In tutto il paese ci sono poi numerose manifestazioni estive: la più famosa di tutte è il Festival di Atene (da giugno a settembre), in cui hanno luogo spettacoli teatrali e musicali negli antichi teatri. L'estate è anche il tempo delle baldorie dionisiache con grandi ubriacature alle feste del vino dove, per una somma veramente minima, si può bere a volontà: le più importanti feste di questo genere hanno luogo a Réthymno e ad Alexandroúpoli.
 
Prezzi e costi
Valuta
euro
Economicita del paese
La Grecia non offre più, come qualche anno fa, delle strutture turistiche a prezzi stracciati. Per una spesa molto contenuta dovrete calcolare una media giornaliera di US$20 facendo l'autostop, pernottando in ostello o in campeggio, evitando inoltre i bar e mangiando solo qualche volta nei ristoranti, e prendendo raramente il traghetto. Preventivate almeno US$35 al giorno se volete una camera tutta per voi e i pasti al ristorante, spostandovi spesso e visitando le principali attrattive delle varie località; per non superare questa cifra dovrete comunque prepararvi i pasti da soli parecchie volte. Se invece cercate una vacanza in piena regola - con camere confortevoli e ristoranti per tutto il vostro soggiorno - spenderete circa US$45 al giorno.
Tutte le banche cambiano i travellers' cheques. Le carte di credito vengono accettate soltanto dagli alberghi e dai ristoranti di categoria più elevata: la Visa, la MasterCard (Access) e la Eurocard sono le più diffuse. La maggior parte delle banche ha anche lo sportello bancomat per gli anticipi di contante tramite le reti informatiche Maestro e Cirrus, e ci sono pure alcuni sportelli che cambiano le banconote, in funzione 24 ore su 24.
Nei ristoranti la percentuale per il servizio è inclusa nel conto, ma si usa comunque arrotondare lasciando una piccola mancia, apprezzata anche dai tassisti. La contrattazione non è così diffusa in Grecia come nei paesi del Medio Oriente: in quasi tutti i negozi i prezzi sono chiaramente indicati e non trattabili, ma l'abilità nel mercanteggiare potrebbe esservi utile nei mercati. Vale comunque sempre la pena chiedere uno sconto all'albergo, specialmente se avete intenzione di fermarvi per qualche giorno.
Costi vitto ed allogio
Pasto economico (chioschi, ecc.): US4-8
Pasto in un ristorante di categoria media: US$8-20
Pasto in un ristorante di categoria elevata: US$20-50
Albergo economico: US$30-50
Albergo di categoria media: US$50-90
Albergo di categoria elevata: US$90 e oltre
 
Sport e tempo libero
Il terreno montuoso della Grecia è perfetto per il trekking e le campagne sono attraversate dai sentieri percorsi da asini e muli; la maggior parte dei centri abitati, inoltre, è collegata da viottoli acciottolati di epoca bizantina. Alcuni sentieri di montagna sono invasi dalla vegetazione, ma la maggior parte degli itinerari più battuti viene mantenuta in buone condizioni. I boscosi monti del Pindo, situati nell'Epiro, il Peloponneso e la parte sud-occidentale di Creta sono alcune delle zone migliori per il trekking, mentre il meltemi (il vento del nord) e le acque tranquille dell'Egeo offrono condizioni perfette per il windsurf, lo sport acquatico più popolare in Grecia. Lo snorkelling è molto pubblicizzato e si può praticare in qualunque località della costa, ma le immersioni subacquee sono assolutamente proibite senza la supervisione di un istruttore autorizzato: una norma volta a tutelare il patrimonio archeologico sommerso. La Grecia ha alcune delle stazioni sciistiche più economiche d'Europa, una ventina in tutto, dove ci si può dedicare allo sci in alternativa alle più prestigiose località delle Alpi. La stazione più importante è quella del Monte Parnaso, vicino a Delfi.
 
Storia
Nell'età del bronzo (3000-1200 a.C.) fiorirono tre potenti civiltà marinare: cicladica, minoica e micenea. Stando a Omero questo fu un periodo di violenze e guerre dovute alle rivalità commerciali, ma si pensa invece che la civiltà minoica sia stata pacifica e armoniosa. Verso l'XI secolo le culture minoica e micenea erano ormai in crisi a causa del mutamento delle vie commerciali e dell'invasione dorica da nord, e quelli seguenti furono i cosiddetti 'secoli bui'.
Intorno all'800 a.C. la Grecia conobbe un periodo di rinascita culturale e militare con l'evoluzione delle città-stato, le più potenti delle quali furono Atene e Sparta. Nacque così la Magna Grecia, in cui l'Italia meridionale ebbe un ruolo determinante, e questo periodo fu seguito da un'epoca di grande prosperità che passerà alla storia come età classica o dell'oro: Pericle ordinò la costruzione del Partenone, Sofocle scrisse l'Edipo Re, mentre Socrate insegnava ai giovani ateniesi i rigori della logica e si sviluppava la tradizione democratica (letteralmente 'governo del popolo'). L'età classica giunse al termine con le guerre del Peloponneso (431-404 a.C.), quando la potenza militare di Sparta ebbe la meglio sugli Ateniesi.
Mentre erano impegnati nelle guerre del Peloponneso, gli Spartani non si accorsero che Filippo di Macedonia stava espandendo il suo regno a nord, riuscendo così a conquistare facilmente le città-stato della Grecia, già indebolite dalla guerra. Il figlio di Filippo, Alessandro Magno, andò ben oltre le ambizioni paterne conquistando l'Asia Minore, l'Egitto (dove venne proclamato faraone e fondò la città di Alessandria), la Persia e alcune regioni dell'Afghanistan e dell'India attuali. L'impero macedone, che durò per tre dinastie dopo la morte di Alessandro a soli 33 anni, è passato alla storia con la definizione di periodo ellenistico poiché seppe far convergere gli ideali e la cultura greca con le altre gloriose civiltà del passato, creando così una nuova tradizione cosmopolita del sapere.
A partire dal 205 a.C. iniziarono le incursioni dei Romani e verso il 146 a.C. la Grecia e la Macedonia erano diventate province romane. Dopo la suddivisione del territorio già soggetto ai Romani in Impero Romano d'Oriente e d'Occidente nel 395 d.C., la Grecia divenne parte dell'impero bizantino. Nel XII secolo i Crociati erano ormai allo sbando e la potenza bizantina era drasticamente ridimensionata dalle invasioni di Veneziani, Catalani, Genovesi, Franchi e Normanni.
Nel 1453 la capitale bizantina, Constantinopoli, cadde in mano ai Turchi e verso il 1500 quasi tutta la Grecia era sotto il controllo di questo popolo. La futura Grecia divenne quindi una zona rurale, e molti mercanti, intellettuali e artisti furono esiliati nell'Europa centrale: soltanto lo stile di vita tradizionale dei villaggi e la religione ortodossa riuscirono a trasmettere ai posteri la nozione di grecità. La rinascita culturale della fine del Settecento fece precipitare gli eventi verso la guerra d'indipendenza (1821-32), durante la quale i Greci furono appoggiati nella loro lotta contro i Turchi da giovani aristocratici filelleni come Byron, Shelley e Goethe. Il movimento d'indipendenza mancava tuttavia di coesione e nel 1827 la Russia, la Francia e l'Inghilterra decisero di intervenire. Le potenze europee stabilirono che la Grecia, dopo aver ottenuto l'indipendenza, sarebbe diventata una monarchia con un sovrano non greco, per frustrare le lotte intestine per il potere: nel 1833 fu quindi insediato sul trono Ottone di Baviera. I sovrani seguenti riuscirono a mantenere il trono fino alle soglie del XX secolo nonostante l'ostilità popolare nei confronti della monarchia, ma Giorgio I emanò una nuova costituzione nel 1864 che restituiva al paese la democrazia e relegava il re a un ruolo quasi esclusivamente formale.
Nel corso del primo conflitto mondiale, le truppe greche si schierarono dalla parte degli Alleati e occuparono la Tracia. Dopo la guerra il primo ministro Venizelos inviò un contingente militare a 'liberare' il territorio turco di Smirne (l'attuale Izmir) dove viveva una popolosa comunità di Greci. L'avanzata greca fu respinta dalle truppe di Atatürk e molti Greci finirono in prigione. Questi eventi culminarono nel 1923 in un brutale scambio di popolazione tra i due paesi e il conseguente afflusso di profughi (1.300.000 cristiani) gravò pesantemente sulla già debole economia greca. Attorno alle grandi città sorsero delle baraccopoli e tra i profughi che vivevano nei centri urbani nacquero i movimenti sindacali: nel 1936 il Partito Comunista poteva ormai contare su un vasto consenso popolare.
Nel 1936 il generale Metaxas fu nominato primo ministro dal re e instaurò in breve tempo una dittatura di stampo fascista. Nonostante il generale fosse un simpatizzante del nazismo e avesse fondato una versione greca del Terzo Reich, si oppose tuttavia ai tentativi di ingerenza da parte tedesca e italiana e rifiutò il suo consenso al passaggio delle truppe italiane in Grecia nel 1940. Nonostante l'appoggio degli Alleati, la Grecia venne occupata dalla Germania nel 1941 e la sua popolazione fu vittima di stragi e privazioni. Sorsero allora i movimenti di resistenza che, divisi nelle due fazioni realista e comunista, diedero l'avvio a una sanguinosa guerra civile durata fino al 1949 e conclusasi con la vittoria dei realisti. Durante la guerra civile l'America, ispirata dalle teorie della cosiddetta Dottrina di Truman, elargì fondi cospicui al governo anticomunista che introdusse il Certificato di Affidabilità Politica, in vigore fino al 1962. Questo documento attestava che il possessore non era un simpatizzante della sinistra: senza di esso non si poteva votare ed era quasi impossibile trovare un lavoro.
Temendo il risorgere della sinistra, un gruppo di colonnelli dell'esercito attuò un colpo di stato nel 1967, definito da Andreas Papandreou come 'il primo putsch militare di successo della CIA in Europa'. La giunta militare si distinse per la tremenda brutalità dei suoi atti, la repressione e l'incompetenza politica nel governare il paese. Nel 1974 i colonnelli cercarono di assassinare il presidente di Cipro, l'arcivescovo Makarios, e la Turchia reagì invadendo l'isola e occupandone la parte settentrionale: questa vicenda è tuttora una questione spinosa per i Greci e le tensioni con la Turchia si infiammano facilmente.
Nel 1981 la Grecia entrò a far parte della Comunità Europea (oggi Unione Europea) e il partito socialista di Andreas Papandreou (PASOK) vinse le elezioni. Il PASOK promise lo smantellamento delle basi aeree statunitensi e il ritiro dalla NATO ma questi propositi non furono mai mantenuti. Migliorò invece la condizione femminile, grazie all'abolizione della dote e alla legalizzazione dell'aborto. Gli scandali ebbero infine la meglio su Papandreou e al suo governo subentrò nel 1989 una coalizione di conservatori e comunisti. Le elezioni del 1990 portarono al potere i conservatori con la maggioranza di soli due seggi e, nell'intento di risolvere i problemi economici del paese, il governo impose delle misure di austerità drastiche e impopolari. Le elezioni generali del 1993 riportarono in auge l'ormai anziano e malato Papandreou e il PASOK tornò al potere.
Kostas Simitis ebbe l'incarico di primo ministro nei primi mesi del 1996, quando era ormai chiaro che l'era Papandreou stava volgendo al termine - il più anziano statista della Grecia morì infatti nell'estate di quello stesso anno. Simitis è stato rieletto nell'aprile 2000 con un risicato margine dell'1%. Sin dall'inizio del suo mandato egli si è voluto impegnare per migliorare i rapporti con la Turchia e per attuare quelle riforme necessarie che hanno portato il paese ad adottare l'euro nel 2002.
La Grecia ha assunto la presidenza dell'Unione Europea per il primo semestre 2003.
 
Cultura
Le arti sono e sono sempre state importantissime per la civiltà greca. D'estate gli antichi drammi vengono riproposti al pubblico nei teatri dove furono recitati nell'antichità e la tradizione classica della letteratura di questo paese abbraccia la poesia, le opere teatrali, i trattati storici e filosofici e la narrativa di viaggio. La propensione della civiltà occidentale alla logica e alle 'idee' discende direttamente dalle meditazioni degli antichi filosofi greci come Socrate, Platone e Aristotele, e anche le scienze, le arti e la politica dell'Occidente devono molto alla Grecia classica. Il più famoso degli scrittori greci contemporanei è Nikos Kazantzakis e la tradizione poetica del paese, molto sentita, annovera i premi Nobel Giorgos Seferis e Odysseus Elytis. Il panorama delle arti visive è molto dinamico e le tradizionali attività artigianali come il ricamo, la tessitura e l'arazzo sono tuttora vive. Lo stile musicale della rembetika, i cui testi alludono alla povertà e alla sofferenza, fu bandito all'epoca della giunta militare ma sta tornando in auge tra i giovani. Il più celebre regista greco è Theodoros Angelopoulos, e tra i suoi film meritano un cenno 'Alessandro il Grande', 'Il volo', 'L'eternità e un giorno'.
La lingua greca è probabilmente il più antico idioma europeo: può vantare una tradizione orale di ben 4000 anni e tre millenni di documenti scritti. Oggigiorno il greco forma parte rilevante del vocabolario di tutte le lingue indoeuropee e del lessico delle discipline scientifiche. Il greco moderno è un dialetto meridionale che è stato adottato come versione standardizzata della lingua e differisce sostanzialmente dalla 'katharevousa', la lingua greca dei puristi liberamente ispirata al greco antico, che fu imposta in questo secolo da alcuni regimi di destra. Alcuni termini della 'katharevousa' ricorrono ancora nelle indicazioni stradali e confondono parecchio i turisti.
Il 98% circa dei Greci appartiene alla chiesa greco-ortodossa, mentre il resto della popolazione è diviso in cattolici, ebrei e musulmani. La religione svolge oggigiorno un ruolo molto importante nella vita quotidiana del paese e il calendario è scandito dalle sacre celebrazioni.
Buona parte della tradizione culinaria greca può essere fatta risalire ai quattro secoli del dominio turco, e parliamo soprattutto degli stuzzichini come lo 'tzatziki' (crema di cetrioli e yogurt) e del polipo marinato in salsa di limone e olio di oliva. Gli spuntini economici come il 'souvlaki' (spiedini avvolti nel pane pita) e lo 'spanikopita' (pasticcio di spinaci e formaggio) si trovano ovunque; tra i primi piatti più popolari ricordiamo il 'pastitsio' (pasta al forno coperta di formaggio e di besciamella), i pomodori ripieni e il pesce fresco alla griglia. Il piatto forte della dieta greca è l'onnipresente 'horiatiki' salata (insalata paesana), con lattuga, cocomero, pomodori, formaggio feta e olive. Lo yogurt greco, più simile alla panna acida che alla versione leggermente agra disponibile nella maggior parte degli altri paesi, è delizioso e si trova in vendita ovunque. La vecchia battuta a proposito della donna greca che chiamava a gran voce il marito dicendo 'Vieni a mangiare prima che il pranzo si riscaldi' ha un fondo di verità perché i piatti greci sono serviti invariabilmente tiepidi.
Il caffè greco è la bevanda nazionale: è un'eredità lasciata al paese dalla dominazione ottomana e, fino all'invasione turca di Cipro del 1974, i Greci lo chiamavano 'caffè turco'. Viene servito con i fondi, senza latte e in una tazzina. I conoscitori della bevanda ritengono che ne esistano almeno una trentina di varianti, ma la maggior parte delle persone ne conosce soltanto tre: il 'glyko' (dolce), il 'metrio' (medio) e lo 'sketo' (senza zucchero).
 
Ambiente
La Grecia occupa la parte meridionale della Penisola Balcanica, nell'Europa sud-orientale, e confina a nord con l'Albania, la Macedonia e la Bulgaria, e a est con la Turchia. La penisola, che corrisponde alla parte continentale del paese, è circondata da circa 1400 isole, di cui 169 abitate. Le isole sono suddivise in sei arcipelaghi: Cicladi, Ionie, Dodecanneso, Isole dell'Egeo nord-orientale, Sporadi e Isole del Golfo Saronico. Le due isole maggiori, Creta ed Évia, non fanno parte di nessun arcipelago. Circa i quattro quinti della Grecia sono montuosi e la maggior parte di questo territorio supera i 1500 metri sul livello del mare. L'Epiro e la Macedonia, nella parte settentrionale del paese, conservano ancora vaste foreste, ma il resto della Grecia è stato drasticamente spogliato dalla vegetazione per fare posto ai pascoli e alimentare l'industria del legname, senza contare che anche gli incendi hanno fatto la loro parte.
L'arida regione del Máni, nel Peloponneso, può vantare la flora selvatica più varia del paese, tra cui crochi, anemoni, iris, papaveri, gigli, eliantemi e ciclamini. Ma i prati non sono ammantati solo da fiori: seguendo il vostro olfatto vi ritroverete ben presto immersi fino al ginocchio nell'origano, nel basilico e nel timo che crescono spontaneamente in questa zona.
I Greci adorano la caccia e la pesca, e questa loro passione ha seriamente danneggiato l'ecosistema marino e l'avifauna di alcune regioni. Lupi e orsi, piuttosto che specie in pericolo, vengono considerati un vero e proprio flagello dalle popolazioni che vivono nel loro stesso habitat montuoso. Osservare i delfini e le focene che seguono la scia delle imbarcazioni è uno dei piaceri del viaggio tra un'isola e l'altra, e le acque nei dintorni di Zákynthos e Kefaloniá ospitano l'ultima grande colonia di tartarughe marine esistente in Europa. Oggi le piccole tartarughe, che nascono dalle uova depositate sulle spiagge, non devono soltanto affrontare i pericoli di madre natura mentre cercano di raggiungere il mare, bensì anche le automobili, le discoteche e le feste sulla spiaggia. La foca monaca del Mediterraneo è la più rara di tutte le specie di foca e uno dei sei animali più a rischio di estinzione del mondo: gli esemplari di questo mammifero sono diminuiti drasticamente nell'ultimo secolo e la popolazione attuale è stimata tra 400 e 500 individui, la metà dei quali vive in Grecia.
La Grecia ha inverni umidi e miti ed estati calde e asciutte. Le temperature invernali possono essere rigide sulle montagne e la stessa Atene è talvolta molto fredda. Le temperature massime nelle isole, invece, si aggirano sui 30° d'estate, ma l'afa è spesso temperata dal vento del nord, il cosiddetto 'meltemi'.
 
Arrivare e trasporti
Come arrivare: La Grecia ha 16 aeroporti internazionali che la collegano alle principali città europee. Ci sono poi voli diretti per/dagli Stati Uniti, il Canada, l'Australia e diverse città dell'Asia, e voli frequenti per/da Istanbul e Sofia. Sono inoltre disponibili economici voli charter da Londra, Amsterdam, Francoforte e Parigi, ad Atene, Thessaloníki (Salonicco) e alcune isole. Si deve tuttavia sottostare ad alcune condizioni: facendo una deviazione dall'itinerario in Turchia, per esempio, potreste non essere autorizzati a usare il biglietto di ritorno del vostro volo charter.
Via terra ci sono collegamenti con la Turchia, la Bulgaria, l'Albania e la Macedonia, e anche treni provenienti dalla Macedonia e dalla Turchia. Raggiungere la Grecia con le tessere Inter-rail non implica necessariamente che si debba attraversare la Macedonia, poiché spesso il trasbordo via mare dall'Italia è compreso nel costo del biglietto. In alternativa, per evitare le zone critiche, si può passare dall'Ungheria e dalla Bulgaria.
I traghetti per la Grecia partono da Brindisi, Bari e Otranto in Italia, e da vari porti dell'Egeo in Turchia. Esistono anche collegamenti da Israele e Cipro.
Trasporti interni: La Olympic Airways gestisce voli tra le principali città e isole della Grecia, con tariffe circa tre volte superiori a quelle dei traghetti. Gli autobus sono il mezzo di trasporto più popolare nel paese, dal momento che la rete ferroviaria non è molto estesa e si limita esclusivamente alla terraferma. La Grecia si può visitare anche in bicicletta, purché si abbia un buon allenamento per affrontare le numerose salite. Le isole sono collegate alla regione continentale da una estesa rete di traghetti.
 
Letture consigliate
I Greci. Storia, arte, cultura e società:
(Einaudi, Torino 1996-2001; in tre volumi) I numerosi saggi sono integrati da un ricco apparato iconografico.
Storia dell'antica Grecia:
di Andrew Burn (Oscar Mondadori, Milano 2000) Nello stile sobrio e ironico della migliore tradizione inglese, l'autore ripercorre 10.000 anni di storia, dai primi insediamenti dell'età del bronzo alla chiusura delle scuole pagane di filosofia (III secolo d.C.).
La nascita della civiltà greca:
di Michael Grant (Rizzoli, Milano 1996) Dà risalto al variegato particolarismo del mondo greco, ne evidenzia i debiti con le civiltà contigue e ne segue il progressivo irraggiarsi nell'espansione coloniale.
Storia greca. Dalle origini all'ellenismo:
di Hermann Bengtson (Il Mulino, Bologna 1997) Un'estesa opera, in cui l'autore, uno dei più noti studiosi tedeschi di storia greca e romana, ricostruisce criticamente la storia del mondo e della civiltà greca dalle sue più remote origini fino alle molteplici sopravvivenze della 'grecità' nell'impero romano.
Storia della Grecia moderna. Dalla caduta dell'impero bizantino a oggi:
di Richard Clogg (Bompiani, Milano 1998) È un libro di formato tascabile sulla storia del paese dal crollo di Bisanzio fino ai primi mesi del 1996.
Il mito in Grecia:
di Fritz Graf (Laterza, Bari 1997): illustra la natura, il ruolo e la fecondità del mito nei diversi aspetti della cultura greca.
Storia della filosofia greca:
di Luciano De Crescenzo (Mondadori, Milano 2001) Un'opera in due volumi di taglio piacevolmente divulgativo.
Il dizionario di mitologia classica:
di Anna Maria Carassiti (Newton & Compton, Roma 2001) È un utile strumento di consultazione.
L'archeologia della Grecia:
di Anthony M. Snodgrass (Einaudi, Torino 1994) Tenta di illuminare la storia con i risultati degli scavi.
I Greci in occidente:
(Bompiani, Milano 2001) è un prezioso catalogo d'arte della esposizione di Palazzo Grassi a Venezia.
Storia della letteratura greca:
di Luciano Canfora (Laterza, Bari 2001) Combina storia, letteratura e storia del pensiero.
Grecia. Sulla rotta di Odisseo:
(White Star, Vercelli 1993; collana 'Grandangolo') Le foto, a colori, sono di autori vari, i testi di Simonetta Crescimbene
I Greci e la Magna Grecia:
(De Agostini, Milano 1998; collana 'Meraviglie dell'Archeologia').
In Grecia. Racconti dal mito, dall'arte e dalla memoria:
di S. Panichi e D. Puliga (Einaudi, Torino 2001) È un viaggio nella Grecia classica alla ricerca di quei luoghi d'arte e di bellezza dove hanno abitato gli dèi.
L'uomo greco:
di Jean-Pierre Vernant (Laterza, Bari 2003) è un utile saggio per scoprire cosa significavano per i Greci dell'antichità la religione e l'economia, come vedevano la guerra o la vita sociale, che considerazione avevano nella società un artigiano o un contadino.
Introduzione al teatro greco:
a cura di Giulio Guidorizzi (Mondadori, Milano 2003) Questo volume offre le nozioni fondamentali del teatro classico ateniese, i suoi costumi, danza e musica, nonché la drammaturgia di tragedia e commedia.
Greci. Se li conosci non li eviti:
di Alexandra Fiada (Sonda, Torino 1994; collana 'Le Guide Xenofobe') Spiega chi sono, come ragionano, cosa amano e cosa detestano i greci. È una guida 'antropologica' semiseria, con uno scopo serissimo: prevenire e curare qualsiasi forma di xenofobia.
 
Mete principali
Atene
Atene può competere con Roma e Gerusalemme per il suo glorioso passato, ma ciò nonostante sono pochi i turisti che si innamorano della città moderna. La maggior parte infatti non vede altro che 'nefos' (smog) e altissimi edifici residenziali costruiti in tutta fretta per ospitare i profughi giunti dall'Asia Minore nel 1922 in seguito allo scambio di popolazione con la Turchia. Ma oltre alle poco invitanti distese di cemento, questa città può comunque vantare un certo qual fascino decadente. Quasi ogni casa e appartamento ha una cascata di gerani sul balcone e molte vie e piazze della città sono circondate da viali di aranci. Atene è un curioso miscuglio di Oriente e Occidente, di terzo mondo e civiltà evoluta: i suoi rauchi venditori ambulanti e i coloratissimi mercati ricordano i bazar turchi, mentre i cadenti palazzi neoclassici ricordano quel breve momento di gloria in cui la città fu definita la 'Parigi del Mediterraneo'.
L'Acropoli, incoronata dal Partenone, si erge a sentinella della città ed è visibile da qualunque suo punto. Pericle iniziò a trasformarla in una vera e propria cittadella di templi dopo che l'oracolo di Delfi, nel 510 a.C., aveva sentenziato che questo luogo avrebbe dovuto essere dedicato agli dei. Atene divenne quindi una sorta di vetrina con edifici di proporzioni colossali, dipinti in colori vivaci e ornati da dorature, e statue gigantesche, alcune in bronzo, altre di marmo placcato d'oro e incrostato di pietre preziose. Anche se gli edifici sono ormai in rovina, la fredda grandiosità del nudo marmo è ancora tale da togliere il respiro. Oltre al Partenone, modello insuperato di grazia e armonia, sull'Acropoli sorge l'Eretteo, facilmente riconoscibile dalle sue cariatidi: le sei fanciulle che sorreggono l'edificio in luogo delle colonne, immortalate in innumerevoli fotografie. L'antico Teatro di Dioniso, dove i cittadini ateniesi si esibivano a turno nel coro delle tragedie greche, è situato sulle pendici meridionali dell'Acropoli.
Arroccato sul fianco nord-orientale dell'Acropoli, sorge il vecchio villaggio di Plaka, che era l'unico abitato esistente prima che Atene fosse dichiarata capitale della Grecia indipendente: questo labirinto di viuzze conserva gran parte del suo fascino, nonostante sia diventato molto turistico. Accanto a Plaka si trova l'antica Agorà (mercato), ovvero il fulcro della vita sociale e civile nell'antica Atene. Tra gli altri luoghi di interesse della città ricordiamo il Museo Archeologico Nazionale, che ospita gli splendidi manufatti d'oro rinvenuti a Micene e gli spettacolari affreschi minoici di Santorini (Thíra), oltre ad altri reperti e a opere d'arte di squisita fattura; e il Museo Goulandris di Arte Cicladica e Greca Antica, con una collezione di eleganti figurine in marmo che ispirarono artisti come Modigliani, Brancusi e Picasso.
Plaka è il quartiere più popolare dove alloggiare e d'estate alcuni alberghi economici vi lasceranno dormire persino sul tetto. In luglio e agosto è meglio prenotare, perché Atene è sovraffollata di turisti.
Nel settembre 1999 la regione di Atene è stata colpita da un terremoto di intensità 5, 9 della scala Richter; il sisma, il più grave degli ultimi due secoli in Grecia, ha provocato decine di morti, migliaia di feriti e ingenti danni agli edifici.
Peloponneso
Il Peloponneso, la penisola meridionale della Grecia, è una regione ricca di storia e con una grande varietà di panorami. Nel suo angolo nord-orientale si trovano gli antichi siti archeologici di Epidauro, Corinto e Micene, che si raggiungono facilmente da Nauplia. La vasta e spettrale città bizantina di Mystrás si arrampica lungo le pendici del Monte Taigeto: i suoi sentieri tortuosi e le sue gradinate portano ai palazzi abbandonati e alle chiese adorne di affreschi.
Più a sud c'è il Máni con le sue montagne brulle e i paesaggi spogli punteggiati da torri in pietra, austere e imponenti e quasi tutte abbandonate, che svettano ancora come sentinelle solitarie a guardia della regione. Tra le altre località interessanti del Peloponneso ricordiamo l'antica Olimpia, lo splendido borgo medievale di Monemvassía e l'impressionante linea ferroviaria a cremagliera Diakoftó-Kalávryta, che si addentra nella profonda gola di Vouraikós.
Meteore
I monasteri delle Meteore, nella Tessaglia, sono uno dei panorami più straordinari della Grecia continentale. Costruiti dentro e in cima a enormi pinnacoli di roccia liscia, pieni di buchi come il formaggio, i monasteri offrirono ai monaci un rifugio sicuro dai massacri che segnarono il tramonto dell'impero bizantino, verso la fine del XIV secolo. Gli edifici più antichi del complesso si raggiungevano per mezzo di scale a pioli articolate e mobili. Più tardi vennero introdotti gli argani per sollevare i monaci nelle reti, un metodo usato fino agli anni Venti di questo secolo. Pare che ad alcuni viaggiatori apprensivi, che s'informavano sulla frequenza con cui venivano sostituite le corde, fu risposto 'quando il Signore lascia che si rompano'. Oggi si accede ai monasteri dai gradini scavati nella roccia, e gli argani vengono usati soltanto per trasportare le provviste.
Cicladi
L'arcipelago delle Cicladi rappresenta l'archetipo delle isole greche immortalate nelle cartoline: gli edifici di un bianco abbagliante si stagliano in netto contrasto con il blu intenso delle cupole delle chiese, mentre le spiagge di sabbia dorata sono lambite da acque cristalline. Alcune di queste isole, come Mykonos, Santorini, Páros e Íos, hanno accolto con grande entusiasmo l'industria turistica, mentre altre, quali Ándros, Kéa, Kythnos, Sérifos e Sífnos, non sono molto frequentate dagli stranieri ma sono le predilette per le vacanze dagli Ateniesi.
Mykonos è la più cara e la più visitata di tutte le isole greche: ha una vita notturna estremamente sofisticata ed è l'indiscussa capitale gay della Grecia. Certamente quest'isola brulla e piatta non è tra le più belle del paese, ma può comunque vantare delle spiagge superbe. Il capoluogo è un incantevole agglomerato di boutique eleganti e di case fantasiose con balconi dipinti in colori vivaci e avvolti da buganvillee e clematidi: troppo perfetta, insomma, per il gusto di alcuni. Santorini (detta anche Thíra) è ritenuta da molti una delle isole più spettacolari della Grecia: migliaia di turisti la visitano ogni anno per ammirare la caldera sommersa, unica traccia rimasta di quella che fu probabilmente la più grande eruzione vulcanica di tutti i tempi. Nonostante le folle estive, Santorini è unica nel suo genere, come potrete capire vedendo le spiagge di sabbia nera e le imponenti scogliere.
Se volete sfuggire alle orde di turisti, rifugiatevi a Síkinos, Anáfi e nelle minuscole isolette a est di Náxos.
Creta
Nonostante Creta, la più grande delle isole greche, abbia il dubbio vanto di accogliere un quarto dei turisti che visitano la Grecia, è comunque ancora possibile trovare qualche angolo tranquillo lungo la costa occidentale poco sviluppata dal punto di vista turistico, nell'entroterra aspro e montuoso, e nei villaggi dell'altopiano di Lassíthi. Creta fu la culla della prima civiltà evoluta d'Europa, quella minoica, che fiorì dal 2800 al 1450 a.C. Il palazzo di Knossós, alla periferia del capoluogo dell'isola, Iráklio, è il più bello dei siti minoici di Creta. Iráklio è poco invitante, mentre gli altri centri importanti dell'isola, Haniá e Réthymno, vantano numerosi splendidi palazzi veneziani. Paleohóra, sulla costa sud-occidentale, fu scoperta dagli hippy negli anni Sessanta e da quel momento il sonnacchioso villaggio di pescatori diventò un ricordo; resta tuttavia un luogo rilassante, molto amato dai viaggiatori con lo zaino in spalla. Numerosi turisti compiono il trekking di un giorno nella Gola di Samariá, lunga 18 km, fino ad Agia Roúmeli sulla costa sud-occidentale. Più oltre sulla costa meridionale dell'isola, troppo ripida per ospitare dei grandi centri abitati, si trovano i villaggi di Loutró e Hóra Sfakíon, raggiungibili solo tramite imbarcazione. Il clima della costa meridionale di Creta è talmente mite che è possibile nuotare in queste acque da aprile a novembre.
Isole del Dodecanneso
L'arcipelago del Dodecanneso, con le sue isole allineate lungo la costa occidentale della Turchia, è molto più vicino all'Asia minore che alla stessa Grecia continentale e questa sua posizione strategica e vulnerabile ha favorito un susseguirsi di invasioni e occupazioni sconosciute al resto del paese: Egizi, Cavalieri di San Giovanni, Turchi e Italiani lo conquistarono tutti. Rodi è l'isola più grande del Dodecanneso e il suo capoluogo è stato il più grande insediamento dell'Europa medievale. Lungo il Viale dei Cavalieri si affacciano splendidi edifici medievali, il più grandioso dei quali è il Palazzo dei Grandi Maestri, restaurato per diventare la residenza di villeggiatura di Mussolini ma mai abitato. Sullo sperone roccioso dove sorse l'imponente Acropoli di Líndos si trova anche un castello dei Crociati; nelle viuzze tortuose ai piedi della montagna si affacciano invece le case imbiancate a calce dagli elaborati motivi decorativi.
Tra le altre isole celebri di questo arcipelago ricordiamo Kos, Symi e Pátmos. Le meno turistiche Lipsí e Tílos hanno spiagge fantastiche e poco frequentate, mentre le remote Agatoníssi, Kastelórizo e Kássos sono posti fantastici perché intrisi dello stile di vita tradizionale. Kássos è un'isoletta rocciosa situata immediatamente a sud di Kárpathos, dove si trovano soltanto fichi d'India, qualche raro ulivo e fico, muretti a secco, pecore e capre.
Ionie
L'arcipelago delle Ionie, l'unico a non essere situato nell'Egeo, è formato da sette isole principali, ovvero Corfú (detta anche Kérkyra), Paxí, Kefaloniá, Zákynthos (Zacinto), Itháki (Itaca), Lefkáda e Kythira, che si distendono lungo la costa occidentale della Grecia e ricordano per molti aspetti la vicina Italia. A eccezione della minuscola Meganíssi, tutte queste isole sono già state 'scoperte' dai turisti ma, come tutte le altre della Grecia, ripagano chi abbia voglia di spingersi nell'interno con le delizie dei loro villaggi intatti. Corfú, con il suo incantevole paesaggio di splendidi fiori selvatici e i cipressi slanciati che svettano sugli uliveti luccicanti, è considerata da molti viaggiatori la più bella isola della Grecia.
Isole dell'Egeo nordorientale
Questo arcipelago comprende sette isole maggiori, Sámos, Chio, Ikaría, Lésvos, Límnos, Samotracia e Thássos, tutte molto lontane tra loro: quindi gli spostamenti interni non sono facili come nelle Cicladi e nel Dodecanneso. Si tratta in maggioranza di isole di grandi dimensioni e con caratteristiche molto spiccate. Sámos, luogo natale del filosofo e matematico Pitagora, è lussureggiante e bordata di colline ammantate di pini, sicomori e querce. Samotracia ha la forma di un uovo e i suoi paesaggi incantevoli culminano nell'imponente cima del Monte Fengari (1611 metri) che incombe sulle valli dove crescono le grandi querce nodose, i platani, fitti uliveti e umide e buie radure dove le cascate si gettano in laghetti profondi e gelidi.
Sporadi
In questo arcipelago settentrionale, montuoso e ammantato di pinete, le isole abitate sono quattro: Skiáthos, Skópelos, Alónnisos e Skyros, tutte sovraffollate di turisti e molto care. Skiáthos è una meta ambita per le sue bellissime spiagge e l'animata vita notturna, ma se cercate qualcos'altro probabilmente non ci resterete a lungo. Skópelos è meno commerciale di Skiáthos, ma sta comunque cambiando rapidamente: ha alcune deliziose spiagge riparate, molte delle quali a ciottoli. Alónnisos è ancora un'isola tranquilla, anche perché il suo terreno roccioso non consente la costruzione di una pista di atterraggio. Le acque intorno all'isola sono state dichiarate parco marino e sono quindi le più pulite dell'Egeo; ogni abitazione ha il suo pozzo nero, perciò gli scarichi non finiscono in mare. Skyros ha meno infrastrutture turistiche delle altre tre ed è frequentata da snob più che da turisti dei viaggi organizzati.
Isole del Golfo Saronico
Le cinque isole del Golfo Saronico sono le più vicine ad Atene e Salamina è, in pratica, un sobborgo della capitale. Égina, Hídra, Spétses e Póros, tutte sorprendentemente varie dal punto di vista architettonico e paesaggistico, sono frequentate da un numero incredibile di turisti e sono care. Hydra, dove un tempo si davano appuntamento artisti, scrittori e personaggi del jet-set, è ormai invasa da gente in vacanza ma riesce tuttavia a conservare una cert'aria di superiorità e di grandezza. Da quest'isola sono banditi tutti i veicoli a motore, compresi i motorini: si va a dorso d'asino.

 
Mete alternative
Zagorohória
Nella regione di Zagorohória, a nord di Ioánina, si trovano quarantasei villaggi che, come molte altre zone montuose e inaccessibili della Grecia, riuscirono a conservare un alto grado di autonomia all'epoca della dominazione turca e a dare luogo a una fiorente cultura. Le case furono costruite esclusivamente con l'ardesia estratta dalle vicine montagne e questi villaggi, con le loro viuzze acciottolate e tortuose e le gradinate, sembrano essersi materializzati da una fiaba dei fratelli Grimm. Molti centri sono oggi tristemente abbandonati e ospitano soltanto qualche sparuto gruppetto di anziani.
Questa regione è ammantata da un fitto manto boschivo di carpini, aceri, salici e querce, e abitata da orsi, lupi, cinghiali, gatti e capre selvatiche e dal raro quadrupede di Rissos, che vagano per le montagne. I pastori valacchi e sarakatsani conducono ancora un'esistenza seminomade, accompagnando i loro armenti negli alpeggi d'alta quota in estate e ritornando poi a valle d'autunno. Il Parco Nazionale di Vikos-Aoös comprende una buona parte di questa zona che, nonostante la popolarità di cui gode tra gli amanti del trekking, non è ancora stata raggiunta dal turismo di massa.
Isole minori
Nelle Cicladi, tra Náxos e Amorgós, si trova un gruppo di isolotti variamente noti come Isole Minori, Isole Secondarie o Isole Inferiori, di cui solo quattro, ossia Donoússa, Koufoníssi, Iráklia e Shinoússa hanno degli insediamenti stabili. Nell'antichità erano invece densamente popolate, come testimoniano le numerosissime tombe che vi sono state rinvenute, mentre oggi sono abitate soltanto da qualche gregge di capre e frequentate da un numero relativamente esiguo di turisti (in aumento, a dire il vero) che giungono fin qui attratti dalle spiagge intatte. Presso i porti di queste isole si trovano 'domatia (camere) e taverne, ma non aspettatevi delle sistemazioni di lusso.
Máni
Le montagne di roccia grigia, chiazzata dal verde degli indomiti arbusti, sono la caratteristica peculiare di questa regione del Peloponneso. La gente del Mani si considera discendente diretta degli Spartani, i fieri guerrieri che scelsero di ritirarsi sulle montagne piuttosto che assoggettarsi a un padrone straniero. Fino all'indipendenza, i Manioti vissero in clan guidati da un capo e, data la scarsità di terra fertile, le sanguinose faide interne erano per loro un vero e proprio sistema di vita, tanto che le famiglie si costruivano delle torri dove rifugiarsi. Oggi gli abitanti di questa regione sono considerati dagli altri Greci come un popolo fiero della propria indipendenza, fedele al re e di destra. Areópoli, capoluogo del Mani, deriva il suo appropriato nome da Ares, il dio della guerra. Sulle anguste vie acciottolate della città vecchia vigilano le austere case-torri. Le grotte di Dirós, situate 8 km a sud di Areópoli, erano abitate già in epoca neolitica e pare che si estendano verso nord fino a Sparta. I turisti vengono condotti in barca lungo il fiume sotterraneo, attraverso strette gallerie e caverne immense e piene di una miriade di stalattiti e stalagmiti. Più a sud, si attraversa un paesaggio montuoso e brullo, inframmezzato da qualche villaggio deserto su cui svettano le possenti torri. Váthia, il più suggestivo di tutti i caratteristici abitati di questa regione, è formato da un gruppo di case-torre arroccate l'una sull'altra in cima a uno sperone roccioso.
Isola di Gavdos
Situata nel lontano Mar Libico a sud di Creta, l'isola di Gavdos è la località più meridionale d'Europa. Si dice che qui la ninfa Calipso abbia tenuto prigioniero Odisseo, di ritorno dalla guerra di Troia. L'isola, con i suoi tre piccoli villaggi e le belle spiagge, è perfetta per chi adora la solitudine. Non ci sono alberghi, ma parecchie persone del posto affittano le camere e il campeggio libero è tollerato. I pescatori possono accompagnare i turisti alla remota isola disabitata di Gavdopoula.

 

Fonte: http://ipertestiscuola.altervista.org/geografia/grecia.zip

 

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

 

                                                                     GRECIA

 

Geografia fisica

 

La Grecia comprende la parte mediterranea della Penisola Balcanica e si protende verso il centro del Mediterraneo, circondata ad Est dal Mar Egeo e a Ovest dal Mar Ionio. A Nord-Ovest confina con  l’Albania, a Nord con la Macedonia e la Bulgaria, a Nord-Est con la Turchia Europea.
Il 20% del territorio greco è costituito da isole, di cui i due gruppi principali sono: l’Arcipelago delle Ionie e le Isole del Mar Egeo.
Il territorio della Grercia è prevalentemente montuoso; la catena principale, quella del Pindo, si estende da Nord-Ovest a Sud-Est; da essa si diramano a Sud-Est il monte Parnaso (2457 m) e a Nord l’Olimpo (2917 m).
I fiumi sono numerosi ma brevi, con portata irregolare e a regime torrentizio. 
Le zone pianeggianti hanno una limitata estensione e si trovano nella Tessaglia e nella Macedonia.
Le coste sono alte, frastagliate e ricche di insenature.

 

Storia                                                                                                

Intorno al 6000 a.C. popoli provenienti dall’Asia Minore si insediarono a Creta. Nel 1450 a.C. l’isola fu occupata dai Micenei o Achei, provenienti dal continente greco. Nel XII secolo i Dori, calando dal Nord, invasero il Peloponneso, causando la caduta dei regni Micenei. Una volta che i Dori si furono stabiliti nel Peloponneso e integrati con la popolazione locale, si configurarono tre fasce etniche: Dori, Ioni, ed Eoli, cui corrispondevano tre dialetti della lingua greca. All’invasione dei Dori seguì un lungo periodo di crisi economica e politica, chiamato “medioevo ellenico”. Dopo questa fase si ebbe un graduale aumento demografico che portò ad una rinascita economica e alla necessità di fondare delle colonie sulle coste dell’Asia Minore.
Nell’VIII secolo a. C. si ha la nascita della polis: centro politico, economico e militare, retto da un governo autonomo e indipendente; tra l’VIII e il VI secolo a.C. le poleis fondarono delle colonie verso Occidente: nell’Italia meridionale, in Sicilia, in Francia e in Spagna. Le poleis di Sparta e Atene si configurarono come due modelli contrapposti di civiltà: Sparta era una città militarizzata, Atene un esempio di vita democratica.
Nel V secolo a.C. il re persiano Dario, proseguendo il processo di espansione avviato dai suoi predecessori, era arrivato a sottomettere le colonie greche dell’Asia Minore, generando uno scontro con i greci della madrepatria che vide le vittorie di questi ultimi a Maratona (490 a. C.) e a Salamina (480 a. C.), i due episodi fondamentali delle guerre persiane. La rivalità tra Sparta e Atene generò la “guerra del Peloponneso” che durò dal 431 al 404 a.C. e terminò con la sconfitta di Atene. A metà del IV secolo a.C. la Grecia cadde sotto il dominio di Filippo di Macedonia. Il figlio Alessandro (che meritò poi l’epiteto di Magno) realizzò il progetto di formare un impero universale; egli infatti conquistò i territori dalla Grecia fino al fiume Indo. Ma durante il viaggio di ritorno morì all’improvviso all’età di trentatré anni. Era il 323 a.C.
I generali, suoi successori, si spartirono l’impero dando origine a dinastie regnanti nei cosiddetti regni ellenistici, che durarono fino a quando Roma conquistò la Grecia in seguito alle guerre macedoniche. Dopo la sconfitta di Corinto (146 a.C.) essa  entrò a far parte dell’impero romano.
Dopo la caduta dell’impero romano d’Occidente (476 d.C.) la Grecia rimase inclusa nell’impero bizantino, fino al 1453, quando i Turchi ottomani conquistarono la capitale Costantinopoli.
La Grecia ottenne l’indipendenza solo nel 1830.
Durante la seconda guerra mondiale la Grecia fu invasa da Italiani e Tedeschi e nel 1944 fu liberata dagli angloamericani. Dopo una guerra civile tra comunisti e monarchici (1945-49) si ebbe un periodo di instabilità politica che durò fino al 1967, quando presero il potere i militari e instaurarono una dittatura. Infine nel 1974 fu ristabilita la democrazia.

Economia
L’economia greca è una delle meno sviluppate dell’Unione Europea (UE). L’inflazione si mantiene elevata, come pure la disoccupazione.
L’agricoltura, in cui è impiegato ancora il 20% circa della popolazione, è caratterizzata da un clima mediterraneo secco, dalle piccole dimensioni delle aziende, da un suolo in gran parte montuoso e poco produttivo.
Il patrimonio forestale è povero e ciò obbliga il paese ad importare legname.
Nell’allevamento sono al primo posto gli ovini e i caprini.
La pesca ha poca importanza per la scarsa pescosità dei mari; viene però praticata la raccolta delle spugne.
Ci sono numerose risorse minerarie e, recentemente, sono stati scoperti due giacimenti di petrolio.
Le industrie sono localizzate nelle aree costiere; esse sono generalmente di piccole dimensioni e lavorano quasi soltanto per il mercato nazionale. I settori più importanti sono: il tessile, l’alimentare, il chimico, il petrolchimico, il metallurgico, il cementiero e la manifattura del tabacco.
Un settore fondamentale dell’economia greca è il turismo, che sfrutta il clima, il mare limpido, il paesaggio variegato e ricco di bellezze naturali. Vi sono inoltre numerose testimonianze storiche ed artistiche. La presenza di turisti stranieri è incentivata dall’accessibilità dei prezzi.

A partire dal 2008 la Grecia è stata colpita da una grave crisi economica, legata alla crisi globale, partita dagli Stati Uniti. La Grecia ha subìto danni maggiori a causa delle problematiche già presenti (inflazione, disoccupazione); il debito pubblico ha raggiunto 300 miliardi di euro. Il presidente George Papandreou, quando fu eletto alla fine del 2009, segnalò il rischio di fallimento dell’economia dello Stato. Allora l’UE, per soccorere la Grecia finanziariamente, ha stabilito di concedere 110 miliardi di euro in tre anni, vincolando però questo sostegno economico al rispetto di un programma severo di contenimento delle spese pubbliche.
Le misure economiche hanno provocato una serie di disordini sociali (scioperi, manifestazioni di piazza, ecc.).

 

Bibliografia
C. Colombi-R. Mazzelli-A. Ungari, Il Pianeta in Gioco 2000-volume 2B, Brescia, 1999.

R. De Marchi-F. Ferrara-G. Dottori, I Viaggi di Mister Fogg-L’Atlante, Torino, 2007.

M. Bettini-M. Lentano-D. Puliga, Sulle spalle dei Giganti-volume 1, Firenze, 2005.

 

Sitografia
www.wikipedia.htm

www.AgoraVoxItalia.htm

 

 

Fonte: http://www.icornagoburago.it/scuole/scuolamediaornago/lavori_ragazzi/geografia/ricerca%20Grecia%20(Gaia%20Dozio,%20Lucia%20Foti,%20Davide%20Parravicini)%20.doc

Autori:   G. Dozio, L.Foti, D.Parravicini

 

 

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