Popolazione mondiale

 

 

 

Popolazione mondiale

 

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La città in Europa e nel mondo

 

         Come sappiamo, la popolazione mondiale è in costante crescita: oggi è di 6,5 miliardi di persone, ma nel 1750 contava solo 790 milioni di persone; è da notare però che solo 150 anni dopo era già raddoppiata, passando a 1,6 miliardi! Nel corso del ‘900 infatti la crescita della popolazione mondiale ha conosciuto un’accelerazione mai vista nel corso della storia. Si può vedere la tabella qui sotto:

 

popolazione    quando            dopo quanti anni
1 miliardo   Nel 1804
2 miliardi    Nel 1927              123 anni dopo
3 miliardi    Nel 1960              33 anni dopo
4 miliardi    Nel 1974              14 anni dopo
5 miliardi    Nel 1987              13 anni dopo
6 miliardi    Nel 1999              12 anni dopo


La popolazione mondiale potrebbe raggiungere
7 miliardi    Nel 2013              14 anni dopo
8 miliardi    Nel 2028              15 anni dopo
9 miliardi    Nel 2054              26 anni dopo

E nel corso della storia dell’umanità? Le stime sono decisamente approssimative, ma studi storici evidenziano press’a poco questa evoluzione:

anni fa            milioni di abitanti
6.000                        70
5.000                      150
2.000                      250
1.000                      500
250                      790
100                             1.600
oggi                    6.500

 

E domani?

Parallelamente anche la percentuale di popolazione urbana è in crescita: oltre il 50% della popolazione mondiale oggi vive nelle città. Il 23 maggio del 2007 rimarrà una data da ricordare per gli abitanti della Terra: per la prima volta nella storia dell’umanità, secondo le stime dell’ONU, la popolazione che vive nelle città ha superato quella insediata nelle campagne. Entro il 2010 si prevede che negli agglomerati urbani vivrà il 51% della popolazione mondiale, che salirà al 60% nel 2030.
Quali sono le città più popolose del mondo?

 

Le città più popolose del mondo, in milioni di abitanti
nel 2005                                                         proiezione al 2015

1 Tokyo               35.3                    1 Tokyo               36.2

2 Mexico City       19.2                    2 Bombay            22.6

3 New York                  18.5                    3 Delhi                 20.9

4 Bombay            18.3                    4 Mexico City      20.6

5 São Paulo                    18.3                    5 São Paulo                   20.0

6 Delhi                 15.3                    6 New York                  19.7

7 Calcutta             14.3                    7 Dacca                17.9

8 Buenos Aires    13.3                    8 Jakarta              17.5

9 Jakarta              13.2                    9 Lagos                17.0

10 Shanghai          12.7                    10 Calcutta          16.8

 

         Perché? Nei Paesi meno sviluppati la tendenza alla crescita smisurata della popolazione urbana sta diventando sempre più evidente (le megalopoli, ossia le città con più di 10 milioni di abitanti, sono più diffuse nei Paesi meno sviluppati e in quelli di recente industrializzazione), e in queste città molti vivono nelle favelas o baraccopoli.


In Europa il modello attuale è quello che viene definito “città diffusa”, o campagna urbanizzata: centri abitati molto vicini l’uno all’altro, intervallati da aree industriali e agricole e centri commerciali, in cui si concentra una popolazione numerosa, che ha uno stile di vita urbano.
Inoltre le metropoli e le città occidentali contano tra i loro abitanti sempre più immigrati: è fondamentale trovare strategie di integrazione tra popoli diversi!

         Ma come sono le città del mondo? E qual è la loro storia?


La città è uno spazio con una alta densità abitativa, in cui sono predominanti gli spazi artificiali, cioè creati dall’uomo: abitazioni ed edifici, e infrastrutture (strade, reti elettriche, acquedotti ecc.). Le città, oltre ad essere un luogo in cui vivono molte o moltissime persone, sono anche sede di attività e servizi.
Ai tempi della Rivoluzione industriale in Europa le città ospitavano anche le fabbriche: anzi era proprio nelle città che si andavano creando le prime industrie, perché erano le aree più servite, con migliori strutture stradali e con molte persone che vi abitavano, che potevano diventare i nuovi operai. E’ a partire dalla Rivoluzione industriale che le città europee cominciarono ad ingrandirsi e a richiamare sempre più persone, che andavano a risiedervi in cerca di un lavoro promettente. Oggi le maggiori città europee sono Mosca (10.500.000), Parigi (9.800.000), Londra (7.500.000), Madrid (5.600.000); Roma è solo al 9° posto, con 2.700.000 abitanti.
In Europa oggi le città attirano gruppi di persone provenienti da diverse parti del mondo: in molte occasioni si sono creati quartieri abitati da persone provenienti dalla stessa zona, che tendono a vivere vicini e a ricreare abitudini del Paese di origine, come ad esempio China Town a Londra!
In Europa l’urbanizzazione è un fenomeno antico: quasi un terzo delle città europee sono di fondazione romana, ma ve ne sono di più antiche, soprattutto nell’area del Mediterraneo, in cui le origini greche e etrusche sono ben documentate; in alcuni casi lo schema urbanistico romano, derivato dalla forma quadrata dell’accampamento, con due strade principali (cardo e decumano) che si incrociano ad angolo retto, si riconosce ancora oggi, come a Torino.
Molte altre città europee sono sorte durante il Medioevo, e ancora oggi si riconoscono dalle vie strette, dalle case molto vicine le une alle altre, dalle tante piazze e piazzette e chiese. Oppure molti centri abitati sorgevano vicino ai grandi monasteri e ai castelli, di cui il paesaggio medievale era costellato, dando origine ai tanti borghi che ancora oggi offrono suggestivi angoli di grande interesse artistico e che sono meta di tanti visitatori.

 

         E nel resto del mondo?
Le città nordamericane, sviluppatesi più recentemente, hanno in genere piante regolari a scacchiera; quelle più grandi ospitano un centro finanziario, con numerosi grattacieli; i residenti più abbienti vivono per lo più nei quartieri residenziali, in periferia, formati da case basse e di solito con un giardino; nei vecchi quartieri residenziali cittadini vivono per lo più gli strati più poveri della popolazione.
Nei Paesi meno sviluppati le città vedono spesso un forte contrasto tra il centro, dove vivono i benestanti e sono ospitati uffici, banche e le strutture tipiche di ogni città moderna, e gli enormi quartieri di periferia, fatti di baracche o case fatiscenti (slums e bidonvilles), in cui vive la popolazione povera, priva di ogni infrastruttura e servizi.

E la città del futuro?
Le città più moderne sono state ideate secondo criteri quasi fantascientifici: a Dubai esistono già città costruite su isole artificiali; a New York, Tokyo e Shanghai le città-grattacielo, edifici in un’unica torre, con centinaia di piani,  che ospitano abitazioni, negozi, scuole, uffici; città sotterranee con stazioni, parcheggi, cinema, musei si stanno realizzando in molti luoghi: il futuro della città ad alta tecnologia è già iniziato!
Il problema dell’inquinamento, che si registra soprattutto nelle grandi concentrazioni urbane, ha stimolato la creatività degli architetti: si stanno sperimentando, ad esempio nei Paesi Bassi, o in Germania, città ecologiche, che possano permettere agli abitanti di vivere in un ambiente più sano, di avere dei parchi e delle zone verdi a disposizione, di usare stili di vita a basso impatto ambientale, senza rinunciare alle comodità della vita in città.

         Come immagini la città del futuro?
I ragazzi vorrebbero più luoghi di aggregazione, più spazi per la musica, per l’arte, anche proveniente da Paesi diversi, più spazi verdi e parchi da poter vivere con sicurezza.

         E questo è l’augurio che facciamo a tutti gli abitanti di oggi!

Domande:

  1.      Quanti abitanti ci sono oggi sulla Terra?
  2.      Quanto è aumentata la popolazione mondiale tra il 1927 e il 1999?
  3.      Quanti erano gli abitanti sulla Terra 6.000 anni fa?
  4.      E 100 anni fa?
  5.      Cos’è successo il 23 Maggio 2007?
  6.      Qual è la città più popolosa del mondo?
  7.      E quale sarà nel 2015?
  8.      Quale sarà la seconda città più popolosa del mondo nel 2015?
  9.      Perché nessuna città europea compare tra le 10 più popolose del mondo?
  10. Qual è l’origine delle città europee?
  11. In quale periodo le città europee si sono ingrandite in modo più accentuato?
  12. Che cos’è la città diffusa?
  13. Quali sono le strategie più importanti da adottare per il gran numero di immigrati presenti oggi nelle città occidentali?
  14. Quali sono le funzioni che si svolgono nelle città oggi?
  15. Qual è il modello più comune delle città nei Paesi meno sviluppati?
  16. Che cosa sono le favelas?
  17. Come sono generalmente le città nordamericane?
  18. Qual è il principale problema delle grandi concentrazioni urbane?
  19. Come sono le città del futuro a Dubai, e a New York, Tokio e Shanghai?
  20. Come vorrebbero la città del futuro i ragazzi?

Risposte:

  1.      6,5 Miliardi
  2.      Da 2 Miliardi a 6 Miliardi
  3.      70 Milioni
  4.      1 Miliardo e 600 Milioni
  5.      La popolazione che vive nelle città ha superato quella che vive nelle campagne.
  6.      Tokyo.
  7.      Tokyo.
  8.      Bombay.
  9.      Perché nei Paesi meno sviluppati la tendenza alla crescita delle città è più evidente che altrove.
  10. Quasi un terzo delle città europee sono di fondazione romana; molte altre città europee sono sorte durante il Medioevo.
  11. Durante la Rivoluzione industriale.
  12. E’ il modello attuale delle città europee, che consiste in centri abitati molto vicini l’uno all’altro, intervallati da aree industriali e agricole e centri commerciali.
  13. E’ importante trovare strategie di integrazione tra popoli diversi.
  14. Le città, oltre ad essere un luogo in cui vivono molte o moltissime persone, sono anche sede di attività e servizi.
  15. Nei Paesi meno sviluppati le città vedono spesso un forte contrasto tra il centro, dove vivono i benestanti e sono ospitati uffici, banche e le strutture tipiche di ogni città moderna, e gli enormi quartieri di periferia, fatti di baracche o case fatiscenti (slums e bidonvilles), in cui vive la popolazione povera, priva di ogni infrastruttura e servizi.
  16. Le favelas, o baraccopoli, sono i quartieri di periferia delle metropoli dei Paesi meno sviluppati,  fatti per lo più di baracche in cui vive la popolazione povera, priva di ogni servizio.
  17. Le città nordamericane hanno in genere piante regolari a scacchiera; quelle più grandi ospitano un centro finanziario, con numerosi grattacieli; i residenti più abbienti vivono per lo più nei quartieri residenziali, in periferia, formati da case basse e di solito con un giardino; nei vecchi quartieri residenziali cittadini vivono per lo più gli strati più poveri della popolazione.
  18. L’inquinamento.
  19. A Dubai esistono già città costruite su isole artificiali; a New York, Tokyo e Shanghai le città-grattacielo, edifici in un’unica torre, con centinaia di piani,  che ospitano abitazioni, negozi, scuole, uffici; città sotterranee con stazioni, parcheggi, cinema, musei si stanno realizzando in molti luoghi.
  20. I ragazzi vorrebbero più luoghi di aggregazione, più spazi per la musica, per l’arte, anche proveniente da Paesi diversi, più spazi verdi e parchi da poter vivere con sicurezza.

 

Fonte: http://www.comprensivoposatora.it/JOOMLA/images/M_images/quiz_senza_frontiere/le%20citt.doc

 

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

 


 

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