Nomi articoli aggettivi pronomi

 


 

Nomi articoli aggettivi pronomi

 

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Linguistica italiana 2008-09 – dott. Francesco Fiumara
Modulo A, appunti


1.3 Il gruppo nominale 1 (nomi, articoli, aggettivi qualificativi, aggettivi determinativi, pronomi)

 

a. Che cosa sono i nomi?

 

I nomi o sostantivi sono le parole che designano gli esseri e gli oggetti della realtà: tutti quelli che esistono e che riusciamo a pensare, dai più semplici e concreti ai più complessi e astratti.

 

1 I nomi o sostantivi

 

  • Marcus faceva fatica ad abituarsi all’idea che l’inverno fosse finito. Quasi tutto quello che aveva vissuto a Londra era successo quando faceva buio presto e pioveva, e adesso poteva tornarsene a casa dall’appartamento di Will nel sole del tardo pomeriggio. Non potevi non avere la sensazione che tutto andasse a meraviglia la prima settimana dopo che erano stati portati avanti gli orologi.

 

b. Tipi di nome

 

i) Nomi comuni / propri

 

I nomi comuni designano un individuo o un oggetto in quanto appartengono a un insieme, a una classe.
I nomi propri, invece, designano esclusivamente quel certo individuo, quel certo oggetto.

 

  • Marcus è un ragazzo.
  • *Quel ragazzo è un Marcus

 

ii) Nomi concreti / astratti

 

I nomi concreti designano esseri o cose che si percepiscono coi sensi.
I nomi astratti designano entità che si possono solo pensare con la mente.

 

  • casa, appartamento, sole, buio, orologi
  • idea, sensazione, meraviglia, fatica, inverno, pomeriggio e settimana

 

iii) Nomi individuali / collettivi

I nomi individuali designano un solo essere o una sola cosa.
I nomi collettivi designano un insieme di esseri o di cose dello stesso genere.

 

  • bambina, amico, gatto, porta, temporale, coscienza, matematica
  • arcipelago, flotta, gregge, branco, pattuglia, fauna, classe, serie

 

 

iv) Nomi numerabili / massa

I nomi numerabili designano esseri o cose che si possono numerare.
I nomi massa, invece, designano entità che non si possono numerare.

  • Quanto latte vuoi?
  • *Quanto film hai visto?
  • un paese con molti alberi
  • *un giacimento con molti petroli
  • i fucili dei soldati
  • *i coraggi dei soldati
  • Due caffè, per favore!

 

c. Il genere

i) Maschile / femminile

ii) Dal maschile al femminile: nomi mobili, nomi indipendenti, nomi di genere comune, nomi di genere promiscuo

iii) Forme marcate e non-marcate

  • Alla festa c’erano più uomini che donne.
  • Una donna amata da due uomini.

 

  • la dichiarazione dei diritti dell’uomo
  • l’uomo della strada

  • Tutti gli uomini dovrebbero essere uguali davanti alla legge.
  • Gli italiani che vivono all’estero sono molti milioni.
  • I professori non hanno avuto nessun aumento di stipendio.

 

  • Sono arrivati Christian e Giulia?
  • *Christian, Giulia, Manuela e Sara sono grandi amiche.

 

iv) Lingua e “sessismo”

 

d. Il numero: nomi variabili, nomi sovrabbondanti, nomi invariabili, nomi difettivi

 

e. Nomi primitivi, derivati, alterati, composti

 

suffissi

esempi

diminutivi

-ino, -olino, -etto, -ello, -icello, -icciolo, -otto, ecc.

gattino, cagnolino, bimbetto, bambinello, praticello, porticciolo, aquilotto

vezzeggiativi

-uccio, ­-ino, ecc.

tesoruccio, amorino

accrescitivi

-one, ­-ona, ecc.

omone, donnona

dispregiativi

-accio, -accione, -astro, -ucolo, ecc.

vecchiaccio, omaccione, giovinastro, poetucolo

 

Nomi
duomo: nome comune, concreto, individuale, numerabile, di cosa, primitivo, variabile, maschile, singolare;
Lombardia: nome proprio, di cosa, derivato (da lombardo), variabile, femminile, singolare;
pazienza: nome comune, astratto, individuale, massa, di cosa, derivato (da paziente), variabile, femminile, singolare;
cigli: nome comune, concreto, individuale, numerabile, di cosa, variabile, primitivo, sovrabbondante, maschile, plurale;
caffè: nome comune, concreto, massa, di cosa, primitivo, invariabile, maschile, singolare;
attorucoli: nome comune, concreto, individuale, numerabile, di persona, variabile, alterato, dispregiativo, maschile, plurale;
primadonna: nome comune, concreto, individuale, numerabile, di persona, composto, variabile, femminile, singolare.

2 Gli articoli

 

a. Che cosa sono gli articoli?

Gli articoli sono particelle che si premettono ai nomi per segnalarne il carattere determinato o indeterminato.
Gli articoli determinativi indicano una cosa come determinata perché già nota a chi parla e a chi ascolta.
Gli articoli indeterminativi indicano una cosa come indeterminata perché nuova, non ancora nota a chi parla e chi ascolta.

 

  • Lorenzo porta fuori il cane.
  • Lorenzo ha trovato un cane e se l’è portato a casa.

 

Confronto col latino

 

b. Gli usi degli articoli

 

  • Il gatto è un felino.
  • L’elefante discende dal mammuth.

 

  • Un gatto sa come acchiappare i topi.
  • Un elefante non dimentica mai le offese subite.

 

  • Oggi c’è il sole (impossibile *Oggi c’è un sole).
  • Ti sei rotto il naso (impossibile *Ti sei rotto un naso).
  • Oggi c’è un sole velato dalle nubi.
  • Ha un naso speciale per gli affari.

 

  • Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare.
  • Il bello della diretta.
  • La storia non si fa con i “se”.

 

  • È arrivata una lettera per te. (non *Una lettera per te è arrivata).

 

c. Gli articoli e i nomi propri

 

d. Gli articoli partitivi

Gli articoli partitivi sono un tipo particolare di articoli indeterminativi che coincidono nella forma con le preposizioni articolate del, della, dei, delle ed esprimono l’idea di quantità indeterminata.

 

 

  • Vorrei ancora della limonata, per favore.
  • C’è del marcio in Danimarca.
  • Vai, che ci trovi delle ragazze della tua età.
  • Ci sono dei giorni che non ce la faccio proprio a studiare.

 

Confronta col latino
e. Gli articoli partitivi sono corretti?

  • Ho visto dei compagni.
  • Sono venuto con degli amici. (accettabile)
  • ?Hanno litigato per delle questioni di soldi.
  • *Si comprano in delle svendite.

 

Articoli e preposizioni articolate

il: articolo determinativo maschile singolare;
gli: articolo determinativo maschile plurale;
una: articolo indeterminativo femminile singolare;
sui: preposizione articolata maschile plurale;
delle (nella frase La casa delle bambole): preposizione articolata femminile plurale;
delle (nella frase Ti ho portato delle patate): articolo partitivo femminile plurale.

 

3 Gli aggettivi

a. Che cosa sono gli aggettivi?

 

Gli aggettivi sono parole che si accompagnano ai nomi e aggiungono informazioni sugli esseri o le cose designati dai nomi. Sono di due tipi: qualificativi e determinativi.
Gli aggettivi qualificativi, che sono in numero aperto, indicano una qualità relativa al nome a cui si riferiscono.
Gli aggettivi determinativi, che sono in numero chiuso, danno informazioni circa l’appartenenza (aggettivi possessivi), la posizione (aggettivi dimostrativi), la quantità (aggettivi numerali e indefiniti) dell’essere o della cosa designata dal nome a cui si riferiscono.

 

  • Più di tre milioni di anni fa, in un angolo sperduto della savana africana muove i primi passi la storia dell’uomo. Per sopravvivere agli sconvolgimenti ambientali, alcune creature, alte poco più di un metro, con il corpo villoso e il volto simile agli attuali scimpanzé, iniziano a camminare erette.

 

b. Aggettivi qualificativi / aggettivi determinativi

  • sperduto, africana, ambientali, villoso, simile, attuali,  alte, erette
  • tre, un (metro),  primi e alcune

 

c. L’aggettivo qualificativo
i) La posizione dell’aggettivo qualificativo

  • Ho comprato un bellissimo maglione.
  • Mettiti il maglione grigio.
  • Mi sono fatto un ottimo panino al prosciutto.
  • Vorrei un panino integrale.
  • L’imprevedibile Susanna ne ha fatta un’altra delle sue.
  • L’Orlando innamorato, L’Orlando furioso.

 

  • Si addentrò in un racconto avvincente e pauroso.
  • Il bosco era fatto di alberi alti e bassi.

 

  • È una storia ricca di colpi di scena.

 

Confronta il francese e l’inglese

ii) Le forme dell’aggettivo qualificativo

 

sing.

plur.

sing.

plur.

masch.

bell-o

bell-i

grand-e

grand-i

femm.

bell-a

bell-e

 

iii) La concordanza dell’aggettivo qualificativo

  • Carlos e Maria sono spagnoli.
  • Per la frittura servono gamberi, totani e acciughe fresche.
  • * Alessandro, Sara, Laura e Stefania sono già uscite.

 

 

 

iv) L’aggettivo con valore di sostantivo o di avverbio

Aggettivi

aggettivi sostantivati

aggettivi

aggettivi sostantivati

una casa povera
un pover’uomo

un povero
ogni povero
i poveri
tre poveri

un freddo inverno

il freddo
questo freddo terribile

il popolo italiano
la moda italiana

l’italiano (= la lingua italiana)
gli italiani

la prossima fermata

il prossimo (= gli altri uomini)

gli avvenimenti futuri

il futuro

fatti privati

il privato (= tutto ciò che riguarda esclusivamente la singola persona).

  • Guida veloce. - Lavora sodo. - Veste elegante.

 

v) Aggettivi primitivi, derivati, alterati, composti

I gradi dell’aggettivo qualificativo

 

  • Daniela è più cinica di Francesco.
  • Davide è il più stralunato dei miei compagni di scuola.
  • Giovanni è buffissimo.

 

  • Il grado comparativo
  • L’ultimo modello è meno rivoluzionario del precedente.
  • Luca è astuto come una volpe.

 

  • È più testardo lui di lei.
  • Mario è molto meno bravo di te.
  • Pedalare è meno faticoso che correre.
  • Mi sembrava più timido che scontroso.
  • È più silenzioso in casa che fuori.
  • Ha agito più astutamente che correttamente.

 

  • Non è mai stato (così) bello come suo fratello.
  • Non è (tanto) noioso quanto te.
  • Il grado superlativo

 

  • Il meno inaffidabile è stato l’assessore all’urbanistica.
  • Il meno inaffidabile della giunta [o fra i membri della giunta] è stato l’assessore all’urbanistica.

 

  • Un nemico acerrimo
  • *Un nemico molto acre.
  • Un sapore molto acre
  • *Un sapore acerrimo.
  • Un giudice integerrimo
  • *Le sue forze fisiche erano integerrime.
  • occasionissima, affarissimo, finalissima, governissimo, augurissimi, salutissimi

 

  • Comparativi e superlativi derivati dal latino

 

grado positivo

comparativo

superlativo assoluto

buono

migliore (più buono)

ottimo (buonissimo)

cattivo

peggiore (più cattivo)

pessimo (cattivissimo)

grande

maggiore (più grande)

massimo (grandissimo)

piccolo

minore (più piccolo)

minimo (piccolissimo)

 

  • È un mercato caratterizzato da minore flessibilità  (non * flessibilità più piccola).
  • L’angolo maggiore del triangolo (meglio di l’angolo più grande).
  • Sta cercando un appartamento più grande (non *un appartamento maggiore).
  • Passami una vite più piccola (non *una vite minore).
  • Serve una vite di diametro minore (meglio che di diametro più piccolo).

 

Preposizioni latine

Comparativi italiani

Superlativi italiani

ante ‘davanti, prima’

anteriore

--------

post ‘dietro, dopo’

posteriore

postremo e postumo

 

infra ‘sotto’

inferiore

Infimo

supra ‘sopra’

superiore

Supremo

 

intra ‘dentro’

interiore

Intimo

extra ‘fuori’

esteriore

Estremo

 

citra ‘di qua’

(citeriore)

--------

ultra ‘di là, oltre’

ulteriore

Ultimo

 

 

(priore)

Primo

 

Aggettivi privi di comparativo e di superlativo

  • *Un quadrilatero coi lati uguali è più quadrato di uno coi lati diversi
  • Questo tavolo è più quadrato di quello.

 

 

 

 

Aggettivi qualificativi

bella: aggettivo qualificativo, primitivo, di grado positivo, femminile, singolare;
dolce: aggettivo qualificativo, primitivo, di grado positivo, maschile o femminile (secondo i casi), singolare;
inefficaci: aggettivo qualificativo, derivato (da efficace), di grado positivo, maschile o femminile (secondo i casi), plurale;
volgarone: aggettivo qualificativo, alterato, accrescitivo-spregiativo, di grado positivo, maschile, singolare;
neurovegetativo: aggettivo qualificativo, composto, di grado positivo, maschile, singolare;
più godibile: aggettivo qualificativo, derivato, di grado comparativo di maggioranza, analitico, maschile o femminile (secondo i casi), singolare.
pessime: aggettivo qualificativo, primitivo, di grado superlativo assoluto, organico, femminile, plurale.

 

d. Gli aggettivi determinativi

 

I possessivi

 

Gli aggettivi possessivi si riferiscono a un nome, accordandovisi in genere e numero, e indicano a chi appartiene l’essere o la cosa designati da quel nome, mettendolo in relazione con una delle persone grammaticali: la I (mio - nostro), la II (tuovostro) o la III (suoloro).

 

  • I possessivi e le persone

 

  • Le forme dei possessivi

 

singolare

Plurale

 

maschile

femminile

maschile

Femminile

I pers. sing.

mio

mia

miei

Mie

II pers. sing.

tuo

tua

tuoi

Tue

III pers. sing.

suo

sua

suoi

Sue

I pers. plur.

nostro

nostra

nostri

Nostre

II pers. plur.

vostro

vostra

vostri

Vostre

III pers. plur.

Loro

 

Confronta l’inglese

  • La posizione degli aggettivi possessivi
  • Aiutava il padre nei suoi affari.
  • Fatti gli affari tuoi.
  • Dove avete messo la mia roba?
  • È roba sua, non toccare niente.

 

 

  • Gli “accompagnatori” dei possessivi

Confronta l’inglese, il francese, il tedesco, lo spagnolo

  • Quando l’aggettivo possessivo non ci vuole
  • Ho abbottonato il giubbotto (non: *Ho abbottonato il mio giubbotto).
  • Ha perso il portafoglio (non *Ha perso il suo portafoglio).
  • Si è morso la lingua (non *Ha morso la sua lingua).

 

Confronta l’inglese

  • Carla chiese a Matteo dov'era sua sorella.
  • Carla chiese a Matteo dov'era la propria sorella.

 

  • Ognuno ha il diritto di esprimere la propria [o la sua]  opinione.
  • Alcune aziende hanno perso i propri [o i loro]  clienti.
  • Non si può pensare esclusivamente al proprio interesse.
  • Bisogna ammettere i propri errori.
  • A volte è difficile rispettare i propri impegni.

 

  • Rispetto le opinioni degli altri
  • Rispetto le opinioni altrui

Aggettivi e pronomi possessivi

mio: aggettivo o pronome (secondo i casi) possessivo di I persona singolare, maschile, singolare;
tuoi: aggettivo o pronome (secondo i casi) possessivo di II persona singolare, maschile, plurale;
loro: aggettivo o pronome (secondo i casi) possessivo di III persona plurale, maschile o femminile (secondo i casi), singolare o plurale (secondo i casi);
proprie: aggettivo o pronome (secondo i casi) possessivo di III persona singolare o plurale (secondo i casi), femminile, plurale.

 

I dimostrativi

  • Questo, quello e codesto

 

I dimostrativi indicano la posizione dell’essere o della cosa a cui si riferiscono: posizione vicina a chi parla (questo), posizione lontana da chi parla (quello); e, nella varietà toscana, posizione lontana da chi parla e vicina a chi ascolta (codesto).

  • «Questa poltrona è favolosa», disse sprofondandovi.
  • Passami quel libro per favore.
  • Ci andrò questa sera.
  • Quella interminabile estate, la ricordo come se fosse oggi!
  • Non sapeva scegliere fra il calcio e la pallacanestro: questa indecisione lo paralizzava.
  • Davanti ai loro occhi, improvvisamente, il mare aperto. Quella visione li incantò.
  • Ricordati sempre questa verità: nella vita nessuno regala niente.

 

singolare

plurale

maschile

femminile

maschile

femminile

questo

questa

questi

queste

quello, quel

quella

quei, quegli, quelli

quelle

codesto

codesta

codesti

codeste

 

Confronta il latino: La famiglia di ille

  • Codesti cani costì forse van bene per passeggio ma a caccia no.
  • Il sottoscritto Giuseppe Sanna chiede a codesto ufficio l’iscrizione nelle liste di collocamento.

 

Confronta il latino

 

  • Le pinne mettile in quella borsa .
  • *Questo problema qui dell’immigrazione clandestina riguarda tutti i paesi europei.
  • Gli identificativi stesso e medesimo: esprimono relazioni di identità non determinazioni spaziali.

 

  • Si sono incamminate lungo la stessa strada.
  • Pose anche a lui la medesima domanda, ma non ottenne risposta.
  • Me ne sono accorta nel momento stesso in cui l’ho visto per la prima volta.
  • L’hai ammesso tu stessa.
  • Su questa materia ho il tuo stesso modo di sentire.
  • In quello stesso istante si udì lo sparo.

 

Aggettivi e pronomi dimostrativi

queste: aggettivo o pronome (secondo i casi) dimostrativo, variabile, maschile, singolare;
la stessa: pronome dimostrativo, identificativo, variabile, femminile singolare;
ciò: pronome dimostrativo, invariabile, maschile, singolare, con valore neutro;
coloro: pronome dimostrativo, variabile, maschile o femminile (secondo i casi), plurale.
quegli: aggettivo dimostrativo, variabile, m aschile, plurale; oppure (secondo i casi) pronome dimostrativo, invariabile, maschile, singolare.

 

Gli indefiniti

  • Aggettivi e pronomi indefiniti

 

Gli aggettivi e pronomi indefiniti connotano le persone o cose a cui si riferiscono  in senso generico, lasciandone imprecisata l’identità, la qualità o la quantità.
Poiché tutti implicano una qualche informazione – non di tipo esatto – sulla quantità, si chiamano anche quantificatori.

La Famiglia di Unus

 

Singolare

Plurale

 

Maschile

Femminile

Maschile

Femminile

Aggettive e pronomi

nessuno

nessuna

 

alcuno

alcuna

Pronomi

niente

 

nulla

Pronome

uno

una

Aggettivo e pronome

 

alcuni

alcune

Aggettivo

qualche

 

Pronomi

qualcuno

qualcuna

qualcosa

 

Aggettivi e pronomi

certo

certa

certi

certe

tale

tali

altro

altra

altri

altre

Aggettivo e pronome

tutto

tutta

tutti

tutte

Aggettivo

ogni

 

Pronome

ognuno

ognuna

Aggettivo e pronome

ciascuno

ciascuna

Aggettivi

qualunque

qualsiasi

Pronome

chiunque

Aggettivi e pronomi

poco

poca

pochi

poche

parecchio

parecchia

parecchi

parecchie

molto

molta

molti

molte

tanto

tanta

tanti

tante

troppo

troppa

troppi

troppe

altrettanto

altrettanta

altrettanti

altrettante

diverso

diversa

diversi

diverse

vario

varia

vari

varie

 

I numerali

I numerali sono le parole che esprimono i numeri e i rapporti numerici.
I numerali cardinali  sono aggettivi e pronomi (uno, due, tre…) che designano i numeri interi (1, 2, 3…).
I numerali ordinali sono aggettivi e pronomi (primo, secondo, terzo…) che indicano la posizione di un oggetto entro una serie ordinata.
I numerali frazionari (due terzi, tre quinti…) sono nomi che designano frazioni (2/3, 3/5…).
I numerali moltiplicativi (doppio, triplo… ) sono aggettivi o nomi che designano multipli.
I numerali collettivi (paio, coppia, decina, dozzina…) sono nomi che designano una quantità numerica, considerata come  un insieme e approssimativamente.

 

Il primo italiano che utilizzò le cifre arabe e ne descrisse il funzionamento fu lo scienziato pisano Leonardo Fibonacci, nel suo Liber abaci del 1202, che si apre con le parole: «Queste sono le nove figure degli indiani: 9 8 7 6 5 4 3 2 1. Con queste nove figure e con il segno 0, che in lingua araba è detto zèphyrum, si può scrivere qualsiasi numero».

 

Gli interrogativi e gli esclamativi

 

  • Aggettivi e pronomi interrogativi

Gli interrogativi sono aggettivi e pronomi che servono per formulare delle domande, con le quali ci si informa sull’identità (chi, che, che cosa, cosa, quale), sulla qualità (che, quale), sulla quantità e sul numero (quanto-quanti), di esseri e cose.
Gli stessi pronomi e aggettivi si usano anche per le esclamazioni, nel qual caso si chiamano esclamativi.

Ecco la tabella di tutti gli interrogativi ed esclamativi:

 

Singolare

Plurale

 

masch..

femm.

masch.

femm.

Pronome

chi

Pronome

che,
che cosa,
cosa

 

Aggettivo

che

Aggettivo e pronome

quale

quali

Aggettivo e pronome

quanto

quanta

quanti

quante

 

  • Quali giornali leggi di solito?
  • Quanti regali hai ricevuto per il tuo compleanno?
  • Vorrei sapere che alberi sono questi.

 

  • Che bella partita!
  • Quanta strada abbiamo fatto!

 

 

Aggettivi e pronomi interrogativi ed esclamativi

quali (in Quali vuoi?): pronome interrogativo, variabile, maschile, plurale;
quali (in Quali sciocchezze devo sentire!): aggettivo esclamativo, variabile, femminile, plurale;
chi (in Chi è?): pronome interrogativo, invariabile, singolare;
che (in Che libro leggi?): aggettivo interrogativo, invariabile, maschile singolare.
Quante: aggettivo o pronome (secondo i casi), interrogativo o esclamativo, variabile, femminile, plurale.

 

4 I pronomi

a. Che cosa sono i pronomi?

I pronomi sono parole che sostituiscono un nome presente nel discorso, o riprendendo un nome già comparso (riferimento anaforico) o anticipando un nome che comparirà più avanti (riferimento cataforico), oppure indicano un elemento del mondo esterno, presente alla mente di chi parla e di chi ascolta (riferimento deittico).

  • Francesco era il ragazzo di Cecilia, ma ormai si sono lasciati. È stata lei a prendere la decisione quando ha saputo che lui si vedeva con un’altra. «Con quella!» ha esclamato, e lo ha piantato. Lui poi è tornato e le ha chiesto di rimettersi insieme, ma lei ormai stava con quel ragazzo americano che gioca a pallacanestro.

 

b. I pronomi personali

 

i) I pronomi personali liberi e i pronomi personali clitici

 

 

PRONOMI PERSONALI

 

LIBERI

CLITICI

 

soggetto

complemento

complemento

I persona singolare

io

me

mi

II persona singolare

tu

te

ti

III persona singolare

lui, lei
(egli, ella)
esso, essa

lui, lei,
esso, essa

lo, la
(compl. oggetto)
gli, le
(compl. di
termine)

I persona plurale

noi

noi

ci

II persona plurale

voi

voi

vi

III persona plurale

loro
(essi, esse)

loro
(essi, esse)

li, le
(compl. oggetto)
loro, gli
(compl. di
termine)

  • Te ne parlerò.
  • Ho intenzione di discuterne con lui.
  • Ne sono venuti pochi.
  • Dovrai vederne ancora tante.

 

  • Io sono venuta, ma lui non ce l’ha fatta.
  • Lei se n’è andata.
  • Loro non sono stati invitati.
  •  
  • *Ho visto Maria e gli ho detto che si ricordi del tuo libro.
  • Ha visto quelli della quarta e gli ha detto di venire.
  • Il Preside convoca i rappresentanti dei genitori comunicando loro l’ordine del giorno.

 

  • Vi telefono oggi
  • Li ho visti
  • Bisogna parlargli subito.
  • Chiamami alle otto.

 

I p.s.

Me lo dici?

Dimmelo!

II p. s.

Te la sei presa?

Non prendertela!

III p.s.

Glieli ha portati via.

Portandoglieli via, si è rivelato un poco di buono.

I p. pl.

Ce le puoi prestare?

Cosa ti costa prestarcele?

II p. pl.

Non ve lo regalo.

Dovrei regalarvelo?

III p. pl.

Questa gliela faccio pagare, a quei due!

Restituiscigliela pure, la loro macchina.

ii) Quando si usano i pronomi personali liberi e quando i clitici

 

  • Il capufficio farebbe bene a promuovermi.
  • Il capufficio farebbe bene a promuovere me.

 

  • Il capufficio farebbe bene a promuovere me, non Rossi.
  • *Il capufficio farebbe bene a promuovere me, non a licenziarmi.
  • Il capufficio farebbe bene a promuovermi, non a licenziarmi.
  • *Il capufficio farebbe bene a promuovermi, non Rossi.

iii) I pronomi riflessivi

 

 

complemento oggetto

complemento di termine

I pers. sing.

Mi lavo.

Mi faccio la barba.

II pers. sing.

Ti vesti.

Ti metti la camicia.

III pers. sing.

Si rade.

Si dà il dopobarba.

I pers. plur.

Ci presentiamo.

Ci infiliamo la giacca.

II pers. plur.

Vi licenziate.

Vi prendete il raffreddore.

III pers. plur.

Si vantano.

Si danno delle arie

  • Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te stesso (meglio che … ciò che non vorresti ti fosse fatto).
  • Tutti i professori della scuola si stimano molto.

 

iv) “Darsi del tu” e “darsi del lei

Confronta l’inglese, il francese, lo spagnolo

Pronomi personali

io: pronome personale, libero, I persona singolare, soggetto;
voi: pronome personale, libero, II persona plurale, soggetto o complemento (secondo i casi), non riflessivo o riflessivo (secondo i casi);
mi: pronome personale, clitico, I persona singolare, complemento, non riflessivo o riflessivo (secondo i casi);
te: pronome personale, libero o clitico (secondo i casi), II persona singolare, complemento, non riflessivo o riflessivo (secondo i casi);
gli: pronome personale, clitico, III persona singolare (o forse plurale), maschile, complemento, non riflessivo;
: pronome personale, libero, III persona, singolare o plurale (secondo i casi), maschile o femminile (secondo i casi), complemento, riflessivo;
noi stessi: pronome personale, libero, I persona plurale, complemento, riflessivo.

 

I Pronomi determinativi
I possessivi

  • Mia figlia sta bene, e il tuo?
  • Hai un cane più ubbidiente del mio.
  • La tua mi pare davvero una buona idea.

 

I dimostrativi

  • Non voglio quei libri sul primo scaffale, voglio quelli sul secondo

 

  • Penso lo stesso che pensi tu.
  • Non mi hanno invitato ma ci vado lo stesso.
  • Solo pronomi

 

  • « E chi sarebbe costui?» chiese con malcelato disgusto.
  •  Costoro non meritano quello che stiamo facendo per loro.

 

  • Lì incontrò colei che sarebbe diventata sua moglie.
  • Coloro che non hanno fatto esperienza di ricerca non possono essere buoni docenti.

 

  • Il Comune avrà facoltà di espropriare gli immobili e assegnarli al richiedente, purché questi si obblighi ad eseguire le migliorie necessare.

 

  • Ciò mi sorprese.
  • Cercavano un indizio di ciò che era accaduto.
  • Questo era tutto ciò che sapevo.
  • Rimasi ferita da ciò che riuscirono a dire.

Aggettivi e pronomi dimostrativi

queste: aggettivo o pronome (secondo i casi) dimostrativo, variabile, maschile, singolare;
la stessa: pronome dimostrativo, identificativo, variabile, femminile singolare;
ciò: pronome dimostrativo, invariabile, maschile, singolare, con valore neutro;
coloro: pronome dimostrativo, variabile, maschile o femminile (secondo i casi), plurale.
quegli: aggettivo dimostrativo, variabile, maschile, plurale; oppure (secondo i casi) pronome dimostrativo, invariabile, maschile, singolare.

 

Gli indefiniti [v. tabella]

Aggettivi e pronomi indefiniti

alcuni: aggettivo o pronome indefinito (secondo i casi), variabile, maschile, plurale.
qualche: aggettivo indefinito, variabile, maschile o femminile (secondo i casi), singolare;
diverse: aggettivo o pronome indefinito (secondo i casi), variabile, femminile, plurale; oppure (secondo i casi) aggettivo qualificativo, primitivo, femminile, plurale, di grado positivo.
qualsiasi: aggettivo indefinito, invariabile, maschile o femminile (secondo i casi), singolare o plurale (secondo i casi)

 

I numerali

 

Gli interrogativi e gli esclamativi [v. tabella]

  • Queste magliette sono tutte belle. Tu quale compreresti?
  • In quale di questi libri troverò una soluzione ai miei dubbi di grammatica?
  • Quanti sono gli stati membri dell’Unione Europea?
  • Quante di queste case sono state costruite con criteri antisismici?
  • Molte specie animali sono in via di estinzione, nessuno sa esattamente quante.

 

  • Solo pronomi
  • Chi era la ragazza che ti ha salutato? (femm. sing. - soggetto)
  • Chiedete a lui chi ha visto. (genere e numero sconosciuti. – complemento oggetto)
  • Lo sapete chi erano le suffragette? (femm. plur. - soggetto)
  • Di chi state parlando? (genere e numero sconosciuti – complemento indiretto)
  • Allora, chi è che vuole il gelato?

 

  • Che fai? - Che cosa fai? - Cosa fai?
  • Di che ti preoccupi? - Di che cosa ti preoccupi? - Di cosa ti preoccupi?
  • Che c’è da mangiare? - Che cosa c’è da mangiare? - Cosa c’è da mangiare?
  • Non so proprio che dirle. - Non so proprio che cosa dirle. - Non so proprio cosa dirle.

 

  • Senti chi parla!
  • Cosa mi tocca di sentire! (o che cosa, più raramente che)

 

d. I pronomi relativi

I pronomi relativi sostituiscono un nome che “sta a cavallo” fra due proposizioni, e così le mettono in relazione congiungendole in un’unica frase.

  • Valeria conosce un ragazzo. Il ragazzo sa il giapponese.
  • Valeria conosce un ragazzo che sa il giapponese.

 

i) Proposizioni relative restrittive e appositive

  • L’allenatore non mette in campo giocatori  che fanno un gioco individualista.
  • L’allenatore non ha messo in campo Totti, che si era infortunato.

 

ii) Che

 

  • Christian, che fa tanto lo sbruffone, i tiri liberi li ha sbagliati tutti e due. (che  masch. sing.; soggetto della relativa; relativa appositiva)
  • Le ragazze che resistono a giocare coi maschi sono toste.
  • La Salernitana, chetutti davano perdente, ha vinto perché ci ha creduto.
  • Quei cretini che abbiamo rivisto al bar avevano tirato monetine in campo per tutta la partita.
  • Ti ricordi la sera che siamo rientrati sotto il temporale?

 

  • Non ci vediamo quasi mai: il che non significa che non siamo buoni amici.

 

Confronta l’inglese

 

iii) Cui

  • È lei la ragazza di cui ti hanno parlato. (cui femm.sing.; relativa restrittiva)
  • Il tuo amico, a cui mi sono ben guardato di dire dove andiamo in vacanza, troverà il modo di scocciarci anche qua.
  • Abbiamo visitato diverse città, tra cui Siena e Firenze.
  • Questi sono tutti i soldi su cui possiamo contare.

 

  • Si aprì un’epoca in cui i migliori ingegni furono costretti a emigrare.

 

  • La normativa cui si fa riferimento è quella del D.M. 954.
  • La Montorsi, il cui senso dell’umorismo è uguale a zero, non si è neanche accorta che la prendevano in giro.
  • Abbiamo tempo solo fino a stasera, per cui è meglio che ci sbrighiamo.

 

iv) Il quale

  • *Incontrerò il figlio di Luisella, il quale tu conosci già.
  • *Le ragazze le quali resistono a giocare coi maschi sono toste. (cfr. 7)
  • Ho incontrato il figlio di Luisella, il quale è stato molto gentile.
  • Abbiamo visitato diverse città, tra le quali Siena e Firenze. (cfr. 14)
  • Questi sono tutti i soldi sui quali possiamo contare. (cfr. 15)

 

  • Visiteremo la cupola del duomo, che è tuttora in restauro.
  • Visiteremo la cupola del duomo, la quale è tuttora in restauro.
  • Siamo molto soddisfatti per i messaggi che abbiamo ricevuto da tutta Europa nelle ultime settimane, i quali dimostrano l’interesse per la nostra iniziativa.

 

v) I pronomi relativi doppi

  • Ho scoperto chi si è fregato la collezione di Dylan Dog.
  • Siamo disponibili per chiunque desideri maggiori informazioni.
  • Siamo d’accordo con quanto è stato deciso nella riunione di ieri.
  • Il modulo di iscrizione al corso sarà inviato a quanti ne faranno richiesta.

 

Pronomi relativi

che (in Mi piacciono i debitori che pagano): pronome relativo, invariabile, maschile, plurale, soggetto;
che (in Anna, che non avevo visto, è venuta dopo): pronome relativo, invariabile, femminile, singolare, complemento;
cui: pronome relativo, invariabile, maschile o femminile (secondo i casi), singolare o plurale (secondo i casi), complemento;
il quale: pronome relativo, variabile, maschile, singolare, soggetto.
delle quali: pronome relativo, variabile, femminile, plurale, complemento;
chiunque (in Prendiamo chiunque si presenti): pronome relativo, doppio, invariabile, singolare, complemento della principale – soggetto della relativa.

 

fonte: http://stefanobraconi.altervista.org/download/infouma/1.3%20Il%20gruppo%20nominale%201.doc

Autore del testo: dott. Francesco Fiumara

 

 

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