Condensa, umidità e muffe

 


 

Condensa, umidità e muffe

 

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Condensa, umidità e muffe

 

Condensa, Umidità e Muffe
Il problema della condensazione é importante perché, anche se non appaiono le classiche ”macchie sui muri”, esso e sempre in agguato e può ridurre le caratteristiche coibenti del nostro edificio senza che ci si possa rendere conto; le conseguenze inevitabili sono da un lato il maggior fabbisogno di energia per il riscaldamento e dall’altro i maggiori costi da sostenere per interventi di ripristino per l’eliminazione di muffe o la riparazione di impianti elettrici ed idraulici.


In cosa consiste il fenomeno della condensazione e le sue conseguenze?
Proviamo, per semplicità, a sintetizzare con un esempio di tipo ”idraulico” il fenomeno della condensazione:


L’altezza dei bordi dei recipienti potrebbe rappresentare la temperatura dell’aria, mentre il liquido contenuto potrebbe essere il vapore presente nella stessa (cioè l’umidità relativa): il recipiente A è riempito per il 50%, ma B, con la stessa quantità, è riempito per il 60% ed in C lo stesso contenuto trabocca. Dunque, abbassando la temperatura (bordo del recipiente) aumenta l’umidità relativa, fino a raggiungere il 100%; quando l’ambiente è saturo di umidità, il vapore condensa e si definisce punto di rugiada il momento in cui, ad una precisa temperatura, l'umidità relativa si trasforma in condensa.
Uno dei parametri più importanti da prendere in considerazione ai fini del mantenimento delle condizioni di benessere degli ambienti confinati e della progettazione degli impianti di climatizzazione è, quindi, l’umidità relativa dell’aria.


Riprendiamo ora il concetto sovraesposto con un linguaggio leggermente più tecnico. L’aria umida è un miscuglio di aria secca e vapor d’acqua e, se consideriamo un volume d’aria, i costituenti del miscuglio si troveranno ad una data pressione parziale. La massima pressione parziale del vapor d’acqua nel miscuglio, per una data temperatura, è detta pressione di saturazione e la curva grafica generata da tale rapporto alle diverse temperature si chiamerà curva di saturazione. Se in una certa quantità di aria umida, nella quale la pressione del vapore sia pari alla pressione di saturazione (aria umida satura), viene immesso dell’altro vapor d’acqua, una parte di esso condensa e si formano alcune gocce di liquido.
L'umidità relativa è data dal rapporto tra la pressione parziale di vapore e la corrispondente pressione di saturazione alla stessa temperatura. La conoscenza dei valori di umidità relativa e necessaria sia per i controlli sulle condizioni di benessere negli ambienti sia per la verifica delle pressioni di vapore all’interno delle pareti e della possibile formazione di condensa. La condensa pero può formarsi all’interno dei muri ed è la più insidiosa perché nascosta. Per meglio capire come ciò può accadere, riprendiamo l’esempio gia visto con solo alcune variazioni:

 

a

= ambiente interno

b

= primo strato di muro

c

= secondo strato di muro

d

= ambiente esterno

 


I coefficienti r1, r2, r3 sono i valori di resistenza al passaggio del vapore cioè le diverse permeabilità degli strati di muratura.
Se tutto funzione, l’umidità dell’ambiente interno viene smaltita dalla ventilazione (V), ma se essa non è sufficiente, aumenta il livello nel recipiente A; una parte di vapore passa attraverso i muri dove incontra una certa resistenza r, fino ad evaporare all’esterno D. Se il rubinetto r3 fosse chiuso (cioè il rivestimento esterno del muro fosse impermeabile, come la ceramica o gli intonaci plastici) allora è forte il rischio condensa all’interno della muratura.
Esistono materiali isolanti assolutamente permeabili al vapore (molto traspiranti), altri meno; in ogni caso la parete va sempre verificata rispetto al rischio di condensazione. Attenzione perché un muro traspirante non è da solo sufficiente a risolvere e/o prevenire i problemi: infatti esso può al massimo evacuare il 10% del vapore che e necessario rimuovere dalle case; compito questo della ventilazione, non della permeabilità della muratura.
Le muffe invece sono funghi che frequentemente si trovano sulle superfici umide. Esse sono una diretta conseguenza della presenza di umidità e derivano dalle spore vegetali che sono normalmente presenti a milioni nell’aria: se trovano acqua per germogliare, fioriscono sulle pareti umide con danni estetici e, specialmente, danni per la salute.
Per eliminarle è innanzitutto indispensabile rimuoverne le cause (condensazione e umidità) e, prima di riutilizzare il locale, si consiglia di distruggere le eventuali spore residue con una disinfezione dell’ambiente (ad esempio usando ammoniaca diluita sulle superfici precedentemente infestate).
L’umidità può derivare dalla condensazione del vapore ma può anche provenire dalle fondazioni per risalita o nelle cantine poco impermeabilizzate o per infiltrazione dai tetti o da pareti se gli intonaci esterni non sono adeguati (impermeabili ma traspiranti).
Movimento del vapore
Un altro concetto, semplice ma molto importante, da tenere presente per valutare il flusso del vapore è anche quello della stagionalità: il vapore si muove sempre dalla parte calda verso quella fredda.
Questo comporta che d’inverno avremo un flusso di vapore dall’interno dell’abitazione verso l’esterno, mentre nel periodo estivo tale flusso seguirà la direzione opposta:
 



Quanto sopra può sembrare banale ma in realtà è un’aspetto molto sottovalutato e quindi spesso trascurato quando si cerca di individuare un corretto sistema di freni/barriere al vapore.
Un esempio per tutti: il tetto. Molti pensano alla coibentazione del tetto solo in funzione del periodo invernale e poco si preoccupano di cosa succede all’interno dei vari strati di copertura nel periodo estivo.
Pressione, temperatura e umidità possono creare improvvise formazioni di condensa. Per mantenere lo strato isolante sempre asciutto è quindi fondamentale garantire che esso sia sempre protetto da idonee barriere vapore (sopra e sotto) oppure sia consentita l’evacuazione del vapore durante tutti i periodi dell’anno. Dal punto di vista oggettivo, non dimentichiamoci che possono esserci alcuni giorni dell’anno in cui la formazione di condensa avviene inevitabilmente date certe condizioni climatiche; utilizzare in questo caso dei prodotti traspiranti posizionati correttamente ne consente la rapida evaporazione senza conseguenze.

 

Fonte: http://www.michiweb.it/public/Appunti/Isolamento.zip

Sito web : http://www.michiweb.it

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

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