La brasatura

 

 

 

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La brasatura

La brasatura è un processo di saldatura che utilizza un materiale d’apporto allo stato fuso, introdotto nel giunto con un’azione capillare o con il suo preposizionamento. Normalmente il materiale d’apporto fonde a temperature più basse dei materiali base. Questo processo può vantare un discreto numero di varianti. Si possono distinguere tre tipi di brasatura:

  • brasatura forte: temperature superiori ai 450 °C, ma comunque inferiori alla temperatura di fusione dei materiali base; preparazione adatta a favorire la penetrazione del materiale d’apporto per capillarità;
  • brasatura dolce: temperature inferiori ai 450°C e comunque inferiori alla temperatura di fusione dei materiali base; preparazione adatta a favorire la penetrazione del materiale d’apporto per capillarità;
  • saldobrasatura: temperature superiori a quelle della brasatura forte, ma comunque inferiori a quelle del materiale base; preparazione del giunto simile a quella per la saldatura autogena.

Nella brasatura forte avviene la fusione del solo materiale d’apporto e non dei materiali base. Il materiale d’apporto fuso si diffonderà a livello intergranulare nei due componenti da saldare, favorito dalla capillarità con cui esso viene inserito e dalla geometria del giunto. Il costo elevato ne consiglia l’uso esclusivamente per quei componenti che non possono subire modificazioni a livello microstrutturale o superficiale, come per gli acciai inossidabili. La resistenza del giunto finito sarà proporzionale alla superficie brasata, al tipo di sollecitazione a cui esso sarà soggetto (meglio al taglio), alla temperatura di brasatura, alla quantità e qualità della lega d’apporto ed alla tecnica ed abilità di brasatura. La distanza tra le superfici da brasare deve essere tale da permettere una buona diffusione capillare del materiale d’apporto; inoltre bisogna fare attenzione che le tensioni indotte dalle variazioni di temperatura non superino il valore di snervamento del materiale base.
Anche la brasatura dolce permette di fondere la lega brasante ma non i materiali base. L’efficacia del giunto dipende essenzialmente da: progetto del giunto, scorrevolezza della lega, distanza delle superfici da brasare, studio delle sollecitazioni. Questa tecnica è impiegata per giunzioni tubolari, soprattutto ed è più diffusa in campo idraulico.
La saldobrasatura utilizza come materiali d’apporto soprattutto ottoni, fondenti a temperature relativamente elevate. La giunzione si realizza attraverso la diffusione intergranulare della lega d’apporto nella struttura dei materiali base; non può invece far leva sulla diffusione capillare del materiale d’apporto, perché la completa fusione di quest’ultimo avviene a temperature troppo elevate rispetto alla temperatura di fusione dei materiali base. Attraverso questo metodo si possono saldare acciai, rame, zinco e alluminio.

 

Fonte: citazione da http://dma.ing.uniroma1.it/users/aerotec_c3/TECNICHE%20INNOVATIVE%20DI%20SALDATURA%20IN%20CAMPO%20AEROSPAZIALE%20-%202.doc

Sito web da visitare: http://dma.ing.uniroma1.it/users/aerotec_c3/

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