Letteratura italiana

 

 

 

Letteratura italiana

 

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AUTORI E TEMI DELLA LETTERATURA ITALIANA: dalle origini all'Ottocento.

 

MEDIOEVO: ETA' COMUNALE(Duecento e Trecento)
Nel Nord c'era una fitta rete di città politicamente autonome, i Comuni, con un 'intensa vita economica basata sullo scambio. Vigeva invece ancora il sistema feudale nello Stato della Chiesa e al Sud. La Chiesa cerca di difendere ed ampliare privilegi e territori, si scontra infatti con Federico fino alla sua morte, poi Bonifacio di cui ci parla Dante ed infine lo spostamento del Papato ad Avignone. Nascono le eresie o nuovi movmenti come Domenicani e Francescani e le accuse di corruzione alla Chiesa. nel Trecento i Comuni decadono sostituiti da Principati e Signorie. Diversa è la situazione di Firenze che sarà repubblica oltre il Quattrocento, anche se in mano ad una stretta oligarchia di famiglie potenti, tra queste quella dei Medici che chiude la stagione dei Comuni nel 1434. La società feudale del sud ha visione statica del mondo, dio è ancora al centro dell'esistenza. Nella società comunale accade invece il contrario, il mercante crede di poter modificare la realtà e si contrappone al cristianesimo medioevale con l'ideale di povertà evangelica.

  • Giullare
  • La scuola siciliana presso la corte di Federico: Iacopo da Lentini "Meravigliosamente"
  • I rimatori Toscani: Guittone D'Arezzo e Bonagiunta Orbicciani(bimbo che vuol toccare il fuoco)
  • Stil Novo:Guinizelli "Al cor gentile rempaira sempre amore", Cavalcanti
  • La poesia comico Realista di cecco angiolieri.
  • La letteratura religiosa
  • DANTE,Firenze 1265:

                            -Vita nuova
-Convivio
-De vulgari eloquentia
-Monarchia e Epistole
-Commedia

  • PETRARCA,Arezzo 1304:

                            -opere religiose e morali
-opere "umanistiche"
-Canzoniere
-Trionfi e De remediis utriusque fortunae

  • BOCCACCIO,Firenze 1313:

                            -Periodo napoletano
-Periodo fiorentino
-Decameron
-Corbaccio

RINASCIMENTO
Rivoluzione che segnò la fine del Medioevo e la scoperta dell'humanitas come meravigliosa esplosione di civiltà. Crociati Þ Grecia Þ filologia Þ Scuole a Venezia e Padova Platoniche e aristoteliche. Firenze rielabora ÞCosimo de Medici " La canzone di Bacco ed Arianna"// Leon Battista Alberti nota che i credenti soffrono la fugacità della vita  ÞLorenzo de Medici  Þ muore   ÞColombo Carlo Ottavo Þscappano e tornano solo più tardi.

  • MACCHIAVELLI, Firenze 1469:

                          -Epistolario
-Principe
-Discorsi sopra la prima deca di tito livio
-Arte della guerra
-Mandragola

  • ARIOSTO, Reggio Emilia 1474:

                         -Liriche latine e volgari
-Commedie
-satire
-lettere
-Orlando furioso 
ETA' DELLA CONTRORIFORMA
Martin Lutero si proponeva di combattere la corruzione del clero, e di riformare la religione a partire dal rapporto diretto fra il credente e Dio Þcalvinismo ÞScisma. Per trovare una soluzione e appianare i contrasti la Chiesa convoca il concilio di Trento: la divisione è insanabile, la Chiesa si dichiara unica depositaria in materia di fede e l'autorità del Papa  è indiscutibile.  La Chiesa si allea all'Impero, rafforza i suoi poteri e riorganizza le sue istituzioni   ÞControriforma.

  • TASSO, Sorrento 1544:

                         -Epistolario
-Rinaldo
-Rime
-Aminta,Galealto,Re Torrismondo
-Gerusalemme liberata
-Dialoghi

 

ILLUMINISMO
Movimento della seconda metà del settecento che si propone di lottare contro i residui irrazionali e barbarici mediante la "ragione". Promuove il libero esame critico, rifiuta l'autorità e critica il passato. Cosmopolitismo,  filantropia, tolleranza. Religione razionale e deismo. Espressione della borghesia. Si afferma una letteratura utile, cioè strumento di insegnamento, divulgazione e polemica. Nasce così l'"enciclopedia" ad opera di Diderot ecc.

        •  Gian Battista Vico  "principi di una scienza nuova", polistografia
        • Pietro Verri e Cesare Beccarla con il "Caffè"
        • Beccarla con "Dei delitti e delle pene"
  • GOLDONI, Venezia 1707:
    • Riforma della Commedia
  • PARINI, Bosisio-Brianza 1729:

                  -Odi:La salubrità dell'aria
-Giorno

  • ALFIERI, Asti 1748:

                  -La poetica tragica
-Vita e rime

ETA' NAPOLEONICA: Neoclassicismo-preromanticismo
Abbattute le strutture dell'ancien régime si rafforzò piuttosto la borghesia terriera. La  componente intellettuale , quella "giacobina" vide nell'istaurarsi della dittatura napoleonica e nel dominio imperiale francese sulla penisola un tradimento delle istanze di libertà e democrazia sorte nel primo fervore rivoluzionario.Foscolo fu inquietantemente  alla ricerca di una sistemazione nella burocrazia, nel giornalismo,nell'esercito, come insegnante universitario, ma non si identificò mai come un funzionario di regime. Era pronto a mettersi in disparte e a vivere in povertà pur di non piegarsi a servire come già fececero Parini e Alfieri. Non trovando un reale ruolo si autodelegò quello del vate, si rivolse cioè ai posteri con un messaggio di libertà e riscatto nazionale, ispirato al recupero della grande tradizione del passato.

  • FOSCOLO, Zante 1778:

                        -Ultime lettere di Iacopo ortis
                        -Odi e Sonetti
                        - Sepolcri

 

RISORGIMENTO:Romanticismo
Grandiose e rapide trasformazioni nelle istituzioni politiche, nell'organizzazione economica e sociale, nei sistemi delle idee. crollano le monarchie di diritto divino e il popolo diventa unico sovrano. Nascono idee di libertà e uguaglianza.Si sviluppa inoltre la rivoluzione industriale  e nelle città industriali  sorge il nuovo proletariato sfruttato e imbruttito dalle macchine. Un sistema economico che appare fondato sul calcolo e sulla razionalità si rivela così minato da un'oscura irrazionalità. Così possiamo dire che entusiasmo e smarrimento e sdegno si alternano. Si pensi a Frankenstein. Le lotte violente delle masse,poi immoralità, promiscuità, alcolismo, delinquenza
L'intellettuale è pur sempre immerso nella realtà, ne patisce le contraddizioni e trasfonde la sua esperienza nella sua opera, talora in forma diretta, allusiva, simbolica. L'avvento del nuovo sistema borghese l'intellettuale perde la sua posizione privilegiata e viene impiegato in occupazioni poco remunerate o di poco prestigio sociale. Il rifiuto della ragione,il soggettivismo, la tensione verso l'infinito, un ritorno alla religiosità, il sehnsucht, il mito dell'infanzia, l'esule e lo straniero. il concetto di nazionee il senso della storia.

  • MANZONI, Milano 1785:

                         -Opere classicistiche
-Inni sacri
-Tragedia
-I promessi sposi

  • LEOPARDI, Recanati 1798:

                         -Canzoni e Idilli
-Operette morali
-Grandi idilli
-Ultimo Leopardi: ciclo di Aspasia e la Ginestra

cRITRATTO DI DANTE di N. Borsellino

  • Ritratto d'autore
        • Persona e personaggio.

Con la sua letteratura trasferisce la propria esistenza pratica, intellettuale e spirituale. Nella Commedia s'incarna nel personaggio, interpretando un  carattere che è il suo ed insieme un destino che è di tutti.

        • Biografia e autobiografia.

Oltre della sua letteratura, per ricostruire la sua vita, ci nutriamo delle testimonianze dell'epoca visto che fu oltre che scrittore uomo di potere: documenti d'archivio, cronache, corrispondenze e ricordi di amici e familiari.

        • La giovinezza.

Firenze, Maggio-Giugno 1265.
Padre appartenente alla piccola nobiltà guelfa( cambia valute9, madre Bella muore quando Dante aveva solo 10 anni. Il padre si risposa e ha numerosi fratelli-sorelle. Scrive già a 13-14 anni, in virtù del suo ingegno frequenta licei domenicani e francescani( S. Novella e S. Croce). Nei monasteri giravan testi come "Somma teologica" di Tommaso d'Aquino, "Tresor" di Brunetto latini. Inoltre in voga latini come Virgilio più Lucano, Stazio e libri di Grammatica e Retorica.
A 12 anni è già fidanzato con Gemma Donati da cui ebbe tre-quattro figli.
Vede Beatrice a 9 anni e se ne innamora. Le dedica la Vita nova, 42 capitoli di prosimetrum dove racconta l'amore per lui e le vicende post-mortem. Beatrice era però di un altro, ed così che s'inventa la donna schermo allontanandosi da Beatrice. Per questo chiede perdono. Segue traviamento morale.  

        • La maturità:filosofia e politica.

Dopo la morte di Beatrice Dante si dette alla vita edonistica e scioperata, ben rappresentato dallo smarrimento della selva oscura. legge Boezio, Cicerone, Agostino, Aristotele e Tommaso. Passa inoltre alla vita politica dopo un periodo di esclusione poiché non aristocratico(Giano della bella), fu guelfo bianco, sosteneva il comune e la teoria dei due soli. Conflitto con Bonifacio, si reca a Roma per capirne le intenzioni, ma lo raggiunge la condanna a due anni di esilio e il pagamento di 5000fiorini. e' accusato di baratteria . Rifiuta la condanna , gli vengono confiscati i beni più la morte al rogo.

        • L'esilio.

Si allontana dagli altri esuli che nutrivano speranze d'interventi militari per rimpatriare. Soggiorna a Treviso, a Lucca.. L'ascesa di Arrigo alimenta false speranze di rinascita del potere e di giusta amnistia. Soggiorna da Cangrande a verona, poi a Ravenna da Guido Novello da Polenta. Muore nel 1321 a Ravenna e viene sepolto nella Chiesa di s. Francesco.. Prima di morire conclude anche il Paradiso.

          • Commedia
          • Rime
          • Convivio: enciclopedia del sapere medioevale strutturato in trattati. il primo introduttivo, glii altri contenenti un testo poetico con commento. Incompiuto.
          • De vulgari eloquentia: per tema la definizione di una lingua volgare illustre. Incompiuto.
          • Monarchia: unica opera teorica completa. Raccoglie le idee politiche dell'autore.
          • Epistole: 13 lettere in latino.
          • Egloghe: due componimenti poetici in esametri latini come le Bucoliche di Virgilio.

 

  • Stagioni della lirica
        • Dalle rime giovanili alla Vita nova.
            • Rime Stilnovistiche: topos del servizio amoroso offerto alla donna vista come Signore
            • Tenzone con Forese Donati
        • La Vita nova.

Prosimetro: ripensamente sentimentale e intellettuale delle esperienze dell'adolescenza e della giovinezza. Autobiografia. Poetica stilnovistica, teoria dell'amore come salvifico e rigeneratore.

            • "A ciascun'alma presa e gentil core". Donna schermo, Beatrice gli toglie il saluto
            • "Donne ch'avete intelletto d'amore": sfogo con interlocutrici accorte e sensibili.
            • "Tanto gentile e tanto onesta pare": identificazione della donna con Cristo che gli dona salvezza.

 

        • Rime della mauturità.
            • Rime allegoriche e dottrinali: riflessioni.
            • Rime petrose . dedicate ad una donna di pietra. Non sonetti me due canzoni e due sestine. Percussione ossessiva su un oggetto di desiderio che resta inalterato nella sua durezza.
            • Rime dell'esilio: tema politico

 

  • I trattati, ovvero l'enciclopedia dantesca
        • Da rimatore a prosatore.

Con l'esilio la sua letteratura non cede allo sfogo personale, concepisce così nuove opere in latino e volgare.

        • La scienza e il suo pubblico:il Convivio.

Trattato in volgare per i non letterati desiderosi di sedere alla mensa dove ci si nutre della conoscenza delle verità umane e divine. 15 trattati, uno introduttivo, gli altri commenti di canzoni. al quarto s'interruppe. Volontà di recuperare la passata esperienza in senso razionale.

            • "Voi che 'ntendo il terzo ciel morte"
            • "Amor che nella mente mi ragiona": inno alla filosofia.
            • "Le dolci rime d'amor ch'io solia": Nobiltà come privilegio legittimato da virtù individuali. Col  Convivio ricerca il riscatto,si deve infati difendere dall'infamia, fa appello al lettore chiedendo solidarietà. Ad esempio con l'immagine del suo avvilimento nell'esilio: l'avversa fortuna resa con la nave in balia di una tempesta e senza nocchiero.
        • De vulgari eloquentia: un modello unitario.

Trattato in latino per la materia esclusiva  eppure questa lingua rimane artificiale, laddove il volgare è naturale. Comincia con la nascita del linguaggio, tutto bene fino alla costruzione della torre di babele, poi una maledizione divina fa frantumare il linguaggio in aree linguistiche. la nostra penisola presentava 14 dialetti. Il suo volgare supera municipalismi e regionalismi visto che lui aveva molto viaggiato. a suo avviso la poesia tratta ARMI, AMORE e VIRTU'( lui primato rettitudine). Vuole fondare poesia elevata in stile tragico, contro il modello comico o elegiaco. Ricerca un campo limitato, ma si contraddice visto che la sua sarà scrittura omnivora e pluralista.

        • Torna giustizia: la Monarchia e il suo mito.

Trattato in latino , propaganda politica a favore dell'impresa imperiale (Enrico 8°). da guelfo bianco era diventato ghibellinoÞcostruzione del Sacro Romano ImperoÞTeoria dei due Soli. L'opera fu dichiarata eretica e condannata al rogo dalla Chiesa. tre libri: impero come autorità garante dell'unità e della pace, legittimata dal volere divino. Distinzione potere temporale e spirituale. Ogni capitolo ha conclusione dimostrativa. Giustizia tutela la convivenza: senza leggi libertà è vana aspirazione.

 

  • La Commedia
        • L'unità poetica.

assolutamente unitario anche se può attrarci a frammenti. L'autore-attore si rapporta coi suoi lettori e vive con loro l'esperienza estetica ed intellettuale. ( come un grande edificio gotico, cattedrale)

        • Il racconto del viaggio.

Viaggio nell'aldilà di una settimana raccontato in prima persona. 8 aprile 1300, Venerdì santo, Dante ha 35 anni. Selva oscuraÞtre belveÞVirgilio ( sta nel Limbo poiché pagano, inviato dalle tre donne come guida) Þfino all'Empireo BeatriceÞS. Bernardo lo introduce a dio.

        • Geografia dei tre regni.
            • INFERNO:buco sotto Gerusalemme per la caduta degli angeli, governato da lucifero, mostro a tre teste.
            • PURGATORIO:zona opposta, sfrutta la terra del buco per creare montagna. sulla cima l'Eden di Adamo ed Eva
            • PARADISO:nove cerchi fino all'Empireo, poi la candida rosa dei beati, nove cerchi degli angeli, al centro Dio

 

        • Il mondo rovesciato.

L'inferno presenta una porta con scritto "lasciate ogni speranza voi che entrate". Sono nove centri concentrici, Minasse coi suoi giri di coda indica alle anime dove andare. Per uscire Dante deve scalare in discesa la voragine tra i peli di Lucifero.

              • Canto 1-Selva Oscura
              • Canto 5-Incontinenti, Lussuriosi (fino all'ottavo canto), Paolo e Francesca sono travolti da una bufera.
              • Canto 10-Eretici, Farinata è sepolto in tombe infocate.
              • Canto 13-Violenti,Pier della vigna,suicida, trasformato in albero.
              • Canto 15-Violenti,Brunetto latini,ha il volto deturpato dalle fiamme.
              • Canto 26-Fraudolenti,Ulisse, consigliere fraudolento, è avvolto dalle fiamme.
              • Canto 33-Fraudolenti,Ugolino,traditore della patria, affossa i denti con fame insanabile nella testa dell'Arcivescovo Ruggeri degli Ubaldini.
              • Canto 34-Lucifero.
        • Terrestrità del Purgatorio.

Luminosità progressiva, lasciano la spiaggia dell'isola e ascendono il monte del Purgatorio. Vige la legge del contrappasso per contrasto o analogia. Il martirio è temporale, è abbreviato dai suffragi dei viventi. Canti di penitenza, salmi e preghiere.

  • Canto 1, Antipurgatorio, Catone.
  • Canto 2 , Antipurgatorio, l'angelo Nocchiero e Casella.
  • Canto 6, Antipurgatorio, Sordello da Goito.
  • Canto 24,Forese Donati e Bonagiunta Orbicciani.
  • Canto 30,Beatrice.
        • In Paradiso:il teatro delle beatitudini.

Piena beatitudine, graduale in riferimento ai meriti della vita. teatro di luci, beati disponibili con Dante. aboliti spazio e tempo:infinito. E' luogo esclusivamente mentale.

  • Canto 3, Piccarda Donati
  • Canto 30, Arrigo 8° di Lussemburgo
  • Canto 33, Dio.
        • La leggenda di Uno e di Ognuno.

"tesoretto" di B. Latini lo influenza nella scelta del viaggio per l'apprendimento morale, ma è un viaggio nell'aldilà (Purgatorio compreso) permesso dalle tre donne e da Dio. Dante non si sente all'altezza: Enea fu progenitore di Roma, Paolo diffonde la parola di Dio. Dante è cristiano come tanti e per giunta peccatore Þ uno e ognuno.

        • Virgilio:ragione e verità.

 Incarna la ragione, pur essendo pagano la sua poesia è summa di saggezza antica. lo rincuora, sorregge, aiuta e consiglia nei dialoghi. Non lo può accompagnare però nel Paradiso dove si parla di Metafisica. Virgilio è allegoria( emblema ed esempio dell'universale), il rapporto tra loro è tra padre e figlio.

 

        • Figurale, anti-figurale.

Figura:passato come prefigurazione della piena realtà assunta post-mortem. I personaggi danteschi assumono nell'oltrtomba autenticità morale che la vita nasconde.

                • Francesca
                • Ciacco, a cui affida la prima profezia dei mali di Firenze.
                • Farinata, eretico ma con gran amor di patria.
                • Pier della Vigna,suicida, vittima delle gelosie cortigiane.

Nelle Malebolge il discorso è diverso, dante condanna la malizia fraudolenta eppure:

  • Ulisse incarna il primo uomo che ha sfidato il divieto divino
  • Guido da Montefeltro è vittima di bonifacio
  • Ugolino

 

        • Consonanze, dissonanze.

Se nell'Inferno si percepisce la dissonanza tra la punizione e il riscatto di dignità applicato da Dante, diversa è la situazione negli altri regni. Nel purgatorio le storie delle anime coincidono con il loro stato di penitenti e per questo mancano contrasti.

        • Beata Beatrice.

Beatrice si sostituisce a Virgilio, accendendo in Dante la speranza di riacquisizione dell'integrità di spirito,tra il ricordo delle esperienze di gioventù che cercano compimento in una nuova vita di beatitudine post-mortem. Nel paradiso non possono riprodursi le caratterizzazioni terrene, le passioni di cui le anime s'infiammano sono in realtà quelle di Dante.

        • Drammaturgia del narrato.

Tre cantiche con trentatré canti in strofe di endecasillabi, rime intrecciate. Creatività visiva e verbale, ricorrenza del tema politico nei canti 6( Ciacco), destino da esule e gloria di poeta nei canti 16( Brunetto Latini).
Si chiama Commedia in quanto la materia comprende anche l'orribile, cioè l'Inferno. e' scritto in volgare, quindi è per tutti. Boccaccia la definirà Divina.

        • Poema metamorfico.

Modelli: Virgilio, Lucano, Stazio ma anche Ovidio con "Metamorfosi".

                  • Inferno (1306/1309): volgare con Neologismi. Dinamismo espressivo. Con Francesca sfocia nel Dolce Stil Novo, con i diavoli e i barattieri si cade nel comico,sarcastico, caricaturale.
                  • Purgatorio(1316): elegia e incontenibile tendenza al reale. Colloquialismo e locus amenus, stilizzazione.
                  • Paradiso(vigilia della morte): drammaticità, ai particolari visibili si aggiungono gli invisibili.

 

  • Dante nel tempo. Momenti della fortuna.
        • Novecento dantesco.

Globalizzazione degli studi danteschi. E' monumento fondativi. Nel Novecento, epoca di guerre, Olocausti e nuove tirannie Dante è oltre che mito del passato ancora profondamente contemporaneo.

        • Dal presente al passato(in Italia).

Ogni epoca letteraria ha trovato spunti in Dante: il Romanticismo ad esempio col tema dell'asilio. Croce richiama all'investigazione di ogni versante dell'universo dantesco e alla duplicità irrisolta.

LA DIVINA COMMEDIA di D.Alighieri

INFERNO

  • Canto 1

Dante ha 35 anni. Si perde nella selva oscura. Incontra tre fiere: lussuria, superbia, avarizia. Interviene Virgilio, sarà sua guida fino alla cima del Purgatorio. Virgilio rappresenta la ragione. Viene chiamato "dux", "mio poeta" o "padre mio".

  • Canto 5

Minosse. Bufera che travolge i lussuriosi. Francesca e Paolo. dante simpatizza per lei, potenziale lettrice della Commedia e con attenuanti sulla colpa.
Ci sono tre similitudini:

    1. la bufera trascina le anime come "stornelli" Þ amore-desiderio
    2. sembrano uno "stormo di gru"Þamore che genera dolore
    3. Paolo e Francesca sono paragonati a "colombe"Þamore fedele

     Dante sente il peccato di Francesca potentemente suo, lo stesso accade con Ulisse e Ugolino.

  • Canto 10

 Tombe aperte che si chiuderanno al giudizio universale. Farinata degli Uberti, fiorentino ghibellino. Negava l'immortalità dell'anima. Dignità di due avversari politici leali e senz'odioÞ presagio dell'esilio. Padre di Cavalcanti chiede del figlio.

  • Canto 13( 1-63)

Bosco di alberi secchi. Dante spezza un ramoscello che si lamenta e sanguina: è Pier della Vigna, cancelliere e consigliere di Federico 2°. Fu ingiustamente accusato di tradimento a causa delle invidie di corte. Si suicidò.

  • Canto 15( 1-42)

Sodomiti. Brunetto Latini, col volto deturpato dalle fiamme. Fu maestro amato ed ammirato. Lo mette in guardia dall'ingratitudine dei fiorentini e gli predice l'esilio.

  • Canto 26

Fiamme vaganti contengono i cattivi consiglieri, le luci non sono di fede ma d'ingegno usato male. Ulisse ( con Diomede): si pensi all'inganno ad Achille perché combattesse con loro, il furto della statua di Pallade, il cavallo di legno. Ingegno colpevole:a danno altrui e con troppa autostima. Incita i compagni stanchi a continuare il viaggio, morirono.Entrambi oltrepassano il confine del conoscibile, ma ad Ulisse manca l'appoggio divino.

  • Canto 33

Ugolino, guelfo, capo della flotta pisana nella disgraziata battaglia della Meloria contro Genova.
Si ciba dell'arcivescovo Ruggeri, traditore, che lo fece rinchiudere coi suoi figli nella torre dei Gualandi. Immagine della caccia al lupo coi suoi lupacchitti. Ugolino è figura. E' inoltre accostato a Dante per il potente sentimento di paternità. ammesso che lui fosse colpevole, non lo erano i suoi figli.
Poi giacciono supini nella morsa del ghiaccio, escluso il volto, nuove anime, tra cui Manfredi che fece trucidare gli ospiti-parenti dopo averli invitati al convivio. Leggenda: l'anima è all'inferno, mentre il corpo è ancora vivo posseduto dal diavolo.

  • Canto 34

Lucifero. I due poeti percorrono il cunicolo tra i peli del mostro e finalmente vedono le stelle.

 

PURGATORIO

  • Canto 1

Innalzerà il tono della sua poesia. Invoca le muse: Calliope. Quattro stelle: quattro virtù cardinali: prudenza, giustizia, fortezza e temperanza. Catone Uticense: figura, in quanto portatore dell'idea di libertà politica-morale-religiosa.Severo custode della legge divina. Virgilio lo prega in nome della moglie Marzia, il guardiano li fa passare perché così vogliono le donne celesti. dante viene lavato, e gli viene posto un giunco in vita.
Due similitudini:

    1. la nave dell'ingegno poetico che lascia mare crudele e alza le vele verso acque più tranquille.
    2. proseguì come un uomo che ritorna verso la via che aveva smarrito, pensando tutto inutile.
  • Canto 2

Primo angelo del Purgatorio: appare come una luce bianca mentre guida la navicella che traghetta le anime sulla spiaggia. Casella: musico che invita al canto( Amor che nella mente mi ragiona). Catone richiama le anime. Cantano piuttosto i salmi. Tre similitudini:

    1. l'incertezza del cammino fa arrestare il passo mentre il desiderio anticipa la via: corpo fermo mentre prosegue lo spirito.
    2. la calca di anime verso un messaggero con ramo d'ulivo.
    3. Come i colombi intorno ad un pasto e poi lo abbandonano.

 

  • Canto 6(58-84)

Sordello da Goito:fiero e sdegnoso parla solo quando comprende che Virgilio è mantovano e lo abbraccia. Italia: serva, luogo di dolore, nave senza timoniere durante una tempesta, bordello. i vivi si dilaniano mentre i morti si abbracciano.

  • Canto 24(31-69)

Bonagiunta Orbicciani: rimatore lucchese, discutono sulla definizione di Dolce Stil Novo a partire da "Donne ch'avete intelletto" Dante dice di ascoltare e annotare ciò che l'animo gli detta.  Similitudine: come le gru…le anime prima gli stanno intorno, poi volano via leggere per il desiderio di purificarsi. ( vedi Paolo e Francesca)

  • Canto 30

Beatrice appare dopo il carro trionfale(7 candelabri, 24 vecchi, quattro animali alati) avvolta da una nuvola di fiori e coperta da un velo candido, coronata da ramoscelli d'ulivo(pace e sapienza). Indossa i colori delle virtù teologali. Virgilio scompare, Dante piange. Beatrice ha tono severo mentre gli angeli cantano. Beatrice ricorda di averlo guidato in gioventù, ma alla sua morte ha seguito false virtù. Per salvarlo gli ha mostrato i tormenti dei dannati. Ora si deve pentire sinceramente.  Tre similitudini:

    1. I candelabri guidano il carro come le stelle dell'Orsa  i naviganti
    2. paragone tra l'avvento di Beatrice col carro all'avvento di Cristo nel Giudizio Universale.
    3. Beatrice è guida e giudice imperioso e regale: come un ammiraglio in poppa.

PARADISO

  • Canto 3 (7-45)

Volti diafani come immagini riflesse. Piccarda Donati: monaca fiorentina.
Rapita e costretta a sposarsi, manca così al voto monacale contro volontà. Costanza di Svevia: Lascia il convento a 50anni e con Enrico 6° concepisce Federico 2° oppure a 31 anni (?) . similitudine: quando saziati di un cibo resta voglia di altro.. chiede quale fosse la tela che non portò fino al capo( il voto).

  • Canto 30 (52-142)

Entrano nell'Empireo, Beatrice è bellissima. un lampo di luce acceca dante: giardino di fiori profumati come in primavera( Beati) riuniti in forma di rosa. Seggia vuota: Arrigo di Lussemburgo. Beatrice condanna gli oppositori all'autorità imperiale.
Due similitudini opposte:

    1. neonato frettoloso di bere
    2. neonato che anche se ha fame rifiuta la balia.
  • Canto 33 (1-54)

San Bernardo prega la Madonna d'intervenire presso Dio in favore di Dante. I Beati pregano per lui. Compare così Dio. Suprema felicità. La fantasia del poeta viene meno di fronte all'intensità della visione. Perfetta beatitudine Þ nessun desiderio da appagare. Similitudini:

    1. Ricorda come in un sogno.
    2. si perdeva al vento la capacità di scrivere (la sentenza della Sibilla).
    3. la visione di Dio provoca più stupore e dimenticanza della prima impresa dell'umanità (Argonauti). Viaggiarono entrambi su acque mai solcate prima.
    4. Tre cerchi: tre persone della trinità.
    5. come un matematico non trovava il principio di cui aveva bisogno., le sue facoltà non erano all'altezza.

UNO SGUARDO AL NOVECENTO di G. Nuvoli

FIGURE DI PROTAGONISTI

  1. EDGAR ALLAN POE: l'altro modello di GOZZANO.

Ha bisogno di un modello per la prosa. Con L'altare del passato Gozzano abbandona il modello dannunziano per seguire le orme di Poe( in traduzione Baudelaire da Racconti straordinari). Con "I colloqui" termina inoltre di trattare il mondo borghese delle servette, delle cocottes e salotti. Si combinano di entrambi le occasioni dei racconti, le immagini e i suoni suggestivi, la caratterizzazione dei personaggi, i luoghi, le inserzioni lessicali.

    • LIGEIA // ALTARE DEL PASSATO

Camera chiusa proibita a tutti tranne alla vittima. Ricordo ossessivo, quasi culto, del Conte Fiorenzo x e della figlia malvagia che si fa presente. Due coppie uomo-donna ed un odio feroce.

    • LIGEIA // ALCINA

Rapporto docente-discepolo, tenera seduzione. Le pupille color velluto divoravano l'iride
azzurra, che mi scrutava fino in fondo all'anima. Miss Eleonor: grazia e voce particolare//con Morella di Poe. Collage ma il finale è diverso.

    • LIGEIA // TOTO' MERUMENI

Ritratto dell'artista che mette in luce la sua concezione dell'arte. Vive triste e solitario in una villa barocca tra le memorie del passato felice e la desolazione del presente. Ricca cultura, scarsa morale, 25 anni. Rifiuta modello del "super uomo", preferisce isolamento. Madre inferma, zio demente: mondo grottesco.

    • LIGEIA // UN SOGNO

Ombra senza forma ne colore che tenta di soffocarmi mentre invano mi ribello e divincolo.

    • IL RITRATTO OVALE // UN SOGNO

La contemplavo a lungo senza batter ciglio.

    • OMBRE // UN SOGNO

Ombra:atmosfera di spasmodica attesa, acuta vigilanda dei sensi.

    • LA CADUTA DELLA CASA DI USHER // UN SOGNO

Cerco di scuotermi, di svegliarmi, contro il martirio che m'attende. E' dolce il viso che tanto temevo.

    • IL DEMONE DELLA PERVERSIONE // IL GIORNO LIVIDO

Per Gozzano la malinconia non è malattia ma sindrome depressiva Perversione del ferire l'altro con qualche assurdo pretesto.

    • ELEONORA // L'ULTIMA TRACCIA

Sergio e Albina, due cugini, a cui l'amore avvampò violento.

  1. Un artista anti-borghese( GOZZANO e BAUDELAIRE).

Baudelaire: descrive Poe fisicamente, ha la bocca sottile e malinconica. E' un uomo tenebroso e seducente. divideva il mondo dello spirito in INTELLETTO PURO,GUSTO, e SENSO MORALE. Costruisce le sue storie con attenzione meccanica. Fantastica sui rapporti intimi e segreti delle cose. Bellezza, spirito, morte e mistero. Sogno, rimpianto, nostalgia. Satira, caricatura, deformità.   Poe diventa per Gozzano "modello"di letterato, calco per i personaggi e avvicina alla "Novella"

    • IL GIORNO LIVIDO: esempio di deformazione grottesca: abbruttisce una bella donna.
    •  Pamela, piuttosto che Zia Fiorenza diventano la negazione della femminilità.
    • Zoomorfismo dei maschi come corrosione dell'immagine pubblica
      • ß

Toglie le maschere agli ipocriti, a quelle che si credono "signore".
Riordina l'universo,la grettezza, la fatuità che diventano strumento di punizione. Premia il bello.

 

  1. Cosma e la poetica dell'imbroglio: una storia di MORAVIA.

Cosma e i briganti o "L'avventura: ritroviamo lo schema di V. Proop. Cosma è il protagonista chiamato a compiere un compito ( necessario per crescere), deve trasportare dei gioielli. Durante il cammino si alternano momenti positivi e non. Ataman e Torta, poi dei briganti cercano di rapinarlo e ucciderlo, infine Albina dopo averlo aiutato in realtà poi lo deruba. Alla fine recupera i gioielli.Ricorda un po’ Andreuccio di Boccaccia. L'imbroglio di cui è vittima Cosma rappresenta la metafora di un mondo complesso e non innocente.
L'imbroglio: studente di povera famiglia toscana derubato da una fanciulla. Lo aiuterà la direttrice della pensione che diventerà sua amanteÞ processo di iniziazione.

  1. Il discorso di ri-uso negli Scritti corsari di PIER PAOLO PISOLINI.

Pisolini osserva attentamente, anzi, vede oltre. nell'immobilità contemporanea, fu contro gli antiaboristi, contro la chiesa e contro la cultura consumistica. I suoi articoli sono discorsi di ri-uso o diparte: nell'esordio un io forte e presente con una dichiarazione morale e ideologica. Solo nel congedo usa i congiuntivi o condizionali. parole chiave sono : INTELLETTUALI che dibattono di problemi MORALI  e IDEOLOGICI. Dalla recensione al libro di De Gaetano cogliamo la sua capacità di raccontare se stesso oltre che di avere un impegno morale, civile, ideologico. usa schema fisso, triplice enumerazio, talvolta in climax.

  1. La lente di Maria( la poesia di MARIA DE LORENZO)

scrive UTOPIE :

        • SOTTO LE BABELI: se questa vita ci è data, prendiamola com'è, con curiosità e uno sberleffo.
        • DAL FUTURO: se qualcosa rimarrà, saranno le parole.
        • ULTIMI FUOCHI: sembra che tutta debba morire per poi rinascere diverso. Ma la storia è sempre la stessa: sapere, conoscere, cercare ancora.
          • Nella seconda parte (6 SEZIONI) parla di sé:
            • -anche alla luna ho chiesto" come sei?"-Þle parole faticano a raccontare poi magari tornano a sedurre.
            • DioÞ divinità costruita dall'uomo per chiudere in gabbia e controllare il suo simile. abbiamo inventato il Bene, il Male, ma l'obbedienza non è innocenza.
            • riaffermazione della sua potente femminilità, solare, mediterranea, un po’ malinconica.

Modelli: Dante, Leopardi, Montale, Gozzano, Zanzotto. Ofelia di Shakespere.

  1. "Grande stile": la parola ai poeti.

Grande poesia: particolare microcosmo, nuovo sistema linguistico, modello (universale, innovativo, filiativo).Ci sono buoni poeti che si nutrono di grandi modelli. S'invita ad oltrepassare il semplice "io" Þuscire dal guscio e guardare fuori, l'altro collocato al di furi di noi, degli altri. riscoprire ad esempio i dialetti.

 

 

LETTERATURA E CINEMA

  1. CORRADO ALVARO  e l'amoroso sdegno del letterato.

Scrive sul cinema settimanalmente su "Il mondo". Collabora con scenografie, dialoghi, scelta del soggetto. Lavora con registi di grande portata e scrive commedie a partire da grandi modelli come Pirandello. Ha qualche riserva verso il cinema, la letteratura per lui mantiene il primato, ha radici più robuste. L'opera d'arte deve saper raccontare una storia vera, con profonda  moralità.  Il cinema trae dalla letteratura. Nasce in effetti per attrarre la borghesia. Condanna la RETORICA e invita a trattare dell'esistenza umana. critica Blasetti di aver peccato in questo, di aver cioè rappresentato cliché. Dice che l'artista è come l'artigiano, non basta l'istinto creativo del poeta. deve rispondere a criteri di naturalezza senza scadere nell'oggettivismo. Unità.
Profonda moralità: COLPA,  CONFESSIONE, ESPIAZIONE. La società è immorale, perché falsa , convenzionale, uniformata.

  1. Le cinematografie della memoria in ELSA MORANTE .

Viviamo la vita come in un filmÞ"cinematografo celebrale".
Morante: sogno, realtà, visione, fantasia ma soprattutto MEMORIA. Lessico mutuato dal cinema, realtà fatta di scene, frammentata.Scrive quattro romanzi:

    • MENZOGNA E SORTILEGIO: Elisa, schiva, solitaria, incapace di vivere il "qui e adesso" inventa personaggi per futili tragedie. Recupero dei ricordi nella visione onirica.
    • L'ISOLA DI ARTURO: memoria  a partire dal fotogramma della madre morta.Stori adella difficile maturazione di un quindicenne che vive segregato sull'isola. Poi s' innamora della nuova compagna del padre..
    • LA STORIA: Ida, Nino e Useppe "inetti" a vivere.
      • Ida soffre d'insonnia, teme il sonno
      • Nino è spettatore della sua vita come fosse uno spettacolo
      • Useppe s'addormenta subito e poi gioca.
    • ARACOELI: pupille come una cinepresa e ricostruzioni visionarie del cervello.
  1. Il ballo a palazzo Ponteleone: da TOMASI a VISCONTI

Mentre Garibaldi e le sue camicie rosse avanzano in Sicilia, Tancredi, nipote del principe Don Fabrizio, si arruola volontario e si fidanza con Angelica. il ballo è a Donnafugata, occasione in cui l'aristocrazia festeggia la scongiurata rivoluzione.
La sesta e ultima parte è tecnicamente perfetta e narrativamente armonico: meditazione di Don Fabrizio nella biblioteca del principe Ponteleone. Sette segmenti narrativi:

      • Viaggio al ballo
      • I partecipanti
      • L'occhio di Fabrizio
      • Il passo a tre
      • Il valzer con Angelica
      • La scelta di Fabrizio
      • Il viaggio al ballo

     Formazione ed iniziazione: Tancredi vuole mantenere il posto in società, Angelica si prepara all'ascesa. Don Fabrizio nel ballare con Angelica vent'anni più giovane sente la morte vicina.

  1. La sceneggiatura come genere letterario.

Una storia raccontate per immagini. Parti narrative, parti descrittive. Progetto:

      • antefatto
      • nucleo narrativo
      • conclusione

 

fonte: http://ilmondodialice.interfree.it/docs/08.doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

 


 

Letteratura italiana

 

LA LETTERATURA ITALIANA

 

Per convenzione si fissa la nascita della Letteratura Italiana intorno al 1200, quando si comincia scrivere nel dialetto locale, con uno stile però più raffinato. Si decide che nasce adulta perché ancora prima ne esisteva un'altra, quella latina. La forma in cui è scritta si rivolge ad un pubblico ben definito, ristretto. La letteratura italiana è nazionale, una sua caratteristica fondamentale; inoltre è scritta in lingua volgare. La lingua si modifica nel tempo e nello spazio, diacronicamente, quindi in periodi molto ampi e sincronicamente, ovvero in periodi di tempo particolarmente limitati. L'altro fenomeno importante è di carattere storico: dopo la disgregazione dell'impero Romano, a causa delle invasioni barbariche, in tutte le ex province romane si affermò un tipo di volgare, diverso da provincia a provincia.
Il Chierico è una persona dotta e colta, che conosce anche il latino classico.
Nel 1924 nella biblioteca di Verona viene portato alla luce il più antico documento scritto, che attesta la nascita della Letteratura Italiana.
Quattro placidi cassinenzi: i primi documenti giudiziari, documenti ufficiali del tempo, riguardanti alcune terre confiscate.
Le persone colte, come gli scienziati e i mistici, usano il latino.
A partire dal 568 assistiamo all’avvicendarsi di diversi popoli nomadi in Italia. Ricordiamo le invasioni arabe e Normanne.

SUBSTRATO: periodo di scomparsa della vecchia lingua, che, comunque, influenza la nuova lingua che prevale.

ADSTRATO: periodo di convivenza tra le due lingue, vecchia e nuova.

SUPERSTRATO: periodo in cui prevale nettamente la nuova lingua.

Lingua d’OC                                    occitanica, nasce in Provenza, in Francia
Lingua d’OIL                                    oitanica, nasce nella Francia settentrionale

Nascono i versi in prosa e quelli propriamente in versi.
Dai romanzi cortesi si sviluppano i poemi epici, didattici e satirici.

    

 

POSSIAMO QUINDI CAPIRE QUANTO SIANO COMPLESSE LE ORIGINI DELLA LETTERATURA ITALIANA
NASCITA                      a partire dall’VII secolo, appena si diffondono i primi testi in volgare.

SERMO VULGARIS       lingua del popolo, ovvero il latino volgare.

FRAMMENTAZIONE LINGUISTICA                 dopo l’anno Mille il volgare si differenzia da zona a zona.

GIURAMENTO DI STRASBURGO                    attestazione dell’esistenza di più volgari, sottoscritto nell’842 da Carlo il Calvo e Federico il Germanico.

                                                                                                                            
LA LETTERATURA POPOLARE E GIULLARESCA

 

La letteratura popolare e giullaresca costituisce il gradino più basso, anche se entra in  contatto con la letteratura di alto livello.
Lo scopo principale è quello di divertire il pubblico e di intrattenere le persone. Ha quindi una struttura basata sull'intreccio e il suo autore è spesso anonimo, ma ciò non significa che non abbia una certa cultura.

Gli stili principali sono:

  • Contrasti;
  • Canzoni a ballo;
  • Ballate;
  • Frottole;
  • Canti Carnascialeschi.

 

I temi principali sono:

  • La serenata;
  • L’alba;
  • La malmaritata.

 

A volte i temi trattati toccano argomenti politici, come le guerre ed il contrasto tra Guelfi e Ghibellini, e dispute religiose, che riguardano principalmente la contrapposizione dei due ordini religiosi più famosi del tempo, ossia l’ordine dei Domenicani e quello dei Francescani.
Una figura importante è il giullare: è un artista che si ritrova ad allietare le corti e i signori. Può essere paragonato come un veicolo di idee ed è infatti una figura influente, dinamica. Un genere usato dai giullari era la “pastorella”, un genere colto e impegnato, consistente nel dialogo tra un cavaliere errante, ozioso, che vaga nei campi, ed una pastorella. E’ molto raffinato ed elegante sotto il profilo estetico. Trova quindi molto gradimento sia nella corti di signori, sia fra la gente comune. La struttura è basata sul “botta e risposta”.
Come già detto, tutta la produzione popolare è in genere anonima. I manoscritti ci hanno conservato solo tre nomi di autori: Cielo d’Alcamo, a cui è attribuito il genere della pastorella, Ruggieri Apugliese e Matazone da Caligano.


LA LETTERATURA RELIGIOSA

 

Tutta quanta la nostra letteratura, sin dalle origini, si può definire religiosa; infatti è modellata su dei principi etico-morali. Nasce in un’età definita “era comunale”, dove emergono nuove strutture politiche, sociali ed economiche. Il ruolo che l’uomo svolgeva all'interno della società era legato ai due pilastri principali, che erano il papato e l'impero. La letteratura religiosa ha come fine la preghiera. Per quanto riguarda la nascita degli ordini mendicanti, ovvero dell’ordine dei  francescani e dei domenicani, questi erano tipici dell'Italia centro settentrionale e principalmente, del Umbria.

Nel 1233 in Umbria si afferma un movimento religioso, chiamato Alleluia, che poi si diffonderà nell’Italia centro-settentrionale.

Nel 1260/1 i flagellanti, o disciplinati, riprendono i movimenti precedenti, pellegrinando per le città recitando delle preghiere e dei canti, per poi dare luogo a delle manifestazioni pubbliche per espiare i loro peccati.

Lauda: scritto rivolto a celebrare la Madonna e i santi. La sua origine coincide con i salmi recitati dai flagellanti durante il loro pellegrinaggio (che durava 33 giorni e mezzo).
La metrica delle lauda è uguale a quella della ballata.

San Francesco d’Assisi, nato nel 1181/2, presenta uno stile di vita completamente nuovo.

Il Cantico dei Santi, uno dei primi testi della letteratura italiana, si può definire come una prosa ritmata scritta in volgare umbro, dove si celebra tutto il “Creato”, ovvero tutto ciò creato dal Signore.

 

Fonte: http://utenti.multimania.it/adry9986/La%20Letteratura%20Italiana.doc

 

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

 

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