Gastroenterologia appunti e riassunti
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Gastroenterologia appunti e riassunti
GASTROENTEROLOGIA
PATOLOGIE EPATICHE
EPATITE : sindrome caratterizzata da un processo infiammatorio con  presenza di fibrosi(deposizione di materiale collagene)
  Alterazione clinica del funzionamento dell’organo
  Evolutiva(tende a diventare più severa)
  All’interno degli epatociti(unità funzionale del fegato) si trovano  enzimi; se aggrediti da una noxa(agente che mi causa la malattia), si rompono  liberando enzimi in circolo→ AST e ALT (transaminasi)
  La fibrosi può diventare sempre più importante formando delle cicatrici  di collagene che sostituiscono completamente gli epatociti; in questo caso avrò  molta fibrosi e poche cellule epatiche.
  AZIONI FEGATO: -   sostanze fondamentali: fattori della  coagulazione → uno dei primi         problemi  infatti saranno i problemi della coagulazione( PT, INR- a 2 o 3 come se fosse  in terapia con coumadin→ alterati)
- azione detossificante( di farmaci, alimenti) pulisce il sangue/ l’organismo dalle sostanze tossiche
 
L’evoluzione cambia in ognuno; tutte cominciano con  epatite acuta, alcune si risolvono spontaneamente( es nei farmaci) perché è un  organo in grado di rigenerarsi completamente.
  Si parla di epatite cronica quando dura più di 6 mesi.  Essa diventa severa e si trasforma in cirrosi epatica.
  COMPLICANZE: possono essere legate alla  vena porta( con > diametro e flusso irregolare)→ IPERTENSIONE PORTALE
  Complicanze cirrosi     → presenza ascite
  Presenza di  varici esofagee (che possono rompersi →emorragia) 
  →20%sopravvivono per 5 anni                      
  Encefalopatia epatica (confusione spazio temporale)
  Coma epatico → 30%  sopravvivenza per 5 anni
  Tumore del  fegato: epatocarcinoma (HCC) 
  Complicanze ipertensione portale:  tutte le precedenti tranne l’epatocarcinoma.
  La cirrosi epatica è una malattia  SEVERA, NON MORTALE.      
  L’epatite cronica tende a evolversi verso problematiche  più severe. Possono essere però di entità più grave, altre più lievi.
  Le transaminasi non mi dicono niente della severità. Le  transaminasi si possono alzare anche nell’infarto, dopo l’assunzione di alcuni  farmaci, celiachia … normalmente a 24 nelle donne e a 45 negli uomini. Es.  nelle forme più avanzate possono essere più basse perché gli epatociti non ce  ne sono quasi più→ se sono alte segno positivo( c’è ancora tanto fegato da distruggere).
  HCV+, HIV→stimola la comparsa di cirrosi
  Il paziente che sviluppa la cirrosi, eliminato l’agente  può guarire; se ha già le complicanze e l’ipertensione portale non può più  guarire perché è cambiata la struttura dei vasi del fegato.
  La prima cosa da INSEGNARE è di smettere di bere  qualsiasi alcoolico( no babà al rum, no limoncello, no mon cherry). Se la  malattia non è troppo avanzata si può ricorrere al trapianto. Poche probabilità  di guarigione nell’ HCV perché il nuovo fegato viene di nuovo infettato e nel  giro di 3-5 anni sviluppa di nuovo cirrosi.
  FATTORI DI RISCHIO
  -età avanzata
  -severità della fibrosi
  -coinfezioni : HBV, HCV, HDV, HIV
  -alcool
  VIRUS IMPLICATI NELL’EZIOLOGIA DELL’EPATITE 
  Virus epatici A→ HAV, B → HBV, C→HCV, E →HEV, DELTA →  HDV, TTV→ virus nuovo, non si conosce la patogenesi, trovato anche nei donatori  di sangue e nei trapiantati, G → HGV, citomegalovirus, epstain Barr,  Herpesvirus → tipico dell’immunodepresso
  AGENTI RESPONSABILI DELL’EPATITE
  Virus, alcool, malattie metaboliche (emocromatosi, steatosi→grasso; non è detto che tutti siano malati:  si tratta di un deposito di grasso all’interno del fegato, palle di grasso che  staccano l’epatocita che muore e viene sostituito dalla fibrosi)
  →bisogna seguire una dieta, attenzione al metabolismo  glucidico, fare attività fisica perché il paziente in sovrappeso è a rischio di  steatosi epatica
  emocromatosi→ deposizione di ferro nel  fegato, legato a malattia genetica, legata a fattori come l’alcool, talassemia  o farmaci.
  Morbo di Wilson→ deposizione di rame  nel fegato, su base genetica, anello di Keiserflasher→ anello bianco  nell’occhio o si deposita nei gangli della base con sintomatologia simil  parkinsoniana.→ cura: chelanti del rame, nelle forme avanzate trapianto di  fegato.
  Epatite autoimmune: per anticorpi nel fegato
  Cirrosi biliare primitiva: anticorpi verso il fegato e la  bile
  Colangite sclerosante
  Agenti chimici e biologici : funghi, farmaci, prodotti  vegetali, minerali, prodotti o rifiuto industriali, prodotti dimagranti, red  bull, anabolizzanti sport.
  EPATITI VIRALI
  Il noxa è determinato dall’agente virale: abbiamo 5 virus  che danno la vera e propria malattia.
  Quali virus sono a trasmissione fecale? →  HAV, HEV
  HAV non cronicizza mai 
  Quali virus sono a trasmissione parenterale? HBV, HCV,  HDV
  Tutti cronicizzano, tranne HAV; ci sono forme acute e  croniche
  HAV→ da immunità, non posso più riprenderlo per tutto  l’arco della vita; rara
  HBV→ deve essere a contatto con un certo quantitativo di  sangue, insieme all’ HCV sono estremamente resistenti( HIV dopo qualche ora  muore su una superficie mentre gli altri possono rimanere per + di 60 giorni in  una goccia di sangue ed essere ancora infettante- pulire sempre a temperature  alte)
  Il vaccino può non dare immunità sufficiente, il paziente  può non rispondere adeguatamente; il paziente guarito mantiene comunque memoria  storica, in casi si immunodepressione il virus si può riscatenare.
  Se paziente infetto alla nascita si ha 95 % di  possibilità di cronicizzare
  Se paziente infetto in età adulta ha 5 % di possibilità  di cronicizzare
  HCV→ 95% di probabilità di dare una forma cronica,  diversi sottotipi(genotipi dall’ 1 al 7), non c’è immunità, posso riprendere la  malattia
  HDV→ legato all’ HBV, se viene eliminato quest’ultimo  avrò protezione anche contro il virus delta
  HEV→per contaminazione di acque o suini(carne cruda), può  dare anche forme croniche, da immunità, frequenza alta in gravidanza, può  portare la morte del feto ma anche della mamma, colpisce molto i pazienti  affetti da HIV
  Incubazione HBV : 60-90 giorni
  Incubazione HCV : fino a 6 mesi
  Se trattato nei primi 3 mesi si ha una probabilità di  guarire del 15%
  SINTOMI: assenza, l’unica cosa è un po’ di stanchezza
  2 FORME: →anaitterica(90%) asintomatica, 7 giorni
  →  itterica o sintomatica, 15-30 giorni
  Possono ricordare un periodo similinfluenzale con urine  molto scure e feci molto bianche( acoliche), il paziente può diventare giallo,  itterico, in seguito alla deposizione di bilirubina nella cute, per sparire  deve andare via la cute( 7 strati) – ci vuole del tempo prima che vada via  anche se paziente guarito. Nell’epatite cronica si può avere anche prurito.
  Le situazioni acute  cronicizzano. Si possono scoprire in seguito all’esecuzione di esami di  routine, prima di un intervento chirurgico, marcatori in gravidanza
  Ci possono essere delle alterazioni della transaminasi,  anche se possono essere anche normali. Abbiamo:
  l’ittero in stadi  avanzati, con 5 % di sopravvivenza, 
  epatomegalia mentre nei pazienti cirrotici il fegato è  piccolo perché si riduce per la fibrosi, 
  splenomegalia(segno di malattia avanzata) in cui abbiamo  un sequestro di piastrine nella milza che produce piastrinopenia( 10-15 mila  piastrine invece che 150 mila), epistassi, ecchimosi spontanee  ( cirrosi)  
  FATTORI DI RISCHIO PER TRASMISSIONE
  -trasfusione di  sangue(anche se oggi controllate) sono a rischio i pazienti trasfusi prima del  1990
  -iatrogeni:  dialisi(rischio crollato), interventi chirurgici, cure dentarie(centri che non  utilizzano le precauzioni necessarie, materiale non sterile), endoscopia(non  confermato)
  -puntura accidentale con  ago infetto
  -promiscuità sessuale
  -infezione materna
  -tatuaggi, barbiere,  trattamenti estetici(sterilità)      non  c’è rischio nell’usare l’asciugamani né il bicchiere
  In Italia, il rischio  delle infezioni si è ridotto notevolmente con la vaccinazione.
MARCATORI:  HBsAg(antigeni)→ rappresenta la presenza del virus nel sangue
  HBV-DNA→ indica la  replicazione del virus; quando il virus replica: 
  HBV-DNA è negativo o  <  200 UI/ml →portatore sano o  inattivo, non fa verso la cirrosi
  HBV-DNA è positivo o  > 200UI/ml → soggetto malato, può trasmettere la malattia
  HBsAg negativo → non ha  il virus, qui bisogna valutare l’anticorpo anti-HBs
  Anti-HBs positivo  →venuto a contatto o vaccinato, devo capire se è venuto a contatto o se è stato  vaccinato se il paziente non me lo sa dire
  Anti-HBs negativo →mai  venuto a contatto con il virus, mai vaccinato
  Se guarisco gli  anticorpi sono positivi. Come faccio a sapere se il paziente è stato vaccinato?  Anti HBc negativo : vaccinato
  Anti HBc positico : guarito
  Se c’è  un’immunodepressione l’anticorpo può ripositivizzare, ritorna la malattia, può  morire in pochi giorni. È d’obbligo quindi, prima di una chemioterapia, fare lo  screening di epatite B. il paziente va trattato come se avesse la malattia,  prima di iniziare la terapia.
  HCV → esiste il  marcatore HCV, che però non è un anticorpo
  Ci da un segno di  probabile malattia, non ha nessun valore, sappiamo che è venuto a contatto con  la malattia ma rimane sempre positivo anche quando il paziente guarisce.
  Si fa l’HCV RNA in  pazienti con HCV positivo: 
  →se negativo paziente  non infetto ma guarito
  →se positivo il paziente  è malato e ci può infettare
  HCV non ha nessun  vaccino, replica rapidamente e produce tanti errori, produce quindi molti virus  diversi e non è stabile
  HBV TERAPIA 
  2 tipi di trattamento:  INTERFERONE ( a lento rilascio per 7 giorni, da 12 a 18 mesi 1 volta alla  settimana) l’unica cosa che può far guarire il paziente, 20-25 % guariscono  dopo la cura
  ANALOGHI(lamivudina = Zefix, Adefovir = Lepxere, Entecavir=Baraclude,  Telbivudire, Tenofovir) non guarisce ma porta la viremia negativa, in uno stato  di portatore sano, terapia per tutta la vita anche con effetti collaterali, in  commercio da 7 anni non si conoscono molto bene
MALATTIE DELL’ESOFAGO
L’esofago ha una misura di 25 cm(misura media)
  Ha 4 restringimenti: cartilagine cricoidea, arco aortico,  bronco sx, jato esofageo del diaframma(collabora all’apertura e chiusura dello  sfintere esofageo inferiore)
  È costituito da 3 tonache: mucosa, sottomucosa,  muscolare→ manca la sierosa
  L’esofago è costituito da:sfintere  esofageo superiore( UES) musc striata,si contrae da sola
  Corpo esofageo →lunghezza, muscolatura mista:striata e  liscia
  Sfintere esofageo inferiore ( CARDIAS O LES), musc  liscia, per contrarsi ha bisogno di alcuni stimoli che arrivano dall’esterno(  per esempio la contrazione del diaframma)
  PATOLOGIE (funzionali e organiche)
  FUNZIONALE: compromissione  della funzione d’organo in assenza di lesioni; riguarda il movimento, le  caratteristiche delle onde peristaltiche per permettere la progressione  dell’alimento: possono essere ridotte, assenti, presenti ma non attive o non  funzionanti perché asincrone
  Acalasia → spasmo esofageo diffuso(onde con intensità  giusta ma non coordinate),
  malattia da  reflusso gastroesofageo→ risalita dell’acido verso l’alto, lo sfintere rimane  aperto, diventa a lungo andare organica per esofagite
  discinesia in corso di collaginopatie → l’esofago si  indurisce, le onde peristaltiche fanno fatica a dare dei movimenti
  ORGANICA: lesione dell’organo  stesso(ulcera, polipo …) 
  traumi→ rare perche l’organo è elastico
  lesioni da caustici→bambini
  diverticoli→esteroflessioni della mucosa
  tumori
  La disfagia è un sintomo che si trova in ambedue  patologie.
  FUNZIONALE→ disordini da ipermotilità
  →ipomotilità(ridotte di intensità e frequenza), riguardano il LES; posso  avere un rilasciamento inappropriato del LES, ipomotilità del corpo
  DISFAGIA: disordine della  progressione del cibo, liquido o solido, dal cavo orale, attraverso l’esofago,  fino allo stomaco. Sia patologia d’organo che funzionante.
  ACALASIA: mancato o incompleto  rilasciamento del LES durante la deglutizione, peristalsi assente o  incoordinato e dilatazione dell’esofago. Compare tra i 20-60 anni con  una frequenza maggiore nella donna. La malattia è progressiva e provoca il  peggioramento delle 3 caratteristiche.
  Si pensa che sia un problema dovuto a ipo/aganglia dei  plessi nervosi sottomucoso e mioenterico→ c’è qualcosa che distrugge i  gangli(virus?batterio?anticorpi diretti contro gangli?) . questo comunque va a  ridurre le onde peristaltiche (il cibo inizia a ristagnare nell’esofago)
  SINTOMI: nelle prime fasi abbiamo una disfagia per  i liquidi(paradossa)→il cibo progredisce per gravità, i liquidi sono più leggeri  e iniziano a scendere solo per gravità e non accompagnati dalle onde. Il  paziente, dopo aver mangiato, riferisce un clac, che rappresenta l’apertura  dello sfintere- dopo questo rumore il paziente sta meglio. In una seconda fase  la disfagia diventa anche per i solidi.
  Rigurgito: risalita del cibo in bocca, 75%, soprattutto la notte in seguito alla  persistenza del cibo al di sopra del cardias anche per più di un giorno, questo  provoca alitosi per macerazione  e  ulcerazioni
  Calo ponderale: sembra anoressica, non  tipico della prima fase, nelle ultime fasi gli alimenti persistono al di sopra  dello stomaco, meno assorbimento di cibo, il paziente sta male e preferisce non  mangiare.
  Dolore  retro sternale/pesantezza: come qualcosa fermo nell’esofago
  1 FASE: diminuzione cellule gangliari
  Onde peristaltiche presenti ma inefficaci e non  propulsive
  Rilasciamento incompleto del LES o mancato rilasciamento
  Nella gastro possiamo vedere un cardias parzialmente  aperto che si apre con l’insuflazione
  Dilatazione dell’esofago
  Disfagia intermittente e paradossa
  Dolori lievi retro sternali
  Peristalsi parzialmente efficace
  2 FASE: ulteriore diminuzione delle cellule gangliari
  Onde peristaltiche sempre più scoordiante, non propulsive
  Dilatazione esofagea cospicua
  Scialorrea, rigurgito, dimagrimento, peristalsi non più  efficace
  3 FASE: aganglia pressoché completa
  Marcata ipotrofia muscolare
  Il LES non si rilasia più per estrema dilatazione  dell’esofago→aspetto a carta velina perche molto teso (MEGAESOFAGO), diventa  addirittura trasparente.
  Disfagia costante, dimagrimento importante, rigurgiti  tardivi, dolore sempre più importante, broncopolmonite ab ingestis per i  rigurgiti, sindrome mediastinica
  DIAGNOSI: Rx Torace(si nota l’allargamento dell’esofago),  Gastroscopia( che però non riesce ad essere eseguito per il cibo che di solito  ristagna). Rx tubo digerente con mdc(pasto baritato) .
  Si fa ingerire il mdc liquido che si accumula nel LES e  fa fatica ad oltrepassare quest’ultimo e arrivare a livello dello stomaco. Si  vede anche il diametro dell’esofago, molto dilatato
  MANOMETRIA: studia le onde peristaltiche e come sono  nell’arco della giornata. Si posiziona un sondino che giunge al LES, lungo il  sondino ci sono degli elettrodi. Questo avviene nell’arco delle 24 h; esiste  anche un diario in cui il paziente deve annotare quello che sta facendo durante  la giornata.
  COMPLICANZE: dimagrimento, cachessia, bronchite cronica,  polmonite ab ingestis, ascesso polmonare
  Locali: asofagite cronica che  può trasformarsi in un cancro che si instaura dove si ha un’infiammazione  cronica
  Emorragia
  Perforazione e rottura per estrema distensione esofagea o per ulcere da  decubito profonde
  TRATTAMENTO: per ottenere il rilasciamento del cardias
  Trattamento medico nelle fasi iniziali: nitroderivati,  calcio antagonisti
  Nelle fasi avanzate→iniezione di tossina botulinica,  intorno allo sfintere esofageo per permettere l’apertura, rimane aperto ma non  è un trattamento definitivo perché dura per circa 2-3 mesi, altre volte meno –  non è quindi la soluzione ideale ma di transizione prima di un intervento  chirurgico.
  Dilatazione pneumatica – a livello dello sfintere  inferiore viene gonfiato un palloncino che rompe le poche fibre del cardias, in  questo modo rimane aperta per sempre.
  Trattamento chirurgico – si rompe il cardias e si fa una  plastica antireflusso →cardias muotomia extramucosa sec Heller
MALATTIA DA REFLUSSO GASTROESOFAGEO
  È dovuta al passaggio  del contenuto gastrico in esofago. La patologia è a carico dell’esofago. Le  cellule gastriche sono abituate al ph acido mentre nell’esofago la  protezione  non c’è – l’unica protezione  è rappresentata dal cardias che dovrebbe chiudersi una volta che il cibo è  passato. Bisogna consigliare al paziente, se problemi, di smettere di mangiare  i cicles(menta) perché stimolano l’apertura e chiusura del cardias. Anche  l’acquolina in bocca stimola il movimento del cardias e la produzione di acido
  Nel MRGE lo sfintere non  si chiude o lo fa in modo alterato. In altri casi possono avere il cardias  funzionante ma avere saltuariamente uno spasmo a carico del cardias che si apre  e si chiude. È una patologia cronica con numerosi effetti collaterali.
  L’acido risale verso  l’alto, le onde peristaltiche fanno si che non risalga troppo in  alto→l’esofagite è bassa e può aggravarsi per scoordinamento di fattori lesivi  e fattori protettivi.
  3COMPONENTI: reflusso, ernia iatale/cardias che  non si chiude più, esofagite
  Oggi si abusa di questo  termine, se non presenta tutte 3 le caratteristiche precedenti abbiamo una  sindrome dispeptica.
  Colpisce tutte le età,  anche il neonato anche lo studente(stress)
  Ernia iatale→ risalita dello stomaco al di sopra del  diaframma, in torace. Il cardias non ha più il diaframma che lo aiuta a  contrarsi e rimane sempre aperto.
  Eziopatogenesi: obesità,  gravidanza, malattie metaboliche( diabete, ipotiroidismo),  collagenopatie(lupus, sclerodermia, dermatomiosite, neuropatie – Parkinson),  asma bronchiale, farmaci
  Bisogna evitare il tè,  il caffè e i farmaci lesivi ( fans, tetraciclina ecc)
  SINTOMI: tipici: pirosi(bruciore retro sternale), rigurgito, nausea, vomito
  Atipici→esofagei: disfagia,  odinofagia, scialorrea, eruttazioni
  →extraesofagei: carie  dentarie, otiti ricorrenti, difficoltà a deglutire, cervicalgia, odinodinia,  granulomi delle corde vocali(per acido), disfonia, ascessi polmonari,  atelectasie, fibrosi polmonare, tachicardia notturna→ il sacchetto che si  forma, quando si è sul fianco sx, si riempie di cibo e può sfregare contro i  foglietti pericardici.
  DIAGNOSI: gastroscopia,  esofago-gastroscopia con bario – si vede cardias aperto e si andrà a  colorare lo stomaco, l’esame si effettua con il paziente in trendelemburg, se  il cardias si chiude non va giu se invece ernia iatale con cardias aperto va  giù lo stesso-
  Ph metria – studia il ph nell’esofago, il reflusso può  essere anche basico
  Manometria – per ipotono del LES
  Esofagite – caratterizzata da infiammazione della mucosa per squilibrio tra  fattori protettivi e lesivi. Va dal grado I al grado IV. Il grado IV  rappresenta l’esofago di Barret, una metaplasia ghiandolare in cui cambiano le  caratteristiche dell’epitelio, è una condizione di precancerosi. Si utilizza un  laser che mi permette di bruciare la mucosa sperando che il tessuto che  crescerà non sarà di nuovo alterato.
  Il trattamento è sempre medico perché  quello chirurgico è transitorio e dura solo per alcuni mesi, dopo i quali le  problematiche si ripresentano. Il trattamento chirurgico è riservato solo alle  complicanze, per esempio nella tosse cronica che non permette di dormire o  bronchite.
  Come trattamento medico  vengono utilizzati gli inibitori della pompa protonica: l’omeprazolo(Mepral,  Antra) e non i suoi derivati. Non vengono più utilizzati gli inibitori H2  dell’istamina(ranitidina). La terapia va continuata nei periodi di stress o di  cambio stagione(primavera, autunno). La terapia vera e proprio però è  rappresentata dalle norme dietetiche e comportamentali
  →sospensione fumo,  perdita peso, no alcoolici, pasti piccoli e frequenti, no bevande gassate che  dilatano lo stomaco e aumentano la produzione di acido, evitare cioccolato, tè,  caffè, menta, pomodori, agrumi , limone, arance, formaggi grassi. Posizionare  la testata del letto di 20-25 cm per evitare che l’acido risalga verso l’alto.
MALATTIE DELLO STOMACO
Stomaco: costituito da cardias(giunzione  esofago-gastrica), fondo(superiormente e a sinistra)→si può vedere  questa porzione in endoscopia e retroversione creando un loop -  le varici gastriche possono interessare  questa parte dello stomaco, corpo, antro(porzione finale  dell’esofago)→si fanno qui le biopsie per celiachia, piloro(confine tra  stomaco e duodeno), piccola curvatura e grande curvatura.
  È costituito da 4 tonache: mucosa, sottomucosa,  muscolare, sierosa, ha una protezione maggiore rispetto all’esofago che ne ha  3.
  PATOLOGIE neoplastiche : carcinoma,  linfoma(indicazione alla resezione gastrica), linite plastica(forma  severa con prognosi infausta caratterizzata da infiltrazione di tutto lo  stomaco che diventa duro come il legno, ho una perdita della capacità  peristaltica)
  Non neoplastiche: gastrite acuta e cronica, ulcera peptica gastro duodenale, polipi gastrici(che non hanno la tendenza a diventare  neoplastici, sempre multipli), sarcoidosi, tubercolosi( mantoux  positiva, in seguito all’assunzione dei batteri, si osserva in pazienti  immunocompromessi o extracomunitari dove il latte non viene pasteurizzato)
-forme non neoplastiche-
  GASTRITE 
  È un processo infiammatorio a carico della parete dello  stomaco caratterizzata da uno squilibrio tra i fattori protettivi e lesivi.
  Terapia medica: uso di inibitori della pompa protonica(  l’omeprazolo è un farmaco di 2 scelta, meglio pantoprazolo e lansoprazolo),  nelle forme lievi si possono usare l’H2 antagonisti, antibiotici nelle forme legate  a processi infettivi(Helicobacter), analoghi della somatostatina(se emorragia-  blocca il sanguinamento).
  Terapia chirurgica: viene fatta nel momento in cui il  sanguinamento non può essere fermato neanche per via endoscopica con iniezioni  si adrenalina che vaso costringe.
  Possono essere: ACUTE: rare, con frequenti emorragie,  corrosive o da usrioni(lesione caustici o ingerimento di batteria al litio dei  giochi nei bambini)
  CRONICHE: più frequenti, possono essere: aspecifiche, atrofiche(  per deficit B12 o quando assunzione per troppo tempo di inibitori di pompa  protonica), alcalina, si può avere anemia o problemi epatici(nell’ipertensione  portale), la mucosa si può presentare edematosa, non si fa nessun tipo di  trattamento nella gastrite congestizia, si può ricorrere alla terapia  radiologica; eosinofila(infiltrato infiammatorio ricco di eosinofili in  cui non sempre gli eosinofili si trovano anche nel sangue), tubercolare, da  corpi estranei, da morbo di Chron.
  ULCERA PEPTICA
  È una soluzione di continuo senza tendenza alla  guarigione con area ben precisa e delimitata: gastrica(che interessa lo  stomaco) e duodenale (nella prima porzione) causata dalla digestione peptica.  La duodenale è sempre benigna mentre la gastrica può essere un tumore che si  presenta come ulcera nella prima fase.
  Una lesione benigna è rotonda, ben delimitata,  contornata e ben precisa, con parete elastica
  Nella  lesione  neoplastica manca la continuità dei bordi, ho un completo appiattimento  delle placche gastriche(tende a infiltrare la parete e distendere le pliche),  parete non elastica, più frequente nell’anziano.
  Quando viene eseguita la biopsia è necessario  farne una multipla, mai all’interno dell’ulcera( qui si trova solo materiale  necrotico e fibrina – processo riparatorio); si fa lungo i margini per valutare  le margini della mucosa.
  FATTORI EZIOLOGICI POTENZIALI/CAUSE:
  -Helicobacter Pylori( batterio che si posa sulla mucosa  gastrica). La diagnosi si fa attraverso la biopsia, test rapido( il tessuto  viene messo nell’ureasi per vedere la sua presenza), prelievo del sangue(si  cercano gli antigeni), ricerca antigene fecale(non tutti i positivi dovranno  essere trattati es 90 % dei neonati sono positivi  all ‘Helicobacter, può non dare  sintomatologia- trattato solo se familiarità per tumore) esame fondamentale→  capire il ceppo del batterio: CagA è patologico e va sempre trattato perché  frequentemente si evolve in forma neoplastica), urea-prep test: concetto della  scissione dell’urea: soffio in una provetta-poi bevo succo di frutta con urea  marcata-a distanza di 30 min respiro di nuovo→ si va a calcolare se c’è  differenza tra ura prima e urea dopo, non ci deve essere- in questo test il  paziente non deve aver fumato, digiuno, no antibiotici, per almeno 1 sett senza  inibitori della pompa protonica)
  -fumo, alcool, caffè
  -fans, corticosteroidi
  -stress
  -reflusso duodeno-gastrico
  -diminuzione fattori citoprotettivi(B1, B12, folati)
  -sindrome di Zollinger-Ellison, Cushing
  CARATTERISTICHE
  Sono diverse in base al fatto che è gastrica o duodenale
  Più frequente nel maschio (se >60 anni si deve sempre  sospettare una lesione maligna)
  La gastrica frequente in > 50 anni, poco frequente
  La duodenale frequente tra i 30-40 anni, 10 volte più  frequente rispetto alla gastrica
  In seguito a ulcera gastrica possiamo vedere il bulbo  cicatriziale, una zona non lucida ma perlacea e deformata in seguito a  pregresse ulcere 
  CLINICA: gastrica: dolore  localizzato che può confondersi con la malattia da reflusso, compare con il  pasto o prima del pasto e regredisce nel momento in cui si mangia qualcosa(il  cibo cattura l’acido e non si ha più dolore), si ha entro 30 min dal pasto,  pirosi epigastrica, vomito se stenosi cicatriziale
  Duodenale:  il paziente quando non mangia sta ben, 2 ore dopo inizia ad avere dolore; il  cibo e i succhi gastrici passano sulla lesione e provocano dolore; nausea,  vomito, recrudescenza tipica stagionale, si può avere anemia sideropenia se  sanguinanti(se si trovano sopra un grosso vaso, può essere anche massiva, con  melena)
  DIAGNOSI: gastroscopia, RX TD(tubo  digerente) con mdc(gastrografin)→ permette di vedere la lesione in un area di  plus dove si accumula il mdc, mi indica i margini e le pliche che convergono  verso la lesione)
  TERAPIA: principalmente medica:  inibitori della pompa protonica, antibiotici se helicobacter
  Iniezione con adrenalina per via endoscopica in  sanguinamento.
  TERAPIA CHIRURGICA: se complicanze(sanguinamenti,  perforazioni ecc) o forme non rispondenti.
  L’ulcera duodenale è soggetta a recidive.
  COMPLICANZE: emorragia, fistole,  perforazione , stenosi(frequenti nel duodeno nelle ulcere recidivanti per  cicatrici), cancerizzazione.
  -forme neoplastiche-
  BENIGNI: leiomi o blastoma gastrico
  Leiomiomi
  Polipi adematosi
  Angiodisplasia gastrica(difficile diagnosi)→agglomerato di vasi che  tendono a sanguinare, può essere causa di anemizzazione occulta con melena,  perdita cronica(il paziente si abitua ad avere Hb bassa), sono piccole per  questo di difficile diagnosi. Si utilizza la gastroscopia, colonscopia, video  capsula(per studiare il tubo digerente) con resezione limitata o enucleazione.
  CANCRO GASTRICO: tra i 40-60 anni, frequenti in alcune  aree del mondo(Giappone, America del Sud), l’Italia si trova al 16 posto e 2  posto in Europa dopo il Portogallo, con Toscana ed Emilia Romagna con  l’incidenza più alta.
  FATTORI DI RISCHIO
  Dietetici: eccesso di grassi e  Sali, affumicati, nitrati per la conservazione, scarso introito di vegetali  freschi, alcool
  Costituzionali:  gruppo A, produzione di transmetilasi
  Ambientali: fumo, inquinamento  atmosferico, nitrati nelle acque potabili, esposizione a ferro, silicio,  asbesto, carbone, erbicidi, idrocarburi aromatici policiclici.
  CONDIZIONE   CHE PREDISPONE/PRECANCEROSI
  -polipi gastrici(raramente)
  -malattia di Ménétrier (ispessimento delle pliche che  diventano più frequenti e riavvicinati)
  -gastrite cronica atrofica
  -metaplasia intestinale
  -ulcera gastrica cronica
  Inizia dal tipo 1- forma polipoide, tipo 2 ulcerato che  coinvolge la tonaca muscolare, tipo 3 escavato, tipo 4 diffuso(linite plastica)  in cui tutti i foglietti sono interessati – durezza
  Early gastric cancer – confinato a mucosa e sottomucosa,  indipendentemente dalla presenza di metastasi o linfonodi perigastrici.
  Advanced gastric cancer – neoplasia che si estende oltre  la tonaca muscolare
  Può dare metastasi per: contiguità, linfatica, ematica  portale, peritoneale ( tumore di Kruckenberg)
  Di solito è asintomatico, i sintomi di hanno solo quando diventa più grave- nelle forme più avanzate. : anemia,  ematemesi, melena, dolore, vomito, dimagrimento, astenia, sarcofobia(difficoltà  a mangiare la carne), dispepsia.
  DIAGNOSI
  Rx con mdc, Ecoendoscopia(ecografo sulla punta- si vedono  i vari strati per vedere il grado di infiltrazione e gli organi di fianco che  possono essere interessati), TAC-per vedere la lesione, presenza di linfonodi e  strutture adiacenti
  TERAPIA
  Si basa sull’estensione della malattia.
  Posso avere una gastrectomia parziale o totale +  chemioterapia adiuvante o successiva.
  Gastroresezione  secondo Billroth II (parziale)
  Sull’anastomosi si presentano più frequentemente le  ulcere, questo produce un rischio più alto di tumore gastrico.
  Chirurgia  palliativa – By-pass gastro digiunale per via endoscopica che permette  l’alimentazione
  MALATTIE INTESTINALI
DIARREA 
  Si intende l’aumento del peso quotidiano di feci (>200  g/die) ed in particolare del contenuto di acqua (>60-85% del peso fecale)  spesso associato ad un anomalo >della frequenza delle evacuazioni  (>3/die) e/o alla diminuzione della loro consistenza. 
  È soggettiva la normalità.
  PSEUDODIARREA 
  Si intende l’aumento della frequenza delle evacuazioni a  cui non corrisponde un > del peso fecale quotidiano. Frequente nei pz con  IBS, proctite ed ipertiroidismo. Il paziente non ne fa tanta alla volta.
  DIARREA PARADOSSA: non diarrea vera, evacuazione  meccanica
  Se il sangue copre le feci, esso proverrà dall’ultima  parte dell’intestino
  Se mescolato con le feci arriverà da una parte più  alta(colon trasverso o colon di dx)
  Pancreatite acuta : feci  schiumose, odore pungente, abbondanti, giallastre
  Patologia da malassorbimento del tenue: liquida,  materiale in digerito
  Patologia da malassorbimento del colon: diarrea  più ridotta, poltacea, ricca di sangue
  Incontinenza fecale: perdita  involontaria delle feci, frequente nei pazienti con dissinergie del pavimento  pelvico e/o disfunzione dell’ano-retto.
  CLASSIFICAZIONE DIARREA: acuta(<  2-3 settimane)
  Cronica(> 3 settimane) può cmq non essere consecutiva
  ACUTA: > scarica, severa, autolimitante. Dovuta a :  infezione, salmonellosi. Si fa copro cultura e trattamento. Nelle forme non  infettive non si conosce la causa, di solito è su base infiammatoria.(es colite  aspecifica che si può trasformare in cronica)
  CRONICA: su base infiammatoria es Morbo di Chron. O su  base non infiammatoria( in seguito a intolleranze alimentari)
  Funzionale: alterazione della peristalsi, se troppo  vivaci abbiamo un > delle scariche e contenuto liquido – se tumore del colon  sx le feci sono formate , manca però l’attività propulsiva dandomi ristagno e  stipsi. – se tumore del colon dx – diarrea, passano perché ci troviamo in una  zona in cui le feci non sono formate.
  Organica: alterazione dell’organo; interessamento della  mucosa con lacerazione o forme vegetanti. Posso avere la sindrome del colon  irritabile: alterazione della peristalsi: se aumenta ho la diarrea, se si  riducono ho la stitichezza. Prima di diagnosticarla bisogna escludere però  altre patologie. Terapia: Levopraid 
  SIBO : diarrea(2-3scariche al  giorno), peso non aumentato, gonfiore addominale, alterazione polluzione  batterica(buoni, distruggono sostanze non digerite, flora batterica al 10% di  saprofiti che vivono sulle spalle di questi e producono fermentazione), dolore regolare  sottocostale dx e sx, > gas, > fermentazione: il colon si distende con  peso a livello del fegato e raramente della milza.
  TRATTAMENTO : antisettico intestinale (NORMIX): non  supera la barriera intestinale, il generico invece la supera 2 cp 3v/giorno (lo  stesso dosaggio nella diarrea del viaggiatore)
  FERMENTI LATTICI: l’enterogermina non serve per diarrea  ma per gastriti. Bisogna usare probiotici attivi a livello del colon: ZIRFOS  (stimola però la diarrea), ZIRGO(più efficaci per la diarrea),FERMENTURTO
  Non dare Loperamide prima di fare la diagnosi
  DIARREA: secretoria
  Osmotica
  Motoria
  Essudativa
  X  lassativi(abuso)
  ORIENTAMENTO DELLA DIAGNOSI
- ESORDIO: se improvviso, se anche di notte(patologia d’organo)- nelle sindromi da colon retto solo di giorno, concomitanza con i pasti(dopo i pasto ho diarrea se è da malassorbimento)
 - DURATA
 - SINTOMI ASSOCIATI
 - CARATTERISTICHE DELLE FECI(schiumose, sangue, ecc)
 
ESAME OBIETTIVO
  Organica: massa, distensione addominale, denutrizione,  febbre, calo ponderale, dolori, lesioni cutanee, articolari, tumefazione  tiroide
  Funzionale: no anoressia, mangia bene.
  DIAGNOSI
  1 livello: Esame feci: consistenza, materiale non  digerito, spore, SOF su 3 campioni
  Coltura feci: salmonella,  clostridium, Campylobacter, Tenia su campione a parte, candida
  Esami  di laboratorio: numero GB(se >malattia d’organo con infiammazione)  >piastrine, <GB, <Hb(sanguinamenti, ulcere, anemia con SOF+) VES, PCR,  proteine totali o albumina(ridotte se malassorbimento), <elettroliti (Na, K,  Ca)
  Valore TSH x alterazioni tiroide
  Rx  addome diretto
  Ecografia intestinale: per vedere ispessimento foglietti dell’intestino
  Rettosigmoidoscopia
  2 livello: Ab anti endomisio
  Rx  clisma tenue
  Colonscopia
  Nel colon irritabile la diagnosi deve essere fatta con  un’anamnesi corretta: caratteristiche del dolore, delle feci, frequenza delle  evacuazioni, esame feci negativo.
  CELIACHIA
  E una malattia da intolleranza al glutine(contenuto nei  cerali, grano, orzo, farro, avena); non si manifesta alla nascita ma quando si  introducono questi alimenti. Si manifesta l’intolleranza in seguito ad  appiattimento dei villi intestinali(malassorbimento)
  Diarrea: rimane glutine nell’intestino perché  malassorbimento
  Esistono varie forme: tipica(nel bambino) e  atipica(esordio tardivo verso i 40-60 anni)- lo è sempre stato ma senza  manifestazione
  Si manifesta con dolore alla pancia, anemia, persone più  piccole, in bagno 3 volte al giorno o silenti(senza sintomi eclatanti)
  SOGGETTI A RISCHIO
  Familiari di un celiaco(ricerca in tutti i familiari)
  Pz affetti da diabete mellito tipo 1 o altre patologie  autoimmuni(tiroidite, sclerosi multipla, artrite reumatoide)
  Soggetti con sindrome di Down e Turner
  Con anemia sideropenica o stanchezza cronica
  Soggetti con deficit di IgA
  BAMBINI
  SINTOMI TIPICI : diarrea, vomito,  distensione addominale, perdita peso, bassi, anemia, anoressia, magri, edemi,  irritabilità
  ATIPICI: ipoplasia smalto(denti brutti), stipsi,  dermatite, dolori addominali, afte recidivanti, >transaminasi(50-60),  ritardo puberale, bassa statura
  ADULTO
  SINTOMI GASTROINTESTINALI : diarrea,  dolore, distensione addominale, anoressia
  SINTOMI  EXTRAINTESTINALI: anemia, osteoporosi grave in età giovanile(40  anni), crampi muscolari, neuropatie periferiche, disordini riproduttivi(non  riescono ad avere figli-migliora la dieta celiaca), dermatiti, alopecia
  COMPLICANZE
  Sprue colla genica  refrattaria
  Linfoma intestinale
  DIAGNOSI
  Biopsia intestinale(EGDS)
  Antitransglutaminasi(anticorpo)
  La dieta aiuta a riformare i villi intestinali.
  1)MALATTIA DI CROHN
  2)RETTOCOLITE ULCEROSA : entrambe malattie su base  infiammatoria dell’intestino con ulcerazioni e sanguinamenti, eziologia  sconosciuta
  DIFFERENZE
  La 2) è limitata al colon e retto, uniforme, flogosi  mucosale continua, sale verso l’altro fino all’altra parte del colon. Eziologia  autoimmune. Sangue nelle feci. La terapia chirurgica è solo palliativa, non  risolutiva. Coinvolge tutto il tubo digerente, flogosi trans parietale,  granulomatose, ipersensibilità ritardata. 80% interessa l’ileo terminale più il  cieco con interessamento anche dell’appendice. Fessurazioni, ulcere.
  Diagnosi: test ematici(GB, > piastrine, <Hb, VES,  PCR alterato). Hanno episodi di acuzia, esacerbazione.
  Clisma del tenue con bario, colonscopia, ecografia(si  guarda lo spessore dei foglietti nelle fasi di quiescenza),  enterorisonanza(specifica per l’intestino), tac, endoscopia
  La 1) invece è caratterizzata da lesioni a salto: colon  trasverso, stomaco, piccolo intestino, dalla bocca fino all’ano. Flogosi trans  parietale(tutta la parete), si possono vedere fistole in altri organi(vescica,  utero, ereteri, parete addominale). Sangue nelle feci. La chirurgia è la  terapia di scelta quando quella medica non funziona. Colectomia totale  risolutiva. Se interessa retto, ano: proctite; se interessa colon sx: colite  sx; se interessa tutto il colon: pancolite
  Picco di incidenza: 15-25, 60-70 anni
Fonte: http://www.appuntiunito.it/wp-content/uploads/2013/11/GASTROENTEROLOGIA.docx
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