Musica Profana

 

 

 

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MUSICA

Glossario musicale

 

Significato del termine musica profana

 

MUSICA PROFANA: Dopo il cristianesimo la musica profana sorge nel X sec., come espressioni rozze e disadorne diffuse da gente nomade, i cosiddetti "istrioni". Verso il XIII sec. in Francia alcuni nobili cavalieri scrissero e musicarono canzoni con intendimenti artistici e le affidarono ai "menestrelli", discendenti degli "istrioni", perché le diffondessero da un castello all'altro. Nel nord della Francia questi cavalieri si chiamavano "trovieri" e scrivevano in lingua d'oil- a sud invece, nella Provenza, si chiamavano "trovatori" e scrivevano in lingua d'oc (entrambi i termini significano "sì", derivando dal latino "hoc" (ciò). Tra i trovieri, che preferivano argomenti cavallereschi, si annoverano Riccardo Cuor di Leone, Thibaud IV, Moniot d'Arras, Adam de la Halle (il gobbo d'Arras). Tra i trovatori, che preferivano argomenti amorosi, si annoverano Guglielmo di Poitiers, Jaufrè Rudel, Bernard de Ventadour, Raimbaut de Vaqueiras e gli italiani Sordello da Goito, Alberto Malaspina, Lanfranco Cigala e Bonifacio Calvo. I poemi letterari che ispirarono questi compositori furono il ciclo carolingio (imprese leggendarie di Carlo Magno e dei suoi paladini contro i Saraceni in difesa della Francia e della fede cristiana) e il ciclo bretone (avventure amorose e cavalleresche del leggendario re Artù e dei cavalieri della tavola rotonda: Lancillotto, Tristano e Isotta ecc.). Le più importanti forme trovadoriche furono la chanson (famosa la Chanson de Roland), di carattere amoroso- il sirventese, di carattere politico- la ballata di carattere leggero con ritmo di danza- la pastourelle di carattere idilliaco.In Germania la musica trovadorica determinò la creazione di canti d'amore da parte di quei cantori denominati "Minnesänger". Per diventare Meistersänger (maestro cantore) occorreva sostenere degli esami, durante i quali bisognava scrivere i versi e la musica di una canzone, secondo regole prestabilite, dette "tabulature".Le forme profane del secolo XVI furono la frottola, la villanella e la villotta.

 

Fonte: http://profgiucu.files.wordpress.com/2011/02/glossario-forme-musicali.docx

Autore : non indicato nel documento di origine del testo

Sito web: http://profgiucu.files.wordpress.com/

 

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