Come misurare le monete

 

 

 

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Come misurare le monete

MISURARE LE PROPRIE MONETE

In alcuni casi è molto importante oltre all’osservazione generale di una moneta e della sua conservazione, la misurazione di alcune grandezze: il peso, il diametro e lo spessore.

I primi due sono quasi sempre riportati nei cataloghi, mentre è più raro trovare anche l’indicazione dello spessore di una moneta.

Il peso e il diametro del tondello sono stabiliti dal decreto di emissione, che stabilisce le caratteristiche tecniche e artistiche oltre agli esemplari da coniare.

Un altro dato relativo spesso al peso è la tolleranza, cioè l’intervallo entro il quale deve trovarsi il valore. Viene espressa in molti casi come il valore medio più o meno una percentuale.

Questo genere di misurazioni oltre a servire a una maggiore conoscenza della moneta e spesso molto importante nella individuazione di un falso, soprattutto se non si è particolarmente esperti o se non si ha “l’occhio allenato” per quel tipo di moneta.

Occorre ricordare che le monete circolando e consumandosi spesso hanno un calo soprattutto di peso e di spessore e la stessa cosa è valida per monete tosate o mancanti di alcune parti.

Un’altra misurazione che può essere effettuata è quella dello sfasamento degli assi di una moneta: in alcuni casi può essere indice di autenticità, ma serve spesso ad individuare errori di coniazione.

  • Peso

Per rilevare il peso di una moneta occorre un bilancino con sensibilità di 0,1 g o ancora meglio di 0,01 g. Ne esistono di vari tipi sia analogici sia digitali.

In particolare se si sceglie di acquistarne uno digitale è meglio un modello dotato di un peso per la calibratura. Un’altra caratteristica è la portata, cioè il massimo valore misurabile: normalmente a portata inferiore corrisponde una maggiore precisione e viceversa ed è quindi necessario valutare quale scegliere in base alle proprie necessità e dunque alle monete più pesanti da pesare.

In ogni caso quando si esegue la misurazione è necessario disporre di una superficie perfettamente piana e di verificare la corretta taratura dello strumento.

  • Diametro e spessore

In questo caso è necessario disporre di un calibro o di un micrometro.

I calibri normalmente hanno sensibilità di 0,05 mm o 0,01 mm, possono essere di plastica o metallici, digitali o analogici.

I calibri di plastica non rovinano le monete, ma in compenso sono meno precisi.

Per il diametro è sufficiente un calibro ventesimale (0,05 mm), mentre per lo spessore è conveniente l’utilizzo del micrometro.

Questo presenta alcuni vantaggi: infatti a parità di sensibilità del calibro centesimale (0,01 mm) è molto più preciso grazie alla scala di lettura meno fitta e alla frizione, che permette di regolare la pressione esercitata.

Il micrometro può essere dotato di un apposito supporto, ma rispetto al calibro può misurare solo un ristretto intervallo della grandezza e infatti ne esistono vari modelli (0-25 mm; 25-50 mm ecc.). Se si vuole utilizzare il micrometro anche per la misura del diametro, si dovranno acquistare almeno due strumenti.

Per misurare il diametro sia con il micrometro sia con il calibro occorre porre la moneta tra le ganasce facendo attenzione che sia perfettamente allineata. Spesso questa misura è falsata dai bordi rigati e dunque occorre effettuarla più volte.

Per il caso dello spessore normalmente si intende quello rilevato sul contorno e che dovrebbe coincidere con quello massimo.

  • Sfasamento degli assi

Per misurare lo sfasamento degli assi, cioè l’angolo che formano gli assi delle due facce, è necessario un goniometro o anche un foglio con un angolo giro con una suddivisione di almeno 10°.

Il metodo più semplice consiste nel porre la moneta al centro e nell’allinearla con lo 0. Questa deve essere poi capovolta facendola ruotare sul suo asse verticale. Ora occorre verificare con quale angolo risulta allineata l’altra faccia.

Per aumentare la precisione si può inserire la moneta in un oblò, allineando una delle facce  con i bordi del cartoncino. Dopo aver come prima capovolto la moneta si fa coincidere l’angolo in basso a sinistra con il centro e si ruota fino ad allinearla nuovamente.

Leggendo il valore sulla scala si avrà una misura dello sfasamento degli assi. Normalmente l’orientamento dell’angolo è quello antiorario e dunque tutti gli angoli saranno misurati in questo modo.

 

Fonte: http://spaziomonete.altervista.org/NS/MISURARE_LE_PROPRIE_MONETE.doc

Sito web da visitare: http://spaziomonete.altervista.org

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