Personaggi famosi italiani
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Personaggi famosi italiani
PIEMONTE: PIETRO MICCA E CAMILLO BENSO (Chiara)
Un  personaggio famoso è PIETRO MICCA. 
   Nel  1706, durante l' assedio di Torino da parte dei francesi, per impedire che un  reparto di granatieri nemici entrasse in città attraverso i cunicoli, Micca  accese le polveri e morì con gli invasori; aveva 29 anni. Il suo paese  Sagliano, in provincia di Biella, si chiama oggi Sagliano Micca.
 Nel  1706, durante l' assedio di Torino da parte dei francesi, per impedire che un  reparto di granatieri nemici entrasse in città attraverso i cunicoli, Micca  accese le polveri e morì con gli invasori; aveva 29 anni. Il suo paese  Sagliano, in provincia di Biella, si chiama oggi Sagliano Micca.
Un' altro personaggio famoso è: CAMILLO BENSO CONTE DI CAVOUR;
  Nasce a Torino nel 1810, coltivava  il sogno di diventare un ufficiale dell' esercito; ma la sua carriera militare  fu interrotta all'età di 21 anni, le sue idee liberali erano considerate  pericolose per un ufficiale dell'esercito sabaudo.
 Nasce a Torino nel 1810, coltivava  il sogno di diventare un ufficiale dell' esercito; ma la sua carriera militare  fu interrotta all'età di 21 anni, le sue idee liberali erano considerate  pericolose per un ufficiale dell'esercito sabaudo.
  Trasferì  quindi il suo interesse sull'agricoltura e la politica.
Nel 1847 fondò un giornale, IL RISORGIMANTO: dalle sue pagine sosteneva la necessità di uno statuto che stabilisse le regole di una democrazia moderna per il Piemonte e chiedeva di dichiarare guerra all'Austria per liberare l'Italia.
Nel 1850 divenne per la prima volta ministro e nel Novembre 1852 fu eletto presidente del Consiglio.
Iniziò così a tessere la Tela delle Alleanze che permisero all'Italia di stringere un patto con la Francia, con il cui aiuto riuscì a liberare la Lombardia dalla dominazione Austriaca.
Fu proprio per un voltafaccia della Francia e di NAPOLEONE TERZO che Cavour si ritirò deluso dalla politica; ma prima di morire, nel 1861 ebbe la fortuna di vedere il REGNO D'ITALIA e la sua città Torino, ne divenne la capitale.
TORINO: PRIMA  CAPITALE D' ITALIA
   
   
  Torino, il  capoluogo della regione, conserva importanti testimonianze del suo passato di  capitale, prima del regno Sabaudo, poi dell'Italia unita. 
  Fu qui,  infatti, che il 14 Marzo 1861, il primo Parlamento Italiano proclamò VITTORIO  EMANUELE SECONDO, re d'Italia.
Ma 3 anni dopo, nel Settembre 1864, la capitale fu trasferita a Firenze, per poi essere definitivamente portata a Roma nel Settembre 1870.
Dell'antico splendore di capitale Torino conserva il grande Palazzo Reale, costruito tra il 1646 e il 1660, con la sua immensa biblioteca e una ricchissima armeria.
A Palazzo Carignano, per 5 anni sede del Parlamento Italiano, è invece ospitato il museo del Risorgimento. Sulla collina che sovrasta la città si trova la Basilica di Superga, dedicata alla natività di Maria, nei cui sotterranei sono sepolti i Principi e i Re di Casa Savoia, da VITTORIO AMADEO PRIMO a CARLO ALBERTO.
 
LIGURIA
LOMBARDIA: ALESSANDRO MANZONI (Valentina)
Alessandro  Manzoni è nato a  Milano il 7 Marzo 1785.
  Il suo nome  completo è Alessandro Francesco Tommaso Manzoni.
  Sua mamma  si chiamava Giulia Bellaria e il papà Pietro Manzoni. 
   
I suoi  primi due anni di vita li trascorse in una cascina a Costa di Galbiate tenuto a  balia da Caterina Panzeri.
  Per un po'  di tempo (dal 1801 al 1805) visse con don Pietro, il parroco del paese..
Diventato  grande Manzoni scrisse molte opere letterarie come i Promessi Sposi,  il 5 Maggio, dedicato a Napoleone Bonaparte esiliato a  Sant'Elena, e molte altre.
  Alessandro  morì il 22 maggio 1873.
VENETO: GIACOMO CASANOVA E SAN MARCO
Tra i  personaggi storici ricordiamo il notissimo Giacomo  Casanova che nacque a Venezia nel 1725 e morì a Dux in Boemia nel 1798.
  Figlio di  attori girovaghi, scrisse numerose opere tra cui la sua biografia dove narrava  le sue avventure, i suoi viaggi e i suoi incontri galanti (come è tuttora  noto). 
  Veniva  considerato un libertino e venne arrestato e rinchiuso nei Piombi, la prigione  veneziana, da dove riuscì a fuggire.

San  Marco fu uno dei  quattro evangelisti, autore del vangelo secondo Marco.
  Le sue  spoglie furono trasportate a Venezia solo nel IX secolo.
  È il Santo  Patrono della città.
  Viene  raffigurato con accanto un leone alato.
  La  serenissima ha assunto il leone di San Marco come proprio simbolo.

  TRENTINO: FEDERICO VANGA (ELEONORA) 
Grande  Principe fu Federico Vanga, eletto alla cattedra vescovi il 9 Agosto del 1207;
  Egli non  è di origine Trentina, ma è da annoverare fra i più illustri cittadini di  Trento, per gli altissimi meriti di cui la città gli è debitrice; Egli diede  pace e tranquillità al paese dopo aver debellato i Nobili ribelli, tra cui i  signori di Bassano e di Arco. Poi curò un codice di sagge leggi, dal suo nome  detto Codice Vanghiano, e  fece raccogliere tutti i preziosi documenti riguardanti la Chiesa Trentina.
  Promosse numerose opere pubbliche, fondò ospedali e  conventi,incrementò 
  l' economia del paese migliorandone l' agricoltura e valorizzando  le miniere.
  Sotto il suo Governo, il Principe potè dar nuovo impulso alla  costruzione del Duomo, affidata al maestro Coma Cino Adamo d'Argono;
  Egli però non vide terminata la sua opera.
  Partito per la   Terra Santa  al seguito  della quinta Crociata, morì il 6 novembre del 1218.

FRIULI:  ITALO SVEVO (Simone) 
   
   
  Un  personaggio famoso di questa regione è Italo Svevo; nato a Trieste nel 1861, il suo vero nome è Ettore  Schmitz (in arte Italo Svevo) apparteneva ad una famiglia triestina numerosa e  ricca. Il      ragazzo a 12 anni, fu  mandato in un collegio in Germania perchè si impratichisse della lingua tedesca  e per compiervi gli studi commerciali.
  Questi  anni gli diedero una buona conoscenza degli scrittori e dei poeti tedeschi, e  gli rivelarono il mondo drammatico di Shakespeare      
  tornato  a Trieste nel 1880, il giovane fu iscritto all'istituto commerciale superiore;  non poté completare gli studi perchè il fallimento della ditta paterna lo  costrinse a cercarsi un impiego.
  Fu  assunto presso la banca UNION di Trieste e d'allora rimase ancorato gran parte  dalla vita ad un lavoro che li era straniero.
  L'ambiente  del suo lavoro, osservato con acutezza e disincantata ironia, i diversi  personaggi e le situazioni da narrare, narrò anche se il suo desiderio d'amore  e le sue delusioni, la noia della vita d'ufficio e il tentativo di evadere,  seguendo le sue inclinazioni letterarie.
  Quando  sposò una cugina e si creò una famiglia; migliorò gradualmente le sue  condizioni economiche, diventò un abile uomo d'affari. Italo Svevo incontrò  tardi il favore del pubblico e perfino della critica italiana.
  Nel  1892 si presentò dall'editore Treves con il suo primo romanzo “UNA VITA” ma si  sentì rifiutare la pubblicazione. Il racconto non interessava e il linguaggio  ricco di espressioni triestine non era considerato puro.
  Due  anni dopo il suo matrimonio con Livia Veneziani egli fece pubblicare a sue spese,  come già il primo e anche il secondo romanzo “SENILITA'”, nessuno lo notò.
  Con  orgoglio e umile rassegnazione indussero l'autore triestino a un lungo  silenzio. Nel 1923 pubblicò “LA   COSCENZA DI ZENO”.
  Nel  1925 Eugenio Montale con un bellissimo articolo in una rivista  milanese, analizzò con grande acutezza e  sensibilità l'opera di Italo Svevo, l'Italia aveva in lui un'importanza  europea.
  Ma  godè di questo tardivo successo per breve tempo perchè Italo Svevo nel 1928  morì tragicamente a Motta di Livenza in un incidente automobilistico.    
EMILIA ROMAGANA: GIUSEPPE VERDI (Luca)
 
Visitando  i dintorni di Parma troviamo i luoghi Verdiani : Busseto, Ville Verdi di Sant’  Agata e Roncole.
  Si  prova una certa commozione a sostare davanti all'umile casa dove nacque il  sommo musicista e alla chiesa di San Michele dove si trova un vecchio  organo  e scoprire che  proprio da quello strumento Verdi, ancora  bambino, trasse la prima nota che lo accompagnerà nel meraviglioso mondo della  musica.
  Giuseppe  riuscì a convincere il padre, un vecchio bottegaio, a comprargli una spinetta  di seconda mano.
  Così  iniziò a studiare i primi accordi sui logori testi di quel piccolo pianoforte,  sotto la guida del vecchio organista della chiesa, il maestro Baistrocchi, che  rimase commosso dalla sensibilità del bimbo per la musica.
  Più  tardi, a Busseto, si interessò di lui un signore che amava molto la musica:  Antonio Barerri. 
  Questi  inviò il ragazzo a Milano, per farlo ammettere, mediante un esame, al  conservatorio di quella città. 
  Da  qui inizio la sua vita da musicista.
TOSCANA: DANTE ALIGHIERI (Silvia) 
   Dante Alighieri, detto Dante, battezzato come Durante degli Alighieri, nato a Firenze nel 1265, è stato un grandissimo poeta, scrittore e politico italiano. Dante è considerato il padre della lingua italiana, infatti fu uno dei primi  poeti a scrivere in volgare, cioè non in latino, ma nella lingua parlata dal  popolo. Egli è l'autore della Divina Commedia, considerata la più grande opera scritta in  italiano fiorentino (è proprio dal fiorentino che nasce la lingua italiana) e  uno dei più grandi capolavori della letteratura mondiale. La Divina Commedia è  composta da tre cantiche (Inferno, Purgatorio e Paradiso) ciascuna delle  quali comprende 33 canti dedicati a personaggi famosi o comunque per Dante  molto significativi. Il poeta narra di un viaggio attraverso i tre regni  ultraterreni fino ad arrivare alla visione di Dio.
  Dante Alighieri, detto Dante, battezzato come Durante degli Alighieri, nato a Firenze nel 1265, è stato un grandissimo poeta, scrittore e politico italiano. Dante è considerato il padre della lingua italiana, infatti fu uno dei primi  poeti a scrivere in volgare, cioè non in latino, ma nella lingua parlata dal  popolo. Egli è l'autore della Divina Commedia, considerata la più grande opera scritta in  italiano fiorentino (è proprio dal fiorentino che nasce la lingua italiana) e  uno dei più grandi capolavori della letteratura mondiale. La Divina Commedia è  composta da tre cantiche (Inferno, Purgatorio e Paradiso) ciascuna delle  quali comprende 33 canti dedicati a personaggi famosi o comunque per Dante  molto significativi. Il poeta narra di un viaggio attraverso i tre regni  ultraterreni fino ad arrivare alla visione di Dio.
   Oltre ad essere poeta e scrittore Dante  fu anche impegnato nella vita politica (in particolare egli parteggiava per i “Guelfi  Bianchi”) e fu eletto tra i capi della sua città. Più avanti però, gli uomini  dei partiti contrari al suo, che erano nolto potenti, lo condannarono  ingiustamente all’esilio, allontanandolo da Firenze e non facendoo mai più  tornare. Egli in quel periodo viaggiò moltissimo e scrisse molte opere, tra cui  la Divina Commedia.  Dante Alighieri non è sepolto a Firenze, dove per lui c’è solo una tomba vuota  con  un monumento, ma a Ravenna, dove  morì nel 1321.
  Oltre ad essere poeta e scrittore Dante  fu anche impegnato nella vita politica (in particolare egli parteggiava per i “Guelfi  Bianchi”) e fu eletto tra i capi della sua città. Più avanti però, gli uomini  dei partiti contrari al suo, che erano nolto potenti, lo condannarono  ingiustamente all’esilio, allontanandolo da Firenze e non facendoo mai più  tornare. Egli in quel periodo viaggiò moltissimo e scrisse molte opere, tra cui  la Divina Commedia.  Dante Alighieri non è sepolto a Firenze, dove per lui c’è solo una tomba vuota  con  un monumento, ma a Ravenna, dove  morì nel 1321.
LAZIO: PAPA CLEMENTE X (Emiliano)
Emilio Altieri nasce nel 1590 a Roma da una famiglia nobile romana; dopo gli studi diventa dottore ed in seguito avvocato. Solo nel 1627 viene nominato vescovo e quindi governatore dell’Umbria.
Nonostante l’età avanzata (ottantenne) 29 aprile 1670 il conclave lo elesse papa con il nome di Papa Clemente X, in quanto persona di grande esperienza e dedizione alla chiesa.
Inizialmente Papa Clemente cercò di rifiutare tale incarico affermando che non aveva più forza e memoria e dichiarando “sono troppo vecchio per affrontare una responsabilità così grande” ma alla fine dovette accettare l’incarico.
In effetti si rivelò un Papa un pontefice particolarmente attivo.
La sua tomba si trova tuttora nella Basilica di San Pietro a Roma.

  
  CAMPANIA: TOTO’ (Maggie) 
Totò

Antonio de  Curtis in arte chiamato Totò, nasce a Napoli il 15 febbraio 1898,in via Santa  Maria.
  La mamma  Anna Clemente, nel 1921 sposa il Marchese Giuseppe De Curtis.
  Nel 1933 il  Marchese Francesco e Maria Cagliardi lo adottano trasmettendogli i suoi titoli  gentilizi.
  All'educazione  di Antonio provvede la madre che fra l'altro è l'originaria “inventrice” del  nome Totò.
  Totò inizia  dunque a recitare da giovanissimo in piccoli teatri di periferia, quando aveva  10 anni ha l'amara impressione che la sua passione non può sboccare, ed per  fortuna riesce ad evitare in prima linea allo scoppio della grande guerra.
  Poi  riprende la sua attività teatrale nel 1922. 
  Ma ormai  quasi cieco comunque partecipa al film “Capriccio all'Italiana” e “che cosa  sono le nuvole”.
  Il 15  aprile subisce un gravissimo infarto. Totò muore il 17 aprile 1967 alle  ore  11.20.
UMBRIA: SANTA CHIARA (Alessia B)
Quando Francesco D' Assisi cominciò a predicare molti suoi concittadini e coetanei furono affascinati dalle sue parole e decisero di seguire il suo esempio.
Tra essi ci  fu la nobile Chiara imitata da alcune sue compagne che si ritirò dal mondo per  darsi interamente a Dio. Ricevette l'abito monacale dallo stesso Francesco e,  dietro il suo consiglio, fondò il secondo ordine Francescano, che da lei si  chiamò delle Clarisse.
   
   
Santa Chiara è la fondatrice della congregazione delle suore di Clausura, suore che si dedicano alla vita religiosa vivendo nel convento senza mai uscire e vedere persone estranee, nemmeno i loro parenti.
BASILICATA: PITAGORA (Riccardo)
Pitagora[1] (Samo,  c. 575 a.C. – Metaponto, c. 495 a.C.) è stato un matematico, legislatore e filosofo  greco antico secondo quanto tramandato dalla tradizione.
  
La  storia di Pitagora è avvolta nel mistero, di lui sappiamo pochissimo e la  maggior parte delle testimonianze che lo riguardano sono di epoca più tarda.
  Alcuni  autori antichi o suoi contemporanei come Senofane, Eraclito ed Erodoto ci danno  testimonianze tali da far pensare alla effettiva esistenza storica di Pitagora  pur se inserita nella tradizione leggendaria[6].
  Secondo  queste fonti Pitagora nacque nell'isola di Samo nella prima metà del VI secolo  a.C. dove fu scolaro di Ferecide e Anassimandro subendone l'influenza nel suo  pensiero.
  Da  Samo Pitagora si trasferì nella Magna Grecia dove fondò a Crotone, all'incirca  nel 530 a.C., la sua scuola. Dei suoi presunti viaggi in Egitto e a Babilonia,  narrati dalla tradizione dossografica, non vi sono fonti certe e sono ritenuti,  almeno in parte, leggendari.
  Sulla  sua morte i resoconti dei biografi non coincidono: essendo scoppiata una  rivolta dei democratici contro il partito aristocratico pitagorico, la casa  dove si erano riuniti gli esponenti più importanti della setta fu incendiata.  Si salvarono solo Archippo e Liside che si rifugiò a Tebe. Secondo una  versione, Pitagora prima della sommossa si era già ritirato nel Metaponto dove  era morto. Secondo altri invece era casualmente assente alla riunione nella  casa incendiata e quindi riuscì a salvarsi fuggendo prima a Locri, quindi a Taranto  e da lì a Metaponto dove morì.[7]
  Quasi  sicuramente Pitagora non lasciò nulla di scritto e quindi le opere  attribuitegli i Tre libri e i Versi aurei vanno ascritte piuttosto ad  autori sconosciuti che li scrissero in epoca cristiana o di poco antecedente.
  Il teorema di Pitagora è un teorema  della geometria euclidea che stabilisce una relazione fondamentale tra i lati  di un triangolo rettangolo ed è una versione limitata ad essi del Teorema di  Carnot
ABRUZZO:  OVIDIO NASONE E 
  GABRIELE D’ANNUNZIO (Anna)
In una piazza di Sulmona c'è la statua di Ovidio Nasone che nacque lì nel 43 A.C. e diventò uno dei più grandi poeti del mondo Latino.


  A Pescara è nato Gabriele  d'Annunzio uno dei poeti e scrittori più famosI di tutto il nostro  secolo.
MOLISE: PAPA CELESTINO V (Gaia)
Pietro  Angeleri  è il nome di battesimo del  futuro Papa Celestino V  pontefice  santo. 
  
Nacque  nel 1210 ad Isernia in una famiglia di contadini; Pietro ancora fanciullo,  sentì che Dio lo chiamava nel chiostro e divenne benedettino. Si ritirò in una  grotta sul Monte Morrone, nei pressi di Sulmona, per condurre vita eremitica.
  A  Roma morì il Pontefice Nicola IV e non si trovava una persona degna di  succedergli. Una commissione di cardinali si presentò al mite solitario, ormai  vecchio e consumato dalla penitenza, e gli offrirono il più alto onore che  esiste sulla terra. Egli così accettò.
  La  chiesa lo dichiarò santo; le sue ceneri sono all'Aquila, nella chiesa di Santa  Maria di Collemaggio.        
PUGLIA: LINO BANFI (Marco B)
 
    
Pseudonimo  di Pasquale Zagara, Lino Banfi é nato ad Andria il
  11 luglio  1936; è un  attore comico e ambasciatore  dell'UNICEF italiana.
Reso popolare per la sua parlata con forte accento barese (dialetto di Canosa), è tra gli attori più caratteristici e distintivi del dopoguerra.
Tra i film più conosciuti troviamo Oronzo Canà e la serie televisiva “Un medico in famiglia”.
        CALABRIA: FRATELLI  BANDIERA E 
  UMBERTO BOCCIONI (Giulia)
In Calabria sono nati i FRATELLI BANDIERA.
 
 
  I fratelli  Attilio ed Emilio Bandiera, figli di un alto ufficiale della marina Austriaca,  dedicarono la loro giovinezza alla libertà dell'Italia. 
  Aderirono a  un movimento Mazziniano e svolsero un'intensa attività patriottica.  Perseguitati dagli Austriaci, i fratelli Bandiera furono costretti a rifugiarsi  a Corfù (sotto la protezione degli Inglesi). Sebbene sconsigliati dallo stesso  Mazzini tentarono lo sbarco in Calabria con un gruppo di amici (219). Traditi  da un compagno vennero catturati e giustiziati dai Borbonici, presso Cosenza,  il 25 luglio 1844.
BOCCIONI UMBERTO nato in Calabria. Scultore, pittore e scrittore fu uno dei principali e  rappresentativi esponenti del movimento futurista (corrente artistica). 
  
Recatosi  sullo scadere del secolo a Roma, tra il 1898 e il 1902, lavorò presso BALLA e SEVERINI”.
  Pittore  VERISTA dapprima, subì l'influsso del Verismo divisionista del maestro che fra  il 1901 e il 1909 gli comunicò anche la simpatia per certi temi sociali e  umanitari ricorrenti fra i pittori in quel tempo: “STRADA DI PERIFERIA”, (1909, Milano,  collezione privata); ”I SELCIATORI “1909 circa .
SICILIA: PERSONAGGI FAMOSI (Nicolò V.)
I personaggi siciliani famosi sono veramente tanti. Io ne ho scelti alcuni tra i più conosciuti:
GIUSEPPE TORNATORE nato a Palermo nel 1956.
  È un  registra di fama mondiale. Tra i film più importanti ricordiamo Nuovo cinema Paradiso, Stanno tutti bene, L’uomo delle stelle, La  leggenda del pianista sull’oceano.
GIOVANNI VERGA, nato a Catania nel 1840 e morto  nel 1922.
  Scrittore e  massimo esponente del Verismo.
  Tra le sue  opere ricordiamo: Una peccatrice, Eva, I  Malavoglia e Mastro Don Gesualdo.

SALVATORE QUASIMODO, NATO A Ragusa nel 1901 e morto nel  1968.
  Scrittore e  poeta, di lui ricordiamo le poesia Giorno  dopo giorno e Ed è subito sera.
 
               
  
  ANDREA  CAMILLERI nato ad  Agrigento nel 1921, è uno scrittore e regista noto al grande pubblico come  autore della famosa serie di romanzi polizieschi che hanno come protagonista il COMMISSARIO MONTALBANO

  
  SARDEGNA:  GIUSEPPE BIASI (Alessia P)
GIUSEPPE BIASI   è nato a Sassari il 23 ottobre del 1885.
  È stato un  dei più importanti pittori, incisori e illustratori europei del XX secolo.

http://ospitiweb.indire.it/istitutocomprensivopra/personaggi_italiani.doc
Autori del testo: indicati nel testo
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