Segno zodiacale del Leone periodo e caratteristiche

 

 

 

Segno zodiacale del Leone periodo e caratteristiche

 

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Segno zodiacale del Leone periodo e caratteristiche

 

LEONE  22 luglio – 21 agosto

Il Leone è uno dei segni zodiacali più vital-mente inte­ressanti: ha il privilegio di essere il Trono del Sole perché quando il Sole è in Leone irradia il massimo del suo calore e della sua energia vivificatrice sulla terra. Il Leone, più di qualsiasi altro segno, rapprese-nta le energie della vita cosmica, o prana, e tutte le altre energie e potenze che il Sole attrae e raccoglie dallo Spazio sempiterno, da altri Soli maggiori, da altre più splendenti e più potenti Cosmogonie, che sinte­tizza, concentra e trasmette al nostro minuscolo mondo. In Leone, troviamo il simbolo astro-logico delle vite di tutti i salvatori, di tutti gli eroi che sono tipicamente solari. Nei miti solari di tutte le epoche scopriamo un'analo-gia con le vite degli uomini divinamente eroici, destinati a servire da esempio a esseri minori, e che hanno lasciato la loro impronta sulle sponde di tutte le ere. Negli scritti più antichi si trovano interessanti accenni al fat-to che il nostro Sole è inti­mamente allineato con  il  Sole  elettrico  e  Spirituale,   durante

 

l'agosto, per mezzo di Sirio, quella poderosa Stella o Sole, al cui confronto, probabilmente, molti astri del cielo non apparirebbero che una vacillante fiammella di candela. Tutti noi siamo figli del Sole; l'unica differenza fra i Grandi Istrut­tori Spirituali e i comuni mortali, non sta che nella diversa capacità di assimilare e di utilizzare le energie spirituali solari. Il Cristo, ad esempio, possedeva forze possenti, semplicemente perché era conscio e padrone dei piani del suo Essere. Noi siamo tanto più deboli del Figlio di Dio, perché, prigio­nieri ancora dei nostri veicoli lunari, non abbiamo acquistato il dominio sulle nostre emozioni, e sui nostri istinti. Stiamo combattendo contro l'elemento dell'acqua, che è molto affine alla luna, mentre i Maestri e i Salvatori, non soltanto hanno padroneggiato questo elemento, ma sono in grado di manipo­lare il fuoco e l'elettricità, attributi del Sole. Siamo, quindi, su di un piede d’uguaglianza con tutte le altre anime soltanto nel nostro corpo Egoico o Solare, e siamo più o meno potenti, più o meno deboli, a seconda del grado di consa­pevolezza delle nostre forze egoiche. Ne consegue che il nostro compito immediato è di allinearci col nostro Ego, che a sua volta ci allineerà con il Sole Centrale, che è al di là del nostro Sole, o Anima del Cosmos, ed infine col Genitore Cosmico o Spirito. Molti grandi scienziati credono che il nostro Sole fisico stia compiendo il grande sacrificio, cioè, che stia lentamente, ma senza interruzione, donando il suo calore e la sua energia alla terra; così, alla fine, il Sole morrà per salvare il mondo terreno, con il sacrificio delle sue forze vivificatrici, il che è precisamente quello che il Cristo, il Figlio di Dio, fece per l'umanità. Noi, come entità egoiche, stiamo appropriandoci delle forze vitali solari, per raggiungere lo stato di perfetta vita individuale. A nostra volta, noi pure, nel processo di perfezionarci, compiamo un sacrificio ed è perciò che si dice: nulla di buono si compie senza sacrificio. Dobbiamo, infatti, fare la dedizione dei nostri corpi, con tutti i desideri ad essi inerenti, « e perdere noi stessi per ritrovare noi stessi ». Così, ogni cosa connessa con l'evoluzione e il pro­gresso è in qualche modo collegata con l'inevitabile sacrificio, il che avviene su tutti i livelli di vita, in una forma o nell'altra. E' consolante, però, il sapere che ogni sacrificio è la rinunzia di qualche cosa situata più in basso sulla scala dell'evoluzione, ed il sacrificio allora non è una perdita, ma è lo spirito della vita generatrice, elevatrice, liberatrice, che spinge ed eleva le forme e gli esseri minori verso regni più ampi di attività. Dovremmo cercare di apprendere dal segno del Leone come venire più rapidamente in possesso della nostra eredità, come Figli del Sole. In questo segno tutta la Vita collabora con noi, se ci rendiamo conto di tale verità e sappiamo trarne vantaggio. Il Leone è un segno fisso e segno del Fuoco; è il Cuore dell'Uomo Celeste, il centro più vitale, sia che si tratti di un essere umano che di un essere Divino. Nel Cancro, il segno precedente al Leone, abbiamo cercato di raccogliere le nostre forze elementali, e di indivi­dualizzarci. In Leone, raggiunta tale mèta, abbiamo il bene­ficio e il vantaggio di usare le forze raccolte e gli attributi acquistati, durante il nostro viaggio attraverso i quattro precedenti segni zodiacali. Divenuti individui coscienti ed indipendenti, ci siamo liberati da molte schiavitù di preconcetti, di convenzionalismi, di pregiudizi, di tradizioni. Abbiamo tro­vata la libertà dell'indipendenza cosciente, e audacemente eleggiamo di prepararci per l'immersione nell'Universale, il che è rappresentato dal segno polarmente opposto: l'Acquario, che è appunto il segno dell'Anima Universale. In Leone possiamo considerarci come a mezza via tra i mondi subconsci e quelli superconsci; in grado di attingere da ambe­due. Il Cuore è un centro magnetico che per mezzo dell'Amore ha la capacità di attrarre le forze più sottili dall'alto, potendole fondere con i fuochi animali rigenerati, assurti fino al cuore di coloro che, nati in Leone, aspirano e amano. Si dice che i nati in Leone siano in intimo rapporto con il Fuoco del Serpente, il quale conferisce il genio creativo, quando snoda le sue spire e sale verso il cuore e la testa. Governa anche il plesso solare, dove sono sintetizzati tutti i fuochi inferiori. Vediamo così che l'uomo nato in Leone, se è intelligentemente addestrato, e giustamente allenato ad usare le forze infinite che agiscono nella sfera della sua nascita, può attirare molte delle inapprezzabili gemme del grande schema della Vita, se si rende conto che la Vita s'aspetta da lui che egli raccolga le preziose perle della Sag­gezza, splendenti in ogni atomo dello spazio. La Vita, del resto, vuole che tutti noi diveniamo divinità dinamiche, creatori rapidi e fecondi, non lenti e tardi pellegrini. Ogni essere pensante può essere aiutato a rendersi conto della Verità di quanto abbiamo detto, ricordando la recente scoperta del Raggio Cosmico, del grande scienziato Millikan. Giorno e notte, per tutta la nostra vita, questa potente forza imponderabile sta esercitando il suo influsso su di noi con una intensità che non trova nemmeno il suo corrispondente nelle radiazioni prodotte in un tubo dei raggi X della potenza di 60.000.000 di volt. Non è una prova tangibile che il Genitore Cosmico ci trasmette l'eternità, facendo piovere continuamente su di noi la sovrabbondanza della Sua formi­dabile forza e del Suo potere? Finché ignoravamo questo generoso dono da parte del nostro Creatore, eravamo incapaci di approfittarne coscientemente, ma, per certo, il ren­dersi conto della suprema qualità e dell'inestimabile valore di questo dono che ci viene largito dal Padre Cosmico rivelerà all'umanità pensante sorgenti di infinita abbondanza. I benefici derivanti da tale scoperta dipendono dalla nostra capacità d’espansione e d’inclusività. La capacità di espan­dersi aumenta con l'allargarsi della conoscenza e con l'accre­scersi dell'immaginazione; l'inclusività è, poi, proporzionata al potere di formarci un chiaro concetto di qualsiasi cosa. Saremmo dei giganti e non dei pigmei se fossimo mentalmente inclusivi, invece di essere così esclusivi e limitati. La maggior parte del nostro tempo e dei nostri sforzi sono spesi nel respingere teorie e ideali che, accettati, aumente­rebbero la potenza della nostra statura spirituale. L'epoca presente offre un'occasione mirabile per elevare il tono delle nostre vibrazioni, poiché la terra stessa è stimolata ed esaltata dall'influsso di forze che ci raggiungono dalla meravigliosa costellazione dell'Acquario. Lasciamo, quin­di, libero volo alla nostra immaginazione, fin qui imprigio­nata, e, soprattutto, cerchiamo di pensare più audacemente. Con questo metodo saremo in grado di includere anche i « Mondi lontani » nei nostri piani e nei nostri pensieri. Millikan dice che è necessario uno strato di piombo dello spessore di più di mezzo metro per impedire alle onde del primo Raggio Cosmico di penetrare fino a noi. I pensieri, che sono elettrici, debbono assomigliare a questa potente forza. Quindi, se l'uomo, che è un essere pensante, può raggiungere il potere del dominio del pensiero concentrato, e la qualità di dirigere e di proiettare le emanazioni del suo pensiero, in armonia con le leggi delle sfere, egli acquista una capacità di espansione cosciente sconfinata. I nati in Leone saranno particolarmente fortunati nell'era dell'Acqua-rio, quantunque in tutte le ere siano sempre stati « Re » fra gli uomini. Posseggono un rapporto subcosciente con i loro poteri: e, appunto per questa ragione, sono molto spesso degli amabili egoisti. Sono dotati di energia e di forza, che essi stessi generano o attraggono, e, incoscientemente, si con­siderano come il perno del loro universo, piccolo o grande che esso sia, intorno a cui si aggirano e si muovono parenti, amici e conoscenti, ognuno con i propri desideri. Se i nati in Leone si rendessero conto della loro tendenza a mono­polizzare il tempo e l'attenzione di altri, essi potrebbero emergere dal loro egocentrismo, per mezzo della concentra­zione mentale sul segno polarmente opposto al loro, l'Acquario, che stimola i fuochi della mente e fornisce una forza stabilizzatrice. I nati in Leone, di regola, pensano soltanto col « cuore », e con il sentimento, causando così in loro uno sviluppo ineguale ed irregolare, e anche quando sono torri di fortezza, sono pur sempre delle « torri pendenti » ed hanno bisogno, per riprendere una posizione eretta, dell'aiuto della mente e delle intuizioni superiori. Senza la guida mentale ed egoica il Leone non è che il Re degli animali, una creatura dominata da istinti passionali, da emozioni e da desideri. Ma, evidentemente, è meglio essere « Re degli animali » vivo e potente, che essere una personalità scialba e insignificante. La Saggezza Antica insegna, infatti, che, ove sono presenti passioni e desideri, anche nella specie più greggia, vi è anche la possibilità di trasmutarli in attri­buti spirituali, mentre l'assenza assoluta di poteri emotivi e di desideri in un essere non ancora evoluto, non offre nulla che possa essere trasformato. Dante ci ha insegnato una profonda lezione collocando coloro che non furono nel mondo né buoni, né cattivi, gli ignavi, nel girone dell'inferno più sconsolato. Vi è da sperare che, nel mondo, questi individui negativi, da ogni punto di vista inutili, per mezzo del dolore arrivino a sviluppare l'emozione e l'aspirazione e giungano al risveglio della loro coscienza consape-vole, rimasta sopita per il lungo e scialbo periodo della loro ignavia. Possiamo asserire con certezza che sarebbe impossibile trovare un « Leone », in questo gruppo di paria della famiglia umana. Tutti siamo dotati di potenzialità divina, ma, nei nati in Leone, le qualità latenti sono molto vicine alla superficie, molto prossime a potere essere utilizzate per il bene. Anche il « Leone » che sia polarizzato nel suo plesso solare ha sempre delle energie pronte ad essere trasmutate in potere egoico, o, se ha già in precedenti incarnazioni elevato la sua energia fino al centro del cuore, esse sono già divenute amore e simpatia per tutta l'umanità. I nati in Leone dovreb­bero tener sempre presente che il cuore è la dimora del Principio Cristico: la casa del Sole; e che da questo centro altamente potenziato del loro essere possono irradiare amore e calore, per riscaldare i pianeti freddi, e gli abitanti dal gelido amore di tali pianeti. Ad onta della capacità di amare e di servire che i nati in Leone posseggono, essi non sempre si rivolgono al lato più avanzato e filosofico della vita. La loro natura è così riccamente dotata, che molte volte si lasciano andare ad un pigro atteggiame-nto di compiacimento di loro stessi. Sanno di essere i Re della Foresta, a che dunque darsi da fare per progredire ancora? Similmente, nei paesi tropicali, ove il Sole porta in manife-stazione i suoi più bei prodotti e ove le frutta e le erbe e i fiori della natura crescono in prolifica abbondanza, gli abitanti sanno che, con piccolo sforzo, possono vivere sontuosa-mente dei frutti che il Sole prodiga loro attraverso la Natura lussureggiante. Molto spesso, essi sono sopraffatti da una specie di stupida indif­ferenza e da apatia, contenti di lasciare alla Natura com­piere il lavoro per loro. Raramente ricorrono all'uso delle forze creative, o all'iniziativa o all'industria; essi finiscono per essere dei tragici esempi d'insuccesso; tragici, perché sono stati sconfitti nel « grembo stesso degli dei ». I nati in Leone, dunque, appunto perché dotati di ricchi doni, deb­bono stare in guardia ed accorgersi delle loro sottili inade­guatezze, prima di lasciarsi attrarre dall'ambizione delle glorie nascoste sui più alti giri della spirale evolutiva. Allorché si saranno resi conto chiaramente di ciò che si richiede da loro, la loro crescita ed il loro sviluppo saranno rapidi, poiché a loro non mancano i necessari requisiti fisici, né le qualità del coraggio e dell'audacia. In qualche modo, i nati in Leone sono creature che non passano inosservate; non sono di quelle persone che entrano in una sala senza richiamare l'attenzione. Generalmente, sono designati come delle « individualità spiccate », forse per il loro portamento, o per le loro potenti vibrazioni, o per la loro deter-minazione, o per la loro radiosità. Il Leone ha molte qualità simili al Toro, poiché ambedue appartengono al gruppo dei segni fissi o tamasici, ma il Leone ha il vantag­gio di appartenere all'elemento del fuoco, che aumenta la frequenza delle sue vibrazioni e gli conferisce più ispirazione e più magnetismo. In comune con tutti i segni fissi, rivendica la sua parentela, sebbene alquanto lontana, con il sintetiz­zatore pianeta Urano, e con il primo Raggio, quello della Volontà e Potenza. Possiamo, dunque, aspettarci che quando il Leone abbia superato in una certa misura l'inerzia inerente alla sua natura, farà un poderoso balzo in avanti, in qua­lunque campo di azione sceglierà di mettersi. E non sta egli infatti lavorando con l'energia del primo aspetto della Divi­nità? Se il suo Ego appartiene al primo Raggio, e se tutti gli altri elementi nella carta del suo oroscopo sono favorevoli, egli dovrebbe divenire un personaggio premi­nente nelle pagine della storia del mondo. Se, però, in lui agisce l'influenza di Marte, può divenire un autocrate. Del resto, anche senza l'influsso marziale, tutti gli autentici Leone hanno la tendenza a dominare, in un modo o nell'altro, e non è loro facile dimenticare la propria regale superiorità. Figurativamente parlando, quando ruggisco-no, si aspettano ed esigono che tutti gli altri animali nelle foreste corrano ai loro rifugi, riconoscendo, così, tacitamente la superiorità del Leone. Generalmente, i nati in Leone sono generosi ed amabili verso gli inferiori, quantunque raramente incoraggino la familiarità, e si risentano facilmente se un inferiore o un subordinato osi dare consigli o suggerimenti. Applicando la chiave astrologica alla Bibbia, troviamo che il segno zodiacale del Leone e il « Leone di Giuda », possono identificarsi l'uno con l'altro, e che i quattro segni fissi:
1) Toro,
2) Leone,
3) Scorpione, (Aquila), e
4) Acquario,
corrispon­dono ai quattro Vangeli di:
1) San Luca,
2) San Marco,
3) San Giovanni,
4) San Matteo, rispettivamente.
I quattro simboli che li caratterizzano hanno un potente significato cosmico. Ognuno di questi segni ha una stella fissa di prima grandezza nella sua costellazione. Regolo èla stella fissa nel cuore del Leone e, forse, si va avvicinando il tempo in cui sapremo che vi è una corrente di forza ardente che fluisce abbondantemente da questo luminoso cuore di fuoco, ai cuori di coloro che hanno sviluppato il centro di forza magnetica che èla controparte eterica del cuore fisico. Parlando in via generale si distinguono due tipi tra i nati in Leone. L'uno è magnanimo, generoso, dal cuore grande e aperto, mentre l'altro è soltanto pomposo e ostentato. Tutta la gente leonina ama la munificenza e l'ambiente lussuoso, i tipi inferiori, a cui viene negata dalla sorte la ricchezza e il lusso, ricor­rono ad una forma di lusso posticcio e di cattivo gusto. Le loro case sono piene di oggetti di poco prezzo e di qualità scadente, ma vistosi. Le donne che non possono permettersi il lusso di gioielli costosi, portano ornamenti falsi, collane dai colori smaglianti, preferibilmente di vetro multicolore. Amano tanto fare bella impressione sugli altri, che arrivano perfino a comperare regali con i propri denari, mostrandoli, poi, alle persone di conoscenza come provenienti da amici. Sarebbero capaci, se lo potessero, di mandare fiori ai propri funerali, e di sentirsi a disagio nel feretro, se fossero portati al cimitero senza pompa e senza le debite cerimonie. Spesso arrivano alle esagerazioni più ridicole per guada­gnarsi stima e lode. Sotto alcuni aspetti sono un po' attac­cati al denaro, e, nondimeno, sono capaci di lampi di gene­rosità in particolari occasioni, il che crea la falsa impressione negli altri della loro generosità e nobiltà. Il tipo superiore ègeneroso sotto tutti i rapporti sia con le sue simpatie, che con tutto ciò che possiede. Spende più di quello che ha, in molti casi; e, se ha amici calcolatori, potranno estrarre fino all'ultimo centesimo dalla sua tasca. E' splendido con le donne che ama e tutto ciò che possiede, per grande che sia, non gli sembra abbastanza degno della donna del suo cuore. Un « Leone » può ritenersi superiore a tutti gli altri uomini, ma, spesso, sviluppa un complesso d'inferiorità nel suo atteggiamento verso le donne. Le ritiene quasi troppo buone per lui. Questo atteggiamento deriva dal fatto che egli sa amare più che pensare ed analizzare. Inoltre la sua natura idealistica lo rende insofferente verso le persone sor­dide e meschine, e quasi non concepisce che possano essercene nel mondo, e meno di tutto può pensare una tal cosa di una donna. Il « Leone » èospitale per eccellenza e felice di mostrarsi munifico anfitrione. Circondato da amici che lo ammirano diviene molto espansivo ed allegro. In fondo al cuore ogni « Leone » è un attore e il suo talento si mo­stra in pieno vantaggio dinanzi ad un pubblico di ammiratori, siano amici che estranei. Il Leone ama la lode e l'ammi­razione, si esalta fino all'entusiasmo, è felice quando è espo­sto alla luce della ribalta, mentre si mette di cattivo umore, triste e imbronciato se ricacciato nel fondo della scena. E' franco e aperto nel parlare: ama guidare e dirigere i suoi amici, e usare la sua influenza per aiutarli. Cerca di cono­scere personalità celebri, o che posseggono grandi ricchezze o influenze nel mondo. Raramente si trova implicato in cause e processi nei tribunali. Di temperamento vivo ed impulsivo, ha tuttavia qualcosa di fanciullesco in fondo al cuore che gli impedisce di essere trascinato dalla sua impulsività ad eccessi di cui si debba poi pentire. Minaccerà odio e vendetta per i torti che gli vengono fatti, ma alla fine dei conti si mostra incredibilmente indulgente e generoso verso l'avver­sario. Sarebbe per lui impossibile approfittarsi di qualcuno; è suo orgoglio di agire nobilme-nte. Gesta eroiche, uomini eroici hanno tutta la sua ammirazione, ed egli cerca di imitarli. Nelle sue imprese trascura i particolari e manca di pazienza. I nati in Leone sono riccamente dotati di salute e di vitalità quantunque il meccanismo del cuore possa venire turbato se è sottoposto a prove troppo dure od anche per eccessi di qualsiasi genere. Dovrebbero evitare preoccupa­zioni, strapazzo, perdita di sonno e di riposo. Hanno la capa­cità di guarire loro stessi e gli altri se sanno raccogliersi in se stessi e lavorare dall'interno all'esterno, attinge-ndo al loro centro di Vita e di pace. Sono profondamente danneg­giati e turbati nella salute dalla mancanza di armonia e di incoraggiamento. La musica ha un meraviglioso effetto ricosti­tuente su di loro, sebbene alcune specie di ritmi possano eccitare indebitamente la loro natura emotiva. La professione che maggiormente li attira è il palcosce­nico, avendo talento per divenire musicisti, direttori di scena o direttori di orchestra. Amano, in particolar modo, il lato pubblicitario della carriera teatrale. Amano molto prendere parte a cerimonie di corte, in tutta la pompa e lo splendore esteriore richiesto dall'occasione. Negli affari, sotto molti punti di vista, mancano di sano giudizio, ma potrebbero rimediare a tale deficienza circondandosi di persone che possano supplire alle loro inade­guatezze. Possibilmente dovrebbero scegliere, come associati negli affari, persone molto mentali e intellettuali. Per esem­pio, i nati in Ariete potrebbero lavorare armoniosamente coi « Leoni » e ambedue i tipi trarrebbero vantaggio da tale associazione. Sagittario, Gemelli, Bilancia e, in alcuni casi, Acquario servirebbero a dare al « Leone » equilibrio e ispira­zione. Fra i nati in Leone e quelli in Acquario vi è una grande attrazione fisica.
Ma dal matrimonio di questi due segni potrebbe derivarne molta infelicità, a meno che ambedue non siano tipi mentali ed equilibrati. Chi ne trarrebbe la maggior sofferenza sarebbe l'Acquario, che correrebbe il rischio di venir troppo stimolato mentalmente dall'ardente Leone. I nati in Acquario sono di regola timidi e modesti e la compagnia continua dei nati in Leone, espansivi e fiduciosi, probabilmente può dar loro motivo di vedersi eclis­sati, e di sentire che contano troppo poco accanto ai loro compagni splendenti e scintillanti. I Sagittari sono intro­spettivi e filosofi, e hanno molto da dare agli impulsivi e emotivi Leoni. Essi attingono dal supercosciente e sono gui­dati dalla loro quasi profetica visione, in contrasto con i Leoni trascinati ben spesso dall'eccitazione e dall'agitazione del momento. I nati in Gemelli hanno mente pratica e ana­litica e possono fornire l'intellettualità di cui molti Leoni difettano. I nati in Bilancia avrebbero una mirabile influenza calmante sui nati in Leone: essi amano il compagno (o la compagna) della loro vita, più di qualsiasi altra cosa al mondo, e questa completa dedizione dà molta soddisfazione ai « Leoni ». I nati in Leone sono sempre in cerca di amore e di avventure romantiche.
Un uomo che sposi una donna nata in Leone, può atten­dersi di essere guidato, e spesso dominato. Ma è meno spia­cevole di essere dominato dalla donna nata in Leone, che da una donna nata in qualunque altro segno. Ella domina con amore, senza nemmeno rendersi conto di spadroneggiare, per l'intima convinzione di saper ciò che è meglio per coloro che ama. I Leoni nati al sorgere del sole, o verso il mezzogiorno sono pronunziatamente tipi leonini, ed è probabile che mo­strino le loro caratteristiche molto presto nella vita. Quelli nati vicino al tramonto, o tra il tramonto e mezzanotte, dimo­streranno tardi le promesse di questo notevole segno. Pos­sono essere Leoni dentro di loro, ma durante la prima metà, o più, della loro vita esternamente dimostreranno le caratte­ristiche di altri segni, probabilmente del segno in ascen­dente.
I nati in Leone faranno bene, per aumentare la buona fortuna e l'energia spirituale, a portare le loro pietre favo­revoli: rubini e diamanti. La domenica è il giorno favorevole, e le due ore dopo il mezzogiorno, le ore propizie. L'ora, cioè, in cui vi è più potenza leonina nell'atmosfera. Il metallo è l'oro, il colore arancione. I bimbi nati in Leone hanno bisogno di molta simpatia e di molta attenzione. Vanno soggetti a emozioni e desideri tempestosi, e quindi sono facilmente indotti in tentazioni. Si prestano docilmente a seguire i buoni esempi di coloro che amano e di cui hanno fiducia. Ma, purtroppo, hanno la tendenza a seguire con la medesima facilità anche i cattivi esempi. Dovrebbero costantemente trovare distrazione e divertimento, e si dovreb­be accordare loro il permesso d'intrattenersi con le persone adulte; essi non amano essere lasciati in disparte, e, quando l'occasione adatta se ne offre, dovrebbero essere trattati da uguale a uguale. Posseggono un forte senso di giustizia e sono assai suscettibili a qualunque imposizione.
Ricorreranno alla bugia per difendere il proprio operato, specialmente se non hanno fiducia nei loro superiori. Quindi, il compito di educare bambini nati in questo segno dovrebbe essere intrapreso con reverenza e rispetto. Questi bimbi possono divenire Re della terra, o possono divenire dei com­pleti insuccessi. La responsabilità della loro riuscita sta in gran parte nei loro genitori. Servirà come ispirazione a tutti coloro che sono nati in Leone ricordare il loro vincolo col Cuore eterno del mondo e del Cosmo. I Leoni si trovano nella corrente della forza vitale, e possono, quindi, essere immensamente arricchiti, mantenendosi magnetici, ricettivi, e desiderosi di rendere i loro cuori la dimora in cui il Creatore può accumulare la sua traboccante Divinità ed Energia.

 

Fonte: http://www.unirenellamore.com/raggi_teosofici/05_Leone.doc

Sito web da visitare: http://www.unirenellamore.com/

Autore: A. Mattioni

 

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Segni zodiacali date caratteristiche e simboli

 

Segno Zodiacale: Leone

Il Sole è nel segno approssimativamente tra il 23 Luglio e il 22 Agosto.

Il pianeta dominante è il Sole, l'elemento è il fuoco e la qualità è fissa.
Come suggerito dal suo simbolo, il segno del Leone e' il piu' fiero dello Zodiaco. Il suo modo di porsi e' principesco. E' naturalmente elegante e il suo fascino naturale lo porta spesso a posizioni di comando, se non di dominio. Il Leone ama sentirsi al centro dell'attenzione e puo' arrivare a soffrire, se non gli si da' la corda che e' convinto di meritare. E' talmente abituato ad avere carisma che, affinche' gli venga riconosciuto, puo' cedere all'adulazione di personaggi di dubbio merito.
Il Leone sa organizzare il lavoro come pochi altri, rispetto ai quali non e' piu' informato, ma solo piu' carismatico. Tende a lasciare ad altri la parte piu' operativa di ogni attivita', di ciascun progetto, e guarda tutto dall'alto.
Il Leone ha un modo di porsi verso le sfide che denota un coraggio formidabile, che non ha rivali. Conscio della propria diversita', si lancia in prove che spaventerebbero chiunque.
La grandezza del Leone si misura anche nei termini della sua generosita'. Si farebbe in quattro pur di aiutare chi e' meno fortunato di lui. Inoltre, non e' un re che accetta provocazioni da chi ritiene inferiore. Se subisce un torto, regalmente perdona e non fa pesare le manchevolezze altrui. In questo, e' doppiamente encomiabile, perche' la sua natura di segno di Fuoco lo porterebbe a reagire con stizzito orgoglio alle provocazioni!
Anatomicamente, il segno del Leone corrisponde all'occhio destro, al sistema circolatorio, con particolare attenzione al cuore: non potrebbe essere altrimenti, vista la sua natura coraggiosa. Deve stare molto attento a mangiare in maniera assolutamente equilibrata, evitando i grassi e tutto quello che potrebbe danneggiare le arterie, soprattutto in eta' avanzata.
Nei sentimenti, sa essere fedele e affettuoso. Grazie alla sua natura regale, non si lascia andare a relazioni che debbano rimanere nascoste. Per questo motivo, difficilmente tradisce. Se viene tradito, il suo orgoglio rimane ferito quasi a morte, ma sa riprendersi in fretta grazie alla sua forza vitale e grazie alla sua principesca capacita' di perdonare. Meglio non abusare della grandezza del Leone, pero'!

Rappresentanti importanti di questo segno sono:
Andy Warhol, Carl Gustav Jung, Bill Clinton, Charlize Theron, Jennifer Lopez, Madonna, Napoleone I.

  • Colore da portare: il giallo oro.
  • Metallo: l'oro, simbolo della sapienza.
  • Fiore: il girasole.
  • Pietra Portafortuna: il diamante.
  • Giorno favorevole: la domenica, il giorno del Sole.

 

Fonte: http://www.roadrunnersmaddaloni.com/i/files/leone.docx

Autore del testo: http://www.roadrunnersmaddaloni.com/

 

 

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