Galileo precursore dell'illuminismo

 

 

 

Galileo precursore dell'illuminismo

 

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Galileo precursore dell'illuminismo

 

L'illuminismo

 

Galileo (1600) precursore dell'illuminismo

Geymonat sostiene che vi è un atteggiamento illuministico di G. "rivolto a cercare nell'ignoranza la radice ultima di tutti i mali della società e quindi il vero nemico che deve essere combattuto per rendere possibile una vita libera e degna dell'uomo." (p. 199)

 

L’atteggiamento illuministico di Galilei si può riassumere nei seguenti punnti:

 

  • la scienza deve procedere libera da idee metafisiche e basarsi su ragionamenti verificabili o confutabili:

      cfr. disputa sulle macchie lunari con padre Clavio

      cfr. anche il valore metodologico del Saggiatore: Galilei sostiene una teoria falsa, ma con un metodo corretto; Sarsi, una teoria vera, ma con un metodo scorretto: il metodo di Galilei è comunque più importante di quello usato da Sarsi

 

  • importanza dell'OSSERVAZIONE e dell'ESPERIMENTO: lo scienziato ha bisogno di un laboratorio perché le sue teorie nascono in continuo rapporto con l'osservazione dell'esperienza

 

  • osservare con precisione vuol dire MISURARE, USARE STRUMENTI PRECISI, che riducano le interferenze soggettive dell'osservatore - esempio dei due bagnanti che non riescono a mettersi d'accordo sulla temperatura dell'acqua e ricorrono al termometro: TUTTO DEVE ESSERE MISURABILE, la QUALITA' (caldo, freddo, ecc.) DEVE ESSERE TRASFORMATA IN QUANTITA' (10, 20, 30 gradi...)

 

  • la verità è qualcosa di DINAMICO, cioè qualcosa che non è dato una volta per tutte, ma che viene continuamente riveduto e trasformato dagli scienziati: la scienza non è il frutto di un solo intelletto, ma di tanti:

Valore pedagogico del Dialogo:

      scrive in volgare perché tutti possano capire e discutere; la scienza non è prerogativa di pochi addetti; più persone vi sono coinvolte, meglio è;

      scrive un "dialogo" perché si capisca che la scienza nasce dallo scambio di opinioni.

      fa di tutto perché la Chiesa approvi la pubblicazione del dialogo: solo così esso potrà influire sulla massa di persone che è sotto l'influenza della Chiesa

 

  • lo scienziato non deve essere fedele ad una teoria particolare (come faceva Simplicio, l'allievo di Aristotele, durante la lezione di anatomia) ma allo spirito scientifico, che accetta la rivedibilità come proprio fondamento

 

  • Scienza e Scrittura: i due linguaggi. La Scrittura "insegna come si va in cielo, non come va il cielo", perciò è scritta con un linguaggio di immagini, che non ha niente a che fare con il linguaggio matematico in cui è scritta la natura.

 

 

Definizione di “ragione”

Facoltà di pensare, collegare, ragionare, producendo argomentazioni, prove, dimostrazioni da usare per confutare o provare la validità di un ragionamento.

La ragione perciò può essere - come sostenevano gli illuministi - la guida autonoma (cioè che non dipende da nessun altro - Dio, autorità, ecc. - che non sia l'uomo stesso) dell'uomo in tutti i campi in cui un'indagine o una ricerca sono possibili.

 

Illuminismo: definizione di Kant nello scritto Che cos'è l'illuminismo?,  1783

"L'illuminismo è l'uscita dell'uomo da uno stato di minorità il quale è da imputare a lui stesso. Minorità è l'incapacità di servirsi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a se stessi è questa minorità se la causa di esso non dipende da difetto d'intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di servirsi del proprio intelletto senza essere guidati da un altro. Sapere aude! - Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! - E' dunque il motto dell'Illuminismo."

 

 


 

Tre principi cardine dell'illuminismo

  • L'ignoranza è la superstizione sono la radice dei mali dell'uomo
  • liberandosi dall'ignoranza, può essere migliorata la vita singola e associata dell'uomo
  • l'uomo può liberarsi dall'ignoranza esercitando la propria ragione, servendosene come guida autonoma e rifiutando il principio di autorità, che viene criticato in tutti i campi

 

 La critica del principio di autorita' in tutti i campi

 

FILOSOFIA

 

      EMPIRISMO, cioè rifiuto delle teorie metafisiche, cioè che non sono costruite partendo dai fatti

      MATERIALISMO: le nostre idee provengono tutte dall'esperienza sensibile: ciò che non si può vedere, toccare, percepire con i sensi, non esiste (cfr. la parabola della statua elaborata dal filosofo Condillac)

      tutti devono giudicare servendosi del proprio sapere, senza affidarsi agli altri: l'Enciclopedia mette il sapere a disposizione di tutti

RELIGIONE

 

      DEISMO e ANTICLERICALISMO, rifiuto della religione positiva in nome di quella naturale: tutte le religioni che provengono dalla tradizione, che si basano su una presunta rivelazione (manifestazione, incontro) tra l'uomo e dio vanno rifiutate; nell'uomo è presente una tendenza naturale a concepire un essere superiore e ciò va accettato (DEISMO), ma si deve rifiutare ogni immagine arbitraria che sacerdoti, tradizioni ed altri centri di potere vogliono dare a questo essere supremo

POLITICA

 

      rifiuto dell'origine divina dell'autorità: non è Dio la fonte delle norme, dei poteri e delle regole che consentono all'uomo di vivere in società; la fonte del potere è il POPOLO, SOVRANITA' POPOLARE

 

      Montesquieu ritiene che la forma migliore di potere sia la MONARCHIA COSTITUZIONALE, sul modello inglese; i poteri vanno divisi (LEGISLATIVO, ESECUTIVO, GIUDIZIARIO)

 

      Rousseau ritiene che la forma migliore di governo sia la DEMOCRAZIA, che permette l'esercizio della VOLONTA' GENERALE, che è espressione di tutta la collettività, non di una singola classe o del sovrano

 

      Montesquieu ispirerà la prima fase (monarchico-costituzionale) della rivoluzione francese, mentre Rousseau la seconda (democratica).

ECONOMIA

 

      rifiuto delle economie coercitive, in cui cioè lo stato interviene con provvedimenti che impongono certi comportamenti ai mercanti, ecc., per esaltare leleggi naturali e razionali che governano gli scambi e la produzione

 

      QUESNAY, FISIOCRAZIA: la terra è la fonte principale della ricchezza e lo Stato deve lasciarla libera: laissez faire, laissez passer

 

      SMITH ritiene che siano il lavoro e la produzione - trascurati da Quesnay - la vera fonte della ricchezza: lo Stato deve lasciartli liberi: LIBERISMO ECONOMICO

 

 

 

Fonte: http://leguarag.xoom.it/lguarag/archivio/Galileo%20e%20l'Illuminismo.doc

Sito web da visitare: http://leguarag.xoom.it/

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