Storia anni 1501 - 1600 Secolo XVI

 

 

 

Storia anni 1501 - 1600 Secolo XVI

 

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Storia anni 1501 - 1600 Secolo XVI

 

Economia e società nel '500

 

 Il secolo che iniziò all'indomani della scoperta dell'America portò grandi trasformazioni nella storia d'Europa.

 

L’INCREMENTO DEMOGRAFICO

Il dato più significativo della storia economica e sociale di questo periodo fu un vistoso aumento della popolazione. La crescita demografica fu risentita in misura particolarmente notevole nelle città, interessate anche da un   movimento migratorio dalle  campagne. La popolazione aumentava, ma la durata  della vita , malgrado lievi miglioramenti rispetto alla situazione di età medievale, restava a livelli bassissimi, a causa soprattutto delle elevata mortalità infantile.

 

L’AUMENTO DEI PREZZI

Le cause dell'aumento della popolazione sono alquanto oscure, ma non lo sono però gli effetti. Il più evidente è l'aumento del costo della vita gli storici moderni lo hanno definito come una rivoluzione dei prezzi. La rivoluzione dei prezzi viene piuttosto spiegata con l'aumento della popolazione; il nesso fra l’aumento della popolazione e l’aumento dei prezzi emerge con chiarezza da una circostanza: le più alte impennate furono registrate dai prezzi dei generi alimentari, e soprattutto dei cereali che venivano maggiormente richiesti da una popolazione in continua crescita. Ne derivò  un vasto processo di riconversione delle culture, una cerealizzazione dell'agricoltura che riguardò  tutte le regioni europee. L'aumento dei prezzi dei generi alimentari dipendeva dal fatto che la produzione di questi generi non teneva il passo con l'aumento della popolazione. Così con molti sforzi ci fu un aumento delle risorse, ma questo non fu dovuto a un miglioramento delle rese agricole bensì ad una estensione degli spazi coltivati, a progressi considerevoli nel settore dell'irrigazione.

La cresciuta richiesta di generi alimentari determinò un aumento dei profitti derivanti dall'agricoltura e l'aumento degli investimenti agricoli da parte dei detentori di capitali. Un'altra conseguenza dell'aumento della popolazione fu la diminuzione del potere d'acquisto dei lavoratori. In verità, i salari medi dei lavoratori aumentavano in misura considerevole, ma i prezzi aumentavano più dei salari, così che il livello di vita delle classi lavoratrici fu duramente colpito. In campo industriale il ‘500 non registrò alcun cambiamento significativo nel settore fondamentale , quello dell'energia. La produzione industriale di questa epoca continuava a utilizzare le tradizionali fonti di energia: quella umana, quella animale, l'acqua, il vento e il legno. L'aumento dei prezzi danneggiò i salariati e tutte le categorie a reddito fisso, ma arricchì le categorie che operavano dinamicamente nel tessuto economico. È questa l'epoca in cui si affermano  i banchieri-mercanti-industriali, che uniscono le  speculazioni finanziarie alle attività commerciali e industriali; si nota così una più accentuata tendenza all'investimento di forti capitali in attività produttive e alla loro circolazione internazionale. Un'altra caratteristica del periodo è il coinvolgimento dei governi nei grandi traffici internazionali. I regni maggiormente impegnati nella conquista coloniale organizzarono uno stretto controllo sul commercio oceanico. Siviglia  e Lisbona rappresentano due città che dovettero la loro fortuna a una scelta governativa. Un altro segno della più forte dimensione internazionale degli scambi è la diffusione delle borse. La borsa era il luogo di incontro fisso di banchieri, mercanti, agenti di cambio dove si trattava insieme operazioni sulle merci, cambi, partecipazioni, assicurazioni marittime.   Il termine Borsa indica il luogo fisico e dei circuiti telematici in cui avvengono le contrattazioni del mercato azionario, il termine deriva dal nome di un mercante belga, Van der Beurs, che istituì il primo mercato nelle Fiandre.

In sintesi possiamo dire che le conseguenze della rivoluzione dei prezzi sui redditi furono tre:

abbassamento del valore reale dei salari, calo della rendita fondiaria, trionfo del profitto

 

Fonti

http://jonnyscuola.blogspot.com/2009/11/economia-e-societa-nel-500.html

http://www.informagiovani-italia.com/borsa_valori.htm

 

Fonte testo : http://www.davidegrassi.it/attachments/article/125/Economia%20e%20societ%C3%A0%20nel%201500.doc

 

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Storia anni 1501 - 1600 Secolo XVI

     --    I   T   A   L   I   A   --

 

DECLINO DELL’ITALIA e terra di battaglie tra Spagna e Francia

Gli stati regionali italiani – in particolare Ludovico Sforza detto il Moro, signore di Milano – fanno intervenire la Francia, prima promettendo il facile passaggio attraverso l’Italia per scacciare gli Aragonesi da Napoli; poi, con un voltafaccia, mettendosigli contro e scatenando la vendetta della Francia che qualche anno dopo occupò Milano

Con la pace tra Spagna e Francia di Cateau-Cambresis 1559, Carlo V divide il suo vasto impero in due parti :

Asburgo di Spagna (tra cui l’Italia), che lui aveva ereditato per parte materna

Asburgo d’Austria ( tra cui Germania divisa in 350 realtà indipendenti), ereditato da parte paterna:

Praticamente si ritornò alla separazione dei domini, la cui unificazione sotto Carlo V era stata foriera di tante guerre.  

L’Italia rimarrà sotto il dominio spagnolo fino alla pace di Utrecht 1713.

Alcune riflessioni : la pace di Utrecht pose fine fino all’ennesima guerra tra Francia e gli Asburgo perché il Re Sole (Luigi XIV), sempre per evitare di essere soffocato dai domini asburgici, rivendicò per la successione sul trono di Spagna i diritti di un suo nipote: Filippo V fu il capostipite della dinastia dei Borbone di Spagna, tuttora regnanti).

Con la pace di Utrecht i domini spagnoli d’Italia passavano all’Austria; praticamente, però, passò all’Austria solo la Lombardia (e ciò si dice fu la sua fortuna,  perché sotto governi “illuminati”..ricordi la grande Maria Teresa? ).

Anche l’Italia meridionale, riconquistata da Carlo III di Borbone (Spagna) nel 1734 e riconosciuto l’anno dopo re delle due Sicilie, godette di un periodo di rinascita politica e ripresa economica grazie a questo re illuminato…anzi, la vera, grande regina illuminata a cui tutta l’Europa deve tanto, è Maria Teresa, madre (tra i suoi 16 figli) di :

               Giuseppe II, imperatore e duca di Milano- sovrano illuminato

               Leopoldo II, imperatore e granduca di Toscana – sovrano illuminato

               Maria Antonietta di Francia

               Maria Carolina, (sposa di Ferdinando IV Borbone, re delle Due Sicilie) che regnò con grande intelligenza

               laddove suo marito era deficitario (non dimenticare che la reggia di Caserta era chiamata “la seconda

               Versailles”) … insomma, dove non riuscirono le guerre, riuscivano i matrimoni...

Ma ritorniamo a riaspettare la cronolgia.

 

1600 – SECOLO DI FERRO  -  SECOLO DI CONTRADDIZIONI

“A peste, fame et bello libera nos, Domine”

Tra il 1550 e il 1660, con l’alibi (alibi? Sì, alibi: vedasi, per esempio, il principio del “cuius regio eius religio”,  che dava la possibilità ai principi tedeschi di non pagare più le decime e di impadronirsi dei feudi ecclesiastici; o vedasi le lotte per il regno d’Inghilterra dopo Enrico VIII-  e poi la Guerra dei Trent’anni …), con l’alibi, dicevo, dell’odio tra cattolici e protestanti esplosero le “guerre di religione”: cento terribili anni di intolleranze, anatismi, guerre, sangue , che coinvolsero più della metà delle nazioni europee, milioni di morti, devastazioni di territori vastissimi, declino di grandi potenze.

A ciò si aggiungano periodi climatici negativi che portarono peste (a causa anche della assoluta mancanza di igiene in quei tempi) e carestie.

                                                                                  

  • F  R  A  N  C  I  A  -

 

1400/1500/1600

 

Come già abbiamo detto,  la Francia interviene in Italia  per scacciare gli Aragonesi da Napoli, con la promessa degli stati italiani del passaggio senza problemi attraverso la penisola; poi, con un voltafaccia, mettendosigli contro e scatenando la vendetta della Francia che qualche anno dopo occupò Milano.

Da ciò, Carlo V  (erede, tra l’altro, di Spagna – Napoli – Austria e Germania) , a causa della Francia, ma soprattutto di Milano sotto i francesi, vedeva il suo impero in Europa ostacolato e diviso in due tronconi.

Quindi, ancora una volta, l’Italia campo di battaglia delle guerre tra Francesco I di Valois e Carlo V.

Tale guerra finì con la pace di Cateau-Cambresis, siglata dal figlio di CarloV, Filippo II.

Dopo Francesco I, con l’alibi della riforma protestante (pur se, a dire il vero, i movimenti evangelici avevano radici profonde in Francia – fin dal medioevo, albigesi e valdesi; e con la Riforma, 1/5 dei francesi – tra cui anche famiglie aristocratiche – divenne ugonotta), e con l’alibi delle Guerre di Religione , la Francia fu dilaniata da lotte interne  fino al 1598 (“si combattè tra villaggio e villaggio, tra città e città, tra famiglia e famiglia” pag.201 “scambi tra civiltà” vol.2 – strage di S. Bartolomeo).

Alla fine si raggiunse la pace interna con l’ugonotto Enrico IV di Borbone che per salire al trono si convertì al cattolicesimo (“Parigi val bene una messa”) .

Assassinato Enrico di Borbone da un fanatico cattolico, il regno passò al figlio Luigi XIII; siccome questi aveva solo 9 anni, il potere era in mano al primo ministro, Cardinale Richelieu ( ricordi i moschettieri?).

Potevano mancare delle guerre? Stavolta si chiamò Guerra dei Trent’anni: le forze cattoliche degli Asburgo contro le forze protestanti del continente, ( tale alibi è subito smascherato dal fatto che tale guerra vide, tra l’altro, la cattolica Francia contro la cattolica Spagna).

 

                                                               -   I N G H I L T E R R A -

 

1500 – Scisma anglicano –

 

Nell’ambito della riforma protestante Enrico VIII , con l’Atto di Supremazia , si stacca da Roma, incamera tutti i beni della chiesa e si proclama capo religioso della Chiesa anglicana.

1558 – Una delle figlie di Enrico VIII , Elisabetta I Tudor (figlia di Anna Bolena) perseguì l’ambizione di lanciarsi nella corsa per il controllo dei commerci transoceanici (ciò significava mettersi in concorrenza con la Spagna).

Avvalendosi dei corsari (Francis Drake), l’Inghilterra si arricchì enormemente e costruì una flotta efficacissima, in vista dell’inevitabile scontro con lo stato  più ricco e potente del tempo, la Spagna di Filippo II ( rimasto vedovo della regina d’Inghilterra, Maria la Cattolica , detta poi Maria la Sanguinaria – figlia di Enrico VIII e di Caterina d’Aragona –

Filippo aveva cercato di sposare l’attuale regina Elisabetta, che lo tenne in sospeso per anni, ma che poi gli si mise apertamente contro aiutando i Paesi Bassi nella guerra contro la Spagna 1579 ).

1588 – L’Invincibile Armata spagnola attaccò l’Inghilterra che aveva una flotta più modesta, ma agile e capace

(50 piccoli galeoni e 25 navi corsare comandate da Francis Drake)

Con la vittoria,  inizia il grande periodo dell’Età elisabettiana (Shakespeare) e il declino della Spagna.

 

 

                                                                     -  S P A G N A  -

 

1500

 

La Spagna, con piccoli eserciti comandati dai Conquistadores, occupa i territori del Nuovo Mondo e doma le popolazioni indigene ( scomparsa delle civiltà precolombiane – mentre la Spagna di CarloV stava diventando il più ricco regno d’Europa grazie all’oro e alll’argento delle miniere americane ed agli anticipi – fin quando questi preziosi metalli non arrivavano in Spagna – dei suoi “banchieri”, i Doria di Genova che fu in questo periodo la città più ricca d’Europa).

Insieme alle sue ricchezze, Carlo V si ritrova ad essere il re più temuto d’Europa quando eredita : dai nonni materni , la Spagna, il Regno di Napoli, l’Africa settentrionale,   l’America spagnola; dai nonni paterni, l’Austria, i Paesi Bassi e il titolo imperiale dell’impero Romano-Germanico. Sicché, poteva dire “sul mio impero non tramonta mai il sole”.

Inevitabile la guerra con la Francia di Francesco I che si sentiva accerciato;guerre  che portarono la Spagna, tra l’altro, ad impadronirsi anche del milanese, il corridoio necessario tra i suoi domini del sud e quelli del nord.

Carlo V dovette fronteggiare per decenni anche i Turchi ( che sconfisse definitivamente a Lepanto nel 1571 – pur se non riuscì a proteggere il Mediterraneo che divenne terra di nessuno in balia di pirati musulmani e cristiani) e i principi tedeschi nell’ambito della riforma protestante.

Ecco perché, stanco e timoroso della “pazzia degli Asburgo” divise  il suo immenso impero nei due rami originari, commettendo un errore, foriero del fututro declino della Spagna : i Paesi Bassi vennero inclusi nei domini spagnoli lasciati al figlio Filippo II.

FilppoII ( che intanto aveva aggiunto ai suoi possedimenti anche le Filippine) continua ad essere il re più ricco d’Europa, soprattutto grazie alle miniere d’argento scoperte in Bolivia nel 1580.

Ma di lì a poco doveva scontrarsi con una nazione “emergente”: l’Inghilterra di Elisabetta I; nonostante avesse sposato Maria la Cattolica, regina d’Inghilterra , figlia di Enrico VIII e di Caterina d’Aragona, e, rimasto vedovo, avesse cercato per anni di sposare l’altra figlia di Enrico , Elisabetta I, la regina che gli si mise apertamente contro quando questi fece guerra, appunto, ai Paesi Bassi che nel 1579 si proclamarono indipendenti (Repubbliche delle Province Unite).

Guerra che incominciò a dissanguare le finanze della Spagna.

Il declino vero e proprio iniziò con la sconfitta della “invincibile armada” da parte dell’Inghilterra nel 1588.

Da allora, “ l’angolo visuale sotto cui guardare gli avvenimenti della Spagna è quello della ripercussione dei movimenti sociali e politici dell’Europa occidentale sopra un paese in buona parte feudale e sottosviluppato”.

 

1600

 

La Controriforma vide grandi santi come Ignazio di Loyola (Compagnia di Gesù), ma anche grandi martiri come Michele Serveto.

 

                                                            AUSTRIA  -  GERMANIA  -  PRUSSIA

 

1500

1517 – MARTIN LUTERO E LE 95 TESI DI WITTENBERG: Guerra tra Carlo V e i cattolici da una parte e i principi luterani dall’altra. Essa si concluse solo nel 1555 con la vittoria dei protestanti.

Nel frattempo Carlo combatte altre guerre: per es. contro Francesco I (che non disdegnò addirittura di allearsi con Solimano)e contro i Turchi che cercano ripetutamente di conquistare Vienna e che Carlo sconfigge, con una forte coalizione, a Lepanto (“tutte le campane di Roma suonarono a festa”)

 

1600

Con la Defenestrazione di Praga (203 st 2) nel 1618 inizia la Guerra dei Trent’anni, all’inizio, guerra delle forze cattoliche dei due Asburgo contro i protestanti; ma che poi si trasformò in guerra di predominio tra la cattolica Francia e la cattolica Spagna.  Quasi tutta svolta su territori tedeschi, segnò la rovina della Germania.

 

                                                                 -  AMERICA  -  U . S.  A.  -

 

1500 – 1600

L’Europa, tra tante altre “incombenze” (riforme religiose – guerre all’interno delle varie dinastie e tra i diversi stati ecc.), conosce anche il periodo delle grandi esplorazioni e navigazioni  che la portarono ad impadronirsi delle rotte e dei commerci di tutto il mondo.

In particolare, spagnoli, portoghesi, francesi, inglesi, olandesi arrivarono in America  da cui ricavarono ricchezze immani , grazie anche all’altra infamia di cui ci siamo macchiati: la tratta degli schiavi.

 

 

Fonte: http://share.dschola.it/ic.ferraris.livornoferraris/Materiale%20didattico/Breve%20Corso%20di%20Storia%20Moderna%20(di%20Maria%20Montagono).doc

Sito web da visitare: http://share.dschola.it/ic.ferraris.livornoferraris/

Autore: M.Montagono

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