Il ciclo dell’acqua

 

 

 

Il ciclo dell’acqua

 

 



 

Introduzione:
L'acqua si presenta in natura sotto forma liquida, nel mare e nei fiumi, oppure solida, nei ghiacciai delle montagne o dei poli oppure sotto forma d vapore nell'atmosfera .
Il Ciclo dell'Acqua in Natura
In natura, l'acqua dei ghiacciai dei nostri monti, si scioglie a causa del sopraggiungere della stagione estiva e va ad alimentare i fiumi che si riversano nel mare. L'acqua dei fiumi e del mare evapora e si trasforma in pioggia o in neve e grandine e ricade così sulla Terra.
Circa i 3/4 della superficie terrestre sono ricoperti d'acqua. Questa enorme mossad'acqua si trova principalmente nei mari e negli oceani; essa contiene grandi quantità di materiali disciolti, soprattutto sali. E l’acqua dei fiumi che passando attraverso il terreno discioglie tutti questi materiali che vengono poi riversati nei mari e negli oceani. Per effetto del calore solare circa 1/3000 di tutta l'acqua delle superficie terrestre evapora ogni anno. Questa enorme quantità di vapore, comunque svanisce per opera del costante movimento del vento. Quando una massa di aria calda contenente una grande massa di vapore incontra una massa d'aria più fredda, il vapore si condensa in piccole goccioline d'acqua e forma le nuvole o la nebbia. Quando si verificano condizioni particolari, queste goccioline si raggruppano e formano la pioggia che cade sulla Terra restituendo l'acqua ai mari ed agli oceani dai quali era evaporata. Per questo motivo la quantità totale dell'acqua sulla Terra rimane sempre la stessa.
Quando l'acqua cade sotto forma di pioggia, in parte viene assorbita dal terreno ed in parte si immette nelle vie d'acqua naturali: dapprima nei torrenti, quindi nei fiumi e nei laghi ed infine nel mare.
A livello planetario il ciclo dell'acqua è strettamente connesso ai grandi flussi di energia nell'atmosfera. Il volume totale di acqua nell'atmosfera è stato stimato in circa 1.3 x 10 13 m3(13 mila km3),


la gran parte nella fase di vapore; di contro gli oceani contengono circa 1.35 x 10 18 m3 di acqua (1350 milioni di km3).

 

 

 

 

 

 

Ogni anno evaporano non meno di 500 miliardi di tonnellate d'acqua che poi si riversano sulle terre emerse o sulla superficie degli oceani. Sii oceani costituiscono il maggior serbatoio di contenimento dell'acqua. I comparti in cui è trattenuta l'acqua, in ordine crescente di quantitativi, sono: la biosfera, l'atmosfera, i fiumi ed i laghi, le acque sotterranee, i ghiacciai ed i ghiacci polari, gli oceani.

600 Km3

Biosfera

15.000 Km3

Atmosfera

950.000 Km3

Fiumi e Laghi

8.000.000 Km3

Acque sotterranee

29.000.000 Km3

Ghiacciai e ghiacci polari

1.350.000.000 Km3

Oceani

 


L'ACQUA NEL SOTTOSUOLO Cosa accade all'acqua che si infiltra nel
terreno?

 


 

Per la maggior parte essa si inoltra tra la roccia e la sabbia, che compongono il sottosuolo e discende verso il basso. Giunge così con percorsi sotterranei in fondo alla valle. In tal modo sìforma un vasto deposito di acqua sotterranea che si stende anche lungo il corso dei fiumi e ai suoi lati. Le acque raccolte tra gli strati rocciosi si dicono falde acquifere, parola di origine tedesca, che vuoi dire "piega": sono infatti serbatoi di acque, raccolti tra le pieghe rocciose.
Il deposito sotterraneo che si stende al di sotto e ai lati del fiume viene detto subalveo: sub significa "sotto" e alveus indica "cavità", per cui subalveo vuoi dire "sotto la cavità", cioè "sotto il letto del fiume". L'acqua piovana in parte confluisce ai fiumi e in parte si infiltra nel sottosuolo, raccogliendosi nelle falde e nei subalvei dei fiumi, che possiamo considerare come gigantesche spugne nelle quali l'acqua viene trattenuta. (L'immagine rappresenta la sezione terrestre in cui sono schematizzate le infiltrazioni dell'acqua e le formazioni di falde sotterranee.)
Questi serbatoi sono costituiti da tre strati di roccia:
- uno in alto e l'altro in basso, sono costituiti da rocce impermeabili, che non lasciano passare l'acqua;
- lo strato intermedio è costituito da rocce permeabili e nei suoi interstizi si raccoglie l'acqua che si infiltra nel sottosuolo.
Avolte l'acqua scorre nel sottosuolo con fiumi sotterranei che occupano grotte, precipitano in cascate, restano sottoterra dove a volte si crea il fenomeno del carsismo. Dove il terreno è costituito da calcare, la roccia non molto dura si scioglie, l'acqua penetra in profondità scavando caverne e formando fiumi e laghi. Si formano così stalattiti che pendono e stalagmiti che si innalzano.
Ma... come possiamo utilizzare l'acqua, e... come arriva nelle nostre case?
L'acqua del sottosuolo può raggiungere la superficie in due modi:

  1. il primo modo è naturale, l'acqua affiora naturalmente, oppure attraverso le sorgenti;
  2. il secondo modo è provocato dall'uomo, con lo scavo di pozzi; in questo
    caso la falda acquifera è poco profonda e viene chiamata falda freatica
    dal greco fréar che significa "pozzo", in seguito ad una trivellazione
    l'acqua può uscire spontaneamente, zampillando: questi

sìdicono pozzi artesiani e, devono il loro nome alla regione francese Artois, dove sono largamente diffusi.
L'acqua, raccolta da una falda acquifera e resapotabile, viene convogliata attraverso tubature e, con l'ausilio di una pompa, viene fatta salire fino in cima in alcune costruzioni particolari "a torre", di altezza piuttosto elevata. Lì l'acqua viene raccolta in una o più vasche che servono da riserva e da cui scende poi attraverso le tubature che si diramano a terra.
Essa raggiunge tutte le case, anche i piani più alti, senza bisogno di pompe, in quanto, per il principio dei vasi comunicanti, l'acqua
tende a raggiungere il livello di partenza, cioè il livello che ha nelle vasche delle torri.


 L'ACQUA IN SUPERFICIE
L'acqua che giunge sul terreno sotto forma di pioggia si
divide in quattro parti: una evapora, una cade nei fiumi
e nei laghi, una si infiltra nel terreno e scompare alla
nostra vista, un' altra parte resta sulla superficie,
formando un1 infinità di minuscoli rivoletti. Questi si
incontrano, e piano piano il rivolo d'acqua si ingrossa.
Proseguendo nel suo corso il rivolo si allontana dal
nostro punto di osservazione, e diventa un ruscello. A
loro volta i ruscelli si uniscono in un torrente.
Quest'ultimo, insieme a tanti altri, si ingrossa e
raggiunge il fiume. Tutti questi torrenti si chiamano affluenti, proprio perché arrivano al fiume. In questo modo, finiscono nel fiume tutte le acque che cadono su un certo territorio, che viene chiamato bacino idrografico.
Un fiume inizia da una sorgente o da un ghiacciaio, scende a valle scorrendo nel suo letto (o alveo), attraversa vari territori descrivendo ampie curve (dette anse o, quando sono numerose e ravvicinate, meandri). Può terminare la sua corsa in un lago o in un altro fiume, ma più spesso si getta nel mare con una foce, che può avere la forma di delta o di estuario. Le sue acque inalcuni periodi dell'anno sono scarse, in altri abbondanti. Ciò dipende dall'eventuale scioglimento di ghiacciai nei periodi caldi e dall'abbondanza o meno di piogge. La quantità di acqua che scorre in un fiume si chiama portata, cioè dalla quantità d'acqua che passa in un punto del fiume in un dato momento e sì misura in metri cubi al secondo. Scorrendo le acque del fiume possono:

  1. incontrare conche di origine glaciale;
  2. occupare i crateri di antichi vulcani, oggi spenti;
  3. occupare una valle chiusa da una frana;
  4. essere sbarrate con dighe costruite dall'uomo per raccogliere l'acqua da convogliare nelle centrali idroelettriche o da usare nell'irrigazione.
    In tutti questi casi le acque dei fiumi formano i laghi, che in base alla loro origine vengono chiamati glaciali, vulcanici, di sbarramento, artificiali.

 

L'ACQUA NEL MARE


Le acque dei mari e degli oceani ricoprono ali1 incirca i quattro quinti del globo terrestre e, in epoche più o meno remote, si stendevano anche sopra gli attuali continenti. Proprio nel mare si presume abbia avuto origine la vita, attraverso la combinazione di elementi che ha portato alla formazione di amminoacidi prima, poi di proteine e infine delle prime forme vitali.
Inquinamento ed eutrofizzazione delle acque del mare
La maggior parte dei mari del mondo è inquinata : i fiumi raccolgono nel loro percorso molti rifiuti urbani e agricoli; le petroliere, durante il lavaggio dei serbatoi, riversano nel mare il loro carico. Quando le piante muoiono, la decomposizione dei loro resti provoca una perdita di ossigeno dell1 acqua; questa assume un cattivo odore e diventa praticamente priva di vita. L'eutrofizzazione può essere provocata da sostanze nutritive (nitrati, fosfati ecc.) contenute nei fertilizzanti, nei detersivi e negli shampoo o nei rifiuti animali e umani. Una delle zone marine più inquinate del mondo è il Mediterraneo. Questo è dovuto al fatto che sìtratta di un mare chiuso, per cui le sue acque si rinnovano molto lentamente (80-100 anni). Non a caso l'Adriatico presenta fenomeni di eutrofizzazione clamorosi, tanto che la perdita di ossigeno dell1 acqua ha provocato grandi morie di pesce. Il problema è probabilmente dovuto al fatto che sìtratta di un mare chiuso, poco profondo, in cui sfocia il fiume Po, inquinato dagli scarichi di fogne e allevamenti.


L'ACQUA NELL'ATMOSFERA


 

L'atmosfera è la combinazione di due parole:

  1. sfera,con riferimento alla sfera terrestre;
  2. atmo, dal greco atmòs, vapore.

Di conseguenza atmosfera vuoi dire "sfera di vapore".
Sotto l'azione del vento e della temperatura il vapore acqueo si condensa in forme diverse. A causa della continua evaporazione delle acque l'aria contiene sempre una certa quantità di vapor acqueo, che diventa visibile quando si condensa .Le diverse forme di condensazione del vapore acqueo sono: la rugiada, la brina, la nebbia, le nubi, la pioggia, la neve e la grandine.


Il fenomeno della rugiada avviene se il vapore acqueo condensa vicino al suolo e si verifica nelle notti serene primaverili e autunnali. La rugiada si forma quando la condensazione avviene per contatto con parti fredde (sassi,rami,erba,ecc), sulle quali è possibile osservarla sotto forma di minutissime goccioline d'acqua.
La brina è un insieme di cristalli di ghiaccio che ricopre i corpi e si forma nelle stagioni fredde quando la temperatura scende al di sotto dello zero e pertanto il vapore acqueo dell'atmosfera passa per sublimazione allo stato solido.
La nebbia è un insieme di minutissimi goccioline d'acqua che per la loro leggerezza restano sospese a poco distanza dal suolo. La formazione della nebbia vienefavorita dalla presenza nell'aria di particelle di pulviscolo, che fungono da nuclei di condensazione.
Le nubi si formano quando le particelle presenti nell'aria sotto forma di pulviscolo, sali e altre impurità, formano tanti nuclei di


condensazione attorno ai quali il vapore acqueo condensa. In base all'altezza alla quale si formano, le nubi hanno colore, forma e nomi diversi. Le goccioline d'acqua che formano una nuvola sono così piccole che restano sospese perché sostenute dall'aria stessa.
La pioggia si forma quando la quantità di vapore acqueo nell'aria è elevata e la temperatura continua a diminuire. In tal modo le minuscole goccioline che formano le nuvole si ingrandiscono e, divenute più pesanti, cadono al suolo generando la pioggia.
La neve si forma quando, per un ulteriore abbassamento ditemperatura,la nuvola diventa molto fredda e le goccioline d'acqua, solidificate in cristalli, precipitano sotto forma di neve.
La grandine è costituita da tanti chicchi di ghiaccio, ognuno dei quali con forma sferica è composto da tanti anelli concentrici. La formazione della grandine, che si verifica durante i temporali, è dovuta a colpi di vento che spingono verso l'alto le gocce d'acqua di una nuvola. Le gocce d'acqua Venendosi così a trovare a temperature inferiori allo zero, solidificano formando una prima sferetta di ghiaccio. Questa,cadendo all'interno della nuvola stessa, si unisce ad altre gocce di acqua ma, a causa delle forti correnti ascensionali che incontra, risale in alto: qui per un ulteriore raffreddamento solidifica formando un guscio di ghiaccio concentrico alla sferetta preesistente e così via finché il chicco, a causa del peso raggiunto,cade definitivamente al suolo


BIBLIOGRAFIA :
Enciclopedia generale De Agostani Enciclopedia Treccani
SITI WEB:

  1. www.sapere.it
  1. www. leqambiente. com
  2. www. encarta. msn. Com

fonte: http://www.scuolepie.it/scuolepie/progetti/ACQUA/Ambito%20scientifico/Il%20Ciclo%20dell%20acqua.doc

 

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