Melanzane

 

 

 

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Melanzane

 

Melanzana
Solanum Melongena-Solanace

 

 

 

 

 

 

 


Generalità: il suo nome deriva da "mela insana", il frutto infatti contiene la solanina che tende a scomparire con la maturazione e scompare completamente con la cottura. La pianta della melanzana - il cui termine deriva dall'arabo badingian, per incrocio con mela - appartiene alla famiglia delle Solanacee ed è originaria dell'IndiaE' una pianta annuale sufrutescente, con fusto rigido e ramificato alto fino a 80 cm. Il frutto è una bacca con la parte superiore avvolta nel calice. Ha una forma allungata e arrotondata all' estremità, ed è spessa e di colore violaceo, o bianco. La melanzana è ricca in potassio e vitamina C ed è poco calorica. Ha proprietà diuretiche e anti-colesterolo.  L'Italia rappresenta il maggior Paese produttore di melanzane nell'ambito dell'Unione Europea.                                                                                   

 

   Varietà: violetta lunga palermitana, viola scuro a frutto allungato; la Violetta lunga delle cascine con frutto violetto; violetta nana precoce a frutto piccolo.
La melanzana di Murcia con foglie e fusto spinosi, frutto violetto, rotondo; la mostruosa di New York con frutto violetto enorme; la tonda comune di Firenze, violetto pallido ibrido, con pochi semi, polpa tenera e compatta.                                                                         

 

Semina e messa a dimora: si effettua in semenzaio riscaldato: nel sud Italia in gennaio-febbraio, al centro-nord in marzo. Il seme sarà distribuito in ragione di 2 g per un metro quadro di semenzaio. Quando le piantine hanno raggiunto 6-7 cm di altezza ed hanno emesso la quinta foglia, si trapiantano in vivaio e dopo due mesi si piantano nell'orto alla distanza di cinquanta centimetri sulle file e settanta centimetri tra le file. L'operazione sarà effettuata da febbraio a maggio.                                                                                               

 

  Irrigazioni: l'irrigazione deve essere costante. Prima dell'allegagione si innaffia tre volte la settimana, poi una sola volta. Si dovrà aver cura di non bagnare le foglie per non creare situazioni che favoriscano lo sviluppo di malattie crittogame.                                                                                                   

 

Cure colturali: consistono nella scerbatura, e zappettatura per eliminare le erbe infestanti e arieggiare il terreno, nella sostituzione delle piantine morte e nella potatura o cimatura.
Raccolta: si effettua su frutti ancora non del tutto maturi, da giugno in poi sulle precoci, e si protrae per quattro o cinque mesi sulle varietà tardive.
Avversità: fra le crittogame segnaliamo, la peronospora della melanzana che viene curata o prevenuta con irrorazioni di poltiglia bordolese. I parassiti più comuni, sono il ragnetto rosso,  il vaiolo e la dorifora decemlineata che può rapidamente distruggere il raccolto.

 

Fonte: http://www.beinascogramsci.it/joomla/images/ambiente/vademecum%20coltivazione%20ortaggi.doc

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