Patate coltivazione proprietà e semina

 

 

 

Patate coltivazione proprietà e semina

 

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Patate coltivazione proprietà e semina

 

Patata - Solanum tuberosum L.
Famiglia:Solanaceae
Specie: Solanum tuberosum L.

Francese: pomme de terre; Inglese: potato; Spagnolo: patata; Tedesco: Kartoffel.

 

 

 

 

 

 

 

 

Origine e diffusione:   la patata è originaria delle regioni andine dell'America centro-meridionale. E' stata introdotta in Europa dopo la scoperta dell'America, prima come curiosità botanica e poi come pianta alimentare. La coltivazione in Italia è iniziata ai primi dell'Ottocento, anche se la sua vera diffusione è stata successiva (fine del secolo).
La coltivazione della Patata è diffusa in tutto il mondo con una maggiore concentrazione di superficie in Europa (in particolare Polonia, Germania, Repubblica Ceca, Spagna e Francia), dove si raggiungono in alcuni paesi rese unitarie che sono tra le più elevate e dove rappresenta, per molte popolazioni, l'alimento base che sostituisce il pane. Interessa l'industria alimentare per la produzione di fecola, amido, destrina, glucosio oltre che la distillazione e trova impiego nella alimentazione zootecnica. Il mercato richiede anche prodotto adatto allo scatolamento e alla produzione di patate fritte (surgelate). Con la patata si realizzano in Italia tre tipi di coltura: quella precoce o primaticcia (concentrata in particolare al Sud), quella comune (in particolare al Nord) e quella bisestile o di secondo raccolto, che occupa una limitata superficie. L'Italia è allo stesso tempo esportatrice (prodotto precoce) e importatrice (prodotto comune e tuberi da semina).                                     Caratteri botanici: la patata è una pianta a ciclo annuale provvista di radici fascicolate piuttosto superficiali, dotate di numerose diramazioni capillari. Dalla parte ipogea del fusto si dipartono gli stoloni i quali, ingrossando all'apice, danno luogo ad un tubero. La capacità di originare un diverso numero e lunghezza di stoloni varia in funzione della varietà e delle condizioni di ambiente.  In un tubero completamente maturo l’epidermide è sostituita dal periderma (o " buccia ") fatto di strati di cellule suberose, che protegge l'interno del tubero dall’eccessiva perdita d'acqua e dalla penetrazione di funghi e batteri. All'interno, sia la corteccia sia il midollo sia il parenchima che costituisce la maggior parte del tubero, sono divenuti sede di accumulo di grandi quantità di amido. In mezzo a questa massa di tessuti, diversi ma non più facilmente distinguibili, si notano fasci fibrovascolari diretti verso gli “occhi”. Sotto l'influenza della luce, i tessuti esterni del parenchima corticale producono clorofilla e inverdiscono. I tuberi possono differire per dimensione, forma, numero, colore, caratteristiche del tessuto tuberoso esterno, colore della polpa. Nel tubero si distingue un ombelico (punto di attacco dello stolone) e una testa, opposta all'ombelico, che raccoglie la maggior parte delle gemme. Se si sopprime qualche gemma, questa è rimpiazzata da altra di sostituzione.

 

Non tutte le gemme di un tubero, quando viene interrato intero, si sviluppano dando luogo ad un fusto. Le più vigorose sono quelle sulla testa.
La parte area della pianta è in genere costituita da due o più fusti, angolosi, fistolosi, ingrossati ai nodi, di varia lunghezza e colore, con portamento eretto o più o meno decombente. Le foglie sono composte da 5, 7, 9 foglioline di varia dimensione e colore (verde da chiaro a intenso), più o meno bollose e a lamina più o meno aperta. Le parti verdi - compresi i tuberi quando          permangono a lungo esposti alla luce - contengono solanina, alcaloide velenoso. L'infiorescenza è a corimbo. Il fiore è ermafrodita, campanulato. Alcune varietà di patata, indipendentemente dall'ambiente, non fioriscono; altre invece giungono ad emettere i bocci fiorili, che però cadono prima della fioritura; altre infine fioriscono regolarmente e portano a maturazione i frutti (bacche carnose più o meno tondeggianti, verde-bruni, verde-violacei o giallastri, contenenti da 150 a 300 semi reniformi, appiattiti).                   

 

Scelta dei "tuberi-seme" e semina (anche se sarebbe meglio parlare di piantamento): : la patata precoce si semina da dicembre a febbraio e si raccoglie da aprile a giugno; quella comune si attua da marzo ad agosto in pianura e da maggio a settembre in montagna. tuberi grossi con molti occhi formano un cespo di numerosi steli tra i quali la competizione è forte; il contrario nel caso di tuberi piccoli. Il grado di competizione a livello sotterraneo determina il numero e la dimensione dei tuberi: i folti cespi derivati da tuberi grossi formano molti tuberi ma di dimensioni ridotte, e viceversa. Ciò è importante per ottenere produzioni di tuberi del calibro più richiesto (piccolo per tuberi da semina, medio per il consumo diretto, grosso per certe trasformazioni). La densità di piantagione quindi deve essere definita non tanto come numero di tuberi-seme messi a dimora per metro quadrato, ma come numero complessivo di fusti che se ne origineranno. Il numero ottimale è di circa 15-20 steli per metro quadrato. Per questo, e anche per motivi economici, per il piantamento si impiegano tuberi-seme di modesta pezzatura (in genere 50-80 g). Una pratica per risparmiare sulla quantità di seme è il frazionamento dei tuberi. I tuberi possono essere fatti germogliare prima della semina, disponendo i tuberi-seme in cassette accatastabili in non più di due strati, in ambiente ben illuminato da luce diffusa, non troppo secco, a temperatura tra 12 e 16 °C. Normalmente, dopo quattro - sei settimane dagli occhi dei tuberi sono nati germogli corti (15-20 mm al massimo), tozzi, robusti, pigmentati: i tuberi-seme sono pronti per il piantamento che va fatto con molta cura per evitare la rottura degli germogli. La pre-germogliazione permette di anticipare l'inizio della vegetazione e rende possibile un ultimo controllo della semente dal punto di vista del vigore vegetativo. Il quantitativo di tuberi normalmente impiegato per la semina è di 20-30 quintali ad ettaro.

 

I tuberi si distanziano sulla fila di 25-30 cm nella coltura precoce e di 30-35 cm negli altri tipi di coltura. La distanza tra le file è di 60-80 cm. La profondità di semina è di 5-8 cm in relazione alla natura del terreno. Ciclo della patata: Per le piante che hanno avuto origine per via agamica dura normalmente 100-150 giorni. Le piante che derivano da seme hanno un ciclo notevolmente più lungo (180-200 giorni). Per questo nelle nostre condizioni di ambiente, si rende necessario un primo loro allevamento in serra. La riproduzione gamica è comunque usata nella patata solo come mezzo di miglioramento varietale. Dopo un periodo di riposo (50-60 giorni dalla maturazione), in condizioni adatte (temperatura superiore a 6-8°C), ha luogo la germinazione dei tuberi. Le fasi vegetative della pianta agli effetti della coltivazione sono: emergenza, accrescimento vegetativo, fioritura, accrescimento dei tuberi, maturazione dei tuberi. La formazione dei tuberi inizia poco prima della comparsa dei bocci fiorili e si manifesta con un ingrossamento degli stoloni o delle loro ramificazioni. La fase di maturazione è caratterizzata dal graduale ingiallimento delle foglie e dei fusti, nonché dal cambiamento di colore delle bacche (se sono presenti) che dal verde tendono al giallastro, mentre la buccia dei tuberi tende a staccarsi sempre più difficilmente dalla polpa. Successivamente le foglie e i fusti seccano e le bacche cadono. La raccolta può avvenire in epoca anticipata per i tuberi di pronto consumo e per quelli destinati alla propagazione. Per quelli di uso comune la escavazione si può ritardare.                                                                                                    Irrigazione:La pianta ha bisogno, in ogni fase biologica, di una sufficiente quantità di acqua.  La patata ha esigenze idriche abbastanza elevate durante un periodo dell'anno in cui le precipitazioni sono ridotte. Il suo apparato radicale poco profondo, a debole capacità di penetrazione e di suzione, la rendono sensibile allo stress idrico.  Il periodo critico per l'acqua va da 20 giorni prima a 20 giorni dopo l'inizio dell'antesi, allorché la patata sviluppa la fase più delicata del suo ciclo che è quella dell'ingrossamento dei tuberi. In questo periodo non dovrebbero mancare mai condizioni di buona umidità nel terreno. I sistemi di irrigazione più usati sono: infiltrazione da solchi ed aspersione.                                                                                                        

 

 Tecnica colturale La coltura di secondo raccolto si esegue dopo una coltura principale a raccolta primaverile od estiva a ha un ciclo che va da agosto o settembre a novembre o dicembre. Nei terreni soggetti a incrostamento, in relazione all'andamento climatico, è utile una sarchiatura non appena le file siano ben visibili sul terreno. L'operazione è efficace anche come completamento alla lotta chimica contro le infestanti.
Rincalzatura - La rincalzatura consiste nell'addossare terra dell’interfila alla fila di piante di patata in modo da favorire l'emissione di rizomi e di radici dalla parte interrata degli steli. Si fa in uno o due passaggi nelle 2-3 settimane successive alla semina con i germogli allo stadio di 2-3 foglie  formando una

 

"porca" di 20 cm di altezza sul piano di campagna: questo assicura condizioni ottimali di sviluppo alle radici, ai rizomi e ai tuberi-figli. La rincalzatura favorisce il radicamento, la tuberizzazione e la nutrizione, evita l’inverdimento dei tuberi e protegge questi, sia pur parzialmente, dall'infezione delle spore di peronospora cadute sul terreno.                                                                     

 

Raccolta, produzione e conservazione: Per le patate destinate al consumo fresco  la maturazione dei tuberi deve essere completa. Indicazioni semplici per valutare la raggiunta maturazione sono l'avanzato ingiallimento del fogliame e la consistenza del periderma, che non deve distaccarsi, ma essere ben suberificato e resistente agli urti.  La raccolta dovrebbe avvenire con terreno non umido, non soltanto perché l'operazione è più agevole, ma anche per raccogliere i tuberi asciutti e puliti.  Le rese unitarie possono variare notevolmente in relazione all'ambiente e alle condizioni di coltura.
Avversità: le gelate tardive possono compromettere l'esito della coltura quando si verificano dopo l'emergenza delle piante: altrettanto dannosa è la siccità, specialmente se si manifesta nelle fasi iniziali di sviluppo della pianta o durante l'ingrossamento dei tuberi. Le condizioni climatiche non propizie possono avere sulla produzione un effetto negativo indiretto, in quanto favoriscono l'attacco di parassiti o di malattie di diversa natura.
Parassiti: il più temibile è il nematode dorato (Heterodera rostochiensis) che può attaccare la pianta in tutte le fasi del ciclo, distruggendone il prodotto. La lotta si basa sia su principi agronomici, adottando avvicendamenti nei quali la patata ritorna sullo stesso appezzamento a intervalli lunghi, sia su principi genetici, utilizzando varietà resistenti. Altri nematodi parassiti della pianta, ma di secondaria importanza appartengono al gen. Meloidogyne (nematodi galligeni delle radici).
Malattie crittogamiche: Peronospora della patata: si manifesta tanto sulle foglie, quanto sui tuberi; alcune varietà sono più resistenti; è facilmente controllabile con adeguati trattamenti (es. prodotti rameici). Cancrena secca: colpisce il tubero specialmente nel periodo di conservazione. Scabbia polverulentascabbia comune  e scabbia argentea: colpiscono il tubero nella zona epidermica, determinando la comparsa di pustole. Rogna nera o cancro: determina necrosi soprattutto nei tessuti interni del tubero.

 

Batteriosi della patataAlternariosi. Trachemicosi  colpisce i tessuti interni dei fusti giovanili. Malattie da virus: la patata è una delle piante agrarie più colpite da virosi.

- Accartocciamento; - Virus y;Virus x; Virus A; Virus M; Virus S; Mosaico aucuba.
Insetti: Grillo talpa, alcune specie di afidi, maggiolino , gremignolo, dorifora . Contro questi insetti sono possibili adeguati e specifici sistemi di lotta.

 

Fonte: http://www.beinascogramsci.it/joomla/images/ambiente/vademecum%20coltivazione%20ortaggi.doc

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