Carote coltivazione proprietà e semina

 

 

 

Carote coltivazione proprietà e semina

 

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Carote coltivazione proprietà e semina

 

Carota


 

 

 

 

 

 

 

 

Daucus carota-Ombrelliferae

Generalità' e proprietà: la carota è una pianta originaria delle regioni temperate dell'Europa, coltivata per le radici a fittone utilizzate a scopo alimentare sia crude sia cotte. Le varietà coltivate hanno radici carnose di forma variabile e di colore bianco, arancio. La carota è ricca di diverse vitamine (soprattutto A, B e C). In particolare, è abbondante contenuto in vitamina A, o per meglio dire, di beta-carotene (il componente più nobile della famiglia dei caroteni). E' risaputo che tale vitamina è fondamentale per la produzione da parte del nostro corpo della melanina, la sostanza che ci fa abbronzare e che ci protegge dai raggi solari.

 

Non tutti sanno, però, che il beta-carotene ha anche altre proprietà, ovvero quella di proteggere il nostro corpo dalla cancerogenesi indotta da agenti chimici, di rendere più acuta la capacità visiva, di rinforzare le ossa e i denti, di potenziare le difese immunitarie contro le infezioni respiratorie, contro gli elementi tossici dell'aria inquinata e contro i danni del fumo.
Dai semi si estrae un olio, contenente carotina, pinene e limonene, nonché alcuni acidi (butirrico, isobutirrico e palmitico), utilizzato nella fabbricazione di liquori, nella preparazione di composti aromatici e in profumeria. Il succo delle radici viene anche  adoperato per colorare artificialmente il burro.        

Varietà: le carote si distinguono secondo il colore e la forma della radice. Dal punto di vista orticolo le varietà più importanti sono quelle rosse, intendendo con questo termine tutte quelle che producono radici di colore rosso o arancio. Per quanto riguarda la forma, vengono suddivise in corte, mezzane e lunghe.  Molto importante è l'epoca di maturazione, in base alla quale le varietà si distinguono in precoci medie o tardive.
Semina : le varietà precoci si seminano in gennaio - marzo, e in questo caso si raccolgono le radici in agosto; le semiprecoci in aprile - maggio, le tardive da fine agosto a tutto ottobre per ottenere una produzione nel periodo autunno-inverno; è consigliabile seminare scalarmente ogni 15-25 giorni, in questo modo si ottengono radici a diverse epoche e di conseguenza sarà possibile avere carote fresche per un lungo periodo di tempo. la carota si moltiplica per mezzo dei semi. La semina può avvenire a spaglio, ma non è molto consigliabile, in quanto non permette di effettuare agevolmente le sarchiature e i diserbi, o a file ad una profondità di uno o due millimetri. Nella semina a file, la distanza sulle file sarà di 5 - 6 cm e 20 cm tra le file.    Irrigazioni: nei periodi in cui non piove bisogna annaffiare in abbondanza  ma evitare i ristagni d'acqua.


 

Cure colturali: il terreno deve essere tenuto sempre libero da piante infestanti, effettuando ripetute sarchiature e scerbature.
Raccolta e conservazione: la raccolta è scalare e dipende dal periodo di semina. Le carote si raccolgono mediante estirpazione.  Dopo la raccolta, le carote si lasciano essiccare stendendole in un locale aerato, poi si puliscono dal terriccio e si conservano in un ambiente nel quale la temperatura non scenda sottozero, in cassette, oppure stratificate nella sabbia.
Avversità: l'afide della carota: attacca le foglie, che non si sviluppano e presentano zone decolorate. Le larve della mosca della carota: scavano gallerie nelle radici, deformandole, le foglie diventano grinzose e, talvolta di colore rossastro. Malvinato della carota: è una malattia di origine fungina e le radici vengono ricoperte da un feltro brunastro, cosparso di piccoli corpi neri, l'infezione si estende dalla pianta colpita a quelle vicine. Il marciume della carote: è un'alterazione procurata da un batterio che colpisce le radici sia quelle ancora nel terreno che quelle immagazzinate: le radici diventano molli acquose e marciscono.

 

Fonte: http://www.beinascogramsci.it/joomla/images/ambiente/vademecum%20coltivazione%20ortaggi.doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

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