Caviale e ostriche

 

 

 

Caviale e ostriche

 

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Caviale e ostriche

 

Sono diversi i pesci da cui si estraggono le uova (salmone, lompo, aringa) ma le più pregiate sono quelle di storione, dalle quali si ottiene il caviale. Le aree di origine sono i fiumi della Russia, il mar Caspio, ma il caviale più pregiato è quello che proviene dall'Iran. Le principali tipologie sono:

 

  • Beluga

  • Oscietre

  • Sevruga

  •  

La differenza principale è nell'intensità del sapore. Nel primo infatti, si riscontra in pieno la nota salmastra, che rende quasi impossibile l'abbinamento. In questi casi si ricorre ad un vino in cui prevale la morbidezza, fino ad arrivare ad un vino quasi dolce per tentare di compensare l'accentuata sapidità di questa prelibatezza.
Purtroppo però, il dolce con la nota salmastra non si abbina molto bene. E' proprio questa la ragione per cui spesso un distillato neutro come la vodka si rivela più che appropriato.
Anche il Sauternes, che può definirsi un vino "dolce non dolce", con la sua sensazione muffata potrebbe abbinarsi bene al caviale.
Il colore del caviale è grigiastro, non propriamente nero come nel caso delle uova di lompo.
Per assaporarlo meglio va servito su cubetti di ghiaccio evitando però il contatto diretto altrimenti aumenta la pungenza che rende poi ulteriormente difficile l'abbinamento.

Anche le ostriche vanno servite molto fredde e, anche per queste è necessario evitare il contatto diretto con il ghiaccio che ne esaspera le sensazioni salmastre. Il consumo ideale delle ostriche le vuole tolte dal frigo almeno mezz'ora prima del consumo e, possibilmente, servite in una doppia coppetta con apposito alloggiamento del ghiaccio.
Una sorta di galateo vuole che ne vengano servite da 6 a 9 per commensale.
Il profumo delle ostriche è delicato ma il sapore è piuttosto invadente e persistente in bocca. Il vino in questo caso, oltre a sposarsi con il cibo, dovrà avere quella complessità che gli permetta di non scomparire dietro il sapore intenso dei molluschi. Si prendono in considerazione quindi vini bianchi secchi con una buona acidità. Oltre al sempre più che adatto Champagne, le ostriche trovano ideale l'abbinamento con il Muscadet.
Si tratta di un vino francese secco, leggero e fruttato che si beve comunque entro il primo anno successivo a quello della vendemmia. Si ottiene dal vitigno, Melon de Bourgogne, che trova il suo habitat naturale sui terreni rocciosi della regione Nantes, nella Valle della Loira.

 

Fonte: citazione da http://www.marcodevincentis.net/antroalchimista/III%20Livello%20Merceologia.doc

Sito web da visitare: http://www.marcodevincentis.net/antroalchimista/

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