Gauguin Paul vita e opere

 

 

 

Gauguin Paul vita e opere

 

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti. Se vuoi saperne di più leggi la nostra Cookie Policy. Scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie.I testi seguenti sono di proprietà dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunità che ci danno di far conoscere gratuitamente a studenti , docenti e agli utenti del web i loro testi per sole finalità illustrative didattiche e scientifiche.

 

 

Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).

 

 

 

 

Gauguin Paul vita e opere

 

Paul Gauguin nacque a Parigi nel 1848 e morì nel 1903. Educato alla libertà più completa, autodidatta, impulsivo, teso verso verità mistiche, viaggiò moltissimo sia per lavoro, fu marinaio, che per interesse personale, per vedere il mondo. Conobbe l’impressionista Pissarro e cominciò a dipingere copiando le sue tele e poi quelle di Degas. Lavorò in Borsa, ma il crollo finanziario del 1882 lo gettò sul lastrico: si diede alla pittura, portandolo alla più completa povertà, cosa che comportò l’abbandono da parte della moglie e dei numerosi figli. Sosteneva che la pittura dovesse rifuggire ogni naturalismo poiché doveva essere lo specchio del mondo interiore: il mezzo che consentiva di scavare nell’animo era il colore. Per trovare la giusta ispirazione si liberò delle tradizioni classico-rinascimentali e realiste e si trasferì in un nuovo ambiente, a Pont-Aven, sulla costa della Bretagna, località assai legata alle tradizioni religiose e restia alle idee moderne. Qui incontrò il giovane Bernard, con cui ebbe una disputa circa l’invenzione del sintetismo: con l’opera “La visione del sermone”, altamente influenzata dalla cultura giapponese, Gauguin pose fine alla contesa. Nel 1889 si trasferì a Le Poldu, dove dipinse il capolavoro “Il Cristo giallo”, e cominciò a raccogliere consensi a Parigi tra gli artisti ed i critici, ma il suo bisogno di ignoto lo spinse fino a Tahiti: in questo periodo i colori divennero accecanti, con gialli, blu, rossi accostati in modo luminescente. El 1893 tornò a Parigi ma i suoi quadri non furono capiti: ormai stanco, ripartì prima per Tahiti e poi per le isole Marchesi, alla ricerca di un universo incontaminato; essendo stati colonizzati questi luoghi, Gauguin non dipinse la realtà ma il sogno di un paradiso perduto. In queste ultime opere dominano i simboli e le riflessioni sulla vita, come nel quadro “Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?” dove vengono analizzati gli stadi della vita fisica e spirituale dell’uomo. Nella sua produzione, in particolare negli autoritratti, Gauguin sottolineò il fatto di vedere sé stesso come un profeta, portatore di valori diversi a quelli della società materialista: infatti sosteneva che non fosse importante il culto da seguire se le credenze si ibridano tra loro, e per questo fece molte rielaborazioni del Vangelo con protagonisti tacitiani. A lui non interessavano il particolare e la sfumatura, bensì i colori e la sintesi delle forme, che mettono in luce il fatto che l’uomo e la vita devono essere considerati come un fine e non un mezzo.

 

Fonte: http://unitiresistiamo.altervista.org/Arte.zip

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

Parola chiave google : Gauguin Paul vita e opere tipo file : doc

 

Paul Gauguin
Parigi 1848 - Atuona (Isole Marchesi) 1903
 

La formazione amatoriale e i contatti con l’ impressionismo
Nato a Parigi nel 1848, Gauguin trascorre i primi anni in Perù, presso i familiari della madre. Entrato nella marina mercantile, si imbarca per una serie di viaggi in Europa e nell'America meridionale. Nel 1872, stabilitesi a Parigi avvia una fortunata carriera di agente di cambio e, da amatore, inizia |a dedicarsi alla pittura e alla scultura con jmpegno e passione.   
Nella seconda metà del decennio entra in contatto con il circolo impressionista: a partire da questi anni investirà più di 15000 franchi in un'importante collezione, raccogliendo opere di Manet Renoir, Monet, Pissarro e Sisley. La sua vocazione artistica conosce una prima maturazione sotto la diretta guida dell’amico Pissarro, orientandosi poi verso le soluzioni plastiche di Cézanne e verso il rigore disegnativo di Degas. Nel 1876 un suo paesaggio è ammesso al Salon e tra il 1879 e il 1886 espone alle ultime cinque mostre impressioniste.

Lo sviluppo di uno stile personale
Dopo il crollo della Borsa del 1882, vive anni difficili, diviso fra le pressanti esigenze economiche della sua numesa famiglia e l'aspirazione a rigettare ogni convenzione borghese per dedicarsi liberamente all'arte. Attraverso questa crisi prende però corpo in Gauguin una nuova, salda consapevolezza dei propri mezzi: abbandonando progressivamente la maniera impressionista ereditata da Pissarro, egli cerca, allontanandosi da Parigi, di mettere a punto uno stile più autonomo e personale.
Nell'estate del 1886 soggiorna una prima volta a Pont-Aven in Bretagna, nel 1887 viaggia a Panama e in Martinica. Trascorre di nuovo a Pont-Aven buona parte del 1888  (La visione dopo il sermone) e poi alcuni mesi nei 1889 (La belle Angele, Il Cristo giallo), nel 1890 e nel 1894: qui, mentre la sua figura viene ad assumere il prestigio di un caposcuola presso molti giovani pittori, si indirizza a una maggiore sintesi disegnetiva delle forme e a un uso fortemente antinaturalistico del colore.
Tra l'ottobre e il dicembre del 1888 è ad Arles con Vincent van Gogh: i loro contrastati rapporti, dominati dagli alterni accessi di entusiasmo di Van Gogh e dalla sostanziale insofferenza di Gauguin, contribuiscono a far precipitare le già critiche condizioni psicologiche dell'artista olandese. Gauguin resta però in contatto con Vincent è con suo fratello Theo, che continua a sforzarsi per trovare un maggior spazio di mercato alle loro opere.
Durante l'Esposizione universale che si tiene nel 1889 a Parigi, Gauguin è tra i promotori di una mostra indipendente impressio¬ista e sintetista» al Caffè Volpini, di fianco al Palais des Beaux-Arts, nella quale, a dispetto del titolo, si consacra l'avvenuta frattura tra l'Impressionismo storico e le nuove ricerche di Gauguin e Bernard, ormai inserite in una temperie compiutamente simbolista. Il fascino dell'esotismo, l'inquietudine e il rifiuto per l'ambiente parigino spingono ora Gauguin a soggiorni sempre più lunghi a Tahiti {1891-93 e 1895-1901) e nelle Isole Marchesi (1901-03). Vivrà in queste lunghissime trasferte una stagione di eccezionale impegno e fecondità (la orana Maria, Donne di Tahiti e Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?), nonostante le difficoltà economiche e l'insoddisfazione per il limitato riconoscimento dei suoi meriti in patria.
Muore ad Atuona, sull'isola di Hivaoa. nel1903.

 

Fonte: http://lorenzofalli.netsons.org/documenti/Word/Gauguin%20Paul.doc

Sito web da visitare: http://lorenzofalli.netsons.org

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

Parola chiave google : Gauguin Paul vita e opere tipo file : doc

 

 

 

Visita la nostra pagina principale

 

Gauguin Paul vita e opere

 

Termini d' uso e privacy

 

 

 

Gauguin Paul vita e opere