Colori primari e complementari

 

 

 

Colori primari e complementari

 

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Colori primari e complementari

 

Colori primari sono:

  • rosso

  • giallo

  • blu

 

Ogni colore primario ha un proprio complementare (che è dato dalla mescolanza degli altri due primari)

Il rosso è complementare del verde  - (il verde è ottenuto mescolando i 2 primari blu+giallo)
Il giallo è complementare del viola – (il viola è ottenuto mescolando i 2 primari blu+rosso)
Il blu è complementare dell’arancio – (l’arancio è ottenuto mescolando i 2 primari giallo+rosso)
(vedi tabella cromatica n° 2)

 

l’OCCHIO FISSANDO UN COLORE TENDE A VEDERE IL SUO COMPLEMENTARE IL QUALE MESCOLANDOSI AL COLORE FISSATO, NE MODIFICA LA TINTA. Riguardo a ciò si impara che se contemporaneamente si fissano attentamente due oggetti colorati, né l’uno né l’altro appare del proprio colore particolare, (cioè come apparirebbe osservato separatamente) ma di una tinta che risulta dal suo colore speciale e il colore complementare dell’altro soggetto, motivo per cui si avrà una modificazione di tinta e di tono prodotta dai colori contigui.


I colori complementari risultano più gradevoli se sono accostati ai primari nelle gradazioni più tenui.


L’importanza della conoscenza dei colori complementari: in tutte le arti visive (pittura ,fotografia, scenografia ecc.
I colori complementari si possono o impastare insieme nei modi adeguati, osservando le varie regole per gli impasti e per ottenere le varie tinte, ma anche si possono accostare e in questo caso vi sono tre possibilità :
1) mettere due soggetti di colore complementare vicini nella loro tinta più accesa, esempio di una coppia di complementari rosso acceso e verde acceso ma questa è la combinazione più sgradevole perché risulta automaticamente disturbosa al cervello umano
2) mettere due soggetti di colore complementare vicini : uno molto acceso e uno molto tenue .questa combinazione risulta essere un poco più accettabile
3) mettere due colori complementari vicini ambedue di tinta molto tenue questa è la soluzione più bella ,perché automaticamente il cervello elabora che c’è qualcosa di bello e di riposante (così siamo stati creati). Facciamo un esempio che si può riscontrare in tutto sia quando andiamo a teatro in certe scenografie fatte bene, nel cinema  ma anche nella moda , immaginiamo il vestito di una donna di materiale molto delicato tipo seta o altro che sia di un colore lilla molto chiaro (viola colore complementare )  se a questo vestito mettiamo un foulard o un fiore di  colore giallo molto tenue(colore primario giallo complementare del viola) allora l’effetto sarà molto gradevole ed elegante.

 

I colori caldi.

Sono quelli di colore acceso vi dominano il rosso, l’arancione, il giallo, l’ocra bruciata e si trovano sempre nei primi piani.
La gamma cromatica cambia man mano che il paesaggio si allontana.

 

Colori freddi al contrario è quella in cui domina il verde, l’azzurro, il viola. I colori freddi vengono utilizzati nei secondi piani.
Allontanandosi dai primi piani la gamma cromatica cambia fino a divenire quasi azzurrognola perché viva via viene sovrapposta uno strato sempre più spesso di atmosfera.

Le ombre non sono quasi mai prive di luce, anzi gli oggetti che si trovano in primo piano devono distinguersi bene anche se nell’ombra la quale via via che si perde nell’ultimo piano acquista una tonalità azzurrognola.
Le ombre pur seguendo le regole della vicinanza e lontananza, cioè  più scuro e più chiaro, vicino alla luce assumono una gradazione di rosso.


REGOLE:

 

Colori in luce =  colore locale + giallo

 

Colori in ombra = colore locale + blu + complementare del colore locale

 

Trappola dei grigi 

 

Un qualsiasi colore mescolato al bianco cade nella trappola dei grigi.

 

Grigi neutralizzati :  sono neutralizzati i grigi prodotti da miscelazione di complementari al grigio di base così composto : una quantità di bianco + una quantità di nero già costituito (vedi voce nero) danno il grigio.
Con questa base si possono ottenere una gamma di grigi a seconda del colore che vi si aggiunge : esempi :

  • grigio + verde
  • grigio + rosso
  • grigio + arancio
  • grigio + giallo

 

Nero   non si usa mai il nero già pronto( che io chiamo lucido da scarpe)  ma bisogna comporlo mescolando (i vari complementari) :

Blu + arancione = nero
Viola + giallo = nero
Rosso + verde = nero
I tre primari insieme = nero

I neri di cui sopra sono dei neri che possiamo chiamare professionistici.

Riflessi  : La luce battendo su un oggetto ne diffonde i colori nei dintorni in maniera tenue, per cui, nelle strette vicinanze del soggetto, il colore si riverbera perché colpito dalla luce. Il pittore deve sapere esprimere la luce col colore.

 

Prospettiva dei colori

 

Nei primi piani i contorni dei soggetti sono ben delineati e precisi ma, man mano che si allontanano verso l’orizzonte diventano più sfumati tanto da creare una certa profondità, effetto creato della interposizione dell’aria.

Il cielo  colore bianco più un pizzico  di rosso primario (anche pochissimo quanto la testa di uno spillo ma è obbligatorio metterlo)  e un pizzico di azzurro. Il cielo è più chiaro nella linea dell’orizzonte e più scuro verso l’alto, tinta determinata dalla volta celeste che ha più strati di blu.
La pennellata del cielo va in tutte le direzioni.

Mare  In linea di massima bianco + blu + un pizzico  di rosso primario (in fondo è il colore del cielo che si riflette) poi vi possono essere tantissimi riflessi di varie gradazioni di colore che bisogna cogliere  dal verde al rosa al giallo , al lilla ecc.  Tutto ciò che si trova al bordo del mare va sempre in orizzontale. La pennellata di solito va in orizzontale.

Muri  la pennellata dei muri va invece in verticale. (ricordare che l’impasto (il colore) in basso è sempre un po’ più scuro sempre per il discorso della luce.

Vari oggetti  la pennellata segue il verso(l’atteggiamento es.nelle foglie degli alberi) e i contorni dell’oggetto.(es.nella frutta ecc.)

 

Fonte: http://utenti.multimania.it/mariorofino/lezioni/SECONDA%20PARTE%20PITTURA.doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

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