Come prendere appunti

 

 

 

Come prendere appunti

 

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti. Se vuoi saperne di più leggi la nostra Cookie Policy. Scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie.I testi seguenti sono di proprietà dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunità che ci danno di far conoscere gratuitamente a studenti , docenti e agli utenti del web i loro testi per sole finalità illustrative didattiche e scientifiche.

 

 

Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).

 

 

 

 

Come prendere appunti

 

SUGGERIMENTI PER PRENDERE APPUNTI

  1. Preparare tutto il materiale necessario

 

È importante munirsi di:
- matite, penne di diversi colori (per mettere in evidenza le informazioni più importanti),
- evidenziatori, quaderni a fogli fissi o mobili e righello per sottolineare e per disegnare frecce e collegamenti.

E’ opportuno evitare di assistere passivamente alla lezione e cercare comunque di concentrarsi, di comprendere e di prendere qualche appunto su un quaderno in modo tale da cominciare ad assimilare e memorizzare gli argomenti trattati.

2) Rileggere gli appunti precedenti, documentarsi e annotare data e argomento

Prima della lezione, bisogna rileggere gli appunti precedenti e ricordarsi di intitolare il nuovo foglio, indicando chiaramente la materia, la data e il tema della lezione.

3) Prestare attenzione a ciò che dice il docente

È importante prestare attenzione alle frasi usate dal docente per puntualizzare, ricapitolare quanto detto in precedenza o per introdurre concetti fondamentali (espressioni come Ricordate che…” oppure “Il punto più importante è…” sono in genere seguite da nozioni essenziali che bisogna scrivere nei propri appunti) e ai cambiamenti del tono della voce attraverso i quali il docente enfatizza i passaggi più importanti.

N. B. : Occorre poi annotare i concetti, gli elenchi e gli schemi che il docente detta o scrive alla lavagna, le informazioni che ripete più volte, i riferimenti alle pagine dei testi da studiare, i termini e le definizioni principali, gli esercizi svolti in aula alla lavagna.

4) Evitare di trascrivere parola per parola tutto quello che dice il professore

È impossibile cercare di riprodurre negli appunti tutto quello che viene detto a lezione. Bisogna piuttosto ascoltare con attenzione e concentrazione sforzandosi di distinguere le informazioni principali e indispensabili da quelle meno rilevanti e di comprendere, riassumere e annotare rapidamente solo i concetti essenziali. Per annotare velocemente tutte le informazioni più importanti, un buon trucco è quello di abbreviare le parole, eliminare tutto ciò che è superfluo (come gli articoli) e utilizzare sigle, simboli (+, -, x, /, <, >, =), segni grafici per collegare i termini e i concetti, cercando di schematizzare il più possibile.

5) Evidenziare i punti poco chiari con dei punti interrogativi sul bordo del foglio tutti i dubbi e i concetti dal significato poco chiaro. Alla fine della lezione è bene chiedere spiegazioni al docente o agli altri colleghi.

6) Scrivere in maniera ordinata lasciando degli spazi vuoti fra i diversi concetti e sui lati del foglio per potere inserire se necessario nel corso della lezione ulteriori informazioni;

7) Costruire mappe concettuali per riuscire a scrivere rapidamente tutte le informazioni rilevanti. Bisogna scrivere al centro del foglio all’interno di un cerchio il tema della lezione o il concetto principale e aggiungere attorno a questo gli altri fatti, le parole chiave e i concetti da collegare al concetto fondamentale con delle linee utilizzando colori diversi per evidenziare le associazioni.

 

8) Non copiare gli appunti dei compagni

Ogni studente sviluppa un metodo personale per prendere appunti quindi copiare quelli dei compagni può essere difficile e inutile visto che si rischia poi di non comprenderli e di non riuscire a ricostruire l’argomento trattato a lezione.

9) Riprendere e trascrivere gli appunti

Una volta tornati a casa al termine della lezione è fondamentale rivedere gli appunti presi in aula e confrontarli con i libri di testo. Per i più disordinati, è utile trascriverli di volta in volta in maniera ordinata, utilizzando un quaderno diverso per ogni materia, sostituendo simboli e abbreviazioni con parole intere e con frasi più lunghe, chiare e complete.

 

Fonte: http://www.ipsiaferrari.mo.it/sites/default/files/Suggerimenti%20per%20prendere%20appunti-1.doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

Parola chiave google : Come prendere appunti tipo file : doc

 


Modalità per prendere appunti

 

Può sembrare paradossale, ma per lo scrittore professionale la scrittura vera e propria, cioè la fase di redazione del testo, è a volte la meno importante. O meglio, è quella che può prendere meno tempo. 
Le fasi più importanti sono generalmente quelle a monte e a valle della stesura, l’organizzazione dei contenuti e la scaletta prima, la revisione poi. 
Della revisione ho già parlato in questo sito, mentre la preparazione dei contenuti può a sua volta suddividersi in ulteriori sottofasi, a seconda delle proprie abitudini di lavoro. 
Per me, come penso per molti business writer, tutto comincia con gli appunti. Appunti da documenti, ma soprattutto appunti dalla viva voce di colleghi, clienti, fornitori.

CONTRO IL TEMPO - Come tutti sappiamo, prendere appunti è una vera e propria corsa contro il tempo, per riuscire a cogliere molto velocemente il maggior numero di informazioni. E' necessario, per questo, essere molto concentrati, attenti, essere in una posizione comoda per scrivere. Prendere appunti però non è così semplice come può sembrare, e quindi possono esservi utili alcune dritte

LA SOLUZIONE DEFINITIVA? - Ma esiste una tecnica definitiva per sintetizzare su carta i concetti fondamentali del discorso che stiamo ascoltando o della lettura che stiamo facendo per poi poterli rileggere al momento opportuno ed avere una panoramica delle idee che ci sono state esposte in passato da qualcuno? La risposta è no, perché ognuno di noi ha un diverso modo di apprendere e di archiviare le informazioni. Tuttaviaesistono alcuni buoni consigli che possono aiutare a mettere a punto la propria tecnica.


CARTA E PENNA - Seguire un discorso o una lezione senza carta e penna è come andare in guerra senza le armi: la sconfitta è assicurata. Scegli la penna giusta per la tua calligrafia e per la tua mano: se scrivi piccolo scegliete penne a punta fine se scrivi grande scegli una penna dal tratto più spesso. Anche il colore ha la sua importanza: scegli quello che ti stanca di meno (blu o nero che sia) e utilizzate altri colori, senza esagerare, per mettere in risalto i punti chiave oppure l’inizio di un nuovo argomento. L’ausilio di evidenziatori è bene accetto purché li si sappia usare per mettere in risalto i punti chiave anche se negli appunti non è molto utile in quanto dovrebbero contenere i punti chiave e poco altro quindi si rischia di evidenziare tanto, a volte troppo.

TROPPO NON SI RIESCE - Cerca di scrivere tutto ma non troppo. Gli appunti, infatti, devono essere un aiuto in grado di non far ci dimenticare i concetti importanti di una lezione, di un discorso o di una lettura. Non sono quindi la trascrizione di quello che ha detto il professore o una ricopiatura di quello che stiamo leggendo. Così facendo si sprecano tante energie per scrivere, e nella maggior parte dei casi si perde il filo del discorso, a meno che il tuo prof non ti stia facendo fare un esercizio di dettato!

COSA SCRIVERE - E' importante, però, non dimenticarsi di scrivere qualsiasi informazione che sia di difficile memorizzazione, come ad esempio le cifre, i nomi propri, le date. Non sempre, dalla fretta, si riescono a cogliere tutti i particolari, anzi, spesso si perde perfino il senso di un concetto generale. Non potendo recuperare per mancanza di tempo il filo del discorso, ci si segni subito quali sono i dubbi o le incomprensioni, magari lasciando uno spazio bianco ed annotando a margine del foglio un punto interrogativo ( ? ).
 

REGISTRATORE - La capillare diffusione di lettori mp3 con registratore vocale può dare un aiuto concreto. Una volta, infatti, le lezioni si registravano su cassetta e bisogna riascoltarle tutte per intero. La trascrizione, la cosiddetta "sbobinatura", può durare anche il doppio del tempo della registrazione. Insomma una barca di tempo, ma appunti di primo ordine perché si è sicuri di non perdere neanche una parola del prof. Ebbene, oggi non è necessario riascoltare tutta la lezione, ma solo i punti che non si sono compresi oppure le fasi nelle quali ci siamo persi il professore. Come fare? E' semplice, quando si verificano queste situazioni, guardate il minutaggio sul display del lettore e segnatelo sul foglio. Così, quando andrete a riascoltare la registrazione,dovrete risentire solamente gli spezzoni incriminati. Un bel risparmio e appunti ancora una volta ottimi, perché non avrete buchi o informazioni perse. 

Il problema degli appunti è che spesso sono un ammasso informe che non abbiamo idea di come gestire: frasi scritte in un italiano approssimativo, abbreviazioni di ogni genere, simboli a dir poco fantasiosi, senza dimenticare gli scarabocchi che facciamo nel momento in cui spegniamo il cervello!
Per sistematizzare questa cloaca di parole ti bastano 3 simboli e 3 pennarelli. Utilizza un simbolo ed un pennarello di colore differente per marcare queste 3 tipologie di informazioni:

  • [ ] Un quadratino blu per identificare le attività che devi realizzare o mettere nella tuato-do list, una volta finita la riunione.
  • * Un asterisco verde per identificare le informazioni importanti emerse nel corso del meeting.
  • ? Un punto di domanda arancione per marcare le informazioni che non ti sono chiare e sulle quali vuoi chiedere delle delucidazioni.

Per rendere questo metodo ancora più efficace, ti consiglio di utilizzare i simboli sul bordo sinistro del tuo quaderno degli appunti: in questo modo, al termine della riunione, ti basterà una scorsa veloce per individuare immediatamente le informazioni di rilievo. I pennarelli di colore differente non sono poi così indispensabili… ma vuoi mettere la soddisfazione di dare un nome così a questo metodo?!
Questo sistema è particolarmente utile nelle riunioni di lavoro. Se stai cercando una tecnica per prendere meglio gli appunti all’Università, ti suggerisco il…

 

Secondo metodo: Il metodo Cornell

Lo giuro! Questo non è uno scherzo, Cornell esiste veramente, ed è una delle più prestigiose Università americane. Il metodo Cornell è stato inventato da Walter Pauk, ed è oggi una delle tecniche più diffuse nei College americani per prendere appunti.
Questo metodo prevede che ogni foglio di appunti sia suddiviso in 3 aree:

  • Note Taking Area. In questa area centrale dovrai registrare tutto quello che riesci a catturare durante la lezione.
  • Cue Column. Lascia questo spazio laterale vuoto mentre prendi gli appunti. Subito dopo la lezione, sintetizza in questa colonna i concetti principali della lezione, appuntandoti quello che vuoi approfondire e quello che vuoi ricordare.
  • Summaries. Utilizza questo spazio in fondo alla pagina per sintetizzare in una, massimo due, frasi il contenuto della pagina di appunti.

Se questo metodo ti sembra complicato, immagina le ore di studio che risparmierai una volta organizzate le informazioni in questo modo. Inoltre, lo sforzo di sintesi ti permetterà di memorizzare più facilmente le informazioni.
Ps. puoi utilizzare questo tool per generare fogli per gli appunti secondo il sistema Cornell.
Pps. Il metodo Cornell ti incuriosisce? In questo blog dedicato alla preparazione degli esami, trovi un articolo di approfondimento.

 

Terzo metodo: I quadranti

Ecco un altro metodo per il mondo del lavoro. Dicono addirittura che questa tecnica sia utilizzata dall’(ex) uomo più ricco del mondo: Bill Gates. Forse è il caso di vedere come funziona, che ne dici?!
Se vuoi prendere gli appunti con il metodo dei quadranti devi suddividere ogni pagina del tuo bloc-notes in 4 sezioni (o quadranti!). In ogni sezione potrai raccogliere informazioni di tipologia differente, come ad esempio: cose da fare, informazioni da approfondire o rivedere, cose da delegare, etc.

                

 

Fonte:http://nuke.scuolamanzonisanpancraziosalentino.org/Portals/0/Scuola/Lavori%20alunni/2010_2011/

MODALITA%20PER%20PRENDERE%20APPUNTI_classe%20II%20C.doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

Parola chiave google : Come prendere appunti tipo file : doc

 

PRENDERE APPUNTI CON IL METODO CORNELL
Se vuoi risparmiare tempo prezioso nello studio, devi avere una tattica per prendere appunti.
Il metodo Cornell (dal nome di una prestigiosa università americana) serve per aumentare l’efficacia del prendere appunti. Il metodo Cornell è stato inventato da Walter Pauk, ed è oggi una delle tecniche più diffuse nei College americani per prendere appunti.
Per prendere appunti secondo il metodo Cornell, devi suddividere il foglio in 3 aree:

 

 

1) Note Taking Area. L’area centrale. Qui prendi i tuoi appunti come sei abituato scrivendo i concetti più importanti o riassumendo il discorso del professore durante la lezione;
2) Cue Column. Questo è lo spazio laterale da lasciare vuoto quando prendi appunti nella Note Taking Area. Subito dopo la lezione, o quando sarai a casa a studiare, sintetizza in questa colonna i concetti principali della lezione: puoi appuntare ciò che vuoi approfondire o ciò che ti sembra più importante.
3) Summaries. Questo spazio in fondo alla pagina serve per sintetizzare in una o due frasi tutto il contenuto della pagina di appunti.

Le fasi del metodo Cornell per prendere appunti sono le seguenti:

1) registrare: durante la lettura, scrivi tutto ciò che ti serve;
2) ridurre: fai un sommario nella colonna a sinistra inserendo i punti principali, le parole chiave e le idee che ti vengono in mente. Poi fai un riassunto nella parte orizzontali a fine pagina;
3) ripercorrere: cerca di ripercorrere tutto il discorso utilizzando unicamente la colonna laterale;
4) riflettere: cerca di farti una tua opinione di ciò che stai studiando perché serve per rafforzare la capacità di ricordare;
5) rivedere: rivedi ciò che hai studiato, unisci la fase 3 e 4 ripercorrendo mentalmente il pensiero del libro/professore insieme alle tue personali riflessioni.

 

Fonte: http://www.ipsiaferrari.mo.it/sites/default/files/Prendere%20appunti%20con%20il%20metodo%20Cornell.doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

Parola chiave google : Come prendere appunti tipo file : doc

 

Ascoltare e prendere appunti

 

Scopi dell’ascoltare e tipi di comunicazione

  • ascoltare per comunicare (scopo)  à  conversazione, dialogo (tipo di atto comunicativo)
  • ascoltare per apprendere (scopo)  à  esposizione, monologo (tipo di atto comunicativo)

 

Le tecniche per l’ascolto

Ascoltare implica attenzione e concentrazione

 

L’attenzione dipende molto da

  • motivazione all’ascolto
  • interesse rispetto al tema
  • livello di partecipazione richiesto o consentito all’ascoltatore

 

L’attenzione può essere potenziata e controllata se chi ascolta

  • prende appunti durante l’ascolto e li rielabora in un secondo momento (vedi oltre)
  • rivolge domande (se possibile) a chi sta svolgendo l’esposizione (per esempio su concetti o parole che non conosce)

 


 

Gli appunti

  • Ogni esposizione ha un tema
  • Prendere appunti significa annotare gli argomenti principali trattati durante una esposizione
  • Gli argomenti principali sono segnalati dalla ripetizione di parole o espressioni identiche o simili (che rimandano a un unico concetto o a concetti analoghi o simili)
  • Gli argomenti principali possono essere segnalati anche da gesti, espressioni o toni di voce diversi dal solito
  • Prendere appunti significa utilizzare abbreviazioni, segni, sigle, accorgimenti grafici
  • Gli appunti vanno riletti entro breve tempo, e poi riscritti o risistemati
  • Gli appunti vanno riletti e consultati periodicamente

 

L’ascolto a scuola

  • La spiegazione
  • L’interrogazione
  • Il dibattito
  • La conferenza
  • L’assemblea
  • La conversazione

 

Fonte: http://sandroarcais.altervista.org/Seconda_AscoltareAppunti.doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

Parola chiave google : Come prendere appunti tipo file : doc

 

GLI APPUNTI


Si prendono appunti durante una lezione, ad una conferenza ed in occasioni simili.
Gli appunti consistono in note rapide, sintetiche (spesso abbreviate o ridotte in simboli, sigle, parole troncate…) relative a qualcosa che si ascolta e di cui non si vuole perdere memoria. Si appuntano le cose essenziali, oppure dati o schemi o anche singole parole o espressioni, se ritenute indispensabili alla finalità per la quale vengono presi gli appunti: concetti-chiave, termini specifici e loro definizioni etc.

 

COME SI PRENDONO GLI APPUNTI   
Non esistono regole precise o valide per tutti. Ognuno prende appunti secondo il suo gusto e la sua esperienza, creandosi una sua tecnica e soprattutto dando ai vari segni (sia linguistici sia matematici o di altro genere) o alle parole abbreviate i significati che ritiene più opportuni.
Tuttavia, per chi non si è ancora avventurato in questa tecnica riassuntiva, ecco alcuni utili suggerimenti.

  • IL MATERIALE: dotarsi degli strumenti indispensabili: notes o taccuino o fogli vari; penna o biro o matita, ecc.
  • L’ANNOTAZIONE: durante l'ascolto, man mano che si coglie il succo di ogni informazione o ragionamento o idea proposta, annotarlo in poche battute usando possibilmente le stesse parole (abbreviate) di colui che parla;
  • LA SELEZIONE DELLE PAROLE: Nel riportare l'essenziale di quanto di sta ascoltando, eliminare tutte le parole superflue (congiunzioni, avverbi, aggettivi), perfino i verbi, a meno che non siano indispensabili alla chiarezza del pensiero riportato;
  • LA DISTINZIONE GRAFICA DEI VARI CONCETTI: numerare possibilmente la serie delle osservazioni a mano a mano che vengono annotate o staccarle anche graficamente, collocandole in righe distinte e separate, utilizzando vari segni grafici, sottolineando o circoscrivendo le informazioni centrali, indicando con una freccia le parole o le frasi di riferimento.

ESEMPI DI ABBREVIAZIONI
Il primo consiglio da seguire è quello di farsi una cultura dell'abbreviazione, cioè delle parole puntate, leggendo le pagine ad esse dedicate poste all'inizio di ogni vocabolario.
In esse si troverà che:
a.C.  ---> avanti Cristo        cm    ---> centimetro        avv.  ---> avverbio
corr. ---> correlativo           ebr.  ---> ebraico               biz.  ---> bizantino

Ciò non vuoi dire che si debbano usare necessariamente quelle abbreviazioni. Ognuno, come si è detto sopra, dovrà provvedere ad accorciare parole ed espressioni come meglio crede, dal momento che gli appunti li fa per sé stesso. Tuttavia, una scorsa a quelle pagine sarà sicuramente utile a dare indicazioni, a chi ne ha bisogno, per le proprie operazioni di abbreviazione.

SEGNI GRAFICI
Anche nel campo dei segni grafici di richiamo, di sottolineatura e di evidenziazione, la libertà è massima. Ciò non toglie che alcuni segni grafici e matematici siano ormai diventati di uso comune nel prendere appunti (tanto che a volte si utilizzano perfino in testi ufficiali, ad esempio in un compito in classe, e ciò è assolutamente inaccettabile!), per cui è opportuno prenderne conoscenza. Ecco i principali:
___     (sottolineatura) mette in evidenze l'informazione essenziale;
!      segnala attenzione e importanza;
?      su un appunto, indica dubbio. Chiedere spiegazioni
 :      segue spiegazione o elencazione;
=      c'è uguaglianza o analogia tra le parti unite dal segno uguale;
( ) [ ]  o racchiudono e isolano parole o idee o segnalano particolari che vanno ricordati, sebbene non possano essere inseriti nel discorso principale;
           esprime collegamento, conseguenza;
           esprime un rapporto, un legame tra due elementi.
+ - x  corrispondono alle parole “meno, più, per” indipendentemente dal loro significato matematico.

 

IL RIASSUNTO

Anche il riassunto è un'operazione di sintesi di un testo. Che cosa distingue un riassunto dagli appunti? Almeno due caratteristiche. Innanzitutto, è diverso il testo da sintetizzare: gli appunti riguardano soprattutto testi orali (anche se non sono esclusi i testi scritti); il riassunto opera prevalentemente su testi scritti (sebbene non sia vietato riassumere testi orali). In secondo luogo, l'estensione e la forma del prodotto. A differenza degli appunti (vedi pagina precedente) che, per motivi di tempo e per ridurre al minimo possibile il testo, ricorrono ad espedienti grafici e ad abbreviazioni a volte poco comprensibili anche grammaticalmente, il riassunto deve invece riportare il contenuto di un testo senza trascurare né la correttezza grammaticale né la proprietà linguistica. In realtà, un riassunto, sul piano formale, ha tutte le caratteristiche di un normale testo linguistico (il che non si può dire degli appunti). E' solo più ridotto. 

COME SI FA UN RIASSUNTO
Poiché il riassunto consiste essenzialmente nel riportare il contenuto di un testo utilizzando il minor numero di parole possibili, la parte più importante dell'operazione sta nel cercare e selezionare le informazioni più importanti. Non bisogna però solo ridurre il numero di parole, ma anche riorganizzare il discorso, che ovviamente diventa più sintetico. Le operazioni essenziali sono le seguenti:

  • Leggere una o più volte il testo per coglierne il senso generale, e l'eventuale presenza di blocchi diversi di pensiero.
  • Suddividere il testo (anche con segni o barre) in parti o sequenze contenenti ciascuna un'idea, o un pensiero o argomento unico (di stesso contenuto).
  • Sottolineare in ognuna delle parti o sequenze l'idea essenziale o l'informazione importante.
  • Assegnare un titolo ad ogni sequenza che esprima i fatti o concetti essenziali: avrai così ottenuto la scaletta del testo;
  • Esprimere sinteticamente il pensiero o l'idea sottolineati in modo da avere un testo che riproduca in breve il contenuto del testo da riassumere.
  • Controllare se il riassunto è fedele al testo originale

             
CONSIGLI DA SEGUIRE

  • Un riassunto può essere più o meno lungo. Sarebbe un assurdo che fosse lungo come il testo originale. Non sarebbe più un riassunto. Allora occorre fissare in anticipo entro quante righe (20, 40, 50, 70, ecc.) comprimere il testo da riassumere.
  • In alcuni testi (descrittivi, saggistici, ecc.) si possono ignorare nomi e indicazioni troppo precise. In altri testi invece (Storia, Scienze, ecc.) i nomi importanti sono indispensabili.
  • Una volta deciso quale tempo verbale usare, mantienilo fino alla fine.
  • Bisogna esprimersi con un linguaggio chiaro e sintetico e usare la terza persona singolare.
  • Per abbreviare un testo composto da dialoghi dobbiamo ricorrere al discorso indiretto al posto del discorso diretto.
  • Nelle narrazioni, riduci le sequenze descrittive e riflessive, privilegiando quelle narrative.

Prova finale: fai leggere ad altri, o rileggi tu stesso, dopo un certo tempo, il tuo riassunto. Se non ti è chiaro, è segno che devi migliorare la tua abilità a fare il riassunto!!
Il controllo finale è indispensabile per evitare che si dicano nel riassunto cose che non ci sono nel testo o vengano travisati concetti, fatti o idee.

 

Fonte: http://icmontefiorino.expertweb.info/documenti/materiali/montefiorino/secondaria/lettere_2/appunti_riassunti.doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

Parola chiave google : Come prendere appunti tipo file : doc

 

 

 

Visita la nostra pagina principale

 

Come prendere appunti

 

Termini d' uso e privacy

 

 

 

Come prendere appunti bene e velocemente