Dermatiti eczematose endogene

 

 

 

Dermatiti eczematose endogene

 

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Dermatiti eczematose endogene

 

Le Dermatiti Eczematose sono distinte in:

 

  • dermatiti eczematose endogene: dermatite atopica, eczema nummulare, eczema microbico, disidrosi.
  • dermatiti eczematose esogene: dermatiti da contatto irritante, dermatiti allergiche da contatto.

La Dermatite Atopica (DA) si manifesta in soggetti predisposti geneticamente per una risposta esagerata cutanea o mucosa a vari stimoli ambientali, spesso associata all’asma e rinite allergica.
La dermatite atopica è un disordine cutaneo di tipo cronico con riacutizzazioni che inizia nel periodo neonatale o nell'infanzia e che può perdurare nell'età adulta, per cui è caratterizzata da una fase neonatale, infantile e dell'adulto.
L'incidenza globale della dermatite atopica è stimata tra il 5-20% nell'età infantile e tra il 2-10% nell'età adulta; rimane persistente o ha recidive nel 60% degli individui.
Dal punto di vista Eziologico può essere dovuta a:

  • Fattori Ereditari-Genetici : anamnesi familiare + per atopia nel 60-80% dei casi.
  • Fattori Immunologici: allergia agli alimenti, allergeni e irritanti da contatto, aeroallergeni, anomalie dell'immunoregolazione, microbiologia cutanea.

- Allergia agli alimenti: uovo, farine, agrumi e fragole, anche se nella maggioranza dei casi di DA l'allergia alimentare non è comprovata scientificamente.
- Allergeni ed irritanti da contatto: le anomalie della funzione barriera epidermica nella DA può favorire la penetrazione di allergeni da contatto e di irritanti capaci di scatenare la dermatite. I principali indiziati sono il nichel, latex, profumazioni, preservanti, emulsionanti.
- Aeroallergeni o allergeni inalanti: possono penetrare la barriera epidermica alterata, come i pollini, polveri domestiche, forfore animali, muffe.
- Anomalie dell'immunoregolazione: inadeguato livello di cAMP circolante con risposta esagerata delle cellule infiammatorie agli irritanti, agenti infettivi ed agli Ag con > della produzione di IL-4, IgE, di monociti secernenti per IL-10 e per eccesso di rilascio di istamina dai mastociti e basofili
- Microbiologia Cutanea: Stafilococco aureo e altri batteri.

  • Fattori Ambientali: la DA presenta una fluttuazione stagionale forse influenzata da  fattori climatici con miglioramento durante l’estate, peggioramento in ambiente freddo umido; la sudorazione eccessiva può esacerbare la malattia.

I Criteri per la diagnosi di DA nel bambino sono:

  • prurito cutaneo + 3 o più dei seguenti criteri: insorgenza prima dei 2 anni di vita, > delle pieghe palpebrali, storia di cute secca generalizzata, anamnesi familiare e personale + per atipie (asma, rinite allergica).

Dal punto di vista Clinico la DA si manifesta con:

  • Prurito e grattamento con lichenificazione e ispessimento cutaneo da ipercheratosi. A sua volta la lichenificazione cutanea determina prurito creando un circolo vizioso.
  • Dermatite: infiammazione della cute distinta in dermatite acuta caratterizzata da intenso prurito, papule eritematose o vescicole, importante essudato e spesso escoriazioni evidenti, dermatite subacuta è caratterizzata da papule eritematose escoriate e desquamanti, dermatite cronica è caratterizzata da placche cutanee ispessite cioè lichenificate e da papule fibrotiche.

La localizzazione delle reazioni cutanee nella DA cambia a seconda dell'età del paziente e dell'attività della malattia. Vi sono infatti 3 distinte fasi cliniche di DA che possono sovrapporsi o essere separate da periodi di remissione:

  • Prima Fase Infantile: fino ai 2 anni di età.
  • Seconda Fase Infantile: dai 2 anni fino alla pubertà.
  • Fase dell'adulto: dalla pubertà in poi.

Durante la prima infanzia la DA è di solito più acuta e inizia alle guance, al capillizio e alla faccia estensoria degli arti inferiori. L'area del pannolino è di solito risparmiata. Le lesioni sono simmetriche, maldefinite, desquamanti, eritematose ed essudanti con crostificazioni. Vi può essere una marcata linfoadenopatia. Il prurito può interferire con il sonno. Il bambino spesso si pinza la cute e si gratta contro oggetti rigidi. In questa fase si ha una fluttuazione di gravità che varia a seconda di fattor come la dentizione, infezioni respiratorie, disagi emozionali e cambi climatici.
Nella seconda infanzia si osserva la DA come forma cronica con lichenificazione e localizzazione preferenziale alle pieghe flessurali degli arti. Può apparire anche al collo,  flessure dei polsi e caviglie. Le unghie possono apparire più lucide e arrotondate per il reiterato grattamento
Nella fase dell'adulto la DA si accentua al volto, collo e parte alta del tronco con desquamazione e lichenificazione; anche le parti non coinvolte dalla dermatite appaiono secche e desquamanti
Inoltre, abbiamo la variante inversa in cui è coinvolta la faccia estensoria di gomiti e ginocchia e non quella flessoria, la forma discoide, disidrosica, nummulare, dermatite plantare, cheilite da leccatura e blefarite.

 


Dermatite Atopica

Sede di Coinvolgimento

Tipo di Lesione

Prima Fase Infantile

Guance, gambe

Eritemato essudativa

Seconda Fase Infantile

Pieghe flessorie dei gomiti e delle ginocchia, collo

Rash eritematosi e placche lichenificate

Fase dell’Adulto

Faccia, collo, parte alta del tronco

Placche lichenificate

 

La dermatite atopica in genere si associa a disordini cutanei, cioè cute secca o Xerosi per la perdita di acqua trans-epidermica in seguito ad alterazioni della funzione di barriera dello strato corneo, Ittiosi volgare, Cheratosi pilare, Pytiriasi alba, Dermografismo bianco, Lichen spinuloso e Dermatite seborroica infantile.
Inoltre, i pazienti con DA sono a maggior rischio di sviluppare dermatiti irritative da contatto e di sensibilizzarsi a una varietà di allergeni da contatto inclusi i corticosteroidi e lattice.
Anche l'Alopecia Areata è più frequente nei soggetti atopici.
Tra le Complicanze abbiamo:

  • infezioni batteriche specie da Staphilococco aureo, eventualmente associato a Streptococco; si manifestano con eczema crostificato, raramente pustole.
  • infezioni virali: Herpes simplex, mollusco contagioso, Papilloma virus.
  • infezioni fungine e da lieviti: Trichophyton rubrum, Pytirosporum ovale.
  • complicazioni oculari: dermatite delle palpebre, blefarite cronica, cheratocongiuntivite atopica, distacco retinico, cheratocono, Herpes Simplex oculare, cataratta.

La Terapia dipende dall’età del pz, gravità delle lesioni, sedi interessate, presenza di fattori stimolanti, comprese creme detergenti, ricorrendo a terapia locale e/o sistemica.
I corticosteroidi per uso topico possono essere usati solo per brevi periodi di tempo (Betametasone dipropionato...) per evitare gli effetti collaterali.
Il Tacrolimus (FK-506) è un macrolide dotato di potente azione immunosoppressiva; è considerato un antinfiammatorio topico efficace nella DA anche grave che viene minimamente assorbito per via transcutanea, senza provocare effetti collaterali sistemici, raramente provoca irritazione locale, infezioni cutanee per indebolimento delle difese soprattutto per applicazioni prolungate e ritorno della dermatite alla sospensione del trattamento. Inoltre il farmaco è disponibile solo sotto forma di unguento, quindi non ideale per trattare la DA.
Il Pimecrolimus (ASM 981) è un derivato macrolattamico dell’ascomicina dotato di azione antinfiammatoria. L’assorbimento è scarso e non si hanno fenomeni di tossicità sistemica.
L'Ossido di Zinco e il Magnesio Silicato in polvere micronizzata sono i principali astringenti utilizzati nel trattamento della DA. Essi svolgono una discreta azione antipruriginosa e antinfiammatoria e sono ottimamente tollerati quando la cute non è essudante.
In pratica si utilizza l'Ossido di Zinco alla concentrazione del 3% in emulsione con l'aggiunta del 3% di Magnesio Silicato, ottenendo un'emulsione ad azione astringente e assorbente l'umidità, utile nel trattamento della DA lieve o come preventivo dopo esposizione ad agenti irritanti (lavaggio, vento, sudorazione).
Una soluzione di permanganato di potassio allo 0.025% (KMnO4) esercita sulla cute un'azione astringente e antibatterica riducendo la componente infiammatoria e pruriginosa. Il KMnO4 in soluzione può essere utilizzato per l’igiene corporea nella tecnica chiamata “del lavaggio a secco”. L’applicazione di un telo inumidito di soluzione KMnO4 è l'unico trattamento possibile quando la DA è in fase essudativa. Con il lavaggio a secco si evita l'azione pro-dermatitica dei detergenti o della sola acqua
La Terapia Sistemica si basa su:

  • Antistaminici: determinano solo un leggero stato di sedazione per favorire il riposo notturno ma sono molto utili per la terapia della rino-congiuntivite allergica.
  • Antibiotici: indicati in presenza di infezione cutanea.
  • Corticosteroidi sistemici: indicati solo nei casi più gravi.
  • Ciclosporina A: determina risultati soddisfacenti per le forme più gravi, anche se gli effetti collaterali sono importanti.

Tra le Terapie Aggiuntive abbiamo:

  • esposizione ai raggi UV solari (elioterapia): determina una rapida e duratura remissione della dermatite atopica, specie in soggetti che non hanno lesioni molto gravi e non hanno usato già cortisonici.
  • fototerapia con raggi UVB a banda stretta.
  • ospedalizzazione: indicata nei casi gravi e resistenti alla terapia domiciliare.

Per prevenire la riaccensione di DA nei periodi di remissione è opportuno seguire alcuni consigli:

  • per il lavaggio del corpo è utile Base Lavante cioè una crema da lavaggio non schiumogena capace di lavare il corpo senza sottrarre i lipidi mantenendo la cute morbida e protetta.
  • per il lavaggio dei capelli si suggerisce l’utilizzo di shampoo medicato all’ittiolo solfonato  che previene la secchezza del cuoio capelluto e la comparsa del prurito.

Se la cute diviene particolarmente secca e si formano delle fissurazioni, come spesso capita in inverno, si può rimediare applicando dopo i lavaggi l’unguento emolliente estremo per reidratare la cute pur mantenendo la traspirazione.
Se la secchezza appare alle labbra, si consiglia di utilizzare l’apposito stick che permette la traspirazione cutanea.

L’Eczema Nummulare è una dermatite eczematosa endogena caratterizzata da lesioni eritemato-vescicolari rotondeggianti, con vescicole a tetto flaccido che si rompono facilmente dando luogo a erosioni che si coprono di croste e sono sierogementi.
E’ causata da fattori endogeni eventualmente associati a fattori esogeni, come il contatto con particolari sostanze chimiche.

L’Eczema Microbico interessa le pieghe cutanee, sottomammarie, retroauricolari, inguinali, interglutee e spazi interdigitali, dovuto a fattori endogeni con ipersensibilità nei confronti di Ag batterici. Le lesioni sono essudanti, sierogementi con formazione di croste.

 

Fonte: http://laprimapietra.altervista.org/alterpages/files/DispensaDermatologia.docx

Sito web : http://laprimapietra.altervista.org/

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