Dermatosi infettive professionali

 

 

 

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Dermatosi infettive professionali

 

  1. DERMATOSI INFETTIVE PROFESSIONALI

Introduzione
Alcune attività lavorative possono essere associate con il rischio di contrarre infezioni cutanee:  batteri, virus e parassiti possono infettare gli individui esposti specilamente ove esistano condizioni che favoriscono la trasmissione della malattia. Naturalmente ciò può avere ricadute anche nell’ambito domestico per cui anche i familiari dei lavoratori esposti diventano soggetti a rischio.
Stabilire il nesso di causalità per una infezione cutanea può risultare veramente difficoltoso e spesso diventano indispensabili sofisticate indagini microbiologiche e talvolta biomolecolari.

Infezioni batteriche

Infezioni batteriche professionali

Batterio

Professione a rischio

Stafilococco aureo

Macellai, pescivendoli

Streptococchi

Agricoltori, macellai, pescivendoli

Bacillus anthracis

Muratori, portuali, lanieri, macellai, pellettieri, parrucchieri

Brucella abortis, suis, melitensis

Addetti ai mattatoi, veterinari, inscatolatori di carne, laboratoristi

Micob.tubercolosis

Chirurghi, veterinari, agricoltori, macellai

Micob. Marinum

Pescatori, addetti agli acquari

Salmonella dublino

Veterinari

Yersinia pseudotbc. /Enterocolitica

Agricoltori, allevatori/curatori di volatili

Francisella tularensis

Agricoltori, veterinari, macellai, forestali

Corinebatteri

Soldati

Leptospira itteroemorragica/ canicola

Lavoratori addetti alle fognature/liquami

 

Infezioni cutanee da stafilococchi e streptococchi
Le più comuni sono secondarie a insulti cutanei come escoriazioni, lacerazioni, ustioni, ferite da punta; gli edili e gli agricoltori sono a rischio di foruncolosi, mentre gli addetti alla disossatura e inscatolatura delle carni e gli addetti ai mattatoi possono sviluppare lesioni pustolose con la carne che agisce da veicolo di trasmissione.
E’ stato riportato in letteratura un caso di ectima stafilococcico professionale in un pescivendolo.
Antrace
Il bacillus anthracis può infettare bovini, ovini e cammelli che si alimentano con erba su terreno contaminato; l’organismo permane vitale nell’ animale morto per lunghi periodi e particolarmente nella pelle , nell’intestino e nel pelo, risultando così un non trascurabile fattore di rischio professionale. L’infezione è prevalentemente a carico della cute, particolarmente alle superfici esposte (mani, avambracci) e si presenta con classiche pustule nerastre, linfangiti e febbre.
Brucellosi
Può insorgere nei veterinari addetti ai mattatoi, inscatolatori di carni e tecnici di laboratorio. E’ una malattia acuta con manifestazioni cutanee associate: si presenta con febbre e profonda astenia spesso associata ad ascessi splenici malattia renale e cistite. Esistono tre forme: Brucella suis (maiali), Brucella abortus (bovini) e Brucella melitensis (pecore e capre). L’infezione si contrae per il contatto con animali contaminati o attraverso l’ingestione di latte o latticini infetti. Le manifestazioni cutanee non sono specifiche e vanno da eruzioni orticariane maculopapulari a petecchie e fino alla comparsa di ulcere croniche. Esiste un vaccino efficace vivo attenuato per la profilassi dei lavoratori, ma il rischio può essere bene controllato con l’utilizzo di idonei dispositivi di protezione individuali.


Granuloma da acquario
E’ causato dal Micobatterio marino e affligge nella maggior parte dei casi lavoratori che manipolano pesci, specialmente gli addetti alla pulizia di acquari. Si presenta con papule e noduli che facilmente vanno incontro ad ulcerazione e si associa a linfangite dolorosa. La tetraciclina è l’antibiotico di prima scelta.

Infezioni cutanee virali professionali


Virus

Professione a rischio

Herpes simplex

Personale medico e non medico e odontoiatrico

Poxvirus

Veterinari, allevatori di pecore, agricoltori, macellai

Papilloma virus

Macellai, inscatolatori di carne, addetti mattatoi

Paravaccinia virus

Mungitori, veterinari

HIV

Personale medico e non medico e laboratoristi

Herpes simplex
L’Herpes simplex, sia il tipo 1 che il 2, è un ben conosciuto agente etiologico di infezioni alle mani e mucose; professioni a rischio includono il personale sanitario in genere e in particolare quello dei reparti di odontoiatria. Il classico aspetto della lesione è caratterizzato da edema localizzato, vaescicolazione confluente con linfoadenopatia satellite.
Ectima contagioso
Causato dal sottogruppo paravaccinia dei poxvirus che risulta essere endemico in pecore e capre e scatena stomatiti pustolose. La trasmissione all’uomo avviene attraverso il contatto diretto di solito per presenza di soluzione di continuità della cute. L’esordio è con una lesione maculare 4 giorni dopo l'inoculazione che evolve in papula con area centrale rossa circondata da un anello biancastro che spesso ulcerazione. Le lesioni possono essere multiple. Lavoratori  a rischio i veterinari, pastori e agricoltori.
Dermatosi da papilloma virus
Macellai e altri lavoratori che manipolano le carni possono contrarre verruche nel corso della loro attività e ciò in rapporto alla contemporanea azione di più fattori, come i traumi ripetuti, il lavoro a basse temperature e l’umidità. Il papilloma virus 7 è isolato più di frequente nei casi professionali.
Noduli del mungitore
Sempre da poxvirus del genere paravaccinia, sono lesioni papulose che si localizzano alle mani e agli avambracci prevalentemente di veterinari, mungitori e agricoltori in genere.

Parassitosi professionali
Nella tabella seguente si elencano le parassitosi citate in letteratura.


Parassita

Professione a rischio

Sarcoptes scabiei

Personale sanitario, marinai e soldati

Leshmania tropica

Lavoratori delle foreste tropicali, soldati

Anchilostoma brasiliensis

Addetti servizi spiagge, fogne, fiumi e fossi

Borreliosi

Boscaioli, forestali

Echinococco

Pastori, agricoltori

Cercaria

Sub, addetti a stagni e laghi e bagnini

Scabbia
L’agente etiologico è il Sarcoptes scabiei. Tutte quelle occupazioni che comportino attività ravvicinate o promiscue con grandi gruppi di persone (personale sanitario, militari e prostitute) sono da considerare a rischio. La scabbia può anche essere contratta da contatto ravvicinato con i cani e l’animale sospettato come fonte dovrebbe essere sempre essere esaminato. Eruzioni papulose pruriginose con presenza dei caratteristici tunnel scavati dal parassita nello spessore della cute sono diagnostici.

 

Fonte: http://www.medicocompetente.it/files/documenti/67-Dermatosi-Professionali.doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

 

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