Dizionario enciclopedico dal termine alpinista ad ampiezza

 

 

 

Dizionario enciclopedico dal termine alpinista ad ampiezza

 

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Dizionario enciclopedico dal termine alpinista ad ampiezza

 

alpinìsta, sm. e sf. Chi pratica l'alpinismo. ~ rocciatore. 
  sm. e sf. climber, mountaineer.
alpinìstico, agg. Relativo all'alpinismo.
alpìno, agg. e sm. agg. 1 Che appartiene alle Alpi. 2 D'alta montagna. ~ alpestre. 
sm. Militare appartenente al corpo dell'esercito italiano addestrato per operazioni in alta montagna. gli alpini si sono distinti per diversi atti eroici
  agg. alpine. 
  deriv. da Alpi.
Alpujarrus Regione montuosa della Spagna.
alquànto, agg., avv. e pron. agg. indef. Che è più di poco e meno di parecchio. 
avv. In misura più che sufficiente. ~ abbastanza. 
pron. indef. Al plurale, un certo numero, diversi. 
  avv. 1 rather, a little, somewhat. 2 quite a lot. pron. indef. some, a certain amount.
alrùna, sf. 1 Donna dotata di virtù divinatorie. 2 Statuetta utilizzata come amuleto presso gli antichi germani.
Alsàzia Regione della Francia nordorientale formata dai dipartimenti dell'Haut e Bas-Rhin, compresa tra i Vosgi e il Reno al confine con la Germania. È una vasta pianura alluvionale, con coltivazioni di cereali, lino e barbabietole; prospero è l'allevamento del bestiame. Il sottosuolo fornisce ferro, rame, argento, potassio, carbone e petrolio. Buona la presenza di industrie tessili, metallurgiche e alimentari, concentrate in particolare nelle città più importanti (Strasburgo, Mulhouse, Belfort, Colmar, Saverne). Abitata da popolazioni celtiche (rauraci, sequani), nel 50 a. C. venne conquistata dai romani che la dominarono per circa 500 anni. Nel medioevo, le signorie autonome che la componevano si allearono con le principali città e formarono la Decalopoli alsaziana (1354). A conclusione della guerra dei trent'anni (1618-1648), con il trattato di Westfalia (1648) la regione passò alla Francia, a eccezione di Strasburgo che venne annessa pacificamente da Luigi XIV nel 1681. Nel 1871 venne incorporata, con la Lorena, nell'impero germanico; fu restituita alla Francia solo alla fine della prima guerra mondiale, con il trattato di Versailles.
Alsèno Comune in provincia di Piacenza (4.566 ab., CAP 29040, TEL. 0523).
Alsèrio Comune in provincia di Como (876 ab., CAP 22040, TEL. 031).
alsine, sf. Genere di Cariofillacee che comprende più di duecento specie. Crescono spontanee anche in Italia.
alsophìla, sf. Genere di Felci dalle grandi foglie ornamentali e utilizzate per estrarne un amido. Appartiene alla famiglia delle Ciateacee.
alstònia, sf. Genere di piante arboree tropicali utilizzate per il legname e per costruire vari prodotti industriali.
alt, sm. Ordine di fermarsi. ~ fermo là. <> avanti. 
  sm. halt, stop.
Àlta còrte di giustìzia Nome dell'organo previsto dall'articolo 36 dello statuto albertino per la persecuzione di alcuni reati di particolare gravità.
àlta fedeltà, loc. sost. f. L'insieme delle apparecchiature che consentono la registrazione e la riproduzione del suono riducendo al minimo le distorsioni.
Altafini, José (San Paolo 1938-) Calciatore italo-brasiliano. Giocò nel Milan, nel Napoli e nella Juventus; vinse i mondiali del 1958 con il Brasile.
altàico, agg. e sm. agg. Dei monti Altai. 
sm. Nativo, abitante della regione degli Altai.
Altair La stella più luminosa della costellazione dell'Aquila; possiede una magnitudine 0,9 ed è di colore bianco.
Altaj Sistema montuoso situato tra Siberia e Mongolia, diviso nelle due sezioni dell'Altaj russo, la cui cima più alta è quella del monte Beluha (4.506 m) e dell'Altaj mongolo, lungo 1.700 km, chiamato anche con il nome cinese Kinshan, che si connette al deserto dei Gobi. Conserva tracce delle culture di popolazioni vissute tra il 1200 e il 300 a. C. Di grande interesse archeologico sono le tombe a tumulo e i corredi funebri della valle di Pazyryk, risalenti al V sec. a. C.
altàlena, sf. 1 Gioco che si fa seduti su una tavola attaccata a due funi sospese in alto; gioco tra due persone sedute alle estremità di un'asse in bilico su di un fulcro. 2 L'attrezzo usato per tale gioco. ~ dondolo. 3 L'alternarsi di condizioni e stati contrastanti. ~ instabilità. 
  sf. 1 (a funi) swing. 2 (in bilico) seesaw.
altalenàre, v. intr. Oscillare tra stati d'animo o comportamenti contrastanti.
altalenìo, sm. 1 Movimento come quello dell'altalena. ~ dondolio. 2 Stato di incertezza.
altaménte, avv. Sommamente. ~ notevolmente. <> scarsamente.
Altamira Località della Spagna, nella provincia di Santander, famosa per le grotte risalenti all'epoca paleolitica superiore (XII millennio a. C.).
Altamùra Comune in provincia di Bari (57.000 ab., CAP 70022, TEL. 080) nella parte più elevata delle Murge. Tra i suoi edifici monumentali, vanta la cattedrale romanica dell'Assunta (XIII sec.), ricostruita dopo il terremoto del 1316. Nel suo territorio si producono e commerciano cereali, ortaggi e vino.
altàna, sf. Terrazza coperta al di sopra di un tetto.
altàno, agg. e sm. agg. e sm. Riferito al falco addestrato a volare per catturare gli uccelli in volo. 
sm. Vento che soffia sul mare da oriente.
altàre, sm. Anticamente era il luogo di offerta e sacrificio a Dio, oggi è una tavola sulla quale viene officiata la messa. Quasi tutte le religioni si servono dell'altare per celebrare il loro culto. Nell'antica Grecia e a Roma, si avevano altari domestici e altari per il culto pubblico, in genere collocati nei templi o nei recinti sacri. Gli ebrei lo destinavano al sacrificio mediante combustione. Gli altari cristiani più antichi erano semplici tavole lignee posate su uno o più piedi, forse derivanti dalle mense eucaristiche attorno alle quali si radunavano i fedeli. Dopo il concilio di Trento il tabernacolo trovò posto sull'altare. In seguito alla riforma del concilio vaticano II, nel rito cattolico l'altare è orientato in modo che il sacerdote sia rivolto verso i fedeli. 
  sm. altar.
Altàre (comune) Comune in provincia di Savona (2.448 ab., CAP 17041, TEL. 019).
Altàre (costellazione) Costellazione, scoperta da Tolomeo, che si trova nell'emisfero celeste australe, a sud dello Scorpione. Non è possibile osservarla dall'Italia, in quanto nascosta completamente dall'orizzonte.
Altare per la madre, Un Romanzo di F. Camon (1978).
altarìno, sm. Piccolo altare in una casa privata.
altarìsta, sm. Canonico addetto all'addobbo dell'altare.
Altavìlla Irpìna Comune in provincia di Avellino (5.163 ab., CAP 83011, TEL. 0825).
Altavìlla Milìcia Comune in provincia di Palermo (4.789 ab., CAP 90010, TEL. 091).
Altavìlla Monferràto Comune in provincia di Alessandria (516 ab., CAP 15041, TEL. 0142).
Altavìlla Silentìna Comune in provincia di Salerno (6.796 ab., CAP 84045, TEL. 0828).
Altavìlla Vicentìna Comune in provincia di Vicenza (7.964 ab., CAP 36077, TEL. 0444).
altavista Nel linguaggio informatico è il nome di un motore di ricerca delle risorse presenti in Internet.
altàzimut, sm. invar. Strumento con montatura azimutale, impiegato nella misurazione dell'altezza e dell'azimut di un astro rispetto all'orizzonte. Risulta essere molto simile al teodolite, ossia è formato da un asse di rotazione orizzontale e uno verticale. La misurazione viene effettuata in gradi e questi possono variare nel tempo e nello spazio, in relazione alla posizione geografica di chi osserva.
altazimutàle, agg. Sistema di coordinate che utilizza come cerchi di riferimento il meridiano locale e l'orizzonte. Il termine, usato come sostantivo, indica anche la montatura dell'altazimut (teodolite), strumento usato in astronomia per determinare l'altezza e l'azimut di una stella.
Altdorfer, Albrecht (ca. 1480-Ratisbona 1538) Pittore tedesco. Tra le opere Adorazione dei Magi (1521-ca. 1525, Francoforte, Städelsches Kunstinstitut), Storia di Susanna (1526, Monaco, Alte Pinakothek) e La battaglia di Isso (1528, Monaco, Alte Pinakothek).
altèa, sf. Genere di piante erbacee con grosse radici e fiori appariscenti. Appartiene alla famiglia delle Malvacee.
alter ego, loc. sost. m. invar. Espressione latina che significa "un altro me stesso ". Designa una persona che, in base a un rapporto di fiducia, può sostituire completamente un'altra. ~ sostituto.
altera pars Petri, loc. avv. Locuzione latina che significa "la seconda parte di Pietro". Espressione usata per identificare l'intelligenza.
alteràbile, agg. 1 Soggetto ad alterazione. ~ trasformabile. <> immutabile. 2 Irritabile. ~ irascibile. <> pacifico.
alterabilità, sf. L'essere facilmente alterabile.
alteràre, v. v. tr. 1 Rendere diversa una cosa, peggiorandola. ~ modificare. <> ripristinare. alterare una bevanda. 2 Contraffare. ~ snaturare. alterare una firma
v. intr. pron. 1 Cambiare aspetto peggiorando. ~ guastarsi. i cibi si alterano con il passare del tempo. 2 Turbarsi. ~ irritarsi. <> acquietarsi. è una persona che si altera facilmente
  v. tr. 1 to change, to alter. 2 (cibo) to adulterate. 3 (distorcere) to misrepresent, to distort. 4 (falsificare) to falsify. 5 (persona) to irritate. v. intr. pron. 1 to alter. 2 (cibo) to go bad. 3 (turbarsi) to get worked up. 
  lat. alterare rendere altro, deriv. da alter altro, diverso.
alterataménte, avv. In modo alterato.
alteràto, agg. e sm. agg. 1 Parzialmente mutato. ~ trasformato. 2 Turbato, eccitato, irritato. ~ sconvolto. aveva un viso alterato. <> tranquillo. 3 In grammatica, si dice di sostantivo o aggettivo derivato da un altro sostantivo o aggettivo per mezzo di un suffisso che ne modifica il significato; per esempio vecchia e vecchietta
sm. Nome o aggettivo alterato.
alterazióne, sf. 1 L'alterare. alterazione del vino. 2 Stato fisico o psichico anormale. 3 Falsificazione. ~ trasformazione, contraffazione. alterazione di una firma. 4 Modificazione di un termine con l'aggiunta di suffissi; per esempio diminutivi o vezzeggiativi. 5 Corrosione di metalli. 
  sf. change, alteration.
altercàre, v. intr. Litigare scambiandosi parole offensive. ~ bisticciare.
altercazióne, sf. Alterco.
altèrco, sm. Discussione animata. ~ litigio, diverbio. <> conciliazione. 
  sm. quarrel, wrangle, altercation.
altère, sf. pl. 1 Attrezzi utilizzati in pesistica e per alcuni esercizi di ginnastica. 2 Pesi che i greci utilizzavano per aumentare la spinta nei salti.
alterézza, sf. Alto sentimento di sé, manifestato già nel portamento e negli atti, prima che nelle parole. ~ orgoglio, alterigia.
alterìgia, sf. Manifestazione di superbia con odioso contegno sostenuto e sprezzante. ~ sussiego, burbanza.
Alterman, Nathan (Varsavia 1910-Tel Aviv 1970) Poeta israeliano. Tra le opere La città della colomba (1957).
alternànte, agg. Relativo alla riproduzione e alle generazioni biologiche che si alternano.
alternànza, sf. 1 L'alternare, l'alternarsi. ~ avvicendamento. <> continuità, regolarità. 2 La rotazione delle colture sullo stesso terreno in un dato periodo di anni.
alternàre, v. v. tr. 1 Disporre più cose in modo che l'una succeda all'altra secondo un certo ordine. ~ intervallare. 
v. rifl. rec. Susseguirsi. ~ avvicendarsi. 
  v. tr. e v. rifl. to alternate. 
  lat. alternare, deriv. da alternus.
alternària, sf. Genere di Funghi pluricellulari imperfetti che possiedono setti longitudinali e trasversali. Appartiene all'ordine delle Moniliali.
alternariòsi, sf. Malattie delle piante generate dai funghi Alternaria.
alternataménte, avv. In modo alternato.
alternatìva, sf. 1 L'alternarsi. ~ avvicendamento. 2 Scelta tra due possibili soluzioni. ~ opzione. 
  sf. alternative.
alternativaménte, avv. In modo alternativo.
alternatìvo, agg. 1 Che si alterna; alternato. 2 Che risponde a libere scelte in contrapposizione a quanto è comunemente accettato o addirittura imposto. ~ controcorrente. <> tradizionale. è un gruppo che suona musica alternativa. 3 Che pone un'alternativa, una scelta. è una soluzione alternativa
  agg. alternative. 
  deriv. da alternare.
alternàto, agg. Che si alterna, che si avvicenda. 
  agg. 1 alternate. 2 (elettr.) alternating.
alternatóre, sm. Macchina elettrica rotante che trasforma l'energia meccanica in energia elettrica a tensione alternata. La potenza fornita da un motore primario viene trasformata nell'alternatore da due parti fondamentali, delle quali una, esterna, è fissa e viene chiamata statore e l'altra, interna, ruota attorno al proprio asse e viene detta rotore. È proprio la rotazione del campo magnetico prodotto dal rotore che induce nello statore la forza elettromotrice alternata, caratterizzata da una frequenza connessa al numero di coppie di poli magnetici del rotore e alla velocità di rotazione del rotore stesso. Gli alternatori possono essere fondamentalmente di due tipi: a poli salienti oppure a rotore liscio. Ciascun alternatore può essere utilizzato in modo indipendente, alimentando con un solo apparato una rete di distribuzione, oppure in parallelo, quando a una rete vengono collegati diversi alternatori in sincronia. Un alternatore può anche essere impiegato per ottenere il cosiddetto rifasamento di reti (compensatore sincrono). 
  sm. alternator.
altèrno, agg. 1 Che si ripete a intervalli regolari. ~ vicendevole. 2 Variabile. 
  agg. alternate.
altèro, agg. Che ha alterezza. ~ superbo, orgoglioso. <> umile.
altézza, sf. 1 Dimensione di un corpo dalla base o dal punto di appoggio al vertice. ~ statura. 2 Grandezza, nobiltà. ~ levatura. <> bassezza. 3 Luogo alto. ~ cima. 
  sf. 1 height, width, pitch. 2 (titolo) highness. 3 (nobiltà) greatness. 
In geometria è la distanza tra il vertice e la base, o tra due basi, di una figura piana o solida. 
In acustica si chiama altezza di suono la qualità distintiva di un suono determinata dalla sua frequenza. 
In astronomia è l'angolo compreso tra la direzione di un astro e l'orizzonte astronomico dell'osservatore; viene indicata con la lettera h e si misura partendo dall'orizzonte da 0° a-90° verso il nadir e da 0° a + 90° verso lo zenit. 
Altezza meridiana 
Angolo che si osserva quando un astro passa sul meridiano locale. 
Altezza osservata 
Angolo strumentale che si osserva prima che venga modificato per ottenere quello vero.
Altezza reale Romanzo di T. Mann (1909).
altezzosaménte, avv. Con altezzosità. ~ superbamente.
altezzosità, sf. L'essere altezzoso.
altezzóso, agg. Superbo. ~ borioso. <> semplice. 
  agg. haughty, lofty.
Althusius, Johannes Nome latinizzato di Johann Althaus (Diedenshausen 1557-Emden 1638) Filosofo tedesco. Tra le opere Politica methodice digesta atque exemplis sacris et profanis illustrata (1603).
Althusser, Louis (Algeri 1918-Parigi 1990) Filosofo. Tra le opere Per Marx (1965) e Leggere il Capitale (1965).
àltica, sf. invar. Genere di Coleotteri Crisomelidi fitofagi noti anche col nome di pulci di terra.
altìccio, agg. Si dice di persona che ha bevuto un po' troppo. ~ brillo. <> sobrio. 
  agg. tipsy, tight.
Altichièro da Zèvio (not. 1369-1384) Pittore. Tra le opere Crocifissione (ca. 1379, Padova, Sant'Antonio, Cappella di San Felice) e Crocifissione (ca. 1384, Padova, Oratorio di San Giorgio).
Altidóna Comune in provincia di Ascoli Piceno (1.741 ab., CAP 63030, TEL. 0734).
Altièri Biàgi, Marìa Luiìa (Venezia 1930-) Studiosa della lingua italiana. Allieva di Giacomo Devoto, docente presso l'università di Bologna. Ha studiato la lingua scientifica del Seicento e la lingua italiana contemporanea. Tra le opere, Galileo e la terminologia tecnico-scientifica (1965), Lingua e cultura di Francesco Redi, medico (1968), Scienziati del Seicento (1969), La lingua italiana. Storia e problemi attuali (1968), Didattica dell'italiano (1978), La lingua in scena (1980), Linguistica essenziale (1985), Come si legge un testo. Da Dante a Montale (1989).
Altìlia Comune in provincia di Cosenza (805 ab., CAP 87040, TEL. 0984).
altimetrìa, sf. Parte della topografia che studia la conformazione del suolo e i metodi per determinare la quota di un punto del terreno rispetto a un livello stabilito.
altimètrico, agg. Relativo all'altimetria o all'altimetro.
altìmetro, sm. Strumento usato per determinare l'altezza di un luogo rispetto al livello del mare.
Altìno Comune in provincia di Chieti (2.492 ab., CAP 66040, TEL. 0872).
altipiano "altopiano"
altipòrto, sm. Zona di montagna dove possono atterrare gli aerei leggeri.
altisonànte, agg. Che ha suono forte e solenne. ~ reboante. <> ovattato.
altìssimo, agg. e sm. Attributo cristiano di Dio.
Altìssimo (Alpi Apuane) Vetta (1.589 m) delle Alpi Apuane.
Altìssimo (comune) Comune in provincia di Vicenza (1.843 ab., CAP 36070, TEL. 0444).
Altìssimo (Prealpi Venete) Vetta (2.078 m) del massiccio del monte Baldo, nelle Prealpi Venete.
altitonànte, agg. Che risuona con forza.
altitùdine, sf. Altezza di un luogo rispetto al livello del mare. ~ quota. 
  sf. altitude. 
  lat. altitudo,-inis.
Altìvole Comune in provincia di Treviso (5.456 ab., CAP 31030, TEL. 0423).
Altizer, Thomas (1930-) Teologo statunitense, esponente della secolarizzazione e della teologia della morte di Dio. Tra le sue opere, Il Vangelo dell'ateismo cristiano (1966).
Altman, Robert (Kansas City 1925-) Regista statunitense. Diresse M.A.S.H. (1969, Palma d'oro al festival di Cannes), Anche gli uccelli uccidono (1970), I compari (1971), Gang (1973), California Poker (1974), Nashville (1975), Tre donne (1977), Un matrimonio (1978), I protagonisti (1992, premio per la miglior regia a Cannes), America Oggi (1993, Leone d'oro a Venezia).
Altmühl Fiume (230 km) della Germania.
àlto, agg., avv. e sm. agg. 1 Che si eleva a notevole altezza o che si trova in posizione elevata. <> basso. 2 Elevato, acuto. 3 Grande, ingente. non aveva uno stipendio molto alto. 4 Profondo, soprattutto di mare. 5 Di importanza, di classe. 6 Sito a settentrione. ~ nordico. <> meridionale. alta Italia, Italia settentrionale. 7 Nobile, sublime. 8 Avanzato nel tempo. 9 Nobile, importante. uomo di alto rango
avv. 1 In su. Nella locuzione avverbiale in a., verso l'alto. 2 Con forza. parlare alto
sm. La parte più alta. 
  agg. 1 high, tall. 2 (acqua) deep. 3 (mus.) loud, high-pitched. avv. high. sm. top. 
  lat. altus, p.p. di alere nutrire, crescere.
Àlto Comune in provincia di Cuneo (118 ab., CAP 12070, TEL. 0174).
Àlto Àdige Area geografica che comprende l'alto bacino dell'Adige e del suo affluente Isarco. In tedesco Südtirol. Gli abitanti (altoatesini) sono in gran parte di lingua tedesca. Attualmente costituisce la provincia di Bolzano e fa parte della regione del Trentino Alto Adige.
altoatesìno, agg. e sm. agg. Dell'Alto Adige. 
sm. Chi abita, chi è nato in Alto Adige.
Altobèlli, Alessàndro (Sonnino, Latina, 1955-) Calciatore. Acquistato nel 1977 dall'Internazionale, dopo uno scudetto (1980) e due Coppe Italia (1978 e 1982) passò prima alla Juventus e poi al Brescia. Ha giocato sessantuno partite nella Nazionale italiana, segnando 25 reti, e partecipando anche alla finale del Campionato mondiale in Spagna nel 1982.
altobollènte, agg. Riferito a quei componenti chimici che presentano i più alti punti di ebollizione.
altocùmulo, sm. Nube chiara a forma di strato fioccoso, che dà al cielo l'aspetto a pecorelle.
Altofónte Comune in provincia di Palermo (8.276 ab., CAP 90030, TEL. 091).
altofórno, sm. Forno a tino per la produzione della ghisa. 
  sm. furnace, blast.
altolà, inter. e sm. inter. Intimazione di arresto da parte di una sentinella. 
sm. invar. L'ordine stesso di arresto.
altolocàto, agg. Che occupa un'alta posizione sociale. ~ autorevole. <> insignificante, umile. 
  agg. of high rank.
Altomónte Comune in provincia di Cosenza (4.569 ab., CAP 87042, TEL. 0981).
altoparlànte, sm. Apparecchio elettromagnetico che amplifica voci e suoni, il cui primo modello fu realizato dall'inglese Oliver Lodge nel 1898. ~ amplificatore. 
  sm. loudspeaker.
Altopàscio Comune in provincia di Lucca (9.976 ab., CAP 55011, TEL. 0583).
altopiàno, sm. Regione pianeggiante situata a notevole altezza. ~ pianoro. <> depressione. 
  sm. plateau, upland plain.
altorilièvo, sm. Tecnica e opera scultorea nella quale le figure si distaccano dal fondo, con cui però fanno blocco unico.
altostràto, sm. Nube scura stratificata di aspetto fibroso.
Altra faccia dell'amore, L' Film biografico, britannico (1970). Regia di Ken Russel. Interpreti: Glenda Jackson, Richard Chamberlain, Christopher Gable. Titolo originale: The Music Lovers
Altra faccia dello specchio, L' Opera di etologia di K. Z. Lorenz (1973).
Altre inquisizioni Saggio di J. L. Borges (1960).
Altre voci, altre stanze Romanzo di T. Capote (1948).
altresì, avv. Anche, inoltre. ~ ancora.
altrettàle, agg. Tale e quale, uguale.
altrettànto, agg., avv. e pron. agg. indef. Quanto l'altro, nella stessa misura. il biglietto di andata costa tredicimila lire e altrettanto quello di ritorno
avv. Nello stesso modo, nella stessa misura. ~ ugualmente. 
pron. indef. 1 La stessa misura, la stessa quantità. 2 La stessa cosa. 
  agg. indef. as much (pl. as many). avv. equally. pron. 1 as much (pl. as many). 2 (la stessa cosa) the same. 
  comp. da altro + tanto.
àltri, pron. indef. sing. invar. 1 Un'altra persona. chi altri manca? 2 Qualcuno. non vorrei che altri mi vedano in questo stato
  pron. indef. sing. inv. 1 (generico) others. 2 (qualcuno) somebody. 
  lat. volg. alteri, deriv. da alter.
Altri esercizi Opera di critica letteraria di G. Contini (1972).
Altri libertini Romanzo di P. V. Tondelli (1980).
altrièri, sm. L'altro ieri.
Altrieri-nero su bianco, L' Romanzo di C. Dossi (1868).
altriménti, avv. 1 In altro modo, diversamente. ~ differentemente. 2 In caso contrario. ~ se no. 
  avv. otherwise.
Altrimenti ci arrabbiamo Film commedia, italiano (1974). Regia di Marcello Fondato. Interpreti: Terence Hill, Bud Spencer, Paty Shepart.
àltro, agg., pron. e sm. agg. indef. 1 Diverso. ~ differente. <> stesso. avere altri pensieri diversi dai soliti. 2 Che è successivo, nuovo. 3 Scorso, precedente. ~ passato. l'altro giorno. 4 Che rimane. l'altra metà del guadagno
pron. indef. Un'altra persona o cosa. era atteso da un giorno all'altro
sm. 1 Altra cosa. 2 Al plurale, L'altra gente, il prossimo. 
agg. indef. 1 (diverso) other, different. 2 (in più) more. 3 (d'altra parte) on the other hand. 
pron. indef. another; (qualcun'altro) someone else. 
sm. (altra cosa) something else. 
  lat. alter.
Altro lato, L' Romanzo di A. Kubin (1907).
Altro uomo, L' (Delitto per delitto) Film giallo, americano (1952). Regia di Alfred Hitchcock. Interpreti: Farley Granger, Ruth Roman, Robert Walker. Titolo originale: Strangers on a Train
altroché, avv. Certamente sì. 
  avv. sure, certainly.
altrónde, loc. avv. D'altronde, d'altra parte. 
  avv. on the other hand, besides.
altróve, avv. In altro luogo. 
  avv. somewhere else, elsewhere. 
  lat. aliter ubi.
altrùi, agg. poss. Di altri, degli altri. 
  agg. other people's.
altruìsmo, sm. Amore per il prossimo, dedizione per gli altri. ~ filantropia. <> egoismo. 
  sm. unselfishness, altruism.
altruìsta, agg. e sm. Che, chi opera con altruismo. ~ magnanimo. <> egocentrico. 
  agg. altruist.
altruisticaménte, avv. In modo altruistico.
altruìstico, agg. Che è proprio dell'altruista, dell'altruismo.
altùra, sf. Luogo elevato; colle. ~ elevazione. 
  sf. high ground, height.
altus, sm. invar. Abbrezione dell'espressione musicale contratenor altus che nella musica polifonica del XV sec. rappresentava la voce intermedia tra tenor e superius. In seguito ha dato origine al contralto, la più grave delle voci femminili.
Altùsio, Giovànni (Diedenshausen 1557-Emden 1638) Giurista tedesco. Fu tra i primi teorizzatori della sovranità popolare fondata sui principi del giusnaturalismo.
aluàtta, sf. Genere di scimmie urlatrici che vivono nell'America Centrale. Come caratteristica particolare hanno folti peli sulle guance e sul mento.
alùcita, sf. Genere di Lepidotteri dalle ali divise in frange. Appartiene alla famiglia degli Pteroforidi.
aludèlla, sm. Recipiente di argilla a forma di pera aperto in alto e in basso.
Alula (1847-Adua 1897) Ras etiopico. Combatté e sconfisse gli italiani a Dogali (1887) e ad Adua (1896).
alumbrados Membri di una setta cristiana sorta in Spagna tra il XVI e il XVII sec. Furono sciolti dall'autorità ecclesiastica.
alunìte, sf. Solfato basico d'alluminio naturale. ~ allumite.
alunnàtico, o alunnaticum, sm. Tassa imposta su benefici ecclesiastici a favore del seminario.
Alunni del sole, Gli Racconto di G. Marotta (1952).
alùnno, sm. Scolaro. ~ allievo. <> maestro. 
  sm. pupil, student, schoolboy. 
  lat. alumnus, deriv. da alere nutrire.
alunògeno, sm. Solfato d'alluminio idrato.
alurgìte, sf. Varietà di mica muscovitica con presenza anche di manganese.
Alvarez, Luis (San Francisco 1911-Berkeley 1988) Fisico statunitense. Fu insignito del premio Nobel per la fisica nel 1968 per i suoi fondamentali contributi al perfezionamento dei rivelatori di particelle elementari.
Alvàro, Corràdo (San Luca, Reggio Calabria 1895-Roma 1956) Scrittore e giornalista di grande sensibilità lirica e acutezza psicologica. Combatté nella prima guerra mondiale; da quell'amara esperienza nacquero le Poesie grigioverdi (1917). Collaborò al Mondo di G. Amendola e tra il 1930 e il 1935 viaggiò all'estero come inviato speciale di grandi quotidiani. Nel 1946-1947 diresse il quotidiano Risorgimento e fece le sue prime esperienze narrative con i suggestivi racconti L'amata alla finestra (1929) ispirati alla sua terra d'origine e ai suoi antichi miti. Nell'opera successiva Gente in Aspromonte (1930) si rivela una maggiore originalità di temi e di linguaggio. Nelle sue opere l'ispirazione regionale e l'attaccamento alla terra natale si arricchiscono dei problemi che nascono dal contrasto tra antiche abitudini contadine e nuove esigenze della vita moderna. Oltre alle opere già citate, sono da ricordare L'uomo è forte (1938), Incontri d'amore (1940), L'età breve (1946), Mastrangelina (1960) e Tutto è accaduto (1961).
alveàre, sm. 1 Nido naturale delle api o cassetta per il loro allevamento. ~ arnia. 2 Grande caseggiato popolare molto affollato. 
  sm. hive, beehive. 
  lat. alvearia, deriv. da alveus.
àlveo, sm. Solco naturale o artificiale in cui scorre un corso d'acqua. ~ letto. 
  sm. riverbed.
alveolàre, agg. 1 Relativo all'alveolo. 2 Si dice di suono articolato avvicinando e appoggiando la lingua all'arcata degli alveoli degli incisivi superiori. 
Cancro alveolare del polmone 
Neoplasia consistente nella proliferazione di elementi cilindrici che provocano insufficienza respiratoria.
alveolàto, agg. Dotato di alveoli.
alveolatùra, sf. Procedimento al quale è sottoposta l'argentatura di alcuni tipi di bronzine d'acciaio o di bronzo.
alveolìna, sf. Genere di Protozoi tipici dei mari tropicali con guscio solcato da strie longitudinali.
alveolìsi, sf. Distruzione fisiologica o patologica del tessuto alveolare dei denti.
alveolìte, sf. 1 Lesione infiammatoria degli alveoli polmonari. 2 In odontoiatria è sinonimo di periodontite.
alvèolo, sm. Piccola cavità. 
Gli alveoli dentari sono fori, scavati sul bordo alveolare del mascellare superiore e di quello inferiore (mandibola), nei quali sono infisse le radici dei denti. Gli alveoli polmonari sono piccole cavità in cui sfociano le estreme diramazioni dell'alberatura bronchiale intrapolmonare. Attraverso la loro parete (membrana alveolare) avvengono gli scambi gassosi tra l'aria, che penetra all'interno attraverso le vie respiratorie, e il sangue.
Alver, Betti (Jogeva 1906-) Poetessa. Nata in Estonia, iniziò la propria carriera nel 1927 con il romanzo L'amante del vento. Dedicatasi quindi alla poesia, in particolare a quella epica e lirica, fece parte del gruppo Arbujad. Tra le opere, il poema Lo specchio rotto (1962) e le raccolte Polvere e fuoco (1936), L'ora delle stelle (1966) e Fiocchi di vita (1971).
Alvèrnia Regione della Francia centrale (Auvergne) compresa nel Massiccio Centrale. Zona prospera e attiva, il suo fertile terreno produce cereali, vite e frutta; diffuso è l'allevamento bovino; si praticano attività estrattive (carbone, uranio). Importanti centri sono Clermont-Ferrand, Riom, Thiers e Aurillac.
Alviàno Comune in provincia di Terni (1.398 ab., CAP 05020, TEL. 0744).
Alviàno, Bartolomeo d' (Todi 1455-Bergamo 1515) Condottiero veneziano. Imprigionato dai francesi ad Agnadello nel 1509 e liberato nel 1513, contribuì alla vittoria di Francesco I a Marignano (Melegnano) (1515).
Alvignàno Comune in provincia di Caserta (5.063 ab., CAP 81012, TEL. 0823).
Alvìto Comune in provincia di Frosinone (3.151 ab., CAP 03041, TEL. 0776).
àlvo, sm. 1 Ventre, utero. 2 Canale intestinale.
Älvsborg Contea (445.000 ab.) della Svezia.
alysia, sf. Genere di Insetti Imenotteri parassiti endofagi di Ditteri.
alzabandièra, sm. invar. La cerimonia dell'alzare la bandiera.
alzacristàllo, sm. Dispositivo per alzare o abbassare i vetri dei finestrini di un autoveicolo. 
  sm. winder.
alzàia, sf. Grossa fune con la quale è possibile rimorchiare battelli o barconi.
alzaménto, sm. 1 Nelle estrazioni minerarie è l'inizio di uno scavo per raggiungere la quota della corona del nuovo gradino a partire da un punto periferico della corona del gradino precedente. 2 Azione ed effetto dell'alzare.
alzàna, sf. Cavo utilizzato per tonneggiare e per ormeggiare. Può variare dai 3 ai 12 pollici di diametro.
Alzàno Lombàrdo Comune in provincia di Bergamo (11.864 ab., CAP 24022, TEL. 035). Centro industriale (prodotti tessili, della carta e meccanici) della Val Seriana. Vi si trovano, nella chiesa di San Martino, del XVII sec., dipinti di G. B. Piazzetta, L. Lotto e Tintoretto. Gli abitanti sono detti Alzanesi.
Alzàno Scrìvia Comune in provincia di Alessandria (374 ab., CAP 15050, TEL. 0131).
alzàre, v. v. tr. 1 Portare, levare in alto, innalzare. ~ sollevare. <> abbassare. alzare i tacchi, andarsene; alzare le braccia, arrendersi. 2 Incrementare di intensità, rendere più alto. ~ accrescere. <> diminuire. 3 Edificare. ~ fabbricare. <> demolire. 
v. intr. pron. 1 Divenire più alto, crescere. il livello del lago si alzò. 2 Levarsi, sorgere. domani il sole si alza alle 6.43, sorge. 
v. rifl. 1 Tirarsi su, mettersi in piedi. <> sdraiarsi. 2 Levarsi in volo. al passare del cane, i piccioni si alzarono in volo
  v. tr. 1 to raise, to lift. 2 (costruire) to build. v. intr. pron. 1 to raise. 2 (crescere) to grow tall. 3 (in piedi) to stand up. 4 (sorgere) to rise. 
  lat. volg. altiare, deriv. da altus alto.
alzàta, sf. 1 L'alzare o il suo risultato. alzata di scudi, sommossa di ribellione. 2 Parte rialzata di un mobile. ~ mensola. 
  sf. raising, lifting. 
  deriv. da alzare.
alzatàccia, sf. Faticosa levata di buon'ora dal letto; levataccia.
Alzàte Briànza Comune in provincia di Como (3.989 ab., CAP 22040, TEL. 031).
alzàto, sm. Rappresentazione verticale della facciata di un edificio; prospetto.
alzatùra, sf. Innalzamento. ~ elevazione.
alzavìno, sm. Tubo in gomma, vetro o alluminio che serve per prelevare piccole quantità di vino dalle botti.
alzàvola, sf. Uccello (Anas crecca) di curca 35 cm di lunghezza, appartenente alla famiglia degli Anseriformi. Ricercato per le ottime carni, ha capo e collo di color castano e una caratteristica fascia oculare verde. Diffuso in Italia come migratore, è presente sia in Asia che in Europa.
Alzheimer, Alois (Marktbrei 1864-Breslavia 1915) Neuropsichiatra tedesco che compì studi notevoli sulle manifestazioni neurologiche. Da lui prende il nome la malattia di Alzheimer-Perusini, una forma di degenerazione delle capacità mentali, che sfocia nella demenza; si manifesta tra i quarantacinque e i sessant'anni e si aggrava con l'avanzare dell'età fino a ridurre il malato in uno stato di vita vegetativa. La malattia, i cui sintomi iniziali sono decadimento mnemonico, turbe dell'orientamento e perdita delle capacità cognitive, è caratterizzata da una progressiva necrotizzazione delle cellule cerebrali corticali, con lesione dei centri preposti al pensiero e al raziocinio. La ricerca scientifica non è ancora riuscita a individuare le cause della malattia, permettendo però di scoprire nei soggetti colpiti una grave deficienza di neurotrasmettitori (soprattutto acetilcolina) nelle sinapsi cerebrali e una sovrabbondanza di proteine amiloidi. Anche se in alcuni casi la malattia presenta caratteri di ereditarietà, la loro percentuale non è sufficiente per ascrivere i fattori genetici tra le sue cause principali. I pazienti affetti dalla malattia di Alzheimer hanno una prospettiva vitale che varia da cinque a dieci anni e possono attualmente contare solo su una terapia basata sull'attenuazione dei sintomi.
alzìno, sm. Termine per definire tutti gli allettamenti sul suolo visibili dagli uccelli di passo.
àlzo, sm. Parte mobile del dispositivo di puntamento delle armi da fuoco, che può assumere diverse altezze determinando una diversa inclinazione dell'arma.
Am Simbolo chimico dell'americio. 
AM 
Sigla di Aeronautica Militare e di Amplitude Modulation (modulazione d'ampiezza).
àma, sf. Monaca buddista giapponese.
amàbile, agg. 1 Degno di essere amato. 2 Che ispira simpatia. ~ gradevole. <> burbero. 3 Detto di vino, dal gusto leggermente dolce. ~ abboccato. <> asprigno. 
  agg. 1 lovable. 2 (vino) sweet, medium sweet.
amabilità, sf. Affabilità. ~ cordialità. <> scortesia.
amabilménte, avv. Con amabilità. ~ cortesemente.
AMAC Sigla di Aeronautica Militare-Aviazione Civile.
amàca, sf. Giaciglio pensile costituito da una rete o da un telo che rimane sospeso tra due alberi. 
  sf. hammock.
amacofobìa, sf. Timore ossessivo provocato dal transito ravvicinato di grossi veicoli.
amacrìno, agg. Relativo alle cellule nervose, prive di neurite, della retina dei vertebrati.
Amadèo, Giovànni Antònio (Pavia 1447-Milano 1522) Scultore e architetto, fu tra i maggiori protagonisti del rinascimento. Riuscì a imporre un singolare gusto lombardo, nato dall'elaborazione di spunti veneti, umbri e toscani. Ornò parte della facciata della Certosa di Pavia (1491-1498) Lavorò poi al duomo di Milano (di cui divenne, dal 1481, l'architetto) alla cappella Colleoni di Bergamo (1470-1475) che viene considerata il suo capolavoro. Nella cappella Colleoni, che è anche la sua opera più nota, la struttura e i moduli rinascimentali dello schema a pianta centrale sono quasi annullati dalla ricchissima decorazione scultorea e policroma della facciata.
Amadeus Film drammatico, americano (1984). Regia di Milos Forman. Interpreti: Tom Hulce, F. Murray Abraham, Roy Dotrice. Titolo originale: Amadeus
Amadigi di Gaula "I quattro libri del virtuoso cavaliere Amadigi di Gaula"
amadìna, sf. Genere di Uccelli africani noti col nome di bengalini. Appartiene alla famiglia dei Ploceidi.
Amadìo, Andrèa (Venezia, sec. XV) Pittore e miniatore italiano. Tra le opere, le illustrazioni del Libro dei semplici di Niccolò Roccabonella (1415-1449, noto come Herbarium di Bernardino Rinio, Venezia, Biblioteca Marciana).
Amado, Jorge (Pirangi, Bahia 1912-) Romanziere brasiliano. Tra le opere Gabriella, garofano e cannella (1958), Donna Flor e i suoi due mariti (1966), Navigar di cabotaggio (1992).
amadrìade, sf. 1 Ninfa dei boschi. 2 Scimmia africana con lunga criniera, muso canino, corta coda terminante in un pennacchio.
Amagasaki Città (499.000 ab.) del Giappone, nell'isola di Honshu.
Amakusa Arcipelago (134.000 ab.) del Giappone, nel mar Cinese Orientale.
Amalarìco (502-531) Figlio di Alarico II. Fu proclamato re dei visigoti in Spagna nel 507, ma rimase sotto la tutela del nonno materno Teodorico, re degli ostrogoti, fino al 526. Fu sconfitto dai franchi a Narbona.
Amalasùnta (498?-Bolsena 535) Figlia di Teodorico. Resse il trono per il figlio Atalarico dal 526, e alla morte di quest'ultimo, nel 534, divenne regina degli ostrogoti e sposò il cugino Teodato, associandolo al trono. Teodato però la rinchiuse sull'isola Martana e la fece uccidere, fornendo così a Giustiniano il pretesto per la guerra gotica. Si avvicinò ai romani, e fu per questo poco amata tra gli ostrogoti.
Amàldi, Edoàrdo (Carpaneto Piacentino 1908-Roma 1989) Figlio di Ugo Amaldi, fisico nucleare. Collaborò con Fermi nel periodo della Scuola di Roma. Fu tra i fondatori del CERN.
Amàldi, Ùgo (Verona 1875-Roma 1957) Matematico. Fornì importanti contributi nel campo dell'analisi matematica.
Amàlfi Comune in provincia di Salerno (5.900 ab., CAP 84011, TEL. 089) sulla penisola sorrentina; rinomata località turistica. Antica repubblica marinara, raggiunse la massima floridezza commerciale ed economica nei X e XI sec., quando codificò anche le famose Tavole amalfitane, un codice nautico formato da sessantasei capitoli in latino e volgare, rimasto in vigore fino al XVII sec. Cadde in rovina in seguito ai saccheggi operati dai pisani nel 1135. Notevole la sua importanza artistica, in particolare per il duomo arabo-normanno, costruito nel 1203 su un edificio del IX sec., con campanile del 1180 e chiostro del Paradiso della seconda metà del 1200.
amalgama, sm. 1 Lega a freddo di più metalli con mercurio. 2 Miscuglio. ~ impasto. 
  lat. mediev.amalgama, dal greco màlagma impasto.
amalgamàre, v. v. tr. 1 Fare un amalgama. 2 Mettere insieme persone o cose diverse. ~ mischiare. 3 Impastare. ~ mescolare. 
v. intr. pron. o rifl. 1 Impastarsi. 2 Fondersi. 
  v. tr. to amalgamate. 
  deriv. da amalgama.
amalgamazióne, sf. Processo utilizzato per separare metalli quali oro e argento da sabbie o minerali polverizzati trattandoli con mercurio (con cui formano un amalgama) e recuperandoli poi per distillazione.
Amalrik, Andrej Alekseevic (Mosca 1938-Madrid 1980) Narratore e drammaturgo dissidente sovietico. Tra le opere, Viaggio involontario in Siberia (1970) e Sopravviverà l'Unione Sovietica fino al 1984? (1969).
amaltèa, sf. Genere di Molluschi Gasteropodi che vivono nel mar delle Antille.
Amaltèa (mitologia) Figura duplice: la capra che allattò Zeus, o la ninfa che fece allattare Zeus da una capra.
Amaltèa (satellite) Satellite di Giove, occupa la terza posizione per la sua distanza (131.300 km) e la quinta per la grandezza (raggio di 120 km). La sua scoperta risale al 1892 ed è stata effettuata da E. E. Barnard. Il suo periodo orbitale è di 11h e 47m.
amalthèus, sm. Ammonite tipica dei terreni del Domeriano nel Giurassico inferiore.
Amambay Dipartimento (97.000 ab.) del Paraguay, capoluogo Pedro Juan Caballero.
Amamelidàcee Famiglia di piante arboree o arbustacee delle regioni calde e temperate. Appartiene all'ordine delle Rosali.
amamèlide, sf. Arbusto a fiori gialli utilizzato in medicina per le proprietà astringenti ed emostatiche.
Amami Gruppo di isole (160.000 ab.) del Giappone, nell'arcipelago di Ryukyu.
Amami stanotte Film musicale, americano (1932). Regia di Rouben Mamoulian. Interpreti: Maurice Chevalier, Jeanette MacDonald, Charles Butterworth. Titolo originale: Love Me Tonight
amàn, sm. invar. Garanzia della vita e dei beni accordata nei paesi musulmani a un nemico vinto.
Aman Allah (Kabul 1892-Zurigo 1960) Emiro (dal 1919) e poi re dell'Afghanistan dal 1926 al 1929. Conquistò l'indipendenza dall'Inghilterra; il suo tentativo di modernizzazione del paese suscitò l'ostilità degli ambienti di corte, e fu così costretto ad abdicare.
Amàndola Comune in provincia di Ascoli Piceno (4.012 ab., CAP 63021, TEL. 0736).
amanìta, sf. Fungo (Amanita virosa) della famiglia delle Amanitacee e della classe dei Basidiomiceti. Letale.
amanitìco, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla tossina omonima contenuta nel veleno di alcuni funghi.
amantadìna, sf. Sostanza sintetica per la profilassi contro l'influenza da virus A2.
amànte, agg. e sm. agg. Che ama, che ha passione per qualcosa. ~ appassionato. 
sm. Chi ha una relazione amorosa, specialmente extraconiugale. ~ partner. 
  agg. fond of, keen on. sm. lover.
Amante di Lady Chatterley, L' Romanzo di D. H. Lawrence (1928). L'opera fu scritta a Firenze, dove Lawrence si trovava in convalescenza, e ivi pubblicata. Il libro fece scalpore fin dalla sua prima edizione e scatenò dibattiti e polemiche violente. Vi si narra, con stile verista, l'avventura del guardiacaccia Oliver Mellors con Lady Chatterley, delineando l'amore e la sensualità come unica forma di rivolta contro la società industriale, esemplificata dallo squallore di un distretto del nord dell'Inghilterra, dove vivono minatori abbrutiti dalla vita in miniera. Per la sua violenza, il romanzo ottenne il visto della censura inglese solo trent'anni dopo la pubblicazione, nel 1960.
Amante indiana, L' Film western, americano (1950). Regia di Delmer Daves. Interpreti: James Stewart, Jeff Chandler, Debra Paget. Titolo originale: Broken Arrow
Amante, L' Film drammatico, francese (1970). Regia di Claude Sautet. Interpreti: Michel Piccoli, Romy Schneider, Gèrard Lartigau. Titolo originale: Les choses de la vie 
Amante, L' Romanzo di M. Duras (1984).
Amantèa Comune in provincia di Cosenza (11.913 ab., CAP 87032, TEL. 0982). Centro agricolo (coltivazione di olive, frutta e cereali), industriale (prodotti alimentari) e turistico (balneazione). Appartenne anticamente ai bruzi che la chiamarono Clampetia. Gli abitanti sono detti Amanteani o Amanteoti.
Amanti del Pont-Neuf, Gli Film drammatico, francese (1991). Regia di Leos Carax. Interpreti: Juliette Binoche, Denis Lavant, Klaus Michael Gruber. Titolo originale: Les Amants du Pont-Neuf
Amanti di Teruel, Gli Dramma di J. Pérez de Montálban (1633).
Amanti perduti Film drammatico, francese (1945). Regia di Marcel Carné. Interpreti: Jean-Louis Barrault, Arletty, Pierre Brasseur. Titolo originale: Les enfants du paradis
Amants, Les Film drammatico, francese (1958). Regia di Louis Malle. Interpreti: Jeanne Moreau, Jean-Marc Bory, Alain Cuny.
amanuènse, sm. 1 Chi copiava libri. 2 Impiegato che scrive a mano documenti o atti. ~ scrivano. 
Colui che trascriveva libri, codici e pergamene, copiandoli a manu. Nel medioevo questa attività veniva tipicamente svolta da monaci che spesso arricchivano i testi con miniature.
Amanus Daglari Catena montuosa della Turchia, nel Tauro orientale. Vetta più elevata il monte Migir Tepe (2.262 m).
Amapá Stato (288.000 ab.) del Brasile, capitale Macapá.
Amara Città (132.000 ab.) dell'Iraq, sul fiume Tigri.
amaràcus, sm. Genere di Labiate che comprende cinque specie tra cui l'origano di Creta.
amaraménte, avv. In modo amaro. ~ tristemente.
Amarantàcee Famiglia di piante dell'ordine delle Centrosperme diffuse nelle regioni tropicali.
amarantìte, sf. Solfato basico idrato di ferro.
amarànto, sm. 1 Pianta con infiorescenze rosso porpora. 2 Colore rosso scuro.
amaràsca "marasca"
amarascàto, agg. Si dice di bevanda con aroma di marasca.
Amarcord Film commedia, italiano (1976). Regia di Federico Fellini. Interpreti: Magali Nöel, Bruno Zanin, Pupella Maggio, Ciccio Ingrassia.
amàre, v. v. tr. 1 Nutrire profondo affetto, volere bene. amava moglie e figli. 2 Provare amore, attrazione fisica per qualcuno. ~ piacere. 3 Seguito da infinito o da prop. oggettiva, desiderare, volere. 4 Nutrire un sentimento religioso di amore, di carità. 5 Provare profondo interesse per qualcosa. 5 Avere caro, preferire. amare la quiete della campagna
v. rifl. rec. 1 Volersi bene. 2 Avere una relazione amorosa. 
  v. tr. 1 to love, to be in love. 2 (apprezzare) to like. 
  lat. amare.
Amare lacrime di Petra von Kant, Le Dramma di R. W. Fassbinder (1971).
amàreggiàre, v. v. tr. Rattristare. ~ affliggere. <> allietare. 
v. rifl. Provare amarezza, rattristarsi. <> rallegrarsi. 
  lat. tardo amarizare, deriv. da amarus amaro.
amàreggiàto, agg. Rattristato, in pena. ~ angustiato. <> rasserenato. 
  agg. upset, saddened, embittered.
amarèlo, sm. Legno pregiato dell'Euxylophora paraensis, rutacea del Brasile.
amarèna, sf. Frutto del marasco. 
  sf. sour black cherry.
amarétto, sm. 1 Pasticcino a base di mandorle. 2 Liquore di sapore simile a quello del pasticcino. 
  sm. macaroon.
amarézza, sf. Tristezza profonda. ~ mestizia. <> contentezza. 
  sf. 1 bitterness. 2 (tristezza) sadness. 3 (risentimento) resentment.
Amàri, Michèle (Palermo 1806-Firenze 1889) Storico e orientalista. Partecipò al governo antiborbonico siciliano del 1848 e fu per questo costretto all'esilio. Dopo l'unità d'Italia fu ministro dell'istruzione dal 1862 al 1864. Tra le sue opere, fondamentale è Storia dei musulmani in Sicilia (1854-1872).
amaricànte, agg. Che da sapore amaro.
amàrico, sm. Lingua del ceppo semitico parlata in quasi tutta l'Etiopia.
amarillìco, agg. (pl. m.-ci) Riferito alla febbre gialla.
Amarillidàcee Famiglia di piante perenni diffuse nelle steppe e nelle pianure delle regioni tropicali e subtropicali. Appartiene all'ordine delle Liliflore.
amarìllide, sf. Genere di piante bulbose molto eleganti tipiche dei paesi tropicali americani. Appartiene alla famiglia delle Amarillidacee.
amarìllite, sf. Solfato idrato di ferro e di sodio.
amàro, agg. e sm. agg. 1 Di sapore contrario al dolce. <> zuccherino. amaro come il veleno, disgustoso. 2 Che provoca dolore. ~ penoso. <> piacevole. gli fece degli amari rimproveri
sm. 1 Sapore amaro. 2 Liquore aromatico. ~ digestivo. 3 Ruggine, rancore. c'era dell'amaro fra i due
  agg. bitter. sm. 1 Bitterness. 2 (liquore) Bitters. 
  lat. amarus.
Amàro (comune) Comune in provincia di Udine (752 ab., CAP 33020, TEL. 0433).
Amàro (monte) Monte (2.795 m) del massiccio della Maiella, negli Abruzzi.
Amaro sapore del potere, L' Film drammatico, americano (1963). Regia di Franklyn J. Schaffner. Interpreti: Henry Fonda, Cliff Robertson, Margaret Leighton, Lee Tracy. Titolo originale: The Best Man
amarógnolo, agg. e sm. Si dice di sapore tendente all'amaro, ma non spiacevole. ~ aspro. <> dolciastro. 
  agg. bitterish.
Amàroni Comune in provincia di Catanzaro (2.533 ab., CAP 88050, TEL. 0961).
amaróre, sm. 1 Sapore deteriorato. 2 Amarezza. ~ dolore.
amàrra, sf. Corda per ormeggiare.
amarràggio, sm. Sistema di fissaggio degli avvolgimenti nelle macchine elettriche per impedirne gli spostamenti.
amarràre, o ammarràre, v. tr. Ormeggiare una nave.
amartìa, sf. Collocazione e lo sviluppo anormale dei tessuti costituenti un organo.
Amasèno Comune in provincia di Frosinone (4.110 ab., CAP 03021, TEL. 0775).
Amàsi Faraone d'Egitto dal 568 al 526 a. C., della XXVI dinastia saitica. Strinse buoni rapporti con i greci e un'alleanza con Creso contro i persiani.
Amàsi, pittore di (not. 560-525 a. C.) Ceramista greco. Tra le opere Brocca da vino con Perseo e la Gorgone (Londra, British Museum).
amastìa, sf. Mancata organogenesi, monolaterale o bilaterale, della ghiandola mammaria.
Amàstridi, sm. Famiglia di Molluschi Gasteropodi terrestri che vivono nelle isole Hawaii.
Amasya Città (56.000 ab.) della Turchia.
Amata alla finestra, L' Racconto di C. Alvaro (1929).
amateur, sm. invar. Dilettante, amatore.
Amatitlán Città (150.000 ab.) del Guatemala.
amàto, agg. e sm. Che, chi è amato. ~ adorato. <> odiato. 
  agg. dear, beloved.
Amàto Comune in provincia di Catanzaro (1.039 ab., CAP 88040, TEL. 0961).
Amàto, Giuliàno (Torino 1938-) Politico e giurista, esponente del PSI. Fu ministro del tesoro (1988-1989), presidente del consiglio (1992-1993) e dal 1994 presidente dell'autorità antitrust. Nel 1998 è diventato ministro per le riforme istituzionali del governo D'Alema.
amatóre, sm. 1 Appassionato, intenditore, collezionista. ~ cultore. <> dilettante. 2 Seduttore, rubacuori. ~ donnaiolo.
amatoriàle, agg. Da amatore, dilettantistico.
amatòrio, agg. Che riguarda l'amore, che lo stimola. ~ afrodisiaco.
Amatrìce Comune in provincia di Rieti (3.042 ab., CAP 02012, TEL. 0746).
amatriciàno, agg. Di Amatrice, cittadina in provincia di Rieti.
amauròbius, sm. invar. Genere di ragni bruni con gli arti corti. Appartiene alla classe degli Aracnidi.
amauròsi, sf. Termine medico sinonimo di cecità non correggibile con mezzi ottici e con cause non riscontrabili con un esame del globo oculare.
amàzona, sf. Genere di grossi pappagalli a colori vivaci che vivono dall'Argentina al Messico. Appartiene alla famiglia degli Psittacidi.
Amazonas (Brasile) Stato (2.100.000 ab.) del Brasile, capitale Manaus.
Amazonas (Colombia) Commissariato (55.000 ab.) della Colombia, capoluogo Leticia.
Amazonas (Perú) Dipartimento (330.000 ab.) del Perú, capoluogo Chachapoyas.
Amazonas (Venezuela) Territorio federale (60.000 ab.) del Venezuela, capoluogo Puerto Ayacucho.
amàzzone, agg. e sf. agg. Riferito alla formica che rende schiave le altre per sfruttarne il lavoro. 
sf. 1 Nome di mitiche donne guerriere dell'Asia Minore. 2 Donna che pratica l'equitazione. ~ cavallerizza. 
Nella mitologia greca, donna guerriera che combatteva a cavallo e viveva nella regione del Termodonte, in Cappadocia, sulla costa meridionale del Mar Nero. Le amazzoni erano governate da una regina (la più nota fu Pentesilea). La leggenda vuole che queste donne si amputassero uno o entrambi i seni (amazós = senza mammella) per non essere impedite nel maneggiare l'arco.
Amàzzoni, Rio delle Fiume dell'America meridionale che, insieme ai suoi affluenti, costituisce il bacino idrografico più grande del mondo (7.050.000 km2) con una portata che varia da 60.000 a 200.000 m3/s; per lunghezza (insieme al fiume Ucayali 6.280 km) è al secondo posto. È formato dalla confluenza dei fiumi Marañón e Ucayali, che sorgono sulle Ande peruviane e si uniscono presso Iquitos; prosegue verso est, attraversa il Brasile (dove viene chiamato Rio Solimôes) e termina con un estuario largo 250 km (nel quale emergono alcune isole) che si divide in un ramo principale (lunghezza 200 km circa) e in un ramo secondario chiamato Rio Pará. Il terreno intorno al letto del fiume, presenta tre livelli: il più basso viene chiamato igapó (zona paludosa); quello centrale viene chiamato varzea e quello più in alto viene chiamato terra firme (ricca vegetazione equatoriale). Insieme agli affluenti (Napo, Putumayo, Japurá, Rio Negro, Rio Bianco, Juruá, Purus, Madira, Tapajós, Xingú) costituisce un'importantissima via di comunicazione per navigare nella fitta foresta pluviale. Fu esplorato per la prima volta da Francisco de Orellana nel 1541.
Amazzònia Grande regione dell'America meridionale il cui territorio (3.000.000 km2), che si propaga dalle Ande all'oceano Atlantico (Brasile, Perú, Colombia, Ecuador, Guyane, Suriname, Venezuela e Bolivia), coincide con il bacino del Rio delle Amazzoni. La foresta tropicale (la più vasta al mondo) che la copre quasi interamente, è oggi in pericolosa diminuzione a causa del costante disboscamento. Clima equatoriale con piogge abbondanti che causano allagamenti e straripamenti. Ospita moltissime specie di insetti, uccelli, rettili, scimmie e farfalle; fornisce ferro, petrolio e caucciù oltre a legni pregiati (pino, cedro, mogano, palissandro). La regione venne occupata, soprattutto lungo i fiumi, a partire dal XIX sec. È attraversata dalla grande via di comunicazione stradale Transamazzonica.
amazzònico, agg. Del Rio delle Amazzoni e proprio dei territori da esso attraversati.
amazzonìte, sf. Varietà verde di microclino usata come gemma.
àmba, loc. sost. m. invar. Termine utilizzato in Etiopia per denominare elevazioni con pendii molto ripidi.
Amba Alagi Monte (3.439 m) dell'Etiopia, situato nel Tigré a nord del lago Ascianghi Toselli. Il passo Alagi (3.020 m), dove nel 1895 le truppe italiane del maggiore Toselli furono sconfitte da quelle abissine, unisce Asmara ad Addis Abeba.
Amba Aradàm Massiccio montuoso (2.756 m) dell'Etiopia.
ambàge, sf. 1 Percorso tortuoso. 2 Giro di parole oscuro.
Ambala Città (201.000 ab.) dell'India, nello stato di Haryana.
Ambarcumjan, Viktor (Tbilisi 1908-Mosca 1971) Astrofisico georgiano, studiò a fondo l'evoluzione stellare. Tra le sue opere Astrofisica teorica (1958).
ambascerìa, sf. L'incarico di compiere una missione diplomatica; le persone incaricate di compierlo. ~ delegazione.
ambàscia, sf. Dolore morale, angoscia. ~ apprensione. <> serenità.
ambasciàre, v. v. tr. Addolorare, angosciare. 
v. intr. pron. Provare ambascia.
ambasciàta, sf. 1 Rappresentanza diplomatica di uno stato presso un altro; la residenza stessa. ~ deputazione. 2 L'incarico di portare un messaggio. 
  sf. 1 embassy. 2 (messaggio) message.
ambasciatóre, sm. Rappresentante diplomatico di uno stato presso un altro. ~ messaggero. 
  sm. ambassador. 
  provenzale ambaisador, deriv. da ambaisar servire.
ambasciatrìce, sf. La moglie dell'ambasciatore. Il termine è spesso usato erroneamente per indicare un ambasciatore di sesso femminile.
ambàsso, o ambàssi, sm. Nel gioco dei dadi, il doppio asso.
ambàta, sf. Nel lotto, giocata di una serie di ambi in cui uno dei due numeri è fisso.
Ambato (Argentina) Catena montuosa dell'Argentina, vetta più elevata monte Alto de Crucecita (2.910 m).
Ambato (Ecuador) Città (124.000 ab.) dell'Ecuador, capoluogo della provincia di Tungurahua.
ambedùe, agg. e pron. agg. num. invar. Tutti e due, entrambi. 
pron. invar. Tutti e due. 
  agg. num. invar. both.
àmbi- Primo elemento di parole composte derivante dal latino ambo che significa "tutti e due".
ambidestrìsmo, sm. L'essere ambidestro.
ambidèstro, agg. Che utilizza ambedue le mani o i piedi con uguale abilità.
ambientàle, agg. Dell'ambiente. ~ ecologico. 
  agg. environmental.
ambientalìsmo, sm. Ecologismo. 
  sm. ecology.
ambientalìsta, agg., sm. e sf. Che, chi opera per la difesa dell'ambiente. ~ verde. 
  agg., sm. e sf. environmentalist, ecologist.
ambientaménto, sm. L'ambientare, l'ambientarsi. ~ adattamento.
ambientàre, v. v. tr. Adattare all'ambiente, collocare in un ambiente. ~ inquadrare. 
v. rifl. Adattarsi a un ambiente. ~ integrarsi. 
  v. tr. 1 to acclimatize. 2 (una storia) to set. v. rifl. to acclimatize. 
  deriv. da ambiente.
ambientazióne, sf. 1 Ambientamento. 2 Allestimento scenico che ricrea un dato ambiente.
ambiènte, sm. 1 Il luogo, lo spazio fisico, le condizioni in cui un organismo vive. ~ habitat. 2 Il complesso delle condizioni sociali, culturali, morali in cui una persona vive. ~ ambito. 3 Locale, stanza. ~ vano. 
  sm. 1 habitat, environment. 2 (stanza) room. 
  lat. ambiens,-entis, p.pres. di ambire andare attorno. 
Insieme delle condizioni fisiche, chimiche e biologiche che favoriscono la vita degli organismi. I fattori fisici sono rappresentati da temperatura, pressione, gravità, venti, radiazione solare. I fattori chimici che influiscono sulla vita sono aria, acqua, sali. Quelli biologici dipendono dagli organismi e spesso sono fattori di interdipendenza fra i diversi esseri viventi.
ambientìsta, sm. e sf. Pittore o fotografo di ambienti.
ambigènere, agg. Detto di sostantivo che può essere sia maschile sia femminile.
ambiguaménte, avv. In modo ambiguo.
ambigu-comique, loc. sost. m. invar. Tipo di spettacolo che conteneva drammi, commedie, satire, danze e canti, in voga nel teatro francese del XVIII sec.
ambiguità, sf. L'essere ambiguo. ~ equivocità. <> chiarezza. 
  lat. ambiguitas,-atis.
ambìguo, agg. 1 Che non ha un unico significato. ~ ambivalente. 2 Che dà luogo a dubbi e sospetti. ~ equivoco. <> cristallino. 
  agg. 1 (generico) ambiguous. 2 (persona) shady.
ambilìano, agg. Relativo al matrimonio in cui il marito abbandona il proprio gruppo familiare per entrare in quello della moglie.
àmbio, sm. Andatura dei quadrupedi quando muovono contemporaneamente gli arti dello stesso lato. 
  deriv. da ambiare.
ambìre, v. tr. e intr. Desiderare ardentemente. ~ agognare. <> esecrare. 
  v. tr. to aspire to. 
  lat. ambire (ambi-+ ire) andare attorno.
ambìto, agg. Desiderato. 
àmbito, sm. 
Ambiente circoscritto in cui si svolge un fatto. ~ sfera. 
  sm. sphere, area, field.
ambivalènte, agg. Che presenta duplicità di aspetti, valori, significati. ~ ambiguo. <> univoco. 
  agg. ambivalent.
ambivalènza, sf. 1 Avere due valori o due significati nello stesso tempo. 2 In psicologia è la facoltà di percepire due sentimenti opposti nella stessa circostanza.
Ambìvere Comune in provincia di Bergamo (2.052 ab., CAP 24030, TEL. 035).
ambiversióne, sf. In psicologia è la presenza contemporanea di estroversione e introversione in uno stesso individuo.
ambizióne, sf. 1 Volontà di ottenere qualcosa che si desidera ardentemente. ~ brama. 2 Viva aspirazione ad affermarsi, a eccellere. ~ smania. 
  sf. ambition.
ambizióso, agg. e sm. 1 Che, chi ha ambizione o agisce per ambizione. ~ vanitoso. <> modesto. 2 Folle, avventato, temerario. ~ utopistico. <> fattibile. 
  agg. ambitious
Amblàr Comune in provincia di Trento (219 ab., CAP 38010, TEL. 0463).
Ambleto, L' Dramma di G. Testori (1972).
Amblìceri Sottordine di Insetti mallofagi dalle antenne clavate.
ambligonìte, sf. Fluorofosfato di litio e alluminio. ~ hebronite.
ambliopìa, sf. Alterazione della vista con diminuzione dell'acutezza visiva.
ambliòrnite, sm. Genere di Uccelli della Nuova Guinea. Sono detti anche giardinieri per le costruzioni che i maschi erigono per mettersi in mostra.
amblioscòpio, sm. Apparecchio per la rieducazione degli occhi strabici.
Amblìpigi Sottordine di Aracnidi pedipalpi con caratteristico opistosoma.
Amblìpodi Ordine di Mammiferi ungulati vissuti nell'Eocene.
àmbo, agg. e sm. agg. num. (pl. invar.; ma anche m. ambi f. ambe)Tutti e due, entrambi. 
sm. Nel gioco del lotto, due numeri estratti sulla stessa ruota. 
  agg. both. sf. amber.
ambocettòre, sm. Anticorpi complessi incapaci di svolgere un'azione citolitica in assenza di complemento.
ambòina, sf. Legno pregiato ricavato dalla Flindersia amboinensis, meliacea che vive nell'arcipelago delle Molucche.
Ambon Città (209.000 ab.) dell'Indonesia, capoluogo della provincia delle Molucche.
ambóne, sm. Tribuna rialzata posta a lato dell'altare, destinata alla lettura liturgica e alla predica. ~ pulpito.
ambosèssi, o ambosèsso, agg. invar. Di entrambi i sessi.
àmbra, sf. Denominazione di varie resine fossili, costituite da carbonio, idrogeno, ossigeno e acido succinico. Le sue tonalità variano dal giallo al rosso bruno. Nell'ambra sono spesso inglobati resti di vegetali e insetti fossili, piccoli pezzi di legno o bolle d'aria. La civiltà egizia e quella minoica la utilizzavano per produrre oggetti decorativi; in Italia si diffuse con l'età del bronzo. Gli etruschi costruivano con l'ambra monili e ornamenti; praticamente sparita in epoca greca, tornò in auge in età romano imperiale. Importanti giacimenti di ambra si trovano in Germania, Romania, Birmania e Sicilia. 
  sf. amber.
ambràto, agg. Che ha il colore o il profumo dell'ambra. ~ abbronzato.
Ambre, càpo d' Promontorio roccioso del Madagascar.
ambrétta, sf. Nome delle seguenti specie: abelmosco, Knautia arvensis e Centaurea.
ambrogétta, sf. Mattonella di terracotta smaltata o di marmo usata per rivestimento di pavimenti e pareti.
Ambrògio (Treviri 334 o 339-Milano 397) Santo e dottore della chiesa. Di origine romana, compì i suoi studi di magistratura a Roma. Governatore della Liguria e dell'Emilia, con sede a Milano, nel 374, benché laico e non battezzato, fu eletto vescovo per acclamazione popolare. Donati tutti i suoi averi alla chiesa, si dedicò alla divulgazione della religione. Godette di grande autorità presso gli imperatori dell'epoca e di questa autorità si servì, in particolare, per lottare contro l'eresia ariana. Introdusse nel repertorio liturgico salmi antifonali e Inni di cui fu anche autore. Compose opere notevoli, come l'Exaëmeron, sui sei giorni della creazione, il De officiis ministrorum, sui doveri dei sacerdoti, oltre a un gran numero di scritti di carattere ascetico, etico ed esegetico. Patrono di Milano, si festeggia il 7 dicembre.
ambròsia, sf. 1 Il cibo degli dei, che rendeva immortali. 2 Pianta erbacea aromatica simile alla ruta. 3 Cibo o bevanda prelibata o squisita. ~ delizia, nettare.
ambrosiàno, agg. 1 Di Sant'Ambrogio, vescovo di Milano. 2 Milanese. ~ meneghino.
ambròsio, agg. Che ha sapore d'ambrosia. ~ soave.
Ambròsio, Vittòrio (Torino 1879-Alassio 1958) Durante la seconda guerra mondiale, fu capo di stato maggiore dell'esercito (1942) e capo di stato maggiore generale (1943-1944). Garantì il sostegno dell'esercito al colpo di stato monarchico (25 luglio 1943), che destituì Mussolini e avviò le trattative segrete di armistizio con gli alleati.
ambulacràle, agg. Relativo al sistema acquifero e ai canali radiali degli Echinodermi.
ambulàcro, sm. 1 Corridoio coperto a portico. ~ deambulatorio. 2 Negli Echinodermi, appendice retrattile che serve da organo di tatto e di locomozione. 
  lat. ambulacrum, deriv. da ambulare camminare.
ambulànte, agg., sm. e sf. agg. Che si sposta di continuo, privo di sede fissa. ~ itinerante. 
sm. e sf. Chi esercita il commercio senza sede o bottega fissa. 
  agg. itinerant, travelling.
Ambulanti, Gli Opera di poesia di N. A. Nekrasov (1861).
ambulànza, sf. Veicolo per il trasporto di malati o feriti. ~ autolettiga. 
  sf. ambulance.
ambulàre, v. intr. Andare in giro camminando. ~ passeggiare.
ambulatoriàle, agg. Che si pratica in ambulatorio.
ambulatorialménte, avv. In modo ambulatoriale.
ambulatòrio, agg. e sm. agg. Che concerne il camminare. 
sm. Luogo adibito a consultazione medica, a interventi di pronto soccorso. ~ consultorio. 
  sm. 1 (studio medico) surgery. 2 (ospedale) outpatients' department.
Ambùrgo Città della Germania (1.620.000 ab.), capoluogo del Land omonimo sulla destra dell'Elba a 100 km dal mare del Nord. Il suo porto è uno dei maggiori in Europa per vastità e traffico (importazione di carbone e prodotti petroliferi grezzi; esportazione di potassa, cemento, prodotti della raffinazione e siderurgia). È sede di cantieri navali, raffinerie e fiorenti industrie dei prodotti più diversi (tessili, grafiche, chimiche, elettriche, meccaniche, del tabacco). Il nucleo originario della città si è sviluppato attorno alla fortezza fatta costruire da Carlo Magno nell'808; nel XIII sec. fu il più importante emporio marittimo della Lega Anseatica. Toccò i massimi livelli di splendore durante i XIV e XV sec. quando divenne città libera emancipandosi dalle altre città. L'occupazione francese e l'assedio russo-danese la rovinarono completamente; si risollevò quando, nel 1815, divenne stato sovrano.
AMDI Sigla di Associazione Medici Dentisti Italiani.
AME Sigla di Accordo Monetario Europeo.
amèba, sf. Nome di specie del genere Amoeba e di specie di Protozoi Rizopodi. È un organismo unicellulare che non ha una forma costante in quanto emette speciali propaggini protoplasmatiche (pseudopodi) che utilizza per muoversi e per inglobare particelle nutritive. Si trova, libera, nelle acque stagnanti, come l'Amoeba proteus; può essere parassita dell'uomo e di animali, innocuo, come l'Entamoeba coli, ospite dell'intestino umano, oppure patogeno, come l'Entamoeba histolytica, agente della dissenteria amebica nelle zone tropicali.
amebèo, agg. Si dice di componimento poetico formato da versi alterni, a dialogo.
amebìasi, sf. Sindrome causata dall'introduzione nell'organismo umano di un protozoo che provoca una violenta dissenteria.
amèbico, agg. (pl. m.-ci) Riferito a una malattia provocata dalle amebe.
Amebìni Ordine di Protozoi Rizopodi che comprende gimnamebe e tecamebe.
ameboidìsmo, sm. Caratteristica di alcune cellule isolate di spostarsi aderendo a un supporto.
amebòma, sf. Infiammazione in diverse parti del corpo provocata dall'ameba.
Amedèo Nome di conti di Savoia. 
Amedeo I 
(?-1051) Primogenito di Umberto Biancamano, conte di Moriana-Savoia (1047). 
Amedeo II 
(1050 ca.-1080) Figlio di Oddone I e di Adelaide, conte di Moriana-Savoia (1060). 
Amedeo III 
(1095?-Nicosia 1148) Succedette al padre Umberto II nel 1103 come conte di Moriana-Savoia. Morì in viaggio per la crociata. 
Amedeo IV 
(1195?-Montmélian, Chambéry 1253) Succedette al padre Tommaso I come conte di Savoia (1233). Appoggiò l'imperatore Federico II nella battaglia contro il papato. 
Amedeo V il Grande 
=> "Amedeo V" 
Amedeo VI 
(Chambéry 1334-Santo Stefano di Campobasso 1383) Conte di Savoia succeduto al padre Aimone nel 1343, combatté i turchi e i Visconti. Morì di peste nei pressi di Napoli durante la campagna in favore di Luigi d'Angiò. 
Amedeo VII il conte Rosso 
(Chambéry 1360-Ripaglia, lago di Ginevra 1391) Succedette al padre Amedeo VI dal 1383. Nel 1388 acquisì Nizza. 
Amedeo VIII 
=> "Amedeo VIII" 
Amedeo IX 
(Thonon-les-Bains, Alta Savoia, 1435-Vercelli 1472) Duca di Savoia dal 1465. Innocenzo XI lo beatificò nel 1677.
amedèo, sm. Moneta d'oro da 10 scudi coniata in onore del duca Vittorio Amedeo I di Savoia.
Amedèo Ferdinàndo di Savòia (Torino 1845-1890) Duca d'Aosta e re di Spagna (1870-1873). Terzo figlio di Vittorio Emanuele II; gli fu offerta la corona spagnola dai monarchici costituzionali dopo la rivoluzione antiborbonica del 1868: egli la accettò, ma abdicò poco dopo.
Amedèo V (Bourget 1252/53-Avignone 1323) Conte di Savoia, detto il Conte Grande. Figlio secondogenito di Tommaso, ebbe la contea nel 1285. Sostenne aspre lotte contro gli Asburgo, contro Ivrea e, aiutato da Filippo il Bello, contro i Delfini di Grenoble che vantavano diritti sulla Savoia; conquistò Ginevra. Stabilì la trasmissione del potere nella linea primogenita maschile, escludendo le donne dalla successione (legge salica). Arrigo VII gli concesse il vicariato imperiale in Lombardia e il titolo di principe dell'impero.
Amedèo VIII (Chambéry 1383-Ginevra 1451) Figlio di Amedeo VII, venne insignito del titolo di duca dall'imperatore Sigismondo nel 1416. Estese la sovranità sabauda sul Piemonte approfittando dell'estinzione del ramo Savoia-Acacia (1418) e sottrasse Vercelli ai Visconti (1427); contribuì allo sviluppo della legislazione sabauda (Decreta seu statuta, 1423-1430). Lasciato il potere al figlio Federico, fondò l'ordine dei cavalieri di San Maurizio e si ritirò a vita monastica. Elevato alla tiara dal concilio di Basilea nel 1439 (Felice V), vi rinunciò nel 1449.
Amèglia Comune in provincia di La Spezia (4.259 ab., CAP 19031, TEL. 0187).
Amèlia Comune in provincia di Terni (11.207 ab., CAP 05022, TEL. 0744). Centro agricolo (coltivazione di cereali, viti e fichi) e dell'allevamento dei suini. Vi si trovano le chiese di San Francesco e Sant'Agostino, del XIII sec., il duomo del XVII sec. e le mura megalitiche, costruite tra il IV e il VI sec. a. C. Gli abitanti sono detti Amerini.
amelìa, sf. Assenza dalla nascita degli arti superiori e inferiori.
Amelia al ballo Opera buffa in un atto, musica e libretto di G. C. Menotti (Filadelfia, 1937).
Amèlio, Giànni (Catanzaro 1945-) Regista cinematografico e televisivo. Diresse Il piccolo Archimede (1979), Colpire al cuore (1982), Porte aperte (1990), Il ladro di bambini (1992) e Lamerica (1994).
àmen, inter. e sm. inter. 1 Espressione liturgica che conclude una preghiera. 2 Esprime scherzosa rassegnazione. 
sm. invar. Attimo, momento. ~ istante.
amenaménte, avv. In modo ameno. ~ piacevolmente.
Améndola, Giovànni (Napoli 1882-Cannes 1926) Uomo politico e giornalista. Scrisse sulle colonne del Corriere della Sera e del Resto del Carlino. Fu deputato dal 1919 e ministro delle colonie nel 1922. Convinto antifascista, capeggiò la secessione dell'Aventino e morì in seguito alle conseguenze di un'aggressione fascista.
Amendolàra Comune in provincia di Cosenza (3.190 ab., CAP 87071, TEL. 0981).
amenità, sf. 1 L'essere ameno. ~ gaiezza. <> tristezza. 2 Facezia; sciocchezza. ~ spiritosaggine.
amèno, agg. Piacevole, che diverte. ~ spiritoso. <> serio. 
  agg. 1 pleasant. 2 (strano) strange, funny.
Amèno Comune in provincia di Novara (891 ab., CAP 28010, TEL. 0322).
Amenòfi Nome di faraoni. 
Amenofi I 
(1550-1528 a. C.) Faraone della XVIII dinastia, fu il primo a farsi costruire la tomba nella valle dei Re a Tebe. 
Amenofi II 
(1436-1413 a. C.) Faraone della XVIII dinastia artefice di spedizioni in Siria. 
Amenofi III 
(1405-1367 a. C.) Faraone della XVIII dinastia sancì la supremazia politica egiziana in Asia Minore, portando l'Egitto al massimo splendore. Fu identificato dai greci con Memnone, il mitico re etiopico caduto a Troia. 
Amenofi IV 
(1367-1350 a. C.) Faraone della XVIII dinastia, sposò Nefertiti, lasciò Tebe e fondò la nuova capitale ad Amarna. Sostituì completamente il culto di Ammone con quello del sole, Aton, e cambiò il proprio nome in Ekhnaton. Le sue riforme furono abrogate alla sua morte.
amenôkal, o amanôkal, sm. invar. Nome berbero del capo della famiglia degli Imanân. ~ sultano.
amenorrèa, sf. Mancanza delle mestruazioni. Le amenorree primarie sono proprie della donna che in vita sua non ha mai avuto mestruazioni, pur avendo superato l'epoca della maturazione puberale; sono da imputarsi a cause morbose che incidono sull'organismo, quali malformazioni anatomiche, deperimento organico, cause ormonali. Le amenorree secondarie sono proprie della donna che improvvisamente perde i ricorsi mestruali, senza essere rimasta incinta; sono dovute a malattie di ordine generale e a disfunzioni ormonali. L'amenorrea fisiologica si manifesta nella donna in menopausa, gravida o puerpera.
amensalìsmo, sm. Interazione tra individui di specie diverse che abitano nello stesso ambiente.
amènto, sm. Cinghia fissata all'asta del giavellotto romano per poterlo lanciare con maggior forza e precisione.
aménza, sf. Disturbo caratterizzato da confusione mentale, deliri e allucinazioni.
amenziàle, agg. Stato di confusione mentale.
Amèri, Enrìco (Lucca 1926-) Radiocronista sportivo. Esordì nel 1951 nella RAI, come commentatore delle gare ciclistiche, e si dedicò quindi dal 1955 (fino al ritiro avvenuto nel 1991) alle cronache televisive degli incontri di calcio. Fu l'animatore della trasmissione radiofonica Tutto il calcio minuto per minuto (dal 1960), della quale fu una delle voci più caratteristiche. Fu il primo conduttore del Processo del Lunedì (1980). Partecipò, inoltre, al programma Italiani (1992).
Amèrica Zona del mondo formata da due masse continentali diverse (America settentrionale e America meridionale), in comunicazione tra loro attraverso una regione istmica piuttosto lunga che, con i festoni meridionali delle Antille, rappresenta l'America centrale. Le coordinate che limitano astronomicamente il continente sono 71° 58' nord (penisola di Boothia) e 53° 54' sud (capo Froward nella penisola di Brunswick), 168° 5' ovest (capo Principe di Galles) e 34° 47' ovest (Cabo Branco). Tenendo conto anche delle isole, le estremità sono 83° 39' nord (capo Morris Jesup in Groenlandia) e 55° 59' sud (capo Horn), 172 °25' ovest (Aleutine) e 11° 39' ovest (Groenlandia). A est è bagnata dall'oceano Atlantico, a ovest dal Pacifico, a nord dal mar Glaciale Artico e da propaggini dell'oceano Atlantico, la più grande delle quali è la baia di Hudson. Nella zona centrale l'oceano Atlantico è strutturato in modo da formare quello che è chiamato il Mediterraneo americano (golfo del Messico e mare Caribico, o delle Antille). L'area complessiva dell'America è di oltre 42 milioni di km2 (Nord e Centro America circa 24.217.000 km2, Sudamerica 17.842.000 km2); la sua popolazione è di circa 700 milioni di abitanti. La scoperta del Nuovo Mondo risale al 12 ottobre 1492; fu Cristoforo Colombo che, ai servigi del re di Spagna per trovare nuove rotte d'accesso alle Indie orientali, sbarcò per primo nelle Bahama, poi a Cuba e quindi ad Haiti (che battezzò Hispaniola). Nel 1497 e 1498 Giovanni Caboto navigò lungo le coste dell'isola di Terranova e della Nuova Scozia; Colombo si spinse fino alla foce dell'Orinoco nel 1498. Le coste sudamericane, da capo San Rocco al golfo di Maracaibo, furono perlustrate da Alonso de Ojeda e Amerigo Vespucci nel 1499. 
Morfologia e rilievo 
L'America settentrionale è formata dalla regione canadese (con l'Alaska), da quella statunitense e da quella messicana. Ben il 50% del territorio canadese è occupato dal cosiddetto Scudo Canadese; si tratta di una vastissima zona delimitata a sud dal fiume San Lorenzo a ovest dalle Montagne Rocciose e che si estende dalla regione dei laghi a sud fino al mar Glaciale Artico a nord. 
Si tratta di un penepiano di origine antichissima dove è evidentissima l'origine glaciale. La parte più bassa attorno alla baia Hudson si eleva gradualmente dai 200-300 m fino ai 500-1000 m dei Plains, verso ovest. Il territorio è caratterizzato da alture moreniche e depressioni ricolme di acque. Nella sua parte orientale invece lo Scudo Canadese raggiunge anche i 1.500 metri nella penisola del Labrador. La valle del San Lorenzo è di origine tettonica, e costituisce un solco dai bordi montagnosi percorso dalle acque della regione dei grandi laghi che si gettano nel golfo di San Lorenzo in un grandissimo estuario. A sud della valle del San Lorenzo si estendono il New Brunswick, la penisola della Nuova Scozia e l'isola di Terranova, dalle coste tipicamente frastagliate e rocciose. A ovest dei Plains si innalza una vasta regione montuosa nella quale si possono distinguere due catene principali, quella più interna delle Montagne Rocciose comprende i monti Selkirk, Cariboo, Stikine e Tawson Range, che continuano nel gruppo isolato dei monti Mackenzie, le cime più alte sono il monte Robson (3.954 m) e il monte Columbia (3.747 m). A ovest delle Montagne Rocciose si estende un vasto altopiano attraversato da profonde valli percorse da numerosi fiumi (Yukon e i suoi affluenti) e ricco di laghi. A occidente si innalza la Catena Costiera, con numerose cime oltre i 5.000 m (monte Logan, 6.010 m; monte Saint Elias 5.489 m; monte Lucania 5.227 m) e in parte sommersa, a determinare il tipico aspetto frastagliato e impervio della costa assai ricca di fiordi e fronteggiata da numerose isole (isola di Vancouver, isole della Regina Carlotta e l'arcipelago di Alessandro, politicamente appartenente all'Alaska). Il territorio statunitense include tutti i principali tratti morfologici dell'America settentrionale; si tratta, procedendo da est a ovest, dei monti Appalachi, delle pianure Centrali, delle Montagne Rocciose, con gli altipiani interconnessi e delle catene costiere prospicenti l'oceano Pacifico. La pianura costiera orientale, affacciata all'Atlantico e al golfo del Messico, è una fascia che va dalla foce dell'Hudson al corso del Río Bravo del Norte/Río Grande, più stretta nella parte settentrionale e a mano a mano più ampia verso sud. La costa è più articolata a nord, incisa profondamente dagli estuari di numerosi fiumi, e si fa più bassa, orlata da cordoni sabbiosi nella parte meridionale, in particolare quella che si affaccia sul golfo del Messico, dominata dal delta del Mississippi; la piattezza dell'entroterra rende il deflusso delle acque molto lento e favorisce la formazione di zone acquitrinose. A ridosso delle costa orientale, in direzione nord-est sud-ovest, si snoda il sistema degli Appalachi; esso è costituito, dal Maine all'Alabama, da una serie di rilievi di modesta altitudine; più a sud, oltre la valle del fiume Hudson, si estendono i monti Adirondack (monte Marcy, 1.629 m) e le catene parallele degli Allegheny e della Blue Ridge (monte Mitchell, 2.037 m), digradante verso l'interno con una serie di altipiani (monti Catskill, altopiano del Cumberland). Fra il sistema appalachiano e le Montagne Rocciose si allarga la vasta regione delle pianure interne (Interior Plains), che si spinge a nord fino alla regione dei grandi laghi, con il cosiddetto bassopiano Centrale; la gigantesca pianura alluvionale del Mississippi è mossa soltanto dalla regione montuosa degli Ozark e degli Ouachita. Le pianure interne si elevano gradualmente verso ovest in una fascia di altipiani che giungono fino ai piedi delle Montagne Rocciose; si tratta di un grande sistema montuoso formato da una serie di catene e da altipiani elevati, che si frappongono e ostacolano le comunicazioni tra le due coste. La parte più compatta coincide con la Front Range, in Colorado, in prossimità della quale sorge il picco più alto (monte Elbert, 4.399 m), e le Sangre de Cristo Mountains; verso nord i rilievi si aprono in uno dei più vasti altopiani, quello del Wyoming, dominato da grandiosi dorsali: i monti Uinta a sud-ovest, la catena del Wyoming a nord-ovest, Telon Range a nord, che si prolunga ulteriormente nella Bitteroot Range. Il versante occidentale delle Montagne Rocciose digrada verso una serie di altipiani, orlati a loro volta a ovest da una lunga serie di catene a ridosso della costa del Pacifico. I tre principali altipiani sono quelli del Columbia, del Colorado, dal nome dei fiumi che li solcano, e il Gran Bacino, caratterizzato da profonde depressioni (valle della Morte, 86 m sotto il livello del mare) e dalla presenza dei laghi salati (Gran Lago Salato, lago Utah, lago Lahontan). La regione dei bacini interni è chiusa a ovest da una serie di catene parallele: la catena delle Cascate a nord, la Sierra Nevada, dove si erge il monte Whitney (4.418 m) e la catena Costiera lungo la costa, divisa in due dalla valle del Sacramento. A sud degli Stati Uniti il territorio messicano si articola in un'alternanza di catene montuose, a tratti anche imponenti, e di vasti altipiani, di altitudine media superiore ai 1.000 m. Lungo la costa del Pacifico, fronteggiata dalla penisola di California, si eleva la Sierra Madre occidentale (lunga 1.300 km, larga in media 300 km), con altitudine media di 2.000 m, con picchi che raggiungono i 3.500 m. A est della Sierra Madre occidentale si estende un'ampia regione arida (altitudine media 1.500 m) leggermente movimentata da dossi e depressioni, e racchiusa a est dalla Sierra Madre orientale. Questa nel suo complesso è meno elevata della Sierra Madre occidentale, pur raggiungendo con la Pena Nevada i 4.054 metri. L'altopiano messicano è infine chiuso a sud da una serie di coni vulcanici, disposti da ovest a est, di cui alcuni tuttora attivi; i principali sono il Citlaltepetl (5.700 m), il Popocatepetl (5.452 m), l'Ixtacihuatl (5.286 m). La valle del Río Balsas separa la Sierra Madre Central dalla parte più meridionale del paese, dove i rilievi (Sierra Madre del Sur, Sierra Madre de Chiapas) si alternano a regioni pianeggianti e che si protende tra il Golfo del Messico il Mar delle Antille con la penisola della Yucatán, piatta distesa di origine calcarea. Isolate dal nucleo centrale sono le penisole di California, separata dalla parte continentale del paese dal Golfo di California, prevalentemente arida e percorsa da una serie di catene (Cerro de la Encantada, 3.088 m). 
L'America centrale funge da raccordo fra l'America settentrionale e quella meridionale. Essa è attraversata senza sosta da rilievi montuosi, spesso di origine vulcanica, che sono la continuazione degli apparati vulcanici del Messico, con la sola esclusione del tavolato calcareo dello Yucatán che, per natura litologica e morfologia, ricorda la penisola della Florida, Cuba e l'arcipelago delle Bahama. L'America centrale insulare è formata da isole che in parte si trovano sulla piattaforma continentale nordamericana (Bahama), in parte su quella sudamericana (Curaçao, Trinidad, Tobago); per lo più compongono un festone di isole montuose che sono ciò che rimane di una terra che una volta era tutta emersa. 
L'America meridionale ha una struttura morfologica abbastanza semplice, molto simile a quella dell'America settentrionale, di forma triangolare con base diretta a nord, verso il mare delle Antille e all'oceano Atlantico, e il vertice a sud, verso le terre antartiche. Le coste sono meno articolate, senza grandi penisole e senza insenature interessanti, tranne quella del Río de la Plata. Le isole maggiori, poche, sono la Terra del Fuoco a sud, le isole dell'arcipelago cileno lungo la costa pacifica meridionale, Trinidad a nord. Nell'America meridionale si individuano pochi elementi fondamentali: la Cordigliera delle Ande, le pianure centrali e gli altipiani orientali. Le Ande in Bolivia sono rappresentate dalle due catene della Cordigliera orientale e della Cordigliera occidentale. Esse racchiudono un vasto altopiano (altitudine 3.700 metri) ricco di laghi (Titicaca e Poopó i più grandi), spesso salati per il mancato deflusso al mare. La Cordigliera occidentale, formata per lo più da vulcani spenti, ha la sua altitudine massima nel Nevado di Sajama (6.544 metri), mentre la Cordigliera orientale comprende le cime più alte, l'Illimani (6.682 m) e l'Illampú (6.485 m), appartenenti alla cosiddetta Cordigliera Reale che domina il lago Titicaca. I rilievi scendono poi verso le pianure orientali con la Cordigliera di Cochabamba, solcata da profonde valli (yungas). In Perú le Ande si articolano nella successione, in senso longitudinale, da est a ovest, di tre catene: la Cordigliera orientale, la Cordigliera centrale e la Cordigliera occidentale, assai differenziate tra loro. La Cordigliera orientale è imponente a sud, dove si innalzano tra gli altri i monti Auzangate (6.384 m) e Salcantay (6.271 m), mentre verso nord si suddivide in una serie di dorsali minori. Anche la Cordigliera centrale è a sua volta piuttosto irregolare, tranne che nella parte più settentrionale, ed è comunque la catena meno imponente. La Cordigliera occidentale è la più imponente, e costituisce un notevole ostacolo alle comunicazioni tra la costa e l'interno; anche i passi infatti sono situati a quote elevatissime: valga l'esempio del passo di Ticlio, raggiunto dalla ferrovia Lima-La Oroya, la più alta del mondo, posto a 4.829 metri di quota. Infine in Cile le Ande occupano una lunghissima fascia (4.300 km) larga mediamente soltanto 150 km; il territorio è prevalentemente montuoso e comprende alcune delle massime cime dell'America Latina (Aconcagua 6.960 m, Ojos del Salado 6.863 m, Cerro Tupungato 6.550 m). Le alteterre orientali sono costituite dagli altipiani della Guayana e del Brasile, divisi dal bacino del Rio delle Amazzoni. Le basseterre centrali si snodano nei tre grandi bacini dell'Orinoco, situato tra le Ande settentrionali e il massiccio della Guayana, del Rio delleAmazzoni, compreso tra Ande centrosettentrionali e altipiani del Brasile e della Guayana, e del Paraná-Uruguay, connesso a sud con la Pampa e con le terre della Patagonia. 
Clima 
Nell'America settentrionale è determinato da diversi fattori, tra cui latitudine, collocazione dei rilievi, distanza dalle coste, circolazione atmosferica che provoca repentini temporali e cicloni di grande intensità. I rilievi costieri costituiscono una barriera che non permette agli influssi mitigatori del mare di arrivare all'interno, dove le regioni hanno quindi un clima di tipo continentale, con escursioni termiche stagionali considerevoli, fino a 55 °C. Le zone costiere poste a latitudini medie possiedono un clima mite; quelle del golfo del Messico un clima di tipo tropicale. Le regioni all'estremo nord (Canada settentrionale e Groenlandia) hanno invece un clima polare. Le isole dell'America centrale godono di clima tropicale; la zona dell'istmo presenta invece una chiara distinzione in tre zone in cui il clima è influenzato dall'altezza: tierras calientes (terre calde), fino a 600 m, tierras templadas (terre temperate), da 600 a 1.800 m, e tierras frías (terre fredde), oltre i 1.800 m. Nell'America meridionale il clima è determinato dalla posizione della regione che per due terzi è inclusa nella fascia tropicale e per un terzo nella zona temperata australe. La fascia torrida è caratterizzata da un clima caldo umido, con abbondanti piogge lungo le coste caraibiche e nell'Amazzonia; meno frequenti le piogge nel bacino dell'Orinoco e nelle regioni interne dell'altopiano brasiliano. Nella zona delle Ande è l'altezza a definire le zone climatiche e anche a livello dell'equatore consente l'insediamento umano. Al sud la temperatura diminuisce fino ad assumere caratteri subpolari nella Terra del Fuoco. 
Idrografia 
Il Canada è un paese ricco di acque, le grandi conche moreniche costituiscono il bacino di numerosissimi laghi; oltre a quelli che costellano lo Scudo Canadese, numerosi e vasti laghi lungo il confine meridionale con gli Stati Uniti (lago Superiore, Huron, Erie, Ontario) che appartengono in parte anche al Canada. Numerosi anche i fiumi tributari del Pacifico: lo Yukon, il Fraser e il Columbia; il Saskatchewan è immissario del lago Winnipeg, tributari della baia Hudson sono il Churchill e il Nelson. Il San Lorenzo, emissario del lago Ontario, si getta nell'oceano Atlantico in un grande estuario. I fiumi principali degli Stati Uniti si snodano nella zona delle grandi pianure. Il bacino più rilevante è costituito dal sistema Mississippi-Missouri, che porta al golfo del Messico anche le acque di numerosi affluenti, fra i quali il Wisconsin, l'Illinois, l'Ohio, il Tennessee da sinistra, il Platte, il Kansas, l'Arkansas e il Red River da destra. Al Golfo del Messico scendono anche, tra gli altri, il Rio Grande, il Brazos, il Trinity, l'Alabama. I fiumi del versante atlantico hanno sviluppo assai inferiore (Hudson, Potomac, Savannah), ma assumono tuttavia grande importanza economica, sia per la produzione di energia elettrica, che per la navigazione. All'oceano Pacifico scendono il Columbia (cui confluiscono le acque dello Snake e del Willamette), il Sacramento e infine il Colorado, che scorre nel Gran Canyon, spettacolare solco scavato dal fiume, e sfocia nel golfo di California. I laghi sono numerosi; i più estesi sono il Michigan, l'Huron, l'Erie, l'Ontario e il lago Superiore, situati nella sezione nordorientale del paese, dei quali tuttavia solo il primo appartiene interamente agli USA, mentre gli altri appartengono in parte al Canada. In Messico il fiume maggiore è il Río Bravo, lungo più di 3.000 km, che segna gran parte del confine con gli USA; riceve le acque del Río Conchos, del Río Salado e del San Juan, sfociando nel golfo del Messico; l'altopiano è privo di sbocchi e le acque dei fiumi che scendono dai versanti interni delle Sierre formano lagune salate. Dall'Altopiano centrale, dove ci sono numerosi laghi (tra cui quelli di Chapala e di Cuitzco) scendono alle coste del Pacifico il Río Grande di Santiago e il Río Balsas. All'oceano Pacifico tributano inoltre il Magdalena, il Sonora, lo Yaqui, il Río del Fuerte, il Culiacán, il Mezquital, il Tehuantepec. All'oceano Atlantico tributano, oltre il Río Bravo, il Pánuco e l'Usumacinta. 
Nell'Americacentrale degno di nota è il lago di Nicaragua. 
Anche nell'America meridionale la presenza della Cordigliera delle Ande vicino alla costa pacifica definisce alcune differenze nelle caratteristiche dei fiumi che si dirigono ai due versanti. Quelli che scendono al Pacifico sono corti e di minima importanza; quelli che scorrono verso l'Atlantico, invece, sono molto lunghi e di grande portata, conglobando le acque di oltre 16 milioni di km2. Il fiume maggiore è il Rio delle Amazzoni (6.280 km, con un bacino di 6.120.000 km2) che attraversa la grande pianura alluvionale del Brasile con un corso lento per la debole pendenza (a Manaus a 4.000 km dal mare l'altitudine è inferiore ai 100 m) e sfocia nell'oceano Atlantico con un grande delta. Riceve le acque di molti affluenti sia provenienti da nord, dalla Cordigliera Andina e dal Massiccio della Guayana (Río Negro), sia da sud i corsi d'acqua provenienti ancora dalle Ande e dall'altopiano del Mato Grosso (Purus, Madeira, Tapajós). Il Tocantins ha in comune con il Rio delle Amazzoni soltanto il delta. Nasce invece dall'altopiano del Brasile il San Francisco (2.900 km), navigabile per un lungo tratto, che si getta sulla costa orientale dell'Atlantico e che rappresenta un'importante via di comunicazione; è il fiume più lungo che scorre interamente in territorio brasiliano. Al nord fluiscono il Magdalena e l'Orinoco. L'Orinoco nasce presso il confine meridionale del Venezuela e attraversa interamente il territorio di questo stato disegnando un vasto arco; riceve l'apporto di numerosi affluenti, come il Caura, il Caroni, l'Arauca, l'Apure, e sfocia nell'Atlantico attraverso un vastissimo delta (25.000 kmq2). Il fiume Magdalena (1.550 km) è il più lungo fiume interamente andino dell'intero continente e con il suo affluente Cauca rappresenta la parte principale della struttura idrica della Colombia. Nel sud del continente scorrono l'Uruguay e il Paraná. L'Uruguay traccia il confine fra Uruguay e Argentina; a lui tributano il Cuareim, che segna per un tratto il confine con il Brasile, l'Arapey, il Quenguay, che nascono dalla Cuchilla de Haedo, e il Rio Negro; uno sbarramento a metà circa del suo percorso ha dato origine a un notevole lago artificiale. Il Paraná (4.400 kmq) insieme al suo affluente Paraguay costituisce un'importante via di comunicazione verso l'interno dell'Argentina. Il grande estuario del Rio de la Plata è formato oltre che dal Paraná dai fiumi Pylcomayo e Uruguay (1.600 kmq). Ricchi d'acqua (ma non adatti alla navigazione e all'irrigazione poiché scorrono in gole molto profonde e strette) sono i fiumi patagonici, Río Colorado e Río Negro. Pochissimi sono i bacini lacustri, i principali dei quali sono situati nelle zone intermontane delle Ande, cioè il Titicaca e il Poopó. 
Flora 
La flora dell'America settentrionale ha subito notevoli modificazioni in seguito all'intervento umano. La Groenlandia meridionale e la zona del Circolo polare sono coperte dalla tundra, con la caratteristica presenza di muschi, licheni, erbacee e suffruciti nani; più a sud, in Canada, particolarmente verso il Pacifico, vi sono ampie distese di conifere (pini e abeti), mescolate spesso a latifoglie (betulle, pioppi, faggi americani). Al centro, dove la piovosità è minore, si trovano ampie praterie a Graminacee e steppe in cui sono presenti piante cespugliose e spinose. Nelle zone desertiche, come nelle vicinanze del Lago Salato, la vegetazione è misera, con Xerofile e Succulente nel sud del Messico e Cactacee nell'Arizona. La sponda atlantica è ricca di foreste di aghifoglie (anche sequoie) e latifoglie che cessano negli altipiani intermontani; i canyon sono praticamente privi di vegetazione. Verso il Golfo del Messico la vegetazione diventa tropicale e subtropicale e si riallaccia, verso nord, a quella dell'America settentrionale che, gradualmente, attraverso le Valli del Río San Juan e le isole di Managua e Nicaragua, assume le caratteristiche della vegetazione sudamericana. Questa si presenta molto varia: la zona tropicale, equivalente al bassopiano amazzonico e a parte della Guayana, è caratterizzata dalle selvas, che si estendono a ovest lungo la costa atlantica, tra le foci dell'Orinoco e la zona del Rio delle Amazzoni, e lungo i lati orientali delle Ande, dalla Colombia al Brasile. L'altopiano brasiliano presenta piogge meno abbondanti, mentre il bacino dell'Orinoco è occupato dalla savana a Graminacee e Ciperacee (llanos); le pampas (savane ad alte Graminacee) sono invece presenti in Argentina, Uruguay meridionale e parte del Chaco, e l'arida steppa della Patagonia ospita le araucarie. Una zona più meridionale, in corrispondenza dello stretto di Magellano, presenta foreste di faggi americani, mentre la zona meridionale estrema, collegata alla Terra del Fuoco, ospita solo regioni desertiche a muschi, licheni e piante erbacee igrofile. 
Fauna 
Nell'America settentrionale si trovano bisonti, cervi, alci, orsi e altre specie che vivono anche in Europa, Asia settentrionale e Africa settentrionale. Animali che vivono solo in America sono invece il bue muschiato, il Castor canadensis, alcuni roditori, molti Anfibi tra cui la salamandra-tigre, alcuni Pesci tra cui l'Amia e il Lepidosteus. Nella regione neotropica, cioè America centrale e meridionale, vivono invece scimmie Platirrine, vampiri, Sdentati (armadillo, formichiere), Carnivori (puma, giaguaro), Chinchilla e tapiri. Sulle Ande sono comuni i Camelidi (lama, alpaca, vigogna). Tra i rettili sono comuni talune lucertole velenose; tra gli Uccelli i tucani, i colibrì e gli uccelli mosca. Di caimani e piranha sono ricche le acque. 
Popolazione 
Quando l'America venne scoperta, la popolazione indigena era poca e insediata soprattutto nel Messico, nella regione istmica e sulle alteterre andine. Le popolazioni amerindie del Nordamerica si sono praticamente estinte in seguito alla colonizzazione del paese; gli individui sopravvissuti si sono mescolati con la restante popolazione o sono stati confinati in riserve. Nel sud e nella zona istmica, invece, gli autoctoni sono presenti in numero consistente, in Bolivia costituiscono addirittura la maggioranza della popolazione. Gli europei si insediarono gradualmente fino alla metà del XIX sec., poi il flusso migratorio assunse caratteri più consistenti che si protrassero per circa un secolo: agli americani di origine anglosassone e iberica, andarono ad aggiungersi italiani, francesi, tedeschi e slavi. Grandi masse di persone di colore erano state trasferite dall'Africa, come schiavi, sin dal XVIII sec. Oggi la popolazione dell'America Settentrionale e Centrale è di circa 409 milioni di abitanti, con una densità di 17 ab. per km2. Le condizioni fisiche, climatiche ed economiche determinano la distribuzione della popolazione che risulta piuttosto eterogenea. Groenlandia, Canada e Alaska sono abitate da un numero esiguo di persone, un poco più ragguardevole in Canada con 2 ab. per km2. Vi è un'alta concentrazione nelle isole delle Antille (Trinidad, Tobago, Curaçao), nelle regioni continentali che vivono sull'agricoltura (Puerto Rico, El Salvador, Giamaica, Haiti, Martinica e Guadalupa), negli stati atlantici degli USA caratterizzati da sviluppo agricolo e industriale (Massachusetts, Rhode Island, Connecticut, New York, New Jersey, Maryland). L'urbanesimo è un altro dei fattori che provocano un'alta concentrazione di popolazione; tra le città che con i loro sobborghi raggiungono numeri altissimi di abitanti, vi sono Città del Messico (19 milioni), New York (18 milioni), Chicago (8 milioni), Los Angeles (8 milioni), Detroit (5 milioni), Boston (3 milioni). Il Sudamerica è meno popolato con i suoi 296 milioni di abitanti e una densità di 17 ab. per km2. La ripartizione è più uniforme, con l'eccezione di alcune zone che sono pressoché disabitate (Amazzonia e Mato Grosso in Brasile, Pampa, Patagonia e Terra del Fuoco in Argentina e deserto di Antofagasta in Cile). Gli stati maggiormente abitati, oltre alle Antille, sono Ecuador, Colombia e Uruguay. 
Economia 
I prodotti agricoli principali del centro nord sono costituiti da cereali, di cui USA e Canada sono i maggiori esportatori mondiali, cotone e tabacco, coltivati soprattutto nel bacino inferiore del Mississippi, barbabietole, canna da zucchero, agrumi, mele, pesche e uva. Anche le estese foreste vengono sfruttate, ma solo il Canada è esportatore. Nell'America meridionale l'agricoltura è basata su colture di piantagione, specie caffè e cacao, seguiti da canna da zucchero, tabacco, cotone, banane. Anche qui le foreste sono intensamente sfruttate. L'allevamento è molto diffuso e con un alto livello di specializzazione. In alcune zone dell'America meridionale (Chaco, Pampa, Patagonia) l'allevamento costituisce la principale fonte economica. Il sottosuolo nordamericano è molto ricco di risorse minerarie: il petrolio che ogni anno si estrae, è pari circa a un quarto del totale mondiale; anche ferro (18%), carbone (27%), rame (30%), piombo, zolfo, oro, argento e altri minerali occupano le prime posizioni mondiali. L'industria nordamericana si colloca tra i più alti livelli mondiali. Il settore delle costruzioni aeree e del trasporto aereo è particolarmente florido; l'industria automobilistica, pur attraversando una fase di regressione, continua a mantenere un ruolo preponderante nell'economia americana (30% della produzione mondiale). L'industria metalmeccanica si concentra a sud dei Grandi Laghi; quella alimentare prospera nel bacino del Mississippi; nelle cordigliere occidentali, la ricchezza del sottosuolo ha determinato lo sviluppo dell'industria metallurgica; sul versante del Pacifico prevale invece l'industria legnaria. In Canada prosperano le industrie del legno, della carta e minerarie. Nel Sudamerica l'industria è scarsamente sviluppata e in settori limitati (lavorazione dei metalli, chimico, della trasformazione dei prodotti agricoli e zootecnici).

 

America (letteratura) (o Il disperso) Romanzo di F. Kafka (1927). Ultimo in ordine cronologico tra i tre romanzi di Kafka (gli altri due sono Il castello e Il processo), fu pubblicato postumo, prima con il titolo America, poi con il titolo Il disperso (Der Verschollene), quando da uno dei Diari di Kafka si è desunta la volontà precisa dell'autore di attribuire quest'ultimo titolo. Il romanzo, incompiuto, narra le avventure americane del diciassettenne Karl Rossman, costretto dai genitori a emigrare per una storia di amore ancillare seguito da gravidanza. Secondo Max Brod, amico, esecutore testamentario ed editore delle opere di Kafka, il romanzo è l'espressione della nostalgia di libertà e di terre lontane. L'America di Kafka può essere definita fantastica, considerato che l'autore non ebbe mai l'occasione di farne l'esperienza diretta. I temi ricorrenti nell'opera sono quelli classici di Kafka dell'inspiegabilità del reale e dell'incomunicabilità. Le vicende si sviluppano in un'atmosfera allucinata e onirica, costantemente permeata dal senso di una colpa ignota. Talvolta si ha l'impressione di una realtà della quale il protagonista non è in grado di decifrare le regole. In tutto il romanzo aleggia una malinconia profonda.
America 1929: sterminateli senza pietà Film drammatico, americano (1973). Regia di Martin Scorsese. Interpreti: David Carradine, Barbara Hershey, Barry Primus. Titolo originale: Box Car Bertha
America America (Il ribelle dell'Anatolia) Film drammatico, americano (1963). Regia di Elia Kazan. Interpreti: Stathis Giallelis, Frank Wolff, John Marley. Titolo originale: America, America
America oggi Film drammatico, americano (1993). Regia di Robert Altman. Interpreti: Jack Lemmon, Lily Tomlin, Tim Robbins. Titolo originale: Short Cuts
America primo amore Romanzo di M. Soldati (1935).
America, America, dove vai? Film drammatico, americano (1969). Regia di Haskell Wexler. Interpreti: Robert Forster, Verna Bloom, Marianna Hill. Titolo originale: Medium Cool
America's Cup Competizione velica che si svolge dal 1851.
American Airlines Incorporated (AAI) Compagnia aerea americana fondata nel 1930.
American gigolò Film drammatico, americano (1980). Regia di Paul Schrader. Interpreti: Richard Gere, Lauren Hutton, Hector Elizondo. Titolo originale: American Gigolo
American graffiti Film commedia, americano (1973). Regia di George Lucas. Interpreti: Richard Dreyfuss, Ronny Howard, Paul Le Mat. Titolo originale: American Graffiti
American Graffiti 2 Film commedia, americano (1979). Regia di Bill W. L. Norton. Interpreti: Paul Le Mat, Ron Howard, Bob Hopkins. Titolo originale: More American Graffiti
American Highland Altopiano (massima altezza 2.285 m) all'interno della Costa del Territorio Antartico Australiano.
americàna, sf. Gara ciclistica su pista a coppie, consistente nella disputa di più traguardi.
Americana (città) Città (122.000 ab.) del Brasile, nello stato di San Paolo.
Americana (letteratura) Antologia di narrativa tradotta da E. Vittorini (1941).
americanàta, sf. Comportamento o manifestazione ingenuamente grandiosi, tipici del costume americano. ~ esagerazione.
americanìsmo, sm. 1 Parola o espressione propria dell'inglese degli Stati Uniti d'America. 2 Adesione alla politica, allo stile di vita propri degli Stati Uniti d'America; imitazione di usanze americane.
americanìsta, sm. e sf. 1 Studioso di americanistica. 2 Ciclista che partecipa a un'americana.
americanìstica, sf. 1 Studio storico ed etnologico del continente americano. 2 Studio della lingua e della letteratura degli Stati Uniti.
americanizzàre, v. v. tr. Improntare ai costumi americani. 
v. intr. pron. Assumere i gusti e i costumi degli americani.
americàno, agg. e sm. agg. 1 Delle Americhe. 2 Statunitense. 
sm. 1 Abitante, nativo delle Americhe, soprattutto degli Stati Uniti d'America. 2 L'inglese parlato e scritto in America. 
agg. e sm. American.
Americano a Parigi, Un Film musicale, americano (1951). Regia di Vincente Minnelli. Interpreti: Gene Kelly, Leslie Caron, Oscar Levant. Titolo originale: An American in Paris
Americano a Roma, Un Film commedia, italiano (1954). Regia di Steno. Interpreti: Alberto Sordi, Maria Pia Casilio, Rocco d'Assunta.
Americano, L' Romanzo di H. James (1877).
amerìcio, sm. Elemento chimico artificiale di simbolo Am e numero atomico 95. Si ottiene per trasformazione del plutonio, ha colore argenteo, punto di fusione a 850 °C, densità di 11,7 g/cm3 ed è altamente radioattivo. Fu G. Seaborg che, insieme alla propria équipe dell'università di Chicago, ne scoprì l'isotopo 241 bombardando con neutroni il plutonio 239. Gli isotopi di americio attualmente conosciuti hanno tempi di dimezzamento che variano tra 0,9 minuti e 7.400 anni. L'americio 241 viene abitualmente utilizzato in medicina per la produzione di particelle alfa.
amerìndio, agg. e sm. agg. Degli indiani d'America. 
sm. Indigeno delle Americhe.
Amèrio, Alessàndro (Nizza Monferrato 1876-Milano 1965) Fisico. Insegnante di fisica sperimentale, ha studiato la fotosfera del Sole e le radiazioni ottiche e termiche nell'atmosfera terrestre. È stato anche socio corrispondente dell'Accademia dei Lincei.
ametàbolo, agg. Detto degli Insetti che nascono dall'uovo con caratteri simili a quelli dell'adulto.
ametìsta, sf. Pietra preziosa di colore violetto; varietà di quarzo. 
  sf. amethyst.
ametopterìna, sf. Derivato metilato dell'amminopterina con proprietà antileucemiche.
ametrìa, sf. Mancata formazione dell'utero.
ametropìa, sf. Difetto della rifrazione per il quale è inibita la messa a fuoco precisa dell'immagine sulla fovea retinica.
amfetamìna, sf. (o anfetammina o meno propriamente anfetamina, dall'inglese amphetamine) Derivato sintetico dell'efedrina appartenente al gruppo dei farmaci simpaticomimetici, stimolanti del sistema nervoso centrale. L'assunzione provoca senso di benessere e invulnerabilità, riduce l'appetito, facilita il rendimento fisico. Usata in medicina come terapia sintomatologica della narcolessia e del morbo di Parkinson, provoca assuefazione ed effetti collaterali (aumento della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca, insonnia e allucinazioni). L'abuso di anfetamina viene classificato tra le tossicodipendenze e può causare psicosi acute e collasso cardiocircolatorio o respiratorio. La sua mancata somministrazione può portare invece a uno stato depressivo, accompagnato da ipersonnia.
amfimìxi, sf. Fecondazione dell'uovo da parte dello spermatozoo.
Amfiteatrov, Aleksandr Valentinovic (Kaluga 1862-Levanto 1938) Scrittore e giornalista russo. Dopo numerose peregrinazioni in Russia e all'estero dovute al suo lavoro di giornalista, finì per stabilirsi in Italia. Tra i suoi romanzi, specchio della società russa del XIX secolo, Gli uomini degli anni Ottanta, Gli uomini degli anni Novanta, Viktorija Pavlovna, Marija Lus'eva, La belva dell'abisso e La steppa incantata.
Amfiteatrov, Màssimo (Parigi 1907-Levanto 1990) Violoncellista di origine russa, naturalizzato italiano. Dopo gli studi compiuti prima a Parigi e poi a Milano, si è dedicato all'attività concertistica.
Amgun Fiume (725 km) della Russia, nel Territorio di Habarovsk.
amìa, sf. Genere di Pesci con scheletro ossificato. Appartiene alla famiglia degli Amiidi.
amiantìte, sf. Materiale costituito di fibre di amianto pressate e vulcanizzate, impastate con gomma.
amiànto, sm. Silicato fibroso derivante dalla trasformazione di serpentino o actinolite. Ha proprietà che lo rendono idoneo a essere impiegato come isolante e come protettivo contro il fuoco e gli agenti chimici. Mescolato con il cemento, dà prodotti usati nell'edilizia per le proprietà isolanti (eternit). L'amianto di serpentino, o asbesto, ha lunghe fibre flessibili che possono essere tessute; l'amianto di actinolite, invece, è un anfibolo dalle fibre più rigide. Il suo uso è stato ridotto dopo la conferma che il contatto con la polvere d'amianto ha effetti cancerogeni. 
  sm. asbestos.
amiantòsi, sf. Sinonimo di asbestosi.
Amiàta Monte dell'Antiappennino toscano (1.738 m) che si erge tra le valli Ombrone e Paglia. È un antico vulcano di forma elevata, con miniere di mercurio e antimonio. Apprezzata meta turistica.
amicàle, agg. Amichevole.
amicaménte, avv. Con amicizia.
amicàre, v. v. tr. Affezionare, rendere amico. 
v. rifl. Rendersi amico qualcuno. ~ accattivarsi, conquistarsi. <> alienarsi, inimicarsi.
Amiche, Le Film drammatico, italiano (1955). Regia di Michelangelo Antonioni. Interpreti: Eleonora Rossi Drago, Valentina Cortese, Gabriele Ferzetti.
amichévole, agg. 1 Da amico, confidenziale. ~ fraterno. <> ostile. saluto amichevole. 2 Incontro sportivo che non ha validità per la classifica di un campionato o torneo. 
  agg. friendly.
amichevolménte, avv. In modo amichevole.
Amici miei Film commedia, italiano (1975). Regia di Mario Monicelli. Interpreti: Ugo Tognazzi, Philippe Noiret, Adolfo Celi, Gastone Moschin.
Amici miei atto II Film commedia, italiano (1982). Regia di Mario Monicelli. Interpreti: Ugo Tognazzi, Gastone Moschin, Adolfo Celi.
Amici miei atto III Film commedia, italiano (1985). Regia di Nanni Loy. Interpreti: Ugo Tognazzi, Gastone Moschin, Adolfo Celi.
Amìci, Giovànni Battìsti (Modena 1786-Firenze 1863) Fisico. Fu ideatore di strumenti ottici per le ricerche biologiche e per l'astronomia.
amicìzia, sf. 1 Legame tra persone basato su affinità. ~ familiarità. <> avversione. in tutta amicizia, in modo disinteressato. 2 Specialmente al plurale, persone con cui si ha un legame di amicizia. è una persona con molte amicizie. 
  sf. friendship. 
  lat. amicitia, deriv. da amicus amico.
Amicizie particolari, Le Romanzo di R. Peyrefitte (1944).
amìco, agg. e sm. agg. 1 Animato da amicizia. ~ affettuoso. <> malevolo. nazione amica, alleato. 2 Amante, incline. è amico della poesia e del teatro
sm. 1 Chi intrattiene legami di amicizia con un'altra persona. ~ compagno. 2 Chi è legato a un'altra persona da una relazione illecita. farsi l'amica, l'amante. 3 Compare, compagno, che non si vuole nominare. l'amico non è mai d'accordo
  agg. friendly. sm. friend. 
  lat. amicus.
Amico americano, L' Romanzo di P. Highsmith (1974). 
Film tedesco (1997). Regia: Win Wenders. Interpreti: Bruno Ganz, Dennis Hopper, Lisa Kreuzer, Gerard Blain, Nicolas Ray, Samuel Fuller (Der amerikanische Freund).
Amico delle donne, L' Romanzo di A. Dumas figlio (1864).
Amico Fritz, L' Commedia lirica in tre atti di P. Mascagni, libretto di P. Suardon (Roma, 1891).
Amico Manso, L' Romanzo di B. Pérez Galdós (1882).
Amico ritrovato, L' Romanzo di F. Uhlman (1971).
amicòsi, sf. Assenza di contaminazione da funghi.
Amicus Plato, sed magis amica veritas, loc. avv. Locuzione latina che significa "Platone mi è amico, ma ancor di più lo è la verità". L'espressione, tradotta da Aristotele, serve a enfatizzare la preminenza assoluta della verità.
amidàceo "amilaceo"
amidatùra, sf. Procedimento consistente nell'impregnare di sostanze amidacee o gommose i tessuti di cotone per aumentare rigidità e resistenza.
Amidèi, Sèrgio (Trieste 1904-Roma 1981) Sceneggiatore. Collaborò con De Sica (Sciuscià, 1946), Emmer (Domenica d'Agosto, 1950), Rossellini (Roma città aperta, 1945; Paisà, 1947; Stromboli, 1951) e Scola (Il mondo nuovo, 1982).
amidifìcio, sm. Fabbrica nella quale si produce l'amido.
amidinopenicillìna, sf. Penicillina semisintetica che agisce positivamente su alcuni gramnegativi.
amidìsmo, sm. Culto di Amida o Amitabha.
àmido, sm. Il più importante idrato di carbonio vegetale di riserva, di formula (C6H10O5)n. Formato da due polisaccaridi, l'amilosio, che ne costituisce il 20% circa ed è solubile in acqua, e l'amilopectina, insolubile, è il prodotto finale dell'attività clorofilliana, ottenuto dalla policondensazione di D-glucosio; dal cloroplasto che lo ha prodotto, emigra negli organi di riserva (radici, tuberi, semi ecc.) e costituisce la principale scorta di cibo delle piante. L'amido è una delle principali fonti energetiche nell'alimentazione umana. La trasformazione dell'amido all'interno del corpo umano si realizza in fasi successive. La prima avviene nel cavo orale a opera della diastasi (enzima della ptialina contenuta nella saliva) che trasforma l'amilosio in maltosio e l'amilopectina in parti uguali di maltosio e destrina. Quando quest'ultima raggiunge lo stomaco, viene anch'essa trasformata in maltosio dai succhi gastrici e, insieme a quello prodotto dall'idrolisi con la diastasi, subisce un'ulteriore trasformazione in glucosio, che viene in parte inviato al fegato sotto forma di glicogeno. È quest'ultima sostanza che, analogamente all'amido per gli organismi vegetali, svolge la funzione di scorta alimentare nel corpo umano. Nell'industria, l'amido estratto da tuberi (soprattutto patate, dalle quali si ottiene la fecola) e da semi (come mais e riso), viene trasformato con procedimenti analoghi a quelli naturali per produrre destrina (utilizzata come collante) e glucosio. 
  sm. starch.
amidùro, o ammiduro, sm. Composto chimico derivato dall'ammoniaca sostituendo con un metallo un atomo di idrogeno.
amielìa, sf. Assenza di sviluppo del midollo spinale.
amieloencefalìa, sf. Assenza di sviluppo del midollo spinale e del cervello.
Amiens Città della Francia (131.000 ab.) capoluogo del dipartimento della Somme, nel cuore della Piccardia. Centro commerciale di prodotti agricoli, possiede industrie tessili, alimentari, dell'abbigliamento, calzaturiere, meccaniche e chimiche. Fu importante capoluogo della Gallia, città romana, floridissima nel commercio durante il medioevo. Tra le sue opere d'arte, si distingue la famosa cattedrale gotica del XII sec. 
Pace di Amiens 
Conclusa tra la Francia di Napoleone e la Gran Bretagna nel 1802, per un anno garantì la cessazione delle guerre seguite alla rivoluzione francese.
amìgdala, sf. 1 Ghiandola del retrobocca a forma di mandorla; tonsilla. 2 Arma a forma di mandorla dell'età della pietra.
amigdalectomìa, sf. Asportazione delle tonsille.
amigdalìte, sf. Infiammazione delle tonsille.
amigdaloglòsso, sm. Piccolo fascio muscolare della lingua.
amilàceo, agg. Di sostanza che contiene amido o che ha natura di amido.
amilasemìa, sf. Tasso di amilasi nel sangue. Aumenta quando si soffre di affezioni pancreatiche acute, nell'ulcera gastrica perforata e nelle occlusioni intestinali.
amilàsi, sf. Gruppo di enzimi che causano l'idrolisi dei legami alfa-glucosidici dei polisaccaridi.
amilasurìa, sf. Processo di eliminazioni di amilasi mediante le urine.
Amìlcare Nome di alcuni generali cartaginesi: Amilcare, figlio di Annone, morì nella battaglia di Imera (480 a. C.) combattendo contro Terone d'Agrigento. Amilcare, generale nella prima guerra punica, fu sconfitto da Attilio Regolo nel 256 a. C.
Amìlcare Bàrca (290 ca.-Elche 229 a. C.) Padre di Annibale, fu comandante delle forze cartaginesi in Sicilia nella prima guerra punica, ove si distinse per valore e strategia militare. Il soprannome (Barca) significa infatti fulmine, in riferimento alle rapide incursioni che compiva sulle coste dell'Italia meridionale. Dopo la sconfitta delle Egadi (241 a. C.) stipulò una pace decorosa con Roma. Diede vita a una campagna iberica, conquistando parte della Spagna centrale e meridionale dove riuscì a formare un esercito forte e compatto del quale si avvalse Annibale. Morì in un'imboscata durante l'assedio di Elche.
amilène, sm. Miscela di idrocarburi etilenici isomeri ottenuta per disidratazione dell'alcool amilico con acido solforico e cloruro di zinco.
amìlico, agg. (pl. m.-ci) Relativo a uno qualunque degli alcoli di formula C5H11OH.
amilìfero, agg. Relativo alle cellule e ai tessuti che contengono amido.
amìlo- Primo elemento che nella terminologia scientifica sta a indicare la presenza o la relazione con un amido.
amilodestrìna, sf. Composto intermedio di idrolisi dell'amido.
amiloidòsi, sf. Malattia che si verifica a seguito di un'infiltrazione particolare dei tessuti.
amilolìsi, sf. Degradazione idrolitica dell'amido e del glicogeno.
amilolìtico, agg. (pl. m.-ci) Che possiede le proprietà dell'amilasi.
amiloplàsto, sm. Particolare tipo di plastidio incolore all'interno del quale si depositano i granuli di amido di riserva.
amilopsìna, sf. Enzima del gruppo delle amilasi che si trova nel succo pancreatico.
amilòsio, sm. Uno dei due costituenti dell'amido dal quale è causata la caratteristica colorazione blu con lo iodio.
amimìa, sf. Assenza di quei gesti che esprimono idee e sentimenti dell'uomo.
Amin Dada, Idi (Koboko 1925-) Comandante delle forza armate ugandesi, instaurò una sanguinosa dittatura con un colpo di stato nel 1971; i suoi oppositori appoggiati dalla Tanzania lo deposero nel 1979.
aminoacidemìa, sf. Presenza di aminoacidi liberi nel sangue.
aminopterìnico, agg. Relativo agli episodi emorragici causati dalla diminuzione delle piastrine indotta dall'uso terapeutico dell'aminopterina.
Aminta Favola pastorale di T. Tasso (1573).
amiodaróne, sm. Vasodilatatore coronarico applicato nel trattamento dell'angina pectoris.
amiostasìa, sf. Assenza del controllo della tensione muscolare dalla quale dipende l'esattezza dei movimenti.
amiostenìa, sf. Incapacità di contrarre i muscoli volontari.
amiotassìa, sf. Mancanza di coordinazione dei movimenti nei soggetti affetti da tabe dorsale.
amiotrofìa, sf. Diminuzione della consistenza della muscolatura dello scheletro.
Amis, Kingsley (Londra 1922-1995) Romanziere. Tra le opere Jim il fortunato (1954) e Il colonnello Sun (1968).
amish, sm. invar. Membro di un gruppo mennonita americano che si fonda sull'austerità di vita e contesta la civiltà moderna.
amissìa, sf. Impossinilità di incrocio tra due specie.
amistà, sf. Amicizia.
amitòsi, sf. Divisione diretta del nucleo cellulare senza sviluppo di strutture filamentose.
amitòtico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla divisione cellulare diretta.
amìttico, agg. (pl. m.-ci) Riferito ai laghi solitamente gelati.
amìtto, sm. Panno di lino che il sacerdote indossa sulle spalle sotto il camice.
amiùro, sm. Genere di Pesci Teleostei dalle carni molto gustose. Comprende, tra gli altri, il pesce gatto nordamericano.
amixìa, sf. Cessazione della secrezione di muco.
amleticaménte, avv. In modo amletico.
amlètico, agg. Di Amleto, protagonista dell'omonima tragedia di Shakespeare; irresoluto, contraddittorio. ~ tentennante. <> risoluto.
Amleto Tragedia in cinque atti di W. Shakespeare (1600-1601) ispirata alla cronaca di Saxo Gramaticus (XII sec). Si tratta di una delle tragedie più note e più rappresentate, tanto che il protagonista è diventato una sorta di metafora del dubbio e dell'indecisione. 
Amleto è l'erede al trono di Danimarca, al quale lo spettro del padre ha chiesto vendetta contro il proprio fratello Claudio che l'ha assassinato. Amleto giura vendetta, poi simula follia per poter scoprire tutti i complici dello zio. Le esigenze della vendetta gli faranno respingere l'amata Ofelia, che poi si annegherà, e uccidere il di lei padre Polonio. Nello scontro decisivo, Amleto ucciderà l'assassino del padre, ma, ferito con la spada avvelenata, morirà anche lui, dopo aver affidato all'amico Orazio l'incarico di raccontare la sua storia. 
Nel corso del tempo sono state date infinite e spesso contrastanti definizioni dell'enigmatico personaggio. Alla varietà delle interpretazioni critiche non poteva che corrispondere la varietà delle interpretazioni sceniche. Celeberrimo il monologo di Amleto: Essere o non essere: questo è il problema, se sia più nobile tollerare le percosse e gli strali di una sorte oltraggiosa, oppure levarci a combattere tutti i nostri dolori e risolutamente finirli? Morire, dormire ... null'altro ...
Amleto Film drammatico, britannico (1948). Regia di Laurence Oliver. Interpreti: Laurence Oliver, Jean Simmons, Basil Sidney. Titolo originale: Hamlet 
Amleto Film drammatico, russo (1964). Regia di Grigori Kosintzev. Interpreti: Kenti Inno, Innokentij Smoktunovskij, Anastasia Vertinskaia. Titolo originale: Gamblet 
Amleto Film drammatico, americano/italiano (1990). Regia di Franco Zeffirelli. Interpreti: Mel Gibson, Glenn Close, Alan Bates. Titolo originale: Hamlet
am-lira, sf. Banconota introdotta in Italia durante il governo militare alleato in vigore tra il 1943 e il 1950.
AMMA Sigla di Associazione Metallurgici Meccanici e Affini.
ammaccaménto, sm. Schiacciamento deformante circoscritto ad alcune zone di una superficie.
ammaccàre, v. v. tr. Deformare una superficie, colpendola. ~ gualcire. <> spianare. 
v. intr. pron. Ricevere un'ammaccatura, prendere una botta. 
  v. tr. 1 (oggetto) to dent. 2 (persona) to bruise. v. intr. to bruise. 
  da a-+ lat. maccare.
ammaccàto, agg. Pesto. ~ acciaccato. 
  agg. 1 (in genere) dented. 2 (persona) bruised.
ammaccatùra, sf. 1 Deformazione prodotta su una superficie da un colpo. ~ infossatura. <> rilievo. 2 Contusione. ~ livido.
ammaestràbile, agg. Che si può ammaestrare.
ammaestraménto, sm. 1 L'ammaestrare, l'essere ammaestrato. ~ ammaestramento. 2 Ciò che si insegna, precetto. ~ regola. 3 Addestramento di animali.
ammaestràre, v. tr. 1 Istruire, erudire, formare. ~ insegnare. 2 Addestrare un animale a compiere esercizi. ~ addomesticare. ammaestrare un cane alla caccia. 3 Digrossare. ~ dirozzare. 
  v. tr. 1 (persona) to teach. 2 (animale) to train. 
  da a-+ deriv. da maestro.
ammaestràto, agg. Addestrato, detto di animali.
ammaestràtóre, sm. Chi ammaestra.
ammagliàre, v. tr. 1 Fare il bordo a un materasso. 2 Legare casse o balle con funi incrociate a forma di rete. 
  da a-+ deriv. da maglia.
ammagliàto, agg. Relativo alla lettera assicurata legata con una cordicella per impedirne l'apertura.
ammainabandièra, sm. invar. La cerimonia di ammainare la bandiera. ~ calare. <> alzare.
ammainàre, v. tr. Far scendere una vela, una bandiera. ~ abbassare, calare. <> alzare, issare. 
  v. tr. to lower, to haul down.
ammalàrsi, v. intr. pron. Contrarre una malattia. <> guarire. 
  v. intr. pron. to fall ill, to become ill. 
  da a-+ deriv. da male.
ammalàto, agg. e sm. Malato. ~ indisposto. <> sano. 
  agg. ill, sick, unwell. sm. 1 sick person. 2 (paziente) patient.
ammalazzàto, agg. Malazzato.
ammaliànte, agg. Affascinante. ~ seducente.
ammaliàre, v. tr. 1 Far la malia a qualcuno. ~ affatturare. 2 Affascinare. ~ sedurre. 
  v. tr. to charm, to enchant. 
  da a-+ deriv. da malia.
ammaliàto, agg. Colpito da malia. ~ incantato, affascinato.
ammaliatóre, agg. e sm. Che o chi ammalia; seducente. ~ incantatore.
Ammaliatrice, L' Film commedia, americano (1941). Regia di René Clair. Interpreti: Marlene Dietrich, Bruce Cabot, Mischa Auer. Titolo originale: The Flame of New Orleans
ammalinconìre, v. v. tr. Rendere malinconico. 
v. intr. pron. Diventare malinconico.
ammaliziàre, v. tr. Disporre alla malizia nell'intendere e nell'operare.
ammalizzìre, v. v. tr. Rendere scaltro, malizioso. 
v. intr. Diventare malizioso, scaltrirsi.
ammammolàrsi, v. intr. pron. 1 Di occhi, velarsi di lacrime. ~ inumidirsi. 2 Di occhi, chiudersi per il sonno.
ammammolàto, agg. Dell'occhio velato, umido per la commozione, oppure quasi chiuso per la sonnolenza.
amman, sm. Titolo attribuito ad alcuni magistrati della Svizzera e della Lorena.
Amman Capitale della Giordania (972.000 ab.) capoluogo del distretto omonimo, sorge a 758 m di altezza presso l'Uadi Zerqa; in età ellenistica era conosciuta come Philadelphia, dal nome di Tolomeo II Filadelfo. Nel I sec. a. C. divenne capoluogo di Arabia (provincia romana) e nel 635 fu conquistata dagli arabi. Nel 1946 divenne capitale della Giordania. Durante la guerra tra arabi e israeliani (1948-1949), accolse numerosi profughi palestinesi. Nel 1967, Israele conquistò i territori occupati dai palestinesi, facendo aumentare il numero dei profughi verso Amman. Nel 1970 fu danneggiata dagli scontri tra il governo giordano e l'OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina). Principale centro dello stato, possiede industrie tessili, alimentari, cementifere, per la lavorazione del cuoio, del tabacco e dei fosfati.
ammànco, sm. Somma di denaro mancante per errore contabile o appropriazione indebita. ~ disavanzo. 
  sm. deficit. 
  deriv. da ammancare, comp. da a-+ mancare.
ammandorlàto, agg. e sm. agg. A mandorla. 
sm. 1 Transenna, balaustra di mattoni posti per coltello a formare tanti rombi. 2 Inferriata a sbarre diagonali.
ammanettàre, v. tr. Bloccare con le manette; arrestare. ~ catturare. <> liberare. 
  v. tr. to handcuff.
ammanicàrsi, v. intr. pron. Ammanigliarsi.
ammanicàto, agg. Ammanigliato.
ammanieràre, v. tr. Rendere artificioso o affettato.
ammanigliàre, v. v. tr. Congiungere o agganciare, cavi o catene, mediante una maniglia di metallo. 
v. intr. pron. Stringere relazioni con persone importanti a vista di raccomandazioni e appoggi. ~ ammanicarsi.
ammanigliàto, agg. Che ha una rete di rapporti influenti; protetto. ~ ammanicato.
ammannàre, v. tr. Riunire in covoni.
Ammannàti, Bartolomèo (Settignano 1511-Firenze 1592) Architetto. Tra le opere la biblioteca Laurenziana (1525-1578), il cortile di Palazzo Pitti (1560-1568) e il ponte di Santa Trinità (1567-1570) a Firenze.
ammannìre, v. tr. 1 Allestire, preparare soprattutto cibi; cucinare. ~ apparecchiare. 2 Propinare. ~ dare.
ammansìre, v. v. tr. 1 Rendere mansueto. ~ domare. 2 Placare, rabbonire. ~ calmare. <> istigare. 
v. intr. pron. Divenire mansueto, calmarsi. <> irritarsi. 
  v. tr. 1 to domesticate, (domare) to tame. 2 (placare) to placate, to calm. 
  da a-+ deriv. da manso.
ammantàre, v. v. tr. 1 Avvolgere con un manto; ricoprire. ~ vestire. <> spogliare. 2 Celare. ~ occultare. 
v. rifl. 1 Avvolgersi in un manto. ~ rivestirsi. 2 Ostentare qualcosa che non si possiede.
ammànto, sm. Veste che esprime dignità.
ammaràggio, sm. Discesa di un aeromobile su di uno specchio d'acqua. 
  sm. 1 landing. 2 (navicella spaziale) splashdown.
ammaràre, v. intr. Compiere una manovra di ammaraggio.
ammarràre, v. tr. Ormeggiare.
ammassaménto, sm. 1 Accumulo, ammasso. 2 Raggruppamento, assembramento di persone; concentramento di forze e mezzi.
ammassàre, v. v. tr. 1 Radunare in massa. ~ riunire. 2 Raccogliere in grande quantità. ~ ammucchiare. 3 Accumulare. ~ risparmiare. 
v. intr. pron. Affollarsi in gran numero. ~ radunarsi. <> disperdersi. 
  v. tr. (ammucchiare) to amass, to heap up. v. intr. pron. to mass, to pile up, to gather. 
  da a-+ deriv. da massa.
ammassicciàre, v. tr. Ridurre in massa dura e compatta.
ammàsso, sm. 1 Insieme disordinato di cose sovrapposte o ammucchiate. ~ accozzaglia. 2 Raccolta di prodotti agricoli amministrata dallo stato. 
  sm. mass, pile, heap. 
Limite imposto dalla legge al diritto di proprietà, soprattutto su generi agricoli. Il produttore ha l'obbligo di cedere allo stato i prodotti di cui è vietato il libero commercio, tranne la parte che occorre per il suo bisogno personale. I prodotti, ammassati in magazzini, vengono amministrati dal ministero competente. 
Amasso regolare 
Insieme di galassie ellittiche, distribuite in modo simmetrico. 
Ammasso stellare 
Agglomerato di stelle dall'origine comune e con caratteri fisico chimici analoghi. Gli ammassi aperti, collocati all'interno delle galassie, sono composti da un migliaio di stelle; quelle più conosciute sono le Pleiadi e le Iadi nella costellazione del Toro e il Presepe nella costellazione del Cancro. Gli ammassi globulari sono composti anche da un milione di stelle, contenute in un volume limitato. Nella nostra galassia sono distribuiti in una grande sfera attorno al centro galattico e hanno un raggio di 40.000 parsec; ne sono stati individuati più di 100; quello maggiormente visibile è M13. Anche le galassie si raggruppano in ammassi di galassie e superammassi; questi ultimi sono costituiti da gruppi di ammassi di galassie. Tra gli ammassi più conosciuti, quello della Vergine, della Chioma di Berenice, dell'Orsa Maggiore e del Centauro.
ammatassàre, v. tr. Avvolgere in matassa.
ammattiménto, sm. Cosa che fa ammattire, rompicapo.
ammattìre, v. v. intr. Diventare matto. ~ impazzire. <> rinsavire. 
v. intr. pron. 1 Impazzire. 2 Spazientirsi, scervellarsi. ~ arrovellarsi. 
  v. intr. to go mad. 
  da a-+ deriv. da matto.
ammattonàre, v. tr. Pavimentare con mattoni, mattonare.
ammattonàto, agg. e sm. Si dice di pavimento lastricato a mattoni.
ammazzacaffè, sm. invar. Bevanda alcolica che si beve a fine pasto, dopo il caffè.
ammazzaménto, sm. 1 L'ammazzare, uccisione. 2 Grande fatica.
ammazzàre, v. v. tr. 1 Uccidere in modo violento, provocare la morte. ~ assassinare. ammazzò i polli tirandogli il collo. 2 Stremare. ~ logorare. LOC: è un test attitudinale che ammazza
v. intr. pron. o rifl. 1 Suicidarsi. ~ sopprimersi. 2 Caricarsi eccessivamente. ~ sfiancarsi. non ammazzarti di lavoro! 3 Perdere la vita accidentalmente. ~ uccidersi. 
  v. tr. to kill. v. intr. pron. 1 (uccidersi) to kill oneself. 2 (rimanere ucciso) to get killed, to be killed. 3 (fig., di lavoro) to work oneself to death. 
  da a-+ deriv. da mazza, uccidere a colpi di mazza.
ammazzasètte, sm. invar. Smargiasso, fanfarone.
ammazzàta, sf. Sfacchinata. ~ sgobbata.
ammazzàto, agg. Assassinato. ~ ucciso.
ammazzatóio, sm. Mattatoio. ~ macello.
Ammazzatoio, L' Romanzo di É. Zola contenuto nel ciclo I Rougon-Macquart (1877).
ammènda, sf. 1 Pena pecuniaria fissata per le contravvenzioni. ~ multa, contravvenzione. 2 Riconoscimento e riparazione di un male commesso. ~ riparazione. 3 Scusa. ~ perdono. 
  sf. amends. 
Fino la 1979, la pena dell'ammenda non eseguita per insolvibilità del condannato, veniva convertita in pena detentiva.
ammendaménto, sm. Operazione di miglioramento dello stato del terreno; il fertilizzante usato in tale operazione.
ammendàre, v. tr. 1 Risanare un terreno. 2 Riparare. ~ correggere.
ammennìcolo, sm. 1 Pretesto. ~ cavillo. 2 Accessorio, cosa di poco conto. ~ fronzolo.
ammèsso, sm. Chi può accedere, chi è riconosciuto idoneo.
ammettènza, sf. In un circuito a corrente alternata, grandezza elettrica inversa all'impedenza.
amméttere, v. tr. 1 Lasciar entrare. ~ accogliere, ricevere. <> allontanare. 2 Supporre. ~ ipotizzare. ammettendo il tuo ragionamento, rimane pur sempre una questione da discutere. 3 Permettere. ~ autorizzare. <> respingere. non ammetto interferenze. 4 Riconoscere idoneo. ~ accettare. <> escludere. fu ammesso in collegio 5 Approvare. ~ riconoscere. <> contestare. 
  v. tr. 1 to admit. 2 (permettere) to accept, to allow. 3 (supporre) to suppose, to assume. 
  lat. admittere, comp. da ad-verso + mittere mandare.
ammezzàre, v. tr. Dividere a metà; dividere o riempire un recipiente a metà.
ammezzàto, sm. Piano situato tra il piano terreno e il primo piano. ~ mezzanino. 
  sm. mezzanine, entresol.
ammezziménto, sm. Processo di maturazione della frutta che comporta l'imbrunimento della polpa.
ammezzìre, v. v. intr. Infradiciare. 
v. intr. pron. Diventare mezzo, quasi marcio.
Ammiàno Marcellìno (Antiochia ca. 330-Roma ca. 400) Storico latino. Tra le opere Rerum gestarum libri XXXI.
ammiccaménto, sm. 1 L'ammiccare. 2 Il battito delle palpebre.
ammiccàre, v. intr. Fare cenni, per lo più di soppiatto; dare segni d'intesa. ~ segnalare. 
  v. intr. to wink.
ammìcco, sm. Cenno d'intesa, di complicità.
ammìde, sf. Composti organici azotati che si possono considerare ottenuti sostituendo uno o più idrogeni dell'ammoniaca con altrettanti radicali acidi RCO. Sono primarie, secondarie o terziarie a seconda che siano stati sostituiti uno, due o tre atomi di idrogeno.
ammidìna, sf. Terminologia chimica per indicare i composti derivati dalle ammidi per sostituzione dell'ossigeno col gruppo bivalente immidico =NH.
ammìdo- Primo elemento che nella terminologia chimica sta a indicare la presenza di un gruppo-NH2 legato a un carbonio carbonilico.
ammidossìma, sf. Termine attribuito ai composti instabili derivati per azione dell'idrossilammina su ammidine, nitrili o tioammidi.
ammìna, sf. Composti organici derivati dall'ammoniaca per sostituzione di uno, due o tre atomi di idrogeno con altrettanti radicali alchilici (ammine alifatiche, alchilamine) o con radicali arilici (ammine aromatiche, dette anche arilamine). Secondo il numero dei radicali si dicono primarie, secondarie e terziarie.
amminazióne, sf. Inserimento del gruppo NH2 nella molecola di un composto organico.
ammìnico, o amìnico, agg. (pl. m.-ci) Riferito al gruppo monovalente di formula NH2.
amministràre, v. tr. 1 Prendersi cura della gestione di un ente, un'attività, un bene. ~ gestire. 2 Disciplinare, controllare. ~ regolare. 3 Somministrare. ~ impartire. 
  v. tr. 1 to run, to manage. 2 (econ.) to administer. 
  lat. administrare, comp. da ad-+ ministrare, deriv. da minister servitore, aiutante.
amministrativaménte, avv. Dal punto di vista amministrativo.
amministrativìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Studioso di diritto amministrativo.
amministratìvo, agg. e sm. agg. Che riguarda l'amministrazione. ~ burocratico. elezioni amministrative, per il rinnovo delle amministrazioni locali. 
sm. Impiegato. ~ burocrate. 
  agg. administrative.
amministràto, agg. e sm. agg. Amministrativamente disciplinato. 
sm. Il subordinato rispetto al superiore di una gerarchia amministrativa.
amministratóre, sm. Chi amministra beni, società; responsabile, intendente, agente, procuratore, gestore. ~ fattore. 
  sm. 1 administrator, director, manager. 2 (condominio) flats manager. 3 (delegato) managing director. 
  lat. administrator,-oris.
amministrazióne, sf. 1 L'attività di chi amministra. ~ gestione. 2 Ente o azienda che gestisce un'attività. ~ ufficio. 3 La sede in cui si svolge l'attività di chi amministra. 4 Attività che regola, organizza e controlla un'azienda o un ente. 
  sf. management, administration. 
In diritto pubblico è il complesso degli organi cui sono affidate le attività funzionali amministrative dello stato e degli enti pubblici finalizzati a scopi di interesse generale. Ha un'organizzazione gerarchica entro la quale si ha una ripartizione delle competenze. Gli organi centrali hanno competenze nazionali, quelli locali operano nell'ambito del territorio regionale, provinciale, comunale e sono alle dipendenze del potere centrale. 
In diritto privato l'amministrazione controllata è un istituto introdotto nella procedura fallimentare. Stabilisce il controllo e l'amministrazione da parte di un commissario nominato dal Tribunale, di un'azienda che si trovi in stato di temporanea insolvenza. La durata dell'amministrazione controllata è limitata e, se entro i termini stabiliti l'azienda non ha superato la crisi, il giudice può promuovere azione di fallimento e il debitore può ricorrere al concordato preventivo. 
Amministrazione straordinaria 
Procedura introdotta nel 1979 volta al risanamento di grandi imprese in crisi. Tale risanamento viene attuato da un commissario straordinario nominato per ordine del ministro dell'industria.
ammìno-, o amìno-, o ammònio- Primo elemento che nella terminologia chimica sta a indicare la presenza di una funzione amminica in un composto organico.
amminoàcido, sm. Composto organico che contiene contemporaneamente uno o più gruppi amminici-NH2 e uno o più gruppi carbossilici-COOH. È il componente essenziale delle proteine; ha grande importanza nella costituzione biochimica dei tessuti dell'organismo umano e, di conseguenza, nell'alimentazione. Viene prodotto alla fine del processo di digestione delle proteine grazie ai fermenti pepsina, tripsina ed erepsina. Gli otto amminoacidi essenziali che l'organismo non può sintetizzare, e che deve ricevere dalla digestione, sono triptofano, fenilalanina, lisina, treonina, valina, leucina, isoleucina e metionina. Dei ventuno amminoacidi naturali principali si possono ricordare l'alanina, l'argirina, l'acido aspartico, la cisteina, la cistina, l'acido glutammico, la glicocolla, l'istidina e la tirosina. L'organismo sintetizza anche altri amminoacidi che si dicono non essenziali.
amminoacidùria, sf. Presenza di amminoacidi nelle urine.
amminoàlcool, sm. Termine generico con cui sono indicati i composti che hanno sia la funzione amminica che quella alcolica.
amminoazobenzène, sm. Termine attribuito a uno qualsiasi dei tre composti di formula C6H5N=NC6H4NH2. ~ giallo di anilina.
amminobattàmico, agg. (pl. m.-ci) Riferito all'amido omonimo che rappresenta il nucleo fondamentale degli antibiotici monobattamici.
amminobenzène, sm. Sinonimo di anilina.
amminocatióne, sm. Catione complesso in cui un catione metallico coordina un certo numero di molecole di ammoniaca.
amminopenicillànico, agg. (pl. m.-ci) Riferito all'acido omonimo che rappresenta il nucleo fondamentale delle penicilline.
amminopiridìna, sf. Termine che indica le basi risultanti dall'introduzione di un gruppo amminico nel nucleo della piridina.
amminoplàsto, sm. Resina termoindurente ottenuta in presenza di opportuni catalizzatori per condensazione sulla formaldeide di sostanze che contengono gruppi amminici.
ammiràbile, agg. Ammirevole. ~ apprezzabile, lodevole.
ammiràglia, sf. Nave principale di una flotta militare o di una compagnia di navigazione.
ammiragliàto, sm. 1 Grado e ufficio di ammiraglio. 2 Sede degli uffici di un ammiraglio. 
  sm. admiralty.
ammiràglio, sm. 1 Il grado più elevato di una Marina militare. 2 Capo di stato maggiore della Marina. 
  sm. admiral.
ammiràre, v. tr. 1 Guardare con meraviglia. ~ contemplare. 2 Considerare con stima. ~ apprezzare. <> disprezzare. 3 Lodare. ~ venerare. 
  v. tr. to admire. 
  lat. admirari, comp. da ad-+ mirari ammirare.
ammiratìvo, agg. Che manifesta ammirazione.
ammiràto, agg. 1 Pieno di ammirazione, di meraviglia. 2 Stimato. ~ lodato. 3 Visto. ~ contemplato. 
  agg. full of admiration.
ammiratóre, sm. 1 Chi ammira. ~ corteggiatore. 2 Sostenitore, seguace, tifoso. ~ fan. 
  sm. admirer.
ammirazióne, sf. 1 L'ammirare. ~ apprezzamento. <> deplorazione. 2 Sentimento di stima, entusiasmo. <> disprezzo. 3 Venerazione. ~ adorazione. 
  sf. admiration.
ammirévole, agg. Degno di ammirazione. ~ ammirabile. <> biasimevole. 
  agg. admirable.
ammirevolménte, avv. In modo ammirevole.
ammissìbile, agg. 1 Che si può ammettere. ~ accettabile. <> inammissibile. 2 Plausibile. ~ credibile. <> inconcepibile. 
  agg. acceptable, admissible.
ammissibilità, sf. L'essere ammissibile.
ammissióne, sf. 1 L'ammettere, l'essere ammesso. ~ accettazione. 2 Riconoscimento. ~ confessione. 
  sf. 1 admission. 2 (approvazione) acknowledgement.
ammobiliaménto, sm. Fornitura di mobili, arredamento.
ammobiliàre, v. tr. Fornire dei mobili necessari. ~ arredare. 
  v. tr. to furnish.
ammobiliàto, agg. Fornito di mobili. ~ arredato. 
  agg. furnished.
ammocète, sf. Nome della larva delle lamprede.
ammodernaménto, sm. L'ammodernare. ~ rinnovo.
ammodernàre, v. tr. Rendere moderno, rimodernare. ~ svecchiare.
ammòdite, sm. Genere di Pesci Teleostei caratterizzati da corpo allungato e assenza di pinne ventrali.
ammòdo, agg. e avv. agg. invar. Corretto, educato. ~ costumato. <> screanzato. 
avv. Per bene, come si deve. ~ correttamente. <> male. 
  agg. invar. nice, respectable. avv. properly.
ammogliàre, v. v. tr. Far sposare, dare moglie. 
v. rifl. Prendere moglie. ~ accasarsi.
ammogliàto, agg. e sm. Coniugato. ~ sposato. <> single.
ammollaménto, sm. L'ammollare, l'ammollarsi; il diventare molle, umido.
ammollàre, v. v. tr. 1 Rendere molle immergendo in un liquido. ~ inzuppare. <> asciugare, seccare. 2 Allentare, mollare. 3 Appioppare. ~ affibbiare. 
v. intr. pron. Ammorbidirsi, divenire molle, umido. 
  da a-+ deriv. da molle.
ammolliménto, sm. Ammorbidimento, rammollimento.
ammollìre, v. v. tr. Rendere molle; infiacchire. 
v. intr. pron. Diventare molle, ammorbidirsi. ~ rammollirsi.
ammòllo, sm. Prolungata immersione della biancheria in acqua saponata. 
  sm. (lasciare in ammollo) to leave to soak.
Ammóne Dio dell'antico Egitto (Tebe), adorato in particolar modo a Tebe con il nome di Amon-Ra. Identificato con il dio solare Ra e con il dio greco Zeus. Al tempo della XII dinastia, per il suo culto gli fu santificato il tempio al centro del poderoso complesso di Karnak. Fu adorato fino alla tarda epoca greco-romana.
ammonìaca, sf. Composto chimico gassoso, di formula NH3, incolore, di odore pungente, irritante, tossico. Ha numerosissimi impieghi; l'ammoniaca liquida anidrica è usata come solvente in molte sostanze. Elemento a carattere basico, si combina direttamente con i sali a formare i sali d'ammonio. Viene utilizzata per produrre acido nitrico, concimi chimici, urea, fibre tessili, sostanze coloranti; viene impiegata nelle macchine frigorifere in quanto la sua evaporazione provoca un forte abbassamento della temperatura; inoltre, trova impiego in medicina (preparati contro le punture d'insetti, per stimolare i centri respiratori). 
  sf. ammonia.
ammoniacàle, agg. Di ammoniaca.
ammoniacàto, sm. Termine generico con cui sono indicati i composti di addizione che l'ammoniaca forma con molte sostanze.
ammoniàco, agg. 1 Di ammoniaca. 2 Di ammonio.
ammònico, agg. (pl. m.-ci) Riferito ai sali di ammonio.
ammoniemìa, sf. Quantità di ammoniaca presente nel sangue.
ammoniménto, sm. 1 L'ammonire. ~ avvertimento. 2 Rimprovero. ~ richiamo. 
  sm. 1 warning, admonishment. 2 (rimprovero) reprimand. 
  deriv. da ammonire.
ammònio- "ammino"-
ammònio, sm. Gruppo monovalente NH4+ che si forma in soluzioni acquose di ammoniaca, dissociate in NH4+ e OH-. Si comporta come uno ione positivo e, come un metallo, può sostituire l'idrogeno degli acidi. Forma molti sali (cloruro di ammonio, solfato di ammonio, nitrato di ammonio ecc.); viene impiegato nei settori più diversi (per le pile a secco, negli esplosivi, nei concimi, come conservante di bevande, come lievito).
ammoniofanerèsi, sf. Eliminazione dell'ammoniaca a livello renale.
ammoniogènesi, sf. Processo biochimico di produzione dell'ammoniaca.
ammonìre, v. tr. 1 Avvertire con autorità, mettere in guardia. 2 Riprendere, rimproverare. ~ redarguire. <> elogiare. fu ammonito più volte per i suoi atteggiamenti. 3 Servire da monito per ammaestrare. considerati ammonito per il futuro
  v. tr. 1 (avvertire) to warn, to caution. 2 (rimproverare) to admonish, to reprimand. 3 (sport) to book. 
  lat. admonere, comp. da ad-+ monere, rammentare.
ammonìte, sf. Polvere propulsiva dall'innescamento alquanto complicato.
Ammonìti (storia) Uno dei popoli antichi di origine semitica che abitarono la Palestina, stanziati a est del fiume Giordano e del mar Morto. Vissero sempre in lotta con gli ebrei fino a quando furono sottomessi da David. La loro religione prevedeva il culto fondamentale del dio Melek.
Ammonìti (zoologia) Gruppo di Molluschi Cefalopodi. Importanti fossili guida dalle conchiglie calcaree, di forma prima piana poi di cono che si avvolge a spirale; ebbero grande sviluppo nel Mesozoico e si estinsero nel Cretaceo. Rivestono grande importanza in stratigrafia per la loro diffusione geografica e per la rapidissima evoluzione.
ammonìto, agg. e sm. Che, chi ha subito un'ammonizione.
ammonitòre, agg. e sm. (f.-trìce) Che o chi ammonisce.
ammoniurìa, sf. Presenza di ammoniaca nell'urina.
ammonizióne, sf. 1 Richiamo, rimprovero. ~ monito. 2 Nel pubblico impiego, sanzione disciplinare non grave inflitta al dipendente che abbia trascurato l'osservanza di un dovere; analogo provvedimento preso dall'arbitro verso un atleta che abbia commesso un'infrazione. 3 Critica, rimprovero. ~ appunto. <> lode. 4 Provvedimento giuridico, per imporre a individui pericolosi una forma di vita più controllata. 
  sf. 1 reprimand. 2 (avvertimento) warning. 
  lat. admonitio,-onis.
ammonizzazióne, sf. Processo di trasformazione della materia organica azotata in composti ammoniacali.
ammonolìsi, sf. Reazione di sostituzione degli alogenuri organici a opera dell'ammoniaca.
ammontàre, sm. e v. sm. Il totale. ~ importo. 
v. intr. Raggiungere una certa cifra complessiva. ~ assommare. 
  sm. amount. v. intr. to amount to, to come to.
ammonticchiàre, v. tr. Raccogliere in monticelli. ~ ammucchiare.
ammorbàre, v. tr. Rendere infetto. ~ appestare, inquinare. <> purificare.
ammorbidènte, agg. e sm. agg. Che ammorbidisce. 
sm. Additivo usato nel bucato a macchina per ammorbidire i tessuti. 
  sm. softener, fabric conditioner.
ammorbidiménto, sm. L'ammorbidire, l'ammorbidirsi.
ammorbidìre, v. v. tr. 1 Rendere morbido. <> indurire. ammorbidire la pelle. 2 Addolcire. ~ temperare. <> inasprire. ammorbidì il suo carattere, lo ha ingentilito. 
v. intr. pron. 1 Diventare morbido. <> indurirsi. 2 Mitigarsi, addolcirsi. ~ intenerirsi. <> irrigidirsi. 
  v. tr. e intr. pron. to soften. 
  da a-+ deriv. da morbido.
ammorsàre, v. tr. 1 Chiudere nella morsa. 2 Fornire di morse un muro, addentellare.
ammorsatùra, sf. La fila delle pietre o dei mattoni che si lasciano sporgenti dai lati di un muro per continuarne eventualmente la costruzione.
ammortaménto, sm. 1 Estinzione rateale di un debito. 2 Procedimento contabile per recuperare una spesa in esercizi finanziari successivi. 
Procedimento contabile con cui le spese per l'acquisto di beni capitali a lento ciclo di sfruttamento (impianti, fabbricati, macchinari) vengono ripartite sul bilancio di diversi esercizi, in rapporto al loro utilizzo e al graduale deterioramento. 
Ammortamento finanziario 
Restituzione graduale di un prestito, mediante successive quote di capitale dovuto e relativi interessi, secondo modalità convenute.
ammortàre, v. tr. Eseguire un ammortamento.
ammortìre, v. tr. 1 Rendere come morto. ~ intorpidire. 2 Attenuare, smorzare. ~ attutire.
ammortizzàbile, agg. Che si può ammortizzare.
ammortizzaménto, sm. L'ammortizzare, l'essere ammortizzato.
ammortizzàre, v. tr. 1 Ammortare. 2 Smorzare, attutire urti, colpi, vibrazioni. ~ neutralizzare. 
  v. tr. 1 to amortize, to pay off. 2 (spese) to write off. 3 (aut.) to deaden, to absorb.
ammortizzatóre, sm. Dispositivo che attutisce gli urti. ~ sospensione. 
  sm. 1 (aut.) shock absorber. 2 (società) welfare. 
Dispositivo destinato ad assorbire e moderare l'ampiezza delle oscillazioni derivanti da urti e vibrazioni generati in macchine, strumenti e impianti. Esistono due tipi di ammortizzatori: quelli detti dinamici, che utilizzano forze adatte a controbilanciare le sollecitazioni, e quelli ad attrito, che assorbono l'energia dinamica e la trasformano in energia termica. Nelle motociclette e negli autoveicoli si usano ammortizzatori ad attrito, oppure una loro variante, detti ad attrito fluido. Questi ultimi possono essere ulteriormente suddivisi in idraulici, pneumatici e oleopneumatici, e sono fondamentalmente composti da uno stantuffo inserito in un doppio cilindro. L'urto sollecita lo stantuffo, che comprime una massa di consistenza oleosa e la obbliga a filtrare attraverso piccole aperture. Tale passaggio genera attrito, producendo calore e compensando la forza di eccitazione. Gli ammortizzatori più sofisticati sono a doppia azione (lavorando sia in estensione che in compressione dei cilindri) e montano un controllo elettronico che ne ottimizza le caratteristiche in base alla velocità del veicolo e alle condizioni del fondo stradale.
ammortizzazióne, sf. Ammortizzamento.
ammorzaménto, sm. L'azione e l'effetto dell'ammorzare.
ammorzàre, v. v. tr. Spegnere, smorzare. ~ attenuare. 
v. intr. pron. Spegnersi. ~ attenuarsi.
ammosciàre, v. v. tr. 1 Rendere moscio, floscio. 2 Deprimere. ~ annoiare. 
v. intr. pron. 1 Divenire moscio. 2 Annoiarsi. ~ deprimersi.
ammosciàto, agg. 1 Divenuto moscio. 2 Annoiato, depresso. ~ abbattuto.
ammostàre, v. v. tr. Pigiare l'uva per ricavarne il mosto. 
v. intr. Diventare mosto.
ammostatóio, sm. Strumento di legno che serve per rimestare e ammostare l'uva nel tino.
ammostatùra, sf. Operazione con cui si separa il mosto dalle parti solide del grappolo d'uva.
ammòtrago, sm. Genere di pecore diffuso in Africa. Hanno folta criniera, corna lunghe e ricurve e forma massiccia.
ammucchiaménto, sm. Ammassamento alla rinfusa.
ammucchiàre, v. v. tr. Riunire in mucchio. ~ accumulare. <> sparpagliare. 
v. intr. pron. Affollarsi, ammassarsi. ~ accalcarsi. <> disperdersi. 
  v. tr. to accumulate, to pile up, to heap. v. intr. pron. 1 (persone) to mass, to crowd. 2 (cose) to pile up. 
  da a-+ deriv. da mucchio.
ammucchiàta, sf. 1 Ammassamento di cose o persone diverse. 2 Incontro erotico di gruppo. ~ orgia.
ammuffìre, v. intr. 1 Fare la muffa; guastarsi per muffa. ~ marcire. 2 Vivere isolato. 3 Invecchiare, sciuparsi. ~ fossilizzarsi. <> rifiorire. 
  v. intr. to grow mouldy. 
  da a-+ deriv. da muffa.
ammuffìto, agg. 1 Guasto, coperto di muffa. ~ avariato. 2 Sorpassato, invecchiato. ~ antiquato. <> moderno. 
  agg. mouldy.
ammusàre, v. tr. Toccare col muso.
ammutinaménto, sm. 1 Reato di insubordinazione da parte di militari. 2 Rifiuto collettivo di obbedire a un ordine. ~ sedizione. 
  sm. mutiny.
Ammutinamento del Caine, L' Film drammatico, americano (1954). Regia di Edward Dmytryk. Interpreti: Humphrey Bogart, José Ferrer, Van Johnson. Titolo originale: The Caine Mutiny
ammutinàrsi, v. intr. pron. Fare un ammutinamento. ~ insorgere, rivoltarsi. <> ubbidire. 
v. intr. to mutiny.
Ammutinati del Bounty, Gli Film d'avventura, americano (1962). Regia di Lewis Milestone. Interpreti: Marlon Brando, Trevor Howard, Richard Harris. Titolo originale: Mutiny on the Bounty
Nome alternativo del film del 1935 La tragedia del Bounty
ammutinàto, agg. e sm. Che, chi partecipa a un ammutinamento.
ammutolìre, v. v. intr. Perdere la voce, divenire muto. <> parlare. 
v. intr. pron. Divenire muto; tacere improvvisamente. ~ zittirsi. 
  v. intr. to become silent, to be struck dumb. 
  da a-+ deriv. da mutolo.
amnesìa, sf. 1 Perdita parziale o totale della memoria. 2 Dimenticanza momentanea. 
  sf. 1 loss of memory. 2. (med.) amnesia. 
  greco amnesìa, comp. da a-negativo + radice di mimnèskein fare ricordare.
amniocèntesi, sf. Termine che designa un prelievo diagnostico dal sacco amniotico.
amniografìa, sf. Esame radiografico del sacco amniotico.
amniorèssi, sf. Rottura della sola membrana amniotica.
amnioscopìa, sf. Esame del liquido amniotico.
amniòti, sm. Vertebrati che nello stadio embrionale presentano annessi utilizzati per la respirazione, l'escrezione e la protezione.
amniòtico, agg. (pl. m.-ci) Relativo o appartenente all'amnios.
amnistìa, sf. Provvedimento legislativo con cui lo stato rinuncia ad applicare una pena. A differenza della grazia (che è prerogativa del capo dello Stato), è deliberato dal parlamento. ~ indulto. 
  sf. amnesty. 
  greco amnestìa condono, comp. da a-negativo + deriv. da mnèstis menzione.
amnistiàre, v. tr. Applicare un'amnistia. ~ condonare. <> far scontare. 
  v. tr. to give amnesty to. 
  deriv. da amnistia.
amnistiàto, agg. e sm. Relativo a una persona o a un reato per i quali è intervenuta un'amnistia.
àmo, sm. Strumento per pescare a forma di piccolo uncino. 
  sm. 1 (pesca) hook. 2 (fig.) bait. 
  lat. hamus.
Amodìo, Amedèo (Milano 1940-) Ballerino e coreografo. Fu direttore artistico dell'Aterballetto (Reggio Emilia, 1979).
àmok, sm. Specie di follia omicida tipica della Malesia.
amòmo, sm. Sinonimo di cardamomo.
Amor di zingaro Operetta in tre atti di F. Lehar, libretto di A. M. Willner e R. Bodanzky (Vienna, 1910).
amoràle, agg., sm. e sf. agg. Che è estraneo alla legge morale. 
sm. e sf. Persona priva del senso morale.
amoralìsmo, sm. Carattere amorale; atteggiamento di amoralità.
amoralità, sf. L'essere amorale.
amoralménte, avv. In modo amorale.
amoràzzo, sm. Amore superficiale, volgare. ~ tresca.
amóre, sm. 1 Affetto intenso, sentimento di profonda tenerezza. ~ attaccamento. <> indifferenza. amor proprio, forte stima di sé stessi. 2 La persona amata; persona graziosa. 3 Inclinazione affettiva, forte ed esclusiva per una persona, caratterizzata da attrazione sessuale. amore ardente, passionale. 4 Senso di carità, solidarietà. 5 Interesse vivo, passione. ~ predilezione. <> disamore. amore per la musica classica. 6 Al plurale, vicende amorose. 
  sm. 1 love. 2 (affetto) affection. 3 (personificato) cupid. 
  lat. amor,-oris
Amor che a nullo amato amar perdona. Verso del commovente racconto di Francesca da Rimini (Divina Commedia, Inferno, c. V). FRS: Il matrimonio è il sepolcro dell'amore. Dall'Epistolario di Francesco Domenico Guerrazzi, lettera inviata ad Antonio Mangini.
Amore ai tempi del colera, L' Romanzo di G. García Márquez (1986).
Amore dei tre re, L' Poema tragico in tre atti di I. Montemezzi, testo di Benelli (Milano, 1913).
Amore delle tre melarance, L' Opera in tre atti di S. S. Prokof'ev, libretto proprio (Chicago, 1921). 
Amore delle tre melarance, L' 
Fiaba teatrale di C. Gozzi (1761).
Amore e ginnastica Romanzo di E. De Amicis (1892).
Amore e guerra Film commedia, americano (1975). Regia di Woody Allen. Interpreti: Woody Allen, Diane Keaton, Harold Gould. Titolo originale: Love and Death
Amore e il diavolo, L' Film fantastico, francese (1942). Regia di Marcel Carné. Interpreti: Arletty, Alain Cuny, Marie Déa, Jules Berry. Titolo originale: Les visiteurs du soir
Amore e Psiche Fiaba di L. Apuleio contenuta nelle Metamorfosi (II sec.).
Amore è una cosa meravigliosa, L' Film commedia, americano (1955). Regia di Henry King. Interpreti: William Holden, Jennifer Jones, Torin Thatcher. Titolo originale: Love is a Many Splendored Thing
Amore fra le rovine Film commedia, americano (1975). Regia di George Cukor. Interpreti: Katharine Hepburn, Laurence Olivier. Titolo originale: Love Amoung the Ruins
Amore in città Film drammatico, italiano (1953). Regia di Carlo Lizzani, Alberto Lattuada, Dino Risi, Federico Fellini, Francesco Maselli, Michelangelo Antonioni. Interpreti: attori non professionisti
Amore per amore Commedia di W. Congreve (1695).
Amore stregone, L' Balletto gitano in un atto di G. Martinez Sierra, musica di M. De Falla (Madrid, 1915).
Amore tra cannibali Romanzo di W. Morris (1957).
Amore, L' Film drammatico, italiano (1948). Regia di Roberto Rossellini. Interpreti: Anna Magnani, Federico Fellini.
Amore, Un Romanzo di D. Buzzati (1963).
amoreggiaménto, sm. L'amoreggiare; relazione amorosa.
amoreggiàre, v. intr. Intrecciare rapporti amorosi non impegnativi. ~ flirtare. 
  v. intr. to flirt.
amorèi Nome attribuito ai commentatori della Mishna che, tra il III e il VI sec., redassero la Ghemara formando così il Talmud.
Amores Opera di poesia di P. Ovidio Nasone (23-14 a. C.).
amorévole, agg. Che prova o dimostra amore. ~ affettuoso. <> distaccato. 
  agg. loving, affectionate.
amorevolézza, sf. L'essere amorevole.
amorevolménte, avv. In modo amorevole.
amòrfa, sf. Genere di arbusti o suffrutici tipici dell'America. Appartiene alla famiglia delle Papilionacee.
amorfìsmo, sm. 1 Proprietà di una sostanza amorfa. 2 L'essere amorfo, privo di personalità.
amòrfo, agg. 1 Privo di forma. ~ informe. 2 Privo di personalità. ~ insignificante. <> interessante. 
  agg. 1 (generico) amorphous. 2 (persona) lifeless.
amorfognosìa, sf. Incapacità di riconoscere gli oggetti e le loro forme.
Amorgo Isola della Grecia, nel mar Egeo.
Amori Opera di poesia di P. de Ronsard (1552).
Amori ridicoli Racconto di M. Kundera (1963-1964).
amorìno, sm. 1 Bambino alato che rappresenta l'amore. ~ putto. 2 Reseda.
Amorosa visione Poema di G. Boccaccio (1342).
amorosaménte, avv. In modo amoroso. ~ amorevolmente.
Amorósi Comune in provincia di Benevento (2.808 ab., CAP 82031, TEL. 0824).
amoróso, agg. e sm. agg. 1 Che prova amore. 2 Che riguarda l'amore. relazione amorosa. 3 Ispirato da amore. ~ premuroso. sguardo amoroso
sm. Fidanzato, amante. ~ innamorato. 
  agg. 1 (sguardo) amorous. 2 (affettuoso) affectionate, loving. 
  lat. amorusus.
Amos (sec. VIII a. C.) Terzo profeta minore della Bibbia, predisse la rovina d'Israele criticandone i costumi dediti al lusso e il culto formale privo di una vera ispirazione religiosa. Visse intorno alla metà dell'VIII sec. a. C e i suoi scritti sono la raccolta più antica della letteratura profetica d'Israele.
amovìbile, agg. Che non si può rimuovere, trasferibile.
amovibilità, sf. L'essere amovibile.
amoxicillìna, sf. Farmaco simile all'ampicillina dal quale si differenzia per un più rapido e sicuro assorbimento.
Amoy Città (250.000 ab.) della Cina.
amozióne, sf. Rimozione di un ecclesiastico dal suo compito.
Amparai Distretto (482.000 ab.) dello Sri Lanka.
Ampato Gruppo montuoso del Perú, nelle Ande. Vetta più elevata Nudo de Ampato (6.310 m), vulcano attualmento inattivo.
ampelìte, sf. Scisto argilloso nero ricco di pirite e di sostanze carboniose.
ampèlo- Primo elemento di parole composte derivante dal greco ámpelos che nella terminologia scientifica medica significa vite.
ampelocìsso, sm. Genere di piante che appartiene alla famiglia delle Vitacee.
ampelodèsma, sf. Genere di erbe tipiche della regione mediterranea. Appartiene alla famiglia delle Graminacee.
ampelòfago, agg. Relativo ad alcuni Insetti, come la Phylossera, l'Haltica, e l'Eudemis che hanno in comune la loro presenza sulle viti.
ampelologìa, sf. L'insieme delle scienze i cui studi si concentrano sulle viti coltivate e le loro applicazioni.
amperàggio, sm. Valore dell'intensità di una corrente elettrica.
ampere, sm. invar. Unità di misura dell'intensità della corrente elettrica, si abbrevia in A. Viene definito come un'intensità di corrente costante che, passando attraverso due conduttori rettilinei e paralleli, di sezione circolare e diametro infinitesimo, posti nel vuoto alla distanza di un metro, genera una forza uguale a 2 x 10-7 newton per metro di lunghezza. È una grandezza fondamentale del Sistema Internazionale (SI).
Ampère, André-Marie (Poleymieux 1775-Marsiglia 1836) Matematico e fisico francese. Personaggio eclettico, si occupò di fisica, matematica e scienze naturali. Tra le sue ricerche più importanti vi sono quelle riguardanti l'elettromagnetismo e l'elettrodinamica, campi nei quali formulò leggi e regole che da lui prendono il nome. 
Principio di equivalenza 
È il principio fondamentale che sta alla base del funzionamento degli strumenti di misura elettrica (galvanometri) e descrive gli effetti magnetici ed elettrici del passaggio di una corrente elettrica in una spira circolare con dimensioni infinitamente piccole. 
Regola di Ampère 
È una regola utile per ricordare il verso del campo magnetico generato da una corrente elettrica. In pratica, una persona distesa lungo un conduttore rettilineo, in posizione tale da far scorrere la corrente dai piedi verso la testa, vede un ago magnetico disporsi con il polo sud alla sua destra e il nord alla sua sinistra.
ampergìro, sm. Sinonimo di amperspira.
amperòmetro, sm. Strumento che misura, in ampere, l'intensità della corrente elettrica. Gli amperometri a bobina mobile misurano le correnti continue e sfruttano l'effetto elettromagnetico della corrente su un magnete. Per la corrente alternata si usano strumenti a raddrizzatore al silicio e strumenti di tipo quadratico, usati in elettronica per correnti ad alta frequenza e in elettrotecnica. L'amperometro viene inserito in serie nel circuito da misurare; elementi caratteristici sono la precisione e la portata, in base alla quale si distinguono galvanometri, microamperometri, milliamperometri.
amperòra, sm. invar. Quantità di elettricità che attraversa un circuito nel tempo di un'ora con un'intensità di corrente pari a 1 ampere. Ha come simbolo Ah.
amperspìra, sm. Termine un tempo attribuito nel sistema MKSA alla forza magnetomotrice. As è il suo simbolo. ~ ampergiro.
ampex, sm. invar. Sistema di registrazione di immagini su nastro magnetico, registrazione videomagnetica televisiva.
Ampezzane, Alpi Parte settentrionale delle Dolomiti orientali.
Ampézzo Comune in provincia di Udine (1.287 ab., CAP 33021, TEL. 0433).
Ampézzo, vàlle d' Valle del Veneto nelle Alpi orientali, dominata dal monte Cristallo, tra le Dolomiti e il Cadore. È attraversata dal torrente Boite affluente di destra del fiume Piave. Vi si trova il famoso centro turistico di Cortina d'Ampezzo.
Amphitruo Commedia di T. M. Plauto (190 a. C.). Si tratta di una delle 21 commedie pervenuteci integre e attribuitegli con sicurezza già da Marco Terenzio Varrone (116 a. C.-27 a. C.). È l'unica opera di Plauto con un soggetto di carattere mitologico. Giove arriva a Tebe per conquistare la bella Alcmena di cui si è invaghito. Il dio impersona Anfitrione, il marito della bella. Aiutato da Mercurio, che impersona Sosia, servo di Anfitrione, Giove approfitta dell'assenza di Anfitrione per entrare nel letto dell'ignara Alcmena. Ecco che all'improvviso tornano a casa i due personaggi dei quali gli dei hanno assunto le sembianze. Dopo una spassosa serie di equivoci, Anfitrione si calma, onorato di aver avuto un dio per rivale. Il tema è stato rielaborato, tra gli altri, anche da Molière (Amphithryon, 1667).
ampiaménte, avv. Abbondantemente.
ampicillìna, sf. Farmaco che appartiene al gruppo delle penicilline sintetiche atto a combattere batteri gramnegativi e grampositivi.
ampiézza, sf. 1 Estensione in larghezza e lunghezza. 2 Larghezza, vastità. 
  sf. width, wideness, breadth. 
In fisica è la deviazione massima di una grandezza periodicamente variabile dal suo valore centrale (ossia è la semidifferenza tra valore massimo e valore minimo).

 

Note:  

Definizioni, informazioni, … sono in gran parte recuperate (a partire dal 1999) da varie fonti accessibili via Internet o da altre fonti "informatiche" freeware; per molti lemmi sono state riviste e, in modo più o meno consistente, riscritte; la revisione è tuttora in corso: solo una parte delle definizioni è stata rivista (vi sono ancora errori e imprecisioni, come del resto si trovano nei dizionari cartacei, anche "famosi"). Le, eventuali, date di morte dei personaggi citati dovrebbero essere aggiornate al luglio 2009; il numero degli abitanti delle località riportate quando è stato aggiornato riporta a fianco anche la data dell'aggiornamento.

Le informazioni (storiche, geografiche, …) sono aggiornate al 1999, ma molte sono state ulteriormente aggiornate

 

     indica l'etimologia
    ~ indica un (circa, e in qualche contesto) "sinonimo"
    <> indica (in genere) un "contrario"

 

Fonte: http://dictionario.wikispaces.com/file/view/dictionario_a.doc/34501403/dictionario_a.doc

sito web: http://macosa.dima.unige.it/diz/diz.htm

Autore del testo: http://macosa.dima.unige.it

 

 

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