Dizionario enciclopedico dal termine animazione ad apicale

 

 

 

Dizionario enciclopedico dal termine animazione ad apicale

 

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Dizionario enciclopedico dal termine animazione ad apicale

 

animazióne, sf. 1 L'animare. ~ entusiasmo. <> distacco. 2 Affollamento. ~ viavai. <> mortorio. 3 Calore, vivacità. ~ brio. <> pacatezza. 4 Procedura cinematografica usata per animare disegni o oggetti inanimati. 
  sf. 1 liveliness. 2 (cinema) animation. 
L'animazione si ottiene mediante la ripresa di disegni rappresentanti le successive fasi del movimento, cioè fotogramma per fotogramma, in modo che, proiettati velocemente, diano l'effetto del moto. I primi a sperimentare la tecnica furono Émile Reynaud, Georges Mélièe ed Émile Cohl, ma l'animazione si affermò con successo grazie alle strisce e ai cartoni americani della Walt Disney e alle tecniche sovietiche e giapponesi. Oggi, nuove tecniche e strumenti, tra cui il computer, hanno permesso di sviluppare prodotti sempre più originali. 
In informatica designa una simulazione dei movimento naturale ottenuto tramite la rapida successione di immagini sullo schermo.
Anime morte, Le Romanzo di N. Gogol (1842). Scritta quasi completamente a Roma, l'opera è considerata tra i romanzi più significativi della letteratura mondiale. Il protagonista, Cicikov, avventuriero senza scrupoli, percorre la campagna russa e compra dai proprietari terrieri le anime, cioè i servi morti dopo l'ultimo censimento. Così Cicikov si propone di ottenere l'assegnazione di terre, che lo stato accorda a chi dimostra di possedere un sufficiente numero di servi della gleba. I viaggi del protagonista forniscono l'occasione per delineare una sorta di commosso poema della terra russa e contemporaneamente descrivere tutta la degradazione e la degenerazione spirituale connessa alla servitù della gleba sia per i servi sia per proprietari, schiavi del denaro. Il romanzo doveva essere formato di tre parti, ma la terza non venne mai scritta, mentre il manoscritto della seconda venne bruciato dall'autore.
animèlle, sf. pl. Parti commestibili delle interiora dell'agnello o del vitello. 
  sf. pl. (cuc.) sweetbreads.
animìsmo, sm. In molte religioni primitive, è l'inclinazione ad attribuire un'anima a tutte le cose che, in questo modo, divengono motivo di culto e venerazione. Il termine fu adottato per la prima volta dall'antropologo britannico E. B. Taylor (1832-1917).
animìsta, sm. e sf. Seguace dell'animismo.
animìstico, agg. Che riguarda l'animismo.
ànimo, sm. 1 L'anima dell'uomo in quanto sede dei sentimenti, dell'intelletto e della volontà. forza d'animo, stato d'animo, sensibilità, predisposizione. 2 Proposito. ~ intenzione. aveva l'animo di colpire qualcuno. 3 Coraggio, anche come incitazione. ~ audacia. <> codardia. perdersi d'animo, scoraggiarsi. 
  sm. 1 (mente) mind. 2 (coraggio) courage. 3 (cuore) heart. 
  lat. animus.
animosaménte, avv. Con animosità. ~ astiosamente, ostilmente, coraggiosamente.
animosità, sf. Malanimo, rancore. ~ acredine. <> benevolenza.
animóso, agg. 1 Coraggioso, audace. ~ ardito. <> pusillanime. 2 Polemico. ~ ostile. 3 Focoso. ~ impetuoso. <> calmo.
Animùccia, Giovànni (Firenze ca. 1514-Roma 1571) Compositore. Tra le opere Laudi spirituali (due libri, 1563 e 1570).
animùs, sm. Volontà cosciente di esercitare un diritto. 
  voce lat. che significa "volontà".
aniòne, sm. Ione negativo ovvero atomo o molecola cui i processi fisici hanno dato carica elettrica negativa, tramite la cattura di uno o più elettroni. Nel corso dell'elettrolisi gli anioni si accumulano sul polo positivo o anodo.
aniònico, agg. (pl. m.-ci) Dell'anione.
aniridìa, sf. Assenza dell'iride.
anisétta, sf. Liquore dolce all'anice.
aniso- Primo elemento di parole composte. 
  dal greco ánisos disuguale.
anisocitòsi, sf. Variabilità di dimensioni delle cellule di un tessuto.
anisocorìa, sf. Differenza di dimensione tra le due pupille.
anisocromìa, sf. Diversità di contenuto di emoglobina nei globuli rossi.
anisoeiconìa, sf. Alterazione della vista per la quale l'immagine appare più grande vista con un occhio che con l'altro.
anisofillìa, sf. Presenza sul medesimo tratto di fusto di foglie disuguali.
anisogamìa, sf. Accoppiamento di due gameti morfologicamente diversi. ~ eterogamia.
anisomenorrèa, sf. Irregolarità del ciclo mestruale.
anisometropìa, sf. Alterazione della vista per la quale la messa a fuoco non è uguale sulle due retine.
Anisomiàri Ordine di Molluschi Bivalvi che hanno il muscolo adduttore anteriore della conchiglia rudimentale o non l'hanno affatto.
anisonèmidi Gruppo di Protozoi Flagellati dal corpo compresso, caratterizzati dalla presenza di un organulo che funziona da citofaringe.
anisostenìa, sf. Azione diseguale di gruppi muscolari che dovrebbero agire insieme.
anisotropìa, sf. Caratteristica per cui una sostanza non presenta le stesse proprietà fisiche in tutte le direzioni.
anisurìa, sf. Oscillazione della diuresi tra un giorno e l'altro.
ànitra, sf. "anatra"
Anitra selvatica, L' Dramma di H. Ibsen (1884).
anitròccolo, sm. Anatroccolo.
anittèrico, agg. Patologia che non crea ittero.
aniùma, sf. Nome comune di alcuni Uccelli Anseriformi della famiglia degli Animidi, di grandi dimensioni.
anjananjana, sm. Legno fornito da alcuni alberi del genere Leptochlaena, della famiglia delle Clenacee, originari del Madagascar.
Ankang Città (212.000 ab.) della Cina, nella provincia dello Shanxi.
Ankara Capitale della Turchia (2.250.000 ab.) e capoluogo della provincia omonima, situata su un colle (851 m) nel cuore dell'Anatolia. Il nucleo storico occupa la cima del colle, mentre alla sua base vi sono quartieri moderni e occidentali. Notevole l'importanza delle industrie tessili e meccaniche e del mercato agricolo e di quello della lana. La tradizione la vuole fondata da re Mida, che la chiamò Ancyra; divenne nel 25 a. C. capoluogo della provincia romana della Galazia; appartenne poi a bizantini, arabi, turchi selgiuchidi, ottomani. Divenne capitale della Turchia nel 1923. Tra i monumenti di rilievo, quasi tutti di epoca romana e bizantina, il tempio di Roma e Augusto, che custodisce il Monumentum Ancyranum, un'iscrizione latina con traduzione greca, che celebra le imprese di Augusto.
Ankaratra Massiccio vulcanico del Madagascar. Vetta più elevata il monte Tsiafajavona (2.643 m).
ankerite, sf. Varietà di dolomite ferrifera che si presenta in cristalli selliformi di colore marrone.
Ankobra Fiume (205 km) del Ghana, nella Regione Occidentale.
ANM Sigla di Associazione Nazionale Magistrati.
ANMI Sigla di Associazione Nazionale Marinai d'Italia.
ANMIC Sigla di Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili.
ANMIL Sigla di associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro.
Ann Arbor Città (ca. 108.000 ab.) degli USA, nel sud dello stato del Michigan. Il nome, che significa "giardino di Anna", deriva da quello di Anna Allen e Anna Rumsey, mogli dei due fondatori. Sorge sul fiume Huron, in una regione straordinariamente fertile. Ospita l'università del Michigan, che, fondata nel 1817, è oggi una delle università più importanti degli Stati Uniti d'America. Nell'area metropolitana di Ann Arbor si trovano importanti industrie (elettrotecniche, siderurgiche, di costruzione di strumenti scientifici).
ànna, sf. Moneta dell'India in circolazione fino al raggiungimento dell'indipendenza del paese (1947). Valeva 1/16 di rupia.
Ànna (Bibbia) Nome di vari personaggi maschili e femminili citati nella Bibbia. 
Anna, madre di Samuele 
(ca. 1080 a. C.). Il Primo libro di Samuele contiene tutte le notizie sul personaggio. Visse a Rama, una città della regione montuosa di Efraim. Suo marito, Elcana, ogni anno partiva dalla sua città e andava al santuario di Silo per offrire sacrifici e pregare Dio di poter avere un figlio da Anna, che egli amava molto. L'altra moglie di Elcana, Fenenna, la umiliava continuamente per il fatto che era sterile. Per avere il figlio sospirato, Anna fece voto di consacrarlo al Signore. Finalmente il figlio nacque e venne chiamato Samuele, nome che, in ebraico, somiglia al verbo domandare. In ringraziamento del figlio ottenuto, Anna pronunciò un cantico di grazie ed Elcana offrì un sacrificio al santuario di Silo. Il piccolo Samuele venne precocemente inviato a servire il Signore nello stesso santuario di Silo. Anna ebbe ancora tre figli e due figlie. 
Anna, sposa di Tobia 
Secondo il racconto del Libro di Tobia Tobi sposò Anna, una donna della sua parentela e da essa ebbe un figlio che chiamò Tobia. Con la conquista di Gerusalemme da parte del re Sannacherib, Tobi e Anna vennero deportati a Ninive in Assiria (701 a. C.). A Ninive, Anna si guadagnò da vivere tessendo la lana. Alla sua morte venne seppellita dal figlio Tobia vicino alla tomba del padre, morto in precedenza a centododici anni. 
Anna, sommo sacerdote ebreo 
Il più noto personaggio di nome Anna fu sommo sacerdote a Gerusalemme dal 6 al 15 d. C. Deposto dal procuratore romano, rimase però anche in seguito l'uomo più influente del sinedrio, sebbene l'ufficio di sommo sacerdote passasse ai suoi figli e in particolare al genero. Durante il processo a Gesù, il sommo sacerdote in carica era Giuseppe, detto Caifa, che esercitò il pontificato dal 18 al 36, ma Anna, suo suocero, è a lui associato come sommo sacerdote di fatto. Ne danno notizia il vangelo di Luca (cap. 3, 2), il vangelo di Giovanni (cap. 18, 13) e gli Atti degli apostoli (cap. 4, 6). L'evangelista Giovanni riferisce che Gesù, subito dopo l'arresto, viene condotto da Anna. L'ultima notizia su Anna è contenuta negli Atti degli apostoli e si riferisce alla comparsa di Pietro e Giovanni, arrestati mentre predicavano al popolo dopo la resurrezione di Gesù, davanti al supremo tribunale di Israele, il Sinedrio, del quale il sommo sacerdote Anna faceva parte insieme a Caifa. Gli altri vangeli, nelle stesse circostanze non precisano i nomi, ma parlano di sommi sacerdoti.
Ànna (sante) Nome di sante. 
Anna, madre di Maria Vergine 
Moglie di Gioacchino, mise al mondo, in età avanzata, la Vergine Maria. Si tratta di un personaggio non ricordato nei vangeli canonici e noto da un vangelo apocrifo, il cosiddetto Protovangelo di Giacomo. La sua festa fu stabilita da papa Gregorio XIII nel 1584. Patrona delle vedove e delle gestanti, delle lavandaie e delle ricamatrici. Il suo culto è molto diffuso nella zona di Napoli. La sua festa si celebra il 26 luglio. 
Anna, profetessa 
Le notizie sul personaggio sono contenute nelle pagine iniziali del vangelo di Luca che costituiscono il cosiddetto Vangelo dell'Infanzia, nel quale sono raccolti numerosi episodi inediti della vita di Gesù, come l'annuncio della nascita di Giovanni Battista, l'annunciazione di Maria, la visitazione di Maria a Elisabetta, la circoncisione di Gesù, la presentazione di Gesù al tempio (Luca, cap. 1, 1-3). L'episodio della profezia di Anna è collocato subito dopo la profezia di Simeone in occasione della presentazione di Gesù al tempio: "C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuele, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto col marito sette anni dal tempo in cui era ragazza, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti si aspettavano la redenzione di Gerusalemme".
Ànna (sovrane) Nome di sovrane. 
Francia Anna di Francia 
(1460-Chantelle 1522) Figlia primogenita di re Luigi XI di Francia, andò sposa a Pietro di Beaujeu. Alla morte di Luigi XI (30 agosto 1483), divenne reggente per il fratello Carlo VIII, re designato ancora tredicenne. Resse energicamente il trono di Francia durante la minorità di Carlo VIII (1483-1491), sedò la rivolta feudale detta guerra folle capeggiata da Luigi d'Orléans (futuro Luigi XII) sconfiggendolo nella battaglia di Saint-Aubin-du-Cormier (1488). 
Anna di Bretagna 
(Nantes 1477-Blois 1514) Regina di Francia. Unica figlia del duca di Bretagna Francesco II, ereditò il ducato di Bretagna nel 1488 e sposò Massimiliano I d'Asburgo nel 1490. Nel 1491 divorziò da Massimiliano I e sposò Carlo VIII di Francia, per salvare il ducato. Come conseguenza, la Bretagna si trovò unita alla Francia. Alla morte di Carlo VIII senza eredi, Anna sposò il suo successore Luigi d'Orléans che divenne re con il nome di Luigi XII (1499). Ebbe due figlie, Claudia di Francia (futura sposa di Francesco I) e Renata di Francia (futura sposa di Ercole I d'Este). 
Anna d'Austria 
(Valladolid 1601-Parigi 1666) Regina di Francia. Figlia del re di Spagna Filippo III, divenne moglie del re di Francia Luigi XIII (1615). Ebbe due figli maschi: Luigi (il futuro re Luigi XIV) e Filippo. Alla morte di Luigi XIII (1643), divenne reggente per il figlio minorenne Luigi XIV e nominò ministro e consigliere il cardinale Giulio Mazarino, assecondandone la politica di rafforzamento della monarchia. Il suo regno coincise con uno dei periodi più burrascosi della storia di Francia: dopo la guerra dei trent'anni (1618-1648), dovette affrontare le due Fronde (Fronda del parlamento di Parigi, 1648-1649; Fronda dei principi, 1650-1652). In entrambe le occasioni, Mazarino fu costretto ad allontanarsi da Parigi. Nella Fronda dei principi, Anna si trovò di fronte a un'insurrezione di Parigi e al tradimento del Condé, passato dalla parte degli spagnoli. Sotto il suo regno, la Francia annetteva la regione dell'Alsazia, oltre all'Artois e al Roussillon. Luigi XIV raggiunse la maggiore età nel 1652, ma l'influenza di Anna sulla politica francese si protrasse fino alla morte del cardinale Mazarino (1661). Nel 1661, lasciati tutti gli incarichi pubblici, si ritirò in convento. 
Anna di Kiev 
(1024-dopo il 1075) Regina di Francia. Figlia di Jaroslav I, principe di Kiev, divenne moglie del re di Francia Enrico I. Ebbe un figlio (il futuro Filippo I re di Francia). Nel 1062, sposò Rodolfo II, conte di Crépy. 
Anna di Russia 
(1024 ?-1075) Regina di Francia. Moglie di Enrico I re di Francia (1049), alla sua morte divenne reggente per il figlio Filippo II. 
Impero Anna Dalassena 
(m. 1105) Reggente dell'impero bizantino. Favorì l'ascesa al trono del figlio Alessio, dal quale fu nominata reggente. 
Anna di Savoia 
(1306-1360) Imperatrice d'Oriente. Figlia del conte Amedeo V di Savoia, sposò l'imperatore d'Oriente Andronico III Paleologo e si convertì alla fede ortodossa cambiando il proprio nome Giovanna in Anna. Alla morte del marito, nel 1341, divenne reggente per conto del figlio Giovanni V, dividendo il potere con Giovanni Cantacuzeno, in precedenza ministro dell'imperatore. Incline a una politica di riconciliazione con il papato, non riuscì tuttavia a orientare in questo senso né Giovanni Cantacuzeno, divenuto imperatore col nome di Giovanni VI (1347-1354) né il figlio Giovanni V Paleologo, che inizialmente divise il potere con Giovanni VI e succedette a questi dopo il suo ritiro in convento (1534). 
Inghilterra Anna di Clèves 
(Clèves 1515-Chelsea 1557) Regina d'Inghilterra. Figlia del nobile luterano tedesco Giovanni duca di Clèves, divenne la quarta moglie di Enrico VIII d'Inghilterra, che la sposò nel 1540. Il matrimonio era stato combinato per rafforzare l'alleanza tra il re e i protestanti tedeschi. Sei mesi più tardi il matrimonio fu annullato dal re per motivi politici: Anna diede il proprio accordo all'annullamento e restò in Inghilterra col titolo di Sorella del re e una ricca rendita. 
Anna di Danimarca 
(1574-1619) Regina d'Inghilterra. Figlia del re di Danimarca Federico II, sposò Giacomo VI di Scozia (il futuro Giacomo I d'Inghilterra) nel 1589. Di religione luterana, si avvicinò successivamente al cattolicesimo, ma si mantenne al di fuori delle contese religiose del tempo. Dei numerosi figli dati alla luce, solo due sopravvissero: Elisabetta (futura regina di Boemia) e Carlo (futuro Carlo I re d'Inghilterra). 
Anna Stuart 
(Londra 1665-1714) Regina d'Inghilterra. Figlia di Giacomo II d'Inghilterra, nel 1683 sposò Giorgio di Danimarca. Quando nel 1688 Guglielmo d'Orange-Nassau, suo cognato, fu proclamato re d'Inghilterra col nome di Gugliemo III (nella cosiddetta rivoluzione gloriosa), Anna, che era rimasta protestante, gli fu a fianco contro il padre. Alla morte di Guglielmo III senza eredi diretti (1702), divenne regina d'Inghilterra ed ebbe la fortuna di regnare in un periodo di grande sviluppo della nazione inglese, che accresceva l'influenza nel Mediterraneo con l'acquisto di Gibilterra. Tra l'altro, nel 1707 veniva attuata l'unione con la Scozia in un solo regno di Gran Bretagna (Union act). Fu alquanto discussa nella politica interna, poiché si dovette destreggiare nelle lotte fra il partito whig (di ispirazione liberale) e il partito tory (di ispirazione monarchica). Si appoggiò al partito tory (al governo dal 1702 al 1705 e dal 1708 al 1714) ma poi dovette subire l'influenza dei whig (al governo dal 1705 al 1708) grazie ai loro successi militari nella Guerra di Successione spagnola. Alla sua morte, la Gran Bretagna aveva definitivamente affermato il proprio predominio marittimo. Fu apprezzata per la sua moderazione nella politica religiosa. Con il Regency Act designò alla successione al trono il nipote Giorgio di Hannover (il futuro Giorgio I), dopo aver tentato invano di convincere il fratellastro Giacomo ad abbandonare il cattolicesimo in vista della possibile successione. 
Polonia Anna Iagellona di Polonia 
(1522-1596) Regina di Polonia. Figlia del re di Polonia Sigismondo I e moglie di Enrico di Valois, fu eletta regina nel 1575, quando il maritò lasciò il trono. Divise la corona con Stefano B´thory, duca di Transilvania, che sposò l'anno successivo. 
Russia Anna Ivanovna 
(Mosca 1693-Pietroburgo 1740) Imperatrice di Russia dal 1730 al 1740. Figlia dello zar Ivan V e nipote di Pietro il Grande, succedette allo zar Pietro II, ultimo rappresentante maschile della famiglia Romanov. Con l'elezione al trono, il Consiglio supremo pose ad Anna una serie di condizioni da rispettare, tra le quali quella di rinunciare al matrimonio e alla nomina di un erede al trono, oltre all'obbligo di ascoltare il consiglio supremo per tutte le questioni di pace e di guerra. Divenuta imperatrice, Anna strappò le condizioni e sciolse il Consiglio supremo che le aveva poste. Proseguì l'opera riformatrice di Pietro I, circondandosi di funzionari di origine tedesca, tra i quali il favorito Ernst Johann Biron, e mettendo da parte i rappresentanti della nobiltà russa. Tra le riforme realizzate durante il suo regno, sono da ricordare il riordinamento delle finanze dello stato, che le guerre di Pietro il Grande avevano messo a dura prova, e interventi sul sistema fiscale. In politica estera, continuò l'espansione dello stato russo, a nord con l'intervento nella guerra di successione polacca e con l'occupazione di Danzica (1734) e a sud con la guerra contro la Turchia (1735-1739). Prima della sua morte designò successore Ivan, nipote della sorella Caterina Ivanovna e, su richiesta dei suoi ministri, nominò E. J. Biron reggente. Una sollevazione dell'esercito sostituì la madre di Ivan, Anna Leopoldovna, all'inviso E. J. Biron. 
Sardegna Anna Maria di Savoia 
(1669-1728) Duchessa di Savoia e poi regina di Sardegna. Figlia di Filippo di Orléans e nipote del re di Francia Luigi XIV, sposò il duca Vittorio Amedeo II di Savoia. Dimostrò notevoli capacità politiche, occupandosi dello stato durante le campagne militari del marito, grazie alle quali il piccolo ducato poté espandersi in modo sensibile con l'acquisizione del Monferrato, della Lomellina, di Novara e della Sicilia (ceduta nel 1718 in cambio della Sardegna). 
Spagna Anna d'Absburgo d'Austria 
(Cigales 1549-Badajoz 1580) Regina di Spagna. Figlia dell'imperatore Massimiliano II d'Absburgo, si fidanzò con Don Carlos e, alla morte di questi (1570), andò sposa al re di Spagna Filippo II. 
Ungheria Anna Iagellona d'Ungheria 
(1503-1547) Regina di Ungheria e di Boemia. Figlia di Ladislao VII re d'Ungheria. Andò sposa al fratello di Carlo V, Ferdinando d'Austria nel 1526. Dal 1526 succedette al fratello Luigi II, rimasto ucciso nella battaglia di Moh´cs contro i turchi che avevano invaso la parte orientale dell'Ungheria. Dopo Moh´cs, alla corona ungherese restò solamente la parte occidentale del paese.
Ànna Amàlia (Wolfenbüttel 1739-Weimar 1807) Duchessa di Sassonia-Weimar. Figlia del duca Carlo di Braunschweig-Wolfenbüttel, andò sposa al duca Ernesto Augusto Costantino di Sassonia-Weimar nel 1756. Alla morte del marito (1758) divenne reggente per il figlio Carlo Augusto, ufficio che svolse fino al 1775, dimostrando una grande energia e avvedutezza nella gestione dello stato. In questo periodo, la corte di Weimar si illustrò della presenza di C. M. Wieland, al quale Anna Amalia affidò l'educazione del figlio (1772), e poi di J. W. Goethe, F. Schiller e J. G. Herder, divenendo il centro di irradiazione della cultura romantica in Germania e in Europa. Alla maggiore età del figlio (1775) lasciò a lui la gestione delle cose dello stato, dedicandosi alla promozione e protezione della vita intellettuale di Weimar. Vennero, tra l'altro, costruiti un museo e un teatro. Nel 1788-1789 compì un lungo viaggio in Italia che fu preparato spiritualmente con l'aiuto dello stesso J. W. Goethe. Nel soggiorno a Roma e a Tivoli fu accompagnata da una guida di eccezione nella persona di J. G. Herder. Goethe le dedicò i suoi Epigrammi veneziani.
Ànna Bolèna (1507-Londra 1536) Nome italianizzato, dall'inglese Anne Boleyn. Regina d'Inghilterra, madre di Elisabetta I. Figlia di Sir Thomas Boleyn, fu per alcuni anni damigella alla corte di Francesco I di Francia, poi divenne damigella d'onore della regina Caterina d'Aragona, moglie di Enrico VIII. Di comportamento vivace, ebbe molti corteggiatori; se ne invaghì anche Enrico VIII: ne divenne l'amante fin dal 1529 e la sposò segretamente nel 1533, dopo aver ripudiato la prima moglie col pretesto che non gli aveva dato figli maschi. Papa Clemente VII, probabilmente sensibile alle pressioni del re di Spagna, si rifiutò di annullare il precedente matrimonio di Enrico VIII, ma questi in risposta attuò la separazione della chiesa anglicana dalla chiesa di Roma e si autonominò capo della chiesa inglese. Nello stesso 1533, Anna Bolena diede alla luce una bambina, che venne dichiarata erede legittima al trono inglese (sarebbe stata la futura regina Elisabetta I). Il matrimonio di Enrico VIII con Anna Bolena durò poco: nel 1536, accusata di adulterio e incesto con il fratello, Anna fu arrestata, insieme a quattro cortigiani e allo stesso fratello, ritenuti correi. I cinque arrestati vennero giustiziati con la decapitazione; Anna Bolena si dichiarò innocente, ma fu condannata a morte dal consiglio dei Pari nominati dal re e decapitata per ordine di Enrico VIII due giorni dopo gli altri. Subito dopo Enrico VIII annunciò il fidanzamento con Jane Seymour, che sarebbe diventata la sua terza moglie. La vicenda di Anna Bolena ha ispirato la tragedia Enrico VIII di W. Shakespeare e l'opera lirica Anna Bolena di G. Donizetti, libretto di F. Romani (Milano, 1830).
Anna Christie Dramma di Eugene O'Neill, rappresentato per la prima volta nel 1921; vinse il premio Pulitzer nel 1922. Rappresentato più volte con successo, contribuì a consacrare la fama internazionale dell'autore. Il lavoro mette in scena una vicenda realistica ambientata a bordo di una chiatta. La protagonista Anna, che dà il titolo all'opera, è la figlia del capitano, che nella dura vita di bordo cerca una via di riscatto morale. 
Anna Christie Film drammatico, americano (1930). Regia di Clarence Brown. Interpreti: Greta Garbo, Charles Bickford, George Marion. Titolo originale: Anna Christie
Ànna Comnéna (1083-1150 ca.) Principessa bizantina, scrittrice. Figlia dell'imperatore d'Oriente Alessio I, compì approfonditi studi classici. Andò sposa al generale Niceforo Briennio. Morto il padre nel 1118, Anna tentò di organizzare una congiura contro l'erede al trono, il fratello Giovanni. Il tentativo fallì per la lealtà del marito Niceforo nei confronti dell'erede legittimo. Anna fu costretta a ritirarsi in convento. Proseguì un lavoro di storiografia, Alexias (Alessiade), centrato sul periodo di regno del padre dal 1069 al 1118. L'opera, completata nel 1148, è suddivisa in quindici libri ed è considerata una creazione originale, pur se modellata sulle opere classiche di Polibio e di Tucidide. Gli studiosi hanno rilevato la serietà dell'indagine e la considerano una fonte importante per la conoscenza del periodo storico affrontato.
Anna e Bruno, e altri racconti Racconti di R. Bilenchi (1938).
Anna Karenina Romanzo di L. N. Tolstoj (1875-1877). Grande successo letterario, l'opera concentra l'attenzione su due coppie: Anna Karenina e Aleksej Vronskij, Levin e Kitty. Anna, moglie insoddisfatta dell'avvocato Karenin, si innamora del brillante ufficiale Vronskij. Il marito le impone il rispetto delle formalità esteriori, ma Anna, che è rimasta incinta dell'amante, fugge con lui in Italia. La buona società mette al bando l'adultera, mentre il marito le impedisce di vedere il figlio nato dal loro matrimonio e non le concede il divorzio. Convinta erroneamente che anche Vronskij non l'ami più, Anna si uccide gettandosi sotto un treno. Vronskij, sconvolto, parte per la guerra di Crimea. Alla vicenda di Anna, si alternano quelle del proprietario Levin, che, spinto dal bisogno di dare un senso all'esistenza, riesce pur tra le difficoltà, a costruirsi una vita familiare serena con la moglie Kitty, lontano dalla società frivola; e il commovente amore di Daria per Oblonskij, basato essenzialmente sul sacrificio e sulla rassegnazione. Come nelle altre sue grandi opere, l'autore non contrappone moralisticamente le due vicende, ma assume un punto di vista più problematico, che cerca di cogliere la totalità del reale in tutte le sue manifestazioni, comprendere gli altri e giungere al senso profondo della vita. Secondo la moda del tempo, il romanzo venne inizialmente pubblicato a puntate sul giornale Russkij Vestnik (Messaggero russo) dal 1875 al 1877. La vicenda è stata più volte portata sullo schermo; si ricorda la forte interpretazione di Greta Garbo (1935) con la regia di Clarence Brown. 
Anna Karenina Film drammatico, americano (1935). Regia di Clarence Brown. Interpreti: Greta Garbo, Fredric March, Freddie Bartholomew. Titolo originale: Anna Karenina
Ànna Perènna Divinità romana celebrata nella festa rurale che si teneva nelle idi di marzo (15 marzo), con giochi e divertimenti, in un bosco situato nei pressi del Tevere a lei dedicato. Alcune notizie sulla dea sono contenute in Ovidio, che recepisce varie leggende che la riguardano. Secondo una di queste leggende, Anna Perenna rappresenta la dea della luna e la personificazione delle fasi lunari (in latino perenna significa "che dura tutto l'anno") o forse dell'anno che si rinnova. Secondo la tradizione popolare, si trattava di una donna che avrebbe rifornito di cibo la plebe romana ritirata sul monte Sacro, e questa, al ritorno a Roma, le avrebbe dedicato un santuario, deificandola con ilnome di Perenna.
Ànna Porfirogenéta (963-1011) Principessa di Kiev. Figlia dell'imperatore d'Oriente Romano II. Nel 989 fu data in sposa a Vladimiro I principe di Kiev, a condizione che il marito si convertisse al cristianesimo.
Anna, prendi il fucile Film musicale, americano (1950). Regia di George Sidney. Interpreti: Betty Hutton, Howard Keel, Louis Calhern. Titolo originale: Annie Get Your Gun
Annaba Città (228.000 ab.) dell'Algeria, capoluogo del wilaya omonimo.
Annabèlla (La Varenne-Saint-Hilaire 1909-) Nome d'arte dell'attrice francese Suzanne-Georgette Charpentier. Tra le sue interpretazioni di successo, si ricordano Il Milione (1931) e 14 luglio (1933) del regista Réné Clair.
annacquaménto, sm. L'annacquare.
annacquàre, v. tr. 1 Mescolare, diluire con acqua. ~ allungare. <> concentrare. 2 Temperare, mitigare, svigorire. ~ attenuare. <> rafforzare. 
  v. tr. to water down, to dilute.
annacquàta, sf. 1 L'annacquare leggero. 2 Pioggerellina.
annacquàto, agg. 1 Diluito, allungato con acqua. 2 Fioco, sbiadito. ~ scialbo. <> vivace.
annacquatùra, sf. L'annacquare, la cosa annacquata.
annaffiaménto, sm. L'annaffiare, l'essere annaffiato.
annaffiàre, v. tr. Bagnare con l'acqua a modo di pioggia. ~ irrorare. 
  v. tr. to water. 
  lat. inafflare, comp. da in-+ ad + flare soffiare.
annaffiàta, sf. 1 L'annaffiare poco, leggermente. ~ spruzzata. 2 Pioggia di breve durata.
annaffiatóio, sm. Recipiente con manico e beccuccio, traforato all'estremità, usato per annaffiare. 
  sm. watering can, sprinkler.
annaffiatùra, sf. Distribuzione di acqua su colture o a scopi igienici.
annàli, sm. pl. 1 Grandi raccolte di notizie storiche trascritte, in ordine cronologico, di anno in anno. 2 Titolo di pubblicazioni periodiche accademiche. 3 Annuario. 
  sm. pl. annals. 
A Roma, fino al II sec. a. C., questo incarico era di competenza del pontefice, che registrava i fatti più importanti (civili, bellici, nomi di consoli e magistrati ecc.). I primi storiografi romani adottarono la trattazione annalistica, che ritroviamo nelle opere di Livio e di Tacito.
Annali (o Annales) Opera storiografica di C. Tacito (98-117). L'opera non è altro che la storia del principato dalla morte dell'imperatore Augusto a quella di Nerone. Il titolo presente nei manoscritti (Ab excessu divi Augusti) sembra richiamare quello dell'opera di Tito Livio Ab urbe condita. Non si conosce il numero esatto dei libri che costituivano gli Annales. Dai frammenti rimasti, si deduce che fossero almeno 16. Sono conservati i libri I-IV, un frammento del V, parte del VI, i libri XI-XVI (l'XI è lacunoso, il XVI è mutilo). La storia narrata va dal 14 d. C. a circa il 62 d. C. 
Nei libri I-V oltre ad avvenimenti minori, si assiste all'affermarsi dell'assolutismo di Tiberio fino alla sua morte, all'ascesa e alla caduta di Seiano, alle campagne di Germanico in Germania e alla sua morte in Oriente. 
Oggetto dei libri XI-XII è il regno di Claudio, vittima della seconda moglie Agrippina, che, tolto di mezzo il marito con il veleno, mette sul trono Nerone. 
Nei libri XIII-XVI sono narrati gli avvenimenti relativi al regno di Nerone che, sottrattosi rapidamente alle influenze della madre e del filosofo Seneca, dà inizio alle sue bizzarrie e ai suoi delitti. Ne sarà vittima anche la madre Agrippina. Nella repressione seguita alla congiura di Gaio Pisone e al famoso incendio di Roma, vengono eliminati, tra gli altri, Seneca, Lucano e Petronio; inizia la persecuzione dei cristiani, accusati di essere gli incendiari. 
Il racconto di Tacito è impostato prevalentemente sul registro tragico, giustificato dal tramonto della libertà politica dell'aristocrazia senatoria (alla quale anche l'autore apparteneva) e da vicende obiettivamente sconvolgenti come quelle degli imperatori succeduti ad Augusto. Il pessimismo dello storico si alimenta di elementi precisi che evidenziano la diffusa decadenza morale e la corruzione. Dalla sua narrazione emerge un quadro dalle tinte fosche, quasi senza luce e senza speranza. Lo stile di Tacito è di grande effetto, proverbialmente conciso e austero, che non rifugge da metafore ardite né dagli arcaismi, tutti utilizzati in funzione espressiva.
Annali d'Italia Opera di storia di L. A. Muratori (1744-1749).
annalìsta, sm. Scrittore di annali.
annalìstica, sf. Il genere storiografico degli annali.
annalìstico, agg. Che si riferisce agli annalisti, all'annalistica.
Annam Regione storica della penisola indocinese orientale (Viet Nam), compresa tra il Tonchino a nord, la Cocincina a sud-ovest, il Laos e la Cambogia a ovest. Ha una morfologia prevalentemente montuosa, un regime irregolare di piogge (iniziano a settembre e durano ininterrottamente per tre, quattro mesi) ed è soggetta a monsoni. Il paese è prevalentemente agricolo (tè, caffè, riso, mais, tabacco, canna); le foreste forniscono legnami pregiati. Centri principali sono Hue, Dong Hoj, Da Nang.
annamìta, agg. e sm. agg. Relativo all'Annam. 
sm. Abitante o nativo dell'Annam.
Annapolis (città) Città portuale degli Stati Uniti d'America, capitale dello stato del Maryland dal 1694. Ha una popolazione di circa 33.000 ab. (1990). Inizialmente denominata Providence nel 1649, Annapolis si trova a 3 km dalla baia di Chesapeake sul fiume Severn. Sede dell'Accademia navale degli Stati Uniti e del St. John's College. Il porto grazie alla sua posizione protetta, ospita numerose navi da pesca. La città ha conservato la pianta dell'insediamento coloniale di un tempo. Fu tra i principali centri della rivolta che portò all'indipendenza degli Stati Uniti. Vie strette si diramano dalle piazze Church Circle e State Circle, quest'ultima sede dell'edificio statale nel quale George Washington lasciò nel 1783 l'incarico di comandante dell'esercito e nel quale, alcune settimane più tardi, il Congresso ratificò il trattato di pace di Parigi. Nel 1786 la città ospitò la Convenzione di Annapolis, che condusse alla Convenzione costituzionale del 1787. Alla città fu dato il nome di Annapolis in onore della principessa (più tardi regina) Anna, nel 1694, quando la capitale della colonia venne spostata ad Annapolis da St. Mary's City.
Annapolis (fiume) Fiume canadese, lungo 160 km. Nasce nella Nuova Scozia e sbocca nell'Annapolis Basin.
Annapurna Cima (8.078 m) del Nepal, nella catena dell'Himalaya centrale. Fu, nel 1950, la prima cima superiore agli 8.000 m a essere conquistata da una spedizione.
annaspàre, v. intr. 1 Muovere scompostamente le braccia come per afferrare qualcosa che sfugge. ~ brancolare. annaspava nel vuoto. 2 Confondersi; esprimersi con difficoltà. ~ imbrogliarsi. sta annasapando da un'ora su quel problema
  v. intr. to flounder. 
  da innaspare, deriv. da aspo.
annaspìo, sm. Movimento continuato, scomposto, inconcludente.
annàspo, sm. Aspo, bindolo, arcolaio.
annaspóne, sm. Chi si dà un gran daffare senza concludere niente perché incapace o perché si affida al caso.
annàta, sf. 1 Lo spazio di un anno. vino di buona annata. 2 Insieme dei numeri di un periodico usciti in un anno. 3 Insieme di fenomeni o di attività avvenuti in un anno. 4 Stipendio, affitto da corrispondere relativamente a un anno. 
  sf. 1 year. 2 (vino) vintage wine. 3 (importo annuo) annual amount.
Annaud, Jean-Jacques (Juvisy-sur-Orge 1943-) Regista cinematografico francese. Diresse Noirs et Blanc en couleurs (1976, Oscar come miglior film straniero), La guerra del fuoco (1980), Il nome della rosa (1986, dal romanzo di Umberto Eco), L'orso (1987).
annebbiaménto, sm. L'annebbiare, l'annebbiarsi, l'essere annebbiato.
annebbiàre, v. v. tr. 1 Oscurare, ottenebrare. ~ offuscare. <> schiarire. 
v. intr. pron. Offuscarsi. 
  v. tr. to obscure, to cloud. v. intr. pron. to grow dim, to become foggy. 
  da a-+ deriv. da nebbia.
Annecy Città della Francia (50.000 ab.) capoluogo dell'Haute-Savoie, situata sulla costa nordoccidentale del lago omonimo. Fu capitale nel X sec. dei conti di Ginevra e fu dei Savoia dal 1401 al 1860. È sede di industrie metallurgiche.
annegaménto, sm. L'annegare; morte per affogamento. 
  sm. drowning. 
Si verifica in seguito all'introduzione massiccia di liquidi all'interno dell'apparato respiratorio. L'acqua, occupando gli spazi alveolari, impedisce gli scambi respiratori con conseguente insorgenza di asfissia e morte. Le cause possono essere diverse: lesioni traumatiche dopo un tuffo; come conseguenza all'uso di alcool o di droghe; l'insorgere di manifestazioni patologiche concomitanti, come infarto miocardico acuto, crisi epilettiche, fenomeni sincopali dovuti a idrocuzione; imperizia o insufficiente abilità al nuoto; mancata osservazione delle norme di sicurezza. 
La morte in genere è causata da una brusca e improvvisa perdita di coscienza subito dopo l'ingresso in acqua, soprattutto con l'esecuzione di un tuffo. I fattori che possono scatenare questa situazione possono essere diversi: traumatismo determinato dall'impatto improvviso e violento dell'acqua con strutture corporee quali occhi, genitali, regione sternale, che può comportare lo scatenamento di riflessi nervosi che possono portare all'instaurarsi di episodi sincopali; eccessivo sbalzo termico tra la temperatura dell'acqua e quella del corpo, che può portare a un'improvvisa alterazione della dinamica circolatoria e determinare il crollo della pressione cardiaca e l'arresto circolatorio, in particolare dopo aver praticato intensa attività fisica oppure dopo abbondante sudorazione o prolungata esposizione ai raggi solari; fattori digestivi come conseguenza di ingresso in acqua troppo ravvicinato dopo pasti abbondanti. 
Possono essere presenti cianosi, pallore cutaneo, tosse, fuoriuscita di schiuma rossastra dalla bocca e dal naso, tachicardia, presenza di eventuali lesioni traumatiche, alterazioni dello stato di coscienza. A volte la situazione si presenta grave con il soggetto in stato di shock e in arresto cardiorespiratorio. Le principali operazioni da eseguire (oltre ovviamente alla richiesta di soccorsi) sono: controllare lo stato di coscienza, assicurare la pervietà delle vie aeree, aprendo con le dita la bocca dell'infortunato per rimuovere eventuali corpi estranei, fare molta attenzione a muovere il soggetto se si sospettano lesioni traumatiche alla colonna vertebrale o altre eventuali fratture, inclinare il capo del soggetto leggermente verso il basso per favorire l'eventuale fuoriuscita di acqua dalla bocca e iniziare immediatamente, se le condizioni dell'infortunato lo richiedono, le manovre di rianimazione cardiopolmonare. 
Occorre tenere sempre a mente le più importanti norme di prevenzione prima di effettuare un bagno: non affrontare situazioni difficili senza un'adeguata preparazione; se si è stati per molto tempo sotto il sole e ci si accinge a fare un bagno, sarebbe opportuno non entrare nell'acqua in modo brusco, ma bagnarsi preventivamente alcune zone del corpo, quali il torace e le braccia; attendere almeno tre ore dalla fine di un pasto, specialmente se particolarmente abbondante, prima di effettuare un bagno; evitare se possibile di bagnarsi se la forma fisica non è accettabile; se non si è particolarmente esperti, ma si vuole comunque nuotare in acque profonde, può essere utile munirsi, se non di un salvagente, di un oggetto galleggiante quale palla, materassino ecc. da mantenere a portata di mano in caso di bisogno.
annegàre, v. v. tr. Far morire per affogamento. ~ sommergere. 
v. intr. Morire per soffocamento in acqua. 
v. rifl. Uccidersi per affogamento. 
  v. tr., v. intr. e v. rifl. to drown. 
  lat. volg. adnecare, comp. da ad-+ necare uccidere.
annegàto, agg. e sm. Che, chi è morto per annegamento.
anneràre, v. tr. e intr. Annerire.
anneriménto, sm. L'annerire, l'annerirsi.
annerìre, v. v. tr. e intr. Far diventare nero. ~ scurire. <> schiarire. 
v. intr. pron. Divenire nero. 
  v. tr. to blacken. v. intr. to become black.
Annése, Gennàro (Napoli 1604-1648) Armaiolo. Nel 1647, morto Masaniello, guidò gli insorti napoletani contro gli spagnoli. Al ritorno di questi fu decapitato.
annessióne, sf. Atto con cui uno stato amplia il proprio territorio a spese di un altro stato. 
  sf. annexation. 
  lat. tardo annexio,-onis, deriv. da annectere annettere.
annessionìsmo, sm. La politica di uno stato che tende a compiere annessioni.
annessìte, sf. Processo infiammatorio di varia natura relativo alle trombe uterine e alle ovaie (annessi uterini). L'annessite può essere acuta, subacuta o cronica. La forma acuta comporta dolori al basso ventre, che si acutizzano con i movimenti e nei rapporti sessuali, e irregolarità mestruali. L'annessite subacuta è spesso di origine tubercolare. Quella cronica, infine, è normalmente conseguente a una delle due precedenti forme ed è caratterizzata da un'attenuazione dei sintomi. La forma acuta può essere trattata con antibiotici.
annèsso, agg. e sm. agg. Unito, congiunto. ~ allegato. <> separato. villa con piscina annessa. 
sm. Al plurale, parti accessorie di una costruzione. annessi e connessi, ciò che per legge è costituito da oggetti o beni non separabili; in senso figurativo anche le implicazioni di un fatto. 
  agg. 1 attached. 2 (pol.) annexed. 
  lat. adnexus, p.p. di adnectere annettere.
annèttere, v. tr. 1 Unire, collegare. ~ accludere. <> scindere. 2 Detto di uno stato, effettuare un'annessione. ~ conglobare. annettere una regione a uno Stato. 3 Attribuire. annettere importanza. 
  v. tr. 1 (accludere) to attach. 2 (pol.) to annex. 
  lat. adnectere, comp. da ad-+ nectere congiungere.
Anni di apprendistato di Wilhelm Meister, Gli Romanzo di J. W. Goethe (1795-1796).
Anni di peregrinazione di Wilhelm Meister, Gli Romanzo di J. W. Goethe (1829).
Anni difficili Film drammatico, italiano (1947). Regia di Luigi Zampa. Interpreti: Umberto Spadaro, Ave Ninchi, Milly Vitale, Massimo Girotti, Delia Scala.
Anni facili Film commedia, italiano (1953). Regia di Luigi Zampa. Interpreti: Nino Taranto, Clelia Matania, Giovanna Ralli, Gino Buzzanca.
Anni in fiore della signorina Brodie, Gli Romanzo di M. Spark (1961).
Anni in tasca, Gli Film commedia, francese (1975). Regia di François Truffaut. Interpreti: Nicole Felix, Chantal Mercier, Jean-François Stevenin. Titolo originale: L'argent de poche
Ànnia Galèria Aurèlia Lucìlla Augùsta Figlia dell'imperatore romano Marco Aurelio (121-180), andò sposa a Lucio Vero (associato a Marco Aurelio nella gestione del potere dal 161 al 169). Confinata a Capri sotto l'accusa di cospirazione contro l'imperatore Commodo (161-192), fu giustiziata.
Annìbale Nome di diversi militari cartaginesi. Annibale, figlio di Giscone, morto a Imera nel 406 a. C. in seguito a un'epidemia; Annibale comandante della flotta cartaginese durante la prima guerra punica, crocifisso in Sardegna dai suoi stessi soldati nel 259 a. C., in seguito a varie sconfitte. 
Annibale Barca 
(247-183 a. C.) Generale cartaginese, figlio di Amilcare. Dando inizio, nel 218, alle ostilità contro la città spagnola di Sagunto, alleata dei romani, provocò la seconda guerra punica. Valicati i Pirenei e le Alpi alla testa di un esercito di circa 25.000 uomini e 27 elefanti, si scontrò con i romani sconfiggendoli al Ticino e al Trebbia (218), al Trasimeno (217) e a Canne (216), impadronendosi di molte zone dell'Italia meridionale. I romani iniziarono una tattica di logoramento, riuscendo a sconfiggere e a uccidere il fratello di Annibale, Asdrubale, al Metauro (207 a. C.). Richiamato in patria per salvare Cartagine dalle mire di Scipione, l'esercito di Annibale fu disfatto a Zama (202 a. C.). Rifugiatosi prima presso Antioco III di Siria poi presso Prusia di Bitinia, Annibale preferì avvelenarsi piuttosto che cadere nelle mani dei nemici (183 a. C.). 
Annibale 
Biografia di G. Granzotto (1981).
annibàlico, agg. Relativo al famoso Annibale cartaginese; giuramento a., odio a., per antonomasia, implacabile.
Annìcco Comune in provincia di Cremona (2002 ab., CAP 26021, TEL. 0374).
annichilazióne, sf. Processo fisico che prevede l'interazione di una particella con la propria antiparticella e la relativa trasformazione della loro massa in energia, in base alla formula della teoria della relatività di Einstein E = mc2.
annichiliménto, sm. L'annichilire, l'annichilirsi. ~ annientamento.
annichilìre, v. v. tr. Ridurre al nulla. ~ umiliare, annientare. 
v. rifl. Ridursi al nulla, umiliarsi. ~ avvilirsi. 
  v. tr. to annihilate.
annidaménto, sm. 1 L'annidare, l'annidarsi. 2 Fissazione dell'uovo fecondato nella mucosa dell'utero.
annidàre, v. v. tr. 1 Porre nel nido. 2 Accogliere, dare asilo. 3 Nascondere. annidare dei tristi propositi
v. rifl. 1 Fare il nido. 2 Nascondersi. ~ rintanarsi. 3 Trovare posto, insediarsi. 
  v. rifl. to nest, to hide. 
  da a-+ deriv. da nido.
annientaménto, sm. L'annientare, l'annientarsi, l'essere annientato. 
  sm. destruction.
annientàre, v. v. tr. 1 Ridurre a niente, distruggere. ~ disintegrare. 2 Prostrare. 3 Sgominare, sconfiggere. ~ sbaragliare. lo annientò con il solo sguardo
v. rifl. Ridursi a niente. ~ abbattersi, umiliarsi. 
  v. tr. to destroy, to annihilate. 
  da a-+ deriv. da niente.
Annigóni, Piètro (Milano 1910-Careggi 1988) Pittore. Famoso per i ritratti, fra cui quelli dei reali inglesi, la sua produzione artistica mette in risalto notevoli doti di abile disegnatore. Dopo aver collaborato alla stesura del Manifesto dei pittori moderni della realtà, lavorò in Inghilterra dal 1949. Tra le opere Elisabetta I d'Inghilterra (Castello di Windsor).
anniversàrio, agg. e sm. agg. Che ricorre ogni anno. 
sm. Ricorrenza annuale di un giorno degno di essere ricordato. 
  sm. anniversary.
ànno, sm. 1 Tempo impiegato dal Sole per il suo ritorno apparente all'equinozio di primavera. 2 Periodo di dodici mesi che rappresenta l'unità di tempo per la determinazione delle date, a partire dalla nascita di Cristo. 3 Periodo non coincidente con l'anno civile, durante il quale si svolge un ciclo di attività. 
  sm. year. 
La durata di un'intera rivoluzione della Terra attorno al Sole prende il nome di anno sidereo (365 giorni, 6 ore, 9 primi, 10 secondi). L'anno tropico, o solare, (365 giorni, 5 ore, 48 primi, 46 secondi) comprende il tempo che trascorre tra due ritorni consecutivi del Sole allo stesso punto equinoziale. Da questo deriva l'anno civile, di 365 giorni negli anni comuni, e 366 negli anni bisestili, che hanno cadenza quadriennale. L'anno inizia il 1° gennaio e termina il 31 dicembre. L'anno anomalistico è lo spazio temporale tra due passaggi successivi del Sole al perigeo (365 giorni 6 ore 13 minuti 53 secondi). L'anno draconico è lo spazio di tempo tra due successivi passaggi del Sole attraverso lo stesso nodo dell'orbita lunare (346 giorni 14 ore 53 minuti). 
Anno liturgico 
Detto anche ecclesiastico o calendario liturgico, corrisponde all'insieme delle festività religiose stabilite dalla chiesa per celebrare la Redenzione. 
Anno luce 
È la distanza percorsa dalla luce nel vuoto in un anno solare alla velocità di 299.792,5 km/sec. Dato che un anno solare è pari a 365 giorni 5 ore 48 minuti e 46 secondi, cioè a 31.556.926 secondi, l'anno luce equivale a 9.460.529.737.855 km. Per la misura delle distanze astronomiche, gli scienziati utilizzano comunemente l'anno luce oppure, in alternativa, il parsec (pari a 3,26 anni luce). 
Anno lunare 
Anno che corrisponde a dodici rivoluzioni sinodiche della Luna; ha una durata di 357d 4h 2m.
Anno della morte di Ricardo Reis, L' Romanzo di J. Saramago (1984).
Anno Domini MCMXXI Opera di poesia di A. Achmatova (1922).
Anno scorso a Madrienbad, L' Film drammatico, francese (1961). Regia di Alain Resnais. Interpreti: Giorgio Albertazzi, Delphine Seyrig, Sacha Pitoëff. Titolo originale: L'année dernière à Marienbad
Anno sull'altopiano, Un Romanzo di E. Lussu (1938).
annobilìre, v. tr. Accrescere in nobiltà o bellezza.
annoccàre, v. tr. Piegare i tralci di una vite o i rami di una pianta impedendone l'ulteriore sviluppo, per prepararli al trapianto o per ottenere una maggior quantità di frutti.
annodaménto, sm. Formazione di uno o più nodi.
annodàre, v. v. tr. Legare con un nodo. ~ allacciare. <> snodare. 
v. intr. pron. Arruffarsi. 
  v. tr. 1 to tie, to knot. 2 (fig.) to form. 
  da a-+ deriv. da nodo.
annodatùra, sf. L'annodare; il nodo stesso.
annoiàre, v. v. tr. Recare noia. ~ tediare. <> interessare. 
v. intr. pron. Provare noia. 
  v. tr. 1 to bore. 2 (importunare) to annoy. v. intr. pron. to be bored, to get bored. 
  provenzale enoiar, dal lat. tardo inodiare avere in odio.
annoiàto, agg. Che prova noia, fastidio.
annoiatóre, sm. Chi annoia.
annòna, sf. Ufficio pubblico che organizza e disciplina i rifornimenti di alimentari o di altri generi essenziali e ne controlla la qualità e i prezzi.
annonàrio, agg. Che riguarda l'annona.
Annóne (sec. V a. C.) Navigatore cartaginese. Si spinse lungo le coste occidentali dell'Africa fino al golfo di Guinea; la relazione dei suoi viaggi (Periplo di Annone) ci è pervenuta in greco.
Annóne di Briànza Comune in provincia di Lecco (1.807 ab., CAP 22048, TEL. 0341). 
Annone 
Lago in provincia di Lecco. Diviso in due bacini dalla penisola di Isella e dal promontorio omonimo.
Annóne Vèneto Comune in provincia di Venezia (3.238 ab., CAP 30020, TEL. 0422).
annosità, sf. L'essere annoso.
annóso, agg. Che esiste da anni. ~ logoro. <> nuovo. 
  agg. age-old.
annotàre, v. tr. 1 Prendere nota. 2 Corredare di note un testo. ~ chiosare. 
  v. tr. 1 (prendere nota) to note, to jot down. 2 (commentare) to annotate. 
  lat. adnotare, comp. da ad-+ notare.
annotazióne, sf. 1 Appunto. ~ promemoria. 2 Commento. ~ glossa. 
  sf. annotation, note.
annottàre, v. impers. Farsi notte. <> albeggiare.
annoveràre, v. tr. Considerare nel numero di, contare tra. ~ comprendere. <> escludere. 
  v. tr. to count, to number.
annuàle, agg. 1 Di ogni anno. 2 Annuo. 
  agg. annual, yearly.
annualità, sf. Rata annuale di una rendita o di un prestito.
annualménte, avv. Ogni anno, una volta all'anno. 
  avv. annually, yearly.
annuàrio, sm. Pubblicazione annuale che registra avvenimenti o elenca persone appartenenti a un dato gruppo. 
  sm. yearbook.
annuènza, sf. L'atteggiamento di chi è o si dimostra d'accordo.
annuìre, v. intr. Fare cenno di assenso. ~ acconsentire. <> negare. 
  v. intr. 1 to nod. 2 (accettare) to agree.
annulìte, sf. Infiammazione del cercine anulare di sostegno di una valvola cardiaca.
annullàbile, agg. Che può essere annullato.
annullaménto, sm. 1 L'annullare, il dichiarare non valido. ~ abolizione. <> ratifica. 2 Annullo postale. ~ obliterazione. 
  sm. cancellation.
annullàre, v. v. tr. 1 Dichiarare nullo. ~ revocare. <> confermare. annullare un matrimonio. 2 Vanificare. con certi atteggiamenti annulla tutto ciò di positivo che ha. 3 Togliere valore a un atto dichiarandone giudizialmente la nullità. 4 In matematica, porre a zero un'espressione. 
v. rifl. rec. Escludersi a vicenda. 
  v. tr. 1 to annul, to annihilate. 2 (bollo, documento) to cancel. 3 (sentenza) to quash. v. rifl. rec. to cancel each other out. 
  da a-+ deriv. da nullo.
annullatìvo, agg. Soppressivo, abrogatorio.
annullàto, agg. Di francobollo, che reca il timbro dell'annullatore.
annùllo, sm. Timbro o altro contrassegno apposto sul francobollo per impedirne un'ulteriore utilizzazione. 
  sm. cancellation.
annunciàre, v. tr. 1 Dare notizia. ~ notificare. <> celare. 2 Comunicare la presenza di visitatori. ~ introdurre. al loro arrivo furono annunciati agli ospiti. 3 Lasciar prevedere, far presagire. ~ promettere. quelle nuvole non annunciano niente di buono. 
  v. tr. 1 to announce. 2 (lasciar prevedere) to indicate, to herald. 
  lat. adnuntiare, comp. da ad-+ nuntiare.
annunciàto, agg. Previsto. ~ comunicato. <> celato.
annunciatóre, sm. Chi legge annunci alla televisione. ~ speaker. 
  sm. announcer.
annunciazióne, sf. 1 Annuncio. 2 L'annuncio dell'incarnazione del Verbo a Maria Vergine. 3 Opera d'arte che ha come soggetto l'Annunciazione. 
  sf. Annunciation. 
  lat. adnuntiatio,-onis.
annùncio, sm. 1 Notizia. ~ comunicazione. 2 Sintomo, avvisaglia. ~ segnale. 
  sm. 1 announcement. 2 (economico) small ad, classified advertisement. 3 (pubblicitario) advertisement.
Annuncio a Maria, L' Dramma di P. Claudel (1912).
annunziàre => "annunciare"
Annunziàta, sf. 1 Appellativo di Maria Vergine, con riferimento all'annunciazione. 2 La festa dell'Annunciazione.
annunziatìna, sf. Religiosa appartenente alle congregazioni dedicate al nome dell'Annunziata.
ànnuo, agg. Della durata di un anno. ~ annuale. 
  agg. yearly, annual.
annùrca, sf. Varietà di mela di piccole dimensioni, buccia rosso violacea e polpa bianca dal sapore asprigno.
Annus mirabilis Poema di J. Dryden (1667).
annusàre, v. tr. Fiutare, intuire. ~ subodorare. 
  v. tr. to smell, to sniff.
annuvolaménto, sm. 1 L'annuvolarsi; formazione di una massa di nuvole. 2 Turbamento.
annuvolàre, v. v. tr. 1 Coprire di nuvole. ~ rannuvolare. <> rasserenare. 2 Offuscare. ~ annebbiare. 
v. intr. pron. 1 Coprirsi di nuvole. ~ oscurarsi. <> schiarirsi. 2 Rabbuiarsi. ~ adombrarsi. <> tranquillizzarsi. 
  lat. adnubilare, comp. da ad-+ deriv. da nubilus nuvoloso.
-ano (suffisso) Suffisso usato per indicare gli idrocarburi saturi nella nomenclatura chimica ufficiale.
àno, sm. Estremità terminale dell'apparato digerente e orifizio di comunicazione con l'esterno, attraverso il quale vengono eliminati i rifiuti organici solidi. Nell'uomo è la parte finale dell'intestino retto. Si dice ano preternaturale un'apertura chirurgica che sopperisce alle funzioni dell'ano in caso di malattia o anomalia dello stesso. 
  sm. anus. 
  lat. anus anello.
anòa, sm. invar. Piccolo bufalo, appartenente al gruppo dei bovini cavicorni, originario dell'isola di Celebes, in Malesia.
Anobìidi Famiglia di Coleotteri di piccole dimensioni che si annidano nel legno vecchio. Vivono in particola modo nelle regioni calde.
anoblepsìa, sf. Disturbo per il quale lo sguardo viene involontariamente fissato verso l'alto.
anòdico, agg. (pl. m.-ci) Relativo all'anodo.
anodinìa, sf. Assenza di sensazioni dolorose.
anodìno, agg. 1 Che toglie il dolore, calmante. ~ sedativo. 2 Privo di un carattere definito. ~ amorfo. <> significante.
anodizzàre, v. tr. Ricoprire una superficie metallica con una pellicola protettiva di ossido.
ànodo, sm. Elettrodo positivo di una cella elettrolitica, che attrae gli anioni (ioni negativi). In un tubo elettronico è l'elettrodo, o uno degli elettrodi, a potenziale più elevato (placca), che raccoglie gli elettroni emessi dal catodo.
anodónte, sm. Genere di Molluschi Bivalvi di acqua dolce dell'ordine degli Eulamellibranchi.
anodontìa, sf. Assenza, acquisita o congenita, dei denti.
anoètico, agg. (pl. m.-ci) Che non implica l'attività dell'intelletto, la riflessione. <> dianoetico.
anòfele, sm. Genere di zanzara dell'ordine dei Ditteri, molto pericolosa per l'uomo in quanto gli trasmette, tramite puntura da parte della femmina, il plasmodio della malaria, di cui l'insetto rappresenta l'ospite intermedio.
anofelìsmo, sm. Presenza di zanzare Anopheles in una regione.
anoftalmìa, sf. Assenza di uno o di entrambi gli occhi.
Anòia Comune in provincia di Reggio Calabria (3.020 ab., CAP 89020, TEL. 0966).
anòmala, sf. Genere di Insetti Coleotteri della famiglia degli Scarabeidi, dalla livrea dai colori metallici.
anomalìa, sf. 1 Deviazione dalla norma, dalla struttura normale. 2 Anormalità. ~ stranezza. <> regolarità. 
  sf. anomaly. 
  greco anomalìa. 
Anomalia eccentrica 
Angolo che si forma tracciando un cerchio concentrico all'ellisse di un pianeta e il cui raggio sia pari al semiasse maggiore (cerchio ausiliario); la posizione occupata dal pianeta viene proiettata su tale cerchio ausiliario e si effettua la misurazione dell'angolo costituito dal Sole, proiezione del pianeta e centro del cerchio ausiliario. 
Anomalia magnetica 
Differenza di valori locali di un campo magnetico terrestre rispetto al modello; esso è causato dalla presenza di materiali magnetici. 
Anomalia media 
Angolo che ha per lati la direzione del perielio e quella di un punto che ruota attorno al Sole, con velocità angolare costante e il cui periodo è uguale a quello del pianeta considerato; il vertice è costituito dal Sole. L'equazione kepleriana lega l'eccentricità dell'orbita, l'anomalia eccentrica e quella media. 
Anomalia vera 
Angolo con i lati rappresentati dai segmenti Sole-pianeta e Sole-perielio del pianeta e con il vertice occupato dal Sole.
anomalìstico, agg. Uno dei molteplici termini utilizzati per definire l'anno; in questo caso indica il tempo impiegato dal Sole per effettuare una rivoluzione apparente intorno alla Terra e per ritornare in congiunzione con il perigeo della sua orbita. Il tempo impiegato è di 365 giorni, 6 ore, 13 minuti e 53 secondi.
anòmalo, agg. Irregolare, insolito. ~ bizzarro. <> abituale. 
  agg. irregular, anomalous. 
  lat. anomalus, dal greco anòmalos senza pari, comp. da an-negativo + homalòs pari.
anomalùro, sm. Genere di Roditori arboricoli africani simili agli scoiattoli, dotato di un patagio che permette loro di lanciarsi di ramo in ramo.
anomèi Eretici ariani che credevano la natura del Verbo diversa da quella del Padre.
anomìa, sf. Situazione in cui le norme sociali risultano inefficaci o inadeguate.
anòmma, sf. Genere di formiche brune africane della famiglia dei Formicidi, cieche e predatrici. Per attraversare i corsi d'acqua, le anomme si agganciano una all'altra, formando una specie di ponte.
Anomùri Gruppo di Crostacei Decapodi marini e d'acqua dolce a cui appartiene il paguro.
anòna, sf. Genere di alberi o arbusti tropicali della famiglia delle Anonacee, coltivati per i frutti o a scopo ornamentale.
anonichìa, sf. Assenza parziale o completa delle unghie.
anonimaménte, avv. In modo anonimo. ~ impersonalmente.
anonimàto, sm. Condizione di chi è anonimo. 
  sm. anonymity.
anonimìa, sf. L'essere senza nome.
anònimo, agg. e sm. agg. 1 Senza nome, non firmato. ~ sconosciuto. messaggi anonimi di delazione. 2 Impersonale. ~ insignificante. 3 Senza carattere. è una persona assolutamente anonima
sm. Autore il cui nome è ignoto. 
  agg. anonymous. sm. (autore) anonymous writer. 
  lat. anonymus, dal greco anonymos, comp. da an-negazione + deriv. da onyma, nome.
Anonimo lombardo, L' Racconto di A. Arbasino (1959).
Anonimo veneziano Film drammatico, italiano (1970). Regia di Enrico Maria Salerno. Interpreti: Florinda Bolkan, Tony Musante, Toti Dal Monte.
anopistògrafo, agg. Di un foglio, una pagina, un volume, scritto o stampato da un solo lato.
Anoplocefàlidi Famiglia di vermi platelminti cestodi caratterizzati da larghe proglottidi e scolice privo di uncini.
Anoplùri Ordine di piccoli Insetti privi di ali detti anche pidocchi che vivono, come parassiti esterni, sui Mammiferi. Hanno livree poco appariscenti ed esoscheletro generalmente poco consistente. 
  dal greco ánoplos disarmato e urá coda.
anopsìa, sf. Cecità, permanente o temporanea, di uno o di entrambi gli occhi.
anorchìa, sf. Assenza congenita di entrambi i testicoli.
anorchidìa, sf. Mancanza completa di testicoli. 
  dal greco órchis-idos testicolo.
anoressìa, sf. Attenuazione dello stimolo ad alimentarsi. ~ inappetenza. <> bulimia. 
  sf. anorexia. 
  lat. tardo anorexia, dal greco anorexìa, comp. da an-negativo + deriv. da òrexis appetito.
anorèssico, agg. e sm. agg. Relativo ad anoressia. 
sm. Chi soffre di anoressia.
anoressizzànte, agg. e sm. Di sostanza che agisce sui centri della fame facendo diminuire l'appetito.
anorgànico, agg. (pl. m.-ci) In medicina, di un fenomeno che appare essere non dipendere da una lesione degli organi. ~ funzionale, inorganico.
anormàle, agg., sm. e sf. agg. Al di fuori della norma. ~ eccezionale. <> consueto. 
sm. e sf. Soggetto dal livello mentale inferiore alla norma. ~ subnormale. 
  agg. abnormal. sm. e sf. subnormal person. 
  lat. mediev. anormalus, dall'incrocio del lat. anomalus anormale con il lat. norma regola.
anormalità, sf. Irregolarità. ~ singolarità, stranezza. <> normalità.
anortìte, sf. Alluminosilicato di calcio appartenente alla famiglia dei Feldspati triclini. 
  dal greco orthós dritto.
anortosìte, sf. Roccia intrusiva costituita quasi interamente da un plagioclasio.
anosmìa, sf. Mancanza del senso dell'olfatto.
anosognosìa, sf. Mancanza di coscienza da parte del paziente della propria invalidità.
anossìa, sf. Assenza della quantità di ossigeno necessaria al metabolismo cellulare.
anossiemìa, sf. Difetto di ossigenazione del sangue.
Anouilh, Jean (Bordeaux 1910-Losanna 1987) Drammaturgo e regista francese. Il suo teatro, tutto personale e venato di romanticismo, tocca spesso i toni amari dell'esistenzialismo attraverso virtuosismi tecnici e vivacità di dialogo. Tra le sue opere, L'ermellino (1931), Il ballo dei ladri (1933), Il viaggiatore senza bagaglio (1937), che portò anche sul set cinematografico come regista, Antigone (1944), L'allodola (1953), Becket e il suo re (1959), Non svegliate la signora (1970), L'arresto (1975).
anovarìa, sf. Diminuzione o la mancanza della funzione ovarica.
anovulatòrio, agg. Di un ciclo mestruale senza ovulazione.
anovulazióne, sf. Mancanza di emissione della cellula uovo.
ANPAC Sigla di Associazione Nazionale Piloti Aviazione Civile.
ANPI Sigla di Associazione Nazionale Partigiani d'Italia.
Anqing Città (105.000 ab.) della Cina, nell'Anhui.
Anquetil, Jacques (Rouen 1934-1987) Corridore ciclista francese. Vinse il Giro di Francia nel 1957 e dal 1961 al 1964 e il Giro d'Italia nel 1960 e 1964.
ànsa, sf. 1 Forte sinuosità di un corso d'acqua ~ meandro. 2 Manico di vaso o di bicchiere. ~ impugnatura, maniglia. 3 Struttura anatomica a forma di U. 
  sf. 1 (fiume) loop, bend. 2 (manico) handle.
ANSA Sigla di Agenzia Nazionale Stampa Associata.
Ansàldo, Andrèa (Voltri 1584-Genova 1638) Pittore italiano. Discepolo di Orazio Cambiaso, viene ricordato per gli affreschi di palazzo Embriaci e della cupola dell'Annunziata a Genova e quelli di palazzo Spinola a Sampierdarena e per alcuni sue tele, come la Pietà conservata nell'Accademia Ligustica di Genova.
Ansàldo, Giovànni (Genova 1895-Napoli 1969) Giornalista passato dall'antifascismo a posizioni fasciste, alla guida del Telegrafo dal 1936 al 1943 e del Mattino di Napoli dal 1950 al 1965.
ansaménto, sm. Difficoltà di respiro, di affanno.
ansànte, agg. Affannato, affannoso. ~ trafelato.
ansàre, v. intr. L'ansimare. 
  v. intr. to pant.
Anseàtica, Léga (Hansa) Unione dei mercanti tedeschi all'estero, nata per tutelare i loro interessi comuni. I mercanti anseatici instaurarono traffici fra i due mari settentrionali dell'Europa e nel XIV sec. avevano il monopolio nella pesca e nel traffico marittimo. Anche i mercanti di altre città e nazioni fondarono società simili ma temporanee (Società dei mercanti di Lombardia e Toscana dimoranti in Francia, Unione dei lombardi, formata da mercanti di Piemonte, Lombardia, Toscana, Emilia). L'Hansa non fu mai una vera e propria federazione con regole e statuti, anche se teneva assemblee regolari (diete) a Lubecca. Le città della Lega ebbero il maggiore sviluppo industriale tra XIV e XV sec., ma iniziarono a declinare verso la fine del sec. XV, in seguito al capovolgimento della situazione politica. All'ultima dieta tenutasi a Lubecca nel 1669, parteciparono solo sei città.
anseàtico, agg. Dell'Hansa, relativo alla Lega anseatica.
Ansedònia Località toscana della provincia di Grosseto, sul mar Tirreno, famosa per le rovine etrusche e romane. A piedi del colle si trova l'antica Cosa, mentre a est della piccola baia si trova la Tagliata etrusca.
Ansèlmi, Tìna (Castelfranco Veneto 1927-) Esponente politica prima della DC e poi del PPI. È stata la prima donna ministro in Italia (ministro del lavoro dal 1976 al 1978 e ministro della sanità dal 1978 al 1979). Fu presidente della commissione parlamentare sulla loggia P2 dal 1981 al 1985.
anselmìno, sm. Moneta di mistura e poi d'argento coniata nel XVI-XVII sec. a Mantova.
Ansèlmo da Campióne (XII-XIII sec.) Architetto e scultore. Tra le opere il pontile con scene della Passione di Cristo (1160-1180, Modena, Duomo).
Ansèlmo da Lùcca (Milano 1035?-Mantova 1086) Vescovo di Lucca (1073). Sostenne il movimento patarino e appoggiò Gregorio VII nella lotta per le investiture.
Ansèlmo d'Aòsta (Aosta 1033-Canterbury 1109) Santo, dottore della chiesa, arcivescovo di Canterbury. Tra i fondatori della scolastica, rifacendosi a Sant'Agostino e in opposizione a Roscellino e Gaunilone, sostenne la concretezza delle idee e la possibilità di dimostrare, per via razionale, l'esistenza della natura divina (prova ontologica). Tra le sue opere Monologium, Proslogium.
anser, sm. invar. Genere di Uccelli Anseriformi della famiglia degli Anatidi comprendente, tra l'altro, anche l'oca selvatica, dalla quale è derivata l'oca domestica.
ansèridi Anatine.
Anserifòrmi Ordine di Uccelli carenati acquatici caratterizzati da piedi palmati, becco largo con lamelle cornee ai lati e piumaggio ricco.
anserìno, agg. Di oca, simile a oca.
Anshan Città (1.203.000 ab.) della Cina, nella provincia di Liaoning (Manciuria).
Anshun Città (201.000 ab.) della Cina, nella provincia di Guizhou.
ànsia, sf. Stato di agitazione. ~ trepidazione. <> serenità. 
  sf. anxiousness, anxiety. 
  lat. tardo anxia.
ansietà, sf. Stato di chi è ansioso. ~ angustia. <> tranquillità. 
sf. anxiety.
ansimànte, agg. Ansante, affannato. ~ boccheggiante, trafelato. <> ritmico, regolare.
ansimàre, v. intr. Respirare affannosamente. ~ boccheggiare. 
  v. intr. to gasp, to pant.
ansiògeno, agg. Che causa ansia.
ansiolìtico, agg. e sm. Sostanza o una psicoterapia capace di sciogliere l'ansia.
ansiosaménte, avv. In modo ansioso.
ansióso, agg. e sm. agg. Che sente ansia; impaziente. ~ desideroso. <> calmo, tranquillo. 
sm. 1 Chi tende a mettersi in ansia. 2 Persona affetta da ansia. 
  agg. 1 anxious. 2 (bramoso) eager. 
  lat. anxiosus.
An-Ski, Shelomoh (Vitebsk 1863-Varsavia 1920) Drammaturgo polacco. Tra le opere Dybbuq (1917).
Anspèrto Arcivescovo di Milano dall'868 all'881. Ricostruì le mura della città ed edificò l'atrio di Sant'Ambrogio e la chiesa di San Satiro.
ant(i)- Prefisso che può indicare un'idea di opposizione, ostilità, la capacità di prevenire oppure la possibilità di impedire.
ànta, sf. Battente di finestra, di porta, di mobile. ~ sportello. 
  sf. 1 (armadio) door. 2 (finestra) shutter.
antagonìsmo, sm. Rivalità. ~ opposizione. <> accordo. 
  sm. antagonism.
antagonìsta, agg., sm. e sf. Che, chi è in antagonismo con altri. ~ rivale. <> alleato. 
  sm. e sf. antagonist, opponent. 
  greco antagonistès avversario nella lotta.
antagonisticaménte, avv. Con antagonismo.
antagonìstico, agg. Di antagonismo; che è in antagonismo.
Antàlcida Politico spartano, stipulò l'omonima pace con il re Artaserse II di Persia che stabiliva il dominio persiano sulle città greche dell'Asia Minore e sulle isole costiere, danneggiando gravemente la potenza marittima di Atene.
antàlgico, agg. e sm. Sostanza che diminuisce o elimina una sensazione di dolore. ~ analgesico.
Antalya Città (378.000 ab.) della Turchia, capoluogo della provincia omonima.
Antananarivo Capitale del Madagascar (1.050.000 ab.) e capoluogo della provincia omonima, situata a un'altezza di 1.381 m sull'altopiano centrale lungo il fiume Betsiboka. Fondata nel XVII sec., i francesi la occuparono nel 1895. Le industrie di maggiore interesse sono quelle siderurgiche, metallurgiche, meccaniche e alimentari. Possiede un aeroporto internazionale.
Antares Stella appartenente alla classe di stelle denominate supergiganti rosse; è dotata di una luminosità superiore a tutte le altre con le quali costituisce la costellazione dello Scorpione. Ha una magnitudine 1,2.
antàrtica, corrènte Corrente marina, dovuta all'azione dei venti di ponente, che parte dall'Antartide e poi, con movimento ascensionale, raggiunge le coste sudoccidentali di Africa, America e Australia. Genera le correnti del Benguela, delle Falkland, del Perù e di capo Horn.
antàrtico, agg. e sm. agg. Concernente la regione intorno al Polo Sud. ~ australe. <> artico. 
sm. Il Polo Sud e la zona geografica intorno a esso. 
  agg. e sm. Antarctic.

Antàrtico, mare Glaciàle Mare dell'emisfero australe che circonda il polo antartico, chiamato anche oceano Antartico; è formato dalle acque degli oceani Atlantico, Pacifico e Indiano, ma da queste si differenzia per le particolarità chimico-fisiche (temperatura, salinità, densità); include i mari di Ross, Amundsen, Bellingshausen, Weddel, Dumont e d'Urville. Nei pressi della costa dell'Antartide la sua larghezza varia dai 1.800 ai 3.600 km e si riduce a 960 km nel canale di Drake.
Antàrtide Continente non abitato che si estende attorno al Polo Sud, quasi tutto incluso nel Circolo Polare Artico, formato da un numero di isole grandi e piccole poste intorno a una terra ad altopiano; la sua superficie, comprese le isole e la banchisa di ghiaccio (ice-shelf), è di 14.107.637 km2, senza l'ice-shelf è di 13.176.727 km2. 
Una prima sommaria conoscenza del continente deriva dalle spedizioni navali di James Weddel (1823) e John Biscol (1832). Le spedizioni verso l'interno portarono Ernest Shackleton (1908) a 88° 23' di latitudine sud, e il norvegese Roald Amundsen fino al Polo Sud. Anche Robert Scott, esploratore inglese, raggiunse il Polo (12 gennaio 1912) ma morì insieme ai suoi compagni durante il ritorno. Nel 1990 Reinhold Messner e Arved Fuchs percorsero, per la prima volta a piedi, circa 3.500 km in tre mesi. 
È bagnato dalle acque meridionali degli oceani Atlantico, Pacifico e Indiano. La penisola antartica, montuosa, è la più grande delle diramazioni continentali; si prolunga verso l'America meridionale ed è l'estrema propaggine della catena Andina. Le maggiori rientranze sono quelle del mare di Ross e del mare di Weddel; la linea che congiunge queste due insenature, divide l'Antartide in orientale e occidentale. La parte orientale, che è la più consistente, è costituita da un enorme altopiano di arenarie a strati orizzontali, poste su una base di gneiss di epoca archeozoica e paleozoica. Sono presenti imponenti coni vulcanici, tra cui il monte Erebus (3.794 m). Anche l'Antartide occidentale consta di un elevato altopiano che, nella zona della Terra di Marie Byrd, supera i 4.000 m. Il clima è abbastanza omogeneo; le basse temperature (sottozero in estate, scendono anche a-80 °C in inverno) sono responsabili del regime di alta pressione sulla massa continentale; al contrario, le zone periferiche, per l'influenza mitigatrice dell'oceano, presentano temperature più alte e pressioni più basse. Il continente è perennemente ricoperto da un mantello di ghiaccio (inlandis), per cui la terraferma è quasi completamente nascosta; questa calotta si prolunga fino ai mari vicini sotto forma di immense lingue di ghiaccio; è qui che si staccano gli iceberg, che poi vengono spinti a nord dalle correnti. L'Antartide è suddivisa in settori di differente influenza politica. La sezione continentale compresa tra il parallelo di 60° latitudine sud, i meridiani di 20° e 80° di longitudine ovest, le Orcadi Australi, le Shetland Australi, la Georgia del Sud e le Sandwich Australi appartengono alla Gran Bretagna, la Ross Dependency, compresa tra 160° longitudine est e 150° ovest, alla Nuova Zelanda. Il territorio antartico australiano, compreso tra 160° e 45° di longitudine est (tranne la Terra Adelia che è della Francia) e le isole Macquarie, Heard e McDonald, sono sotto il dominio dell'Australia, le isole Marion e Principe Edoardo della Repubblica sudafricana, la Terres Australes et Antarctiques Françaises (cioè gli arcipelaghi delle Kerguelen e di Crozet, le isole San Paolo e Nuova Amsterdam e la Terra Adelia, situate a sud del 60° parallelo e fra i meridiani di 136° e 142° est) della Francia, le isole Bouvet e Pietro I e il settore tra 20° longitudine ovest e 45° longitudine est (terra della Regina Maud) della Norvegia. Gli Usa detengono il settore compreso tra 150° e 80° di longitudine ovest; il Cile reclama il settore delimitato dai meridiani di 53° e 90° di longitudine ovest e l'Argentina il territorio compreso tra i meridiani di 25° e 74° ovest oltre la Georgia del Sud. Il Trattato internazionale sull'Antartide ha bloccato la divisione territoriale permettendo solo attività di ricerca e pacifiche; oggi sono attive molte stazioni scientifiche, tra cui una italiana. Con la ratifica del Giappone (1998) del Trattato dell'Antartico e di un suo protocollo siglato nel 1991, è entrato in vigore il divieto di estrazione di minerali dall'Antartide, a sud del sessantesimo parallelo. 
  sf. Antarctica.
ante- Prefisso indicante una precedenza nel tempo o nello spazio.
ànte, avv. Prima.
ante litteram, loc. agg. invar. Espressione latina che significa "prima della lettera". Nei testi a stampa indicava l'illustrazione che precedeva un capitolo. Viene usata per designare l'anticipazione di caratteri estetici o culturali prima che si manifestino compiutamente.
antebèllico, agg. Prebellico.
antecambrìano, agg. Precambriano. ~ archeozoico.
antecedènte, agg. e sm. agg. Che viene prima. ~ precedente. <> posteriore. pagine, premesse antecedenti
sm. Fatto che ne precede un altro con cui ha un qualche rapporto. 
  agg. preceding, antecedent.
antecedenteménte, avv. Prima, in precedenza. ~ anteriormente. 
  avv. before, previously.
antecèdere, v. tr. e intr. Precedere nel tempo.
antecessóre, sm. 1 Chi ha ricoperto una carica, o svolto determinate mansioni nel passato, rispetto all'attuale titolare. 2 Antenato.
antefàtto, sm. Ciò che è avvenuto prima. ~ retroscena. 
  sm. antecedent, previous history, previous events.
antefìssa, sf. Negli edifici greci, etruschi e romani, elemento ornamentale in pietra o terracotta collocato lungo la linea di gronda. 
Antegnàte Comune in provincia di Bergamo (2.169 ab., CAP 24051, TEL. 0363).
anteguèrra, sm. invar. Periodo anteriore a una guerra. 
  sm. pre-war period.
antèla, sf. Infiorescenza composta dai fiori portati da peduncoli. 
  dal greco ánthos fiore.
Antèlami, Benedétto (circa 1150-1230 o 1233) Architetto e scultore lombardo, esponente significativo del momento di passaggio dal romanico al gotico. Tra le sue opere, la Deposizione (1178, duomo di Parma); non attribuibili con certezza sono i rilievi del portale mediano della facciata di Sant'Andrea a Vercelli (1225 circa).
Antelào Monte (3.264 m) del Cadore, nelle Alpi Orientali (Dolomiti d'Ampezzo).
antélice Prolungamento verso il capo dell'elice, la parte più esterna del padiglione auricolare.
antèlio, sm. Fenomeno luminoso che produce un'immagine bianca, quella del Sole, sul cerchio parelico, in direzione opposta a quella dell'astro. È facilmente visibile ad alta quota, in quanto la superficie ricoperta di neve e l'atmosfera formano una specie di sistema ottico che crea l'immagine del Sole, osservabile insieme al Sole stesso.
antelucàno, agg. Che precede la luce del giorno. ~ buio, notturno. <> diurno, crepuscolare.
antemàrcia, agg. e sm. Che, chi era iscritto al partito fascista prima della marcia su Roma del 28 ottobre 1922.
Antèmio Procòpio (?-Roma 472) Imperatore romano d'occidente dal 467 al 472, genero di Marciano. Il genero Ricimero lo assediò e lo uccise a Roma.
antemuràle, sm. 1 Opera di difesa esterna di un porto, per ripararne l'imboccatura dalle onde provenienti dal largo. 2 Fortezza o luogo periferico di difesa contro aggressioni o invasioni, posto ai confini di uno stato.
antenàto, sm. Progenitore. ~ avo. <> discendente. 
  sm. forefather, ancestor. 
  lat. ante natus noto prima.
anténna, sf. Dispositivo che irradia (antenna trasmittente) o raccoglie (antenna ricevente) onde elettromagnetiche, il cui primo esemplare fu inventato nel 1895 dal russo Aleksandr Popov. Le antenne sono omnidirezionali o isotropiche quando irradiano o raccolgono l'energia uniformemente e in tutte le direzioni, direzionali o direttive quando ricevono o trasmettono energia maggiore da una direzione, come le antenne Yagi che ricevono programmi televisivi. Le antenne possono avere forme diverse, ma sono fondamentalmente costituite da un'asta o un filo metallico con lunghezza commisurata alla lunghezza d'onda, che è inversamente proporzionale alla frequenza che si desidera ricevere o trasmettere. In pratica, la lunghezza dell'antenna è normalmente pari a metà (dipoli a mezz'onda), a un quarto (semidipoli) oppure a multipli della lunghezza d'onda. La forma di un'antenna è invece strettamente legata al particolare utilizzo che si intende farne. Esistono pertanto antenne a elica, a stilo (utilizzate soprattutto in connessione ad apparecchiature mobili), a telaio (usate quasi esclusivamente come radiogoniometri), a tromba (utilizzate per le microonde), rombiche (caratterizzate da una banda passante molto ampia) e paraboliche (adatte alla trasmissione e ricezione via satellite), oltre alle già citate antenne Yagi che affollano i tetti delle abitazioni. 
In zoologia è l'appendice articolata di cui sono dotati gli Artropodi antennati (Crostacei, Miriapodi, Insetti); di solito è un organo di tatto e di olfatto; in alcuni Crostacei funge da organo di locomozione in acqua. 
  sf. 1 (radio, TV) antenna, aerial. 2 (naut.) yard. 3 (zool.) feeler.
antennària, sf. Genere di piante erbacee della famiglia delle Composite, tipiche delle regioni temperate e artiche e caratterizzate da foglie biancastre e fiori bianchi o rosati disposti in capolini.
Antennàti Gruppo di Artropodi muniti di antenne e di piedi articolati almeno nel secondo segmento del capo. ~ mandibolati.
antennìsta, sm. Chi installa o ripara antenne televisive. 
  sm. aerial fitter.
Antènore (arte) (Seconda metà del VI sec. a. C.) Scultore greco. Operò ad Atene, probabilmente in qualità di scultore ufficiale della fazione avversaria al tiranno Pisistrato. Tra le opere il gruppo bronzeo dei Tirannicidi (andato perduto) e Kore (ca. 520, Atene, Museo dell'Acropoli).
Antènore (mitologia) Eroe troiano. Fu accusato di tradimento per aver consigliato di restituire Elena a Menelao. Giunse così in Italia, dove fondò la città di Padova.
antepagméntia Cornici di legno e terracotta che venivamo applicate alle testate delle travi del tetto.
antepórre, v. tr. Porre avanti; preferire. ~ preporre. <> posporre. 
  v. tr. to put before, to place before. 
  lat. anteponere, comp. da ante davanti + ponere porre.
anteposizióne, sf. L'anteporre; l'essere anteposto.
anteprìma, sf. Presentazione di uno spettacolo prima della rappresentazione pubblica. 
  sf. preview. 
  da ante-+ prima.
antèra, sf. Porzione terminale dello stame dei fiori, in cui si forma il polline.
anterìdio, sm. Organo sessuale all'interno del quale si formano i gameti maschili. Gli anteridi sono propri delle Briofite, delle Felci, di alcune Alghe e di molti Funghi.
anterióre, agg. 1 Posto davanti. ~ antistante. 2 Che precede nel tempo. ~ antecedente. <> successivo. 
  agg. 1 (davanti) front. 2 (avvenimenti) preceding, previous.
anteriorità, sf. L'essere anteriore in ordine cronologico o logico.
anteriorménte, avv. 1 Davanti. 2 Prima, in precedenza. ~ antecedentemente.
Anterìvo (in ted. Altrei) Comune in provincia di Bolzano (395 ab., CAP 39040, TEL. 0462).
Àntero (?-Roma 236) Santo, papa nel 235 e 236.
anterozòide, sm. Gamete maschile che si forma all'interno dell'anteridio.
antesfòrie Nell'antica Grecia e nella Magna Grecia erano feste floreali in onore di Proserpina che venne rapita da Plutone mentre coglieva fiori. 
  dal greco ánthos fiore e phérein portare.
antèsi, sf. Schiusura del bocciolo durante la fioritura.
antesignàno, sm. Chi per primo abbraccia idee nuove o è il precursore di un movimento. ~ precorritore. <> seguace. 
  sm. precursor, forerunner.
antestèrie Feste agricole e familiari dell'antica Grecia, celebrate in onore di Dioniso. Ad Atene duravano dall'11 al 13 del mese di antesterione.
antesterióne, sm. Ottavo mese dell'anno ateniese, compreso tra febbraio e marzo.
antesubbiètto, sm. In filosofia, ciò che procede cronologicamente o logicamente il soggetto.
Antey Saint André Comune in provincia di Aosta (510 ab., CAP 11020, TEL. 0166).
anthem, sm. invar. Composizione religiosa basata su traduzioni libere di testi biblici, caratteristica della chiesa anglicana.
anthurium, sm. invar. Genere di piante tropicali americane della famiglia delle Aracee.
antiabbagliànte, agg. e sm. Si dice si struttura o dispositivo atto a evitare l'abbagliamento.
antiabortìsta, agg., sm. e sf. Che, chi è contrario all'aborto. 
  agg., sm. e sf. anti-abortionist.
antiacustìco, agg. Che attutisce i rumori.
antiaèrea, sf. L'insieme delle misure e dei mezzi difensivi atti a contrastare le incursioni aeree.
antiaèreo, agg. Atto a contrastare le incursioni aeree. 
  agg. anti-aircraft.
antialcàlino, agg. e sm. Acidificante.
antialcòlico, agg. Che combatte l'alcolismo.
antialisèo, sm. Controaliseo.
antiallèrgico, agg. e sm. Detto di farmaco che combatte le allergie.
antialóne, agg. e sm. Dello strato che viene posto tra il supporto di una pellicola e le emulsioni fotografiche al fine di evitare la formazione di aloni.
antiandrògeno, agg. e sm. Composto di sintesi in grado di inibire la sintesi di ormoni androgeni o di combatterne l'azione.
antiappannànte, agg. e sm. Si dice di sostanza o dispositivo che impedisce l'appannamento dei vetri. 
  agg. demisting. sm. demister.
Antiappennìno Sistema montuoso di altezza modesta che contorna i versanti della catena appenninica (Preappennino). Prevalentemente di origine vulcanica, si distingue in Antiappennino toscano, laziale, campano e adriatico. L'Antiappennino toscano comprende le Alpi Apuane, i monti del Chianti, le colline Metallifere, il Civitello e l'Argentario. L'Antiappennino laziale è costituito dai monti Volsini, Cimini, della Tolfa, Sabatini, Lepini, Ausoni, Aurunci e dai colli Albani. L'Antiappenino campano comprende il gruppo di Roccamonfina, del Vesuvio e i Campi Flegrei. L'Antiappennino adriatico comprende i rilievi del Gargano e i tavolati del Salentino e di Taranto.
antiàrco, sm. Lega metallica con la funzione di ostacolare la formazione dell'arco elettrico nelle apparecchiature elettriche.
antiariète, sm. Dispositivo posto nelle canalizzazioni al fine di attutire il colpo d'ariete provocato dall'onda di sovrapressione derivante da una modificazione repentina della velocità del liquido.
antiatòmico, agg. 1 Atto a difendere dalle armi atomiche. 2 Che si oppone all'uso delle armi atomiche. 
  agg. 1 anti-nuclear. 2 (rifugio) fallout shelter, nuclear shelter.
antiàtomo, sm. Atomo teorico costituito da un antinucleo attorno al quale ruota una nube di antielettroni di carica positiva.
antibàcchio, agg. e sm. (pl. m.-chi) Piede a tre sillabe, delle quali le prime due lunghe e la terza breve.
antibàgno, sm. Ambiente che separa il bagno dal resto della casa.
antibécco, sm. Sporgenza in legno o in muratura messa a monte della pila di un ponte per proteggerla dalla corrente dell'acqua e dagli oggetti trascinati da essa.
Antibes Città della Francia meridionale (63.000 ab.), sulla Costa Azzurra, nel dipartimento delle Alpes-Maritimes, presso il capo d'Antibes; è uno dei più famosi centri balneari della Francia. Oltre all'industria turistica, sono sviluppate la floricoltura e la lavorazione di ceramiche. Colonia greca (Antipolis), subì la dominazione romana; il castello (XIV-XV sec.) è sede del museo Grimaldi (antichità greco romane, pitture e ceramiche di Picasso).
antibiogràmma, sm. Esame che valuta la sensibilità di un ceppo batterico nei confronti di un certo antibiotico.
antibiòsi, sf. Attività di alcuni microrganismi di ostacolare lo sviluppo e la proliferazione di altri.
antibiòtico, agg. e sm. Sostanza chimica prodotta da microrganismi, capace di inibire la crescita di altri microrganismi (azione batteriostatica) o di distruggerli (azione battericida). Viene prodotto anche per sintesi o modificando la struttura chimica dei componenti naturali. La sfera d'azione antimicrobica di un determinato antibiotico, si chiama spettro antibiotico. Il primo antibiotico conosciuto e impiegato per usi terapeutici fu la penicillina, scoperta da A. Fleming nel 1928. Fu introdotto intensivamente in Inghilterra a partire dal 1941. Si classificano antibiotici battericidi (che uccidono i batteri) e batteriostatici (che ne rallentano la moltiplicazione). L'azione degli antibiotici sui batteri si esercita sia a livello della parete cellulare sia del nucleo e del suo patrimonio riproduttivo. 
  agg. e sm. antibiotic.
antibioticoterapìa, sf. Cura di infezioni batteriche per mezzo di antibiotici.
antiblàstico, agg. Funzione inibitoria di alcune sostanze nei confronti di batteri ed elementi cellulari.
Antìbo, Salvatóre (Palermo 1962-) Mezzofondista. Conquistò il terzo posto agli europei del 1986 e il secondo alle olimpiadi del 1988 nei 10.000 metri; medaglia d'oro nei 5.000 e 10.000 m agli europei del 1990; primatista italiano dei 5.000 m (13'05''59) e dei 10.000 m (27'16''50).
anticàglia, sf. 1 Oggetto antico, pezzo d'antiquariato. 2 Uso o costume antiquato. 3 Oggetto vecchio o passato di moda.
anticaménte, avv. In tempi antichi. ~ un tempo. <> attualmente.
anticàmera, sf. 1 La prima stanza di un appartamento o di un ufficio, sala di attesa. ~ atrio. 2 Attesa. ~ inizio, premessa. 
  sf. 1 anteroom, hall. 2 (albergo) lobby.
anticàncro, agg. invar. Destinato a prevenire o combattere il cancro.
anticarcinogenètico, agg. Sostanza capace di contrastare lo sviluppo di una neoplasia.
anticàrie, agg. e sm. invar. Sostanza destinata a prevenire o combattere la carie.
anticarrèllo, sm. Piastra con i comandi che viene montata sulla parte anteriore del carrello di un tornio parallelo.
anticàrro, agg. invar. Che serve a impedire l'avanzata dei carri armati.
anticatarràle, agg. e sm. Farmaco o altro medicamento che combatte il catarro.
anticàtodo, sm. Placca posta all'interno di un tubo a vuoto al fine di arrestare i raggi catodici. Di solito gli anticatodi sono di metallo.
antìchi Stàti italiàni 1 Gli stati in cui era divisa l'Italia prima dell'unificazione. 2 In filatelia è l'insieme degli stati italiani che emisero francobolli tra il 1850 e il 1870.
antichìsta, sm. e sf. Studioso di storia antica, in particolare greca e romana.
antichità, sf. 1 L'essere antico. 2 L'età antica. 3 Al plurale, oggetti antichi. ~ vestigia. 
  sf. 1 antiquity. 2 (oggetti antichi) antiques.
Antichità di Roma Opera di poesia di J. du Bellay (1558).
Antichità giudaiche Opera di storia di Giuseppe Flavio (I sec.).
Antichità romane Opera di storia di Dionigi di Alicarnasso (I sec. a. C.).
anticiclogènesi, sf. Insieme dei processi di formazione di un anticiclone.
anticiclóne, sm. Area di alta pressione atmosferica al centro di un'area di pressione minore. Le caratteristiche meteorologiche sono opposte a quelle del ciclone; il moto dell'aria è ascendente, il cielo, per effetto dei venti, è generalmente sereno, le temperature sono alte in estate e molto basse nella stagione invernale. 
  sm. high, anticyclone.
anticiclònico, agg. Di un anticiclone.
Antìcidi Famiglia di Insetti Coleotteri di piccole dimensioni comprendente circa 2.500 specie.
anticipànte, agg. Di un fenomeno periodico che si presenta a intervalli sempre più ravvicinati.
anticipàre, v. tr. 1 Fare qualcosa prima del tempo stabilito. <> posticipare. 2 Pagare una somma prima della scadenza. gli anticipò parte della spesa. 3 Dare informazioni ufficiose. ~ preannunciare. 4 Precedere. ~ precorrere. <> seguire. 
  v. tr. 1 (prevenire) to anticipate, to bring forward. 2 (denaro) to pay in advance, to advance. 
  lat. anticipare, comp. da ante prima + capare prendere.
anticipataménte, avv. Con anticipo. 
  avv. beforehand, in advance.
anticipàto, agg. Fatto, dato o ricevuto prima del tempo stabilito.
anticipatóre, sm. Chi anticipa, chi precorre i tempi.
anticipazióne, sf. 1 L'anticipare, essere anticipato. 2 Somma di denaro anticipata. 3 Previsione. ~ anteprima. 4 Nota o gruppo di note emesse in anticipo rispetto all'accordo di appartenenza. 
  sf. 1 anticipation. 2 (denaro) advance. 3 (notizie) advance information. 
Nella filosofia stoica ed epicurea è il processo di formazione spontanea e anticipata dei concetti di specie e genere elaborati dalla mente prima di percepire il particolare. Per Bacone era un concetto di generalizzazione opinabile. In Kant l'anticipazione della percezione indica il secondo gruppo dei principi sintetici a priori dell'intelletto. 
Anticipazione bancaria 
Contratto con cui una banca si impegna a tenere a disposizione del cliente un capitale su prestazione di garanzia su titoli o merci.
antìcipo, sm. 1 Anticipazione, tempo anticipato. <> ritardo. giunse con molto anticipo. 2 Versamento anticipato di denaro. il falegname esigeva un anticipo su un lavoro di quell'entità
  sm. 1 anticipation. 2 (denaro) advance. 
  deriv. da anticipare.
anticlepsìdra, sf. Solido geometrico ottenuto togliendo a un cilindro di diametro uguale all'altezza i due coni aventi per basi le basi del cilindro e per vertice il punto medio dell'asse del cilindro.
anticlericàle, agg., sm. e sf. Che, chi si oppone all'influenza del clero nella vita politica, sociale.
anticlìmax, sm. Procedimento stilistico consistente nel passare, in una frase, da una gradazione ascendente a una discendente dell'enunciato.
anticlinàle, agg. e sm. Di una piega in cui gli strati sono convessi e posti in modo da avere i più antichi nel nucleo.
anticlòro, sm. Sostanza atta a eliminare l'eccesso del cloro o degli ipocloriti usati per candeggiare i tessuti.
antìco, agg. e sm. agg. 1 Risalente a tempi remoti. ~ vetusto. <> recente. le antiche tradizioni mai perdute. 2 Di vecchia data. ~ sorpassato. <> d'oggi. 
sm. pl. Uomo appartenente alla civiltà antica. 
  agg. 1 ancient. 2 (oggetto) antique. 
  lat. antiquus, deriv. da ante prima.
Antico Testamento La prima parte della Bibbia è chiamata dai cristiani Antico Testamento e consta di libri scritti in ebraico e aramaico prima della venuta di Cristo (ca. XI secolo a. C.-ca. II secolo a. C.), che sono sacri per gli ebrei e per tutte le confessioni cristiane. 
In particolare, fanno parte dell'Antico Testamento: 
1. La Legge (in ebraico Torah), cioè Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio (questi libri vennero chiamati, nella traduzione greca, Pentateuco, cioè cinque rotoli); 
2. I Profeti (in ebraico Nebi'im), cioè i libri che riferiscono l'attività dei profeti (Giosuè, Giudici, Samuele 1 e 2, Re 1 e 2, Isaia, Geremia, Ezechiele, Osea, Gioèle, Amos, Abdìa, Giona, Michea, Naum, Abacuc, Sofonia, Aggeo, Zaccaria, Malachia); 
3. Gli Scritti (in ebraico Ketubim), cioè Salmi, Giobbe, Proverbi, Rut, Cantico, Qoèlet o Ecclesiaste, Lamentazioni, Ester, Daniele, Esdra, Neemia, Cronache 1e 2) 
A questi tre gruppi di libri, detti protocanonici, i cattolici e gli ortodossi aggiunsero, in un secondo tempo, anche alcuni libri, scritti in greco, detti deuterocanonici (Ester greco, Tobia, Giuditta, Primo e secondo libro dei Maccabei, Sapienza, Siracide o Ecclesiastico, Baruc, Lettera di Geremia, supplementi al libro di Daniele). 
L'Antico Testamento occupa un posto importantissimo nella storia del Cristianesimo, dell'Ebraismo e dell'Islam; è un monumento di storia e letteratura scritto nell'arco di più di un millennio.
anticoagulànte, agg. e sm. Sostanza che ritarda o impedisce la coagulazione del sangue.
anticodóne, sm. Tripletta di nucleotidi con i quali l'acido nucleico t-RNA riconosce il codone presente sull'm-RNA.
Antìcoli Corràdo Comune in provincia di Roma (940 ab., CAP 00022, TEL. 0774).
anticolinesteràsico, agg. e sm. (pl. m.-ci) Di sostanza in grado di inibire la colinesterasi causando così un blocco o un rallentamento della conduzione nervosa.
anticollisióne, agg. invar. Di dispositivo che serve per evitare le collisioni di aeromobili in volo.
anticomunìsmo, sm. Atteggiamento contrario, ostile al comunismo.
anticomunìsta, agg., sm. e sf. Che o chi si oppone al comunismo.
anticoncezionàle, agg. e sm. Contraccettivo. ~ antifecondativo. 
  agg. e sm. contraceptive.
anticonformìsmo, sm. Atteggiamento di rifiuto delle idee correnti.
anticonformìsta, sm. e sf. Chi pensa o si comporta in modo opposto alle opinioni e ai costumi correnti. ~ controcorrente. <> tradizionalista. 
  sm. e sf. nonconformist.
anticonformìstico, agg. Proprio dell'anticonformismo.
anticongelànte, agg. e sm. Sostanza che, aggiunta a un liquido, ne abbassa il punto di congelamento. ~ antigelo.
anticongiuntùrale, agg. Relativo ai mezzi atti a contrastare una determinata congiuntura economica.
anticonvulsivànte, agg. e sm. 1 Di farmaco che calma o impedisce le convulsioni. ~ anticonvulsivo. 2 Di farmaco che contrasta le convulsioni epilettiche.
anticonvulsìvo, agg. Anticonvulsivante.
anticorodàl, sm. invar. Nome commerciale di una lega di alluminio che viene in genere utilizzata in seguito a un trattamento termico di bonifica.
anticòrpo, sm. Proteina del gruppo delle gammaglobuline, che si forma nel sangue quando in esso penetra, spontaneamente o per iniezione artificiale, un antigene, cioè la sostanza proteica che provoca la formazione di specifici anticorpi che, una volta formati, reagiscono con l'antigene non appena questo penetra una seconda vota nell'organismo. Gli anticorpi vengono liberati nel sangue dai linfociti B quando raggiungono lo stadio differenziativo terminale di plasma cellulare. 
  sm. antibody.
anticorrosìvo, agg. e sm. Di sostanza che impedisce la corrosione.
anticostituzionàle, agg. Che è contrario alla costituzione dello stato. 
  agg. unconstitutional.
antìcresi, sf. Contratto col quale un debitore, o una terza persona per lui, mette a disposizione del creditore un immobile a garanzia del credito, concedendogli di percepire i frutti sia a estinzione degli interessi maturati sia in conto dei capitali impiegati.
anticrìmine, agg. invar. Diretto a prevenire o combattere il crimine e la criminalità. 
  agg. anticrime.
anticrìsto, sm. 1 Personificazione apocalittica della brutale rivolta mondana a Cristo e al suo vangelo di pace. 2 Ogni oppositore di Cristo o della chiesa.
anticrittogàmico, agg. e sm. Detto di composto chimico usato per combattere le crittogame parassite delle piante. ~ pesticida. 
  agg. anticryptogamic. sm. fungicide.
anticucìna, sf. Piccolo ambiente che separa la cucina dal resto della casa.
antidàta, sf. Data anteriore rispetto a quella giusta, apposta illegittimamente in atti pubblici o scritture private.
antidatàre, v. tr. Retrodatare. 
  v. tr. to backdate.
antidemocràtico, agg. e sm. Che, chi è contrario alla democrazia. 
  agg. undemocratic.
antidepressìvo, agg. e sm. Farmaco che agisce contro la depressione. 
  agg. e sm. antidepressant.
antiderapànte, agg. Di pneumatico che serve a impedire lo slittamento.
antidetonànte, agg. e sm. Additivo chimico che, aggiunto al carburante, permette di evitare la detonazione delle miscele nell'interno del cilindro di un motore a combustione interna, innalzando il rapporto di compressione.
antideutóne, sm. Antinucleo del nucleo di deuterio.
antidiaforètico, agg. e sm. (pl. m.-ci) Di farmaco che blocca o rallenta la secrezione del sudore.
antidiarròico, agg. e sm. Farmaco che combatte la diarrea.
antidiftèrico, agg. Di rimedio per prevenire e combattere la difterite.
antidiluviàno, agg. 1 Che esisteva prima del diluvio universale. ~ preistorico. 2 Antiquato. ~ superato. <> attuale.
antidiurètico, agg. Sostanza capace di ridurre la produzione di urina.
antidìvo, sm. Personaggio che, pur essendo molto popolare, rifugge da atteggiamenti divistici.
antidivorzìsmo, sm. Atteggiamento contrario al divorzio o alla legislazione che lo consente.
antidogmatìsmo, sm. La posizione di chi avversa il dogmatismo.
antidolorìfico, agg. e sm. Farmaco che attenua o elimina il dolore. 
  agg. e sm. analgesic.
antidòping, agg. e sm. invar. Controllo con cui, mediante analisi chimiche dei liquidi organici, si accerta se un atleta o un animale ha assunto droghe o stimolanti vietati.
antìdoro, sm. Nella chiesa ortodossa, pane benedetto che viene distribuito alle persone che non si comunicano.
antidotìsmo, sm. Proprietà, propria di particolari sostanze, di impedire l'azione tossica esercitata da altre sostanze.
antìdoto, sm. 1 Sostanza che neutralizza l'azione di un veleno. ~ contravveleno. 2 Rimedio. ~ panacea. 
  sm. antidote.
antidròga, agg. invar. Diretto a combattere l'uso e il commercio clandestino degli stupefacenti.
antidumping, agg. invar. Di politica economica tesa a scansare i danni del dumping effettuato da altri paesi.
antieconòmico, agg. Contrario alle leggi, ai principi dell'economia; svantaggioso.
Anti-Edipo, L' Opera di psicologia di G. Deleuze (con F. Guattari) (1972).
antielettróne, sm. Particella avente stessa massa e spin dell'elettrone, ma carica elettrica positiva. ~ positrone.
antièlio, sm. Antiatomo dell'elio avente il nucleo formato da due antiprotoni e da un antineuroni.
antielmìntico, agg. e sm. (pl. m.-ci) Di medicamento che combatte vermi o elminti che si sono insidiati nell'organismo.
antiemètico, agg. e sm. Farmaco atto a prevenire o a far cessare il vomito.
antiemorràgico, agg. e sm. Farmaco che previene o arresta le emorragie.
antienzìma, sm. Sostanza che contrasta l'attività enzimatica del sangue successiva all'introduzione di un enzima nell'organismo.
antiepilèttico, agg. e sm. (pl. m.-ci) Di farmaco utilizzato nel trattamento dell'epilessia.
antiestètico, agg. Non rispondente a criteri di un certo gusto o di una certa estetica. ~ pacchiano.
antiestrògeno, agg. e sm. Di farmaco non steroideo che contrasta gli estrogeni.
antifading, sm. invar. Apparato posto in un ricevitore per ponte radio allo scopo di impedire le variazioni di ricezione.
antifascìsmo, sm. Movimento italiano contrario al fascismo, al quale gli esponenti diedero voce sia in parlamento sia attraverso organi di stampa, nel periodo compreso tra gli anni 1922-1924; la matrice, originariamente socialista e comunista, si allargò anche all'ideologia cattolica e liberale dopo l'assassinio di Matteotti (1924); dopo tale fatto l'antifascismo assunse carattere di clandestinità. All'estero, l'opposizione venne condotta da socialisti e repubblicani; nel 1927 nacque in Francia (Parigi) la Concentrazione antifascista mentre in Italia fu espressa dai comunisti, dal movimento Giustizia e Libertà (fondato nel 1929) e da intellettuali guidati da Benedetto Croce. Le prime affermazioni militari antifasciste, si ebbero durante la guerra di Spagna del 1937. Quando il paese entrò in guerra, l'antifascismo si fece sempre più compatto e, dopo l'8 settembre del 1943, si identificò con l'azione partigiana (Resistenza) e con i CLN (Comitati di liberazione nazionale). Queste organizzazioni e i rinati partiti formarono nel 1944 il governo guidato da Bonomi. A partire dal 1945 l'antifascismo ebbe un ruolo di controllo sia sui tentativi di neoformazioni fasciste, sia sulla politica antidemocratica dello stato.
antifascìsta, agg., sm. e sf. Che, chi è o è stato contrario al fascismo.
antifebbrìle, agg. e sm. Antipiretico.
antifecondatìvo, agg. e sm. Metodo impiegato per impedire la fecondazione della donna e quindi il concepimento; viene anche detto anticoncezionale. I metodi anticoncezionali possono essere meccanici sia maschili (profilattico) sia femminili (spirale endouterina, diaframma), farmacologici (pillola), chirurgici (chiusura delle tube e vasectomia). Tra i metodi naturali, sono da ricordare quello della temperatura basale, di Ogino-Knaus, di Billings. ~ anticoncezionale.
antifemminìsmo, sm. Atteggiamento di chi è contrario al femminismo.
antifemminìsta, agg. e sm. Che, chi è contrario al femminismo.
antiferromagnetìsmo, sm. Tipo di magnetismo caratteristico di certi ossidi di metalli e di non metalli, di alcuni fluoruri e del cloruro di rame.
antiflogìstico, agg. e sm. Termine medico che designa ciò che inibisce un processo infiammatorio.
antìfona, sf. 1 Canto a cori alternati di un salmo. 2 Nella liturgia cristiana, il brano che precede l'intonazione di un salmo e che viene ripetuto alla fine di questo. 3 Il senso più o meno coperto di un discorso. ~ allusione. 4 Premessa immancabile, monotona, ripetuta a ogni argomento. ~ lungaggine. 
  lat. mediev. antiphona, dal greco antìphonos che suona in risposta.
Antifona, L' Dramma in versi di D. Barnes (1958).
antifonàrio, sm. Libro che raccoglie le antifone e anche libro che contiene tutti i canti dell'ufficio divino e della messa.
Antifónte (Ramnunte 480 ca.-Atene 411 a. C.) Politico greco di Ramnunte. Fu promotore del colpo di stato dei quattrocento (411) e alla caduta di questo fu giustiziato. Compose tre orazioni e dodici esercitazioni.
antifórfora, agg. invar. Che combatte la forfora.
antìfrasi, sf. Uso di un'espressione con significato opposto a quello proprio.
antifràstico, agg. Relativo all'antifrasi; che ha valore di antifrasi.
antifùrto, agg. e sm. invar. Dispositivo destinato a impedire un furto o a segnalarne il tentativo. 
  sm. anti-theft device, burglar alarm.
ànti-G, agg. invar. Che si oppone agli effetti dell'accelerazione di gravità. 
  composto da anti contro e g simbolo dell'accelerazione di gravità.
antigàs, agg. invar. Dispositivo precauzionale o protettivo contro l'azione dei gas nocivi.
antigèlo, agg. e sm. invar. Anticongelante. 
  agg. e sm. antifreeze, deicer.
antìgene, sm. Sostanza che produce lo sviluppo di anticorpi in un organismo. Gli antigeni possono essere sostanze estranee all'organismo, come virus e batteri, oppure molecole che fanno parte dell'organismo stesso (autoantigeni). In quest'ultimo caso, gli anticorpi prodotti vengono chiamati autoanticorpi. 
Antigene Australia 
Antigene così definito perché individuato la prima volta in un aborigeno australiano; si ritrova quasi costantemente nel sangue di persone affette da epatite virale di tipo B e più raramente in soggetti clinicamente sani, nei quali si pensa abbia il significato di infezione latente. 
Antigene carcinoembrionario 
Antigene prodotto in condizioni normali durante la vita intrauterina da vari tessuti fetali, non è poi più presente nel sangue delle persone adulte. Ricompare in concomitanza con alcuni tumori (carcinomi); tuttavia anche una grande varietà di malattie non neoplastiche, come quelle polmonari croniche e la cirrosi epatica, determinano una variazione dell'antigene.
antigenoterapìa, sf. Somministrazione di antigeni all'organismo nell'ambito di una cura medica.
antighiàccio, agg. e sm. invar. Di un procedimento o del mezzo utilizzato per impedire la formazione di ghiaccio sugli aeromobili.
antigiènico, agg. Contrario alle norme igieniche. ~ insalubre. <> salutare.
Antignàno Comune in provincia di Asti (992 ab., CAP 14010, TEL. 0141).
Antìgone Personaggio mitologico nato dall'unione incestuosa di Edipo con la madre Giocasta che accompagnò il padre esule e cieco a Colono. Quando suo fratello Polinice morì, gli diede sepoltura benché il tiranno di Tebe, Creonte, ne avesse negato il permesso; per punizione fu condannata a essere sepolta viva in una caverna, dove si tolse la vita. Sul suo cadavere si uccise il fidanzato Emone, figlio di Creonte. 
Antigone 
Tragedia di Sofocle (443-442 a. C.). 
Antigone 
Tragedia di V. Alfieri (1776). 
Antigone 
Dramma di J. Anouilh (1944).
Antìgono Nome di sovrani. 
Antigono I Gonata 
(276-239 a. C.) Re di Macedonia, figlio di Demetrio Poliorcete. Durante il suo regno riuscì a far risplendere la vitalità culturale e a rafforzare l'esercito nonostante le continue pressioni di traci, illiri e galati, dei suoi rivali come Pirro, e tenendo testa alle mire autonomistiche delle leghe etolica e achea. 
Antigono II Dosone 
(263-301 a. C.) Reggente e tutore del futuro Filippo V dal 229, fu re di Macedonia dal 227 al 221 a. C. Strinse un'alleanza contro Sparta con Arato di Sicione, vinse il re spartano Cleomene a Sellasia (222) e ristabilì così il dominio macedone sulla Grecia. 
Antigono Mattatia 
(?-37 a. C.) Ultimo dei Maccabei, fu re di Giudea dal 40 al 37 a. C. Fu abbattuto da Erode con l'appoggio dei romani e fu fatto uccidere da Antonio.
Antìgono Monoftàlmo (382-301 a. C.) Generale macedone. Nel 323, alla morte di Alessandro Magno, al comando delle truppe in Asia tentò di riunificare l'impero provocando l'ira degli altri diadochi. Nel 306 si proclamò re, ma nel 301 fu sconfitto e ucciso a Ipso.
Antigòrio Valle del Piemonte, nella provincia di Novara.
antìgrafo, agg. e sm. Di un manoscritto che la copia di un altro.
antigràndine, agg. invar. Relativo ai mezzi e ai metodi atti a prevenire la caduta della grandine.
Antigua e Barbuda Stato indipendente del Commonwealth, nelle isole Sottovento, costituito dalle isole di Antigua (280 km2), Barbuda (160,5 km2) e dalla disabitata Redonda (1,5 km2). Antigua è piuttosto arida, mentre Barbuda è ricca di vegetazione e di corsi d'acqua. La capitale è St. John's (30.000 ab., su Antigua). La lingua ufficiale è l'inglese. L'economia si basa soprattutto sul turismo, sull'agricoltura (ortaggi, cotone e canna da zucchero) e sulla pesca. Distillerie di rhum e industria petrolchimica. Scoperta da Cristoforo Colombo nel 1493, indipendente dal 1981. 
Abitanti-66.000 
Superficie-442 km2 
Densità-149,3 ab./km2 
Capitale-Saint John's 
Governo-Stato indipendente nell'ambito del Commonwealth 
Moneta-Dollaro dei Caraibi orientali 
Lingua-Inglese, creolo-inglese 
Religione-Anglicana, protestante, cattolica
antiHIV, sm. invar. Ricerca degli anticorpi del virus HIV effettuata con svariate metodologie sierologiche.
antiidrico, agg. Sostanza che diminuisce la produzione di sudore.
Antìlle Arcipelago dell'America centrale che snoda le sue numerose isole a partire dalla Florida fino al Venezuela, formando un enorme arco naturale di 4.700 km che segna il confine tra Atlantico e mar dei Caraibi. Montuoso e di origine vulcanica, si divide in tre gruppi che sono le Bahama, le Grandi Antille e le Piccole Antille. Le maggiori sono Cuba, Giamaica, Puerto Rico e Hispaniola che presentano i rilievi più alti, fino a 3.000 m. Nelle Piccole Antille vi sono le isole Sottovento, Sopravvento, Trinidad, Tobago e Barbados. Le Bahama sono di origine corallina e si sono sviluppate sullo zoccolo del continente americano. Il clima è tropicale e influenzato dalle correnti oceaniche e dagli alisei. Violenti uragani si formano nella stagione estiva e le forti precipitazioni sviluppano una vegetazione lussureggiante. 
  sf. West Indies.
Antìlle olandési Unità amministrativa autonoma dei Paesi Bassi che comprende nelle isole Sottovento Curaçao e Bonaire e nelle isole Sopravento Saba, Sint Maarten (solo per la parte meridionale, quella settentrionale è francese) e Sint Eustatius nel gruppo delle Piccole Antille per una superficie totale di 800 km2. Capoluogo è Willemstad, lingua ufficiale l'olandese. L'attività agricola è concentrata sulla produzione di agrumi, dalle quali si ottiene il famosissimo liquore Curaçao; l'industria petrolchimica e il turismo sono le altre risorse economiche di un certo interesse.
Antìllo Comune in provincia di Messina (1.279 ab., CAP 98030, TEL. 0942).
antilocàle, agg. e sm. Di dispositivo dell'apparecchio telefonico, detto anche circuito antilocale, che serve per evitare il passaggio delle correnti modulate prodotte dal microfono del ricevitore.
antilocàpra, sf. Mammifero (Antilocapra antilocapra) della famiglia degli Antilocapridi e dell'ordine degli Artiodattili. Dotata di corna biforcute lunghe sino a 30 cm, vive nelle zone aride dell'America del Nord. Si nutre di vegetali.
Antìloco Mitico eroe dell'Iliade, figlio di Nestore, ucciso da Memmone sotto le mura di Troia.
antilogarìtmo, sm. Funzione inversa del logaritmo; dato un numero N, è il numero di cui N è il logaritmo.
antilogìa, sf. Contraddizione tra due passi di un'opera, due idee filosofiche o due opinioni che uno stesso autore esprime in opere diverse. 
  dal greco antí contro e lógos discorso.
antìlope, sf. Nome di molti Mammiferi Artiodattili, ascritti alla famiglia dei Bovidi. Di forme eleganti e molto agile, vive nelle savane e nelle pianure dell'Africa. L'antilope cervicapra (Antilope cervicapra) è l'unica esponente della sottofamiglia degli Antilopini; si ritrova soprattutto nelle zone pianeggianti di India e Pakistan, dove vive in branchi di 30-40 esemplari. 
  sf. antelope. 
Antilope nera 
Mammifero (Hippotragus niger) della famiglia dei Bovidi e dell'ordine degli Artiodattili. Di colore nero brillante, possiede corna che arrivano a misurare 173 cm. Vive in boschi ricchi d'acqua dell'Africa sudorientale.
Antimachiavelli Opera politica di Federico II di Prussia (1739).
antimàfia, agg. invar. Finalizzato a combattere la mafia.
antimagnètico, agg. Che non subisce l'influsso di un campo magnetico.
antimatèria, sf. L'insieme delle antiparticelle.
antimatèria (razzo ad) Tecnica di propulsione spaziale, ancora in via di sperimentazione, che cerca di ottenere l'esplosione dell'idrogeno sfruttando le reazioni tra protoni e antiprotoni.
antimènsio, sm. Altare portatile utilizzato nella chiesa greca, costituito da un quadrato o un rettangolo di tela o seta con una piccola borsa per le reliquie. 
  dal greco antí al posto di + lat. mensa tavolo.
antimeridiàno, agg. e sm. agg. Che precede il mezzogiorno. ~ mattutino. <> pomeridiano. 
sm. Meridiano opposto a quello considerato. 
  agg. morning.
antìmero, sm. Ogni parte di un corpo vegetale o animale la cui ripetizione attorno al medesimo asse produce una simmetria.
antimetabolìto, sm. Composto che è in grado di bloccare l'attività metabolica di una certa sostanza chimicamente analoga.
antimicòtico, agg. Sostanza antibiotica o chemioterapica impiegata contro le infezioni da funghi.
antimicrofònico, agg. (pl. m.-ci) Di apparecchio atto a trasformare un segnale elettrico quando il segnale d'uscita non è alterato da vibrazioni trasmesse dall'esterno all'apparecchio o da rumori provenienti dall'ambiente.
antimilitarìsmo, sm. Dottrina che avversa le istituzioni militari in quanto strumento di violenza. ~ pacifismo. <> militarismo.
antimilitarìsta, agg., sm. e sf. Che, chi è contrario al militarismo.
antimìne, agg. invar. Atto a proteggere contro il pericolo o l'azione delle mine.
antimìssile, agg. invar. Sistema di difesa per distruggere o neutralizzare missili. Per ogni tipo di missile da avversare c'è un particolare antimissile; contro i missili intercontinentali si usano missili teleguidati nel primo tratto e automatici verso la fine; contro i missili a breve gittata (missili antinave) si usano piccole bocche da fuoco con grande frequenza di tiro e provviste di spolette di prossimità, che creano una cortina di fuoco nella direzione da cui proviene il missile.
antimitòtico, agg. Composto che inibisce la proliferazione delle cellule.
antimodernìsta, agg. Contrario al modernismo cattolico.
antimoniàle, agg. Di sostanza che non contiene antimonio.
antimònio, sm. Elemento chimico di simbolo Sb, numero atomico 51, peso atomico 121,75. L'antimonio metallico viene ricavato dalla stibina trattata a caldo con ferro metallico o carbone, in presenza di carbonio sodico. L'antimonio metallico puro, viene utilizzato in lega con piombo e stagno. Alcuni derivati trovano impiego in farmacologia.
antimonìte, sf. Trisolfuro di diantimonio che si presenta in cristalli rombici, teneri e facilmente fusibili, di colore grigio piombo. Viene usato per estratte l'antimonio.
antimonopolìsta, agg., sm. e sf. Che, chi è contrario ai monopoli.
antimonopolìstico, agg. Contrario ai monopoli. 
  agg. antitrust.
antimùffa, agg. e sm. invar. Sostanza che combatte o previene la formazione della muffa, anche, di materiale inattaccabile dalla muffa.
antinazionàle, agg. Contrario alla nazione, agli interessi morali e materiali della nazione.
antincèndio, agg. invar. Dispositivo, organizzazione o misura protettiva che serva a prevenire, combattere, segnalare incendi. ~ ignifugo. <> infiammabile. 
  agg. invar. fire-proof.
antinduttìvo, agg. Di circuito nel quale viene ridotta al minimo l'induttanza.
antinébbia, agg. e sm. invar. Dispositivo che migliora la visibilità in caso di nebbia. ~ fendinebbia. 
  agg. fog lights.
antineoplàstico, agg. Termine medico che designa ciò che contrasta un tumore maligno.
antineutrìno, sm. Antiparticella del neutrino.
antinéve, agg. invar. Ciò che agisce contro gli effetti dannosi della neve.
antinevràlgico, agg. e sm. Farmaco che combatte i dolori nevralgici. ~ antalgico
antinfettìvo, agg. e sm. Di farmaco che cura le infezioni causate da parassiti patogeni.
antinfiammatòrio, agg. e sm. Farmaco o trattamento che combatte le infiammazioni.
antinflatìvo, agg. Che combatte o previene l'inflazione. ~ antinflazionistico.
antinflazionìstico, agg. Antiflativo.
antinfluenzàle, agg. e sm. Farmaco che previene o combatte l'influenza.
antinfortunìstico, agg. Rivolto alla prevenzione degli infortuni.
antinodàle, agg. Di due punti dell'asse ottico di un sistema centrato tali che ogni raggio passante per il primo punto passa sempre anche per il secondo.
antinomìa, sf. Contraddizione. ~ discordanza. <> corrispondenza. 
In logica e matematica è la coesistenza, in uno stesso enunciato, di due proposizioni contraddittorie ma perfettamente giustificabili. Il termine è usato per descrivere la situazione di impossibilità di stabilire la verità o falsità di un enunciato. 
In filosofia denota lo stato di contrasto di due proposizioni entrambe dimostrabili (tesi e antitesi). Per Kant, le antinomie della ragion pura sono le contraddizioni che nascono dell'idea di mondo; alle quattro categorie associate a quest'idea (quantità, qualità, relazione, modalità), Kant fa corrispondere quattro antinomie scaturite ognuna da una tesi e da un'antitesi (eternità e temporalità del mondo, finità e infinità spaziale, divisibilità e indivisibilità, necessità e libertà nelle leggi della natura). 
In logica il termine antinomia designa un enunciato tale che sia la sua affermazione sia la sua negazione implicano una contraddizione. Le più note antinomie logiche sono: l'antinomia di Russell, l'antinomia di Cantor, l'antinomia di Burali-Forti, l'antinomia di Berry e l'antinomia del mentitore. Quest'ultima è forse la più conosciuta. Si consideri un mentitore che dica: "L'enunciato che sto pronunciando in questo momento è falso". Se tale enunciato è vero, allora è falso, e se è falso, è vero.
antinòmico, agg. (pl. m.-ci) 1 Relativo all'antinomia. 2 Che forma antinomia.
antinomìsmo, sm. Dottrina per la quale si deve mostrare indifferenza alla legge in nome della supremazia della grazia. 
  dal greco anti e nómos legge.
antinomìsta, agg. e sm. agg. 1 Relativo all'antinomismo. 2 Dell'antinomismo. 
sm. Seguace dell'antinomismo.
Antinoo Opera di poesia di F. A. N. Pessoa (1918).
Antinòri, Oràzio (Perugia 1811-Let Marefià 1882) Esploratore e naturalista, tra i fondatori della Società geografica italiana (1867). Esplorò i paesi del Mar Rosso, l'Etiopia, la Tunisia, i laghi equatoriali e il Nilo Azzurro.
antinquinaménto, agg. invar. Diretto a prevenire o combattere l'inquinamento.
antinucleàre, agg. Contrario all'uso bellico o anche a quello non bellico dell'energia nucleare.
antinùcleo, sm. Nucleo formato da antiparticelle.
Antiòchia Città della Turchia sudorientale (110.000 ab.), capoluogo della provincia di Hattay; sorge sulle rive del fiume Oronte (oggi Nahr-el-Asi), al confine con la Siria; il suo nome turco è Antakya. La popolazione è costituita in prevalenza da turchi, siriani, alawiti, armeni, greci e arabi. Centro di commercio dei prodotti coltivati nei dintorni (cotone, olivi, cereali), è dotata anche di alcune industrie di trasformazione. Fondata nel IV sec. a. C. da Seleuco I di Siria, in ricordo del padre Antioco, fu poi sede del governatore romano della Siria e provincia romana sotto Marco Aurelio; i crociati se ne impadronirono nel 1098 e ne fecero un principato autonomo. Nel 1268 fu conquistata dai mamelucchi; dal 1939 è passata sotto la repubblica turca. 
Scuola di Antiochia 
Scuola sviluppatasi tra 370 e 430, i cui membri si dedicavano all'esegesi biblica; sostenne e difese l'interpretazione letterale e antiallegorica delle Sacre Scritture.
Antìoco Nome di sovrani. 
Antioco I Sotere 
(324-Efeso 261 a. C.) Figlio di Seluco I, divenne re nel 280 a. C.; sostenne l'ellenizzazione del paese e sconfisse i galati che avevano invaso l'Asia Minore, meritandosi il titolo di Sotere (salvatore). Ebbe minore fortuna contro Tolomeo II Filadelfo ed Eumene di Pergamo. 
Antioco II Teo 
(286-247 a. C.) Figlio di Antioco I, divenne re nel 261; combatté contro Tolomeo Filadelfo d'Egitto nella seconda guerra siriaca e conquistò Panfilia, Cilicia e Ionia. Fu assassinato dalla moglie Laudice, che lo avvelenò. 
Antioco III il Grande 
(242-Belo 187 a. C.) Figlio di Seleuco II Callinico, successe al fratello Seleuco III Cerauno nel 223; subì una sconfitta a Rafia (217 a. C.), durante la guerra contro l'Egitto. Conquistò Armenia, Battriana (212-205 a. C.), Fenicia e Palestina (204-194 a. C.); fu battuto a Termopoli (191 a. C.) dai romani di M. Acilio Glabrione e in Asia da Cornelio Scipione (190 a. C.). 
Antioco IV Epifane 
(215-Tabai 164 a. C.) Figlio di Antioco III, succedette al fratello Seleuco IV come re di Siria dal 175 al 164 a. C. Ostaggio dei romani, fu da questi imposto come re nel 175 a. C.; riconquistò Fenicia e Palestina e, dopo aver sconfitto Tolomeo IV d'Egitto a Pelusio (168 a. C.), i romani gli impedirono di espandersi ulteriormente. Trovò una fiera opposizione degli ebrei guidati dai Maccabei alla sua volontà di ellenizzazione del regno. 
Antioco V Eupatore 
(173-162 a. C.) Succedette al padre, Antioco IV, all'età di nove anni; Demetrio I Sotere ne ordinò l'uccisione, mentre il generale Lisia reggeva per lui il trono. 
Antioco VI Epifane 
(?-141 a. C.) Re di Siria dal 145 al 141 a. C. Venne deposto nel 141 e ucciso nel 138 ancora bambino dal tutore Trifone. 
Antioco VII Sidete 
(164-129 a. C.) Figlio di Demetrio I Sotere, salì al trono nel 139 a. C., dopo avere ucciso l'usurpatore Diodoto Trifone. 
Antioco VIII Gripo 
(141-96 a. C.) La madre, Cleopatra Tea, gli affidò il trono nel 125 a. C. e in seguito fu da lui avvelenata; venne ucciso in una lotta contro il fratello Antioco IX. 
Antioco IX Ciziceno 
(135-97 a. C.) Figlio di Antioco VII, rivendicò i diritti sul regno paterno, proclamandosi re nel 115 a. C. Regnò di fatto solo su Fenicia e Celesiria e cercò di spodestare il fratello Antioco Gripo; il figlio di quest'ultimo, Seleuco VI, lo fece uccidere. 
Antioco X Eusebe 
Re di Siria dal 94 al 83 a. C. Figlio di Antioco IX, vendicò il padre uccidendo il suo assassino Seleuco VI. 
Antioco XI Epifane Filadelfo 
(?-84 a. C.) Figlio di Antioco VIII, fu sconfitto da Antioco X. 
Antioco XII Dioniso 
(?-84 a. C.) Ultimo dei figli di Antioco VIII Gripo, fu eletto re nell'87 a. C. quando il fratello Demetrio III cadde prigioniero dei parti; morì nella guerra contro i nabatei. 
Antioco XIII Asiatico 
(?-64 a. C.) Figlio di Antioco X, si rifugiò a Roma quando la Siria fu occupata dal re armeno Tigrane; Lucullo lo ripose sul trono nel 69 a. C. Pompeo lo depose nel 64 a. C., reclamando la Siria dopo aver sconfitto Tigrane.
antiofìdico, agg. e sm. (pl. m.-ci) Di siero usato come antidoto contro il veleno dei serpenti. 
  dal greco anti e óphis serpente.
antiomèga méno, loc. sost. f. invar. Antiparticella dell'omega meno.
Antìope Figlia di Nitteo, fu genitrice con Zeus di Anfione e Zeto. Dirce, moglie del re di Tebe Lico, la tenne a lungo in schiavitù; fu riconosciuta e liberata dai figli.
Antioquia Dipartimento (4.535.000 ab.) della Colombia.
antioràrio, agg. Di senso contrario a quello delle lancette dell'orologio. 
  agg. anticlockwise.
antiormóne, agg. e sm. Di farmaco avente una specifica azione antiormonale.
antiossidànte, agg. e sm. Si dice di sostanza che rallenta o impedisce l'ossidazione.
antiossìgeno, agg. e sm. Di composto in grado, se presente in una sostanza in piccole quantità, di impedire l'ossidazione spontanea della sostanza stessa.
antipàpa, sm. Ecclesiastico che, sostenuto da alcuni membri del clero, insorge contro il pontefice eletto legittimamente, usurpandone nome e autorità; questa figura sorse tra il III e il XV sec. Il primo fu Ippolito (217-235); seguirono: Novaziano (251), Felice II (355-365), Ursino (366-367), Eulalio (418-419), Lorenzo (498 e 501-505), Dioscoro (530), Teodoro (686-687), Pasquale (687-688), Costantino II (767-768), Anastasio III (855), Cristoforo (903-904), Bonifacio VII (974-984), Giovanni XVI (997-998), Benedetto X (1058-1059), Onorio II (1061-1072), Clemente III (1080-1100), Silvestro IV (1105-1111), Gregorio VIII (1118-1121), Celestino II (1124), Anacleto II (1130-1138), Vittore IV (Gregorio, 1138), Vittore IV (Ottaviano di Monticelli, 1159-1164), Pasquale III (1164-1168), Callisto III (1168-1178), Innocenzo III (1179-1180), Niccolò V (1328-1330), Clemente VII (1378-1394), Benedetto XIII (1394-1409), Alessandro V (1409-1410), Giovanni XXIII (1410-1415), Clemente VIII (1423-1429) e Felice V (1440-1449).
antipapàle, agg. 1 Proprio di un antipapa. 2 Contrario al papa e alle sue autorità.
antiparallèlo, agg. Detto di due enti geometrici aventi stessa direzione, ma verso opposto (es. rette antiparallele).
antiparassitàrio, agg. e sm. Sostanza o preparato che distrugge i parassiti vegetali o animali. ~ anticrittogamico. 
  agg. pesticidal. sm. pesticide.
antiparlamentàre, agg. Contrario al regime parlamentare.
antiparticèlla, sf. In fisica è un corpuscolo elementare avente massa uguale a quella delle particelle ordinarie, dalle quali però differisce per alcune caratteristiche quantiche, che sono di segno opposto. Fu P. A. Dirac a postularne l'esistenza; la prima antiparticella isolata è stata l'antielettrone, o positrone, nel 1932. L'antielettrone e l'antiprotone differiscono dalle relative particelle ordinarie per la carica. L'antiparticella del neutrone, privo di carica, si differenzia nel rapporto giromagnetico. Il fotone e il mesone, infine, coincidono con la propria antiparticella. Se una particella incontra una propria antiparticella si verifica il fenomeno dell'annichilazione, che provoca la scomparsa delle due particelle e la produzione di energia corrispondente alla loro massa (E=mc2, secondo Einstein) ma di forma diversa. Per esempio, nel caso dell'annichilazione di una coppia elettrone-positrone si potrebbero formare due fotoni. Essendo il numero delle particelle enormemente superiore a quello delle antiparticelle, la vita di queste ultime è brevissima. La scoperta delle antiparticelle ha indotto l'ipotesi dell'esistenza di un mondo fisico parallelo al nostro e costituito di antimateria, nel quale il rapporto tra il numero delle antiparticelle e quello delle particelle è esattamente l'inverso; in questo mondo, sarebbero quindi le "nostre" particelle ad avere vita brevissima.
antipastièra, sf. Vassoio a scompartimenti sul quale si servono gli antipasti.
antipàsto, sm. Vivanda servita per prima per stuzzicare l'appetito. ~ stuzzichini. 
  sm. hors d'oeuvre.
antipatìa, sf. Sentimento di avversione istintiva. ~ ripugnanza. <> propensione. 
  sf. antipathy, dislike. 
  lat. antipatia, dal greco antipàtheia, comp. da antì-contro + deriv. di pàthos sentimento.
antipaticaménte, avv. In modo antipatico.
antipàtico, agg. Che suscita antipatia. ~ detestabile. <> simpatico. 
  agg. disagreeable, unpleasant.
antipatriòttico, agg. Contrario all'amor di patria; che nuoce agli interessi di patria.
Antìpatro (398?-319 a. C.) Generale macedone, reggente in Macedonia e Grecia in vece di Alessandro durante la sua spedizione in Asia. Nel 322 sconfisse gli ateniesi a Crannone.
Antìpatro I (?-287 a. C.) Re di Macedonia dal 296 al 293 a. C. Nipote del generale Antipatro, venne spodestato da Demetrio Poliorcete e assassinato dal suocero Lisimaco.
antiperistàltico, agg. (pl. m.-ci) Delle contrazioni del tubo digerente contrarie alle contrazioni peristaltiche.
antipièga, agg. invar. Resistente alle pieghe; ingualcibile. 
  agg. crease-resistant.
antipirètico, agg. e sm. Si dice di farmaco che combatte la febbre. ~ antifebbrile.
antìpode, sm. Luogo della superficie terrestre diametralmente opposto a un altro.
Antìpodi, ìsole dégli Gruppo di isolotti disabitati appartenenti alla Nuova Zelanda, scoperti dal capitano Waterhouse nel 1800, posti circa agli antipodi di Greenwich.
antipolarità, sf. Correlazione di tipo involutorio che lega antipolare e antipolo.
antipòlio, agg. invar. Detto di trattamento che immunizza contro la poliomielite. 
  polio vaccination.
antipopolàre, agg. 1 Lesivo dei diritti del popolo o diretto a vanificarne le aspirazioni. 2 Tale da provocare il malcontento del popolo. ~ impopolare.
antipòrta, sf. 1 Porta che sta davanti a un'altra; androne fra due porte. 2 Opera di fortificazione che protegge la porta di fortezze o città.
antiproibizionìsmo, sm. 1 Opposizione al proibizionismo. 2 Movimento politico e d'opinione contrario alla penalizzazione dell'assunzione e della vendita di droghe.
antiproièttile, agg. invar. Resistente ai proiettili. 
  agg. bullet-proof.
antiprolattinèmico, agg. e sm. (pl. m.-ci) Di farmaco che inibisce la secrezione della prolattina.
antiproliferàtivo, agg. e sm. Di farmaco antitumorale, antineoplastico, antimicotico o citostatico.
antiprotóne, sm. Antiparticella del protone.
antiprotrombìna, sf. Sostanza che impedisce alla protrombina di convertirsi in trombina.
antiquària, sf. 1 Scienza dell'antichità che un tempo veniva identificata con l'archeologia. 2 Antiquariato.
antiquariàto, sm. Commercio di quadri, mobili, oggetti, libri antichi. 
  sm. antique trade, antiques.
antiquàrio, agg. e sm. agg. Relativo alle antichità come oggetto di studio o di commercio. 
sm. Chi commercia in oggetti antichi. 
  sm. antique dealer. 
  lat. antiquarius, deriv. da antiquus antico.
Antiquario, L' Romanzo di W. Scott (1816).
antiquarium, sm. Raccolta di materiale archeologico allestita sul luogo stesso del ritrovamento.
antiquàto, agg. Caduto in disuso. ~ vetusto. <> aggiornato. 
  agg. antiquated, old fashioned, obsolete.
Antique Provincia (345.000 ab.) delle Filippine, capoluogo San José.
Antiquitates italicae medii aevi Opera di storia di L. A. Muratori (1743).
antiràbbica, sf. Vaccinazione contro l'infezione da rabbia introdotta nel 1885 da L. Pasteur.
antiràbbico, o antiràbico, agg. Che previene o combatte l'idrofobia.
antiracket, agg. invar. Nell'uso giornalistico, che ha il compito di combattere il racket.
antiràdar, agg. invar. Dispositivo diretto a neutralizzare o disturbare la ricezione radar.
antireferendàrio, agg. Contrario al referendum come metodo di democrazia diretta.
antireligióso, agg. Avverso, contrario alla religione.
antìreumàtico, agg. e sm. Farmaco o altro mezzo che previene e cura le affezioni reumatiche.
antiriflèsso, agg. 1 Di uno strato estremamente sottile, trasparente, che si mette sulla superficie dei vetri d'ottica per diminuire l'intensità della luce riflessa. 2 Di un vetro così trattato.
antirivoluzionàrio, agg. e sm. Che, chi si oppone a una rivoluzione o all'idea stessa.
antirollànte, agg. Di qualsiasi apparecchiatura atta a ridurre i movimenti di rollio.
antirollìo, agg. invar. Antirollante.
antiromànzo, sm. Opera narrativa che non è conforme con la struttura del romanzo tradizionale.
antirotatòrio, agg. In meccanica, che si oppone a un moto rotatorio. ~ antigiratorio.
antirùggine, agg. e sm. invar. Vernice o trattamento per proteggere il ferro dalla ruggine. 
  agg. rust-proof, anti-rust.
antirùghe, agg. invar. Di prodotto cosmetico che attenua le rughe sulla pelle.
antisàla, sf. Ambiente che serve di passaggio a una sala; anticamera.
antisatèllite, agg. Di arma ideata per intercettare e distruggere un satellite. ~ ASAT.
antiscàlo, sm. La parte dello scalo al di sotto del livello del mare.
antiscàsso, agg. invar. Dotato di un sistema di sicurezza che ne impedisce lo scasso. 
  agg. anti-theft.
antischiùma, agg. e sm. invar. Agente chimico atto a evitare la formazione di schiuma.
antisciòpero, agg. invar. Di qualsiasi provvedimento o legge intesa a limitare o abolire il diritto di sciopero.
antiscìppo, agg. invar. 1 Fornito di dispositivi di sicurezza atti a rendere vano un tentativo di scippo. 2 Volto a prevenire e combattere il reato di scippo.
antiscìvolo, agg. invar. Antisdrucciolevole.
antiscleròtico, agg. Termine medico che designa tutte quelle misure dirette a prevenire lo sviluppo della placca ateromasica della parete arteriosa.
antisdrucciolévole, agg. Che non fa scivolare. ~ antiscivolo.
antisemìta, agg. e sm. Che, chi è ostile agli ebrei. 
  agg. anti-Semitic.
antisemìtico, agg. Ostile agli ebrei.
antisemitìsmo, sm. Ostilità nei riguardi degli ebrei.
antisèpsi, sf. Termine medico che designa le misure attuate per inibire la contaminazione da parte di microorganismi patogeni.
antisèttico, agg. e sm. Sostanza o trattamento che uccide i germi patogeni e previene le infezioni. ~ disinfettante. 
  agg. e sm. antiseptic.
antisfondaménto, agg. invar. Fatto in modo da non essere sfondato.
antisièro, sm. Siero di un soggetto a cui sono state praticare iniezioni di un siero estraneo.
antisìgma, sm. Antiparticella dell'iperone sigma.
antisilùrante, agg. e sm. Di arme e dispositivi che in passato, a bordo delle grandi navi da guerra, servivano per prevenire o contrastare gli attacchi con siluri.
antisimmètrico, agg. (pl. m.-ci) Che possiede caratteristiche opposte a quelle di simmetria.
antisindacàle, agg. Contrario al sindacato; che ostacola o impedisce l'esercizio delle attività sindacali.
antisìsmico, agg. Costruito in modo da resistere alle scosse di terremoto. 
  agg. aseismic.
antismòg, agg. invar. Volto a prevenire lo smog, oppure a eliminarne o limitarne le conseguenze.
antisociàle, agg., sm. e sf. Ribelle alle norme del vivere sociale.
antisocialìsta, agg., sm. e sf. Che, chi è contrario al socialismo.
antisolàre, agg. e sm. Preparato chimico o cosmetico che protegge dalle conseguenze di un esposizione prolungata ai raggi del sole.
antisòm, agg. e sm. invar. Abbreviazione di antisommergibile.
antispasmòdico, agg. e sm. Antispastico. ~ anticonvulsivo, sedativo.
antispàstico, agg. e sm. Detto di sostanza che calma gli spasmi muscolari. 
  agg. e sm. antispasmodic. 
Gli antispastici sono farmaci capaci di far rilassare e decontrarre le fibre muscolari lisce dei vari organi interni (stomaco, intestino ecc.) che risultino contratte per stati di spasmo durante coliche renali e biliari e spasmi addominali.
antisportìvo, agg. Contrario allo spirito e agli ideali dello sport.
antistamìnico, agg. e sm. Farmaco che cura le allergie. 
  agg. e sm. antihistamine. 
Gli antistaminici sono capaci di neutralizzare l'istamina e le sostanze istaminosimili, occupandone i recettori di tipo H1. Vengono utilizzati come trattamento sintomatologico di allergie respiratorie e alimentari, svolgendo un'azione antinfiammatoria. Come effetto secondario, gli antistaminici influiscono sul sistema nervoso centrale, inducendo sonnolenza e vertigini. Durante tutto il periodo di trattamento è pertanto sconsigliabile l'assunzione di alcolici e lo svolgimento di attività impegnative, come la guida di un autoveicolo. I farmaci che hanno la proprietà di limitare la secrezione degli acidi gastrici, inibendo i recettori di tipo H2, sono invece utilizzati per la terapia di ulcere gastroduodenali e non vengono abitualmente annoverati tra gli antistaminici.
antistànte, agg. Situato di fronte. ~ prospiciente. <> retrostante.
antistàre, v. tr. Stare davanti.
antistàtico, agg. Che impedisce l'accumularsi di elettricità statica sulla superficie di materiali dielettrici sottoposti nella loro preparazione a sfregamento contro superfici metalliche.
antistereogràfica, sf. Curva determinata dall'intersezione di una sfera con il cono il cui vertice è un punto della sfera e la cui direttrice è una curva qualsiasi tracciata sul punto equatoriale corrispondente al vertice.
antistoricìsmo, sm. Opposizione allo storicismo.
antistòrico, agg. Che trascura o contrasta il significato degli eventi.
antìstrofa, sf. Seconda strofa dei binomi strofici del canto corale. Di solito ripete la struttura metrica della prima strofa con la quale è in responsione metrica.
antitàrlo, agg. e sm. invar. Prodotto che protegge il legno dai tarli.
antitàrme, agg. e sm. invar. Di prodotto chimico che serve a proteggere dalle tarme i tessuti che ne possono venire danneggiati. Alcuni antitarme scacciano gli insetti con l'odore, altri le uccidono.
antitàrmico, agg. e sm. Prodotto che protegge i tessuti dalle tarme. 
  agg. e sm. moth-repellent.
antitàrtaro, agg. invar. Detto di prodotto per l'igiene orale che previene la formazione del tartaro. 
  agg. antitartar.
Antitàuro Gruppo montuoso della Turchia.
antiteìsmo, sm. Per Proudhon era la radicale opposizione tra natura umana e natura divina.
Antitèrra Uno dei dieci oggetti che costituivano il sistema cosmologico elaborato dal greco pitagorico Filolao (V secolo a. C.). L'Antiterra era sempre invisibile all'occhio umano, mentre gli altri oggetti erano la Terra, la Luna, il Sole e i cinque pianeti visibili nell'antichità (Mercurio, Venere, Giove, Marte e Saturno).
antiterrorìsmo, agg. e sm. invar. agg. invar. Volto a prevenire e combattere il terrorismo. 
sm. invar. Reparto di polizia che opera nella lotta al terrorismo.
antiterrorìstico, agg. Di antiterrorismo; che previene, combatte il terrorismo.
antìtesi, sf. Contrasto irriducibile. ~ incompatibilità. <> accordo. 
Figura retorica che si basa sull'accostamento di parole o concetti di significato opposto, per sottolineare meglio, tramite il contrasto, ciò che si vuole esprimere. 
In filosofia Aristotele ne teorizzò i vari aspetti, distinguendoli in relazione, contrarietà, steresi e contraddizione. In Kant rappresenta non più il rapporto di opposizione ma il suo termine negativo (tesi e antitesi). Per Hegel è il secondo momento del processo dialettico nato dalla tesi che, insieme a quest'ultima, genera la sintesi.
antitetànico, agg. Sostanza o rimedio profilattico che immunizza l'organismo contro il tetano.
antiteticaménte, avv. In modo antitetico.
antitètico, agg. Che è in antitesi, in contrasto. ~ opposto.
antitiroidèo, agg. e sm. Di farmaco inibitore della formazione degli ormoni tiroidei.
antitòssico, agg. e sm. Antagonista delle tossine.
antitossìna, sf. Anticorpo prodotto nel sistema reticoloendoteliale dell'organismo per neutralizzare l'azione di una tossina.
antìtrago, sm. Quella sporgenza del padiglione auricolare posta sotto l'antelice e di fronte al trago.
antitraslazióne, sf. Trasformazione geometrica che conserva le distanze, ma, al contrario della traslazione, trasforma una figura in una seconda figura non sovrapponibile alla prima.
antitrinitarìsmo, sm. Eresia cristiana che nega il dogma trinitario.
antitrombìna, sf. Antagonista di parecchi fattori della coagulazione.
antitromboplastìna, sf. Sostanza che impedisce la coagulazione del sangue inattivando la trombina.
antìtropo, agg. In botanica, relativo a quell'embrione che si sviluppa negli ovuli ortotropi e che presenta una posizione quasi capovolta rispetto a quella del seme. 
  da anti e dal greco trépein volgere.
antitrust, agg. invar. Di legge o provvedimento che tende a impedire o scoraggiare la costituzione di monopoli.
antitubercolàre, agg. Che cura e combatte la tubercolosi.
antitumoràle, agg. e sm. Farmaco o trattamento che contrasta lo sviluppo dei tumori.
antitussìgeno, agg. e sm. Di farmaco sedativo della tosse.
antiùlcera, agg. e sm. invar. Di farmaco per la cura dell'ulcera peptica.
antiuòmo, agg. invar. Di arma diretta a mettere fuori combattimento le unità che combattono a piedi, o a impedirne l'avanzata.
antiùrico, agg. Farmaco che contrasta l'accumulo dell'acido urico, facilitandone l'eliminazione attraverso le urine.
antiùrto, agg. e sm. invar. Dispositivo che riduce gli effetti degli urti.
antivedére, v. tr. Prevedere, presagire.
antiveggènza, sf. Facoltà, capacità di leggere nel futuro.
antivenèreo, agg. e sm. Di farmaco usato contro le malattie veneree.
antivigìlia, sf. Il giorno che precede la vigilia.
antivìpera, agg. e sm. invar. Siero che neutralizza il veleno di una vipera.
antiviràle, agg. Di farmaco o terapia impiegata nelle malattie da virus.
antivitamìna, sf. invar. Sostanza che contrasta l'azione di una vitamina o la inattiva.
Antizana Vulcano (5.704 m) dell'Ecuador.
anto- Primo elemento di parole composte. 
  dal greco ánthos fiore.
Antoceròtali Ordine di Epatiche aventi gametofito piccolo e talloso e sporofito dalla struttura complessa.
antocianìna, sf. Pigmento glucosidico che cambia colore a seconda della reazione del liquido in cui è disciolto. ~ antociano.
Antofagasta Città (227.000 ab.) del Cile, capoluogo della regione omonima. Porto principale del Cile settentrionale, sorge sull'oceano Pacifico. Linee ferroviarie la collegano alla Bolivia e all'Argentina. Fiorenti sono le industrie alimentari, tessili, metallurgiche. Estrazione di oro, argento, rame, zolfo e nitrati dai giacimenti della regione.
Antofagasta II Regione (407.000 ab.) del Cile.
antofillìte, sf. Silicato di magnesio e di ferro di colore bruno, della famiglia degli Anfiboli rombici.
antofìllo, sm. Denominazione delle foglie modificate (foglie fertili e foglie sterili) che costituiscono i vari pezzi fiorali.
antòfilo, agg. Relativo a quegli animali, soprattutto agli insetti, che cercano il nutrimento nei fiori.
antòfite Tutte le piante cosiddette superiori che si riproducono per mezzo di semi. ~ spermatofite.
Antognóni, Giancàrlo (Marsciano, Perugia 1954-) Calciatore. Giocatore della Fiorentina dal 1972 al 1987, ha disputato 73 partite con la nazionale azzurra, segnando sette gol, e ha fatto parte della squadra vincitrice del campionato mondiale in Spagna nel 1982.
Antoine Bloyé Romanzo di P. Nizan (1933).
Antoine, André (Limoges 1858-Le Paulignen 1943) Regista teatrale francese. Operò una messa in scena di rigoroso naturalismo nel Thèâtre Libre, da lui fondato nel 1887. Più tardi fu direttore del Thèâtre Antoine e dell'Odéon.
antologìa, sf. Raccolta di scritti scelti di uno o più autori; selezione di opere musicali o artistiche. ~ miscellanea. 
  sf. anthology. 
  greco anthologìa raccolta di fiori.
Antologia di Spoon River Opera poetica di E. L. Masters (1915). Ispirandosi agli epigrammi sepolcrali greci dell'Antologia Palatina, l'autore fa rivivere i morti di un cimitero di una piccola città del Midwest, tracciando in versi asciutti ma partecipi un folgorante ritratto corale della provincia americana. Il libro ebbe un successo immediato e clamoroso che assicurò la notorietà internazionale dell'autore.
Antologia di Totò Film comico, francese/italiano (1978). Regia di Jean-Louis Comolli. Interpreti: Totò
Antologia palatina Antologia di epigrammi greci ordinati per argomento in 15 libri di autori vari (III sec. a. C.-VI sec. d. C.).
Antologìa, L' Periodico letterario culturale fondato a Firenze nel 1821 da G. P. Viesseux. Tra i suoi collaboratori ebbe G. Capponi, P. Colletta, P. Giordani, R. Lambruschini, G. D. Romagnosi, G. Leopardi. Di ispirazione liberale e progressista, per motivi politici fu osteggiato e soppresso nel 1833; risorse nel 1886 come La Nuova Antologia.
antologicaménte, avv. In modo antologico.
antològico, agg. Di antologia.
antologizzàre, v. tr. Scegliere passi di uno o più autori, di una o più opere, per farne un'antologia.
Antonèlli, Alessàndro (Ghemme, Novara 1798-Torino 1888) Architetto. Tra le opere la cupola di San Gaudenzio a Novara (1841) e la mole Antonelliana a Torino (1863-1880).
Antonèlli, Giàcomo (Sonnino 1806-Roma 1876) Cardinale. Fu segretario di stato di papa Pio IX e a lui ispirò la politica antiliberale.
antonelliàna (Mole) Edificio torinese commissionato nel 1863 ad Alessandro Antonelli come tempio della comunità israelitica e portato a termine nel 1878.
Antonèllo da Messìna (Messina 1430-1479) Pittore che subì l'influenza degli artisti fiamminghi e di Piero della Francesca, molto attento alla cura del particolare e agli effetti di luce oltre che alla compiutezza formale. SecondoVasari fu Antonello da Messina a introdurre la tecnica della pittura a olio in Italia. Tra le sue opere più importanti, Salvator Mundi (1465, Londra, National Gallery) Crocifissione (1473, Museo di Anversa), San Sebastiano (Pinacoteca di Dresda); i numerosi ritratti mostrano una profonda penetrazione psicologica dei suoi personaggi (Autoritratto, Londra, National Gallery).
Antonescu, Ion (Pitesti 1882-Jilava 1946) Ministro della guerra romeno. Di indole filonazista, nel 1940 costrinse il re Carlo ad abdicare in favore del figlio Michele e nel 1941 impose la dittatura, facendo entrare la Romania nella seconda guerra mondiale a favore dell'Asse. Fu arrestato e fucilato nel 1944.
antonimìa, sf. Il rapporto che esiste tra due parole antonime.
antonìmico, agg. e sm. (pl. m.-ci) Di parola che ha significato contrario a quello di un'altra.
Antonimìna Comune in provincia di Reggio Calabria (1.532 ab., CAP 89040, TEL. 0964).
antònimo, agg. e sm. Parola di senso opposto a un'altra. ~ contrario.
antoniniàno, agg. e sm. agg. Di opere e innovazioni risalenti agli Antonini, in particolare a Marco Aurelio Antonino (Caracalla). 
sm. Moneta romana imperiale d'argento introdotta da Caracalla nel 215.
Antonìno (Firenze 1389-1459) Santo. Entrato nell'ordine dei domenicani nel 1405, nel 1445 venne nominato arcivescovo di Firenze. Si dedicò alla formazione del clero e alle opere di carità e sostenne i fiorentini contro i Medici. Scrisse opere morali, a carattere divulgativo: Confessionale, Cronicon, Sermoni, Lettere). Canonizzato da Adriano VI nel 1522. La sua festa si celebra il 10 maggio.
antonìno, agg. Di Antonino Pio.
Antonìno Pìo (Lanuvio 86-Lorio 161) Imperatore romano. Adottato da Adriano che lo designò come erede al trono, regnò dal 138 fino alla morte. Per la sua bontà e mitezza, fu ben voluto da tutti; riguardoso dei diritti del Senato, indulgente verso cristiani ed ebrei, favorì la pace sia all'interno sia all'esterno. Vinse i mauri in Africa e i briganti in Britannia dove fece costruire una nuova linea fortificata (Vallo di Antonino).
Antònio Nome di santi. 
Antonio 
(Coma, Egitto, 250 ca.-356). Santo, eremita. Si spogliò dei propri beni terreni donandoli ai poveri e, ritiratosi in montagna, si diede a vita ascetica. Successivamente si trasferì nel deserto dove visse per vent'anni, a pane e acqua, chiuso in un castello abbandonato. A questo periodo sono da far risalire le cosiddette "tentazioni di Sant'Antonio" da parte del demonio, che hanno avuto un notevole rilievo nell'arte dei sec. XV e XVI e nelle credenze popolari. Dedicò gli ultimi anni della sua vita all'organizzazione delle prime comunità anacoretiche e alla lotta all'eresia ariana. È considerato il protettore degli animali domestici. 
Antonio da Padova 
(Lisbona 1195-Padova 1231) Santo di origine portoghese, oratore e taumaturgo, dottore della chiesa dal 1946. Dapprima tra i canonici di Sant'Agostino, nel 1220 divenne frate minore francescano. Curò la fondazione della scuola teologica dell'ordine a Bologna (1223); trascorse gli ultimi mesi della sua vita a Padova, da dove la sua fama di fervente predicatore si diffuse in tutt'Italia. Si dedicò all'evangelizzazione delle zone rurali e la sua influenza fu tale da stemperare le lotte politiche. Il santo è venerato popolarmente per la sua fama di taumaturgo. 
Antonio Maria Claret 
(Sallent 1807-Fontfroide 1869) Santo. Ordinato sacerdote, si dedicò alle missioni, fondando nel 1849 la congregazione missionaria dei Figli del cuore immacolato di Maria. La sua festa si celebra il 24 ottobre. 
Antonio Maria Zaccaria 
(Cremona 1502-1539) Santo e asceta. Fattosi sacerdote nel 1528, si dedicò alla riforma del clero, fondando la congregazione dei barnabiti (1530) e la congregazione delle angeliche, e della famiglia, con la fondazione della congregazione dei coniugati. Canonizzato nel 1897 da Leone XIII. La sua festa si celebra il 5 luglio.
Antonio Das Mortes Film drammatico, brasiliano (1969). Regia di Glauber Rocha. Interpreti: Mauricio Do Valle, Othon Bastos, Odete Lara. Titolo originale: O Drag´o da Maldade contro o' Santo Quereiro
Antonio e Cleopatra Dramma di W. Shakespeare (1606-1607).
Antònio Màrco (143-87 a. C.) Politico romano. Percorse brillantemente la carriera politica (il cosiddetto cursus honorum dell'antica Roma). Fu console nel 99 a. C. e censore nel 97 a. C. Esponente del partito senatorio, durante la guerra tra Mario e Silla, si schierò per gli aristocratici e morì vittima delle proscrizioni ordinate da Mario e Cinna. Cicerone lo esaltò nel De Oratore e nel Brutus come il tipo dell'oratore pronto, spontaneo ed efficace. 
Antonio Marco 
(Roma 82-Alessandria 30 a. C.) Militare e politico romano. Nipote di Cesare, e suo strenuo difensore, quando questi morì tentò di usurpare la successione di Ottaviano ma poi, accordatosi con Ottaviano e Lepido, costituì con loro il secondo triumvirato (43). Con la battaglia vittoriosa di Filippi (42) si guadagnò il governo dell'oriente e, spinto dal grande amore per Cleopatra, organizzò una federazione di monarchie orientali. Per questo motivo, Ottaviano lo dichiarò nemico della patria e lo sconfisse nella battaglia navale di Anzio (31); caduta Alessandria, si tolse la vita per sfuggire al vincitore.
Antoniòni, Michelàngelo (Ferrara 1912) Regista cinematografico tra i più impegnati, il suo interesse è volto in particolare ad approfondire la crisi dei sentimenti nella società moderna e industriale. Passato al cinema negli anni del dopoguerra, dopo un'iniziale attività di critico e saggista, come assistente e autore di cortometraggi di impostazione neorealista (Gente del Po, 1947, L'amorosa menzogna, 1949), ha esordito come regista di lungometraggi nel 1950 con Cronaca di un amore, divenendo uno dei maestri indiscussi del cinema mondiale. Tra i suoi film, Le amiche (1955), L'avventura (1960), La notte (1961), L'eclisse (1962), Deserto rosso (1964), Blow-up (1967), Zabriskie Point (1970), Professione reporter (1975), Identificazione di una donna (1982), Al di là delle nuvole (1995). Autore anche dei documentari Gente del Po (1943-1947) e Chung Kuo (girato in Cina nel 1972). Nel 1982 ha ottenuto il premio alla carriera al festival di Cannes e nel 1995 ha ricevuto il premio Oscar alla carriera.
antonomàsia, sf. Traslato per cui si adopera, per designare una persona celebre, in luogo del nome proprio, il suo attributo o la sua apposizione più nota. l'oratore romano, è Cicerone. 
  lat. antonomasia, dal greco antonomasìa, comp. da anti-invece di + deriv. da ònoma nome.
antonomàstico, agg. (pl. m.-ci) Proprio dell'antonomasia.
Antònomo, sm. Genere di Insetti Coleotteri fitofagi della famiglia dei Curculionidi, caratterizzati dall'avere la parte anteriore del capo che si allunga a formare rostro.
Antonovic, Maksim Alekseevic (Belopole 1833-? 1918) Critico letterario russo. Amico dello scrittore N. G. Cernysevskij, fu collaboratore della rivista Sovremennik (Il contemporaneo). Tra le opere Un romanzo mistico-ascetico (1881) sostanzialmente demolitore de I fratelli Karamazov di F. M. Dostoevskij.
antoptòsi, sf. Cascola floreale.
antoxantìna, sf. Nome generico di alcuni glucosidi che sono la causa del colore giallo di molti fiori.
Antozòi Classe del regno animale comprendente organismi coloniali marini comunemente detti coralli. Del tipo dei Celenterati, sottoregno dei Metazoi, comprendono gli Esacoralli e gli Ottocoralli: alla prima sottoclasse appartengono le Attinie e le Madrepore a scheletro calcareo che conformarono le barriere coralline; alla seconda i coralli comuni.
antràce, sm. Infiammazione simultanea di più follicoli piliferi.
antracène, sm. Idrocarburo triciclico presente nel catrame di carbon fossile. Ormai utilizzato assai raramente, serviva per ottenere industrialmente l'antrachinone. 
  dal greco ánthrax-akos carbone.
antracènico, agg. (pl. m.-ci) 1 Relativo all'antracene. 2 Che deriva dall'antracene.
antrachinóne, sm. Prodotto di ossidazione dell'antracene, è un cromogeno da cui si ottengono coloranti molto usati, i coloranti antrachinonici.
antrachinònico, agg. (pl. m.-ci) Derivato dall'antrachinone.
antraciclìne Gruppo di antibiotici, prodotti dal fungo Streptomyces peucetius, aventi azione antineoplastica
antracìte, agg. e sf. agg. invar. Grigio scurissimo, ma brillante. 
sf. Carbone fossile di colore nero, formatosi nel Paleozoico (Carbonifero). 
Brucia con fiamma corta, ha un elevato potere calorico (oltre 7.700 calorie/kg) e un basso residuo di ceneri; contiene un'alta percentuale di carbonio (93-95 %) e una bassa percentuale di sostanze volatili (ossigeno, azoto, idrogeno). Anche se presenta maggiori difficoltà di accensione rispetto ad altri carboni, l'antracite è in grado di produrre notevole energia con scarsa produzione di fumo e viene quindi utilizzato sia come combustibile sia per produrre carbonio industriale. Il coke che si ottiene dalla sua distillazione ad alta temperatura è di scarsa qualità, friabile e polveroso, ma possiede la prerogativa di provocare un inquinamento atmosferico molto ridotto. Le miniere di antracite più vaste del continente euroasiatico si trovano in Cina, in entrambe le Coree, in Spagna, in Germania e nelle Repubbliche dell'ex Unione Sovietica; nel continente americano, invece, solo gli Stati Uniti ne possiedono un certo numero di giacimenti.
antracnòsi, sf. invar. Denominazione di numerose malattie parassitarie delle piante provocate da funghi dell'ordine Melanconiales. Le antracnosi si manifestano con macchie necrotiche depresse formantesi su tutta la pianta.
antracòsi, sf. Deposito di materiale carbonioso nei polmoni.
antracosilicòsi, sf. Deposito di polvere di carbone e di silicio nei polmoni.
àntro, sm. 1 Caverna. ~ grotta. 2 Ambiente buio e squallido. ~ tugurio.
Antrodòco Comune in provincia di Rieti (3.011 ab., CAP 02013, TEL. 0746).
Antróna Schierànco Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (604 ab., CAP 28030, TEL. 0324).
Antróna, val d' Valle delle Alpi Pennine, nell'Alto Novarese.
antróne, sm. Forma tautomera chetonica dell'antranolo.
antròpico, agg. Relativo all'uomo.
antropizzazióne, sf. Trasformazione delle caratteristiche di un territorio per effetto dell'intervento umano.
antropo- Primo elemento di parole composte. Derivano da un termine greco che significa "uomo".
antropocèntrico, agg. Relativo o conforme all'antropocentrismo.
antropocentrìsmo, sm. Concezione filosofica che considera l'uomo come centro e fine ultimo dell'universo.
antropocòro, agg. Di pianta disseminata, di solito involontariamente, dall'uomo.
antropofagìa, sf. L'uso istintivo o tradizionale, o anche la pratica eccezionale, di cibarsi di carne umana. ~ cannibalismo.
antropòfago, agg. e sm. Che, chi pratica il cannibalismo. ~ cannibale.
antropòfilo, agg. Relativo alle piante che crescono in ambienti profondamente modificati dall'uomo.
antropogènesi, sf. Ramo dell'antropologia che si occupa della ricerca dell'origine e dell'evoluzione dell'uomo. Il suo esponente principale è stato Darwin.
antropogeografìa, sf. Ramo della geografia che studia la distribuzione e le attività dell'uomo in rapporto all'ambiente geografico.
antropogonìa, sf. Studio dell'origine dell'uomo secondo la teologia o la mitologia.
antropòide, agg. e sm. Si dice di scimmia antropomorfa o di ominide di tipo primitivo.
antropolàtra, sm. e sf. 1 Chi divinizza e adora un essere umano. 2 Chi adora un dio che ha sembianze umane.
antropologìa, sf. Branca delle scienze biologiche che studia l'uomo (antropologia fisica) e i processi evolutivi, culturali, comportamentali e di relazione con l'ambiente naturale (antropologia culturale). I filosofi greci avevano già gettato le basi dello studio dell'uomo come persona fisica e raziocinante, ma fu solo nel XIX sec. che l'interesse assunse caratteri di scienza grazie al positivismo e all'evoluzionismo che fecero opera di collezione e comparazione di dati e di divulgazione di teorie sullo sviluppo dell'uomo. Sul finire dell'Ottocento la scienza iniziò a specializzarsi e dividersi in varie branche (paleoantropologia, antropologia biologica, antropologia sociale, antropologia linguistica ecc.). 
  sf. anthropology.
Antropologia strutturale Opera di antropologia di C. Lévi-Strauss (1958).
antropologicaménte, avv. Dal punto di vista antropologico.
antropològico, agg. Di antropologia.
antropologìsmo, sm. Ogni dottrina filosofica il cui centro di riflessione sia rappresentato dall'uomo, considerato nella sua interezza come essere biologico e pensante.
antropòlogo, sm. Studioso di antropologia. 
  sm. anthropologist.
antropometrìa, sf. Parte dell'antropologia fisica che si occupa della misurazione del corpo umano e delle sue parti.
antropomètrico, agg. (pl. m.-ci) Relativo all'antropometria. 
Punti antropometrici 
Punti stabiliti di un essere vivente o di uno scheletro necessari all'esecuzione di qualsiasi misurazione.
antropòmetro, sm. Strumento per misurare le dimensioni segmentarie del corpo umano.
antropomorfìa, sf. L'insieme delle caratteristiche fisiche degli animali che ricordano l'aspetto umano.
antropomòrfico, agg. Relativo all'antropomorfismo.
antropomorfìsmo, sm. Tendenza a dare una spiegazione basata su concetti propri della natura umana a espressioni del mondo esterno. 
In religione è l'attribuzione di forme umane alle divinità.
antropomòrfo, agg. Che presenza somiglianze con l'aspetto umano.
antroposfèra, sf. La parte della biosfera costituita dalla collettività umana e dalle opere da esse prodotte.
antroposofìa, sf. Dottrina teosofica di Rudolf Steiner.
antropozòico, agg. Si dice dell'era geologica quaternaria, caratterizzata dalla comparsa dell'uomo. ~ neozoico.
antropozoonòsi, sf. Malattia che può attaccare sia l'uomo sia gli animali.
antrustióne, sm. Uomo merovingio libero che entrava a far parte del seguito del re dopo avergli giurato fedeltà.
Antsiranana Città (100.000 ab.) del Madagascar, capoluogo della provincia omonima.
Anu Dio supremo dei Sumeri, re del cielo, padre degli dei e dio principale della triade che formava con Ea ed Enlil.
Anùbi Nell'antico Egitto, divinità funeraria (in egiziano, Inpu). Figlio di Osiri, lo assisteva nella psicostasia. Dio dei morti, veniva raffigurato come un cane, uno sciacallo seduto o come un uomo con la testa di sciacallo. Aiutò Iside nella sepoltura di Osiride.
anulàre, agg. e sm. agg. Che ha forma di anello. ~ circolare. 
sm. Quarto dito della mano, nel quale si porta l'anello. 
  agg. ring. sm. third finger, ring finger.
Anùri Ordine di Vertebrati della classe degli Anfibi, comprendenti specie caratterizzate dall'assenza di coda. Il loro corpo è corto, tozzo e direttamente collegato con il capo; le zampe posteriori, solide, sono atte a saltare; la lingua è spesso estroflessibile e attaccata alla parte anteriore della cavità orale; la pelle è liscia e bagnata. Tra le specie che fanno parte di quest'ordine, rane e rospi. L'esemplare maschio in molte specie di Anuri, emette caratteristici suoni di richiamo. La riproduzione avviene per accoppiamento e le uova deposte, si schiudono dopo circa cinque giorni, dando vita ai girini (stadio larvale) dotati di branchie e coda. Con il passare del tempo le branchie vengono sostituite da polmoni, la coda sparisce e prendono forma le zampe. Gli Anuri normalmente si nutrono di insetti, vermi e piccoli pesci; alcune specie riescono anche a inghiottire piccoli topi e bisce. Le rane arboricole o raganelle (famiglia degli ilidi), sono dotate di piedi adesivi che permettono loro di arrampicarsi sugli alberi.
anurìa, sf. Soppressione della secrezione urinaria consistente nell'impossibilità di evacuare l'urina in quanto la vescica sembra vuota.
anùro, agg. Privo di coda.
anuscopìa, sf. Osservazione clinica dell'ano e della prima parte del retto.
Anvèrsa Città del Belgio (185.000 ab.), capoluogo della provincia omonima, sulla riva destra della Schelda, a circa 90 km dal mare del Nord; raggiunge i 700.000 ab. con i sobborghi di Berchem, Borgerhout, Merksem, Ekeren, Wilrijk, Deurne, Mortsel e Hoboke. Per la sua vantaggiosa posizione sull'estuario di un grande fiume (largo 550 m) con acque profonde (da 10 a 20 m) e un'ampia marea (4,3 m di media), è la città e il porto più importante dello Stato. Centro industriale di primaria importanza (cantieri navali, industrie automobilistiche, metallurgiche, alimentari petrolchimiche, del taglio dei diamanti) è anche notevole centro finanziario e dei trasporti con l'interno grazie ai sistemi di collegamento con i centri più importanti (Bruxelles, la Mosa, il Waal). La parte medievale della città abbonda di pregevoli opere d'arte (cattedrale gotica con opere di Rubens, palazzo reale, castello, Hôtel de Ville, la Borsa) e di musei (Museo Reale di Belle Arti) ed è connessa con i quartieri più nuovi, che sorgono sulla riva sinistra del fiume, da due tunnel che dal 1933 scorrono sotto la Schelda. Il suo nome francese è Anvers, quello fiammingo Antwerpen. In origine era un villaggio fortezza su un'isola del fiume; si sostituì a Bruxelles come centro del commercio tra continente e Gran Bretagna a partire dal XIV sec. Nel 1460 vi venne creata la prima borsa merci d'Europa. Il suo splendore si offuscò con Filippo II e le guerre religiose; con gli arciduchi Alberto e Isabella fiorì in senso artistico e si riprese economicamente alla fine del XVIII sec.
Anvèrsa dégli Abrùzzi Comune in provincia di L'Aquila (439 ab., CAP 67030, TEL. 0864).
Anyang Città (130.000 ab.) della Cina, nella provincia di Henan.
Anzàni, Alessàndro (Gorla, Milano 1877-Franceville Plage, Calvados 1956) Inventore. La sua realizzazione più famosa è un motore per aereo della potenza di 15 CV a due cilindri contrapposti e raffreddamento ad aria che, in versione potenziata a tre cilindri e 25 CV, fu il propulsore utilizzato da Bleriot per l'aereo con il quale attraversò l'Atlantico.
Anzàno dél Pàrco Comune in provincia di Como (1.400 ab., CAP 22040, TEL. 031).
Anzàno di Pùglia Comune in provincia di Foggia (2.365 ab., CAP 71020, TEL. 0881).
Anzàsca Valle del Piemonte, percorsa dal torrente Anza, racchiusa tra il Monte Rosa e la valle del Toce.
ànzi, avv., cong. e prep. avv. 1 Prima. 2 All'opposto. 
cong. 1 Invece, al contrario. 2 Con valore rafforzativo, di più. ~ addirittura. LOC: dovevo trattarlo male, anzi cacciarlo proprio. 3 O meglio. ~ piuttosto. ci troviamo fra un'ora, anzi prima se possibile
prep. Prima di. rientrare anzi notte
  avv. 1 (invece, al contrario) on the contrary. 2 (o meglio) or rather. 3 (o piuttosto) or better still. 
  lat. volg. antia.
Ànzi Comune in provincia di Potenza (2.158 ab., CAP 85010, TEL. 0971).
anzianità, sf. 1 L'essere anziano. ~ senilità. <> giovinezza. 2 Periodo di tempo trascorso in un'attività. 
  sf. seniority, old age.
anziàno, agg. e sm. Che, chi è in età avanzata. ~ attempato. <> giovane. 
  agg. old, elderly, senior. sm. old person, senior citizen, senior member. 
  lat. anteanus, deriv. da ante prima.
anziché, cong. Piuttosto che. ~ invece di. 
  cong. 1 (piuttosto che) rather than. 2 (invece di) instead of.
anzidétto, agg. Che è stato detto prima. ~ summenzionato.
Ànzio Comune in provincia di Roma (33.497 ab., CAP 00042, TEL. 06). Centro industriale (prodotti alimentari e chimici), porto peschereccio e turistico (balneazione) sul mar Tirreno. Fu fondata dai Volsci e nel IV sec. a. C. divenne colonia romana con il nome di Antium. Luogo di nascita di Nerone, vi si trovano i resti della sua villa, le grotte a lui dedicate, il museo civico e un castello di origini medievali. Nel 1944 vi sbarcarono le truppe anglo-americane.
anzitèmpo, avv. 1 Prima del tempo. 2 Prematuramente. ~ anticipatamente.
anzitùtto, avv. Prima di tutto, innanzitutto. ~ principalmente. <> secondariamente. 
  avv. first of all.
Anzo´tegui Stato (924.000 ab.) del Venezuela, capitale Barcelona.
Anzòla déll'Emìlia Comune in provincia di Bologna (10.040 ab., CAP 40011, TEL. 051).
Anzòla d'Òssola Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (442 ab., CAP 28020, TEL. 0323).
Anzolétti, Màrco (Trento 1866-1929) Musicista e compositore. Figlio d'arte, studiò violino al Conservatorio di Milano e a Vienna. Dopo una brillante carriera come concertista, dal 1889 insegnò presso il Conservatorio di Milano e compose numerose opere teatrali, orchestrali e da camera.
Aomori Città (288.000 ab.) del Giappone, nell'isola di Honshu.
aorìsto, sm. Tempo della coniugazione greca e di altre lingue indoeuropee che indica il carattere momentaneo e puntuale di un'azione.
aòrta, sf. L'arteria più grossa e importante dell'organismo umano; origina direttamente dal ventricolo sinistro del cuore, si incurva a delineare l'arco aortico, discende lungo il lato sinistro della colonna vertebrale fino al livello della quarta vertebra lombare dove si biforca in due grosse arterie terminali, iliache, e nella sacrale media. Dall'aorta si distaccano tutte le principali arterie dell'organismo, tranne le polmonari. 
aortectomìa, sf. Resezione di una parte dell'aorta.
aòrtico, agg. Relativo all'aorta.
aortìte, sf. Processo infiammatorio a carico delle varie tuniche dell'aorta.
aortografìa, sf. Radiografia dell'aorta eseguita dopo aver praticato l'iniezione di una sostanza di contrasto.
aortotomìa, sf. Incisione della parete dell'aorta.
Aòsta Città dell'Italia settentrionale (36.000 ab., CAP 11100, TEL. 0165), capoluogo della regione autonoma della Valle d'Aosta, a 583 m di altezza sulla riva sinistra della Dora Baltea. È l'antica Augusta Pretoria che trasse le sue origini da una colonia militare fatta lì stabilire da Augusto; successivamente divenne dominio dei Borgogna che nell'XI sec. la cedettero ai Savoia (dal nome della città deriva il titolo del ramo secondogenito Savoia-Aosta). Conserva resti di monumenti romani (arco di Augusto) e monumenti di epoca romanica e gotica. La sua economia si fonda su industrie tessili, siderurgiche e meccaniche e sul turismo.
AP Sigla di Associated Press (stampa associata).
apache, agg., sm. e sf. agg. Appartenente a una tribù indiana dell'America settentrionale. 
Gruppo di tribù nomadi indigene nordamericane stanziate in passato nel New Mexico, nel Texas e nel Río Grande del Nord. Lottarono ostinatamente e a lungo contro i bianchi fino a che furono da questi sottomessi. Gli attuali discendenti vivono in riserve federali.
Apache, pàsso Valico (1.559 m) degli USA, nelle Montagne Rocciose.
apadãna, sm. invar. Nome pali di raccolte di racconti buddhisti di azioni pie.
apagòge Procedimento giudiziario che vigeva nell'antica Atene, secondo il quale un cittadino poteva arrestare e portare davanti al giudice un individuo colto in flagrante violazione della legge.
Apàlidi Famiglia di Scimmie Platirrine originarie dell'America centrale e del Brasile.
Aparajito (L'invitto) Film drammatico, indiano (1957). Regia di Satyajit Ray. Interpreti: Karna Banerjee, Kanu Banerjie. Titolo originale: Aparajito
apareunìa, sf. Impossibilità di compiere l'atto sessuale a causa di gravi anomalie dei genitali femminili.
apartheid, sf. invar. Segregazione razziale. 
Termine della lingua afrikaans che significa "separazione". Designa il sistema politico e sociale di segregazione razziale imposto dai governi bianchi del Sudafrica per impedire alla maggioranza nera e agli asiatici qualsiasi diritto civile e politico. Mitigato dal 1985, è stato in seguito gradatamente ridotto sul piano civile nel 1990-1991 per essere abolito in seguito al consenso dato dai bianchi con un referendum del marzo 1992.
apartìtico, agg. Che non ha legami con alcun partito politico. ~ indipendente.
apatìa, sf. Stato di indifferenza. ~ inerzia. <> vitalità. 
  sf. indifference, apathy.
apaticaménte, avv. In modo apatico. ~ abulicamente.
apàtico, agg. Soggetto ad apatia. ~ abulico, passivo. <> energico, attivo. 
  agg. listless, apathetic.
àpe, sf. Insetto (Apis mellifica) della famiglia degli Apidi e dell'ordine degli Imenotteri. Vive in gruppi di circa 50.000 individui (sciame), si nutre di polline e di nettare. Nello sciame, si individua una sola femmina fertile, l'ape regina. Essa ha il compito di riprodurre tutte le api operaie (sterili), gli esemplari maschi (fuchi) e le successive api regine. L'ape regina può decidere se far nascere un'ape operaia o regina oppure un fuco (fecondando o no l'uovo con lo sperma dei fuchi immagazzinato nel suo addome). La sua forma è allungata, l'addome più pronunciato e il pungiglione è liscio e può essere utilizzato più volte. Si nutre della pappa reale prodotta dalle api operaie e può vivere fino a tre anni. L'ape operaia è dotata di ghiandole per la produzione di cera e pappa reale. L'esofago è dotato della borsa melaria e il pungiglione si fissa sulla vittima in modo stabile tanto che per liberarsi, l'insetto si lacera in modo irreparabile l'addome. La vita media è di trenta giorni (tranne quelle riprodotte nei mesi autunnali che riescono a superare l'inverno). Le api operaie nei primi giorni di vita si nutrono di pappa reale, successivamente di miele o polline. Esse devono provvedere alla costruzione e pulizia dell'alveare, al nutrimento delle larve e dell'ape regina e una volta adulte alla raccolta di polline. I fuchi o pecchioni, sono privi di pungiglione, di sacche per la raccolta di polline e di ghiandole per la produzione di cera e pappa reale. La loro funzione è quella di accoppiamento con l'ape regina; quindi muoiono. Nei mesi autunnali vengono espulsi dall'alveare. 
  sf. 1 bee. 2 (operaia) worker bee. 3 (maschio) drone. 
  lat. apis.
Apécchio Comune in provincia di Pesaro (2.314 ab., CAP 61042, TEL. 0722).
Apeldoorn Città (148.000 ab.) dei Paesi Bassi, nella provincia di Gheldria.
apèlla, sf. Nome comune di una scimmia platirrina del genere cebo, vivente nelle foreste dell'America tropicale.
Apèlle (IV sec. a. C.) Pittore greco. Vissuto a Efeso e a Coo, dove venivano custodite le sue opere più importanti, fu ritrattista di Alessandro Magno e lavorò anche alla corte di Tolomeo. Secondo Plinio, fu il più grande pittore dell'antichità, al punto che l'imperatore Augusto acquistò la sua Afrodite per decorare il tempio di Cesare nel Foro. Le sue opere, famose, sono andate tutte perdute.
apepsìa, sf. Mancata degradazione gastrointestinale dei cibi per difetto degli enzimi digestivi.
aperèa, sf. Nome comune della Cavia aperea, un roditore selvatico della famiglia dei Caviidi, originario dell'America meridionale, molto simile al porcellino d'India. È provvisto di arti molto lunghi con dita corte dalle unghie simili a zoccoli.
aperiodicità, sf. Mancanza di periodicità. <> periodicità.
aperiòdico, agg. Non periodico.
aperitìvo, sm. Bevanda alcolica o analcolica che si beve prima dei pasti per stimolare l'appetito. 
  sm. apéritif.
apertaménte, avv. Con franchezza e risolutezza. ~ schiettamente. <> furtivamente.
apertis verbis Espressione latina che significa "a chiare parole". Indica un modo di esprimersi schietto e senza perifrasi.
apèrto, agg. e sm. agg. 1 Non chiuso, esteso, ampio. ~ spalancato. <> chiuso. abitava in aperta campagna. 2 Leale, schietto, sincero. ~ franco. <> ipocrita. accogliere a braccia aperte, calorosamente. 3 Di ampie vedute. ~ flessibile. <> dogmatico. è una persona molto aperta. 4 Evidente, manifesto. ~ palese. <> oscuro. 5 Passibile di ulteriori sviluppi. questo è un discorso ancora aperto
sm. Nella locazione avverbiale all'aperto, in luogo non chiuso. 
  agg. 1 open. 2 (schietto) frank. 3 (di ampie vedute) broadminded. sm. open; (all'aperto) in the open air.
Aperto la notte Racconto di P. Morand (1922).
aperto libro, loc. avv. Locuzione latina che significa "ad apertura di libro", ossia alla prima lettura, a prima vista.
apertòmetro, sm. Strumento per misurare l'apertura numerica di un microscopio.
apertùra, sf. 1 L'aprire, fase iniziale. l'apertura dell'anno scolastico. 2 Ampiezza tra due estremità. ~ larghezza. <> ristrettezza. ha una grande apertura alare. 3 Disponibilità a collaborare con forze politiche avversarie. apertura a forze dell'opposizione. 4 Fenditura che consente il passaggio. ~ breccia. 
  sf. 1 opening. 2 (ampiezza) width. 3 (politica) approach. 
  lat. apertura, deriv. da aperire aprire.
apesòrgia, sf. Varietà di uva da tavola della Sardegna meridionale. ~ ambria, tricas, sciamblese.
apètalo, agg. Senza petali.
APEX Sigla di Advance Purchase Excursion (tariffa aerea scontata).
apex, sm. invar. Forma latina di apice usata in linguistica.
Apgar, Virginia (1909-1974) Anestesista statunitense.
aphanopus, sm. invar. Genere di Pesci Teleostei.
aphanus, sm. invar. Genere di Insetti Emitteri eterotteri ematofagi di piccole dimensioni, comprendente parassiti solitamente temporanei.
aphelinus, sm. invar. Genere di Insetti Imenotteri americani della famiglia dei Calcididi, di piccole dimensioni, parassiti di afidi e coccidi.
aphillanthes, sf. invar. Genere di Gigliacee cespugliose che crescono a ciuffi nelle zone collinose aride del Mediterraneo.
aphis, sm. invar. Genere di Insetti Emitteri che parassitano le piante causando gravi danni.
aphodius, sm. invar. Genere di piccoli Insetti Coleotteri della famiglia degli Scarabeidi, a regime fitofago, coprofago o saprofago.
aphrocallistes, sf. invar. Genere di Spugne silicee della classe degli Esatinellidi, che vivono prevalentemente sui fondi sassosi.
APHRODITE Automated Forecasting Refined Outputs for Decision Inputs and Technical Evaluations (previsioni meteorologiche oggettive per finalità decisionali e valutazioni tecniche).
aphthona, sf. invar. Genere di Insetti Coleotteri della famiglia dei Crisomelidi, comprendente specie parassitarie del lino e di altre piante.
aphya, sf. invar. Genere di Pesci Teleostei della famiglia dei Gobiidi. Gli aphya hanno corpo semitrasparente di colore roseo punteggiato di nero e comprendono specie commestibili.
API In informatica è la sigla di Application Program Interface (interfaccia per programmi applicativi). È un insieme di risorse messo a disposizione dei programmatori per creare interfacce utente e per gestire i dati in rete. 
API 
Sigla di Anonima Petroli Italiana.
Àpi Nell'antico Egitto, divinità in forma di toro adorata a Menfi, incarnazione del dio Ptah. Quando un Api decedeva, veniva scelto un successore, e il defunto diveniva un Osiri, quindi un Osiri-Api.
apiàrio, sm. Luogo dove sono raccolti gli alveari, e il complesso di questi.
apicàle, agg. Dell'apice.
apicalizzàto, agg. Di consonante che tende a essere realizzata ravvicinando la lingua a livello di denti e alveoli.

àpice, sm. 1 Punta, estremità, punto culminante. ~ cima. <> fondo. 2 Sommo grado. l'apice della gloria. 3 Segno a forma di accento posizionato in alto a destra di alcune lettere, per dare particolari significati di troncamento o matematici. 
  sm. 1 peak, summit. 2 (fig.) peak, height; (apice della carriera) height of one's career. 3 (anat. e bot.) apex. 
  lat. apex,-icis.

 

Note:  

Definizioni, informazioni, … sono in gran parte recuperate (a partire dal 1999) da varie fonti accessibili via Internet o da altre fonti "informatiche" freeware; per molti lemmi sono state riviste e, in modo più o meno consistente, riscritte; la revisione è tuttora in corso: solo una parte delle definizioni è stata rivista (vi sono ancora errori e imprecisioni, come del resto si trovano nei dizionari cartacei, anche "famosi"). Le, eventuali, date di morte dei personaggi citati dovrebbero essere aggiornate al luglio 2009; il numero degli abitanti delle località riportate quando è stato aggiornato riporta a fianco anche la data dell'aggiornamento.

Le informazioni (storiche, geografiche, …) sono aggiornate al 1999, ma molte sono state ulteriormente aggiornate

 

     indica l'etimologia
    ~ indica un (circa, e in qualche contesto) "sinonimo"
    <> indica (in genere) un "contrario"

 

Fonte: http://dictionario.wikispaces.com/file/view/dictionario_a.doc/34501403/dictionario_a.doc

sito web: http://macosa.dima.unige.it/diz/diz.htm

Autore del testo: http://macosa.dima.unige.it

 

 

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