Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale C parte 15

 

 

 

Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale C parte 15

 

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Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale C parte 15

 

concertànte, agg. Parte solistica, strumentale o vocale di particolare importanza nelle composizioni musicali.

concertàre, v. v. tr. 1 Accordare tra loro vari strumenti. ~ armonizzare. concertare i violini. 2 Stabilire qualcosa in accordo con altri, per lo più in segreto. ~ ordire, complottare. concertarono un atteggiamento comune nei confronti dell'amministrazione comunale.
v. rifl. Convenire. ~ accordarsi.
 v. tr. 1 to harmonize. 2 (ordire) to plan, to devise. v. rifl. to agree.
 lat. concertare gareggiare, comp. da con-, da cum con + certare lottare.

concertàto, agg. e sm. agg. 1 Detto di esecuzione con parti vocali e parti strumentali. 2 Stabilito. ~ convenuto.
sm. 1 In un opera lirica, pezzo d'assieme realizzato da solisti, dall'orchestra e dal coro. 2 Accordo. ~ intesa.
In musica (barocca) stile tipico di un brano nel quale c'è alternanza di voci e strumenti (si contrappone allo stile a cappella per coro solo). Rossini lo introdusse definitivamente nell'opera seria.

concertatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Detto di chi ha l'incarico di concertare.

concertazióne, sf. Il concertare.

concertìna, sf. 1 Strumento a mantice affine alla fisarmonica. 2 Rotolo di filo spinato usato come reticolo.

concertìno, sm. 1 Gruppo di musicisti solisti che partecipava al concerto grosso. 2 Composizione in un sol tempo divisa a sezioni, derivata dal concerto. 3 Esecuzione in luoghi ristretti come caffè e simili di un gruppo di pochi musicisti.

concertìsmo, sm. L'elaborazione, la composizione di concerti; la pratica concertistica.

concertìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Che si esibisce da solo in concerti.
 sm. e sf. concert artist.

concertìstico, agg. (pl. m.-ci) Relativo a concerto.

concèrto, sm. 1 Esecuzione di una serie di brani musicali. 2 Composizione strumentale artistica in più tempi. 3 Insieme di cantori o strumentisti o di entrambi. 4 Suono, anche sgradevole, di più voci o strumenti. 5 Accordo. ~ intesa.
 sm. concert.
In musica è una forma musicale originariamente vocale e strumentale, con le parti in opposizione o collaborazione. Nacque dall'incontro tra la tradizione polifonica del XVI sec. (cori battenti) e quella del basso continuo.
Concerto grosso
Forma musicale caratterizzata da due sezioni strumentali. Figure significative furono quelle di A. Stradella e A. Corelli.
Concerto solistico
Concerto per un unico strumento solista, articolato in tre movimenti (allegro, adagio, allegro), destinato a imporsi sugli altri modelli concertistici e a sopravvivere all'avvento del classicismo quando, con la sonata, divenne il genere più rappresentativo (G. Torelli, A. Vivaldi). Come strumento solista predomina il violino, seguito da oboe, fagotto, flauto, tromba, organo, clavicembalo (J. S. Bach) e, più tardi, dal pianoforte.

Concerto con delitto Film giallo, americano (1975). Regia di Nicholas Colasanto. Interpreti: Peter Falk, John Cassavetes, Blythe Danner. Titolo originale: Etude in Black

Concerviàno Comune in provincia di Rieti (461 ab., CAP 02020, TEL. 0765).

Concèsio Comune in provincia di Brescia (12.280 ab., CAP 25062, TEL. 030). Centro agricolo (coltivazione di frutta e viti) e industriale (prodotti chimici, metalmeccanici e cartari) della val Trompia. Gli abitanti sono detti Concesiani.

concessionàrio, agg. e sm. 1 Che, chi è destinatario di un atto di concessione. 2 Che, chi è autorizzato a svolgere un'attività di vendita per conto di un'azienda maggiore.
 sm. car dealer, agent.

concessióne, sf. 1 Atto, effetto del concedere. ~ agevolazione. 2 Atto con il quale si conferisce, a uno o più soggetti, da parte della pubblica amministrazione, un diritto non posseduto precedentemente. La concessione può essere costitutiva se il diritto concesso non era esistente o traslativa se esisteva precedentemente. ~ licenza, autorizzazione. 3 Atto di un'azienda di concedere a terzi il diritto di svolgere un'attività coordinata di gestione dell'azienda sessa. ~ assegnazione, appalto. 4 Territorio in cui uno stato, pur mantenedovi la propria autorità, rinuncia ai suoi poteri di governo in favore di uno stato straniero. 5 L'ammettere una cosa come vera.
 sf. 1 grant, concession. 2 (amm.) licence.
 lat. concessio,-onis, deriv. da concessus, p.p. di concedere.
Concessione edilizia
Atto che viene richiesto al sindaco per l'esecuzione di lavori di costruzione, ristrutturazione o demolizione di immobili nell'ambito del territorio comunale.

concessìva, sf. Congiunzione o proposizione concessiva.

concessìvo, agg. Che esprime concessione.

concèsso, agg. Accordato. ~ ammesso. <> negato.

concessóre, sm. Chi concede.

concettàcolo, sm. Apparato di alcune piante crittogame contenente spore o gameti.

concettìsmo, sm. 1 Tendenza artistica del Seicento che predilige espressioni letterarie ricche di metafore ardite e stravaganti. 2 Modo di scrivere elaborato e concettoso.

concètto, sm. 1 Le caratteristiche essenziali di un cosa, un fenomeno, … come vengono percepite e catalogate dall'intelletto, o da una scienza. ~ rappresentazione mentale, idea, nozione. il c. di cane, formulare un c., lavoro di concetto (che richiede elevata attività intellettuale). 2 Opinione, idea. ~ giudizio. di lei mi ero fatto un concetto sbagliato. 3 Concezione. ~ visione. il concetto di ciò che è bene e di ciò che è male; il concetto marxista di storia. 4 Idea fondamentale che agisce da ispirazione. il concetto ispiratore di un'opera.
 sm. 1 concept, idea. 2 (opinione) opinion.
 lat. conceptus,-us, deriv. da concipere concepire.

Concetto dell'angoscia, Il Opera di filosofia di S. A. Kierkegaard (1844).

Concetto di ironia, Il Opera di filosofia di S. A. Kierkegaard (1841).

concettosaménte, avv. In modo concettoso.

concettosità, sf. 1 L'essere concettoso. 2 Eccesso di concetti sottili.

concettóso, agg. Pieno, denso di concetti. ~ difficile, macchinoso, ricercato.

concettuàle, agg. Del concetto. ~ teorico, astratto, speculativo. <> concreto.

concettualìsmo, sm. Atteggiamento teorico della scolastica, intermedio tra il realismo e il nominalismo: i concetti hanno una loro intima validità dovuta al fatto di essere oggetti della mente.

concettualìsta, sm. e sf. Sostenitore del concettualismo.

concettualistico, agg. (pl. m.-ci) Relativo al concettualismo.

concettualizzàre, v. tr. Organizzare in concetti. ~ teorizzare.

concettualménte, avv. In modo relativo al concetto. ~ ideologicamente.

concezionàle, agg. Di concezione.

concezióne, sf. 1 Il concepire. la concezione di un'opera musicale. 2 Il giorno in cui si concepisce; la concezione della Vergine Maria. 3 Il concepire con la mente. aveva una concezione pessimistica dell'esistenza.
 sf. conception.
 lat. conceptio,-onis, deriv. da conceptus, p.p. di concipere concepire.

conchìfero, agg. e sm. agg. Fornito di conchiglia.
sm. Animale fornito di conchiglia.

conchìglia, sf. 1 Guscio calcareo, univalve, bivalve o spiralato, che riveste interamente o in parte il corpo dei Molluschi. Viene prodotta dall'epidermide dell'animale ed è di sostanza organica ricca di carbonato di calcio. 2 Motivo di ornamento. 3 Elemento di protezione del basso ventre. 4 Forma di metallo o altra materia per fusioni in serie, composta generalmente di due pezzi apribili. 5 Usato al plurale, pasta corta da minestra.
 sf. shell.
 lat. conchylium, dal greco konchylion.

conchiglìfero, agg. Si dice di roccia ricca di conchiglie fossili.

conchilifórme, agg. Che ha forma di conchiglia.

conchiliologìa, sf. (pl.-gìe) Ramo della zoologia che studia le conchiglie.

conchìno, sm. Gioco di carte simile al ramino.

conchiùdere e derivati => "concludere e derivati"

cóncia, sf. (pl.-ce) 1 Trattamento meccanico e tessile che trasforma la pelle in cuoio, rendendola elastica e imputrescibile. In relazione ai prodotti impiegati (tannino, olio o cromo), si ottengono pelli morbide per abbigliamento, per tomaie, cuoio da suole o per arredamento. 2 Trattamento cui vengono sottoposti tabacco, vino, olio per evitarne l'alterazione e migliorarne la qualità. 3 Sostanza con cui si concia.
 sf. 1 tanning. 2 (tabacco, vino, olio) curing.

conciaiòlo, sm. Conciapelli.

conciànte, sm. Ciascuna delle sostanze vegetali, animali, minerali che servono per la concia.

conciapèlli, sm. Chi concia pelli per mestiere.

conciàre, v. v. tr. 1 Sottoporre pelli, vino olio, tabacco alla concia. ~ trattare. 2 Assettare. ~ acconciare. conciare per le feste, picchiare. 3 Sciupare, rovinare, danneggiare. ~ insozzare. <> ripulire. 4 Squadrare, lavorare pietre preziose. 5 Condire. 6 Ammaestrare uccelli.
v. rifl. 1 Ridursi in cattivo stato. ~ insudiciarsi. si era conciato in uno stato pietoso. 2 Mettersi d'accordo. 3 Abbigliarsi, acconciarsi. ~ accomodarsi.
 v. tr. 1 (pelli) to tan. 2 (sciupare) to beat up, to spoil, to ruin. 3 (tabacco) to cure. v. rifl. 1 (fig., abbigliarsi in malo modo) to dress badly. 2 (insudiciarsi) to get in a mess.
 lat. comptiare, deriv. da comptus, p.p. di comere ornare.

conciàrio, sm. Tecnico specializzato nella concia delle pelli.

conciàto, agg. Si dice di ciò che è stato sottoposto a conciatura.

conciatóre, sm. (f.-trìce) Chi fa il mestiere di conciare.

conciatùra, sf. Operazione del conciare.

Conciergerie Antica prigione di Parigi situata nel palazzo di Giustizia.

conciliàbile, agg. Che si può conciliare. ~ compatibile, adattabile. <> inconciliabile.

conciliabilità, sf. Possibilità di raggiungere un accordo. <> inconciliabilità.

conciliàbolo, sm. Adunanza, spesso segreta, per fini non buoni.

conciliànte, agg. 1 Accomodante. ~ accondiscendente. <> inflessibile. 2 Invitante, accattivante. ~ gradevole. <> urtante.
 agg. conciliatory.

conciliàre, agg., sm. e v. agg. Che riguarda il concilio. : :i doveva svolgere una seduta conciliare quel pomeriggio
sm. Membro di un concilio.
v. tr. 1 Mettere d'accordo, in pace. ~ pacificare. <> inasprire. conciliare gli animi bollenti. 2 Fare venir meno la materia di una controversia. ~ concordare. <> scontrarsi. conciliare una multa. 3 Procacciare, accattivare. ~ favorire.
v. intr. pron. e rifl. rec. 1 Mettersi d'accordo. ~ intendersi. 2 Adattarsi. ~ conformarsi. ha scelto una professione che si concilia perfettamente al suo modo di essere. 3 Accattivarsi. ~ conquistarsi. <> alienarsi. si conciliò la sua benevolenza.
 v. tr. 1 to conciliate, to reconcile. 2 (procacciare) to bring on.
 lat. conciliare adunare, deriv. da concilium riunione.

conciliatìvo, agg. Che tende a conciliare. ~ conciliante.

conciliatóre, agg. e sm. (f.-trìce) agg. Che concilia.
sm. 1 Chi concilia. 2 Magistrato che risolve cause di limitata entità economica.

conciliatòrio, agg. Atto del conciliare.

conciliazióne, sf. 1 Raggiungimento di un accordo. 2 Accordo concluso tra la chiesa e lo stato, determinante la stipulazione dei patti lateranensi.
 sf. reconciliation.
 lat. conciliatio,-onis.
Nel processo civile, tentativo compiuto dal giudice affinché le parti rinuncino alle rispettive pretese ponendo fine alla causa. È facoltativo nei processi ordinari, data la natura delle controversie; obbligatorio nei processi di lavoro.

concìlio, sm. 1 Assemblea dei vescovi della chiesa cattolica convocati per deliberare su questioni ecclesiastiche riguardanti la fede, la dottrina e la disciplina. ~ sinodo. 2 Riunione, adunanza solenne.
 sm. council.
 lat. concilium convocazione.
I concili sono detti ecumenici quelli ai quali partecipano tutti i vescovi della chiesa cattolica; plenari o nazionali quelli ai quali partecipano i vescovi di una nazione; provinciali quelli i cui partecipanti fanno parte di una provincia ecclesiastica.
Concilio ecumenico
Il papa convoca e presiede l'assemblea alla quale partecipano tutti i vescovi membri del collegio episcopale, gli abati e i superiori generali dei vari ordini religiosi. Gli atti prodotti dal concilio (costituzioni, decreti, canoni) in materia dogmatica, morale e disciplinare, sono atti vincolanti per tutti i cattolici. Dei ventuno concili ecumenici, solo i primi sette sono riconosciuti anche dalla chiesa ortodossa. Il più recente è il concilio Vaticano II (1962-1965) iniziato da papa Giovanni XXIII e concluso da papa Paolo VI.

concimàia, sf. Deposito per la trasformazione di stallatico in letame utilizzato come fertilizzante.

concimàre, v. tr. Cospargere di concime.
 v. tr. to manure.

concimatùra, sf. Atto ed effetto del concimare.

concimazióne, sf. Distribuzione del concime.

concìme, sm. Sostanza fertilizzante naturale. ~ letame.
 sm. 1 dung, manure. 2 (chimico) fertilizer.

concinnità, sf. Eleganza di stile derivante dalla disposizione armonica dei suoni e delle parole.

concìnno, agg. Dotato di armoniosa eleganza.

concìno, sm. 1 Artigiano che ripara oggetti rotti. 2 Nell'industria del cuoio, bagno composto da vecchi succhi di scorze già parzialmente fermentati e quindi contenenti acidi organici.

cóncio, agg. e sm. (pl. m.-ce) agg. 1 Che è stato sottoposto a concia. 2 Acconcio.
sm. 1 Letame. 2 Pietra squadrata usata nelle costruzioni.

concionàre, v. v. tr. Rivolgersi a una persona ad alta voce.
v. intr. Parlare a una folla con enfasi.

concióne, sm. Discorso pubblico, solenne.

conciossiachè, cong. Poiché, quindi; benché, sebbene.

concisaménte, avv. In modo conciso. ~ stringatamente, laconicamente. <> prolissamente.

concisióne, sf. Stringatezza. ~ brevità.

concìso, agg. Che esprime idee con stringatezza ed efficacia. ~ breve, essenziale. <> ridondante.
 agg. succinct, concise.

concistoriàle, agg. Del concistoro.

concistòro, sm. Assemblea di cardinali convocata dal papa.

concitaménto, sm. Atto ed effetto del concitare.

concitàre, v. tr. 1 Suscitare. ~ provocare. 2 Agitare, eccitare. ~ sconvolgere.
 lat. concitare.

concitàto, agg. Che manifesta eccitazione, emozione e simili. ~ esagitato, frenetico, affannato. <> calmo.
 agg. agitated, excited, emotional.

concitazióne, sf. L'essere concitato.
 lat. concitatio,-onis.

concittadìno, sm. Che è della medesima città di altri. ~ compaesano. <> forestiero.
 sm. citizen, fellow.

conclamàre, v. tr. Acclamare insieme, a gran voce.

conclamàto, agg. Acclamato a gran voce.

conclàve, sf. Luogo dove i cardinali si richiudono per eleggere il papa.

Conclave dei sogni Opera di poesia di G. Vigolo (1935).

conclavìsta, sm. Prelato o laico che è chiuso in conclave al servizio di un cardinale.

concludènte, agg. 1 Che convince, che persuade. 2 Che approda a un risultato. <> inconcludente.

concludènza, sf. L'essere concludente.

conclùdere, v. v. tr. 1 Portare a termine. ~ realizzare, effettuare. <> cominciare. finalmente conclusero l'armistizio. 2 Finire, terminare. ~ ultimare. <> iniziare. i lavori di pavimentazione non sono mai conclusi. 3 Comprendere. ~ arguire. 4 Decidere, risolvere. ~ definire. <> disdire.
v. intr. 1 Dedurre, argomentare. ~ constatare. concluse che era inutile continuare a insistere su quella strada. 2 Essere convincente.
v. intr. pron. Aver termine. ~ cessare, scadere. l'assemblea si concluse con un colpo di scena.
 v. tr. to conclude, to finish. v. rifl. to come to an end, to finish.
 lat. concludere, comp. da con-+ claudere chiudere.

conclusionàle, agg. Relativo alla comparsa che espone le conclusioni di una delle parti, stesa generalmente dal difensore.

conclusióne, sf. 1 Atto, effetto del concludere. ~ fine, chiusura, epilogo. <> inizio, esordio. la conclusione dell'assemblea riservò numerose sorprese. 2 Deduzione tratta da un ragionamento. ~ induzione, illazione. giunse alla conclusione che era inutile insistere. 3 Usato al plurale, richieste avanzate dalle parti in causa o dal pubblico ministero.
 sf. 1 close, conclusion. 2 (risultato) result.
 lat. conclusio,-onis.

conclusìvo, agg. 1 Atto a concludere. ~ decisivo. la parte conclusiva dell'intervento fu molto interessante. 2 In grammatica, indica rapporto di conseguenza fra congiunzioni coordinate.
 agg. final, conclusive.
 lat. conclusivus.

conclùso, agg. 1 Terminato, finito. ~ compiuto. 2 Chiuso, raccolto in sé. 3 Deciso. ~ definito.

Cónco Comune in provincia di Vicenza (2.212 ab., CAP 36062, TEL. 0424).

concòide, agg. e sf. 1 Detto di frattura a forma di bulbo o conchiglia che si forma in un ciottolo per effetto di percussione. 2 In matematica termine riferito a una classe di curve algebriche piane del quarto ordine. La concoide di Nicomede (o della retta) è generata riportando su tutte le rette uscenti da un punto, detto polo, un segmento fissato, detto intervallo, da ognuna delle due parti del punto d'intersezione con una retta data, detta base. La sua costruzione permise la risoluzione del problema della trisezione dell'angolo, non risolvibile con riga e compasso.

concomitànte, agg. Che accompagna e favorisce.

concomitànza, sf. 1 L'essere concomitante. ~ coincidenza, simultaneità. 2 Il modo dell'unione del Sangue con il Corpo di Cristo nell'Eucarestia.

concordànza, sf. 1 Relazione tra due fenomeni per cui al variare delle modalità dell'uno variano anche quelle dell'altro. concordanza di frequenza. 2 Accordo delle parti di una proposizione. 3 Usato nell'accezione plurale, elenco sistematico di parole di un'opera letteraria e dei passi diversi che si incontrano. 4 Corrispondenza. ~ coerenza, rispondenza. <> contraddizione, dissonanza. avevano completa concordanza di opinioni.
 sf. agreement.
 deriv. da concordare.

concordàre, v. tr. 1 Accordare. ~ armonizzare. 2 Stabilire di comune accordo. ~ pattuire. concordarono allora il giorno di partenza. 3 Dire di sì. ~ acconsentire. 4 Convergere, collimare. ~ combaciare. non sempre le parole concordano con i fatti.
 v. tr. to agree.
 lat. concordare, deriv. da concors,-ordis, concorde.

concordatàrio, agg. 1 Che si riferisce a un concordato. 2 Che è disciplinato dal concordato tra la Santa Sede e l'Italia.

concordàto, sm. 1 Accordo, convenzione, patto. 2 Convenzione solenne tra la chiesa e uno stato per regolare di mutuo accordo materie di comune interesse.
 sm. 1 agreement. 2 (rel.) concordat.
Concordato fallimentare
È la procedura proposta dal debitore fallito e accettata dai creditori che consente di chiudere il fallimento. Il debitore si impegna a pagare tutti i crediti. È accettato e quindi omologato dal tribunale, se ottiene il consenso della maggioranza dei creditori.
Concordato preventivo
È la procedura che precede l'eventuale apertura del fallimento. È una proposta del probabile fallito di impegnarsi a pagare almeno il 40% di tutti i crediti, con l'accordo di cedere ai creditori tutti i beni di cui disponga.
Concordato ecclesiatico
È l'accordo stipulato tra chiesa e stato per dirimere controversie pendenti tra le due istituzioni e per disciplinare futuri accordi in ambito comune, al fine di evitare altri contrasti. In Italia il concordato del 1929 (patti lateranensi) con il regime fascista risolse i problemi generati dalla questione romana, relativi al riconoscimento dello stato pontificio e ai rapporti con lo stato italiano. Questo concordato è stato aggiornato nel 1984, dall'allora presidente del consiglio B. Craxi.

concòrde, agg. 1 Che è d'accordo. ~ consenziente. <> discorde. 2 Simultaneo. 3 Analogo. 4 Conforme, corrispondente. ~ coerente. <> difforme. 5 Uniforme. ~ omogeneo. <> diviso. 6 Avente la stessa direzione e senso di percorrenza.
 agg. in agreement.
 lat. concors,-ordis, comp. da con-, da cum, con + cordis cuore.

Concorde Aeroplano anglo-francese per il trasporto di passeggeri.

concordeménte, avv. In modo concorde. ~ coralmente.

concòrdia, sf. Accordo, armonia di sentimenti, idee, e simili tra due o più persone. ~ affiatamento. <> disaccordo, disarmonia.
 sf. harmony, concord.
 lat. concordia.

Concòrdia Sagittària Comune in provincia di Venezia (10.558 ab., CAP 30023, TEL. 0421). Vi si trovano il battistero in stile romanico, costruito tra l'XI e il XII sec., e il sepolcreto di origini paleocristiane, che risale al IV-V sec. Gli abitanti sono detti Concordiesi.

Concòrdia sùlla Sècchia Comune in provincia di Modena (8.242 ab., CAP 41033, TEL. 0535).

Concorézzo Comune in provincia di Milano (12.881 ab., CAP 20049, TEL. 039). Centro agricolo (coltivazione di foraggi e cereali) e industriale (prodotti tessili, elettrotecnici e meccanici) Gli abitanti sono detti Concorezzesi.

concorrènte, agg., sm. e sf. agg. Che concorre. ~ antagonista. <> collaboratore, compagno.
sm. e sf. 1 Chi partecipa a un concorso. ~ partecipante, concorrente. 2 Operatore economico che agisce in concorrenza.
 sm. e sf. 1 competitor. 2 (candidato) candidate.

concorrènza, sf. 1 Il concorrere specialmente nel campo commerciale. 2 L'insieme dei concorrenti di un singolo operatore.
 sf. competition.
 deriv. da concorrere.
In economia la concorrenza perfetta è la forma di mercato caratterizzata da venditori che producono beni uguali affinché gli acquirenti possano acquistare dall'uno o dall'altro; sia i venditori che gli acquirenti devono essere numerosi al fine di detenere singolarmente solo una minima parte dei prodotti da offrire per evitare possibili influenze sul prezzo della merce. Devono essere liberi di vendere o comprare quello che più aggrada loro e di entrare e uscire liberamente dal mercato.
In informatica indica l'attivazione di più processi da parte di uno o più processori.
Concorrenza monopolistica
Concorrenza che consente la varietà nella qualità (teorizzata da E. H. Chamberlin).
Concorrenza imperfetta
Impedisce la libertà di ingresso, ammette la conoscenza imprecisa del mercato e la possibilità per i venditori di influenzare la domanda.
Concorrenza sleale
In ambito giuridico è la violazione delle norme di correttezza professionale al fine di arrecare danno all'azienda altrui.

concorrenziàle, agg. Proprio della concorrenza.

concorrenzialità, sf. Qualità dell'essere concorrenziale.

concórrere, v. intr. 1 Affluire in un sol punto. 2 Cooperare. ~ partecipare. voleva concorrere anche lui alle spese. 3 Competere. ~ gareggiare. ~ ritirarsi. concorrevano entrambi per lo stesso premio. 4 Essere d'accordo.
 v. intr. 1 to converge, to meet in. 2 (cooperare) to contribute. 3 (competere) to compete. 4 (partecipare) to take part.
 lat. concurrere correre insieme, comp. da con-, da cum con + currere correre.

concorsìsta, sm. Chi partecipa a un concorso.

concórso, sm. 1 Affluenza di più persone in un solo luogo o punto. ~ concomitanza. 2 Partecipazione con altri. 3 Collaborazione. ~ partecipazione. 4 Selezione indetta per scegliere il candidato più idoneo. ~ prova. 5 Competizione sportiva con classifica in base a tempi, misure, punteggi e simili. ~ gara.
 sm. 1 competition. 2 (concomitanza) concomitance. 3 (contributo) contribution.
 lat. concursus,-us, deriv. da concurrere.

concorsuàle, agg. Si dice di procedimento che avviene mediante il concorso di più aventi diritto. procedure concorsuali, per il pagamento dei creditori di un'impresa fallita.

concrescènza, sf. Unione o fusione di parti, in origine separate, per accrescimento.

concréscere, v. intr. Crescere insieme.

concresciménto, sm. Associazione di cristalli della stessa specie, o specie diverse, compenetrati fra loro.

concretaménte, avv. In modo concreto. ~ effettivamente, tangibilmente.

concretàre, v. v. tr. Ridurre in concreto qualcosa di astratto. ~ materializzare, concretizzare. <> ideare, progettare.
v. intr. Prendere consistenza, diventare reale.
v. intr. pron. Diventare concreto.

concretézza, sf. Qualità di concreto. ~ realismo, praticità. <> astrattezza.

concretizzàre, v. v. tr. Concretare. ~ effettuare. <> progettare.
v. intr. pron. Prendere consistenza.

concretizzazióne, sf. Il concretare, il concretarsi.

concrèto, agg. e sm. agg. 1 Denso, compatto. ~ solido. <> incorporeo. 2 Che ha un legame particolarmente stretto con la realtà quotidiana o con con gli oggetti, i fenomeni, le esperienze o le conoscenze a cui ci riferisce nel discorso in cui si usa tale aggettivo ~ reale, immediatamente comprensibile, tangibile. <> astratto. una proposta concreta, ben specificata e valutabile; uomo concreto, che ha forte senso della realtà. 3 In grammatica, che indica entità materiali.
sm. 1 Nome concreto. 2 Solo al singolare, ciò che è concreto. in concreto, di fatto.
 agg. 1 concrete. 2 (persona) practical. 3 (reale) real.
 lat. concretus, p.p. di concrescere, rapprendersi.

concrezionàle, agg. Strato concrezionale.

concrezióne, sf. Deposito di minerale o sedimentario che dà luogo a incrostazioni a strati concentrici.

concubìna, sf. Donna che vive con un uomo senza avere un legame matrimoniale. ~ convivente.

concubinàggio, sm. Relazione tra un uomo e una donna senza essere uniti in matrimonio.

concubinàto, sm. Relazione tra un uomo e una donna senza essere uniti in matrimonio.

concubìno, sm. Persona che vive in concubinato.

conculcare, v. tr. 1 Opprimere. ~ sottomettere. 2 Dominare. ~ abbattere.

conculcatóre, agg. e sm. Che o chi conculta.

conculcazióne, sf. Il conculcare, l'essere conculcato.

concupìre, v. tr. Desiderare ardentemente, specialmente in senso erotico. ~ agognare, spasimare.

concupiscènte, agg. Che mostra concupiscenza.

concupiscènza, sf. Desiderio bramoso, specialmente sessuale. ~ cupidigia. <> purezza, castità.

concupiscìbile, agg. 1 Che può essere oggetto o causa di concupiscenza. 2 Che desidera con intensità.

concussionàrio, sm. Colpevole di concussione.

concussióne, sf. Abuso della posizione da parte di un pubblico ufficiale per costringere taluno a dare a sé o ad altri denaro o favori.
 sf. extortion.
 lat. concussio,-onis, deriv. da concussus, p.p. di concutere estorcere.

concùsso, agg. Estorto con concussione.

condànna, sf. 1 Provvedimento con il quale in giudice infligge una pena o simile. ~ pena, sanzione. <> assoluzione. 2 Disapprovazione o biasimo. ~ riprovazione. <> approvazione, elogio.
 sf. 1 sentence, conviction. 2 (fig.) condemnation.
Nel processo penale, sentenza che accerta la responsabilità dell'imputato e lo condanna alle pene previste dalla legge (determinate dal giudice) e al risarcimento del danno nei confronti delle persone offese.
Nel processo civile, sentenza che accerta la responsabilità di una parte e l'obbligo di tenere un determinato comportamento verso l'altra parte o a pagare una somma a guisa di riparazione dei danni.

Condanna di Lucullo, La Opera in due tempi di P. Dessau, testo di B. Brecht (Berlino, 1951).

condannàbile, agg. Che si può o si deve condannare.

condannàre, v. tr. 1 Comminare una pena all'imputato ritenuto responsabile. ~ punire. <> perdonare. è stato condannato per omicidio a venti anni di reclusione. 2 Disapprovare, biasimare. ~ deplorare. <> approvare. avevano immediatamente condannato simili atteggiamenti di violenza, per evitare che la situazione degenerasse. 3 Dichiarare inguaribile, detto di diagnosi o pareri medici.
 v. tr. to sentence, to condemn.
 lat. volg. condamnare, comp. da con-+ damnare, deriv. da damnum danno.

condannàto, sm. Chi è stato colpito da una condanna. ~ reo, colpevole.
 sm. 1 offender, convict. 2 (carcerato) prisoner.

Condannato a morte è fuggito, Un Film drammatico, francese (1956). Regia di Robert Bresson. Interpreti: François Leterrier, Charles Lelaclanche. Titolo originale: Un condamné à mort s'est échappé

Condé Casato principesco francese, della dinastia Borbone. Ebbe origine con Luigi di Borbone nel 1567 e si estinse con Luigi Enrico Giuseppe di Enghien nel 1830. La famiglia partecipò attivamente alla vita politica e militare della Francia, dapprima all'opposizione della monarchia, poi appoggiandola in particolare durante la rivoluzione francese.
Luigi I
(Vendôme 1530-Jarnac 1569) Fu sostenitore di Calvino, rischiò la condanna a morte per aver partecipato alla congiura d'Amboise, ma fu graziato dalla morte improvvisa di Francesco II (1560). Guidò le forze ugonotte e fu catturato durante la battaglia di Jarnac e fatto uccidere dal duca d'Angiò.
Luigi II denominato Il Gran Condé
(Parigi 1621-Fontainebleau 1686) Combattente valoroso, famoso per una serie di vittorie durante la guerra dei trent'anni. Fu costretto a rifugiarsi in Spagna per aver aderito alla Fronda. Militò nell'esercito spagnolo e fu sconfitto nella battaglia della Duve (1658). Ritornato sotto Luigi XIV, conquistò la Franca Contea (1668) e sconfisse gli Orange a Senef (1674).

condebitóre, agg. e sm. (f.-trìce) Chi è debitore con altri.

condégno, agg. 1 Adeguato, proporzionato (al merito o alla colpa). 2 In teologia, relativo a quelle opere che secondo una rigorosa giustizia meritano la grazia.

condènsa, sf. Acqua che si forma per condensazione in impianti termici.

condensàbile, agg. 1 Che si può condensare. 2 Che si può riassumere.

condensaménto, sm. Atto, effetto del condensare.

condensànte, sm. Si dice di ciò che ha la facoltà di poter condensare qualcosa.

condensàre, v. v. tr. 1 Rendere denso, compatto. ~ concentrare. <> diluire. 2 Provocare il passaggio dallo stato di vapore a quello liquido. 3 Riassumere, sintetizzare. ~ compendiare. <> dettagliare, precisare. nel suo intervento ha condensato venti anni di attività.
v. intr. pron. Diventare denso. ~ addensarsi, rassodarsi. il vapore acqueo si condensa sui vetri.
 v. tr. e intr. to condense.
 lat. condensare, comp. da con-+ deriv. da densus denso.

condensàto, agg. e sm. agg. 1 Che è reso denso. ~ concentrato. 2 Riassunto.
sm. 1 Liquido ottenuto mediante condensazione di vapori. 2 Compendio.

condensatóre, sm. Chi condensa.
Dispositivo elettrico costituito da due conduttori (armature) separati da un materiale dielettrico (mica, carta, ossido). Applicando una differenza di potenziale (v) fra le due armature, queste si caricano elettricamente. La capacità del condensatore è il rapporto tra carica e differenza di potenziale e si misura in farad (F) e nei suoi sottomultipli (microfarad e picofarad). Esistono condensatori piani, cilindrici o sferici e possono essere collegati in serie o in parallelo.
Condensatore a vapore
Apparecchiatura consistente in uno scambiatore di calore e usata per condensare vapori mediante raffreddamento.
Condensatore ottico
Un dispositivo convergente formato da lenti pianoconvesse o da specchi in grado di concentrare verso l'obiettivo la luce proveniente da una o più sorgenti.

condensazióne, sf. 1 Atto del condensare. 2 Reazione chimica di unione delle molecole in cui si ha eliminazione di acqua. 3 In fisica è il fenomeno per cui una sostanza passa da vapore a liquido; si parla di liquefazione quando avviene per sottrazione di calore (in caso di gas). In psicanalisi è il raggruppamento di diversi contenuti associativi e affettivi in un'unica immagine.
 sf. condensation.
Nucleo di condensazione
Piccola particella, in sospensione nell'aria, intorno alla quale si condensa, in piccole gocce, il vapore acqueo.

Condillac, Étienne Bonnot de (Grenoble 1715-Abbazia di Flux 1780) Filosofo francese. Studioso di J. Locke e dell'empirismo, elaborò la filosofia del sensismo, dimostrando che tutte le attività, compresa quella mentale, sono riconducibili alle sensazioni. Si occupò di problemi di economia e di logica. Opere principali, Saggio sull'origine delle conoscenze umane (1746), Trattato delle sensazioni (1754), Il commercio e il governo considerati relativamente l'uno all'altro (1776), Corso di studi (1792), Logica (1792).

còndilo, sm. Prominenza ossea che entra a far parte di un 'articolazione.

condilòide, agg. Che ha la forma di un condilo.

condiloidèo, agg. 1 Riferito a un condilo. 2 Canale condiloideo, canale che perfora l'occipitale anteriormente e posteriormente al condilo.

condilòma, sm. Tumore cutaneo di piccole dimensioni.

condiménto, sm. 1 Atto, effetto del condire. 2 La sostanza usata per condire. ~ intingolo, salsa, sugo.
 sm. 1 seasoning. 2 (insalata) dressing.

Condìno Comune in provincia di Trento (1.420 ab., CAP 38083, TEL. 0465).

condìre, v. tr. 1 Rendere più saporito. ~ insaporire. 2 Abbellire, rendere più piacevole. 3 Ridurre in cattivo stato.
 v. tr. 1 to season. 2 (insalata) to dress.
 lat. condire.

condirettóre, sm. (f.-trìce) Chi dirige con altri un ufficio o simili.

condiscendènte, agg. Arrendevole, conciliante. ~ accomodante. <> rigido, irremovibile.
 agg. compliant.

condiscendènza, sf. 1 L'essere condiscendente. ~ comprensione, indulgenza, arrendevolezza. <> intransigenza. 2 Detto al plurale, concessione.

condiscéndere, v. intr. Cedere alla volontà altrui.

condiscépolo, sm. Chi è discepolo con altri dello stesso maestro.

conditio sine qua non, loc. avv. Locuzione latina significante "condizione senza la quale non" si può verificare qualcosa, condizione indispensabile.

condivìdere, v. tr. 1 Dividere con altri. ~ spartire. 2 Partecipare a idee altrui. ~ aderire.
 v. tr. to share.
 da con + dividere.

condivisìbile, agg. Che può essere condiviso.

condivisióne, sf. L'atto e l'effetto del condividere.

condizionàle, agg., sm. e sf. agg. 1 Che esprime una condizione. 2 Che dipende da una condizione.
sm. 1 Azione condizionata. 2 In Logica (classica), un condizionale è una formula del tipo AB o …), che si legge "A implica B" o "se A allora B", e che è falsa solo quando A è vera e B è falsa.
sf. 1 Proposizione condizionale. 2 Sospensione condizionale della pena.
 agg. conditional. sm. conditional. sf. (dir.) suspended sentence.
In diritto è la sospensione della pena accordata al condannato alla condizione che non commetta altri reati per cinque anni; trascorso questo periodo il reato si considera estinto se il condannato non avrà commesso reato della stessa indole. In caso contrario la pena dovrà essere scontata in aggiunta a quella inflitta per il nuovo reato. Tale beneficio può essere concesso dal giudice se la condanna non è superiore ai due anni o a pena pecuniaria. La non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale è un beneficio di legge.

condizionaménto, sm. 1 Il condizionare. ~ limitazione, dipendenza, influenza. 2 Climatizzazione.
In psicologia procedimento sperimentale che studia il meccanismo stimolo-risposta in un soggetto. Può essere classico (I. P. Pavlov, 1800), quando affianca a uno stimolo incondizionato, che provoca una reazione determinata, uno stimolo neutrale. Dopo vari esperimenti si nota che la risposta avviene anche dopo il semplice presentarsi dello stimolo neutrale. Può essere anche strumentale (B. F. Skinner) nel qual caso l'apprendimento avviene per prove ripetute ed errori.
Condizionamento d'aria o climatizzazione
Operazioni atte a mantenere in un ambiente condizioni determinate di temperatura, umidità e purezza dell'aria. Ciò può avvenire immettendo aria calda o fredda.

condizionàre, v. tr. 1 Sottoporre all'azione di fattori che limitano. ~ vincolare. era condizionato dalla presenza dei suoi genitori. 2 Trattare una sostanza per conferirle talune proprietà. condizionare un terreno, spargere il concime. 3 Suggestionare. ~ influenzare. 4 Climatizzare.
condizionare l'aria, sottoporla a condizionamento.
 v. tr. to condition.
 deriv. da condizione.

condizionataménte, avv. In modo condizionato.

condizionàto, agg. 1 Sottoposto a determinate condizioni. libertà condizionata, sottoposta a controllo da parte dell'autorità giudiziaria. 2 Che è dovuto a un processo di condizionamento. : :ria condizionata. 3 Preparato in modo opportuno, in dipendenza dall'uso da fare. : :e conserve non erano perfettamente condizionate
 agg. conditioned.

condizionatóre, agg. e sm. Si dice di apparecchio per condizionare l'aria in un locale chiuso. Il primo modello fu inventato nel 1902 dall'americano Willis Carrier.
 sm. air-conditioner.

condizionatùra, sf. 1 Atto del condizionare. 2 Assunzione spontanea di umidità di fibre tessili, mantenute in ambiente con grado di umidità e temperature stabilite. ~ stagionatura.

condizióne, sf. 1 Fatto a cui è subordinato un altro fatto o circostanza. ~ limitazione, vincolo. 2 Situazione psicologica, fisica, sociale e simili, in cui si trovano persone e cose. ~ posizione, status. 3 Requisito. ~ titolo.
 sf. condition.
 lat. tardo conditio,-onis, deriv. da condicere accordarsi.
In matematica limitazione imposta a una determinata grandezza affinché si verifichi un certo risultato o sia soddisfatta una certa relazione.
Condizione al contorno
Nello studio di equazioni differenziali alle derivate parziali l'imposizione di assumere determinati valori in punti della frontiera del dominio.
Condizione iniziale
Nello studio di equazioni differenziali ordinarie, l'imposizione alla soluzione dell'equazione e alle sue derivate di adottare valori prefissati in corrispondenza di un valore delle variabili indipendenti.
Condizione necessaria
Insieme di fatti e circostanze indispensabili affinché una determinata situazione si verifichi.
Condizione sufficiente
Insieme di fatti e circostanze che garantiscono la realizzazione di una situazione.

Condizione umana, La Romanzo di A. Malraux (1933).

Condofùri Comune in provincia di Reggio Calabria (5.461 ab., CAP 89030, TEL. 0965).

condogliànza, sf. 1 Il condolersi con persona colpita da un lutto. ~ compianto. 2 Detto al plurale, le parole con cui si esprime la propria partecipazione al dolore altrui.
 sf. condolence.
 da con-+ doglianza.

condolérsi, v. intr. pron. Partecipare al dolore degli altri.

condom, sm. invar. Preservativo maschile usato a scopo antifecondativo. ~ profilattico.

condominiàle, agg. Di condominio.

condomìnio, sm. 1 Coesistenza di diritti pari di più soggetti sulla medesima cosa. 2 Diritto di proprietà di più soggetti su un edificio o simile, del quale ciascuno abbia in proprietà singolarmente una o più parti e in unione con gli altri le parti e i servizi comuni. 3 L'edificio o simile oggetto di tale diritto.
 sm. 1 joint ownership. 2 (edificio) jointly-owned building.
Alcune parti dell'edificio sono di proprietà comune a tutti i condomini (tetto, scale, muri esterni), mentre gli appartamenti sono di proprietà esclusiva di ciascun condomino. La comproprietà di un condominio è differente dalla comproprietà in generale in quanto quest'ultima non ha parti distinte appartenenti a singoli comproprietari, ma soltanto quote di proprietà dell'intero bene oggetto di più diritti. Organi specifici regolano il condominio, quali l'assemblea dei condomini (ciascun condomino ha voce in relazione ai millesimi della sua proprietà) e l'amministratore del condominio che amministra la proprietà e ha l'obbligo di rendiconto.

condòmino, sm. Comproprietario di un condominio.
 lat. mediev. condominus, comp. da con-+ dominus padrone.

condonàbile, agg. Che si può condonare.

condonàre, v. tr. 1 Liberare dall'obbligo di scontare una pena. ~ esonerare. 2 Abbuonare, graziare. ~ perdonare.
 v. tr. to remit.
 lat. condonare, comp. da con-+ donare.

condóno, sm. Il condonare. ~ grazia, abbuono, indulto.
 sm. pardon, remission.
 deriv. da condonare.

còndor, sm. invar. Nome di Uccelli rapaci Falconiformidella famiglia dei Catartidi.
Vultur gryphus
Condor delle Ande con capo e collo nudi, penne nere, collaretto di penne bianche, pelle rossiccia e rugosa, lungo circa 1,5 m, con apertura alare che può superare i 3 m; nell'esemplare maschio, dotato di cresta, il peso può raggiungere i 12 kg. Vive fino a 5.000 m e può raggiungere anche il livello del mare (Patagonia). Si riproduce deponendo un singolo uovo e si nutre di piccoli animali e di carogne.
Gymnogyps californianus
Condor della California, rarissimo, con piumaggio scuro, peso che può arrivare ai 14 kg, testa di colore rosso e giallo priva di cresta e apertura alare di circa 3 m. Depone un solo uovo. È il più grande avvoltoio americano. Si nutre prevalentemente di carogne.

Condorcet, Marie-Jean-Antoine Nicolas de Caritat (Ribemont 1743-Bourg-la-Reine 1794) Marchese, politico e filosofo francese. Studioso di matematica (Saggio sul calcolo integrale, 1765), di economia (Riflessioni sul commercio dei grani, 1775), accademico e collaboratore dell'Enciclopedia. Partecipò alla rivoluzione e fu deputato all'assemblea legislativa ed eletto alla Convenzione. Arrestato durante il Terrore si uccise in carcere con il veleno. La sua opera maggiore Schizzo di un quadro storico dei progressi dello spirito umano (1794) è l'affermazione della sua fiducia nel progresso intellettuale e morale dell'umanità.

condótta, sf. 1 Modo di comportarsi, vivere. ~ comportamento, atteggiamento. 2 Modo di condurre un lavoro. 3 Azione direttiva di un comandante nell'azione di un attacco. 4 Zona affidata alle cure di un sanitario voluto dallo stato. 5 Treno specializzato per il trasporto merci. 6 Canale o tubo per il passaggio di un liquido. L'oleodotto trasporta prodotti petroliferi, mentre la condotta forzata trasporta acqua dalle dighe alle turbine delle centrali idroelettriche. 7 Nel medioevo, accordo stipulato da un principe o da una città con un capitano di ventura (condottiero) e le sue milizie.
 sf. 1 behaviour, conduct. 2 (lavoro) handling. 3 (di acqua) piping.

condottièro, sm. 1 Nel medioevo e in epoca rinascimentale, capitano di ventura. 2 Comandante di eserciti. <> sottoposto. 3 Guida. ~ leader. <> seguace.

condótto, agg. e sm. agg. 1 Portato, recato. 2 Detto di medico comunale cui è affidata la cura della popolazione di una condotta.
sm. 1 Conduttura per fluidi e liquidi. ~ tubo. 2 Qualsiasi formazione a forma canalicolare. ~ canale.
 agg. (medico) local authority doctor. sm. pipe, conduit.
 lat. conductum, deriv. da conducere.

Condòve Comune in provincia di Torino (4.258 ab., CAP 10055, TEL. 011).

condrificazióne, sf. Condrogenesi.

condriosòma, sm. Componente cellulare del citoplasma, di diverse forme, da bastoncello a granulo o a filo. Indispensabile al metabolismo di ogni cellula grazie agli apparati enzimatici in esso presenti.

condrìte, sf. Processo infiammatorio relativo alle articolazioni.

Condrìtti Classe dei Cordati, sottotipo dei Vertebrati, nel gruppo di Deuterostomi, sottoregno animale dei Metazoi. È una delle tre classi in cui sono divisi i Pesci, insieme ad Agnati e Osteitti. Comprende le sottoclassi degli Elasmobranchi o Pesci a scheletro cartilagineo (tra cui gli Squaliformi e i Rajiformi) e gli Olocefali. Gli Squaliformi hanno corpo affusolato in genere di grandi dimensioni, sono voraci predatori (raramente anche dell'uomo), forti nuotatori dotati di due pinne dorsali e una pinna caudale a parti diseguali. La bocca è ventrale e munita di numerose file di denti. I Rajiformi hanno corpo appiattito e romboidale, non hanno vescica natatoria e devono continuamente nuotare per non finire sul fondo. Gli Olocefali sono rappresentati dalla chimera. Nei Condritti si annoverano inoltre il pesce martello, la manta, il pescecane, la razza, il pesce sega.

Condrò Comune in provincia di Messina (519 ab., CAP 98040, TEL. 090).

condro-, o condrio- Primo elemento di parole, dal greco chondros, cartilagine.

condrocostàle, agg. Relativo alla zona di unione della cartilagine costale con le coste.

condrodìte, sf. Silicato fluorifero di magnesio cristallizzato in prismi monoclini gialli, bruni o verdi, appartenente al gruppo della humite.

condrogènesi, sf. Processo di formazione delle cartilagini.

condrolipòma, sm. Varietà di lipoma contenente elementi cartilaginei.

condròma, sm. Tumore benigno che colpisce il tessuto cartilagineo prevalentemente delle mani.

condromatòsi, sf. Malattia genotipica delle ossa caratterizzata dal ritardo dell'ossificazione e dalla formazione di encondromi ed eccondromi a livello delle epifisi.

condrosarcòma, sm. Tumore maligno di origine cartilaginea.

Condròstei Superordine (Chondostrei) di Pesci. I primi esemplari apparvero nel Triassico.

condrosternàle, agg. Relativo alla zona in cui le cartilagini costali si uniscono alla sterno.

conducènte, agg. e sm. agg. Che conduce.
sm. 1 Chi guida un veicolo specialmente pubblico. ~ autista. 2 Chi guida animali da tiro o da soma. ~ cocchiere, vetturino. 3 Soldato addetto al servizio dei quadrupedi da soma e da tiro.
 sm. driver.

condùcere, v. tr. Condurre.

conducìbile, agg. Che può essere condotto.

conducibilità, sf. Grandezza che misura la capacità di una sostanza di essere attraversata dalla corrente elettrica o dal calore.
Conducibilità elettrica
Grandezza uguale al rapporto tra la densità di corrente in un punto di un conduttore e il campo elettrico che la produce. La conducibilità elettrica è elevata nei materiali definiti buoni conduttori (metalli) e quasi nulla in quelli isolanti (legno, vetro). Osservando che i materiali caratterizzati da un'alta resistività sono scarsamente conduttivi e viceversa, si può facilmente constatare che la conduttività è l'inverso della resistività. Un caso particolare è costituito dai materiali definiti semiconduttori (germanio, silicio ecc.), la cui conducibilità viene profondamente influenzata dalla temperatura e dalla presenza di impurità (drogaggio). Anche le soluzioni (sia liquide che gassose) hanno una propria conduttività. Questa viene determinata dalla quantità di ioni presenti e può essere calcolata misurando l'intensità della corrente elettrica alternata che scorre tra due elettrodi immersi nella soluzione stessa.

conduplicàto, agg. Detto di un particolare tipo di prefogliazione dove le foglie sono piegate in doppio longitudinalmente.

conduràngo, sm. Droga officinale ricavata dalla corteccia di alcune liane dell'America tropicale. Utilizzata in medicina grazie alle proprietà eupeptiche.

condùrre, v. v. tr. 1 Portare avanti un'iniziativa. ~ dirigere. 2 Accompagnare, fungendo da guida. ~ scortare. fu condotto nel suo nuovo ufficio. 3 Ridurre in una determinata condizione. ~ costringere, indurre. 4 Passare. ~ trascorrere. ha condotto una vita al servizio del prossimo. 5 Far arrivare, ridurre. fu condotto in fin di vita dalle ustioni.
v. intr. 1 Nelle corse, essere in testa. il pilota che conduceva la gara, ha avuto un imprevisto al cambio. 2 Terminare in un luogo. ~ finire.
v. rifl. 1 Il comportarsi. ~ atteggiarsi. si è sempre comportato in modo disonesto. 2 Recarsi. ~ portarsi. 3 Ridursi. 4 Indursi.
 v. tr. 1 to lead, to conduct. 2 (amministrare) to run. 3 (mezzi) to drive.
 lat. conducere, comp. da con-+ ducere guidare.

conduttànza, sf. Inverso della resistenza elettrica.

conduttività, sf. Attitudine di un corpo a condurre un agente fisico.

conduttìvo, agg. Atto a condurre calore, elettricità.

conduttometrìa, sm. 1 Analisi chimica basata su misure di conducibilità. 2 Misura della conduttività elettrica.

conduttóre, agg. e sm. (f.-trìce) agg. Che conduce. il filo conduttore del discorso, il tema principale.
sm. 1 Chi per mestiere guida veicoli. 2 Affittuario. 3 Corpo caratterizzato da elevata conduttività termica o elettrica. il rame è un buon conduttore elettrico.
 agg. thread. sm. 1 driver. 2 (fis.) conductor. 3 (presentatore) host.
 lat. conductor,-oris, deriv. da conductus, p.p. di conducere condurre.

conduttùra, sf. Complesso di tubi o fili per il trasporto di gas, liquidi, elettricità e simili. ~ condotto.
 sf. piping, pipe.

conduzióne, sf. 1 Atto, effetto del condurre. 2 Il prendere in affitto. 3 Il passaggio di un agente fisico attraverso una sostanza, quando ciò avvenga senza trasporto apprezzabile di materia. ~ propagazione, trasmissione.
In audiologia è la trasmissione dei suoni dall'esterno all'interno dell'orecchio.
In elettrologia è il movimento di cariche elettriche in un metallo, in un gas, in una soluzione elettrolitica, per azione di un campo elettrico.
In termologia è un modo di propagazione del calore, tra due punti di un corpo conduttore a temperatura differente.

Conegliàno Comune in provincia di Treviso (35.656 ab., CAP 31015, TEL. 0438). Centro agricolo (coltivazione della vite) e industriale (distillerie, fabbriche di elettrodomestici, prodotti tessili e del mobile). Fu libero comune nel XII sec. e passò quindi alla repubblica di Venezia. Vi si trovano resti di edifici paleocristiani e la cattedrale con battistero, in stile romanico, del XIV sec. Gli abitanti sono detti Coneglianesi.

Cònero Cima (572 m) nelle Marche. Affacciata al mar Adriatico.

conestàbile, sm. Gran scudiero di corte con alto comando militare o importanti incombenze civili.

conestablìa, sf. 1 Tribunale in cui il conestabile giudicava i militari. 2 Compagnia militare al servizio di tale tribunale. 3 Giurisdizione di un conestabile.

Coney Island della mente Opera di poesia di L. Ferlinghetti (1958).

confabulàre, v. intr. Parlare con qualcuno familiarmente o con segretezza. ~ parlottare.

confabulazióne, sf. Conversazione in segreto.

confacènte, agg. Adatto, adeguato, opportuno. ~ appropriato. <> inappropriato, inadeguato.

confagrìcolo, agg. Della Confederazione Generale dell'Agricoltura.

CONFAGRICOLTURA Sigla di Confederazione generale dell'Agricoltura italiana.

Confalonièri, Federìco (Milano 1785-Hostenthal, Svizzera 1846) Patriota. Di ideologia liberale, attivo partecipante al Conciliatore (1818), nel 1821 venne arrestato dagli austriaci e rinchiuso nello Spielberg, dove rimase fino al 1835.

CONFAPI Sigla di Confederazione nazionale della Piccola Industria.

confàrsi, v. intr. pron. Essere conveniente o giovevole. ~ addirsi, convenire, giovare.

CONFARTIGIANATO Sigla di Confederazione nazionale dell'Artigianato italiano.

CONFCOMMERCIO Sigla di Confederazione generale del Commercio.

confederàle, agg. Di confederazione.

confederàre, v. v. tr. Unire in confederazione. ~ associare.
v. rifl. 1 Unirsi in confederazione. ~ aggregarsi. 2 Allearsi politicamente.

confederatìvo, agg. Che è atto a confederare.

confederàto, agg. e sm. Che è unito da legame confederativo.
 agg. e sm. confederate.

confederazióne, sf. 1 Il confederare. 2 Unione su base associativa fra più enti che perseguono scopi comuni. ~ associazione, federazione.
 sf. confederation.
 lat. tardo confoederatio,-onis.
Insieme di più stati confinanti, aventi in comune molteplici interessi di natura politica, costituito secondo le norme del diritto internazionale e con l'impegno di perseguire scopi comuni tramite organi confederali.
Confederazione degli stati d'America
Costituita dagli undici stati dell'America settentrionale (Carolina del Sud e del Nord, Virginia dell'Est, Georgia, Alabama, Tennessee, Mississippi, Arkansas, Louisiana, Texas e Florida), staccatisi dall'Unione a causa della guerra di secessione. Montgomery e poi Richmond furono le capitali.
Confederazione della Germania del Nord
Unione di ventidue stati tedeschi settentrionali (senza l'Austria), sotto la direzione della Prussia, sorta in seguito alla guerra austro-prussiana con relativa decadenza della confederazione germanica (1866). Il re di Prussia ebbe il potere esecutivo, la politica estera e il comando dell'esercito, O. Bismarck fu nominato cancelliere federale. Rappresentò una tappa molto importante sulla via dell'unificazione tedesca.
Confederazione del Reno
Napoleone I, con il trattato di Parigi del 1806, ottenendo l'adesione di sedici sovrani tedeschi, pose le premesse della fine del Sacro Romano Impero. Nel 1811 arrivò ad avere l'adesione di trentasei stati; si disgregò dopo la sconfitta di Napoleone a Lipsia (1813).
Confederazione germanica
Unione politica degli stati tedeschi istituita dal congresso di Vienna con patto federativo (1815). Comprendeva trentacinque principati, quattro città libere, la Prussia, l'Austria, la Danimarca, i Paesi Bassi e la Gran Bretagna. Governata dalla dieta di Francoforte sul Meno, presieduta dall'Austria, fu sciolta con la pace di Praga del 1866, in seguito alla vittoria prussiana sull'Austria.

Confederazióne Elvètica Unione dei ventidue cantoni costituenti la Svizzera.

conferènte, agg., sm. e sf. Che apporta dati beni nello stesso luogo di altri.

conferènza, sf. 1 Il discorso che si tiene in pubblico su un argomento determinato. ~ orazione. conferenza stampa, convocata da un personaggio per informare la stampa. 2 Riunione di persone qualificate per trattare argomenti specifici. ~ convegno, congresso. si tenne la prima conferenza mondiale sul disarmo nucleare. 3 Cartello fra armatori.
 sf. lecture. 2 (stampa) press conference. 3 (riunione) conference.
 lat. conferentia, deriv. da conferre conferire.

conferenzière, sm. (f.-a) Chi tiene una conferenza.
 sm. lecturer.

CONFERESERCENTI Sigla di Confederazione degli Esercenti di attività commerciali e turistiche.

conferiménto, sm. Atto, effetto del conferire.

conferìre, v. v. tr. 1 Portare dati beni nello stesso luogo. ~ accumulare. 2 Aggiungere. ~ infondere. 3 Accordare, concedere. ~ attribuire. gli fu conferita un'onorificenza. 4 Dare. ~ largire.
v. intr. 1 Avere un colloquio. ~ parlare. conferì privatamente con il presidente. 2 Contribuire a un effetto.
 v. tr. e intr. to confer.
 lat. conferre portare insieme, comp. da con-, da cum con + ferre portare.

conférma, sf. 1 Atto del confermare. ~ convalida. <> smentita. 2 Dimostrazione della fondatezza di un dubbio, di un sospetto e simili. ~ prova.
 sf. confirmation.

confermàre, v. v. tr. 1 Rendere fermo, saldo. ~ rafforzare. <> indebolire. : : miracoli confermano la fede. 2 Ribadire in forma esplicita e solenne. ~ ratificare. <> bocciare, vietare. 3 Provare la fondatezza di un'opinione. ~ avallare, dimostrare, attestare. <> invalidare. 4 Ripetere qualcosa già detto. ~ ribadire. <> smentire. in tribunale il testimone confermò la versione dei fatti. 5 Cresimare. 6 Mantenere una carica. fu confermato rappresentante di istituto
v. intr. pron. Acquistare credito.
v. rifl. Rafforzarsi in un dato atteggiamento o opinione. ~ consolidarsi. si è confermato con questa prova, come un grande attore di fama mondiale.
 v. tr. to confirm.
 lat. confirmare rafforzare, comp. da con-+ firmare assicurare, da + saldo.

confermazióne, sf. 1 Il confermare. 2 Cresima.

confèrva, sf. Antico nome generico di alghe oggi collocate per lo più nel genere Tribonema.

confessàbile, agg. Che si può confessare. <> inconfessabile.

confessàre, v. v. tr. 1 Dichiarare apertamente azioni considerate moralmente negative. ~ ammettere. <> negare. messo alle strette confermò quella versione dei fatti. 2 Rivelare a una persona amica, problemi, segreti e simili. ~ confidare, riferire. <> nascondere. 3 Ascoltare i peccati del penitente e amministrare il sacramento della confessione.
v. rifl. Dire i propri peccati al confessore per riceverne l'assoluzione. si confessò prima di fare la comunione.
 v. tr. e rifl. to confess.
 lat. confessare, deriv. da confessus, p.p. di confiteri confessare.

Confessio fidei augustana Opera di teologia di Melantone (1530).

confessionàle, agg. e sm. agg. Che riguarda la confessione.
sm. Costruzione chiusa dalla quale il sacerdote ascolta la confessione del penitente.
 agg. confessional.
 deriv. da confessione.

confessionalìsmo, sm. Atteggiamento di chi appoggia gli interessi politici di una confessione religiosa.

confessióne, sf. 1 Riconoscimento di una colpa. ~ ammissione. 2 Nell'ambito religioso è la confessione dei peccati fatta al confessore, per averne assoluzione; è relativa al sacramento della riconciliazione. 3 Comunità di cristiani distinta da tutte le altre per il suo credo. ~ culto, fede, religione. 4 Luogo sotto all'altare dove si conservano le spoglie dei santi. 5 Titolo di varie opere autobiografiche, detto specialmente al plurale.
 sf. 1 confession. 2 (setta) denomination.
In diritto civile è la dichiarazione della verità dei fatti resa dalla parte sfavorita. La confessione deve essere considerata dal giudice come prova legale e non è revocabile, tranne nel caso in cui venga provato che è stata rilasciata per errore o estorta con la violenza. Può essere resa sia durante il processo (giudiziale) che al di fuori di esso (extragiudiziale) e può essere spontanea o provocata (quando viene, per esempio, rilasciata durante un interrogatorio).
In diritto penale è la dichiarazione resa dall'imputato durante l'interrogatorio al giudice, che deve accertarne la veridicità. La confessione, anche in questo caso, deve essere spontanea; nel caso in cui sia stata in qualche modo estorta, il giudice ha l'obbligo di considerarla irrilevante. L'imputato confesso, inoltre, ha il diritto di ritrattare in qualsiasi momento la propria confessione. In tale evenienza, il giudice ha però la facoltà di ritenere falsa la ritrattazione. La confessione spontanea di un reato penale concede all'imputato la possibilità di godere delle attenuanti previste dalla legge.

Confessioni Opera autobiografica spirituale di Sant'Agostino (397-400 ca.).

Confessioni del cavaliere dell'industria Felix Krull Romanzo di T. Mann (1954).

Confessioni di Nat Turner, Le Romanzo di W. Styron (1967).

Confessioni di un figlio del secolo, Le Romanzo di memorie di A. de Musset (1836).

Confessioni di un italiano, Le Romanzo di I. Nievo (pubblicato postumo nel 1867). L'opera costituisce l'autobiografia fittizia di Carlino Altoviti e abbraccia le vicende politiche dal 1775 al 1858, anno della scrittura. Ovviamente le vicende narrate si ispirano a quelle dell'autore. Considerato il primo romanzo di formazione della letteratura italiana, si articola in due parti: la prima dedicata all'infanzia e all'adolescenza del protagonista nel castello friulano di Fratta; la seconda parte, dopo l'occupazione francese della repubblica di Venezia, segue le vicende del protagonista nei suoi studi a Padova, poi nei moti patriottici a Napoli, Genova, Bologna, Venezia, e infine in esilio a Londra, sempre accompagnato dalla cugina Pisana.

Confessioni di un mangiatore d'oppio Memorie di Th. De Quincey (1821).

Confessioni di una maschera Romanzo di Y. Mishima (1949).

Confessioni e ricordi Memorie di F. Martini (1922-1928).

Confessioni, Le Memorie di J. J. Rousseau (postume, 1781-1788).

confessionìsta, sm. Seguace di una confessione protestante.

confessionìstico, agg. (pl. m.-ci) Proprio di uno stato confessionale.

confèsso, agg. 1 Che ha confessato. 2 Che si è confessato.

Confesso che ho vissuto Memorie di P. Neruda (1974).

confessoràto, sm. Facoltà e ministero della confessione.

confessóre, sm. 1 Sacerdote autorizzato dal vescovo ad ascoltare le confessioni dei penitenti. 2 Santo che ha testimoniato la sua fede in Cristo con l'eroicità delle sue virtù.
 sm. confessor.

 

confettàre, v. tr. Candire.

confetterìa, sf. 1 Negozio di dolci specialmente di confetti. 2 Assortimento di confetti e dolci in genere.

confettièra, sf. Contenitore per confetti.

confettière, sm. (f.-a) Chi fa o vende confetti.

confètto, sm. 1 Mandorla, nocciola, pistacchio o altro frutto analogo, rivestito di zucchero cotto. 2 Compressa medicinale preparata con sostanze impastate e rivestita di zucchero.
 sm. 1 sugared almond. 2 (med.) pill, sugarcoated pill.
 lat. confectus, p.p. di conficere preparare.

confettùra, sf. Conserva di frutta lasciata cuocere con aggiunta di zucchero.

confezionàre, v. tr. 1 Impacchettare, imballare, sistemare. ~ preparare. 2 Eseguire, realizzare. ~ fabbricare.
 v. tr. 1 to wrap up, to package. 2 (abito) to make up.
 deriv. da confezione.

confezionatóre, sm. (f.-trìce) 1 Chi confeziona un prodotto. 2 Confezionista.

confezionatrìce, sf. Macchina che prepara confezioni pronte per la vendita.

confezióne, sf. 1 Operazione del confezionare. 2 Involucro. ~ imballaggio. la confezione esterna era in plastica. 3 Indumenti che si acquistano già confezionati, detto al plurale. confezione su misura. 4 Preparazione di medicinali.
 sf. 1 (abito da uomo) tailoring. 2 (abito da donna) dressmaking. 2 (imballaggio, pacchetto) packaging, packet.
 lat. confectio,-onis preparazione.

confezionìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Chi confeziona capi di abbigliamento.

conficcàre, v. v. tr. 1 Far entrare con forza. ~ ficcare. <> estrarre. 2 Imprimere in senso psicologico. ~ inculcare.
v. rifl. Penetrare con forza. ~ configgersi.
 v. tr. e rifl. to stick.
 da con + ficcare.

confidàre, v. v. tr. 1 Rivelare. ~ svelare. <> tacere. 2 Sperare. ~ fidare. 3 Presumere. ~ ipotizzare.
v. intr. Aver fiducia. ~ fidarsi. <> diffidare.
v. intr. pron. Rendere qualcuno partecipe dei propri segreti o pensieri intimi. ~ confessarsi, aprirsi, sfogarsi.
 v. tr. e intr. pron. to confide. v. intr. to rely on, to confide in.
 lat. volg. confidare, comp. da con-+ fidare avere fiducia.

confidènte, agg. e sm. agg. Che ha fiducia.
sm. 1 Persona amica a cui si possono rivelare segreti e simili. ~ amico. 2 Spia. ~ informatore.
 sm. 1 confidant. 2 (informatore) informer. sf. confidante.

confidènza, sf. 1 Il confidare. 2 Segreto confidato. 3 Familiarità. ~ dimestichezza. <> formalità. essere in confidenza con qualcuno, conoscerlo bene; non ha confidenza con carta e penna, non è capace di scrivere. 4 sicurezza, fiducia ha confidenza in sé stesso; intervallo di confidenza al 95% per K, intervallo di valori in cui, con probabilità del 95%, cade il valore di K (statistica).
 sf. 1 confidence. 2 (familiarità) familiarity, intimacy.
 lat. confidentia fiducia.

confidenziàle, agg. 1 Che dimostra confidenza. ~ amichevole, familiare. <> formale. 2 Detto o fatto con segretezza. ~ riservato, segreto. <> pubblico.
 agg. 1 confidential. 2 (cordiale) friendly, familiar.

confidenzialménte, avv. In modo confidenziale. ~ amichevolmente, affabilmente, segretamente.

Confiènza Comune in provincia di Pavia (1.692 ab., CAP 27030, TEL. 0384).

confìggere, v. v. tr. Conficcare, piantare. ~ inchiodare.
v. intr. e intr. pron. Conficcarsi, inchiodarsi. ~ ficcarsi.

Confìgni Comune in provincia di Rieti (752 ab., CAP 02040, TEL. 0746).

configuràre, v. v. tr. Rappresentare qualcosa in una data forma. ~ disegnare, descrivere, raffigurare.
v. intr. pron. 1 Assumere una data forma. ~ atteggiarsi. 2 Immedesimarsi. ~ identificarsi. 3 Impostare i parametri di un dispositivo elettronico o informatico.

configurazióne, sf. 1 Rappresentazione in una data forma. la configurazione degli edifici. 2 Aspetto morfologico di una data superficie terrestre. 3 Ciascuna delle posizioni che i pianeti possono assumere nella sfera celeste. 4 L'insieme dei parametri di impostazione di un certo dispositivo elettronico o informatico.
 lat. configuratio,-onis.

confinaménto, sm. 1 Modo e atto del confinare. 2 Nella fisica subnucleare, il meccanismo per cui i quark costituenti un androne non possono essere osservati liberi.

confinànte, agg., sm. e sf. agg. Che ha confini in comune. ~ adiacente, attiguo. <> lontano.
sm. e sf. Che ha una proprietà adiacente a quella di un altro.

confinàre, v. v. tr. 1 Condannare al confino. ~ bandire, esiliare. <> rimpatriare. 2 Relegare. ~ rinchiudere, restringere. fu confinato in uno sperduto paesino. 3 Segregare, imprigionare. ~ incarcerare. <> liberare. 4 Limitare. la minaccia fu confinata in breve tempo. 5 Tracciare i confini.
v. intr. Essere vicino, contiguo.
v. rifl. Ritirarsi a vivere in un luogo isolato.
 v. tr. to confine. v. intr. to border. v. rifl. to shut oneself up in.
 deriv. da confine.

confinàrio, agg. Di confine.

confinàto, agg. e sm. 1 Detto di chi è stato mandato al confino. 2 Messo da parte. ~ escluso.

Confindùstria Confederazione Generale dell'Industria Italiana. È l'associazione degli imprenditori industriali italiani. Fondata nel 1919 su iniziativa del ministero dell'industria, con lo scopo di unire le categorie di industriali. Lo statuto prevede lo studio dei problemi d'interesse generale nell'ambito delle industrie e la soluzione delle questioni sindacali.

confindustriàle, agg. Della Confederazione Generale dell'Industria Italiana.

confìne, sm. 1 Linea di demarcazione di una nazione, una regione e simili. ~ frontiera. 2 Segnale di confine. ~ limite. : :l confine della proprietà era stato arbitrariamente modificato. 3 Confino. 4 Limite. : : confini della ragione, della realtà
 sm. 1 frontier, border. 2 (limite fra proprietà) boundary.
 lat. confine, dall'aggettivo confinis confinante.

confìno, sm. Obbligo di dimorare per un certo tempo in un certo luogo. ~ bando, esilio.
 sm. internment.

confirmàre, v. tr. Confermare.

confìsca, sf. 1 Il confiscare. 2 Le cose confiscate.

confiscàbile, agg. Che si può confiscare.

confiscàre, v. tr. 1 Avocare la proprietà di ciò che è frutto di un reato. ~ espropriare, sequestrare. <> dissequestrare. 2 Avocare la proprietà senza corrispettivo o indennità. ~ incamerare. <> rendere.
 v. tr. to confiscate.

confìteor, sm. invar. Formula liturgica di confessione generica che si recita nella Messa e nella confessione.

conflagràre, v. intr. 1 Prendere fuoco. 2 Detto di guerra e simili, scoppiare improvvisamente.

conflagrazióne, sf. 1 Il conflagrare, l'avvampare. ~ scoppio. 2 Improvvisa distruzione. 3 Scoppio improvviso di una guerra.

Conflènti Comune in provincia di Catanzaro (1.877 ab., CAP 88040, TEL. 0968).

conflìtto, sm. 1 Scontro di armati. ~ battaglia, guerra. <> pace. 2 Contrasto su vari argomenti. ~ disaccordo, dissidia. <> accordo, armonia. 3 Contrapposizione di impulsi, esigenze, tendenze opposte.
 sm. conflict.
 lat. conflictus,-us, deriv. da confligere urtare.
In psicanalisi è lo scontro tra desideri opposti, fra istanze psichiche diverse. Nella forma inconscia è rappresentata dalla nevrosi.
In ambito giuridico è la situazione causata da posizioni contrastanti di soggetti diversi o di norme, rispetto al medesimo rapporto giuridico.

conflittuàle, agg. Di conflitto.
 agg. turbulent.

conflittualità, sf. Stato di agitazione intensa e continua.

confluènte, agg. e sm. agg. Che confluisce.
sm. 1 Confluenza. 2 Affluenza.

confluènza, sf. 1 Punto in cui due corso d'acqua o due strade si incontrano. 2 Convergenza.
 sf. 1 confluence. 2 (strade) junction.
 lat. tardo confluentia.

confluìre, v. intr. 1 Unirsi, detto di fiumi, valli, strade e simili; immettersi, gettarsi, sfociare. ~ congiungersi. <> diramarsi, defluire. 2 Incontrarsi. ~ fondersi. <> divergere.
 v. intr. 1 (acque) to flow into each other. 2 (strade) to meet.
 lat. confluere, comp. da cum con + fluere scorrere.

confocàle, agg. Omofocale.

confóndere, v. v. tr. 1 Mescolare senza ordine. ~ scompigliare. <> ordinare. non confondete i documenti che ho lasciato sul tavolo. 2 Scambiare persone e cose tra loro. ~ sbagliare. <> riconoscere. aveva semplicemente confuso i nomi delle due persone. 3 Turbare in modo da togliere lucidità intellettiva. ~ scombussolare. in quel momento si sentiva leggermente confusa, incapace di prendere una decisione definitiva. 4 Complicare. ~ ingarbugliare.
v. intr. pron. 1 Non distinguersi. ~ mescolarsi. 2 Turbarsi, scoraggiarsi. ~ smarrirsi. 3 Complicarsi, imbrogliarsi. ~ ingarbugliarsi.
 v. tr. 1 to confuse. 2 (scambiare) to mistake. 3 (imbarazzare) to embarrass. v. intr. pron. to get mixed up.
 lat. confundere, comp. da con-, da cum con + fundere versare.

confondìbile, agg. Che può essere confuso.

conformàbile, agg. Che si può conformare.

conformàre, v. v. tr. 1 Formare in modo proporzionale o gradevole. ~ foggiare, modellare. 2 Adeguare, adattare. ~ uniformare. <> diversificare. cercava di conformare atteggiamenti e linguaggio alla nuova situazione.
v. intr. pron. Essere proporzionato.
v. rifl. Adeguarsi, allinearsi. ~ adattarsi. <> distinguersi. si conformò in fretta ai costumi di quel paese.
 v. tr. to conform to, to adapt to. v. rifl. to conform to.
 lat. conformare, comp. da con-+ formare, deriv. da forma forma.

conformazionàle, agg. Di analisi, l'analisi conformazionale, settore della stereochimica che studia le conseguenze della libera interazione degli atomi o gruppi di atomi intorno a legami semplici tra atomi.

conformazióne, sf. Figura. ~ forma.

confórme, agg. e avv. agg. 1 Che presenta forma o aspetto uguale. ~ simile. <> differente. 2 Che si adatta, che si accorda. ~ appropriato, giusto. <> inadatto. 3 Concorde, coerente, fedele, consono. ~ congruente. <> difforme. 4 Regolamentare. ~ adeguato, regolare. <> fuori norma.
avv. In modo corrispondente.
 agg. 1 in accordance with, in keeping with. 2 (all'originale) true copy.

conformeménte, avv. In modo conforme. ~ corrispondentemente, congruentemente, analogamente.

conformìsmo, sm. Condotta tipica del conformista. ~ allineamento, appiattimento. <> anticonformismo.

conformìsta, agg., sm. e sf. (pl. m.-i) Che, chi si adegua con supina acquiescenza a dottrine o costumi prevalenti. ~ convenzionale. <> anticonformista.
 agg., sm. e sf. conformist.

Conformista, Il Romanzo di A. Moravia (1951).
Conformista, Il
Film drammatico, italiano (1970). Regia di Bernardo Bertolucci. Interpreti: Jean-Louis Trintignant, Stefania Sandrelli, Dominique Sanda.

conformìstico, agg. (pl. m.-ci) Proprio del conformismo.

conformità, sf. L'essere conforme.

confortàbile, agg. Che può essere confortato.

confortànte, agg. Che dà conforto. ~ incoraggiante. <> sconfortante.

confortàre, v. v. tr. 1 Rendere forte, vigoroso. ~ corroborare, supportare. <> indebolire. 2 Consolare, sollevare. ~ rincuorare. <> demoralizzare. 3 Incoraggiare, animare. ~ esortare. <> abbattere. 4 Sostenere. ~ appoggiare. <> deprimere.
v. intr. pron. 1 Prendere forza. ~ rincuorarsi. <> deprimersi. 2 Tranquillizzarsi. ~ rasserenarsi. <> agitarsi.
v. rifl. rec. Consolarsi a vicenda.
 v. tr. 1 to comfort. 2 (consolare) to console.
 lat. confortare, comp. da con-+ deriv. da fortis forte.

confortatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, chi conforta.

confortatório, agg. e sm. agg. Che conforta.
sm. Cappella in cui i condannati a morte ricevevano i conforti religiosi.

confortévole, agg. 1 Che reca conforto. ~ comodo, gradevole. <> scomodo. 2 Accogliente. ~ ospitale. <> freddo.
 agg. 1 comfortable. 2 (consolante) comforting.

confortevoménte, avv. In modo confortevole. ~ comodamente.

confòrto, sm. 1 Il confortare. ~ sostegno, appoggio. <> sconforto. trovava ormai unico conforto nel lavoro. 2 Ristoro materiale. ~ agio. generi di conforto. 3 Esortazione. ~ incitamento. 4 Conferma. ~ riprova. <> smentita. in conforto alle sue idee portò anche qualche nuova prova.
 sm. comfort, solace, consolation.
 deriv. da confortare.

confratèllo, sm. 1 Frate dello stesso ordine religioso. 2 Collega.

confratèrnita, sf. Associazione religiosa organizzata dai fedeli ed eretta in ente morale dall'autorità ecclesiastica. ~ congrega, congregazione.

confricàre, v. tr. Strofinare un corpo sopra un altro con forte attrito.

confricazióne, sf. Azione ed effetto del confricare.

confrontàbile, agg. Che si può confrontare.

confrontabilità, sf. L'essere confrontabile.

confrontàre, v. v. tr. Considerare due o più cose o persone insieme per valutarne le somiglianze, le differenze in modo critico. ~ comparare, paragonare.
v. rifl. e rifl. rec. 1 Misurarsi, discutere con qualcuno. ~ competere, rivaleggiare. 2 Chiedere consiglio. ~ consultarsi. 3 Paragonarsi. ~ equipararsi.
 v. tr. to compare.
 lat. mediev. confrontare, comp. da cum con + deriv. da frons, frontis fronte.

confrónto, sm. 1 Comparazione. ~ raffronto. 2 Discussione. ~ contesa. : :i svolse un confronto civile e leale fra i due candidati. 3 Contraddittorio tra soggetti già interrogati onde chiarire la verità delle divergenti dichiarazioni da loro rilasciate. il confronto mirava a evidenziare eventuali incongruenze nelle due versioni dei fatti. 4 Incontro sportivo fra due avversari. ~ competizione, lotta
 sm. 1 comparison. 2 (dir.) confrontation.
 deriv. da confrontare.

confucianèsimo, sm. Scuola di pensiero filosofico cinese fondata da Confucio che raggruppa principi morali, sociali e politici, tramandata da Mencio (IV sec. a. C.), Zhu Xi e Wang Yanming. Il confucianesimo venne aspramente osteggiato dalla dinastia Ch'in che ne fece distruggere gli scritti. Ma successivamente, divenne una vera e propria religione (anche se Confucio considerava il suo impegno una ricerca tesa al buon funzionamento dei rapporti sociali grazie al recupero della saggezza dimenticata piuttosto che una nuova religione) per il suo forte senso etico, diventando dottrina base per la Cina fin dalla dinastia Han (206 a. C.-220 d. C.) e si diffuse anche in Corea e Giappone. Principio unico dell'universo è l'armonia con il Tao (la via, legge ordinatrice del mondo), fine ultimo che l'uomo deve raggiungere tramite il culto del divino e degli antenati, il rispetto degli altri uomini (jen) e dei superiori, la cultura (Ching, studio di antichi scritti) e la pratica della virtù. La base della società è la famiglia e anche lo stato è visto come un'unica grande famiglia. L'imperatore, per volontà celeste, assicura l'ordine sociale e universale. I concetti chiave del confucianesimo sono racchiusi in una serie di opere fatte risalire a Confucio o alla tradizione immediatamente successiva: il Classico della poesia, il Libro dei documenti, il Classico delle mutazioni, Primavere e Autunni, il Memoriale dei riti, lo Tso-chuan, le Conversazioni (o Analettici di Confucio) e il Libro di Mencio. A partire dal X sec. il confucianesimo, grazie alla dinastia Sung, si arricchì con principi taoisti e buddhisti (neoconfucianesimo). Il confucianesimo, privilegiando la gerarchia, garantì lo sviluppo di uno stato burocratico e in questo modo si garantì dello stato. Malgrado le proibizioni di culto della rivoluzione nazionale e le campagne diffamatorie a seguito della costituzione della Repubblica Popolare, il confucianesimo è tuttora praticato in Cina.

Confùcio (Jueli 551-Qufu 479 a. C.) K'ung fu, fondatore del confucianesimo, pensatore cinese e maestro. Nacque nello stato di Lu e dopo aver appreso una cultura tradizionale, trascorse gran parte della sua vita come letterato itinerante tra le corti. Stabilitosi a Lu, ricoprì la carica di ministro della giustizia, ma fu esiliato per circa tredici anni. Rientrato a Lu, rivisitò e sistemò insieme ad alcuni discepoli gli antichi testi classici fino a farli divenire sistematica dottrina etico-sociale (I cinque classici) e costituire la base del confucianesimo. La sua dottrina si fondava sull'integrità morale che i governanti dovevano perseguire al fine di dare a tutti il giusto esempio. I suoi valori si rifacevano a cinque antiche virtù morali: la lealtà, la gentilezza, la rettitudine, il decoro e il giudizio. Non ultimi rivestivano particolare importanza la venerazione per i genitori e il culto dei morti. I discepoli di Confucio, trascrissero gli insegnamenti verbali ricevuti e li raccolsero nell'opera Lun-Yü.

confusaménte, avv. In modo confuso, caotico. ~ vagamente, disordinatamente.

confusionàle, agg. Di confusione mentale.

confusionàrio, agg. e sm. Detto di chi ha confusione o ha la mente in confusione.
 sm. muddler.

confusióne, sf. 1 Atto, effetto del confondere. ~ groviglio, ammasso, intrico. <> organizzazione. 2 Baccano. ~ chiasso. <> silenzio. c'era troppa confusione in quel momento. 3 Scambio di cose diverse. ~ sbaglio. aveva fatto confusione fra i due fratelli, li aveva scambiati l'uno per l'altro. 4 Nel linguaggio giuridico, coincidenza della qualità di creditore e debitore nella stessa persona e conseguente estinzione dell'obbligazione. 5 Disordine. ~ caos. <> ordine. si generò confusione in seguito all'esplosione.
 sf. 1 confusion. 2 (chiasso) noise, racket. 3 (disordine) muddle, mess.
 lat. confusio,-onis, deriv. da confusus, p.p. di confundere confondere.

confusionìsmo, sm. 1 Stato di estrema confusione. 2 Attitudine a parlare in modo confuso.

confusionìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Chi suole fare confusione.

confùso, agg. 1 Mescolato, senza ordine. ~ caotico. <> ordinato. 2 Mancante di chiarezza, lucidità. ~ sconclusionato. <> preciso. 3 Indistinto, vago. ~ incerto. <> netto. il discorso si rivelò alquanto confuso e sconnesso. 4 Turbato. ~ imbarazzato. <> sicuro. di fronte a quella dichiarazione così passionale, si sentì molto confusa.
 agg. 1 confused. 2 (imbarazzato) embarassed. 3 (vago) blurred.

confutàbile, agg. Che può essere confutato. <> inconfutabile.

confutàre, v. tr. Controbattere un'argomentazione dimostrandone l'erroneità o l'infondatezza. ~ ribattere, contestare, obiettare. <> comprovare.
 v. tr. to refute.

confutatìvo, agg. Atto a confutare.

confutatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, chi confuta.

confutatòrio, agg. Che serve a confutare.

confutazióne, sf. Argomentazione orale o scritta con la quale si confuta.

cònga, sf. Ballo moderno di origine afro-americana.

Congar, Yves (Sedan 1904-Parigi 1995) Teologo francese del cattolicesimo. Favorì il rinnovamento dell'ecclesiologia e del movimento ecumenico nella chiesa cattolica. Tra le sue opere, Cristiani separati (1935) e Per una teologia del laicato (1953).

congedàndo, agg. e sm. Che o chi deve essere congedato.

congedàre, v. v. tr. 1 Dar congedo, lasciar partire. ~ accomiatare. dopo quelle parole congedò gli invitati. 2 Inviare in congedo. verrà congedato fra una settimana.
v. rifl. Andarsene salutando. ~ accomiatarsi. si congedò in fretta e furia, per accorrere sul luogo dove era atteso.
 v. tr. 1 to dismiss. 2 (mil.) to demobilize, to discharge. v. rifl. to take one's leave.
 deriv. da congedo.

congedàto, agg. Che, chi ha ottenuto il congedo.

congèdo, sm. 1 Permesso, ordine ad andarsene. chiese congedo e si allontanò. 2 Cessazione del servizio militare. 3 Licenza ordinaria e straordinaria che si dà agli impiegati. ottenne un congedo per ragioni di famiglia. 4 In poesia, commiato.
 sm. 1 leave 2 (mil.) discharge.
 franc. congié, dal lat. commeatus.

congegnàre, v. tr. 1 Mettere insieme le parti di un meccanismo. ~ costruire, montare. 2 Ideare, inventare. ~ concepire.
 v. tr. to put together, to construct.

congégno, sm. Apparecchio formato da diverse parti unite tra di loro. ~ dispositivo.
 sm. mechanism, device.

congelaménto, sm. Atto, effetto del congelare.
Si verifica in seguito all'esposizione prolungata di una o più parti del corpo a temperature molto basse, solitamente all'aria o all'acqua fredda. Si produce così una vasocostrizione; il sangue non riesce a circolare e a portare calore nei tessuti. Può capitare che si formino cristalli di ghiaccio nella pelle. Se il congelamento non viene tempestivamente curato sopraggiunge la morte cellulare (necrosi) e si perde la parte colpita.
Le parti più frequentemente interessate sono le orecchie, il naso, le mani e i piedi. Il congelamento inizia in modo subdolo: il soggetto, infatti, non si accorge della sua insorgenza, perché nella zona colpita diminuisce la sensibilità. In un primo momento la cute e i tessuti sottostanti si presentano ancora morbidi, ma arrossati, e successivamente pallidi, bianchi. Se il congelamento iniziale non viene curato, esso evolve in una forma più grave, man mano che si diffonde agli strati più profondi. Si apprezza rigidità della superficie cutanea, che diventa bianca e cerea, e in seguito anche dei tessuti sottostanti. La cute assume una colorazione a chiazze, tendente al giallo-grigio e infine al grigio-blu. La sensibilità è assente.
Nella prima fase del congelamento i danni ai tessuti sono limitati e sarà sufficiente scaldare le parti colpite per mezzo di sfregamenti, frizioni, calore del respiro o, nel caso delle dita della mano, tenendole sotto le ascelle. Il soggetto avvertirà formicolio e dolore, ma dovrà continuare nel trattamento, in quanto il dolore è un segno positivo che indica la ripresa della circolazione. Se il congelamento è più profondo bisogna trasportare l'infortunato in un centro ospedaliero. Quando non sia possibile raggiungere un presidio ospedaliero è opportuno fornire un primo soccorso, ma solo se non sussiste il rischio di un nuovo congelamento della parte interessata. Prima di tutto occorre trasportare l'infortunato in ambiente riscaldato, poi bisogna evitare di commettere errori dovuti spesso a tradizioni popolari completamente infondate, come quella di somministrare bevande alcoliche che, provocando vasodilatazione, potrebbero determinare una pericolosa dispersione di calore corporeo. Si deve evitare anche di applicare della neve e di sfregare la zona colpita da congelamento in fase avanzata. Non si devono né schiacciare, né colpire le parti congelate e non si deve permettere al soggetto di camminare, se i piedi sono coinvolti nel processo di congelamento. Occorre invece procedere al riscaldamento delle zone colpite tramite l'impiego di acqua moderatamente calda, e poi alla conservazione del calore così ottenuto. Si deve preparare un contenitore abbastanza grande perché la parte colpita possa esservi immersa senza toccare il fondo o i lati; in un secondo contenitore scaldare una quantità sufficiente di acqua fino alla temperatura di 37°-40°C. Versare l'acqua nel primo contenitore, nel quale verrà immersa la parte congelata, liberata da indumenti, gioielli ecc. Quando l'acqua si sarà raffreddata, estrarre l'arto e aggiungere acqua calda. Ripetere le immersioni dell'arto colpito, fino a completarne il riscaldamento. È un buon segno che l'infortunato avverta dolore, anche molto intenso, durante questo trattamento, poiché significa che il circolo riprende il normale funzionamento. Durante le immersioni la parte lesa non deve toccare il contenitore, né deve subire compressioni da parte del soccorritore. Terminata la fase di riscaldamento della zona colpita, si dovrà provvedere a conservare il calore corporeo: si asciugherà con delicatezza la parte, (se sono interessate le dita si infileranno tra esse dei tamponi di garza) e si avvolgerà tutto il corpo dell'infortunato, a eccezione del viso, in coperte, possibilmente sollevate intorno alla zona colpita, affinché non tocchino le parti lese. A questo punto non resta che trasportare l'infortunato al più vicino centro ospedaliero, avendo cura di mantenere l'arto colpito leggermente sollevato.

congelàre, v. v. tr. 1 Raffreddare un liquido fino a solidificarlo. ~ gelare, ghiacciare, surgelare. <> scongelare. il freddo intenso aveva congelato il liquido nel radiatore. 2 Portare e mantenere alimenti a una temperatura tra-7° C e-12° C. 3 Detto di credito, sospenderlo momentaneamente. 4 Rinviare o sospendere qualche cosa. ~ bloccare. <> sbloccare. fu congelata ogni iniziativa la riguardo.
v. intr. pron. 1 Subire congelamento. 2 Patire il freddo.
 v. tr. to freeze.
 lat. congelare, deriv. da con-+ gelare, deriv. da gelu,-us gelo.

congelatóre, agg. e sm. agg. (f.-trìce) Che provoca congelamento.
sm. Elettrodomestico per il congelamento dei cibi.
 sm. freezer.

congelazióne, sf. Congelamento.

congènere, agg. Che è dello stesso genere.

congeniàle, agg. Conforme all'indole. ~ adatto, appropriato. <> inadatto.

congenialità, sf. L'essere congeniale.

congènito, agg. Che si ha dalla nascita. ~ ereditario, innato, naturale. <> acquisito, appreso, indotto.
 agg. congenital.

congèrie, sf. invar. Massa di cose confuse.

congestionàre, v. v. tr. 1 Provocare congestione. 2 Intralciare con un affollamento eccessivo. ~ ostruire. <> sgombrare.
v. intr. pron. 1 Subire congestione. 2 Divenire caotico.
 v. tr. to congest.

congestionàto, agg. 1 Colpito da congestione. 2 Eccessivamente affollato.

congestióne, sf. 1 Ingombro eccessivo causato da veicoli e persone. ~ ingorgo. 2 Anomalo afflusso di sangue in un tessuto o in un organo.
 sf. congestion.
 lat. congestio,-onis, deriv. da congestus, p.p. di congerere ammassare.

congestìvo, o congestìzio, agg. Inerente alla congestione.

congettùra, sf. Opinione o conclusione basata su apparenze o su indizi probabili. ~ ipotesi, teoria. <> certezza.
 sf. conjecture, surmise, supposition.

congetturàbile, agg. Che si può congetturare.

congetturàle, agg. Relativo a una congettura.

congetturalménte, avv. In modo congetturale.

congetturàre, v. v. tr. Supporre fondandosi su giudizi. ~ ipotizzare, desumere.
v. intr. Fare congetture. ~ almanaccare.

congiàrio, sm. e agg. Elargizione fatta al popolo in occasione di eventi solenni.

congiùngere, v. v. tr. 1 Mettere in stretta relazione. ~ collegare, appaiare, accoppiare. <> staccare. congiungere in matrimonio, sposare. 2 Mettere in comunicazione. ~ connettere. <> disgiungere, scollegare. questa linea di aliscafi è l'unico mezzo che congiunge l'isola al resto del continente.
v. intr. pron. 1 Unirsi, legarsi. ~ attaccarsi. 2 Confluire. ~ convergere. sono due strade che si congiungeranno sull'altro versante della montagna. 3 Sposarsi. ~ maritarsi.
 v. tr. 1 to join. 2 (collegare) to link, to connect. v. intr. pron. to join.
 lat. coniungere, comp. da con-, da cum con + iungere unire.

congiungiménto, sm. Atto, effetto del congiungersi.

congiuntaménte, avv. Unitamente, insieme. ~ contemporaneamente.

congiuntìva, sf. Tessuto mucoso lucido che riveste la superficie esterna del bulbo oculare e quella interna della palpebra. Ha funzione protettiva.

congiuntivìte, sf. Infiammazione della mucosa congiuntivale, caratterizzata da secrezione abbondante, prurito e fastidio per la luce. La causa della congiuntivite è quasi sempre un'infezione da virus, batteri, parassiti o fattori allergici. In quest'ultimo caso, può essere provocata da reazioni allergiche a pollini, polveri o medicamenti. Talvolta può anche essere provocata da calore, da radiazioni infrarosse o ultraviolette, da raggi X o da sostanze di vario tipo (alcali, acidi, sapone, tabacco, fertilizzanti). La congiuntivite può essere curata con pomate o colliri antibiotici o antinfiammatori.
 sf. conjunctivitis.

congiuntìvo, agg. e sm. agg. Che congiunge. locuzione congiuntiva, che esprime o ha valore di congiunzione.
sm. Modo del verbo che si adopera in proposizioni secondarie e indica la possibilità o il desiderio di compiere un'azione.
 sm. subjunctive.
 lat. coniunctivus, deriv. da coniunctus, p.p. di coniungere unire.

congiùnto, agg. e sm. agg. Unito, legato da parentela. ~ attaccato. <> separato.
sm. Parente. ~ consanguineo. <> estraneo.
 agg. joined. sm. relative.

congiuntùra, sf. 1 Punto in cui due cose sono unite insieme. ~ attaccatura, connessione. le congiunture delle ossa. 2 Circostanza. ~ opportunità. la congiuntura economica non favoriva certo nuove assunzioni.
 sf. 1 join, junction. 2 (circostanza) juncture.
 deriv. da congiungere.

congiunturàle, agg. Pertinente alla congiuntura economica.

congiunzióne, sf. 1 Atto, effetto del congiungere. 2 Posizione di due astri che hanno la stessa longitudine celeste. 3 Parte invariabile del discorso che serve a unire due elementi simili o due proposizioni. 4 In Logica (classica) è una formula del tipo A & B (o A  B o A B o …), che si legge "A e B", e che è vera solo quando sia A che B sono vere.
 sf. conjunction.
In astronomia configurazione posizionale in cielo tale per cui due corpi celesti hanno la medesima ascensione retta (congiunzione equatoriale) o longitudine eclittica (congiunzione eclittica). Con riferimento alla Terra, Sole e un altro corpo, essa risulta essere superiore quando il corpo è al di là del Sole, inferiore nel caso in cui il corpo si trovi tra Terra e Sole. I pianeti del sistema solare aventi orbita esterna a quella terrestre possono solo avere congiunzione superiore con il Sole.
Particella o gruppo di parole (come e, o, come, benché, perché, nel caso che, in conseguenza di) che collegano due o più termini di una frase o di due o più frasi. A volte le congiunzioni insieme alle proposizioni rientrano nella categoria degli avverbi, con la funzione di completare il significato di un aggettivo, di un sostantivo, di un verbo, di un avverbio o anche di un intero gruppo di parole. La congiunzione può definirsi un avverbio la cui funzione è di collegare i termini di un enunciato. Le congiunzioni hanno varie funzioni: coordinanti (distinte a loro volta in copulative, avversative, conclusive e disgiuntive), subordinanti, causali, condizionali, concessive, finali, consecutive e temporali. Un'unica congiunzione può avere valori diversi dal punto di vista sintattico-semantico: per esempio la congiunzione perché può essere causale (non ho mangiato perché non avevo fame) o finale (ti avverto perché tu non corra pericoli).

congiùra, sf. Accordo segreto diretto al rovesciamento dell'organizzazione politica dominante. ~ trama, complotto.
 sf. plot, conspiracy.
 deriv. da congiurare.

Congiura de' Pazzi, La Tragedia di V. Alfieri (1777-1789).

Congiura degli innocenti, La Film giallo, americano (1955). Regia di Alfred Hitchcock. Interpreti: Shirley MacLaine, Edmund Gwenn, John Forsythe. Titolo originale: The Trouble with Harry

Congiura dei sentimenti, La Romanzo di E. Emanuelli (1943).

congiuràre, v. intr. 1 Fare una congiura. ~ cospirare. 2 Operare ai danni di qualcuno. ~ ordire, macchinare. 3 Giurare insieme.
 v. intr. to conspire.
 lat. coniurare, comp. da cum con + iurare giurare.

congiuràto, agg. e sm. agg. Cospirato.
sm. Chi partecipa a una congiura.

congiuratóre, sm. Chi partecipa a una congiura o la prepara. ~ congiurato.

conglobaménto, sm. 1 Il conglobare. 2 L'unificazione nel salario delle varie indennità corrisposte ai lavoratori.

conglobàre, v. tr. Riunire, raccogliere in un complesso unitario, persone o cose eterogenee. ~ aggregare. <> distinguere.

conglobazióne, sf. Atto, effetto del conglobare.

conglomeràre, v. v. tr. Conglobare, accumulare. ~ riunire. <> scindere, dividere, separare.
v. rifl. Ammucchiarsi.

conglomeràta, sf. Grande società costituita da varie aziende operanti in settori economici diversi, ciascuna con la propria autonomia giuridica.

conglomeràto, agg. e sm. agg. Agglomerato.
sm. 1 Riunione di elementi eterogenei. 2 Roccia formata da detriti arrotondati uniti da abbondante cemento naturale. 3 Calcestruzzo.
 sm. 1 conglomerate. 2 (calcestruzzo) concrete. 3 (fig.) conglomeration.
In geologia roccia sedimentaria clastica formata da frammenti di dimensioni non superiori a 2 mm, cementati fra loro. Si forma dalla diagenesi della ghiaia; se i frammenti sono angolosi, esso prende il nome di breccia; se sono arrotondati quello di puddinga.

conglomerazióne, sf. Atto, effetto del conglomerare.

conglutinàre, v. v. tr. Unire, attaccare solidamente.
v. rifl. e rifl. rec. Unirsi, fondersi insieme.

conglutinazióne, sf. Adesione abnorme di superfici o strutture continue.

Congo (fiume) Fiume dell'Africa equatoriale, secondo per lunghezza (4.200 km) dopo il Rio delle Amazzoni. Nasce dai monti Mitumba (con il nome di Lualaba) nella Repubblica democratica del Congo (ex Zaire). Durante il suo corso, che si trova quasi completamente nell'ex Zaire, riceve vari affluenti tra cui il Kivu e l'Oubangui, il Lukaga, il Lomami, il Sangha, l'Aruwimi e il Kasai. Disseminate lungo il suo corso, vi sono oltre 4.000 isole; forma le cascate Stanley, il lago di Malebo e le cascate Livingstone (trentadue cateratte). L'immenso bacino del Congo, con una superficie di circa 4.000.000 di km2, costituisce, nonostante sia interrotto dalle rapide, la principale via di comunicazione per le regioni limitrofe. Sfocia nell'oceano Atlantico, con un immenso estuario, dove sorge il porto di Matadi. Scoperto da Tucker, si ritiene che il primo esploratore europeo del fiume sia stato il navigatore portoghese Diego Cam, che risalì il suo corso nel 1842, ma la prima vera esplorazione del corso principale del Congo fu effettuata da H. M. Stanley nel 1876.

Congo (letteratura) Romanzo di M. Crichton (1981).

Congo (Rep. democratica ex Zaire) Repubblica dell'Africa centrale; confina a nord con il Sudan e la repubblica Centrafricana, a ovest con la repubblica del Congo e l'Angola (enclave di Cabinda), affacciandosi per un brevissimo tratto sull'oceano Atlantico, a sud con l'Angola e lo Zambia, a est con la Tanzania, il Burundi, il Ruanda e l'Uganda.
Il territorio dello Zaire è essenzialmente costituito dal bacino del fiume Congo (o Zaire), un vastissimo bassopiano (400 m di media) circondato da altopiani e rilievi più marcati.
A sud e a sud-est (Shaba), il bassopiano si eleva con una serie di terre alte tra i 1.000 e i 1.500 m (Katanga); a est e a nord-est esse s'innalzano ulteriormente (2.000 m di media) e culminano a 5.119 m nel Ruwenzori, al confine con l'Uganda. Lungo tutto il confine orientale si snoda la profonda fossa tettonica africana, con una serie di grandi laghi: il lago Alberto e il lago Edoardo, al confine con l'Uganda, il lago Kivu, al confine con il Ruanda, il lago Tanganica, al confine con il Burundi e la Tanzania. Tutta la grande conca centroccidentale è percorsa dal grande Congo (Zaire) e dai suoi numerosi affluenti, ed è separata dall'Atlantico dai monti del Cristallo, dove il grande fiume, attraverso le cascate di Livingstone, trova la strada per il mare; esso nasce col nome di Lualaba dalla catena dei Mitumba, ed è alimentato da molteplici affluenti, come il Luvua, il Lukuga, il Kasai, che raccoglie tutte le acque dell'Angola, e l'Oubangui, che gli porta tutte quelle dell'altopiano centrafricano. Da questo punto, per oltre 1.600 km, il fiume è ampio e navigabile, e costituisce un elemento molto importante nelle comunicazioni del paese.
Lo Zaire è attraversato, nella parte mediana, dall'equatore, per cui il clima è caratterizzato da temperature molto elevate con scarse escursioni termiche, abbondanti precipitazioni e notevole umidità. Solo nelle zone periferiche più elevate i tratti climatici sono più moderati.
La popolazione è costituita in prevalenza da gruppi bantu, con una minoranza di ceppo sudanese.
Quasi la metà degli abitanti vive nelle grandi città e nei centri minerari.
La capitale è Kinshasa, la città più popolosa dell'Africa nera (3,7 milioni di abitanti), centro culturale e finanziario, nonché il principale porto fluviale del bacino del Congo. Altri centri notevoli sono Kananga, Mbuji-Mayi, Lubumbashi, dove si situano le principali industrie che sfruttano i prodotti dei giacimenti dello Shaba.
La maggior parte della popolazione è impiegata nell'agricoltura, nonostante la scarsità delle aree coltivabili: grave è infatti la mancanza dei fondamentali prodotti alimentari. La base dell'alimentazione è costituita soprattutto da manioca, batata, mais e riso; si hanno anche alcune colture ortofrutticole (pomodori, agrumi, frutta tropicale).
Le colture commerciali, che un tempo costituivano una voce notevole dell'esportazione, oggi risentono della crisi che coinvolge l'ambiente rurale: le scelte del governo in fatto di politica economica hanno privilegiato le attività estrattive e le opere pubbliche, quest'ultime non sempre realmente utili al paese.
Principale prodotto è il caffè (coltivato sugli altopiani orientali), quindi il cotone, la palma da olio, altre oleaginose come arachidi, sesamo e soia, e, in misura più limitata tè, cacao, canna da zucchero e tabacco.
Nonostante il ricchissimo patrimonio forestale (75% del territorio), lo sfruttamento è piuttosto limitato per la mancanza di adeguate vie di comunicazione: esso fornisce comunque legname pregiato e caucciù.
Scarsamente praticate sono le attività zootecniche e anche la pesca ha un ruolo modesto.
L'autentica e notevole ricchezza dello Zaire è costituita dalle risorse minerarie; il paese è il massimo fornitore mondiale di cobalto e notevolissimi sono i giacimenti di diamanti, di rame e di oro. Lo Shaba è la principale area estrattiva, che, oltre a cobalto e rame, fornisce buoni quantitativi di zinco, argento, stagno, uranio, radio e germanio.
Notevolmente sviluppata è l'industria, in particolare le attività connesse all'estrazione.
L'industria fondamentale del paese è quella metallurgica (raffinerie di rame, zinco, piombo, cobalto).
Sviluppato è anche il settore chimico.
Concentrati nella capitale operano numerosi impianti destinati alla lavorazione dei prodotti locali (settori alimentare, tessile, manifatture di tabacchi). Si hanno infine alcuni cementifici e due raffinerie di petrolio (Matadi e Moanda).
STORIA La regione è occupata da due gruppi etnici: pigmei e bantu. Nel XVII-XVIII sec. viene creato il regno di Kuba, sulla costa Kasai, mentre a Shaba (Katanga) il regno luba è al suo apogeo; il regno lunda se ne distacca nel 1750. Nel 1876 il re del Belgio Leopoldo II crea l'Associazione Internazionale Africana (AIA), ben presto trasformata nell'Associazione Internazionale del Congo. Nel 1885 lo stato indipendente del Congo riceve a Berlino una consacrazione internazionale. La sua unione con il Belgio è puramente personale, essendo il Congo proprietà del sovrano. Nel 1908 il Belgio rileva l'eredità di Leopoldo II. Nel periodo dal 1918 al 1939 viene sostenuto attivamente lo sviluppo economico della colonia.
Nel 1960 dopo quattro anni di nazionalismo effervescente, il Congo belga ottiene l'indipendenza con il nome di Repubblica del Congo. P. Lumumba diventa primo ministro mentre Joseph Kasavubu è presidente della repubblica. Il Katanga con Moise Chombé, si separa dal paese. Dal 1961 al 1965 i disordini continuano, contrassegnati in particolare dall'assassinio di P. Lumumba (1961), dall'intervento dei caschi blu dell'ONU (1961-1972) e da quello dei paracadutisti belgi (1964) per sconfiggere la secessione del Katanga.
Nel novembre 1965 l'ascesa alla presidenza della repubblica di J. Mobutu, a seguito di un colpo di stato, inaugura un periodo di instabilità. L'anno successivo Mobutu diventa anche capo del governo. Nel 1969-1972 il Movimento popolare della rivoluzione diventa il partito unico e prende progressivamente il controllo di tutto l'apparato statale. Nel 1971 la Repubblica del Congo prende il nome di Zaire. Nel 1977-1978 Mobutu fa appello alla Francia per sedare le ribellioni interne. Nel 1984 viene rieletto presidente della repubblica. Nel 1990 il paese si apre al multipartitismo. L'anno successivo, di fronte a una crescente opposizione, Mobutu convoca una conferenza nazionale, incaricata di preparare la transizione democratica. Dal 1992 la crisi politica provocata dalla lotta tra Mobutu e il potere di transizione si aggrava sempre di più. Scontri armati tra fazioni portano alla caduta di Mobutu. Lo Zaire assume il nome di Repubblica democratica del Congo. Nel 1997 è eletto presidente L. Kabila.
Abitanti-43.900.000
Superficie-2.345.410 km2
Densità-18,7 ab./km2
Capitale-Kinshasa
Governo-Regime di transizione
Moneta-Nuovo zaire
Lingua-Francese e lingue bantu (swahili, lingala)
Religione-Cattolica, con minoranze protestanti e animiste

Congo (stato) Repubblica dell'Africa centrale confina a nord con il Camerun e la repubblica Centrafricana, a est e a sud con lo Zaire, a sud-ovest con l'Angola e per un tratto costiero si affaccia sull'oceano Atlantico, a ovest infine confina con il Gabon.
Si distinguono morfologicamente tre regioni naturali: una fascia costiera bassa e sabbiosa, una serie di rilievi a pieghe parallele (a cui appartiene il massiccio delle Chaillu, 1.500 m) e gli altopiani, che separano i bacini dell'Ogooué (1.200 km) e del Congo.
Il clima è tipicamente equatoriale con inverni miti e umidi ed estati calde e secche.
I corsi d'acqua sono in piccola parte tributari dell'Atlantico; tra questi il più importante il Kouilou (700 km), mentre il resto del paese è interessato dal bacino del Congo (con i suoi affluenti diretti Sangha e Alima e soprattutto Oubangui). Il Congo traccia il confine orientale per circa 750 km.
I due centri principali sono Brazzaville (500.000 ab.) e Pointe-Noire (230.000 ab.), collegati da una linea ferroviaria di 513 km.
Il paese nel complesso è poco popolato e i centri abitati sono dislocati lungo il fiume Congo o sulla costa atlantica.
L'agricoltura occupa la maggioranza della popolazione, pur riguardando una parte esigua del territorio. Si tratta spesso di coltivazioni fondate su tecniche arcaiche, che a stento garantiscono la sopravvivenza della popolazione.
Accanto a queste non mancano però piantagioni sfruttate con metodi razionali.
Per il consumo interno si coltivano manioca e cereali, patate e banane. Di ben maggiore rilevanza economica sono invece i prodotti coltivati nelle piantagioni modernamente attrezzate e dall'elevata produttività, che coltivano palma da olio, arachidi e sesamo, canna da zucchero, caffè, cotone e tabacco.
La foresta rimane tuttavia la risorsa più rilevante, nonostante l'insufficienza delle vie di comunicazione ne impedisca un più adeguato sfruttamento. Se ne ricavano legnami pregiati (mogano ed ebano) destinati all'esportazione o a una crescente industria di trasformazione.
Pressoché irrilevanti l'allevamento e la pesca.
In via di crescita l'attività estrattiva che produce rame, zinco, stagno e piombo, tuttavia in quantità modeste.
Più rilevanti invece sono i giacimenti di petrolio e di gas naturale.
Benché non ancora sfruttato, è notevole il potenziale idroelettrico in grado di garantire l'autonomia energetica.
Le industrie sono prevalentemente operanti nel settore alimentare e della lavorazione del legno; attive anche numerose manifatture di tabacchi, birrifici, cementifici, cotonifici.
STORIA Tra il XV e il XVIII sec. si sviluppano due monarchie, nel nord (makoko) e nel sud (loango). La foresta è occupata dai pigmei (binga). Nel 1875 il francese Savorgnan de Brazza esplora la regione. Nel 1910 la colonia del Medio Congo, creata nel quadro del Congo francese (1891), viene integrata nell'Africa Equatoriale Francese (Brazzaville). Tra il 1926 e il 1942, un movimento sincretista, il matswanismo, guidato da André Matswa (morto nel 1942), provoca disordini. Nel 1944, a Brazzaville, dove il governatore generale Félix Eboué ha scelto la Francia libera dal 1940, il generale de Gaulle getta le basi dell'Unione francese. Nel 1946 il Congo diventa territorio d'oltremare. Nel 1956 l'abate Fulbert Yolou crea l'Unione di Difesa Democratica degli Interessi Africani (UDDIA).
Il Congo diventa repubblica autonoma nel 1958. L'anno dopo Youlou viene eletto presidente. Nel 1960 il Congo-Brazzaville è indipendente. Nel 1963 Youlou è allontanato dal potere da Alphonse Massamba-Débat, che avvia il paese verso il socialismo. Tra il 1969 e il 1977, guidato da Marien Ngouabi, il paese diventa la Repubblica popolare del Congo e rinforza i propri legami con la Cina e i paese del Patto di Varsavia. Nel 1977 Ngouabi viene assassinato. Due anni dopo diventa presidente della repubblica Denis Sassou Nguesso.
A partire dal 1990 viene avviato un processo di democratizzazione (ritorno al multipartitismo, abbandono dei riferimenti al marxismo). Una nuova costituzione viene promulgata nel 1992 con un referendum. Pascal Lissouba, uno dei leader dell'opposizione democratica, viene eletto alla guida dello stato ma deve rapidamente fare fronte a una grave crisi politica. Nel 1995 un tentativo di riconciliazione nazionale fallisce. Nell'ottobre 1997 le forze di Sassou-Nguesso occupano la capitale e Sassou-Nguesso diventa presidente
Abitanti-2.590.000
Superficie-342.000 km2
Densità-7,5 ab./km2
Capitale-Brazzaville
Governo-Repubblica semipresidenziale
Moneta-Franco CFA
Lingua-Francese, in uso dialetti del gruppo bantu
Religione-Cattolica, protestante e altre conf. cristiane

congolése, agg., sm. e sf. agg. Del Congo.
sm. e sf. Abitante o nativo del Congo.

congratulàrsi, v. intr. pron. Rallegrarsi con qualcuno per qualche motivo. ~ felicitarsi, complimentarsi. <> rammaricarsi.
 v. intr. pron. to congratulate.

congratulatòrio, agg. Che ha lo scopo di congratularsi.

congratulazióne, sf. Atto del congratularsi. ~ felicitazioni.
 sf. pl. congratulations.
 lat. congratulatio,-onis.

congrèga, sf. 1 Unione di più persone con mire talvolta poco oneste. ~ banda. 2 Congregazione, confraternita religiosa. ~ ordine, setta.
 sf. bunch, band.

congregàbile, agg. Socievole, che può vivere in compagnia.

congregàre, v. v. tr. 1 Adunare persone per uno scopo determinato. ~ riunire. 2 Associare. ~ aggregare.
v. rifl. 1 Adunarsi. ~ riunirsi. 2 Congiungersi. ~ associarsi.

congregazionalìsmo, sm. Società protestante di tendenza calvinistica, diffusa nei paesi anglosassoni, che professa l'indipendenza di ogni congregazione di fedeli in materia di fede e di disciplina e la separazione dallo stato.

congregazióne, sf. 1 Adunanza. ~ riunione. 2 Associazione di laici che si dedicano a opere religiose. ~ confraternita. 3 In molte chiese evangeliche, comunità di religiosi.
Associazione religiosa, maschile o femminile, i cui membri pronunciano voti semplici, perpetui o temporanei (salesiani, passionisti, oblati, rosminiani, le dame del Sacro Cuore), differenziandosi dai membri appartenenti agli ordini monastici che pronunciano voti solenni. La prima congregazione fu quella dell'inquisizione (1542). Nelle chiese evangeliche protestanti la congregazione è la comunità dei fedeli.
Sacre congregazioni romane
Organi ecclesiastici appartenenti alla curia romana. Hanno compiti prevalentemente amministrativi, legislativi e giudiziari.

congregazionista, agg. e s. Relativo ai membri di una congregazione religiosa.

congressìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Chi partecipa a un congresso.
 sm. e sf. congress participant.

congrèsso, sm. 1 Solenne riunione di rappresentanti di più stati per discutere su questioni urgenti. ~ assemblea, simposio. il Congresso di Vienna segnò l'inizio della Restaurazione in Europa. 2 Convegno ufficiale di persone autorizzate a discutere problemi di interesse comune. doveva partecipare a un congresso che si sarebbe tenuto a Boston. 3 Parlamento degli Stati Uniti d'America.
 sm. congress.
 lat. congressus,-us, deriv. da congredi trovarsi insieme.

congressuàle, agg. Di un congresso.

Congreve, William (Bardsey, Yorkshire 1670-Londra 1729) Commediografo. Tra le opere Il vecchio scapolo (1693) e Amore per amore (1695).

còngrua, sf. Assegno che lo stato dà ai beneficiari di un ufficio ecclesiastico a integrazione delle rendite ricavate dal benefico stesso.

congruaménte, avv. In modo congruo.

congruènte, agg. Che si accorda. ~ coerente, logico, conforme. <> incongruente.

congruènza, sf. Convenienza, proporzione di una cosa con un'altra. ~ coerenza, conformità, equilibrio. <> incongruenza.
In matematica relazione binaria di un insieme di elementi nel quale vige la proprietà riflessiva, simmetrica e transitiva.
In geometria movimento che consente a due corpi di sovrapporsi l'uno all'altro. Biiezione fra piani o spazi tridimensionali che conserva la distanza tra due punti.

congruità, sf. Qualità dell'essere congruo.

còngruo, agg. 1 Che ha congruenza, convenienza. ~ adeguato, proporzionato. <> incongruo. 2 Abbondante. ~ sostanzioso. <> scarso.
 agg. suitable.
 lat. congruus, deriv. da congruere essere d'accordo.

conguagliaménto, sm. Conguaglio.

conguagliàre, v. tr. Computare la parte mancante o eccedente al dovuto.

conguàglio, sm. Calcolo della parte mancante o eccedente. ~ pareggio, parificazione, perequazione.
 sm. 1 adjustment, adjusting, balancing. 2 (somma di denaro) balance.

CONI Sigla di Comitato Olimpico Nazionale Italiano.

Còni Zùgna Cima (1.865 m) del Trentino, fra la Vallarsa e la val Lagarina.

coniàre, v. tr. 1 Imprimere il conio su monete metalliche. ~ stampare. 2 Mettere in circolazione monete. ~ emettere. 3 Creare. ~ inventare. 4 Tenere unito per forza il conio.
 v. tr. 1 to coin, to mint. 2 (inventare e fig.) to coin.

coniatóre, sm. (f.-trìce) 1 Chi è addetto alla coniazione di monete e simili. 2 Chi inventa qualcosa di nuovo.

coniatùra, sf. Operazione, effetto del coniare.

coniazióne, sf. Operazione del coniare monete e medaglie.

cònica, sf. Curva piana ottenibile intersecando un piano con un cono doppio indefinito e circolare, ovvero ottenibile con la proiezione centrale di una circonferenza su un piano (ovvero curva del piano che, guardata da un opportuno punto fuori dal piano, mi può apparire circolare).

conicità, sf. L'essere conico.

cònico, agg. (pl. m.-ci) 1 Di cono. 2 A forma di cono.

conìdico, agg. Relativo ai conidi dei Funghi.

conìdio, sm. Elemento simile a una spora, prodotto per via agamica, che in molti Funghi costituisce l'organulo della riproduzione.

conidiòforo, sm. Ifa differenziata rispetto al micelio e portante i conidi.

Conìfere Sottoclasse di piante arboree o arbustive delle Gimnosperme, molto diffuse e costituenti ampie foreste. Hanno foglie aghiformi, canali resiniferi e pigne contenenti i semi; molto usate per i legni, resine per vernici e nell'industria tintoria, in medicina per sostanze medicinali e in cucina per i semi commestibili. Comprendono alberi d'alto fusto (sequoie) e qualche arbusto (ginepro, mugo); le Conifere sono tipiche delle zone temperate e fredde dell'emisfero boreale.

coniglicoltóre, sm. Allevatore di conigli domestici.

coniglicoltura, sf. Allevamento di conigli domestici.

coniglièra, sf. Recinto o gabbia dove si allevano conigli.

conigliésco, agg. (pl. m.-chi) Di o da coniglio.

conigliétta, sf. Ragazza in abito succinto che serve i clienti in alcuni locali.

conìglio, sm. 1 Nome di alcuni Mammiferi Lagomorfi della famiglia dei Leporidi. 2 Persona vile e paurosa. ~ fifone.
 sm. 1 rabbit. 2 (fig., persona) coward.
Ha pelo bruno grigio, con addome e parte inferiore della coda bianchi. Ne esistono di diverse specie, fra cui il coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus), simile alla lepre ma con dimensioni più limitate e muso arrotondato. Vive in Francia, Spagna, Gran Bretagna, Sicilia e Sardegna, in colonie numerose scavando gallerie nel sottosuolo. Ha mantello grigio con striature giallo rosse e, per la sua prolificità, può diventare un flagello per l'agricoltura delle zone infestate. In Italia una caccia tipica è quella con il furetto.

cònio, sm. 1 Matrice di acciaio che reca intagliata un'immagine da imprimere sulle monete o sulle medaglie. 2 L'operazione del coniare. 3 Denaro. ~ moneta. 4 Cuneo di ferro usato per spaccare legna o pietra. 5 Schiera di soldati strettamente uniti in una formazione a triangolo con la punta rivolta verso l'esercito nemico. 6 In architettura, elemento dell'arco.

Coniòlo Comune in provincia di Alessandria (398 ab., CAP 15030, TEL. 0142).

coniròstro, agg. Riferito agli uccelli dal becco a forma di cono.

coniugàbile, agg. Che si può coniugare.

coniugàle, agg. Del matrimonio e dei coniugi. ~ maritale, matrimoniale, nuziale. <> extraconiugale, extramatrimoniale.
 agg. conjugal.

coniugalménte, avv. A guisa di coniugi.

coniugàre, v. v. tr. 1 Foggiare le varie forme di un verbo. non sapeva coniugare il futuro anteriore. 2 Unire in matrimonio. 3 Mettere d'accordo.
v. intr. pron. Avere una determinata flessione.
v. rifl. Sposarsi. ~ maritarsi. <> divorziare.
 v. tr. to conjugate. v. rifl. to get married.
 lat. coniugare legare insieme, comp. da con-, da cum con + deriv. da iugum giogo.

coniugàto, agg. e sm. Che, chi è unito in matrimonio. ~ sposato. <> separato.
 agg. married.
In geometria due angoli interni o esterni alla parte di piano delimitata da due rette, determinati della loro intersezione con una terza retta. Se le rette sono parallele, gli angoli sono a due a due supplementari.
In matematica numeri aventi uguale parte reale, ma coefficiente della parte immaginaria opposto (x+iy, x-iy).
Coppia di punti corrispondenti dell'oggetto e dell'immagine prodotta da lenti o specchi.
In cristallografia due poliedri si dicono coniugati quando sono identici per forme e valori angolari, ma diversi per orientazione cristallografica.
In chimica detto di composti che contengono due doppi legami separati da un legame semplice.

coniugazióne, sf. Flessione del verbo secondo i modi, i tempi, le persone.
 sf. conjugation.
 lat. coniugatio,-onis, deriv. da coniugare.

còniuge, sm. Ciascuna delle due persone unite fra loro in matrimonio. Attualmente i rapporti personali tra i coniugi sono regolati dal concetto di parità e reciprocità (per esempio entrambi hanno la potestà sui figli minori). In regime patrimoniale i rapporti tra i coniugi sono regolati dalla comunione dei beni, che si applica automaticamente in mancanza di diverse convenzioni matrimoniali quali la separazione dei beni o la costituzione del fondo patrimoniale. ~ consorte, marito, moglie.
 sm. e sf. spouse.
 lat. coniunx,-ugis, deriv. da coniungere congiungere.

coniùgio, sm. Relazione tra un uomo e una donna in relazione al vincolo del matrimonio.

connato, agg. 1 Nato insieme. 2 Le foglie opposte quando sono riunite a due a due e saldate alla base.

connaturàle, agg. Conforme alla natura.

connaturàre, v. v. tr. Rendere qualcosa naturale in qualcuno.
v. intr. pron. Diventare naturale.

connaturàto, agg. Congenito. ~ radicato.

Connaught Provincia (423.000 ab.) dell'Irlanda, estesa tra il fiume Shannon e la costa atlantica.

connazionàle, agg., sm. e sf. Che, chi è della stessa nazione. ~ compatriota, conterraneo. <> straniero.
 sm. compatriot, fellow-countryman. sf. fellow-countrywoman.

Connecticut Stato degli USA nordorientali (3.227.000 ab.; 12.997 km2), bagnato a sud dall'oceano Atlantico (stretto di Long Island). È attraversato dal fiume omonimo. La capitale è Hartford e le principali città sono New Haven, Bridgeport, New London, Norwalk. Vi si trovano poche risorse agricole e minerarie, ma molte industrie siderurgiche, meccaniche, calzaturiere, cantieristiche e per la produzione di armi, orologi, aerei ed elicotteri. Esplorato dagli olandesi nel XVII sec. fu colonizzato dagli inglesi verso il 1630. Stato di tradizioni puritane, indipendentista e antischiavista fu tra i fondatori dell'Unione degli Stati americani nel 1776.
Connecticut
Fiume (655 km) degli USA, nella Nuova Inghilterra, nello stato del New Hampshire.

connection, sf. invar. Legame, rapporto, collegamento a fini illegali.

connellite, sf. Clorosolfato basico idrato di rame, si trova in sottili cristalli esagonali ci colore azzurro.

Connery, Sean (Edimburgo 1930-) Attore cinematografico inglese. Oltre ai popolarissimi film dove interpretava James Bond (l'agente 007), interpretò Zardoz (1974), Il nome della rosa (1985), Gli intoccabili (1988, premio Oscar come attore non protagonista), Sol levante (1993) e The Rock (1996).

connessióne, sf. 1 Atto del connettere. ~ collegamento, relazione. 2 Legame di interdipendenza tra idee, fatti e simili. ~ attinenza. 3 Collegamento tra circuiti elettrici.
 sf. connection.

connèsso, agg. e sm. agg. Attaccato insieme. ~ collegato.
sm. Tutto ciò che è legato a qualcosa.

connestàbile => "conestabile"

connèttere, o connéttere, v. v. tr. 1 Unire, mettere insieme. ~ congiungere. 2 Collegare i propri pensieri in modo razionale. ~ ragionare.
v. intr. pron. Aver relazione. ~ riferirsi.
 v. tr. to connect, to join. v. intr. to think straight.
 lat. connectere, comp. da cum con + nectere legare.

connettìvo, agg. e sm. agg. Atto a connettere.
sm. 1 Elemento atto a congiungere. 2 Tessuto connettivo.
In anatomia detto di tessuto che unisce e sostiene i tessuti propri di un organo.
In logica operatore che consente di creare una proposizione più complessa partendo da una o più proposizioni semplici.

connettóre, sm. Dispositivo che serve a collegare tra loro più circuiti elettrici.

connivènte, agg. Che dimostra connivenza.
 agg. conniving.

connivènza, sf. L'essere complice. ~ complicità. <> estraneità.

Connors, Jimmy (East St. Louis 1952-) Tennista statunitense. Fu campione mondiale dal 1974 al 1978 e nuovamente nel 1982.

connotàre, v. tr. Significare una cosa e, nello stesso tempo, una sua proprietà o un suo rapporto con un'altra cosa. ~ definire.

connotatìvo, agg. Si dice di termine che, oltre a significare un oggetto, ne indica un attributo o un riferimento a qualche altra cosa.

connotàto, agg. e sm. agg. Definito.
sm. Usato specialmente al plurale, ciascuno dei tratti esteriori che caratterizzano una persona.
 sm. feature.

connotazióne, sf. Ciò che una parola suggerisce o evoca, al di là del suo esatto significato.

connùbio, sm. 1 Matrimonio. ~ sposalizio. 2 Accordo armonico. ~ alleanza.

connubium, sm. La capacità di contrarre matrimonio, nel diritto romano, dal lat. connubio.

còno, sm. 1 Figura geometrica generata dalla rotazione di un triangolo intorno a un cateto. 2 Tutto ciò che ha forma di cono. 3 In anatomia, cellula sensibile ai colori presente nella retina. 4 In botanica frutto falso delle Conifere (strobilo, pigna) formato da un corpo legnoso con molte squame contenenti i semi.
 sm. cone.
In geometria il cono indefinito è la superficie creata da rette, dette generatrici, che passano per un punto fisso (vertice) di una retta, detta asse del cono.
Cono d'ombra
In astronomia è una regione dello spazio occupata dall'ombra proiettata da un pianeta o da un satellite ricevendo l'illuminazione del sole. L'eclissi è il fenomeno tipico in cui un corpo si viene a trovare nel cono d'ombra di un altro.

conòcchia, sf. Pennacchio di canapa, cotone e simili che si pone attorno alla parte superiore della rocca, per filare.

conòide, sm. 1 Solido con forma geometrica simile al cono. 2 Deposito sedimentario a forma di semicono, situato allo sbocco di un corso d'acqua.

Conóne (444?-390 ca. a. C.) Stratega ateniese. Nel 405 a. C. lo spartano Lisandro lo sconfisse a Egospotami. A capo di una flotta persiana, sconfisse gli spartani a Cnido (394 a. C.).

conopèo, sm. Velo che copre il tabernacolo e la pisside.

conoscènte, agg., sm. e sf. agg. Che conosce.
sm. e sf. 1 Chi conosce. 2 Persona con cui si hanno rapporti cordiali, ma non di amicizia. ~ amico.
 sm. e sf. acquaintance.

conoscènza, sf. 1 Il conoscere. ~ cognizione. <> ignoranza. non era a conoscenza di certi particolari scabrosi. 2 Cosa conosciuta. 3 Persona conosciuta. ~ conoscente, amico. 4 Facoltà di intendere e ragionare. annusando i sali riprese conoscenza. 4 Amicizia. ~ familiarità, dimestichezza. la loro conoscenza risaliva a molti anni addietro.
 sf. 1 knowledge. 2 (persona) acquaintance. 3 (coscienza, facoltà sensoriale) consciousness.
 lat. conoscentia.

 

 

Note:  

Definizioni, informazioni, … sono in gran parte recuperate (a partire dal 1999) da varie fonti accessibili via Internet o da altre fonti "informatiche" freeware; per molti lemmi sono state riviste e, in modo più o meno consistente, riscritte; la revisione è tuttora in corso: solo una parte delle definizioni è stata rivista (vi sono ancora errori e imprecisioni, come del resto si trovano nei dizionari cartacei, anche "famosi"). Le, eventuali, date di morte dei personaggi citati dovrebbero essere aggiornate al luglio 2009; il numero degli abitanti delle località riportate quando è stato aggiornato riporta a fianco anche la data dell'aggiornamento.

Le informazioni (storiche, geografiche, …) sono aggiornate al 1999, ma molte sono state ulteriormente aggiornate

 

     indica l'etimologia
    ~ indica un (circa, e in qualche contesto) "sinonimo"
    <> indica (in genere) un "contrario"

 

Fonte: http://dictionario.wikispaces.com/file/detail/dictionario_c.doc

sito web: http://macosa.dima.unige.it/diz/diz.htm

Autore del testo: http://macosa.dima.unige.it

 

 

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