Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale F parte 1

 

 

 

Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale F parte 1

 

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Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale F parte 1

 

f, F Sesta lettera dell'alfabeto italiano, quarta delle consonanti.
In chimica F è il simbolo del fluoro.
In fisica F è il simbolo di farad; °F simbolo del grado Fahrenheit; costante di Faraday; funzione di Helmholtz; forza.
In metrologia f è il simbolo di femto-
In musica, nei paesi anglosassoni e tedeschi equivale alla nota fa secondo un'antica intavolatura musicale, tuttora in uso (sistema di Oddone di Cluny). Nei paesi anglosassoni e tedeschi, che per designare le note non hanno adottato le sillabe di Guido d'Arezzo, F equivale tuttora alla nota fa. In questi paesi, la F maiuscola può indicare la tonalità di fa maggiore, la f minuscola la tonalità di fa minore.
Sigla automobilistica della Francia.
In astronomia una delle dieci classi in cui vengono classificate, dall'osservatorio di Harvard, le stelle; quelle appartenenti a questo gruppo sono caratterizzate da una temperatura compresa tra i 6.000 e 8.000 °K e dal colore bianco. Hanno nel loro spettro le stesse righe H e K del calcio e magnesio ionizzati, tipici delle stelle A, anche se appartengono ad atomi neutri.

fa, avv. e sm. avv. Indietro nel tempo contando da ora; prima d'ora (• cinque minuti fa). ~ or sono.
sm. invar. Nome della quarta nota musicale della scala di do maggiore. Venne introdotta da Guido d'Arezzo nell'XI sec., al posto della lettera F, usata ancora nei paesi anglosassoni e tedeschi.
ago. sm. fa, F.

fabbisógno, sm. Quanto occorre per un dato scopo. ~ occorrente. <> superfluo.
wants, needs, pl. requirements.

Fàbbri, Agènore (Barba, Pistoia 1911-) Scultore. Tra le opere Piccolo pescatore (1937-1938, Milano, Galleria d'Arte Moderna).

fàbbrica, sf. 1 Luogo opportunamente attrezzato per lo svolgimento di un'attività industriale. ~ stabilimento, ditta. LOC. quella casa è una fabbrica di maldicenze, ne sforna in continuazione. 2 Edificio in costruzione o ultimato, costruzione. ~ fabbricato. 3 Fabbricazione. ~ produzione.
 sf. plant, factory.
 lat. fabrica lavorazione, deriv. da faber operaio.

Fàbbrica Curóne Comune in provincia di Alessandria (952 ab., CAP 15050, TEL. 0131).

fabbricàbile, agg. 1 Che si può fabbricare. ~ fattibile. <> infattibile, irrealizzabile. 2 Su cui si può costruire un fabbricato. ~ edificabile.
building.

fabbricànte, sm. e sf. Chi fabbrica; industriale, produttore. ~ costruttore.
maker, manufacturer.

fabbricàre, v. tr. 1 Erigere un edificio, edificare. ~ costruire. <> abbattere. dovevano ottenere la licenza per fabbricare. 2 Immaginare. ~ inventare. 3 Architettare, escogitare. ~ ordire. <> sventare. LOC: era abituato a fabbricare false prove di accusa.4 Produrre, fare. ~ formare.
1 to make, to produce, to manufacture. 2 (costruire) to build.
 lat. fabricare lavorare, deriv. da faber operaio.

fabbricàto, agg. e sm. agg. Edificato. ~ costruito.
sm. 1 Edificio in muratura, specifico di grandi dimensioni. ~ casamento. 2 L'insieme delle persone che abitano in un palazzo.
building.

fabbricatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, chi fabbrica. ~ fabbricante.

fabbricazióne, sf. 1 Il fabbricare, edificazione. ~ costruzione. <> demolizione. 2 Produzione. ~ realizzazione. 3 Lavorazione.
make, manufacture.
 lat. fabricatio,-onis.

fabbricerìa, sf. Ente costituito da laici ed ecclesiastici il cui patrimonio è destinato al funzionamento e alla manutenzione di una chiesa.

Fàbbriche di Vàllico Comune in provincia di Lucca (591 ab., CAP 55020, TEL. 0583).

Fabbriciàni, Robèrto (Arezzo 1949-) Flautista italiano, specializzato nel repertorio contemporaneo.

fabbricière, sm. Chi fa parte della fabbriceria o l'amministra.

Fàbbrico Comune in provincia di Reggio Emilia (5.224 ab., CAP 42042, TEL. 0522).

fàbbro, sm. 1 Artigiano che lavora in ferramenti. 2 Creatore. ~ artefice.
smith, blacksmith.
lat. faber,-bri.

Fabian Society Associazione socialista, fondata a Londra nel 1884 da E. R. Pease. Concetto base era la tattica di guerra di Q. Fabio Massimo il Temporeggiatore, da cui il nome, ossia la necessità di un graduale riformismo della società. Aderirono gli scrittori G. B. Shaw e H. G. Wells, gli economisti O. Lodge e B. Webb. Tale associazione è stata il primo nucleo del partito laburista (1906).

Fabiàni, Max (San Daniele del Carso 1865-Gorizia 1962) Architetto e urbanista. Assistente di O. Wagner a Vienna dal 1894 al 1896, si occupò soprattutto di pianificazione urbanistica nelle città di Lubiana (1896), Gorizia (1921) e Venezia (1952). Tra le opere l'albergo Regina (1902) a Trieste, considerato il suo capolavoro.

Fabiàno (?-Roma 250) Santo, papa dal 236 al 250 come successore di Antero e martire durante la persecuzione di Decio. Si dedicò con fervore all'assistenza e alla cura dei poveri di Roma, che divise in sette zone (diaconie) per meglio organizzare l'aiuto ai bisognosi.

Fàbio Màssimo Rulliàno, Quìnto (350 a. C. ca.-290 a. C. ca.) Politico romano. Eletto console ben cinque volte (322, 310, 307, 297 e 295 a. C.) combatté vittoriosamente contro i sanniti, gli etruschi e i galli.

Fàbio Màssimo, Quìnto (275-203 a. C.) Detto Cunctator, il Temporeggiatore. Uomo politico e generale romano, ricoprì per cinque volte la carica di console, divenendo anche dittatore. A seguito della sconfitta romana al Trasimeno, durante la seconda guerra punica, seguì Annibale, puntando al suo logoramento. Nel 209 conquistò Taranto e si dimostrò sempre contrario al trasferimento della guerra in terra d'Africa.

Fabìola (?-Roma 399) Santa, matrona romana (gens Fabia). Fondatrice del primo ospizio per pellegrini (380) a Porto, fu discepola di San Girolamo. È ricordata nel libro del cardinale Wiseman Fabiola o La chiesa delle catacombe (1854), anche se compare una figura molto romanzata della santa.

fabliau, sm. invar. (fr. fabulazzo o favolello) Nella letteratura francese è un componimento in ottonari a rima baciata, scherzoso e salace. Nacque in Francia nel 1100-1300, caratterizzato da estrema brevità, temi burleschi e gioiosi. Si diffuse tramite la commedia del 1100 e conobbe un notevole successo anche grazie al contributo di autori importanti (J. Bodel) e ispirando poeti e scrittori celeberrimi (Boccaccio, Rabelais, Chaucer). In Italia, questo genere è stato ripreso e interpretato da Dario Fo.

Fabre, Jean-Henri (Saint-Léons 1823-Sérignan-du-Comtat 1915) Scienziato francese. Tra il 1879 e il 1907 scrisse Ricordi di un entomologo.

Fabriàno Comune di Ancona (28.650 ab., CAP 60044, TEL. 0732) alle falde dell'Appennino Umbro Marchigiano; prodotti agricoli e zootecnici; famosa per la carta prodotta dal 1200 (filigranata, da disegno e a mano). Piazza del Comune, delimitata dal palazzo del Podestà e dal palazzo Vescovile, duomo, Museo della Carta, Pinacoteca Comunale (opere della scuola del XIV e XV sec., A. Nuzi, Gentile, Antonio).

Fàbrica di Róma Comune in provincia di Viterbo (5.231 ab., CAP 01034, TEL. 0761).

Fabricius, David (Esens 1564-Osteel 1617) Astronomo olandese, scoprì nel corso della sua lunga attività il cambiamento dello splendore della stella Mira Ceti (1596), la supernova nel 1604 e le macchie del Sole nel 1611, grazie al metodo della proiezione.

Fabritius (Fabricius Carel) (Midden-Beemster 1622-Delft 1654) Pittore olandese. Tra le opere Resurrezione di Lazzaro (1642, Varsavia, Museo Narodwe) e Piccola veduta di Delft (1652, Londra, National Gallery).

Fabrìzi, Nicòla (Modena 1804-Roma 1885) Patriota, militante nella Giovine Italia. Nel 1839 fu fondatore a Malta dell'organizzazione segreta Legione italica.

Fabrìzi, Vincènzo (Napoli 1764-? 1797) Compositore. Attivo a Roma, fu autore di numerose opere buffe. Tra le sue composizioni per il teatro, Il convitato di pietra (1787), che è considerato il suo capolavoro.

Fabrìzia Comune in provincia di Vibo Valentia (3.026 ab., CAP 88020, TEL. 0963).

Fabrìzio Luscìno, Gàio (sec. III a. C.) Politico romano. Console nel 282 e nel 278, sconfisse tarentini, bruzi, lucani e sanniti e dopo la sconfitta di Eraclea, trattò con Pirro il riscatto dei prigionieri rifiutando i suoi doni.

Fàbro Comune in provincia di Terni (2.807 ab., CAP 05015, TEL. 0763).

fàbula, sf. Nella terminologia critica dei formalisti russi, l'insieme degli avvenimenti che costituiscono i contenuti di un testo narrativo.

FAC Sigla di Fonds d'Aide et de Cooperation (fondo d'aiuto e di cooperazione).

faccènda, sf. 1 Cosa che si deve fare. ~ affare. 2 Situazione, vicenda. ~ fatto. 3 Al plurale, Complesso dei lavori domestici quotidiani. ~ servizi.
 sf. affair, matter.

faccendière, agg. e sm. (f.-a) Che, chi vuol fare molte faccende, soprattutto poco oneste. ~ intrigante.

faccendóne, sm. (f.-a) Chi si dà molto da fare con scarsi risultati.

faccétta, sf. 1 Diminutivo di faccia. 2 Faccia di un poliedro o di una pietra preziosa.

facchinàggio, sm. 1 L'opera del facchino. 2 Ciò che si paga per l'opera dei facchini. 3 Lavoro pesante.

facchinàta, sf. 1 Gesto o atto triviale. 2 Lavoro faticoso.

facchinésco, agg. (pl. m.-chi) 1 Di, da facchino. 2 Faticoso. ~ pesante. 3 Triviale. ~ volgare.

facchìno, sm. 1 Chi porta pesi o bagagli per mestiere. ~ portabagagli. 2 Chi nel lavoro si assume i compiti più faticosi. 3 Tanghero, zotico. ~ villanzone.
 sm. porter.

fàccia, sf. (pl.-ce) 1 In anatomia è la parte anteriore del cranio umano, nella quale si trovano le orbite, le fosse nasali e la bocca. ~ volto. 2 Parte anteriore o esterna; parte rivolta verso chi guarda. ~ facciata, lato. 3 Aspetto. ~ apparenza. 4 In geometria è ciascuna delle superfici che delimitano un poliedro. 5 Espressione, fisionomia. ~ atteggiamento.
 sf. 1 face. 2 (moneta) side.
 lat. facies,-ei.
Faccia di un cristallo
Parte di superficie che taglia tutti gli assi cristallografici di riferimento.

facciàle, agg. Relativo alla faccia.
Arteria facciale
Si origina dalla carotide esterna, si dirige verso la guancia e si anastomizza infine con l'arteria oftalmica.
Nervo facciale
Settimo paio di nervi cranici.
Vena facciale
Scorre superficialmente sulla faccia e termina nella giugulare interna.

Facciamo l'amore Film commedia, americano, (1960). Regia di George Cukor. Interpreti: Yves Montand, Marilyn Monroe, Tony Randall. Titolo originale: Let's Make Love

facciàta, sf. 1 La parte esterna, principale o anteriore di un edificio. ~ fronte. <> retro. 2 Ciascuna delle due superfici di una pagina. aveva scritto ben tre facciate per il tema. 3 Aspetto. ~ esteriorità. LOC. dietro la facciata, al di là delle apparenze.
 sf. 1 front. 2 (pagina) side.
 deriv. da faccia.

Fàccio, Adéle (Pontebba, Udine 1920-) Donna politica italiana. Presidente dell'MLD (Movimento di Liberazione della Donna) e del partito radicale, ha fondato nel 1973 a Milano la CISA (Centro Informazione Sterilizzazione e Aborto). È stata eletta più volte deputato a partire dal 1975.

facciòla, sf. Ciascuna delle due strisce di tela bianca tipiche della toga dei magistrati e degli abiti talari che scendono sul petto.

Facciòli, Arìstide (Bologna 1862-1919) Pioniere dell'aeronautica italiana. Nel 1908 progettò e costruì il primo aeroplano a motore italiano.

fàce, sf. 1 Torcia. ~ fiaccola. 2 Splendore. ~ luce. 3 Sentimento che guida l'esistenza. 4 Corpo celeste, stella. ~ astro.

Facèlli, Luìgi (Acqui, Alessandria 1898-Milano 1991) Atleta italiano. Fu uno dei più grandi specialisti mondiali dei 400 m a ostacoli.

facènte, agg. Che fa.

facèto, agg. Piacevole, ameno, arguto. ~ spiritoso. <> burbero.
 agg. humorous, witty.

facèzia, sf. 1 Detto spiritoso, battuta. ~ arguzia. 2 Breve racconto incentrato su un moto di spirito. ~ aneddoto, storiella.

Fachinèlli, Èlvio (Luserna, Trento 1928-Milano 1989) Saggista. Tra le opere Il bambino dalle uova d'oro (1974) e La freccia ferma (1979).

fachìro, sm. 1 Asceta indù o musulmano dedito allo yoga. 2 Chi si dedica a pratiche ascetiche.
 arabo faqir povero.

fàcie, o fàcies, sf. invar. 1 Modo di presentarsi di una roccia, di una pianta, di un animale. 2 Caratteristiche del volto dei pazienti affetti da una determinata malattia.
Facies adenoidea
Caratteristiche del volto dei bambini sofferenti di ipertrofia adenoidea: bocca semiaperta, naso ristretto e sguardo passivo.
Facies mongolica
Caratteristiche del volto dell'individuo affetto da mongolismo: fronte bassa, naso con base allargata, occhi distanti e obliqui, lingua sporgente dalle labbra, orecchie con attaccatura bassa.
Facies tetanica
Caratteristiche del volto degli individui affetti da tetano: contrazione dei muscoli mimici facciali e del muscolo risorio in particolare che determina il cosiddetto riso sardonico.

fàcile, agg. e sm. agg. 1 Che si può fare senza difficoltà, comodo. ~ agevole. <> scomodo, difficile, arduo. 2 Affabile, mite. ~ trattabile. <> coriaceo. 3 Che si capisce senza fatica, semplice. ~ chiaro. <> oscuro. 4 Che si ottiene senza o con poca difficoltà. ~ comodo. 5 Propenso, disposto. ~ incline. 6 Poco onesto, poco serio. ~ superficiale. non conviene abbandonarsi a facili entusiasmi. 7 Probabile. <> inverosimile. è facile che vengano anche loro alla festa. 8 Sciolto, fluente. ha l'insulto facile, è pronto a insultare la gente.
sm. Cosa facile; ciò che è facile. dopo il facile, ora viene il difficile.
 agg. 1 easy. 2 (affidabile) easygoing. 3 (probabile) probable. 4 (portato) inclined.
 lat. facilis, deriv. da facere fare.

facilità, sf. 1 L'essere facile. ~ comodità, semplicità, chiarezza. <> complessità. 2 Possibilità di fare qualcosa con naturalezza e immediatezza, predisposizione. ~ attitudine. <> fatica.
 sf. 1 easiness, ease. 2 (disposizione) aptitude.
 lat. facilitas,-atis.

facilitàre, v. tr. Rendere più facile. ~ favorire. <> ostacolare.
 v. tr. to make easy, to make easier.

facilitazióne, sf. 1 Il facilitare. ~ agevolazione. <> intralcio. 2 Concessione di un fido o di un credito. ~ dilazione.

facilménte, avv. 1 In modo facile, senza difficoltà. ~ agevolmente. <> stentatamente. 2 Probabilmente. ~ plausibilmente. <> difficilmente.

facilóne, sm. (f.-a) Chi, per leggerezza, considera tutto facile. ~ superficiale. <> preciso.

facilonerìa, sf. L'essere facilone. ~ superficialità. <> precisione.

facinorosaménte, avv. In modo facinoroso.

facinoróso, agg. e sm. Pronto a fare il male. ~ violento. <> tranquillo.
 agg. violent.

facitóre, sm. (f.-trìce) Chi fa, chi crea.

facocèro, sm. Artiodattilo appartenente alla famiglia dei Suidi (Phacochoerus aethiopicus), molto diffuso nelle savane dell'Africa. Ha capo e corpo molto grosso, canini affilati che escono dalla bocca e che usano per difesa, lunga coda e verruche tra gli occhi. Viene cacciato per la sua carne, per la pelle e per l'avorio. Si nutre di vegetali in genere e di carogne. Vive prevalentemente in gruppi ridotti e si muove durante il giorno. Quando nascono i cuccioli, gli individui più giovani si allontanano dal branco, per farvi ritorno dopo qualche tempo.

fàcola, sf. Ciascuna delle chiazze luminose che si trovano sulla superficie del sole.

facoltà, sf. 1 Capacità connaturata o acquisita che consente il volere e l'agire umano. ~ virtù. 2 Autorità, potere, privilegio. ~ diritto. <> proibizione. non aveva facoltà di parlare in quell'assemblea. 3 Ciascuna delle unità in cui sono raggruppate le discipline universitarie relative a un determinato ordine di studi. si iscrisse alla facoltà di ingegneria. 4 Al plurale, averi, ricchezze. ~ beni.
 sf. 1 faculty. 2 (potere, autorità) power. 3 (chimica) property.
 lat. facultas,-atis, da legare con facilis facile.

facoltativaménte, avv. Per scelta, senza obbligo. <> obbligatoriamente.

facoltatìvo, agg. Lasciato alla facoltà, all'arbitrio di ciascuno. ~ volontario. <> obbligatorio.
 agg. optional.

facoltóso, agg. Che è ben fornito di beni materiali, agiato. ~ ricco. <> povero.
 agg. well-to-do, rich.
 deriv. da facoltà.

facóndia, sf. Facilità, eleganze, ricchezza di parola. ~ eloquenza. <> concisione.

facóndo, agg. Che ha facondia, eloquente. ~ loquace. <> laconico, stringato.

facòpidi In paleontologia, famiglia di trilobati.

facsìmile, o fac-sìmile, sm. invar. 1 Riproduzione esatta di scritto, firma, stampa, incisione. 2 Persona o cosa simile a un'altra. ~ copia. <> originale. 3 Riproduzione esatta effettuata a distanza, mediante trasmissione su linee telefoniche delle informazioni.
 sm. facsimile.
 comp. dal lat. fac, imperat. di facere fare + simile, da similis simile.

Fàcta, Luìgi (Pinerolo 1861-1930) Uomo politico fu molto vicino a Giolitti, sotto i cui consigli ricoprì molti ministeri. Non si oppose alla marcia su Roma (28 ottobre 1922), aprendo ufficialmente le porte del potere al fascismo. Nel 1924 venne nominato senatore a vita da Benito Mussolini.

factoring Concetto secondo il quale un'impresa (il factor) gestisce, per conto di un cliente, tutte le operazioni di contabilità, fatturazione e riscossione dei crediti ritenuti o meno inesigibili; come ricompensa, il factor riceve una percentuale della somma dei crediti gestiti.

factòtum, sm. e sf. invar. 1 Chi in un ufficio o in un'azienda svolge molte mansioni differenti. ~ fiduciario, galoppino, segretario. 2 Chi fa o vorrebbe fare tutto da solo. ~ traffichino.

Fadeev, Aleksandr Aleksandrovic (Tver 1901-Mosca 1956) Romanziere russo. Tra le opere La disfatta (1927) e La giovane guardia (1945).

fàdo, sm. invar. Canzone popolare portoghese avente contenuto amoroso e tono malinconico.

Faèdis Comune in provincia di Udine (3.013 ab., CAP 33040, TEL. 0432).

Faédo Comune in provincia di Trento (538 ab., CAP 38010, TEL. 0461).

Faédo Valtellìno Comune in provincia di Sondrio (577 ab., CAP 23100, TEL. 0342).

faentìna, sf. Ceramica fatta a Faenza o su imitazione di questa.

faentìno, agg. e sm. agg. Relativo a Faenza.
sm. Abitante o nativo di Faenza.

faènza, sf. Tipo di ceramica di pasta colorata ricoperta di smalto bianco originaria di Faenza.

Faènza Comune di Ravenna (54.000 ab., CAP 48018, TEL. 0546), sulla via Emilia. Città famosa per le sue maioliche, la cui produzione divenne importantissima nel corso del 1400 e del 1500. Mercato del bestiame e agricolo, con industrie meccaniche, alimentari e dell'abbigliamento. Da visitare il museo internazionale della ceramica, il palazzo del Podestà (XII sec.), il palazzo comunale e la cattedrale.

Faènza, Robèrto (Torino 1943-) Regista cinematografico. Diresse Forza Italia! (1977), Copkiller (1982), Jona che visse nella balena (1993) e Sostiene Pereira (1995).

Faer Øer Arcipelago di origine vulcanica dell'oceano Atlantico settentrionale (62° di latitudine nord) composto da 22 isole maggiori, tra le quali Stromo, Ostero, Norderoernes, Vago, Sudero, Sando e da numerose altre minori.
L'isola più elevata è Ostero, con il monte Slaettaratindur di 882 m e in generale l'arcipelago presenta un aspetto brullo, privo di vegetazione arborea e ricco di fiordi.
Il clima è freddo, con copiose precipitazioni.
Il capoluogo è Thorshavn sull'isola di Stromo.
Date le condizioni climatiche, l'attività agricola è modesta (patate, orzo, foraggi) e prevale l'allevamento di ovini, bovini e la pesca. Praticata è la caccia alla balena, che alimenta l'industria della conservazione del pesce.

faesìte, sf. Tipo di legno ottenuto per macerazione e compressione dei cascami di legname.

Faéto Comune in provincia di Foggia (1.010 ab., CAP 71020, TEL. 0881).

fag(o)- Primo elemento di parole composte.
 greco phágein mangiare.

Fagàcee Famiglia di piante dell'ordine delle Fagali, comprendente le principali latifoglie europee.

Fagàgna Comune in provincia di Udine (5.949 ab., CAP 33034, TEL. 0432).

Fagàli Ordine di piante Dicotiledoni, a cui appartengono anche le famiglie delle Fagacee e delle Betullacee, comprendente soprattutto specie arboree che prediligono climi temperati.

fagedenìsmo, sm. Estensione non definita di un'ulcerazione.
 greco phagédaina ulcera.

faggéta, o faggéto, sf. o sm. Bosco di faggi.

Faggéto Làrio Comune in provincia di Como (1.033 ab., CAP 22020, TEL. 031).

Faggiàno Comune in provincia di Taranto (3.526 ab., CAP 74020, TEL. 099).

fàggio, sm. Albero della famiglia delle Fagacee e dell'ordine delle Fagali (Fagus sylvatica), tipico dei boschi europei e asiatici. Caratterizzato dall'altezza imponente (oltre i 30 m). I suoi fiori maschili si raccolgono a gameti, mentre quelli femminili in gruppi di due o tre; dai suoi frutti (faggiole) si estrae olio e sono cibo per i suini. Il suo legno è molto impiegato nella combustione e nell'artigianato.
 sm. beech.

faggiòla, sf. Frutto del faggio.

fagiàno, sm. Nome comune di molti Uccelli Galliformi e particolarmente del genere Phasianus. Ha testa e collo verde scuro, caruncole di colore rosso e piumaggio bruno. È preda ambita dei cacciatori per la sua carne e per la splendida livrea tanto che non ne esiste più alcun esemplare selvatico; è tipico della Russia meridionale, ma si è diffuso ampiamente anche nel resto del continente.
 sm. pheasant.
Fagiano di monte
Uccello dei Galliformi (Lyrurus tetrix), con piumaggio nero bluastro lucente e coda a lira. Vive sulle Alpi al di sopra dei 1.000 m. Anch'esso viene cacciato per la bontà della sua carne.

fagiolàta, sf. 1 Minestra di fagioli. 2 Scorpacciata di fagioli.

fagiòlo, sm. 1 Pianta erbacea (Phaseolus vulgaris) della famiglia delle Leguminose. 2 Il seme del fagiolo. 3 Studente del secondo anno di università.
 sm. bean.
Deriva dall'America, ma è ampiamente diffuso anche in Europa per i frutti e i semi commestibili freschi o secchi. Le sue foglie sono formate da tre foglioline, i fiori sono bianchi, gialli o violacei e i frutti, legumi, variabili per colore e dimensione.
Fagiolino
Varietà nana del fagiolo, è detto anche cornetto. Viene coltivato per il baccello verde che è colto e consumato non ancora maturo.
Fagiolo dall'occhio
Legume dell'Asia (Vigna unguiculata), a forma di cilindro, con un becco finale, che contiene semi ovali, di colore bianco o rosso; vengono per lo più consumati secchi.
Fagiolo di Spagna
Legume largo (Phaseolus coccineus), coltivato in Europa, che contiene semi molto grossi reniformi, screziati o bianchi.

fàglia, sf. 1 Frattura di un complesso roccioso accompagnata dallo spostamento reciproco delle due parti. 2 Fallo, perdita. ~ errore.

Fagnàno Lago (593 km2) della Terra del Fuoco, al confine tra Argentina e Cile.

Fagnàno Àlto Comune in provincia di L'Aquila (499 ab., CAP 67020, TEL. 0862).

Fagnàno Castèllo Comune in provincia di Cosenza (4.690 ab., CAP 87013, TEL. 0984).

Fagnàno Olóna Comune in provincia di Varese (10.372 ab., CAP 21054, TEL. 0331). Centro industriale (prodotti meccanici, tessili, della plastica e della carta). Vi si trova il castello visconteo. Gli abitanti sono detti Fagnanesi.

fagoattraènte, sm. Alimento naturale o sintetico che ha la funzione di eliminare parassiti e animali nocivi.

fagocìta, sm. (pl.-i) Cellula, dai movimenti ameboidi o fissa, in grado di inglobare particelle organiche e inorganiche.

fagocìta, o fagocìto, sm. (pl.-i) Cellula capace di fagocitosi. Sono presenti sia in organismi semplici (come i Celenterati) sia nei tessuti e nel sangue dei Vertebrati.

fagocitàre, v. tr. 1 Assorbire per fagocitosi. ~ inglobare. <> eliminare, rigettare. 2 Incorporare nel proprio ambito, assorbire, annettere. ~ incorporare. <> espellere.

fagocitósi, sf. invar. La proprietà dei fagociti di inglobare elementi estranei o particelle elementari.

fagoinibitóre, sm. Inibente delle funzioni nervose dell'alimentazione e della secrezione di enzimi, viene utilizzato per combattere gli insetti nocivi quando si trovano allo stato larvale.

fagopirìsmo, sm. Avvelenamento da grano saraceno che colpisce gli erbivori.

fagottìsta, sm. (pl.-i) Che suona il fagotto.

fagòtto, sm. 1 Strumento musicale a fiato. 2 Involto fatto alla meglio, fardello. ~ pacco. 3 Persona che si veste e si comporta in modo goffo.
 sm. 1 (strumento) bassoon. 2 (involto) bundle. 3 (fare) to pack up.
Strumento musicale a fiato, in legno, ad ancia doppia, con lunga canna ripiegata. Impiegato dal XVII sec. nelle orchestre francesi. Utilizzato come strumento solista da Vivaldi, Mozart e Weber.

Faguibine Lago (500 km2) del Mali, nei pressi di Tombouctou.

Fahd ibn Abd al-Aziz (Riyad 1923-) Succedette al fratello Khaled nel 1982 come re dell'Arabia Saudita. Dapprima filopalestinese, dopo l'invasione del Kuwait del 1990 cambiò radicalmente politica. Nel 1996 ha chiamato al potere anche il fratello, principe ereditario, Abdallah.

Fahreheit 451 Romanzo di fantascienza di R. Bradbury (1953).

Fahrenheit 451 Film di fantascienza, francese/britannico (1966). Regia di François Truffaut. Interpreti: Julie Christie, Oskar Werner, Cyril Cusack. Titolo originale: Fahrenheit 451

Fahrenheit, Daniel Gabriel (Danzica 1686-L'Aia 1736) Fisico tedesco. Costruì strumenti di misura, in particolare aerometri e termometri. Ideò la scala termometrica che porta il suo nome.
Grado Fahrenheit (°F)
Grado della scala termometrica usata nei paesi anglosassoni che, in origine, considerava come punti fissi la temperatura di un miscela di cloruro di ammonio e ghiaccio (0 °F) e la temperatura tipica del corpo umano (97 °F). Data la difficoltà nel riprodurre tali riferimenti con sufficiente precisione, attualmente la scala Fahrenheit è stata equiparata a quella Celsius e considera come punti di riferimento la temperatura di fusione dell'acqua (pari a 32 °F) e la relativa temperatura di ebollizione (pari a 212 °F). La formula di conversione da gradi Celsius (tÞCÞ) a gradi Fahrenheit (tÞFÞ) è tÞCÞ = 5 (tÞFÞ-32) / 9.

FAI Sigla di Fondo Ambiente Italiano.

fài da te, loc. sost. m. invar. (meno corretti fai da té o faidaté) Il fare da sé piccoli lavori e riparazioni. ~ bricolage.
 sm. do-it-yourself.

Fài délla Paganèlla Comune in provincia di Trento (855 ab., CAP 38010, TEL. 0461).

Faìcchio Comune in provincia di Benevento (3.980 ab., CAP 82030, TEL. 0824).

fàida, sf. Vendetta privata di un torto subito. ~ rivalsa.
 lat. mediev. faida, dal longob. faihida.

faille, sf. invar. Tessuto a grana molto in rilievo e con armatura tela.

faìna, sf. 1 Piccolo mammifero carnivoro. 2 Persona brutta e rinsecchita o malignamente astuta.
Mammifero della famiglia dei Mustelidi (Martes foina), simile alla martora, con pelliccia bruno grigiastra e macchia bianca alla gola, con lunga coda. Vive in campagna e in zone boscose, ha abitudini notturne e si ciba di animali domestici.

fainésco, agg. (pl. m.-chi) 1 Di faina. 2 Astuto e maligno.

Fairbanks, Douglas (Denver 1883-Santa Monica 1939) Attore e produttore cinematografico americano. Fondò con Chaplin, Griffith e Pickford la casa di produzione e distribuzione United Artists. Divo del cinema muto interpretò molti film d'avventura riscuotendo grande successo. Tra i più famosi Il segno di Zorro (1920), Il ladro di Baghdad (1924), Il pirata nero (1925), Le ultime avventure di Don Giovanni (1934).

Fairfiled, Cicily Isabel (Kerry 1892-Londra 1983) Scrittrice e giornalista irlandese. Più nota con lo pseudonimo di Rebecca West. Ha lasciato numerosi lavori assai apprezzati per la ricchezza di pensiero (psicanalisi, tesi femministe, teorie politiche). Tra le opere, Il ritorno del soldato (1918), Il giudice (1922), La canna pensante (1936), La fontana trabocca (1957), Il significato del tradimento (1949), La corte e il castello (1958), Gli uccelli cadono (1966), Agnello nero e falcone grigio (1942).

fair-play, sm. invar. Comportamento gentile e leale. ~ correttezza. <> slealtà.

Faisalabad Città (1.104.000 ab.) del Pakistan, nella provincia del Punjab.

Faìto Monte (1.103 m) della Campania, nei monti Lattari.

Faiyzm Depressione (1.800 km2) dell'Egitto, nel Deserto Libico.

Faiyzm, El Città (227.000 ab.) dell'Egitto, capoluogo del governatorato omonimo.

Faizabad Città (142.000 ab.) dell'India, nello stato dell'Uttar Pradesh.

Fako Dipartimento (157.000 ab.) del Camerun, capoluogo Limbe.

falabèlla, sm. Pony di colore baio, originario dell'Argentina; è il più piccolo cavallo esistente.

Falàcridi Famiglia di Insetti Coleotteri comprendente ca. 500 specie.

falange, sf. 1 Nell'antica Grecia, ordinanza di fanteria schierata in battaglia. 2 Schieramento di soldati che formano una massa compatta. 3 Esercito. ~ truppe. 4 Moltitudine di gente. ~ schiera. 5 Movimento politico spagnolo di destra e organizzazione politico-militare libanese di destra. 6 Collettività formata da 1600 persone abitanti, secondo le teorie socialiste di C. Fourier, in un grande edificio popolare chiamato falanstèro. 7 In osteologia ciascuno dei segmenti ossei delle dita delle mani e dei piedi; ogni dito ha tre falangi a eccezione del pollice e dell'alluce che ne hanno solamente due.
 lat. phalanx,-angis, dal greco phàlanx.
Formazione di combattimento militare, inventata dal tebano Epaminonda e adottata dall'antica fanteria oplitica greca e macedone. Era formata da otto file di fanti muniti di aste (sarisse) lunghe fino a 7 m e costituiva una potente massa d'urto
Falange libanese
Definito anche Partito falangista libanese, fondato nel 1936 in Libano e schierato politicamente all'estrema destra. Movimento opposto alla sinistra musulmana e alla resistenza palestinese. Ha perpetrato le stragi di Chatila e Sabra.
Falange spagnola
Movimento politico di ispirazione fascista fondato a Madrid nel 1933 da José Antonio Primo de Rivera. Nel 1934 si unì alle JONS (Juntas de Ofensiva Nacional Sindicalista) e durante la guerra civile diede vita alla FET y de las JONS (Falange Española Tradicionalista y de las Juntas de Ofensiva Nacional Sindicalista). Promosse il colpo di stato del 1936 e, dopo la vittoria di Franco, divenne il solo partito spagnolo. Il declino politico avvenne dopo il 1942 con la liberalizzazione e l'avvento di altri movimenti politici.
Falangetta
Terza falange.
Falangina
Seconda falange, non presente nell'alluce e nel pollice.

Falangèridi Famiglia di Mammiferi Marsupiali del sottordine dei Diprotodonti a cui appartengono specie arboricole dalla coda prensile originarie di Australia e Nuova Guinea.

falangétta, sf. L'ultima falange delle dita, quella sulla quale si trova l'unghia.

Falàngidi Famiglia di Aracnidi Opilionidi dalle zampe lunghe e sottili.

Falangiotàrbi Ordine di Aracnidi fossili del Carbonifero che vivevano in Europa e America del nord.

falangìsta, agg., sm. e sf. (pl. m.-i) Di appartenente o aderente alla falange spagnola o a quella libanese.

falanstèrio, sm. 1 Edificio di grandi dimensioni che doveva accogliere una falange nel sistema di Fourier. 2 Grande fabbricato, detto in senso dispregiativo.
 comp. da falange +-stero tratto da monastero.

Falansterio, Il Romanzo di A. Azevedo (1890).

falàrica, sf. (pl.-che) Nell'antica Roma, arma da getto avente forma di freccia che veniva usata sia per cacciare sia in guerra.

Falàride In greco, Phalaris. Tiranno di Agrigento dal 570 al 554 ca. a. C. Secondo leggenda faceva rinchiudere i nemici in un toro di bronzo arroventato. Condusse una politica espansionistica allargando i confini del suo territorio. Gli sono attribuite alcune lettere apocrife (Lettere di Falaride).

falàropo, sm. Nome comune e genere di Uccelli Caradriformi marini di piccole dimensioni della famiglia dei Falaropodidi.
 comp. dal greco phálaros candido + pús piede.

Falàschi, Giovànni (Empoli 1940-) Critico letterario italiano, specializzato nella letteratura dell'800 e in quella contemporanea. Si ricorda l'opera La resistenza armata nella narrativa italiana (1976).

falàsco, sm. (pl.-chi) Nome comune di varie specie di piante erbacee palustri e di brughiera.

Falcàde Comune in provincia di Belluno (2.270 ab., CAP 32020, TEL. 0437).

falcàre, v. tr. Piegare o mo' di falce.

falcàta, sf. 1 Proiezione in avanti dell'arto anteriore nel trotto del cavallo. 2 Nel podismo, l'apertura di gambe dell'atleta, il suo passo. 3 Andatura dell'atleta. ~ passo.

falcàto, agg. 1 Che ha forma di falce. 2 Munito di falci.

falcatùra, sf. Curvatura a forma di falce.

fàlce, sf. 1 Strumento agricolo di ferro arcuato con manico di legno utilizzato per tagliare a mano erbe e raccolti. ~ falcetto, roncola. 2 La parte a forma di falce della luna crescente o calante. 3 Qualsiasi oggetto a forma di falce.
 sf. scythe.
 lat. falx,-cis.

falcemìa, sf. Anomalia del sangue nella quale i globuli rossi, in presenza di una ridotta pressione di ossigeno, assumono forma falciforme.

falcétto, sm. Piccola falce usata per tagliare l'erba e per potare.
 sm. sickle.

falchétta, sf. Bordo superiore dello scafo nelle imbarcazioni.

falchétto, sm. 1 Diminutivo di falco. 2 Nome popolare del lodolaio.

Falciàno dél Màssico Comune in provincia di Caserta (4.078 ab., CAP 81030, TEL. 0823).

falciàre, v. tr. 1 Tagliare con la falce. ~ mietere. 2 Uccidere. ~ stroncare.
 v. tr. 1 to cut. 2 (fig.) to mow.

falciàta, sf. 1 Azione del falciare. 2 Quantità tagliata con un colpo di falce.

falciatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, chi falcia.

falciatrìce, sf. Macchina per il taglio di foraggi per mezzo di una barra falciante.
 sf. mower.

falciatùra, sf. 1 Il falciare. 2 Il periodo dell'anno in cui si falcia. ~ mietitura.

falcìdia, sf. 1 Detrazione, tara. ~ defalco. <> aggiunta. ottenere una falcidia del conto. 2 Massacro, sterminio. ~ strage. la guerra ha provocato una falcidia di vite umane.
 dal nome Publio Falcidio, tribuno romano che promulgò leggi che regolavano le eredità.

falcidiàre, v. tr. Eseguire una falcidia.

falcifórme, agg. Che ha forma di falce.

falcióne, sm. Grossa lama o macchina per trinciare il foraggio.

Fàlco Monte (1.657 m) dell'Appennino Tosco-Emiliano, nel gruppo del monte Falterona.

fàlco, sm. (pl.-chi) 1 Genere di Uccelli rapaci di media e piccola taglia della famiglia dei Falconidi e degli Accipitridi. 2 Persona rapace, astuta. 3 Forte sostenitore degli interventi militari, soprattutto nelle controversie politiche internazionali. ~ estremista. <> colomba.
 sm. hawk.
Il falco presenta generalmente becco corto e adunco, coda lunga e ali appuntite; cattura le prede sia a terra che in volo. Usati fin dal medioevo per la caccia, i falchi sono utili alla natura perché distruggono gli animali nocivi.
Falco pellegrino
Uccello (Falco peregrinus) della famiglia dei Falconidi e dell'ordine dei Falconiformi. Di colore scuro, è diffuso ovunque presso scogliere e luoghi montuosi. Si ciba di uccelli.
Falco pescatore
Uccello (Pandion haliaëtus) della famiglia degli Accipitridi e dell'ordine dei Falconiformi. Di colore bianco con ali scure, vive nelle zone ricche d'acqua dell'Eurasia, dell'America e dell'Australia. Si nutre di pesci che cattura tuffandosi.

Falcón Stato (632.000 ab.) del Venezuela, capitale Coro.

falconàra, sf. 1 Luogo in cui si allevano i falconi. 2 Feritoia nelle mura di una rocca per le artiglierie.

Falconàra Albanése Comune in provincia di Cosenza (1.434 ab., CAP 87030, TEL. 0982).

Falconàra Marìttima Comune in provincia di Ancona (30.105 ab., CAP 60015, TEL. 071). Centro industriale (prodotti chimici, meccanici, calzaturieri e raffinerie) e turistico (balneazione). Vi si trova la fortezza di Rocca Priora, del XVI sec. Gli abitanti sono detti Falconaresi.

Falcóne Comune in provincia di Messina (2.856 ab., CAP 98060, TEL. 0941).

falcóne, sm. 1 Falco impiegato nella falconeria. 2 Falco di grandi dimensioni. 3 Nome con cui si indica impropriamente la poiana. 4 Palo alla cui sommità si attaccano carrucole o paranchi per sollevare carichi.
 sm. falcon.

Falcóne, Giovànni (Palermo 1938-1992) Magistrato siciliano, giudice del tribunale di Palermo. Impegnato nella lotta alla mafia, condusse importanti indagini che contribuirono all'istituzione del primo grande processo alla mafia (1986) che riuscì a mettere sotto accusa la parte dirigente mafiosa. Trasferito a Roma a dirigere gli affari penali del ministero di grazia e giustizia, fu ucciso, per opera della mafia, a Capaci nel maggio 1992. Nell'attentato dinamitardo morirono anche la moglie e i tre uomini della scorta.

Falcóne, pùnta dél Promontorio all'estremità nordoccidentale della Sardegna, di fronte alle isole di Piana e Asinara.

falconerìa, sf. Arte di ammaestrare i falconi per la caccia.

Falconet, Étienne-Maurice (Parigi 1716-1791) Scultore francese. Tra le opere Pietro il Grande (1766-1778, San Pietroburgo).

Falconetti, Renée (Sermano 1893-Buenos Aires 1946) Attrice teatrale francese. Interpretò Giovanna d'Arco (1928).

Falconétto, Giovànni Marìa (Verona 1468-Padova 1534) Architetto. Tra le opere l'Odeon ela loggia Cornaro a Padova(1524).

Falcóni, Armàndo (Roma 1871-Milano 1954) Attore cinematografico e teatrale. Interpretò Felicita Colombo (1937) e I promessi sposi (1941).

Falcònidi Famiglia di Uccelli Falconiformi dalle ali sviluppate e il becco corto e adunco.

falconière, sm. Chi è addetto all'ammaestramento e alla custodia dei falconi da caccia.

Falconifórmi Ordine di Uccelli comprendente rapaci diurni.

fàlda, sf. 1 Strato largo e sottile di una determinata materia. ~ lamina, sfoglia. 2 Strato di roccia sotterranea e l'insieme delle acque sotterranee che imbevono uno strato di roccia. 3 Lamina di pietra o di metallo. ~ scaglia. 4 Batuffolo. ~ fiocco. 5 Lembo inferiore di un abito. ~ orlo. 6 Pendice di un monte. 7 Tesa del cappello. ~ ala. 8 Ciascuna delle protezioni di cuoio che in una sella si trovano sotto l'arcione. 9 Ciascuna delle parti inclinate che costituiscono un tetto. 10 In matematica è ogni superficie di un solido di rotazione.
 sf. 1 stratum, layer. 2 (cappello) brim. 3 (cappotto) tails.
Falda acquifera
Zona sotterranea, formata da terreni permeabili per porosità o per fessurazione, impregnata d'acqua; si dice artesiana se imprigionata fra due strati impermeabili, freatica se situata al di sopra del primo strato sotterraneo impermeabile. Il prelievo di acqua dalle falde può talvolta essere facilitato dal loro affioramento spontaneo (sorgenti), ma normalmente richiede la perforazione degli strati superficiali e la creazione di pozzi. Quando un pozzo raggiunge una falda artesiana è possibile che la pressione esistente nella falda stessa consenta all'acqua di raggiungere autonomamente la superficie. Negli altri casi è necessario utilizzare pompe commisurate alla profondità del pozzo. Le acque di falda sono di norma più pure di quelle superficiali e costituiscono la più abbondante fonte di approvvigionamento idrico per le esigenze umane. Proprio per questa ragione, il progressivo inquinamento delle falde freatiche, causato dallo sviluppo industriale e dall'abuso di fertilizzanti chimici a base di fosfati da parte della moderna agricoltura, costituisce un pericolo che non può e non deve essere sottovalutato.
Falda detritica
In geologia è l'accumulo di detriti rocciosi incoerenti.
Falda di ricoprimento
Strati di roccia sedimentati che, sotto la spinta di forze tangenziali, ricoprono altri terreni.

faldèlla, sf. Piccolo pezzo di tela che un tempo veniva posto sulle ferite affinché non si infettassero. Poteva essere cosparsa di unguenti medicamentosi.

faldìglia, sf. Cerchio di legno che le donne portavano attaccato alle gonne.

faldistòrio, sm. Sorta di sedia bassa con braccioli e senza spalliera che serve al papa o ai vescovi nei pontificali.

falècio, o falecèo, agg. e sm. Di verso greco e latino di undici sillabe.

falegnàme, sm. Artigiano che lavora il legno. ~ carpentiere.
 sm. joiner.
 da fare + legname.

falegnamerìa, sf. 1 Mestiere del falegname. 2 Laboratorio del falegname.

Falémé Fiume (400 km) dell'Africa occidentale. Nasce dal Fouta Djalon e confluisce nel fiume Senegal.

falèna, sf. 1 Nome attribuito a molte specie di farfalle notturne, visibili normalmente intorno alle sorgenti di luce, da cui sono attirate. 2 Prostituta.
 sf. moth.
Le falene fanno parte dell'ordine dei Lepidotteri. Le larve della falena invernale (Operphtera brumata), nate dalle uova deposte sulle gemme degli alberi da frutta e su altre piante, producono gravi danni all'agricoltura. Vivono in ambienti molto diversi e si sviluppano con metamorfosi completa in quattro stadi: uovo, larva o bruco, pupa o crisalide e adulto. In base al clima dell'habitat il loro sviluppo dallo stadio larvale allo stadio adulto può avere una durata più o meno lunga. Gli individui adulti si nutrono di vegetali, polline, resti animali e feci.

falèra, sf. 1 Medaglia d'oro assegnata come merito ai soldati dell'antica Roma e da appendersi al petto. 2 Borchia metallica.

Falèria Comune in provincia di Viterbo (1.428 ab., CAP 01030, TEL. 0761).

Falèrna Comune in provincia di Catanzaro (3.504 ab., CAP 88042, TEL. 0968).

falèrno, sm. Vino pregiato rosso o bianco prodotto nella zona di Formia e nella Campania settentrionale.

Faleróne Comune in provincia di Ascoli Piceno (3.317 ab., CAP 63022, TEL. 0734).

falèsia, sf. Costa molto ripida a strapiombo sul mare.
 sf. falaise, cliff.

Falièro, Marìno (Venezia 1274-1355) Doge e politico veneziano. Appartenente a un'importante famiglia, tentò con essa di rovesciare il governo aristocratico veneziano per instaurare una tirannia. Sconfitto dai genovesi fu condannato alla decapitazione.

falìsco, agg. e sm. (pl. m.-i) agg. 1 Di un'antica popolazione italica che occupava le pendici dei monti Cimini. 2 Di Montefiascone.
sm. 1 Appartenente alla popolazione falisca. 2 Persona nata o abitante a Montefiascone.

Falk, Peter (New York 1927-) Attore statunitense. Interpretò Angeli con la pistola (1961), Italiani brava gente (1965), Gli intoccabili (1968), Una moglie (1974) di J. Cassavetes, California Dolls (1981), di Aldrich, Il cielo sopra Berlino (1986), di Wenders, ma raggiunse il successo soprattutto con il Tenente Colombo, famoso serial televisivo.

Falk, Rossèlla (Roma 1926-) Pseudonimo dell'attrice Rossella Falzacappa. Esordì interpretando Pirandello e fu tra i fondatori della Compagnia dei Giovani insieme a G. De Lullo e a R. Valli. Fra i suoi successi L'aquila a due teste (1984), La strana coppia (1987), Il treno del latte non si ferma più qui (1992) e Boomerang (1994). Regista nel 1995 di Anima nera. In televisione, apparve nelle trasposizioni dei lavori interpretati per il teatro come Giovanna di Lorena (1959), L'amica delle mogli (1970), La signora delle camelie (1971) e Applause (1982).

Falkland Dette anche isole Malvine. Gruppo insulare (oltre 200 isole) dell'oceano Atlantico sudoccidentale, 450 km al largo della costa argentina di fronte allo stretto di Magellano.
Le due isole principali sono la Falkland Occidentale (Gran Malvina) la Falkland Orientale (Soledad).
Le isole Falkland sono prevalentemente montuose, anche se la cima più alta, il monte Adam, raggiunge solo i 700 m. Il capoluogo è Stanley (1.200 abitanti). Si pratica l'allevamento ovino e bovino, la pesca e la caccia alla balena.
Occupate dagli inglesi a partire dal 1832, sono rivendicate dall'Argentina che ha cercato invano di impadronirsene nel 1982.
Falkland
Stretto che separa l'isola di East Falkland da quella di West Falkland.

fàlla, sf. 1 Rottura nella carena di una nave, in un argine o simili da cui può penetrare l'acqua. ~ breccia. 2 Spaccatura, fenditura. ~ buco. chiudere una falla, porvi rimedio. 3 Omissione. ~ lacuna. la tua interrogazione presenta numerose falle nella preparazione.
 sf. leak.
 deriv. da fallare.

Falla y Matheu, Manuel de (Cadice 1876-Alta Gracia 1946) Compositore spagnolo le cui opere furono ispirate al verismo italiano e alla cultura popolare spagnola. Vissuto a Parigi dal 1907 al 1914 si avvicinò all'impressionismo grazie alla conoscenza di Debussy, Ravel e Dukas. Con l'avvento del regime franchista emigrò in Argentina. Le opere principali, Notti nei giardini di Spagna (1915), L'amore stregone (1915), Il cappello a tre punte (1919).

fallàce, agg. 1 Che trae o può trarre in inganno, insidioso. ~ ingannevole. <> veritiero. 2 Che è frutto di illusioni, effimero. ~ fugace.
 agg. misleading.
 lat. fallax,-acis, deriv. da fallere sbagliare.

Fallàci, Oriàna (Firenze 1930-) Giornalista e scrittrice. Tra le opere Lettera a un bambino mai nato (1975) e Un uomo (1979).

fallàcia, sf. (pl.-cie) 1 L'essere fallace; apparenza ingannevole. ~ falsità. 2 Errore. ~ sbaglio. 3 Menzogna, inganno. ~ ipocrisia. 4 Slealtà. ~ malafede. 5 Vizio di ragionamento. ~ sofismo.

Fallada, Hans (Greifswald 1893-Berlino 1947) Pseudonimo di Rudolf Ditzen. Romanziere. Tra le opere E adesso, pover'uomo? (1932) e Ognuno muore solo (1947).

fallàre, v. tr. Commettere fallo, errare. ~ sbagliare.

Fàllere Monte (3.061 m) della Val d'Aosta, nella valle del Gran San Bernardo.

fallìbile, agg. Che è soggetto a errare. <> infallibile.

fallibilità, sf. L'essere fallibile. <> infallibile.

fallicìsmo, sm. Culto dell'organo genitale maschile, visto come simbolo dell'energia creatrice.

fàllico, agg. (pl. m.-ci) 1 Relativo al fallo. 2 Del culto del fallo.

fallimentàre, agg. 1 Di fallimento, relativo a un fallimento. procedura fallimentare, per liquidare un'azienda fallita. 2 Che porta alla rovina, disastroso. ~ negativo. <> trionfale. la situazione fallimentare non può che peggiorare.
 agg. bankruptcy.

falliménto, sm. 1 Lo stato giuridico dell'imprenditore insolvente e il procedimento per ripartire il ricavato della liquidazione del patrimonio tra tutti i creditori. ~ bancarotta. 2 Esito negativo, disastro. ~ insuccesso. <> vittoria.
 sm. 1 bankruptcy. 2 (fig.) failure.
È dichiarato con sentenza del tribunale che nomina un giudice delegato a dirigerne le fasi e un curatore fallimentare il quale compila l'elenco dei creditori, realizza l'attivo, lo liquida, lo distribuisce fra i creditori in proporzione ai loro crediti e secondo un ordine di priorità stabilito dalla legge.

Fallinàli Sottordine di Funghi Basidiomiceti.

fallìre, v. v. tr. Non colpire nel punto mirato. ~ fare fiasco. <> centrare, riuscire.
v. intr. 1 Fare fallimento, indebitarsi. ~ rovinarsi. 2 Non raggiungere il fine prefisso, non riuscire. ~ abortire. <> riuscire. 3 Venir meno. ~ mancare. 4 Sbagliare. ~ errare.
 v. tr. to miss. v. intr. 1 (fig.) to fail. 2 (comm.) to go bankrupt.
 lat. fallere sbagliare.

fallìto, agg. e sm. agg. 1 Che ha subito una dichiarazione di fallimento. 2 Non riuscito. : :l tentativo fallito non deve minare il nostro entusiasmo. 3 Mancato
sm. Imprenditore che ha subito un fallimento. Che non è riuscito a raggiungere un risultato valido.
con tutte quelle sconfitte, cominciava a sentirsi un fallito.
 agg. 1 bankrupt. 2 (fig.) unsuccessful. sm. 1 (fig.) failure. 2 (comm.) bankrupt.

Fàllo Comune in provincia di Chieti (217 ab., CAP 66040, TEL. 0872).

fàllo, sm. 1 Errore, peccato, colpa. ~ sbaglio. essere in fallo, essere in errore. 2 Difetto nella lavorazione. ~ imperfezione. 3 Nello sport, azione che trasgredisce le regole del gioco e per cui è prevista una punizione. 4 Membro virile. ~ pene. 5 Conseguenza del venire meno. la memoria gli fece fallo.
 sm. 1 mistake, error. 2 (difetto, imperfezione) defect, fail, flaw. 3 (calcio) foul.
 da fallare.
Fallo canino
Fungo (noto anche come mutino canino, Mutinus caninus) della famiglia delle Fallacee e della classe dei Basidiomiceti. Non commestibile.

fallocrazìa, sf. Atteggiamento psicologico e culturale che attribuisce all'uomo la supremazia e alla donna un ruolo subalterno.

Fallòppio, Gabrièle (Modena 1523-Padova 1562) Anatomista e chirurgo studioso e fondatore dell'anatomia umana. Descrisse strutture di organi da lui individuati quali l'orecchio interno, la corda del timpano, le tube dell'utero.
Tuba di Falloppio
Ciascuno dei due canali o salpingi che congiungono l'ovaio all'utero, mediante i quali l'uovo viene sospinto nell'utero per essere fecondato dagli spermatozoi.

fallosità, sf. L'essere falloso.

fallóso, agg. 1 Di giocatori nelle gare sportive, scorretto. <> leale. 2 Che presenta difetti di fabbricazione. ~ imperfetto.

Fallot, tetralògia di Frequente malformazione cardiaca congenita costituita da stenosi dell'arteria polmonare, comunicazione interventricolare, destroposizione dell'aorta e ipertrofia del ventricolo destro.

fall-out, sm. invar. 1 Ricaduta sulla superficie terrestre di polveri radioattive presenti nell'atmosfera in seguito a esplosioni nucleari. 2 Effetto indiretto. ~ conseguenza.

Falloux, Alfred-Frédéric (Angers 1811-1886) Politico cattolico francese. Fu ministro dell'istruzione nel 1848 e 1849.

Falmènta Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (319 ab., CAP 28050, TEL. 0323).

falò, sm. Grande fuoco acceso all'aperto per segnalazione o in segno di festa. ~ pira, rogo.
 sm. bonfire.

Falò delle vanità, Il Film drammatico, americano (1990). Regia di Brian De Palma. Interpreti: Tom Hanks, Bruce Willis, Melanie Griffith. Titolo originale: The Bonfire of the Vanities

falòppa, sf. 1 Bozzolo imperfetto contenente la larva morta. 2 Persona bugiarda. ~ millantatore.

Falòppio Comune in provincia di Como (3.322 ab., CAP 22020, TEL. 031).

falpalà, sm. Striscia di stoffa arricciata usata per guarnire tende, sottane ecc.

Fàlqui, Antonèllo (Roma 1925-) Regista televisivo. Uno dei più grandi del mondo della televisione, legò il suo nome a trasmissioni che fecero la storia del piccolo schermo. All'esordio con Vita e conclave: Pio XII (1952), seguirono, tra l'altro, Il musichiere (1957-1960), Canzonissima (1958-1959 e 1968-1969), Studio uno (fino al 1996), Teatro 10 (1964).

falsabràga, sf. (pl. falsebràghe) Parapetto per fucileria delle fortificazioni permanenti.

falsaménte, avv. 1 Con falsità. ~ erroneamente. 2 Ingiustamente, iniquamente. ~ slealmente. 3 Con doppiezza, bugiardamente. ~ ipocritamente.

falsàre, v. tr. Rappresentare in modo contrario al vero o diverso dall'originale; alterare, distorcere. ~ falsificare. <> correggere.
 lat. tardo falsare, deriv. da falsus, p.p. di fallere.

Falsari, I Romanzo di A. Gide (1925).

falsarìga, sf. (pl. falsarìghe) 1 Foglio rigato che viene posto sotto il foglio su cui si scrive e da esso traspare permettendo di procedere diritto nella scrittura. 2 Esempio che si segue in modo fedele. ~ modello.

falsàrio, sm. 1 Chi altera documenti, banconote, firme ecc. o ne fabbrica di falsi per trarre un illecito vantaggio. ~ contraffatore. 2 Mentitore. ~ ingannatore.
 sm. counterfeiter, forger.
 lat. falsarius, deriv. da falsus, p.p. di fallere.

falsatùra, sf. 1 In sartoria, striscia di merletto che si mette come guarnizione tra lembi di tessuto. ~ entredeux. 2 Striscia di tessuto posta sopra l'abbottonatura per nascondere i bottoni.

false drop, loc. sost. m. invar. Letteralmente significa "goccia falsa". Nel linguaggio informatico indica un risultato di una ricerca testuale che non è coerente, da un punto di vista semantico, con la ricerca stessa.

falseggiàre, v. tr. 1 Falsificare. ~ falsare. 2 Cantare in falsetto.

falsettìsta, sm. (pl.-i) Cantante maschio che canta in falsetto. ~ sopranista, contraltista.

falsétto, sm. Voce di tono alto alterata artificiosamente per simulare la voce femminile.

falsificàbile, agg. Che si può falsificare.

falsificabilità, sf. Il falsificare e l'effetto.

falsificàre, v. tr. Imitare con intenzione dolosa, contraffare. ~ distorcere.
 v. tr. 1 to falsify. 2 (monete) to counterfeit, to forge.
 lat. tardo falsificare, comp. da falsus +-ficare fare.

falsificatóre, sm. (f.-trìce) Chi falsifica. ~ falsario.

falsificazióne, sf. 1 Il falsificare e l'effetto. 2 Finzione. ~ contraffazione.
 sf. falsification, forgery.

falsità, sf. 1 L'essere falso. ~ fallacia. <> verità. 2 Azione o parola contraria al vero. ~ inganno, imbroglio. 3 Mancanza di lealtà, ipocrisia. ~ doppiezza. <> franchezza.
 sf. 1 falsity, falseness. 2 (bugia) lie.
 lat. falsitas,-atis.

fàlso, agg. e sm. agg. 1 Che non corrisponde alla verità e alla realtà, errato. ~ erroneo. <> vero. 2 Strada sbagliata e che porta all'errore. 3 Non autentico, falsificato. ~ contraffatto. <> autentico. 4 Privo di sincerità. ~ ipocrita. <> sincero. 5 Che non corrisponde a ciò che sembra essere. ~ ingannevole. 6 Posticcio. ~ artificiale. 7 Illusorio, simulato. ~ fittizio.
sm. 1 Ciò che è falso. 2 Cosa o persona falsa. 2 Reato di falsificazione. 3 Opera d'arte contraffatta.
 agg. 1 false. 2 (contraffatto) falsified, forged. 3 (errore) wrong. sm. 1 falsehood. 2 (oggetto) forgery.
 lat. falsus, p.p di fallere.
In ambito giuridico è il termine che indica una pluralità di crimini, il cui elemento fondamentale è la violazione, sotto ogni forma, della fides publica. Sono previste in proposito sanzioni.

Falso e vero verde, Il Opera di poesia di S. Quasimodo (1956).

falsopiàno, sm. (pl. falsipiàni) Tratto di superficie terrestre che appare piano, ma in realtà è caratterizzato da modeste irregolarità.

Falstaff Commedia lirica in tre atti di G. Verdi, libretto di A. Boito (Milano, 1893).
La storia è ambientata a Windsor, nel 1400 circa. Sir Falstaff vuole conquistare due donne e i denari dei relativi coniugi. Per questo motivo fa recapitare loro due lettere. Le signore decidono di burlarsi di lui. Intanto anche Ford, uno dei mariti, venuto a conoscenza dell'inganno, cerca dapprima di corrompere Falstaff, quindi lo rincorre mentre il protagonista si rinchiude dentro una cesta. Questa finisce nel Tamigi. Alla fine Falstaff e Ford rimangono entrambi vittime del raggiro delle donne.
Falstaff
(ossia Le burle) Dramma giocoso in due atti di A. Salieri, libretto di C. P. De Franceschi (Vienna, 1799).

Falteróna Monte (1.654 m) dell'Appennino Tosco-Emiliano, da cui nascono i fiumi Arno e Santerno.

Falun Città (54.000 ab.) della Svezia, capoluogo della contea di Kopparberg.

Falvatèrra Comune in provincia di Frosinone (587 ab., CAP 03020, TEL. 0775).

Falzàrego Passo (2.105 m) delle Alpi Dolomitiche, tra le valli d'Ampezzo e Cordevole.

Fàlzes (in ted. Pfalzen) Comune in provincia di Bolzano (2.049 ab., CAP 39030, TEL. 0474).

fàma, sf. 1 Reputazione, nominanza. ~ nomea. 2 Notorietà, rinomanza. ~ celebrità. <> mediocrità, oblio. 3 Notizia universalmente diffusa.
 sf. 1 (reputazione) reputation, name, repute. 2 (nomea) renown, fame.
 lat. fama, deriv. da fari parlare.

Famagósta Città di Cipro (39.000 ab.) capoluogo del distretto omonimo. Porto sulla costa orientale dell'isola greca Ammòchostos. Tra le sue risorse industrie chimiche, tessili e alimentari. Fondata da Tolomeo II Filadelfo nel III sec. a. C., fu distrutta dagli arabi nel 647 e divenne la capitale del regno dei Lusignano nel 1291. Fu occupata nel XIV sec. dai genovesi e nel XV sec. dai veneziani. I turchi se ne impossessarono nel 1571 dopo un assedio protrattosi per dieci mesi. Nel 1878 venne ceduta, con l'isola di Cipro, alla Gran Bretagna. Dal 1974 appartiene alla Repubblica turca di Cipro del Nord.
Sono visibili fortificazioni veneziane, il castello, il palazzo Reale e la cattedrale di San Nicola trasformata in moschea.
Famagosta
Distretto (124.000 ab.) di Cipro, prevalentemente pianeggiante.

famatinìte, sf. Antimoniosolfuro di rame che si presenta in masse di colore grigio dai riflessi rossastri.

fàme, sf. 1 Grande stimolo di mangiare e la sofferenza che provoca l'insoddisfazione di questo stimolo. ~ appetito. <> sazietà. 2 Carestia. 3 Desiderio sfrenato. ~ brama. 4 Grande miseria. ~ indigenza, inedia. <> abbondanza, benessere.
 sf. 1 hunger. 2 (avere) to be hungry. 3 (patire) to starve.
 lat. fames.
Fisiologicamente è avvertita a livello gastrico, ma è provocata da una stimolazione dell'ipotalamo a seguito di un abbassamento del tasso glicemico nel sangue. Nel 1998 alcuni scienziati dell'Howard Medical Institute del Texas hanno scoperto l'ormone (orexin) utile sia a bloccare sia a promuovere la voglia di cibo.
A livello sociale ha rappresentato e rappresenta un grave problema per un numero elevato di persone, principalmente nei paesi sottosviluppati, sia per la carenza di cibo, legata a particolari situazioni climatiche (siccità e inondazioni) sia per l'iniqua distribuzione delle risorse alimentari a livello mondiale. Dalla seconda metà del Novecento si è fatto fronte a questo problema attraverso la creazione di organismi internazionali (FAO) e a un maggiore impegno delle superpotenze.

Fame Romanzo di K. Hamsun (1890).

Fame e la sete, La Film commedia, italiano (1999). Regia di A. Albanese. Interpreti: A. Albanese, A. Cerami.

Fame usurpate Saggio di V. Imbriani (1877).

famèdio, sm. Edificio in cui sono accolte le spoglie di personaggi famosi.
 comp. dal lat. fama fama + aedes tempio.

Famegia del santolo, La Commedia di G. Gallina (1892).

famelicità, sf. L'essere famelico.

famèlico, agg. 1 Affamato. ~ vorace. <> satollo. 2 Avido. ~ bramoso. <> disinteressato.
 agg. ravenous.

Famenne Regione del Belgio, nell'altopiano delle Ardenne, tra le valli dei fiumi Lesse e Ourthe.

famigeràto, agg. Che gode di cattiva fama. ~ malfamato. <> stimato.
 agg. ill-famed, notorious.

famìglia, sf. 1 Insieme di persone unite da un rapporto di parentela o di affinità. 2 Stirpe. ~ casata. 3 Insieme di cose affini. ~ tipologia. 4 L'insieme delle persone che costituiscono il personale di una casa patrizia. 5 Insieme di persone legate da un vincolo comune. 6 In botanica e zoologia, raggruppamento di generi aventi caratteri simili. ~ razza.
 sf. family.
 lat. familia, da famulus servitore.
A livello giuridico l'ordinamento della famiglia è stato rinnovato dalla legge 151 del 1975 e dall'introduzione del divorzio; in base a questa, la donna acquisisce il diritto di patria potestas, collegialmente con il marito, godendo dei suoi stessi diritti. A livello patrimoniale vige la comunione dei beni, salvo contraria volontà.
In campo etnologico, si fa distinzione tra famiglia nucleare, formata da padre, madre e i figli non sposati, e famiglia plurima, composta da un uomo con più donne (famiglia poliginica), oppure da una donna con più uomini (famiglia poliandrica). Alla base di ogni tipo di nucleo familiare, vi sono sempre gli stessi principi, ossia quello di connubio, di discendenza, fratellanza e coresidenza. Divieto tassativo, tipico di tutte le strutture familiari è l'incesto, ossia la proibizione di rapporti sessuali tra consanguinei; ciò avrebbe avuto come conseguenza, spiegata a livello culturale, psicologico e religioso, il fatto che gli uomini cercassero le loro donne al di fuori del nucleo familiare (esogamia).
In chimica, è il gruppo di elementi con le stesse proprietà chimiche e fisiche.
Patto di famiglia
Trattato di perpetua alleanza difensiva stipulato tra i Borboni di Francia e quelli di Spagna.

Famiglia Romanzo di Pa Chin (1933).

Famiglia Addams, La Film commedia, americano (1991). Regia di Barry Sonnenfeld. Interpreti: Raoul Julia, Anjelica Huston, Christopher Lloyd. Titolo originale: The Addams Family

Famìglia cristiàna Rivista cattolica che venne fondata da don Giacomo Alberione nel 1931.

Famiglia dell'antiquario, La Commedia di C. Goldoni (1749-1750).

Famiglia di Pascual Duarte, La Romanzo di C. J. Cela (1942).

Famiglia Goloviëv, La Romanzo di M. E. Saltykov-Scedrin (1880).

Famiglia Moskat, La Romanzo di I. B. Singer (1950).

famìglio, sm. 1 Messo del Comune. ~ usciere. 2 Lavoratore domestico. ~ servo.

familiàre, o famigliàre, agg., sm. e sf. agg. 1 Della famiglia. 2 Schietto. ~ semplice. <> scortese. accoglienza familiare. 3 Noto per lunga consuetudine. ~ consueto. <> sconosciuto. finalmente riuscì a scorgere un volto familiare nella folla.
sm. e sf. Persona della famiglia. ~ congiunto. <> estraneo.
sf. Automobile con carrozzeria adatta al trasporto di più persone. ~ station wagon.
 agg. 1 family. 2 (noto, conosciuto) familiar. 3 (atmosfera) friendly. 4 (solito) usual. 5 (informale) colloquial, informal. sm. e sf. relation, relative.
 lat. familiaris.

familiarità, o famigliarità, sf. 1 Confidenza e affabilità tipiche di chi è familiare o di ciò che è familiare. ~ amicizia. <> distacco. 2 Abitudine, usanza. ~ consuetudine. <> disabitudine. 3 Esperienza, dimestichezza. ~ pratica. <> imperizia.
 sf. familiarity, friendliness.

familiarizzàre, o famigliarizzàre, v. v. tr. 1 Rendere familiare, assuefare. ~ abituare. 2 Fare amicizia. ~ socializzare. 3 Acquistare confidenza. ~ prender dimestichezza.
v. intr. pron. Acquistare familiarità, affiatarsi, assuefarsi. ~ impratichirsi.
 v. tr. to familiarize.

familiarménte, avv. In modo familiare, confidenziale.

Family Life Film drammatico, britannico (1971). Regia di Kenneth Loach. Interpreti: Sandy Ratcliff, Grace Cave, Hilar Martyn. Titolo originale: Family Life

famóso, agg. 1 Che ha grande fama, insigne, celebre. ~ rinomato. <> oscuro. 2 Di cosa o persona di cui si parla o si è molto parlato. ~ celebre, noto. <> anonimo, sconosciuto. 3 Memorabile. ~ indimenticabile. <> trascurato, dimenticato.
 agg. famous.
 lat. famosus, deriv. da fama.

fan, sm. e sf. invar. Fanatico ammiratore di personaggi dello spettacolo. ~ ammiratore. <> detrattore.

fanàle, sm. Apparecchio che illumina o segnala con la sua luce la presenza e la posizione di un oggetto. ~ faro.
 sm. 1 lamp, light. 2 (strada) light. 3 (auto, anteriore) headlight. 4 (auto, posteriore) rear-light.

fanalerìa, sf. L'insieme delle luci esterne di un veicolo.

fanalìno, sm. 1 Fanale di segnalazione posteriore degli autoveicoli. 2 Nella locuzione fanalino di coda: chi è all'ultimo posto.

fanalìsta, sm. (pl.-i) Tecnico o funzionario specializzato che ha come compito la custodia e la manutenzione di fanali e fari delle coste italiane.

Fanàno Comune in provincia di Modena (2.932 ab., CAP 41021, TEL. 0536).

Fanar Quartiere greco di Istanbul che deriva il proprio nome dal faro che sorge nelle vicinanze.

fanariòta, sm. e sf. (pl. m.-i) Abitante o nativo del Fanar.

fanaticaménte, avv. In modo fanatico, entusiasta, esagerato. ~ entusiasticamente.

fanàtico, agg. e sm. (pl. m.-ci) 1 Di chi, mosso da un esagerato entusiasmo per un'idea, si mostra intollerante nei confronti di una qualsiasi posizione differente. ~ esaltato, intransigente. <> calmo, equilibrato. 2 Ammiratore entusiasta. ~ sostenitore. <> denigratore. 3 Intemperante, violento. ~ sedizioso.
 agg. 1 fanatical. 2 (fig.) crazy about, mad about. sm. 1 fanatic. 2 (tifoso) fan.

fanatìsmo, sm. 1 Esasperazione di una fede, un sentimento ecc. che porta all'intolleranza e al settarismo. ~ faziosità. 2 Ammirazione cieca e incondizionata nei confronti di qualcosa o qualcuno. ~ entusiasmo. <> disinteresse. 3 Manifestazione di entusiasmo esagerato. ~ esaltazione. <> moderazione.
 sm. fanaticism.
 franc. fanatisme, deriv. dal lat. fanaticus.

fanatizzàre, v. tr. Destare fanatismo.

Fancéschi Ferrùcci, Caterìna (Narni 1803-Firenze 1887) Poetessa e scrittrice. Fu la prima donna a essere ammessa all'Accademia della Crusca. Nelle opere poetiche trasferì tutto il suo mondo, fatto di intensi sentimenti religiosi e patriottici e di affetti familiari. Tra le opere, Della educazione morale della donna italiana (1847) e Della educazione intellettuale (1849-1851), improntate all'educazione della donna, e l'opera antologica I primi quattro secoli della letteratura italiana (1856-1858).

fanciùlla, sf. 1 La donna tra i sei e i tredici anni. ~ ragazzina. 2 Giovane donna. ~ ragazza.

Fanciulla del West, La Opera in tre atti di G. Puccini, libretto di G. Civinini e C. Zangarini (New York, 1910).
In California, nel secolo XIX, Minnie gestisce un saloon, nel quale si radunano i cercatori d'oro. Uno straniero, Dick Johnson, che in realtà è un bandito, ama ed è riamato dalla protagonista. Egli viene però ferito dal suo rivale, lo sceriffo, che gli dà la caccia. Catturato, il bandito viene condannato a morte, ma le persuasive parole di Minnie, rivolte ai giustizieri, lo salvano.
Fanciulla del West, La
Dramma di D. Belasco (1905).

fanciullàccia, sf. Nome comune della Nigella damascata. ~ scapigliata.

fanciullàggine, sf. Atto o discorso da fanciullo. ~ puerilità.

Fanciulle delle follie, Le Film musicale, americano (1941). Regia di Robert Z. Leonard. Interpreti: Lana Turner, Hedy Lamarr, Judy Garland. Titolo originale: Ziegfeld Girl

fanciullésco, agg. (pl. m.-chi) 1 Di fanciullo. ~ infantile. <> adulto. 2 Puerile. ~ sciocco. <> ponderato.

fanciullézza, sf. 1 Età di chi è fanciullo. ~ infanzia, puerizia. <> adolescenza, gioventù. 2 Gli albori, gli inizi. ~ origine.

Fanciullino, Il Prosa di G. Pascoli (1897).

fanciùllo, agg. e sm. agg. 1 Fanciullesco. 2 Di ciò che è agli inizi.
sm. 1 Di chi ha un'età compresa tra i sei e i tredici anni. ~ ragazzo. 2 Uomo semplice e ingenuo.
 sm. child.

fandàngo, sm. (pl.-ghi) Ballo andaluso.

Fandango Film commedia, americano (1985). Regia di Kevin Reynolds. Interpreti: Kevin Costner, Sam Robards, Judd Nelson. Titolo originale: Fandango

fandònia, sf. Notizia inventata per burla o per vanteria. ~ bugia. <> verità.
 sf. tall story.

fané, agg. invar. 1 Che ha perduto la sua freschezza, avvizzito. ~ appassito. 2 Di persona, sciupata. ~ sfiorita.

fanèllo, sm. Nome di Uccelli (Carduelis cannabina) dell'ordine dei Passeriformi e della famiglia dei Fringillidi. È caratterizzato da un piumaggio di colore bruno grigio, al quale si aggiungono in estate, nell'esemplare maschio, delle macchie rosse; è tipico delle regioni boscose e montuose del nord dell'Europa.

Fanerògame Gruppo comprendente numerose piante dagli organi riproduttori visibili che spesso formano un fiore.

Faneròzoni Ordine di Echinodermi asteroidi che presentano lungo il disco e le braccia piastre marginali ben visibili.

fanfalùca, sf. 1 Frottola, bugia. ~ panzana. 2 Assurdità. ~ sciocchezza.

Fanfàni, Amìntore (Pieve Santo Stefano 1908-) Uomo politico italiano, è stato membro, fin dai primi giorni, della direzione del partito democristiano e partecipò alla Costituente. Ha ricoperto più volte l'incarico di ministro e di presidente del consiglio (del lavoro, dell'agricoltura, degli interni, del bilancio e degli esteri), divenendo anche, diverse volte, presidente del consiglio e del senato; fu l'artefice del governo del centro sinistra (governo DC, PRI, PSDI e l'appoggio esterno del PSI).

fanfàra, sf. Banda musicale di soli strumenti a fiato di ottone e tamburi e composizione musicale per tale banda.
 sf. 1 brass band. 2 (composizione) fanfare.

fanfàre, sf. invar. Nella locuzione rilegatura alle fanfare, tipo di decorazione di rilegature che veniva utilizzata al termine del XVI sec.

fanfaronàta, sf. Atteggiamento o discorso da fanfarone, smargiassata. ~ spacconata.

fanfaróne, sm. (f.-a) Persona che si vanta di avere qualità, capacità o poteri che in realtà non possiede; spaccone. ~ smargiasso.

Fanfùlla da Lòdi (?-Terracina 1525 ca.) Uomo d'armi italiano. È famoso per essere stato un personaggio dei due romanzi Ettore Fieramosca e Niccolò de' Lupi di Massimo d'Azeglio.

fànga, sf. (pl.-ghe) Fango molliccio.

fangàia, sf. Luogo molto fangoso.

fangatùra, sf. Immersione di parte o di tutto il corpo in fanghi termali a scopo terapeutico.

fanghìglia, sf. Strato di melma fangosa. ~ poltiglia.

Fangio, Juan Manuel (Buenos Aires 1911-1995) Corridore automobilista argentino. Conquistò il titolo del mondo di Formula 1 nel 1951, 1954, 1955, 1956 e 1957.

fàngo, sm. (pl.-ghi) 1 La polvere delle strade o la terra dei campi trasformata dall'acqua in poltiglia. ~ limo. 2 Miseria morale. ~ abiezione. <> nobiltà. viveva nel fango e non se ne accorgeva. 3 Residuo di lavorazioni industriali d'aspetto fangoso. 4 Al plurale, depositi di argilla e acque sulfuree usati a scopo terapeutico. il medico le prescrisse una cura a base di fanghi termali.
 sm. 1 mud. 2 (fanghiglia) slush.
 gotico fani.

fangosità, sf. L'essere fangoso.

fangóso, agg. 1 Pieno di fango. ~ melmoso. <> secco. 2 Abietto, ignobile. ~ laido.
 agg. 1 muddy. 2 (di acqua) sludgy.

fangoterapìa, sf. Terapia che utilizza i funghi termali.

Fànna Comune in provincia di Pordenone (1.462 ab., CAP 33092, TEL. 0427).

fannullóne, sm. (f.-a) Chi se ne sta senza far niente. ~ ozioso. <> alacre, lavoratore.
 sm. loafer, idler.

Fanny e Alexander Film drammatico, svedese (1982). Regia di Ingmar Bergman. Interpreti: Pernilla Allwin, Gertil Guve, Erland Josephson. Titolo originale: Fanny och Alexander

Fàno Comune nella provincia di Pesaro Urbino (53.000 ab.), dista pochi chilometri dal mare Adriatico. È rinomato porto balneare, nonché porto peschereccio. Appartenne ai papi dei Malatesta, prima di passare a Federico da Montefeltro nel 1463. Da visitare il palazzo della Regione (1200), l'arco di Augusto (2 d. C.), la corte malatestana (attribuita ad Alberti) e la cattedrale con facciata romanica.

Fàno Adriàno Comune in provincia di Teramo (432 ab., CAP 64044, TEL. 0861).

Fanon, Frantzt (Fort-de-France 1925-Washington 1961) Sociologo martinicano. Tra le opere Il negro e l'altro (1952) e I dannati della terra (1961).

fanóne, sm. 1 Ognuna delle mozzette uguali a strisce bianche e oro che il papa pone sugli omeri nelle funzioni solenni. 2 Ciascuna delle due strisce di stoffa pendenti dalla mitra vescovile. 3 Nelle balene ognuna delle circa 400 lamelle che pendono dal palato e che servono per filtrare l'acqua trattenendo il plancton. L'insieme dei fanoni costistuisce l'osso di balena.

fans, sm. inv. farmaco antinfiammatorio non steroideo (i fans sono farmaci ad azione antinfiammatoria, analgesica e antipiretica di varia composizione chimica; la loro azione è simile, così come sono simili, in caso di somministrazione non appropriata, gli effetti indesiderati, a livello gastrointestinale, renale ed ematologico; comprendono, ad es., l'acido acetilsalicilico - aspirina, aspro, cemerit, … -, il diclofenac - voltaren, dealgic, … -, l'imidazato - flogozen, selezen , … -, l'ibuprofene - cibalgina, moment, … -, il ketoprofene - orudis, … -, il nimesulide - aulin, … -, il piroxicam - feldene, … -, ecc.)
 nsaid (non-steroidal anti-inflammatory drug)

fantaccìno, sm. Soldato di fanteria.

fantapolìtica, sf. 1 Narrazione di avvenimenti politici immaginari. 2 Ipotesi politica non basata su dati reali. amava i romanzi di fantapolitica.
 da fanta-+ politica.

fantapolìtico, agg. (pl. m.-ci) Di fantapolitica.

fantascientìfico, agg. (pl. m.-ci) 1 Di fantascienza. 2 Avveniristico, futuribile. ~ utopistico. <> reale.

fantasciènza, sf. Genere narrativo che riproduce e presenta ipotesi fantastiche o verosimili, fondandosi su profezie e predizioni scientifiche circa il futuro del mondo. Fondatori del genere si considerano Cyrano de Bergerac, J. Swift, M. Shelley, E. Poe, anche se padri indiscussi della fantascienza sono ritenuti J. Verne e H. G. Welles; essi hanno avuto il merito di anticipare temi fondamentali per i racconti fantastici, ossia la creazione di macchine tecnologiche (astronavi e extraterrestri), avventure inimmaginabili ecc. Negli ultimi anni si è verificato un fenomeno di imitazione, a opera di autori americani ed europei (Asimov, Bradbury, Simak, Efremov), con una ripresa ed enfatizzazione dei temi precedentemente affrontati, anche grazie al maggior sviluppo della tecnologia e delle conoscenze in ambito tecnico. Anche il cinema si è ispirato moltissimo al genere fantascientifico, con autori che hanno saputo mettere in immagini descrizioni e racconti quasi impossibili, come G. Méliès (Metropolis,1924) e F. Lang(La donna e la luna, 1929), anche se si devono agli americani i capolavori indiscussi del genere; L'invasione degli ultra corpi, Ultimatum alla Terra, Guerre Stellari, Incontri ravvicinati del terzo tipo, E. T. l'extraterrestre, 2001: Odissea nello spazio. In Unione Sovietica il capolavoro è consistito in Solaris di Andrei Tarkovskij (1972), nel quale il regista è stato capace di fondere insieme angoscie cosmiche e problemi morali e filosofici.
 sf. science fiction.

fantasìa, agg. e sf. agg. invar. Detto di tessuto a colori vivaci e disegni vistosi e di ciò che viene confezionato con tale tessuto.
sf. 1 Facoltà umana che consente l'interpretazione libera dei dati forniti dall'esperienza o di rappresentare invenzioni proprie, tramite immagini sensibili. ~ immaginazione. <> realtà. 2 Immaginazione non corrispondente a realtà. ~ fantasticheria, creatività. <> verità. 3 Capo d'abbigliamento o tessuto a colori vivaci e disegni vistosi. 4 Desiderio improvviso, bizzarria. ~ capriccio. 5 Brano musicale per clavicembalo, liuto o pianoforte di vario tipo. 6 Scelta di brani o motivi musicali diversi. 7 Danza frenetica o finta battaglia di cavalieri eseguita in segno di festa presso alcune popolazioni africane.
 agg. (tessuto, abito) patterned. sf. 1 fancy. 2 (immaginazione) imagination, fantasy.
 lat. phantasia, dal geco phantasìa, deriv. da phàinesthai apparire.
In campo musicale è la composizione strumentale libera, improvvisata, tipica del XVI sec., utilizzata come preludio a un pezzo più rigoroso; nei secoli successivi è stata accompagnata alla ricerca di esecuzioni sempre più virtuosistiche (C. P. Bach, G. Frescobaldi), assumendo però connotati di sonata e del preludio (L. van Beethoven, R. Schumann) o di poema sinfonico (M. Musorgskij), che ha avuto come conseguenza quella di allontanarsi da precisi caratteri classici. In epoca romantica si è legata a temi popolari o tratta da opere liriche del momento (F. Litz).
Presso alcune popolazioni africane è un tipo di cerimonia propiziatoria, consistente in parate con cavalli e danze.

Fantasia Film d'animazione, americano (1940). Regia di Walt Disney. Titolo originale: Fantasia

Fantasie alla maniera di Callot Racconto di E. T. A. Hoffmann (1815).

fantasiosità, sf. L'essere fantasioso.

fantasióso, agg. 1 Prodotto da fervida fantasia. ~ ingegnoso. <> banale. 2 Bizzarro. ~ stravagante. <> conformista. 3 Brillante, geniale. ~ vivace. 4 Creativo, fecondo. ~ fertile.
 agg. imaginative, fanciful.

fantasìsta, sm. (pl.-i) Artista di varietà a carattere brillante.

fantàsma, sm. (pl.-i) 1 Immagine creata con la fantasia che non ha alcuna corrispondenza precisa alla realtà dei fatti. ~ illusione. 2 Immagine di persona defunta revocata; spettro. ~ apparizione.
 sm. phantom, ghost.
Freud considerava il fantasma come una realtà immaginaria, dentro la quale il soggetto, in stato normale o patologico, cercava di concretizzare i propri desideri inconsci.

Fantasma d'amore Film drammatico, italiano (1981). Regia di Dino Risi. Interpreti: Marcello Mastroianni, Romy Schneider, Julian Beck.

Fantasma della libertà, Il Film commedia, francese (1974). Regia di Luis Buñuel. Interpreti: Adriana Asti, Julien Bertheau, Jean-Claude Brialy. Titolo originale: Le fantôme de la liberté

Fantasma dell'opera, Il Film drammatico, britannico (1962). Regia di Terence Fisher. Interpreti: Herbert Lom, Heather Sears, Edward De Souza. Titolo originale: The Phantom of the Opera

fantasmagorìa, sf. 1 Successione di immagini proiettate dalla lanterna magica. 2 Rapido susseguirsi di suoni, immagini, colori. una fantasmagoria di colori. 3 Illusioni della fantasia eccitata. 4 Spettacolo sfarzoso e fantastico. 5 Insieme caotico di cose, elementi, concetti che confondono la mente.
 dal greco phàntasma apparizione + l'italiano allegoria.

fantasmagòrico, agg. (pl. m.-ci) Di fantasmagoria. ~ spettacolare.

fantasmàtico, agg. (pl. m.-ci) Di, da fantasma. ~ immaginario.

fantasticàre, v. v. tr. Arzigogolare, elucubrare, congetturare. ~ almanaccare.
v. intr. Andare vagando con la fantasia da una cosa all'altra. ~ immaginare.
 v. intr. to daydream.
 deriv. da fantastico.

fantasticherìa, sf. Il fantasticare; immaginazione. ~ fantasia.

fantàstico, agg. e sm. (pl. m.-ci) agg. 1 Della fantasia. ~ irreale. <> concreto. 2 Dotato di fantasia vivace. 3 Fuori dalla norma. ~ straordinario. <> banale. videro dei paesaggi fantastici. 4 Prodotto dalla fantasia. ~ immaginario. <> reale. 5 Formidabile. ~ eccezionale. <> orrendo. aveva una mente fantastica.
sm. 1 Ciò che è concepito dalla fantasia. il fantastico caratterizza il mondo delle fiabe. 2 Ciò che è straordinario.
 agg. 1 fantastic. 2 (ingegno) imaginative.
 lat. phantasticus, dal greco phantastikòs.

fànte, sm. 1 Soldato di fanteria. 2 Una delle figure delle carte da gioco.
 sm. 1 infantryman. 2 (nel gioco della carte) jack.

fanterìa, sf. 1 Il complesso delle truppe che combattono a piedi. 2 Insieme delle divisioni meccaniche e corazzate, compresi alcuni corpi speciali.
 sf. infantry.
Con l'evoluzione in ambito militare e degli armamenti, ha perso molto del suo carattere di massa d'urto, divenendo arma tecnica, con massiccio utilizzo di strumenti meccanizzati.

fantésca, sf. Donna di servizio. ~ domestica.

Fantesca Commedia di G. Della Porta (1592).

Fànti, Manfrédo (Carpi 1808-Firenze 1865) Generale. Dal 1860, quale ministro della guerra, guidò l'occupazione delle Marche, dell'Umbria e del napoletano a opera dei piemontesi.

Fantin-Latour, Henri de (Grenoble 1836-Buré 1904) Pittore e fotografo francese, iniziò la sua carriera ispirandosi a Delacroix e sviluppando un originale e personale linguaggio pittorico, fatto di misurato e poetico realismo, nei tratti e nelle scene di gruppo di personaggi famosi (Omaggio a Delacroix, Studio a Batignolles, Un angolo di tavolo).

fantìno, sm. Chi per mestiere monta o guida un cavallo nelle corse ippiche.
 sm. jockey.

fantocciàta, sf. 1 Spettacolo di burattini. 2 Buffonata. ~ pagliacciata.

fantòccio, agg. e sm. agg. invar. Nella locuzione governo fantoccio, governo privo di ogni effettiva autorità usato strumentalmente dagli altri.
sm. 1 Pupazzo di grandezza naturale usato come giocattolo o come spaventapasseri. ~ bambolotto. 2 Nel tiro a segno, bersaglio che riproduce una sagoma umana. 3 Uomo senza volontà propria. ~ burattino.
 sm. puppet.

fantolìno, sm. Bambino. ~ pargolo.

Fantômas Personaggio, creato nel 1911, di una serie di romanzi dai quali sono stati tratti numerosi film polizieschi.

fantomàtico, agg. (pl. m.-ci) 1 Che non si riesce a identificare, misterioso. ~ inafferrabile. 2 Irreale, inconsistente. ~ spettrale. <> effettivo.
 agg. 1 mysterious. 2 (inafferrabile) elusive. 3 (immaginario) imaginary.

fantozzàta, sf. Impresa o azione degna di Fantozzi.

Fantozzi Film commedia, italiano (1975). Regia di Luciano Salce. Interpreti: Paolo Villaggio, Anna Mazzamauro, Gigi Reder.

Fanzàgo, Còsimo (Clusone 1591-Napoli 1678) Architetto. Tra le opere il chiostro della Certosa di San Martino a Napoli (1623-1631).

FAO Sigla con la quale si indica il Food and Agriculture Organization (organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura). Si tratta di un ente internazionale dell'ONU, istituito al fine di migliorare le condizioni di vita e di alimentazione di moltissime popolazioni dei paesi sottosviluppati. Il suo lavoro non è limitato alla ricerca e alla formulazione di suggerimenti, ma prevede azioni dirette e specifiche. Ha sede a Roma ed è stata creata nel 1945.

FAP Sigla di Fondo Adeguamento Pensioni.

FAQ In informatica è la sigla di Frequently Asked Questions (domande più frequenti). Nei gruppi di discussione indica una rubrica dove viene data risposta alle domande più frequenti.

far west, loc. sost. m. invar. Insieme delle regioni occidentali degli Stati Uniti d'America.

Fàra Filiòrum Pètri Comune in provincia di Chieti (1.884 ab., CAP 66010, TEL. 0871).

Fàra Gèra d'Àdda Comune in provincia di Bergamo (5.516 ab., CAP 24045, TEL. 0363).

Fàra in Sabìna Comune in provincia di Rieti (9.319 ab., CAP 02032, TEL. 0765).

Fàra Novarése Comune in provincia di Novara (2.087 ab., CAP 28073, TEL. 0321).

Fàra Olivàna cón Sòla Comune in provincia di Bergamo (1.968 ab., CAP 24058, TEL. 0363).

Fàra San Martìno Comune in provincia di Chieti (1.758 ab., CAP 66015, TEL. 0872).

Fàra Vicentìno Comune in provincia di Vicenza (3.661 ab., CAP 36030, TEL. 0445).

Farabi, al- (Wasig 870-Damasco 950) Filosofo e scienziato arabo di origine turca; prendendo spunto dall'aristotelismo, tentò una sintesi tra questo, l'islam e il pensiero neoplatonico. Arrivò alla formulazione di una prima concezione filosofica organica del pensiero arabo, in seguito ripresa e ampliata da Avicenna e Averroè. Distinse tra essere necessario ed essere possibile, ispirazione per gli aristotelici latini. Scrisse molte opere matematiche, scientifiche, mediche e di musica.

farabolóne, sm. 1 Chiacchierone. 2 Imbroglione. ~ ciarlatano.

farabùtto, sm. Imbroglione, furfante. ~ mascalzone. <> galantuomo.
 sm. rogue, crook, rascal.
 ted. Freibeuter, oland. vrijbuiter corsaro.

fàrad, sm. invar. Unità di capacità elettrica.

faraday, sm. invar. La quantità di elettricità depositata, nell'elettrolisi, al catodo da un grammo-equivalente di elettrolita. Deriva il suo nome dal fisico al nome di Micheal Faraday che formulò la teoria dell'elettrolisi.

Faraday, Michael (Newington 1791-Hampton Court 1867) Fisico e chimico britannico, fu assistente alla Royal Institution di Londra. Indirizzò il suo interesse all'indagine scientifica, su gas (liquefazione dell'anidride carbonica), dimostrò l'azione dei magneti sui conduttori percorsi da corrente, definendo il concetto di induzione elettromagnetica. Ipotizzò, sfidando il sistema restio, il concetto di campo e linee di forze, studiando il modo in cui le azioni elettriche e magnetiche si propagano nello spazio vuoto.
Costante di Faraday
Quantità di carica elettrica che libera agli elettrodi di una cella elettrolitica un equivalente chimico di sostanza.
Disco di Faraday
Conduttore elettrico simile alla ruota di Barlow, formato da un disco girevole intorno al suo asse che, inserito in un campo magnetico costante e normale al disco, crea forza elettromotrice continua e proporzionale alla sua velocità angolare.
Leggi di Faraday
Leggi qualitative e quantitative relative ai fenomeni elettronici; la prima esprime la proporzionalità tra quantità di carica elettrica e massa di elettrolita depositate agli elettrodi; la secondo afferma che in una serie di celle elettroniche contenenti diverse soluzioni, le masse dei diversi elementi depositate ai rispettivi elettrodi sono proporzionali ai rispettivi equivalenti chimici.

faraglióne, sm. Grande scoglio aguzzo di poco staccato dalla costa.

Farago, Elena (Birlad 1878-1954) Pseudonimo della poetessa rumena Elena Paximade. Tra le opere, il cui tema è essenzialmente l'amore come esperienza drammatica, Sussurri nell'ombra (1907), I sussurri del tramonto (1920), Poesie (1906-1927, 1928). È anche autrice di libri per bambini (Intorno alla culla) e di Traduzioni libere e reminiscenze (1921).

Farah Provincia (245.000 ab.) dell'Afghanistan, nella parte sudoccidentale del paese.

faràndola, sf. Danza popolare di origine greca.

faraóna, sf. Uccello della famiglia dei Numididi e dell'ordine dei Galliformi (Numida meleagris)con piumaggio grigio scuro, striato di bianco. È originaria dell'Africa settentrionale, ma è stata capace di adattarsi in ogni luogo caldo. Viene allevata per la bontà della sua carne.
 sf. guinea-hen.

faraóne, sm. 1 Termine egiziano che significa "grande casa", divenuto in seguito titolo dei sovrani dell'antico Egitto. 2 Gioco d'azzardo molto noto nel XVIII sec.
Il titolo del re egiziano originariamente indicava il palazzo e la corte. Dall'epoca della XVIII dinastia (presumibilmente intorno al XV sec. a. C.) venne impiegato per designare la figura del sovrano e dalla XXII dinastia, anticipa addirittura il suo nome (900 a. C.). A esso spettavano cinque nomi legati a una o più divinità. Il faraone era considerato figlio del dio Sole Ra ed era oggetto di culto e venerazione, in quanto personificazione del dio Horus (falco) da vivo e di Osiri da morto. Considerato una divinità, il suo ruolo comportava l'espletamento di compiti religiosi (era considerato il tramite tra gli dei e gli uomini), civili e militari. Il suo abbigliamento prevedeva due corone: la tiara di colore bianco simboleggiava il Basso Egitto e la corona di colore rosso l'Alto Egitto. Il faraone rappresentava l'unificazione delle due terre.

Faraone, Il Film d'avventura, polacco (1966). Regia di Jerzy Kawalerowicz. Interpreti: Jerzy Zelnik, Barbara Brylska, Krystina Mikolajewska. Titolo originale: Faraon

faraònico, agg. (pl. m.-ci) 1 Dei faraoni. 2 Grandioso, imponente. ~ maestoso. <> misero.

fàrcia, sf. (pl.-ce) Qualsiasi composto usato per farcire alimenti.

farcìno, sm. => "morva"

farcìre, v. tr. 1 Imbottire polli, pasticci o altro di ripieno. 2 Riempire. ~ imbottire. <> svuotare.
 v. tr. to fill, to stuff.
 lat. farcire.

farcìto, agg. Riempito. ~ imbottito.

fard, sm. invar. Belletto per le guance. ~ fondotinta.

Fardèlla Comune in provincia di Potenza (857 ab., CAP 85030, TEL. 0973).

Fardèlla, Vincènzo, marchése di Torreàrsa (Trapani 1808-1889) Politico siciliano. Presidente del Senato dal 1870 al 1874. Tra le opere, Ricordi della rivoluzione siciliana del 1848-1849 (1887).

fardèllo, sm. 1 Grosso involto. ~ fagotto. 2 Peso morale. ~ croce. 3 Mattone. ~ zavorra.
 sm. 1 (fig.) burden. 2 (involto) bundle.

fàre, sm. e v. sm. 1 L'operare, l'agire. ~ maniera. aveva un fare da vero gentiluomo. 2 Fase o momento iniziale. ~ principio. 3 Tono. ~ portamento.
v. tr. 1 Compiere un'azione; agire, eseguire, realizzare. ~ operare. <> oziare. fare la guerra, combattere. 2 Ripetere imitando. 3 Creare. ~ generare. 4 Cagionare. ~ produrre. 5 Cucinare. ~ cuocere. 6 Allevare, formare. ~ educare. 7 Mettere insieme. ~ rendere. 8 Dare come risultato relativamente alle quattro operazioni aritmetiche. ~ equivalere. 9 Lasciare uscire o entrare, specifico dei liquidi. 10 Rappresentare in teatro. 11 Formare. ~ comporre. 12 Giudicare, reputare. ~ pensare. 13 Eleggere. ~ nominare. <> deporre. fu fatto presidente all'unanimità. 14 Dire, parlare. ~ interloquire. 15 Praticare un mestiere, occupare una carica. 16 Acquistare. 17 Fabbricare. ~ costruire. <> distruggere. 18 Di città, contenere tanti abitanti. 19 Unito a particelle pronominali assume un valore enfatico. 20 Mettere in condizione di. ~ permettere.
v. intr. 1 Essere adatto, convenire. ~ adattarsi. 2 Giovare. 3 Compiersi di un determinato tempo. 4 Seguito da un aggettivo a da un sostantivo, dare l'impressione. 5 Divenire. ~ essere.
v. intr. impers. 1 Compiersi. 2 Essere riferito alle condizioni del tempo.
v. intr. pron. 1 Diventare. ~ trasformare. 2 Cominciare a narrare.
v. rifl. 1 Rendersi. cercava di farsi bella per l'appuntamento della sera. 2 Drogarsi. 3 Portarsi.
 sm. (modo, con fare distratto) absent mindedly. v. tr. 1 (attività) to do. 2 (costruire, creare) to make. 3 (professione, funzione) to be. 4 (combinare) to arrange. 5 (causare) to cause. v. intr. 1 to be. 2 (essere adatto) to suit. 3 (agire) to do, to act. 4 v. intr. impers. 1 (fa caldo) it's hot. 2 (fa bel tempo) the weather is fine. v. intr. pron. 1 to come, to go, to move. 2 (diventare) to grow into. 3 (assumere droga) to take drugs. v. rifl. 1 (diventare) to become. 2 (drogarsi) to be a junkie. 3 (spostarsi) to move.
 lat. facere.
Cosa fatta capo ha. Frase pronunciata da Mosca Lamberti dopo che Buondelmonte dei Buondelmonti ruppe le nozze con una giovane della famiglia Amidei.

Farel, Guillaume (Gap 1489-Neuchâtel 1565) Riformatore svizzero. Di origine francese, introdusse a Ginevra la riforma e vi chiamò Calvino.

farètra, sf. Astuccio per le frecce, da portare sul dorso.

faretràto, agg. Munito di faretra.

Faretronìdi Ordine di poriferi calcisponge, fossili risalenti al periodo compreso tra il Devoniano al Terziario.

farétto, sm. Piccolo portalampada orientabile usato per dare un'illuminazione particolare a un ambiente o a un
oggetto.
 sm. spotlight.

farfàlla, sf. 1 Nome con il quale si indica la forma adulta degli Insetti Lepidotteri, caratterizzata da quattro ali membranose coperte di squame e variamente colorate. 2 Persona di carattere volubile e leggero. 3 Cambiale. ~ citazione. 4 Particolare stile di nuoto. 5 Al plurale, tipo di pasta da minestra.
 sf. butterfly.
Ago a farfalla
In medicina, ago monouso di metallo (butterfly) dotato di due alette laterali per il fissaggio alla cute tramite cerotti; è collegato a un tubicino flessibile e serve per anestesie endovenose, fleboclisi e prelievi.
Valvola a farfalla
Valvola nella quale la chiusura viene regolata da un otturatore con asse di rotazione nel mezzo, utilizzato nella regolazione dell'afflusso di miscela o aria nel motore.

 

 

Note:  

Definizioni, informazioni, … sono in gran parte recuperate (a partire dal 1999) da varie fonti accessibili via Internet o da altre fonti "informatiche" freeware; per molti lemmi sono state riviste e, in modo più o meno consistente, riscritte; la revisione è tuttora in corso: solo una parte delle definizioni è stata rivista (vi sono ancora errori e imprecisioni, come del resto si trovano nei dizionari cartacei, anche "famosi"). Le, eventuali, date di morte dei personaggi citati dovrebbero essere aggiornate al luglio 2009; il numero degli abitanti delle località riportate quando è stato aggiornato riporta a fianco anche la data dell'aggiornamento.

Le informazioni (storiche, geografiche, …) sono aggiornate al 1999, ma molte sono state ulteriormente aggiornate

 

     indica l'etimologia
    ~ indica un (circa, e in qualche contesto) "sinonimo"
    <> indica (in genere) un "contrario"

 

Fonte: http://dictionario.wikispaces.com/file/detail/dictionario_f.doc

sito web: http://macosa.dima.unige.it/diz/diz.htm

Autore del testo: http://macosa.dima.unige.it

 

 

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