Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale G parte 4

 

 

 

Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale G parte 4

 

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Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale G parte 4

 

Ghana Repubblica dell'Africa Occidentale, un tempo denominata Costa d'Oro, confina a ovest con la Costa d'Avorio, a nord e nord-ovest con il Burkina, a est col Togo e a sud con l'oceano Atlantico (la costa si estende per circa 540 km).
Il territorio del Ghana corrisponde sostanzialmente al bacino del fiume Volta; è caratterizzato da distese pianeggianti o leggermente ondulate che digradano verso la sezione centrale in corrispondenza del corso del fiume Volta. I rilievi, di modesta entità, sono paralleli alla costa e al confine orientale, e l'altitudine massima si registra nell'altopiano di Kwahu con 788 m.
La costa sul golfo di Guinea è prevalentemente bassa e sabbiosa.
Il fiume principale, il Volta, nasce nel Burkina con i due rami principali, il Volta Nero e il Volta Bianco, ed è caratterizzato da una portata molto irregolare con piene spesso rovinose nelle stagioni delle piogge, e in parte regolato dalla diga di Akosombo che ha dato origine al lago Volta, il lago artificiale più esteso del mondo (8.482 km2). Gli impianti idrici su questo lago costituiscono la fonte dell'energia per l'intero paese.
Il clima è subequatoriale nel sud e tropicale nel nord, sempre caldo con maggiori piogge e minore escursione termica annua nella parte meridionale. L'abbondanza delle piogge fa sì che la vegetazione sia ricca e rigogliosa in tutto il territorio.
La capitale è Accra (una delle più popolose città africane); altre sulla costa sono Sekondi-Takoradi (principale porto) e Tema. Nell'interno il centro principale è Kumasi.
L'agricoltura occupa il 50% della popolazione e costituisce l'attività principale del paese. Alcune coltivazioni sono destinate al consumo locale (miglio e sorgo, mais e riso, ma soprattutto manioca). Ben più importanti ai fini commerciali sono le colture di piantagione, in particolare il cacao, di cui il Ghana è il terzo produttore mondiale.
Altri prodotti sono le palme da olio e da cocco, arachidi, tabacco, caffè, cotone, canna da zucchero, frutta e ortaggi.
La foresta offre legno ed essenze pregiate.
Piuttosto modesto l'apporto dell'allevamento (ovini e caprini).
Più rilevante invece la pesca, sia di mare che di acqua dolce.
Le risorse minerarie sono significative: si estraggono oro, diamanti, manganese, bauxite e sale.
Numerose sono le industrie di medie e piccole dimensioni soprattutto nell'ambito della trasformazione dei prodotti agricoli (oleifici, zuccherifici, impianti per la lavorazione del cacao, birrifici, manifatture di tabacchi). Accanto a queste attività sorgono alcuni complessi industriali di proporzioni maggiori, tra cui una raffineria di petrolio, stabilimenti tessili, cementifici, un complesso elettrometallurgico per la produzione dell'alluminio.
Praticata è infine la lavorazione del legno e numerose sono le segherie.
STORIA Nel 1471 i portoghesi raggiungono le coste del futuro Ghana che essi indicano con il nome di Costa d'Oro. Nei secoli XVII-XVIII, gli olandesi, che hanno sostituito i portoghesi, gli inglesi e i mercanti di tutta l'Europa sfruttano il commercio degli schiavi. L'interno del paese è organizzato in regni comparsi a partire dalla fine del XIV sec. Nell'800 la Gran Bretagna domina da sola il paese che passa a poco a poco sotto il suo protettorato. Dopo l'abolizione della tratta degli schiavi nel 1807, la notevole espansione economica è basata sullo sfruttamento delle risorse minerarie e la coltivazione del cacao.
Nel 1949 K. Nkrumah crea il Convention People's Party (CPP) che reclama l'autonomia immediata. Nel 1952 esso diventa primo ministro di un governo al quale è accordata un'autonomia sempre maggiore. Nel 1957 la Costa d'Oro diventa indipendente con il nome di Ghana, all'interno del Commonwealth. Il nuovo stato adotta una costituzione repubblicana nel 1960. Il suo presidente orienta il regime in senso socialista. Un colpo di stato nel 1966 depone Nkrumah e restaura le relazioni con l'occidente. Dopo alcuni governi civili, un nuovo colpo di stato, nel 1972, instaura il regime autoritario del generale I. Acheampong, rovesciato a sua volta nel 1978. Dopo vari colpi di stato, nel 1981 sale al potere il capitano Jerry Rawlings. Nel 1992 una nuova costituzione, approvata tramite referendum, ristabilisce il multipartitismo. Jerry Rawlings viene eletto alla guida dello stato a seguito delle elezioni presidenziali a suffragio universale.
Abitanti-17.453.000
Superficie-238.537 km2
Densità-73,1 ab./km2
Capitale-Accra
Governo-Repubblica presidenziale
Moneta-Cedi
Lingua-Inglese e dialetti sudanesi (principale l'akan)
Religione-Protestante, animista, cattolica e musulmana

Gharbîya Governatorato (3.240.000 ab.) dell'Egitto, capoluogo Tanta.

Ghardaia Città (63.000 ab.) dell'Algeria, capoluogo del wilaya omonimo.

ghazal, o ghazel, sm. invar. Breve componimento della poesia turca e persiana.

Ghaziabad Città (461.000 ab.) dell'India, nell'Uttar Pradesh. Fa parte del distretto di Meerut.

Ghazipur Città (61.000 ab.) dell'India, nell'Uttar Pradesh, capoluogo del distretto omonimo.

Ghazni Provincia (676.000 ab.) dell'Afghanistan, si estende al confine con il Pakistan.

ghebri Denominazione che venne data a quei discendenti dei persiani che furono vinti dagli arabi nel VII sec. i quali continuarono a praticare la religione di Zarathustra pur restando in patria.
 persiano gabr infedele.

Gheddafi, Muammar (Sirte 1942-) Nome di Mu'ammar Qaddafi, uomo politico libico. Dopo aver deposto con un colpo di stato (1° settembre 1969) il monarca Idris as-Sanusi, instaurò un regime repubblicano, divenne presidente del consiglio supremo della rivoluzione e successivamente comandante supremo dell'esercito e primo ministro della nuova repubblica (1970). Ha promosso una politica estera di carattere panarabo, antisraeliana e antiamericana.

Ghèdi Comune in provincia di Brescia (14.194 ab., CAP 25016, TEL. 030). Centro agricolo (coltivazione di foraggi e cereali), dell'allevamento di bovini e industriale (prodotti chimici, tessili e metalmeccanici). Vi si trova un aeroporto militare. Gli abitanti sono detti Ghedesi.

Ghedìni, Giórgio Federìco (Cuneo 1892-Genova Nervi 1965) Compositore e direttore d'orchestra. I suoi primi lavori erano ispirati al barocco e al neomadrigalismo (Doppio quintetto, 1921 e Quattro strambotti di Giustiniani, 1925). Dopo il 1940, la sua opera, sotto l'influenza di B. Bartók, affrontò una tematica più moderna (Architetture, 1940; Concerto dell'albatro 1945; Concerto funebre per Duccio Galimberti, 1948).

gheiscia => "geisha"

Ghelderode, Michel de (Bruxelles 1898-Schaerbeek, Bruxelles 1962) Drammaturgo. Tra le opere Barabba (1929) e I ciechi (1956).

Ghèldria Provincia dei Paesi Bassi (5.013 km2, 1.795.000 ab.) con capoluogo Arnhem, situata tra il Flevoland e il confine tedesco. I fiumi Reno, Mosa e Ijssel attraversano il suo territorio pianeggiante. Agricoltura (cereali, foraggi, patate e frutta), industrie (tessili, metalmeccaniche) e allevamento sono tra le principali risorse. Le città principali sono Nimega e Apeldoorn. Fondata dai batavi, rimase sotto il dominio franco fino all'843, anno in cui, con il trattato di Verdun, passò alla Germania. Nel 1543 passò a Carlo V.

Ghèmme Comune in provincia di Novara (3.816 ab., CAP 28074, TEL. 0163).

ghènga => "ganga"

ghepàrdo, sm. Mammifero carnivoro (Acinonyx jubatus) della famiglia dei Felidi di forma snella, con lunghi arti, mantello giallo con chiazze nere; unico felino con artigli non retrattili. La femmina partorisce cuccioli anch'essi con mantello maculato ma fino a quattro mesi, sulla testa e sul dorso è di colore grigio. Può arrivare a 1 m e mezzo di lunghezza e pesare fino a 60 kg. Molto veloce (può raggiungere i 110 km/h), vive nelle steppe dell'Asia e dell'Africa settentrionale cacciando gazzelle e antilopi. Predilige cacciare da solo e di giorno sfruttando la vista e non il fiuto; non tende agguati alle prede ma le cattura in corsa. Originariamente, veniva addestrato in India e Asia per la caccia alle antilopi.
 sm. cheetah.

ghéppio, sm. Uccello rapace (Falco tinnunculus) diurno della famiglia dei Falconidi, lungo circa 35 cm, dal piumaggio rossiccio, comune in Italia. Nidifica nelle vecchie abitazioni, cibandosi di uccelli, topi e insetti. Il becco arquato presenta una rientranza, caratteristica dei falconidi, sulla parte superiore. Ha zampe dotate di affilati artigli che usa per afferrare saldamente e uccidere la preda. L'esemplare femmina, può avere dimensioni superiori al maschio. Essa depone quattro o cinque uova. Ai gheppi appartengono anche: il Falco naumanni, detto anche falco grillaio, che vive prevalentemente presso le coste mediterranee e si nutre essenzialmente di insetti; il Falco sparverius, lungo fino a 30 cm, vive in Nordamerica e si nutre di insetti e piccoli animali.

Gherardésca, délla Famiglia nobile toscana di origine longobarda. Prende il nome dalle terre della Gherardesca, in Maremma, possedute dalla famiglia fin dal X sec. Il membro più famoso, anche perché citato da Dante in un suo canto (Inferno, XXXIII), è Ugolino, conte di Donoratico, podestà di Pisa (morto nel 1289). Ghibellino, per ottenere il potere passò alla fazione guelfa e subì per questo alcuni anni di esilio. Divenuto successivamente capitano del popolo, per il suo governo tirannico, s'inimicò il vescovo Ruggero degli Ubaldini che riuscì a farlo catturare e lo fece imprigionare con i figli e i nipoti in una torre, lasciandoli morire di fame. Altri membri della famiglia che governarono la città di Pisa furono Gherardo (morto nel 1320), Ranieri (morto nel 1325), Bonifazio Novello (morto nel 1341) e Ranieri Novello (1330-1347).

gherìglio, sm. Parte della noce morbida e commestibile.
 sm. kernel.
 lat. carilium, dal greco kàryon noce.

gherlìno, sm. Cavo di canapa utilizzato per ormeggiare l'ancorotto, per rimorchiare e per il tonneggio.

Ghermàndi, Quìnto (Crevalcore, Bologna 1916-) Scultore italiano. Dal 1955 la sua scultura segue l'indirizzo informale.

gherminèlla, sf. 1 Gioco di destrezza consistente nel far apparire e scomparire una cordicella entro una bacchetta cava. 2 Astuzia per ingannare abilmente. ~ inganno.

ghermìre, v. tr. 1 Afferrare con gli artigli. ~ abbrancare. 2 Prendere all'improvviso. ~ predare.
 longob. krimmjan.

gheróne, sm. 1 Parte triangolare limitata da due linee che si intersecano al centro dello scudo. 2 Sezione triangolare di tessuto inserito in un capo di abbigliamento per allargarlo. 3 Rinforzo che i marinai cuciono alle vele, ai ferzi e alle punte.
 longobardo gairo punta della lancia.

ghétta, sf. 1 Gambaletto di tessuto dell'abbigliamento maschile che nell'Ottocento si calzava sopra le scarpe. ~ gambale, gambiere. 2 Gambaletto di tessuto usato da sciatori e alpinisti per impedire che neve o pioggia entrino negli scarponi. ~ caloscia. 3 Al plurale, pantaloncini larghi o aderenti di maglia o di spugna usati per bambini che non sanno ancora camminare.
 franc. guêtre.

ghettizzàre, v. tr. Chiudere in un getto. ~ segregare.
 v. tr. to ghettoize.

ghettizzazióne, sf. Atto del ghettizzare.

ghétto, sm. 1 Rione dove in alcune città erano costretti ad abitare gli ebrei. 2 Casa misera. 3 Forma di isolamento sociale. ~ isolamento.
 sm. ghetto.

ghézzo, agg. Di colore nero poco intenso. Un tempo veniva usato per indicare i mori di Baberia o cose di colore simile al loro.
 lat. aegyptius egizio.

ghìa, sf. Cavo che si usa in marina per sollevare pesi o per effettuare manovre correnti di vele o pennoni.

ghiàccia, sf. 1 Ghiaccio. 2 Distesa di ghiaccio, terreno ricoperto di ghiaccio.

ghiacciàia, sf. 1 Luogo dove si conserva il ghiaccio. 2 Frigorifero. ~ refrigeratore. 3 Luogo chiuso e particolarmente freddo.

ghiacciàio, sm. Massa di ghiaccio e neve, tipica delle regioni di alta montagna o polari, che si forma tramite un processo di raccoglimento, conservazione e trasformazione di precipitazioni nevose. Il ghiacciaio è costituito da un bacino collettore, nel quale la neve viene raccolta, che è la parte più alta nonché la zona di alimentazione, da un bacino ablatore, collocato sotto il limite delle nevi perenni, nel quale avviene la fusione dei ghiacci e da una fronte, zona terminale, nella quale si verifica un equilibrio tra il ghiaccio in arrivo e quello che viene sciolto dal calore del sole. In relazione al movimento, possono essere attivi quando questo è rapido; passivi quando si muovono lentamente e morti quando non vengono più alimentati e si mantengono per il lento processo di fusione del ghiaccio. Le sue attività principali sono l'escavazione, il trasporto del materiale escavato e il suo deposito. I materiali depositati sono detti morene e possono essere, in relazione alla posizione del materiale, superficiali, interne o di fondo. Il movimento verso valle del ghiacciaio può provocare nel ghiaccio delle spaccature, dette crepacci. L'incontro di crepacci longitudinali e trasversali dà luogo a blocchi di ghiaccio a forma di parallelepipedo, che prendono il nome di seracchi. Attualmente i ghiacciai ricoprono le terre emerse per oltre sedici milioni di km2 e costituiscono il 98% delle acque continentali superficiali.
 sm. glacier.

ghiacciàre, v. v. intr. 1Far divenire ghiaccio. ~ surgelare. <> decongelare. 2 Gelare. ~ congelare. <> scongelare. durante la notte il lago ghiaccerà.
v. rifl. 1 Divenire ghiaccio. ~ assiderarsi, infreddolirsi. <> scaldarsi. 2 Rendere freddo, congelare. l'aria così fredda ghiaccia le orecchie.
 v. tr. to freeze. v. intr. to ice over, to freeze.
 lat. glaciare, deriv. da glacies ghiaccio.

ghiacciàta, sf. Bibita a base di sciroppo e ghiaccio tritato.

ghiacciàto, agg. 1 Coperto di ghiaccio. ~ congelato. <> rovente. 2 Privo totalmente di calore. ~ freddissimo. <> bollente.
 1 frozen. 2 (bevanda) ice-cold. 3 (molto freddo) iced, icy.

ghiacciatùra, sf. Operazione di raffreddatura di un prodotto o di un ambiente effettuata per mezzo del ghiaccio (a temperatura non inferiore a 0°C).

ghiàccio, agg. e sm. agg. Gelido.
sm. Nome di varie forme cristalline dell'acqua allo stato solido, a 0° C e a pressione atmosferica.
 ice.
È trasparente e incolore e ha una struttura cristallina con simmetria esagonale per la presenza di legami idrogeno. Le sue proprietà fisiche cambiano con la temperatura, la pressione di carico, la densità e la presenza di soluti, mantenendo comunque sempre una densità inferiore a quella dell'acqua. Nel 1998 il Lunar Prospector ha scoperto la presenza di ghiaccio anche sulla Luna.
Ghiaccio secco
Anidride carbonica allo stato solido, utilizzata nell'attività di refrigerazione a temperature molto basse (-78 °C); può passare facilmente allo stato gassoso, attraverso il processo della sublimazione.

ghiacciòlo, sm. Verghetta di ghiaccio che si forma negli stillicidi delle fontane.
 sm. ice lolly, water ice.

ghiàdo, sm. 1 Gelo. 2 Arma bianca; pugnale, spada. 3 Nella locuzione a ghiado, per mezzo di un'arma bianca.

ghiàia, sf. 1 Materiale di detriti di rocce trasportate dai fiumi e formato da ciottoli di piccole dimensioni. ~ pietrisco. 2 Sassi tritati per le massicciate delle strade. ~ breccia.
 sf. gravel.
 lat. glarea.

ghiaióne, sm. Ammasso di frammenti rocciosi accumulati nel tempo alla base di pareti rocciose o canaloni.
 accresc. di ghiaia.

ghiaióso, agg. Abbondanza di ghiaia. ~ sassoso.

ghiànda, sf. 1 Frutto della quercia. 2 Oggetto a forma di ghianda.
 sf. acorn.
 lat. glans, glandis.

ghiandàia, sf. Uccello (Garrulus glandarius) della famiglia dei Corvidi e dell'ordine dei Passeriformi. Di colore variopinto, è diffusa nei boschi dell'Europa e dell'Asia occidentale. Emette suoni per comunicare situazioni di pericolo agli altri animali. Si nutre di uova, piccoli uccelli, semi e frutti. Sotterra le ghiande di cui si ciberà durante l'inverno. È riconoscibile per la presenza di un ciuffo sulla testa striato di nero e di una fascia blu sull'ala.
Ghiandaia marina
Uccello (Coracia garrulus) della famiglia dei Coracidi e dell'ordine dei Coraciformi. Di colore variopinto, vive nelle zone alberate dell'Europa e dell'Asia. Compie lunghe migrazioni.

ghiàndola, sf. Organo che svolge la funzione di secernere una o più sostanze utili all'organismo. In base alla loro forma le ghiandole possono essere tubulari, acinose e alveolari; sono direttamente annesse alla pelle, ai peli, all'apparato digerente e agli organi sessuali.
 sf. gland.
 lat. glandula, dimin. di glans, glandis ghianda.
Ghiandola endocrina
Ghiandola che trae dal circolo sanguigno le sostanze necessarie per produrre ormoni. L'insieme delle ghiandole endocrine (sistema endocrino) è un importantissimo meccanismo che regola le funzioni vitali, dalla termoregolazione (tiroide), al ciclo sessuale (ovaia), dalla difesa e reazione agli stimoli esterni (surrene), alla crescita (ipofisi) e al controllo dei minerali (paratiroidi).
Ghiandola esocrina
Ghiandola che secerne i suoi prodotti (la saliva, la bile ecc.) attraverso un canale escretore.

ghiandolàre, agg. Riferito alla ghiandola.

ghiaréto, sm. 1 Greto di un fiume. 2 Luogo dove c'è molta ghiaia.

ghibellinìsmo, sm. 1 Ideologia ghibellina. 2 Ogni corrente spirituale e politica che difenda una concezione laica dello stato.
 deriv. da ghibellino.

ghibellìno, agg. e sm. agg. Relativo ai ghibellini.
sm. 1 Nel medioevo, in Germania, chi sosteneva la casa degli Hohenstauen contro quella di Baviera. 2 Sostenitore degli interessi imperiali contro le vedute teocratiche papali.

Ghibèrti, Lorènzo (Firenze 1378-1455) Scultore, pittore, architetto, orafo e scrittore d'arte. Realizzò la seconda porta del battistero di Firenze tra il 1403 e il 1424; tra il 1424 e il 1452 eseguì la terza porta, detta, con definizione di Michelangelo, del Paradiso. Altre opere, San Giovanni Battista (1414), San Matteo (1419-1422) e Santo Stefano (1425-1429) tutte a Firenze in Orsanmichele; Battesimo di Cristo e Battista di fronte a Erode (1417-1427) a Siena, fonte battesimale. Come teorico e storico d'arte va ricordato per l'opera Commentari.

ghìbli, sm. Vento caldo e secco che soffia provenendo dal deserto sull'Africa settentrionale.
 arabo qibli.

ghièra, sf. 1 Anello metallico applicato per rinforzare l'estremità di oggetti. 2 Anello metallico con filettatura interna che si avvita su alberi per bloccare organi. 3 Arco con estradosso a risalto. ~ archivolto.

Ghìffa Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (2.503 ab., CAP 28055, TEL. 0323).

Ghìgi, Alessàndro (Bologna 1875-1970) Zoologo italiano. Autore di molteplici ricerche di genetica e sistematica, studiò soprattutto l'ibridismo interspecifico negli uccelli.

Ghiglióne, Pièro (Borgomanero, Novara 1883-Trento 1960) Alpinista ed esploratore italiano. Conquistò numerose vette inviolate nelle sue scalate compiute in tutto il mondo. Esplorò, tra l'altro, l'Africa e la Groenlandia.

ghigliottìna, sf. Macchina per decapitare.
 sf. guillotine.
 franc. guillotine, dal medico francese J. Guillotin che nel 1789 ne propose l'uso, come metodo più umano rispetto all'impiccagione.

ghigliottinàre, v. tr. Giustiziare.

ghìgna, sf. Volto arcigno e sinistro.

ghignàre, v. intr. Ridere con malizia. ~ sghignazzare.
 v. intr. to sneer.
 franc. guigner.

ghignàta, sf. Atto del ghignare.

ghìgno, sm. 1 Riso beffardo. ~ sogghigno. 2 Cenno o sorriso pieno di malizia. ~ ghignata.
 sm. sneer.
 deriv. da ghignare.

Ghilardùcci, Pièro (Viareggio 1932-) Scrittore italiano. Ha esordito nel 1970 con il romanzo La moglie giovane. In seguito ha seguito il filone dei romanzi di idee con Il bivio (1981). Altre opere sono L'ombra degli ippocastani (1974) e Un atto d'amore (1979).

Ghilàrza Comune in provincia di Oristano (4.663 ab., CAP 09074, TEL. 0785).

ghimbèrga, sf. (pl.-ghe) Specie di frontone di forma triangolare sovrastante l'archivolto di finestre e portali del periodo gotico.

Ghinàssi, Ghìno (Roma 1931-) Linguista italiano, specializzato in italiano antico. Ha scritto, tra l'altro, Nuovi studi sul volgare mantovano di Vivaldo Belcalzer (1965).

ghìnda, sf. Cavo utilizzato in marina per ghindare.

ghindàre, v. tr. Tirare su, con un cavo, gli alberi di gabbia e di velaccio lungo la faccia prodiera degli alberi maggiori.

ghinèa, sf. 1 Moneta inglese del valore di 21 scellini. 2 Tessuto di cotone grossolano per lenzuoli.
 sf. (moneta) guinea.

ghìngheri, loc. sost. m. invar. Vestito in modo ricercato.

Ghióne, Emìlio (Torino 1879-Roma 1930) Regista e attore cinematografico. Diresse I topi grigi (1918).

Ghióne, Ileàna (Cuneo 1934-) Attrice televisiva. Esordì come attrice teatrale, ma raggiunse il successo grazie alle numerose interpretazioni televisive, tra le quali, Il romanzo di un maestro (1959), Una tragedia americana (1962), I Buddenbrook (1971), Ritratto di signora (1975) e Una donna (1977).

ghiordes, sm. invar. Tappeto da preghiera turco dall'ordito in lana o cotone e con fili e trama in lana che ha dato il nome al nodo ghiordes o turco.

ghiótta, sf. Tegame bislungo che si mette sotto lo spiedo per raccogliere il grasso. ~ sottospiedo, leccarda.

ghiótto, agg. 1 Che ama in modo particolare determinati cibi. ~ goloso. <> frugale. 2 Avido. <> parco. 3 Di cibo che solletica l'appetito. ~ stuzzicante. <> ripugnante. quella specialità era un boccone ghiotto che non voleva perdere. 4 Che suscita curiosità. ~ interessante. <> repellente. lettura ghiotta.
 agg. 1 (persona) greedy. 2 (cibo) tasty, appetizing, delicious.
 lat. volg. gluttus, da glutto,-onis.

ghiottóne, sm. 1 Persona molto ghiotta. ~ ingordo. 2 Mammifero carnivoro.
 sm. glutton.
 lat. glutto,-onis.
Mammifero (Gulo gulo) dei Mustelidi, tipico delle tundre e delle steppe delle zone settentrionali dell'Eurasia. Lungo fino a 80 cm con coda lunga e pelame morbido e folto, si ciba di lemming e altri roditori, di pesci e saltuariamente di bacche.

ghiottonerìa, sf. 1 Ingordigia di chi è ghiotto. ~ gola. 2 Cibo ghiotto. ~ leccornia. <> porcheria. mangiava delle ghiottonerie in quel ristorante. 3 Cosa ricercata. ~ chicca.

ghiòzzo, sm. Nome comune di varie specie di Pesci ossei dell'ordine dei Perciformi. Il più noto è il ghiozzo comune che popola gli estuari dei fiumi e le coste. Commestibile, di circa 15 cm di lunghezza, è solitamente usato come esca.
 lat. gobius, dal greco kobiòs.

Ghiràldo, Alberto (Buenos Aires 1874-Santiago del Cile 1946) Scrittore argentino. Tra le opere Música prohibida (Musica proibita, raccolta di poesie, 1904); Carne doliente (Carne dolente, racconti, 1906) e lavori teatrali.

ghìrba, sf. 1 Sacco impermeabile per trasportare acqua, usato in Africa e Asia. ~ borraccia. 2 La vita. ~ anima.
 arabo girab otre.

ghiribizzàre, v. tr. Fantasticare. ~ arzigogolare.

ghiribìzzo, sm. 1 Idea bizzarra. ~ stravaganza. 2 Fantasia, voglia. ~ capriccio. 3 Ticchio, grillo. ~ velleità.
 sm. whim.

ghirigòro, sm. 1 Intreccio bizzarro di linee. ~ scarabocchio. 2 Decorazione artistica a linee intrecciate. ~ arabesco.
 sm. squiggle, scribble.

ghirlànda, sf. 1 Corona di fiori. ~ serto. 2 Insieme di persone o cose disposte in circolo. ~ cerchio. far ghirlanda, disporsi in quel modo.
 sf. wreath, garland.
 provenz. guirlanda.

Ghirlandàio (Firenze 1449-1494) Soprannome di Domenico Bigordi, pittore. Allievo di A. Baldovinetti, aprì a Firenze una bottega dove si affermò come grande personalità artistica del tardo Quattrocento. Tra le sue opere Storie di San Francesco (1485), Storie della Vergine e di San Giovanni (1485-1490), Giovanna Tornabuoni (1488).

ghirlandàre, v. tr. Inghirlandare. ~ incoronare.

ghìro, sm. Piccolo roditore (Glis glis) della famiglia dei Gliridi, di colore grigio, con la coda simile a quella degli scoiattoli e con orecchie piccole e appuntite. Molto comune nei nostri boschi, dove si nutre di gemme, frutta, insetti, uova e piccoli uccelli. D'inverno cade in letargo.
 sm. dormouse.

ghirónda, sf. Strumento a corde oggi in disuso. ~ viola da orbi.

ghìsa, sf. Denominazione delle leghe di ferro-carbonio nelle quali il contenuto di carbonio è compreso tra il 2 e 4%. Viene prodotta quasi esclusivamente negli altiforni e viene utilizzata nella trasformazione in acciaio o in fonderia per la produzione di getti. Può essere grigia o bianca in relazione all'aspetto della frattura; la prima contiene carbonio sotto forma elementare, ossia come grafite; nella seconda il carbonio è allo stato combinato sotto forma di carburo di ferro, detto cementite. ~ ferro fuso, ferraccio.
 sf. cast iron.
Ghisa malleabile
Ghisa bianca nella quale tutto il carbonio è sotto forma di cementite, sottoposta a ricottura.
Ghisa sferoidale
Ghisa ottenuta aggiungendo a una ghisa, allo stato liquido, piccole quantità di cerio o magnesio, per far sì che, solidificando, la grafite acquisti una forma sferoidale anziché lamellare.

Ghisàlba Comune in provincia di Bergamo (4.168 ab., CAP 24050, TEL. 0363).

Ghisalbèrti, Albèrto Marìa (Milano 1894-Roma 1986) Storico. Compì studi in particolare sullo Stato Pontificio del XIX sec., su Massimo d'Azeglio e su Felice Orsini. Tra le opere Introduzione alla storia del Risorgimento (1942), Momenti e figure del Risorgimento italiano (1965) e Uomini e cose del Risorgimento (1980).

Ghislaréngo Comune in provincia di Vercelli (793 ab., CAP 13030, TEL. 0161).

Ghizzàrdi, Pièro (Boretto, Reggio Emilia 1906-) Pittore italiano. Costituisce una delle più importanti figure della pittura naïve della val Padana.

Ghor Provincia (353.000 ab.) dell'Afghanistan, capoluogo Chakhcharan.

GI Sigla di Giudice Istruttore.

gi, sm. o sf. invar. La lettera g (G) e il segno che la rappresenta.

già, avv. 1 Fin d'ora. abbiamo appena cominciato e sono già stanco. 2 Ormai. quando finì era già notte. 3 Una volta. quella persona, già consigliere regionale, fu eletto al parlamento. 4 Certamente.
(prima) before. 6 (già da) from, since.
 lat. iam.

Giacàrta Fino al 1972 Djakarta. Città (7.829.000 ab.) capitale dell'Indonesia, capoluogo dell'omonimo distretto, sulla costa settentrionale di Giava. Sorge sull'estuario del fiume Baru. Importante porto e centro commerciale, ha fonderie, industrie cartarie, cantieristiche, meccaniche, chimiche, elettrotecniche, tessili e della gomma. Lavorazione di prodotti tessili e cuoio. La città è divisa in tre zone principali: la parte alta, chiamata Weltevreden è la più nuova ed è la sede governativa; la zona del porto, chiamata Tanjung Priok e la zona vecchia, chiamata The Kota, dotata di canali e centro delle attività commerciali. L'antica città, Sunda Kelapa, fu distrutta completamente dagli olandesi nel 1610 e da essi ricostruita nel 1619 sulla falsariga di Amsterdam con il nome di Batavia; l'opera di ristrutturazione portò all'edificazione di ponti levatoi e canali. Alla fine del XVII sec. venne distrutta da un terremoto. Fu sede della Compagnia olandese per le Indie orientali. Dal 1949 con l'indipendenza indonesiana, la città ha assunto l'attuale denominazione. Sede di un aeroporto internazionale, vi si trovano l'università di Indonesia, un museo archeologico, un museo di cultura indonesiana e un osservatorio metereologico.

giàcca, sf. Indumento con maniche che riveste il tronco del corpo. giacca a vento, è fatta con cappuccio, da tessuto impermeabile.
 sf. 1 jacket. 2 (a vento) wind-cheater.
 deriv. da giacchetta.

giacché, cong. Dal momento che. ~ siccome.
 cong. since, as.

giacchétta, sf. Giacca corta e leggera.
 sf. light jacket.
 franc. jaquette, dimin. di jaque.

giàcchio, sm. Rete da pesca rotonda, piombata al perimetro.

Giacciàno cón Baruchèlla Comune in provincia di Rovigo (2.462 ab., CAP 45020, TEL. 0425).

giaccóne, sm. Giacca pesante lunga e ampia.
 accresc. di giacca.

Giaccóni, Riccàrdo (Genova 1931-) Fisico e astrofisico italiano, considerato il pioniere dell'astronomia dei raggi X. Insieme al gruppo da lui diretto scoprì la prima radiosorgente di raggi X, Sco-X1 e mise in orbita il satellite Uhuru, il primo per lo studio dei raggi X, e il satellite Einstein.

giacènte, agg. 1 Coricato, sdraiato. ~ disteso. <> ritto. 2 Sospeso. ~ tralasciato. 3 Abbandonato, inutilizzato. ~ accantonato.

giacènza, sf. 1 Condizione di ciò che giace. 2 Materiali, beni o denaro che si trovano in un dato momento nelle casse di una azienda. ~ rimanenza. 3 Periodo in cui una cosa resta giacente.
 sf. 1 (merce in giacenza) goods in stock. 2 (di magazzino) unsold stock.

giacére, v. intr. 1 Stare disteso. giacevano abbracciati, insieme sul prato. 2 Essere sepolto. giacere sotto terra. 3 Rimanere invenduto. 4 Rimanere inevaso. parecchie pratiche giacciono nel suo ufficio.
 v. intr. to lie.
 lat. iacere.

Giachétti, Fósco (Livorno 1904-Roma 1974) Attore teatrale e cinematografico. Interpretò L'assedio dell'Alcazar (1940) e Un colpo di pistola (1942).

giacìglio, sm. Letto misero o improvvisato. ~ pagliericcio.
 lat. volg. iacilium, deriv. da iacere.

giaciménto, sm. 1 Deposito di minerali all'interno della crosta terrestre. ~ vena. 2 Deposito. ~ accumulo.
 sm. deposit, layer.

Giacinta Romanzo di L. Capuana (1879).

giacintìno, agg. 1 Relativo al giacinto. 2 Del colore del giacinto.

giacìnto, sm. Nome volgare del Hyacinthus orientalis. Pianta a bulbo appartenente alla famiglia delle Liliacee. Ha vistose infiorescenze a grappolo di fiori azzurri profumati (caratteristica per la quale è coltivato nei giardini). Da questa tipica forma (giacinti d'Olanda) discendono varietà a fiori bianchi, rosa, gialli e viola scuro. Viene coltivato in terreni leggeri, mossi e ben concimati tenendo i bulbi a 20-25 °C; si moltiplicano tramite i bulbilli che nascono alla base del bulbo.
 sm. hyacinth.

Giacìnto Personaggio mitologico, giovane spartano amato da Apollo. Il dio lo uccise involontariamente durante una gara con un disco e dal suo sangue creò l'omonimo fiore.

giacitùra, sf. 1 Modo di giacere. 2 Insieme delle direzioni delle rette parallele o in un piano. 3 Disposizione spaziale di un corpo geologico. 4 Collocazione delle parole.

giàco, sm. (pl.-chi) Cotta di maglia d'acciaio usata in passato per difendere il torace.

Giacòbbe Patriarca ebreo, la sua storia è narrata nella Genesi, nei capitoli che vanno dal venticinquesimo al cinquantesimo. Figlio di Isacco e di Rebecca, nipote di Abramo, strappò al fratello Esaù il diritto di primogenitura. Scappato in Mesopotamia al servizio dello zio Labano, sposò le figlie, Lia e Rachele. Ebbe dodici figli e una figlia. Dopo un misteriosa visione di Dio, diede vita alla stirpe di Israele. I suoi dodici figli divennero i capostipiti delle dodici tribù d'Israele. Giacobbe con la sua vita e le sue azioni, è un significativo testimone delle vicissitudini della nazione di Israele per il profeta Osea.

Giacobini, I Dramma di F. Zardi (1958).

giacobinìsmo, sm. 1 Ideologia dei giacobini. 2 Atteggiamento politico estremista.

giacobìno, agg. e sm. agg. Relativo ai giacobini. ~ bolscevico, rivoluzionario. <> conservatore, reazionario.
sm. 1 Appartenente al club dei giacobini, che ebbe vita durante la rivoluzione francese. 2 Chi in Europa sosteneva la politica dei giacobini francesi. 3 Persona radicale in politica. ~ estremista. <> conservatore.
Il partito politico dei giacobini nacque a Versailles (1789) per volontà di alcuni parlamentari bretoni; nell'ottobre dello stesso anno si trasferì a Parigi dove prese il nome di Società degli amici della costituzione, meglio nota come club dei giacobini, per la sede scelta, l'ex convento di San Giacomo. Nato inizialmente come partito moderato e centro di raccolta di monarchici costituzionali, divenne poi, per influenza di Robespierre, Marat e Saint-Just, repubblicano. Divenuto organo direttivo della Montagna, durante il Terrore ebbe un grande potere e fu annientato dal colpo di Stato del 9 termidoro (1794).

Giacobino, Il Opera in tre atti di A. Dvorák, libretto di M. Cervinkowa-Rigrowá (Praga, 1889).

Giacomèlli, Màrio (Senigallia 1925-) Fotografo italiano. Con i suoi servizi, tra i quali Vita d'ospizio (1955-1956 e 1966-1968), Lourdes (1957) e Studenti (1958), ha contribuito al rinnovamento di forme e contenuti della fotografia.

Giacométti, Albèrto (Stampa, Grigioni 1901-Coira 1966) Scultore e pittore svizzero, fra i maggiori esponenti dell'arte contemporanea. Studiò a Ginevra e si perfezionò a Parigi con Bourdelle (1922). Alternò la pittura alla scultura, affrontando in entrambi i campi gli stessi temi espressivi della figura ridotta a linee essenziali e drammatiche. Le sue figure fantastiche nascono dall'esperienza cubista e surrealista.

giàcomo, loc. sost. invar. Solo nella locuzione fare giacomo col significato di tremare.

Giàcomo (santi) Nome di due apostoli e santi nominati nel Nuovo Testamento.
Giacomo il Maggiore
Apostolo, figlio di Zebedeo e Salomè, fratello di Giovanni Battista, fu uno dei prediletti di Gesù Cristo. Assistette con San Giovanni e San Pietro alla trasfigurazione di Gesù e all'agonia nel giardino di Getsemani. Secondo gli Atti degli Apostoli, fu il primo martire, fatto decapitare da Erode Agrippa nell'anno 44. Secondo una leggenda predicò anche in Spagna, dove le reliquie vengono venerate nella chiesa di Santiago de Compostela. Viene festeggiato il 25 luglio.
Giacomo il Minore
Apostolo, figlio di Cleofa. Fra i fondatori, secondo il Nuovo Testamento, della prima comunità cristiana di Gerusalemme, punto di riferimento delle altre comunità. È considerato il primo vescovo di Gerusalemme. Organizzò il concilio di Gerusalemme. Scrisse una delle lettere contenute nel Nuovo Testamento e il Protovangelo di Giacomo. Fu lapidato nel 62 per ordine del sommo sacerdote Anano II. Viene festeggiato l'11 maggio.

Giàcomo (sovrani) Nome di sovrani.
Aragona Giacomo I il Conquistatore
(Montpellier 1208-Valencia 1276) Re di Aragona dal 1213. Conquistò Valencia e le Baleari agli arabi.
Giacomo II il Giusto
(1264?-Barcellona 1327) Figlio di Pietro III, dal 1285 fu re di Sicilia con il nome di Giacomo I. Nel 1291 succedette al fratello Alfonso III come re d'Aragona. Nel 1295 rinunciò al regno siciliano a favore degli Angiò, ma un'insurrezione proclamò re suo fratello Federico II.
Inghilterra Giacomo I di Scozia
(Dunfermline 1394-Pert 1437) Figlio di Roberto III Stuart, gli succedette sul trono nel 1406. Fino al 1424 fu ostaggio degli inglesi; in seguito li combatté nella guerra dei cent'anni, alleato a Carlo VII di Francia.
Giacomo II di Scozia
(Olyrood 1430-Roxburgh 1460) Figlio di Giacomo I, gli succedette nel 1437. Lottò contro la grande feudalità, e morì in battaglia nella guerra delle due rose, nella quale si schierò con i Lancaster.
Giacomo III di Scozia
(1451-Sauchieburn 1488) Figlio di Giacomo II, gli succedette nel 1460. In buoni rapporti con gli inglesi, morì in una congiura baronale capeggiata dal figlio Giacomo IV.
Giacomo IV di Scozia
(1473-Brankston Hill 1513) Figlio di Giacomo III, gli succedette nel 1488. Nel 1503 sposò Margherita, figlia di Enrico VII Tudor, ponendo le basi per la successione degli Stuart in Inghilterra. Alleato di Luigi XII di Francia, morì combattendo contro Enrico VIII.
Giacomo V di Scozia
(Linlithgow 1512-Falkland 1542) Figlio di Giacomo IV, gli succedette dal 1513, rimanendo a lungo sotto la reggenza materna. Sposò Maria di Guisa riaccendendo il conflitto con gli inglesi, e alla sua morte lasciò erede Maria Stuarda.

Giàcomo il Maggióre (Betsaida ?-Gerusalemme 44) Santo e apostolo. Fratello di Giovanni Evangelista, venne martirizzato sotto il re Erode Agrippa. Autore di una leggendaria missione in Spagna, dal sec. X è venerato a Santiago da Compostela.

Giàcomo il Minóre (?-62) Santo e apostolo. Detto fratello del Signore, fu tra gli artefici del concilio apostolico di Gerusalemme. Esponente del giudeocristianesimo e vescovo di Gerusalemme, morì martire.

Giacomo l'idealista Romanzo di E. De Marchi (1897).

giaconétta, sf. Tessuto leggerissimo di cotone.
 franc. jaconas.

Giacóni, Luìsa (Firenze 1870-Fiesole 1908) Poetessa. Dopo gli studi di pittura, compiuti presso l'accademia di belle arti di Firenze, si dedicò alla poesia. Tra le opere, Tebaide (postumo, 1909) rivela l'influenza del decadentismo europeo, nonché suggestioni della poesia di G. Pascoli e di G. D'Annunzio.

Giacósa, Giusèppe (Colleretto Parrella, ora Colleretto Giacosa 1847-1906) Scrittore e commediografo. Si dedicò alla letteratura e in modo particolare al teatro, ottenne grande successo componendo numerose commedie sia di argomento storico che di ambiente borghese. Il suo capolavoro è Come le foglie (1900); altre opere, Una partita a scacchi (1872), Tristi amori (1887). Con L. Illica fu autore di libretti delle opere di Puccini (Bohème, Tosca, Madama Butterfly).

giaculatòria, sf. 1 Orazione breve che si ripete spesso ed è fornita di indulgenza. ~ preghiera. 2 Monotona ripetizione di parole. ~ litania.
 lat. tardo (preces) iaculatoriae (preghiere) che si lanciano (a Dio), deriv. da iaculari lanciare.

giàda, sf. Nome che indica diversi minerali (giadeite, nefrite e impropriamente altri) di colore variabile dal verde scuro al bianco. La giadeite è composta da alluminio e sodio silicato (serpentino) con varie impurità in proporzioni variabili; viene estratta nella parte meridionale dell'Estremo Oriente ed è abbastanza comune. Più rara e, quindi, pregiata è invece la nefrite, costituita da calcio e magnesio silicato, di cui esistono giacimenti in America meridionale, in Nuova Zelanda e nell'Asia centrale e settentrionale. La giada, per la sua lucentezza cerata, specialmente nella varietà bianca, è molto ricercata dagli scultori. Fu usata fin dalle età più antiche, per statuine, oggetti di ornamento, utensili e armi.
 sf. jade.

giadeìte, sf. Silicato di alluminio e sodio appartenente al gruppo dei pirosseni monoclini. Contiene anche calcio, ferro e magnesio.

Giaever, Ivar (Bergen 1929-) Fisico statunitense. Di origine norvegese, compì importanti studi di superconduttività. Nel 1973 fu insignito del premio Nobel con B. Josephson e L. Esaki.

Giafet => "Iafet"

Giàffa Antica città della Palestina, ora sobborgo di Tel Aviv alla quale è stata aggregata nel 1950. Porto commerciale e centro industriale (industrie chimiche, tessili, alimentari e del tabacco). Dopo la sua distruzione a opera di Vespasiano (68), passò agli arabi nel 636. Nel 1187 tornò sotto la dominazione turca di Saladino. Nel 1917 passò agli inglesi. Dal 1948 fa parte dello stato di Israele.

giaggiòlo, sm. Angiosperma (Iris germanica) della famiglia delle Iridacee e dell'ordine delle Liliiflore. Pianta erbacea perenne, utilizzata in profumeria e medicina. Comprende alcune centinaia di specie fiorifere spontanee e coltivate a scopo ornamentale per la produzione di fiori recisi. È diffuso in tutto l'emisfero settentrionale, dal Giappone all'Europa.
 sm. iris.
 lat. gladiolus, dimin. di gladius spada.

Giaglióne Comune in provincia di Torino (665 ab., CAP 10050, TEL. 0122).

giaguàro, sm. Mammifero carnivoro (Panthera onca) della famiglia dei Felidi. Ha mantello giallo con anelli neri, corporatura snella, coda lunga circa 80 cm. Vive nelle foreste dell'America tropicale e in California. Si ciba di animali anche di grossa taglia.
 sm. jaguar.

Giahiz, Abu Othman Amr ibn Bahr al- (Bassora ca. 780-869) Prosatore arabo. Tra le opere Il libro dell'eloquenza e della chiara esposizione e Il libro degli animali.

giaiétto, sm. Pietra di vetro nera e lucente.

giainìsmo, sm. Religione indiana, che prende il nome da Jina, titolo onorifico dei suoi ventiquattro antichi maestri, l'ultimo dei quali fu l'asceta Vardhamana o Mahavira, vissuto tra il 540 e 468 a. C. Ereditò dal brahmanesimo la nozione circa la trasmigrazione delle anime per l'influsso negativo del karma; considera essenziale per la liberazione dell'uomo da questo ciclo, il rispetto delle tre gemme, la retta fede, la retta conoscenza e la retta condotta. Grande influenza esercitò anche su Gandhi; attualmente è diffuso principalmente nella regione nordoccidentale del subcontinente indiano, dove annovera qualche milione di seguaci.

Giaiòtti, Bonàldo (Ziracco, Udine 1932-) Basso italiano. Ha esordito nel 1958 al Teatro Nuovo di Milano nella Bohème. Ricopre soprattutto i ruoli di Filippo II nel Don Carlos di Verdi e di don Basilio nel Barbiere di Siviglia di Rossini.

gialàppa, sf. Pianta erbacea messicana. ~ Ipomea.

giallàstro, agg. Tendente al giallo.

gialleggiàre, v. intr. 1 Eliminare una luminosità gialla. 2 Apparire di colore giallo o giallognolo.

giallìccio, agg. (pl. f.-ce) Di colore chiaro tendente al giallo.

giallìgno, agg. e sm. Di colore giallo chiaro. ~ giallino.

giallìno, agg. e sm. Gialligno.

giàllo, agg. e sm. agg. 1 Di colore fra l'aranciato e il verde. ~ paglierino, sulfureo. farina gialla, fatta dal granturco. 2 Pallido. ~ smorto. 3 Proveniente dall'est asiatico. ~ orientale.
sm. 1 Colore giallo. 2 Parte gialla di qualcosa. 3 Romanzo, dramma o film poliziesco. ~ thriller. era un amante dei gialli. 4 Persona di razza mongoloide. ~ asiatico.
 agg. 1 yellow. 2 (colorito) sallow. sm. 1 yellow. 2 (dell'uovo) yolk. 3 (libro, romanzo) thriller, detective novel. 4 (film) thriller, detective film.
 franc. jaine, dal lat. galbinus, deriv. da galbus giallastro.

Giàllo, fiùme Fiume della Cina settentrionale (4.845 km); ha le sorgenti nella parte meridionale del Kunlun, percorre il Gansu e sfocia nel mar Giallo. Da circa quarant'anni sono in corso lavori per lo sfruttamento agricolo e idroelettrico, ma l'irregolarità del corso rende difficoltoso il compiersi dei progetti, ostacolati periodicamente da paurose inondazioni. Il fiume deve il suo nome al colore giallastro delle acque, causato dal trasporto di grandi quantità di materiale fangoso (löss). In cinese Huang He.

Giàllo, màre Zona dell'oceano Pacifico compresa tra la penisola di Corea e le coste orientali della Cina. Gelato per vari mesi dell'anno nella parte settentrionale, ha un'ampiezza massima di 645 km e una profondità massima di circa 105 m. Porti principali sono Qinhuangdao, Tianjin, Lüda e Tsingtao che fanno parte della Cina, Namp'o (Corea del Nord), Kunsan, Mokp'o (Corea del Sud). È unito a sud con il mar Cinese orientale. A nord è compreso nel mar Bianco e nel golfo di Chili. Collega, tramite lo stretto di Bo Hai, le penisole di Shantung e Liaodong. In esso scaricano le proprie acque i fiumi Han-gang, Yalu Jiang e il fiume Giallo o Huang He (che depositando grandi quantità di detriti, fa assumere alle acque del mare il caratteristico colore giallo da cui deriva il nome).

giallògnolo, agg. Di colore giallo sbiadito. ~ gialliccio

giallóna, sf. Varietà di pesca duracina dalla buccia gialla.

giallóre, sm. 1 Colore giallo o tendente al giallo. 2 Materia gialla.

gialloròsa, agg. invar. Di commedia o film di argomento poliziesco, con intreccio amoroso a lieto fine.

giallùme, sm. 1 Giallo brutto. 2 Macchia gialla della pelle. 3 Malattie delle piante, provocata da virus. ~ invecchiamento.

Giamàica Stato dell'America centrale costituito dall'isola omonima e dagli scogli di Pedro e Morant Cays.
Si trova nel mar delle Antille, a sud dell'isola di Cuba e a ovest dell'isola di Hispaniola; appartiene geograficamente alle Grandi Antille e politicamente è ora uno stato indipendente del Commonwealth.
Il territorio dell'isola principale è montuoso, occupato per la maggior parte da una serie di altopiani con cime poco elevate (986 m il monte Denham), ma con la catena delle Blue Mountains, che arrivano fino a 2.256 m. La costa si affaccia sulla fossa delle Cayman (-7.680 m). La vegetazione è ovunque tipica della foresta equatoriale.
Il clima è di tipo tropicale caldo e umido.
La città principale è Kingston, unica metropoli dell'isola, centro portuale e capitale economica e culturale, oltre che politica dell'isola.
Seconda città è Montego Bay, sede di un vivace traffico portuale.
Caratteristica è Spanish Town, che fu il capoluogo dell'isola nei secoli scorsi.
L'agricoltura è passata in secondo piano negli anni recenti dopo la felice applicazione di piani per lo sviluppo minerario e a seguito dell'espansione del turismo.
Le colture commerciali sono in particolare la canna da zucchero, seguita per importanza da tabacco, caffè, cacao, palma da cocco, spezie e frutta.
Insufficiente al consumo locale è invece la produzione di cereali, patate e manioca, di cui si importano notevoli quantità.
Irrilevante lo sfruttamento delle foreste e poco praticati l'allevamento e la pesca.
La vera ricchezza del paese è costituita dai giacimenti di bauxite, anche se rilevante è l'attività di trasformazione dei prodotti agricoli.
Il paese dispone inoltre di impianti per la produzione di allumina, stabilimenti tessili, chimici e petrolchimici e un importante impianto per la produzione del cemento.
STORIA L'isola viene scoperta da Cristoforo Colombo nel 1494. Colonizzata progressivamente dagli spagnoli, viene conquistata nel 1655 dagli inglesi che sviluppano la coltivazione della canna da zucchero. Nel XVIII sec., la Giamaica diventa il centro del traffico degli schiavi neri per l'America del Sud. L'abolizione della schiavitù e dei privilegi doganali (1846), porta alla rovina delle grandi piantagioni. Nel 1866-1884 l'isola viene posta sotto l'amministrazione diretta della corona. Nel 1870 viene introdotta la coltivazione delle banane mentre fanno la loro comparsa le grandi compagnie straniere (United Fruit).
Negli anni 1938-1940, si sviluppa il movimento autonomista sotto l'impulso di Norman Washington Manley e di Alexander Bustamante. Nel 1953 una nuova costituzione assegna all'isola un governo autonomo. La Giamaica diventa indipendente nel 1962 all'interno del Commonwealth. Dopo dieci anni di governi laburisti, nel 1972 Michael Norman Manley diventa primo ministro. I laburisti guidati da Edward Seaga, ritornano al potere nel 1980. Nel 1989 viene eletto di nuovo primo ministro M. N. Manley (partito nazionale popolare); dopo le sue dimissioni gli succede Percival Patterson (PNP) in carica dal marzo del 1992.
Abitanti-2.530.000
Superficie-10.991 km2
Densità-230,2 ab./km2
Capitale-Kingston
Governo-Stato indipendente nell'ambito del Commonwealth
Moneta-Dollaro giamaicano
Lingua-Inglese, creolo-inglese
Religione-Protestante, anglicana, cattolica

giamaicàno, agg. e sm. agg. Della Giamaica.
sm. Abitante della Giamaica.

giambèlego, agg. e sm. (pl. m.-ghi) Nella metrica antica, verso composto usato in Grecia da tragici e lirici e in Roma da Orazio.
 comp. dal greco iambos giambo ed élegos elegia.

Giambellìno Soprannome di Giovanni Bellini (Venezia 1432-1516), pittore, cognato del Mantegna cui si ispirò in gioventù per convertirsi poi alla lezione di Piero della Francesca. Avviatosi alla pittura nella bottega paterna e cresciuto all'ombra del padre Jacopo, si affermò come il più grande pittore veneziano del Quattrocento. Nel continuo confronto coi maggiori artisti del suo tempo, giunse a crearsi un linguaggio artistico indipendente, in cui dolcezza e armonia caratterizzano il paesaggio e le figure. Il senso della prospettiva è creato dal passaggio graduale dei toni di colore, dal marrone dei primi piani all'azzurro del cielo dello sfondo. Con questa tecnica, Bellini creò la prospettiva cromatica che sarebbe diventata una caratteristica della pittura veneziana. La pittura di Bellini è un omaggio alla natura in tutti i suoi aspetti migliori. Con la sua cura amorevole del paesaggio e con la sua mano felice, Bellini è piuttosto un poeta della natura, che non scade mai nel manierato e nell'artificiale. I suoi paesaggi vivono come trasfigurati. Da ricordare Orazione nell'orto (1460), Pietà (1470, Milano, Pinacoteca di Brera), Trasfigurazione (1480-1485, Napoli, Galleria di Capodimonte), Trittico dei Frari (1488, Venezia, chiesa dei Frari), Allegoria sacra (1490-1500, Firenze, Galleria degli Uffizi), ritratto del Doge Leonardo Loredan (1501, Londra, National Gallery), ritratto di Jacopo Marcello (Washington, National Gallery), ritratto di Giovane senatore (Padova, Museo Civico), varie esecuzioni di Madonna con il Bambino (Venezia, Galleria dell'Accademia; Parigi, Louvre; Bergamo, accademia Carrara; Milano, Pinacoteca di Brera; Londra, National Gallery), Incoronazione della Vergine (1471-1474, Pesaro, Museo Civico), Pala di San Zaccaria (Venezia, San Zaccaria), Pala di San Giovanni Crisostomo (1513, Venezia, chiesa di San Giovanni Crisostomo), La Madonna degli alberetti (1512), Festino degli dèi (Washington, National Gallery), Venere allo specchio (Vienna, Kunsthistorisches Museum), Ebbrezza di Noè (Museo di Besançon).

Giambi Opera di poesia di A. Chénier (postuma 1819).

Giambi ed epodi Opera di poesia di G. Carducci (1822).

giàmbico, agg. (pl. m.-ci) 1 Costituito da giambi. 2 Di tono satirico.
 lat. iambicus, dal greco iambikòs.

giàmbo, sm. 1 Piede metrico della poesia greca e latina. 2 Di tono satirico.
 lat. iambus, dal greco ìambos.

Giambològna (Douai 1529-Firenze 1608) Soprannome di Jean de Boulogne, scultore fiammingo. Arrivato a Roma intorno al 1550 approfondì la conoscenza dell'arte classica e michelangiolesca. Fu molto attivo a Firenze e in diverse città italiane realizzando opere prebarocche. Tra le opere principali, Fontana di Nettuno a piazza Maggiore, Bologna (1563-1566), Fontana dell'oceano, Boboli, Firenze (1575), Ratto delle Sabine, Loggia dei Lanzi, Firenze (1583), Mercurio, Museo del Bargello, Firenze (1564), Monumento equestre di Cosimo, piazza della Signoria, Firenze (1587-1594).

giamburràsca, sm. invar. Ragazzo vivace e monello. ~ discolo.

Giami, Nur al Din al-Rahman (Giam, Khorasan 1414-Herat 1492) Poeta persiano. Tra le opere Canzonieri (1479, 1489 e 1491).

giammài, avv. 1 Mai. ~ nemmeno per sogno. 2 Ormai.
 avv. never.

Gian Burrasca => "Giornalino di Gian Burrasca, Il".

Giàn Galeàzzo Marìa Sfòrza (Abbiategrasso 1469-Pavia 1494) Figlio di Galeazzo Maria, sotto la reggenza materna fu duca di Milano dal 1476. Dopo la madre Bona di Savoia, dal 1480 la reggenza passò allo zio Ludovico il Moro, che lo relegò a Pavia.

Giàn Galeàzzo Viscónti (Pavia 1351-Melegnano 1402) Duca di Milano, figlio di Galeazzo Venceslao Visconti e di Bianca di Savoia. A soli nove anni sposò Isabella, figlia del re di Francia Giovanni II, che portò in dote la contea di Vertus. Nel 1378, morto il padre, divenne signore di Pavia, Piacenza e Como. Alla morte della moglie Isabella, sposò la cugina Caterina, figlia di Bernabò, signore di Milano. Ucciso lo zio Bernabò nel 1385, riunì nelle sue mani l'intero dominio visconteo. Conquistò Verona, Vicenza e Padova, sottomise Perugia, Pisa, Siena, Assisi e Spoleto, ponendo le basi per una sua probabile elezione a re d'Italia, suscitando grande preoccupazione a Firenze. Ottenuta l'ereditarietà del regno dall'imperatore Venceslao, fu proclamato duca di Milano e conte di Pavia (1395-1396). Favorì le arti facendo costruire il duomo di Milano e la Certosa di Pavia. Morì improvvisamente, colpito dalla peste.

Giàn Gastóne de' Mèdici (Firenze 1671-1737) Granduca di Toscana dal 1723, fu l'ultimo dei de' Medici, e quindi il granducato passò a Francesco Stefano di Lorena, futuro Francesco I.

giandùia, sm. invar. 1 Maschera del teatro popolare piemontese. 2 Tipo particolare di cioccolato.

Giandùia, o Giandùja Personaggio piemontese di marionette e burattini rappresentante il contadino finto tonto che mangia e beve molto.

gianduiòtto, sm. Cioccolatino di gianduia.

Gianfrancésco Gonzàga (Mantova 1395-1444) Marchese di Mantova dal 1433. Succedette al Carmagnola come capitano generale dell'esercito di Venezia dal 1432; nel 1438 passò al servizio di Filippo Maria Visconti. Fu iniziatore dello sviluppo culturale e artistico di Mantova.

Giàni, Felìce (San Sebastiano Curone 1758-Roma 1823) Pittore e disegnatore. Lavorò attivamente a Bologna (palazzo Baciocchi), a Faenza (palazzo Gessi e Zacchia), a Roma (palazzo Altieri) e a Parigi (Le Tuileries).

Giànico Comune in provincia di Brescia (1.768 ab., CAP 25040, TEL. 0364).

Gianìcolo Il colle più alto (82 m) su cui sorge la città di Roma, a destra del fiume Tevere. Non è compreso tra i sette colli tradizionali.

giannétta, sf. 1 Vento gelido. 2 Tipo di filatoio per il cotone. 3 Corta lancia usata nel XIV e XV sec. dalla cavalleria spagnola.
 [3] dallo spagnolo jineta lancia corta.

Gianni Schicchi => "Trittico"

Giànni, Làpo (Firenze secc. XIII-XIV) Rimatore italiano. Amico di Dante e di Cavalcanti, la sua professione ufficiale era quella di notaio. Pregevoli le sue ballate che manifestano una grazia fresca e spontanea.

Giànnina Città greca (in greco Joànnina), di circa 45.000 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia (157.000 ab.), situata nella regione dell'Epiro, sul lago dello stesso nome, ai confini con l'Albania. Riconquistata dai greci nel 1913 (prima guerra balcanica), possiede edifici risalenti all'occupazione turca (dal 1434 al 1913), tra cui la fortezza di Alì Pascià e la moschea di Arslan Pascià. Su un'isoletta del lago, si trovano interessanti monasteri con affreschi di scuola bizantina. Le principali attività economiche della zona sono l'agricoltura, l'allevamento e la fabbricazione di tappeti.

Giannìni, Èttore (Napoli 1912-Marciano, Massa Lubrense 1990) Regista. Tra i rinnovatori della regia teatrale in Italia, nel 1953 portò sullo schermo Carosello napoletano.

Giannìni, Giancàrlo (La Spezia 1942-) Attore cinematografico. Interpretò Mimì metallurgico (1972), Paolo il caldo (1973), Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto (1974), Pasqualino Settebellezze (1975), Buone notizie (1979), I picari (1987), Snack Bar Budapest (1988), Il male oscuro (1990), Il profumo del mosto selvatico (1994), Palermo-Milano. Solo andata (1995), Celluloide (1996).

Giannìni, Guglièlmo (Pozzuoli 1891-Roma 1960) Uomo politico, giornalista e commediografo teatrale italiano. Nel 1944 fondò a Roma il settimanale L'Uomo Qualunque dal quale si originò il movimento omonimo, detto anche qualunquismo. Come commediografo contribuì alla creazione del genere giallo. Si ricordano i romanzi Mani in alto (1935), Supergiallo (1936) e Il sole a scacchi (1940).

Giannìni, Màssimo Sevèro (Roma 1915-) Giurista italiano. Si è dedicato in particolar modo allo studio del diritto amministrativo. Ha pubblicato I beni pubblici (1963), La giustizia amministrativa (1963) e Diritto pubblico dell'economia (1995).

giannìzzero, sm. 1 Soldato turco appiedato appartenete alla milizia dell'impero ottomano costituita da giovani cristiani fatti musulmani. 2 Sostenitore fanatico di una personalità politica. ~ scagnozzo.

Giannóne, Piètro (Ischitella 1676-Torino 1748) Storico e scrittore politico lavorò attivamente per denunciare, su base giuridica, le ingerenze e gli abusi della chiesa nei riguardi del potere civile dello stato. Scomunicato nel 1723, si rifugiò alla corte di Vienna e poi a Ginevra. Fu arrestato nel 1736 e imprigionato a vita. Opere principali, Istoria civile del regno di Napoli (1723), L'ape ingegnosa e la Vita di Pietro Giannone scritta da lui medesimo, opere redatte durante la prigionia. Il Triregno (1735)fu pubblicato soltanto nel 1895.

Giannùtri Isola dell'Arcipelago Toscano, in provincia di Grosseto, a sud dell'isola del Giglio. Territorio prevalentemente roccioso. Nell'isola (2,6 km2) si trovano le rovine dell'antica villa romana dei Domizi Enobarbi costruita nel I sec.

Giàno (astronomia) Quarto satellite di Saturno per distanza (151.470 km) e decimo per grandezza (raggio 100 km), venne scoperto da A. Dollfus nel 1966; ha un periodo orbitale di 0,75 giorni e viene sempre osservato in coppia con Epimeteo.

Giàno (mitologia) Antico dio romano. Era venerato come creatore del mondo ed era rappresentato con due volti (Giano bifronte); a lui era dedicato il primo mese dell'anno e veniva invocato prima degli altri durante i sacrifici. Inventore delle navi e della moneta. Durante la guerra le porte del suo tempio, nel foro, rimanevano aperte, in tempo di pace restavano chiuse.

Giàno Délla Bèlla (XIII sec.) Nobile fiorentino. In qualità di capo dell'ala radicale della fazione popolare, nel 1293 promosse gli ordinamenti di giustizia, che escludevano i magnati dalle cariche pubbliche. Nel 1295 fu costretto all'esilio.

Giàno dell'Ùmbria Comune in provincia di Perugia (3.190 ab., CAP 06030, TEL. 0742).

Giàno Vetùsto Comune in provincia di Caserta (717 ab., CAP 81040, TEL. 0823).

Giansènio, Cornèlio (Ackow 1585-Ypres 1638) Ecclesiastico olandese, teologo e vescovo di Ypres dal 1635. Sostenne contro i gesuiti una disputa sulla grazia e la predestinazione, elaborando la teoria della Grazia necessaria nella vita morale. La sua opera Augustinus, divenne la fonte dottrinale del movimento religioso detto giansenismo.

giansenìsmo, sm. Dottrina morale e teologica risalente al vescovo C. Giansenio d'Ypres.

giansenìsta, agg. e sm. agg. Giansenistico.
sm. Seguace del giansenismo.

giansenìstico, agg. (pl. m.-ci) Che si distingue per la sua austerità.

Giap (An Ka 1912-) Soprannome di Vô Nguyen, uomo politico e militare vietnamita. Lavorò nel movimento nazionalista e nel 1937 entrò a far parte del Partito comunista. Collaborò attivamente con Hô Chi Minh e organizzò la resistenza antigiapponese e antifrancese (1944). Si batté contro la Francia fino alla battaglia decisiva di Dien Bien Phu (1954). Sostenne la lotta dei vietcong contro il governo sudvietnamita e contro gli americani, portando i suoi uomini alla decisiva vittoria e all'unificazione del Paese nel 1975.

Giàpeto (astronomia) Satellite di Saturno, scoperto da D. Cassini nel 1671; si trova al sedicesimo posto per la distanza (3.560.000 km) e al secondo per le dimensioni (raggio 725 km); il suo periodo orbitale è di 79,33 giorni.

Giàpeto (mitologia) Nella mitologia greca, uno dei Titani, figlio di Urano e di Gea, considerato il capostipite della razza umana. Sposò Climene da cui ebbe Atlante, Epimeteo, Prometeo e Menenzio. Fu precipitato nel Tartaro da Zeus insieme agli altri Titani.

Giappóne Monarchia costituzionale dell'Asia orientale, il Giappone è costituito da quattro isole principali, Hokkaido, Honshu, Kyushu e Shikoku, circondate a loro volta da un migliaio di isole minori, isolotti e scogli. Le isole sono disposte ad arco, tra il mar del Giappone e l'oceano Pacifico, a sud dell'isola di Sahalin e delle isole Curili.
Il territorio, ad alta attività sismica, è prevalentemente montuoso, attraversato da catene disposte longitudinalmente lungo l'intero arco insulare, e dalle Alpi Giapponesi (isola di Honsho) che raggiungono i 3.000 m.
La massima cima è il massiccio isolato del Fuji-San (3.776 m).
L'arcipelago presenta quattro fasce vulcaniche (più di un quarto dei rilievi è di natura vulcanica), comprendenti 165 coni, di cui circa un terzo è attivo.
La pianura più ampia è la depressione centrale dell'isola Honshu, sul versante del Pacifico.
In tutto il resto del paese le pianure sono limitate a fasce pianeggianti lungo la costa.
Le coste orientali si estendono per circa 27.000 km, a strapiombo sul mare e sono ricche di baie.
Limitate sono le coste basse e sabbiose, con presenza di lagune o laghi costieri.
Data la disposizione longitudinale dell'arcipelago, il clima presenta caratteristiche assai varie.
In generale il versante del Pacifico è più caldo e meno nebbioso, riparato dalle correnti fredde continentali dalla presenza delle montagne.
Sensibili sono le variazioni da nord a sud; infatti l'isola di Hokkaido presenta inverni molto rigidi (a causa dei venti siberiani) mentre l'isola di Kyushu, la più meridionale, ha un clima tropicale, mite e con scarse escursioni stagionali.
I fiumi sono ricchi d'acqua, data l'abbondanza delle precipitazioni, ma per la conformazione del territorio, pochi superano i 200 km di lunghezza.
L'isola di Honshu vede le maggiori risorse idrografiche del paese, con il fiume più lungo (Shinano di 367 km), e il lago Biwa (674 km2).
Le zone più popolate sono le coste del Pacifico dove sorgono i maggiori agglomerati urbani. Tokyo è la città più popolosa del mondo, con un'area urbana che ospita 12 milioni di abitanti. Attivissimo porto, è capitale politica e culturale del paese.
Insieme a Yokohama costituisce uno dei tre poli di urbanizzazione dell'isola; il secondo è costituito da Kyoto, Osaka e Kobe, il terzo da Nagoya e Gifu.
L'isola di Kyushu ha la sua principale area urbana nelle città di Kitakyushu e Fukuoka.
Altri centri dell'isola sono Nagasaki, Sasebo, Kumamoto e Kagoshima.
Nell'isola di Shikoku città principali sono Takamatsu e Matsuyama, sulla costa del mar Interno. L'isola di Hokkaido è la meno popolosa; la città principale è Sapporo.
Lo sviluppo industriale del Giappone ha avuto connotazioni molto singolari. Infatti il paese dalla struttura feudale e sostanzialmente agricola in essere sino all'inizio del XX sec., ha avuto uno sviluppo particolarmente rilevante negli anni '60, con un tasso di sviluppo annuo medio superiore al 10%.
Il fenomeno è ancor più singolare se si pensa che il Giappone è un paese povero di materie prime, in particolare di prodotti minerari.
Tuttavia la disponibilità di manodopera a basso costo, la stabilità politica e un clima generale di pace sociale hanno permesso al Giappone di diventare il terzo paese più industrializzato del mondo, superando anche i livelli produttivi di Francia e Germania.
Il perno dell'economia è l'attività manifatturiera che importa le materie prime ed esporta il prodotto finito.
Non trascurabile è stato il ruolo del governo che, pur rispettando l'impronta liberista dell'economia, ha tuttavia favorito gli operatori con politiche di supporto che si sono spesso rivelate cruciali per il successo economico Giapponese.
L'agricoltura, già fulcro dell'economia, partecipa ora solo per il 3% alla produzione del reddito nazionale.
Il territorio coltivabile, dato il suo carattere montuoso, è relativamente esiguo (13%) e impone coltivazioni intensive; inoltre quasi ovunque la proprietà è estremamente frazionata, fattore questo che tende a penalizzare i redditi agricoli.
Nonostante i molti sforzi di modernizzare l'agricoltura, le colture principali rimangono quelle tradizionali asiatiche, con spiccata prevalenza della risicoltura intensiva che rende possibili anche due raccolti l'anno.
Il riso occupa più di metà del terreno coltivabile e riesce a coprire il fabbisogno interno, pur essendone una cospicua parte destinata alla produzione di saké, il liquore nazionale.
Un certo sviluppo ha avuto la produzione del frumento, che viene alternato come coltura invernale alle piantagioni di riso.
Discretamente diffusa è la coltivazione dell'orzo; meno rilevanti sono mais, avena e miglio.
Si coltivano inoltre patate e patate dolci, in via di espansione la coltivazione di ortaggi determinata dall'evoluzione della domanda alimentare proveniente dalle città.
Accresciuta anche la frutticoltura, che risponde sia al mercato interno che all'industria di conservazione destinata all'esportazione.
Tra le colture industriali molto diffusa è quella del tè, in gran parte esportato.
Si praticano inoltre le colture oleaginose e tessili (lino, canapa e soprattutto seta).
Consistente è anche la produzione del tabacco, del luppolo, della canna e della barbabietola da zucchero e della frutta.
Ingente è il patrimonio forestale che alimenta una notevole produzione di legname, utilizzato come materiale da costruzione e per la produzione della carta. Un'attentissima politica di tutela dell'ambiente ha impedito il depauperamento di questa risorsa.
Il ruolo dell'allevamento è stato piuttosto limitato, data anche l'esiguità delle aree a prato. Ma la domanda alimentare urbana ne ha stimolato la crescita, soprattutto per quanto riguarda l'allevamento di bovini, condotto in complessi zootecnici attrezzati e razionali.
La pesca, sia costiera sia d'alto mare, riveste tuttora un ruolo molto importante nell'economia generale del paese e pone il Giappone al primo posto per pescato annuo (aringhe, salmoni, merluzzi, tonno e balene). L'attività è svolta in parte da imprese di piccole dimensioni e in parte da imponenti gruppi industriali.
Le coste, in particolare quelle sul Pacifico, sono ben attrezzate sia dal punto di vista portuale che degli insediamenti delle industrie conserviere.
Lo sfruttamento del mare si esplica anche nella raccolta delle perle, sia naturali che coltivate, e nella raccolta delle alghe, componente base dell'alimentazione giapponese. Il ruolo della pesca può essere sintetizzato dal seguente dato: più del 50% delle proteine animali della dieta della popolazione giapponese proviene da prodotti del mare.
Gli unici minerali metalliferi di cui esistono discreti giacimenti sono lo zinco e il rame; di minor rilievo sono quelli di piombo, oro, argento, stagno, cromo, manganese e mercurio.
Scarsissimi sono i minerali di ferro, importati in quantità massicce; buoni i giacimenti di zolfo.
L'unica risorsa energetica di cui dispone il Giappone è il carbone, proveniente da limitati giacimenti di difficile sfruttamento.
Molto scarso anche il petrolio, estratto in quantità irrisorie rispetto al consumo nazionale.
La maggior parte dell'energia prodotta è di origine termoelettrica prodotta con materie prime di importazione, e dalle centrali nucleari, in quanto lo sfruttamento idrico esaudisce solo l'11% del fabbisogno del paese.
Il Giappone è tra i maggiori produttori di acciaio e notevoli sono le produzioni di alluminio, di rame e di zinco.
Potentissimo è il settore cantieristico, che mette il Giappone al primo posto per la produzione di navi da trasporto e di petroliere giganti.
In forte espansione negli ultimi anni è stata l'industria automobilistica, di cui il Giappone ha dal 1980 il primato mondiale.
Importante anche l'industria di biciclette e motociclette.
Si producono strumenti ottici (macchine fotografiche e cinematografiche, binocoli, microscopi, proiettori), prodotti per l'industria radiotecnica (radio e televisori) e orologi. Molto affermata l'industria elettronica.
In espansione è l'industria chimica, per la produzione di acido solforico, soda caustica, materie plastiche, fertilizzanti azotati, coloranti e prodotti farmaceutici.
Ben sviluppata è l'industria della gomma, in particolare per la produzione di pneumatici, della carta, di tessuti (fibre naturali e sintetiche), delle ceramiche e del vetro.
Il commercio con l'estero è sempre più in espansione, grazie al crescente volume di esportazione.
STORIA Nel IX millennio a. C. si ha il primo insediamento di popolazioni paleolitiche provenienti dal continente nord asiatico. Al periodo dal VI millennio al III sec. a. C. (periodo Jomon) risalgono suppellettili decorate, utensili in pietra levigata, mortai. Fra il III sec. a. C. e il III sec. d. C. (periodo Yayoi) si sviluppano la cultura del riso, la metallurgia del bronzo e del ferro e la tessitura. Risalgono al III-VI sec. (periodo dei kofuns) grandi tumuli a camera funeraria e decori murali evocanti la vita quotidiana; attorno ai tumuli, terrecotte in forma di animali e di guerrieri. L'architettura religiosa scintoista si sviluppa a Ise e a Izumo.
Lo¤ ¤stato di Yamato (V-VI sec.) beneficia dell'influenza cinese, che gli giunge attraverso la Corea. Nel 538 il Giappone entra nella storia con l'introduzione del buddhismo, proveniente dalla Corea. Nel 645 il clan dei Nakatomi elimina quello dei Soga e imposta un governo a imitazione di quello della Cina dei Tang. Sei sette buddhiste (periodo di Nara, 710-794) sviluppano le loro concezioni presso la corte, stabilita a Nara e nel 794 viene fondata la nuova capitale, Heian-Kyo (Kyoto). Gruppi di coloni-guerrieri si insediano nel nord di Honshu. Fra l'858 e la metà del XII sec. i Fujiwara detengono il potere. Nel 1185 il clan dei Taira è sconfitto da quello dei Minamoto.
Il capo del clan Minamoto, Yoritomo, viene nominato generale (shogun). Egli possiede ormai un duplice potere centrale: quello dell'imperatore (tenno) e della corte, e quello di shogun e del suo governo (bakufu). Nel periodo di Kamakura il bakufu, stabilito a Kamakura, è dominato da Yoritomo e dai suoi figli, quindi dagli Hojo. Nel periodo di Muromachi gli shogun Ashikaga si stabiliscono a Kyoto. Guerre civili insanguinano il paese, come la guerra delle Due Corti (1336-1392) e i conflitti incessanti tra i vari signori. Contemporaneamente, mercanti portoghesi penetrano nel Giappone (1542), che Francesco Saverio, arrivato nel 1549, comincia a evangelizzare. Nel 1582 dopo nove anni di lotte, Oda Nobunaga sconfigge gli Ashikaga. Toyotomi Hideyoshi, primo ministro dell'imperatore, unifica il Giappone sottomettendo i signori indipendenti. Nel 1603 Tokugawa Ieyasu si installa a Edo (Tokyo), si dichiara signore ereditario e dona al Giappone istituzioni stabili. Nel periodo di Edo o dei Tokugawa il paese è chiuso agli stranieri (salvo ai cinesi e agli olandesi) dopo la ribellione del 1637 e si sviluppano le città e la classe dei mercanti. Nel 1854 gli occidentali intervengono militarmente per obbligare il Giappone ad aprirsi al commercio internazionale.
L'ultimo shogun, Yoshinobu, dà le dimissioni e l'imperatore Mutsuhito (1867-1912) si stabilisce a Tokyo. Vengono adottate le tecniche e le istituzioni occidentali (costituzione del 1889) per fare del Giappone una grande potenza economica e politica. È un periodo di espansione estera: al termine della guerra cino-giapponese (1894-1895), il Giappone acquisisce Formosa; uscito vincitore dalla guerra russo-giapponese (1905), si impone in Manciuria e in Corea, paesi che annette al proprio territorio nel 1910. Durante il regno di Yoshihito (era Taisho), il Giappone entra nella prima guerra mondiale a fianco degli alleati e ottiene i possedimenti tedeschi del Pacifico. Nel 1926 Hirohito succede al padre, iniziando l'era Showa. Nel 1931 l'estrema destra nazionalista al potere fa occupare la Manciuria e nel 1937-1938 il Giappone occupa il nord-est della Cina. Nel 1940 firma un trattato tripartito con la Germania e l'Italia e nel 1941-1942 occupa la maggior parte dell'Asia del sud-est e del Pacifico. Nell'agosto 1945 il paese capitola dopo i bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki. Una nuova costituzione instaura una monarchia costituzionale e nel 1951 il trattato di pace di San Francisco restaura la sovranità del Giappone. Da allora, la vita politica è dominata dal partito liberal-democratico (PLD) e il Giappone diventa una delle prime potenze economiche del mondo. Nel 1989 dopo la morte di Hirohito, gli succede il figlio Akihito che inaugura l'era Heisei (gennaio). Nel 1992 il parlamento adotta il progetto di legge che consente la partecipazione di soldati giapponesi alle missioni dei paesi dell'ONU. Nel 1993 con le elezioni legislative, il PLD perde la maggioranza assoluta. Viene formato un nuovo governo di coalizione, che raggruppa vari partiti dell'opposizione, sotto la direzione di Hosokawa Morihiro. Nel 1994 un socialista, Murayama Tomiichi, guida un nuovo governo di coalizione, dominato dal PLD, e nel 1996 la coalizione è rinnovata con Hashimoto Ryutaro, presidente del PLD, primo ministro. Le elezioni del luglio 1997 per il rinnovo di metà dei seggi della Camera Alta costringono alle dimissioni il primo ministro. Diventa primo ministro il nuovo presidente del PLD Obuchi.
Abitanti-125.100.000
Superficie-372.750 km2
Densità-335,6ab./km2
Capitale-Tokyo
Governo-Monarchia costituzionale ereditaria
Moneta-Yen
Lingua-Giapponese
Religione-Scintoista, buddhista e cristiana
Giappone
Fossa sottomarina dell'oceano Pacifico, a est dell'arcipelago giapponese.
Giappone
Settore dell'oceano Pacifico, tra il continente asiatico e l'arcipelago omonimo.

giapponése, agg. e sm. agg. Del Giappone. ~ nipponico.
sm. Nativo del Giappone.
 agg., sm. e sf. Japanese.

giapponeserìa, sf. Ninnoli di origine o imitazione giapponese.

Giaquìnto, Corràdo (Molfetta 1703-Napoli 1765) Pittore. Tra le opere Visitazione (1764-1766, Montreal, Museum of Fine Arts) e Decorazione del Palazzo Reale di Madrid (ca. 1755).

giàra, sf. 1 Grosso recipiente di terracotta. ~ orcio. 2 Antica misura da olio.
 sf. jar.
 arabo giarra.

Giara, La Dramma (dalla novella omonima) di L. Pirandello (1916).
Giara, La
Commedia coreografica in un atto di L. Pirandello, musica di A. Casella (Parigi, 1924).

giàrdia, sf. Genere di Protozoi Flagellati dell'ordine dei Polimastigini, comprendente specie parassite dell'intestino di Mammiferi, Rettili, Uccelli e Anfibi. Al genere giardia appartiene il Giardia intestinalis, un flagellato che parassita l'uomo e vive soprattutto nell'intestino tenue.

giardinàggio, sm. Arte e tecnica relativa alla coltivazione dei giardini. ~ floricoltura.
 sm. gardening.
 franc. jardinage.

Giardinèllo Comune in provincia di Palermo (1.681 ab., CAP 90040, TEL. 091).

giardinétta, sf. Tipo di automobile per il trasporto di persone e merci. ~ station wagon.
 sf. estate car, station wagon.

giardinétto, sm. 1 Piccolo giardino. 2 In marina, ciascuna delle due parti dei fianchi della nave corrispondenti al punto in cui questi si arrotondano per formare la poppa.

giardinièra, sf. 1 Donna che coltiva un giardino. 2 Mobile atto a contenere piante ornamentali.
3 Contorno o antipasto di verdure tagliuzzate. 4 Grande carrozza con sedili laterali in voga nei primi del Novecento. 5 Cestello di vimini per la raccolta delle olive.
 sf. (pietanza) mixed pickles.
 deriv. da giardino.

giardinière, sm. Addetto alla coltivazione dei giardini. ~ floricoltore.
 sm. gardener.

Giardìni-Nàxos Comune in provincia di Messina (8.640 ab., CAP 98035, TEL. 0942).

giardìno, sm. 1 Terreno con colture di tipo ornamentale. ~ parco, brolo. 2 Paese fertile.
 sm. garden.
 franc. jardin.
I giardini più famosi nell'antichità furono quelli di Ninive e di Babilonia, una delle meraviglie del mondo, sospesi su enormi terrazze artificiali. Nella Grecia antica svolgevano una funzione sacra, mentre in epoca ellenistica si trasformarono in parchi da caccia, introdotti sul modello persiano. A Roma, sia quelli sacri sia quelli pubblici o privati, erano complessi e ricchi di statue, porticati, bacini, ninfei e tempietti. Nel medioevo, il giardino venne limitato entro i cinti dei chiostri o nelle cinte fortificate dei castelli; in epoca rinascimentale, trattatisti (L. Alberti) e artisti famosi (Bramante, Raffaello) codificarono il tipo del giardino all'italiana, a ripiani digradanti Tra i più importanti giardini europei si devono citare quelli alla francese di Vaux-le-Vicompte e di Versailles. In Inghilterra, per risposta ai modelli italiano e francese, si arrivò alla creazione del giardino all'inglese, nato dalla fusione tra il gusto romantico e l'influsso del giardino cino-giapponese (XVIII, XIX sec.). Famosi progettisti di questo genere furono Kent e Capability Brown.
Giardino alpino
Orto botanico di alta montagna specializzato nella coltivazione delle specie appartenenti alla flora alpina.

Giardino dei ciliegi, Il Dramma in 4 atti di A. P. Cechov (1903). Uno dei capolavori teatrali di Cechov insieme a Il gabbiano, Zio Vania e Le tre sorelle. Il giardino, che trae il nome da rigogliose piante di ciliegio che vi crescono, è il simbolo del destino inevitabile di una famiglia. Per pagare i debiti contratti dalla proprietaria, il terreno sarà messo all'asta e acquistato da Lopachin, figlio arricchito di uno dei servi. La prima azione decisa dal nuovo proprietario sarà l'abbattimento dei ciliegi, cupo segno della brutalità dei nuovi ricchi.

Giardino dei Finzi-Contini, Il Romanzo di G. Bassani (1962). Ambientato nella Ferrara dal 1929 al 1939, si sofferma sul periodo successivo all'emanazione delle leggi razziali (ottobre 1938), quando il narratore fa conoscenza dei giovani Finzi-Contini, Alberto e Micòl, di estrazione sociale diversa ma a lui coetanei. La famiglia Finzi-Contini, di origine ebrea, abita in una villa con un grande giardino circondato da un muro. La conoscenza ha luogo quando i Finzi-Contini invitano altri ragazzi a giocare a tennis nella loro villa. Le persecuzioni razziali distruggeranno la famiglia Finzi-Contini, i cui componenti verranno tutti deportati in Germania. È l'opera più famosa di Bassani. La vicenda è stata portata sullo schermo nel 1971.

Giardino di Finzi Contini, Il Film drammatico, italiano (1970). Regia di Vittorio De Sica. Interpreti: Lino Capolicchio, Dominique Sanda, Helmut Berger.

Giaròle Comune in provincia di Alessandria (723 ab., CAP 15036, TEL. 0142).

Giarratàna Comune in provincia di Ragusa (3.411 ab., CAP 97010, TEL. 0932).

Giàrre Comune in provincia di Catania (26.853 ab., CAP 95014, TEL. 095). Centro commerciale, agricolo e industriale (prodotti alimentari) alle falde dell'Etna. Gli abitanti sono detti Giarresi.

giarrettièra, sf. Elastico che ferma la calza da donna all'altezza della coscia. ~ reggicalze.
 sf. 1 suspender. 2 (alla coscia) garter.
 franc. jarretière, deriv. da jarret garretto.

Giàsone, o Giasóne Mitico eroe greco figlio del re di Iolco, Esone. In età adulta, si volle riappropriare del regno usurpatogli dallo zio Pelia, ma questi gli impose la conquista del vello d'oro. Organizzò allora la spedizione degli Argonauti e riuscì nell'impresa aiutato dalla maga Medea. Vendicatosi di Pelia, che gli aveva negato il regno, si stabilì a Corinto, presso il re Creonte, sposando una sua figlia e abbandonando Medea. Questa per vendetta uccise i due suoi figli.
Giasone
(?-370 a. C.) Tiranno di Fere, in Tessaglia, dal 380 ca. Tentò di imporre un'egemonia su tutta la Grecia, ma morì assassinato.
Giasone
Dramma musicale in un prologo e tre atti di F. Cavalli, libretto di C. A. Cicognini (Venezia, 1649).

Giauque, William Francis (Niagara Falls, Canada 1895-Berkeley 1982) Chimico statunitense. Fu l'ideatore, assieme a Debye, di un metodo per ottenere bassissime temperature, mediante smagnetizzazione adiabatica. Assieme a H. L. Johnson scoprì due isotopi pesanti dell'idrogeno. Nel 1949 fu insignito del premio Nobel per la chimica.

giaùrro, sm. Infedele.

Giaurro, Il Poema di G. G. Byron (1813).

Giàva (Djawa) Isola dell'Indonesia (108.000.000 ab., 130.398 km2), nell'arcipelago della Sonda. Presenta una forma allungata che la porta ad affacciarsi a sud sull'oceano Indiano e a nord sul mare omonimo (oceano Pacifico). Ha un allineamento di massicci di origine vulcanica, dei quali ventisette ancora attivi (il più alto è il Semeru, 3.676 m, ma molti superano i 3.000 m: il Raung, il Pangrango, il Ceremai, il Lawu e lo Slamet). Tra le eruzioni più catastrofiche, si ricordano quella del 1686 (vulcano Ringgit) e quella del 1772 (vulcano Papandayan). I fiumi principali sono il Solo, il Maloc e il Taroen. È divisa nelle tre province amministrative della Giava occidentale con capitale Bandung, della Giava centrale con capitale Semarang, della Giava orientale con capoluogo Surabaya e nel distretto speciale di Yogyakarta, a cui si aggiunge il distretto urbano di Giacarta, capitale dello stato. Il clima è umido con temperature che possono avvicinarsi ai 40 °C e piovoso da novembre ad aprile. Fino a 500 m di altitudine il clima è temperato; sopra questa quota la temperatura digrada fino a scendere sottozero. La vegetazione grazie al clima umido, è rigogliosa con presenza di acacie, bambù, aceri, castagni, querci, olmi e palme; importante risorsa economica è lo sfruttamento delle foreste di tek per il pregiato legno che se ne ricava. La sua economia si fonda anche sull'attività agricola (tè, riso, zucchero, caffè, tabacco), la pesca (presenza di numerosi porti naturali con pesca di aragoste, gamberi ecc.) e il commercio. Produzione di caucciù. Lavorazione artigianale di tessuti con l'antica tecnica di tintura fatta con la cera, chiamata batik. Tra le specie animali presenti sull'isola si segnalano tigri, leopardi, scimmie, rettili (cobra, pitoni, coccodrilli ecc.) e numerose specie di volatili (pappagalli, aironi, pavoni, piccioni ecc.). Nel VII sec. fu colonizzata dagli indù e solo nel 1500 la dominazione indù venne sostituita da quella musulmana, per passare poi sotto il controllo portoghese e olandese. Alla fine del XIX sec. sull'isola furono scoperti i resti fossili dell'Homo erectus, comunemente conosciuto come uomo di Giava. Centri principali: Bandung, Surabaya, Semerang, Malang, Surakarta e Yogyakarta.
Giava, fossa di
Fossa sottomarina dell'oceano Indiano, a sud della costa dell'isola di Giava.
Giava, mare di
Settore dell'oceano Pacifico, tra le isole di Giava, Borneo, Belitung e Bangka.

giàva, sf. 1 Magazzino delle Galle del XVII sec. 2 Ballo in voga dopo la prima guerra mondiale.

giavàzzo, sm. Giaietto.

Giàve Comune in provincia di Sassari (758 ab., CAP 07010, TEL. 079).

giavellottìsta, sm. (pl. m.-i) Atleta che pratica lo sport del tiro del giavellotto.

giavellòtto, sm. 1 Arma da lancio costituita da una asta la cui estremità possiede un pinta di metallo. ~ lancia. 2 Attrezzo sportivo simile all'arma. ~ asta.
 sm. javelin.
 franc. javelot.

Giavèno Comune in provincia di Torino (12.864 ab., CAP 10094, TEL. 011). Centro agricolo (coltivazione di frutta), turistico e industriale (prodotti della carta, meccanici e tessili). Gli abitanti sono detti Giavenesi.

Giàvera dél Montèllo Comune in provincia di Treviso (3.806 ab., CAP 31040, TEL. 0422).

Gìba Comune in provincia di Cagliari (2.286 ab., CAP 09010, TEL. 0781).

gìbbo, sm. Deformazione ad angolo verso l'interno di un tratto della colonna vertebrale provocata da vari processi patologici (tubercolosi, rachitismo, traumi ecc.). L'anomalia può essere anche congenita. Di solito si accompagna anche a dolori vertebrali, sciatica e può provocare difficoltà alla deambulazione. ~ gobba.
 lat. gibbus.

Gibbon, Edward (Putney, Londra 1737-Londra 1794) Storico. Tra le opere Declino e caduta dell'impero romano (1776-1788).

gibbóne, sm. Genere di scimmie Catarrine (Hylobates) della famiglia degli Ilobatidi, prive di coda, con testa piccola e arti inferiori molto lunghi. Si nutrono di frutta, germogli e insetti e vivono nelle foreste asiatiche. Tra le varie specie, l'Hylobates agilis, con mani e piedi bianchi, l'Hylobates lar dalle mani bianche e faccia circondata da una specie di barba bianca e l'Hylobates moloch, gibbone cenerino oggi quasi estinto.
Gibbone col ciuffo
Mammifero (Hylobates concolor) della famiglia degli Ilobatidi e dell'ordine dei Primati. Alto 90 cm, di colore nero, presenta un ciuffo sul capo. Vive nella foresta dell'Indocina orientale e di Formosa. Si muove da un albero all'altro servendosi delle lunghe braccia.

Gibbons, Orlàndo (Oxford 1583-Canterbury 1625) Compositore inglese. Autore di madrigali (un libro), mottetti a cinque voci e fantasie per strumenti a tastiera.

gibbosità, sf. Caratteristica di chi è gibboso. ~ rilievo. <> avvallamento.

gibbóso, agg. 1 Gobbo. ~ ricurvo. <> dritto. 2 Ondulato. ~ irregolare. <> lineare.
 lat. gibbosus, deriv. da gibbus gobba.

Gibbs, James (Footdeesmire 1682-Londra 1754) Architetto inglese. Tra le opere la Radcliffe Library a Oxford(1737-1749).

Gibbs, Josiah Willard (New Haven 1839-1903) Chimico, fisico e matematico americano elaborò il concetto di energia libera e di potenziale chimico. Studiò il comportamento termodinamico dei gas.
Funzione di Gibbs
Se H è l'entalpia, T la temperatura assoluta e S l'entropia, vale la relazione G = H-TS.
Regola delle fasi
Se L è il numero di gradi di libertà di un sistema di sostanze eterogenee in equilibrio termodinamico, C è il numero dei componenti e F quello delle fasi, vale la relazione L = C-F + 2.

gibbùto, agg. 1 Che ha la gobba. ~ curvo. 2 Ondulato, pieno di gobbe. ~ gibboso.

Gibellìna Comune in provincia di Trapani (5.027 ab., CAP 91024, TEL. 0924).

gibèrna, sf. Astuccio a tasca di cuoio da tenere appeso alla cintura per custodirvi cartucce del fucile. ~ cartucciera.
 franc. giberne, dal lat. tardo zaberna.

gibigiànna, sf. Il balenio prodotto dalla luce quando si riflette su uno specchio o simili e batte su di un'altra superficie.

Gibigianna, La Commedia di C. Bertolazzi (1898).

Gibiltèrra Piccola colonia britannica (6 km2) che occupa il promontorio omonimo sulla costa meridionale della penisola iberica. Essa sovrasta lo stretto di Gibilterra, l'esiguo braccio di mare che mette in comunicazione il mar Mediterraneo con l'oceano Atlantico.
Il promontorio è costituito da un massiccio calcareo (426 m) che scende ripidamente sulla costa.
Tuttora base navale potentemente fortificata, fu nei secoli un territorio molto ambito per la sua posizione strategica.
La popolazione civile è per la maggior parte spagnola.
Unica risorsa economica è il turismo.
STORIA Conosciuta fin dall'antichità (colonne d'Ercole), Gibilterra fu punto di partenza della conquista musulmana in Spagna (djabal al T¿ª¿riq, dal nome del capo berbero Tariq, da cui Gibilterra). Presa nel 1704 dagli inglesi, ai quali viene riconosciuta con il trattato di Utrecht del 1713, divenuta una potente base aeronavale, è tuttora rivendicata dalla Spagna.
Gibilterra
Stretto marittimo, tra la penisola iberica e il Marocco, che collega il mar Mediterraneo con l'oceano Atlantico. Tra la punta di Canares e la punta Cires ha una larghezza minima di 14 km ed è profondo mediamente 500 m.

Gibran, Khalil Gibran (Bsherri 1883-New York 1931) Prosatore libanese naturalizzato statunitense. Tra le opere Il profeta (1923).

Gibson, Mel (Peekskill, New York 1956-) Attore cinematografico australiano. Nato negli USA, arrivò al successo con la trilogia di Mad Max (1979, 1982 e 1985). Interpretò inoltre Un anno vissuto pericolosamente (1982), i tre episodi di Arma letale (1987, 1989, 1992), Braveheart (1995, di cui fu anche regista, vincitore di 5 Oscar), Ransom-Il riscatto (1996), Payback (1998).

gìbus, sm. invar. Cappello cilindrico di seta, dotato di un sistema a molle per essere appiattito.

Gibuti Repubblica dell'Africa orientale, confina con l'Etiopia a ovest e a sud, con la Somalia per un breve tratto orientale e si affaccia a est al golfo di Aden (370 km di costa). Le acque si insinuano sino al centro del paese nella profonda insenatura del golfo di Todjora.
Il territorio ha una notevole importanza strategica, in quanto accede, tramite lo stretto di Bab al Mandab, alla parte meridionale al mar Rosso.
Il paese è prevalentemente desertico e steppico; si innalza gradualmente sulle pianure della Dancalia (monte Moussa Ali 2.010 m) e affonda nella depressione del lago Assal (-150 m).
I corsi d'acqua sono pressoché inesistenti, soggetti esclusivamente alle rare e irregolari piogge.
Il clima è prevalentemente caldo e umido, con temperature elevate.
La capitale è Gibuti sulla costa, porto franco e capolinea ferroviario.
La povertà di risorse del territorio, il clima e il terreno poco adatto alla coltivazione limitano notevolmente l'economia. L'unica attività praticata è la pesca e la pastorizia (caprini e ovini) da parte delle popolazioni nomadi. Le uniche zone coltivate sono presso le oasi (legumi, datteri).
Abitanti-577.000
Superficie-23.200 km2
Densità-24,9 ab./km2
Capitale-Gibuti
Governo-Repubblica presidenziale
Moneta-Franco di Gibuti
Lingua-Arabo, francese e idiomi cusciti
Religione-Musulmana sunnita

gicleur, sm. invar. Tubo con orifizio calibrato che fa zampillare il carburante nel carburatore.

Gidda Città (1.500.000 ab.) dell'Arabia Saudita, nell'Higiaz, sul mar Rosso.

Giddens, Anthony (1939-) Sociologo inglese. Tra le sue opere, Lo stato nazione e la violenza (1985), Le conseguenze della modernità (1991) e La trasformazione dell'intimità (1992).

Gide, André (Parigi 1869-1951) Scrittore francese premio Nobel nel 1947 per la letteratura. Personalità irrequieta della letteratura francese, fu tra i fondatori della Nouvelle Revue française (1909). Protestante e omosessuale dichiarato, affrontò, spesso in forma autobiografica, i temi morali del suo tempo. Tra le opere principali, Nutrimenti terrestri (1897), L'immoralista (1902), La porta stretta (1909), I sotterranei del Vaticano (1914), La sinfonia pastorale (1919), I falsari (1925), Se il grano non muore (1926), Diario (1936).

Gielgud, John (Londra 1904-) Attore e regista inglese. Grande interprete shakespeariano (Amleto, 1929 e Romeo e Giulietta, 1933), dal 1933 divenne regista. Interpretò anche film per il cinema quali Il caro estinto (1965), Providence (1976) e L'ultima tempesta (1991).

giellìsmo, sm. Movimento politico che ricavò il nome dall'organizzazione Giustizia e Libertà (GL).

GIF Sigla di Graphics Interchange Format. In informatica si tratta di un formato largamente usato per lo scambio di immagini grafiche.

Giffen, Robert (Strathaven, Lanarkshire 1837-For Augustus, Inverness-shire 1910) Sir. Economista e statistico britannico. Elaborò il paradosso di Giffen, relativo a un'eccezione della legge della domanda-offerta, secondo il quale è possibile che, pur aumentando il prezzo di un bene, ne corrisponda un aumento della domanda.

Gifflènga Comune in provincia di Biella (106 ab., CAP 13030, TEL. 0161).

Giffóne Comune in provincia di Reggio Calabria (2.420 ab., CAP 89020, TEL. 0966).

Giffóni Sèi Casàli Comune in provincia di Salerno (3.608 ab., CAP 84090, TEL. 089).

Giffóni Vàlle Piàna Comune in provincia di Salerno (10.460 ab., CAP 84095, TEL. 089).

Gifu Città (410.000 ab.) del Giappone, nell'isola di Honshu. Capoluogo della prefettura omonima (2.080.000 ab.).

giga- Prefisso di unità di misura che ne moltiplica il valore per 109 e si abbrevia con G.
 greco gígas gigante.

gìga, sf. Antico strumento a corde.

gigabyte, sm. invar. Unità di misura della quantità di informazione (corrispondente a 230 byte).

gigahertz, sm. invar. Unità di misura della frequenza, di simbolo GHz, pari a 109 hertz.

gigànte, agg. e sm. agg. Di grandi dimensioni. ~ enorme. cercava delle confezioni in formato gigante.
sm. 1 Nella mitologia greca-romana ciascuno dei figli della terra di smisurata statura, che lottarono contro Giove. ~ titano. 2 Persona di statura superiore alla media. ~ colosso. <> nano. avvicinarsi a passi di gigante, velocemente. 3 Persona che eccelle per capacità. ~ sommo. Dante è un gigante della letteratura.
 agg. gigantic, giant. sm. giant.
 lat. gigas,-antis, dal greco gigas.
Stella gigante rossa
Stella con raggio enormemente superiore a quello solare e con emissione massima nella regione spettrale del rosso. Una stella si dice gigante rossa quando, nel corso della sua evoluzione, non può più trasformare idrogeno nucleare in elio e subisce un'intensa espansione e successivo raffreddamento dei suoi strati esterni.

Gigànte, Giacìnto (Napoli 1806-1876) Pittore. Tra le opere Veduta di Sorrento (Napoli, Museo Nazionale di San Martino).

Gigante, Il Film drammatico, americano (1957). Regia di George Stevens. Interpreti Elisabeth Taylor, Rock Hudson, James Dean. Titolo originale: Giant

giganteggiàre, v. intr. Innalzarsi come un gigante tra persone o cose. ~ spiccare.

gigantésco, agg. (pl. m.-chi) Proporzioni fisiche gigantesche. ~ enorme. <> minuscolo.
 agg. gigantic.

Giganti della montagna, I Dramma di L. Pirandello (postumo 1937).

Gigànti, ghiacciàio occidentàle déi Il più esteso dei ghiacciai del monte Collalto, nel gruppo delle Vedrette di Ries delle Alpi Pusteresi.

gigantìsmo, sm. Anomalia nell'accrescimento di un individuo. Può essere causato da fattori genetici costituzionali o da una patologia causata da sovrabbondante produzione dell'ormone somatotropo; in entrambi i casi non altera le corrette proporzioni corporee e si manifesta nel normale periodo di accrescimento scheletrico. Quando l'eccessivo accrescimento interessa invece soggetti già adulti, si tratta senza dubbio di una malattia endocrina chiamata acromegalia, dovuta a tumori dell'ipofisi, con ipersecrezione dell'ormone della crescita.
 deriv. da gigante.

gigantografìa, sf. Insieme delle operazioni per ottenere ingrandimenti fotografici.
 sf. giant poster, blow-up.

gigantomachìa, sf. Nella mitologia greca battaglia dei giganti contro gli dei.

Gigantòstraci Sottoclasse di Artropodi della classe dei Merostomi, viventi in mare o in acqua dolce, che comprendeva i più grandi artropodi conosciuti, lunghi anche un paio di metri.

Gigartinàli Ordine di Alghe Rodoficee Floridee. Presentano alternanza di generazione e hanno spore nutrite da una sola generazione di cellule ausiliarie.

gigawatt, sm. invar. Unità di misura di potenza, di simbolo GW, pari a 109 watt.

gigawattóra, sm. invar. Unità di misura di energia o lavoro, di simbolo GWh, pari a 106 kilowattora.

Gìge Re di Lidia dal 685, succedette a Candaule dopo averlo ucciso. La leggenda lo dipinge immensamente ricco e in possesso di un anello che rende invisibili.

gigionàta, sf. Atteggiamento da gigione.

gigióne, sm. 1 Attore che per smania di primeggiare recita enfaticamente. ~ istrione. 2 Chi, per soddisfare la propria vanità, pone in grande rilievo ogni sua azione. ~ bellimbusto.

gigioneggiàre, v. tr. Comportarsi da gigione.

gigionésco, agg. (pl. m.-chi) Da gigione.

gigionìsmo, sm. Contegno da gigione.

Gìgli, Beniamìno (Recanati 1890-Roma 1957) Tenore italiano. Cantante dalle notevoli qualità vocali, fu interprete squisito di ruoli lirici ed elegiaci del repertorio romantico e verista.

Gìgli, Lorènzo (Brescia 1889-Torino 1971) Giornalista e scrittore. Svolse la propria attività giornalistica occupandosi di critica letteraria dalla pagina culturale del quotidiano La Gazzetta del Popolo. Autore di Storia del romanzo italiano da Manzoni a D'Annunzio (1914), Il re di Roma (1943), De Amicis (1962), fece conoscere Conrad e Faulkner ai lettori italiani, traducendone le opere.

Gìgli, Sìlvio (Siena 1910-Roma 1988) Conduttore radiofonico italiano. Fu il primo conduttore di trasmissioni a quiz.

gigliàceo, agg. Relativo al giglio.

gigliàto, agg. e sm. agg. 1 Ornato di gigli. 2 Detto di un campo o di una pezza cosparsi di gigli. 3 Detto di giocatore o sostenitore della squadra di calcio della Fiorentina.
sm. 1 Moneta d'argento coniata a Napoli da Carlo II D'Angiò. 2 Chi gioca nella squadra di calcio della Fiorentina.

Gigliflòre Ordine di piante. ~ liliflore.

gìglio, sm. Genere di piante della famiglia delle Gigliacee (Lilium), hanno bulbo sotterraneo squamoso, grandi fiori profumati, solitari o in infiorescenze.
 sm. lily.
Lilium candidum o giglio di Sant'Antonio
Specie comune con grandi fiori bianchi, profumatissimi, cresce spontaneamente.
Lilium bulbiferum o giglio rosso
Ha fiori giallo aranciati, cresce nelle zone alpine e appenniniche.
Lilium pomponium
Con fiori rossi a punti neri caratteristico delle Alpi marittime.

Gìglio, ìsola dél Isola del mar Tirreno (21,21 km2, 170.000 ab.), nell'arcipelago toscano (Grosseto). Il territorio è montuoso e la punta più alta è la cima del Poggio della Pagana (496 m); trae le sue risorse soprattutto dal turismo. Il comune di Isola del Giglio comprende anche l'isola di Giannutri.

Gignése Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (850 ab., CAP 28040, TEL. 0323).

Gignòd Comune in provincia di Aosta (991 ab., CAP 11010, TEL. 0165).

gigolette, sf. invar. Ragazza della malavita di costumi molto liberi.

gigolo, sm. invar. Giovane mantenuto da una donna più anziana.

gihad, sm. invar. Guerra contro gli infedeli per la diffusione dell'Islam. Costituisce un obbligo per tutti i musulmani.
 voce araba che significa "sforzo in una determinata direzione (nella via di Allah)".

Gijón Città (265.000 ab.) della Spagna, nelle Asturie, sul golfo di Biscaglia. È porto commerciale e peschereccio e centro agricolo, dell'estrazione e dell'esportazione di carbone, ferro, rame e zinco. Vi si trovano industrie siderurgiche, chimiche, petrolchimiche, alimentari e del vetro. Importante anche il turismo balneare. È sede di un'importante accademia militare e del palazzo Revillagigedo del XVII sec. Probabilmente fondata dai romani, verso la seconda metà del XVI divenne un importante porto per il commercio con le indie occidentali.

Gila Fiume (1.014 km) degli USA, nel Nuovo Messico e nell'Arizona. Nasce dalle Montagne Rocciose e confluisce nel Colorado.

Gilan Provincia (2.081.000 ab.) dell'Iran, capoluogo Rasht.

gilbert, sm. invar. Unità elettromagnetica del sistema CGS, avente simbolo Gb, pari alla forza elettromotrice prodotta da una bobina di una spira percorsa dalla corrente di 10/4 A.
 dal nome del fisico inglese W. Gilbert.

Gilbert Walter (Boston 1932-) Biochimico statunitense. Ideò un metodo per l'individuazione di sequenze nel DNA. Nel 1980 con P. Berg e F. Sanger fu insignito del premio Nobel per la chimica.

Gilbert, Nicolas Joseph Laurent (Fontenoy-le-Château, Vosgi 1751-Parigi 1780) Poeta francese. Annoverato dalla critica fra i poeti maledetti, scrisse Les adieux à la vie, Le carnaval des auteurs (1773), Le XVIII siècle (1775).

Gilbert, William (Colchester 1544-Londra 1603) Scienziato e filosofo inglese, compì i propri studi a Cambridge e nel 1601 divenne medico di corte della regina Elisabetta I. Fu il primo a compiere studi sul magnetismo. Inventò un elettroscopio e distinse i dielettrici dai conduttori. Scoprì l'inclinazione e la declinazione magnetica e la loro variazione nel tempo. Oltre a dimostrare sperimentalmente il magnetismo terrestre, fu tra i primi scienziati che si discostarono dai dogmi tolomaici, accettando il sistema copernicano. Porta il suo nome l'unità di misura (Gb) usata in elettromagnetismo per quantificare la forza magnetomotrice; un gilbert equivale a 0,796 A.

gilbertìni Appartenenti all'ordine religioso inglese che fu fondato nel 1131 da San Gilberto di Sempringham e venne soppresso nel 1538 da Enrico VIII.

Gilda Film drammatico, americano (1945). Regia di Charles Vidor. Interpreti: Rita Hayworth, Glenn Ford, George MacReady. Titolo originale: Gilda

Gilda del Mac Mahon, La Racconto di G. Testori (1959).

Gildóne Comune in provincia di Campobasso (962 ab., CAP 86010, TEL. 0874).

gilè, sm. invar. Adattamento di gilet.
 sm. invar. waistcoat.

Gilèra, Giusèppe (Milano 1887-Arcore 1971) Fondatore nel 1909 ad Arcore di una delle prime fabbriche di motociclette del mondo.

gilet, sm. invar. Corpetto aderente senza maniche. ~ panciotto.
 sm. invar. waistcoat.

Gilgamesh Quinto re sumero della città di Uruk (XXVI sec. a. C.). Divinizzato, diventò il protagonista di un poema epico assiro babilonese (Epopea di Gilgamesh), considerato l'opera più importante della letteratura babilonese in scrittura cuneiforme. Come nel caso dei nibelunghi, anche nell'Epopea di Gilgamesh, una serie di leggende originariamente indipendenti dovettero confluire in seguito in un unico poema, il cui valore è da attribuirsi al felice incontro di un poeta di talento con una materia grandiosa. Il re Gilgamesh affronta insieme al compagno Enkidu nemici potentissimi e prove di ogni genere nell'intento di procurarsi l'immortalità, che però gli sfugge per l'intervento di un serpente. Autoaffermazione e immortalità sembrano essere i due principali desideri dell'eroe sumero. L'Epopea di Gilgamesh è il primo poema che mostri l'uomo nel processo di svincolamento dagli dei, ma anche nell'angoscia derivante dall'ineluttabilità della morte. Da notare che l'opera contiene quello che viene ritenuto il primo racconto scritto del diluvio universale, e presenta parziali analogie con il più noto racconto biblico.

Gilgit Fiume (240 km) del Pakistan, nel Kashmir settentrionale. Nasce dal Karakoram e confluisce nel fiume Ondo.

gill, sm. invar. Misura di capacità pari a 0,142 dm3 in Gran Bretagna e a 0,118 dm3 negli Stati Uniti.

Gilles Romanzo di P. Drieu La Rochelle (1939).

Gillette, King C. (Fond du Lac 1855-Los Angeles 1932) Inventore del rasoio di sicurezza e fondatore dell'omonima società statunitense produttrice di rasoi e accessori da barba.

Gilliam, Terry (Minneapolis 1940-) Regista cinematografico statunitense. Diresse I banditi del tempo (1981), Brazil (1985), Le avventure del barone di Münchhausen (1989) e Il re pescatore (1991).

GIM Sigla di Generale Industrie Metallurgiche.

gimcàna => "gincana"

gimcanìsta => "gincanista"

Gimigliàno Comune in provincia di Catanzaro (3.989 ab., CAP 88045, TEL. 0961).

Gimma Città (61.000 ab.) dell'Etiopia, nell'Acrocoro Etiopico. Capoluogo della regione di Caffà.

gimnàrco, sm. Pesce (noto anche come gimnarco del Nilo, Gymnarchus niloticus) della famiglia dei Gimnarchidi e dell'ordine dei Mormiriformi. Lungo sino a 2 m, presenta un muso a forma di rostro. Vive nel Nilo.

gimno-, o ginno- Primo elemento di parole composte.
 greco gymnós scoperto, nudo.

Gimnoblastèi Sottordine di Celenterati Idroidi che vivono da soli o in colonie e sono caratterizzati dalla mancanza di teca, per cui sono detti anche tecati.

gimnocàrpo, agg. Detto di corpo fruttifero di Funghi Ascomiceti e Basidiomiceti, dotato della parte fertile anche nel periodo iniziale della formazione.

gimnoceràti Gruppo di Insetti Emitteri Eterotteri che vivono soprattutto sulla terra.

gimnodàttilo, sm. Genere di geconidi diffusi nell'Europa di sud-est, nell'Asia occidentale e nell'Africa settentrionale, con dita prive di lamelle adesive.

Gimnofióni Ordine di Anfibi dal corpo cilindrico vermiforme privo di arti e cinti e con piccoli occhi coperti di pelle.

Gimnosòmati Ordine di piccoli Molluschi Opistobranchi marini privi di conchiglia.

Gimnospèrme Piante prevalentemente arboree della famiglia delle Fanerogame, con ovuli portati da brattee aperte, non racchiusi in un ovario. Le Gimnosperme attuali sono solo una piccola rimanenza della flora preistorica, molto più ricca e varia, ma oggi nota solo allo stato fossile. Sono legnose con foglie persistenti, coriacee, aghiformi, laminari o squamose. I sessi sono separati e la fecondazione si realizza sempre in modi diversi, tanto da essere una caratteristica distintiva per alcune specie. Tuttavia anche nelle forme più evolute, la fecondazione è molto semplice; essa riguarda solo l'oosfera e, a differenza delle Angiosperme, non si forma un endosperma secondario; la funzione di questo tessuto viene assunta nelle Gimnosperme da un endosperma aploide, detto primario. Nel seme maturo esiste solo un embrione. L'impollinazione avviene a opera del vento, i semi sono protetti fra squame legnose ravvicinate (pigne). Le Conifere fanno parte di queste specie e formano estese foreste in entrambi gli emisferi. Alcune specie di Gimnosperme sono ormai completamente estinte (Cordaitine, Bennettitine).

Gimnostòmi, o Gimnostomàti Sottordine di Protozoi olotrichi ciliati aventi citostoma senza cilia. ~ gimnostomati.

gimnòto, sm. Genere di Pesci Cipriniformi dell'America meridionale, appartenente alla famiglia dei Gimnotidi, dal corpo allungato, con pinna anale molto lunga, privi delle pinne ventrali e dorsale e muniti di organi elettrici analoghi a quelli delle torpedini.

Gimóndi, Felìce (Sedrina 1942-) Corridore ciclista. Vincitore del Giro di Francia nel 1965 e tre volte del Giro d'Italia (1967, 1969 e 1976), nel 1973 fu campione mondiale dei professionisti su strada.

Gimpel l'idiota Racconto di I. B. Singer (1957).

gin, sm. invar. Acquavite di grano, avena, orzo aromatizzata con bacche di ginepro.
 sm. invar. gin.

gin fizz, loc. sost. m. invar. Bibita composta di gin, succo di limone bianco di uovo e zucchero agitata nello shaker.

ginandrìa, sf. Alterazione dei caratteri sessuali femminili.

ginandromorfìsmo, sm. Presenza in uno stesso individuo di caratteri sia maschili sia femminili.

ginatresìa, sf. Malformazione del canale genitale femminile, congenita o derivata da cicatrizzazione anormale, consistente nella sua impervietà.

gincàna, sf. 1 Gara podistica, automobilistica o motociclistica che impegna i partecipanti a superare ostacoli artificiosi. 2 Percorso tortuoso.

gincanìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Che partecipa a gare di gimcana.

ginec(o)- Primo elemento di parole composte tratto da un termine greco che significa "donna".

ginecèo, sm. 1 Parte interna della casa greca riservata alle donne. 2 Luogo dove si trovano sempre molte donne.

ginecofobìa, sf. Timore morboso delle persone di sesso femminile.

ginecologìa, sf. (pl.-gìe) Parte della medicina che cura l'apparato genitale femminile.
 sf. gynaecology.

ginecologicaménte, avv. Dal punto di vista ginecologico.

ginecològico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla ginecologia.
 agg. gynaecologist.

ginecòlogo, sm. (pl.-i) Medico specializzato in ginecologia. ~ ostetrico.

ginecomastìa, sf. Aumento delle dimensioni della mammella maschile.

ginepràio, sm. 1 Luogo folto di ginepri. ~ prunaia, roveto. 2 Situazione imbrogliata. ~ complicazione.

ginepréto, sm. Terreno ricoperto di ginepri. ~ ginepraio.

ginépro, sm. Genere di piante arbustive (Juniperus communis) della famiglia delle Cupressacee, molto diffuse nei boschi dell'Europa e dell'Asia settentrionale. In Italia crescono spontaneamente. Il legno, rossastro e profumato è usato in falegnameria; i falsi frutti sono invece usati in medicina, in cucina e nella produzione dei liquori.
 sm. juniper.
Catrame di ginepro o olio empireumatico di ginepro
Usato come antisettico in medicina, è ricavato dalla distillazione secca del legno di ginepro rosso (Juniperus oxycedrus).
Ginepro comune
Gimnosperma (Juniperus communis) della famiglia delle Cupressacee e della classe delle Conifere. Alto fino a 3 m, è diffuso in tutta l'Italia.
Ginepro rosso
Gimnosperma (Juniperus oxycedrus) della famiglia delle Cupressacee e della classe delle Conifere. Raggiunge l'altezza di 5 m, è presente in Italia nelle regioni appenniniche e costiere.
Olio di ginepro
Olio usato in medicina, nella fabbricazione del gin e in profumeria. Viene ricavato dalla distillazione di coccole (falsi frutti carnosi del ginepro rosso) in corrente di vapore.

ginèrio, sm. Genere di piante erbacee perenni della famiglia delle Graminacee, originarie dell'America tropicale, comprendente l'unica specie Gynerium saccharoides, dalle lunghe infiorescenze a spiga e lamine fogliari simili a lame di spada.

ginèstra, sf. Genere di piante arbustive (Spartium junceum) della famiglia delle Leguminose, con fiori gialli e profumati a forma di calice, corolla grande con ali libere carena saldata anteriormente e abbassata in modo da lasciare scoperti gli stami e il pistillo a fioritura inoltrata, pistillo con stilo arcuato. Può essere di varia forma con uno o più semi. Conosciuta in più di ottanta specie di piante legnose o fruttescenti, che vivono in Asia occidentale, Africa boreale e in Europa. In Italia ne esistono venti specie, fra cui le più frequenti sono: Genista germanica, Genista radiata, Genista tinctoria.
 sf. broom.
Ginestra dei carbonai (Cytisus scoparius)
Pianta arbustiva che raggiunge i due metri di altezza, della famiglia delle Papilionacee. Le sommità fiorite vengono usate in medicina come ipotensivo e diuretico.

Ginèstra Comune in provincia di Potenza (783 ab., CAP 85020, TEL. 0972).

Ginèstra dégli Schiavóni Comune in provincia di Benevento (712 ab., CAP 82020, TEL. 0824).

ginestréto, sm. Terreno in cui cresce la ginestra.

ginestrìno, sm. Nome comune del Lotus corniculatus, una pianta erbacea perenne con fiori gialli e foglie composte da quattro o cinque foglioline che nasce spontaneamente nei prati, ma viene anche coltivata nei prati artificiali.

ginestróne, sm. Nome volgare dell'Ulex europaeus, una pianta arbustacea spinosa della famiglia delle Leguminose utilizzato per formare siepi. È diffuso lungo il litorale tirrenico.

Ginévra Città della Svizzera (165.000 ab.), capitale del cantone omonimo, a 375 m sul lago omonimo, nel punto preciso in cui nasce il Rodano. Città famosa in tutto il mondo per le sue industrie meccaniche, di precisione (orologi, utensili), alimentari e per l'università. Sede della sezione europea delle Nazioni Unite e di vari organismi internazionali, ha ospitato e ospita sovente conferenze internazionali. Tra i monumenti, la cattedrale medievale e le chiese di San Germano, San Gervasio e Santa Maria Maddalena. Città degli Allobrogi (Genua), subì la dominazione romana e, dal V sec., del regno dei burgundi; nel 534 passò ai franchi e in seguito (863) al regno di Borgogna, facendo parte dell'impero fino al 1387 quando ottenne l'autonomia. Accolse la riforma protestante (1533) e sotto la guida di Calvino si costituì in repubblica teocratica (1541). Durante la dominazione napoleonica appartenne alla Francia e nel 1815 entrò a far parte della Confederazione Elvetica. È stata sede della Società delle Nazioni.
Conferenze di Ginevra
Otto conferenze, svolte nella città elvetica, durante le quali vennero affrontati problemi di ordine planetario, quali la concessione di indipendenza a stati sottomessi, l'interruzione degli esperimenti nucleari, la non proliferazione delle armi atomiche, la pace nel Medio Oriente e la risoluzione della crisi arabo israeliana.
Convenzioni di Ginevra
Nel 1864 vennero concluse quattro convenzioni in base alle quali gli stati contraenti si impegnavano a osservare norme che imponevano un trattamento più umano dei prigionieri di guerra e il rispetto e la protezione dei civili in caso di guerra.
Ginevra
Cantone (388.000 ab.) della Svizzera, nei confini ristabiliti dal trattato di Vienna. Capitale l'omonima città.
Ginevra, lago di
Lago (581 km2) alpino della Svizzera occidentale, al confine con la Francia. È anche chiamato Lemano. Di origine glaciale, ha come immissario ed emissario il fiume Rodano. Il clima mite permette sulle sue rive la coltivazione di pregiati vigneti. Turismo nelle località di Ginevra, Losanna, Morges, Nyon, Montreaux e in quelle francesi di Thonon-les-Bains ed Evian-les-Bains.

 

 

Note:  

Definizioni, informazioni, … sono in gran parte recuperate (a partire dal 1999) da varie fonti accessibili via Internet o da altre fonti "informatiche" freeware; per molti lemmi sono state riviste e, in modo più o meno consistente, riscritte; la revisione è tuttora in corso: solo una parte delle definizioni è stata rivista (vi sono ancora errori e imprecisioni, come del resto si trovano nei dizionari cartacei, anche "famosi"). Le, eventuali, date di morte dei personaggi citati dovrebbero essere aggiornate al luglio 2009; il numero degli abitanti delle località riportate quando è stato aggiornato riporta a fianco anche la data dell'aggiornamento.

Le informazioni (storiche, geografiche, …) sono aggiornate al 1999, ma molte sono state ulteriormente aggiornate

 

     indica l'etimologia
    ~ indica un (circa, e in qualche contesto) "sinonimo"
    <> indica (in genere) un "contrario"

 

Fonte: http://dictionario.wikispaces.com/file/detail/dictionario_g.doc

sito web: http://macosa.dima.unige.it/diz/diz.htm

Autore del testo: http://macosa.dima.unige.it

 

 

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