Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale I parte 5

 

 

 

Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale I parte 5

 

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Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale I parte 5

 

incipriàre, v. v. tr. Dare la cipria.
v. rifl. Darsi la cipria.
 v. tr. to powder.

incìrca, avv. Pressappoco, suppergiù. ~ circa.(usato usualmente, con lo stesso significato, nell'espressione all'incirca)
 avv. very nearly, more or less.

incirconcìso, agg. e sm. agg. Non circonciso.
sm. Per gli ebrei, chi non appartiene alla religione ebraica.

INCIS Sigla di Istituto Nazionale per le Case degli Impiegati dello Stato.

Incisa Passo (822 m) dell'Appennino tosco-emiliano.

Incìsa in Val d'Àrno Comune in provincia di Firenze (5.312 ab., CAP 50064, TEL. 055).

Incìsa Scapaccìno Comune in provincia di Asti (2.054 ab., CAP 14045, TEL. 0141).

incisióne, sf. 1 L'incidere e l'effetto. ~ taglio, graffio. 2 Lavoro manuale effettuato con strumenti da taglio o con sostanze chimiche al fine di ottenere un disegno inciso da poter riprodurre su carta. ~ decorazione. 3 Registrazione di suoni su disco fonografico, nastro magnetico ecc. ~ riproduzione. 4 Taglio di tessuti con il bisturi.
 sf. 1 cut, incision. 2 (disegno) etching. 3 (arte) engraving. 4 (registrazione) recording. 5 (taglio con il bisturi) incision.
 lat. incisio,-onis, deriv. da incisus, p.p. di incidere.
La parte incisa viene chiamata matrice. L'incisione è di tre tipi: incisione in cavo, in piano e in rilievo. Nell'incisione in cavo si ha una matrice di metallo, come rame, acciaio o zinco, in cui il colore viene trasferito sul foglio dalle parti cave. Si pratica con il torchio calcografico, che spinge la carta nei solchi. Di questo tipo di incisione fanno parte l'acquaforte, l'acquatinta, l'incisione a bulino e la puntasecca che utilizzano diverse tecniche per produrre l'intaglio. L'incisione in piano comprende serigrafia e litografia. Nell'incisione in rilievo il disegno viene eseguito dalle parti in rilievo della matrice. Si stampa tipograficamente. Un esempio è dato dalla xilografia che fu il primo tipo di incisione praticato in Europa. Fu utilizzata dai maestri tedeschi a partire dagli inizi del XV sec., dapprima su legno e poi su metallo, sfruttando un'invenzione attribuita all'orafo fiorentino M. Finiguerra. Venne inizialmente utilizzata per illustrazioni di libri, incisioni devozionali e carte da gioco. Divenne arte in modo autonomo nel periodo compreso tra la seconda metà del XV e gli inizi del XVI sec. In Italia il primo capolavoro xerigrafico è Combattimento di nudi del maestro orafo A. Pollaiolo (1470 ca.). Da ricordare sono pure i lavori di A. Mantegna. Ugo di Carpi sistemò nel XVI sec. la tecnica del chiaroscuro, seguita anche dal Mantegna e Parmigianino in Italia, da H. Golzius in Olanda e da E. Le Sueur in Francia nel XVII sec. Il XIX fu il secolo della matrice in rilievo, utilizzata anche da P. Gauguin e da E. Munch. Da ricordare per le varie tecniche M. Raimondi per il bulino, H. Rembrandt per la puntasecca, P. P. Rubens e Giambattista Tiepolo per l'acquaforte, praticata molto in periodo barocco, F. Goya per l'acquatinta. Altri artisti di rilievo furono Canaletto, G. Morandi, A. Van Dyck, I. Beckett.
Incisione a colori
Incisione in cui la stampa è effettuata a colori. I differenti colori possono essere distribuiti sulla stampa in passate successive, con una o più matrici o mediante la colorazione multipla di una matrice da utilizzare mediante una sola tiratura.

incisivaménte, avv. In modo incisivo; chiaramente. ~ efficacemente.

incisività, sf. Precisione, accuratezza. ~ nitidezza.

incisìvo, agg. e sm. agg. 1 Atto a incidere; che può incidere. 2 Di stile, netto. ~ significativo. <> insignificante. 3 Di obiettivo o pellicola capace di riprodurre tutti i particolari dell'immagine in modo nitido. 4 Di immagine, nitida. 5 Netto e preciso. ~ efficace. <> approssimativo. 6 Mordace, tagliente. ~ graffiante.
sm. Dente che serve a incidere il cibo.
 agg. incisive. sm. incisor.

incìso, agg. e sm. agg. 1 Gravato. 2 Aperto con un taglio netto. 3 Intaccato. 4 Tagliato in incavo. ~ intagliato. 5 Provocato chirurgicamente. 6 Passato per uno stesso punto.
sm. Parola o frase inserita in un contesto dal quale è sintatticamente dipendente. ~ parentesi.
 sm. by the way, incidentally.

incisóre, sm. Artista che fa incisioni. ~ intagliatore.
 sm. engraver.

incisòrio, agg. Che riguarda l'incisione.

incistaménto, o incistidaménto, sm. 1 Produzione di uno strato di tessuto connettivo attorno a un corpo estraneo. 2 Stadio degli organismi di piccole dimensioni in cui si presentano avvolti da una cisti.

incistàrsi, v. rifl. Formare una cisti.

incisùra, sf. Depressione stretta e profonda; solco. ~ incisione.

incitaménto, sm. 1 L'incitare; stimolo, istigazione, sollecitazione. ~ esortazione. <> freno. 2 Provocazione. ~ subornazione. 3 Conforto.

incitàre, v. tr. Indurre con esortazioni e simili a fare qualcosa; spronare, esortare, spingere, incalzare. ~ istigare. <> distogliere.
 v. tr. to urge, to incite.

incitatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, chi incita.

incitrullìre, v. v. tr. Rendere citrullo.
v. intr. pron. Diventare citrullo.

inciuccàre, v. v. tr. 1 Ubriacare. 2 Frastornare. ~ stordire.
v. intr. pron. Prendere una sbornia. ~ ubriacarsi.

inciuchìre, v. intr. Diventare ignorante come un asino.

incivìle, agg., sm. e sf. agg. 1 Che ha o rivela un grado di civiltà basso; selvaggio. ~ barbaro. <> civilizzato. le popolazioni incivili sono concentrate ormai in luoghi sperduti della Terra. 2 Contrario alle regole della vita civile; screanzato, rozzo, scortese. ~ villano. <> beneducato.
sm. e sf. Chi ignora le regole della buona educazione. i suoi figli si comportavano da veri incivili.
 agg. 1 uncivilized. 2 (maleducato) rude. 3 (villano) impolite.
 lat. tardo incivilis, comp. da in-+ civilis.

inciviliménto, sm. L'incivilire e l'incivilirsi.

incivilìre, v. v. tr. Rendere civile; educare, ingentilire, dirozzare. ~ civilizzare. <> imbarbarire.
v. intr. pron. Diventare civile. ~ civilizzarsi, dirozzarsi. <> imbarbarirsi.
 v. tr. to civilize.

incivilménte, avv. In modo incivile; scortesemente, maleducatamente, barbaramente. ~ sgarbatamente.

inciviltà, sf. 1 Carattere e condizione di chi, di ciò che è incivile. ~ barbarie, ignoranza, maleducazione. <> civiltà. 2 Atto o detto incivile. ~ cafonaggine. <> cortesia.

inclassificàbile, agg. 1 Che non si può classificare secondo gli schemi noti. minerale inclassificabile. 2 Pessimo, riprovevole. ~ inqualificabile. <> encomiabile. il suo era un comportamento inclassificabile in simili ambienti. 3 Di prova scolastica, alla quale non si può attribuire un voto. <> ottimo.
 da in-+ classificabile.

inclemènte, agg. 1 Non clemente; inesorabile, spietato. ~ inflessibile. <> indulgente. 2 Di condizioni atmosferiche, avverso. ~ rigido. <> mite.
 agg. inclement.

inclemènza, sf. 1 Durezza, disumanità, crudeltà. ~ severità. 2 Asprezza. ~ crudezza.

inclinàbile, agg. Che può essere inclinato.

inclinaménto, sm. Inclinazione.

inclinàre, v. v. tr. 1 Piegare qualcosa obliquamente. ~ flettere. <> raddrizzare. quando era pensieroso inclinava la testa di lato. 2 Rendere incline, persuadere. ~ disporre. cercava di inclinarlo al rispetto di certi valori morali.
v. intr. pron. 1 Piegarsi. ~ pendere. 2 Essere disposto. ~ propendere.
 v. tr. to incline, to tilt. v. intr. to incline. v. intr. 1 (barca) to list.
 lat. inclinare, comp. da in-+ clinare piegare.

inclinàto, agg. 1 Pendente, reclinato. ~ piegato. <> dritto. 2 Disposto. ~ incline.
 agg. sloping.

inclinazióne, sf. 1 L'essere inclinato. ~ pendenza. 2 Disposizione naturale, attitudine. ~ propensione. aveva inclinazione per quel tipo di lavoro. 3 Inclinazione di una retta. ~ angolazione. 4 Interesse, simpatia. ~ passione. <> avversione.
 sf. 1 inclination, slope. 2 (fig.) tendency.
 lat. inclinatio,-onis, deriv. da inclinare.
Angolo di inclinazione
Angolo tra due piani orbitali o tra un piano e un asse. Quello tra il piano orbitale di un pianeta e il piano dell'eclittica costituisce uno dei sei elementi fondamentali dell'orbita.

inclìne, agg. Che ha un'inclinazione per qualcosa; disposto. ~ propenso. <> maldisposto.
 agg. prone, inclined.

inclinòmetro, sm. Strumento di bordo di natanti e aeromobili che serve a misurare l'inclinazione del mezzo.

ìnclito, agg. Illustre, glorioso. ~ famoso.

inclùdere, v. tr. 1 Chiudere dentro; introdurre, unire, allegare. ~ inserire. <> togliere. 2 Racchiudere, annoverare, accogliere. ~ contenere. 3 Far entrare in un gruppo, in una serie ecc. ~ comprendere. <> escludere. 4 Implicare.
 v. tr. 1 to include. 2 (allegare) to enclose.
 lat. includere, comp. da in-+ claudere chiudere.

inclusióne, sf. 1 L'includere. 2 Corpo estraneo inglobato in una sostanza minerale, in un metallo o altro.

inclusivaménte, avv. In modo inclusivo.

inclusìvo, agg. Che contiene in sé, che include.

inclùso, agg. 1 Che è chiuso dentro; accluso. ~ contenuto. 2 Compreso. ~ allegato, unito. <> escluso, omesso.
 agg. included, enclosed.

incoagulàbile, agg. 1 Che non è coagulabile. 2 Che non è soggetto a coagulazione.

incoagulabilità, sf. L'essere incoagulabile.

incoatìvo, agg. 1 Che esprime l'inizio. 2 Di verbo, che indica inizio e avviamento di un'azione.

incoccàre, v. v. tr. 1 Sistemare la cocca della freccia sulla corda dell'arco. 2 Infilare un anello all'estremità di un albero o di un'asta. 3 Nella filatura manuale, fermare il filo alla cocca del fuso.
v. intr. pron. Di parole, incepparsi.

incocciàre, v. v. tr. 1 Incontrare qualcuno per caso; imbattersi, incappare. ~ incrociare. 2 Infilare il gancio di un canapo in un cappio, in un anello. 3 Urtare contro qualcosa.
v. intr. 1 Impermalirsi, indispettirsi. ~ stizzirsi. 2 Capitare, accadere. ~ succedere.
v. intr. pron. Intestardirsi, perseverare, ostinarsi, accanirsi. ~ incaponirsi.

incodardìre, v. intr. Diventare codardo.

incoercìbile, agg. Che non si può reprimere, trattenere. ~ irriducibile.

incoercibilità, sf. L'essere incoercibile.

incoercibilménte, avv. In modo incoercibile; irriducibilmente. ~ irremovibilmente.

incoerènte, agg. 1 Privo di compattezza e coesione. ~ disomogeneo. <> omogeneo, congruente. 2 Privo di coerenza, di congruenza; insensato. ~ contraddittorio. <> logico.
 agg. 1 incoherent. 2 (insensato) inconsistent.

incoerenteménte, avv. In modo incoerente; irrazionalmente, assurdamente. ~ illogicamente. <> coerentemente.

incoerènza, sf. 1 Mancanza di coesione. 2 Mancanza di coerenza; discordanza. ~ difformità. <> coerenza. 3 Atto o detto incoerente; contraddizione. ~ incongruenza.

incògliere, v. intr. Avvenire impensatamente.

incògnita, sf. 1 Variabile presente in equazioni e altre espressioni matematiche (equazioni, disequazioni, sistemi, …) alla quale, in un dato contesto, ci si pone il problema di quali valori sostituire affinché l'equazione o l'epressione diventi vera. 2 Situazione o evento imprevedibile; mistero. ~ interrogativo.
 sf. 1 unknown. 2 (fig.) uncertainty.

incògnito, agg. e sm. agg. Non conosciuto; ignoto. ~ sconosciuto.
sm. 1 Stato di chi nasconde la propria identità. 2 Ciò che non si conosce. ~ ignoto.
 agg. unknown. sm. incognito.
 lat. incognitus, comp. da in-negativo + cognitus, p.p. di cognoscere.

incollàggio, sm. Operazione e tecnica dell'incollare.

incollaménto, sm. L'incollare, l'incollarsi e l'effetto.

incollàre, v. v. tr. 1 Attaccare con la colla; applicare, unire. ~ saldare. <> scollare. 2 Spalmare di colla. 3 Mettere in collo; caricare sulle spalle.
v. intr. pron. Aderire fortemente. ~ attaccarsi.
v. rifl. Restare costantemente vicino a qualcuno. ~ appiccicarsi.
 v. tr. to stick, to gum, to glue.
 da in-+ deriv. da colla.

incollatùra, sf. 1 L'incollare e l'effetto. 2 Operazione consistente nell'applicare la colla all'ordito per renderlo più resistente. 3 Punto o superficie incollata. 4 La differenza della lunghezza di un collo tra un cavallo e l'altro nell'arrivo di una corsa. 5 Forma dell'attaccatura del collo alle spalle.

incollerìre, v. intr. e intr. pron. Adirarsi.

incollerìrsi, v. intr. e intr. pron. Andare in collera; adirarsi, corrucciarsi, innervosirsi. ~ arrabbiarsi. <> quietarsi.

incolmàbile, agg. 1 Che non si può colmare. 2 Irrecuperabile.

incolmabilità, sf. 1 L'essere incolmabile. 2 Distanza incolmabile.

incolonnaménto, sm. L'incolonnare, l'incolonnarsi, l'essere incolonnato.

incolonnàre, v. v. tr. 1 Mettere in colonna. 2 Disporre o ordinare in colonna.
v. intr. pron. Ordinarsi o disporsi in colonna.
 v. tr. to draw up in columns.

incolonnatóre, sm. Congegno delle macchine per scrivere che permette lo spostamento automatico del carrello fino a un arresto.

incolóre, agg. 1 Che non ha colore. 2 Privo di vivacità; piatto, insignificante, scialbo, insipido. ~ monotono. <> originale.
 agg. colourless.

incolpàbile, agg. 1 Che si può incolpare. 2 Colpevole. <> incolpevole.

incolpàre, v. v. tr. Considerare colpevole, addossare una colpa; accusare, incriminare. ~ imputare. <> scagionare.
v. rifl. Accusare se stesso. ~ accusarsi. <> discolparsi.
 v. tr. to charge.
 lat. tardo inculpare, comp. da in-+ culpare.

incolpévole, agg. 1 Non colpevole. ~ innocente. <> colpevole. 2 Irreprensibile. ~ impeccabile. 3 Incontaminato.
 agg. blameless, innocent.

incolpevolézza, sf. L'essere incolpevole. ~ innocenza. <> colpevolezza.

Incolpevoli, Gli Romanzo di H. Broch (1950).

incolpevolménte, avv. In modo incolpevole. ~ innocentemente. <> colpevolmente.

incólto, agg. 1 Non coltivato. ~ abbandonato. <> lavorato 2 Che manca di istruzione, di cultura; illetterato. ~ ignorante. <> istruito. 3 Deserto, abbandonato. ~ desolato. 4 Trascurato, trasandato. ~ sciatto. <> accurato.
 agg. 1 uncultivated. 2 (ignorante) uneducated. 3 (barba) unkempt beard. 4 (capelli) neglected.

incòlume, agg. Che non ha subito danno; intatto, integro, indenne. ~ illeso. <> ferito.
 agg. safe and sound, unhurt.

incolumità, sf. L'essere incolume.
 lat. incolumita,-atis.

incombènte, agg. 1 Che sovrasta. ~ dominante. <> sottostante. 2 Imminente. ~ prossimo. <> distante.

incombènza, sf. Incarico, compito. ~ mansione.
 sf. task, duty.

incómbere, v. intr. 1 Essere imminente. ~ incalzare. 2 Dominare. ~ sovrastare. 3 Spettare per dovere. ~ gravare.
 v. intr. 1 to impend. 2 (minacciando) to hang over.

incombustìbile, agg. Non combustibile. <> combustibile.

incombustibilità, sf. L'essere incombustibile. <> combustibilità.

incombùsto, agg. Non bruciato.

incominciaménto, sm. Principio, inizio. ~ origine. <> fine.

incominciàre, v. v. tr. Dare inizio a fare o a dire qualcosa; avviare, attivare. ~ intraprendere. <> concludere.
v. intr. e intr. pron. Avere inizio. ~ inaugurarsi <> terminare.
 v. tr. e intr. to start, to begin.
 da in-+ cominciare.

incommensuràbile, agg. 1 Che non si può misurare; immenso, enorme. ~ smisurato. <> esiguo. 2 Che non ha un adeguato termine di paragone.
In matematica si dicono incommensurabili due grandezze omogenee per le quali non è possibile trovare un sottomultiplo comune. Il loro rapporto è un numero irrazionale.

incommensurabilità, sf. L'essere incommensurabile. ~ infinitezza.

incommensurabilménte, avv. Infinitamente, illimitatamente, immensamente. ~ smisuratamente.

incommerciàbile, agg. Che non può essere fatto oggetto di transizione commerciale. <> commerciabile.

incommestìbile, agg. Che non è commestibile. ~ immangiabile. <> commestibile.

incommutàbile, agg. Non commutabile. <> commutabile.

incommutàbilità, sf. L'essere incommutabile. <> commutabilità.

incomodàre, v. v. tr. Dare incomodo; scomodare, importunare, infastidire, molestare. ~ disturbare.
v. rifl. Prendersi disturbo. ~ scomodarsi.

incomodità, sf. 1 L'essere incomodo. ~ scomodità. <> comodità. 2 Fastidio, molestia. ~ disagio.

incòmodo, agg. e sm. agg. 1 Non comodo; faticoso. ~ scomodo. <> comodo. 2 Molesto. ~ fastidioso.
sm. 1 Disagio, disturbo, fastidio. ~ molestia. 2 Lieve, ma fastidioso disturbo di salute. ~ acciacco. 3 Compenso per un servizio reso.
 agg. 1 uncomfortable. 2 (inopportuno) inconvenient. sm. bother, inconvenience.

incomparàbile, agg. Senza paragone; eccellente, ineguagliabile. ~ impareggiabile. <> modesto.

incomparabilità, sf. Superiorità assoluta.

incomparabilménte, avv. In modo incomparabile; straordinariamente, eccezionalmente. ~ incredibilmente.

incompatìbile, agg. 1 Che non si può tollerare o giustificare. ~ inammissibile. <> compatibile. certe leggerezze sono incompatibili con cariche di elevato profilo dirigenziale. 2 Che non può coesistere con un'altra cosa. ~ inconciliabile. avevano caratteri incompatibili fra loro. 3 Di un sistema di equazioni impossibile. 4 Di apparecchiature, programmi e simili che non si possono collegare tra di loro.
 da in-+ compatibile.

incompatibilità, sf. L'essere incompatibile, impossibilità di conciliarsi o di coesistere. ~ inconciliabilità, inammissibilità. <> compatibilità. avevano una completa incompatibilità di idee che precludeva ogni collaborazione.
 sf. incompatibility.
 deriv. da incompatibile.

incompatibilménte, avv. In modo incompatibile. <> compatibilmente.

incompenetràbile, agg. Non compenetrabile, che non ammette compenetrazione.

incompenetrabilità, sf. L'essere incompenetrabile. <> compenetrabile.

incompetènte, agg., sm. e sf. agg. 1 Non competente, inesperto, inadatto. ~ impreparato. <> competente. 2 Incapace. ~ inetto. <> abile.
sm. e sf. Chi manca di competenza.
 agg. incompetent.

incompetenteménte, avv. Senza competenza; da incompetente. ~ ignorantemente.

incompetènza, sf. 1 L'essere incompetente. ~ ignoranza. <> capacità, preparazione. 2 Mancanza di competenza; inesperienza, inettitudine. ~ imperizia. <> competenza.

incompiutaménte, avv. In modo incompiuto. ~ incompletamente. <> compiutamente.

incompiutézza, sf. 1 L'essere incompiuto. 2 Mancanza di compiutezza. <> compiutezza.

incompiùto, agg. Non compiuto, non finito. ~ incompleto. <> compiuto.
 agg. incomplete, unfinished.

incompletaménte, avv. 1 Non completamente. ~ parzialmente. <> completamente. 2 Imperfettamente, insufficientemente. ~ male.

incompletézza, sf. L'essere incompleto; carenza, insufficienza. ~ imperfezione. <> completezza.

incomplèto, agg. Non completo, privo di qualche elemento necessario; carente, lacunoso. ~ imperfetto. <> completo.
 agg. incomplete.

incompostézza, sf. L'essere scomposto.

incompósto, agg. 1 Disordinato. ~ scomposto. 2 Privo di decoro; volgare, triviale. ~ sguaiato.

incomprensìbile, agg. 1 Che non si riesce a capire, a spiegare o a intendere; oscuro, impenetrabile, astruso. ~ indecifrabile. <> intelligibile. 2 Di uomo, chiuso. ~ strano.
 agg. incomprehensible.
 lat. incomprehensibilis, comp. da in-negativo + comprehensibilis.

incomprensibilità, sf. L'essere incomprensibile. ~ indecifrabilità. <> comprensibilità.

incomprensibilménte, avv. In modo incomprensibile; inesplicabilmente, inspiegabilmente, astrusamente, incredibilmente. ~ inconcepibilmente.

incomprensióne, sf. Di sentimenti, mancanza di comprensione. ~ disaccordo. <> comprensione.

incompréso, agg. Non compreso, non capito. <> capito.
 agg. not understood, misunderstood.

Incompreso Romanzo di F. Montgomery (1869).

incompressìbile, agg. Che non diminuisce di volume quando viene compresso. ~ incomprimibile.

incompressibilità, sf. L'essere incompressibile. ~ incomprimibilità.

incomprimìbile, agg. 1 Che non si può contenere, frenare. ~ inarrestabile. 2 Incompressibile.

incomprimibilità, sf. L'essere incomprimibile. ~ incompressibilità.

incomputàbile, agg. 1 Non computabile, con calcolabile. 2 Trascurabile.

incomunicàbile, agg. Non comunicabile, che non si può comunicare, trasmettere. ~ inesprimibile. <> descrivibile.

incomunicabilità, sf. 1 Carattere di ciò che è incomunicabile. 2 Incapacità di comunicare con gli altri. ~ incomprensione. <> comunicabilità.

incomunicabilménte, avv. In modo incomunicabile.

inconcepìbile, agg. 1 Non concepibile, che non può essere immaginato dalla mente; inimmaginabile, impensabile, inverosimile, inaudito. ~ assurdo. <> spiegabile. 2 Inammissibile. ~ intollerabile. <> accettabile.
 agg. 1 incredible, absurd. 2 (intollerabile) inconceivable.
 da in-+ concepibile.

inconciliàbile, agg. 1 Non conciliabile, che non è possibile accordare. ~ contrastante. <> conciliabile. 2 Incompatibile. <> compatibile.
 agg. irreconcilable.

inconciliabilità, sf. L'essere inconciliabile. <> conciliabilità.

inconciliabilménte, avv. In modo inconciliabile. ~ incompatibilmente.

inconcludènte, agg., sm. e sf. agg. 1 Che non raggiunge il suo fine. ~ inutile. <> produttivo. 2 Di persona, che non viene a capo di nulla. ~ irresoluto. <> intraprendente.
sm. e sf. Persona inconcludente.
 agg. 1 inconclusive. 2 (persona) ineffectual.

inconcludenteménte, avv. In modo inconcludente, senza risultato; inutilmente. ~ vanamente.

inconcludènza, sf. L'essere inconcludente.

inconclùso, agg. Non concluso; incompiuto. ~ imperfetto.

inconcùsso, agg. Fermo, incrollabile. ~ irremovibile.

incondizionataménte, avv. In modo incondizionato. ~ completamente.

incondizionàto, agg. Non condizionato, non limitato; assoluto, completo. ~ totale. <> parziale.
 agg. unconditional.

inconfessàbile, agg. Che non si può confessare senza vergogna. ~ turpe. <> onorevole.
 agg. unmentionable.

inconfessàto, agg. Tenuto segreto. ~ inespresso. <> rivelato.

inconfondìbile, agg. Che non si può confondere, manifesto. ~ inequivocabile. <> comune.
 agg. unmistak(e)able.

inconfondibilménte, avv. In modo inconfondibile. ~ inconfondibilmente.

inconfutàbile, agg. Non confutabile, inoppugnabile. ~ irrefutabile. <> controvertibile.
 agg. irrefutable.

inconfutabilità, sf. L'essere inconfutabile.

inconfutabilménte, avv. In modo inconfutabile; indiscutibilmente. ~ incontrovertibilmente.

incongruènte, agg. Non congruente; contraddittorio. ~ incoerente. <> congruente.
 agg. inconsistent.

incongruenteménte, avv. In modo incongruente; contraddittoriamente. ~ illogicamente.

incongruènza, sf. Mancanza di coerenza; incoerenza. ~ contraddizione. <> ragionevolezza.
 lat. tardo incongruentia.

incongruità, sf. L'essere incongruo. <> congruità.

incòngruo, agg. 1 Non proporzionato, inadatto. ~ inadeguato. <> congruo. 2 Incoerente. ~ incongruente.

inconoscìbile, agg. Che non si può conoscere.

inconoscibilità, sf. L'essere inconoscibile.

inconsapévole, agg. 1 Non consapevole. ~ ignaro. 2 Involontario. 3 Inconscio. ~ istintivo. <> volontario.
 agg. 1 unaware. 2 (ignaro) ignorant.

inconsapevolézza, sf. L'essere inconsapevole. ~ ignoranza.

inconsapevolménte, avv. In modo inconsapevole; inavvertitamente, automaticamente, inconsciamente. ~ involontariamente.

inconsciaménte, avv. In modo inconscio; meccanicamente, involontariamente. ~ inconsapevolmente.

incònscio, agg. e sm. agg. Inconsapevole, spontaneo, automatico, ignaro. ~ involontario. <> consapevole.
sm. Complesso dei fenomeni della psiche che non giungono alla soglia della coscienza. ~ subconscio.
 agg. e sm. unconscious.
In psicologia si riferisce al complesso di processi, contenuti e impulsi che non giungono alla coscienza del soggetto e non sono quindi controllabili razionalmente. La formulazione della teoria fu eseguita da S. Freud. Il termine inconscio nel pensiero freudiano si riferì dapprima a una parte della mente in cui si trovano i contenuti psichici rimossi, per poi passare a indicare i contenuti stessi che possono riaffiorare nei sogni in forma simbolica o si manifestano come atti mancati, quali il lapsus e le distrazioni.
Inconscio collettivo
Termine derivante dalla teoria di C. G. Jung, che indica l'insieme dei contenuti psichici universali preesistenti all'individuo e legati all'intero patrimonio della civiltà, che egli chiama archetipi.

inconsideratézza, sf. Sconsideratezza.

inconsideràto, agg. 1 Che agisce in modo avventato. ~ imprudente. <> avveduto. 2 Che è detto o fatto senza riflessione. ~ sconsiderato. <> riflessivo.

inconsistènte, agg. 1 Privo di consistenza, di robustezza. ~ molle. <> solido. 2 Privo di tenacia. ~ debole. <> consistente. 3 Privo di valore. ~ futile. 4 Di persona, privo di grinta ed energia. ~ vuoto.
 agg. insubstantial, unfounded.

inconsistenteménte, avv. In modo inconsistente.

inconsistènza, sf. L'essere inconsistente; mancanza di consistenza.

inconsolàbile, agg. Che non trova consolazione. ~ disperato.

inconsolabilménte, avv. In modo inconsolabile, disperatamente, sconsolatamente. ~ desolatamente.

inconsuèto, agg. Non consueto; insolito, inusitato, raro, infrequente. ~ straordinario. <> diffuso.
 agg. unusual.
 lat. inconsuetus, comp. da in-negativo + consuetus.

inconsùlto, agg. Sconsiderato, imprudente. ~ avventato. <> ponderato.
 agg. reckless, rash.

inconsumàbile, agg. Che non si può consumare.

inconsùnto, agg. 1 Non consunto. ~ intatto. 2 Che non si consuma. ~ inconsumabile.

incontaminàbile, agg. Che non si può o non si deve contaminare. ~ incorruttibile.

incontaminatézza, sf. L'essere incontaminato. ~ illibatezza.

incontaminàto, agg. 1 Non contaminato, intatto, puro. ~ incorrotto. <> contaminato. 2 Non disonorato. ~ immacolato. <> impuro. 3 Di ambiente, non alterato dall'inquinamento o da interventi umani deturpanti. <> deteriorato.
 agg. uncontaminated.

incontenìbile, agg. Che non può essere contenuto, represso, trattenuto. ~ irrefrenabile. <> controllabile.

incontentàbile, agg., sm. e sf. agg. 1 Difficile da contentare, appagare. ~ insaziabile. 2 Capriccioso. ~ viziato. 3 Molto esigente. ~ pretenzioso. <> adattabile. 4 Che non è mai soddisfatto. ~ scontento. <> contento.
sm. e sf. Persona incontentabile.
 agg. hard to please.

incontentabilità, sf. L'essere incontentabile. ~ insaziabilità.

incontestàbile, agg. Che non si può contestare; inconfutabile, irrefutabile, innegabile. ~ inoppugnabile. <> opinabile.

incontestabilità, sf. L'essere incontestabile. ~ irrefutabilità.

incontestàto, agg. Che non è oggetto di contestazione, indiscusso. ~ incontestabile. <> dubbio.

incontinènte, agg., sm. e sf. agg. 1 Che non è moderato negli istinti, nei comportamenti, nei desideri; intemperante, sregolato. ~ smodato. <> controllato. 2 Che è affetto da incontinenza. 3 Licenzioso, dissoluto. ~ lascivo. <> morigerato.
sm. e sf. Persona incontinente.

incontinènza, sf. 1 L'essere incontinente; intemperanza, sregolatezza, smodatezza. ~ sfrenatezza. 2 Incapacità di controllare l'emissione di urina o di feci.

incontràre, v. v. tr. 1 Venirsi a trovare per caso alla presenza di qualcuno o di qualcosa. ~ imbattersi. 2 Riunirsi secondo un precedente accordo. incontrò il collega come previsto nel pomeriggio. 3 Urtare contro qualcosa. ~ scontrare. 4 Godere del favore generale, ottenere successo. ~ piacere. quella sua prima opera letteraria non incontrò un grande favore di pubblico. 5 Avere di fronte. 6 Affrontare un avversario, disputare una gara. ~ gareggiare.
v. intr. Succedere. ~ capitare.
v. intr. pron. 1 Trovarsi con qualcuno. ~ vedersi. dovevano incontrarsi prima di sera. 2 Imbattersi in qualcosa. ~ incappare. 3 Collimare, combaciare. ~ coincidere. <> divergere.
v. rifl. rec. 1 Trovarsi l'uno di fronte all'altro volontariamente o casualmente. 2 Affrontarsi. ~ scontrarsi. si incontrarono sul ring per risolvere definitivamente la questione del titolo. 3 Confluire. ~ unirsi. <> separarsi. 4 Trovarsi d'accordo, avere gli stessi gusti. ~ intendersi. <> discordare.
 v. tr., intr., intr. pron. e rifl. to meet.
 deriv. da incontra, variante di incontro.

incontràrio, sm. Solo nella locuzione all'incontrario, al contrario.

incontrastàbile, agg. 1 Che non si può contrastare. ~ indiscutibile. <> incerto. 2 Ineluttabile. ~ inevitabile. <> controllabile.
 agg. indisputable, incontrovertible.

incontrastàto, agg. Non contrastato. ~ indubbio. <> avversato.

incóntro, avv. e sm. avv. 1 Alla volta. ~ verso. 2 Di fronte. ~ dirimpetto. 3 Al contrario. ~ invece. 4 Nella locuzione incontro a, in direzione; contro.
sm. 1 L'incontrare, l'incontrarsi. ~ 2 Gara sportiva. ~ competizione. 3 Convegno, meeting. ~ riunione. 4 Punto in cui due cose si incontrano. 5 Appuntamento. ~ abboccamento. 6 Scontro. 7 Circostanza. ~ occasione. 8 Favore. ~ successo.
 avv. 1 (verso) towards. 2 (contro) against. sm. 1 meeting. 2 (sport) meeting, match.

Incontro al dolore Poema di Ch'ü Yüan (IV sec. a. C.).

Incontro improvviso Dramma giocoso in due atti di F. J. Haydn, libretto di C. Friberth (Eszterh´za, 1775).

incontrollàbile, agg. 1 Che non si può tenere sotto controllo. ~ travolgente. <> governabile. 2 Che non si può verificare. ~ inaccertabile. <> comprovabile.

incontrollàto, agg. 1 Che non è sotto controllo. ~ impulsivo. <> misurato. 2 Che non è stato verificato. ~ incerto. <> attendibile.

incontrovèrso, agg. Non controverso.

incontrovertìbile, agg. Che non si può discutere o negare; indiscutibile, innegabile. ~ incontrastabile. <> opinabile.
 agg. incontrovertible.

incontrovertibilità, sf. L'essere incontrovertibile. ~ inconfutabilità.

incontrovertibilménte, avv. In modo incontrovertibile; inconfutabilmente, indiscutibilmente, innegabilmente, incontrastabilmente, sicuramente. ~ certamente.

inconveniènte, agg. e sm. agg. Non conveniente; inopportuno, inadatto. ~ sconveniente. <> conveniente.
sm. 1 Avvenimento spiacevole; imprevisto, intralcio. ~ contrattempo. 2 Lieve danno. ~ guaio. 3 Ostacolo non insormontabile. ~ difficoltà.
 sm. hitch, mishap, drawback.

inconveniènza, sf. Sconvenienza.

inconvertìbile, agg. Che non può essere messo in dubbio o negato; incontrastabile. ~ indiscutibile. <> dubbio.

inconvertibilità, sf. L'essere incontrovertibile. ~ sicurezza. <> incertezza.

incoraggiaménto, sm. L'incoraggiare e l'effetto. ~ sprone. <> dissuasione.
 sm. encouragement.

incoraggiànte, agg. Che incoraggia; confortante, stimolante. ~ corroborante. <> avvilente.

incoraggiàre, v. v. tr. 1 Dare coraggio, infondere in qualcuno volontà e fiducia; confortare, rincuorare, rianimare. ~ consolare. <> demoralizzare. 2 Secondare, stimolare, favorire, promuovere. ~ incentivare. <> avversare.
v. intr. pron. Prendere coraggio, acquistare fiducia. ~ confortarsi. <> deprimersi.
 v. tr. to encourage.
 da in-+ deriv. da coraggio.

incoraggiatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, chi incoraggia.

incordàre, v. v. tr. Mettere le corde a uno strumento musicale o a un attrezzo.
v. intr. pron. Irrigidirsi.

incordatùra, sf. 1 L'incordare, l'essere incordato. 2 Irrigidimento dei muscoli. 3 Il complesso delle corde di uno strumento musicale o di un attrezzo.

incornàre, v. v. tr. 1 Colpire o ferire con le corna. 2 Tradire il proprio partner. 3 Afferrare per le corna.
v. intr. pron. Ostinarsi, accanirsi, intestardirsi. ~ incaponirsi.

incornàta, sf. Colpo dato con le corna.

incorniciàre, v. tr. 1 Mettere in cornice. 2 Contornare con una cornice. ~ ornare. 3 Mettere in risalto.
 v. tr. to frame.

incorniciatùra, sf. 1 L'incorniciare. 2 Cornice.

incoronaménto, sm. Incoronazione.

incoronàre, v. v. tr. 1 Cingere con una corona. ~ coronare. 2 Inghirlandare. 3 Ornare come una corona. 4 Eleggere, proclamare. ~ dichiarare. 5 Mettere il segno di corona sopra una nota.
v. rifl. 1 Cingersi con una corona. 2 Proclamarsi. ~ eleggersi.
 v. tr. to crown.
 da in-+ deriv. da corona.

incoronazióne, sf. 1 Atto dell'incoronare. 2 Cerimonia solenne durante la quale viene conferita a qualcuno una dignità tramite l'imposizione sul capo di una corona.
 sf. coronation.

Incoronazione Romanzo di J. Donoso (1957).

Incoronazione di Poppea, L Opera in un prologo e tre atti di C. Monteverdi, libretto di G. F. Busenello (Venezia, 1643).

incorporaménto, sm. L'incorporare. ~ conglobamento.

incorporànte, agg. Riferito a quelle lingue in cui alcune parole di una frase si fondono con la radice verbale costituendo un'unica voce.

incorporàre, v. v. tr. 1 Mescolare insieme più elementi formando un solo corpo. ~ amalgamare. <> separare. 2 Annettere, aggregare, conglobare, comprendere. ~ aggiungere. <> scorporare. 3 Assorbire in sé. ~ assimilare. <> smembrare.
v. rifl. rec. Unirsi in un tutto omogeneo. ~ amalgamarsi.
 v. tr. 1 to incorporate. 2 (annettere) to annex. 3 (amalgamare) to mix in.
 lat. tardo incorporare, comp. da in-+ deriv. da corpus,-oris corpo.

incorporazióne, sf. L'incorporare, l'incorporarsi.

incorporeità, sf. L'essere incorporeo. ~ spiritualità.

incorpòreo, agg. Privo di corpo; etereo, spirituale, astratto. ~ immateriale. <> corporeo.

incorreggìbile, agg. 1 Che non si può più correggere; inveterato, incallito, ostinato. ~ indocile. <> correggibile. 2 Che non si riesce a migliorare. ~ irrecuperabile, recidivo. <> emendabile.
 agg. incorrigible.

incorreggibilità, sf. L'essere incorreggibile. ~ ostinazione.

incorreggibilménte, avv. In modo incorreggibile; ostinatamente. ~ irriducibilmente.

incórrere, v. v. tr. Commettere, incappare. ~ subire. <> sfuggire.
v. intr. Andare a finire in qualcosa di nocivo, di fastidioso, di noioso.
 v. intr. 1 to incur. 2 (incorrere in) to meet with.

incorrótto, agg. 1 Non corrotto, che non ha subito alterazioni. ~ intatto. <> guasto. 2 Che non si è lasciato corrompere. ~ retto. <> corrotto. 3 Incontaminato, illibato. ~ puro. <> contaminato.

incorruttìbile, agg. 1 Non corruttibile, non alterato; sano. ~ incorrotto. <> alterabile. 2 Corretto. ~ integro. <> guasto. 3 Che non si lascia corrompere. ~ onesto. <> corruttibile.

incorruttibilità, sf. L'essere incorruttibile. <> corruttibilità.

incorsàre, v. tr. Introdurre il filo di ordito nelle maglie del liccio che ne comanda l'evoluzione.

incorsatóio, sm. Pialletta che il falegname e il parchettista usano per ricavare le scanalature delle porte, delle finestre e delle tavolette di legno.

incosciènte, agg., sm. e sf. agg. 1 Privo di coscienza. ~ esanime. <> cosciente. 2 Privo di consapevolezza di sé. ~ inconsapevole. <> conscio. era incosciente dei rischi a cui andava incontro. 3 Di chi agisce in modo sconsiderato; incauto, sventato, improvvido. ~ irresponsabile. <> coscienzioso. sei una persona incosciente a guidare in questo modo pericoloso. 4 Non registrato dalla coscienza; inconsapevole. ~ inconscio.
sm. e sf. Persona incosciente. ~ irresponsabile, scriteriato.
 agg. 1 unconscious. 2 (incauto) reckless.
 da in-+ cosciente.

incoscienteménte, avv. In modo incosciente. ~ sconsideratamente, inconsapevolmente.

incosciènza, sf. 1 Mancanza di coscienza, perdita di sensi. 2 L'essere incosciente; sconsideratezza. ~ irresponsabilità. <> consapevolezza. 3 Azione da incosciente. ~ imprudenza. <> cognizione.
 sf. unconsciousness, recklessness.
Situazione caratterizzata da uno stato comatoso in cui il soggetto tende a non risvegliarsi. A seconda del grado di profondità dell'incoscienza, vi sono diversi livelli di coma. Le condizioni che possono determinarlo sono le più varie (traumi, malattie metaboliche come il diabete, patologie cardiovascolari, stati infettivi, overdose da oppiacei, sostanze tossiche come l'ossido di carbonio ecc.). La situazione può presentarsi molto grave con il soggetto incosciente e in arresto cardio-respiratorio. Occorre richiedere immediatamente l'invio di mezzi di soccorso e nel frattempo controllare lo stato di coscienza del soggetto e la pervietà delle vie aeree. Se vi sono le condizioni, si devono mettere in atto le manovre di rianimazione cardio-polmonare.

incostànte, agg., sm. e sf. agg. 1 Non costante; mutevole. ~ instabile. <> immutabile. 2 Volubile. ~ leggero. <> tenace, costante.
sm. e sf. Persona incostante.
 agg. fickle, inconstant.

incostànza, sf. L'essere incostante. ~ instabilità. <> perseveranza.
 lat. incostantia.

incostituzionàle, agg. Contrario alle norme sancite dalla costituzione dello stato. ~ illegale. <> costituzionale.
 agg. unconstitutional.

incostituzionalità, sf. L'essere incostituzionale. ~ legalità. <> costituzionalità.

incostituzionalménte, avv. In modo incostituzionale. ~ illegalmente. <> costituzionalmente.

incravattàre, v. tr. 1 Fornire la cravatta. 2 Prendere per la gola.

incravattàto, agg. Con la cravatta.

increànza, sf. Mancanza di educazione.

increàto, agg. Della natura divina, non creato.

incredìbile, agg. 1 Non credibile, difficile o impossibile da credere; inconcepibile, inaccettabile, inverosimile. ~ inimmaginabile. <> verosimile. 2 Strabiliante, meraviglioso, formidabile. ~ favoloso. 3 Spaventoso. ~ orribile.
 agg. incredible, unbelievable.

Incredibile e triste storia della candida Eréndira e di sua nonna snaturata, L' Racconto di G. García M´rquez (1972).

incredibilità, sf. L'essere incredibile.

incredulità, sf. 1 L'essere incredulo. ~ scetticismo. 2 Mancanza di fede. ~ miscredenza.

incrèdulo, agg., sm. e sf. agg. 1 Che non crede, diffidente, dubbioso. ~ scettico. <> fiducioso. 2 Privo di fede religiosa. ~ miscredente. <> fedele.
sm. e sf. Miscredente. ~ ateo. <> credente.
 agg. incredulous, disbelieving.

incrementàle, agg. Solo nella locuzione rapporto incrementale, usata in matematica per indicare il rapporto y/x tra l'incremento ¡D¡y di una funzione y=f(x) e il relativo incremento ¡D¡x della variabile indipendente x.

incrementàre, v. tr. 1 Dare incremento, accrescere, ingrandire. ~ aumentare. <> ridurre. 2 Far prosperare. ~ sviluppare, potenziare. <> limitare.
 v. tr. 1 to increase. 2 (sviluppare) to promote.
 lat. tardo incrementare, deriv. da incrementum.

increménto, sm. 1 Accrescimento. ~ aumento. <> riduzione. 2 Crescita. ~ sviluppo. <> calo. 3 Differenza in positivo di due valori di una stessa variabile. <> decremento.
 sm. 1 increase. 2 (sviluppo) development.
 lat. incrementum, deriv. da increscere svilupparsi.

incréscere, v. intr. Rincrescere. ~ dispiacere.

incresciosaménte, avv. In modo increscioso.

increscióso, agg. 1 Molesto, spiacevole, sgradevole, fastidioso. ~ deprecabile. <> gradevole. 2 Sfortunato. ~ malaugurato. <> auspicato.
 agg. regrettable.

increspaménto, agg. L'increspare e l'incresparsi.

increspàre, v. v. tr. 1 Ridurre in crespe, arricciare. ~ ondulare. <> lisciare. 2 Rendere crespo, contrarre. ~ raggrinzire. <> distendere. 3 Di fronte, corrugarla. ~ aggrottare.
v. intr. pron. 1 Coprirsi di crespe. ~ arricciarsi. 2 Diventare crespo. ~ raggrinzirsi.
 v. intr. pron. 1 to wrinkle. 2 (capelli) to go frizzy. 3 (onde) to ripple.

increspàto, agg. 1 Pieno di crespe. ~ contratto. 2 Fatto a crespe. ~ arricciato.

increspatóre, sm. Meccanismo applicato ai piedini macchine da cucire che permette di avanzare di tratti più o meno brevi il tessuto da increspare fissandolo con una cucitura.

increspatùra, sf. 1 L'increspare, l'incresparsi, l'essere increspato. 2 Insieme di crespe o pieghe.

incretiniménto, sm. L'incretinire, l'incretinirsi.

incretinìre, v. v. tr. Rendere cretino. ~ rimbecillire.
v. intr. e intr. pron. Diventare cretino. ~ incitrullirsi.

increzióne, sf. Secrezione interna. <> escrezione.

incriminàbile, agg. 1 Che si può incriminare. 2 Che si deve incriminare.

incriminàre, v. tr. 1 Incolpare di qualche reato; denunciare. ~ accusare. <> scagionare. 2 Colpevolizzare. <> assolvere.
 v. tr. to indict, to charge.

incriminàto, agg. 1 Di persona, incolpato di reato. ~ accusato. si trattava di una persona incriminata per analoghi reati in precedenza. 2 Usato per commettere un reato o considerato corpo del reato. l'oggetto incriminato non è stato ancora trovato. 3 Oggetto di critiche. ~ censurabile.
 p.p. di incriminare.

incriminazióne, sf. L'incriminare. ~ accusa. <> proscioglimento.
 sf. indictment, charge.

incrinàre, v. v. tr. 1 Produrre una fenditura, una crepa in un oggetto senza romperlo. ~ scalfire. 2 Compromettere, intaccare. ~ danneggiare. <> rinsaldare.
v. intr. pron. 1 Fendersi. 2 Guastarsi. ~ rovinarsi. <> rinvigorirsi.
 v. tr. 1 to crack. 2 (danneggiare) to damage. v. intr. pron. 1 to crack. 2 (deteriorare) to deteriorate.

incrinatùra, sf. 1 L'incrinare, l'incrinarsi. 2 Il segno dell'incrinatura. ~ fenditura. 3 Alterazione. ~ mutamento.
 sf. 1 crack. 2 (fig.) rift.

incrinoscòpio, sm. Strumento simile al metalloscopio che consente di rilevare le incrinature o le piccole cavità all'interno dei materiali metallici.

incrociàre, v. v. tr. 1 Disporre due cose in modo che formino una croce. incrociare le spade, sfidarsi a duello. 2 Attraversare trasversalmente. ~ intersecare. 3 Accoppiare animali o piante di razza o varietà diversa. ~ accoppiare, innestare. 4 Incontrare qualcuno. ~ incocciare. 5 Incontrare qualcosa provenendo dalla direzione opposta. aveva incrociato sulla strada una processione.
v. intr. Navigare o volare in varie direzioni rimanendo in una determinata zona.
v. rifl. rec. 1 Attraversarsi a croce. ~ intersecarsi. 2 Incontrarsi in un luogo provenendo da direzioni opposte. il monumento si trova nella piazza in cui si incrociano i due viali principali. 3 Accoppiarsi con un individuo di razza o specie diversa.
 v. tr. to cross. v. intr. (naut.) to cruise. v. rifl. 1 to intersect. 2 (strade) to cross. 3 (incrociare le braccia) to fold one's arms.
 da in-+ deriv. da croce.

incrociàto, agg. 1 Disposto a forma di croce. 2 Incrociato trasversalmente. 3 Che ha subito un incrocio.

incrociatóre, sm. Nave da guerra veloce di medio tonnellaggio.
 sm. cruiser.

Incrociatore Potemkin, L' (La corazzata Potemkin) Film drammatico, russo (1925). Regia di Sergej Mikhailovic Eisenstein. Interpreti: Alexander Antonov, Vladimir Barski, Grigori Alexandrov. Titolo originale: Bronenosec Potëmkin

incrociatùra, sf. 1 L'incrociare, l'incrociarsi, l'essere incrociato. 2 Il punto in cui due cose si incrociano.

incrocicchiàre, v. tr. Incrociarsi disordinato di oggetti lunghi e sottili.

incrócio, sm. 1 Incrociatura. 2 Punto in cui due strade si intersecano. ~ crocevia. 3 Accoppiamento di razze animali e di varietà vegetali diverse. 4 Il prodotto dell'incrocio di razze o varietà diverse. ~ ibrido. l'incrocio ottenuto si mostrò più resistente.
 sm. 1 crossing, intersection. 2 (strade) crossroads. 3 (bot., zool.) cross.
 deriv. da incrociare.

incrodàrsi, v. intr. pron. Rimanere bloccato su una parete durante un'arrampicata.

incrollàbile, agg. 1 Che non può crollare. ~ resistente. <> instabile. 2 Molto saldo; fermo. ~ inattaccabile. <> vacillante.
 agg. unshakeable.

incrollabilménte, avv. In modo incrollabile. ~ saldamente.

incrostaménto, sm. Incrostatura.

incrostàre, v. v. tr. 1 Coprire con uno strato simile a una crosta; otturare. 2 Rivestire o ornare un oggetto con materiale pregiato o prezioso.
v. intr. pron. Coprirsi di uno strato simile a una crosta.
 v. tr. to encrust.

incrostatùra, sf. L'incrostare, l'incrostarsi, l'essere incrostato. ~ incrostamento.

incrostazióne, sf. 1 L'incrostare, l'incrostarsi, l'essere incrostato. 2 Formazione di uno strato simile a una crosta su una superficie. ~ sedimento. le incrostazioni di calcare stavano ostruendo i tubi. 3 Tecnica di decorazione di oggetti con materiale pregiato e il materiale usato per decorare.
 lat. tardo incrustatio,-onis.

incrudeliménto, sm. 1 L'incrudelire. 2 Il diventare crudele.

incrudelìre, v. v. tr. Rendere crudele.
v. intr. 1 Diventare crudele. 2 Infierire. ~ accanirsi.
v. intr. pron. Diventare crudele.

incrudiménto, sm. L'incrudire, l'incrudirsi.

incrudìre, v. v. tr. 1 Rendere crudo. 2 Sottoporre a incrudimento.
v. intr. 1 Diventare crudo, rigido. 2 Di legumi, indurire per una cottura interrotta. 3 Di metallo, aumentarne la durezza, l'elasticità e la resistenza mediante opportune lavorazioni meccaniche.

incruènto, agg. Non sanguinoso, senza colpo ferire. <> cruento.

incubàre, v. tr. Sottoporre a incubazione. ~ covare. <> esplodere, manifestarsi.

incubatòio, sm. Locale che ospita impianti per incubazione.

incubatrìce, sf. 1 Apparecchiatura per fornire calore ai bambini nati prematuramente. 2 Apparecchiatura per la cova artificiale delle uova.
 sf. incubator.

incubazióne, sf. 1 Periodo di sviluppo del nuovo individuo nell'uovo. 2 Periodo di tempo che intercorre tra il contagio e le prime manifestazioni di una malattia infettiva. ~ latenza. 3 Periodo di maturazione che precede un evento. ~ preparazione.
 lat. incubatio,-onis, deriv. da incubare.
In zoologia è il tempo necessario affinché dall'uovo deposto si sviluppi, in seguito a cure particolari e in determinate circostanze, l'embrione. Negli Uccelli rappresenta il tempo in cui la femmina cova le uova deposte. In alcune specie di Pesci e di Anfibi è il maschio a occuparsi delle uova fino alla loro schiusa.

ìncubo, sm. 1 Sogno angoscioso. 2 Pensiero angoscioso, inquietante; ossessione, preoccupazione. ~ tormento.
 sm. nightmare.
 lat. tardo incubus.

Incùdine Comune in provincia di Brescia (478 ab., CAP 25040, TEL. 0364).

incùdine, sf. 1 Grosso blocco di acciaio su cui si battono e si foggiano i metalli. 2 Qualsiasi attrezzo o parte di macchina che serva come base d'appoggio dei pezzi per lavorazioni mediante percussione. 3 In anatomia indica uno dei tre ossicini nell'orecchio medio, avente la forma di un'incudine. Gli altri due ossicini sono il martello e la staffa.
 sf. anvil.

inculcàre, v. tr. 1 Imprimere bene nella mente, nell'animo; trasfondere, comunicare. ~ istillare. 2 Conficcare. ~ ficcare. <> rimuovere.
 v. tr. to inculcate.

incultùra, sf. Mancanza di cultura. ~ ignoranza.

inculturazióne, sf. Processo per il quale un gruppo umano isolatosi, perde col tempo le proprie acquisizioni culturali.

incunàbolo, sm. Libro stampato poco dopo l'invenzione della stampa.

incuneàre, v. v. tr. Inserire a guisa di cuneo; introdurre, conficcare. ~ incastrare. <> estrarre.
v. intr. pron. Inserirsi profondamente in qualcosa come un cuneo; introdursi, infilarsi. ~ penetrare. <> sfilarsi.

incuòcere, v. tr. Riscaldare bruciando.

incupìre, v. v. tr. Rendere cupo. ~ scurire. <> allietare.
v. intr. e intr. pron. 1 Diventare cupo o più cupo; scurirsi, oscurarsi. ~ annerirsi. <> schiarirsi. 2 Intristirsi, immalinconirsi. ~ deprimersi. <> rasserenarsi.

incuràbile, agg., sm. e sf. agg. 1 Che non si può curare. ~ insanabile. <> guaribile. 2 Incorreggibile, incallito. ~ impenitente. <> correggibile.
sm. e sf. Malato affetto da malattia incurabile.
 agg. incurable.
 da in-+ curabile.

incurabilità, sf. L'essere incurabile.

incurànte, agg. Di persona che non si cura delle cose anche se la riguardano direttamente; negligente. ~ noncurante. <> meticoloso.
 agg. heedless, careless.

incurànza, sf. Mancanza di interessi.

incùria, sf. Mancanza di cura; trascuratezza, negligenza, trasandatezza. ~ sciatteria. <> sollecitudine.
 sf. negligence.

incuriosìre, v. v. tr. Destare curiosità; appassionare, sollecitare. ~ interessare.
v. intr. pron. Diventare curioso. ~ appassionarsi.
 v. tr. to make curious. v. intr. pron. to become curious.

incursióne, sf. 1 Rapida azione di guerra in territorio nemico. ~ irruzione. <> ritirata. 2 Arrivo inatteso e poco gradito di molte persone insieme. ~ invasione. 3 Rapida azione ai danni di qualcuno. ~ blitz. 4 Ricerca o attività compiuta in un campo diverso dall'usuale.
 sf. raid.

incursóre, agg. e sm. agg. Che compie incursioni; che è addestrato a compiere incursioni.
sm. Membri di corpi speciali delle forze armate destinate alle operazioni di assalto sul territorio nemico o occupato dal nemico.

incurvaménto, sm. L'incurvare e l'incurvarsi.

incurvàre, v. v. tr. Piegare secondo una linea curva, rendere curvo; flettere, inarcare, inchinare. ~ curvare. <> stendere.
v. intr. pron. 1 Diventare curvo; piegarsi, chinarsi. ~ arcuarsi. <> drizzarsi. 2 Ingobbirsi.
 v. tr. e intr. pron. to curve, to bend.
 lat. incurvare, deriv. da incurvus ricurvo.

Incurvariidi, o Incurvaridi Famiglia di Insetti Lepidotteri Eteroneuri con larve che si trasformano da minatrici a abitanti di astucci di seta e di frammenti di vegetali.

incurvatùra, sf. Incurvamento.

incurvìre, v. v. tr. Rendere curvo. ~ incurvare.
v. intr. pron. Divenire curvo, incurvarsi. ~ inchinarsi.

incùso, agg. Riferito a monete coniate in alcune città della Magna Grecia verso la metà del VI sec. a. C. che avevano la caratteristica di riprodurre a rovescio in incavo la stessa immagine del diritto. Si pensa che questa tecnica fosse stata inventata da Pitagora.

incustodìto, agg. Non custodito, senza custodia; abbandonato. ~ indifeso. <> custodito.
 agg. unguarded, unattended.

incùtere, v. tr. Provocare un determinato sentimento; suscitare, trasfondere, provocare. ~ infondere.
 v. tr. 1 to inspire, to arouse. 2 (incutere timore) to strike fear.
 lat. incutere, comp. da in-+ quatere scuotere.

indacàno, sm. Sale potassico dell'acido indossilfosforico.
Indacano vegetale
Glucoside estratto dalle piante del genere Indigofera. È il costituente della sostanza madre dell'indaco naturale.

ìndaco, agg. e sm. agg. invar. Che ha il colore dell'indaco.
sm. 1 Sostanza colorante di colore azzurro-violaceo. 2 Il colore dell'indaco, uno dei sette dello spettro solare.
 sm. indigo.

indaffaràto, agg. Che ha molte cose da fare. ~ affaccendato. <> disponibile.
 agg. busy.

indagàbile, agg. Che si può indagare.

indagàre, v. v. tr. 1 Cercare di chiarire mediante ricerche. ~ sondare. 2 Cercare di sapere; studiare. ~ analizzare. 3 Curiosare. ~ spiare.
v. intr. pron. Fare indagini. ~ investigare.
 to inquire, to investigate.
 lat. indagare cacciare.

indagàto, agg. e sm. agg. Analizzato, studiato, investigato.
sm. Persona indagata.

indagatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, chi indaga.

indàgine, sf. 1 Ricerca attenta e minuziosa; investigazione, ricerca, sondaggio, ricognizione, ispezione. ~ inchiesta. 2 Studio, analisi. ~ osservazione.
 sf. 1 inquiry, investigation. 2 (ricerca) research, survey, study.

Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto Film poliziesco, italiano (1970). Regia di Elio Petri. Interpreti: Gian Maria Volonté, Florinda Bolkan, Gianni Santuccio.

Indals Fiume (420 km) della Svezia. Nasce presso il confine norvegese e sfocia nel golfo di Botnia.

indantrène, sm. Denominazione generica per indicare sostanza coloranti che sono preparate trattando un amminoantrachinone con soda caustica a caldo.

indàrno, avv. Invano. ~ inutilmente.

indebitaménte, avv. Ingiustamente, illegalmente, impropriamente. ~ illecitamente.

indebitaménto, sm. 1 L'indebitare, l'essere indebitato. 2 Il debito.

indebitàre, v. v. tr. Riempire di debiti.
v. rifl. 1 Fare debiti. ~ impegnarsi. <> sdebitarsi. 2 Andare in fallimento. ~ fallire.
 v. rifl. to get into debt, to run into debt.

indébito, agg. e sm. agg. 1 Non dovuto. ~ illegittimo. <> dovuto. 2 Ingiusto, infondato. ~ immeritato. <> giusto. 3 Abusivo, illegittimo. ~ illecito. <> legittimo.
sm. Importo non dovuto.
 agg. unlawful, undue, undeserved.

indeboliménto, sm. 1 L'indebolire, l'indebolirsi. ~ sfinimento. <> fortificazione. 2 Procedimento di riduzione dell'annerimento di un negativo. 3 Fenomeno per cui il fonema viene articolato meno distintamente.

indebolìre, v. v. tr. Rendere debole; debilitare, fiaccare, sfibrare, esaurire, provare. ~ infiacchire. <> rinvigorire.
v. intr. pron. 1 Diventare debole; sfinirsi, consumarsi, deperire. ~ svigorirsi. <> rafforzarsi. 2 Affievolirsi, attenuarsi. ~ esaurirsi.
 v. tr. e intr. pron. to weaken.
 da in-+ deriv. da debole.

indebolìto, agg. 1 Che è diventato debole; affaticato, sfinito, debilitato. ~ spossato. 2 Affievolito. ~ attenuato.

indecènte, agg. 1 Non conforme al pudore; indecoroso. ~ sconveniente. <> decente. 2 Sudicio. ~ sporco. <> dignitoso.
 agg. indecent.

indecenteménte, avv. In modo indecente; oscenamente, sconvenientemente. ~ indecorosamente.

indecènza, sf. 1 L'essere indecente. 2 Atto o detto indecente. ~ oscenità. <> decenza.
 sf. indecency.
 lat. indecentia.

indecifràbile, agg. 1 Che non si può decifrare; inintelligibile. ~ incomprensibile. <> chiaro. 2 Ermetico, enigmatico. ~ imperscrutabile. <> palese.

indecisióne, sf. Mancanza di decisione, di risolutezza. ~ perplessità. <> decisione.

indecìso, agg. 1 Non deciso; sfumato. ~ impreciso. <> nitido. 2 Incerto, timido, insicuro, irresoluto, esitante, perplesso. ~ titubante. <> risoluto. 3 Ondeggiante. ~ fluttuante.
 agg. 1 (irresoluto) undecided. 2 (insicuro) indecisive.

indeclinàbile, agg. 1 Che non si può declinare. ~ invariabile, fisso. <> declinabile. 2 Che non si può evitare o scansare. ~ imprescindibile. <> facoltativo, opzionale.

indeclinabilità, sf. L'essere indeclinabile. <> declinabilità.

indecorosaménte, avv. In modo indecoroso; sconvenientemente. ~ indecentemente.

indecoróso, agg. Contrario al decoro, alla dignità; vergognoso, indecente. ~ sconcio. <> esemplare.

indefessaménte, avv. In modo indefesso, instancabilmente. ~ infaticabilmente.

indefèsso, agg. Infaticabile, instancabile. ~ assiduo. <> discontinuo.
 agg. indefatigable, untiring.

indefettìbile, agg. 1 Che non può sbagliare. 2 Che non può fare difetto, venir meno.

indefettibilità, sf. 1 Qualità di ciò che è indefettibile. 2 Proprietà soprannaturale della chiesa di durare fino alla fine del mondo senza alcuna modifica sostanziale.

indefinìbile, agg. 1 Che non si può esprimere con una definizione. ~ vago. <> definibile. 2 Inqualificabile. ~ riprovevole. 3 Difficile da spiegare e da comprendere. ~ incomprensibile. <> spiegabile. 4 Di persona, indecifrabile.
 agg. indefinable.

indefinibilità, sf. L'essere indefinibile.

indefinitaménte, avv. 1 In modo indefinito, senza termine o conclusione. ~ indeterminatamente. 2 Per un tempo indeterminato.

indefinitézza, sf. L'essere indefinito.

indefinìto, agg. e sm. agg. 1 Non definito. ~ generico. 2 In grammatica, indeterminato. pronomi indefiniti. 3 Non rappresentabile o esprimibile con chiarezza; vago, sfumato. ~ impreciso. <> distinto. era solito esprimere dei concetti indefiniti. 4 In sospeso. ~ irrisolto. esistevano ancora delle questioni indefinite di cui occuparsi. 5 In matematica, illimitato. ~ infinito. 6 Che non ha o di cui non si conosce il limite.
sm. Ciò che non può essere determinato.
 agg. indefinite, undefined.
 lat. tardo indefinitus, comp. da in-+ definitus, p.p. di definire delimitare.

indeformàbile, agg. Che non si deforma. <> deformabile.
 agg. shape-retaining.

indeformabilità, sf. L'essere indeformabile. <> deformabilità.

indegnità, sf. 1 L'essere indegno. ~ indecenza. <> nobiltà. 2 Azione indegna. ~ scandalo.

indégno, agg. e sm. agg. 1 Che non è degno. ~ immeritevole. <> lodevole. non poteva che ritenerlo indegno di un simile onore. 2 Non conveniente perché inferiore o avvilente; infame, turpe, spregevole, deplorevole. ~ vergognoso. <> degno, meritevole. era una scelta indegna. 3 Altero. ~ sdegnoso. 4 Che non può beneficiare di una donazione o di una successione.
sm. 1 Persona indegna. 2 Chi non può beneficiare di una donazione o di una successione.
 agg. 1 unworthy. 2 (atto) shameful. 3 (cosa) base.
 lat. indignus, comp. da in-+ dignus degno.

indeiscènte, agg. Di frutto che, giunto a maturità, non si apre per lasciare uscire i semi.

indeiscènza, sf. L'essere indeiscente.

indelèbile, agg. 1 Che non si cancella; eterno, permanente. ~ incancellabile. <> cancellabile. 2 Indimenticabile. ~ profondo, duraturo. <> fugace, transitorio.
 agg. indelible.

indelebilménte, avv. In modo indelebile. ~ indistruttibilmente.

indelibàto, agg. 1 Non assaporato. 2 Intatto. ~ illibato.

indeliberàto, agg. Riferito a un'azione non premeditata.

indelicataménte, avv. In modo indelicato; indiscretamente, scorrettamente. ~ sgarbatamente.

indelicatézza, sf. 1 L'essere indelicato. ~ indiscrezione. <> attenzione, gentilezza. 2 Atto indelicato. ~ scortesia. <> cortesia.
 sf. tactlessness.

indelicàto, agg. Che non ha scrupoli di decenza o di onestà; sconveniente, indiscreto, invadente, grossolano, rozzo. ~ ficcanaso. <> discreto.
 sf. tactless.

indemagliàbile, agg. Che non si smaglia o che si smaglia difficilmente.

indemaniàre, v. tr. Dichiarare demaniale, trasferire al demanio.

indemoniàre, v. v. tr. 1 Di demonio, invasare. ~ possedere. 2 Far adirare. ~ infiammare.
v. intr. e intr. pron. 1 Essere invasato dal demonio. 2 Diventare furibondo. ~ infuriarsi.

indemoniàto, agg. e sm. 1 Di chi è posseduto dal demonio. ~ invasato, ossesso. 2 Di chi è preso da rabbia, da passione furibonda. ~ esagitato, forsennato. <> tranquillo. 3 Di persona molto vivace. ~ ribelle. <> calmo.
 agg. possessed.

indène, sm. Idrocarburo che si trova negli oli leggeri del catrame del carbon fossile.

indènne, agg. 1 Esente da danni; incolume, intatto, integro. ~ illeso. <> ferito. 2 Incontaminato. ~ immune. <> contagiato.
 agg. uninjured, unharmed, unhurt.
 lat. indemnis, comp. da in-+ deriv. da damnum danno.

indennità, sf. 1 Risarcimento di un danno. ~ indennizzo. 2 Compenso dato al dipendente dal datore di lavoro per le spese incontrate. ~ rimborso.
 sf. 1 allowance. 2 (di perdita) indemnity, compensation. 3 (di contingenza) cost-of-living allowance.
 lat. tardo indemnitas,-atis, deriv. da indemnis.

indennizzàbile, agg. Che si può o si deve indennizzare.

indennizzàre, v. tr. Risarcire dei danni subiti. ~ rifondere.
 v. tr. to indemnify, to compensate.

indennìzzo, sm. L'indennizzare; la somma sborsata per indennizzare. ~ risarcimento.
 sm. 1 indemnity, compensation. 2 (richiesta di indennizzo) claim for damages.

indentàre, v. tr. 1 L'ingranare dei denti di un meccanismo dentato con quelli di un altro meccanismo. 2 Lo spuntare dei denti dei bambini.

indentatùra, sf. Tipo di unione a incastro di due pezzi per mezzo di due o più denti.

indéntro, o in déntro, avv. Nella parte più interna.

Independence Day Ricorrenza nazionale americana che si festeggia il 4 luglio per commemorare l'anniversario della dichiarazione d'Indipendenza del 1976.

Independencia Provincia (43.000 ab.) della Repubblica Dominicana sudoccidentale, capoluogo Jimaní.

indeprecàbile, agg. Che non si può allontanare neanche con le preghiere. ~ inevitabile.

Inderagiri Fiume (420 km) dell'Indonesia, sull'isola di Sumatra. Sfocia nel mar Cinese Meridionale.

inderminataménte, avv. In modo indeterminato; imprecisamente, genericamente, vagamente, indefinitamente. ~ approssimativamente.

inderogàbile, agg. Di ciò a cui non si può venir meno, contravvenire. ~ obbligatorio, improrogabile. <> flessibile.
 agg. binding.

inderogabilità, sf. L'essere inderogabile.

inderogabilménte, avv. In modo inderogabile; obbligatoriamente, perentoriamente. ~ imprescindibilmente.

indescrivìbile, agg. 1 Che è impossibile o difficile da descrivere. ~ indicibile. 2 Straordinario. ~ eccezionale.
 agg. indescribable.

indescrivilménte, avv. In modo indescrivibile; enormemente, straordinariamente. ~ indicibilmente.

indesideràbile, agg., sm. e sf. agg. 1 Non desiderabile, mal accetto. ~ sgradito. <> desiderabile. 2 Di persona la cui permanenza in un luogo è considerata pericolosa per l'ordine pubblico. <> raccomandabile.
sm. e sf. Persona indesiderabile.

indesideràto, agg. Non desiderato, non voluto, non gradito. ~ sgradito. <> desiderato, ambito.

indeterminàbile, agg. Che non si può determinare. ~ indefinibile. <> determinabile.

indeterminatézza, sf. 1 L'essere indeterminato; genericità, approssimazione. ~ indefinitezza. <> determinatezza. 2 Mancanza di decisione. ~ incertezza. <> risolutezza.

indeterminatìvo, agg. Che non determina, che non specifica. <> determinativo.

indeterminàto, agg. 1 Non determinato; generico, indefinito. ~ imprecisato. <> definito. 2 Incerto, astratto. ~ vago. <> determinato, specifico. 3 Lontano, vaporoso. ~ indistinto. <> nitido. 4 Di equazione matematica che ammette infinite soluzioni.
 agg. indeterminate.

indeterminazióne, sf. 1 L'essere indeterminato. ~ indeterminatezza. 2 Mancanza di decisione, di risolutezza. ~ irresolutezza.
Principio di indeterminazione
Enunciato da W. Heisenserg, afferma che nella meccanica quantistica è impossibile determinare precisamente e in modo simultaneo coppie di variabili fisiche che descrivono un sistema microscopico, in quanto la misurazione perturba il sistema.

indeterminézza, sf. Indeterminazione.

indettàre, v. v. tr. Indicare a qualcuno quello che deve dire o fare. ~ imbeccare.
v. rifl. rec. Accordarsi.

indeuropèo => "indoeuropeo"

indexing, sm. invar. Operazione di creazione di file di istruzioni che definisce l'ordine con cui si presentano i record di un file di database a esso associato. ~ indicizzazione.

ìndi, avv. 1 Da quel luogo, di là. 2 In seguito, dopo, quindi. ~ poi. <> dapprima.

Ìndia Stato dell'Asia meridionale, il cui territorio occupa tutta la penisola del Deccan, tra il mare Arabico a ovest e il golfo del Bengala a est, e buona parte dell'Hindustan o bassopiano Indogangetico. Confina col Pakistan a ovest, con Cina, Nepal e Buthan a nord, Birmania e col Bangladesh a nord-est.
Domina il paese la catena himalayana, nella quale si possono identificare tre fasce: una collinare, pre-himalayana, il Piccolo Himalaya, solcato da valli fittamente popolate (dun), e la fascia centrale dei possenti massicci (il Grande Himalaya).
Il versante meridionale dell'Himalaya-Karakorum si sviluppa per una fascia larga 200 km, attraversata da valli profonde, culminanti nei grandi massicci del sistema: Nanda Dedi (7.817 m), Kamet (7.756 m), Shilla (7.026 m) e Kangto (7.089 m).
La zona nord-ovest è detta Kashmir; il versante interno dei rilievi dà sulla grande valle dell'Indo superiore, nella quale svettano le cime del Karakorum e del Ladakh.
La zona a sud è costituita dalla pianura gangetica. Essa si estende per oltre 1.500 km dalla soglia nordoccidentale che la divide dal bacino dell'Indo sino alla vasta piana del Tiz orientale (Bengala), dove confluiscono le alluvioni del Brahmaputra.
Ha una superficie di circa mezzo milione di km2 ed è una delle più grandi pianure alluvionali della terra.
A sud essa è delimitata dai cosiddetti Altopiani centrali che a loro volta si sviluppano nella parte propriamente peninsulare dell'altopiano del Deccan che presenta un profilo piuttosto vario ed è orlato da due allineamenti montuosi periferici; i Ghati orientali e occidentali che orlano la penisola.
Il fiume principale è il Gange, che scorre tra l'Himalaya e gli Altopiani centrali e ha uno sviluppo complessivo di 2.700 km.
Il Brahmaputra, che nasce dalla zona tibetana, si riversa nel Gange a 100 km dalla sua foce. Nel territorio indiano rientra anche l'alto corso dell'Indo.
Nel Deccan i fiumi principali sono il Godavari, il Krishna e il Cauveri; tutti e tre nascono dai Ghati occidentali, si dirigono verso il golfo del Bengala e hanno un regime irregolare dovuto ai monsoni.
Il clima dell'India è determinato anzitutto dalla posizione tropicale del paese, ma anche dalla sua apertura all'oceano Indiano e dalla presenza della catena himalayana a nord.
Il clima è caratterizzato dal monsone che inverte la sua direzione ogni sei mesi circa, generando una stagione secca e una umida. La temperatura media oscilla tra 20 e 28 gradi, ma diminuisce di molto nelle regioni montane del nord e del nord-est; l'escursione termica stagionale è comunque minima lungo le coste e più rilevante nelle regioni interne dell'altopiano e lungo il Gange. Frequenti i cicloni nel golfo del Bengala.
La capitale è Delhi, o più propriamente la parte nuova, a sud della città storica, denominata Nuova Delhi, sorta in funzione del suo ruolo amministrativo.
Calcutta è la capitale del Bengala occidentale, porto fluviale e città industriale e commerciale, di stampo inglese nella sua parte monumentale.
La pianura del Gange ospita città importanti per il patrimonio religioso del paese (Varanasi massimo centro religioso dell'induismo e Allahabad, città santa buddhista), oltre a Kanpur e Lucknow, centri industriali. Patna è invece un moderno nodo di comunicazioni.
Nell'India nordoccidentale e negli altopiani centrali sorgono città storiche: le antiche Jaipur, Ajmer, Udaipur, Jodhpur e Indore, Bhopal, Jabalpur, parzialmente modernizzate dalla linea di comunicazione ferroviaria.
Nel Deccan, Bombay è una città ricca di industrie di trasformazione e manifatturiere ed è sede di attività culturali e finanziarie.
Nel Deccan orientale l'insediamento urbano principale è Madras, popolosa e attivissima città portuale e industriale.
L'agricoltura resta la principale fonte di reddito del paese, anche se la produttività rimane bassa per la persistenza di tecniche arcaiche e la scarsità di mezzi.
L'India vanta una vasta gamma di colture, di cui alcune hanno grande rilevanza commerciale, essendo largamente esportate.
L'India detiene notevoli primati di produzione mondiale: è al primo posto per la produzione di tè, al secondo posto per le arachidi, il sesamo, la iuta e per i semi di cotone, e al terzo posto per i semi di lino e per il tabacco. Produce inoltre buoni quantitativi di colza e soia. Tra le piante tessili rilevante è la coltivazione di cotone, canapa e kenaf. Il caffè è coltivato in varie zone montuose del Deccan meridionale.
Altro prodotto è la canna da zucchero, in parte avviata agli zuccherifici e in parte impiegata nella produzione di una particolare bevanda, il gur.
Il cereale più largamente coltivato è il riso, seguono frumento, miglio e sorgo che si adattano anche a suoli più poveri e poco irrigati; in misura minore mais e orzo.
Da citare inoltre le patate, la manioca e le banane, la frutta tropicale, gli agrumi e ortaggi (ceci, fagioli secchi, piselli, lenticchie, cipolle e pomodori). Presente la coltivazione di bambù (importante per la produzione della carta) e ingente quella del caucciù.
Le foreste forniscono materie pregiate (mogano, tek, sandalo) esportate in tutto il mondo.
Si allevano bufali, ovini e caprini. I bovini sono utilizzati solo per la produzione di latte, essendone vietato dalla religione induista il consumo di carne. La pesca è svolta con criteri arcaici e di scarso profitto.
L'India è un paese ricco dal punto di vista minerario e tuttora solo parzialmente sfruttato. Le ingenti riserve di carbone e la presenza di ricchi giacimenti di ferro favoriscono il sorgere della potente industria siderurgica della valle del Damodar, la cosiddetta Ruhr indiana.
Numerosi sono gli impianti metallurgici per la lavorazione di alluminio, piombo, rame e zinco.
Il settore metalmeccanico si articola nella produzione di materiale ferroviario, macchine agricole, autoveicoli, biciclette, motori, materiale elettrico e radio-elettronico.
In espansione l'industria chimica (fertilizzanti, materie plastiche, prodotti farmaceutici) e petrolchimica.
L'industria di più antica tradizione è quella tessile, cotoniera e dei lanifici, ma numerosi sono anche gli iutifici e i setifici (famosi sono gli scialli e i tessuti ricamati indiani). Di recente introduzione è la lavorazione delle fibre sintetiche.
Diffuse ovunque sono le industrie alimentari (complessi molitori, oleifici, lavorazione del tè e del caffè, conservifici di frutta e verdura, zuccherifici, birrifici, manifatture di tabacchi).
L'industria cinematografica è particolarmente proficua a Bombay, sede di produzione di film di qualità internazionale.
Il quadro energetico, oltre al carbone, comprende lignite e petrolio. Tra i minerali metalliferi sono ingenti le produzioni di manganese, bauxite, cromite seguite da quelle di rame, piombo, zinco, magnesite, oro, argento, diamanti, tungsteno, uranio; completano il panorama dei maggiori prodotti minerari i fosfati naturali, la mica e il sale.
È sfruttato anche il potenziale idroelettrico dei fiumi, con la costruzione di dighe, specie nella regione himalayana e nel Deccan. Sono inoltre in funzione tre centrali elettro-nucleari.
STORIA Durante tutta la preistoria, il subcontinente indiano è abitato da popolazioni negroidi, austroasiatiche o dravidiche e nel bacino dell'Indo (Mehrgarth) si sviluppa la rivoluzione neolitica (IX-VII millennio a. C.). La civiltà dell'Indo (Mohenjo-Daro), urbana e dotata di una scrittura a pittogrammi, è al suo apogeo fra il 2400 e il 1800 a. C. In seguito gli ariani arrivano dall'Asia centrale e colonizzano l'India del nord che adotta la loro lingua, il sanscrito, la loro religione vedica (alla base dell'induismo) e la loro concezione di gerarchia sociale (sistema delle caste). Tra il 1000 e il 900 a. C. si ha la comparsa del ferro.
L'India entra nella storia all'epoca della vita di Buddha (560-480 a. C.), contemporaneo di Mahav¿Ì¿ra, fondatore del giainismo. Nel 327 a. C. Alessandro il Grande raggiunge l'Indo e vi fonda delle colonie greche. L'impero maurya viene portato al suo apogeo da Asoka (269-232 a. C.) che estende il suo dominio dall'Afghanistan al Deccan e invia missionari buddhisti nell'India del sud e a Ceylon. Nel I sec. d. C. l'India, divisa, subisce l'invasione dei Kusana.
I Gupta (320-550) favoriscono la rinascita dell'induismo e il re Harsa (606-647) riesce a riunificare temporaneamente il paese. Stabilitisi nell'India del sud, i Pallava (VIII-IX sec.) e poi i Cola (X-XII sec.) esportano la civiltà indiana nell'Asia del sud-est. Il Sind è dominato dagli arabi (VIII sec.) e la vallata dell'Indo cade nelle mani dei Ghaznevidi (XI sec.).
Nel 1206 viene creato il sultanato di Delhi che si estende dalla vallata del Gange al Deccan; l'India è posta per cinque secoli e mezzo sotto l'egemonia musulmana e vengono creati sultanati autonomi nel Bengala, nel Deccam e nel Gujerat; l'impero di Vijayanagar, al sud, si mobilita per la difesa politica dell'induismo. Nel 1498 il portoghese Vasco de Gama scopre la via delle Indie. Nel 1526 Baber fonda la dinastia Moghul che domina l'India grazie all'esercito, all'amministrazione efficiente e all'attitudine conciliante nei confronti della maggioranza induista. Dopo i brillanti regni di Akbar (1556-1605) e di Shah Giahan (1628-1658), quello di Aurangzeb (1658-1707) prelude al declino. Nel 1600 viene creata la Compagnia Inglese delle Indie orientali e quattro anni più tardi viene fondata la Compagnia Francese delle Indie orientali. Nel 1742 Dupleix sottomette all'influenza francese sei provincie del Deccan. Nel 1763 il trattato di Parigi lascia alla Francia solo una parte dell'India francese; gli inglesi conservano Bombay, Madras e il Bengala.
W. Hastings organizza la colonizzazione del Bengala (1772-1785) e la Gran Bretagna conquista l'India del sud, la vallata del Gange e Delhi e nel 1849 annette il regno sikh del Punjab. Nel 1858 la Compagnia Inglese delle Indie orientali viene soppressa e l'India è associata alla corona britannica e nel 1876 la regina Vittoria è incoronata imperatrice dell'India. Nel 1885 si ha la fondazione del congresso nazionale indiano. Nel 1906 viene creata la lega musulmana. Negli anni 1920-1922 Gandhi avvia una campagna di disobbedienza civile. Nel 1929 J. Nehru diventa presidente del congresso e nel 1935 il Gouvernment of India Act accorda l'autonomia alle provincie. Nel 1940 la lega musulmana chiede la creazione di uno stato musulmano separato.
Nel 1947 viene proclamata l'indipendenza e l'India è suddivisa in due stati: il Pakistan e l'Unione Indiana. A seguito di questa suddivisione avvengono scontri violenti e massacri (da 300.000 a 500.000 morti) e un'incredibile migrazione di persone (da dieci a quindici milioni). J. Nehru, primo ministro e presidente del congresso (1947-1964) avvia un programma di sviluppo e opta per il non allineamento. Nel 1948 Gandhi viene assassinato. Nel 1950 la costituzione fa dell'India uno stato federale, laico e parlamentare, composto di stati organizzati su basi etniche e linguistiche. Nel 1962 un conflitto oppone la Cina all'India nel Ladakh e nel 1965 scoppia una seconda guerra indo-pakistana per il controllo del Kashmir. L'India si avvicina all'URSS. Nel 1966 giunge al potere Indira Gandhi e nel 1971 scoppia una terza guerra indo-pakistana a seguito della secessione del Bangladesh. Nel 1984 I. Gandhi viene assassinata da estremisti sikh; le succede il figlio R. Gandhi, ma nel 1989, dopo la sconfitta del partito del congresso alle elezioni, è costretto alle dimissioni. Diventa primo ministro Vishwanat Pratap Singh, leader di una coalizione dei partiti di opposizione. Nel 1992 la distruzione della moschea di Ayodhya (Uttar Pradesh) da parte di militanti nazionalisti indù provoca gravi scontri tra le varie comunità. Dal luglio del 1997 è presidente K. R. Narayanan che affida l'incarico di formare il nuovo governo al vincitore delle elezioni, il leader del partito della destra nazionalista (BJP) A. B. Vaipayee.
Abitanti-935.700.000
Superficie-3.287.590 km2
Densità-284,6 ab./km2
Capitale-New Delhi
Governo-Repubblica parlamentare
Moneta-Rupia indiana
Lingua-Hindi e inglese
Religione-Induista, musulmana

indiàna, sf. Stoffa di cotone stampata a colori vivaci.

Indiàna Stato degli USA dal 1816 situato a sud del lago Michigan. Occupa 94.309 km2 per un totale di 5.713.000 abitanti. Il suo territorio è prevalentemente pianeggiante, con terreno fertile solcato da depositi di epoca glaciale. Ha per capitale Indianapolis, fondata nel 1821 sul fiume White, centro finanziario e industriale dello stato. Lo stato dell'Indiana è caratterizzato da un'economia prevalentemente basata sull'agricoltura (mais, soia, avena, frumento e foraggio). Importante è anche l'attività di allevamento (suini e pollame) con tutte le attività a essa correlate (prodotti caseari e latticini, industria alimentare di prodotti conservati). La ricchezza del sottosuolo (gas naturale e carbone) ha dato impulso alla fiorente industria siderurgica e chimica, alla lavorazione industriale delle ceramiche (grazie alle cave di argilla) e del legname (carta e mobili). Storicamente, fu colonizzato dai francesi nella prima metà del XVIII sec. Come in molte altre parti degli Stati Uniti, le popolazioni native dei pellirosse (che danno il nome allo stato e alla sua capitale) furono vinte e deportate, specialmente a opera del governatore W. Henry Harrison. L'Indiana partecipò alla guerra di secessione americana (1861-1865) dalla parte degli unionisti. A Indianapolis si svolge ogni anno, dal 1911, la leggendaria corsa automobilistica delle 500 miglia.

Indiàna (Unione) => "India"

Indianapolis Città degli USA (700.500 ab.), capitale dello stato dell'Indiana sul fiume White. Centro industriale (industrie automobilistiche, alimentari, del legno, casearie, tessili, della gomma, della plastica, aeronautiche, chimiche, siderurgiche e meccaniche) e importante mercato del bestiame. Nodo commerciale, cui convergono diciotto linee ferroviarie. Sede arcivescovile cattolica, di varie università, istituti d'arte e del celebre autodromo (500 miglia di Indianapolis che si svolge il 30 maggio di ogni anno e la cui prima edizione ebbe luogo nel 1911). Fondata nel 1821, è capitale dell'Indiana dal 1825.

indianìsta, agg., sm. e sf. (pl. m.-i) Studioso di indianistica.

indianìstica, sf. Disciplina che studia le lingue, la civiltà e la storia dell'India.

Indiàno Costellazione, scoperta da J. Bayer nel 1606, impossibile da osservare dalle latitudini italiane, perché coperta dall'orizzonte; si trova nell'emisfero celeste australe.

indiàno, agg. e sm. agg. 1 Dell'India. 2 Degli indiani di America.
sm. 1 Nativo o abitante dell'India. 2 Complesso delle antiche lingue arie dell'India. 3 Indigeno dell'America del Nord; amerindo. ~ pellerossa.
 agg. e sm. Indian.
 il termine deriva dal nome indios attribuito da C. Colombo agli abitanti delle isole caraibiche da lui ritenute le Indie orientali.
Guerre indiane
Sono così indicati i conflitti che nel XIX sec. opposero le popolazioni indiane dell'America settentrionale ai coloni e all'esercito federale degli USA che volevano occupare i territori in cui vivevano le tribù indiane. Gli scontri iniziarono nel 1825 con la guerra contro le cinque tribù del sud, si intensificarono nella seconda metà del secolo (scontro con le popolazioni della regione dei Grandi Laghi del nord nel periodo 1832-1844, contro i seminole in Florida, contro i cherokee, superstiti del sud, contro gli apache nel 1845). Verso il 1860 lo scontro divenne ancora più violento. Gli indiani riportarono solo piccoli successi nella battaglia dell'agosto del 1868 di Fort Kearmy con i sioux guidati da Nuvola Rossa e nella battaglia di Little Big Horn (1876) sempre con i sioux guidati da Cavallo Pazzo e Toro Seduto; l'esercito americano guidato da P. H. Sheridan e W. T. Sherman dimostrò sempre una schiacciante superiorità. Dopo una serie di veri e propri massacri (dei cheyenne nel 1868 a Washita e dei sioux nel 1890 a Wounded Knee) la guerra terminò concludendosi con la distruzione quasi totale della cultura indiana e con la relegazione dei pochi indigeni superstiti nelle riserve.

Indiàno, arcipèlago Altra denominazione dell'Insulindia.

Indiàno, ocèano È il più piccolo dei tre oceani con 74.900.000 km2 di superficie, circa un quinto di quella totale di tutti gli oceani. Bagna a nord e a nord-est l'Asia, a ovest l'Africa, a sud l'Antartide e a est l'Australia e comunica con l'oceano Atlantico a sud-ovest e con l'oceano Pacifico a sud-est, tramite gli stretti di Malacca, di Sonda e di Torres, i mari di Timor e degli Arafura e il golfo di Carpentaria. Bagna le isole Madagascar, Mascarene, Socotra, Seicelle e Zanzibar, a est dell'Africa; Ceylon, Chagos, Laccadive e Maldive, a sud dell'India; l'Indocina; le isole indonesiane Andamane, Cocos, Christmas e Nicobare che si trovano tra Asia e Australia e infine le isole Crozet, Kerguelen, Heard, Amsterdam e St. Paul a sud. A nord forma il mar Arabico e quindi il golfo di Aden e il mar Rosso, sua dipendenza. Comunica con il mar Mediterraneo attraverso il canale di Suez e forma i golfi di Oman e Persico tra Arabia e Asia e quello del Bengala tra India e Indocina. La sua massima profondità è in corrispondenza della fossa della Sonda a 7.450 m. La profondità media è intorno ai 4.000 m. Le correnti marine che lo interessano sono principalmente due, una, a nord, influenzata dalla circolazione monsonica e l'altra, a sud, che è formata dall'interazione della corrente calda del Capo e quella fredda australiana. La salinità varia dal 33 al 36%.

Indiàno, territòrio Antico territorio degli Stati Uniti centrali assegnato dal 1834 al 1906 a un numeroso gruppo di tribù indiane. Dopo aver subito una drastica riduzione con la creazione dello stato dell'Oklahoma nel 1889 fu da esso inglobato nel 1907.

indiavolàre, v. v. tr. Fare arrabbiare.
v. intr. e intr. pron. 1 Arrabbiarsi, adirarsi. ~ infuriarsi. 2 Essere in grande agitazione. ~ dannarsi.

indiavolàto, agg. 1 Infuriato. ~ furente. <> tranquillo. 2 Che si trova in grande agitazione; frenetico, invasato. ~ convulso. <> pacato. 3 Molto vivace. ~ scatenato. <> calmo. 4 Assai fastidioso. ~ insopportabile. <> sopportabile.
 agg. 1 crazy. 2 (frenetico) frantic. 3 (posseduto) possessed. 4 (violento) wild.

indicàbile, agg. Che può essere indicato come utile, opportuno.

indicàno => "indacano"

indicanùria, sf. Presenza di indacano nelle urine.

indicàre, v. tr. 1 Mostrare, specie col dito; segnare, citare. ~ additare. 2 Far conoscere, manifestare, rivelare, annunciare. ~ denotare. il suo modo di fumare indica che è molto teso. 3 Designare. ~ denominare. il direttore indicò apertamente il suo successore. 4 Precisare. ~ specificare. nel menu troverai indicati i vari piatti, specialità del luogo. 5 Di medicamento, consigliarlo. ~ prescrivere.
 v. tr. 1 to show, to indicate. 2 (con il dito) to point at. 3 (consigliare) to recommend, to suggest.
 lat. indicare, da indicere.

indicativaménte, avv. In modo indicativo; orientativamente. ~ approssimativamente. <> precisamente.

indicatìvo, agg. e sm. agg. 1 Che ha la proprietà di indicare. ~ rivelatore. 2 Capace di fornire elementi di valutazione. ~ significativo. <> insignificante. quei risultati erano indicativi sulla giusta direzione da seguire. 3 Di massima. ~ approssimativo. <> preciso. 4 Di modo del verbo che esprime la realtà, la certezza. modo indicativo.
sm. Modo del verbo che esprime la realtà, la certezza.
 agg. 1 indicative. 2 (di massima) approximate. sm. indicative.
 lat. tardo indicativus, deriv. da indicare.

indicàto, agg. 1 Mostrato puntando l'indice. ~ additato. 2 Adatto, opportuno. ~ appropriato. <> inopportuno. 3 Segnato, consigliato. ~ suggerito. <> sconsigliato.
 agg. 1 suitable. 2 (esatto) right.

indicatóre, agg. e sm. agg. (f.-trìce) Che indica.
sm. 1 Nome generico che indica uno strumento o un dispositivo che serve a dare indicazioni. 2 Pubblicazione contenente indicazioni di vario genere. ~ bollettino. 3 Colonna o palo stradale contenente indicazioni sul cammino.
 sm. 1 (elenco) guide. 2 (tecn.) indicator. 3 (cartello) sign.
In biologia è un organismo che è particolarmente sensibile alle variazioni ambientali e viene quindi usato per segnalarle.
In zoologia uccello (Indicator indicator) della famiglia degli Indicatoridi e dell'ordine dei Piciformi che vive nell'Africa tropicale e in alcune zone della penisola indomalese. Di colore marrone, più chiaro sul ventre, indica agli altri animali gli alveari, dei cui resti si ciba.
In chimica indica una sostanza che cambia in maniera evidente al variare della soluzione che si sta esaminando (viraggio di colore, precipitati ecc.). Si dividono in indicatori di neutralizzazione (o acido-base o cartine di tornasole), indicatori di ossidoriduzione e indicatori per reazioni con formazione di precipitati o complessi insolubili. Gli indicatori di neutralizzazione, costituiti da basi o acidi organici, virano velocemente in dipendenza del numero di ioni H+ presenti nella soluzione.
In economia indica una grandezza, come il tasso di disoccupazione o il tasso di scolarizzazione, che serve per valutare l'andamento economico o delle condizioni sociali.
Indicatore radioattivo
In fisica è sinonimo di tracciante.

indicatrìce, sf. Indicatrice ottica
=> "indice (ellissoide degli indici)"
Indicatrice fotometrica di emissione
=> "fotometrico"
Indicatrice di Dupin
Curva conica che rappresenta graficamente la curvatura di una superficie in un suo punto.

indicazióne, sf. 1 L'indicare. 2 Informazione, segnalazione, avvertenza, dato, notizia, avviso. ~ suggerimento. 3 Prescrizione di un farmaco. 4 Designazione. ~ utilizzazione, impiego.
 sf. 1 indication. 2 (suggerimento) piece of information.
 lat. indicatio,-onis.

ìndice, agg. e sm. agg. Che indica.
sm. 1 Il secondo dito della mano. 2 Qualunque ago, lancetta o altro che serva per indicare una direzione, un peso, un punto ecc. ~ asticciola. 3 Segno, sintomo. ~ indizio. 4 La parte di un libro che reca l'elenco dei titoli dei capitoli, dei paragrafi, delle illustrazioni con la pagina in cui si trovano. 5 Rapporto tra i valori numerici. 6 Simbolo posto in alto in basso, a destra o a sinistra di un altro simbolo per conferirgli un significato specifico. 7 Numero che esprime una proprietà qualitativa o quantitativa. 8 Catalogo dei libri proibiti dalla chiesa in vigore fino al Concilio Vaticano II.
 sm. 1 index finger, forefinger. 2 (lancetta) pointer, needle. 3 (libro) index. 4 (segno) sign. 5 (indice di gradimento) popularity rating.
In fisica indica un rapporto tra due valori relativi alla stessa grandezza, che serve per rappresentare in cifre determinate proprietà della materia.
In statistica è il rapporto tra due valori riferiti a uno stesso fenomeno e ottenuti spesso in epoche diverse, di cui uno è in funzione dell'altro.
In matematica può servire per elencare in ordine progressivo delle lettere. In questo caso si pone l'indice accanto alla lettera in basso a destra. Per esempio an indica l'ennesimo elemento indicato con la lettera a e si legge a con enne o a enne. Serve a volte anche per denotare particolari caratteristiche di un ente matematico.
Indice di colore
Si definisce indice di colore di una stella la differenza tra la magnitudine visuale e quella fotografica. Le stelle di tipo spettrale AO hanno per convenzione l'indice di colore nullo.
Indice di rifrazione di un mezzo
In ottica è il rapporto tra la velocità della luce nel vuoto e quella nel mezzo che si sta considerando.
Indice di un radicale
È il numero che compare sulla radice e rappresenta la potenza a cui va elevato il radicale per ottenere il radicando.

Ìndice, L' Rivista mensile diretta da G. Migone il cui primo numero è stato emesso nell'ottobre del 1984. Dal 1989 è stato allegato il supplemento internazionale Liber. Si è sempre occupata di recensioni di volumi italiani e stranieri.

indicìbile, agg. Che non si può dire, che non si può esprimere in modo adeguato. ~ indescrivibile. <> esprimibile.
 agg. inexpressible.

indicizzàbile, agg. Che si può indicizzare.

indicizzàre, v. tr. Adeguare il valore di un bene o di una prestazione alla variazione di un'altra grandezza economica.
 v. tr. to index.

indicizzàto, agg. Che è collegato alle variazioni di un indice di riferimento.

indicizzazióne, sf. L'indicizzare, l'essere indicizzato.

ìndico, agg. e sm. (pl. m.-ci) agg. Delle Indie. ~ indiano.
sm. Indaco.

INDICOD Sigla di Istituto Nazionale per la Diffusione della Codifica dei Prodotti.

Ìndie Nome generico con il quale, nel passato, veniva chiamata tutta l'Asia.

Ìndie Occidentàli Nome generico con il quale venivano chiamati alcuni gruppi di isole dell'oceano Atlantico, appartenenti al continente americano: Barbados, Giamaica con le Turks, Isole del Vento e del Sottovento, Trinidad e Tobago.

Ìndie Occidentàli (Compagnia olandese delle) Compagnia privilegiata fondata nel 1617 seguendo l'esempio della Compagnia delle Indie orientali. Sciolta nel 1674 fu rimpiazzata fino al 1791 da una seconda compagnia che operava solamente in Africa e nelle Antille.

Ìndie Occidentàli (Federazione delle) Stato federale sorto nel 1958 nel mar delle Antille. Dopo quattro anni gli stati membri hanno optato per lo scioglimento causa divergenze di interessi.

Ìndie Olandési Nome attribuito agli ex possedimenti olandesi, costituiti dalle Grandi e Piccole Isole della Sonda, dalle Molucche e da parte delle isole di Timor e della Guinea. Oggi fanno parte dell'Indonesia.

Ìndie Orientàli (Compagnia francese delle) Compagnia privilegiata fondata nel 1664 da Colbert. Nel 1719 fu inglobata nella compagnia delle Indie di Law insieme con la compagnia della Cina.

Ìndie Orientàli (Compagnia inglese delle) Compagnia privilegiata fondata nel 1600 a Londra. Orientata al commercio con i paesi dell'oceano Indiano fu sminuita dei suoi privilegi commerciali nel 1833 e dopo la rivolta dei sepoys i suoi poteri furono trasferiti alla Corona inglese nel 1858.

Ìndie Orientàli (Compagnia olandese delle) Compagnia privilegiata fondata nel 1602 detta anche compagnia delle grandi Indie. La guerra anglo-olandese (1780-1784) ne iniziò il decadimento culminato nel 1798 con la cessione delle attività e nel 1800 con il suo scioglimento legale. Lo stato olandese se ne accollò i debiti, ma ricevette i suoi domini coloniali.

indietreggiàre, v. intr. Tirarsi indietro, ritirarsi, recedere, arretrare. ~ retrocedere. <> avanzare.
 v. intr. to retreat, to draw back.

indiètro, avv. Dalla parte di dietro, in direzione di ciò che è alle spalle. ~ dietro, addietro. <> innanzi. se ne andò deluso, senza voltarsi più indietro; lasciare indietro del lavoro, trascurare; tirarsi indietro, cambiare idea; rimanere indietro, ritardare, attardarsi.
 avv. 1 back. 2 (dietro) behind. 3 (rimanere indietro, orologio) to be slow. 4 (rimandare indietro) to send back.
 lat. in de retro.

indifendìbile, agg. 1 Che non può essere difeso. ~ vulnerabile. <> difendibile. 2 Insostenibile. ~ attaccabile. <> sostenibile.

indiféso, agg. 1 Non difeso, privo di difesa; scoperto. ~ incustodito. <> protetto. 2 Privo di protezione. ~ inerme. <> agguerrito.
 agg. defenceless, undefended.

indifferènte, agg., sm. e sf. agg. 1 Di cosa o persona che non suscita interesse, simpatia, che non si ritiene abbia importanza. ~ irrilevante. <> importante. era diventato per lei una persona indifferente, per cui non provare né amore né odio. 2 Non differente. ~ uguale. <> diverso. era indifferente la scelta del locale per l'appuntamento. 3 Che non prova o manifesta sentimenti o emozioni; imparziale. ~ apatico. <> interessato. non poteva restare indifferente a un simile corteggiamento.
sm. e sf. Persona apatica e insensibile.
 agg. indifferent.
 lat. indifferens,-entis, comp. da in-+ differens,-entis, p.pres. di differre differenziarsi.

indifferenteménte, avv. 1 Senza differenza; imparzialmente. ~ ugualmente. 2 Con indifferenza. ~ freddamente.

Indifferenti, Gli Romanzo di A. Moravia (1929). Ambientato nei primi anni del regime fascista, presenta la crisi e l'incapacità di una famiglia della borghesia romana di reagire ai compromessi e alle brutture morali. I personaggi del romanzo sono tutti afflitti dal male dell'indifferenza: Mariagrazia, vedova, i suoi figli Carla e Michele; Leo, l'amico di famiglia che ha una relazione con Mariagrazia. Quando Leo si stanca della madre e rivolge le proprie attenzioni alla figlia Carla, la famiglia finisce per accettare la svolta, Michele prova disgusto, ma non riesce a reagire. Spinto dalla sua ragazza, Lisa, decide di affrontare Leo e di ucciderlo, ma il tentativo si conclude nel ridicolo a causa di una pistola scarica. Leo sposerà Carla, Michele diventerà suo socio in affari. È considerato il romanzo più riuscito di Moravia e contemporaneamente quello che meglio definisce i temi dello scrittore e la sua visione della vita e degli uomini.

indifferentìsmo, sm. Indifferenza esaltata a sistema sia politico che religioso.

indifferentìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Denominazione con cui sono talvolta designati i filosofi che riconoscono e accettano la nozione di libero arbitrio d'indifferenza.

indifferènza, sf. 1 L'essere indifferente; apatia, freddezza, distacco, disinteresse. ~ insensibilità. <> calore. 2 Passività. ~ torpore. <> interesse. 3 Cinismo. ~ disincanto. <> coinvolgimento, attenzione.
 sf. indifference.
 lat. tardo indifferentia.

indifferenziàto, agg. Che non ha caratteri che lo distinguono dagli altri. ~ indistinto. <> diversificato.

indifferìbile, agg. Che non si può differire, rimandare. ~ irrimandabile. <> prorogabile.

indifferibilità, sf. L'essere indifferibile.

indìgeno, agg. e sm. agg. Originario del paese in cui risiede o si trova. ~ autoctono. <> forestiero.
sm. 1 Che è nato nel luogo in cui risiede. ~ aborigeno. <> straniero, immigrato. 2 Selvaggio.
 agg. native, indigenous. sm. native.

indigènte, agg., sm. e sf. Povero, bisognoso. ~ misero.¤ ¤<> facoltoso.
 agg. destitute, poverty-stricken.

indigènza, sf. L'essere indigente, povertà assoluta. ~ miseria. <> agiatezza.
 sf. extreme poverty.
 lat. indigentia, deriv. da indigens,-entis.

indigerìbile, agg. 1 Che non si può digerire. 2 Noioso, fastidioso. ~ insopportabile.

indigeribilità, sf. L'essere indigeribile.

indigestióne, sf. 1 Disturbo dell'apparato digerente causato da un'eccessiva ingestione di cibo e bevande. ~ imbarazzo di stomaco. 2 Mangiata. ~ scorpacciata. 3 Acquisizione eccessiva che provoca sazietà.
 sf. indigestion.

indigèsto, agg. 1 Che si digerisce con difficoltà. ~ pesante. <> digeribile. 2 Non disposto ordinatamente. ~ confuso. 3 Intollerabile, noioso. ~ insopportabile. <> piacevole.
 agg. indigestible.

Indigirka Fiume (1.977 km) della Russia, nella Siberia orientale. Nasce dai monti Cerski e sfocia nel mar Glaciale Artico.

indignàre, v. v. tr. Muovere a sdegno. ~ irritare.
v. intr. pron. Provare sdegno; adirarsi, risentirsi, infastidirsi, adontarsi. ~ sdegnarsi. <> tranquillizzarsi.
 v. tr. to fill with indignation. v. intr. pron. to be indignant.
 lat. indignari, deriv. da indignus.

indignàto, agg. Sdegnato; stizzito, seccato. ~ risentito.
 agg. indignant.

indignazióne, sf. L'indignare, l'indignarsi; ira, rabbia, sdegno. ~ risentimento.
 sf. indignation.
 lat. indignatio,-onis.

indigòfera, sf. Genere di piante erbacee sparse in tutto il mondo eccetto che in Europa. Appartiene alla famiglia delle Papilionacee e comprende l'indaco.

indilazionàbile, agg. Che non può essere differito. ~ indifferibile.

indimenticàbile, agg. Che non si può dimenticare; indelebile, memorabile, meraviglioso. ~ incancellabile. <> fugace.
 agg. unforgettable.

indimenticabilménte, avv. In modo indimenticabile.

indimenticàto, agg. Che non è dimenticato, che è rimasto impresso nella memoria.

indimostràbile, agg. Che non può essere dimostrato. <> dimostrabile.

indimostrabilità, sf. L'essere indimostrabile. <> dimostrabilità.

indimostràto, agg. Non dimostrato. <> dimostrato.

ìndio, sm. 1 (pl. m. indi o indios) Indigeno del Messico e dell'America centromeridionale. 2 Elemento chimico.
Elemento chimico, avente simbolo In, peso atomico 114,82 e numero atomico 49. È un metallo molto duttile di colore bianco argenteo che in natura si trova con i minerali di zinco, dai quali deve essere isolato. Viene utilizzato per rivestimenti galvanici, per ottenere leghe bassofondenti utilizzate per la produzione di transistor, raddrizzatori, fotoconduttori, termistori e cuscinetti a sfera e in fisica per rilevare i neutroni.

indipendènte, agg., sm. e sf. agg. 1 Che non dipende da altri. ~ autonomo. <> subordinato. lavoratori indipendenti, quelli che gestiscono una propria attività autonoma. 2 Che non è legato ad alcun partito politico. 3 Che non dipende finanziariamente dagli altri. gli pesava essere ancora completamente dipendente dalla famiglia. 4 Di fatti che non hanno alcuna relazione tra di loro. ~ slegato. <> collegato.
sm. e sf. Chi non appartiene a una precisa corrente politica.
 agg. e sm. independent.
 da in-+ dipendente, p.pres. di dipendere.

indipendenteménte, avv. 1 In modo indipendente; autonomamente. ~ liberamente. 2 Prescindendo da.

indipendentìsmo, sm. Atteggiamento politico che mira all'indipendenza di un popolo soggetto.

indipendentìsta, agg., sm. e sf. (pl. m.-i) agg. Indipendentistico.
sm. e sf. Sostenitore dell'indipendentismo.

indipendentìstico, agg. (pl. m.-ci) Dell'indipendentismo, degli indipendentisti.

indipendènza, sf. L'essere indipendente. ~ libertà, autonomia, emancipazione. <> subordinazione.
 sf. independence.
In diritto internazionale indica la condizione per cui un ordinamento giuridico sovrano, una persona, un fatto o una cosa sia indipendente. L'indipendenza è interna, nel senso che l'ordinamento in questione è fonte del diritto, ed esterna nel senso che ha il diritto di autogestirsi senza interferenze esterne che ne condizionino le decisioni, il modo di essere e di agire.
Dichiarazione di indipendenza americana
Decretò la nascita degli Stati Uniti d'America al termine della guerra d'indipendenza contro la Gran Bretagna terminata il 3 settembre 1783 con la pace di Versailles. Fu sancita il 4 luglio 1776.
Guerre d'indipendenza
Denominazione dei conflitti combattuti da stati nazionalisti per affrancarsi dal dominio dell'oppressore.
Prima guerra d'indipendenza
Guerra dichiarata nel 1848 da Carlo Alberto di Savoia all'Austria. Alle prime fasi della guerra presero parte anche il regno di Napoli, che inviò due divisioni guidate da Guglielmo Pepe, e papa Pio IX, che mandò due divisioni agli ordini di Durando e Ferrari. L'esercito piemontese passò il Ticino la notte del 25 marzo e occupò immediatamente Milano e Pavia. I piemontesi si diressero poi verso il Quadrilatero, vincendo nella battaglia di Pastrengo (30 aprile). Gli austriaci si riscattarono a Santa Lucia e nonostante la grave perdita di Peschiera, la vittorie di Custoza portò all'armistizio di Salasco che vedeva i Piemontesi arretrati al di là del Ticino. Alla ripresa delle ostilità nel 1949 gli austriaci forzarono le difese piemontesi e, partendo da Pavia, sferrarono un duro attacco fino a giungere a Novara dove la battaglia decisiva della guerra fu risolta a favore degli austriaci. La sera del 23 marzo 1949 Carlo Alberto chiese l'armistizio e poco dopo abdicò in favore di Vittorio Emanuele II. La pace fu firmata a Milano il 10 agosto 1849.
Seconda guerra d'indipendenza
Guerra dichiarata nel 1859 da Vittorio Emanuele II di Savoia all'Austria. Cavour aveva stretto un'alleanza con la Francia che prevedeva un patto di aiuto reciproco in caso di aggressione (convegno di Plombières con Napoleone III). Poiché si trattava di un accordo difensivo, Cavour manovrò abilmente per provocare l'Austria: convinse Garibaldi a realizzare un esercito di volontari e favorì la diserzione dei giovani lombardi permettendo loro di unirsi all'esercito piemontese. L'Austria lanciò un ultimatum al regno di Sardegna e non ottenendo risposta, dichiarò guerra il 26 aprile 1859. Il re Vittorio Emanuele assunse il comando dell'esercito, che si unì alle truppe francesi allorché Napoleone III giunse ad Alessandria. Le battaglie di Palestro e Magenta decretarono la supremazia degli alleati franco-piemontesi, e l'8 giugno Napoleone III e Vittorio Emanuele II entrarono trionfanti in Milano. Intanto Garibaldi proseguiva con la presa di Bergamo, Brescia e Salò. Nonostante l'esonero del comandante Gyulai e l'assunzione del comando delle truppe austriache da parte dell'imperatore Francesco Giuseppe, le sorti dei franco-piemontesi furono ancora favorevoli nelle battaglie di Solferino e S. Martino; preoccupato per le perdite e per un possibile intervento della Prussia, Napoleone III propose l'armistizio a Francesco Giuseppe (Villafranca) e in seguito fu firmata la pace a Zurigo (1o novembre 1959). La Lombardia venne ceduta alla Francia, che a sua volta sarebbe andata a Vittorio Emanuele, mentre Parma, Modena e Firenze decretarono l'annessione al regno di Sardegna.
Terza guerra d'indipendenza
Guerra dichiarata nel 1866 da Vittorio Emanuele II di Savoia all'Austria. Approfittando del fatto che l'Austria era impegnata contro la Prussia per il predominio sui ducati dello Schleswig, dell'Holstein e dello Lauenburg, Vittorio Emanuele II diede inizio alla guerra; l'obiettivo era l'annessione del Veneto. Il 24 giugno le truppe degli opposti schieramenti si fronteggiarono a Custoza: la battaglia si concluse con la vittoria degli austriaci. La sconfitta contro la Prussia a Sadowa costrinse l'imperatore Francesco Giuseppe a richiamare molte truppe in patria, e ciò consentì agli italiani di arrivare sull'Isonzo e fino a Trento, grazie anche alle forze guidate da Garibaldi. L'armistizio firmato a Cormons precedette la pace firmata a Vienna il 3 ottobre; il Veneto veniva ceduto a Vittorio Emanuele, tramite Napoleone III.
Guerra d'indipendenza americana
Combattuta tra il 1775 e il 1782 portò all'indipendenza delle tredici colonie inglesi dell'America settentrionale. => "rivoluzione americana"

indìre, v. tr. Ordinare pubblicamente. ~ bandire.
 v. tr. 1 to announce. 2 (elezioni) to call.

indirettaménte, avv. In modo indiretto. ~ velatamente. <> direttamente, chiaramente.

indirètto, agg. 1 Non diretto. ~ mediato. <> sottinteso. aveva modi indiretti per fare capire ciò che voleva. 2 Che non procede secondo una linea diritta. ~ obliquo. 3 Di complemento, diverso dal complemento oggetto. 4 Di discorso, che viene riportato non con le parole esatte utilizzate.
 agg. indirect.
 da in-+ diretto.

indirizzàre, v. v. tr. 1 Far andare in un luogo, in una direzione. ~ inviare. cercava qualcuno che lo indirizzasse nella strada giusta. 2 Scrivere sopra una lettera o simili l'indirizzo della persona a cui è diretta. 3 Mandare una persona da un'altra. 4 Avviare, guidare. ~ instradare. 5 Rivolgere. indirizzava la mente verso la fantastica serata che lo attendeva. 6 Dare i primi rudimenti. ~ dirigere. il maestro lo indirizzò allo studio del latino.
v. rifl. 1 Rivolgersi a qualcuno per averne aiuto, consiglio. 2 Muovere verso un luogo. ~ incamminarsi.
 v. tr. 1 to address. 2 (dirigere) to direct. 3 (mandare) to send.
 lat. volg. indirectiare, comp. da in-+ deriv. da directus, p.p. di dirigere dirigere.

indirizzàrio, sm. Raccolta ordinata di indirizzi. ~ rubrica.

indirìzzo, sm. 1 Complesso di indicazioni necessarie per trovare una persona, una ditta ecc. e recapitarle la corrispondenza. ~ recapito. se cerchi qualcuno su cui piangere, hai sbagliato indirizzo, ti sei rivolto alla persona sbagliata. 2 Direzione, avviamento. ~ tendenza. l'indirizzo che aveva dato all'azienda sembrava dare i primi frutti.
 sm. 1 address. 2 (direzione) direction.
 deriv. da indirizzare.

indirubìna, sf. Sostanza colorante rossa contenuta nell'indaco naturale.

indiscernìbile, agg. Che non si può distinguere o percepire.

indisciplìna, sf. Mancanza di disciplina. ~ disubbidienza. <> disciplina.

indisciplinàbile, agg. Difficile a convincersi o a essere sottoposto a disciplina.

indisciplinataménte, avv. In modo indisciplinato. ~ indocilmente. <> disciplinatamente.

indisciplinatézza, sf. 1 L'essere indisciplinato. ~ ribellione. <> disciplinatezza. 2 Atto di indisciplina. ~ disubbidienza.

indisciplinàto, agg. 1 Che non rispetta le regole delle disciplina; ribelle, indocile. ~ disubbidiente. <> disciplinato. 2 Caotico. ~ disordinato. <> ordinato.
 agg. undisciplined.

indiscretaménte, avv. In modo indiscreto. ~ indelicatamente. <> discretamente.

indiscretézza, sf. 1 L'essere indiscreto. 2 Atto o detto indiscreto. ~ indiscrezione.

indiscréto, agg. e sm. agg. 1 Che non ha o non rispetta il senso della misura, della convenienza, della riservatezza. ~ importuno. <> discreto. 2 Di parola, azione, sfacciato. ~ sconveniente. 3 Privo di discrezione, molto curioso; invadente. ~ indelicato. <> cortese. 4 Senza discernimento. ~ irragionevole. <> ragionevole.
sm. Persona indiscreta. ~ ficcanaso.
 agg. indiscreet.

indiscrezióne, sf. 1 Mancanza di discrezione, di misura, di riguardo. ~ indelicatezza. <> tatto. 2 Atto o detto indiscreto. 3 Mancanza di riservatezza, propagazione abusiva di un segreto. 4 Curiosità spudorata.
 sf. indiscretion.
 lat. indiscretio,-onis, comp. da in-negativo + discretio,-onis.

indiscriminataménte, avv. In modo indiscriminato; senza distinzione, genericamente. ~ indistintamente.

indiscriminàto, agg. Che è fatto senza distinzione, oculatezza o discernimento. ~ generalizzato. <> diversificato.

indiscùsso, agg. Che non si pone in discussione. ~ ammesso, scontato. <> discusso, dibattuto.
 agg. undisputed, unquestioned.

indiscutìbile, agg. Che non si può discutere. ~ inoppugnabile. <> controverso.
 agg. unquestionable.

indiscutibilménte, avv. In modo indiscutibile, incontrovertibilmente, manifestamente. ~ incontestabilmente.

indispensàbile, agg. e sm. agg. Assolutamente necessario; essenziale, vitale. ~ obbligatorio. <> superfluo.
sm. Ciò di cui non si può fare a meno.
 agg. indispensable, essential. sm. necessary.
 da in-+ deriv. da dispensare.

indispensabilità, sf. L'essere indispensabile. ~ necessità.

indispettìre, v. v. tr. Fare irritare, urtare, seccare. ~ indisporre.
v. intr. pron. Irritarsi, risentirsi, scocciarsi. ~ stizzirsi.
 v. tr. to annoy, to irritate. v. intr. to get irritated.

indispettìto, agg. Pieno di dispetto; seccato, risentito, scocciato. ~ irritato.
 agg. annoyed, irritated.

indisponènte, agg. Che irrita, indispettisce. ~ seccante.
 agg. irritating.

indisponìbile, agg. 1 Di cui non si dispone liberamente. <> disponibile. 2 Che non è disponibile; non disposto.

indisponibilità, sf. 1 L'essere indisponibile. 2 Mancanza di disponibilità.

indispórre, v. tr. 1 Rendere maldisposto, contrariare, urtare. ~ indispettire. 2 Suscitare avversione. ~ disgustare.

indisposizióne, sf. 1 Alterazione passeggera dello stato di salute. ~ malessere. 2 Mancanza di ordine. 3 Cattiva disposizione d'animo. 4 Mancanza di attitudine a fare qualcosa. ~ incapacità.
 deriv. dall'incrocio di indisposto con disposizione.

indispósto, agg. 1 Mal disposto. ~ ostile. 2 Colpito da leggero malessere. ~ malato. <> sano. 3 Non disposto a fare qualcosa. 4 Non adatto. ~ inidoneo.
 agg. unwell, indisposed.

indisputàbile, agg. Di cui non si deve discutere vista l'evidenza dei fatti.

indissolùbile, agg. Che non si può sciogliere. ~ inscindibile. <> dissolubile.

indissolubilità, sf. L'essere indissolubile. <> dissolubilità.

indissolubilménte, avv. In modo indissolubile.

indistinguìbile, agg. 1 Che non si può distinguere. ~ indistinto. <> nitido. 2 Impercettibile. ~ irrilevante. <> significativo.

indistintaménte, avv. 1 Senza fare distinzioni. ~ indiscriminatamente. 2 In maniera indistinta. ~ confusamente.

indistìnto, agg. 1 Non distinto. ~ indeterminato. <> preciso. 2 Non nettamente percettibile, confuso. ~ vago. <> chiaro.
 agg. vague, indistinct.

indistruttìbile, agg. Che non si può distruggere, solido, indelebile. ~ resistente. <> fragile.

indistruttibilità, sf. 1 L'essere indistruttibile. ~ resistenza. 2 Qualità di indistruttibile. ~ solidità.

indistruttibilménte, avv. In modo indistruttibile; indelebilmente. ~ solidamente.

indisturbataménte, avv. In modo indisturbato.

indisturbàto, agg. Che non subisce alcun intralcio, fastidio, disagio.

indìvia, sf. Varietà di cicoria le cui foglie si mangiano in insalata.
 sf. endive.

individuàle, agg. Che è dell'individuo, della singola persona. ~ personale, soggettivo. <> collettivo.
 agg. individual.

individualìsmo, sm. Tendenza a far prevalere gli interessi e le esigenze personali su quelli collettivi. ~ soggettivismo. <> altruismo.

individualìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) 1 Chi tende all'individualismo. ~ accentratore, egocentrico. 2 Chi sostiene l'individualismo.

individualisticaménte, avv. In modo individualistico. ~ egoisticamente.

individualìstico, agg. (pl. m.-ci) Dell'individualismo, dell'individualista.

individualità, sf. 1 Ciò che distingue una persona o una cosa da tutte le altre. ~ specificità. <> genericità.
la sua individualità spicca sulle altre. 2 Personalità eminente. è una individualità nel campo della fisica.
 sf. individuality.

individualizzàre, v. tr. 1 Considerare qualcosa in relazione all'individuo conformandola alle sue esigenze. ~ personalizzare. 2 Considerare un fatto nella propria individualità. <> generalizzare. 3 Individuare.

individualizzazióne, sf. L'individualizzare, l'essere individualizzato. ~ personalizzazione.

individualménte, avv. Separatamente, personalmente, particolarmente, autonomamente. ~ singolarmente. <> collettivamente.

individuàre, v. v. tr. 1 Fare che una cosa abbia carattere proprio in modo da distinguersi dalle altre. ~ identificare. 2 Determinare con precisione, scoprire, localizzare, focalizzare. ~ distinguere.
v. intr. pron. Prendere una forma distinta.
 v. tr. 1 to characterize. 2 (determinare) to locate.
 deriv. da individuo.

individuazióne, sf. L'individuare; determinazione. ~ specificazione.

indivìduo, agg. e sm. agg. 1 Che non si può dividere, che non è diviso. 2 Individuale.
sm. 1 Ogni organismo animale o vegetale preso per se stesso e distinto da ogni altro della stessa specie. ~ creatura. ogni individuo di quella società era obbligato a un giuramento di fedeltà. 2 Persona di cui non si conosce o non si vuol dire il nome. ~ uomo. un individuo nel pubblico raccoglieva informazioni su di te. 3 Figuro. ~ tipaccio.
 sm. individual, character.
 lat. individuus indivisibile, comp. da in-+ dividuus divisibile, deriv. da dividere dividere.

indivisìbile, agg. 1 Che non si può dividere. in passato l'atomo era ritenuto indivisibile. 2 Che non si può separare da qualcuno o da qualcosa. ~ inseparabile. formavano una coppia indivisibile e molto affiatata. 3 Di numero, che non si può dividere esattamente per un altro. <> frazionabile.
 lat. tardo indivisibilis, comp. da in-+ divisibilis, divisibile.

indivisibilità, sf. L'essere indivisibile.

indivìso, agg. Che non è diviso. ~ intero. <> suddiviso.

indiziàre, v. tr. Indicare qualcuno in base a indizi. ~ sospettare.
 v. tr. to cast suspicion on.

indiziàrio, agg. 1 Che si basa su indizi. 2 Che può valere da indizio.

indiziàto, agg. e sm. Che, chi è sospettato di aver commesso un reato. ~ imputato. <> insospettato.
 agg. suspected. sm. suspect.

indìzio, sm. 1 Segno, circostanza, cosa da cui si possa ipotizzare che qualcosa avverrà o che è avvenuto. ~ accenno. i brividi sulla pelle sono indizio di influenza. 2 Prova indiretta dalla quale si possono accertare altri elementi decisivi ai fini della decisione. esistevano numerosi indizi schiaccianti a carico dell'imputato. 3 Segno, traccia, segnale. ~ indicazione.
 sm. 1 clue, indication. 2 (segno) sign. 3 (prova) piece of evidence.
 lat. inditium, deriv. da index,-icis.

indizióne, sf. 1 L'indire. 2 Periodo quindicennale usato dai romani per le revisioni fiscali.

ìndo, agg. Relativo all'India. ~ indiano.

Ìndo Fiume dell'Asia meridionale (3.180 km2). Nasce in Cina dal Tibet, scorre verso ovest, tra Himalaya e Karakorum attraversando il Kashmir, passa nel Pakistan e attraversa la parte orientale della pianura del Punjab e quella del Sind. Arriva a Hyderabad dove si divide in un delta di quasi 8.000 km2 che si getta nel mare Arabico a ovest della palude di Kutch. Non è navigabile. Tra i principali affluenti vi sono i fiumi Chenab, Gilgit, Ravi e Sutlej. Nella parte bassa del suo corso sono presenti diversi impianti irrigui.
Civiltà dell'Indo
Attorno al 4000 a. C. si ebbero i primi insediamenti fissi di popolazioni dedite all'agricoltura nelle zone dell'India settentrionale. La regione del basso Indo, oggi scarsamente abitata, reca tracce di una popolazione vicina alla cultura della civilità della Mesopotamia (Gemdet Nasr). In seguito, nella valle dell'Indo (odierno Pakistan), nei principali centri di Harappa (Punjab) e Mohenjo Daro fiorì una civiltà molto progredita. Infatti quelle antiche popolazioni conoscevano l'arte di lavorare i metalli (bronzo, oltre al rame), il cotone (tessitura) e oggetti in ceramica. Conoscevano anche la scrittura, ma la lingua, che utilizzava un alfabeto di circa 300 segni, non è ancora stata interpretata. Della città di Mohenjo Daro sono giunti fino a noi i resti della fortificazione in mattoni cotti che cingeva l'intero abitato. Le prime civiltà indiane si estinsero intorno al 2000 a. C. in seguito forse all'invasione degli arii o all'inaridimento del clima. La religione, con il culto del dio Shiva, ha molte analogie con quella attuale dell'India.

indoàrio, agg. e sm. agg. Di lingua appartenente alla famiglia indoeuropea e parlata in India.
sm. Abitante dell'India o appartenente a un gruppo etnico di lingua indoeuropea.

indòcile, agg. Non docile, indisciplinato. ~ ribelle. <> ubbidiente.

indocilìre, v. v. tr. Rendere mansueto.
v. intr. Diventare docile.

indocilità, sf. L'essere indocile. ~ indisciplinatezza. <> arrendevolezza.

Indocìna Penisola dell'Asia sudorientale di circa 2.000.000.000 di km2 posta tra l'oceano Indiano e l'oceano Pacifico, confinante a nord con la Cina e a ovest con l'India. Collega l'Asia continentale all'Indonesia tramite la penisola di Malacca. È attraversata da una catena che è la continuazione del sistema himalaiano, accanto alla quale si trovano delle catene parallele, tra cui i monti Arakan e Pegu. I fiumi principali sono l'Irrawaddy, il Salween e il Sittang che sfociano nel mar delle Andamane nella parte sudoccidentale e il Mae Nam, il Mekong e il Song Hong, che sfociano nel mar Cinese Meridionale, nella parte sudorientale. Lungo le coste i delta dei fiumi e le pianure alluvionali sono sfruttate soprattutto per la coltivazione del riso. Sono presenti fitte foreste tropicali e di conifere. Il clima è caldo e umido a causa dei monsoni estivi. L'Indocina e ripartita tra Birmania, Thailandia, Cambogia, Malaysia, Singapore, Vietnam e Laos. Fu influenzata dalle civiltà cinese, indiana e malese. Le popolazioni locali fondarono i regni di Fu-nam nel delta del Mekong nel I sec. e di Champa nelle zone costiere nel II sec. Seguì un periodo di invasioni. Nel XIX sec. la Gran Bretagna occupò la Birmania, seguita dalla Francia che fondò l'Unione Indocinese. La Thailandia (ex Siam) rappresenta l'unico stato indipendente. Con la guerra di indipendenza terminata nel 1954, fu posto termine all'occupazione straniera. Successivamente scoppiarono conflitti in Laos, Vietnam e Cambogia, nei quali furono coinvolte anche le potenze internazionali (Stati Uniti).

Indocìna Francése Nome ufficiale, fino al 1946, delle colonie o protettorati francesi della Cocincina, della Cambogia, dell'Annam, del Tonchino e del Laos.

indocinése, agg. e sm. agg. Dell'Indocina.
sm. 1 Nato o abitante in Indocina. 2 Gruppo di lingue cui appartiene la maggior parte degli idiomi dell'Asia sudorientale.

indoeuropeìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Studioso, esperto di linguistica indoeuropea.

indoeuropeìstica, sf. Parte della glottologia che studia la famiglia delle lingue indoeuropee.

indoeuropèo, agg. e sm. agg. 1 Di un gruppo di lingue europee e asiatiche che presentano strette somiglianze tra di loro. 2 Di individuo o popolazione che parla una lingua indoeuropea.
sm. 1 L'insieme delle lingue indoeuropee. 2 La lingua unitaria che si suppone essere all'origine della famiglia delle lingue indoeuropee.
In linguistica è relativo all'insieme delle affinità lessicali, sintattiche, morfologiche e fonematiche presenti in diverse lingue di Asia ed Europa, dette lingue indoeuropee o arioeuropee. Le lingue indoeuropee si dividono in gruppi, tra i quali armeno, baltico, celtico, germanico, greco, illirico, iranico, delle lingue anatoliche, macedone, neolatino o romanzo e slavo. Tra le molte lingue, comprendono sanscrito, persiano, bengali e albanese oltre ad alcuni dialetti italici come il ligure. Fu la linguistica comparata (F. Bopp) che giunse a evidenziare una serie di somiglianze tra le caratteristiche fonetiche, lessicali, morfologiche e sintattiche di molte lingue asiatiche ed europee e giunse a ipotizzare l'esistenza di un'unica lingua di origine.

indoirànico, agg. (pl. m.-ci) Delle antiche popolazioni che abitavano le regioni dell'India e dell'Iran.

indolcìre, v. v. tr. 1 Rendere malleabile. ~ ammorbidire. 2 Mitigare. ~ ammansire. 3 Rendere dolce.
v. intr. 1 Diventare dolce. 2 Diventare più mite (riferito al clima).

ìndole, sf. 1 L'insieme delle inclinazioni naturali che formano il carattere di un individuo. ~ temperamento. 2 Modo di essere. ~ natura.
 sf. temperament, nature, character.

indolènte, agg., sm. e sf. agg. 1 Pigro, abulico, apatico, molle, ignavo. ~ incurante. <> laborioso. 2 Che non dà dolore. 3 Che non sente dolore.
sm. e sf. Persona indolente. ~ pigro. <> attivo, volenteroso.
 agg. lazy, indolent.

indolenteménte, avv. In modo indolente; oziosamente, pigramente, svogliatamente. ~ abulicamente.

indolènza, sf. 1 Mancanza di volontà, di energia nell'operare; flemma, placidità, pigrizia, apatia. ~ accidia. <> solerzia. 2 Mancanza di dolore.
 lat. indolentia.

indolenziménto, sm. 1 L'essere indolenzito. 2 Sensazione persistente di dolore.

indolenzìre, v. v. tr. Provare un indolenzimento.
v. intr. e intr. pron. Essere preso da indolenzimento.

indolenzìto, agg. Affetto da un dolore. ~ dolente.
 agg. 1 sore, stiff, aching. 2 (impigrito) numb.

indòlo, sm. Composto eterociclico presente nel catrame del carbon fossile, in alcune essenze di fiori e nei prodotti di decomposizione delle proteine.

indolóre, agg. Che non procura dolore.
 agg. painless.

indomàbile, agg. 1 Che non si può domare. ~ riottoso. <> mansueto. 2 Che non si lascia sopraffare. ~ invincibile.

indomàni, avv. e sm. Il giorno dopo.
 sm. the next day.

indòmito, agg. Che non è stato domato. ~ indomabile. <> arrendevole.

Indonèsia Repubblica dell'Asia sudorientale, il cui territorio comprende le isole di Sumatra, Giava, le Piccole Isole della Sonda, le Molucche, Sulawesi (Celebes), la maggior parte dell'isola del Borneo (Kalimantan), la parte occidentale della Nuova Guinea (Irian Jaya) e altre centinaia di isole minori. Ha in amministrazione fiduciaria il settore portoghese dell'isola di Timor.
Le isole sono tutte essenzialmente montuose. Particolarmente importante è il sistema montuoso di Sumatra; di natura vulcanica sono i monti Barisan che orlano la costa sudoccidentale dell'isola, con varie cime di considerevole altezza, quali il Kerinci (3.805 m) e il Dempo (3.159 m). La parte settentrionale si affaccia su una vasta pianura paludosa. A Giava spiccano numerosi apparati vulcanici (più di cento, parte dei quali ancora attivi); tra questi da ovest a est, il Salak (2.211 m), lo Slamet (3.428 m), il Lawu (3.276 m) e il Semeru (3.669).
L'isola di Giava è interamente percorsa da catene montuose, di natura calcarea, che arrivano fino alla costa, frastagliata e ricca di baie. Anche l'isola di Celebes è sovrastata da cime imponenti e apparati vulcanici (monte Rantekombola, 3.450 m).
Nel Kalimantan vaste pianure alluvionali si interpongono alle principali dorsali montuose (monti Kapuas, Iran Penamba e Meratus).
Assai aspre sono le forme del paesaggio di Celebes: il rilievo, sovrastato spesso da apparati vulcanici, raggiunge cime piuttosto elevate in tutta l'isola.
A est di Giava l'arcipelago indonesiano si frantuma nelle piccole isole della Sonda (Timor, la maggiore, Bali, Lombok, Sumba, le Molucche).
Numerosi i fiumi, in genere abbondanti d'acqua e navigabili da piccole imbarcazioni, utilissimi per le comunicazioni con le regioni interne ancora in parte coperte da foreste. A Giava il fiume principale è il Solo, mentre nell'Irian scorre il Digul.
Limitato il numero dei laghi, il più esteso dei quali è il Toba nell'isola di Sumatra; altri laghi sono presenti a Celebes (Towuti, Poso) e nel Borneo (Jempang).
L'Indonesia presenta un clima prevalentemente di tipo equatoriale, con temperature elevate durante tutto l'anno e precipitazioni determinate dal regime dei monsoni.
La capitale è Jakarta, sulla costa dell'isola di Giava, fulcro della vita politica, economica e culturale del paese.
Le altre città dell'isola di Giava sono Surabaya, Bandung, Malang, Yogyakarta, Surakarta e Semarang.
A Sumatra le città maggiori sono Medan e Palembang.
Le due maggiori città del Borneo sono Pontianak e Banjarmasin: qui si possono ancora ammirare le tradizionali case galleggianti o su palafitte. A Celebes il porto di Makasar è anello di collegamento tra le isole della Sonda e le Filippine.
L'economia indonesiana è ancora basata sull'agricoltura, occupando il 48% della popolazione attiva.
Principale coltura è il riso (al terzo posto nella graduatoria mondiale dopo la Cina e l'India). Altri prodotti sono manioca, patate dolci, mais, vari ortaggi (pomodori, cipolle) e frutta (soprattutto banane, agrumi e ananas). Notevole la produzione di olio, grazie alle piantagioni di soia, di arachide, di palma da olio, sesamo e ricino.
Il principale prodotto agricolo di esportazione è il caffè (l'Indonesia è il maggior fornitore asiatico e si pone al terzo posto nella graduatoria mondiale); si producono inoltre canna da zucchero, tè, tabacco e spezie.
Un ruolo modesto hanno infine le piante tessili (kenaf, cotone, agave e lana).
Importanti sono le foreste che forniscono essenze pregiate come l'hevea brasiliensis (da cui si trae la gomma naturale di cui l'Indonesia è il secondo produttore mondiale), il tek, l'ebano, il mogano, il sandalo, il bambù e alberi utilizzati per la tintura, per legname da opera e per la resina.
L'allevamento è poco sviluppato, prevalgono caprini e ovini, volatili da cortile, bovini. Diffusa è la pesca che viene praticata non solo nelle zone costiere, ma anche nelle acque interne, ove si hanno numerosi allevamenti ittici (carpe).
Le risorse minerarie sono cospicue ma non sfruttate appieno. Particolarmente importanti sono i giacimenti di petrolio e di gas naturale.
L'Indonesia è un forte produttore di stagno. Dispone inoltre di bauxite, nichel, carbone, rame, diamanti, oro, argento, manganese, fosfati, sale e uranio. Nonostante le risorse petrolifere e l'immenso potenziale idrico, del tutto deficitario è il settore energetico.
La maggiore concentrazione di industrie si ha a Giava, anche se la principale attività resta quella di estrazione dei minerali destinati all'esportazione. Le uniche industrie rilevanti sono le raffinerie di petrolio.
L'industria siderurgica infatti è modesta, costituita da un unico complesso per la produzione di alluminio a Kaulatanjung (Sumatra) e da alcune fonderie di stagno e rame.
L'industria manifatturiera destinata al consumo interno è tuttora occupata dall'artigianato: famose le ceramiche di Palembang, la lavorazione dei tessuti batik e la fabbricazione di cappelli in bambù.
Un certo rilievo hanno il settore tessile e quello alimentare (zuccherifici, oleifici, birrifici, riserie, impianti per la lavorazione del tè, del caffè e del tabacco), l'industria chimica dei fertilizzanti e quella cementiera.
STORIA Inizialmente suddivisa in piccoli regni di cultura indiana. l'Indonesia è dominata dal VII al XIV sec. dal regno di Srivijaya. Dal XIII al XVI sec. l'islamismo si diffonde in tutto l'arcipelago con la sola eccezione di Bali che resta fedele all'induismo. L'impero di Majapahit regna sull'arcipelago nel XIV-XV sec. Nel 1511 i portoghesi prendono Malacca, nel 1521 arrivano alle Molucche.
Nel 1602 viene fondata la Compagnia Olandese delle Indie orientali. Essa interviene negli affari internazionali dei sultani javanesi (Banten, Mataram). Nel 1641 gli olandesi prendono Malacca. Nel 1799 la Compagnia perde i propri privilegi e gli olandesi praticano la colonizzazione diretta. Nel 1812 e 1830 scoppiano alcune rivolte a Java e nelle Molucche. Tra il 1830 e 1860 il sistema delle coltivazioni basato sui lavori forzati degli autoctoni, introdotto da J. Van den Bosch, arricchisce la metropoli.
All'inizio del XX sec. la pacificazione delle indie olandesi è realizzata. Nel 1911-1917 si organizzano i partiti politici: il Sarekat Islam (1911), il Partito Comunista (1920), il Partito Nazionale (1927) animato da Sukarno. Dal 1942 al 1945, il Giappone occupa l'arcipelago. Nel 1945 Sukarno proclama l'indipendenza dell'Indonesia. Nel 1949 i Paesi Bassi la riconoscono. Nel periodo 1950-1967 Sukarno si sforza di instaurare un socialismo all'indonesiana e deve far fronte a vari movimenti separatisti.
La conferenza di Bandung del 1955 consacra il ruolo dell'Indonesia nell'ambito del terzo mondo. L'Irian (Nuova Guinea occidentale) è restituita dai Paesi Bassi e unita all'Indonesia. Agli inizi degli anni '60 l'Indonesia si oppone alla formazione della Malesia. Nel 1967 Sukarno viene eliminato e sostituito da Suharto che applica una politica anticomunista e anticinese. Nel 1975-1976, l'annessione del Timor orientale avvia un'attività di guerriglia. Suharto, regolarmente rieletto presidente della repubblica dal 1968, fa appello ai capitalisti occidentali. Si diffonde l'islamismo fondamentalista. Dopo l'ultima rielezione nel marazo 1998 (con scadenza del mandato nel 2003), Suharto è costretto a dimettersi pochi mesi dopo per una grave crisi economica, sostituito dal suo vice, Habibie.
Abitanti-197.750.000
Superficie-1.913.000 km2
Densità-103,4 ab./km2
Capitale-Giacarta
Governo-Repubblica presidenziale
Moneta-Rupia indonesiana
Lingua-Indonesiano, giavanese, lingue locali
Religione-Prevalente musulmana, minoranza cristiana

indonesiàno, agg. e sm. agg. Dell'Indonesia.
sm. Nativo o abitante dell'Indonesia.
Nome relativo alle popolazioni dell'Asia insulare e sudorientale divise nei due gruppi antropologici dei protoindonesiani e dei neoindonesiani.
Lingue indonesiane
In linguistica indonesiano è riferito a un gruppo di lingue affini che forma, assieme al polinesiano e al malesiano, la famiglia maleopolinesiana o astronesica, comprendente il balinese, il malgascio, il giavanese, il malese e il formosano. Interessa circa 125.000.000 di individui.
Razza indonesiana o indoneside
Gruppo razziale che caratterizza le popolazioni che si trovano nelle zone periferiche delle isole indiane e sulle coste limitrofe. Indica un insieme di caratteri quali il colorito bruno olivastro della pelle, la statura bassa, la scarsa pelosità e i capelli neri e lisci.

indoor, agg. invar. 1 Di gara sportiva che si svolge al coperto. 2 Di dimostrazione pubblicitaria di un prodotto che si svolge a domicilio.

indoraménto, sm. L'indorare, l'essere indorato.

indoràre, v. v. tr. 1 Rivestire d'oro o di materia che sembri oro. ~ dorare. 2 Rendere di colore dell'oro. il riflesso del sole in quella posizione indorava il suo dolce viso. 3 Passare una pietanza da friggere nell'uovo sbattuto.
v. intr. pron. Prendere un colore dorato. ~ dorarsi.
 da in-+ dorare.

Indore Città (829.000 ab.) dell'India, nello stato di Madhya Pradesh.

indorsatùra, sf. Insieme delle operazioni necessarie nell'industria grafica per dare compattezza al dorso del libro. Si esegue applicando il dorsino, i capitelli, la garza e la carta.

indossàre, v. tr. 1 Mettere addosso una veste o simili. ~ abbigliarsi. 2 Avere indosso. ~ vestire, calzare. <> sfilarsi.
 v. tr. 1 to put on. 2 (avere indosso) to have on.
 deriv. da indosso.

indossatóre, sm. 1 Uomo che indossa e presenta al pubblico modelli di abbigliamento. ~ modello. 2 Piccolo mobile sul quale si ripongono i vestiti in modo che si mantengano in ordine.
 sm. model.

indossatrìce, sf. Donna che indossa e presenta al pubblico modelli di abbigliamento. ~ mannequin.
 sf. model.

indossìle, sm. Derivato idrossilato dell'indolo dal quale, per ossidazione, si ottiene l'indaco.

indossìlico, agg. (pl. m.-ci) Riferito a un acido che si forma nella sintesi dell'indossile da acido antranilico.

indossilsolfòrico, agg. (pl. m.-ci) Riferito all'acido il cui sale di potassio è l'indacano dell'urina.

indòsso, avv. Sul corpo. ~ addosso.
 avv. on.

Indostan Nome (soprattutto utilizzato in senso storico) di una vasta regione dell'India che corrisponde più o meno alla pianura indo-gangetica.

indostàno, agg. e sm. agg. 1 Dell'Indostan. 2 Dell'India.
sm. Nativo o abitante dell'Indostan.

indótto, agg. e sm. agg. 1 Spinto o trascinato da qualcosa o da qualcuno. ~ istigato. <> distolto. certi atteggiamenti non gli erano naturali e sembravano indotti da qualcuno in grado di esercitare forte influenza su di lei. 2 Prodotto da cause esterne. 3 Di attività economica generata da altre attività economiche. 4 Di energia generata da induzione elettromagnetica.
sm. 1 Nelle macchine elettriche, circuito induttivo che genera la forza elettromotrice. 2 Il complesso delle attività economiche indotte.
indòtto, agg.
1 Privo di dottrina, di cultura. ~ ignorante. 2 Ignaro. ~ inconsapevole.
 lat. inductus, p.p. di inducere condurre dentro.

indottrinaménto, sm. L'indottrinare, l'essere indottrinato. ~ ammaestramento.

indottrinàre, v. tr. 1 Istruire in un'arte o disciplina. ~ catechizzare. 2 Sottoporre a una continua propaganda ideologica. ~ influenzare.
 v. tr. to indoctrinate.

Indovina chi viene a cena Film commedia, americano (1968). Regia di Stanley Kramer. Interpreti: Spencer Tracy, Katharine Hepburn, Sidney Poitier. Titolo originale: Guess Who's Coming to Dinner

 

 

 

 

Note:  

Definizioni, informazioni, … sono in gran parte recuperate (a partire dal 1999) da varie fonti accessibili via Internet o da altre fonti "informatiche" freeware; per molti lemmi sono state riviste e, in modo più o meno consistente, riscritte; la revisione è tuttora in corso: solo una parte delle definizioni è stata rivista (vi sono ancora errori e imprecisioni, come del resto si trovano nei dizionari cartacei, anche "famosi"). Le, eventuali, date di morte dei personaggi citati dovrebbero essere aggiornate al luglio 2009; il numero degli abitanti delle località riportate quando è stato aggiornato riporta a fianco anche la data dell'aggiornamento.

Le informazioni (storiche, geografiche, …) sono aggiornate al 1999, ma molte sono state ulteriormente aggiornate

 

     indica l'etimologia
    ~ indica un (circa, e in qualche contesto) "sinonimo"
    <> indica (in genere) un "contrario"

 

Fonte: http://dictionario.wikispaces.com/file/detail/dictionario_i.doc

sito web: http://macosa.dima.unige.it/diz/diz.htm

Autore del testo: http://macosa.dima.unige.it

 

 

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