Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale L parte 8

 

 

 

Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale L parte 8

 

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Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale L parte 8

 

lisciàta, sf. 1 Lisciamento. 2 Nel tresette, giocata di una carta bassa.

lisciàto, agg. 1 Che ripone una attenzione particolare alla pulizia. 2 Eccessivamente accurato.

lisciatóio, sm. 1 Arnese per lisciare le superfici di cristallo, di marmo e simili. 2 Utensile meccanico che viene riscaldato per lisciare una superficie di asfalto.

lisciatrìce, sf. Macchina che esegue la lisciatura.

lisciatùra, sf. 1 Operazione del lisciare. 2 Finitura della superficie di un pezzo ottenuta mediante il moto rotativo e alternativo di pietre abrasive. ~ levigatura.

lìscio, agg. e sm. agg. 1 Privo di ruvidezze. ~ levigato. <> ruvido. mare liscio, non increspato dalle onde; passarla liscia, non incorrere in punizioni. 2 Privo di ornamenti. 3 Che non presenta difficoltà; agevole, semplice. ~ facile. <> difficile. andò tutto liscio come previsto. 4 Scorrevole, articolato. ~ agile. <> arduo, complesso. 5 Detta di bevanda servita senza l'aggiunta di selz o di ghiaccio. ~ puro. <> allungato, corretto. 6 Di pelle, vellutato. ~ morbido. <> avvizzito. 7 Tranquillo. ~ calmo. <> agitato.
sm. Ballo.
 agg. 1 smooth. 2 (capelli) straight. 3 (passarla liscia) to get away with it. 4 (fig.) straightforward.
 da lisciato, p.p. di lisciare.

lisciòla, sf. Attrezzo manuale dalla lama tagliente utilizzato per ripassare i tagli di potatura e lisciarne la superficie.

liscióne, sm. Superficie di una faglia provocata dalla frizione tra i due blocchi di roccia che hanno subito un movimento di traslazione.

liscìvia, sf. Soluzione a media concentrazione di idrati e carbonati alcalini, usato per lavare tessuti.
 lat. lixivia, deriv. da lixa.

lisciviàre, v. tr. 1 Lavare con la liscivia. 2 Separare una sostanza dall'altra, sfruttando la differenza di solubilità.

lisciviatùra, sf. 1 Trattamento di purificazione delle fibre cellulosiche per la fabbricazione della carta. 2 Lavatura del cotone con la liscivia.

lisciviazióne, sf. 1 Operazione del lisciviare. 2 Migrazione di elementi solubili del terreno dagli strati superiori a quelli inferiori del suolo.

liscóso, agg. Pieno di lische.

lisèrgico, agg. (pl. m.-ci) Di acido presente come ammide sostituita nella segale cornuta, da cui si può ottenere per via sintetica l'LSD (dietilammide dell'acido lisergico).

liseuse, sf. invar. 1 Piccola giacca femminile da letto. 2 Tavolino settecentesco francese per libri.

lìsi, sf. 1 In biologia, distruzione di sostanze organiche, tessuti o cellule a causa di agenti biologici, fisici o chimici. 2 In medicina, risoluzione lenta di uno stato morboso o discesa molto lenta di una curva febbrile.

Lìsi, Nicòla (Scarperia 1893-Firenze 1975) Romanziere. Tra le opere Diario di un parroco di campagna (1942).

lisi-, o liso- Primo elemento di parole composte.
 greco I"sis scioglimento.

Lìsi, Vìrna (Ancona 1937-) Attrice cinematografica. Interpretò Signore e signori (1967), La cicala (1980) e La regina Margot (1994).

Lìsia (Atene 450 ca.-Atene 380 a. C. ca.) Oratore greco. Figlio di una ricca famiglia di origini siracusane, fu costretto alla fuga durante il governo dei trenta tiranni. Dopo la restaurazione del regime democratico ad Atene da parte di Trasibulo, che egli favorì, tornò in patria e si dedicò all'attività di logografo. Dei 425 discorsi attribuitigli, ne restano solo trentaquattro, tre dei quali incerti, tra i quali Contro Eratostene, Contro Diogitone, Contro i mercanti di grano e Per l'invalido. Al suo stile semplice e chiaro si rifecero gli atticisti romani.

Lisignàgo Comune in provincia di Trento (456 ab., CAP 38030, TEL. 0461).

lisimachìa, sf. Genere di piante per lo più erbacee, appartenente alla famiglia delle Primulacee, dai fiori bianchi, gialli o rossi, coltivate a scopo ornamentale.

Lisìmaco (Pella 355?-Corupedio 281 a. C.) Militare macedone, re di Tracia. Partecipò alla spedizione in Asia con Alessandro Magno, alla cui morte ricevette la Tracia e i territori circostanti. Nella battaglia di Ipso (301 a. C.) sconfisse Antigono Monoftalmo e conquistò l'Asia Minore centrale e occidentale. Espanse ancora il suo dominio dopo la vittoria su Demetrio Poliorcete. Fu sconfitto e ucciso da Seleuco.

lisìna, sf. Amminoacido costituente di molte proteine, con importante funzione di regolazione della crescita degli organismi. È anche così detta una sostanza contenuta nel sangue, tuttora poco nota, di natura enzimatica, capace di distruggere i microrganismi tramite lisi delle cellule.

Lìsio Comune in provincia di Cuneo (302 ab., CAP 12070, TEL. 0174).

Lisìppo (Sicione 370 ca.-Sicione 300 a. C. ca.) Scultore e bronzista greco. Fu autore di circa 1.500 opere e scultore ufficiale di Alessandro Magno. Nessuna opera ci è pervenuta in originale. A differenza di Prassitele, predilesse il corpo maschile e preferì il bronzo al marmo. Con la sua ricerca formale, caratterizzata tra l'altro dall'abbandono della legge della frontalità e dall'acquisto dello spazio tridimensionale, pose le basi per il passaggio dall'arte classica a quella ellenistica. Tra le sue opere L'atleta che si deterge il sudore (Roma, musei Vaticani, copia romana) testimonia più di ogni altra il rinnovamento della scultura: non più l'atleta nella posa perfetta, ma l'uomo al termine della sua fatica; non più il perfetto equilibrio del corpo, ma un equlibrio instabile che tende al movimento; non più un essere sovrumano, ma un uomo concreto. Sono da ricordare, inoltre, L'atleta Agias (338?, Delfi, Museo Archeologico, copia antica), Alessandro appoggiato alla lancia (Parigi, Louvre, copia) e Ercole Farnese (Napoli, Museo Archeologico Nazionale, copia greca).

Lisistrata Commedia di Aristofane (411 a. C.). È una delle 11 commedie di Aristofane conservate (delle oltre 40 attribuitegli). Decisa a far cessare la guerra, Lisistrata (Colei che scioglie gli eserciti) convoca un'assemblea delle donne, con rappresentanze provenienti da tutta la Grecia, ed espone il suo piano: le donne non dovranno più fare l'amore con i loro uomini se questi non accetteranno di concludere la pace. Superata qualche perplessità, la proposta viene accettata all'unanimità. Appena terminata l'assemblea, le donne di Atene occupano l'Acropoli, nella quale sono custoditi i fondi necessari per i rifornimenti e il finanziamento delle operazioni belliche. Dopo numerosi tentativi degli uomini di farle recedere, le donne hanno partita vinta. La pace conclusa viene festeggiata con canti e danze.

Lisitea Satellite del pianeta Giove, scoperto da S. B. Nicholson nel 1938; ha un periodo orbitale di 261 giorni. Il suo raggio è di 12 km e si trova a 11.750.000 km di distanza.

lìso, agg. Consumato, sciupato, malconcio. ~ logoro. <> nuovo.
 agg. threadbare, worn-out.

lisofòrmio, sm. Soluzione di sapone di potassio usato come antisettico o deodorante.

lisosòma, sm. (pl.-i) Struttura granulare o vacuolare legata a processi digestivi endocellulari. I lisosomi, presenti in gran numero nelle cellule viventi, sono incaricati di digerire, quando è necessario, il citoplasma.

lisozìma, sm. Termine che designa una proteina capace di distruggere la parete cellulare dei batteri fagocitati così da esercitare un'azione di difesa contro le infezioni virali e batteriche.

LISP In informatica è la sigla di List Processor (gestore di liste). Linguaggio di programmazione di tipo funzionale creato verso la fine degli anni '50. Viene in genere utilizzato per applicazioni relative all'intelligenza artificiale.

Lispector, Clarice (Tchetchelnik, Ucraina, 1917?-Rio de Janeiro 1978) Scrittrice brasiliana. Tra le opere La passione secondo G. H. (1964) e Legami di famiglia (1960).

Liss, Johann (Oldenburg ca. 1595-Venezia 1629) Pittore tedesco. Tra le opere Il gioco della morra (Kassel, Gemäldegalerie) e Estasi di San Paolo (ca. 1628-1629, Berlino, Gemäldegalerie).

Lissa Isola della Croazia, nel mar Adriatico. Fa parte dell'arcipelago dalmata.

lìssa, sf. In medicina, altra denominazione di rabbia.

Lissajous, Jules-Antoine (Versailles 1822-Plombières-les-Dijon 1880) Fisico francese. Studiò in particolare ottica e acustica.
Figure o curve di Lissajous
Curve descritte da un punto e originate dalla composizione di due moti armonici. Consentendo il confronto tra due frequenze, possono essere impiegate nelle operazioni di equilibratura degli oscilloscopi e degli oscillografi.

lissencèfalo, agg. Di vertebrato, avente la superficie degli emisferi cerebrali liscia. <> girencefalo.

Lissitskij, Lazar (Smolensk 1890-Mosca 1941) Pittore russo detto El Lissitskij. Tra le opere Proun I D (1919, Basilea, Kunstmuseum) e Proun 1924 (1924, Eindhoven, Stedelijk van Abbemuseum).

Lissóne Comune in provincia di Milano (32.177 ab., CAP 20035, TEL. 039). Centro industriale (prodotti tessili, chimici, meccanici e del mobile). Gli abitanti sono detti Lissonesi.

lissotrichìa, sf. In antropologia, condizione degli individui lissotrichi.

List, Friedrich (Reutlingen 1789-Kufstein 1846) Economista tedesco. Elaborò la teoria sui vantaggi del protezionismo per lo sviluppo dei paesi industrialmente arretrati e scrisse Il sistema nazionale di economia politica (1841).

lìsta, sf. 1 Striscia lunga e stretta di carta o altro materiale; bacchetta, barra, listello, fettuccia, stringa, nastro. ~ stecca. 2 Foglio di carta in cui si elencano cose o persone. ~ listino. la lista della spesa era molto lunga. 3 Conto. ~ nota. 4 Carta. ~ menu. gli portarono la lista dei vini. 5 Listato. ~ elenco. le liste elettorali erano già state affisse. 6 Catalogo. ~ inventario.
 sf. 1 list. 2 (striscia) strip. 3 (lista elettorale) electoral roll. 4 (lista delle pietanze) menu.
 german. lista striscia, bordo.

Lista y Aragón, Alberto (Siviglia 1775-1848) Poeta e critico spagnolo. Ecclesiastico di vasti interessi culturali e di vena versatile, fu influenzato dalle teorie di J.-J. Rousseau. Tra le opere Il trionfo della tolleranza, La bontà è connaturata all'uomo, Romanze e idilli, i Saggi letterari e critici (1844) e le Lezioni di letteratura spagnola (1836).

listàre, v. v. tr. 1 Fregiare. ~ ornare. 2 Eseguire un listato.
v. intr. pron. Essere assegnato attraverso una lista.

listàto, agg. e sm. agg. Ornato. ~ abbellito.
sm. Elenco stampato di dati di un elaboratore.
 agg. edged.

listatùra, sf. Atto, effetto del listare.

listèllo, sm. 1 Sottile striscia soprattutto di legno usato come ornamento o per rinforzare. ~ asticciola, bastoncino. 2 Modanatura a sezione rettangolare che separa due membrature architettoniche.
 dimin. di lista.

Lister, Joseph (Upton 1827-Walmer 1912) Chirurgo inglese. Introdusse l'antisepsi.

listeriòsi, sf. Malattia che colpisce molte specie di Mammiferi e di Uccelli e che si trasmette all'uomo per contatto diretto, manifestandosi nella forma anginosetticemica, benigna, e meningoencefalitica, letale. Viene provocata dal batterio Listeria monocytogenes.

listìno, sm. 1 Elenco di prezzi. ~ prezziario. 2 Catalogo, elenco. ~ indice.
 sm. 1 list. 2 (listino dei prezzi) price list.

Liszt, Franz (Raiding 1811-Bayreuth 1886) Pianista, direttore d'orchestra e compositore ungherese. Studiò a Vienna e a Parigi, dove iniziò un'intensa attività come compositore e concertista. Fu direttore della cappella di corte a Weimar dal 1848, e qui aiutò R. Wagner e le nuove leve di tendenze progressiste. Fu anche a Roma, Bucarest e Bayreuth. Si cimentò in ogni genere di musica. Compose numerose opere pianistiche (tra cui Studi trascendentali, Rapsodie ungheresi, Armonie poetiche e religiose, Leggende di San Francesco e La lugubre gondola); messe (tra cui la Messa solenne e la Messa per l'incoronazione); oratori (La leggenda di Santa Elisabetta e Christus); poemi sinfonici (tra cui I preludi e Tasso); le sinfonie Faust e Dante; composizioni per organo; due Concerti; tre Fantasie per pianoforte e orchestra e i Lieder, particolari per le loro soluzioni armoniche inconsuete.

litanìa, sf. 1 Nella lingua cattolica preghiera di supplicazione. ~ preghiera. 2 Serie lunga e noiosa. ~ tiritera. 3 Lamentela. ~ lagna.
 lat. tardo litania, dal greco litanèia, deriv. da litanèuein supplicare.
Forma di preghiera comune a molte religioni, nella quale i fedeli rispondono con una formula fissa a ogni invocazione di chi celebra. Il suo uso nella chiesa cristiana risale al IV sec. Le litanie più comuni della chiesa romana sono le litanie dei Santi e le litanie della Vergine o lauretane.

litànico, agg. (pl. m.-ci) Relativo a litania.

litantràce, sm. Combustibile fossile (carbone fossile) composto al 74-93% da carbonio, al 3,2% da ossigeno e all'1,5% da idrogeno. È compatto e formato da strati di colore nero, lucente o opaco. È il tipo di carbone più diffuso. Si trova in Belgio, Francia, Germania, Gran Bretagna, Polonia, Russia, Ucraina, Australia, Cina, Giappone, India, Repubblica sudafricana e USA e in piccole quantità anche in Italia. Il potere calorifico varia da 7.500 a 9.500 kcal/kg.

lìte, sf. 1 Causa civile. ~ controversia. <> accordo. 2 Violento contrasto con ingiurie; battibecco, dissidio. ~ rissa.
 sf. 1 quarrel, argument. 2 (dir.) lawsuit.
 lat. lis, litis.

litectasìa, sf. Asportazione per via iterare di un calcolo vescicale.

Literaturnaja gazeta Nome di due periodici russi. Il primo venne fondato nel 1830 a Pietroburgo, ebbe come collaboratori principali Del'vig, Puskin e Vjazemskij e cessò le pubblicazioni nel 1832. Il secondo era un settimanale pubblicato a Mosca dal 1929.

litham, sm. invar. 1 Velo che le donne musulmane portano sul volto. 2 Velo che viene portato dagli uomini Tuareg e da altri nomadi sahariani.

litìasi, sf. Formazione dei calcoli in un organo cavo (rene, bile ecc.)

lìtico, agg. (pl. m.-ci) Relativo al litio.

litigànte, agg. Chi litiga. ~ contendente.

litigàre, v. v. tr. Disputarsi.
v. intr. 1 Venire a contrasto con qualcuno; bisticciare, altercare. ~ questionare. <> riconciliarsi. 2 Essere parte di una lite. ~ accapigliarsi. <> accomodarsi, accordarsi.
v. rifl. Venire a contrasto.
 v. intr. 1 to quarrel. 2 (dir.) to litigate.
 lat. litigare, deriv. da lis litis.

litigàta, sf. Litigio violento. ~ lite.

litighìno, sm. Chi litiga in continuazione.

litìgio, sm. Animato contrasto di parole; alterco, contesa, diverbio. ~ battibecco. <> accordo.
 sm. dispute, quarrel.
 lat. litigium, deriv. da litigare.

litigiosaménte, avv. In modo litigioso.

litigiosità, sf. Carattere di chi è litigioso. ~ aggressività.
 deriv. da litigioso.

litigióso, agg. 1 Che sta sempre in lite con qualcuno; aggressivo, attaccabrighe. ~ polemico. <> accomodante. 2 Che è oggetto di una lite.
 agg. 1 quarrelsome. 2 (dir.) litigious.
 lat. litigiosus.

litigóne, sm. Chi litiga spesso.

litìna, sf. Idrossido di litio, di formula LiOH.

lìtio, sm. Elemento chimico, avente simbolo Li, numero atomico 3, peso atomico 6,94. È un metallo alcalino bianco argenteo che si trova in quasi tutte le rocce eruttive e nelle acque delle sorgenti minerali. Si ottiene puro per elettrolisi del cloruro fuso. A temperatura ambiente è il più leggero degli elementi solidi. Si usa nella metallurgia e per la preparazione di leghe. Viene utilizzato anche per curare le sindromi maniaco depressive.

litióso, agg. Di sostanza, che contiene sali di litio.

litispendènza, sf. 1 Stato di un processo, in corso di svolgimento. 2 Esistenza di due processi per la stessa domanda.
Eccezione di litispendenza
Eccezione sollevata dal convenuto il quale indica la preesistenza di un altro processo sulla stessa domanda.

Litìstidi Famiglia di poriferi demosponge tetrattinellidi il cui scheletro è un intreccio di spicole silicee.

litòbio, sm. Genere di chilopodi litobiomorfi della famiglia dei Litobiidi costituito da centopiedi carnivori cosmopoliti il cui corpo è formato da anelli di dimensioni diverse con quindici paia di zampe.

Litobiomòrfi Ordine di chilopodi con sviluppo indiretto che presentano quindici paia di zampe.

litòclasi, sf. Frantumazione di una roccia sottoposta a forze tettoniche.

litocrànio, sm. Genere di Mammiferi Artiodattili della famiglia dei Bovidi al quale appartiene l'antilope giraffa (Lithocranius walleri), detta anche gerenuk.

Litòdidi Famiglia di Crostacei Decapodi anomuri i cui individui di sesso femminile hanno l'addome asimmetrico.

litofanìa, sf. Procedimento utilizzato per ottenere effetti di trasparenza in porcellana, vetro opaco e simili.

litofìsi, sf. Cavità ovale o rotonda delle rocce effusive vetrose composte da setti formati da scaglie vetrose o parzialmente cristallizzate nei quali si annidano cristalli di varie specie di minerali.

litòfite Denominazione di quelle piante che vivono sulle rocce.

litofotografìa, sf. Fotolitografia.

litogènesi, sf. Ogni processo di formazione di una roccia.

litoglifìa, sf. L'arte di incidere sulla pietra.

litografàre, v. tr. Stampare con il sistema litografico.

litografìa, sf. Sistema di stampa artistico e industriale, in cui la matrice viene inchiostrata solo nei punti voluti mediante trattamento chimico. ~ incisione.
 sf. 1 (sistema di incisione artistica) lithography. 2 (stampa) lithograph.
 da lito-+-grafia.
Il disegno viene prodotto utilizzando una particolare sostanza grasso-resinosa, che ha la particolarità di respingere l'acido con cui la superficie della pietra viene cosparsa e che viene invece assorbito dalle parti non disegnate. La successiva inchiostratura viene quindi trattenuta dalle parti grasse e rifiutata dalle altre. Il disegno si ottiene premendo un foglio di carta contro la matrice mediante un cilindro. Nella stampa litografica in genere la pietra viene sostituita da lastre metalliche.

litogràfico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla litografia.

litogràfo, sm. Chi stampa in litografia.

litòide, agg. Roccioso.

litolatrìa, sf. Il culto delle pietre. Un tempo praticato da vari popoli, oggi è ancora praticato da alcune popolazioni primitive.

litolìtico, agg. e sm. (pl. m.-ci) Di farmaco in grado di solubilizzare i calcoli biliari.

litologìa, sf. (pl.-gìe) Insieme dei caratteri fisici e chimici di una roccia.

litològico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla litologia.

litopedion, sm. invar. Feto morto e pietrificato a causa di deposizione di calcio nei tessuti.

litopóne, sm. Pigmento bianco costituito da solfuro di zinco e solfato di bario. Insolubile in acqua, è dotato di un alto potere coprente.

litoptèrni Ordine di Mammiferi che vissero tra il Paleocene e il Pleistocene nell'America meridionale. Erbivori adattati alla corsa, erano simili agli equidi e ai camelidi.

litoràle, agg. e sm. agg. Costiero. ~ litoraneo. <> arretrato, interno.
sm. Parte di spiaggia i cui limiti sono definiti dai livelli di alta e bassa marea. ~ lido. <> entroterra, interno.
 agg. coast, coastal. sm. coast.
 lat. litoralis, deriv. da litus,-oris spiaggia.

Litoràle, territòrio dél Territorio (2.260.000 ab.) della Russia, nella Siberia orientale. Capoluogo Vladivostok.

litorànea, sf. Lungomare. ~ costiera.

litoràneo, agg. Che si stende lungo il litorale. ~ costiero. <> interno.

litosfèra, sf. Parte esterna più consistente della Terra. ~ crosta terrestre.
In geologia indica le parti superficiali della Terra e comprende la crosta terrestre e la parte superficiale del mantello. La litosfera ha uno spessore che va da 70 a 120 km ed è formata da rocce prevalentemente di natura eruttiva, ricche di ossigeno, di alluminio e di silicati e caratterizzate da un basso peso specifico. È inoltre frazionata in zolle, chiamate placche tettoniche, divise da margini che possono essere costituiti da linee di frattura costruttive o distruttive e, in alcuni casi, da faglie. Alcune parti più spesse della crosta sono poi costituite da rocce più antiche (crosta continentale), mentre altre, più sottili, sono formate da rocce più recenti (crosta oceanica). Dato che tra la litosfera e il mantello inferiore è presente uno strato intermedio di rocce parzialmente fuse (astenosfera), le zolle continentali hanno la possibilità di spostarsi, restringendo o espandendo i fondali oceanici e provocando la cosiddetta deriva dei continenti.

litospèrmo, sm. Genere di piante erbacee dell'emisfero boreale, appartenente alla famiglia delle Boraginacee, il cui ciclo dura un anno o due.

litostratigrafìa, sf. Ramo della geologia che suddivide le rocce secondo la successione della loro formazione in base ai loro caratteri litologici.

litòstrato, sm. In archeologia, mosaico pavimentale costituito da pezzi di marmo e di pietra colorati e inseriti su di un fondo di tessere irregolari di calcare bianco.

litòte, sf. Figura retorica che consiste nell'attenuare un concetto mediante la negazione del suo contrario.

litotèca, sf. (pl.-che) Collezione di minerali.

litotomìa, sf. Asportazione chirurgica di uno o più calcoli, in particolar quelli vescicali.

litòtomo, sm. Strumento affilato utilizzato per praticare una litotomia.

litotripsìa, sf. Intervento chirurgico consistente nella frantumazione dei calcoli vescicali in modo che possano venire eliminati insieme all'urina.

litotritóre, sm. 1 Strumento chirurgico atto a praticare una litotripsia. 2 Attrezzatura con la quale si cerca di distruggere i calcoli biliari mediante onde d'urto.

Litràcee Famiglia di piante erbacee, arboree o arbustacee, appartenenti all'ordine delle Mirtali, caratterizzate dall'avere fiori ermafroditi e foglie intere e opposte.

lìtro, sm. 1 Unità di misura di capacità corrispondente a 1 dm3 (a rigore il litro è leggermente superiore al dm3: 1 l = 1.0000027 dm3; nella pratica le due unità possono essere scambiate). 2 Bottiglia bollata dalla capacità di un litro. 3 Quantità contenuta in quel recipiente. comprarono un litro di vino.
 sm. litre.
 franc. litre, dal greco litra libbra.

Littin, Miguel (Palmilla, Colchagua 1942-) Regista cinematografico cileno. Esponente del cinema di impegno politico e sociale dell'America latina, realizzò il lungometraggio Compañero Presidente (1971), su S. Allende, La terra promessa (1973), Actas de Marusia (1975), Il ricorso del metodo (1978) e, in clandestinità, Acta general de Chile (1985-1986), sulla dittatura di Pinochet.

Little Big Horn Fiume statunitense (146 Km) che scorre negli stati Wyoming e Montana e si butta da destra nel Big Horn. Qui ebbe luogo il 25 giugno 1876 la battaglia nella quale i Sioux di Sitting Bull e di Crazy Horse massacrarono le truppe federali del generale Custer.

Little Italy Denominazione utilizzata in alcune città degli Stati Uniti per indicare i quartieri abitati in prevalenza da italiani. A New York, per esempio, è la zona di Brooklyn popolata da italiani.

Little Rock Città (176.000 ab.) degli USA, capitale dello stato dell'Arkansas, tra il fiume Arkansas e i monti Ouachita. Nodo ferroviario e stradale, centro commerciale (mercato di prodotti agricoli, cotone e cereali) e industriale (prodotti meccanici, metallurgici, chimici, cartari, del legno e della gomma).

Littlewood, Joan Maud (Londra 1914-) Regista inglese. Fondatrice della compagnia Theatre Workshop nel 1945, operò al Royal Theatre di Londra portando sulla scena opere classiche e di attualità. Tra gli spettacoli di successo O che bella guerra! (1963).

littóre, sm. 1 Nell'antica Roma chi accompagnava in pubblico i magistrati. 2 Nel periodo fascista, vincitore dei ludi littoriali
 lat. lictor,-oris.

littoriàli, sm. pl. Concorsi annuali a carattere culturale o sportivo che, durante il periodo fascista, venivano aperti agli studenti universitari iscritti al GUF.

littorìna, sf. 1. Piccolo mollusco dei Gasteropodi. 2. Automotrice ferroviaria con motore a scoppio o Diesel.

littòrio, agg. 1 Relativo ai littori. 2 Fascista.
 lat. lictorius.

lituàni Popolazione baltica affine a quella degli slavi che oggi costituisce la maggioranza etnica della repubblica di Lituania. I lituani parlano una lingua balto-slava.

Lituània Repubblica dell'Europa orientale; confina a nord con la Lettonia, a est e sud-est con la Russia Bianca, a sud-ovest con la Polonia e la Russia e si affaccia a nord-ovest sul mar Baltico.
Il territorio è prettamente pianeggiante nella sezione centrale, mentre a sud-est e a ovest (Samogizia) si presenta ondulato da colline di origine morenica che non raggiungono i 300 m di altitudine.
Il fiume principale è il Nemunas che con i suoi affluenti (Neris, Sventoji) interessa tutto il territorio lituano; segna una parte del confine con la provincia russa di Kaliningrad e sfocia nell'ampia laguna di Kurskij.
Nelle regioni collinari numerosi sono i laghi intermorenici. Notevole è anche il lago artificiale che sorge presso Kaunas da uno sbarramento del Nemunas.
Il clima ha carattere continentale, lievemente più temperato nella fascia costiera.
La capitale è Vilna, che conta circa 580.000 abitanti.
Gli altri centri principali sono: Kaunas, Klaipeda, Siauliai e Panevezys.
L'agricoltura può contare su circa la metà del territorio nazionale; notevoli sono anche stati gli interventi di bonifica che hanno recuperato all'agricoltura vaste zone paludose.
La produzione agricola consiste principalmente in cereali, patate, barbabietole da zucchero e ortaggi.
Anche il territorio riservato a prateria e pascolo è piuttosto vasto (un quinto del territorio nazionale), fattore questo che favorisce le attività zootecniche; infatti è diffuso l'allevamento di bovini, suini, ovini e discrete sono le produzioni di carne e di latte e latticini.
Le attività industriali sono concentrate nella capitale e nelle città principali, dove sorgono impianti di industria pesante, cantieri navali e per la produzione di materiali da costruzione.
Sono inoltre rappresentati i settori della robotica, della chimica, dell'elettronica, dell'industria cartaria e del legno e dell'industria alimentare. Si producono inoltre abbigliamento e calzature.
Di notevole interesse è lo sfruttamento delle foreste che producono legname (in prevalenza conifere) ed essenze pregiate.
STORIA Nel V sec., le tribù baltiche-slave della regione si organizzano per lottare contro le invasioni scandinave. Nel 1240 ca. Mindaugas fonda il granducato di Lituania. Dalla seconda metà del XIII sec. a tutto il XIV sec. questo stato combatte i Cavalieri Teutonici ed estende il suo dominio ai principati russi del sud-ovest, in particolare con Gédymin (1316-1341). Nel 1385 la Lituania si allea con la Polonia; il granduca Jagellone diventa re di Polonia con il nome di Ladislao II (1386-1434) e la Lituania si converte al cattolicesimo. Con Vytautas, nel periodo 1392-1430, la Lituania si estende fino al mar Nero.
Nel 1569 l'Unione di Lublino crea lo stato polacco-lituano. Nel 1795 la maggior parte del paese viene annessa all'impero russo. Durante la prima guerra mondiale la Lituania è occupata dalla Germania. Nel 1918 proclama la propria indipendenza, che viene riconosciuta due anni dopo dalla Russia sovietica. Nel 1940 a seguito del patto russo-tedesco, la Lituania è annessa all'URSS. Durante la seconda guerra mondiale viene occupata dai tedeschi. Nel 1948-1949 la resistenza all'occupazione sovietica viene duramente repressa. Nel 1990 i lituani proclamano l'indipendenza della loro repubblica. L'anno successivo essa viene riconosciuta dall'URSS e dalla comunità internazionale (settembre). Nel 1992 il Partito democratico del lavoro (ex partito comunista) vince le elezioni legislative. L'anno successivo viene eletto alla presidenza della repubblica Algirdas Brazauskas. Le truppe russe iniziano la loro ritirata dal paese. Nel 1995 il dissesto di due grandi banche ha provocato una crisi politica che ha portato gli ex comunisti alla sconfitta nelle elezioni del 1996, vinte dal conservatore Landsbergis. Nel 1998 è eletto presidente V. Adamkus.
Abitanti-3.710.000
Superficie-65.200 km2
Densità-56,9 ab./km2
Capitale-Vilnius
Governo-Repubblica parlamentare
Moneta-Lita
Lingua-Lituano, russo e polacco
Religione-Cattolica con minoranze ortodosse, protestanti

lituàno, agg. e sm. agg. Della Lituania.
sm. Abitante o nativo della Lituania.

lìtuo, sm. 1 In musica, antico strumento aerofono bronzeo costituito da un tubo lungo e stretto con il padiglione leggermente svasato. 2 Nell'antica Roma, bastone privo di nodi e con un'estremità ricurva che veniva usato dagli auguri.

liturgìa, sf. (pl.-gìe) 1 Nelle religioni, complesso degli atti cerimoniali pubblici destinati al culto; rito, rituale. ~ celebrazione. 2 Nell'antica Grecia, obbligo incombente ai cittadini più facoltosi di sostenere a proprie spese certe cariche pubbliche.
 greco leitourgìa, deriv. da leitourgòs liturgo.
Nell'antica Grecia e soprattutto ad Atene, era un servizio pubblico che i cittadini più abbienti dovevano finanziare per il bene della comunità. Le liturgie potevano essere straordinarie, come l'armamento di un trireme, o periodiche, come la gestione e il finanziamento di un coro (coregìa), di un ginnasio (gymnásion) per l'addestramento atletico dei giovani o di un banchetto.
Nell'ambito religioso indica l'insieme delle norme che regolano il culto pubblico e il servizio divino. Viene fissata dall'autorità religiosa e dalla tradizione. Nell'ambito del cristianesimo si ebbe la formazione dei primi canoni, che subirono l'influenza delle tradizioni dei vari paesi, a partire dal III sec. Si deve a Giustino la prima descrizione della liturgia cristiana, suddivisa nei due momenti della lettura dei testi sacri e della celebrazione dell'eucaristia, mentre risale al IV sec. la differenziazione tra liturgie orientali e occidentali. La regolamentazione ufficiale della liturgia cristiana si ebbe con il concilio di Trento. Soprattutto nel XIX sec. si sviluppò un ampio movimento di rinnovamento liturgico teso alla semplificazione dei riti e a un riavvicinamento con la comunità dei fedeli che fu messo in atto dal concilio Vaticano II. Tra le religioni orientali le principali furono quelle di Antiochia, di Gerusalemme, dei monofisiti e dei siri cattolici. Ora tutte le chiese ortodosse appartengono al rito bizantino.

liturgicaménte, avv. In modo liturgico.

litùrgico, agg. (pl. m.-ci) 1 Relativo alla liturgia. ~ sacro. <> profano. 2 Consueto. ~ abituale.
 agg. liturgical.
 greco leitourgikòs servizievole.

liturgìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Studioso di liturgia.

Litvinov, Maksim Maksimovic (Bialistock 1876-Mosca 1951) Politico russo. Ministro degli esteri dal 1930 al 1939, operò una politica di alleanza con le democrazie occidentali contro il nazifascismo. Stalin lo sostituì con V. M. Molotov.

litzendraht, sm. invar. Cavo costituito da più conduttori isolati tra di loro e collegati elettricamente all'estremità.

Liu Shao-chi (Ninghsiang 1898-Pechino 1969) Politico cinese. Fu teorico e dirigente del Partito comunista, vicepresidente della Repubblica popolare (1949) e capo dello stato (1959). Durante la rivoluzione culturale venne accusato di revisionismo, rimosso da ogni incarico (1967) e incarcerato (1968). Morì in prigione poco tempo dopo. La sua figura fu riabilitata nel 1980.

liutàio, sm. Chi fabbrica o ripara liuti o altri strumenti a corde.

liuterìa, sf. 1 Arte dei liutai. 2 Laboratorio dei liutai.

liutìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) 1 Chi suona il liuto. 2 Chi compone musica per liuti.

liùto, sm. Strumento musicale a corde, con la cassa arrotondata, il manico corto e largo con sette o più tasti e il cavigliere formante un angolo retto con il manico. Fu diffuso in Europa dagli arabi e divenne molto di moda nel medioevo e nel rinascimento. Usato in principio solo come strumento di accompagnamento della danza, venne poi inserito anche in formazioni cameristiche.
 franc. antico leut.

Liutpràndo (re) (?-Pavia 744) Re dei longobardi. Figlio e successore di Ansprando, salì al trono nel 712. Caratterizzò il suo lungo regno con una vasta opera di riordino e consolidamento dello stato longobardo, nonostante i ducati longobardi di Benevento, di Spoleto e del Friuli non accettassero la sua politica accentratrice. Secondo Paolo Diacono, Liutprando raccoglieva in sé tutte le caratteristiche di un grande sovrano; valoroso guerriero, amico della pace, di vita casta, auspicava di raccogliere e pacificare l'intero paese, fondendo la monarchia longobarda e la chiesa romana. Cattolico, favorì le popolazioni di stirpe latina e gli ecclesiastici; lo testimonia anche la sua opera di legislatore che, raccolta in quindici volumi, sviluppa e completa il vecchio editto di Rotari. Lottò contro i bizantini che voleva cacciare da Ravenna, ma trovò una forte resistenza in papa Gregorio II, ostile all'espandersi del regno longobardo; Liutprando invase l'Emilia, la Romagna e spingendosi fino ad Ancona, occupò anche Narni e Sutri. Il papa allora organizzò un esercito contro di lui, riusciendo a fermare l'avanzata del re, che era ormai giunto alle porte di Roma, e a farsi donare il castello di Sutri (728). Dopo altre numerose spedizioni contro i bizantini e i duchi ribelli, sempre contrastato dai papi succeduti a Gregorio II, riprese nuovamente la guerra contro i bizantini, ma la morte lo colse a Pavia nel 744.

Liutpràndo (vescovo) (Pavia 920 ca.-972?) Vescovo di Cremona. Lasciò tre importanti opere sulla storia del sec. X.

Liuzhou Città (609.000 ab.) della Cina, nella regione autonoma del Guangxi Zhuang.

live, agg. invar. 1 Detto di programma televisivo o radiofonico trasmesso in diretta. 2 Detto di esecuzione canora che fa a meno della base musicale preregistrata. ~ dal vivo. 3 Detto di registrazione discografica eseguita durante il concerto.

live aid, loc. sost. m. invar. Spettacolo di solidarietà in aiuto del terzo mondo.
 inglese live vivo e aid aiuto.

livèdo, sm. Rossore violaceo della cute provocato da disturbi della circolazione venosa, da distrofie nervose o semplicemente da azione termica.

livèlla, sf. Apparecchio atto a stabilire l'orizzontalità di una retta, di una superficie.
 lat. libella, dimin. di libra bilancia.

livellaménto, sm. Atto, effetto del livellare. ~ spianamento, pareggiamento. <> differenziazione, diversificazione.

livellàre, v. v. tr. 1 Ridurre allo stesso livello. ~ spianare. <> distinguere. 2 Perequare, bilanciare, equiparare. ~ uguagliare <> differenziare. livellare le spese alle entrate.
v. intr. pron. Disporsi a uno stesso livello. non riusciva a livellarsi alla preparazione degli altri.
 v. tr. to level. v. intr. pron. 1 to become level. 2 (fig.) to level out.
 deriv. da livella.

livellàrio, agg. e sm. agg. Relativo al livello.
sm. Colui al quale era concessa in godimento una terra tramite un contratto di livello.

livellatóre, agg. (f.-trìce) 1 Chi compie operazioni di livellamento. 2 Chi tende ad abolire qualsiasi discriminazione soprattutto politica o sociale.

livellatrìce, sf. Macchina per il movimento a terra, adibita al livellamento del terreno.

livellazióne, sf. Insieme delle operazioni e dei calcoli che permettono di calcolare il dislivello fra due terreni.

livellétta, sf. Tratto di linea ferroviaria, strada e simile in cui non si ha una variazione di pendenza.

livèllo, sm. 1 Superficie libera di un fluido. 2 Altezza di un punto sopra la superficie. 3 Quota di un piano orizzontale sopra a un altro piano. 4 Strato. ~ stratificazione. 5 Grado, condizione, tenore, valore. ~ rango. 6 Strumento topografico per la livellazione. 7 Ognuna delle diverse unità che costituiscono una lingua.
 sm. 1 level. 2 (fig.) standard. 3 (livello del mare) sea level.
 deriv. da livellare.
Livello del mare
Valore medio del livello marino, considerato come quota di riferimento per misure. Si usa la notazione sul livello del mare o s. l. m.
Livello di vita
In economia indica le condizioni di vita definite in base a fattori qualitativi (condizioni abitative, sanitarie, di istruzione, di lavoro; vita media) e quantitativi (beni e servizi consumati).
Livello energetico
In fisica atomica e nucleare indica uno stato di un sistema dinamico a cui corrisponde un determinato valore dell'energia e in particolare ogni valore discreto assunto dal sistema. I livelli energetici sono alla base della meccanica quantistica.

Livènza Fiume del Veneto (115,5 Km, 1.543 Km2di bacino) che nasce da sorgenti carsiche che si trovano alle falde del monte Cavallo e sfocia nel mar Adriatico a Santa Margherita di Caorle.

Lìveri Comune in provincia di Napoli (1.870 ab., CAP 80030, TEL. 081).

Liverpool Città (473.000 ab.) della Gran Bretagna, nella contea di Merseyside (Inghilterra), posta sull'estuario del fiume Mersey. Il suo porto, posto sul mare d'Irlanda, è uno dei più importanti e attivi d'Europa (dotato di notevoli attrezzature) ed è centro di importazione di cotone, grano, carni, minerali, gomma e altre materie prime che servono alla popolazione della contea e alle industrie locali. Le esportazioni, altrettanto importanti, sono costituite da prodotti chimici, stoffe, filati e lana. La città è un polo industriale, con industrie siderurgiche, meccaniche, chimiche, tessili, del tabacco, elettromeccaniche, elettroniche, alimentari e dell'abbigliamento. Sede vescovile, di due università, di importanti musei (il Liverpool Museum e la Tate Gallery), della cattedrale anglicana e della neoclassica St. George's Hall. Ospita inoltre la Royal Liverpool Philharmonic orchestra. Da Liverpool iniziarono la loro carriera i Beatles. Già sede nell'VIII sec. di un insediamento danese, la città assunse una certa importanza nel XIII sec., quando i re inglesi vi stabilirono una base militare. Liverpool ebbe un notevole sviluppo economico dalla metà del XVII sec., divenendo un importante centro per i traffici coloniali.
Baia di Liverpool
Insenatura del mare d'Irlanda posta tra la costa settentrionale del Galles e quella meridionale dell'Inghilterra. Tagliata da strette insenature formate dagli estuari dei fiumi Mersey, Dee, Conway.

Liverzàni, Giovànni (Vicenza 1933-) Campione di tiro a segno italiano. Fu per tre volte campione italiano, fu campione europeo del tiro alla pistola (1969) e nel 1970 vinse il campionato mondiale di pistola svoltosi a Phoenix (Arizona), stabilendo il record con 598 punti su 600.

Lìvia Drusìlla (Roma 57 a. C.-Roma 29 d. C.) Nel 43 a. C. sposò Claudio Tiberio Nerone, da cui ebbe Tiberio e Druso, quindi nel 38 a. C. fu moglie di Augusto, che adottò Tiberio come successore.

liviàno, agg. Relativo a Tito Livio.

lividaménte, avv. In modo livido.

lividézza, sf. Qualità di ciò che è libero.

lìvido, agg. e sm. agg. 1 Detto della colorazione bluastra della pelle umana per botte o contusioni. diventò livido per la rabbia. 2 Di colore plumbeo. ~ violaceo. 3 Detto del cielo, grigio, coperto. <> sereno. 4 Invidioso. ~ astioso.
sm. Macchia bluastra che si forma sulla pelle per contusioni. ~ ecchimosi. quel livido sull'occhio si notava immediatamente anche a distanza.
 agg. bruised, livid. sm. bruise.
 lat. lividus, deriv. da livere diventare pallido.

lividóre, sm. Lividezza.

lividùme, sm. Larga macchia di colore livido.

lividùra, sf. Livido.

Livìgno Comune in provincia di Sondrio (4.200 ab., CAP 23030, TEL. 0342).

Livinallóngo dél Cól di Làna Comune in provincia di Belluno (1.440 ab., CAP 32020, TEL. 0436).

living room, loc. sost. f. invar. In inglese, la stanza di soggiorno di un appartamento.

Living Theatre (The) Compagnia teatrale d'avanguardia che, verso la fine degli anni '50, si impose come il più interessante prodotto del teatro off-Broadway. Fondata a New York nel 1947 da Julian Beck (1925-1985) e dalla moglie Judith Malina (1926-), la compagnia è tuttora attiva.

Livingstone (cascate) Cascate dello Zaire, formate dal fiume Congo, tra le città di Kinshasa e Matadi.

Livingstone (città) Città (84.000 ab.) dello Zambia, sul fiume Zambesi. Capoluogo della Southern Province.

Livingstone, David (Blantyre 1813-Chitambo 1873) Esploratore e missionario scozzese. Recatosi in Africa come missionario nel 1840, negli anni che seguirono effettuò una serie di viaggi nel continente nero destinati a fare la storia delle esplorazione del nostro pianeta. Scoprì il lago Ngami (1851), arrivò per primo allo Zambesi, quindi si spinse fino a Città del Capo (1852). Costeggiando il fiume Zambesi giunse fino alla costa dell'Oceano Indiano. Nel suo quarto viaggio scoprì le cascate che chiamò Vittoria (1855) in onore della sua regina. Le sue spedizioni furono di importanza storica perché i territori da lui visitati erano totalmente sconosciuti al mondo occidentale; scoprì il lago Niassa (1859) e quelli di Mweru (1867) e di Banweulu (1868). Nella sua ultima spedizione arrivò sul lago Tanganica. Poiché per tre anni non si ebbero più sue notizie, nel 1871 fu inviato a cercarlo il giornalista Stanley, che riuscì a raggiungerlo a Ugigi. Qui Livingstone morì due anni più tardi, ucciso dalle malattie. La sua figura di esploratore è leggendaria e per la sua statura morale (si impegnò strenuamente per la soppressione della schiavitù) la sua memoria fu onorata in patria; il suo corpo fu portato in Inghilterra e sepolto nell'abbazia di Westminster. Scrisse importanti resoconti dei suoi viaggi.

Lìvio, Tìto (Padova 59 a. C.-17 d. C.) Storico romano. A Roma non partecipò alla vita pubblica, ma entrò in relazione con Augusto. I suoi interessi, dopo lo studio della filosofia, si concentrarono sulla sua opera storica. Scrisse Ab Urbe condita libri, storia di Roma che va dalla sua fondazione fino alla morte di Druso Maggiore figliastro di Augusto, avvenuta in Germania (9 a. C.), che riassunse tutta l'annalistica precedente e che condizionò profondamente la concezione storica dell'antica Roma durante il medioevo e il rinascimento. L'opera comprendeva originariamente 142 libri; sono pervenuti i libri dall'uno al dieci che arrivano fino alla terza guerra sannitica (289 a. C.) e i libri dal ventuno al quarantacinque (quest'ultimo mutilo dell'ultima parte) che coprono gli avvenimenti dalla seconda guerra punica (218 a. C.) fino al termine della guerra contro la Macedonia (167 a. C.). Abbiamo, inoltre, scarsi frammenti degli altri libri, tra cui sono celebri quelli relativi alla morte di Cicerone e al giudizio di Livio sulla sua figura. Dalle parti conservate dell'opera e dalla prefazione emerge evidente il tentativo di giustificare l'impero di Roma, alla cui edificazione hanno validamente cooperato la fortuna e la virtù del popolo romano. A esso nessun altro popolo e nessun condottiero sono in grado di opporsi validamente, perché nessuno è in grado di esprimere una forza morale paragonabile a quella su cui si fonda lo stato romano.

Lìvo (Como) Comune in provincia di Como (830 ab., CAP 22013, TEL. 0344).

Lìvo (Trento) Comune in provincia di Trento (219 ab., CAP 38020, TEL. 0463).

livóre, sm. Invidia astiosa; risentimento, rancore, odio. ~ astio. <> amicizia.
 sm. spite, malice.
 lat. livor.-oris, deriv. da livere essere pallido.

livornése, agg. e sm. agg. Relativo a Livorno.
sm. Nativo o abitante di Livorno.

Livórno Città (comune di 105 km2 e 170.000 ab., CAP 57100, TEL. 0586) capoluogo di provincia della Toscana occidentale. È il porto principale della Toscana sul mar Tirreno, soprattutto a uso militare, e sede dell'Accademia Navale. Ha industrie metalmeccaniche, siderurgiche, chimiche, cantieristiche, alimentari, del vetro, della ceramica e del legno. Alle origini fu un villaggio di pescatori, fu sottomesso ai marchesi di Toscana e passò poi all'Opera del duomo di Pisa (XII sec.), a Genova (1406) e a Firenze (1421). Cosimo de' Medici, nel 1530, decise di farne il principale porto dello stato. Al termine dei lavori (1618) la città ebbe un periodo di grande prosperità, che durò per tutto il XVIII sec., essendo anche stata dichiarata porto franco. Annessa nel 1860 al regno d'Italia, le fu tolto il porto franco e iniziò la sua decadenza. Nel 1921 vi ebbe luogo il congresso di fondazione del Partito comunista d'Italia. Tra i monumenti vi sono il duomo (XVI sec.), la Fortezza Vecchia (1521-1534) e la Fortezza Nuova (1590), il palazzo del Museo Civico, il monumento ai Quattro Mori (1607-1624) e il Cisternone (1829-1842).
Provincia di Livorno
(1.200 km2, 340.000 ab.) Si estende su una fascia costiera che si affaccia sul mar Tirreno e comprende le maggiori isole dell'arcipelago Toscano (Capraia, Elba, Gorgona, Montecristo e Pianosa). Vi sono coltivati uva, cereali e ortaggi. Sono praticati l'allevamento bovino, la pesca e il turismo balneare. I principali centri industriali, con industrie siderurgiche, metalmeccaniche, chimiche, del vetro, cantieristiche, chimiche e alimentari, sono Livorno, Cecina, Piombino, Portoferraio e Rosignano Marittimo.

Livórno Ferràris Comune in provincia di Vercelli (4.495 ab., CAP 13046, TEL. 0161).

livoróso, agg. Invidioso. ~ astioso, bilioso.

Livràga Comune in provincia di Lodi (2.449 ab., CAP 20070, TEL. 0377).

livragàre, v. tr. 1 Uccidere con un processo sommario. 2 Accanirsi senza motivo contro qualcuno. ~ infierire.
 dal nome del tenente Livraghi che usava metodi coercitivi nei confronti degli indigeni eritrei.

livrèa, sf. 1 Uniforme portata un tempo dai dipendenti delle grandi case signorili. ~ uniforme. 2 Piumaggio degli uccelli. ~ piume.
 sf. livery.

liwa, sm. invar. Termine arabo che indica una delle quattordici suddivisioni territoriali dell'Iraq.

Lizard, The Penisola della Gran Bretagna, nella Cornovaglia meridionale. Il punto più meridionale della Gran Bretagna.

lìzza, sf. 1 Palizzata. ~ recinto. 2 Spazio recintato entro cui si svolgevano le giostre all'epoca della cavalleria. 3 Combattimento. ~ contesa.
 sf. lists.
 franc. lice.

Lizzanèllo Comune in provincia di Lecce (9.321 ab., CAP 73023, TEL. 0832).

Lizzàni, Càrlo (Roma 1922-) Regista cinematografico. Diresse Achtung, banditi! (1951), Banditi a Milano (1968), Mussolini ultimo atto (1973), Mamma Ebe (1985), Caro Gorbaciov (1988), Cattiva (1990), Celluloide (1995).

Lizzàno Comune in provincia di Taranto (9.926 ab., CAP 74020, TEL. 099).

Lizzàno in Belvedére Comune in provincia di Bologna (2.313 ab., CAP 40042, TEL. 0534).

lizzatùra, sf. Trasporto dei blocchi di pietre (soprattutto marmo) dalle cave al piano di caricamento, effettuato mediante lizze.

llano, sm. Termine spagnolo indicante una vasta pianura priva di arbusti e coperta da savana erbacea caratteristica dell'America centromeridionale.

Llanos Regione dell'America Meridionale, tra il fiume Orinoco e le Ande.

Lleras Camargo, Alberto (Bogotá 1906-1990) Politico colombiano. Di idee liberali, fu eletto deputato nel 1930 e presidente della repubblica dal 1945 al 1946 e poi dal 1958 al 1962.

Lloyd George, David (Manchester 1863-Llanystumdwy 1945) Politico britannico. Fu membro del Partito liberale e dal 1908 al 1915, come cancelliere dello Scacchiere, lottò per l'introduzione di una serie di riforme sociali (pensioni, assicurazioni sociali). Durante la prima guerra mondiale fu ministro degli armamenti (1915) e della guerra (1916); fu nominato primo ministro nel 1919. Ottenne la costituzione dello stato libero d'Irlanda, dopodiché dovette ritirarsi dal governo (1922).

Lloyd Webber, Andrew (1948-) Compositore britannico. Figlio d'arte, ha raggiunto il successo a soli ventidue anni con il musical Jesus Christ Superstar, composto nel 1970 insieme a Tim Rice. Il fortunato sodalizio tra i due autori è poi proseguito con altre commedie musicali, come Evita (1976), Cats (1981), Il fantasma dell'Opera (1986) e Sunset Boulevard (1993).

Lloyd, Harold (Burchand 1893-Hollywood 1971) Attore cinematografico statunitense. Comico di grande fama, interprete di film muti e sonori, nei quali rappresentava un personaggio con occhiali e paglietta, prototipo dell'eroe ottimista, che esce sempre indenne dalle avversità. Tra i film da lui interpretati Preferisco l'ascensore (1923), Viva lo sport (1925), A rotta di collo (1928), Zampa di gatto (1934), Meglio un mercoledì da leone (1947) e Il lato comico della vita (1963).

LLPP Sigla di Lavori Pubblici.

LM Sigla di Lunar Module, il modulo lunare bistadio in precedenza denominato LEM (Lunar Excursion Module) che, nelle missioni Apollo, era destinato a staccarsi dal modulo di comando orbitante attorno alla Luna, a posarsi su quest'ultima e a ripartirne.

lm Simbolo di lumen, unità di flusso luminoso.

ln In informatica è il nome di un comando (link) del sistema operativo UNIX che associa a un file già esistente un nuovo nome.

LNCM Sigla di Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue.

LNI Sigla di Lega Navale Italiana.

lo, art. e pron. art. determ. m. sing. Utilizzato davanti a parole aventi vocale per iniziale o chie iniziano per i semiconsonante, per s impura, per z, x, y, pn e gn, sc.
pron. pers. m. sing. 1 Lui. quando lo vide scoppiò in lacrime. 2 Ciò. glielo diede la sera stessa.
the. pron. 1 (persona) him. 2 (cosa) it. 3 (lo sapevo) I knew it. 4 (dimmelo) tell me.
lat. illum, da ille quello.

Lo Pìparo, Frànco (Bagheria, Palermo 1946-) Linguista italiano. Studioso della storia della linguistica e della teoria del linguaggio, ha scritto Lingua, intellettuali, egemonia in Gramsci (1979), un'opera sulle radici linguistiche della teoria gramsciana degli intellettuali e dell'egemonia.

Lo Sùrdo, Antonìno (Siracusa 1880-Roma 1949) Fisico italiano che scoprì l'effetto di un campo elettrico sullo spettro di emissione di un gas. Nei suoi numerosi studi si occupò di spettroscopia, di sismologia, di fenomeni termoionici e dell'audizione biauricolare.

Loa, Río Fiume (440 km) del Cile. Nasce dalle Ande e sfocia nell'oceano Pacifico.

Loach, Kenneth (Nuneaton 1936-) Regista cinematografico e televisivo inglese. Diresse Family Life (1971), Black Jack (1979), Looks and Smiles (1981), Riff Raff (1991), Piovono pietre (1993), Ladybird, Ladybird (1994), Terra e libertà (1995), La canzone di carta (1996).

Loàno Comune in provincia di Savona (11.216 ab., CAP 17025, TEL. 019). Centro industriale (prodotti alimentari e meccanici) e turistico (balneazione). Vi si trova il palazzo Doria, del XVI sec. Gli abitanti sono detti Loanesi.

Loasàcee Famiglia di piante erbacee o arbustacee, talora volubili, appartenenti all'ordine delle Parietali. Vivono in America, nelle regioni temperate o tropicali.

Loazzòlo Comune in provincia di Asti (397 ab., CAP 14050, TEL. 0144).

Lobacevskij, Nikolaj Ivanovic (Makarev 1793-Kazan 1856) Matematico russo. Elaborò il primo sistema di geometria non euclidea (da lui chiamato geometria immaginaria e poi pangeometria), scoprendolo nel 1829 indipendentemente da J. Bolyai. Studiò anche le equazioni binomie e le serie, studi raccolti in Algebra (1834).

lobàre, agg. 1 Che ha forma di lobo. 2 Relativo al lobo.

Lobàti Ordine di ctenofori planctonici tentacolati con il corpo compresso e munito di due lobi orali.

lobàto, agg. Foggiato al lobo.

lòbbia, sf. Cappello maschile di feltro.

lobbìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Chi fa parte di una lobby.

lobbìstico, agg. (pl. m.-ci) Relativo a lobby.

lobby, sm. invar. 1 Salone principale delle banche. 2 Gruppo di persone che, nonostante siano esterne al potere politico, hanno la capacità di influenzarne le scelte; gruppo di influenza. ~ consorteria.

lobectomìa, sf. Asportazione chirurgica del lobo di un organo, praticata soprattutto nel trattamento di tumori.

Lobeliàcee Famiglia di piante in prevalenza tropicali, appartenenti all'ordine delle Sinandre.

lobelìna, sf. Alcaloide della lobelia avente proprietà antispastiche, sedative, analettiche ed emetiche. Viene utilizzata quasi esclusivamente come broncodilatatore e stimolante dei centri respiratori.

lobìte, sf. Infiammazione polmonare che interessa un intero lobo polmonare, solitamente quello superiore destro.

lòbo, sm. Ogni parte di un organo animale e vegetale fisiologicamente ben distinta. ~ lobulo.
 sm. lobe.
 greco lobòs.
In biologia è ognuna delle parti di un organo delimitata da solchi.
In anatomia i lobi sono le parti in cui gli organi vengono divisi da solchi o setti. Vi sono i lobi cerebrali, ossia le parti in cui viene divisa la corteccia cerebrale, i lobi epatici, relativi al fegato, i lobi polmonari, porzioni dei polmoni e i lobi tiroidei, che riguardano la tiroide.

lobodon, sm. invar. Genere di Mammiferi pinnipedi della famiglia dei Focidi a cui appartiene la foca mangiagranchi (Lobodon carcinophagus) che vive nei mari australi e si nutre quasi esclusivamente di crostacei.

lobotomìa, sf. Incisione di un lobo. ~ leucotomia.

lobulàre, agg. Relativo a lobulo.

lobulàto, agg. Suddiviso in lobuli.

lòbulo, sm. 1 Suddivisione del lobo. 2 Termine anatomico che designa una parte del lobo.

LOC Sigla di Lega Obiettori di Coscienza.

locàle, agg. e sm. agg. 1Che è proprio di un determinato luogo. ~ tipico. <> diffuso, generale. tradizioni, cucina locale. 2 Circoscritto. ~ delimitato. <> espanso. 3 Che appartiene alla nostra galassia. 4 Relativo a una particolare parte del corpo. ~ localizzato. <> generalizzato. infezione locale.
sm. 1 Parte di un edificio destinata a un uso determinato. ~ ambiente. 2 Luogo pubblico di ritrovo. ~ esercizio. si ritrovavano in quel locale tutte le sere. 3 Treno viaggiatori a breve percorso. ~ regionale. 4 Indigeno. ~ nativo. <> forestiero.
 agg. local. sm. 1 room. 2 (locale notturno) nightclub.
 lat. localis, deriv. da locus luogo.

località, sf. 1 Luogo caratterizzato da dati geografici o aspetti ambientali. ~ zona. 2 Città, paese, cittadina. ~ centro.
 sf. locality, town, resort.
 lat. tardo localitas,-atis, deriv. da localis.

localizzàbile, agg. Che si può localizzare.

localizzàre, v. v. tr. 1 Individuare il luogo in cui si è verificata una cosa. ~ trovare. non avevano ancora localizzato il luogo da cui era stata fatta la telefonata. 2 Circoscrivere. ~ delimitare. <> allargare. dovevano localizzare l'incendio nel minor tempo possibile. 3 Situare. ~ collocare.
v. intr. pron. Manifestarsi in una zona determinata.
 v. tr. 1 to locate, to localize. 2 (circoscrivere) to confine. 3 (accertare) to place.
 franc. localiser.

localizzàto, agg. 1 Circoscritto. ~ delimitato. 2 Individuato. ~ trovato.

localizzatóre, agg. (f.-trìce) Che ha la capacità di localizzare.

localizzazióne, sf. 1 Atto, effetto del localizzare. ~ individuazione. 2 Particolarità di punto di articolazione. 3 Luogo. ~ posizione.
 deriv. da localizzare.

localménte, avv. In modo locale.

Locàna Comune in provincia di Torino (1.983 ab., CAP 10080, TEL. 0124).

locànda, sf. Trattoria con alloggio. ~ pensione.
 sf. inn.

Locandiera, La Commedia in tre atti, in prosa, di C. Goldoni (1753). Protagonista del lavoro teatrale è Mirandolina, padrona di una locanda, bella, accorta ed energica, molto attenta ai suoi interessi, talvolta perfino cinica, che usa la bellezza in modo scaltro e alquanto provocatorio fino a far innamorare tutti gli uomini che frequentano il suo locale. È una delle figure più celebri di tutto il teatro goldoniano, rappresentante della classe borghese in ascesa. La commedia offre una rappresentazione assai viva della società del tempo.

locandière, sm. Chi conduce una locanda. ~ albergatore.
 sm. innkeeper.

locandìna, sf. Piccolo manifesto pubblicitario appeso in luoghi pubblici allo scopo di reclamizzare spettacoli; cartellone, programma, avviso. ~ manifesto.
 sf. poster, playbill.

locàre, v. v. tr. 1 Dare in locazione. ~ affittare. 2 Collocare.
v. rifl. Collocarsi.
 lat. locare.

Locàrno Città della Svizzera (14.000 ab.) nel Canton Ticino, posta sulla riva nordoccidentale del lago Maggiore. Centro turistico, possiede industrie alimentari, degli orologeria e tessili.
Patti di Locarno
Serie di accordi stipulati durante la conferenza di Locarno (5-16 ottobre 1925) dalle maggiori potenze europee (Belgio, Francia, Gran Bretagna, Italia, Cecoslovacchia e Polonia) sui problemi rimasti aperti dopo la prima guerra mondiale. Dei patti stabiliti, il trattato di garanzia, relativo al riconoscimento della frontiera franco-tedesca, fu firmato a Londra il giorno 1° dicembre 1925.

locatàrio, sm. Chi riceve una cosa in locazione. ~ inquilino. <> proprietario.
 sm. tenant.

Locàte di Triùlzi Comune in provincia di Milano (8.148 ab., CAP 20085, TEL. 02).

Locàte Varesìno Comune in provincia di Como (3.685 ab., CAP 22070, TEL. 0331).

Locatèlli, Andrèa (Roma 1690 ca.-1741) Pittore italiano. Tra le opere, Donne alla fontana (1725, Viterbo, collezione privata) e Piazza Navona (1733, Vienna, Akademie der bildenden Künste).

Locatèlli, Piètro Antònio (Bergamo 1695-Amsterdam 1764) Violinista e compositore italiano. Allievo di A. Corelli a Roma, si esibì in numerose città italiane ed europee. Nel 1731 elesse a propria residenza la capitale olandese e si dedicò all'insegnamento e alla composizione. Tra la sua produzione artistica, 12 Concerti grossi op. 1 (1721), L'arte del violino: 12 concerti ... con 24 capricci op. 3 (1733), 6 Introduttioni teatrali e 6 Concerti op. 4 (1735), 6 Concerti a 4 op. 7 (1741) e 12 Sonate da camera op. 6 per violino e basso (1737).

Locatèllo Comune in provincia di Bergamo (681 ab., CAP 24030, TEL. 035).

locatìvo, agg. 1 Detto di caso della declinazione indoeuropea indicante il luogo in cui si colloca l'azione verbale. 2 Relativo a locazione.
 franc. locatif.

locatìzio, agg. Relativo alla locazione.

locatóre, sm. (f.-trìce) Chi dà una cosa in locazione. ~ proprietario. <> affittuario.
 sm. landlord.
 lat. locator,-oris, deriv. da locare.

locatòrio, agg. Che si riferisce al locatore.

locazióne, sf. Contratto con il quale una parte (locatore) mette a disposizione di un'altra (locatario) per un determinato periodo di tempo una cosa mobile o immobile, dietro corrispettivo. ~ pigione.
 sf. 1 (locatore) renting out. 2 (locatario) renting. 3 (contratto di locazione) lease.
 lat. locatio,-onis, deriv. da locare.

loccit Sigla di loco citato (passo citato, usato nelle indicazioni bibliografiche).

Locèri Comune in provincia di Nuoro (1.459 ab., CAP 08040, TEL. 0782).

loch, sm. invar. 1 In Scozia, lago allungato formatosi sul fondo di depressioni tettoniche o di valle scavate dai ghiacciai. 2 Profondo golfo simile a un fiordo formato da una depressione che è stata occupata dal mare.

lòchi Liquame siero-sanguinolento che fuoriesce dall'utero a partire da subito dopo il parto per circa tre settimane.
 greco lochéia porto.

Lochner, Stephan (Meersburg ca. 1410-Colonia 1451) Pittore tedesco. Tra le opere Madonna del roseto (dopo il 1443?, Colonia, Wallraf-Richartz Museum) e Altare del Giudizio Universale (ca. 1440, Colonia, Wallraf-Richartz Museum).

Locke, John (Wrington 1632-Oates 1704) Filosofo britannico. Studiò anche medicina, fisica e chimica. È considerato il fondatore dell'empirismo inglese. Il nucleo centrale del suo pensiero è la teoria delle idee, esposta nel libro Saggio sull'intelletto umano (1690), nella quale nega l'esistenza delle idee innate della teoria cartesiana e sostiene che la conoscenza deriva dallo studio delle idee che sono acquisite mediante la sensazione e poi elaborate con la riflessione. In politica fu un teorico del liberalismo moderno, sostenendo che lo stato, derivato da un libero contratto, ha come scopo la tutela dei cittadini (Due trattati sul governo, 1690). Propugnò anche la separazione dello stato dalla chiesa (Epistula de tolerantia, 1689). In campo pedagogico fu un precursore di Rousseau, asserendo che l'educazione si basa su principi di giustizia e saggezza e ha come scopo la formazione di individui autonomi e sereni. Tra le sue opere, Saggio sulla legge di natura (1664), Pensieri sull'educazione (1693) e Ragionevolezza del cristianesimo (1695).

Lockheed Aircraft Corporation Industria aereonautica statunitense fondata nel 1926. Specializzata nella costruzione di aerei militari, ha prodotto l'F80 Shooting Star, il primo aereo a reazione in servizio regolare delle forze armate statunitensi. Il suo nome è legato allo scandalo che coinvolse ministri italiani, giapponesi e di altri paesi, accusati di essere stati pagati dalla società per favorire la vendita dei suoi aerei (1976-1977). Nel 1994 si è fusa con la Martin Marietta, dando vita alla Lockheed-Martin.

Lockyer, Joseph Norman (Rugby 1836-Salcombe Regis 1920) Astronomo inglese, per primo riuscì a fornire una spiegazione astronomica dei monoliti di Stonehenge. Dall'osservazione dello spettro solare, scoprì l'elio, fino ad allora sconosciuto.

lòco, sm. 1 Luogo. 2 Termine musicale che annulla l'indicazione all'ottava e indica di eseguire le note all'altezza indicata dalle note sul pentagramma. 3 Nella locuzione in alto loco che indica chi occupa posizioni importanti.

locomotìva, sf. Veicolo a ruote provvisto di apparato motore destinato al traino di un certo numero di altri veicoli. ~ locomotrice.
 sf. locomotive.
Le locomotive si distinguono, a seconda del tipo di motore usato, in locomotive termiche, tra cui le locomotive a vapore, le diesel e le diesel-elettriche, e locomotive elettriche (locomotori), azionate da motori elettrici. Le locomotive a vapore sono in genere costituite da una caldaia a combustibile solido (carbone) che produce il vapore acqueo necessario ad azionale un motore alternativo collegato direttamente alle ruote da un manovellismo. Il combustibile e l'acqua necessari al funzionamento della caldaia sono contenuti in un'apposita sezione (tender) che può essere agganciata dietro alla locomotiva o incorporata nella stessa. Nelle locomotive diesel l'apparato propulsore è composto da un motore a combustione interna di tipo diesel che aziona le ruote per mezzo di una trasmissione meccanica o idraulica. I modelli diesel-elettrici utilizzano invece lo stesso motore per produrre energia elettrica che alimenta i propulsori di trazione. I locomotori, infine, sono azionati da motori elettrici che ricevono l'alimentazione da una linea di contatto, generalmente aerea. L'energia elettrica che percorre la linea di alimentazione è normalmente caratterizzata da tensioni molto alte e può essere a corrente continua o alternata.
La prima locomotiva a vapore fu costruita nel 1803; era in grado di raggiungere la velocità di 8 Km/h.

locomotóre, agg. e sm. agg. (f.-trìce) Che concerne la locomozione.
sm. Locomotiva elettrica. ~ motrice.
 sm. electric locomotive, engine, locomotive.

locomotòrio, agg. Relativo alla locomozione.

locomotorìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Guidatore di locomotori.

locomotrìce, sf. Locomotiva elettrica. ~ locomotore.

locomozióne, sf. 1 Spostamento di persone, animali o cose da un luogo a un altro mediante veicoli. ~ trasporto. i mezzi di locomozione non mancavano in quella regione. 2 Facoltà propria degli uomini e degli animali di spostarsi. ~ deambulazione.
 sf. 1 locomotion. 2 (mezzi di locomozione) means of transport, vehicles.
 franc. locomotion.

Locorotóndo Comune in provincia di Bari (13.418 ab., CAP 70010, TEL. 080). Centro agricolo (coltivazione di olivi e viti), industriale (prodotti enologici) e dell'allevamento bovino delle Murge. Vi si trovano i trulli e la chiesa di Santa Maria la Greca, in stile romanico. Gli abitanti sono detti Locorotondesi.

Lòcri Comune in provincia di Reggio Calabria (12.650 ab., CAP 89044, TEL. 0964). Centro agricolo (coltivazione di fiori, ortaggi e frutta), industriale (prodotti meccanici e alimentari) e turistico (balneazione) sullo Ionio. Gli abitanti sono detti Locresi.

Lòcride Antica regione della Grecia centrale, costituita dalle due sezioni orientale (Locride Opunzia), sul golfo di Eubea e occidentale (Locride Ozolia), sul golfo di Corinto, separate dalla Doride e dalla Focide. Si tramanda che in origine fosse abitata da popolazioni pelasgiche. Nel 146 a. C. fu assoggettata da Roma.

Lòculi Comune in provincia di Nuoro (558 ab., CAP 08020, TEL. 0784).

lòculo, sm. 1 Nicchia del colombario. ~ urna. 2 Spazio. ~ vano. 3 Celletta esagonale del vespaio. ~ cavità.
 lat. loculus, dimin. di locus luogo.

locupletare, v. tr. Arricchire.
 lat. locuples-etis ricco.

locus, sm. invar. Localizzazione di un gene in un punto determinato di un cromosoma.

locùsta, sf. Insetto (Locusta migratoria) della famiglia degli Acrididi e dell'ordine degli Ortotteri. Misura fino a 6 cm, ha le zampe posteriori molto allungate e atte al salto. Diffusa nelle regioni mediterranee, in Asia e in Africa. Alcune specie (cavallette verdi) presentano fenomeni di mimetismo, essendo simili al colore delle foglie. Durante le migrazioni provoca gravi danni ai raccolti.
 sf. locust.

Locùstidi, sm. invar. Famiglia di Insetti ortotteri saltatori aggregata, secondo le classificazioni moderne, in parte agli acrididi e in parte ai tettigoniidi.

locutóre, sm. (f.-trìce) Chi parla.

locutòrio, agg. 1 Che riguarda l'enunciazione. 2 Che si limita a informare, a constatare.

locuzióne, sf. 1 Unità lessicale. ~ frase. 2 Espressione di uso ricorrente. ~ modo di dire.
 sf. expression, phrase.
 lat. locutio,-onis, deriv. da locutus, p.p. di loqui parlare.

lodàre, v. v. tr. 1 Esaltare con parole di lodi. ~ elogiare. <> denigrare. lodarono la loro capacità di intervento. 2 Celebrare con preghiere. ~ osannare, magnificare. 3 Approvare. ~ comprovare. <> disapprovare. non poteva certo lodarlo per quegli atteggiamenti ribelli.
v. rifl. Esaltare se stesso; gloriarsi. ~ vantarsi.
 v. tr. to praise.
 lat. laudare, deriv. da laus, laudis lode.

lodataménte, avv. Con lode.

lodatìvo, agg. Atto a lodare. ~ elogiativo.

lodàto, agg. 1 Ammirato. ~ stimato. <> biasimato. 2 Celebrato con preghiere.

lodatóre, agg. (f.-trìce) Chi loda.
 lat. laudator,-oris.

lòde, sf. 1 Approvazione incondizionata. ~ plauso. <> disapprovazione. 2 Preghiera con cui si onora una divinità. ~ celebrazione. 3 Vanto. ~ gloria. 4 Particolare nota di plauso. ~ panegirico. <> biasimo.
 sf. 1 praise. 2 (degno di lode) praiseworthy. 3 (laurearsi con 110 e lòde) to graduate with a first-class honours degree.
 lat. laus, laudis.

Lodè Comune in provincia di Nuoro (2.465 ab., CAP 08020, TEL. 0784).

loden, sm. invar. 1 Panno di lana piuttosto pesante, reso impermeabile. 2 Cappotto confezionato con tale tessuto.
 sm. invar. 1 loden. 2 (cappotto) loden overcoat.

lodévole, agg. Meritevole di lode. ~ meritevole. <> riprovevole.
 agg. praiseworthy.
 lat. laudabilis.

lodevolménte, avv. In modo lodevole; encomiabilmente, meritoriamente. ~ bene.

Lòdi Città capoluogo di provincia della Lombardia (comune 41,40 km2, 42.500 ab., CAP 20075 TEL. 0371), posta alla destra del fiume Adda. L'economia si basa su agricoltura e allevamento bovino. Sono presenti industrie alimentari (prodotti caseari), tessili, chimiche, metalmeccaniche, del legno e dei laterizi. Fondata dai galli, divenne colonia romana con il nome di Laus Pompeia. Divenuta libero comune, venne rasa al suolo dai milanesi nel 1100 e nel 1155 e fu ricostruita da Federico Barbarossa (1158-1161). In mano a famiglie locali, fu proprietà dei Visconti dal 1335 al 1447, tranne un breve periodo. Fu coinvolta nella guerra tra Milano e Venezia (1447-1448). Nel 1449 venne unita a Milano da Francesco Sforza. Tra i monumenti, il duomo (XII-XIV sec.), le chiese dell'Incoronata (1448-1494) e di San Francesco (XIII-XIV sec.).
Provincia di Lodi
(782 km2, 183.000 ab.) Istituita nel 1992, si trova nella bassa pianura padana, a sud-est di Milano. L'economia si basa sull'agricoltura (cereali e foraggi) e sull'allevamento bovino che alimenta una fiorente industria lattiero casearia. Centri principali sono Casalpusterlengo, Codogno e Sant'Angelo Lodigiano.
Battaglia di Lodi
Battaglia combattuta nel 1796 dalle truppe di Napoleone contro gli austriaci, intorno al ponte sull'Adda. Si concluse con la vittoria di Napoleone che si impossessò della Lombardia.
Pace di Lodi
Pace che il 9 aprile 1454 pose termine alla guerra per la successione al ducato di Milano combattuta da Francesco Sforza, a Firenze, Genova e Mantova contro Venezia, Napoli, Monferrato e Savoia. Con essa venne riconosciuto a Francesco Sforza il titolo di duca di Milano e venne fissato l'Adda come confine tra il ducato di Milano e la Repubblica di Venezia.

Lòdi Vècchio Comune in provincia di Lodi (6.141 ab., CAP 20090, TEL. 0371).

lodìcula, sf. Ognuna delle brattee (due o tre) situate nel fiore delle graminacee alla base dell'ovario.

lodigiàno, agg. e sm. agg. Relativo a Lodi.
sm. 1 Nativo o abitante di Lodi. 2 Denominazione della regione intorno a Lodi.

Lodìne Comune in provincia di Nuoro (352 ab., CAP 08020, TEL. 0784).

lòdo, sm. Decisione degli arbitri.

lodoicèa, sf. Genere di palme di grandi dimensioni comprendente la sola specie Lodoicea sechellarum, pianta dai frutti commestibili originaria delle Seicelle.

Lodoïska Opera in tre atti di L. Cherubini, libretto di Fillette-Loreaux (Parigi, 1791).

lodolàio, sm. Falco cacciatore di allodole.

Lodrìno Comune in provincia di Brescia (1.416 ab., CAP 25060, TEL. 030).

¿L¿ód¿ü¿ Città della Polonia centrale (850.000 ab.), capoluogo del voivodato omonimo, posta a sud-ovest di Varsavia, tra i fiumi Vistola e Varta. Ha industrie tessili, chimiche, metalmeccaniche, alimentari e della carta.
Battaglia di ¿˜¿od?
Serie di scontri avvenuti durante la prima guerra mondiale tra i tedeschi condotti da Hindenburg e i russi, che abbandonarono la città, stabilendosi su un fronte più a est (11 novembre-6 dicembre 1914).

Loewi, Otto (Francoforte 1873-New York 1961) Farmacologo statunitense. Compì importanti ricerche sul sistema neurovegetativo, e con H. Dale fu insignito del premio Nobel nel 1936.

lòffio, agg. 1 Floscio. ~ moscio. <> turgido. 2 Sciocco. ~ insulso.

Löffler, Friedrich August Johannes (Francoforte sull'Oder 1852-Berlino 1915) Batteriologo tedesco. Fu il primo a descrivere il bacillo della difterite, che prese il suo nome.

Lofìidi Famiglia di Pesci lofiiformi chiamate anche rane pescatrici.

Lofiifórmi Ordine di Pesci marini, viventi nei mari temperati e tropicali, caratterizzati da pelle priva di squame. pinne ventrali antecedenti le pettorali, appendici e contubercoli di aspetto e lunghezza diversi.

lofiòmide, sm. Genere di Mammiferi Roditori africani appartenenti alla famiglia dei Criceridi che vivono sugli alberi.

Lofìridi Famiglia di Insetti Imenotteri sinfiti che sono chiamati anche diprionidi.

lofocèro, sm. Nome comune degli Uccelli coraciiformi appartenenti al genere Tockus, famiglia dei Bucerotidi. Il lofocero ha il becco dentellato e variopinto di forma stretta e arcuata e vive nelle boscaglie dell'Africa orientale.

lofòforo, sm. 1 Nome comune e genere di Uccelli galliformi della famiglia dei Fasianidi, fagiani caratterizzati da un ciuffo di penne erettili sul capo, che vivono sulle montagne cinesi e nelle foreste himalayane. 2 Formazione presente in briozoi, brachiopodi e foronidei, che sostiene i tentacoli disposti intorno alla bocca.

Lofogàstridi Famiglia di Crostacei Malacostraci marini, appartenenti all'ordine dei Misidacei, che presentano branchie pinnate poste alla base delle zampe toraciche.

Lofoten Isole della Norvegia (27.000 ab.), nel mar di Norvegia, al largo della costa del Nordland, della cui contea fanno parte. L'economia delle isole si basa prevalentemente sulla pesca (merluzzo e aringhe) e sulle industrie conserviere.

loft, sm. invar. Magazzino ristrutturato e trasformato in abitazione.

log Simbolo di logaritmo.

logaèdico, agg. (pl. m.-ci) Termine delle metrica antica introdotto da Efestione che indica un verso il cui ritmo dattilico, che è proprio del canto, viene in alcune sedi attenuato con la sostituzione di un troncheo, proprio della prosa.

Logan Cima (6.050 m) del Canada, nello Yukon. La vetta più elevata del gruppo del Sant'Elia.

Logan, Joshua (Texarcana 1908-New York 1988) Regista cinematografico statunitense. Diresse Picnic (1956) e Fermata d'autobus (1956).

Loganiàcee Famiglia di piante erbacee o legnose, appartenente all'ordine delle Contorte, che si trovano nelle regioni temperate e pantropicali.

Logar Provincia (226.000 ab.) dell'Afghanistan, estesa sul bacino del fiume omonimo. Capoluogo Pulialam.

logarìtmico, agg. (pl. m.-ci) Proprio dei logaritmi.

logarìtmo, sm. Operazione tra numeri reali, inversa dell'elevamento a potenza. Il logaritmo di un numero x > 0 rispetto alla base a > 0 è quel numero reale y a cui bisogna elevare la base per avere x. Si indica con la formula y = logax, che equivale ad ay = x. Fu introdotto da Nepero che pubblicò la prima tavola dei logaritmi (1614). I più usati sono il logaritmo naturale o neperiano, che ha per base il numero e (numero di Nepero) e si indica con la sigla ln, e il logaritmo decimale di Briggs, in base 10 e indicato con Log.
 sm. logarithm.

logàtomo, sm. Successione di fonemi, appartenente a un elenco stabilito per ogni lingua, che non costituisce una parola essendo priva di significato.

lòggia, sf. (pl.-ge) 1 Edificio aperto su uno o più lati destinato a scopi commerciali. 2 Galleria ai piani superiori finestrata prospiciente il cortile. ~ porticato. 3 Nella società massonica indica sia l'insieme dei membri di una sezione che il luogo ove si tengono le riunioni. Tutte le sezioni dipendono dalla Gran loggia (o Grande Oriente). ~ tempio. 4 In botanica indica una parte cava dell'ovario, nella quale sono posti gli ovuli.
 sf. 1 loggia. 2 (tempio massonico) lodge.

loggiàto, sm. Serie di logge. ~ porticato.

loggióne, sm. 1 Settore più alto dei posti di un teatro. ~ piccionaia. 2 Il complesso degli spettatori che lo occupano.
 sm. gallery.

loggionìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Spettatore che assiste allo spettacolo in loggione.

lògia Denominazione dei dotti extracanonici di Gesù.
~ greco lógia parole, detti.

Logica Opera di filosofia di B. Croce (1908).

lògica, sf. 1 Parte della filosofia che studia i metodi e i principi che consentono di distinguere, nelle loro strutture formali, i ragionamenti corretti da quelli scorretti. 2 Capacità di condurre un ragionamento. ~ dialettica. 3 Consequenzialità, criterio. ~ coerenza. <> illogicità.
 sf. 1 logic. 2 (a rigor di logica) logically.
Scienza che analizza la validità di un discorso in termini di nessi inferenziali (in particolare deduttivi) relativamente alle proposizioni che lo compongono. Si deve ad Aristotele (che esaminò i concetti, le categorie, le proposizioni, i termini e i sillogismi) la prima formulazione della logica come scienza indipendente. Il contenuto degli oggetti e la loro origine sono stati approfonditi dalla logica medievale. Con il Novum Organum Bacone cercò di costruire una nuova metodologia basata sull'induzione impostando la logica come strumento di indagine scientifica. Riprendendo questi temi Cartesio cercò di stabilire se il rigore tipico di un discorso matematico potesse essere alla base di qualsiasi sapere, compreso quello filosofico. Sempre sul calcolo matematico Hobbes pensò la logica come una combinazione di segni e regole; Leibniz e i suoi seguaci cercarono poi di unificare il complesso delle strutture logico linguistiche in un linguaggio scientifico universale (logica simbolica e combinatoria). Nel XVIII sec. il contributo delle correnti filosofiche non fu così importante per lo sviluppo della logica moderna; Kant, nella Critica alla ragion pura, definì la logica trascendentale come una classe di giudizi validi a priori, svincolati dalla conoscenza; Hegel la identificò con la metafisica. È solo nella seconda metà del XIX sec. che la logica torna a studiare gli aspetti formali del linguaggio (logica formale) e a essere trattata con metodi naturalistici (Sigwart, Wundt), portando alla creazione della logica matematica.
Logica matematica
Grazie a G. Boole e A. De Morgan furono formalizzati il simbolismo e il sistema di calcolo scoperti e studiati due secoli prima da Leibniz. A seconda della sfaccettatura considerata si ha la logica simbolica, formale e deduttiva. Intesa come applicazione del calcolo al ragionamento, è stata approfondita da Frege, Peano, B. Russell, J. Brouwer, L. Wittgenstein e in tempi più recenti dalle scuole polacca e americana.

logicaménte, avv. 1 In modo logico; razionalmente, lucidamente. ~ ragionevolmente. 2 Naturalmente, conseguentemente. ~ ovviamente.

logicìsmo, sm. 1 Corrente di pensiero degli ultimi decenni del XIX sec., secondo cui la matematica non sarebbe altro che un ramo della logica. 2 Tendenza a considerare tutte le cose dal punto di vista logico.

logicità, sf. Caratteristica di ciò che è logico. ~ logica. <> illogicità.

lògico, agg. (pl. m.-ci) 1 Proprio della logica. principi logici. 2 Conseguente. ~ consequenziale. <> illogico. argomentazione logica. 3 Detto di persona dotata di logica; coerente, sensato. ~ rigoroso. <> incoerente. 4 Naturale, scontato. ~ ovvio. <> strano. era logico che facesse quella scelta.
 agg. logical.
 lat. logicus, dal greco logikòs, deriv. da logos discorso, ragionamento.

login, sm. invar. Letteralmente significa segnalazione di ingresso. In informatica è quell'insieme di procedure che permette di collegare l'utente a un elaboratore centrale.

logìsta, sm. (pl.-i) 1 Nell'antica Grecia, nome dei revisori di conti ai quali rispondevano i magistrati uscenti di carica. 2 Nell'Egitto romano, funzionario che aveva competenze giuridiche, amministrative e religiose.
 greco logistês, da lógos conto.

logìstica, sf. 1 Settore dell'arte militare che si occupa delle attività intese ad assicurare alle forze armate mezzi, informazioni e tutto quanto abbisogna per sopravvivere e operare (viveri, alloggiamenti, armamenti, trasporti, …). 2 In senso lato (in una azienda o in altre attività umane), il rifornimento, la distribuzione e la disposizione di mezzi e persone in modo funzionale a un certo fine. 3 Logica simbolica. 4 per i pitagorici, lo studio delle operazioni elementari sui numeri interi

logìstico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla logistica.

lòglio, sm. Pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Graminacee, monocotiledone, diffusa in tutto il globo. Per la velocità notevole di crescita come foraggio vengono coltivati il loietto e il loglio perenne. La zizzania è invece varietà infestante. ~ zizzania.

lògo logotipo

Logo In informatica è il nome di un linguaggio di alto livello per l'apprendimento della programmazione.

logo- Primo elemento di parole composte.
 greco lógos parola, discorso.

logoclonìa, sf. Ripetizione spasmodica delle sillabe finali delle parole.

logografìa, sf. Nell'antica Grecia, consuetudine e attività del logografo.

logògrafo, sm. 1 Nella letteratura greca, lo storico. 2 Retore stipendiato.

logogrìfo, sm. Gioco enigmistico.

logomachìa, sf. 1 Discorso inconcludente. 2 Discussione inutile.

logòmetro, sm. 1 Strumento elettrico utilizzato per misurare il rapporto tra due grandezze. 2 Tipo particolare di calcolatore avente la funzione di determinare il valore delle funzioni trigonometriche. ~ regolo.

Logone Fiume (965 km) dell'Africa equatoriale. Nasce dai monti dell'Adamaoua e confluisce nel fiume Chari.

Logone e Chari Dipartimento (147.000 ab.) del Camerun, nella provincia dell'Estremo Nord. Capoluogo Kousséri.

Logone Occidental Prefettura (455.000 ab.) del Ciad, al confine con il Camerun. Capoluogo Moundou.

Logone Oriental Prefettura (440.000 ab.) del Ciad, al confine con il Camerun e la Repubblica Centrafricana. Capoluogo Doba.

logopatìa ved. ¤dislogia¤

logopedìa, sf. 1 Studio fisiologico e patologico degli organi del linguaggio. 2 L'insieme dei mezzi terapeutici utilizzati in pediatria per correggere i difetti di pronuncia.

logopedìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Chi applica metodi correttivi o riabilitativi per le anomalie del linguaggio. ~ logoterapista.

logoràbile, agg. Che si può logorare. ~ deteriorabile.

logorabilità, sf. Caratteristica di ciò che è logorabile. ~ deteriorabilità.

logoraménto, sm. 1 Modo o atto del logorare. ~ logorio. 2 Affaticamento. ~ esaurimento.

logorànte, agg. Che stanca. ~ estenuante. <> leggero.

logoràre, v. v. tr. 1 Consumare per troppo uso, guastare. ~ sciupare. <> tonificare. lo sfregamento per attrito ha logorato le guarnizioni. 2 Stancare, snervare, sfinire, stressare. ~ affaticare. <> corroborare. era logorato da quel lavoro.
v. rifl. 1 Consumarsi. ~ disgregarsi. 2 Struggersi. ~ tormentarsi. si logorava dal tormento.
 v. tr. 1 to wear out. 2 (consumare) to waste. v. rifl. 1 to wear out. 2 (struggersi) to wear oneself out.
 lat. tardo lucrare guadagnare.

logoràto, agg. Consumato. ~ consunto. <> nuovo.

logorìo, sm. 1 Consumo o deterioramento intenso. ~ logoramento. 2 Struggimento. ~ esaurimento.
 sm. 1 wear and tear. 2 (fig.) strain.

lógoro, agg. 1 Consunto, vecchio, liso. ~ frusto. <> integro. 2 Abusato, risaputo, trito. ~ inflazionato. <> originale.
 agg. worn-out, threadbare.

logorrèa, sf. 1 Rapido flusso di parole, tipico di alcuni malati afasici sensoriali. 2 Loquacità eccessiva. ~ verbosità.

logorroicaménte, avv. In modo logorroico.

logorròico, agg. (pl. m.-ci) Che ha il vizio di parlare troppo. ~ chiacchierone, loquace. <> taciturno, conciso.

lògos, sm. 1 La ragione intesa sia come attività propria dell'uomo che come causa e sostanza del mondo. 2 Nella teologia cristiana, il Verbo incarnato.

logoterapìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Logopedista.

logotèta, sm. (pl.-i) Revisore dei conti.

logotìpo, sm. 1 Carattere tipografico che comprende più lettere. ~ politipo. 2 Nella pubblicità, forma grafica progettata e realizzata per una parola a scopo di renderla simbolo fisso in cui i clienti identificano l'immagine commerciale di una azienda. ~ logo, marchio.

logout, sm. invar. Letteralmente significa segnalazione di uscita. In informatica è quell'insieme di procedure che viene attivato quando un utente termina di utilizzare un elaboratore centrale.

Logràto Comune in provincia di Brescia (2.670 ab., CAP 25030, TEL. 030).

Logroño Città (122.000 ab.) della Spagna, nella valle del fiume Ebro. Capoluogo della provincia di La Rioja.

Logudòro Regione della Sardegna medievale che nei secc. XI-XIII costituì uno dei quattro giudicati. Il Logudoro aveva come centro principale Torres (l'odierna Porto Torres).

Lohengrin Opera in tre atti di R. Wagner, libretto proprio (Weimar, 1850).
Lohengrin
Melodramma in due atti di S. Sciarrino, libretto proprio (Milano, 1983).

Lohit Distretto (63.000 ab.) dell'India, nello stato dell'Arunachal Pradesh. Capoluogo Tezj.

Lòi, Duìlio (Trieste 1929-) Pugile. Fu campione europeo dei leggeri dal 1954 al 1958, dei welter dal 1959 al 1962 e campione mondiale dei welter junior dal 1960 al 1962.

Lòi, Frànco (Genova 1930-) Poeta in milanese. Tra le opere Stròlegh (1975).

Loiàno Comune in provincia di Bologna (3.110 ab., CAP 40050, TEL. 051).

Loir Fiume (312 km) della Francia, affluente del fiume Sarthe.

Loira Fiume principale della Francia (1.020 km). Nasce dal monte Gerbier-de-Jonc nei monti Vivarais a 1.500 m di altezza, scorre inizialmente verso nord, attraversando il Massiccio Centrale, entra nel Bacino Parigino dopo Nevers e sfocia nell'oceano Atlantico. Ha un delta a estuario, lungo circa 40 km. Bagna diverse città, tra cui Roanne, Orléans, Tour, Saumur e Nantes. I principali affluenti sono i fiumi Allier, Cher, Indre, Vienne e Sèvre Nantaise da sinistra e Nièvre e Maine da destra. In francese Loire.
Castelli della Loira
Castelli del XV e XVI sec. che sorgono lungo la riva inferiore della Loira sino ad Angers. I più famosi sono quelli di Angers, Amboise, Bois, Langeais, Chenonceau, Chaumont e Chambord.
Paesi della Loira
Regione (3.059.000 ab.) amministrativa della Francia, estesa nel bacino della Loira. Capoluogo Nantes.

Loiret Dipartimento (581.000 ab.) della Francia centro-settentrionale, attraversato dalla Loira. Capoluogo Orléans.

Loir-et-Cher Dipartimento (306.000 ab.) della Francia, nel Bacino Parigino. Capoluogo Blois. Attraversato dai fiumi Loira e Cher, è prevalentemente pianeggiante. È paludoso e coperto di boschi nella Sologne. Zona agricola (coltivazione di cereali, barbabietole, frutta, viti e ortaggi) e dell'allevamento bovino. Le principali industrie sono quelle alimentari, meccaniche, del legno e del materiale elettrico. Centri principali sono Salbris, Romorantin-Lauthenay e Vendôme.

Lóiri Pòrto San Pàolo Comune in provincia di Sassari (2.014 ab., CAP 07020, TEL. 0789). Centro agricolo, dell'allevamento e turistico.

Loisy, Alfred (Ambrières 1857-Ceffonds 1940) Biblista francese. Dopo l'opera Riflessioni semplici, venne scomunicato (1908). Scrisse inoltre Il Vangelo e la chiesa (1902) e Le origini del Nuovo Testamento (1936).

Loja Città (94.000 ab.) dell'Ecuador, sulle Ande. Capoluogo della provincia omonima.

Loki Personaggio mitologico, dio germanico del male, responsabile della morte di Baldr.

lolìta, sf. Giovinetta che, con la precoce femminilità e il comportamento provocatorio, suscita desiderio. ~ ninfetta.

Lolita Romanzo di V. Nabokov (1955). Il libro è costituito dalla narrazione della sua vita fatta da Humbert che si trova in carcere in attesa dell'esecuzione. Il racconto sviluppa l'argomento relativo alla torbida passione di Humbert per la giovane Lolita. Per poterla avvicinare, ne ha sposato la madre; morta la madre in seguito a un incidente stradale, è divenuto l'amante della ragazzina che tutti ritengono sua figlia. Quando Lolita lo lascia per lo scrittore Quilty, Humbert la uccide. Arrestato e condannato a morte, aspetta l'esecuzione scrivendo. Al momento della pubblicazione, l'opera suscitò scalpore e rese l'autore famoso in tutto il mondo.
Lolita
Film drammatico, britannico/americano (1962). Regia di Stanley Kubrick. Interpreti: James Mason, Shelley Winters, Sue Lyon. Titolo originale: Lolita

lòlla, sf. Rivestimento dei chicchi di cereali. ~ loppa.

Lolland Isola (82.000 ab.) della Danimarca, nel mar Baltico.

lollàrdo, agg. e sm. Appartenente a un movimento religioso caratterizzato da ascesi e pauperismo, nato ad Anversa nel XIV sec. Con questo termine vennero indicati in Inghilterra i seguaci di J. Wycliffe, chiamati Poor preachers (poveri predicatori). Questi erano predicatori che vivevano in povertà, condannavano la ricchezza della chiesa, rifiutavano gli ordini religiosi, il celibato ecclesiastico e riconoscevano come unica autorità le Sacre Scritture. Per le loro posizioni estremiste, provocarono disordini e furono perseguitati da Enrico IV.

löllingìte, sf. Arseniuro di ferro che si presenta in cristalli rombici lucenti di colore bianco-argento o in masse compatte. A volte contiene nichel e cobalto.

Lollobrìgida, Gìna (Subiaco 1927-) Attrice cinematografica. Dopo un'iniziale attività come interprete di fotoromanzi, si mise in evidenza conquistando il terzo posto al concorso di Miss Italia 1947 (vinto da Lucia Bosé); questo gli consentì di avviare la propria carriera cinematografica, interpretando parti secondarie in vari film. Dopo alcune esperienze con registi importanti (Lattuada, Zampa, Monicelli) e all'estero (Hollywood e Francia), raggiunge il successo negli anni Cinquanta con La romana e soprattutto nell'interpretazione della "Bersagliera", a fianco di Vittorio De Sica, in Pane amore e fantasia e Pane amore e gelosia, di Comencini, diventando attrice di fama internazionale ed emblema, insieme a Sofia Loren, della prorompente bellezza italiana. Dopo una lunga serie di film modesti, negli anni Settanta abbandonò il cinema per dedicarsi alla fotografia (ha pubblicato alcuni volumi di immagini), ritornando solo saltuariamente sul set. Nel 1975 ha realizzato il documentario Ritratto di Fidel. Tra le sue numerose interpretazioni Il delitto di Giovanni Episcopo (1947, regia di Alberto Lattuada), Campane a martello (1949, regia di Luigi Zampa), Vita da cani (1950, regia di Mario Monicelli), Achtung! Banditi! (1951), regia di Carlo Lizzani), Fanfan la Tulipe (1951, regia di Christian Jaque, con Gerard Philipe), Le belle della notte (1952, regia di Réné Clair), La provinciale (1953, regia di Mario Soldati), La romana (1954, regia di Luigi Zampa), Pane, amore e fantasia (1953, regia di Luigi Comencini, con Vittorio De Sica), Pane, amore e gelosia (1954, regia di Luigi Comencini, con Vittorio De Sica), Il tesoro dell'Africa (1953, regia di John Huston, con Humphrey Bogart), La donna più bella del mondo (1955, regia di Robert Z. Leonard), Salomone e la regina di Saba (1959, regia di King Vidor), Le bambole (1965, regia di Mauro Bolognini), Io, io, io ... e gli altri (1966, regia di Alessandro Blasetti), Un bellissimo novembre (1969, regia di Mauro Bolognini), Le avventure di Pinocchio (1972, regia di Luigi Comencini).

Lom e Djérem Dipartimento (85.000 ab.) del Camerun, nella Provincia dell'Est. Capoluogo Bertoua.

Lomàgna Comune in provincia di Lecco (3.878 ab., CAP 22050, TEL. 039).

Lomami Fiume (1.500 km) dello Zaire. Nasce nello Shaba e confluisce nel fiume Congo.

Lomàso Comune in provincia di Trento (1.233 ab., CAP 38070, TEL. 0465).

Lomàzzo Comune in provincia di Como (7.511 ab., CAP 22074, TEL. 02).

lombàggine, sf. Dolore localizzato nella zona lombare che si accentua flettendo ed estendendo la colonna vertebrale.

lombalgìa, sf. Termine medico che designa i dolori che interessano la zona lombare, causati da sforzo, da artrite o da altri disturbi. Nella sua forma acuta, la lombalgia insorge improvvisamente a seguito di uno sforzo, anche minimo, e causa dolore così intenso da impedire anche il più piccolo movimento. In questi casi la terapia, basata su riposo e farmaci analgesici e antinfiammatori, riduce abbastanza rapidamente i sintomi. Esistono anche forme croniche, nelle quali il paziente può trarre giovamento soprattutto ricorrendo alla fisioterapia.

Lombard, Carole (Fort Wayne 1908-Las Vegas 1942) Attrice cinematografica statunitense. Interpretò Ventesimo secolo (1934) e Vogliamo vivere (1942).

Lombardi alla prima crociata, I Dramma lirico in quattro atti di G. Verdi, libretto di T. Solera (Milano, 1843).
Lombardi alla prima crociata, I
Poema di T. Grossi (1826).

Lombàrdi, Giovànni (Pavia 1969) Corridore ciclista italiano. Vinse la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Barcellona (1992).

Lombàrdi, Riccàrdo (Regalbuto 1901-Roma 1984) Politico. Rappresentò il Partito d'azione, da lui con altri fondato, nel CLNAI. Dopo la guerra aderì al PSI, di cui fu anche presidente nel 1980.

Lombardìa Regione a statuto ordinario dell'Italia settentrionale; confina a nord con la Svizzera, a est con il Veneto e il Trentino-Alto Adige a sud con l'Emilia Romagna e a ovest con il Piemonte.
La Lombardia ha la forma di un quadrilatero ed è occupata per la metà settentrionale dalla fascia alpina e prealpina e per l'altra metà dalla pianura padana.
La parte settentrionale è occupata dalle propaggini orientali delle Alpi Lepontine, dalle Alpi Retiche sudoccidentali e dalle Alpi Orobie, dalle quali si dipartono verso sud lunghe catene, profondamente incise dalle valli Brembana, Seriana, Camonica, Trompia e Sabbia, che costituiscono le Prealpi lombarde.
I massicci più elevati sono quelli del monte Disgrazia (3.678 m), dell'Ortles-Cevedale e dell'Adamello, a ridosso del confine con il Trentino. Della fascia prealpina fanno parte anche i rilievi compresi tra i laghi Maggiore e di Como.
Ai piedi delle Prealpi si succede verso sud una fascia collinare bassa e orlata, di origine morenica, che digrada verso la pianura vera e propria.
A eccezione delle valli di Lei e di Livigno, l'intero territorio convoglia le acque verso il Po, che traccia buona parte del confine meridionale della regione.
Affluiscono al Po da sinistra i fiumi Sesia, Ticino, Lambro, Adda, Oglio e Mincio, da destra i torrenti Scrivia e Staffora e il fiume Secchia.
Numerosi e tra i più estesi d'Italia i laghi prealpini: il lago Maggiore, di Como, d'Iseo e Garda alimentati rispettivamente dal Ticino, dall'Adda, dall'Oglio e dal Mincio (immissario del lago di Garda con il nome di Sarca).
Numerosi i laghi minori, quali il lago d'Idro nella valle del Chiese e i laghi di Varese, Annone, Pusiano ecc.
Il territorio lombardo include anche nella sua estrema propaggine meridionale un breve tratto dei Preappennini Liguri.
Il clima è di tipo semicontinentale e varia sensibilmente in funzione dell'altitudine, dell'esposizione al sole e dell'orientamento delle valli; le regioni alpine presentano abbondanti precipitazioni ed escursioni termiche giornaliere e stagionali accentuate; la fascia pedemontana, ben esposta al sole, offre condizioni climatiche più miti, mentre la pianura presenta un clima tipicamente continentale, con forti escursioni termiche annue e il frequente fenomeno della nebbia; in prossimità dei grandi bacini lacustri il clima assume tratti mediterranei.
La Lombardia è la regione più popolosa d'Italia; registra infatti densità doppia rispetto alla media nazionale; lo sviluppo demografico è stato anche determinato da movimenti migratori provenienti da altre regioni italiane, in particolare da quelle meridionali.
Tuttavia persistono i fenomeni di spopolamento montano e di fuga dalle campagne.
È senza dubbio la regione economicamente più ricca tra quelle italiane, ricchezza dovuta da una parte alla fertilità del terreno e dall'altra all'intraprendenza dei suoi abitanti, circostanze che hanno permesso l'innestarsi su un preesistente attivo tessuto artigianale di un processo di industrializzazione iniziato sin dal secolo scorso.
L'agricoltura produce prevalentemente cereali, ortaggi, frutta, uva da vino, ma anche ingenti quantità di foraggi che alimentano una fiorente attività zootecnica e la collaterale industria casearia.
L'industria è fiorente in ogni settore, in particolare in quello metalmeccanico, che produce autoveicoli, motocicli, materiale ferroviario e aeronautico, apparecchiature elettriche ed elettroniche; sviluppata è la siderurgia, attivo il settore tessile, già nel secolo scorso praticato da un artigianato intraprendente.
Avanzati sono il settore chimico e petrolchimico, quello alimentare, grafico ed editoriale, calzaturiero e del mobile.
Parallelamente notevole sviluppo hanno avuto le attività commerciali e del terziario.
Milano, il capoluogo della regione, è ampiamente riconosciuta come capitale economica non solo della regione, ma di tutto il paese; al substrato fortemente industrializzato si è aggiunto negli ultimi decenni il potenziamento del settore terziario.
Gli altri capoluoghi di provincia sono: Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Mantova, Pavia, Sondrio, Varese, Lecco e Lodi.
Abitanti-8.831.264
Superficie-23.857 km2
Densità-370,1 ab./km2
Capoluogo-Milano
Province (fra parentesi il numero di abitanti del capoluogo espresso in migliaia): Bergamo (116), Brescia (201), Como (86), Cremona (73), Lecco (47), Lodi (43), Mantova (53), Milano (1.371), Pavia (76), Sondrio (23), Varese (85)

lombardìsmo, sm. 1 Espressione propria del dialetto lombardo. 2 Tendenza, da parte di associazioni politiche locali, a considerare la Lombardia come la migliore regione italiana.

Lombàrdo Piètro (Carona, Lugano 1435-Venezia 1515) e Antònio (Venezia ca. 1458-Ferrara 1516) Architetti e scultori.

lombàrdo, agg. e sm. agg. Della Lombardia.
sm. Abitante, nativo della Lombardia.

Lombàrdo Radìce, Giusèppe (Catania 1879-Cortina d'Ampezzo 1938). Pedagogista e filosofo italiano. Seguì l'attualismo gentiliano, cercando di applicarne i principi alla scuola. Collaborò alla riforma Gentile. Tra i suoi scritti, Lezioni di pedagogia generale (1916), Educazione e diseducazione (1922), Il problema dell'educazione infantile (1927), Didattica viva (1951).

Lombàrdo Radìce, Lùcio (Catania 1916-Bruxelles 1982) Matematico, figlio di Giuseppe. Di formazione marxista, attivo anche nel dibattito politico e pedagogico, scrisse Istituzioni di algebra astratta (1974, undicesima edizione).

Lombardo Toledano, Vicente (Teziutl´n 1894-Città del Messico 1969) Politico messicano. Docente a Città del Messico, fu allontanato dall'insegnamento per le sue idee politiche. Fondò la Confederación de Trabajadores Mexicanos (Confederazione dei lavoratori messicani, 1933) e la Unión general de obreros y campesinos de Mexico (Unione generale di operai e contadini del Messico, 1949). Fu deputato dal 1946 al 1967.

Lombardóre Comune in provincia di Torino (1.431 ab., CAP 10040, TEL. 011).

lombàre, agg. 1 Del lombo. 2 Che è situata nella zona dei lombi.
 agg. lumbar.
 lat. tardo lumbaris.

lombàta, sf. Taglio di carne staccato dai lombi; arista, carré, lonza. ~ filetto.
 sf. loin.
 deriv. da lombo.

 

 

Note:  

Definizioni, informazioni, … sono in gran parte recuperate (a partire dal 1999) da varie fonti accessibili via Internet o da altre fonti "informatiche" freeware; per molti lemmi sono state riviste e, in modo più o meno consistente, riscritte; la revisione è tuttora in corso: solo una parte delle definizioni è stata rivista (vi sono ancora errori e imprecisioni, come del resto si trovano nei dizionari cartacei, anche "famosi"). Le, eventuali, date di morte dei personaggi citati dovrebbero essere aggiornate al luglio 2009; il numero degli abitanti delle località riportate quando è stato aggiornato riporta a fianco anche la data dell'aggiornamento.

Le informazioni (storiche, geografiche, …) sono aggiornate al 1999, ma molte sono state ulteriormente aggiornate

 

     indica l'etimologia
    ~ indica un (circa, e in qualche contesto) "sinonimo"
    <> indica (in genere) un "contrario"

 

Fonte: http://dictionario.wikispaces.com/file/detail/dictionario_i.doc

sito web: http://macosa.dima.unige.it/diz/diz.htm

Autore del testo: http://macosa.dima.unige.it

 

 

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